"La guerra nella ex-Jugoslavia: fermiamola! Ognuno deve fare qualcosa"

Intervento conclusivo
Abbiamo frate evento che ci dava un po'di fastidio ma dall'altra è la nostra sicurezza che di sicuro non pioverà quindi siamo contento anche se si da questo piccolo fastidio
Il nostro appuntamento prevede all'inizio alcuni saluti che sono dovuti il primo sarà il sindaco di Assisi Giuliano vitali e poi dopo di lui il Presidente della Giunta regionale dell'Umbria Claudio Carnieri
Speriamo che si senta per
Anche quest'anno ci ritroviamo guazzo all'ombra di questo castello medievale
Avendo vale ancora un anno di tensione
Di guerre Cruelty free
Ma nonostante questo volendo rimettersi in gioco per urlare vinse Hogan Alcatraz spettanza
Ho perso
Vedo un pezzo cari amici o amiche che rappresentava in occasione come questa la città di assise a quel mondo assegnato il ruolo forse superiore alle sue stesse risorse umane di testimoni universale la sacralità del concetto di pace non è vero base è semplice
Molti sia tenderebbero da noi sempre Vespa
Cioè in premessa geriatrico oranti frase infarcite di retorica parole scelte accuratamente per non urtare
Per
Per non urtare sono scelte Veneto viene espulso
Non più
Al
Funziona funziona
Nulla di più sbagliato noi al contrario riteniamo proprio che la nostra identità l'altra ordinaria attualità del messaggio francescano che ci anima debbano ora più che mai indurci a rifuggire dalle ecografie
E dai riti oramai stantie di un pacifismo priva di
Ora più che mai dobbiamo ricordare deve ricordarsi de questa marcia della pace sia un cammino di speranza ma anche di protesta
Sì che è un atto di fede verso una mobilitazione di conoscenze nel segno della solidarietà ma anche
Di un atto di accusa per una società e un sistema di potere che hanno reso possibile le tragedie come quella del conflitto nella ex Jugoslavia potessero accadere fra l'indifferenza di una larga fetta del mondo
Marciare per la pace oggi vuol dire navigare controcorrente con l'orgoglio di farlo
Vuol dire che ricordano che a se stessi di ogni colore preferito di giustizia sociale della abnormità di un mondo doveri che sono sempre più ricchi poveri sempre più poveri
Di un mercante lirismo esasperato dove il traffico delle armi e cresce e prospera spesso troppo spesso indisturbato
Essere qui oggi io allora ho significa anche testimoniare la propria volontà di cambiare pacificamente una società che genera mostri come quelle dei bambini martoriate sulle strade di Sarajevo
Proprio in questi giorni uno spiraglio che esordirà illuminato
Lo scenario internazionale quello della pace storica fra israeliani dei palestinesi
Speriamo che questa volontà rinnovata di distensione possa consolidarsi in Medioriente ed estendersi ai molti focolai che pure restano nel nostro economica internazionale
La conclusione di questo mio breve intervento vorrei chiedere dei un applauso per i nostri fratelli della nostra città gemella di Betlemme grazie
Cari amici ed amiche
Ragazzi e ragazze che da Perugia ad Assisi siete venuti qui a rinverdire una tradizione è fondamentale
Non solo dell'Umbria ma nella migliore storia italiana
Sono passati tanti anni
Da quando nel mille novecento a Sesto tu no il ventuno di settembre
Tanti giovani com'ero io allora ragazzi e ragazze con Aldo Capitini percorsero per la prima volta l'estate dell'Umbria
E la marcia della pace tenuti e si è stata pari e tutto
Mi impegno è un atto di volontà porto ha fatto pesare il nostro Paese sulla vicenda internazionale
L'Italia viene da anni e anni di tensione Cisitalia ma dato dunque
Sta all'anno
Verne
Assisi possiamo a rispondere è che all'anno località a grazie e
Tra i più sono arrivato di
E la seconda considerazione che vorrei proporre come ESP operare
La regione dell'Umbria è appunto a questo
Lottare per la pace sicuro
Sì ebrei essi possano ottenere risultati positivi come dimostra la vicenda del Medio Oriente
Oggi con questa marcia noi abbiamo valutato dare un segno visibile evidente che i valori da e la pace Entella solidarietà Carmignano con il nostro impegno con la fatidica corre l'Energia ciascuno di noi personalmente può mettere nella vicenda del nostro paese per far marciare in Europa e nel mondo un nuovo assetto fra i popoli e tra gli Stati e quaestor
Chiediamo dall'arte di buona di questa manifestazione al governo italiano
Chiediamo che si faccia di più
Molto di più per incidere sulla vicenda jugoslava e per fare in modo che nel cuore dell'Europa come in tutto il mondo
Torni ad essere sbarrata per sempre la parola guerra grazie
Le riflessioni che ascolteremo riguarderanno eminentemente alcune testimonianze sulla ex-Jugoslavia ed infine sulla pace che stai germogli andò in Israele
Ad aprire le riflessioni sarà Flavio Lotti del comitato promotore della pace della marcia della pace Perugia-Assisi
Da sempre la marcia della pace è la marcia della speranza
Quella di oggi è più che mai la marcia di chi coltiva la speranza di chi sa che non basta invocare la pace
Che bisogna costruirla di chissà che bisogna essere disposti a dare il proprio contributo concreto quotidiano
Ci siamo dati appuntamento su questa rocca di Assisi per invitare tutti a riflettere sulla gravità della situazione relax Jugoslavia e perché ognuno finalmente si assuma le proprie responsabilità
Noi non abbiamo il potere di fermare una guerra ma abbiamo innanzitutto il dovere di non essere complici
Noi non abbiamo scelto di stare da una parte contro l'altra
La nostra scelta è stata quella di metterci accanto a tutti gli uomini donne e bambini vittime innocenti di questo tragico gioco della guerra
Di condividere il dolore lo sconforto la rabbia di rispondere ai loro primi bisogni concreti ma anche di ascoltare di amplificare la loro voce
La voglia che questo brutto sogno finisca domani la voglia di ritornare nelle proprie case nel perde un pezzo di terra la voglia di pace di giustizia
Allora rinnoviamo oggi il nostro impegno di solidarietà politica e concreta
Cari amici continueremo a venirvi a trovare ovunque voi siate con le nostre piccole e grandi raccolte di aiuti continueremo a lavorare per costruire nell'Adriatico un ponte di pace
Oggi è il tempo in cui sembrano prevalere i signori della guerra della polizia e della spartizione etnica
Ma noi continueremo a lavorare per avvicinare il giorno in cui a ciascuno sarà davvero consentito di vivere in pace
Il giorno in cui saranno firmati finalmente rispettati i diritti umani l'unica l'unica vera cittadinanza sarà quella che un altro carissimo amico padre Ernesto Balducci cioè aiutato ad amare la cittadinanza planetaria
è il nome di questa cittadinanza che oggi l'urlo di dolore che sale dalla Bosnia e in modo particolare dai musulmani della Bosnia
Si unisce all'urlo di quelle masse sterminate di persone che muoiono nella miseria del sud del mondo o nelle periferie delle nostre megalopoli
Si unisce al dolore della Somalia dei bambini iracheni che pagano ancora oggi il prezzo di un embargo inutile e ingiusto dei territori palestinesi ancora occupati
Dei tour di di cui nemmeno si vuole riconoscere l'esistenza
Dal Caucaso e di oltre le trenta guerre che continuano a divampare nel mondo di quelle note e di quelle lontane dai riflettori le nostre iniziative per la ricostruzione della pace nella ex-Jugoslavia noi così vicina
Sono solo una parte di un più vasto impegno per mettere finalmente mano ad una radicale riforma e democratizzazione dell'ONU e della Comunità europea
Ma non serve scaricare le poi le colpe di questa situazione sull'orlo situazione
Le colpe sono degli Stati che continua ad impedire un vero rafforzamento dell'ONU gli Stati che ancora oggi per esempio continuano a negare il proprio sostegno all'agenda per la pace di Boutros Ghali
Questa guerra rappresenta il più grande fallimento della diplomazia internazionale dell'Europa male le colpe sono dei governi che ancora oggi vedono nell'Europa solo un grande mercato
Che in che modo ho deciso che doveva essere carri in toga e poi Noè nato a rappresentarci a Ginevra ecco questo è il vuoto di democrazia che stiamo pagando
Ecco perché noi diciamo dobbiamo ripartire dall'Italia
Perché per quanto grandi e Complessi possono essere i problemi aperti il nostro Paese può e deve dare un grande contributo alla pace
Ma perché ciò possa accadere è necessaria una svolta è necessario un cambiamento radicale e profondo direi una perestrojka della politica estera della nostro Paese non ci si può continuare a nascondere senza una politica estera continuando a stare dietro le posizioni di altri operazione della NATO che gli americani basta con l'ideologia dal confine dell'interesse nazionale da perseguire costi quel che costi basta con la politica della bandiera da sventolare ogni volta che gli americani Bogogno il loro portaerei
Oggi il mondo il più libero anche la democrazia e la politica internazionale del nostro Paese devono giovarsi non possiamo più accettare di vivere in un Paese che ha aiutato meno profughi dell'Austria o delle via via che ha speso solo sessantacinque miliardi in aiuti per le vittime della guerra e che anche quest'anno vuole spendere ventisei mila cinquecento miliardi per le armi
Che il vizio di volere la pace
Ma poi rinuncia come è successo in questi giorni alla procura militare i giovani obiettori di coscienza che hanno voluto svolgere una parte del loro servizio civile nella ex Jugoslavia tutto questo deve finire
Ecco perché noi confidiamo nelle donne uomini nuovi di più verranno
Copertine ci auguriamo che vogliono abbandonare le nefaste logiche della realtà politica che sappiano davvero interpretare concorrenza la nostra carta costituzionale quella dell'ONU
Ai politici
Al politici invece applaudono al Presidente della Repubblica al Presidente della Camera al presidente del Senato
Che ci hanno inviato le loro felicitazioni noi rispondiamo con umiltà ma anche con profonda determinazione
Non diteci bravi
Cambiate della politica estera del nostro Paese consentite di reazione orgogliosi dell'impegno per la pace del nostro Paese questo è l'appello che vi consegniamo al termine di questa straordinaria Gerberto d'impazzire
Per concludere c'è qualcosa di straordinario che non tutti avvertiamo in un incontro come quello di oggi facciamo in modo che il signor Granda che Casini si giunga in tutte le case e ci aiuti a moltiplicare gli sforzi di pace
In mezzo a tante giuste preoccupazioni per la crisi economica per la disoccupazione il terrorismo mafioso il razzismo gli scandali di Tangentopoli e le minacce di secessione leghista
Noi sappiamo corre il pericolo di rinchiuderci in noi stessi nei nostri problemi nel nostro gruppo
La paura fa brutti scherzi
Ecco perché l'augurio allora che fu facciamo tutti noi
Per continuare a mantenere aperti gli occhi sul mondo la pace o sarà per tutti o non sarà per nessuno la pace e ce lo dicono oggi i palestinesi e israeliani è possibile dipende da ognuno di noi
Mentre colore che marciavano stanno pian piano arrivando ancora su questa rocca
Ecco abbiamo ora una testimonianza che ci viene dalla ex Jugoslavia e Sonia lite copresidente dell'Assemblea dei cittadini di Helsinki
A rami
Voglio ringraziare i dal più profondo del cuore
Anzi guarda ai ticket e prove ex personali per questa marcia in solidarietà con il popolo della ex Jugoslavia
Sento dei mollava
Danny Nenni abbiamo Chiesa
Dentro io a corinto support
Oggi spiegò
Come Albert King guardarti in fortissimo in fondo io Pasquali lo avete detto oggi in forma più alta possibile
A tutta quella gente che sta lavorando per la pace oggi nella ex Jugoslavia della vostra volontà di pace
La guerra deve essere fermata
Video dei addetto obietta
Cesare tempo anzi Hormuz dopodiché quaestor apriremo la città di Sarajevo e dimostrare e saranno città apertamente
Io ora qui ancora lette Salus donne storpia afferenti
Da diede l'otto virgola domani energie Pietro chiedete donne passare poi andammo Aspar da figlioccia aveva differenti etnica lei no parti essendo boss
Politici europei devono saperlo che dovranno impegnare molto danaro molte Investimenti per fare della sbornia non è di stare al nono una cosa separata è divisa
Mi Berto donava osso Salieri Brecht fare da Pippo ho assegnato
Dobbiamo adesso a fare delle cose molto pratiche per il popolo della Bosnia devo quinte ci sarai vinto il sette aumenti tiene espone di qualcosa
L'inverno sta arrivando e infatti anche qui il vento è già abbastanza freddo Riccardo Valente agenzie slash pm se Ornatelli riceveva cartello trote aumenti dobbiamo raccogliere coperte aiuti qualsiasi cosa che passa servirgli per vincere il freddo e l'inverno Baggis consoni violare
Niente
E tenne Xstrata ma noi abbiamo anche bisogno del vostro aiuto per la prassi ma battaglia ed estradato Dienst sciovinista nasce non esiste la battaglia contro il Chinese ma nazionalista
Andavo Dienst Olav Doors o meno del cuore innesti o Pasqua nella battaglia nella lotta contro tutti quelli che hanno voluto al fatto alla guerra nella ex Jugoslavia
Qui ho sofferto mentre pressa Dupri lente adesso può Artus prende ma dobbiamo anche fare pressioni affinché si prevenga lo sviluppo di questa guerra
Nicolas quali Giner muore velocità
Nell'insieme Chance Fauré all'Hastings Peace andammo a Cassino perché soltanto se questa guerra verrà verrà fermata se la guerra verrà fermata noi avremo l'opportunità di una pace duratura
Visse andiamo a presente Albatrans pace e democrazia nei Balcani lascito a schienale che vorrei chiedervi adesso dorsale spiedini e saremo attori sembrano
Cantare ordinare come abbiamo fatto in Sarajevo due anni fa
Ma accessi chi era no pace se guerra no
Fa cioè se guerra no parcella se guerra no
Sì
Verranno
La mia da
Meno da rapine Meier da rari né
Ennio Merrimack perché grazie ancora a tutti voi
E credo che nessuno di noi lascerà cadere nel vuoto questo grande invito che ci viene a continuare sulla strada della solidarietà
E proprio per parlarci del Consorzio italiano di solidarietà centri immensa noi Raffaella Bonini
Proprio in queste ore a Spalato il Consorzio italiano di solidarietà e la cooperazione italiana stanno lavorando insieme perché martedì un convoglio italiano per la prima volta di governo e il volontariato insieme riesca a raggiungere la riva sinistra di Mostar dove cinquanta mila persone sono isolate danesi
Non c'è bisogno qui di fronte a voi di dire i rischi le difficoltà insieme bisogno l'urgenza di questa missione facciamo appello perché nelle prossime ore questo sforzo sia sostenuto e seguito dalla stampa dall'opinione pubblica da gruppi nella solidarietà quindi Daria facciamo appello alle organizzazioni internazionali alle parti in conflitto le diplomazie perché facciano il possibile per garantire il buon esito di questa missione
Ci teniamo in modo particolare a Mostar lungo tutta la guerra il volontariato italiano impegnato lì molte delle sue migliori energie
Abbiamo costruito gemellaggi affinamenti raggiante di sostegno la popolazione alle forze democratiche come se fossero barricate
Barricate non violente a difesa di ciò che ancora sotto le bombe può ed essere difeso la vita della né per quanto possibile la dignità degli esseri umani la capacità di autorganizzarsi la resistenza civile alla barbarie
Ed eccoli dunque i nostri protettorati le zone protette della società civile si chiamano Mostar quattro c'è Ciampi netturbino Erwitt Nizza
Su quotidiani Rapisarda ebbi ogni gradino viti Zampa e perfino Sarajevo e gradazioni Graziani tra i tanti altri cento campi profughi città villaggi dove il volontariato italiano è stato ed è presente con continuità sono i luoghi dove abbiamo imparato opporci ai piccole e grandi signori della guerra per difendere come possibile i diritti umani per impedire le discriminazioni etniche le violenze eclatanti e le piccole violenze quotidiane
Dove abbiamo imparato quand'è importante perché ha perso tutto sentirsi un poco più sicuri più protetti ricominciare a vivere ascoltare altre voci che quello dell'odio della vendetta della disperazione
Non si può aspettare la pace non possiamo aspettare la pace per costruire fattori di pace questo abbiamo imparato
Da mesi e mesi aspettiamo dalle trattative la fine dei combattimenti dei bombardamenti degli assedi aspettiamo un accordo il più ampio possibile
Sappiamo che questo accordo non porterà alla pace che vorremmo ma chi può pensare che da una guerra e da una guerra etnica nasca una buona pace la pace vera sarà lunga avvenire
E non verrà senza la sconfitta dell'autoritarismo del nazionalismo non verrà se non ritroveranno forza i valori democratici e della convivenza non verrà se non saranno sanate le violazioni dei diritti umani
A sostenere ciò per quanto possiamo fin da oggi ci impegniamo e intanto di nuovo si avvicina l'inverno che in ogni caso rischia di essere peggiore di quello terribile appena passato più ampie sono le zone di crisi in Bosnia Erzegovina
Vuoti i sogni magazzini degli aiuti i governi pensano forse di aver fatto già abbastanza
Più fame penuria nella Serbia sotto embargo i profughi CP profughi bosniaci sono espulsi in massa da molte zone della Croazia ovunque c'è più repressione contro le opposizioni
Ci aspetta un altro inverno di emergenza solidarietà il governo italiano vuole lasciarci ancora una volta soli da due anni ci battiamo per un impegno coerente del nostro paese in Europa Asia e la solidarietà siamo riusciti con fatica ad ottenere la riapertura del tavolo di coordinamento fra volontariato governo ed enti locali
Abbiamo trovato qualche disponibilità siglato qualche impegno è qualcosa ma non basta non è questo il momento dei piccoli passi delle timidezze
Chiediamo al governo di mettere in campo subito una volontà politica chiara un'immediata programmazione investimenti adeguati di fondi della legge trecentonovanta devono essere al più presto impegnati e messi a disposizione dei progetti concreti la legge deve essere rifinanziata quei soldi quei centoventicinque miliardi dovevano essere utilizzati in sei mesi ne sono passati sedici e molti sono ancora nelle casse dello Stato
Troppi di quei soldi sono stati regalati senza alcun controllo il governo deve garantire che i famosi fondi italiani assicurino davvero dignità e rispetto dei diritti umani alle comunità per cui sono di stimati
Bisogna garantire una presenza competente costante sul territorio una permanente azione di monitoraggio e l'esercizio di tutte le pressioni politiche necessarie per contrastare la pulizia etnica le violenze contro i rifugiati alla popolazione civile
Ospitiamo qui in Italia al di là degli allarmismi un numero bassissimo di profughi solo dieci mila e sono la Svizzera ne ho ne ospita sessanta mila neppure due mila di questi sono a carico del governo e allora non si possono fare discorsi astratti
Nei mesi scorsi la violenza e le vessazioni sui profughi in base ad Arena in Croazia non sono diminuite sono aumentate c'è molta gente che non ha altra scelta che non l'espatrio per salvarsi la vita
Serve in Italia un piano straordinario di accoglienza per accogliere i casi più drammatici malati feriti bambini disertori prigionieri di guerra i perseguitati
E finora l'unico piano che c'è stato e c'è è quello del volontariato quello che ha permesso di ospitare con il contributo dei cittadini e di tantissimi enti locali migliaia di profughi in piccoli nuclei favorendo l'inserimento sociale e lavorativo
Abbiamo chiesto sostegno al governo per gli enti locali impegnati nell'accoglienza ci è stato risposto una settimana fa che purtroppo la legge non prevede la possibilità di sostenere gli aiuti degli enti locali nel volontariato
Il ministro Contri sia impegnato a far ricorso al Consiglio di Stato
Ringraziamo il ministro per la sua disponibilità ma non siamo disposti ad aspettare un altro anno e nemmeno sei mesi del ricorso al Consiglio di Stato chiediamo al Governo un decreto urgente che dove necessario modifichi la legge
La preparazione del convoglio per Mostar dove per la prima volta ufficialmente lavoriamo insieme il Consorzio il ministero degli Esteri dimostra che se c'è la volontà politica la collaborazione è possibile e può produrre risultati
Noi per parte nostra la nostra parte la stiamo facendo con il lavoro di migliaia di persone con i progetti tutti autofinanziati con lo sforzo di coordinamento che ha riunito nel consorzio centosessanta esperienze diverse
E che ci ha portato aprire sedi operative a Spalato e ora fiume a Belgrado prossimamente a Zagabria
Ha ragione Flavio non vogliamo grazie non vogliamo medaglie né attestati da eroi non siamo perfetti abbiamo fatto un sacco di errori e ne faremo certamente ancora
Stiamo insufficienti e lo sappiamo stiamo solo cercando di fare il nostro dovere di cittadini quello che possiamo per rispondere all'appello che dagli uomini e dalle donne di pace e di un Paese in guerra arriva in cerca di arrivare al mondo
Cerchiamo di fare molto semplicemente
Quello che siamo sicuri guidò Sergio e Fabio che sono caduti da cittadini responsabili per le strade della Ford Herzegovina ci chiederebbero sicuramente di continuare a fare
Tra i partecipanti alla marcia di oggi c'erano varie persone che venivano dalla ex Jugoslavia abbiamo alcuni che vengono che sono proprie da Sarajevo li vogliamo qui sul palco applaudire e tramite loro far arrivare quest'applauso a tutti coloro che stanno soffrendo nella ex-Jugoslavia
Ed ora per concludere questo primo round di riflessione abbiamo in mezzo a noi don Albino Bizzotto che molti di voi conoscono per essere stata l'anima di tante iniziative verso la ex Jugoslavia
Buonasera a tutti
Io non lo so per voi ma sarà per Letta va be'Luisa di è un po'lunga e ci serviva anche abbastanza stanchi
Ho interrogato molti ho trovato sono tutti contenti contenti perché si era in tanti
E perché si era DiVersi
E allora ho fatto una riflessione qualcuno in questi giorni ha detto che il pacifismo è morto
Io credo sì che sia morto il pacifismo che chiedeva soltanto lì altre la risposta dei problemi che avevamo ma sta nascendo un pacifismo che affida i propri piedi la responsabilità è anche ai risultati da ottenere
E chi ha fiducia di tutti i piedi del viatico poter camminare e affrontare tutte le contraddizioni anche quelle che finora sono sempre rimaste un tabù
Non abbiamo ancora nessuno le risposte risultati che vorremmo
Ma abbiamo cominciato a imparare a camminare dentro ai territori di guerra ad affrontare i problemi con la comunità internazionale non per interposta persona
E ad andare entro le situazioni a Sarajevo in questo momento la gente ancora non crede che sia possibile che delle persone normali
Se abbiano il coraggio di entrare e stare dentro alla prigione all'inferno terapista non credono che ci possono essere delle persone così fuori di testa di fare delle cose simile
E da questo sta nascendo la grande speranza
Allora io questa sera voglio portare il saluto ma però anche la fiducia che abbiamo a darsi reciprocamente
Per poter darsi la la forza via affrontare tutte le contraddizioni evitare un significato ancora più grande alla non violenza
Purtroppo ancora dobbiamo dircelo con molta onestà sono troppo pochi quelli fra la gente quelle che guardano la televisione quelli che sanno come tirar su i figli o lei per la vita
Dieta hanno fiducia al Progetto di non violenza non soltanto per la propria famiglia balla per la famiglia più grande dei popoli ci sono ancora troppi quelli che credono che soltanto con la forza è possibile ottenere qualche risultato
E allora al momento opportuno facciamo fatica a vedersi si tiene a camminare a rompere gli schemi ordinari detto Abu della guerra
Ancora dobbiamo fare della strada
Ma io chiedo a partire dalla fatica di questa marcia
Imparare insieme ad alti fiducia in tutti i territori e a capire che la vita non può fai nascere dalle bombe una cosa è sicura
Se le bombe fanno hanno un effetto lo vediamo immediatamente
Generalmente però
Non riusciamo a vedere l'effetto immediato per il per il seme che viene buttato però
Se la vita può andare avanti e perché qualcuno ha coraggio di buttare il seme anche sotto le bombe
Io allora dobbiamo darsi alla questa denuncia invece che salutare concludere lascio la parola
Il nome mio i nomi di tutti quelli che stanno lavorando o uno che è arrivato in questo momento per Sarajevo e chiede a luglio assieme ad altri continua perché Siviglia è una sola pace
Sono tutti
Allora io iniziavo leggendo di una lettera e una lettera di una nostra collaboratrice che lavora Sarajevo con noi
In quanto voi sapete tutti quanti che a Sarajevo operativo un campo di pace dei Beati costruttori di pace
Questo campo ormai è una realtà concreta dentro la città abbiamo un sacco di collaboratori siamo una realtà veramente valida ben conosciuta in tutta la città
Ecco di regola del terrore tra che io credo sia molto significativa
Cari amici dico amici perché credo di averne ancora e che non sono sola vi scrivo della città olimpica di un tempo la città dalla porta sempre aperta per tutti quelli che volevano entrare la città di cui i bambini colombe che erano simbolo la città in cui vivono persone di tutte le nazionalità e religioni
Solo in questa città si possono sentire nello stesso tempo le campane della cattedrale cattolica quelle ortodosse richiamo dei muezzin delle moschee
Ma sedici mesi fa alcuni hanno deciso di chiudere la porta della città e di spezzare suo grande cuore hanno girato i loro cannoni verso di esse Ecofin verso di essa e incominciato a sparare bestialmente e sparano ancora e vi assicuro io che sparano ancora sparano nelle sue vene al suo popolo disarmato alla sua cultura alla religione alla religione e alle colombe
In questa città non c'è più chiasso né riso dei bambini le le chiese la cattedrale le moschee e sinagoghe le biblioteche e i musei le sale sportive e tutto quello che rappresentava questa città ora sono distrutte
La gente fa la fila per il pane per l'acqua ma invece di ricevere queste due elementi essenziali per la vita gli assedianti mandano loro granate
è un massacro mai visto persone senza mani piedi occhi senza vita armate solo del proprio dolore vi scrivo da una città che non profuma più di pane caldo caffè o fiori vi scrivo da una città dove non si sente più la musica del disco che dove non dove si potevano un tempo vedere giovani
Ragazzi non ci sono più nemmeno le panchine nei parchi sono state bruciate tanto tempo fa perché qui manca anche la corrente questa è la città del buio laicità della sofferenza e del dolore cui lacrime si sono prosciugate tanto tempo fa e nessuno piange più l'unica cosa che profuma Sangue marcio della gente e la polvere da sparo
Migliaia di nostri bambini non vedranno più i loro genitori chi racconterà loro le fiabe per la buona notte adesso chi lettera adesso per mano quando cercano sostegno e sicurezza
C'è qualcuno in grado di spiegare ad essi che i loro cari sono stati uccisi solo perché erano musulmani serbi occupati
Cari amici poteva essere poteva forse qualcuno di noi scegliere la religione ora nazionalità della mano alla nascita o forse coloro della pelle naturalmente no
C'è qualcuno in grado di spiegarla questi piccoli occhi che hanno perso il loro brillare innocente
Molti bambini non potranno mai più camminare perché le schegge delle granate hanno crudelmente colpito le loro spremitura molti bambini non hanno più i loro caldi letti del loro camere perché i demoni delle colline hanno mandato anche su di essi le granate per distruggere e funzionale i bambini di Sarajevo non hanno più i loro giocatori preferiti i loro libri e tutto quello che appartiene ai bambini tutto questo è stato sostituito composto di vario calibro e frammenti di granate
Europa sente il grido di una madre Europa anche noi siamo parte di te questa non è una guerra civile una guerra di religione questo la guerra della forza contro il popolo indifeso una guerra contro Dio e contro natura che ti aiuti
Viaggi o aiuti questo popolo il popolo di tutto il mondo che cessino l'odio e le uccisioni dai alla gente la forza di perdonare
Compatti disco capisco che faccio appello a tutte le madri i cui figli invece dei fiori e delle ragazze dei libri hanno presi i tre di fucili in mano voglio che Dio
Ed esse stesse li facciamo tornare alla ragione perché Dio ci ha creato il solo il diritto alla nostra vita
I nostri bambini gli hanno offerto le loro mani anche se non siamo in grado di fare o delle origini loro i genitori
Le loro parti del corpo prendiamoli permangono facciamo tornare quella luce nei loro occhi e conduciamo di in un futuro più felice con le nostre mani delicate che con le nostre mani diventino più forti in una gran dal grande catena come messa da Alma
Ecco questa è la lettera io oltre a questo volevo aggiungere qualcosa che lanciando né a quanto diceva alpino un attimo finito
Volevo solo dire questo che in fondo il pacifismo io penso che sia in un momento felice io credo che le marce soprattutto e quel quelle che vanno nel cuore della guerra possono veramente dare uno spunto nuovo uno stimolo nuovo al popolo della pace
Un'ultima cosa qui giù a in Assisi nella piazza del Comune c'è una mostra subissata e c'è un grande striscione
Fatto dalla gente Sarajevo con le frasi messaggi per voi per cui vi invito nella piazza del Comune ad esitare questa mostra e lasciare eventualmente voi come saggio per la gente di Sarajevo ciao
E apriranno all'ultima fase dei nostri interventi volgendo lo sguardo verso dove e iniziata nascere la speranza introduce questo secondo provento dei riflessi o lei presidente delle ACLI Giovanni Bianchi
Sarò rapidissimo il mio compito è soltanto introdurre e nemmeno i due protagonisti che prenderanno tra poco la parola appartengono a due popoli
Che per quasi cento anni hanno dovuto fare la tragica esperienza dell'inimicizia della guerra palestinesi e israeliani
Oggi però oggi udite nemmeno sono per il mondo per tutti noi e in particolare per le popolazioni della ex Jugoslavia un'evidente e forte segno di speranza
Sono qui a testimoniarci e che la pace è possibile
Sono qui per dirci che per quanto grandi e drammatici siano i lutti e le rovine della guerra
Per quanto incancellabili appaiono le ragioni dell'inimicizia la via che conduce alla pace può essere trovata
L'accordo di White intorno a quella incredibile quella semplicemente incredibile fino a ieri stretta di mano tra Arafat e Rabin
Tra il popolo di Palestina e il popolo e ti Israele sono un annuncio di pace
Tanto più forte e dirompente quanto più a lungo sperato e fin qui vanamente atteso tanto più forte perché proveniente da una regione del Medioriente che in questi ultimi anni ci aveva annunciato soltanto eventi luttuosi
Che questa donna è quest'uomo giudizio e nemmeno prendano oggi la parola qui alla Rocca ad Assisi al termine del cammino di speranza che ancora una volta ci ha condotto da Perugia alla città di San Francesco non è certo un fatto celebrativo
Nemmeno amata
Ambasciatore in Italia dell'OLP l'organismo oggi da tuttora riconosciuto come legittimo rappresentante del popolo partes cinese
E Giuditta arie membro dell'esecutivo in pista
Il movimento che da molto tempo lotta per questa pace e che insieme allora lp
è stato nostro partner nell'esperienza di diplomazia popolare di Time for Peace la catena umana che circondò Gerusalemme sono dunque qui per dirci che il sogno di due Stati per due popoli il sogno che da tempo ci accomuna sta finalmente diventando oggi un processo politico reale
Per dirci che questo per noi e per loro non è ancora il tempo di allentare l'impegno per la pace
Perché siamo soltanto all'inizio lungo e difficile ancora il cammino da compiere
Per dirci che la pace è possibile
Quando i popoli e il loro rappresentanti e smettono di coltivare la mala pianta dell'inimicizia e della guerra non perché sono state rimosse lei storiche ragioni dell'inimicizia ma perché hai comprendono ok per ricercare sinceramente
Le ragioni e le vie della pace
è il solo modo di difendere e promuovere gli interessi veri e profondi del proprio popolo
Nel dar loro la parola voglio assicurarli che il movimento per la pace italiano cercherà ancora di fare la propria parte
Posso annunciare
Che i movimenti e le associazioni che hanno dato vita a Time for Peace
Hanno deciso
Di farsi promotori di un tavolo nazionale aperto a tutti che si proponga di coordinare e promuovere per quanto possibile progetti d'intervento e di cooperazioni
Finalizzati a favorire la ricostruzione e lo sviluppo economico e sociale condizione questa perché è davvero possa concretizzarsi la prospettiva in quei luoghi di due spartì per due popoli
La parola Nemer Hammad
Care
Care cari amici
Cari amici care amiche
Voglio ringraziare i tutti voi
Ho un ringraziamento percorri e ognuno di voi
Che a Rieti per tanti anni
Alzato la bandiera della Paci per tutti i popoli compresa al nostro popolo palestinesi
Grazie a voi
Che siamo usciti finalmente i arrivare a un accordo
Che concludi una fase tragica della storia non solo del Medio Oriente i ma credo del mondo
Ah Ōhashi Anton
Siamo usciti dopo anni
Che sofferenza ma anche di dialogo con le forze di pace in Israele
Siamo usciti arrivare a una ordo
Che rap presentano la Fini dal re fiuto Richey Bricco
Per o riconoscimento reciproco
Noi speriamo
Che dei vostri
Attività
Tutto quello che avete fatto per noi
Tutto quello che nessun palestinesi e nessun pacifista israeliano
Può dimenticare nella grande manifestazione è la prima manifestazioni chi statali Gerusalemme Peace Now la Tarantini manifestazioni di catena umana quando palestinesi
E israeliani o ruppe con maggioranza italiana hanno manifestato e non una fase quando era un governo de destra buon governo estremista e ne sarà Eli
Lo hanno detto in quelli giorni della fine del mille novecentottantanove e la pace e possibili
Noi spariamo
Che se noi israeliani e palestinesi
Abbiamo fermato un accordo chi apre la via per la pace perché ancora la pace lontana abbiamo bisogno anche oggi anche domani
Per la vostra solidarietà e il vostro appoggio per arrivare finalmente a un pacifico gusto con la nascita dei due Stati
Palestina e Israele chi possano vivere in amicizia e in collaborazioni
Io credo amici amici di S. è stato possibili risolvere questo conflitto israelo palestinesi che al conflitto
Più difficili nella storia moderna
Possibile resort vari altri conflitti compresa quello dell'ex Jugoslavia
Noi
Oggi rinnoviamo ringraziamento
Al movimento per la pace in Italia che possiamo dire
Va da tragedie Barel di Peace Now
Cassano
Serve sette confini rifiuterei non molto felice di essere qui con voi oggi and Wine vecchie in casa fra Stearns contegno corrotto piste spiega impazzito mentre stiamo facendo il primo grande passo nella strada per la pace in Palestina e Israele I could write resta detestano i tanti offre piccole misure vorrei darvi la solidarietà della gente in Israele Warwick insomma detta vuole Boingo nominarsi Breslavia
Tu a tutte le vittime della guerra nella ex Jugoslavia ed ai sensi del nuovo dente rotto priest
E spera davvero che la strada per la pace for the People Minazzi Breslavia per la gente della ex Jugoslavia quindi Max Mazzotta verde uguale
Forte israeliano Palestini empirico sarà molto più breve della strada che abbiamo dovuto intraprendere noi
E il popolo palestinese
A WWE i guastatori Longo e andavo a sfuma Sassoli insorgono cospicue la nostra strada è stata troppo lunga e troppe sofferenze per entrambi i popoli anti-sistema home anzitutto rimanda organi Eurosport Israele istanza Restini Hans come aspetto vederla
Inoltre Fastway l'altro teste come e questo è anche il momento per commemorare quegli eroi palestinesi e israeliani che hanno dato la loro vita per raggiungere questo momento Hanford
Anzi forse nel tridente listi stipulò un contratto comando batterico corrette materna Mojo Folon Forte Air France la lista troppo lunga per commemorare tutti però non tutti li vogliamo ricordare
Ha avuto al suo leit express de di prestare Zoff mai Vittorio and peace momenti mese per vorrei anche esprimere vi è il più grande ringraziamento il più profondo ringraziamento del movimento pacifista israeliano domanda fuori pista attivisti imitarli
Ai meravigliosi attivisti per la pace italiani un'arte arricchente somma Cioffi energie Taliento carpa storici testimome
Che avete dedicato tanto tempo tante energie affinché noi potessimo raggiungere questo momento
Pattinaggio Hole to Berlin ma in ma tutti dobbiamo tenere in mente detto mi ha onirica del per il bikini o stanno Longo che noi siamo soltanto all'inizio di una lunga lunga strada
Ore zero de Miuccia Darver commis nipote Isabella design Palestini anzi interessante indichi simili storica Hendrik cui mi avvalgo per contesa
E anche se il riconoscimento mutuo del popolo palestinese e israeliano è un'importante tappa e non torneremo indietro da questo Pistis nati F-Secure la pace non è ancora sicura lui o la frase testuale a in order to è più che età Pinto
Tutti noi dovremo lavorare molto per educare
Il nostro popoli
E di chi ha intanto stilizzata linee New Light educarli a vedersi ciascuno fino al MUR nuova luce tuffo Orvieto volte penso tapas
Per dimenticare tutte le sofferenze del passato
Ente fornirvi spazzolini chador ed avere rispetto per l'uno per l'altro
De piperita più parte ha detto il la gente la popolazione dei territori occupati a Looking for Budget correttivo for a better life
Stanno sperando per una migliore vita per migliori condizioni
Ente ininterrotto offerto Mola Fassio mio è un fronte internazionale community e hanno bisogno di molto aiuto da parte vostra e della comunità internazionale
E Norberto velina Better più certe per atterrare per avere sul serio un nuovo futuro è una vita migliore Piris Meloni bistecche orto la pace sarà assicura quante dubbi perde appeal per l'offesa dalle lampade Stein quando le duri due popoli il popolo di Israele e della Palestina Willy in coralmente potranno vivere in coesistenza interni spetti sprizzava Behrens Take the State of Israele ente stento a fare in due Stati sovrani lo Stato di Palestina e lo Stato di Israele
Della nel determinare Tupputi entro
Deduzioni ovvero deperisce lo specchio d'intesa detto un'arma compresi vengono in mente interni preso qui ci mentre il complice metro offeso la riforestazione Pergola mai dati l'altro punto molto importante per raggiungere una pace stabile e duratura è quello di fare un successive passo e quello del ripieno di Israele dall'idrovolante & altrui che hanno piste mezzi variabile pari Giordano Vendola ne potremo avere dovremmo avere pace con tutti i nostri vicini la Siria il Libano la Giordania
Ai tre nessuno io Porter Israele rivela Palestini campi
Allorché formulare guida ente altrove ente ad Amman notturne fissare colpisco e vi assicuro che tutti i no che noi israeliani e i palestinesi
Siamo portando avanti con forza per non lasciar cadere questa possibilità di pace Pistis possibile
La pace è possibile penso io ENPI parlai Chivu o roba da guerra grazie anche a voi ai popoli come voi in tutto il mondo
Ancora un applauso proprio che indica la speranza di tutti verso anca che sta svolgendo
E alla conclusione in questa giornata mentre vogliamo ringraziare certi vicenda
Possiamo fare veramente onesta notazione avete visto che è tornato il sole quindi anche il sole ci ha abbracciati
Grazie a tutti e con un nuovo impegno nei prossimi giorni nei prossimi mesi grazie buon ritorno a casa