L'Italia nei nuovi equilibri economici globali: quale interesse nazionale? Il mondo tra deglobalizzazione e neoprotezionismo

Bene buonasera a tutti io sono Giampiero Massolo presidente dell'ISPI
Sono molto lieto di vedere o di intravvedere fra una luce all'altra
Una sala piuttosto gremita questo nostro convegno di oggi
Una un convegno che si svolge nel quadro delle attività del nostro Osservatorio di girare l'economia che è un contenitore
Fatto di analisi di manifestazioni di convegni di dibattiti con e per Lane prese e con e vera le istituzioni che sono deputate alla loro internazionalizzazione
Lo facciamo in collaborazione con Intesa San Paolo lo facciamo grazie alla Sace saluto qua il presidente saluto il chief Economist verrà di Banca Intesa
I
Devo dire che lo facciamo attraverso una serie di prodotti uno di questi prodotti che forse conoscete ISPI Working
Rischi e opportunità per le imprese dalle singole realtà geografica di interessa lo facciamo perché stiamo sviluppando un altro prodotto che global war is ritraendo invece più strategici e di prospettiva
Insomma cerchiamo da questo punto di vista di non venire meno alla nostra vocazione tradizionale compiamo quest'anno ottantacinque anni e noi siamo stati fondati nel mille novecentotrentaquattro sulla base di una lungimirante visione di Alberto Pirelli che voleva dare profondità strategica
Alle attività di quella che allora l'industria lombarda l'industria se vogliamo nazionale questa è una vocazione Ponchia mando ci Istituto di studi di politica internazionale riteniamo che il nostro core business
Non posso non estendersi anche a questi argomenti è del resto
Il prisma attraverso il quale noi ci muoviamo in questo come negli altri nostri settori di attività e quello dell'interesse nazionale come ottica come punto di vista chiaramente
Non c'è nulla forse di più elusivo di come definire all'interesse nazionale di più sfuggente alla fine della giornata si mise in inglese
E comunque sempre un'operazione di sintesi fra fattori permanenti fattori contingenti necessità di difendersi dei rischi necessita di cogliere le opportunità e questa sintesi
Spetta al governo alle istituzioni quali poi allora volta evidentemente ne rispondono al Parlamento in ultima analisi agli elettori ed è particolarmente difficile in un settore come quello che ho già detto
Delle nostre dei nostri dibattiti di oggi è molto difficile fare perseguire l'interesse nazionale
In un mondo in così rapido cambiamento noi abbiamo abbandonato ormai da qualche anno le confortevoli certezze del muro di Berlino dove c'erano i buoni per definizione i cattivi per definizione ogni dichiarazione era possibile e si navigava nelle acque paletta tessiture di un confortevole stabilimento balneare
Lo abbiamo abbandonato per entrare nella logica della globalizzazione del posto Mungo dover in realtà abbiamo capito che bisognava navigare in mare aperto
Ma avevamo sempre e comunque quella bussola dell'ordine mondiale liberale basato sul primato dell'Occidente sul valore del libero mercato
Che ci poteva sempre e comunque fornire delle indicazioni per i naviganti necrologi sembra che anche quella fase
Sia finita o quanto meno si è in crisi sia in fase di rivetti di diciamo ridefinizione dunque anche da questo punto di vista il modo in cui si identifica e si persegue l'interesse nazionale
E via via andato evolvendo e sta ancora andare andare Steel fa ancora col Governo siamo passati da due priorità assolute appunto del mondo
Allertato della guerra fredda che nella sicurezza energetica l'esigenza di trovare dei mercati di sbocco praticamente senza altre priorità siamo poi passati ad assortire ad arricchire questi due concetti
Che conservano tutta la loro valenza tutta la loro strategicità anche con l'esigenza di non venire meno la solidarietà alleata
Ecco oggi ci troviamo in un mondo in cui apparentemente l'ordine mondiale liberale è saltato le regole sono in qualche modo non più così certa
Dall'altra parte dell'Atlantico sono in fondo i primi o per lo meno questa e l'impressione che abbiamo a mettere in qualche modo in discussione cosa vuol dire il termine di Occidente
Ecco sembra crescente mento un mondo del ciascuno per sé dove tutti discutibili tradizionali ai quali eravamo abituati quello del multilaterale quello di un'Europa concepita
Come come usbergo definitivo quello di una NATO come simbolo della solidarietà imperitura fra le due sponde dell'Atlantico quello degli Stati Uniti che abbiamo sempre visto come scontati
Correre al soccorso delle esigenze dei partners per tutto questo in qualche modo in questo momento è diventato fluido indefinito dove e quindi in queste condizioni dove la priorità cosa significa oggi fare interesse nazionale qual è la sintesi che i governi si trovano non solo quello italiano del resto
Qual è la sintesi che i governi si trova si trovano a dover fare fra tutti questi elementi senza apparentemente una base di appoggio proprio nel momento in cui le esigenze e le attese
Della gente della gente della della delle nostre dei nostri cittadini in termini di sicurezza di prospettive di crescita e molto acuta
E i cittadini dimostrano col voto quanto esigente motivo le sia l'individuazione di quale forza politica questo quella di volta in volta secondo loro meglio assai ingrato di incarnare
Di garantire questa esigenza di sicurezza e di prospettiva ecco che significa oggi come oggi da che parte stare
E ne vogliamo parlare ovviamente con i nostri Paperissima non senza
Offrire intanto una voce importante al sottosegretario Michele Geraci che peraltro ha anche al ministero dello Sviluppo economico la delega per il commercio con l'estero al quale così vorrei fare una domanda retorica siamo ancora in un'epoca
Di Freeride di siamo in epoca di partnership occasionali
O ci vuole malgrado tutto uno schema di riferimento che sia lo schema di regole di valori e di politica a guidare al nostro agire a guidare il valore l'azione dei governi ecco questo e credo l'essenza di quello che dibattiamo oggi e i nostri lavori come sapete verranno conclusi dal presidente conto del Presidente del Consiglio il cui arrivo è più o meno previsto intorno alle sette e mezzo
E quindi questi sono i tempi che ci troviamo a rispettare sottosegretario per professione
Grazie grazie presidente grazie a tutti allora la questione che noi ci poniamo per cercare di spingere l'interesse nazionale quello di guardare quali sono stati gli ultimi trend nel commercio internazionale quali sono anche stati gli ultimi sviluppi nelle teorie del commercio fondamentalmente in passato si pensava più a un modello Riccardi hanno dove i Paesi commerciavano con gli altri per per avere delle competenze relative l'una rispetto agli altri
E poi pian piano si è affermato quello che io chiamo il modello di Paul Krugman della Nielsen sei titoli che fondamentalmente dice no
I paesi non commerciano unico gli altri perché uno fa meglio il vino e l'altro fa meglio il formaggio ma perché un paese a scala e in un sistema manifatturiero dove i costi medici abbassano quando la i volumi Nomentano
E si può arrivare a un paradosso che non dice Krugman ma dico io cos'è e come estensione del suo pensiero è può arrivar si si si può arrivare alla situazione due un Paese produce tutto quello che serve e tende e quindi si arriva al paradosso di un solo Paese esportatore chiaramente questo non può avvenire però si tende verso questo sistema e questo sistema io l'ho visto
Con i miei occhi in Cina che ovviamente adesso è un po'paese che produce il cinquanta per cento di tutto quello che viene prodotto in giro per il mondo a costi Mario fatti veri che si fanno abbassando sempre più e mette in crisi il sistema del dell'Organizzazione mondiale del commercio dal ritiro perché l'organizzazione del commercio è stata basate è stata progettata per gestire Luigi Paesi emergenti quando erano emergenti quando paesi come il Bangladesh producevano a basso costo e allora le regole di engagement Del Gallo di ostacoli attenti a far sì che un Paese non avesse delle posizioni di dumping di sussidi per per entrare i mercati internazionali adesso qui c'è una sezione diversa dove per la prima volta nella storia
Credo sì siamo di fronte a un Paese che sta diventando la più grande economia del mondo
Composta dai cittadini che sono diciamo quasi i più poveri al mondo è saggio ovviamente questo non è stato il caso quando gli Stati Uniti hanno superato la Gran Bretagna perché immediatamente dopo anche gli americani sono diventati più ricchi degli inglesi
Qui invece non succederà nell'arco di quello che sono i decenni le nostre previsioni quindi saremo in presenza di una potenza economica come la Cina che diventerà la più grande economia del mondo ma sarà composta da una popolazione che rimarrà comunque molto al di sotto come il PIL procapite di quello che la media dei Paesi occidentali e questo cosa cosa pone pone un problema perché la Cina quando andiamo a fare
Sanzioni anti dumping dice siccome noi siamo la fabbrica del mondo siamo noi i più efficienti
Il prezzo di riferimento che va usato
Per decidere se è necessario avere delle misure anti dumping o meno non non è il prezzo dei mercati internazionali ma il prezzo quello nostro perché il mercato internazionale siamo una come se la Cina DSL ma siamo già sans moi
Siete voi in Occidente che non avete Scala sufficienza e quindi noi i prezzi li abbiamo basi non perché facciamo su siti che li fanno e voglio essere chiaro ma perché produciamo così tanto
E quindi essendo noi il Paese che produce tutto alla Krugman siamo noi il mercato di riferimento è è ed è su questo che io credo si sta lottando proprio in queste ore tra Trump
La Cina perché Trump vuole come obiettivo quello di ridurre il deficit commerciale con gli Stati Uniti che può o non essere un obiettivo economico
Fondato però è quello che vuol fare e cosa vuol far aumentandolo Dazzi credo facendo anche l'errore di credere come ho visto ieri né Twitter che i dazi vengono pagati dalla Cina invece vengono pagati
Si parte anche dalla Cina ma fondamentalmente anche da dagli americani che acquistano questa secondo della della pendenza della curva di domanda c'è un'incidenza della tassa ma comunque non vengono tutti pagati alla Cina l'America che paga per i dazi quindi c'è questo
Così un po'dissonanza dalla dalla dalla realtà ma e fondamentalmente è è questo il punto fondamentale del diatribe tra i due Paesi
Il l'Occidente non sa più come secondo me a mio modesto avviso come gestire la Cina è un paese sviluppato e quindi deve stare alle regole del gioco dei mercati internazionali perché la più grande economia del mondo o è un Paese in via di sviluppo e quindi vanno concessi Special treat mente quindi dispensare da giocare secondo regole del mondo occidentale del mondo su Pato perché perché un Paese che ha un PIL pro capita molto basso e dieci mila dollari terre per persona ed è su questo che non si comprende bene qual è la via da da da svolgere
L'Europa l'Europa a un dei vantaggi e degli svantaggi qui io vorrei sottolineare l'esempio dei dazi che gli Stati Uniti
Vorrebbero imporre alle esportazioni italiane o europea perché perché c'è questa lamentela che boss in Francia viene sussidiato dal governo francese Franco tedesco
Cosa succede essendo un mercato con Unione doganale unica ovviamente i dazi deponesse applicati su tutti i ventotto Paesi e quindi succede che la Coppa di una supposta non so se è vero la colpa di un'azienda la colpa di uno Stato che sovvenziona sussidio un particolare settore industriale ricade su tutti gli altri ventisette
Ecco e in questo senso l'Europa a mio avviso fallisce nell'avere un meccanismo di ridistribuzione che consente a chi soffre
Per colpe non proprie di azioni degli altri in un mondo ideale se fosse vero dico se se fosse vero che il governo francese ha dato dei sussidiari abbassa e quindi dovesse essere colpito tutta l'Europa
Sarebbe normale che qualche compenso passasse dalla Francia
All'Italia o agli altri paesi che verrebbero colpiti da questi darsi l'altro modello alternativo che a me piace ma so che non si può tornare indietro e quello del dei dieci Paesi dell'Asean che hanno un mercato unico ma solo per i prodotti
Prodotti scusami sulle parole in quei dieci Paesi quindi ogni Paese libero di imporre dazi o no presso i paesi terzi
Il mercato unico esiste solo all'interno di quei dieci se noi vendiamo qualcosa al Vietnam resta chi mi accennava ma a Dazzi che l'Europa può gestire col Vietnam in modo unico se vediamo qualcosa la Thailandia sarà così gestito in bilaterale Europa Thailandia ma i prodotti che arrivano iniettando non possono andare in Thailandia senza dazi ulteriori quindi questo modello basato non sulla custom Junio sull'unione doganale ma sulla regola di origine che può essere visto un po'come un modello alternativo perché evita quelle dissonanze chiaramente ripeto non possiamo tornare indietro perché abbiamo presso questa strada eh voglio essere chiaro l'Europa dato grandissimi vantaggi
L'Italia esporta metà del proprio export totale verso i Paesi dell'Unione europea quindi noi siamo ben e contenti di avere questi questi mercati di sbocco
Però vogliamo far sì che queste regole possano essere un attimino ridefinite più nell'interesse dell'Italia penso che ogni del Governo debba far così
Ed è quello che pensiamo di fare tra qualche settimana far sì che il modus operandi i trattati di libero scambio che la Commissione l'Unione Europea firmerà con i vari parte di Giorgio per il mondo
Non sia dettato come è stato finora da una urgenza a dover per forza a firmare un nuovo Trattato di libero scambio ogni sei mesi una nuova Presidenza dell'Unione europea deve incassare qualcosa
Senza pensare troppo all'utilità effettiva perché l'utilità viene misurata dal numero dei trattati firmati questa cosa la voglio un attimino rallentare fa sì che quando c'è del dei vantaggi per un trattato si vada avanti quando no no non guardiamo ai numeri ma la qualità la seconda
Variazione che vorremmo apportare quella che i l'analisi costi benefici non venga svolta soltanto a livello europeo quindi il mercato di riferimento cioè la funzione oggetto non deve essere la massimizzazione
Del PIL dell'impiego perché sia dei ventotto ma vorremmo far sì che si ci sia questo tipo di analisi ma poi immediatamente dopo si deve andare a vedere l'impatto analisi di costi beneficio dei singoli ventotto Paesi
Perché quello che succede sempre e che il trattato di libero scambio chiaramente favorevole al commercio è chiaramente è favorevole alla crescita economica di questo sistema che alla frontiera tra la Polonia e la Bielorussia
Però alla fronte di una media che può essere positiva a livello europeo si possono nascondere dei più e meno all'interno di singoli stati e noi credo abbiamo il dovere di far sì che qualunque sia l'azione che svolgeva
L'Europa sì a vantaggio de nostro paese quindi io voglio che il segno più sia davanti all'Italia che ci sia più PIL che ci sia più
Posti di lavoro perché perché anche all'interno dell'Unione europea non esiste un fondo di ridistribuzione che compensa gli svantaggi che il libero scambio porta perché voglio essere chiaro
Potete correggermi Sanchez raccordo il libero scambio porta dei vantaggi quasi sempre in media ma l'interno delle medie ci sono dei perdenti e non sono perdenti relativi quelli il cui reddito cresce meno degli altri ci sono c'è un gruppo di persone il cui reddito a il segno meno davanti che diventano in termini assoluti sempre più poveri chi sono questi
Quelli che non si adattano quelli che non soddisfano le condizioni del modello né di Krugman né né di ritardo quelli che non sono flessibili quelli che comprendono la valigia si spostano è geograficamente perché magari non parlano slovacco magari non si spostano perché non sanno fare quel mestiere nuovo quindi c'è una riconversione delle capitale umano che è facile nei libri di testo che dove c'è una curva che fa x uguale ma è molto più difficile in pratica perché le persone non sono variabili matematiche sono persone che hanno un tessuto familiare un tessuto sociale
Che certe volte deve essere anche spezzato all'interno del proprio dei vincoli familiari perché può capitare che il marito debba andare a fare un mestiere da una parte la moglie da un'altra così con i figli e così per tutto il se si va a cerchi concentrici
Sul villaggio sulla città e questo che che che che si prende la valigia va i più forti quelli che hanno meno legami e quindi il paradosso è che il liberalismo commerciale
A tutti i costi che io non mento di grande occhio non perché non mi piace ma perché è diventato non una azione che protegge i deboli emozioni che protegge i più forti de lo stesso
Teoria del liberismo commerciale che propone dei sistemi di compenso di compensazione
Ed è qui un po'il paradosso che il liberalismo funziona solo se lo Stato interviene a a a compensare più deboli e allora io credo che certe volte alcuni taxi così come sta facendo Trump
Ma era selettiva in maniera tattica forse più parole che fatti possano essere utili ripeto
Solo in modo temporaneo
Del resto sono solo per pochi anni sono solo per certi Paesi sono solo per certi tipi di prodotti importati e spesso sono solo parole non si fanno ma può essere un utile arma tattica negoziale per cercare di estrarre qualcosa dalla versare per quello che credo sta facendo tanto e con successo
Forse l'ho criticato prima perché ho detto che il surplus commerciale non deve essere la funzione oggetto palle ha capito forse che la Cina non avrà non farà mai le concessioni su le partite correnti sul commercio pian piano si andrà verso una soluzione intermedia ma quello che Trump sta cercando di ottenere la Cina è un maggiore riconoscimento
A pari passo delle aziende americane che operano in Cina
Che fare che che vengano trattate allo stesso modo di come vengono trattate le aziende cinesi quindi lui tira sulla partita del comma cioè fa tutto questo cancan né sui dazi che probabilmente non verranno messi in atto ma nel frattempo cerca di avere concessioni dice paese la Tess la fa uno stabilimento in Cina voglio che operi secondo condizioni di e la volta infinito rispetto a tutte le altre aziende cinesi nello stesso settore io penso sono positivo che tra qualche
Giorno stavo per dire ora la cosa si risolva perché penso che la razionalità prevarrà ed è nell'interesse di entrambi la Cina e gli Stati Uniti far sì che questa attenzione sì sì di si dissolva
Velocemente proprio gli ultimi due minuti cosa stiamo facendo noi ne abbiamo due leve il mio il mio lavoro è molto semplice nella descrizione sulla parte di commercio abbiamo due leve politiche commerciali quindi Dazzi così dobbiam parlato di europea e promozione
Quando la dove c'è un problema sulla politica commerciale
Su qualche sotto come per esempio può essere il break sette come per esempio può essere questa fantomatica guerra Dazzi
Allora interveniamo con la parte di promozione cercando a fare da battere affinché le nostre aziende continuino a poter esportare è i numeri dei primi mesi di quest'anno
Che è bene che si sappia non sono esportazioni italiane negli Stati Uniti
Cioè uno dei più grandi mercati quaranta miliardi di export più venti per cento due zero
Sull'India Altromercato che abbiamo messo nel nostro radar più undici per cento sul Giappone anche qui grazie al Trattato di libero scambio che questa volta si fa bene a noi che inizia entrato in vigore il primo febbraio
Esportazioni italiane nel Giappone più venti per cento
Ed è questo l'invito che faccio a guardare
Le opportunità non solo i lati negativi siccome me lo chiederete di qualche numero della Cina più tre
Pochissimo ed è proprio per questo che ci siamo battuti in questi mesi a fare queste negoziazioni sulle mogli UPI e se mi permettete una battuta le arance gli air bus non sono il risultato delle mogli U
Sono il motivo per cui l'abbiam fatto l'area la direzione di casualità non è quella che ho sentito nella narrazione dei media degli ultimi mesi nella l'abbiamo fatto le mogli Hooper esportare le arance
Il abbiamo fatto Remo io perché esportiamo le arance e fondiamo che d'ora in poi invece di esportare due tre casse di arance esportiamo molto di più ad andare alla pari
Con gli altri Paesi che appunto spostando di più di noi non ne hanno bisogno quindi volevo chiarire questo punto mi fermo qua e vi ringrazio dell'attenzione
Grazie sottosegretario l'abbiamo ascoltata con attenzione decreto che qualche giornalista abbia già qualche titolo per i giornali domani in alcune cose che lei ci ha detto con con generosità
L'ambasciatore Massolo ha ha già accennato a all'Osservatorio gioco una mia dell'ISPI io ho il piacere di aprire questa prima sessione della giornata di oggi con due importanti esponenti dei due parte dall'osservatorio Intesa San Paolo con Gregorio De Felice per Sace Beniamino Quintieri
La nostra prima sessione lancerà dei temi lancia i temi sul quadro dentro il quale l'Italia operare dentro quale l'Italia Rita ambasciatore ma solo per ridefinire
Reti tutelando il proprio Senales
E guardare il quadro generale
Economico e poi leale il ritornello che negli ultimi tre anni accompagnato arte degli analisti era un ritornello che vedeva da un lato ultimi due anni uno scenario economico in miglioramento
Mediamente in miglioramento certo nella media paesi che per formavano molto bene altri talvolta al nostro non particolarmente bene ma lo scenario globalmente positivo in contrapposizione a uno scenario politico che invece mostrava dubbi crescenti Rex et i dati in Europa con i suoi tormenti interni e le sanzioni le nuove forze politiche in vari Paesi
Due scenari paralleli e densamente impermeabili la politica dava segnali cupi l'economia segnali positivi
E gli ottimisti fra di noi e ce ne sono tanti gli ottimisti fra di noi puntavano unicamente che al fatto che la buona economia a un certo punto influenzato se la cattiva politica negli ultimi mesi quello che scritta emergendo ma qui veniamo al tema che poniamo subito a Gregorio
E che è forse più la cattiva politica che sta influenzando la buona economia che negli ultimi mesi è un po'meno buona i dubbi crescenti sulla Cina gli indicatori economici la Germania
Dati sull'Italia par emergenti con qualche scricchiolio
Che quadro dobbiamo aspettarci per il due mila diciannove due mila venti nel quadro all'interno del quale l'Italia opererà
Grazie Paolo e buona sera a tutti ma io credo sia difficile dire buono o cattivo eccetera
Indubbiamente abbiamo perso nel molto piaciuta l'espressione del presidente ma soli ma solo a abbiamo perso quelle confortevoli certezze che avevamo perché si procedeva in un certo modo c'è invece un cambio
Di paradigma un po'in tutto il mondo dagli Stati Uniti ad alcune aree delle ore e dell'Europa e quello che poi il nostro scenario solo se riusciamo a mandare anche in onda le
Ecco le quali le le previsioni è uno scenario che nel Complesso rimane positivo
Con delle incertezze più forti rispetto a a prima perché probabilmente abbiamo un cambio di paradigma ci sono molte iniziative c'è un modo di concepire la politica economica in particolare negli Stati Uniti che è diverso rispetto a quello a cui eravamo tradizionalmente abituati
Abbiamo avuto un momento di profonda
Riflessione del ciclo tra la fine del dell'anno scorso e l'inizio di questo di questo due mila diciannove ecco nelle nostre valutazioni pensiamo che ci sia che sia stato superato questo punto di minimo
E lo vediamo per esempio dai dati cinesi che stanno dando tornando a dare una spinta alla alla alla crescita internazionale anche per effetto di tutta una serie di misure che il governo cinese è riuscito ad adottare con tagli
Di tassazione per le famiglie e lenta rese pari a circa il due per cento del PIL cinese con forti iniezioni di liquidità da parte della People Bank of China
Di importo rilevante e spingendo di più sulle politiche
Delle infrastrutture sia a livello di governo centrale che a livello di enti locali dando ad esempio agli enti locali la possibilità di emettere obbligazioni per finanziare queste opere infrastrutturali
Non sono politiche fortemente espansive sono politiche volte a stabilizzare il ciclo economico cinese che stava in qualche modo deteriorandosi la Cina ha ben chiaro che c'è una forte rischio di instabilità finanziaria
Le banche sono molto indebitate rispetto mercato immobiliare
è che può avere qualche qualche flessione al tempo stesso però l'occupazione la lotta alla povertà il tema dell'inquinamento sono al centro della politica economica
L'altro elemento nuovo che c'è stato in questi primi mesi dell'anno e che rispetto a queste incertezze politiche economica quella della Cina ma le altre sono tre ovviamente politiche le esaminiamo nella successiva la bassa inflazione acconsentito alle banche centrali di reagire molto prontamente
Sì alla Federal rosa perché ha detto interrompiamo
La fase di rialzo dei tassi d'interesse sia la Banca centrale europea che non soltanto allungato il periodo per il quale ha promesso di mantenere tassi d'interesse bassi ma anzi a accentuato annunciato sette operazioni di rifinanziamento a lungo termine per il sistema bancario europeo quindi dando come dire calmi errando le aspettative di un rialzo dei tassi e garantendo un condizioni favorevoli del credito
Queste sono le incertezze dello scenario mentre a gli incontri Stati Uniti Cina sembravano aprire la strada ad un accordo già questa settimana con l'annuncio di un possibile meeting tra Strampelli sì
Il Twitter e poi i criteri Donald Trump di domenica sera ma anche la conferenza stampa
Più circostanziata di Miuccia in di di ieri pomeriggio hanno fatto capire che questi accordi non stavano procedendo in maniera spedita che c'era qualche difficoltà e per cui l'annuncio della potenziale rialzo dei dazi dal dieci al venticinque per cento su circa duecento miliardi di dollari reti beni importati dalla Cina più l'annuncio di possibili nuovi dazi su altri trecentoventicinque miliardi di dollari
Come andrà a finire naturalmente molto difficile dirlo io sono abbastanza convinto e questo rimane lo scenario centrale che si arriverà ad un accordo perché è nell'interesse di entrambi
Ma sono anche convinto che questa è la prima tappa
Di frizioni una prima tappa di conflitti tra Stati Uniti e Cina e che andranno a toccare i temi della tecnologia ai temi dell'information ecco McCutcheon technology della intelligenza artificiale dal machine learning che e la vera posta in palio in futuro non è il tema oggi dei dazi altra tappa importante che rappresenta un rischio e il passaggio successivo che cosa vorranno fare gli Stati Uniti nella trattativa con l'Europa il Sottosegretario prima ha ha menzionato le diatribe sulla sulle le le due grandi compagnie di costruzione di di aeroplani Airbus e e venti entrambi sono sussidiati
Loro si lamentano perché noi europee in senso lato su sentiamo Airbus ma la Boeing e sussidiarietà dall'Amministrazione americana
Più che sugli aerei però il tema riguarda le auto
E le auto sono importanti per l'Italia per la Germania e poi per il Giappone ma oggi ci occupiamo principalmente di Italia nel contesto internazionale
L'altra grande incertezza riguarda Brett sette su questo sono forse un pochino più ottimista perché il fatto che l'Unione europea la Commissione abbia concesso
Più tempo fino al trentuno ottobre agli inglesi al Regno Unito per uscire dall'Unione Europea vuole anche dire che insomma
Nessuno vuole realmente un nodo il break sette che sarebbe di svantaggio reciproco non solo per il Regno Unito ma anche per tutta l'Europa
Dell'Italia non parlo lascio poi Yardeni Mino Quintieri
Di occuparsi del del nostro Paese queste sono le nostre previsioni di crescita al due mila e venti vedete c'è un piccolo rallentamento quest'anno frutto soprattutto del dell'inizio anno da altre sei altri due per cento l'ultimo anno sono spariti gli anni e l'ultimo anno di crescita e quello del tre del del due mila venti
Con una ripresa al tre virgola cinque per cento
Un flash su Stati Uniti ed Europa
C'è stato un rallentamento dei consumi negli Stati Uniti che noi riteniamo essenzialmente temporaneo
Un Paese con salari in aumento disoccupazione sotto il quattro per cento
Non può che vedere consumi ancora in crescita quindi questo rallentamento dovrebbe essere temporaneo probabilmente legato al blocco allo Scià da una che c'è stato per quanto riguarda l'amministrazione americana
Le condizioni più favorevoli del credito continueranno a supportare una modello di crescita basato molto sulla domanda interna a differenza di quanto avviene in Europa in Italia e germani in modo particolare
La sedare osserva il mercato oggi comincia a incorporare attese per un ribasso dei tassi d'interesse già quest'anno ecco io a questo a questa atteso dal mercato credo francamente pochino
Mi sembra difficile vedere un ribasso dei tassi
Con un'occupazione che cresce di duecentosessanta mila
Nuovi occupati al mese il dato di aprile
E e il un'inflazione che nel secondo semestre dovrebbe cominciare a ad aumentare e comunque con livelli disoccupazione sotto il quattro per cento quindi non vedo per il momento un ribasso dei tassi forse lo avremo l'anno prossimo nel due mila venti
Europa primo trimestre stato migliore delle attese
La crescita è passata dalla dallo zero due del quarto dell'anno scorso quattro come se l'anno scorso al zero quattro
Di quest'anno al favorito anche dalla la ripresa favorita anche dal clima mite
L'inverno particolarmente mite aiutato il mercato delle delle costruzioni il mercato delle auto nell'ultimo mese del trimestre marzo
Tende a riprendersi
Oggi la Commissione europea a diramato le nuove previsioni sulla crescita vedono un rallentamento un una limatura rispetto ai dati precedenti
Però non è niente e di particolare impervi vorrei sottolineare che la crescita prevista per quest'anno dell'uno e due esattamente come la nostra Banca centrale europea
Continuerà a essere e accomodante l'obiettivo è quello di mantenere condizioni creditizi e favorevoli
Nel corso del due mila diciannove
Berardi lascerà la guida della BCE
Ad ottobre ma in pratica sta lasciando un'eredità al successore perché annunciato delle operazioni di rifinanziamento che andranno avanti fino al marzo del due mila e ventuno quindi quando lui
Non sarà più presidente
Della banca centrale europea
Oggi il sistema bancario europeo e indebitato con la bici e per un importo pari a settecento venti miliardi di euro circa
Noi riteniamo che in particolare le banche tedesche e francesi potranno iniziare a ridurre il loro di livello di indebitamento e posizionarci l'anno prossimo intorno e cinquecento miliardi ma il punto essenziale e che i tassi d'interesse di politica monetaria rimarranno ancora bassi non solo per questo anno ma io credo anche per buona parte del due mila venti
Ultima slide e concludo ribadendo alcuni aspetti e aggiungendone un altro
è uno scenario che rimane io ritengo moderatamente positivo per quanto riguarda la crescita globale per quanto riguarda una dinamica contenuta dell'inflazione che consente a Fedora Rosa Bank of Canada Bank of Japan e Banca centrale europea
Di mantenere tassi d'interesse bassi anzi la fede che le alzati prima ha più armi perché potrà tornare a ridurli in in futuro certo abbiamo delle delle minacce una è quella del commercio internazionale che sempre un fortissimo motore di crescita al di là delle teorie che sottosegretario Geraci a rinunciato prima ma insomma dato di fatto che più forte
E il commercio internazionale più in aggregato e sono d'accordo con le divergenze Cimino aggregato i Paesi che esportano i Paesi che hanno un modello di crescita orientato
A vendere circa metà del proprio prodotto all'estero come oggi l'Italia ne traggono una un vantati
Che cosa c'è potenziale minaccia ecco c'è il rischio che in futuro
Lo vediamo come primo esempio dalle diatribe Stati Uniti Cina e poi vedremo cosa succederà con l'Europa che i singoli blocchi economici le singole nazioni puntino
Molto di più rispetto al passato a guardare i propri interessi nazionali il che non è una brutta cosa di per sé ma bisogna farlo a mio modo di vedere concetto grano Sadness
Perché un eccesso di nazionalismo blocca la cooperazione internazionale blocca quello che è stato un forte elemento di crescita degli ultimi dieci anni con la globalizzazione che ha avuto e gli effetti collaterali negativi non c'è dubbio ma che ha determinato una crescita un benessere una crescita globale intorno alla al quattro per cento prima e oggi comunque superiore al tre per cento
Quindi la cooperazione importante
Giocare come blocco economico riferisco all'Italia all'Europa in queste questi grandi conflitti e altrettanto essenziale per tutti noi
Grazie per l'attenzione
Grazie Gregorio e parto dalle ultime parole di Gregorio per passare a Beniamino Quintieri più forte e il commercio internazionale più il beneficio per paesi come l'Italia che sorgono grandi paesi esportatori
Il sottosegretario Geraci ci ha ricordato che non necessariamente e non a tutti i costi degli accordi commerciali sono di per sé positivi
Ciò che è certo che ne abbiamo assistito negli ultimi due due tre anni da un lato a accordi che non si sono materializzati ad accordi che sono stati rinegoziati
A tensioni commerciali più volte evocato e quelle in corso fra Cina e Stati Uniti
Per contro come segnali positivi da certi punti di vista ci sono accordi si sono siglati intenso l'Europa col Giappone col Canada e altri incorsi negoziazione ma ci sono anche e chiudo paesi concludo esportiamo molto che hanno Sinai difficoltà senza la Germania tutti ecco Beniamino qual è il quadro chi da questo gioco composto si profila per l'Italia per il futuro per il prossimo anno anno e mezzo
Va bene grazie intanto Paolo buona sera a tutti i io cominciare con un veloce
Esposizione di questa mappa che la mappa dei rischi Sace che ogni anno facciamo solo per ricordano tanto per illustrata non ci sarebbe tempo quanto oggi diciamo il il commercio internazionale sia si sia andato ampliando quanti Paesi sono aperti e quindi quante occasioni
In più ci sono per gli esportatori italiani quindi quando si parla di crisi anche poi opportuno valutare non assolve il rischio Bari ma anche paese per paese valutare che a fronte di Paesi che hanno maggiori difficoltà ce ne sono altri che offrono buone opportunità ma su questo torno tra un attimo
Gregorio prima le ha illustrato quindi non ci ritorno quali sono i diversi fattori che oggi determinano l'accesso dose di incertezza sul sui mercati internazionali aggiungerei a quelli citare Gregori anche la Turchia che per noi è un Paese importante
è la persistenza di sanzioni che giuste o sbagliate che siano comunque pesano perché si tratta per prove di Paesi molto importante però senza entrare un dibattito il professionismo che ci porterebbe lontano
Voglio credo che parlando interessi italiani sia oggi importante ricordare quanto sia tutto importante per d'Italia operare ad abito imbarcato dico perché questo ci mette al riparo da diciamo da possibili protezionismo dei tra Paesi dell'Unione europea ricordiamo che oltre la metà del nostro export va ancora nell'ambito dell'Unione europea noi esportiamo all'europea circa un miliardo al giorno
In termini di giorni lavorativi quindi proprio in un momento in cui si parla di protezionismo valorizziamo il fatto che abbiamo un mercato unico mercato unico che se come parlando appunto di interessi italiani andrebbe completato e rafforzato perché non basso soltanto l'idea di avere un mercato in cui le merci possono circolare ma anche rafforzarlo come dire dal punto di vista l'offerta quindi ritornare ai a quegli obiettivi di Lisbona che poi forse a causa delle crisi sono stati messi da parte ma oggi l'importanza della ricerca il capitale umano dell'innovazione delle infrastrutture che erano gli obiettivi di Lisbona sono fondamentali perché oggi diciamo i principali fattori che determinano completa non sono soltanto o tanto interni all'impresa ma sono sistemici ventisei d'Europa vuole verso il continuare a essere competitiva nei confronti del resto del mondo deve rafforzarsi quindi quello che uno degli obiettivi da perseguire quello appunto di rilanciare dispone rendere l'Europa più competitiva
Parlando di rischi ovviamente diceva giustamente Gregorio quanto vi è incertezza sull'evoluzione di di queste di questi fattori abbiamo una certezza comunque che quello del rallentamento della della Germania
E e per noi la la Germania che spesso trattiamo male diciamo è un una risorsa importantissima è il primo partner commerciale verso il quale esportiamo sessanta miliardi di export all'anno quindi un quarto di ciò che esportiamo nel nell'Unione Europea e dimostrato che il il ciclo del del dell'Expo del piede è legato sempre più alla all'andamento dell'economia tedesca
E poi le cose non vanno così male del negli ultimi otto anni il nostro export verso la Germania è aumentato del trenta per cento del nostro importazione del dieci per cento
Ma c'è di più e questo grafico credo che perché che lo spieghi abbastanza bene oggi
Diciamo il uno dei motori dello sviluppo del commercio legato alle catene gobba del valore cioè il fatto che lo solo il trenta per cento di ciò che si scambia e rappresentato a prodotti finiti il restante settanta per cento e il risultato di beni intermedi che poi vengono lavorati da altre imprese
Bene questo falsi che oggi nell'ambito del mercato unico
La Germania se è diventato una busta di assemblaggio ma non sono naturalmente
Per cui ci si scambia valore aggiunto
Di diceva di beni intermedi che poi venderà andrebbe intermedi che prevedono a loro volta aria sportiva antiche se si fa questo questo diciamo se si valuta questo aspetto sì sì sì sì osserva che il cinquanta per cento di quel valore aggiunto che non esportiamo in Germania viene a sua volta di esportati questa importante perché oggi che si parla di fare possibili
Effetti del
Di Rent qualità sull'automobile in Germania non basta guardare a ciò che l'Italia sport senza giudizio va bisogna guardare a ciò che indirettamente sport è la la cifra in questo caso ve verrebbe verrebbe raddoppiata lasciatemi dire in questo contesto è sempre parlare di di interessi italiani che è un altro interesse privato controcorrente nella difesa dell'euro
L'euro non solo ci ha protetto da crisi finanziarie ci ha fatto risparmiare Carlo almeno sessanta miliardi di euro in termini di interessi
Ma tutto sommato ad aver perso la la possibilità di svalutare è stata più che compensata allacciare le imprese ci torno tra un attimo però volevo dire in questo contesto che esse le carte del valore si sono pertanto sviluppate soprattutto peritale versare Germani fece un recente una recente ricerca di Confindustria che mostra quanto importante sia per le imprese lombarde
L'interazione con le imprese tedesche questo è dovuto all'euro cioè se ci fosse stato un cambio troppo fluttuante
Chiaramente sarebbe difficile sarebbe stato difficile
Istaurare era quei rapporti del lungo periodo che sono in qualche modo insiti nel fatto che ci sono accordi tra imprese e quindi non sottovalutiamo non sottovalutiamo questo spettro vado velocemente oltre i rischi sono le opportunità il sottosegretario ha giustamente ricordato la Berté rozzo ritorno che resta checché se ne dica una grande opportunità ma ci sono mercati che si annunciano molto promettenti per per i prossimi per i prossimi per i prossimi tre anni
Altro e qui è il terzo il terzo fattore di interesse nazionale in un mondo in cui si ci sono minacce sempre più pesanti di guerre commerciali l'Europa
Che si può criticare sotto diversi punti di vista ma non mi sentirei di criticarla per le scelte che fa in termini di politiche commerciali sa siglando accordi commerciali e quindi a fronte di muri che si alzano l'Europa sta cercando di abbatterne altri ci sono degli accordi già firmati altri in corso di trattative sposa sottosegretario meglio di me che riguarda tre miliardi di persone
E ci sono diverse analisi che mostrano come l'Italia è il paese che tra i maggiori benefici dal da questa ecco quindi se qualcosa dobbiamo diciamo difendere in Europa è proprio questo salvo che sia colto il famoso Titti eletti per esempio era sarebbe stata una grande occasione per l'Italia come hanno documentato
Come hanno documentato diversissimi
E d'altra parte basta guardare i risultati qualche anno fa qualcuno ricorda si parlava si dedicava molto l'accordo con la Corea se andiamo a vedere i risultati dopo qualche anno vedere quanto siano aumentate le esportazioni italiane quanto di più siano aumentate esportazioni per rancore rispetto alle importazioni i primi dati sul ceto tanto contestato con manifestazioni di piazza indicano indicano la stessa cosa quindi auspichiamo che questa ecco e per arrivare alla all'Italia oggi l'export una componente fondamentale
Se l'Italia ha recuperato quei sette punti come potete vedere dal grafico che aveva perso prima della crisi questo è esclusivamente il risultato del dell'export e quindi oggi l'export vip rappresenta l'unica al momento speriamo che non per un pelo troppo lunghi che ha un potenziale unico fattore che può determinare crescere pezzi tra il due mila e due mila diciassette l'export italiano è cresciuto a una media annua del quattro virgola due per cento cifra maggiore di poco della cresce il commercio per nascondere e questa è una novità quel abbiamo sia pure di poco riguadagnato punti riguadagnato lo diciamo un po'di quota sul commercio mondiale questo nonostante l'Euro come è stato possibile beh due fattori molto molto velocemente prima di chiudere il primo le imprese italiane hanno reagito alla competizione i proveniente dalla Cina e dei Paesi emergenti e alla fatto di non poter svalutare tentare con una ristrutturazione intermedi qualità dei prodotti quindi sottraendosi in tal modo
Parte almeno alla a concorrenza di prezzo se voi guardate dal due mila diciotto al due mila dal due mila due al due mila diciotto le e esportazione sono cresciute
In valore del settantadue per cento ma solo del cinque per cento in quantità e il resto è legato alla maggiore qualità dei prodotti
Oppure anche perché è difficile poi singola maggiore qualità dal fatto che paesi che si affacciavano
Diciamo che uno di nuova domanda intercettata per prodotti di qualità quindi e questa è un qualcosa che è diffuso in tutto il mondo cioè l'Italia un potenziale di domanda che deve essere sfruttato l'altro l'altro fattore che piuttosto sorprendente che ha determinato questa buone performances in questi ultimi anni è stata la capacità di differenziare il mercato questo sorprendente però abbiamo fatto molto di più adesso non ho numeri da far rivedere l'ha fatto molto di più e molto meglio degli altri Paesi europei ripeto sorprendente perché come sapete la dimensione italiana età forse con l'aiuto anche del e delle istituzioni italiane non ultima Sace che assicura un po'i rischi però abbiamo performato meglio quanto a capacità quindi abbiamo saputo intercettare a domani chiudo anche per ricordare quanto un quanto sia atipica
La la la la struttura produttiva italiana rispetto a agli altri paesi fra l'altro noi oggi abbiamo per oggi diciamo l'ultimo dato possibile
Poco meno di quattrocento mila imprese manifatturiere che sono quasi il doppio di quelle tedesche
E di quelle francesi molto più del di quelle spetti questo i che a un'implicazione che abbiamo molte di più imprese esportatrici
E abbiamo un fatturato medio esportato che è molto piccolo quindi le famose economie di scala di cui si parlava solo avete favorite dalle la resistenza di un mercato do più grande ma favorite dalla piccola piccole dimensioni noi abbiamo perso
Era del due mila otto ciò quattrocentosessanta mila imprese quindi abbiamo perso per un po'di anni circa quasi dieci mila imprese manifatturiere all'anno sono rimaste quelle più più efficienti quelle soprattutto quelle che hanno saputo intercettare la domanda proveniente dall'estero e questo ha determinato anche e qui apro una parentesi che non abbiamo tempo di approfondire ma un tema di cui si parla in questi giorni
Un aumento della produttività manifatturiero checché se ne dica la produttività negli ultimi anni relativa al settore manifatturiero è cresciuta il linea con quella della Francia e della Germania la al il differenziale di produttività sia nei settori non tremo per ricchi diciamo non aperti alla concorrenza internazionale servizi eccetera
E quindi diciamo le impresse che sono riuscite a esportare
De sono rimaste sostanzialmente inalterata negli anni nonostante la perdita ante settanta mila imprese sono quelle che hanno un premio di produttività e sono più efficienti mi ma mano che le impresse
Sporta aumento del numero dei mercati e crescono questo menta la produttività che poi ciò si riversa poi sul sulla crescita mi fermo qui
Grazie
La ringrazio De Felice Quintieri ed ho subito il cambio di tavolo a Dario Di vico che modererà la seconda sessione
In mezzo
Bene ci siamo accomodati grazie
Sono qui a fianco a me vi presento i componenti di un panel che dovrebbe avere un po'l'ambizione di incrociare le riflessioni sugli scenari che abbiamo già sentito col punto di vista diciamo dei soggetti dell'economia reale e quindi capire un po'incrociare macro e micro come del resto già presidente Quintieri ha cominciato a fare nel suo ultimo nel suo ultimo intervento
Da destra Fabrizio Saccomanni vicepresidente dell'Abi
Patrizia Grieco presidente dell'ENEL letizia Moratti il presidente di Ubi Banca e il secondo Scanavino presidente della Confederazione italiana agricoltori quindi ci sono diciamo a un vasto panorama dei soggetti dell'economia reale
Come dicevo dovremo incrociare micro e macro ci sono state delle riflessioni del professor Quintieri giacché parlavano del delle caratteristiche al nostro sistema dell'Offerta no quindi l'importanza che hanno assunto le catene del valore rispetto a qualche anno fa importanza
Decisiva ha citato la catena dell'automatico stesso discorso si può fare per il lusso e per e per la Francia e poi anche introdotto un po'un ragionamento che sul tipo di posizionamento che il nostro sistema delle imprese a nel momento in cui esporta perché non è questione di di poco conto cioè abbiamo visto come noi esportiamo grazie ad un vantaggio competitivo
In cui la leva apprezzo sembra essere come dire non così determinante è un passaggio importante ma non tanto come dire ai fini di una competizione di scuola diciamo è importante perché mio piccolo dubbio e che questo vantaggio competitivo non è una rendita di posizione ovviamente il vantaggio competitivo si sposta rispetto a movimenti degli altri player
Compreso il grande premier cinese che è stato evocato il pessimo nuove da la fabbrica del mondo a soggetto
Di imprenditoriale anche di settori nei settori innovativi quindi il tema diventa anche il nostro vantaggio competitivo come lo difendiamo
Certo ci sono gli scenari già economici di cui parleremo ma poi c'è un problema di investì eletti di innovazione delle singole riprese e questo è un un elemento a un tasso un po'dolente perché ci riporterebbe alle dinamiche del nostro PIL e così via basta passo la parola Fabrizio Saccomanni che come dire come vicepresidente dell'Abi
Anche come dire un'ampia documentazione su i movimenti di fondo la nostra economia reale e quindi dell'incrocio non solo tra le banche ma anche il sistema dell'offerta de industriale
Bene grazie prima di tutto per avermi invitato l'acquisto tavola rotonda il tema del convegno appunto agli italiani ai nuovi equilibri o squilibri a seconda dei punti di vista economici globali eccome eccome si può difendere l'interesse nazionale
Allora io vorrei fare alcune osservazioni una prima diciamo richiamandomi un po'al punto finale della
Relazione di De Felice no quando chiamava in ballo come dire il il ruolo della cooperazione internazionale delle delle istituzioni internazionali e qui insomma basata non posso la mia lunga esperienza volevo come dire denunciare un certo
Saranno come dire
Tra i dossier che si vuole fare tra
Ecco cooperazione internazionale multilateralismo e interesse nazionale quasi che
L'uno la cooperazione del multilateralismo impedisse la protezione degli interessi nazionali in realtà diciamo le istituzioni create
Nel secondo dopoguerra
Erano fatti proprio per proteggere gli interessi nazionali in una maniera diversa da come si era cercato di proteggerli nel periodo tra le due guerre mondiali cioè
Faccio una faccia
E le battuta insomma tra le due guerre mondiali si è cominciato con le guerre commerciali le guerre valutarie può esser finiti con le guerre tout-court ecco allora diciamo Bretton Woods ora delle Nazioni Unite il organizzazione mondiale del commercio sono la risposta a un modo di proteggere gli interessi nazionali raffreddando le tensioni all'interno delle istituzioni e quindi diciamo rispetto alla come dire a al modo con cui oggi si si vuole negoziare attraverso il Twitter che avrebbe poi hanno immediatamente un impatto sui mercati finanziari eccetera ecco il modello concepito nell'immediato dopoguerra era un modello appunto di raffreddamento di riconciliazione degli interessi nazionali in un modo che potesse evitare l'insorgere l'insorgere di conflitti allora questo diciamo secondo me è la linea sulla quale dobbiamo continuare a muoverci
Purtroppo a livello globale ci sono adesso due potenze come gli Stati Uniti come la Cina che hanno diciamo un modo diverso di rapportarsi alla globalizzazione alle relazioni internazionali ma che come dire qualche preoccupazione la la suscita insomma gli Stati Uniti hanno una così un'agenda
Protezionistica mercantili Istica che portano avanti in un certo modo la Cina è un po'più come dire sottile nella sua strategia sì
Si muove lungo linee appunto di cooperazione ma alternativa alle istituzioni che ci sono già Francis
Si stanno creando nuove istituzioni dove la Cina ha un peso politico finanziario maggiore per gestire per gestire gli i propri interessi quindi diciamo secondo me che l'ho anche scritto e detto molte volte so all'Europa a diciamo adesso la necessità di darsi una impostazione globale della sua politica non soltanto riguardare come dire alla riconciliazione del proprio questioni interne ma di volgere uno o sulla scena sulla scena globale
Seconda osservazione che volevo fare che diciamo l'attuale fase in cui ci sono come dire ampia insoddisfazione per come è stata gestita l'eredità della crisi insomma le diseguaglianze il Gatto e degli Investimenti che non ci sono
Che non sono stati fatti le le le tensioni commerciali eccetera insomma il secondo me sono un po'insoluto
Di un modo con cui si è gestita la uscita dalla crisi cioè si è pensato che la crisi aveva una dimensione esclusivamente finanziaria
Bancaria quindi sbandava gestita attraverso un rafforzamento della regolazione
Bancaria finanziaria nazionale e internazionale mentre invece poi l'economia reale tutto sommato sarebbe aggiustata da solo si sarebbe dopo la crisi si sarebbe tornati ha dei a dei ritmi di crescita soddisfacenti
E in realtà invece questa cosa non non è successa e non sta succedendo secondo me nel senso che è mancata
La dimensione appunto di sostegno all'economia reale
Che eppure era necessaria dopo la nel proprio la profonda recessione iniziata nel due mila e nove anche poi ha avuto delle conseguenze piuttosto prolungate nel tempo quindi il gatto e di investimenti infrastrutturali
Non solo in nei paesi il terzo mondo ma anche nei Paesi industrializzati lo stesso Trump
Aveva annunciato miliardi di investimenti e infrastrutturali negli Stati Uniti di cui finora non si è fatto nulla insomma se ho fatto una politica fiscale espansiva che ha e come dire sostenuto lo sviluppo dell'economia americana e anche della Borsa eccetera c'era però diciamo alcuni nodi strutturali non non sono stati affrontati
Quindi diciamo di nuovo secondo me questa è la strada che bisogna bisogna seguire insomma
Maggiori investimenti infrastrutturali maggiori riforme strutturali maggiore
Sostegno anche a le grandi sfide della sostenibilità del pianeta sul piano della del del del cambiamento e climatici dalla gestione delle energie c'era e ci sono veramente miliardi di alcune stime fatte dal G venti parlano di un Gatto agli investimenti IDV un trilione di dollari all'anno per i prossimi quindici anni sono stime che vengono ritenute conservatrici allora ecco lì bisognerebbe me mobilitare
La la la macchina delle organizzazioni internazionali a ad ogni livello anche a livello europeo per portare avanti questo processo di investimenti
Terza osservazione arriviamo arriviamo all'Italia io ho apprezzato molto quanto ha detto il professor Quintieri insomma non ne nascono bisogno di ripetere le cose che lui ha detto io credo che
L'interesse nazionale dell'Italia sta nello sviluppo del commercio internazionale e nella lo sviluppo della cooperazione internazionale che porta a questo tipo di di
In crescita come dire sostenibile e capace di generare posti di lavoro capace di generare diciamo innovazione tecnologica e non solo e non solo di di di di marketing e di di di capacità organizzativa
Ecco secondo me la sfida perché l'Italia ancora lo dimostrano le le statistiche che ha presentato
Beniamino cioè bisogna aumentare la dimensione delle imprese italiane sono imprese troppo piccole ancora quelle che hanno portato l'Italia ad avere questi risultati giganteschi sul fronte della bilancia commerciale che hanno poi portato praticamente ad azzerare la posizione debitoria sull'estero dell'Italia che siamo adesso in una situazione di pareggio e sono il frutto della ristrutturazione di di un nucleo di Hallyday di impresa che va
Ha cresciuto tra bisogna e qui
Il ruolo delle banche importantissimo insomma io credo che diciamo come come sistema bancario qui oggi ciò più il cappello del dell'Abi che con che non di Unicredito ma insomma le nel nostre linee coincidono pienamente
Dobbiamo trovare il modo di veramente utilizzare il sistema bancario a a sostegno dell'attività di investimento dell'impresa investimento nella dimensione quindi favorendo le fusioni le incorporazioni
E nelle nelle nuove tecnologie e nella ricerca di nuovi mercati perché la domanda globale c'è bisogna andarla a trovare cioè purtroppo le nostre imprese più piccole sono invece molto legate
Alle condizioni della domanda interna in Italia che può esserci o non esserci e quindi ci vogliono in prese in grado di i inseguire la domanda dove dove dove essa venga quindi io credo che su questo fronte c'è un uno spazio enorme di iniziative che possono essere prese diciamo coniugando le scelte dei tre grossi player sì che sono certamente il Governo che può creare diciamo i meccanismi per il sostegno dell'attività di investimento dell'impresa il sistema bancario che può come dire uscire da un'ottica di breve termine guardando sempre più alla all'investment banking come sostegno alle imprese e poi onestamente le imprese stesse che devono come dire un po'uscire da una gestione forse troppo spesso di breve periodo di tipo familistico
E e e guardare invece diciamo appunto a ai processi di rafforzamento del capitale di rafforzamento della struttura finanziaria
Che in molti casi è ancora è ancora troppo debole quindi tutto questo secondo me diciamo se si fa all'interno dell'Europa
All'interno delle strutture che abbiamo costruito in questi anni che appunto ci hanno sicuramente protetto da da da da Shock maggiori io dico sempre l'analisi sul sul ruolo dell'Euro non deve essere fatta diciamo prima dopo ma deve essere fatta con e senza cioè se con con l'Euro abbiamo suggello senza leu non sarebbe successo molto peggio e quindi questo è un po'il contributo che volevo dare a questo dibattito grazie
Grazie
Quindi presidente se c'ho capito bene lei dice che un pezzo del nostro interesse nazionale è legato al protagonismo delle nostre multinazionali tascabili
E quindi al fatto che queste che questa impresa de raggiungano dimensioni e caratteristiche tali da essere dei dei protagonisti il sistema bancario sarà al loro fianco
Uso nel futuro perché
Nell'ultimo periodo Omobono Blomberg duecento caccia novantanove fu insomma il sistema bancario
Quali potrei dare i numeri estesa sono sono nell'ordine di centinaia di miliardi diciamo l'volume di divi di prestiti dati dal sistema bancario al sistema al sistema produttivo è anche diciamo all'ammontare delle operazioni che sono state fatte nelle momenti di crisi
Per gestire attraverso attraverso operazioni di sostegno di moratoria di altre forma e assistenziali nel nei confronti dei settori colpiti dalla crisi quindi cavo su questo
E esiste tuttavia un quadro regolamentare qui fatto accenno all'inizio che diciamo a un certo ha avuto un certo peso perché si si è detto fu guardata al al sistema finanziario
Globale ma poi per
Per definizione tra le componenti nazionali che lo costituiscono come la causa della crisi insomma in realtà la causa della crisi
è stata diciamo di tipo diverso e e quindi diciamo oggi latinità di investimento a lungo periodo da parte delle banche è diventata
Complessivamente più onerosa e meno e meno meno sostenuta quindi questo è se se capisco bene dice quell'analisi della crisi ha determinato l'agenda del Giuditta delle banche senza successivamente
Grazie Patrizia Grieco
Ecco mi ben ditemi se non soltanto
Sir John moltissimi perché mi sembra libertà di scegliere mi viene anche non aggiungo altri da inviterei parlando della come dire delle dimensioni e delle nostre imprese parlando del sistema bancario
Mi viene anche da dire che c'è un cambiamento culturale anche perché le nostre imprese devono continuare a portare avanti io come presidente del comitato di governance dico molto è stato fatto molto c'è da fare proprio come cambiamento culturale e volontà dei nostri imprenditori anche di avere accesso a delle fonti
Di finanziamento che non siano quelle tradizionali che certamente portano delle conseguenze rispetto agli assetti proprietari delle aziende ma portano anche molte più conseguenze in termini evidentemente di capacità di crescita
Io faccio un flash back adesso ma pensando all'Rollo al ruolo dell'Italia
Parto da un rapporto ISPI del due mila e diciassette l'età dell'incertezza e mi sembra che sia il titolo migliore perché noi avevamo già in vista i megatrend quindi l'invecchiamento della popolazione quindi l'aumento della popolazione a nove miliardi nel due mila cinquanta il fatto che la popolazione del mondo per l'ottanta per cento si libra in grandi città
Che lasciatemelo dire o saranno su Marte o saranno città alla Blade Runner perché parliamo di città da cinquanta sessanta milioni di abitanti quindi Smart non è mai essa non è una cosa carina da vedere un
è fondamentalmente un principio di sostenibilità altrimenti non sarebbero aggregazioni aggregazioni sostenibili
Abbiamo il cambiamento climatico
Sì ha impattato enormemente sul tema delle migrazioni e quindi abbiamo avuto l'effetto delle migrazioni diciamo che potrei andare avanti a lungo abbiamo un tema di scarsità di risorse e quindi facciamo fatica a immaginare
Di come faremo a sfamare io a dare elettricità
Alla a questa crescita di popolazione senza una fortissima spinta è un fortissimo livello di investimenti sull'innovazione tecnologica perché altrimenti davvero il mondo non è sostenibile
Ecco su queste trenta che si vedevano già si è poi innestata una crisi
Economica finanziaria che è stata probabilmente tra le più violente se non la più violenta che il mondo occidentale ha mai conosciuto e io penso che tutto questo abbia
Dico delle cose anche banali che credo tutti voi conosciate ma ha generato l'incertezza e dove l'ha generata questa incertezza qual è l'impatto dove questa incertezza è stata più rilevante
Sull'architrave delle nostre democrazie no sul ceto medio
è un ceto medio che è stato privato di speranza per il futuro di speranza di crescita di speranza per i propri figli e tutto questo naturalmente ha portato a incertezze di tipo sì di tipo economico di tipo finanziario ma anche a incertezze di tipo politico
Le grandi istituzioni internazionali con franchezza mi sembra che facciano fatica ad esprimere un loro ruolo io penso che se voi chiedete alla maggior parte delle persone come si chiama il segretario generale delle Nazioni Unite penso che veramente la maggior parte delle persone non vi sappia rispondere ma anche perché onestamente c'è come un senso di impotenza talvolta da parte di queste grandi istituzioni istituzioni internazionali allora tutto questo genera incertezza genera paura e devo dire i noi parliamo di transizione energetica non evidentemente perché la transizione energetica è un architrave dello sviluppo e della soluzione di questi trend di cui ho parlato però forse meglio sarebbe parlare
Di un nuovo modello di sviluppo per il mondo di un nuovo modello di sviluppo e di un nuovo modello di lavoro
Per il mondo e per le persone che popoleranno il mondo perché sono il facciamo un po'finta di non vedere noi tutti è il sistema delle imprese e sistema delle istituzioni
Che lavoro cambia
Il lavoro cambia profondamente probabilmente dovremmo avremmo dovuto essere già partiti a costruire le competenze necessarie per il mondo che cambia
C'è un famoso studio che non cito ma lo conoscete tutti che dice pone una mediana
Di scomparsa non di posti di lavoro ma di tipologia di posti di lavoro a quattrocento milioni nel due mila e trenta quattrocento milioni di tipologia di posti di lavoro che scompariranno
Spariranno in parte compensati da economia circolare economia verde
Me ne siamo molto contenti oppure da attività di cura legate legate all'invecchiamento della popolazione e quindi penso che il tema dell'infrastruttura culturale quindi dell'infrastruttura di formazione
Dovrebbe essere il tema su cui istituzioni impresa sistemi perché alla fine la sostenibilità per tutti noi si basa sul fatto che ci sia un contesto che ci aiuta a vivere
E questo contesto che ci aiuta a vivere lo dobbiamo alimentare noi lo deve dovevano alimentare le istituzioni lo devono alimentare evidentemente anche con grande responsabilità
Il mondo dell'impresa quindi abbiamo di fronte a noi davvero
Una serie non banale di problemi io continua a pensare pensando al ruolo dell'Italia di fronte a questi problemi continua a pensare che l'Italia debba operare perché l'Europa sia il luogo in cui questi problemi si possano risolvere
Perché da soli ancora più difficile
è un Europa che non è quella di adesso no è un'Europa che ha bisogno di un tagliando perché questo è innegabile è un'Europa che per esempio non ha capito le paure di cui parlavo prima non ha capito quello che stava succedendo
Al sistema portante delle sue democrazia e quindi è un'Europa che come minimo da quel punto di vista dal punto di vista della comprensione della paura
Non ha fatto quello che doveva fare
Ma è un'Europa che ha bisogno di un tagliando ma è un'Europa che noi dobbiamo rivalorizzare attraverso non vorrei essere troppo a unica ma attraverso davvero una nuova utopia europea no perché questa è la casa dei nostri valori e la casa
C'è una bellissima definizione di un professore della Bocconi di Ottaviano che dice figlia della guerra ma madre della pace
Allora questo dovrebbe darci davvero lo stimolo a pensare come fare a costruire un'Europa diversa
E io vedo l'Italia come attore principale mi auguro in questo tagliando da fare all'Europa che è un tagliando fondamentale non sto facendo davvero un discorso politico è un tema di sostenibilità anche per le imprese perché soltanto in un contesto dove le comunità e le persone possano continuare a essere cittadini e consumatori
Che le imprese possono continuare a vedere il loro futuro un altro punto di forza per l'Europa mi pare e contiamo noia continuiamo a essere insieme il più grande mercato del mondo
In termini almeno di cittadini abbienti cioè l'Europa insieme rappresenta se non sbaglio cinquecento milioni circa di cittadini
Che hanno ancora un livello di benessere molto superiore
Ci udon poi facendo un accenno a un altro tema che è molto caro all'ISPI non vedo Magri qui ma insomma è un tema molto caro all'ISPI che l'Africa
è un tema caro all'ISPI caro all'ENEL perché noi pensiamo che in Africa vada portata energia perché senza energia non c'è sviluppo
E l'Africa possiamo non esserne felici ma non è altro danno ore
Non è altro da noi cioè pensare a uno sviluppo del Parco dell'Europa e non solo dell'Italia pensare allo sviluppo dell'Africa vuol dire pensare alla sostenibilità dell'Europa è un tema ineludibile
è un tema ineludibile come ineludibile è il tema del cambiamento climatico quindi torno per un attimo aveva mi ha grande gli ultimi tiene ineludibile il tema del cambiamento climatico Parigi Coppi ventuno ci avevano in fondo un po'illuso no sul fatto che certamente c'è stata una presa di coscienza ma questa presa di coscienza per ora non ha portato a una reale
Inversione del trend ma anche qui devo dire l'Europa è molto più avanti di quanto non siano altre parti altre parti del pianeta
Quindi dobbiamo anche in questo caso aiutare l'Europa a continuare a lottare contro il cambiamento climatico
E contro le conseguenze che sul pianeta il cambiamento climatico
Senta se noi facessimo un sondaggio tra gli italiani
Grosso modo formulato così voi pensate che quelli che lei ha chiamato Mecarbne Castrense e il cambiamento degli equilibri geopolitici mondiali con l'ascesa della Cina allora la domanda sarebbe voi pensate che queste novità rafforzi e non indebolisca no
La posizione internazionale quindi l'interesse internazionale dell'Italia molto probabilmente italiani risponderebbero
Pessimi spiegamento cioè con il il timore che in qualche maniera queste novità queste discontinuità così profondo in realtà mettono un ponte discussione
Quei punti di forza anche più attiva se vogliamo che avevamo le della stessa opinione o no no
No non sono della stessa opinione nel senso che secondo me come dire il viso lamento
O l'aorta archivia o comunque forme di protezionismo eccessivo
Non non credo che aiutino l'Italia come è stato ben detto l'Italia è un grande Paese esportatore è un Paese che peraltro ha imparato facendo anche innovazione
Sa quindi a togliersi anche da un puro meccanismo legato a volumi prezzo
Perché i beni italiani grazie a Dio rappresentano un tale livello di di eccellenza di connubio tra artigianato industria
Che è ben rappresentato
Dalla dal da quella società chi ha rivinto ancora
Il il come dire il titolo come brand più importante del mondo
Non voglio fare pubblicità me la Ferrari tanto lo sappiamo tutti allora la Ferrari rappresenta perfettamente quello che l'industria italiana può fare
è una grande industria che ha saputo coniugare davvero l'eccellenza a quel punto l'eccellenza scusatemi la franchezza non apprezzo non dipende dal volume i cinesi
Possono fare quello che vogliono devono arrivare a produrre quell'eccellenza ma c'è una cosa
Molto interessante che è stata detta prima il vero tema
Della guerra secondo me tra Stati Uniti e Cina
Non la si gioca in questo momento sui dazi che sono schermaglie la si gioca sulla tecnologia
E vidi Europa dovrebbe investire molto dovrebbe investire in capitale umano di infrastrutture in crescita dei propri giovani
Ray dando quindi futuro e speranze al ceto medio di cui parlavo prima e al tempo stesso cercando di inserirsi in un gioco che altrimenti evidentemente la vedrebbe uscire perdente ecco in tutto questo se penso all'Italia da sola
Dico che la risposta è no dà risposte che dobbiamo stare in Europa
Grazie
Diciamo atti e qui come presidente dell'Upi Marche il suo nome evidentemente legato ad una delle pagine di successo del nostro Paese nel contesto internazionale come è stato sicuramente l'Expo quindi un'ovviamente da esperienze visione utile a questa nostra discussione chiedo anche a lei un po'di scegliere le tante cose che abbiamo detto il punto di a di di partenza sarà
Grazie grazie run per questo invito per le le riflessioni importante che sono sono state fatte
Io vorrei ma anch'io partirei da a una una riflessione
Sulla sulle modalità con le quali si si dibattono le le tematiche
E vale a dire l'accento forte accento che mettiamo sempre sulla dimensione dell'economia io credo che la dimensione dell'economia non possa essere
Se non collegata alle altre invenzioni quindi alla dimensione ambientale la dimensione sociale ormai l'ha detto prima anche Patrizia Grieco credo che siamo di fronte alla necessità di un cambio di paradigma proprio di un cambio di modello dobbiamo mo'andare a mio avviso verso una modello di una va diversa sostenibilità
Sono tanti i dati che potrebbero essere portati terra avvalorare questa questa riflessione ma
è indubbio che il il tema dei cambiamenti climatici è un tema che sta ci sta impattando ho sempre più da vicino l'anno scorso due mila diciassette è stato due anni fandonie c'è sempre stato
L'anno nel quale si sono verificate il numero maggiore di eventi estremi
Di di questi giorni la la pubblicazione vengono di un documento che mostra come abbiamo a rischio un milione di specie animali e un milione di specie vegetali e quindi diciamo che l'impatto che avremo sulla anche sul nostro modo di vivere
E quindi sulla sulla tenuta poi delle del
Diciamo sociale da parte dal punto di vista il cambiamento ambientale è drammatico pensiamo ai rifugiati ambientali quindi le persone che fuggono da carestie persone che fuggono da situazioni climatiche
Non più sopportabili
Se guardiamo ad altri diciamo indicatori vero è che e quindi premetto che naturalmente il mondo che abbiamo costruito l'Europa che abbiamo costruito son d'accordo non si può parlare di prima e dopo Euro bisognerebbe dire
Con o senza Europ sicuramente ma sì il mondo che abbiamo costruito un mondo di pace un mondo a nel quale l'abbiamo se siamo stati capaci anche di costruire in questo l'Europa dove sia
Sicuramente molto più avanzata di tutte le altre potenze un sistema di welfare nel sistema di protezione
Sicuramente estremamente positivo abbiamo abbassato il tasso di povertà mondiale dalla quaranta alla all'otto per cento quindi però abbiamo sempre di circa ottocento milioni di persone che nel mondo la vivono in condizioni di di di povertà
Questo è evidente e se andiamo a vedere anche la a composizione quindi del leader dei redditi abbiamo purtroppo delle diseguaglianze che non sono tanto solo diseguaglianze di genere ma sono diseguaglianze estremamente forti e quindi parliamo di nel dal dall'ottantadue mila diciassette
Il l'uno per cento della popolazione più ricca al mondo ha visto aumentare il proprio reddito del della del doppio Rispetto a il reddito del cinquanta per cento del resto della popolazione che rimasto invariato quindi diciamo che queste disuguaglianze indubbiamente pesa hanno pesano perché peraltro è già stato fatto una un un a riferimento alla al tema della classe media ha classe media nel mondo sia in in impoverita quindi a abbiamo un problema anche rispetto alla crescita che deriva anche dal fatto di avere una classe media che da si è impoverita in Benin in in dato relativo ovviamente rispetto alla classe più più ricca quindi queste diciamo queste questi fenomeni indubbiamente hanno creato quelle incertezze quelle paure
Di cui abbiamo parlato e sicuramente che non non possono non essere considerate nella a cercare di capire come costruire una un'agenda questo punto che tenga insieme tutto quindi io credo che la dimensione economica e quindi il tema della crescita
Che deve esserci quindi non credo che si possa pensare a come dire a un mondo che non cresce ma deve essere ovviamente una crescita sostenibile una crescita quindi che sia compatibile con la la le tematiche ambientali è compatibile con quelle con la necessità di proteggere anche lega le le classi più deboli e quindi il una protezione sociale che indubbiamente è fondamentale per la coesione sociale complessiva della del nei paesi all'interno dei Paesi e complessivamente quindi il il la mia riflessione e sulla come dire importanza di modificare anche il modo con il quale si affrontano si affronta l'agenda che sia un'agenda nazionale o che sia un'agenda internazionale credo che il modo di affrontare questa agenda
Debba essere quello di appunto tenere insieme queste queste diverse dimensioni
Cosa che non sempre viene viene fatta perché indubbiamente la l'attenzione alla crescita e all'economia ecco sempre prevalente rispetto all'attenzione sociale e all'attenzione ambientale quindi l'invito è attenzione ai policy maker sa e e a tutti noi perché è ovvio indubbio che ognuno di noi deve contribuire alla nel nel proprio ambito nella propria responsabilità
Ecco io credo che c'è per esempio un il il diciassettesimo dei dei sostenemmo Development Goals che quello che invita le parti a scelte probabilmente il gol meno il sostiene Michael meno
Meno citato meno meno attivato e che invece a mio avviso dovrebbe essere attivato in maniera significativa perché a me sembra che si continuiamo a procedere per compartimenti stagni e quindi i governi centrali locali il mondo profitti il mondo non profitta ma separatamente sicuramente ci diventa più difficile riuscire a costruire un'agenda nella quale la sostenibilità economica unita alla sostenibilità ambientale le unità la sostenibilità sociale
Quindi questa direi come riflessione complessiva
Vorrei chiudere anch'io colombe sul sul ruolo dell'Italia non mi soffermo perché sono perfettamente d'accordo con quanto è stato detto in particolare dalla presente Quintieri e poi dai dai relatori che mi hanno preceduto volenti o però soffermarmi sulla rafforzamento sulla ripresa della processo di Lisbona
Nel processo di Lisbona per che l'Italia Possa a continuare ad avere un vantaggio competitivo giustamente
Il tema del vantaggio competitivo è stato toccato è chiaro che nessun Paese può pensare di avere un vantaggio competitivo durevole nel tempo se non investe in educazione ricerca sviluppo e tutte le nuove tecnologie quindi credo che questo processo mi soffermo più sulle infrastrutture immateriali che sulle infrastrutture materiali ma credo che da questo punto di vista una ripresa un rafforzamento della Processo di Lisbona sarebbe assolutamente opportuno e credo che anche l'Italia beneficerebbe
E potrebbe essere parte attiva di questo di questo a rafforzamento di questa ripresa del processo di Lisbona
Per tornare quindi al all'Italia credo anch'io in un'Italia che
Crede nell'Europa ma cerca di un rivedere ma ha detto giustamente Patrizia Grieco fare un tagliando all'Europa perché credo che l'Europa ne abbia bisogno
E volevo anch'io chiudere con un tema che a me sta molto a cuore che è il tema della dell'Africa
Io sono convinta che la posizione dell'Europa sull'Africa sia purtroppo una posizione miope una posizione sbagliata una posizione che tende a lasciare ai paesi diciamo a che sono i primi destinatari dei flussi migratori
La responsabilità della del diciamo del dei rapporti con con l'Africa
Io credo che se noi pensiamo al fatto che ogni anno entrano nel in età lavorativa non parlo in nel mondo del lavoro ma entrano in età lavorativa
In Africa ventinove milioni di giovani ventinove milioni di giovani e più di quanto è il totale della popolazione
Lavorativa nel nostro Paese ecco solo che in Africa entrano in questa età lavorativa ventinove milioni di giovani a questi ventinove milioni di giovani noi dobbiamo come Europa parlo solo dell'Italia Nocco Europa dovremmo dare una risposta perché non dare una risposta significa a
Lasciare che questi giovani ovviamente abbiano a la la necessità o di emigrare oppure diventino preda di
Gruppi terroristici gruppi criminali e quindi credo che non sia nell'interesse della sicurezza europea
Cosa fare
Un Piano Marshall terra terra all'Africa io me lo augurerei perché credo che davvero anche la sicurezza dell'Europa dipende moltissimo dalla sicurezza e dallo sviluppo sostenibile dell'Africa grazie
Missioni importanti incarichi politici che lei ha ricoperto mi permetta una domanda a cavallo lei giustamente sostiene una cosa come perché con son d'accordo ma penso gran parte delle persone che sono qui
Sottoscrivere però ovvero che le priorità quella che chiamiamo agenda dovrebbe avere la sostenibilità come elemento chiave
In realtà nell'agenda politica italiana e nello spostamento del consenso italiano sono altre le priorità ad esempio come dire il tema controllo al di là delle opinioni dei flussi migratori e le connesse vicende legate alla sicurezza
Quindi l'agenda che lei propone che noi sottoscriviamo ha un deficit di consenso l'azienda contrari nell'agenda contraria invece
Un surplus di consenso come si fa
Io non credo una proposta come appunto quella di di avere un'agenda che a abbia come come indice come
Cifra per cifra proprio DNA il tema della
Sostenibilità nei confronti in questo caso mi sembra di capire con la sua la riflessione nei confronti di un continente come l'Africa non credo che sia in contrapposizione con l'agenda di governo chiaro per il il Governo alla sicurezza nazionale come nell'ambito dalla propria agenda
E forse la a una una un un upgrade una una diciamo una proposta di aggiungere questa agenda anche una attenzione a a alla creazione di sviluppo sostenibile appunto in un in un continente
Rispetto al quale non non non possiamo pensare di di avere come dire risposte che si limitano alla contenimento dei flussi alle barriere alle ma abbiamo credo la necessità di dare risposte aggiuntive risposte che diversa ma non credo non vedo una contrapposizione vedono forse un'aggiunta
E la vedo mo'nei confronti della non solo come Italia ma la vedo come un un obiettivo dell'Italia rispetto all'Europa credo che questo sia anche ma quando si parla parlavamo prima del tagliando rispetto all'Europa ecco questo potrebbe essere uno dei punti rispetto ai quali davvero richiedere all'Europa una un cambiamento
Grazie
Il presidente Scanavino guida la
La Confederazione degli agricoltori italiani in questa sede anche un po'diciamo il rappresentante dell'intera filiera diciamo del del cibo e quindi che uno degli elementi dell'IMI identità italiana nel mondo insomma questi a vari Cappellini sulla sua testa prego a lei la parola certo grazie
Tanto grazie presidente per quest'invito perché Géricault ore non si trovano sovente
Poter esprimersi in questi conoscesse molto importanti dove invece è importante credo poter esprimere alcune questioni che quest'anno profondamente sui temi che sono stati trattati oggi ma Enrico Torri in Italia sono molti sono molto piccoli hanno una serie di problematiche
Non sempre legata al mercato
Molte volte ragazze alla meteorologiche sempre di più cambiamenti climatici la meteorologia incide sulla quantità e qualità delle nostre produzione noi alimentiamo un industria agroalimentare
Potente che ha esportato nel due mila diciotto quarantadue
Miliardi di pur diritti fatturato e si avvia a farmi a raggiungere i cinquanta nel due mila e nel due mila diciannove quindi diciamo una cosa importante e abbiamo la consapevolezza però di a vere le debolezze di cui tutte le debolezze in cui si è parlato ci cioè lasciamo piccoli
In Italia vi sono venticinque mila imbottigliatori
La metà circa e sport
Quindi avevano dei settori che sono simbolo diciamo
Made in Italy agroalimentare fino che uno di questi che ha caratteristiche diciamo statisticamente fuori dalla dalla logica eppure riesce a volte avere delle ottime performance nota stanno abbiamo avuto un'altra volta
Fra inviato da un guasto al tetto del mio vino dal mondo abbiamo i nostri film italiani nei di dieci vini italiani i primi cento
Migliori del mondo e non sempre solo di grandi aziende anzi molte volte sono di piccole impresa a volte di aziende di aziende agricole quindi chiediamo una sorta di anomalia
Che di fatto a a una caratterizza un settore importante della dell'economia italiana abbiamo però siccome
Abbia ed è e un'altra caratteristica
Noto negativa che però caratterizza positivamente che il nostro essere è il fatto che siamo anziani
Cultori hanno una media diretta superiore non alle altre categorie e l'ingresso dei giovani purtroppo
Anche se quindi tanto la comunicazione sul convinzione che c'è un grande ritorno la terra e non non non è non è così noi abbiamo un turnover che attorno al cinque per cento all'anno di giovani under trenta che si insediano il luogo di over sessantacinque
Però questa Anna moltitudine di persone a volte anche solo a part-time
Mantiene in piedi un sistema idrogeologico ambientale e paesaggistico che determina un'altra ricchezza già sul paesaggio italiano che il più delle volte rurale no
C'è innescato l'industria del turismo industria ristorazione l'industria venduti perché Costanzo cedendo ottimi risultati per cui preoccuparci di una popolazione che vive nelle aree rurali nel nostro Paese che prevalentemente si occupa di agricoltura in forma più o meno in prenditi fa perché come ha azioni indotta tiene in piedi un sistema anche sociale ed è un secondo me un obiettivo che è anche un problema che la politica si deve porre termine generale non solo in termini cioè non solo il ministro l'agricoltura è chiamato ad occuparsi di una questione socialmente e dal punto di vista ambientale così così rilevante che diventa poi un elemento sei volte per per il tema economico passo a parte diciamo che che poi ci caratterizza cioè come noi alimentiamo l'agroalimentare italiano e nei mercati mondiale come Ciccio come ci collochiamo noi siamo abbiamo la contezza a volte non lo diciamo ma la mia organizzazione tende adesso molto franca dire essere stretti tra due fronti ce lo diciamo dei garanti dei grandi produttori di prodotti trasformati che invadono i mercati del mondo con successo
E abbiamo una materia prima che le alimenta e che gli dà rafforzati diciamo comunicativo
Che molte volte in parte italiana
Vale per le denominazioni d'origine sicuramente e molta parte importante e quindi non è priviamo il tema dei dazi
E dei mercati in due in due indù in due livelli cioè a livello dell'importazione dalla materia prima
Importiamo
Grano duro per produrre la pasta da mezzo mondo perché produciamo tre miliardi di kg di pasta
Ogni anno e le consumiamo uno e mezzo più o meno quindi la altrettanto quello che consumiamo lo lo lo sport sia e l'otto produciamo questa pasta con grano duro importata a casa che sta dal Canada
Dagli Stati Uniti e da è da da e anche da molta molta Europa no ecco quindi quello che noi pensiamo che alla mia organizzazione pensa e che i livelli di negoziazione e venti regole sui mercati mondiali siano Castro amante importanti
E che i negoziati tra Europa e al resto del mondo Dio lo Sforza soprattutto alla parte più debole persiste
Cioè i suoi morti sono in grado di farci regole bitume i deboli hanno bisogno di regole condivise chiare comunque degli organismi di vigilanza che ne facciano rispettarsi e come come ho cercato sinteticamente rappresentare nell'agricoltura e e nell'agricoltura che trasforma ci sono molte imprese davvero debole passando fragili piccole hanno bisogno di regole molto chiare e condivisi
Il il corpo il tizio età ad esempio che noi abbiamo salutato con molto favore ha prodotto dai risultati straordinariamente incontrastato usando esulta ormai ci sono convinti anche quelli che non lo era e i formaggi italiani hanno fatto più ventidue per cento in un altro
Cioè non c'è trucco no Genga
Non possiamo pensare che l'agroalimentare forse altri settori può da Malagoli mentale non può non lascia soddisfatto di questo risulta sta dando buone risultato il l'accordo col Giappone
Stasi elevando una serie di scambi
Anche sedici cioè Giappone sono stati da noi noi siamo oggi sono partiti per il Giappone quelli dell'olio fine ci sarà il ministro centinaia fra qualche giorno cioè siamo lavorando su dei passanti
Che faccia facevamo fatica a raggiungere prima che il sistema entrasse in un in un sistema di accordi e di relazioni con come dire
Gestito dai governi e non dall'impresa all'interno dei quali l'impresa contro più o meno capacità si inseriscono e possono possono fare altre cose
Penso a accorati tramontati perfetto di dice geopolitiche che non tra la moglie di cui noi siamo lontani Marvel TTP che rampa definitivamente chiuso
Cosa rappresentava per noi tra spacci infine cioè un un sistema di regolazione verso la Cina e verso il Sud-Est asiatico che avrebbe forse ha consentito di regolare meglio i flussi no
Poi noi oggi propri dati di oggi ci dicono che la Cina sta chiedendo più latte all'Italia latte in polvere sta che cioè è un marcato che è importante anche per all'Italia all'Europa perderle Commodity perché al latte
Per l'Italia latte alla crosta
Se noi pensiamo al latte bianco siamo partenti
Grandi produttori non pensate che latte Uht sia italiani non è mai italiani perché nove falliranno se facessimo la latte Uht col Nord da far parmigiano ora parla cacciata esserci a valorizzare la nostra no
Con questo sistemo noi valorizziamo diamo forza ad un made in Italy che usa molte volte l'agroalimentare per come diciamo punta preparo per per entrare in alcuni fra i voglio dire un'altra questione che è un'altra questione che io voglio sfatare
Perché era diventato un luogo comune che è quella dell'Italia Sandri detassando sull'agroalimentare una cosa che vale cinquanta miliardi
Allora a ogni anno io credo che l'Italia Sunday vago vada confermato e non combattuto
Perché noi non abbiamo prodotto sufficiente per coprire
Quello evocativo
Dico una cosa forte
Lo so ma la capacità della politica di governare tale lasciando diceva di non lasciarlo diventare troppo un polpa ma di lasciare che esista diventa una forma di promozione dal vero made in Italy che ci fanno gli altri
Cioè
Ecco il play no no ma è interessante ma dura però io pongo pensare che oggi il pranzo dal parmigiano reggiano è arrivato ad un livello di guardia in alto sociale troppo è problema argento lo compra più è già capitato siamo caduti una crisi durata tra il prezzo del Grana Padano che va a ruota sta salendo ancora i magazzini ci riducono se noi come per incanto eliminassimo tutto l'Italian sounding sul Palmisano che usano e grana padano avremmo una richiesta che non saranno in grado di è nato e l'ha fatto una favola cosa fa con l'accusa è accaduto col accetta col ceto abbiamo stabilito che i canadesi possono produrre parmigiana
Legittimo legalmente non possono mette la bandiera italiana sul Palms allora se noi mettiamo accanto al parmigiano il parmigiano diciamo questo il canadese poste Italia associata allo io credo che se è vero come io credo sia vero che noi abbiamo una qualità più alta quella soglia l'assoluzione cioè se noi proviamo
Sottosegretario a lanciare una grande promozione per cui riduciamo facciamo dieci facenti sconto
Sul Parmigiano che sostituisce il decimo il parmigiano negli Stati Uniti probabilmente abbiamo tale tratto ancora un mercato e poi le taglia saldi ci fa meno paura perché invece di combatterla frontalmente la dobbiamo la dobbiamo governare io credo i affacciata avendo la consapevolezza che siamo un produttore di grande qualità ma di piccole quantità anch'soprattutto sulle produzioni che più ci caratterizza che non posso utilizzare la materia prima straniero accappatoi salvagente non la fa con la Titania
Abbiamo bisogno di strategie
Particolari
Finisco dicendo negando reale cose che diceva la dottoressa Moratti
E anche la dottoressa Grace
Se noi non diventiamo anche nel sistema agricolo e anche il sistema di produzione di energie alternative
La più il leader
Mediterraneo
Sulle relazioni con il Nordafrica
Che oggi produce avanzo come noi olio come noi carciofi come nome pesca come noi
E noi proviamo a continuare a dire che e al Dante quale della Lazio Dan piccolo Dall'olio che era loro lo fa schifo la nostra buona che non è vero pagarono un robot non fa sempre schifo era nostro lasciando buona
Ma proviamo a a ragionare attorno a un'area di libero scambio regolata col barocco con la Tunisia e diventiamo Lab logistico verso della l'Africa subsahariana qui diventiamo protagonisti per lo sviluppo dell'Africa e non subire parlo non parlo di persone ha parlato di Attalo Di Marzio subire una concorrenza
Subirla modo anche impotente perché non è che abbiamo davanti
Possibilità non la possiamo perché la unione europea ponete dazi al Marocco
Ente improbabile no e allora anziché subirla confermiamo anche lì proviamo a entrare nel merito delle questioni e uscire dagli stereotipi che noi dobbiamo essere comprate perché siamo i migliori nessuno può fare a meno di no non è così diciamo in visione ma mondo Complesso e a volte anche i migliori devono Giacomo
Devo dire che il presidente Scano aveva fatto un discorso che non è usuale ascoltare dal mondo dal mondo dall'agricoltura una riflessione sulla filiera italiana io penso intellettualmente onesta nel senso che molto spesso invece si fanno esemplificazioni
Siccome noi siamo bravissimi nel sud siamo abbiamo inventato il Caffé no e le piantagioni non le abbiamo trovate ma si troveranno probabilmente cioè un giorno retrostante e quindi è stata costruita o un certo tipo di di narrazione come come si usa dire il presidente Scaroni ho fatto un discorso effettivamente molto molto diverso molto moderna molto intimo interessante voglio rendermi rende gliene merito perché in realtà nel dibattito vengono veicolate delle opinioni molto più molto più facile molto più semplificate
Noi abbiamo adesso ma ben più a fondo su opportunità
Dobbiamo aspettare il presidente Conte che sta arrivando ma dobbiamo anche aprire al confronto tra le opinioni ecco e di
Sollecito da parte della platea e chiunque volesse fare degli interventi delle Brevi mi raccomando vivamente o delle domande ai nostri speaker
Vedo che Franco Debenedetti già alzato la mano
Franca una benedizione per ogni moderatore per lo dice il nome no
Scusa entra in continuo del tuo di tipo è usare grazie
Io volevo fondere sia quello che ha detto dal presidente
Moratti sia quello che ha detto la presidente ecco
Il Piano Marshall non ha portato solo soldi
Ma dato esempi per la Costituzione ricostruzione distruzioni
Democratiche desiderati
Quello che nel frattempo queste stati democratici e liberali hanno prodotto possono portare una parte della ricchezza che hanno prodotto
A Verna lo darebbe vago vernice solo per lo più disposte circa corrotti non mi sembra abbia anche sul piano morale una proposta accettabile
Quindi il problema è quello o si agisce su quello che poi verranno il fronte oppure russi
Secondo me non è neanche morale
Per quello che riguarda presidente con che parlava del Ferrari ed è questo meraviglioso
Cederci a livelli molto piccoli della Ferrari insieme dico a perdere insieme di capacità artigianali degli industriali che sono la caratteristica del nostro sistema produttivo
Questo da dove deriva questa delle radici antiche
Deriva dalla incominciata con delle Piccoli artigiani prospetta di uscirne
Piccola impresa e capacità di fiducia blocchi
Mi viene in mente sempre quando penso a questo la la povertà la storia d'orgoglio sia vi viene in mente il dal fresco di Ambrogio Lorenzetti a Siena quello del buongoverno
Ecco noi adesso non abbiamo un buon governo ma la speranza è l'ultima a morire
Grazie
Prego
Sì comune amore dalle Villafranca dell'ISPI è emerso un dato significativo e tutti ne conosciamo e cioè il fatto che le piccole e medie imprese siano l'ossatura della nostra struttura produttiva cosa che è un vanto anche che sicuramente dobbiamo preservare ma è anche un vulnus anche una nostra debolezza soprattutto la nostra incapacità poi di far progredire queste aziende di farle diventare delle medie anche delle grandi aziende allora la prima domanda che vorrei fare come si fa in termini di politica industriale oggi a far diventare queste piccole aziende
Medie forse anche grandi aziende
Ma non sono appunto dal punto di vista di politica industriale ma anche da un punto di vista di sistema bancario cioè come possono fare le nostre banche più di quanto facciano oggi a permetterà agevolare questo cammino questa crescita dimensionale delle aziende
è una seconda domanda se posso e come facciamo anche finalizzando focalizzando bene la nostra politica industriale all'interno dello stesso settore andare a favorire quelle aziende che ha sono adatti a più alto valore aggiunto
Perché all'interno del settore tessile abbigliamento possiamo spaziare dalla produzione della maglietta semplice alla molte ma produzione della maglietta griffata che hanno allora giunte di tipo diverso però facciamo relativamente poco antichi anche in termini di formazione del lavoratore per attrarli de all'interno dello stesso settore
Verso quelle realtà che sono a più alto valore aggiunto quindi anche in merito a questo quali possono essere appunto le risposta da parte nostra grazie
Prego
Buona sera mi chiedo Suelli consigliere regionale di più un'OPA con Emma Bonino in Regione Lombardia mi sembra se ho inteso bene un silo conduttore dei vostri interventi tranne uno
E che guardano troppo all'interesse nazionale sia Miglio pesci stimola incita all'egoismo reciproco e non porta da nessuna parte mentre invece lavorare
Nella cooperazione internazionale soprattutto per un Paese esportatore è vantaggioso e a fredda li pensioni nazionali sottosegretario faccia una ragione la mia sensazione è che il suo intervento fosse in controtendenza rispetto a tutti quegli altri che l'hanno seguita
Perfetto ci su un due maniglie
Sì ma Chiurchiù chiude dobbiamo chiudere domande sì sì
Prego
Scusi che non la vedo un faro sarà la luce che ha dunque io tenterò di parlare a alta alta voce perché fino a ora mi sono sforzato e normalmente a sentire le vostre voci che i erano molto interessante invece non è uno sforzo enorme dunque io sono l'ingegnere Aquino
Of ho avuto una vita fortunata nel senso che ho fatto un percorso di carriera in azienda in grosse aziende nazionali e uno è stata l'Italsider che è stato centro di cultura un celle o di formazione poi l'altra è stata a Falcao via a a Milano
E poi lo ha aperto una società di consulenza insieme a un partner per le piccole e medie aziende voi avete parlato in particolare nei vostri accendi dei problematica che nel nostro Paese
E a attualmente io non mi sto occupando più di consulenza però mi sto occupando di andare in giro per il mondo ma proprio ma mesi interi per il Mundi in città lei le migliori città nel mondo Tōkyō
Sì in Cadore musica Londra Parigi mi scusi devo richiamare poi principale la sua è una un po'di
Allora dico questo noi ci siamo o la dottoressa Grieco accennava all'invecchiamento
Proprio ci stiamo preoccupando accennava anche al alla classe medica che sono due grossi problemi ma un terzo problema ci sono i nostri giovani
Io girando per queste città del mondo
Io trovo i nostri giorni ai vertici di aziende internazionali mondiali
Allora nuovi io l'altra cosa che facciamo un'ombra abrasivo musei nell'partecipò sui aiuto
Ah partecipò multa questi dibattiti e il petto un invecchiamento delle pensioni che arrivano a cui si dibatte e non solo non vedo neanche una sostituzione
Per cui le persone va perfetto abbiano abbiamo reclutamento
Non possibile dovete scusare ma non posso le risposte su su base volontaria quindi volevo dare a De Benedetti sull'Africa
Io penso che voglio dire e che saremmo tutti diretti di ascoltare altre soluzioni non crediamo che ce ne siano molte perlomeno voglio dire
Io penso che per l'EUR per l'Europa non per l'Italia l'Africa sia un Paese ineludibile
Ed è ineludibile in termini di investimenti se vuoi di investimenti infrastrutturali sulla conoscenza noi forniamo ogni anno tanti giovani che vengono dall'Africa li formiamo sui temi della regolazione dell'Energia cioè questo lo sforzo da fare
Lo sforzo da fare chiaramente perché questi giovani possano continuare a operare a casa loro innalzando il livello culturale dei loro Paesi e auspicabilmente riducendo evidentemente il livello della corruzione
Presidente Moratti si pone no anche a dare una una risposta questo a questo tema il il il Piano Marshall come lo intendo non è un piano ovviamente
Che va a a favorire incidere sui governi e quindi non in quel senso peraltro c'è un libro bellissimo che di danni sanno io che mostra come una l'aiuto al semplice ai governi sia in Africa sia un fallimento quindi non sono da questo punto di vista sono d'accordo con con Franco quello che io intendevo era un piano per a creare le condizioni perché in Africa ci possa essere sviluppo come attraverso la conoscenza attraverso la formazione attraverso una una politica di sostegno ma una politica di sostegno attivo alla creazione di condizioni che in Africa si possono e si devono creare e ci sono moltissime esperienze e quindi l'esperienza che ha citato una Patrizia Greco ci sono fondazioni che si impegnano in questa in questo campo Ceres ci sono tante bellissime esperienze quindi è in quel senso eh credo anch'io che sì a un o diciamo un un progetto al quale l'Italia si deve dedicare perché non può non dedicarsi alla allo sviluppo sostenibile nella nel continente africano
Non lo puoi Europa ma soprattutto non lo può ritaglia
Sottosegretario Geraci voleva dare una risposta
No non si capisce Franco
Certo c'è c'è una di fatti l'Africa sta riuscendo a superare determinati che proprio grazie a a salti che ha fatto grazie sicuramente alle tecnologie digitale quindi sicuramente ci sono c'è la possibilità ci sono programmi c'è un programma tra l'altro anche del governo italiano CD acceleratori Rispetto a impresa è ne cito uno prese keniote
Che è sicuramente un progetto del Governo con le imprese col mondo delle università col mondo del no profit ed è un progetto sicuramente che anche un un simbolo di quella partnership che citavo prima ma come questo ce ne sono sicuramente tantissimi altri
Sottosegretario Jersey solo brevemente per rispondere non volevo scusate mi alzo un attimo così il messaggio su su tirato sulle non siamo assolutamente protezionisti non siamo un terzo del PIL dell'Italia viene dal dall'export e ne siamo qui per far sì che l'export aumenti quindi non voglio che passi il messaggio che noi siamo autarchici o protezionisti come forse nel suo commento volevo suggerire assolutamente da cosa le nato a costruire
Sì parlavo di Trump
No ho detto che non bisogna farli solo per accumulare numero di accordi ma bisogna analizzarlo lì e farli quando sarà a vantaggio dell'It dell'export italiano
Sembra di aver detto questo cui sono anche da corsi quindi forse lo stato frainteso Apple sull'Africa non siamo d'accordissimo dobbiamo sviluppi dobbiamo sviluppare l'africano e siamo assolutamente a favore forse meno noto del dell'accordo che abbiamo fatto con la Cina ci sono altri due uno col Giappone un altro con la Cina proprio per cooperazioni in Paesi terzi
Dove vogliamo assieme a chi ha una capacità finanziaria più alta della nostra anche la Cina che Messito quattrocento miliardi in Africa non sempre lo dico sempre non perché Babbo Natale
Non cosa scusi
Investe in Africa ma
è non lasciava allora in Africa anni no boh attenzione non lascia tanto quanto potrebbe ma qualcosa lo lascia perché porta via tanti i minerali Portelli al cobalto dal Congo lo sappiamo però lei ha citato la riduzione della povertà e ci sono due numeri due continenti dove la povertà diminuito uno di questi è l'Africa dal novanta Dore passata dal cinquanta al quaranta per cento il tasso di povertà e in questi venticinque anni non è stato quello che ne abbiamo ben poche auto fa farlo abbassare ma anche qualche investimento cinese che non ho avuto un'efficienza siamo d'accordo del cento per cento ma qualcosa ha portato San non dobbiamo neanche giudicare troppo quello che fa gli altri dobbiamo cercare di capire se c'è un cavallo vincente che può servire da traino per un approccio magari più come dire etico che forse quello che lei suggerisce ma io dico cooperiamo anche con col Giappone con la Cina che fanno qualcosa e se l'hanno fatta male e io sono d'accordo in parte facciamo la meglio se possibile rilascia grazie
Grazie salutiamo presidente del consiglio arrivato mostra convegno
No il timing è stato perfetto do la parola all'ambasciatore ma solo per avviarci alla fase conclusiva di questa nostra discussione
Signor presidente del Consiglio Benvenuto i ministri le donne e gli uomini dell'ISPI non sono reati le danno un benvenuto a calorosissimo
Particolarmente apprezzabile che giornata non facile anche al termine nella giornata milanese assai complessa
Lei abbia avuto questa attenzione del file sensibili fare questo riguardo per l'Istituto italiano di studi di politica internazionale
Ne siamo onorati compiamo quest'anno ottantacinque anni dicevo prima che il nostro fondatore Alberto Pirelli ha voluto fondare questo istituto con una prospettiva molto attenta a quelle che sono le esigenze delle aziende
A quella che è la prospettiva strategica della loro attività a quello che il prima dell'interesse nazionale prima e l'interesse nazionale
Ha condotto tutti i lavori che abbiamo svolto nella giornata di oggi
Viviamo in un mondo apparentemente senza più regole senza Usberti facili Nanda l'Unione europea mamma Washington che non può più essere data per scontata
Niente o poco scudo multilaterale
è molto difficile in queste condizioni promuovere l'interesse nazionale
Senza correre il rischio di cedere alla tentazione di chiudersi d'inverno verso in qualche modo ne tenesse credo che dai lavori di oggi sia emersa con una certa chiarezza
L'esigenza di una politica accorta di apertura non indiscriminata chiaramente molto attenta al vantaggio molto attenta al costo ma anche una politica accorta di alleanze e di prefiggersi degli obiettivi realistici scegliersi dei compagni di viaggio
In qualche modo da un nulla per scontato
Ma tutto al servizio di quell'esigenza di sicurezza di prospettive di crescita che forte delle nostre opinioni pubbliche quindi tra un uditorio che ha ascoltato delle relazioni improntato all'apertura all'apertura accorta all'apertura prudente ma l'apertura all'Alleanza e questi sono stati gli interventi più applauditi e sono quindi onorato e mi fa molto piacere
Darle la parola grazie
Un salotto rivolgo a tutte le autorità presenti
Signore e signori ringrazio Lispi
E in particolare il suo presidente per l'opportunità di affrontare un tema così importante di fronte ad una platea così qualificata
Mi scuso purtroppo non ho potuto ascoltare il dibattito che c'è stata e quindi precedenti relatori
La fase tumultuosa che la comunità internazionale sta attraversando prodotto di alcuni rivolgimenti epocali di questi ultimi anni e sì ci hanno riservato innegabili dire straordinari progressi non disgiunti tuttavia da sfide che oserei definire quasi esistenziali
Anche se ogni semplificazione e di persone poco rigorosa mi azzardo a sintetizzare il problema con la metafora di una torta mondiale significativamente ingrandita
Ma con uno dei commensali enormemente aumentato
Nei Paesi occidentali ed è risultata colpita
Una persona è sempre più ampio della società
Con un crescente numero di chi a questa tavola non accesso o di chi ha messo in accettabilmente ridotta la propria porzione il cosiddetto ceto medio nella seconda parte del secolo scorso il volume degli scambi commerciali internazionali e il numero dei paesi che riprendono attivamente parte sono cresciuti costantemente dal secondo dopoguerra nei primi anni Duemila il commercio internazionale è stato un fattore di stimolo dell'economia per la produzione mondiale
Mentre il PIL mondiale cresceva una media annua del tre virgola otto per cento all'incirca i flussi di commercio internazionale facevano registrare una crescita annua superiore al sei per cento
La globalizzazione quindi intesa come un processo di sistematica integrazione delle economie nazionali dei mercati
Ha costituito dunque una evoluzione inevitabile
Non ritengo pertanto che sia corretto ragionare come qualcuno anche sta facendo di una credibile concreta prospettiva di Templo banalizzazione tanto più in un'era crescente di crescente digitalizzazione l'economia tutto viene evita è innegabile che la realtà che abbiamo di fronte oggi sia sostanzialmente diverso che gli equilibri economici globali sono in rapido mutamento con l'affermarsi nuovi protagonisti
E la rimessa in discussione nell'ordine liberale multilaterale che ha contraddistinto i decenni pregressi in queste complesse dinamiche
La globalizzazione intesa come modello è sempre più oggetto di critica
La crescente omologazione integrazione interdipendenza delle economie dei mercati nazionali
Come ogni grande fenomeno che ha segnato la storia economica ha comportato e continua a comportare conseguenze profonde diversificate sul tessuto sociale sul tessuto produttivo
L'approvazione di fatto un processo che avrebbe avrebbe potuto portare a un aumento del benessere per tutti senza lasciare indietro nessuno ma che purtroppo non è riuscito a livelli realizzare questo suo proprio potenziale determinando invece cui possiamo individuare il come vinti da un lato i vincitori dall'altro
Non si può negare che l'espansione del commercio internazionale e l'integrazione dei mercati abbiano avuto effetti complessivi positivi sulle economie più avanzate e su quelle di molti dei paesi in via di sviluppo
La crescente partecipazione globale partecipazione alle catene globali di valore da parte dei Paesi meno sviluppati ai fatti permesso a centinaia di milioni di persone di uscire dalla povertà
Migliorando sensibilmente il proprio tenore le proprie condizioni di vita in molte parti del mondo
Allo stesso tempo tuttavia globalizzazione catene globali del valore hanno permesso ai consumatori economie più avanzate di avere a loro disposizione una maggiore varietà di beni a un prossimo acquisto più contenuto
Questo è stato possibile grazie a un generale aumento di produttività dovuto alla maggiore partecipazione globale processi produttivi primo fattore alla specializzazione crescente secondo fattore alle scambi internazionali tra il suo ultimo fattore queste dinamiche hanno dunque verso la torta più grande senz'altro
Ma il quesito è a beneficio di chi
La realtà che e che sono parallelamente aumentate le diseguaglianze soprattutto all'interno degli Stati
All'interno di Stati non sempre tra Nord o Sud Est Ovest ma anche tra regioni differenti e tra classi sociali
Anche in Europa dove le diseguaglianze sono meno accentuate verso il mondo l'uno per cento più ricco della nostra popolazione come sappiamo detiene all'incirca più del ventisette per cento della ricchezza totale
In Italia e in tutte le economie più avanzate il prezzo più alto è stato pagato dalla ceto medio che ha assistito a un suo impoverimento progressivo quanto meno in termini relativi a questo depauperamento ha contribuito anche un altro fenomeno dalla portata generalmente passiva ma contraddistinto anche sua forti implicazioni redistributive
E da marcati e ripercussioni sul mercato del lavoro cioè il progresso tecnologico la sfida dunque il principale che abbiamo di fronte e di natura rete distributiva
Se dall'inizio questa è stata considerato una questione di ordine secondario un effetto collaterale di fronte alla promessa di prosperità insita nell'integrazione i mercati mondiali
Ora è più che mai chiaro come quella della crescente diseguaglianza rappresenti una sfida prioritaria
A livello sociale
Economico politico
Il perdurante rallentamento della domanda aggregata a cui assistiamo
Ed esce e le crescenti tensioni sociali sono solo alcune delle conseguenze legate alla sperequazione che si sta manifestando con sempre maggiore forza dei paesi più sviluppati
La nostra risposta non può evidentemente essere un rifiuto sic et simpliciter della globalizzazione
Che è un processo complesso
Per certi versi rappresenta ormai l'evoluzione naturale
Delle nostre storie economiche sociali e non può essere quindi una fenomeno negato addirittura contrastato
Ciò che si può e si deve fare
E che sicuramente non è stato fatto sin qui in maniera adeguata e provare a governarla efficacemente e con maggiore responsabilità in modo da non lasciare indietro nessuno da redistribuire
In maniera più equa i vantaggi che il servizio
L'interesse dell'Italia che non è solo dell'Italia ma è condiviso anche da molti e rendere la globalizzazione più equa sostenibile inclusiva
Ed è compito della politica operare per realizzare questo obiettivo
La nostra ferma volontà
E quella di rendere le nostre imprese non si lavoratori nostri consumatori
In grado di essere protagonisti
Della nuova economia globale cogliendo le opportunità insite nei rinnovati equilibri internazionali senza subirne le conseguenze come Mary attori passivi per farlo serve lavorare
Con chiarezza di strategia chiarezza di obiettivi lavorare intensamente su vari livelli ce ne sono almeno tre multilaterale europeo nazionale la crisi dell'ordine multilaterale e delle istituzioni che lo caratterizzano è evidente
Il dove avevamo stato lanciato ricordate nel due mila e uno non è mai giunto a conclusione a causa di uno stallo dal due mila che dura dal due mila otto
A queste evidenti difficoltà sul piano multilaterale fa da contraltare il fiorire di accordi regionali o per lo più bilaterali alla luce di questa situazione voglio rimarcare in questa sede due punti fermi della nostra azione politica
In primo luogo voglio ribadire con forza che nonostante il suo progressivo indebolimento che sotto gli occhi di tutti
Il multilateralismo rimane la via maestra per noi e per il nostro operare a difesa del nostro interesse nazionale nel terzo gol globale
L'Italia è un'economia fortemente aperta Creta indubbiamente vanta vantaggio da un clima di concordia negli scambi internazionali
In tal senso il multilateralismo resta lo strumento più efficace per assicurare che tutti i partecipanti condividono le stesse regole del gioco
E che la concorrenza internazionale si sono svolga in maniera equa nel rispetto e nella tutela dell'ambiente per la dignità del lavoro della proprietà intellettuale dei più alti standard sanitari e qualità dirigere si tratta dunque di assicurare c'è quindi la formula magica a cui tutti diciamo guardiamo il cosiddetto la Rumpler il figlio affinché il commercio internazionale non sia solo fronti ma anche fare
In secondo luogo siamo pienamente consapevoli Genova polso transattivo degli Stati Uniti che mira a riforma che mirano a riformulare i parametri in fondo all'ordine multilaterale non ritenuto in grado di ottemperare a quanto richiesto
Questo multilateralismo questo approccio scusate transattivo ha sollevato alcuni interrogativi è un clima di crescente sfiducia verso l'ordine spesso
Voglio tuttavia ribadire che i rapporti transatlantici rimangono un ancoraggio irrinunciabile per l'azione di politica estera italiana
E che riteniamo che la capacità dei Paesi europei
Di collaborare con gli Stati Uniti è anche figlia migliore gestione del commercio internazionale della globalizzazione rappresenti un dovere imprescindibile
E riconoscimento degli Stati Uniti come alleati e partner di riferimento non esclude ovviamente che il governo si impegna a promuovere l'interesse nazionale nel più ampio scenario internazionale
In queste settimane come sapete
Siamo ormai alla cronaca più recente ci siamo trovati coinvolti in un dibattito che ci ha stimolato
Più che preoccupato per quanto riguarda ovviamente nel governo la Cina assurta ormai a potenza internazionale di primo livello è un parte e che non può essere negletto
Perseguimento di molti obiettivi condivisi come ad esempio la realizzazione dell'Agenda due mila trenta la lotta ai cambiamenti climatici
E che offre quindi delle importanti opportunità di collaborazione in ambito economico in ambito commerciale
In tal senso la firma del Memorando tra Italia e Cina avvenuta in occasione della visita a Roma presidente sì Jinping rappresenta un passo avanti molto significativo
In quella Memorando l'ho ribadito più volte ci sono chiari riferimenti alla sostenibilità
Al rispetto delle regole alla trasparenza
Principi che sono assolutamente in linea con quelli definiti a livello europeo e che mai
Sottolineo mai prima di adesso Pechino aveva accettato di inserire in strumenti internazionali da essa sottoscritti
Per questo motivo ho molto insistito in queste settimane sulla necessità di una narrativa che non ci vedesse cedevoli di fronte all'offensiva diplomatica cinese ma che al contrario ci trovasse proattivi nel convincere Pechino ad accettare il nostro linguaggio e quello europeo
Che poi significa condividere quei principi nella se sul Memorando e nella prospettiva poi di attuare in una più intensa collaborazione
E testi sottoscritti dovranno evidentemente conseguire le azioni
Non siamo ingenui ci rendiamo conto che stiam parlando di principi che poi vanno tradotti in azioni
Ma vi assicuro che da parte nostra c'è la ferma determinazione a fare lo abbiamo già iniziato allargando il perimetro di competenza della normativa conosciuta come conto in paura
Alla luce di quanto appena detto il mio auspicio è che si arrivi molto presto
Davvero molto presto quanto prima possibile
Ha un esito positivo del negoziato tra gli Stati Uniti e Cina anche se i notizia proprio di questa mattina
Diciamo che il clima non è dei migliori diciamo che non abbiamo ancora le notizie che ritenevamo e che riteniamo auspicabili
Allo stesso modo mi auguro che posta prevosto vedere la luce un accordo tra Stati Uniti e Unione europea sulla base dell'intesa raggiunta in occasione della visita a Washington dal presidente Juncker
Che è avvenuta come sapete lo scorso luglio e che ora è in fase di sviluppo
In entrambi i casi la speranza che la risoluzione delle tensioni commerciali tra i grandi protagonisti della scena mondiale contribuisca ter a creare un terreno più fertile anche per un rilancio e la collaborazione in ambito multilaterale
In questo senso abbiamo offerto pieno appoggio all'iniziativa intrapresa in seno al G venti per riformare l'organizzazione mondiale del commercio
Su un passaggio molto significativo perché tutti riconosciamolo che un rinnovamento strutturale dal da brutti io sia necessario per restituirgli un ruolo centrale nella gestione delle dinamiche commerciali globali
Nella battaglia per una globalizzazione più eque uno sviluppo internazionale più sostenibile
Il nostro Paese rifiuta di vedere come obiettivi contrapposti crescita economica e maggiore inclusione sociale
Questo è lo spirito che guida la nostra azione in tutti i consessi internazionali
A tal proposito qualche giorno fa ho ricevuto il primo ministro giapponese Abe a cui ho personalmente ha rinnovato il nostro impegno per quanto concerne lo sforzo volto a promuovere l'empowerment femminile soprattutto nelle iniziative imprenditoriali
Così come proposto dalla presidenza giapponese appunto del G venti oltre a supposto al supporto per garantire pari opportunità di genere Italia continua il suo impegno attivo nel G7 ma anche G venti nella tutela ambientale nella lotta ai cambiamenti climatici sostenendo attivamente
La spinta la decarbonizzazione l'importanza delle cornee circolare
Il nostro paese si fa promotore anche di un nuovo approccio ai problemi dell'Africa
Ispirato al principio a cui tengo moltissimo del partenariato fra eguali
è uno spirito che mira ad accrescere le opportunità ma al contempo anche le responsabilità da entrambe le parti
A supporto di questo approccio vanno lette tutte le mie visite in Africa in particolare il Corno d'Africa
Regioni Hessel recentissima il la visita a Tunisi Torrisi svolto per la prima volta un vertice intergovernativo
Ma le dinamiche economiche globali siamo consapevoli che comportano anche altre sfide dal carattere transnazionale non solo la crescente diseguaglianza
Ho l'esclusione
Molte di queste sfide riguarda da vicino al nostro Paese come la mobilitazione la mobilitazione dei flussi migratori senza precedenti e l'affetto sempre più destabilizzante
Della cresciuta volatilità finanziaria legate repentini spostamenti di ingenti flussi finanziari internazionali
La risposta a sfide di tale natura non può che essere concertata a livello anche qui internazionale in questo senso l'appartenenza all'Unione Europea assume un valore strategico per perseguire questi interessi comuni agli Stati membri
Non è certamente un caso che il dibattito su come meglio gestire la globalizzazione e sul spillover sia assurto a tema centrale del dibattito europeo
L'obiettivo è quello di definire un'agenda positiva in grado di favorire uno sviluppo economico duraturo attraverso azioni concrete sul piano delle relazioni esterne del mercato interno
Dove i principi di solidarietà e sostenibilità da un lato innovazione e competitività dall'altro devono suggerire il percorso da realizzare
è un connubio che stenta ancora a decollare per tradurre le idee in limitazione in uno sforzo collettivo tra il sincero appello Stati membri identità sub nazionali suscettibile di assicurare all'Unione
Credibilità ed efficacia sullo scacchiere internazionale
Per questa ragione continueremo a fare la vera il nostro convinto contributo certi Cicchelli Unione debba e possesso l'attore credibile all'interno e all'esterno dei suoi confini
Molti dei punti che riteniamo fondamentali nel tutelare l'interesse italiano sono condivisi anche dalle autorità europee in primis dalla stessa Commissione
Il nostro augurio è però che con il nuovo corso è scaturita dalla competizione elettorale
E quindi alle elezioni europee di maggio le istituzioni comunitarie non si limitino solo a dare il giusto impulso ma che sia dall'aprile adoperino permettere effettivamente in pratica politiche atte a tutelare in maniera concreta l'interesse dei cittadini europei
Un esempio concreto nella lotta alle pratiche messe in atto da parte delle imprese multinazionali di trasferimento della base imponibile pari cioè ad alta fiscalità verso altri con pressione bassa fiscale bassa o addirittura nulla
Su questo tema l'iniziativa dell'Unione europea essere decisa urgente alla luce del comportamento di alcuni suoi Stati membri in tema di fiscalità verso le aziende
In chiaro disaccordo con gli sforzi che si stanno Combi compiendo in ambito multilaterale sotto la guida dall'OCSE per evitare dannose care al ribasso
Far pagare quanto previsto e vincitori della globalizzazione dell'innovazione tecnologica
Attenzione
Non è solo questione di giustizia ma è fondamentale anche per fornire arrestati nazionali le risorse necessarie per mettere in campo e perseguire politiche volte a tutelare le classi più duramente colpite da questi processi
In parallelo siamo orientati a favorire politiche attive di sostegno all'occupazione
Strumento che è ritenuto essenziale dal mio governo
Politica in grado di formare i lavoratori il cui impiego è stato euro sulla globalizzazione progresso tecnologico in modo da facilitarne il reinserimento
Ecco queste politiche sono necessarie per tutelare il diritto al lavoro
La sua la dignità dei lavoratori la coesione sociale e la produttività in un periodo di rapidi cambiamenti strutturali
Un ulteriore ambito in cui le priorità nazionali e comunitarie vengono a coincidere quello anche degli investimenti pubblici
In un mercato globale sempre più competitivo un livello di investimento adeguato che permetta di tutelare la competitività del sistema produttivo italiano ed europeo e assolutamente essenziale
E come la recente esperienza ci insegna la leva pubblica e fondamentale per mobilizzare i capitali privati per quanto concerne l'azione politica a livello nazionale
Il nostro governo mira a favorire la competitività del sistema Paese e ciò passa anche attraverso lo sviluppo internazionale delle piccole e medie imprese spina dorsale della nostra economia ma troppo spesso non messe nelle condizioni di approfittare dei vantaggi insiti nelle catene globali del valore
Con il decreto crescita che abbiamo recentemente approvato è il decreto sblocca cantieri ci siamo mostrati molto attivi in questa direzione
Abbiamo introdotto agevolazioni fiscali incentivi agli investimenti misure per l'innovazione per favore innovazione a promuovere e tutelare il made in Italy ecco sono questi alcune delle misure e dei provvedimenti adottati dal governo
Per anche per favorire la pressione internazionale delle aziende di piccole e medie dimensioni che può incarnano come sappiamo l'eccellenza italiana
Il proposito e mettere in condizione le nostre aziende più meritevoli di non subire la globalizzazione e la digitalizzazione ma di afferrare l'opportunità che questi processi traggono consiste per farlo il governo approvato un decreto volto a rendere più semplici e meno onerosi modelli regolamentari girando chi vuol fare impresa da un carico burocratico eccessivo inoltre abbiamo anche istituito lo ricordo un Fondo Nazionale Innovazione con l'obiettivo di riunire moltiplicare risorse pubbliche e private
Per sostenere il nostro tessuto produttivo nella sfida dell'innovazione nello stimolo alla crescita della produttività
Mi avvio a conclusione
Le nostre posizioni
Sono ispirati alla profonda convinzione e apertura globale dei mercati il processo tecnico il progresso tecnologico la maggiore integrazione internazionale delle attività economiche finanziarie siano mezzi volti a migliorare la qualità della vita delle persone ma non Fini
Riteniamo sia giunto il momento di mettere le persone al centro dello sviluppo economico nazionale europeo mondiale
Questa visione che se mi permettete tempo innovativa
Lavori a definire un nuovo umanesimo l'ho già fatto in altre occasioni informa la nostra azione di politica quotidiana e guida le nostre scelte
Nel farlo questo Governo intendo concretizzare i principi di legittimità
Credibilità e trasparenza dinanzi alla società civile soprattutto di fronte a quel ceto medio che più di altri ha risentito della globalizzazione mi ha messo in discussione modalità e finalità
Descrive che abbiamo davanti sono complesse ambiziose
Ma siamo determinati e non li le seguiremo nessuno sforzo per raggiungere gli obiettivi che il popolo italiano ci chiede con forza di realizzare e di questo potete starne certi grazie
Ringraziamo gli altri Specter ovviamente tutti i muri ci avete seguito i lavori delle del pomeriggio bellissimo grazie
Signore e signori siete pregati di lasciare la sala utilizzando le porta alla vostra sinistra grazie