Salone del libro di Torino: le polemiche sulla presenza della casa editrice Altaforte, vicina al movimento neofascista Casapound. Intervista a Federico Mollicone

Radio radicale siamo con Federico Mollicone di Fratelli d'Italia per parlare delle polemiche sul Salone del delle del libero
Sulla presenza del di questa casa editrice al banco va forte al al Salone del del libro allora come ha trovato è rimasto sorpreso di questa di questa di questa polemica di questo di questo scontro il dibattito culturale il dibattito il dibattito sui libri può essere diciamo condizionato da questo tipo di polemica
Io credo che sia una polemica strumentale creata ad hoc per dare risalto a un salone del libro che ha avuto ben altre polemiche
Sulla gestione dei fondi penso che trattandosi delli nell'intervista a al ministro degli interni e non del Mein Kampf sia una polemica pretestuosa in generale rabbrividisco quando consulente uno dei consulenti che sono nel libro stilati indici di Autori giornalisti autorevoli editori al di là appunto di quella dell'aria si dice in questione che non dovrebbero esporre al suo di Torino perché ricorda molto la Santa Inquisizione noi siamo per la libertà assoluta nell'ambito ovviamente del dettato costituzionale riteniamo a offensivo oltraggioso che proprio il collettivo come India che è stato il primo a sollevare la pregiudiziale antifascista si sia rifatto una verginità dopo aver sostenuto la liberazione dell'assassino reo confesso e comunista
Battisti per cui farebbero meglio a tacere in generale
Che riteniamo che debbano
Ogni ogni idea debba essere espressa seppure ovviamente nella libertà reciproca ecco lei non se la sentirebbe mai di censurare la presenza di una casa editrice in un salone del libero
Se la sentirebbe di dire io non vado oppure ci vado ma quella casa editrice non dovrebbe esserci
Sembra molto lo psicodramma Moretti amo morattiano mi si nota di più se vado se non vado Salvador resta in disparte in realtà è una polemica ripeto strumentale chiaramente di riflesso elettorale
Pensiamo che tutte le idee anche opposta debbano essere devono avere padre di cittadinanza Enzo nel libro che ricordo è finanziato con fondi pubblici per cui tutti i cittadini italiani
Tutti gli editori che sogni si riconoscono e adoro ad oggi non sono perseguiti dalla legge per nessun altro motivo hanno diritto di esporrà e di presentare i propri libri
In più sulla non sfuggono neanche alla alla questione della il dibattito fascismo antifascismo pensiamo che nel due mila diciannove si è arrivato il momento di fare una Commissione storica che possano arrivare a un'analisi condivisa
Della comunità nazionale rispetto dei tragici
Periodi come quello della della guerra e del dopoguerra che hanno portato efferatezze ed eccessi da entrambe le lati ma che di fatto filati ma di fatto rappresentano una guerra civile dolorosissimo al popolo italiano
Ripeto dopo tutti questi anni questi decenni bisogna storicizzare e non usarlo per qualche preferenza in più campagna elettorale
Ringrazia grazie a Federico Mollicone di Fratelli d'Italia