Le previsioni economiche di primavera della Commissione europea. Intervista a Stefano Fassina

Radio radicale siamo con l'economista Stefano Fassina deputato di vile uno per parlare delle dei dati che sono stati resi noti oggi dalla Commissione europea le previsioni di di primavera allora
Il il PIL che è sceso nelle previsioni dello zero virgola due per cento allo zero virgola uno per cento ci si aspettava questo piccolo scostamento però mi sembra che per il resto siano stati un po'o Clementi
Alla previsione della commissione che come sempre diciamo scontate margini di errore ampi abbiamo verificato negli scorsi anni ma credo che oltre a guardare agli scostamenti dello zero uno o a quanto arride il deficit senza l'innesco delle clausole di salvaguardia
Dati ampiamente noti ripeto al di là del
Delle scostamenti di zero virgola qualcosa il punto fondamentale che nonostante la campagna elettorale tutta la classe dirigente del Paese dovrebbe mettere in evidenza è che il quadro dell'Unione europea e dell'eurozona
Non tiene più sulla linea dell'estremismo mercanti dista praticata negli ultimi venticinque anni i dazi di Trump cambiano il quadro di gioco o l'Unione europea l'euro l'isola sceglie una rotta che iniziale sostegno attraverso gli investimenti pubblici della domanda interna in ciascun Paese oppure l'Italia come sempre nell'ultimo quarto di secolo fa circa un punto in meno della media dell'Eurozona e l'euro zona arranca
Quindi oltre a preoccuparci delle responsabilità del governo Cinquestelle lega che evidentemente ci sono dovremmo guardare al quadro più ampio che non tiene eccome Italia dovremmo mettere sul tavolo a Brussel una radicale correzione di rotta della politica economica dell'Europa dell'otto allora
Se il
La crescita del PIL per quest'anno viene previsto allo zero virgola uno e l'anno prossimo allo zero virgola sette per cento
è giusta anche la previsione di del salto di un punto del rapporto deficit PIL dal due virgola cinque per cento di quest'anno al tre virgola cinque per cento dell'anno prossimo considerando la la la margin la piccola Mar Piccolo margine di crescita
Sì è giusto perché la differenza fondamentale la fanno diciamo le clausole di salvaguardia che nello scenario
Simulato
Dalla previsione della Commissione europea non vengono innescate si arriva al tre virgola cinque per cento perché nello scenario della previsione europea
Come sempre del resto ha fatto in questi anni non considera l'attivazione della clausola di salvaguardia siccome le clausole di salvaguardia
Valgono per il due mila perdenti valgono venti trenta miliardi di euro che sono un punto tre un punto e quattro di bile
è evidente che se non vengono innescate il gap di città che dovrebbe stare sopra al due battelli da tre virgola cinque per cento ecco la Commissione europea consiglia l'innesco delle clausole di salvaguardia
La Commissione europea diciamo chiede che venga rispettato l'obiettivo del fiscal compact
Poi se invece delle delle clausole di salvaguardia e tagliamo la spesa la Salento sanitaria tagliamo la scuola pubblica tagliamo le pensioni la la commissione europea non non recrimina
Guarda l'obiettivo ecco ma però oggi non ha dato una preferenza per questa per la scelta del del dell'innesco delle clausole
Ma è evidente che appunto in quel quadro mercantili sta che ricordavo prima che privilegia le esportazioni che però tra tra non permette radicalmente discussione giustamente dal suo punto di vista attraverso i dazi fare aumentare l'Iva
Danneggia la domanda interna ma è rilevante per le esportazioni perché come è noto l'IVA diciamo si applica nel Paese
Di di di profumi diciamo il paese di destinazione quindi l'Iva sulle esportazioni italiane rimarrà quella che vige nel Paese di destinazione delle esportazioni quindi è chiaro che nel quadro mercantili stare ad
Coerente suggerire l'aumento dell'IVA ma è sbagliato per la domanda interna per chi già oggi non ce la fa con i redditi sempre più bassi è sbagliato per le nostre piccole imprese che vivono di domanda interna ripeto il punto
è al di là delle responsabilità evidenti di questo governo riconoscere che è il quadro da rotta generale dell'euro zona che non funziona più perché ha trovato inevitabilmente un signore dall'altra parte dell'Atlantico che dice che gli
Stati Uniti non faranno più né per l'Unione europea né per la Cina il consumatore di ultima istanza quindi la domanda da dove viene è qua che andrebbe assunto il PATI scontrini dagli fase e
Rivalutata una strategia keynesiana che parte dagli investimenti pubblici allora
La la Commissione europea perché ha fatto questo non so come definirlo se alto lau ha allerta sui titoli sui titoli di Stato e le banche che cosa ha voluto dire secondo lei per il nostro Paese
Ha voluto dire ha voluto dire è evidente ha voluto mettere in guardia alle banche che diciamo come è noto si aumentano gli spread decesso mentre i tassi di interesse su i titoli delle più debito pubblico italiano si determina un effetto negativo sul patrimonio sugli asset soprattutto delle banche e quindi è stato un avvertimento hanno un
Come dire a rallentare l'acquisto di titoli di debito pubblico ma questo va evidentemente
è un cane che si morde la coda perché minore acquisti da parte delle banche degli aiuti del debito pubblico vuol dire che aumentano poi gli spread e quindi
è un'indicazione è un'indicazione che rischia di aggravare lo scenario ultima cosa fanalino di coda per occupazione investimento e coerente con a alcuni dei dati che abbiamo letto recentemente dell'Istat
Massimi nel senso che siamo stati sostanzialmente sempre fanalino di coda ripeto negli ultimi venticinque anni le il PIL italiano ha avuto un la differenza negativa media di circa un punto percentuale rispetto al PIL medio dell'eurozona si conferma anche questa volta ed è evidente che è coerente con dei dati congiunturali che manifestano una tendenza positiva che speriamo si consolidi ma il fatto che sia positiva invece di zero uno si Pattero due zero tre non cambia sostanzialmente il quadro
Ringrazia grazie a Stefano Fassina