Speciale Giustizia

Buonasera a tutti da Lorena l'uso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia dunque
Nove anni per minaccia a corpo politico dello Stato all'ex ministro Calogero Mannino è la richiesta presentata il sei maggio scorso lunedì scorso al termine della requisitoria della procura
Generale di Palermo nella processo d'appello sulla la presunta trattativa Stato mafia in primo grado lo ricordiamo nel dove Embraer due mila quindici
L'esponente democristiano era stato assolto ma ora la ha proposta di condanna viene ripresentata nel procedimento stralcio in corso con rito abbreviato per fatti provati così l'accusa al di là di ogni ragionevole dubbio le acquisizioni probatorie confermano inoppugnabili mentre il timore dell'onorevole Mannino cioè di essere ucciso e le sue azioni per attivare un turpe dò Uto deve saper stoppare la strategia stragista attivata da Cosa Nostra
E il primo processo mia Mannino è cominciato nel due mila dodici quello di secondo grado in corso invece da due anni con una riapertura
Dell'istruttoria in cui tra gli altri è stato sentito il pentito Giovanni Brusca la tesi
Della procura e che Mannino nella lista dei nemici che Cosa Nostra aveva deciso di eliminare per saldare i conti con chi non aveva mantenuto intatti
Avvio con la mediazione di alcuni ufficiali dei carabinieri una sorta di trattativa con le cosche per salvarsi la vita in cambio dell'impunità per il Bosso Bernardo o Provenzano
E di un alleggerimento del carcere duro per i mafiosi intanto la scorsa settimana il ventinove aprile scorso
Ne davanti alla corte d'assise d'appello di Palermo è cominciato anche il processo di secondo grado agli altri imputati della presunta trattativa Stato-mafia e gli ex ufficiali del Rosso Mario Mori Antonio Subranni e Giuseppe De Donno i boss Leoluca Bagarella
Antonino Cina Massimo Ciancimino Marcello Dell'Utri tutti condannati al contrario di Mannino
Attende pesanti è da Radio radicale la scorsa settimana nel corso dello Speciale giustizia abbiamo ho sentito questa prima udienza del processo d'appello sulla presunta trattativa
Stato mafia ricordiamo anche che nella tesi accusatoria si basa sulla convinzione che dopo la strage di Capaci dove perse la vita Giovanni Falcone la moglie e gli agenti della scorta
Gli uomini
Del rosso intavolare un o una trattativa con Totò Riina usando come intermediario don Vito Ciancimino l'ex sindaco mafioso di Palermo
E secondo i pubblici ministeri palermitani questa interlocuzione non solo rafforzo Rina nella convinzione che le stragi
Pagassero portandolo ad accelerare la successiva strage di via D'Amelio per eliminare Paolo Borsellino mai in un determinato momento sfociò in una implicita minaccia contro l'allora ministro della Giustizia Giovanni Conso inducendolo
Nel novembre del mille novecentonovantatré a non prorogare centinaia di decreti di quarantuno bis
Quanto poi alla posizione di Marcello Dell'Utri secondo la Procura di Palermo tra la fine del novantatré e i primi mesi del novantaquattro i boss Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca
Contattarono contattarono l'ex stalliere né di Arcore Vittorio Mangano
Per chiedergli di riferire a Dell'Utri che se non avessero ottenuto qualche vantaggio legislativo le stragi sarebbero riprese a sua volta Dell'Utri trasformandosi in cinghia di trasmissione fra corleonesi e pezzi delle istituzioni sempre secondo l'accusa avrebbe veicolato la minaccia fino a Silvio Berlusconi costringendolo di fatto a varare provvedimenti favorevoli a Cosa Nostra
Uno però dei punti deboli della stessa inchiesta secondo chi critica la sentenza di primo grado è proprio il fatto che la Procura
Di Palermo ha sempre sostenuto che ad avviare la trattativa allo scopo appunto di salvarsi
La pelle sarebbe stato l'ex ministro Calogero Mannino Mannino peccato però che Mannino appunto giudicato con il rito abbreviato sia stato assolto in primo grado e quindi in questa presunta trattativa Stato-mafia manca proprio lo stato visto che nemmeno gli inquirenti si sono come dire avventurati in nel sostenere che gli uomini del rosso avrebbero ho fatto tutto da soli senza un avallo o politico
Ora ovviamente sarà un altro giudice la dottoressa Adriana Piras ad emettere la sentenza nei confronti dell'ex ministro democristiano che se dovesse essere di nuovo assolto sì come dire confermerebbe
La singolarità che ad avviare la presunta trattativa sarebbero stati appunto e gli ex uomini del rosso in solitudine
E senza mandanti politici da parte sua Calogero Mannino commentando la richiesta di condanna a nove anni formulata dalla procura generale appunto nel processo di appello che lo vede imputato con l'accusa di minaccia corpo politico dello Stato
Ha detto che la richiesta che l'ufficio dell'accusa avanzato e priva di ogni fondamento e provasse prova viene e quella di una pretesa pregiudiziale e fantasiosa
Anche alla stregua della stessa sentenza Montalto che tutta la trattativa si riduca ha detto ancora Mannino alla paura il sottoscritto dalla sua ispirazione a un generale dei carabinieri è soltanto una fetta di uso e tesi priva di fondamento e consistenza e quindi di prova
Sottolineo che la richiesta dei sostituti procuratori generali non è giudizio attendo fiduciosa niente quello e noi dunque questa sera vogliamo proporvi la prima parte dell'udienza del sei maggio
Lo scorso di lunedì discorso con appunto le richieste da parte della procura generale dei due procuratori generali della corte
L'appello di Palermo Sergio Barbiera e Giuseppe fissi fra l'altro Barbiera il procuratore generale il barbiere ha detto che le acquisizioni probatorie confermano inoppugnabili mente il timore dell'onorevole Mannino di essere ucciso così come sostenuto dall'accusa
E le sue azioni per attivare un turpe do ut Denis per stoppare la strategia stragista avviata da Cosa Nostra
Il il processo appunto ricordiamo si svolge con con il rito abbreviato dinanzi al collegio presieduto dalla dottoressa Piras è l'accusa spiegato che Giovanni Brusca ha dichiarato di avere ricevuto l'incarico di predisporre subito dopo l'attentato
Di capaci l'omicidio dell'odierno imputato Calogero Mannino anche Francesco Onorato conferma che Mannino si deve uccidere
E l'ex capo mandamento Antonino Giuffrè vicino al boss Provenzano detto che Falcone e Lima in Mannino
Erano nella lista delle persone da uccidere ha proseguito il sostituto procuratore generale e Barbiera
Lista delle persone da uccidere deliberata dalla riunione della Commissione provinciale di Cosa Nostra riunitasi nel dicembre mille novecentonovantuno decisione da adottare in caso di età sito sfavorevole della imminente sentenza del maxiprocesso da parte della Cassazione ma sentiamo dunque questa udienza in in realtà la prima parte dell'udienza un'udienza anche questa piuttosto lunga e articolata questa sera sentiremo la prima parte comunque faremo il tempo ad ascoltare il procuratore generale Sergio Barbiera poi il procuratore generale Giuseppe difficili appunto sentiremo formulare la la ricostruzione dell'accusa e poi le richieste per Calogero Mannino sentiamo dunque questa prima parte dell'udienza
Del processo d'appello a Calogero Mannino stralcio sulla presunta trattativa stato mafia e poi domani sera sentiremo il seguito dell'udienza sentiamo intanto la presidente Adriana Piras
Possiamo chiamare il processo collaborino Calogero Antonino
Assente avvocato Grazia Volo presenza avvocato Carlo Federico Grosso assente sostituito tornano dobbiamo va bene
Poi per le parti civili avvocato Ettore Barcellona
Sostituito dall'avvocato Daniela Barra polietilene buon gioco duro poi abbiamo dopo quello dello stop sempre l'avvocato Fabio Caserta Buongiorno
Poi è presente l'avvocato Gaetano Lanfranchi assente sostituito dall'avvocato Mauro Lo Giudice avvocato Fabio Repici
Ci offre con l'avvocato Giovanni lo far nulla assente da
Avvocato Giorgio Carta
Assente poi abbiamo l'avvocato Danilo ha mandato il presente giorno voglio
Allora preliminarmente l'accorta e come Governo informalmente accennato a riscontrato nella diciamo del controllo e della completezza dei del fascicolo come voi sapete è formato da moltissimi fotonica
Pur essendo indicizzati e quindi risultando far parte del fascicolo essendo citati anche negli atti
Non sono stati rinvenuti nei faldoni per cui dobbiamo disporrà la materiale integrazione non so se sono stati non trasmessi via o comunque innanzitutto sono una serie di atti che sono i cd contenuti al faldone venticinque volumi ma San timo ma arrivino rinvenuti no quelle lo alleghiamo contrasta relativi alle sentenze sull'omicidio Lima Borsellino distaccarla sulla strage di Capaci che risultano indicizzati tutto il mio poi la relazione sulla doppia informativa Macchi appalti a firma del dottor Caselli del cinque giugno novantotto
Che risulta trasmessa al GIP il ventitré gennaio due mila tredici
Le dichiarazioni degli impulsi fontane dell'imputato ma oggi su questa vicenda marchi appalti
Il lancio Ansa del due luglio novantadue
Di cui il pm aveva chiesto e ottenuto l'acquisizione già dinnanzi al GIP
La nota otto mila e novecento del due ottobre del novantadue con richiesta di archiviazione anche questa di cui il pm aveva chiesto e ottenuto l'acquisizione innanzi al gruppo
Le le sommarie informazioni il raìs da Oscar Luigi Scalfaro indicate come presenti al faldone sedici che non abbiamo trovato lo stesso parla infatti le Seat di Gerardo Bianco è di Paolo Cirino Pomicino sempre dovrebbero essere faldone sedici ma non le abbiamo rinvenuta interrogatorio integrale del collaborante Cancemi in data quindici marzo novantaquattro perché quello versato in atti difetta di alcune pagina
E non risulta acquisito in forma parziale diciamo
L'interrogatorio integrale dell'imputato Calogero Mannino in data quindici febbraio del novantacinque del quale mancano alcune pagine pure questa
Quindi questo lo diamo concluso la leghiamo agli atti non è un'ordinanza semplicemente a un'indicazione di un indice degli atti che mancano
La casa la corte provenienza illecita le parti per verificare un punto
Anche con la nostra diciamo eventuali conoscenza risulta A pagina quattrocentodieci della sentenza del GIP
Care riguarda il GP del gruppo verificare si parlerà preventivo una doppia refertazione del grosso sugli indagine mafia appalti
E il gruppo in questa diciamo parte
Nasce il no non condividerà sintetizzo la ricostruzione operata dalla Procura di Palermo fa riferimento
Con queste parole nell'Elenco inoltre sicché il Gip di Caltanissetta ha investito della questione della gestione di questa indagine arrivo alla conclusione di escludere l'ipotesi del raddoppio informativa
Senza indicare questo provvedimento il cane alla ricerca non sembra inserito in atti eh ci conforta in questa interpretazione
L'atto di appello proposto dal Pubblico ministero il Pubblico ministero nell'atto di appello
Dice nel contrastare la diciamo con interpretazione è la tesi del gruppo
Dice piuttosto il gruppo ha preferito fare riferimento a un non meglio precisato nel meglio indicato provvedimento del Gip di Caltanissetta
Che avrebbe escluso la tesi della doppia refertazione in quell'incarico per quali motivi in quale anno in che contrastano con quelle parole con quale contraddittorio non è tuttavia dato Saltarello
Ci chiediamo e vi chiediamo serbo gli aveva conta sa dell'esistenza di questo atto
Per trattare agevolare perché dobbiamo risolvere questo quesito perché c'è uno fu ovvio per aggiornare le nostre ricerche in atti ovviamente non ce l'ha chiesto che il Pubblico ministero contesta se vogliamo metà dei dati che ci prospetta ragionarci la ricerca presso l'ufficio GP d'altezza età se esista o meno questo atto
Altrimenti la torta perderà di individuo giallo un provvedimento della parli al microfono avvocato potrebbe essere ma non ne sono assolutamente sicure un provvedimento della dottoressa Lo Forti che all'epoca era
G per a Caltanissetta
Però voglio dire noi l'abbiamo vista questa cosa qui la Roma Beppe Dati per poterci agevolare nella ricerca la procura generale non abitati dobbiamo considerate il riscontrata cioè è un'affermazione messa lì come di un dato di conoscenza su gomma conta è fatto ma contrastata dal dal Pubblico Ministero il quale pubblico ministero a sua volta si limita a dire non so che cos'è una torta rimane in questa impasse dovrebbe risolversi tutto ovviamente diciamo poi che architetta si tratta di beni che sono stati affrontati quindi diciamo per i quali in questa provvedimento se esista in che termini sarebbe c'è c'è una precedente sentenza che riguarda questo processo nel quale
Si faceva ricorso alla cognizione comune al dato di comune conoscenza le sezioni unite non sono state molto d'accordo ma si faceva riferimento a questo criterio
Sì ma non non essendoci l'atto da portare meglio mentre consultare quindi diciamo ci chiedevamo quindi la porta vetrata sottoterra prego
Parli al microfono
A
Ok ma
Capire
Dato soggettivo
Sì
Sì siccome come ripeto dagli atti che mancano professori acquisiti non abbiano su questa vicenda questa relazione dalla Pro procuratore Castagna egli quindi ci servirà branche creatività e se c'è un atto al cane e di diverso Impeciati dobbiamo comunque sciogliere il nodo una volta che noi abbiamo come dirà diciamo una traccia dell'esistenza di un documento che è dovrebbe essere da quello che si capisce di contrario avviso rispetto correggo diciamo di questa relazione o comunque sarebbe necessario fisico quindi poi siete in grado di portare a e cercare questo atto oppure si deve attivare l'accorta che andrà in onda edificando
Che
Segnalato
Dopo
La
Ci ha insegnato Arafat la colpevole io dico la sentenza di primo grado raccolta procedimento di coordinare carico di
Far riferimento alla questione Walter specifico riferimento alla doppia deportazione Omegna tutta l'attività indette acquisitiva che è stata fatta in quella diversa sede processuale si dice altresì che al riguardo dice sono irrilevanti per un verso alcuna documentazione Pubblico mistero per altro verso la documentazione propalato quindi potrebbe essere decisa e allora passiamo in ogni caso ci fa attivata o fare calcoli acclarare assumerà perché in questo contesto motivazionale si dice altresì dove vengono valutate sono state
Poste a sarà stata attenzionate dall'autorità giudiziaria eventuale
Errori procedurali e incongruenze procedurali da parte dei magistrati del distretto di Palermo con specifico riferimento a http quindi può essere che intanto si trova agli atti acquisiti innanzi la Corte non è serena procura generale in condizioni
Di potere fare una efficiente che abbiamo quindi diamo atto a una sollecita decisione da parte della corte del set questo atto si sia è ovvio che intendano diciamo come atto non esista intanto process chiamiamola coordinava le rime nell'indice come l'opera ma esso a vista rispetto agli altri atti questo
Non si imbocca ci poniamo il problema riguarda anche pura cioè dall'appello del punto esatto non non appello lei locale la quarta avverte può essere centinaia e centinaia di pessima perché comunque ogni anno hanno
Penso che sia tutto è registrato e diamo atto che la corte disposto ad integrazione materiale del fascicolo aumenta invece negato
Negli atti diciamo
Materialmente non rinvenuti pur facendone parte facendone parte originariamente
L'integrazione al materiale nel fascicolo processuale
Disponendo
L'acquisizione degli atti
Già indicizzati ma non rinvenuti come voi disciolte abbiano allegato al verbale
Ed altre sì
Caro
Sollecita
Le parti a verificare
Ed eventualmente produrre una
L'altro si fa riferimento più grande crac un'ordinanza di archiviazione è sembrata
Del Gip comunque a un provvedimento mettiamola così dal Gip di Caltanissetta
Relativo o alla gestione mettiamolo tra virgolette perché sono queste le parole che usa quel giudice riduce il vero
Dell'indagine macchina appalti
Basta possiamo chiudere gli occhi
Va bene il PGT
I canali di
Poter effettuare una ricerca
Negli atti
Facenti parte da dal procedimento principale
Che si svolge con il rito ordinario
Va bene
Possiamo continuare ad una
Grazie poi ovviamente essi tra malato se sarà necessario verbale domani integrate ai sensi e si trova a fare l'acquisito dicono sarà ovvio diciamo integrato il contraddittorio oltretutto accenniamo anche quest'anno prego possiamo grazie presidente gli atti
Si è inglesi dimettiamo
Sì Palombo ma
Risultava non sono indicizzati
Ripeto alcuni addirittura parzialmente acquisimenti quando vengono messe in anche quello che abbiamo l'altro fino ad allora barbara
Ricostruita nei suoi esatti termini genetici e finalisti ICI l'antefatto della vicenda processuale oggi rimessa voglio definitivamente conclusivo di codesta onorevole corte
Occorre analizzare in questa sede le risultanze probatorie raccolte direttamente dal collegio in accoglimento della richiesta di rinnovazione istruzione dibattimentale formulata da questo ufficio congiuntamente analisi questo da effettuarsi a talune pregresse acquisizione che ne costituiscono eccezionale riscontro
Ed invero Brusca Giovanni collaboratore di giustizia escusso in primis all'udienza del ventinove maggio due mila e diciotto ha riferito coerentemente e costantemente con le numerose pregresse deposizioni in maniera sinottica per cui che qui interessa e subito dopo la sentenza della Corte di Cassazione sul maxiprocesso si passò alla fase esecutiva della vendetta possano
Propositi questi già deliberati in precedenza allorché era stato deciso in caso di esito infausto della decisione di legittimità
Di mettere pagina cinque nella trascrizione del verbale di udienza in atto un piano di vendetta perché aveva tradito e che aveva contrastato Cosa Nostra
Così fu ucciso per primo riferisce ancora Brusca l'onorevole Salvo Lima passando poi alla strage di Capaci e di via D'Amelio ove furono barbaramente trucidati nemici storici di Cosa Nostra Giovanni Falcone e Paolo Borsellino la cui uccisione era stata messa in conto da Cosa Nostra già da diverso tempo
Indi il Brusca riferisce di aver ricevuto l'incarico direttamente o per interposta persona mercé l'intervento del suo braccio destro Biondino Salvatore dopo la strage di Capaci
Di uccidere l'odierno imputato onorevole Mannino Calogero
Così adoperandosi per predisporne e studiarne pedinamenti abitudini
Difatti riferisce il collaborante a pagina venticinque la trascrizione letteralmente quindi manda a dire tramite Biondino Salvatore di cominciare a lavorare
Per o credo fu direttamente Luís mi ricordo benissimo che mi diede l'incarico di poter portare a termine l'omicidio dell'onorevole Mannino o con autobomba o con armi convenzionali normalmente
Progetto omicidiario questo confermato nei suoi termini essenziali anche dal collaboratore di giustizia Gioacchino la Barbera seppur con le discrasie temporali emersa anche nel corso del confronto su tutto disposto da codesta
Prosegue inoltre il Brusca nel riferire che il progetto omicidiario non fu portato a termine perché improvvisamente stoppato dal
Indi il dichiarante riferisce pagine ventisei ventisette la trascrizione che prima dell'onorevole Mannino
Conosciamo che è stato cercato per alcune richieste per aiutarlo conoscevo alcune circostanze che l'onorevole Mannino era stato cercato da parte di Salvatore Riina per aiutarlo
Tipo ad aggiustare processi o qualche altro favore per intervenire su qualche cosa
In particolar modo sapevo che lui era molto amico del notaio Ferraro vicino a Matteo Messina Denaro credo che l'interesse riguardasse il processo Basile ci fu qualche intervento affinché l'onorevole Mannino desse una mano
Orbene tali elementi ampiamente riscontrati in fatto individuo Lizzano la causale del progetto micidiale intrapreso e danni dell'onorevole Mannino
Quale soggetto che aveva permesso le aspettative riparatoria riposte da Cosa Nostra per il giudizio di Cassazione e quindi da ascriversi tra gli amici traditori
Al riguardo sul punto occorre richiamare le dichiarazioni del collaboratore di giustizia onorato a Francesco esponente di spicco di Cosa Nostra reggente del mandamento di Partanna Mondello
Ed esecutore materiale
Dell'omicidio Lima
Il quale ha riferito di un incontro fissato da Rina nel febbraio novantadue presso l'hotel per la per il colpo di Terrasini per il quale erano stati convocati tra gli altri l'odierno imputato Mannino Calogero
Riferisce infatti l'odorato
Testualmente per quanto riguarda Mannino si deve uccidere
Intanto quello che non è che si possono uccidere tutti in un giorno perché ci vuole pure
Ma Mammano c'era questa lista di uccidere queste persone che ma io so solo che all'indomani del maxiprocesso ci sono gli ho detto che Riina diceva sempre Salvatore Biondino
Che se c'era possibilità di volersi voleva ammazzare a tutti a tutti i politici io dopo la sentenza del maxiprocesso
C'è stato subito che avevamo dato mi diceva sabbiatore biondino che avevamo dato l'appuntamento a Salvo Lima e che lui aveva fatto buca non si era presentato
Ma solo Salvo Lima
Ma non sono Salvo Lima anche queste persone di che io ho parlato di politici di politici di tanti politici che sono stati fissati degli appuntamenti che non si sono neanche presentato
All'esplicita domanda il Pubblico ministero
L'odorato rispondeva l'appuntamento l'appuntamento per parlare Salvo Lima era stato ricordo che era stato fissato un appuntamento mi diceva Salvatore Biondino e che non si è presentato e allora questo era diventato pericoloso questa cosa che lui non si era presentato ecco perché c'era la fretta di uccidere Salvo Lima
Perché quando una persona
Se ci dai un appuntamento e non si presenta chi ci va subito a sparare anche in Cosa nostra tra uomini d'onore era così perché certamente se non si presenta vuol dire che non è capito qualcosa
Ad espressa interlocuzione del pubblico ministero il quale chiedevamo onorato ma l'appuntamento per quello per quello che disse Bonn biondino gli era stato dato per parlare in che termini e di che cosa
Risponde onorato per quanto riguarda questa sconfitta che si era avuta per il maxiprocesso poi invece tu dici che subito di ammazzarlo
Chiede il pubblico ministero senta poc'anzi sto parlando di febbraio prosegue l'onorato nel novantadue possibilmente
Appositamente interpellato dal pubblico ministero di primo grado logorato dice a me mi ha detto che l'appuntamento era stato dato all'IVA con altri politici però mi ha detto di Lima
Quindi Pubblico ministero approfondendo il tema di indagini chiede espressamente all'onorato senta tornando all'episodio della Perla del Golfo
Lei ha detto qualche tempo prima lo ha collocato che come se prima dell'omicidio Lima
Si era dato appuntamento ai politici alla per la del Golfo l'appuntamento lei ricorda che era stato dato solo a Lima o ad altri politici
Risponde lavorato tra gli altri no ai politici si parlava anche di Mannino di quelli che erano nella lista alcuni politici però mi diceva biondino ha detto che il biondino ha detto che Salvo Lima gli aveva fatto la Blue perché non si era presentato
Ma scusi richiede il Pubblico ministero l'appuntamento se ho capito bene era con Lima Mannino ed altri c'era qualche altro i Salvo
I salvo che il Pubblico ministero sì ma lì ma gli aveva dato buca e gli altri gli altri non so se sono venuti
Orbene come rivela il rileva in maniera chiara i capitelli tali dichiarazioni costituiscono un eccezionale riscontro alle provocazioni il Brusca importanti inoltre in maniera certa ed univoca la ricostruzione fornita da
Tra le numerose altre occorre anche ricordare le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuffrè Antonino
Capo mandamento di Caccamo e referente privilegiato di Provenzano Bernardo
Secondo il quale dopo aver ricordato la riunione della Commissione provinciale di Cosa Nostra
Del dicembre novantuno preceduta da analogo consesso della commissione regionale
Fu deliberato su input ad iniziativa del Rina la vendetta di Cosa Nostra in caso di esito negativo dell'aggiustamento del maxiprocesso
Deliberando anche l'uccisione tra gli altri del dottor Falcone dell'onorevole Lima e di altri produci tra cui anche l'onorevole Mannino
Il quale tuttavia ha sempre respinto le accuse di contiguità con Cosa Nostra professando sì invece come vittima della mafia per la sua intransigenza nell'adozione delle strategie di contrasto
Ma ad ogni modo ciò che importa ai fini della ricostruzione processuale e che l'onorevole Mannino anche a voler aderire alle diverse opposte prospettazioni difensive
Secondo di le quali l'imputato era nel mirino di Cosa Nostra per la sua attività di contrasto al fenomeno criminale consapevole comunque ed in ogni caso di essere bersaglio della vendette la mafia si adoperò o minimo tramite l'arma dei carabinieri come ricostruito nelle precedenti udienze
Per intavolare un dialogo con Cosa Nostra e indurla ad abbandonare di propositi vendicativi nel cui mirino si ripete
E incontra stabilmente emerso vi fosse anche
Attorno riguardo occorre da ultimo richiamare le dichiarazioni rese da Padellaro Antonio che costituiscono un ulteriore eccezionale riscontro
Alla ricostruzione accusatoria quanto al movente dell'azione delittuosa poste in essere dal mandolino
E dal consequenziale rapporto sino al matematico instaurato con l'associazione Mascio
Difatti lo stato d'animo dell'imputato Mannino all'indomani della sentenza della Corte di Cassazione e del successivo omicidio in pregiudizio dell'onorevole Lima del maresciallo per Guazzelli e della strage Falcone
è emblematicamente riprodotto dalle dichiarazioni rese dal Padellaro il quale ha riferito di un colloquio often record avuto con l'allora ministro Mannino l'otto luglio novantadue tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio
Le indagini di polizia giudiziaria disposte a riscontro nell'effettiva sussistenza del colloquio
è seppur indirettamente del suo contenuto
Soltanto che attraverso l'analisi del sistema informatico nel quale fu redatto un appunto riassuntivo immediatamente dopo il dialogo hanno dato esito positivo e ad esse si richiama nella sua integralità
Dalla ricostruzione dell'incontro fornita dal Padellaro è invero emerso che in quella sede il Mannino ebbe a palesare in maniera inoppugnabile il suo timore di essere ucciso
Riferisce il Padellaro lui sentiva di avere che in questo momento era in qualche elenco di Cosa Nostra e che quindi la sua vita era
Non che emergono in maniera lampante la consapevolezza di essere oggetto specifico di specifiche avanzate e concrete attenzioni micidiale
Riferisce infatti il Padellaro ecco mi diede la sensazione di un uomo che si sentiva braccato e sapeva che ogni suo movimento era seguito ovviamente soprattutto nel momento in cui lui si fosse trovato a Palermo in Sicilia queste è stata la sensazione immediata che ha trasmesso
Indi il medesimo Padellaro ha pure ricordato che il Mannino gli riferì di essere stato avvicinato affinché si spendesse in favore di un no in morbidi mento della legge ed al regime del quarantuno bis
Tutte queste acquisizioni probatorie
Confortano inoppugnabile mente l'assunto accusatorio relativo al timore
Rectius al terrore dell'onorevole Mannino di essere trucidato dalla mano vendicativa di Cosa Nostra e della sua consequenziale turpe attività Criminal mente diplomatica avviata e patrocinata per superare il muro contro muro in una concreta prospettiva di illecito dopotutto DES
Al riguardo appare assolutamente opportuno rinviare al contenuto della successiva intervista rilasciata dall'imputato ventotto maggio novantatré al giornalista Augusto Minzolini
Dal tenore diametralmente opposto
Laddove il Mannino ben consapevole del mutato atteggiamento di Cosa Nostra disponibile a trattare con lo Stato
E verosimilmente certo di essere stato delegato dalla vista dei bersagli da eliminare si lascia andare a commenti poco lusinghieri di disprezzo e di dileggio nei confronti di Riina Salvatore
Proseguendo nell'analisi delle fonti di prova raccolte direttamente da codesta Corte va ricordato che Violante Luciano
Escusso all'udienza del ventisei aprile due mila diciotto ha fugato ogni possibile dubbio circa la sua credibilità affermando in maniera spontanea
Logica ampiamente condivisibile Daverio riferito all'autorità giudiziaria dei fatti a sua conoscenza
Soltanto successivamente alla pubblicazione di un articolo di stampa a firma di Felice Cavallaro pubblicato sull'edizione del Corriere della Sera del diciassette luglio due mila e nove
E riportante un'intervista a Massimo Ciancimino nel corso della quale quest'ultimo dichiarava letteralmente che mio padre
Voleva che sul punto i testi sulla trattativa fosse informato Luciano
Difatti l'onorevole Violante ha riferito di aver incontrato il venticinque settembre
Ed il ventotto ottobre del mille novecento novantadue durante il primo nel quale era presidente della Commissione parlamentare antimafia il colonnello dell'Arma dei Carabinieri morì Mario
Il quale mi disse che Vito Ciancimino all'epoca in stato di libertà e residente a Roma dalle parti di piazza di Spagna voleva riservatamente incontrarlo seppur nella sua qualità
Per un colloquio personale circa testualmente una questione politica così come venne etichettata e che comunque Ciancimino avrebbe chiesto qualcosa in cambio
Implicitamente con ciò anticipando le richieste che poi furono veicolate da vicino
Richiesta di colloquio questa che non fu accolta dal Violante il quale invito il suo interlocutore morì
Ad attivare i canali informali ed istituzionale per un un eventuale audizione Ciancimino innanzi la commissione parlamentare
Da ultimo ma non per importanza Violante ha ricordato di una interlocuzione con il ministero della Giustizia Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria in merito ad una richiesta relativa all'applicazione del regime detentivo del quarantuno bis
Richiesta trasmessa alla Commissione antimafia il dieci novembre qui fu dato seguito soltanto il successivo quindici dicembre
Ed allorché fu disposto risposto più il ministro Conso aveva già dato corso al mancato rinnovo di trecentotrentaquattro provvedimenti quarantuno
Durante la sua deposizione il teste Violante ha inoltre stigmatizzato la condotta investigativa del morì e del suo reparto come animata letteralmente da una certa eccessiva autonomia
Riferendo anche a proposito dell'avvicendamento dei vertici del DAP dal duo Amato Pazzini a Capriotti Di Maggio che quest'ultimo il Di Maggio era un personaggio molto irruento a differenza del capriolo
Orbene tale deposizione risulta di notevole spessore probatorio poiché tra l'altro conferma i contatti e la natura del rapporto avuto dal colonnello Mori con Vito Ciancimino
Interlocuzione questa peraltro conferma anche anche dallo stesso militare nel corso della deposizione resa innanzi la Corte di Assise di Firenze allorché confermo i contatti con Ciancimino ha vinto intrapresi per anni in attivare un'interlocuzione con Cosa Nostra per interrompere la strategia
Alla successiva udienza il diciotto aprile due mila e diciotto Lipari Giuseppe reiteratamente condannato per il delitto di associazione mafiosa
Ha riferito d'aver iniziato
A rendere dichiarazioni all'epoca ritenute fuorvianti ed un mero depistaggio allorché venne nuovamente tratto in arresto nel due mila e due unitamente a tutto il suo nucleo familiare
Dichiarazioni queste reiteratamente riferite e confermate nel tempo nonostante fosse passato più di un dj gli agenti e ad onta dell'avanzata alta del dichiarante
Ed invero Lipari
Ha in sostanza riferito d'aver appreso direttamente da Vito Ciancimino
Al quale aveva avere in passato presentato personalmente il Provenzano
Che alti ufficiali dell'Arma dei carabinieri nominativamente indicati iniqui imputati Mori e De Donno
Autorizzati da qualcuno più importante dalle alte sfere politiche pagina ventinove della trascrizione perché questa non è farina del loro sacco ripeto ancora per
Che lo avevano contattato
Dopo che era successo alla strage Falcone prima che morisse Borsellino
Per intraprendere un dialogo per indurre Cosa Nostra a stoppare la strategia stragista
Intrapresa dopo l'esito della sentenza del maxiprocesso
Circostanza questa che gli fa oppure riferita personalmente da Rina successivamente all'omicidio di Salvo Lima
Ha proseguito inoltre la lucidissima e coerente narrazione ricordando di essere stato arrestato subito dopo che la sentenza del maxi uno
Divenne definitiva e poi scarcerato nel settembre del mille novecentonovantadue
Ed in tale contesto temporale e prima del suo successivo arresto avvenuto nel settembre novantatré
Ha collocato l'invito ricevuto da Provenzano di recarsi a Roma per incontrare Vito Ciancimino all'Hotel Plaza per riferirli letteralmente pagina ventotto della trascrizione del verbale di udienza di andare avanti con la trattativa
Riferisce inoltre Lipari che dopo aver declinato un invito di Vito Ciancimino rivolto indirettamente tramite la di lui moglie mentre costui era detenuto dal figlio Roberto di procurargli un incontro tra Riina e lo stesso Ciancimino
Ricorda d'aver appreso dal Cina che costui era stato contattato da Ciancimino ha vinto
Che aveva bisogno di incontrarci con Riina per sapere le richieste
Quindi lo stesso Cina gli riferì che su incarico del Rinardo e capirò recapito presso la portineria dell'abitazione di Palermo del Ciancimino in via asciutti una busta contenente letteralmente pagina ventuno la trascrizione un foglio di carta con delle richieste con cui Cosa Nostra
A fronte dell'impegno che non avrebbe più sparato non avrebbe più fatto le stragi
Parole sue pretendeva la revisione del carcere duro quarantuno bis sequestro dei beni la durata della carcerazione preventiva delle modifiche della legge antimafia e aggiustare questi processi pagine diciassette diciannove della trascrizione del verbale
Venti ne stigmatizzata
La circostanza che l'Italia ad espressa domanda su chi fossero in quel periodo storico i differenti di Cosa Nostra nel mondo politico
Ha confermato quanto dichiarato in precedenza che pagina tredici
I cugini Salvo intrattenevano rapporti non solo con Lima ma li tenevano conto fino che era ministro degli Esteri a quei tempi con Calogero Mannino perché delle fattorie perché credo l'origine nasca con Mannino era assessore agli enti locali
Con Nicolosi l'ex presidente della regione edilizia
Il ventidue marzo due mila e diciotto
Veniva sentita la testimone Amurri Sandra
La quale ha ribadito
Come fatto nel corso delle precedenti reiterate dichiarazioni che il ventuno dicembre due mila undici mentre era seduta ad un tavolino all'esterno del bar Giolitti di fronte l'ingresso la Camera dei deputati
In attesa dell'onorevole Aldo Di Biagio con il quale aveva concordato l'intervista sulla compravendita dei voti vide arrivare l'odierno imputato non Moro onorevole Mannino Calogero
Più lentamente ad un signore poi ripreso con il telefonino dalla stessa musica identificato dalla di lei collega trovando nell'onorevole Giuseppe Gargani esponente campano del medesimo chiaramente politico dell'imputato
Se accomodare a un tavolino distante meno di un metro da quello che era seduta
Indi l'attenzione della teste venga attratta dall'aver percepito dai due interlocutori il nome di Ciancimino
E quindi o di successivamente e distintamente che Mannino in maniera concitata riferiva testualmente al suo interlocutore
Tu glielo devi dire avvenuta mi raccomando glielo devi dire
Dobbiamo dare tutti la stessa versione perché a Palermo hanno capito tutto
Dinoi hanno capito tutto e Ciancimino
E ne viene ovviamente Massimo Pupo è specificato nel corso del deposizione quel cretino
Ha detto sì un sacco di di cacciate ma su di noi ha detto la verità mi raccomando adesso vai subito subito devi dire a De Mita che dobbiamo dare a tutti la stessa versione se non ci foto no se non siamo finiti questa
Orbene dopo aver ascoltato indiretta le parole del Mannino la Murri riferì genericamente del particolare all'onorevole di viaggio giunto poco dopo che il Mannino di Gargani avevano abbandonato il bar
Solo successivamente apprese dalla stampa dell'audizione del De Mita di lì a qualche giorno
Il dodici gennaio due mila e dodici nell'ambito del processo trattativa Stato-mafia ed inoltre nel mese successivo apprezza anche che l'onorevole Mannino era indagato in quel procedimento
Sicché
Riferisce ancora la peste si decise di parlare dell'episodio con l'allora procuratore nazionale antimafia dottor Grasso e qui con il funzionario di polizia scampato ad un attentato omicida dottor Germana
I quali le consigliarono di di chiedere di essere sentite immediatamente dagli organi inquirenti paletti
Orbene il racconto della Murri scevro da qualsivoglia bio relativo all'attendibilità a meno di non voler aderire ad inspiegabili e dimostrate tesi complottiste e persecutorio
è stato poi confermato in primis dal racconto dell'onorevole Di Biagio
Il quale
Dopo aver confermato di essere stato di essere giunto all'appuntamento con la sua intervistatrice con leggero ritardo
Ha ricordato lo stato di notevole il turbamento mostrato dalla Murri per avere occasionalmente ascoltato propongo prima una conversazione dell'onorevole Mannino
Nel corso della quale costumi manifestava tutta la sua Inter preoccupazione all'interlocutore che poi successivamente di riferire essere l'allora collega di partito garganiche
Anche quest'ultimo
Successivamente ascoltato ha sostanzialmente confermato l'episodio dell'incontro con Mannino e la richiesta avanzata lì dal suo interlocutore di contattare l'onorevole De Mita ricordando anche il Gargano nel corso del colloquio si fece riferimento alle dichiarazioni che stava rendendo alla magistratura Ciancimino Massimo e dalla preoccupazione di essere potuti letteralmente o come successivamente edulcorato dal teste di essere preda
Orbene tale col deposizioni costituiscono un eccezionale conforto al narrato nell'ambito che quindi risulta spontanea querele e Pietro più credibile riscontrato e indubbiamente scevro da qualsiasi intento persecutorio
Alla medesima udienza è stato sentito anche il teste Cristella Nicola
Il quale dopo avere riferito di essere stato assegnato alla scorta del dottor Di Maggio
Quale vicecapo del Dap retto dal dottor Capriotti successivamente all'estate del mille novecentonovantatré
Ha ricordato che il dottor Di Maggio all'epoca abitava in Roma Trastevere nel medesimo appartamento del dottor Bonaventura appartenente quest'ultima i servizi segreti
E successivamente si trasferì in un appartamento posto al primo piano infine stabile di piazza ramo
Sempre in Roma
Indi Cristella riferito che il suo turno di unico caposcorta era continuativo extensa Soros e che sovente il dottor Di Maggio cenava al ristorante il Fontanone di piazza Trilussa unitamente ai suoi soliti commensali il dottor Bonaventura il generale Del Rosso Ganzer
L'odierno qui imputato morì ed il dottor Mourinho genio anche gli appartenenti a suo dire ai servizi
Ha pure ricordato di aver accompagnato un paio di volte il dottor Di Maggio anche dall'allora presidente RAI
Il Cristella inoltre confermato la circostanza che una volta al termine del servizio dopo aver accompagnato la personalità protetta presso la sua abitazione di passi di piazza Navona
La sentì discutere animatamente al telefonino affacciato alla finestra urlando al suo interlocutore in maniera concitata testualmente
Non possono chiedere al figlio di un carabiniere di scendere a patti punto
Il testimone ha pure ricordato che in quel periodo il dottor Di Maggio
Conversando in auto talvolta anche al telefonino si doleva di ricevere continue pressioni letteralmente riferisce il teste Cristello aspettare di attendere il momento alla di applicazione del quarantuno bis
Pressioni per aspettare
Che tuttavia sovente sentiva anche replicare io applico il quarantuno bis a tutti i mafiosi e questi non possono chiedere mica aspettare adesso glielo dico
Qui la gente muore e questi vogliono che non si ha più di quarantuno bis e mafiosi
Specifica domanda
E stigmatizzando in maniera tale plena emblematica
Il clima gravi gravitante attorno a questo processo con le parole impedisce letteralmente Cristella tutto quello che io dico poi non si ripercuote
Il Cristella ribadito che il politico Sicilia
Che pressava il dottor Di Maggio nel senso della non di applicazione del quarantuno bis uscì dalla sua bocca
Un certo Calogero
Ricostruita in tal modo la condotta riconducibile all'imputato Mannino Calogero
Quale finalizzata
Ad un rafforzamento se non proprio ad una istigazione del proposito trattati vista
Per evitare la prosecuzione della strategia stragista posti in essere da Cosa Nostra all'indomani del passaggio in giudicato della sentenza del maxiprocesso e quindi sostanzialmente per evitare di essere trucidati
In cambio di parziali cessioni dello Stato delle quali l'imputato costituiva uno dei principali interlocutori nella lotta a Cosa Nostra in primis
Attraverso l'applicazione del regime penitenziaria del carcere duro raggiunto Obiettivo tra l'altro con il mancato rinnovo di trecentotrenta
Quattro provvedimenti applicativi del quarantuno bis avvenuto nel novembre mille novecentonovantatré occorre adesso verificare
La sua sussumibilità sotto il paradigma normativo in testa
Ed invero va osservato come condivisibilmente fatto dalla Corte di Assise di Palermo nel processo a carico dei coimputati Bagarella Leoluca Biagio più altri con argomentazioni che questo ufficio ritiene di dover integralmente fare proprio che il reato di quell'articolo trecentotrentotto Codice sostanziale tende a tutelare la libertà di determinazione e di azione degli organi degli uffici pubblici da qualsiasi forma di quarta azione Sterne
Manifestate
Anche convisse semplicemente morale Cassazione quattro mila quarantaquattro seicentosedici del due mila tredici idonea comunque a comprimere inficiando no
Il percorso di formazione e o estrinsecazioni delle scelte politiche lato sensu
Soggetto passivo del delitto e perciò che qui interessa il corpo politico rappresentato dal governo della Repubblica
La nozione di corpo politico estetica è sempre stata alquanto compromessa nella dottrina tradizionale
Penalistica che spesso ha stentato di individuare gli organi riconducibile a tale previsione a differenza di quanto invece è più semplicemente e più semplice fare per le concorrenti nozioni di corpo amministrativo e corpo giudiziario pure richiamate nel medesimo articolo trecentotré
In realtà però
La difficoltà principale non va individuata nella nozione di corpo politico Quinzi quella più ristretta di cosa laddove non vi è diretta corrispondenza con esplicitazione normativa terminologica degli organi dello Stato
Tuttavia col termine di corpo
Può ritenersi che il legislatore abbia inteso riferirsi genericamente ad ogni autorità organo costituiti in collegio come si ricava dal successivo riferimento contenuto lo stesso articolo trecentotrentotto alla rappresentanza di esso
E comunque a qualsiasi pubblica autorità costituita in collegio
In altre parole ritenersi che il legislatore abbia voluto prevedere una forma più specifiche grave fattispecie di reato allorché il soggetto passivo sia non un singolo pubblico ufficiale o più pubblici ufficiali bensì
Un organo pubblico costituito in collegio
E ciò evidentemente per la maggiore offensività di una condotta delittuosa diretta verso autorità
Che per essere così costituita si identifica maggiormente contestato
Se così è allora l'attenzione deve spostarsi sull'aggettivazione del corpo come politico
E per quanto possa apparire tautologico e politico un organo che svolge una funzione politica dovendosi fare riferimento a quell'insieme di determinazione determinazioni per mezzo delle quali sia ministro lo Stato nei suoi vari settori di intervento in vista dello raggiungimento di fine vita
E che il governo possa e debba considerarsi qual è corpo politico appare pacificamente recepito dalla migliore dottrina pubblicistica secondo la quale Pitruzzella il governo è un organo costituzionale Complesso
Esercita una quota rilevante nell'attività di indirizzo politico dell'ente potestà pubbliche propri della funzione esecutiva
E quindi agendo collegialmente costituisce un corpo dello Stato
Ne vale ad escludere dal Governo quale soggetto passivo della norma incriminatrice de qua la previsione di cui all'articolo duecentottantanove CP
Atteso che la condotta punita dal trecentotrentotto CP è del tutto diverso da quella pulita dalla norma duecentottantanove e ciò sia che si consideri
Il testo di quest'ultima norma prima vigente all'epoca dei fatti per i quali si procede in questo processo che vi è più se si consideri il testo della stessa norma come successivamente modificato
Dal momento che il nuovo testo non ha fatto altro che rendere più esplicita la perimetrazione dalla condotta incriminata non a caso intitolato attentato contro organi costituzionale contro le assemblee ed inserito perciò spesso nel capo dei delitti contro la personalità interna dello Stato a differenza invece di quanto avviene per l'articolo trecentotrentotto invece inserito nel capo relativo ai delitti contro la pubblica
D'altra parte assolutamente dirimente riguardo alla formulazione dell'articolo duecento ottantanove previgente l'interpretazione diretta ad escludere dalla definizione il corpo politico il governo il fatto che la sentenza della Corte di cassazione del due mila e cinque sopra richiamata intervenuta prima della novella del due mila e sei
Articolo quattro legge numero ottantacinque diverse è dunque nella vigenza proprio nel tessere l'articolo duecentottantanove che ancor più che l'attuale testo escluderebbe l'inclusione anche del governo
Nella nozione di corpo politico di di cui all'articolo
Se così se pertanto nella vigenza del precedente testo normativo la corte di costruzione non aveva manifestato dubbi rispetto appunto all'inclusione anche del governo la nozione di corpo politico ai sensi articolo trecentotrentotto deve esserne verificarsi se la sopravvenuta formulazione dell'articolo duecentottantanove del conseguente raffronto con la previsione dell'articolo trecentotrentotto
Posso ora far riconsiderare la conclusione cui raggiunta la Corte Suprema
E la risposta ovviamente non può essere che negativa dal momento che l'attuale formulazione dell'articolo duecentottantanove non prevede ne punisce la minaccia e la violenza nei confronti dell'organo costituzionale e il conseguente turbamento dell'attività dunque
Sulla minaccia invero non v'è nulla da aggiungere essendo chiaramente escluso dalla previsti nell'articolo duecentottantanove così come anche il turbamento e l'attività dopo la modifica apportata alla richiamata novella legislativa
Beh invece da dire che gli atti violenti e dire che impedire cui si riferisce l'articolo duecentottantanove sono cosa ben diversa ed in astratto meno grave dall'usare violenza al corpo politico punita dall'articolo trecentotrentotto
L'uso della violenza al corpo politico richiede infatti questo o una sua rappresentanza sia diretto destinatario di
Abyss medesima subendone qui le conseguenze delle persone fisiche che la Costituzione
Gli atti violenti
Qui si riferisce l'articolo duecentottantanove invece sono diversi da quelli che attingono direttamente l'organo costituzionale nelle persone fisiche che lo costituiscono ricomprendendo piuttosto tutti quegli atti oggettivamente violenti che comunque pur senza colpire direttamente l'organo costituzionale hanno l'effetto di impedirne l'esercizio delle attribuzioni
Sì che rileva l'ambito di operatività dell'articolo duecentottantanove e diverso da quello all'articolo trecentotrentotto con la conseguenza che non può in alcun modo utilizzarsi la previsione specifica dell'articolo duecentottantanove
Per dedurre da questa che gli organi costituzionali
Tra cui per cui interessa di governo
Non possono ricomprende sì nella nazione di corpo politico richiamata all'articolo trecentotrentuno
D'altra parte ove si volesse seguire la tesi contraria
Si dovrebbe concludere che alcune gravi condotte mite finanche se commesse nei confronti di un semplice cittadino valenza in più quelle della minaccia
Sarebbe invece priva di rilevanza penale se con Messina in ai danni di un organo costituzionale politico riuniti in collegio ovvero tutt'al più dovrebbero qualificarsi ad una somma di singole condotte criminose
Commesse nei confronti di singoli individui privi di autorità
Di quell'autorità che promana dall'agire in rappresentanza dello Stato per di più nell'esercizio di funzioni costi
Analogamente va
La conclusione ove si ragionasse contrariamente sì per verrebbe a una conclusione illogica ed irrazionale e che dunque sotto tale aspetto non può che condurre all'Aversa contusione nel della distinta operatività delle fattispecie criminose di quegli articoli duecentottantanove e trecentotrentotto
Sia pure nella parziale coincidenza dei soggetti passivi in alcuni organi collegiali tra cui appunto il governo che svolgono funzioni sia costituzionale che
Di talché deve ritenersi che sia configurabile la fattispecie criminose di quell'articolo trecentotrentotto nel caso si usato violenza o minaccia al governo della rete
Per impedire in tutto in parte anche temporaneamente l'attività o comunque perturbato irregolare e ordinario funzionamento
Hanno largamente va argomentato in relazione alla configurabilità
Nella fattispecie criminose di quell'articolo trecentotrentotto nel caso che la violenza o la minaccia si perpetrata nei confronti già dell'intero governo riunito ma nei confronti direttamente ed indirettamente e anche per interposta persona di uno o più ministri del governo e del Governo fanno parte
Come infatti di anzi sostenuto soggetto passivo del reato e l'organo pubblico dello Stato
Nell'integrità nella sua composizione collegiale mediante la quale esercita le sue
Il reato in esame si configura anche quando la minaccia seppure indirizzata nei confronti di un solo componente dell'organo collegiale e non in presenza dello stesso organo collegiale riunito se ha però diretta a minacciare l'intero organo collegiale
Allo scopo di impedirne o di turbarlo e l'attività interpretazione era rafforzata questa dalla modifica dell'articolo
De quo ex legge luglio due mila diciassette numero cento centocinque che inserito le parole ai singoli componenti dopo le parole corpo politico amministrativo
Si configura comunque reato previsto all'articolo trecentotrentotto anche quando la gente
Un rivolgendo la minaccia ad un componente eventualmente non in presenza dell'organo collegiale riunito
Mira non già alla persona fisica del componente medesimo ma al corpo politico del quale il componente fine da parte al fine di impedirne otto rubarmi l'attività
Orientamento ermeneutico questo fatto proprio dalla precedente giurisprudenza legittimità Cassazione trenta aprile cinquantaquattro
Capello recentemente ribadito dalla Suprema Corte con la sentenza numero cinquantasei undici presentata diciassette gennaio due mila due
Sicché ne rileva pacificamente la consumazione del reato in corso intestazione da parte dell'imputato Mannino anche sotto il profilo sul
Parimenti risultano comprovate le circostanze aggravanti in considerazione subartico di sette tiene centocinquantadue novantuno trecentotrentanove e sessantuno numero nove CP
Circostanza quest'ultima erroneamente pretermessa nell'intestazione della sentenza oggi calendari ma correttamente contrastata al momento dell'esercizio l'azione penale con la richiesta di rinvio
Ed invero come correttamente argomentato la circostanza aggravante prevista all'articolo trecentotrentanove però aver commesso il fatto in più di dieci persone riunite
Avente natura oggettiva e pertanto estensiva confronto al riguardo una stazione trecentoundici novantanove barra due mila quattordici
Ricorre quando il reato è commesso appunto da più di dieci persone e pertanto deve certamente ritenersi
Sussistente nella fattispecie in esame di faggi
La minaccia a corpo politico contestata e pacificamente riconducibile all'associazione mafiosa Cosa Nostra
Nei suoi vertici deliberati di già di per sé composta da più di dieci persone trattandosi peraltro in questo caso di quelli regionali e provinciali come hanno riferito concordemente di numerosi collaboratori di giustizia escussi tra cui anche Giuffrè Antonino e Brusca Giovanni
Pertanto appare evidente che la partecipazione di un numero superiore a dieci persone Cosa Nostra integrale nella sua massima espressione rappresentativa
Sia stato efficacemente ed effettivamente percepita dalla vittima al momento della consumazione del reato
Circostanza fattuale che rileva indubbiamente nella fattispecie è qua
Essendo stato ben chiaro destinatari della minaccia
In primis il ministro Conso come risulta dalle edizioni dinanzi alla Commissione parlamentare antimafia ma anche il presidente consiglio Ciampi come risulta dalle notazioni della sua agenda la sua provenienza
Dall'associazione mafiosa Cosa Nostra nella sua interezza con conseguente maggiore effetto intimidatorio e minore possibilità di difesa derivanti per le vittime
Difatti
Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante de qua
E inconferente accertare se la minaccia sia stata deliberata contestualmente da più di dieci appartenenti all'associazione mafiosa nell'ambito di un'unica riunione ovvero
Se vi sia stata come non infrequente mente avveniva nelle dinamiche della detto organizzazioni una formazione progressiva
Della comune volontà comunque in ogni caso alla fine raggiunta con la partecipazione di un numero certamente superiore a dieci associata associati con funzioni direttive
E che poi sia stata ugualmente rappresentata al destinatario con la contestuale presenza in quel momento di almeno dieci persone dal momento che ha avuto modo come ha avuto modo di recente di osservare la suprema corte seppure in relazione ad altra fattispecie delittuosa nel caso che il reato commesso
Nell'interesse di associazione di tipo mafioso la simultanea presenza
Di più persone
Necessari a configurare la circostanza aggravante delle più persone riunite deve essere individuata in relazione i plurimi momenti in cui viene realizzata la condizione la condotta delittuosa e dall'altro la vita dei soggetti
Che intervenne a contattare la persona
Esplicita la natura collettiva della richiesta appunto proveniente da più soggetti appartenente al gruppo prima
Secondo un recente orientamento emerse consolidato sì nella giurisprudenza degli ultimi anni in relazione ai casi peculiari del cosiddetto estorsione diretta o a distanza
Vale a dire di estorsione commessa con minacce a mezzo lettera o o telefono
La circostanza aggravante in questione non richiede per la sua sussistenza la necessaria presenza simultanea di più persone riunite
E se invece configurabile anche se la minaccia e la violenza siano esercitate da un solo soggetto essendo sufficiente che la vittima percepisca che tale condotta provenga da una pluralità indivisi avendo
Tale fatto per se stesso maggiore effetto intimidatorio conformemente Cassazione
Anno due mila nove trentacinque zero cinquanta
Vale a dire ai fini della sua configurabilità
Non si reputa indispensabile la parte me ma certamente un in una prospettiva arrivo Centrica del requisito oggettivo dell'effettiva compresenza dei concorrenti al momento nella commissione del reato bensì si ritiene sufficiente
In una contrapposta prospettiva vittima o Centrica quella quello del requisito soggettivo del rafforzato metus ingenerato nella
Ciò significa
Che il baricentro del giudizio di sussunzione del fatto concreto del tipo criminoso viene spostato dal comportamento materiale dei concorrenti presi in considerazione dalla norma all'atteggiamento interiore del soggetto passivo
Sicché se la compresenza fisica nel luogo e dal momento della consumazione del reato e pertanto in una prospettiva ermeneutica di tipo aggettivo
Risulta pacifica per talune fattispecie criminose come ad esempio l'exemplum tantum i reati di cui agli articoli centonove OCSE ci seicentoventotto o se centoventinove cippi ex salterò Walter refertano altre dinamiche delittuose
Non è possibile con
Non è possibile richiedere nel suo concreto di venire la compresenza di tutti i partecipanti senza che venga meno per ciò stesso l'effetto più di personale e perciò maggiormente offensivo come percepito dalla vittima
Quanto alla circostanza di cui all'articolo sette che le centocinquantadue novantuno va osservato che essa non è esclusa dalla circostanza che il concorrente non faccia parte dell'organizzazione mafiosa
E agisca anche con l'intento di perseguire un interesse proprio e che pertanto l'aggravante in parola si realizza anche nel caso in cui la gente persegua
L'ulteriore scopo di trarne un vantaggio proprio dal fatto purché adesso si accompagni la consapevole
Di favorire gli interessa della cosca beneficiata o dalla medesima organizzazione
Come sto pacificamente sostenuto dal giudice di legittimità tanto da potersi considerare ormai illustre certo un
L'aggravante ed è qua ha comunque natura oggettiva riguardando una modalità dell'azione rivolta ad agevolare un'associazione di tipo mafioso e pertanto si trasmette a tutti i concorrenti dovranno
Sì che
Sia per la stessa genesi che fu per la finalità della condotta esaminato inducono a ritenere integrato l'elemento oggettivo della suddetta aggravante nella condotta dell'imputato
Analogamente può dirsi quanto al profilo soggettivo dell'aggravante mafiosa
Ed invero il dolo specifico di colui che abbia agito con lo scopo di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso o che comunque abbia fatto propria tale finalità
è incontestabilmente insito nel fatto che l'imputato unitamente a tutti i presenti i concorrenti del reato di minaccia a corpo politico pubblicato sul BUR Capua stimolando il superamento del muro contro muro
E quindi l'indicazione da parte dei vertici mafioso
Delle condizioni per tale superamento
Si sia inevitabilmente adoperato ciononostante agendo non soltanto
Rappresentando svantaggio che sarebbe potuto derivare per coloro che si temeva potessero essere vittime della vendetta mafiosa ma altresì
Per il vantaggio che certamente sarebbe in ogni caso derivato per Cosa Nostra
Nel momento in cui fosse venuta meno la contrapposizione frontale e la forte azione repressiva dello Stato già culminate nelle pesanti pene inflitte allestito il maxi uno
E più recentemente dopo la strage di Capaci
Nelle misure anche di rigore carcerario contenute nel decreto legge lottato dal governo della Repubblica l'otto giugno novanta
Va da ultimo ricordare
Progetto di esplicita contestazione l'aggravante ex articolo sessantuno numero nove CP presenta di fatto concreta
Dalla con dalla veste dell'imputato Mannino in quanto costruì quanto meno nel periodo iniziale dell'interlocuzione con Cosa Nostra ricopriva il ruolo di ministro della Repubblica
E di fatti pacificamente emerso in fatto che i primi contatti tra Nizza per un'interlocuzione trattati vista
Tra Ciancimino Vito e De Donno Giuseppe risalgono quanto meno ai primi giorni del mese di giugno mille novecentonovantadue allorché l'odierno imputato Mannino Calogero era ministro per gli interventi straordinari
Prima di passare alla richiesta dal conclusioni il collega ora esporrà sinteticamente in pillole l'esito della requisitoria siccome fatta grazie
Sì grazie Presidente signor ricco anzi ieri
Abbiamo perso sede impiegato tre udienze per questa requisitoria
Ce ne torniamo nella misura in cui capiamo le partite le difficoltà di codesta Corte però lo spirito che ci ha guidato e quello di collaborazione
Nella requisitoria vuole essere tendenzialmente deve essere no
Progetto di sentenza esso su alcune questioni ci siamo dilungati e per le ragioni che abbiamo ampiamente dedotta l'inizio settori ora però prima delle richieste conclusive
Riteniamo doveroso procedere un riepilogo dei fatti fin qui esposti
Ci sono principalmente i fatti che riguardano la prima fase della complessa imputazione di purtroppo attacco richiamare i fatti successivi posti in essere dai concorrenti dell'odierno imputato Calogero Mannino
E quindi mettere in evidenza la valenza dimostrativa di tutti tali fatti rispetto a quanto formaggio et d'imputazione
Ne ho parlato di numerose vicende
L'intento di quel intento di queste conclusioni è quello di riannodare le fila di queste vicende di confrontarle con il capo d'accusa
Si tratta di fatti rimasti provati al di là di ogni ragionevole dubbio
Alcuni di questi fatti pressoché tutti sono rimasti provati al di là di ogni ragionevole dubbio
Per le evidenze la convergenza degli elementi di prova acquisiti
Un paio al massimo tre sono rimasti provati beninteso anch'essi al di là di ogni ragionevole dubbio oltre che per gli elementi acquisiti anche per l'avventurosa lettura unitaria degli avvenimenti oggetto di valutazione
Questi dunque i fatti
A partire dall'inizio degli anni Ottanta in modo sempre più deciso ed irreversibile a partire dalla seconda metà di quel decennio si è valuta si è venuta a progressivamente asfaltare
Quella con la collaudata interlocuzione tra i vertici di Cosa nostra ed esponenti delle istituzioni repubblicane
Che aveva avuto come protagonisti sul fronte mafioso Gaetano Badalamenti
Che Stefano Bontate quindi corleonesi Salvatore Riina Bernardo Provenzano assurti al vertice quest'ultimi di Cosa Nostra all'esito della vittoria nella guerra di ne fa negli anni nove del mille novecentottanta e mille novecentottantatré e sul fronte est plus istituzionale fra gli altri i potenti esattori di Salemi cugini Ignazio e Nino Salvo l'europarlamentare Salvo Lima ed il sette volte presidente del consiglio dei ministri dei ministri Giulio Andreotti
Uno dei fattori decisivi della crisi di questa collaudate interlocuzione con il potere è stata
è stato uno di questi fattori decisivi il traumatico avvento al vertice di Cosa Nostra dei corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano in sostituzione dell'aristocrazia mafiosa palermitana dei Bontate e degli Inzerillo
Cosa nostra guida corleonese ancora più potente per gli introiti derivanti dalla centralità della stessa assunta a livello mondiale nel traffico delle sostanze stupefacenti ha vissuto con crescente sofferenza le difficoltà dei tradizionali Inter interlocutori sul fronte istituzionale
In progressiva difficoltà questi interlocutori nell'assicurare l'adempimento degli impegni assunti e ciò anche in ragione della sempre più crescente e prima inesistente attenzione da parte della pubblica opinione
Venuto meno il rapporto privilegiato con gli esponenti della corrente Andrea andreottiana del principale partito di Governo per le elezioni politiche del mille novecentottantasette Cosa Nostra appoggiato il partito socialista piuttosto che come era sempre avvenuto in passato la democrazia cristiana
Seppure alla ricerca di un nuovo accordo con esponenti della politica e delle istituzioni disponibili al dialogo per i capi di Cosa Nostra e segnatamente per Salvatore Riina
Gli anni del primo grande processo a Cosa Nostra istruito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono stati anni di relativa calma
Poiché confidavano posto che è così che la stato assicurate posto che in passato assicurazione analogo erano state sempre rispettate nell'intervento riparatore da parte dalla Corte di Cassazione
In favore dei mafiosi sotto processo soprattutto quelli della mafia vincente
E ciò grazie alla colonna alla collaudata garanzia impersonata dal giudice Corrado Carnevale in testo l'ammazzasentenze
Come peraltro ha incautamente ha raccontato al giornalista Padellaro l'allora ministro Calogero Mannino
Ancora un fatto già nel corso del novantuno i segnali provenienti dal fronte istituzionale in particolare le novità normative furono per Cosa Nostra tutt'altro che rassicuranti
Mentre alla fine di quell'anno i mafiosi dito torrida ebbero la crescente preoccupazione e concrete avvisaglie che il maxi processo in Cassazione sarebbe andato male
A causa dell'intervento di Giovanni Falcone che era riuscita ad impedire che le sorti di quel processo venissero affidate
Al presidente Corrado Carnevale
Già alla fine del novantuno la commissione provinciale di Cosa Nostra ma così ratificato la proposta di Salvatore Pina di eseguire la condanna a morte dei politici traditori
E dei nemici storici di Cosa Nostra non appena verificato si quanto sempre più temute cioè la sconfitta dei mafiosi con la conferma delle pesanti condanne inflitte dei giudici di merito da parte della Corte di Cassazione
Analoga ratifica Rina ottenne da parte della commissione regionale tenuta sia Denna sempre nel dicembre del novantuno
Fra i politici traditori il primo era l'europarlamentare Salvo Lima ed a seguire vi era l'odierno imputato Calogero Mannino
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino erano invece i nemici storici di Cosa Nostra per i quali venne deliberato di passare alla fase esecutiva della condanna a morte già decisa da anni
Il Mannino era nell'elenco dei condannati a morte non già per il suo impegno antimafia come Dalla Chiesa per fare un nome quanto piuttosto per avere un testo voltato le spalle a Cosa Nostra in un momento peraltro di gravi difficoltà per la stessa organizzazione
Dopo avere il Mannino beneficiato per anni dei buoni rapporti con esponenti mafiosi
Mannino era ben consapevole di questa sua situazione di condannata a morte di ciò si è confidato con angoscia e terrore con Giuliano Guazzelli Antonio Padellaro e Nicola Mancino così equiparando anche espressamente la sua posizione a quella di Salvo Lima e ciò è avvenuto con riferimento alla sua interlocuzione con il maresciallo gocce Guazzelli sia prima che dopo l'omicidio dell'europarlamentare mafioso
Salvo Lima venne ucciso il dodici marzo novantadue a quarantadue giorni dalla sentenza della Cassazione del maxiprocesso
Do che lo stesso non era riuscita a far ottenere in Cassazione agli imputati mafiosi un più benevolo il giudizio per un evidente segnale di vendetta rivolto a tutti gli esponenti istituzionali che avevano dopo decenni di dialogo voltato le spalle a Cosa Nostra
Prima di essere ucciso così ha riferito Francesco Onorato l'europarlamentare era stato convocato a rapporto dei vertici di Cosa Nostra presso l'Hotel Perla del Golfo di terrazzini ma non si presentò nella condanna morta venne pertanto eseguita
Anche Mannino venne convocato la Perla del Golfo per le medesime ragioni ma il predetto collaboratori di giustizia non è stato in grado di riferire se il Mannino si presentò ovvero non si presentò qualche egli nulla sette al riguardo
Una tale circostanza appunto affidata soltanto in termini probatoria alle propalazioni accusatori de relato di Francesco Onorato
Collaboratori di giustizia di straordinarie credibilità e tuttavia questa circostanza idonea a spiegare il terrore manifestato dal Mannino proprio in quei mesi
Negato
Mannino pura pur per far fronte alla condanna a morte di pronunciato a suo carico di cui ebbe certamente piena consapevolezza si rivolse non direttamente al ministro degli Interni come pure avrebbe potuto fare ma hanno un modesto viene detto con rispetto maresciallo dei carabinieri in servizio presso la sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Agrigento il maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli
E quindi anche attraverso la mediazione di qua serial genera Antonio Subranni all'epoca comandante del ROS dei carabinieri
E ad un funzionario dei servizi segreti civili il dottor Bruno Contrada
Il Guazzelli già in precedenza si era messo a disposizione del potente ministro Calogero Mannino svolgendo illegittimamente per lo stesso funzioni da investigatore privato
Al fine di agevolarne indagine penale con riferimento alla partecipazione del politico democristiano al matrimonio del figlio del capo mafia di Siculiana oltre che con riferimento all'accusa del pentito Rosario Spatola
Il maresciallo Guazzelli riguardo al pericolo di morte che tra la fine del novantuno e l'inizio del novantadue e che pertanto il Mannino si mise a disposizione e nelle settimane che precedettero il suo omicidio
Incontrò più volte il ministro oltre che il generale Subranni a Roma e per come riferito dal figlio Riccardo Guazzelli anche l'allora colonnello Mario Mori
Il maresciallo Guazzelli viene ucciso il quattro aprile novantadue visto omicidio è stato premeditato con le falangi armate facendo uso delle stesse identiche parole utilizzate venti giorni prima
Per la rivendicazione dell'omicidio di Salvo Lima a dimostrazione della unicità del disegno criminale
Sigla misteriosa quella delle falangi armate che ha rivendicato numerosi altri fatti di sangue di quella stagione stragista e che altresì Fitto firmato intimidazioni nei confronti di protagonisti sul fronte istituzionale della medesima stagione soprattutto con riferimento al tema della gestione delle carceri del quarantuno bis in particolare
Con riferimento alla quale rileva il sorprendente comunicato con cui le falangi armate non rivendicare una strage omicidi non minacciano nessuno mai sprechi est hanno espresso compiacimento per l'allontanamento dal dato di Nicolò Amato
Ecco ci fermiamo qui con l'udienza del processo d'appello a Calogero Mannino udienza che si è tenuta a Palermo il sei Maggio scorso lo ricordiamo la procura generale
Al termine di questa udienza ha chiesto la condanna a nove anni di carcere e dell'ex ministro democristiano imputato di minaccia a corpo politico dello Stato
Nel processo d'appello sulla alla presunta trattativa Stato-mafia
Mannino è stato assolto in primo grado e ha scelto il rito abbreviato ed giudicato per questo separatamente rispetto agli altri imputati per cui è in corso iniziato il ventinove aprile scorso il processo d'appello
Il processo di secondo grado a carico
Di Mannino è cominciato lo ricordiamo nel Maggio due mila diciassette davanti ai giudici della prima sezione della Corte e d'appello di Palermo presieduta da Adriana Piras
Due anni di udienze dunque con una riapertura dell'istruttoria dibattimentale in cui tra gli altri è stato risentito il pentito
Giovanni Brusca alla tesi della Procura generale che ha chiesto la stessa pena invocata in primo grado e che Mannino nella lista dei nemici che Cosa Nostra aveva ha deciso di eliminare per saldare
I conti con chi non aveva mantenuto intatti addio grazie ai suoi contatti con gli ufficiali della Rosso una sorta di trattativa con le cosche per salvarsi
La vita una ricostruzione bocciata però dal gruppo che vede nell'ex né al ministro democristiano il motore del dialogo
Che pezzi dell'arma dei carabinieri con coperture politiche avrebbero avuto con i boss per far cessare la stagione delle stragi un patto che avrebbe avuto come prezzo per le istituzioni l'impunità per il boss Bernardo Provenzano una linea meno
Rigorosa nel contrasto ai clan è un alleggerimento del carcere duro per i mafiosi il processo a Mannino il processo di primo grado è cominciato nel nel due mila dodici il quattro novembre del due mila quindici cessata
La soluzione è un anno dopo è stata depositata la sentenza la scorsa settimana come dicevamo davanti alla Corte d'Assise d'appello di Palermo ha invece cominciato il processo di secondo grado
Agli altri imputati della cosiddetta trattativa la scusa settimana nel corso dello speciale
Giustizia abbiamo avuto modo di ascoltare l'intera udienza un'udienza molto lunga iniziata con la relazione del presidente Angelo Pellino
Gli imputati della cosiddetta trattativa lo ricordiamo sono gli ex ufficiali del rosso malumori Antonio Subranni e Giuseppe De Donno i boss Leoluca
Bagarella e Antonino Cinà Massimo Ciancimino Marcello Dell'Utri tutti condannati al contrario di Mannino appende pesanti alla sbarra c'è anche il pentito Giovanni Brusca
Assolto per prescrizione del reato domani sera come dicevamo sentiremo la la seconda parte di questa udienza del processo d'appello a Calogero Mannino udienza del sei maggio
Scorso e intanto termina così anche per questa sera la puntata dello speciale giustizia tutti grazie per l'attenzione da Lorena Durso un buon ascolto dei successivi programmi di radio radicale