Rassegna stampa estera

Voi giovani scultori di radio radicale martedì quattordici maggio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta oggetto apriremo parlando di radio radicale mancano ormai pochissimi giorni una settimana Anna fine della convenzione che mette a rischio la vita per la nostra emittente nel fine settimana
Der Spiegel giornale settimanale tedesco pubblicato un lungo articolo
Sul governo populisti italiano che vuole abolire la stampa e questo è l'ultimo atto di una lunga lotta contro il giornalismo contro il giornalismo mi questo scrive tra l'altro Antonio Rainer raccontando
Prima quanto sta accadendo al Manifesto e poi quanto sta avvenendo nel caso di radio radicale vi proporremo ampi stralci di questo articolo di di Der Spiegel rimanevo poi su un giornale tedesco divelte per parlare per la campagna elettorale in vista delle europee e le conseguenze per d'Italia anche a livello europeo per l'Italia rimane solo una speranza
Il governo italiano chiede di modificare il regole dell'Unione Europea per poter spendere di più ma c'è sempre maggiore preoccupazione per i conti pubblici
E questo potrebbe avere un impatto sulle elezioni europee scrive tra l'altro divelte vi segnaleremo anche un commento uscito su El Pais firmato Antonio Muñoz Molina
Su quanto è cambiata la percezione dell'Italia in Europa nello specifico in Spagna un tempo in qualche modo gli italiani erano visti come culturalmente politicamente più sofisticati più flessibili meno rustici
Oggi invece c'è sono gli italiani che devono guardare alla Spagna per cercare buone notizie scrive tra l'altro El Pais
Sempre a proposito delle europee vi proporremo un commento uscito dal Wall Street Journal sull'azione a Lismore europeo che si sta rivelando molto locale il pezzo firmato Josef von Sternberg
Le Pen Salvini la Breguet Seat hanno un appeal molto limitato più limitato dalle loro le io e nazioni si tratta secondo Sternberg di fenomeni soprattutto concentrati in alcune regioni vedremo perché sulle elezioni europee parleremo anche di Regno Unito con l'avanzata del Brasile parti di Nigel fare aggio di Germania dove i Verdi tedeschi hanno il vento in poppa come titola oggi in prima pagina
L'Hammond
Se avremo tempo chiuderemo con le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina lo faremo con due editoriali uno dal Financial Times secondo il quale c'è ancora tempo finché tram pesci Jinping facciano un passo indietro
L'altro dal Pais accordo cruciale la crescita mondiale dipende dal fatto che Cina e Stati Uniti pongano fine alla loro guerra commerciale
Ma cominciamo da noi cominciamo da radio radicale e dal lungo articolo uscito su Der Spiegel settimanale tedesco
A firma Anton Reiner il governo populisti italiano vuole abolire la stampa e l'ultimo atto di una lunga lotta contro il giornalismo abbiamo a leggere
Ci si potrebbe chiedere se l'Italia abbia ancora bisogno di un quotidiano comunista come il manifesto il giornale esiste da quasi cinquant'anni il numero di copie si restringe sempre di più e qualche collega qualche giornalista sostiene che il Manifesto a i suoi tempi migliori alle spalle quando pubblicava i testi di Dario Fo e Umberto Eco
Ma la domanda è un'altra perché manifesto dovrebbe cessare di esistere proprio ora i giornalisti di questo quotidiano sono sopravvissuti a diverso crisi perfino a un tentato omicidio nel due mila un neo fascista invio una bomba alla redazione del manifesto il ventidue dicembre
Impacchettata come
è un regalo Di Natale come spiega il direttore del Manifesto Matteo Bonucci il giornale ha sette vite ma ne abbiamo già utilizzate sei
Bartocci sembra fatalista e c'è una ragione per questo l'ultimo e forse definitivo attacco al manifesto viene dallo Stato
Il governo sta di fatto cancellando i tre milioni di euro che il manifesto riceve come contributo pubblico l'editoria circa il quaranta per cento dei suoi ricavi impossibile compensare una perdita di questo livello
L'uomo responsabile di questa particolare crisi
Che nella redazione del manifesto viene chiamato il killer e Vito Crimi
Si tratta di un uomo di quarantasette anni dall'aria amichevole siede tra massicci mobili in legno a Palazzo Madama
Kimi non ha un posto di primo rilievo nel governo tra lega Cinquestelle ma ha un potere enorme e il sottosegretario all'editoria
Responsabile dunque della politiche a sui media e per crimine suo Movimento cinque Stelle questo significa condurre una politica contro la stampa
Così a dicembre il governo ha approvato una legge che prevede di tagliare gran parte del finanzia punti finanziamento pubblico all'editoria più di cinquanta milioni di euro riservati a piccoli giornali
E e e che al massimo entro tre anni non ci saranno più
Ma perché in in questo è solo il primo passo
Nel lungo periodo crimini vuole anche eliminare le sovvenzioni dirette come l'Iva ridotta sui giornali
Sempre secondo Crimi anche l'ordine dei giornalisti che dovrebbe proteggere la professione dei finti giornalisti
Deve scomparire Krešimir realtà vuole superare il termine giornalisti preferisce parlare di professionisti dell'informazione
Con loro cioè con Crimi e Cinquestelle tutto il passato è finito tutto deve essere nuovo
Crimi ricorda lo Spiegel è un sostenitore della prima ora del Movimento cinque Stelle e ritiene che i maggiori divulgatori di notizie false si hanno i giornali
I media interessati al suo provvedimento rischiano la sopravvivenza si tratta di alcune decine di giornali e di una radio la cosa veramente drammatica è che non c'è stata nemmeno una discussione dentro il governo
La tragedia speciale di del giornalismo italiano è che non c'è quasi nessuno a parte Crimi e pochi altri dietro a questa operazione
La misura di Crimi però il popolare e non solo tra i fan del Movimento cinque Stelle attaccare i giornalisti porta voti
Gli esiti di tutto questo poi si vedono in Italia quando i politici attaccano un giornale sgradito dicendo che scrive bufale si presentano come vittime di un complotto noi contro di loro la stampa contro il popolo
A un certo punto la sfiducia nei media prevale tra gli elettori e tra i lettori e a quel punto i giornali possono morire l'uno dopo l'altro
Per dieci anni in cui Movimento cinque Stelle passato dal nulla al governo il giornalismo italiano è andato costantemente in discesa i giornali hanno perso almeno il cinquanta per cento di copie migliaia di giornalisti hanno perso il lavoro
Decine di migliaia di chioschi di giornali hanno chiuso la reputazione della professione crollata altrettanto velocemente il sessantacinque per cento degli italiani dice di non fidarsi dei giornalisti
Crimi sostiene che togliere soldi ai giornali è una questione di credibilità perché non ci si può fidare dei giornali pagati dallo Stato
In realtà spiega Der Spiegel
La vendetta contro
I giornali contro la stampa i giornalisti è uno dei miti fondatori del Movimento cinque Stelle c'è perfino una data precisa il venticinque aprile del due mila otto
Quando Beppe Grillo dichiarava guerra al giornalismo in Rete si trova ancora un video di quel giorno a Torino quando Grillo gridava gran voce questi Corioni prendono anche i nostri soldi
Era la va fatto uno dei numero due darvi statua fa un cumulo ma rappresenta anche la vendetta quel giorno Grillo fece i nomi e diede numeri il Corriere Mercantile due virgola sei milioni va fan cumulo
Il manifesto quattro virgola quattro milioni vasto Angulo
Un anno e mezzo dopo venne fondato il Movimento cinque Stelle e dieci anni dopo arrivo al potere e applica quotidianamente in una fan curo
La domanda è è solo una tempesta passeggera oppure una svolta epocale e cosa rimarrà dopo la tempesta quando si perde così tanto
E a quel punto lo Spiegel parla di radio radicale in un palazzo vicino al Viminale e alla stazione centrale di Roma
Stazione termini anche radio radicale teme per il suo futuro questa radio esiste dal mille novecentosettantasei e a dispetto del nome non si tratta di un agitatore politico
La filosofia di radio radicale la trasparenza che si tratti di congressi di partiti di processi di dibattiti al Senato del Vaffa alcuno de radio radicale trasmette sempre tutto
Tutto il giorno sette giorni su sette senza scopo di lucro
In Italia dove la politica un tempo si faceva nelle segrete stanze questa radio è stata come una rivoluzione all'improvviso il Parlamento è diventato controllabile da ogni cittadino sulle onde FM e nell'archivio della radio ci sono
Duecentosettantanove mila registrazioni cinque decenni di storia politica italiana
Lo speaker ricorda anche un incidente diplomatico mille novecentottantaquattro ministro degli Esteri
Giulio Andreotti che disse ci sono due Stati tedeschi e due devono rimanere Andreotti cercò di giustificarsi dicendo che stava solo descrivendo
La situazione in quel momento ma l'archivio di radio radicale lo smentì dimostra il contrario
Tuttavia il governo non importa di tutto questo spiega
Ada Pagliarulo capo redattrice di di di radio radicale vogliono dare un taglio con il vecchio mondo giunge Pagliarulo
Sul suo schermo sullo schermo del computer
Di Pagliarulo cioè la notizia di un signore in Piemonte che in segno di protesta contro la chiusura di radio radicale ha messo la radio a tutto volume infastidendo i suoi vicini con i dibattiti parlamentari altri vanno oltre nella loro protesta il militante giornalista Maurizio Bolognetti ha fatto uno sciopero dalla fame per più di settanta giorni
Fino allo scorso anno la radio senza pubblicità ricevuto quattordici milioni di euro l'anno per il suo servizio pubblico poi all'improvviso cinque milioni sono stati cancellati e il resto verrà cancellato in futuro fino a maggio i costi sono coperti spiega da Pagliarulo poi per radio radicale i soldi sono finiti
Il sottosegretario Crimi ha invitato editori e giornalisti a diverse tavole rotonde per discutere del futuro dell'editoria il manifesto ha seguito i lavori di questi Stati generali radio radicale li ha trasmessi dal vivo ma i risultati nessuno li fa anzi i fronti si sono irrigiditi Crimi ha già annunciato che non intende fare marcia indietro sui tagli al massimo pensa a un sistema di coupon per i lettori vestitini coupon
Come negli anni ottanta la prima volta che compra il giornale le ricevi un secondo gratis e lo Stato paga il conto
Ma il manifesto non può aspettare
Per gli altri si tratta di gioco d'azzardo il rischio perdere tu
Così lo Spiegel che poi i nelle nelle pagine on Line questo il cartaceo ma nelle pagine on line pubblica anche l'intervista al nostro direttore Alessio Falconio racconta l'importanza dell'archivio di radio radicale
Appunto viene scritto cinquant'anni di storia politica italiana quasi quattro decenni
Sicuramente va bene o no
Le elezioni europee
Non partiamo da divelte perché perché si occupa dell'Italia e per l'Italia rimane solo una speranza scrive questo quotidiano
Tedesco il governo
Populista chiede di modificare le regole dell'Unione per poter spendere di più
Ma c'è sempre maggiore preoccupazione per i conti pubblici questo potrebbe avere un impatto sull'elezione europea una sorta di speranze la speranza fondamentalmente che cada il governo
L'Italia si è diretta verso
Sì diretta da sola verso una situazione disperate i debiti stanno aumentando l'economia sta rallentando le prospettive economiche sono cupe la coalizione di governo tra Movimento cinque Stelle la destra populista della lega è così divisa
Che non è di alcun aiuto per l'economia malata tutti cercano di imporre all'altro
Il loro piano ideologico per tornare a crescere ma l'unica cosa che realtà greci il debito a un livello record quasi due virgola quattro trilioni di euro
Il programma economico della coalizione populista sta ottenendo brutti voti da tutte le parti
In più recente arrivato dalla Commissione europea che ha criticato le due principali misure del Movimento cinque Stelle e della lega quota cento e del cosiddetto reddito di cittadinanza non sono riusciti a far ripartire l'economia peggio la commissione si aspetta che il deficit salga al tre virgola cinque per cento il prossimo anno che la regola del tre per cento venga violata
I mercati finanziari sono già l'allarme con lo spread che ha ripreso a salire a quota duecento settanta e oltre
I mercati temono un replay della disputa tra Brussel e Roma e allora qual è la speranza almeno di divelte in questa situazione le elezioni europee stanno diventando l'ultima speranza per liberare Greenpeace Italia dalla stagnazione
Dopo il voto di fine maggio ci potrebbe essere un poderoso spostamento di equilibri politici e perfino elezioni anticipate inesperti scommettono su questo scenario
Elezione a fine settembre e sperano in un nuovo inizio quale nuovo inizio fondamentalmente un Governo tutto di destra
Se nuove elezioni produrranno una coalizione stabile tra Lega e Fratelli d'Italia il programma economico potrebbe portare una risposta costruttiva dei mercati della Commissione europea dice
Clemente De Lucia economista di Deutsche Bank Lega e Fratelli d'Italia vogliono per Investimenti e tagli alle tasse un'alleanza di destra potrebbe strappare l'Italia dall'età Argo economico scrive tra l'altro divelti in questo articolo che poi prosegue cioè cioè c'è però un un elemento non deficit e il debito continuerebbe a salire anche con le ricette
Proposte da Lega e Fratelli d'Italia
Invece sull'Italia
E lo Stato dalla sua politica va segnalato anche un intervento pubblicato da El Pais di Antonio Muñoz Molina Italia fulgore ed eclissi essere italiani era un modo per essere più sofisticati politicamente culturalmente più flessibili meno rustici
Il riferimento agli anni Settanta quando molti giovani spagnoli cresciuti nell'isolamento e nella rozzezza della dittatura franchista guardavano l'Italia come ad un esempio da seguire
Il paese di Bertolucci Pasolini Berlinguer esercitava sulle nuove generazioni spagnolo e un fascino particolare
All'epoca essere come gli italiani significa essere significava essere più sofisticati politicamente e culturalmente oggi invece è tutto diverso se si aprono i giornali si vede il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini che non vuole commemorare il venticinque aprile la liberazione o che scatta foto in Ungheria
Davanti a un'immagine terribile spettrale dell'Europa filo spinato le torri di controllo
L'attraente fulgore che contraddistingueva Alitalia cinquant'anni fa oggi è solo un ricordo che sembra essersi eclissato poco a poco
Forse dei tempi di Berlusconi forse anche prima quando con l'omicidio di Aldo Moro tramontò il sogno del compromesso storico
Ad ogni modo di questi tempi le buone notizie agli italiani arrivano dalla Spagna scrive tra l'altro Antonio Muñoz Molina su El Pais sembra proposito d'Italia di elezioni europee da segnalare un articolo che c'eravamo persi uscito sul Wall Street Journal
Il dieci di maggio venerdì e firmato da Joseph Sternberg
Sul nazionalismo europeo che si sta rivelando molto locale cioè poco nazionale molto regionale le penne Salvini la band zitta hanno tutti un appeal limitato
Il crescente nazionalismo è ampiamente considerato come la forza trainante della politica europea e globale
Ma forse è giunto il momento di ripensarci ci sono crescenti prove che la vera forza di e tra questa evoluzione politica sia molto più localizzata
Il regionalismo
Il punto di partenza per capire quanto non sono nazionali gran parte dei movimenti nazionalisti e guardare dove si concentrano i loro voti
Perito saperlo sommo nazionali di Marine le Pen in Francia si tratta Bellar zona nella regione del Nord Est e quella del Sud per Alternativa per la Germania in Germania e la Germania dell'Est la Breguet scritte non è stata britannica ma inglese al massimo gallese
Nel caso di Salvini c'è stato anche un cambiamento diventato da partito regionalista ultranazionalista ma
Poi lo stesso avvio ha dovuto fare marcia indietro di fronte alle proteste di una parte importante del suo elettorato Pacini Etro sull'uscita dall'euro e dall'Unione Europea perché
La parte regionalista diciamo del Nord verrà contrario insomma una riflessione interessante quella di Sternberg su Wall Street Journal non abbiamo altro tempo allora vi segnaliamo il Times di ieri un editoriale sul vecchio parti di Nigel Farage vuoto pericoloso
Il fatto che Teresa ma i continui occupare Downing Street ha creato un vuoto politico che il Brasile parti sta riempiendo tanto è vero che i sondaggi lo danno il ventisette ventotto per cento per le elezioni europee
Chi invece dovrebbe andare bene in Germania sono i Verdi un po'in controtendenza rispetto ai movimenti nazionalisti e populisti lo racconta nel mondo oggi in prima pagina
I Verdi tedeschi hanno il vento in poppa sono accreditati del diciannove per cento il doppio del due mila e quattordici diventerebbero la seconda forza politica in Germania con questo però oggi ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale