La proposta di legge del Partito Democratico sul conflitto d'interessi digitale. Intervista a Francesco Boccia

Radio radicale siamo con Francesco Boccia del partito democratico per parlare della proposta di legge che è stata presentata oggi a Montecitorio di cui lui è il primo firmatario sulla conflitto di interesse digitali che mira ad impedire alcune pratiche di diciamo di cambiamento dell'opinione pubblica attraverso tecniche occulte e disciplinati la decadenza dell'eleggibilità e che in Parlamento allora è una risposta alla proposta di Di Maio di una legge sul conflitto di interessi e metterebbe queste norme in un futuro contratto di governo col Movimento cinque stelle
No non è una nostra risposta noi siamo per regolare il conflitto di interessi non siamo non abbiamo interesse per il conflitto permanente mi pare Di Maio
Ogni giorno si inventi qualcosa pur di DT gare con qualcuno soprattutto insomma le Salvini sono ormai diventati degli di professionisti del conflitto tra loro no ne vogliamo regolare il concreto interesse al tempo associa digitale questa società è tutta digitale non sarà sempre di più economie digitale e a maggior ragione il rapporto tra economia e democrazia non può non essere colato
Non l'ho detto io ma lo ha detto lo stesso Zac ben qualche giorno fa ha ammesso di aver abusato ammesso Facebook cancellando
Molte pagine per milioni di utenti e di aver dato più forza
A coloro che
Utilizzavano maldestramente la loro rete la loro piattaforma
La scelta di Zaka Berti e la dimostrazione
Che i Paesi devono difendersi
Non possiamo aspettare che capitalista decide ad un certo punto di diventare buono
Za che perché ha deciso di cancellare alcune pagine perché non altre in Italia la cosa è molto imbarazzante perché riguardo soprattutto d'utilizzo improprio illegale aggiungo io fatto da lega soprattutto il Movimento cinque Stelle mandato non è questo ne vogliamo che chi fa business privato non possa incidere sulla partecipazione democratica quindi piattaforme web browser
Chi fa sentiment analysis pratica di indagini su tutte attività che devono essere regolate
E se non rispettate sanzionati sia sul piano penale come abbiamo detto in questa proposta di legge che sul piano economico ci sono molte da un milione a dieci milioni di euro per chi fa questa attività
Per ragioni di business e intende alta quella utilizzata per una competizione elettorale se su scala regionale che su scala nazionale su scala europea ecco chi pratica l'open source alla trasparenza dei dei dati di questo tipo di attività
Cambia qualche cosa per la sua eleggibilità e per la sua non decadenza certo se queste piattaforme sono piattaforme open source cioè aperte
Con algoritmi visibili e fanno capo a partiti politici possono esser fatte non siamo contenuti città a favore digitale tecnologie
Ma usati a fin di bene non usate per raggirare gli altri e soprattutto non ci può essere legame tra chi fa business
E chi
Rappresenta le istituzioni attraverso cariche politiche questo legame non può esserci e quindi questo non vale solo per Casaleggio come pensano alcuni che in palese conflitto di interessi perché controlla attraverso la Casaleggio Associati
La piattaforma russo che a sua volta selezionato un terzo del Parlamento e più di mezzo governo quindi c'è un un palese conflitto di interessi fare diciamo ai tanti che fanno attività di profilazione degli utenti o che gestiscono dati
E se lo fate per ragioni economiche
Questo deve essere ben chiaro
E le autorità che inseriamo nella legge fanno questo controllo ma non possono incidere sulla partecipazione democratica
Se lo si fa come lo fa russo per la partecipazione democratica basta dire che un partito politico ma a quel punto Casaleggio il capo di un partito politico non fa business e poi incide su un partito politico indicando anche i ministri che devono essere letti perché questo che devono essere nominati perché questo è un evidente conflitto di interessi
Ovviamente dal conflitto interessi costa lo abbiamo normato tutto tondo vale per gli editori tradizionali vale per tutti coloro che fanno business che possono essere regolati e gestiti con dei provvedimenti qualsiasi da un Consiglio dei ministri della Giunta regionale o da amministrazioni pubbliche su cui la politica incidente ne vogliamo mondo trasparente un mondo che non sia opaco un volto che è ormai tutto digitale digitare una comparto digitale purtroppo la nostra vita è nostra esistenza questi qui insomma telefoni sullo smartphone
Incidono sì e no per il cinque per cento le telefonate rispetto alle attività quotidiane tutto il resto novantacinque per cento sono dati informazioni se però chi le utilizza per ragioni Binasco incide sulle scelte democratiche capite bene
Che rischia di farci trovare in un mondo in cui comanderanno solo quelli più forti o quelli che hanno accesso alle informazioni questo nome e nella politica se ne occupa intanto facciamo regole condivise quindi sfidiamo
Il Movimento cinque Stelle alla lega e gli altri partiti presenti in Parlamento
A sostenere la nostra proposta di legge sul conflitto di interessi digitali da un lato l'altra proposta ente
La l'altra nostra proposta di legge che quella Fiano
Disciplina la casistica tradizionale insieme queste due
Aprono confronto in Parlamento del partito democratico queste due proposte le mette a disposizione di tutti i gruppi
La ringraziamo per la sua disponibilità per averci spiegato il senso della sua proposta di legge sul conflitti regola il conflitto di interessi digitale grazie a Francesco Boccia del partito democratico