"Se non ora quando?"

Prova uno due tre prova
Dopo lui per quello che riguarda il calendario dopo le relazioni daremo subito inizio al dibattito con interventi che propongo che durino tassativamente dieci minuti e non di più
Sono già iscritti a parlare nella mattinata numerosi compagni e amici quindi
Io penso possiamo prevedere di lavorare fino alle tredici e trenta
Poi faremo un'interruzione per riprendere alle quattordici e quarantacinque
Le richieste di intervento devono essere rivolte alla segreteria del convegno
Come sapete nel pomeriggio sono previsti tra gli altri l'intervento del presidente della Camera onorevole Giorgio Napolitano e dei ministri il branco umano Valdo Spini più arriveranno soltanto nel pomeriggio avendo impegni di lavoro durante la mattinata i qui per quello che riguarda il calendario il pressante invito invece riguarda ahimè il finanziamento di questo convegno tutti quelli che sono qui e anche quelli che stanno arrivando e arriveranno ci sono pagati il viaggio e si pagheranno naturalmente il costo della permanenza a Milano che così fanno fronte improprio al maggiore dei costi di un convegno nazionale di questo tipo
Tuttavia noi del signor Dell'abbiamo speso già diciamo circa sei milioni per organizzare questo convegno degli inviti e altre e altre cose della spedizione costo all'OLAF la sala che c'è stata gentilmente concessa dalla Camera del lavoro ad un prezzo molto basso ma qualcosa costa anche essa insomma dobbiamo attraverso una sottoscrizione tra i partecipanti al convegno arrivare più o meno a questo ciclo e abbiamo pensato che fosse più produttivo ed elegante farlo impegnandoci
Tutti quelli che sottoscrivono diciamo almeno trenta mila lire a inviare gli atti del convegno cioè tutte le relazioni gli interventi che verranno registrati podismo binati e quindi potremo inviargli a casa gli atti di tutto il convegno naturalmente vi preghiamo di corrispondere a questa nostra a questa nostra sollecitazione perché altrimenti per noi gli abbiamo organizzato l'iniziativa sarebbe un guaio molto molto serio adesso possiamo dare inizio ai nostri lavori con l'introduzione di Salvatore greca
Grazie
In queste osservazioni introduttive ai lavori del nostro convegno io vorrei semplicemente suggerire tre punti tre abbozzi di riflessione fresche Emilia argomento
E sono tre punti tre schemi di argomento che prendo lo spunto dalle tre domande
Del rabbino il il cui è legato il titolo del nostro convegno
Perché le domande sono nell'ordine la prima è se io non sono per me chi è per me la seconda suona e se io non sono per gli altri ci sono io e la terza in ordine e quella che dà titolo al convegno e se non ora quando
Ora procedono a ritroso avrebbero come come un gambero partendo da quest'ultima
A me sembra essa definisca almeno due caratteristica saliente
Di una fase di una situazione o di un passaggio di un passaggio che coincide con quello in cui noi ci troviamo
Nell'epoca di quella che a me sembra essere l'implosione del sistema politico italiano
Molti parlano di rivoluzione giuridica o di rivoluzione di velluto guarda la situazione di velluto con bombe a me sembra un implosione del sistema politico italiano
Nell'epoca del collasso della sua struttura consolidata nel tempo collusiva
Consociativa
E ampiamente corrotta
Nella fase dell'ineludibile ridisegno delle geometrie istituzionale della Repubblica
E di una gravissima e non indipendente crisi economica
Con il suo corteo di costi in termini di sofferenza sociale di esclusione di umiliazione
Di degradazione di privazione di diritti e di opportunità e benessere per uomini e donne che da cittadino cittadina sono sistematicamente ordinariamente convertiti insufficiente
Ora le due caratteristica saliente sono quelle proprie di ogni crisi il rischio l'uscita negativa ma anche l'opportunità e se non ora quando suggerisce che non vi è un esito predeterminato
Una specie di direzione di marcia fissata dalla misteriose leggi della storia
Che l'esito non è indipendente dalle nostre scelte
Dalla nostra assunzione di responsabilità
Dalla nostra capacità di offrire risposte plausibili
Credibili e chiare ai dilemmi molto ardui di fronte a cui è la comunità nazionale
Sullo sfondo di una scena Interna della sua massima disunita e sullo sfondo di una scena Esterna così drasticamente mutata dai processi innescati dall'ottantanove
Se non ora quando si può allora riformulare molto semplicemente così
La crisi che si assume che si ci si augura irreversibile
Della struttura collusiva e consociativa del sistema politico italiano della struttura consociativa coperta e di quella palese per usare la terminologia di Alessandro Pizzorno come la proposta in un recente saggio sulle origini e le radici del consociativismo italiano
E della correlata Folding politica affari
Richiede esige oggi che il progetto in adempiuto e come è noto bloccato per cinquant'anni più o meno di una democrazia fondata sull'alternanza sia l'esito cioè la posta in gioco
Il valore
Una democrazia dell'alternanza richiede a sua volta
Come sappiamo la di polarizzazione del sistema politico e che non vuol dire assolutamente necessariamente la di parti filtrazione
E questo naturalmente non è qualcosa che si ottiene con un FIAT grazie a nuove regole elettorali o un diverso modo per convertire voti in seggi oltretutto la legge elettorale non sembra essere un risultato particolarmente brillante quella attualmente escussione in proposito
Quindi abbiamo una doppia difficoltà
L'esito dell'alternanza
L'obiettivo di una democrazia normale e almeno decente presuppongono un processo
Chiedono tempo
Non troppo prevedono una sequenza che tenda almeno alla semplificazione dell'offerta di politiche pubbliche tra loro alternative
Da parte almeno di un numero decrescente di forme di associazione politica di partiti o di soggetti politici
In ogni caso il processo di semplificazione dell'offerta per la scelta democratica di cittadine e cittadini
è un processo che incentiva o dovrebbe ragionevolmente incentivare coalizione
Un processo che si generò cuoce nera sì grazie alla convergenza
Possibile non necessaria su agenda cioè su cose da fare
Su programmi di soluzione di problemi su politiche i cui effetti toccano i diritti al benessere dei cittadini e delle cittadine alla fine la qualità della loro vita individuale e collettiva e peraltro a quella dei loro figli nipoti
Io credo che non dovremmo dimenticare che il discredito nei confronti della politica
La cosiddetta politica dell'antipolitica che realtà serpeggia vari grandi differente in tutte le democrazie rappresentative pluralistica
Dipende in buona parte dalla percezione spesso giustificata del fatto che la politica sembra divenire un filare o il in come si dice qualcosa di autori perito al sistema politico e non un mezzo o un insieme di mezze per la tutela dei diritti per l'ascrizione dei simmetrici doveri
Per la distribuzione dei costi e dei benefici per gli unici Fini intrinseci che in una democrazia è sono o dovrebbero essere i cittadini e le cittadine che hanno una vita da vivere
In due parole il processo che favorisce come esito la democrazia dell'alternanza è un processo che alla fin fine è fatto di convergenza sulle cose da fare che toccano le questioni di vita individuale e collettiva
Il lavoro il lavoro che non c'è o il lavoro che cambia
Il fisco la salute la pensione ed educazione la sicurezza l'ambiente naturale artificiale
La casa la possibilità di perseguire responsabilmente il proprio progetto di vita rispettando l'eguale diritto degli altri il poter padroneggiare le circostanze e non esserne subito quando non schiavo
Vorrei sottolineare che il confronto programmatico che primo essenziale per verificare costruire concrete possibilità di convergenza di azione comune
E secondo è coerente con il difficile ineludibile Processo che mira all'esito della democrazia dell'alternanza
Dovrebbe prendere terribilmente sul serio il punto di vista la prospettiva dei bisogni e dei valori delle aspettative delle questioni di vita dei cittadini
Come dire in prima battuta a parte popoli e in democrazia a parte principessa viene dopo
Ora questo non vuol dire che le cose da fare le agenda e i programmi coincidano come dire con la fotografia degli interessi o dei bisogni
Una specie di idea della politica sportello
I programmi e i provvedimenti richiedono la virtù politica della scelta della selezione della definizione dei priorità della responsabilità
E aggiungerei della lungimiranza cioè della capacità di estendere l'ombra del futuro sul presente in modo che sia tuttavia rispondente alle questioni di vita di uomini e donne e sia per essi rese riconoscibile
Ora il progetto di Alleanza democratica indipendentemente dalla inevitabile varietà e complessità dei percorsi
Sulla prospettiva attuale la relazione di Umberto Ranieri verterà
A me sembra aver avuto il suo centro nell'idea di questo processo di convergenza sulle cose da fare
In un processo che coinvolgesse coinvolga
Differenti soggetti e cultura e tradizioni di giudizio credenza politica e morale
Nella direzione di uno schieramento genuinamente pluralistico ma altrettanto genuinamente progressista quali che siano le varie interpretazioni di questo termine e di nuovo se non ora quando
Il riferimento alle cosa da fare
Al confronto fra programmi e provvedimenti intesi come soluzione di problemi non è affatto indipendente come alcuni sostengono da quelle strani oggetti che noi usiamo chiamare valori o ideali
La prospettiva i criteri i principi che presiedo ne orientano le politiche
Dipendono da ciò che per noi è importante da ciò che vale da ciò che è più importante o prevale in caso di conflitto fra valori alternativi
Così confrontare programmi e anche insieme mettere alla prova ideali principi valori che fanno parte della propria cultura dei propri vocabolari ereditati di moralità e politica
Io non credo alla contrapposizione fra voi discutete di ideali e non discutete di programmi quando si discute di programmi se si parli se si fanno le cose sul serio si mettono in campo criteri di selezione
Se volete principi che modella no programmi
Il ricorso a questi vocabolari e non ad altri e quanto ci identifica ci consente di riconoscerci nella prossimi le nella prossimità e nella distanza rispetto ad altri
Questo è il presupposto è inevitabile di un confronto e di una verifica di convergenza sulle agenda sui programmi sulle cose da fare
Ora l'esito può naturalmente dar luogo ad una visione più ricca e complessa
Proprio perché si avvale della varietà di identità valori culture e sensibilità nella identificazione nei dilemmi nella proposta delle linee di soluzione
Io sono convinto che una delle grandi tradizioni e delle culture che possono e devono oggi mettersi in gioco in questo confronto sulle cose da fare
Sia quella che possiamo identificare per intenderci con la tradizione del socialismo democratico e liberale un attrezzato che peraltro non è identificabile necessariamente condurre partiti è una tradizione che coinvolge pezzi che coinvolge grandi pezzi
I grandi pezzi di storia di comportamenti collettivi di conflitti sociali
Di prospettive
Io sono convinto che i valori e i principi che hanno modellato in questo secolo ormai declinante politica e istituzioni miranti a scopi di giustizia distributiva
Alla screzio né di eguali diritti di cittadinanza sociale
Alla generazione di ecco eguaglianza di opportunità per uomini e donne
Alla solidarietà e alla responsabilità collettiva al miglior arrangiamento inevitabilmente instabile fra richieste di efficienza e richieste di equità al circolo virtuoso fra competizione cooperazione sono convinto che questi valori e questi principi mantengano assolutamente intatta la loro funzione
Di una bussola preziosa per orientare politica provvedimenti per la soluzione di nuovi problemi e di nuovi dilemmi per fronteggiare sfide nuove il principio fondamentale ce lo suggerisce la seconda domanda del saggio Rabbi il
E se io non solo per gli altri chi sono io
è il principio del vincolo sociale della responsabilità collettiva della solidarietà ben intesa della solidarietà vera
Ora tutti noi sappiamo quali siano oggi i limiti gli effetti perversi i tecnici
Della migliore esemplificazione realizzata dell'arrangiamento fra la libertà o le libertà al primo posto e la richiesta di eguaglianza di equità lo stato sociale o del benessere
Quelli del nostro Stato assistenziale sono come dire sintomi di una patologia certo più grave e d'altra parte inevitabilmente connessa al sistema politico d'Ancien Regime ereditato
Tuttavia la percezione dei limiti del dello stato del benessere questo sarà uno dei punti di analisi programmatica proposta per Giorgio Ruffolo nella sua relazione la percezione di questi limiti
Di questi testi è certo genera spesso a mio a mio modo di vedere un singolare equivoco
La critica sacrosanta
Ai crampi ai deficit alle conseguenze non attese dello stato sociale è una critica che riguarda i metodi le politiche e le istituzioni immobili in cui ci si è approssimati
Per quanto è stato possibile all'ideale dell'equità e delle quale cittadinanza sociale
Ma essa non riguarda necessariamente e nello stesso modo i valori e i principi che hanno consentito uno dei più alti esiti di civiltà almeno in questa parte ricca del mondo io credo che noi verremmo meno al dovere di coerenza e di integrità
Se non accettassimo la critica la revisione il ridisegno dei metodi e delle politiche e dei modi e delle vie
Per una società più giusta o meno ingiusta
Ma allo stesso modo verremmo meno alla lealtà e agli impegni che Cilenti ficcante se revocarsi ma ai nostri fini e i nostri valori
I metodi sono negoziabili in un modo in cui non lo sono i valori e questa è la prima domanda domanda del rabbino la prima questione se io non solo per me chi è per me
Il confronto con le altre culture il confronto con la cultura cristiano sociale è un confronto genuino un serio sincero se ci misuriamo sulle cose da fare mettendo in gioco la nostra identità
Il confronto con la cultura ambientalista
Ha senso se manteniamo ferma l'idea di uno sviluppo non certo quella dei fans della crescita o maligna Giorgio Ruffolo ce lo ricordava in qualità sociale parecchi anni fa
Una idea di sviluppo che e e resta una precondizione per la solidarietà vera il confronto con la cultura liberaldemocratica assenso se entro il quadro condiviso
Dell'obiettivo di istituzione di uno Stato di diritto che sono da fare da noi
Di regole democratiche da emendare
Di un mercato vero e non di un mercato simulato da generare tutelare noi poniamo in agenda quella che io continuo a chiamare la questione sociale
Io non sono fra coloro che amano la retorica del nuovo cioè il punto non è che uno si chiami Rossi classifiche nuovo il punto è piuttosto mettersi responsabilmente in gioco con la propria tradizione con i propri valori con la propria identità con la lealtà ai principi e la disponibilità anche alla più drastica innovazione e revisione sperimentale dei metodi e delle vie
Per pervenire alla meta definita dai criteri della giustizia sociale per una società modellata per quanto è possibile dall'ideale condiviso di reciprocità e mutualità qualcosa come un'idea di fraternità democratica
Ora è un obiettivo maledettamente difficile
Ma altrettanto occorre riconoscere che ne vale assolutamente la pena
Nell'epoca della massima disunita d'Italia
Che ha trovato non senza ragioni
E cogenti ragioni
In una parte del paese e il suo azionista di riferimento nella lega
In altre parte
Vecchie forze politiche pronte a fare da politica sportello in un'Italia che tende Addis perché è già in parte disgregata
Nel nello sfondo le macerie di un sistema politico che ancora inevitabilmente ha del resto resiste o tenta di resistere
Ne vale la pena perché forse potrebbe dare una risposta responsabile coerente alla domanda
Che cosa vuol dire essere italiani
Come cittadini e cittadine di una comunità nazionale
Che si vincoli in un nuovo patto che si riconosca in istituzioni rinnovate in una forma di vita condivisa che sia anche riconosciuta degna di essere condivisa grazie
Ringraziamo il compagno Salvatore Veca Eladio sulla parola per la prima delle nostre dotazione al compagno Umberto Ranieri
Nella fase finale di questa convulsa legislatura
La prospettiva di un'alleanza democratica incontra
Forti difficoltà
E pare lacerarsi quel riferimento unitario di un nuovo
Di forza di provenienza riverse laiche e cattoliche che è stato il motore di una stagione
Di radicali innovazioni politiche istituzionali
Ebbene quindi capire perché si è giunti a ciò per quali responsabilità ed errori
E come si può ricomporre il filo di un lavoro comune
Noi siamo persuasi che il progetto di Alleanza democratica resti l'unica prospettiva plausibile
Per arginare la lega al Nord e la destra al sud
E per guidare entro binari democratici la transizione italiana a un nuovo sistema politico
Il progetto di Alleanza democratica
Non è l'alternativa di sinistra al centro e alla destra
Noi l'abbiamo intesa come l'incontro tra una sinistra
Dal netto profilo di forza costruttiva e di governo e un nuovo centro determinato a perseguire l'innovazione riformista
Del resto nessun'altra ipotesi tra quelle possibili nello scenario italiano del futuro si presenta
Come più convincente
Non lo è certamente quella di un'alleanza di centrodestra che farebbe della lega il perno di coalizioni di governo
Che precipiterebbe non l'Italia verso pericoli di disgregazione statuale
Non lo è quello di una coalizione centrista di cui non si intravedono consistenza e fattibilità
E non lo è infine quella di una indistinta unità delle sinistre
Nell'indirizzò riformista incisivo ma responsabile di Alleanza democratica
Si congiungono invece le caratteristiche necessarie per guidare la transizione italiana verso un approdo costruttivo innovazione istituzionale e continuità costituzionale della nazione
Riformismo sociale e rigorosa gestione del risanamento della finanza pubblica
Efficienza produttiva e politiche sociali attenua attrici delle diseguaglianze
Nel campo delle prestazioni sociali e del prelievo fiscale
Un programma e una coalizione di governo ispirati a tale Indirizzo
Possono emergere dall'incontro tra riformismo socialista il riformismo cattolico
Tra quella parte della sinistra che ha la capacità di condurre alle conseguenze ultime il processo di secolarizzazione del suo bagaglio concettuale
E di separazione dalle ubbie del massimalismo e dell'antagonismo
E quella parte del centro laico e cattolico che vuole contribuire a guidare la transizione verso un nuovo assetto delle relazioni sociali e politiche del nostro Paese
Il progetto di Alleanza democratica rappresenta il superamento di un triplice vinto che ha condizionato la storia politica italiana del dopoguerra
Quello dell'unità politica dei cattolici
Che appare ormai un residuo immotivato di una vecchia stagione politica
Quello dell'unità delle forze laiche che si è espresso nella estenuante ricerca di una terza forza
Una delle idee più resistenti
Ma anche più inattuabili della prima repubblica
E infine quello dell'unità a sinistra
Che in realtà è destinata a divaricare assegna la scelta su un programma e un'alleanza di governo
La prospettiva di Alleanza democratica
Di un riformismo responsabile ed equilibrato e dunque l'unica
Che può rassicurare circa gli esiti della fase di passaggio che stiamo attraversando
La transizione italiana
Che sembra farsi eterna ed estenuante
La tesi generosa di un arriva amidi una rivoluzione caotica ma volta ineluttabilmente ad un esito di cambiamento positivo appare illusoria
Si impone una valutazione attenta e preoccupata dei rischi e dei pericoli democratici che si profilano
Svanite le euforie del rapido mutamento
Le promesse non mantenute di cambiamento accentuano lo i rischi di una crisi democratica di vaste proporzioni
Guardiamo questo nostro Paese
Si va frantumando il collante unitario mentre dilagano egoismi territoriali particolarismi fiscali corporativismo sociale
Nessuna democrazia potrebbe reggere a lungo l'effetto congiunto delle quattro crisi che oggi scuotono l'Italia
Istituzionale e finanziaria morale politica sotto i colpi concentrici di questo attacco alle fondamenta dell'edificio nazionale
Si allenta la tensione alla solidarietà
Si indebolisce la coscienza dell'appartenenza della lealtà allo Stato come cassa comune
La lega nord e la sua bandiera
Di disobbedienza fiscale sono l'espressione cruda
E il prodotto di questi sintomi acuti di disgregazione di frantumazione
è vero
La Lega segnala tensioni e problemi il particolarismo fiscale le rivendicazioni autonomistiche l'anti solidarismo
Che sono comuni all'insieme delle democrazie occidentali
E che sono l'effetto congiunto di una stagnazione resistente
Della crisi strutturale dello stato del benessere
Del deperimento dello Stato nazionale incapace di controllare i problemi globali che non si lasciano più circoscrivere dentro i confini nazionali
è altrettanto vero però che in nessun Paese europeo occidentale
Le manifestazioni del particolarismo e della frantumazione hanno raggiunto il livello di ha contezza che si va manifestando in Italia
La lega è portatrice di una Teoria del divorzio politico
Di una cantonali Zazie ore anarchica del paese a torto denominata federalismo che non ha nulla di simile a fenomeni politici ed elettorali che investono l'Occidente
E che assomiglia alla disgregazione statuale delle formazioni ben mette
Postcomunista
La cultura anti statuale della lega
La disobbedienza la disposizione alla disobbedienza fiscale l'esaltazione
Della fiera degli egoismi
L'assalto ad ogni vincolo di coesione sono un'altra faccia dei comportamenti devianti dell'illegalità diffusa dell'anomia delle relazioni sociali che si vanno manifestando in tanta parte dello scriba Rato corpo della nazione
Insieme al patimento di Tangentopoli della terrificante corruzione politica dell'illecito come pratica di massa dei governanti
La delegittimazione dello Stato sembra essere completata dalla dilagante subcultura di scaricatrice della Libia
Dal suo assalto a quel grande principio della cittadinanza come insieme di diritti da esigere e di doveri da corrispondere di vantaggi compensati dalla lealtà fiscale statale che resta il monumento più importante insuperato del contributo europeo alla civilizzazione
Deve essere chiaro che se quello leghista fosse l'esito della rivoluzione italiana
La balcanizzazione dell'Italia sarebbe assicurata
Ecco allora il vero problema
Come si combatte efficacemente questo devastante pericolo di disgregazione
La verità è che non è un nuovo centrismo
Ne è una sinistra di tipo tradizionale possono rappresentare la risposta efficace al pericolo leghista
Certo il tema della cosiddetta riorganizzazione del centro occupa la cronaca politica di questi giorni
Molto si è detto e si è scritto sulle possibilità di una tale operazione
Liberiamo anzitutto il campo da una ingenuità diffusa nell'aria della sinistra democratica
L'idea che il nuovo sistema elettorale maggioritario avrebbe comportato di per sé l'evaporazione del centro politico e la bipolarità azione degli schieramenti
Si rivela un'illusione
La realtà è più complessa anche per effetto dei limiti della nuova legge elettorale
La semplificazione della dialettica politica tra un polo progressista è uno conservatore
Può essere il prodotto di un processo politico
Non Breve i cui tempi e le cui modalità non sono facilmente prevedibili e che implica ulteriori mutamenti dell'identità e della collocazione di tutte le forze in campo
Dunque della stessa sinistra
La scomparsa del centro come aggregazione autonomas istante non è insomma un fatto automatico
Presuppone ulteriori riforme istituzionali una battaglia politica e culturale per cambiare i caratteri e il profilo programmatico delle forze in campo della destra e della sinistra che devono mostrarsi entrambe capaci di competere e occupare il centro
Implica infine un'attenuazione della radicalizzazione dello scontro politico
Oggi al contrario si afferma a destra l'estremismo leghista
E a sinistra occorre combattere le tentazioni massimaliste
Resta dunque ancora un cammino da fare perché si affermino aggregazioni politiche di destra e di sinistra che corrispondano senza ambiguità
A quelle aspettative di stabilità ed equilibrio di cui sono espressione arie sociali e ceti intermedi e che renderebbero possibile la bipolarità azione della dialettica politica
Questa non è ancora la realtà delle cose
Proprio questo era il senso profondo della nascita di Alleanza democratica nel versante progressista
Detto ciò è altrettanto evidente che non vi è lo spazio politico ed elettorale
Per una strategia di centro come risposta autosufficienti alla lega
La grande incognita circa le ambizioni di un'operazione neo centrista
Resta l'irrisolto dilemma intorno all'esito della crisi della DC
La scommessa di Martinazzoli da guardata con serietà senza supponenza e liquidatorie
Ma un problema emerge
Nessuna delle due anime in cui si polarizzare la polemica politica nella DC
Presenta i caratteri necessari per assicurare al nuovo partito popolare una funzione efficace nella riorganizzazione di un centro e per dare a questi la prospettiva di una sfida vincente
Nella DC meridionale
Che sembra ritagliarsi una funzione residuale ammiccando al separatismo leghista
E danneggiando una sorta di introversione mediterranea del Mezzogiorno
Ne è una rimanderà ordita sinistra sociale cattolica distante dalle esigenze di modernizzazione liberaldemocratica del centro politico
Potrebbe rassicurare ad un'operazione neo centrista le armi per vincere il confronto con la lega al Nord
Un'aggregazione nuova di centro
Fosse anche con la presenza e la leadership di Segni
Eliminata dall'interno dalle di vari campi ipotesi politiche programmatiche prevalenti nella DC
Quanto al sacrificio del tasso di rinnovamento
Sarebbe necessario per tenere insieme le anime contrastanti del Partito popolare
Ma questi interrogativi Mario Segni non può sfuggire
Del resto la piattaforma
Da cui delineata Caltagirone
Cozza con il populismo balcanico di Mastella e con quello della sinistra sociale cattolica ben di più di quanto di Verga dalle posizioni di una moderna sinistra riformista
Ne vale a dissipare questi interrogativi la scelta disegni di caratterizzare il suo tentativo in una sorta di promette il Ca'distinzione sia dalla sinistra di governo che dalla DC
In questo sistema elettorale infatti una tale posizione
Rischia di risultare sterile minoritaria amputa andò però l'aria progressista di una componente essenziale e crescita
E tuttavia se di un'alleanza neo centrista si discute
E se ad essa si accompagna il nome disegni è bene capire il perché
Vi sono certo motivi che molti hanno ricordato
Le preoccupazioni da un lato della Chiesa cattolica circa gli esiti della crisi della DC
E dall'altro di forza della borghesia imprenditoriale i diari e di opinione pubblica e del mondo dell'informazione circa un cosiddetto sbilanciamento a sinistra delle forze raccolta intorno a Segni
Tuttavia tali preoccupazioni negli ultimi tre anni non avevano costituito un ostacolo all'incontro sul terreno della riforma delle regole tra forze innovatrici di centro e Sinistra democratica
Perché oggi non è più così
La tesi di un segno fulminato sulla via di Damasco
Dalla Cei o dalla Confindustria non convince
Anzi un sapore di banalità antiche
La scelta disegni che ricordiamo è uscito da radici ed è giunta ad affermare esplicitamente che il disegno dei popolari
Sì in scriveva nel progetto di incontro con la Sinistra democratica
Implica un esame severo degli errori della sinistra
Le ultime elezioni amministrative del giugno del novantatré avevano fatto emergere tre verità
Che il PDS potenzialmente disponeva di un inedito potere di coalizione
Che tale potere di coalizione si rivelava vincente
Non solo nella forma dell'alleanza con forze progressiste di centro
Che al contrario si mostravano perdenti le illusioni di vincere la sfida elettorale riproponendo un blocco delle sinistre
Quale conclusione occorreva trarne
Che l'asse della politica del PDS avrebbe dovuto dirigersi senza ambiguità
Nella direzione dell'alleanza con forze di centro
Che versa il centro doveva nettamente svilupparsi la proposta politica e programmatica del PDS
Il progetto di Alleanza democratica era il contenitore disponibile più qualificato perché una tale politica si potesse esprimere senza ambiguità
Far proprio un tale progetto implicava scelte politiche conseguenti
La disponibilità trasferire nell'alleanza
Sedie procedure di decisione anche in materia di liste e candidature elettorali
Comportamenti politici e nell'iniziativa sociale coerenti con il profilo di un'alleanza riformista e di governo
La disponibilità ad affidare assedi non di partito la scelta di un programma di governo responsabile rigoroso in linea con il profilo dell'alleanza progressista
Diciamo la verità
Non ci si è mossi in modo lineare in questa direzione
Ma è sul nodo politico che si è manifestato il limite più evidente dell'iniziativa della maggiore forza della sinistra
Il PDS ha fatto proprio il progetto di Alleanza democratica ma come due varianti
Luna troppo larga e l'altra eccessivamente ristretta che ne hanno di fatto frenato le potenzialità
La prima un'alleanza di tutta la sinistra finanze inni salvo naturalmente Autodesk allusioni
La seconda la cosiddetta teoria dei tre Paoli secondo cui a tre partiti quali Guzzanti lega DCE PDS
Avrebbe dovuto aspettare la funzione di aggregazione e ad altri quella di scegliere entro quale polo confluire
Questa teoria falsamente realistica
La vanificazione della prospettiva di Alleanza democratica
Immaginare una coalizione intorno a un partito laddove e l'alleanza che avrebbe dovuto costituire il polo dell'aggregazione in sé
è un errore
Non si trattava di decretare lo scioglimento dei partiti e tantomeno del PDS ma di spostare decisamente dentro Alleanza sostiene di della decisione
Della scelta dei simboli del profilo elettorale dell'identità programmatica di una nuova aggregazione
Il PDS non ha tratto le conseguenze della definizione che pure si è data della propria politica
Una forza che guarda al centro come orizzonte terreno delle proprie alleanze
La verità è che la conquista del centro non è una declamazione un puro sforzo di volontà
Occorrono
Concreti e coerenti comportamenti politici
Per la sinistra italiana il problema della conquista del centro si pone in modo particolare
Non vale infatti il richiamo che spesso si fa all'esperienza della sinistra europea e cioè di una sinistra di governo che autonomamente si pone l'obiettivo di occupare lo spazio del centro
E non vale almeno per tre ragioni
Per la storia reale che è alle nostre spalle e che non è la storia di una sinistra coerentemente riformista e di governo
Perché la sinistra di governo deve contenere esplicitamente al proprio interno componenti che rappresentino la possibilità di una conquista del centro
Perché per essere credibile un tale disegno deve produrre una scomposizione e non come rischia di avvenire una ricompatta fusione delle forze moderate queste ragioni motivava non o non solo la scelta di alleanza ma anche del rapporto essenziale con la componente che Segni rappresentato
E c'è un altro aspetto da considerare
Il crollo del partito socialista e la nuova geografia della sinistra
Hanno posto al PDS un dilemma
Che se non risolto rapidamente può paralizzare o nelle potenzialità
Per seguire con coerenza la strada delle alleanze al centro venuta meno la nuova versione di schermo e di idee legga che Lippi sia sempre esercitata in questa direzione
Oppure puntare all'unità della sinistra ora che non vi è più una sfida per la leadership in questo campo
Questa dilemma che aveva ragione di porsi nel vecchio sistema politico è diventato del tutto fuorviante del nuovo sistema elettorale
Il problema oggi infatti non è la leadership nella sinistra ma la possibilità di uno schieramento progressista di diventare maggioranza conquistando Ietto Rikishi entro sarebbe questo un nuovo centrosinistra
Non dobbiamo lasciarci deviare dalle evocazioni nominalistiche
L'errore storico del centrosinistra
Non è stato quello di aver perseguito l'obiettivo che il piccino demonizzato all'origine
Di una coalizione tra le forze di centro e di sinistra
Lui invece quello di aver portato in tale coalizione una minoranza della sinistra
E di aver sacrificato al peso egemonico della DC nella coalizione le ambizioni riformiste
Oggi non sarebbe più così
Non c'è più una DC che occupa stabilmente l'aria di centro
E la sinistra di governo è molto più estesa di quanto non fosse il PSI di Nenni
Una coalizione progressista maggioritaria
Dal letto profilo riformista e di governo
Costituisce ciò che il centro sinistra non riuscì ad essere ma che oggi la sinistra da sola non potrebbe mai realizzare
Da tutte queste considerazioni e concludo ricaviamo una conclusione
Il progetto di Alleanza democratica deve essere rilanciato
Non vi è a disposizione altra strada per affermare una funzione di governo della sinistra
E le difficoltà non debbono paralizzarci
Certo dopo la scelta di Segni non si può proseguire come se Nieri
Sono stato che ne sono state il fattore propulsivo
Anche assegni
E anche altre forze autorevoli della sinistra riformista
Che non vorremmo estranea tale progetto
Vi è da superare a tale riguardo un limite che si è manifestato in questi mesi nel modo di essere e di alleanza
Quella certa inclinazione dei malati declamatorio e retorica al nuovismo
è stata spesso uno schermo all'unità dei riformisti all'impegno di forze sane competenti e qualificate
Pura appartenente alla storia politica del recente passato
Ma c'è un'urgenza della situazione
Non dobbiamo rinunciare alla possibilità che le scadenze elettorali che ci attendono nel novantaquattro possano rappresentare la prova del fuoco di Alleanza democratica
Nel PDS è avvenuto un fatto nuovo che non deve ridursi a declamazione propagandistica
Penso alla disponibilità dichiarata da Occhetto a sottoporre a un uomo di personalità esterne ai partiti della sinistra
La stesura delle basi programmatiche di un'alleanza democratica
Schola dovrebbe significare conseguentemente la disponibilità a presentarsi al confronto elettorale con i simboli i nomi il profilo di Alleanza democratica
Dunque un superamento nei fatti della Teoria dei tre poli
A questa disponibilità il PDS
Può accompagnare anche ulteriori atti politici
Quello già compiuto con
Il rifiuto a partecipare alla manifestazione del venticinque settembre con Rifondazione Comunista
E che non babbani ficcato con ritorna in senso contrario
Quelli ancora possibile per caratterizzare ulteriormente in senso unitario le prossime amministrative il PPI S.p.A. tutti questi atti caratteri di un'iniziativa politica chiara
Che parli direttamente alle preoccupazioni di forze laiche cattoliche che sono state finora protagoniste di Alleanza democratica
E ciò se avverrà
Siamo sicuri che non sarà privo di effetti nuovi e concreti
In questo quadro si colloca il nostro lavoro
Il Centro di iniziativa per il socialismo democratico liberale è nato per contribuire ad unire il riformismo della sinistra
A esigenze aspirazioni liberaldemocratiche
Per definire così la base ideale e culturale su cui costruire una sinistra di governo sia chiaro
La nostra funzione
Di socialisti riformisti non potrebbe essere quella di aria di minoranza in un blocco di sinistra egemonizzato da posizioni massimaliste
Per questo non potremmo essere disponibili
Perché ciò significherebbe continuare nell'errore che ha minato la sinistra italiana del dopoguerra il ruolo di testimonianza del riformismo al suo interno
Che è stata una delle ragioni della Permanente funzione di governo dei moderati in questo Paese
I riformisti devono nutrire un'ambizione diversa
Non mosche cocchiere in una sinistra in cui convivano indirizzi di vari campi opposti ma protagonisti della sfida per la definitiva affermazione di un profilo di governo della sinistra
Ciò significa un discorso di verità su uno dei suoi miti più resistenti
è il momento di prendere atto della realtà
Vi è una parte dello schieramento politiche sociale di sinistra che intende delimitare la propria funzione alla perenne ed esclusiva contestazione dall'opposizione
E che resta prigioniera lo abbiamo visto anche nei giorni della convulsa rivolta di Mosca
Di vecchie idee serrata in una sorta di Jurassic Park del socialismo irreale
Nonostante la fatica talvolta di ammetterlo
Da tale sinistra il PDS negli ultimi tre anni si è diviso pressoché su tutto
Nel giudizio sugli avvenimenti dell'Est sul disegno di un nuovo partito sul progetto di riforme elettorali sul comportamento verso il governo Ciampi le politiche sociali
Tanto più si fa evidente all'ora e non colmabile la differenza con questa sinistra d'opposizione tanto appare immotivato l'imbarazzo di settori del PDS a prendere atto e chiarire in altra direzione l'asse delle proprie alleanze
Ricomporre ciò che si è diviso dolorosamente ma in modo politicamente necessario del vecchio ceppo del PC
Sarebbe un'operazione privo di senso oltre che del tutto inefficaci
Il PDS deve riflettere su un rischio quello di un isolamento non è detto che la rottura con le forze laiche cattoliche di centro e moderate in particolare quelle che si sono ritrovate in Alleanza democratica produca d'altra parte una maggiore unità della sinistra
Il rischio e che si rovesci quella che era apparsa la novità più importante del voto amministrativo di giugno
La nuova capacità di coalizione del PDS
Quale deve essere infine la condotta dei progressisti che vi si riconoscono in alleanza
Può prendere corpo la spinta quello che viene definito quarto polo
E dunque ha un'autonomia di Alleanza dal grosso della Sinistra democratica compresa quella che si riconosce nel PDS
Con il nuovo sistema elettorale una tale ipotesi è destinata alla sconfitta
Non c'è tempo per pensare a nuovi partiti per rinverdire vecchie suggestioni terza forzisti non di Quarto Polo vi è bisogno
Ma di costruire Alleanza democratica come unico popolo dell'aria progressista e liberale
Distinta dalla destra leghista dall'aria del conservatorismo e dare Nostalgia radicali dell'estrema sinistra
Ecco la prospettiva per la quale lavoriamo ai socialisti liberali in Alleanza democratica
Compete dunque il compito di battersi per ritessere il filo dell'unità
Tra tutte le forze che si sono incontrate nel progetto di alleanza
Non rassegnarsi ad una battuta di arresto significa muovere con coerenza un serrato confronto politico in due direzioni
Verso il PDS e per chi ne fa parte dentro il PDS
Perché il progetto di alleanza divenga l'asse della politica di questo partito che si traduca in un disegno programmatico e di alleanze coerenti
Verso il centro di Segni e dei popolari
Perché si ritrovi anche in forme nuove il filo di un lavoro comune
Noi consideriamo tali forze essenziali e difficilmente sostituibili
è evidente che muta il carattere del progetto di alleanza se si indebolisce la presenza in essa di un po'lo dichiara di un settore dichiaratamente di centro
Ma noi dobbiamo fare intendere bene a sinistra l'operazione in cui siamo impegnati
Essa è qualcosa di più e di diverso di una politica di alleanza di tipo tradizionale
Ispirarsi a un riformismo che si superi esplicitamente i limiti delle passate cultura della sinistra
E la chiave per costruire una coalizione vincente
Porre al centro i temi dell'efficienza del funzionamento rigoroso delle funzioni pubbliche della competitività come obiettivo strategico per l'efficacia performances di un'economia di mercato
Significa porre problemi che non solo non vanno illustri
Ma che nel programma di un'alleanza progressista devono trovare una collocazione di incendi convincente
Noi stessi abbiamo inteso segnalare questo problema
Sottolineando la caratteristica liberale del riformismo socialista di cui intendiamo rappresentare le ragioni la relazione di Ruffolo si muove esplicitamente lungo questa linea di ricerca
Indicando la necessità del superamento della qualificazione esclusivamente solidaristica del vecchio riformismo socialista
E ponendo il tema dell'efficienza produttiva come obiettivo insedi una moderna strategia riformatrice
Socialismo liberale significa dunque qualcosa di nuovo e di diverso
Anche rispetto alle tradizionali politiche socialdemocratiche
Significa anzitutto riconoscere specie dinanzi a questa troppo lunga recessione che la funzione della Sinistra democratica non può più limitarsi
A tosare il capitalismo
Ma anche deve contribuire a rimettere in moto lo sviluppo e crescita facendo i conti con l'esigenza dell'efficienza e dei processi produttivi
L'aspirazione d'ispirazione socialista liberale
Impegna la sinistra che c'è
A fare i conti definitivi con la parte invecchiata è inapplicabile del proprio vocabolario a prendere congedo dalle vecchie fantasie
A diventare finalmente quello che Martin J. chiama socialisti di fin e secolo persone che ritengono che c'è abbastanza da fare
Senza essere ossessionati dal bisogno di misurare le proprie azioni dalla coerenza con le retoriche convinzioni di un passato lontana
Adesso l'ultima delle nostra relazione quella di Giorgio Ruffolo
Nell'incontro dal quale è nata questa nostra iniziativa nel giugno scorso a Roma
Tentando di tracciare in modo molto sommario tre modelli di sbocco possibile alla crisi italiana
Dicevamo allora un modello di disgregazione uno di ricomposizione
Uno di innovazione
E io temo assai che a pochi mesi da quell'incontro
Il primo di questi modelli
Evocato allora quasi solo per scaramanzia
Stia acquistando una minacciosa verosimiglianza
La crisi finanziaria nonostante l'azione meritoria ed efficace dei governi Amato e Ciampi
E lungi dall'essere risolta
Le stelle Tezze economiche nonostante la sferza della svalutazione
Hanno innescato una crisi sociale che ha nella disoccupazione di massa il suo aspetto più drammatico
E soprattutto si è approfondita la crisi politica quello spirito di scissione come dice Enrico Morando
Che dilaga nel Paese
Che si manifesta nelle varie rivolte fiscali e sociali che appare sempre più evidente nel profondo fossato scavato dalla crisi morale tra i cittadini e le rappresentanze democratiche
E naturalmente nelle minacce aperte di secessione nazionali
Al centro di questa slavina ce la lega della quale credo sia inutile domandarsi se sia fascista
Ho democratica
Piuttosto che da dove viene e a chi somiglia
è opportuno chiedersi dove può andare
L'onorevole Bossi che dice e disdice
Come fanno tutti i capipopolo ha esaltato i valori della Resistenza
Non possiamo che rallegrarcene
Quello di gettare la cappa del fascismo su qualunque avversario politico e del resto è un esercizio sterile e grossolano
La storia traccia visibile del tempo è irreversibile
E ogni movimento alla sua storia
Del fascismo le nuove lei che non hanno una certa fosca grandezza di sfondo culturale
Non vedo a Pontida o a Curno nel d'Annunzio
Nel Marinetti né Pirandello tanto meno gentile
D'altra parte il loro programma politico di fondo il conclamato federalismo è una rivendicazione democratica del tutto opposta al centralismo nazionalista e fascista
Del fascismo la Lega certamente la violenza verbale
Per ora soltanto questa
E una compiaciuta esibizione di rozzezza e di volgarità
Non aggiungo altro a quanto ha detto qualche giorno fa Salvatore Veca sull'Unità
Non è poco però
La volgarità grossolana delle parole e dei gesti non è un difetto di gusto
Un linguaggio politico deliberato destinato a corteggiare e a provocare passioni di violenza le parole sono pietre
In questo riemergere della violenza verbale in questo imbarbarimento del linguaggio c'è la spia di un fenomeno che non è il solo Lombardo-Veneto
C'è uno spirito di scissione che si aggira per l'Europa e per il mondo
Di isolazionismo politico di protezionismo economico di De Sole a dire zero di desto l'idealizzazione sociale
è come se lei difese immunologico che della coesione sociale si fossero indebolite per l'attacco di un oscuro morbo di fin e secolo
Dobbiamo imparare a combattere non solo a deplorare tanto meno a lusingare la barbarie che prolifera dentro le più ricche civiltà della storia
Le minacce di secessione devono dunque essere prese sul serio
Non per la serietà di chi le pronuncia
Ma perché gli stessi apprendisti stregoni che pensano di poter giocare con lo spirito di scissione potrebbero esserne travolti
Purtroppo a questo ma mulino che macina un futuro aperto all'avventura
Stanno portando molta acqua IRI compositori i restauratori io ritenessi tori di un assetto politico screditato ma non del tutto sconfitto
Parlo di quei disegni che si svolgono sui vecchi temi della Prima Repubblica il consociativismo il centrismo
E l'eterno trasformismo italiano la tentazione costante di dare le carte che i cittadini ci hanno affidato
Solo dopo averle ben mischiate
Che torna imperturbabile a proporre le sue ricette di falso realismo
è il disegno di una anacronistica unità sinistra
Che ha come sfondo malinconico un accordo con la DC
è il disegno di un centrismo restaurato
Quel neo centrismo verso il quale vedo muoversi forze potenti
La chiesa
Grandi gruppi imprenditoriali
Grandi media
Il neo centrismo e una pericolosa fissazione
Costituirebbe una zattera un è per molti naufraghi
E quindi un ottimo bersaglio per la lega
Per la sua estrema debolezza nel Nord sancirebbe la spaccatura del Paese
Disporrebbe di scarsissime risorse per quella che è la politica di tutti i centristi mi mediare comporre spartire
Il neo centrismo ha quindi dalla sua molti bravi tessitori
Ma poca lana da tessere
L'unico disegno in grado di contrapporre all'esplosione delle leghe e un progetto innovativo e non una replica del passato era e resta quello di Alleanza democratica
Non ripeto le considerazioni che sono state svolte egregiamente da Salvatore Veca e da Umberto Ranieri
Le ragioni che definirei storiche di quel disegno stanno nella intenzione di ridare come dice Pasquino al principe democratico il suo scettro
Di non consentire più che le carte dell'investitura democratica siano mischiate dai partiti ed ai tessitori
Di rimescolare invece una geografia politica oggi disegnata su vecchie mappe su distinzioni ideologiche e politiche anacronistiche
Che non hanno ormai alcuna corrispondenza con la dislocazione reale dei problemi dei bisogni delle forze sociali
Dobbiamo abbandonare questo progetto perché Segni non ci crede più
O non se la sente più Segni è amico
Ma più amica ancora è la verità
La nostra verità sta nel progetto di Alleanza democratica
Un progetto difficile come abbiamo sempre detto ma forse molto più difficile di quanto avessimo previsto ho sperato
La vera insidia questo progetto dopo la diserzione di Segni e che Alleanza Democratica cada nel gioco delle geometrie variabili
Intendo che essa si lasci intrappolare dal funesto dilemma diventare un alleato subalterno del PDS
Oppure presentarsi come un quarto polo un quartierino su una scena politica italiana dominata dai tre poli che si contenderanno il nuovo Parlamento
Dovremmo rifiutarci di partecipare a questo quiz
Noi non siamo nati per inserirci in un gioco ma per cambiarlo e per cambiarlo dobbiamo pretendere una cosa e costruirne un'altra
Dobbiamo pretendere che questa agonia
Di una rappresentanza politica
Non delegittimata istituzionalmente ma certo politicamente
Non prosegua oltre i termini degli adempimenti più immediati
Non si può costruire più niente
Quando mancano le fondamenta della credibilità
Dobbiamo formulare una proposta di governo e su questa non sui inutili intimazioni
Che di solito mirano a provocare una risposta negativa aprire il confronto con le forze che si richiamano in modo spesso apodittico
Alle riforme e al progresso
Verificare l'impegno del più grande partito della sinistra ad una vera alleanza elettorale che si presenti con simboli propri
Tracciare i confini di una possibile coalizione
Che se vuole davvero governare certamente non potrà farlo con chi è rimasto nella malinconica mistica di vecchi credenti della rivoluzione comunista o dell'oscurantismo populista
E nell'intento di contribuire alla costruzione di questa proposta
Che presentiamo oggi niente più di un palinsesto di temi programmatici su quelli che ci sembrano i più forti i nodi della crisi economica e sociale
Non pretendiamo di offrire ricette miracolose o particolarmente nuove queste proposte si collocano nel solco della tradizione progettuale del socialismo liberale
E corrispondono in parte non piccola a quelle avanzate la corrente del socialismo cristiano
Che proprio oggi a Roma in un convegno fondativo cui va il nostro saluto cordiale presenta un documento programmatico di importanza rilevante
L'idea ispirati da centrale di queste proposte e quella di ricomporre un equilibrio come oggi si dice sostenibile tra il motore economico del mercato
E il contenitore della struttura sociale
Questo equilibrio è stato assicurato dopo l'ultima guerra nelle grandi democrazie nordiche dal welfare States il più brillante e glorioso prodotto del socialismo veramente realizzato per molte ragioni che qui non è il caso di approfondire lo stato del benessere è entrato in crisi
Le più importanti mi sembrano l'indebolimento dello Stato nazionale in una economia sempre più capitalistica mente finanziariamente ma non politicamente integrata e la trasformazione della struttura sociale con la formazione di una classe media
Molto più sensibile agli stimoli dell'egoismo sociale che a quelli della solidarietà
Infine la burocratizzazione di uno Stato del benessere che per molti aspetti è degenerato nel benessere dello Stato
In Italia dove abbiamo avuto uno stato del benessere bastardo
Con una inedita commistione di liberismo economico e di essi assistenzialismo sociale che sfiorava il socialismo reale
Il fallimento di una sinistra rissosa e divisa nel dare una risposta a queste nuove condizioni è stato ancor più clamoroso
Da tempo noi socialisti
Abbiamo affermato ma mai concretato in azione politica coerente la necessità di destabilizzare lo Stato del benessere
Di passare dal Welfare State alla welfare society
Di riprendere in un quadro caratterizzato molto più dall'iniziativa sociale che dall'intervento statale gli obiettivi fondamentali del socialismo riformista la piena occupazione la riduzione delle diseguaglianze
Il miglioramento della qualità sociale oggi in Italia ma non solo in Italia questo nuovo impegno politico si iscrive in un quadro economico e finanziario molto arduo
E la credibilità di un programma politico riformista è affidata alla capacità di inserire questi obiettivi nella prospettiva di una rigorosa gestione economica praticamente di dimostrare la loro compatibilità con il processo di risanamento della finanza pubblica intrapreso pur tra molte contraddizioni e difficoltà dagli ultimi due governi d'altra parte non si può navigare a vista per molto tempo ancora
Tra un'altra una emergenza e l'altra di scogli il primo dovere di una forza riformista è quello di prospettare il suo programma entro una prospettiva più ampia di quella di brevissimo respiro un respiro affannoso nella quale si colloca attualmente l'azione di governo
La prospettiva più realistica e operativa e quella del tempo di una legislatura
Quella del prossimo quinquennio inserita in un orizzonte orientativo non operativo più ampio diciamo un orizzonte decennale che scavalchi appena il fatidico due mila una proposta di Alleanza democratica potrebbe dunque articolarsi attorno a cinque problemi nodali
Un programma di stabilizzazione finanziaria
Un Piano del lavoro e dello sviluppo sociale
Un programma di riduzione delle diseguaglianze
Una politica di reindustrializzazione
Una riforma dell'amministrazione che ponga allo Stato al servizio del cittadino
Cercherò di illustrare il più brevemente possibile questi punti tra lasciandone alcuni e affidandoli alla lettura della relazione che sarà distribuite
Il primo è particolarmente importante perché si inserisce nella realtà fattuale delle nostre difficoltà un programma di stabilizzazione
Ma noi abbiamo non uno ma due problemi di stabilizzazione
Quello del debito pubblico rispetto al prodotto interno lordo e quello del tasso di disoccupazione rispetto alle forze di lavoro
Il primo rappresenta la crisi fiscale dello Stato il secondo la crisi sociale
Ambedue allungo ma non tanto lungo andare insostenibili
Affrontare il primo senza fronteggiare il secondo è irresponsabile occorre porvi entrambi come obiettivi di un programma di stabilizzazione
La compatibilità tra queste due stabilizzazioni richiederà probabilmente un periodo più lungo di quello previsto dal Documento di programmazione economica e finanziaria per il primo di questi due obiettivi
Stabilizzare il rapporto debito prodotto interno lordo in tre o quattro anziché in due anni non è un reato e neppure un pericolo purché l'azione rigorosa di stabilizzazione sia chiara e riconoscibile
Le aspettative dei mercati internazionali fondamentali per il successo del programma di stabilizzazione finanziaria non saranno turbate da un ritardo del calendario
Se la direzione della politica di risanamento sarà ancorata al proseguimento di una rigorosa politica dei redditi c'è dunque un patto sociale implicito nel programma di stabilizzazione del debito e della disoccupazione sesso vuole essere credibile
E se occorrerà sulla base di questa credibilità rinegoziare gli impegni di Maastricht Siri negozi nero non sarà certo nella prima nell'ultima delle rinegoziazioni
Si può dunque verificare una ipotesi
Che l'orizzonte temporale della stabilizzazione debito PIL si allarghi di un biennio essa sarebbe raggiunta nel mille novecentonovantotto anziché nel mille novecentottantasei ad un livello di poco più alto centoventicinque contro centoventitré per cento
Gli interventi correttivi previsti dalla legge finanziaria per il novantacinque novantasei circa venti mila miliardi nel primo anno e quaranta mila nel secondo sarebbero utilizzati per finanziare un piano del lavoro e dello sviluppo sociale
Ne parleremo tra un attimo con l'obiettivo di stabilizzare l'incidenza della disoccupazione al dieci per cento delle forze di lavoro
Una tale manovra non inciderebbe negativamente sulla recuperata fiducia dei mercati internazionali
Questa fiducia non dipende dalla promessa di stabilizzare il debito due anni prima o dopo sempre che l'azione pubblica resti orientata nella stessa direzione
E la garanzia che resti orientata nella stessa direzione è offerta da una rigorosa politica monetaria e soprattutto da una rigorosa politica dei redditi
Questa manovra e dunque condizionata da una estensione a tutto il prossimo quinquennio degli attuali accordi sindacali opportunamente integrati in modo da configurare un vero e proprio patto del lavoro
Occorre naturalmente evitare che gli investimenti pubblici comportino uno spiazzamento di investimenti privati o una ripresa della pressione inflazionistica
Questo dipende in parte dalla scelta dei settori d'intervento individuati come vedremo subito in modo da ridurre i costi Esterni del sistema produttivo
Non si tratta dunque di abbandonare il deficit alla sua crescita tendenziale
Come illustri commentatori cito tra tutti Mario Pirani giustamente temo ma soltanto di graduare nel tempo la riduzione volgendo l'attenzione oltre che alla stabilizzazione finanziaria a quella sociale
Il rischio di un eccesso di virtù fiscale
Finirebbe invece per tradursi
Se si abbandonasse il deficit di occupazione alla sua crescita tendenziale in qualche Caporetto sociale con conseguenti sfondamenti davvero catastrofici della virtù
D'altra parte l'ipotesi che da sola la caduta tendenziale del saggio dell'interesse generi di per sé una ripresa degli investimenti è stata da tempo falsificata dal professor Kenzo
Allargare la cinghia rende possibile la crescita ma non la promuove
Gli investimenti dipendono dalle aspettative dei capitalisti e queste aspettative non possono non essere incoraggiate da un robusto programma di investimenti pubblici veniamo dunque questa che è la nostra seconda proposta collegata alla prima la proposta di un Piano del lavoro e dello sviluppo sociale
La piena occupazione è stata di fatto abbandonata come obiettivo nei Paesi dell'Occidente europeo
Da lungo tempo
Ci Sierra assegnati a tassi di disoccupazione crescente in Italia siamo già oltre la media europea dieci per cento e la tendenza punta ha un tasso di disoccupazione del dodici per cento nel novantacinque
Ciò che è tipico dell'Italia è particolarmente grave e che oltre la metà della disoccupazione concentrata nella zona debole del Paese e oltre il quaranta per cento tra i giovani
Nelle attuali condizioni di ristagno economico non si può certo contare su una ripresa dell'occupazione indotta da un'espansione della domanda
Ma anche quando la crescita riprenderà come si spera con il ritmo previsto dal documento governativo di programmazione
Sarà molto difficile assorbire quote sostanziali di disoccupazione nei settori di mercato esposti alla concorrenza internazionale
Il tasso di produttività sarà infatti prevedibilmente superiore al tasso di crescita
Non si potrà contare neppure sui servizi di mercato che nell'ultimo anno per la prima volta da settori di assorbimento sono diventati settori di espulsione dell'occupazione
L'occupazione può aumentare invece in modo significativo nel settore delle attività sociali
Non esistono altre frontiere alla sua espansione di quelle dei bisogni e naturalmente delle risorse finanziarie disponibili
E dunque in questo settore che dovrà essere compiuto uno sforzo eccezionale con il triplice obiettivo
Di ridurre entro una ragionevole prospettiva la disoccupazione a livelli fisiologici
Di portare a livello europeo l'efficienza e la qualità dei servizi sociali che segnano il grado di civiltà di un Paese moderno e di facilitare l'attività produttiva attraverso la creazione delle economie esterne che la incentivano e la riduzione delle diseconomie esterne che la intralci
è ragionevole assegnare a questo piano del lavoro e dello sviluppo sociale l'obiettivo di stabilizzare il livello della disoccupazione entro il mille novecentottantotto
E di ridurlo progressivamente verso un tasso naturale attorno al cinque per cento entro un decennio
Ovviamente la scelta dei settori il finanziamento la gestione di un tale piano sono cruciali per il suo successo
La scelta dei settori dovrà essere coerente con gli obiettivi del piano
Aumento dell'occupazione miglioramento della qualità sociale e delle economie esterne all'attività produttiva
Queste esigenze possono essere perseguite sinergicamente in quattro settori
La difesa e la riqualificazione dell'ambiente naturale del patrimonio culturale
Il riscatto civile delle zone urbane degradate lo sviluppo della formazione dell'educazione a tutti i livelli il miglioramento della rete dei trasporti e delle comunicazioni
Come si né anziani il piano
Solo una parte dello sforzo finanziario dovrebbe essere sostenuto dal bilancio pubblico
Abbiamo già avanzato l'ipotesi che siano utilizzati i sessanta mila miliardi oggi destinati all'obiettivo stabilizzazione del debito entro il novantasei
Sessanta mila miliardi investiti nei quattro settori considerati significa grosso modo novanta cento mila posti di lavoro di cui un terzo nel settore trasporti e comunicazioni
Potrebbero inoltre essere dirottati sui progetti del nuovo piano parte almeno delle risorse recuperate nel modo che il ministro del Bilancio propone
Dagli stanziamenti a vuoto dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno si tratta di alcune decine di migliaia di miliardi
La realizzazione del piano del lavoro con la possibile utilizzazione nei posti di lavoro da esso creati di una parte almeno dei cassintegrati
Consentirebbe inoltre di risparmiare quote rilevanti di risorse per ogni cassa integrato noi spendiamo la collettività spende dodici milioni di lire la creazione di un posto di lavoro nuovo permanente
Corrisponde a venti milioni circa quindi
Ma le risorse pubbliche dovrebbero fornire solo una parte del finanziamento del piano anche se almeno nei primi anni la più consistente
Una seconda parte dovrebbero essere fornita dalle tariffe e dai prezzi dei servizi sociali oggi offerti in gran parte l'esempio più scandaloso e quello dell'acqua in condizioni vicine alla gratuità
Una terza parte potrebbe essere costituita da investimenti diretti del settore di mercato nel settore sociale
E cioè da un flusso di finanziamento orizzontale che non passi attraverso l'aumento della pressione fiscale e la spesa pubblica
L'attivazione di questo flusso richiede una forte detassazione dei redditi privati impiegati nel settore sociale
In impresa edile pubblica utilità gestite sotto controllo pubblico da investitori privati in regime di competizione pluralistica
Il vincolo dell'intera operazione e il mantenimento del livello attuale di pressione fiscale
Si tratta insomma di promuovere accanto al settore pubblico e al settore di mercato privato un settore di mercato sociale
Rivolto alla soddisfazione di bisogni pubblici ma gestito con criteri di economicità
Un welfare marca le sue gestioni possono essere affidati dallo Stato wine prese fondazioni associazioni
Organismi misti di carattere cooperativo e associativo che operino in condizioni di controllo pubblico e di autonomia competitiva
Allo stato competerà la determinazione degli obiettivi del piano il coordinamento dei progetti il controllo delle regole fondamentali di gestione compiti che potranno essere svolti da una autorità
Il piano investirà tutto il territorio nazionale ma lo sforzo maggiore dovrà essere compiuto nelle zone più deboli del Mezzogiorno
Lo sviluppo del Mezzogiorno dovrà essere affidato non più all'incentivazione diffusa di investimenti industriali produttivi e molto più spesso improduttivi ma al contesto ambientale territoriale e urbano con un contesto ambientale sociale così degradato come quello del Mezzogiorno e di certe zone del Mezzogiorno in particolare
Ogni sforzo di incentivazione diretta dello sviluppo e destinato a sprofondare nel sostrato di una infrastruttura sociale marcia
Di disperdersi nelle pratiche spartitorie e peggio ancora di alimentare i germi della degradazione sociale
Ripartire dal territorio dalle città dalla formazione degli uomini questa dovrebbe essere la linea direttiva fondamentale di una nuova politica del Mezzogiorno
E in questo contesto si pone la questione sollevata dal ministro del Bilancio spaventa
Che concerne il pessimo uso dei cospicui stanziamenti disposti per il finanziamento di progetti
E di opere sulla base della legge sessantaquattro dell'intervento straordinario dei cento sette mila miliardi resi disponibili da questa legge solo settantasette mila sono stati impegnati e solo quarantadue mila effettivamente investiti
Inoltre non si è stati neppure in grado di utilizzare come tutti gli altri Paesi hanno fatto se non per la metà circa le rispettabilissime risorse finanziarie messi a disposizione dell'Italia dalla comunità
La cura radicale che spaventa suggerisce di revocare secondo quanto la stessa legge prevede il finanziamento dei progetti inattuati
Una saggia proposta
Si renderebbero in tal modo disponibili risorse cospicue da non disperdere a pioggia ma da utilizzare ai fini che lo stesso Spaventa indica e che coincidono in gran parte con i settori da noi individuati sviluppo delle risorse idriche trasporti e telecomunicazioni formazione universitaria ricerca e promozione dell'innovazione tecnologica
Il perseguimento della piena occupazione attraverso il piano sociale comporta però una profonda riforma del mercato del lavoro dell'organizzazione del tempo dell'informazione della formazione della mobilità
Particolare importanza dovrebbero assumere tre strumenti il primo una commissione permanente triangolare tra governo lavoratori e imprenditori per la riorganizzazione della durata del lavoro
Non si tratta soltanto di ridurre la durata del lavoro con l'obiettivo lavorare meno per lavorare tutti una direttiva che deve essere perseguita ma che non può non svilupparsi se non nel lungo Periodo
Si tratta di riorganizzare la ripartizione del lavoro nel tempo di stabilire diagrammi di lavoro flessibili e Tournai Abbili
In modo da massimizzare al tempo stesso la partecipazione e la continuità del lavoro con la progressiva riduzione delle attuali distesi totalitarie paralizzanti e congestione anti delle festività e delle vacanze
In altri termini si tratta di ridurre la durata del lavoro individuale e di assicurarne la continuità a vantaggio dell'intera collettività
Il secondo strumento e l'esercito del lavoro
Un servizio civile offerto ai giovani l'alternativa al servizio militare per svolgere compiti ordinari e straordinari di difesa e di protezione civile e ambientale
Il terzo è un'agenzia del lavoro e cioè una Rete decentrata di informazione e di assistenza
Di promozione di attività formative di qualificazione e riqualificazione permanente di organizzazione del Collocamento e della mobilità
Un organismo snello dotato di grande autonomia operativa di alta intensità informatica e di bassa invadenza di scartoffie
Le altre tre proposte di questo palinsesto riguardano un programma di riduzione delle diseguaglianze
Un programma di reindustrializzazione un programma di re di efficienza amministrativa che riporti lo Stato anziché porti lo Stato al servizio del cittadino
Io non leggerò in particolare le proposte che ripeto sono a disposizione nella relazione scritta mi limiterò semplicemente ad accennare a quello che mi sembra un momento fondamentale anzi due momenti fondamentali
Della capacità di ripresa di una economia e di uno Stato moderno
La re industrializzazione abbiamo usato questo termine perché ci sembra che negli ultimi dieci anni il sistema industriale italiano si sia indebolito in termini di differenziazione produttività e competitività
C'è stato un forte processo di finanziarizzazione
Si è accentuata la fragilità delle sue infrastrutture di base la ricerca soprattutto dobbiamo riflettere al fatto che dei cinque grandi gruppi privati e pubblici uno la Ferruzzi è incompleto dissesto
Due sono in fase di destrutturazione IRI ed ENI
E anche gli altri due Olivetti e FIAT non sono nelle migliori condizioni di salute
Oggi dunque la grande impresa italiana in piena crisi
La media impresa è stata sempre carente
La struttura industriale italiana rischia di ridursi alle imprese minori lasciate a se stesse nell'ambito di un vero e proprio processo di De industrializzazione e senza che una risposta coerente di politica industriale emerga
A dire la verità in Italia una politica industriale non c'è mai stata
Subito dopo la guerra abbiamo avuto la grande stagione delle imprese pubbliche ENI e direi
Un momento alto dello sviluppo industriale del Paese dovuto però più all'autonoma iniziativa di grandi managers che è un vero e proprio disegno nazionale
Dopo di allora
Ogni tentativo di orientare lo sviluppo industriale secondo certe direttive territoriali e settoriali
Probabilmente ingenuo nella sua strumentazione anche se corretto nella sua concezione sia svilito ed è degenerato in forme di socialismo reale nel combinato partiti imprese pubbliche e private
Al socialismo reale sta succedendo oggi una stagione di privatizzazione post sovietica
Anch'essa caratterizzata simmetricamente alla prima dalla totale assenza di una strategia industriale
Tanto che il compito di mettere sul mercato le partecipazioni industriali dello Stato è stato affidato alle autorità monetario
Dunque da un eccesso all'altro come spesso accade da noi
In questo quadro di lasciar fare o piuttosto di lasciar disfare il pericolo di una marginalizzazione dell'apparato industriale italiano si accentua
Una politica industriale richiede anzitutto un centro capace di organizzarla
Tale non è certamente il ministero dell'industria luogo di adempimenti burocratici e di negoziazioni corporative per dire il meno
Ciò che occorre un ministero di scopo centro di ricerca di informazione di previsione di programmazione orientativa di contrattazione programmatica
Anche qui dunque come per la politica fiscale si tratta di riformare per per
Stelle
In questo ambito rientra la graduale riduzione delle agevolazioni finanziarie dirette agli investimenti delle imprese
Quarto punto decisivo l'azione pubblica sul contesto industriale dirette a ridurre costi ad aumentare economie esterne del sistema produttivo
La realizzazione del piano del lavoro e dello sviluppo sociale costituirebbe un potente strumento di promozione industriale in questo senso
Altro strumento promozionale della competitività l'organizzazione della formazione dei quadri ad alto livello presso fondazioni e istituti universitari le alte scuole
Infine la riorganizzazione della ricerca che conta su risorse insufficienti gestite in modo disperatamente dispersivo e non finalizzato esempio illustre il CNR che amministra sette mila contratti e contributi di importo medio modestissimo con scarsissimo coordinamento tra loro
Infine la quarta proposta riguarda la riforma dell'amministrazione lo Stato al servizio del cittadino io non mi soffermerò sulle proposte particolari che in questo punto
Abbiamo cercato di avanzare
Ma soltanto sulla
Forma entro la quale queste proposte dovrebbero essere perseguite
La premessa maggiore della riforma amministrativa il mio modo di vedere la costruzione di uno Stato regionale
Solo modello istituzionale che può ricostruire condizioni inaccettabili di unità fra Sud del resto del Paese e avvicinare l'agire amministrativo ai bisogni e al controllo dei cittadini
La discussione avviata nella Commissione bicamerale
Della trasformazione della forma dello Stato secondo un modello compiutamente regionalisti go
Più vicino allo schema federale dei lender tedeschi che all'esperienza italiana dovrà condurre ad approdi conclusivi della prossima legislatura
Dovranno e scoprire l'ambiguità
Del federalismo a bada rese alla migliore
Un federalista che alla battaglia di Legnano si può essere certi non sarebbe stato sul Carroccio del Comune ma nel quadrato dell'imperatore
La necessità della riforma in senso federale
La necessità della riforma in senso federale dello Stato accentrato si pone per due ragioni fondamentali
La crisi fiscale di un moderno Stato sociale
Richiede l'espansione dell'area dei servizi resi al cittadino dalle collettività locali e l'attribuzione alle Regioni ai Comuni e alle Province di un effettivo livello di governo tributario
La questione meridionale divenuta crisi di identità nazionale non può essere affrontata se non sulla base di una in diretta assunzione di responsabilità da parte delle regioni del Mezzogiorno
All'interno di meccanismi di riequilibrio contrattati con le regioni del nord e del centro e con lo Stato centrale
All'interno di un nuovo Stato regionale il meridionalismo può tornare alle sue radici più profonde a Salvemini a dorso
Come impegno unitario di tutte le forze politiche e culturali del Mezzogiorno recuperando nell'autonomia la dimensione finanziaria e gli strumenti dell'imponente azione di riequilibrio ancora necessarie
Nel Sud
Ferme restando le autonomie speciali della Sicilia e della Sardegna
Tutte le regioni continentali
Dovrebbero creare uno strumento unitario per interventi strategici necessari a superare il divario che in termini di occupazione e di disponibilità di servizi ancora drammaticamente separa il Mezzogiorno da presto del paese e dell'Europa
Sorvolando su alcune delle proposte che coincidono con l'azione meritoria condotta dal ministro Cassese all'interno del governo ma anche incontra delle inerzie delle resistenze
Ne siamo sicuri incontrerà sempre più delle resistenze diretti ad invischiare nella vorrei arrivare all'ultima parte alle conclusioni di questa relazione sottolineando il fatto che queste proposte sono certamente ben lontane dal costituire un programma operativo devono naturalmente essere discusse nelle loro premesse
Devono essere verificate
Oppure falsificate
Nelle loro implicazioni intendono costituire nient'altro che la premessa di un confronto un confronto basato sulle cose e non sui disegni di geometria variabile
Nel criterio direttivo che le ispira una economia di mercato in una società solidale
Possono ritrovarsi tutte le componenti cultural politica di Alleanza democratica in particolare può ritrovare dissi
La corrente culturale e politica del socialismo democratico e liberale
Forse non ci siamo accorti di una cosa piccola ma significativa
In Alleanza democratica
Per la prima volta nella tormentata storia del duello a sinistra
Si sono incontrati entro un comune progetto sulla base di un comune impegno uomini provenienti dai due grandi partiti della sinistra storica
Questo può significare una cosa
E quella unità che ha costituito il tormento e l'estasi di tre generazioni della sinistra
Mentre divenuta un progetto francamente anacronistico sulla base delle attuali strutture di partito o invecchiate o addirittura diroccate
Può compiersi in un contesto più vasto
Nel quale confluiscano tutte le forze di progresso del nostro Paese
In un'altra epoca pace di accogliere la piena delle antiche stanze e dei nuovi bisogni
Il meglio vorrei dire il distillato della sinistra storica si riconosce oggi dall'una parte e dall'altra degli schieramenti convenzionali nella tradizione del socialismo liberale e democratico
E se è vero che solo in un contesto più ampio e attuale quella tradizione può recuperare tutta la sua potenziale fertilità è altrettanto vero che da essa non può prescindere alcuna alleanza che aspiri a raccogliere le forze autenticamente progressiste riformiste
Noi siamo in Europa non altrove
E in Europa la libertà e la giustizia sono inestricabilmente legate a una forza storica e si chiama oggi come ieri socialismo
I relatori hanno rispettato perfettamente i tempi che avevamo previsto per le loro relazioni per cui durante la mattinata abbiamo la possibilità di svolgere numerosi interventi
Naturalmente ci sono già
Più che numerosi iscritti e quindi
è necessario che tutti quelli che parlano io mi permetto di interrompere tutti quelli che parlano rispettino rispettivamente il dieci minuti altrimenti noi non riusciremo a dare la parola a tutti
Prima di iniziare con gli interventi il primo sarà di Michele Salvati
Il primo sarà di Michele Salvati vorrei ancora ricordare intanto vorrei pregare
Di diciamo di rumore Giare piano come si dice
Vorrei
Ancora ricordarvi
La necessità che ci aiutiate a finanziare questo convegno sottoscrivendo la scheda per ricevere gli atti che certamente vi sarà già stata consegnata non vorrei che nessuno in sostanza se ne dimenticasse
Iniziamo con gli interventi che proseguiremo fino
Almeno alle tredici e trenta almeno alle tredici e trenta perché molti hanno chiesto di parlare questa mattina ricordo a tutti i compagni e gli amici che sono qui che
Il convegno a oggi pomeriggio una seduta
Che noi speriamo altrettanto produttiva ed impegnativa di quella di stamane in cui sono previsti numerosi interventi tra cui quello dell'onorevole Giorgio Napolitano
Dei ministri Giugni
E Gallo oltre naturalmente a numerosi altri quindi invitando i compagni che sono presenti
Dopo la sospensione a tornare puntualmente alle quattordici e quarantacinque perché subito dovremo cominciare il dibattito iniziamo la nostra discussione dando la parola al compagno Michele Salvati
No no
Certo
Care compagne e compagni
In ben poche occasioni io mi son sentito così orgoglioso di appartenere alla grande tradizione
Del socialismo e del socialismo democratico
Orgoglioso per le parole
Nobilissima e per la
Poi bellissima prolusione
Di Salvatore Veca
Orgoglioso per l'analisi politica coraggiosa e realistica di Ranieri
E orgoglioso per la relazione programmatica di Giorgio Ruffolo
In questo caso è proprio aria di famiglia condivisione di pelle
Sintonia completa
Queste relazioni nel loro insieme in particolare la relazione di reni di Ranieri
Ha fugato ogni mio residuo dubbio sulla collocazione delle forze riformiste all'interno del PDS
Vicino io stesso
Da sempre a milioni di smog
Dubitava invece lo confesso del suo coraggio politico
Temevo che considerazioni di vecchio realismo eredità della vecchia pratica dei Little miglioristi non eredità della vecchia dialettica interna del PDS
Pizzi
Eredità dei compromessi di questo partito
Avessero ancora anche all'interno delle forze riformista del PDS
Un grande peso
La reazione della relazione di Ranieri lo ripeto ha fugato ogni mio dubbio
L'adesione allo spirito del Progetto di Alleanza democratica non poteva essere più forte
E questo risponde ed è fonte di grande speranza ad un ritorno di Alleanza democratica al progetto originario quel progetto che aveva nella parola vero asso Alleanza democratica il suo cardine fondamentale
Rimane naturalmente un problema
Come agiamo in tempi brevi entro il PDS
Come portiamo sulle nostre posizioni un partito che ha una leadership solo per fare un esempio
Comunista della sua federazione più importante qui a Milano
Un partito
In cui le truppe radicali escono verso Rifondazione con l'abbiam visto a Milano Torino e generali radicali restano all'interno con lo stesso peso di prima
Non sono prove dei fatti
Ma sono problemi concreti
Ai quali coloro che vogliono dare una battaglia interna al PDS devono pensare con grande serietà
C'è solo un accenno critico velato al Progetto di Alleanza democratica nella relazione di Ranieri
Il nuovismo ad ogni costo
è vero ci sono stata ingenuità ed eccessi
Da parte di alcuni componenti di Alleanza democratica
Ma il problema di presentarsi con facce nuove e altrettanto forte dell'esigenza di recuperare quanto di valido c'è di onesto di competente
Nel vecchio solo due esigenze che vanno contemperate non è facile contemperare
E questo è un problema è un problema grosso perché Alleanza democratica la nostra visione di verso Alleanza democratica a differenza fondamentale della lega che è tutta di un pezzo ed è tutta nuova
Si rivolge alle grandi famiglie di valori
Ognuno Dessì della passata tradizione politica si rivolge al socialismo si rivolge al cristianesimo sociale si rivolge alla tradizione laica si rivolge ai Verdi
Ognuna di queste famiglie essendo rappresentata indegnamente spesso da organizzazioni ora in crisi a seguito di Tangentopoli
C'è un immenso quadro politico
Ingrossato apre normalmente dall'ipertrofia della politica consociativa che chiede di essere rioccupato nella nuova politica
E spesso a ragione chiede di essere rioccupato è brava gente
Che ha fatto solo politica l'ha fatta per idealismo e non altre professioni
Questa gente socialisti repubblicani pidiessini premono alle porte via di questo è o non è un problema è un problema importante
Perché sia di si presenta in realtà infittito da molte di queste facce
La battaglia con la lega è persa prima di cominciare
E come risposta a questa domanda che vivono Pannella e Amato
Non solo sul giustificate diffidente politiche contro il PDS
Vedendo all'ultima
Delle relazioni alla famiglia la pelle alle cose che ricadono della mia sfera di competenza o quanto meno di minore incompetenza
Alla relazione di Ruffolo
Care compagne e compagni
Come potete forse capire quando sento parlare di programmi
Il mio stato d'animo non è sereno
Non perché non sia d'accordo con quanto detto Ruffolo sono totalmente d'accordo e c'è una testimonianza scritta
Ma ci sono due o tre cose che vanno sottolineate fortemente la prima che un programma serio nasce da un accordo politico ferreo
Molto forte
Sottostante
E questo deve esserci ancor prima
Attualmente ci sono alcune integrazioni dialettiche si possono cominciare a lanciare alcune idee programmatiche si può cercare un accordo politico ma la costruzione del programma e la costruzione dell'accordo politico sono sostanzialmente la stessa cosa e questa può esser fatta sul torace programmatiche
Molto semplici
No per nulla elaborate su alcuni indirizzi di fondo
Non c'è bisogno di spendere molto tempo per vedere quali forze ci sono vicine e quali ci sono invece lontano sostanzialmente lo sappiamo già
Questa la cosa che voglio dire
Seconda cosa
Un programma è come una cipolla che a vari strati
E la scorza il primo involucro
è quello delle immagini quello delle idee forza
Poi viene una esposizione dettagliata a scopi elettorale e poi viene l'effettivo lavoro se si va al governo dove moltissime cose cambiano
Guardate la Thatcher
E andata al governo con due o tre idee forza non sapendo che cosa avrebbe fatto e nessuno sapevano che cosa avrebbe fatto però tutti sapevano che voleva smantellare sindacato e questo bastava gli inglesi per votarla
Ha vinto su quello
La lega ha a queste idee forza soprattutto anche dei pezzettini di programma che non sono affatto male
A un qualcosa che l'ha fatta vedere che è un pezzo nuovo vero grosso
Unito
Semplice
Allora il nostro programma compromesso ha delle difficoltà
Se nascerà compromissioni cioè noi dobbiamo metterci d'accordo rapidamente su questa prima soglia su questo primo involucro della cipolla perché li vinciamo o perdiamo cioè alleanza deve nascere su idee forza
Allora due o tre idee forza ci sono già immediatamente proprio immediatamente leone l'orgogliosa riassegnazione dell'unità nazionale guardate molto semplice
Nell'ambito di un progetto federale l'orgoglio di essere italiani
Con la grande varietà di questo paese così diviso di mille città ma unito da una storia
No che può essere accompagnato da che cosa avverrebbe se ci spaccarsi ma veramente cosa credere che i lombardi acquisterebbe un particolare prestigio in Europa scorcio che i tre
Cioè alcuni messaggi di questo genere il secondo è risparmi e la legge elettorale
Questa è una legge elettorale indecorosa è il PDS voglio dire noi tutti abbiamo combattuto anche per questa non era possibile fare diversamente
Dovevamo sostenere il sì nel referendum accompagni noi abbiamo mentito
Sapendo di mentire molto spesso
Cioè le l'idea che saremmo riusciti a far passare un sistema a doppio turno
Che era l'ipotesi per la quale noi combattevamo e quella che ci avrebbe consentito di dare le premesse premesse più forti non sufficienti ma più forte un sistema bipolare noi sapevamo in partenza che non è un'ipotesi credibile
Giustamente non potevamo PRI grande treno da essi
Separarsi sul sì
Sarebbe stato assurdo dovevamo farlo io
è stato un atto di opportunismo politico no perché in realtà siamo da definire con una legge elettorale che secondo me è simile o forse ancor peggiore
Di quella che avevamo prima
Dal punto di vista del consentire l'alternanza che l'asse fondamentale per la quale noi combattiamo
E allora noi questo è l'altro punto fondamentali che noi dobbiamo che dobbiamo mettere
Poco dopo azione cerca questa è una domanda sociale fondamentale le cose dice Ruffolo sono giustissime ma guardate dobbiamo avere un messaggio che in qualche modo ci distingue dagli altri
Secondo me è uno dei candidati fondamentali estraendo le per idee forza dalla dal programma di di Ruffolo tutti condivido totalmente
L'istruzione
L'istruzione l'istruzione come passa eccome Risorsa leva fondamentale noi dobbiamo avere delle idee semplici
Per fare la lista dell'istruzione
Un grande sia un grande investimento produttivo sia un grande investimento egualitario cambiando radicalmente il sistema di istruzione
Enorme sistema di borse di studio dei capaci e meritevoli sì ho il coraggio di dire queste vecchie cose ai capaci e meritevoli
Fin dalle prime fasi della scuola oltre la scuola dell'obbligo oltre che l'estensione ovviamente a sedici anni e poi a diciotto della scuola dell'obbligo ma dopo un vigoroso sistema
Di borsa di studio e alte tasse universitarie il perché l'università euro e distributore perverso di risorse dalla collettività verso il ceto medio professionale
Alcune idee fondamentali dobbiamo insistere su questo
Cioè dobbiamo avere le idee forza che non la non avranno la forza di quelle di Bossi perché nasceranno da un compromesso di diverse famiglie ideali cristiano sociale
Laico radical democratica socialista nasceranno da queste no avranno ancora degli elementi di compromesso
Ma guardate devono essere semplici devono essere incredibilmente semplici e qui è importante naturalmente specificare bene il nostro progetto di federalismo
Questo lo dico che i compagni di Alleanza democratica
Guardate siamo per un progetto federalista alla Tremonti o no guardate che qui ecco chiarimento interno non non dobbiamo dire le cose particolarmente hope un pezzetto diciamo qual è la nostra immagine di federalismo fiscale bisogna essere straordinariamente precisi
E sapere quali sono le conseguenze veniamo incontro perché qui siamo abbiamo la lega alle costole la quale ci può accusare di incoerenza è uno dei loro temi insomma due o tre punti non di più
Poi si fa un programma a lungo diciamo di un centinaio di pagine a scopo
Elettorale che vale per quel che vale ma tanto per dare un'idea di dove andiamo a parare e poi ci siamo al governo lì
Lei si farà il vero programma e questo vi ringrazio per i compagni mi scuso di perduto parla del primo ma devo purtroppo assentarmi negata per la tensione
Adesso la parola Augusto Barbera
E si prepari Franco Morganti
Ma Enti io credo che oggi ci sia un salto di qualità forte nel dibattito politico
Ma proprio perché sono convinto di questo son d'accordo con salvate
E poi perché condivido la relazione
Le relazioni
E quella di Umberto Ranieri
Per prima
Ecco io voglio strutturare un punto relazioni Ranieri
La quale ritengo che sia necessario un chiarimento
Perché può darsi che siamo d'accordo
Perché tutto il resto la relazione due
Registra sintonia
Che cos'è Alleanza democratica si chiede Ranieri
Noi l'abbiamo inteso come l'incontro tra una rinnovata sinistra riformista dal netto profilo di forza costruttiva e di governo è un nuovo centro è terminato a perseguire l'innovazione riformista
Né pare che Alleanza democratica abbia ancora un fascino
E abbia trovato motivo di fascino perché era qualcosa di più
Non l'incontro tra la sinistra riformista e un centro riformatore
Ma come il tentativo di superare detti ischemie vecchie appartenenze per realizzare L'Unità dei progressisti
Cioè Alleanza democratica
Si muove all'interno della
Movimento riformatore nasce dal movimento riformatore dal movimento referendario
Come tentativo di andare al Dida delle regole su cui finora si era battuto fino allora si era battuto il
Il movimento referendario e cercare di costruire i soggetti che avrebbero potuto competere dentro le nuove regole maggioritario
Sulla base cioè dei principi propri delle regole tendenze propri la democrazia maggioritaria
Che vede le forze politiche dividersi attorno a due poli uno moderato e l'altro progressisti
Attorno a due poli
Che in altri Paesi non si ha nessuna difficoltà a chiamare destre e sinistra
O moderati o progressista
E la democrazia maggioritaria abbiamo le premesse per costruirle io sono d'accordo con salvati quando dice questo la pessima legge elettorale non è una legge elettorale che può porre le condizioni di una democrazia maggioritaria
In una democrazia maggioritaria il centro
Il luogo da conquistare non da occupare
L'elettorato di centro né democrazia maggioritaria l'importanza fondamentale perché riesce a far prevalere ora l'alleanza progressista ora l'alleanza moderata ora i partiti socialdemocratici ora i partiti
Conservatori
Però non è un luogo da occupare stabilmente e questo è il punto di fronte a cui noi oggi ci troviamo alleanza democratica significa unità dei progressisti cioè superare delle appartenenze che comincia a non avere più il significato tradizionale che sono molto mettere insieme cioè
La sinistra riformista mettere insieme cioè la socialdemocrazia i movimenti
Di ispirazione socialista con l'ambientalismo un ambientalismo non fondamentalista che per fortuna in Italia è presente
Con la liberaldemocrazia
Buona parte progressista della liberaldemocrazia con quei cattolici democratici che vogliono rompere con quell'anomalia italiana che l'unità politica dei cattolici
Su questo mi pare il Progetto il fascino del progetto
Questo progetto in crisi
Però è un progetto che può essere lanciato
I motivi della crisi possono essere diverse
Pagheremo se infatti darsi mo'uno rispetto all'altro ma ci sono e vanno valutati tutti quanti
C'è una responsabilità io non ho mai avuto nessuna difficoltà mettono in rilievo del partito democratico della sinistra
E nel momento in cui si trattava di costruire questo progetto
Cioè un progetto federativo rimettersi insieme quanti si riconoscono nell'Obiettivo de L'Unità dei progressisti invece di come diceva giustamente a Ranieri
L'intervista all'Unità
Di collocare il Partito democratico della sinistra in alleanze democratico dentro il progetto di Alleanza democratica ha lavorato in modo che il Partito democratico della sinistra nessun progetto un rapporto con Alleanza democratica
E questo è stato il motivo per il quale nel luglio scorso
Io non accettai di entrare nel comitato promotore di Alleanza democratica
Perché già il
Muoversi in questa direzione poneva le premesse per fare del Leanza democratica
Un partito di una costellazione di sinistro
O progressista o di centro che ha un rapporto con la sinistra
C'è stata anche la parte del partito democratico la sinistra una scarsa convinzione nella capacità di poter creare un progetto vincente
E se manca questa convinzione cioè nella capacità della
Dei progressisti di vince anche con questo sistema elettorale
è chiaro che a quel punto può esserci la tentazione in alcune componenti di questo partito di trovare delle nicchie ecologiche a sinistra perché proiettarsi verso il centro
Se non si riesce a fare vincere questo progetto non è più conveniente tenere le vecchie nicchie e cercare poi dopo successivamente di trovare l'alleanza con il centro
E questo può anche avere indotto Mario Segni ma non è solo questo che ha indotto Mario Segni a fare la scelta che ha fatto
Di andare a un rapporto con Martinazzoli e qua demoliti e questa cristiana per poter evitare successivamente di dover andare a un rapporto mediato
Dal PDS con la Democrazia Cristiana ma sbaglieremmo se noi sopra valutassimo soltanto questo aspetto
Così come il banchiere mosso se sopra valutassimo quelli sono stati gli errori soggettivi di Mario Segni che ci sono state
Quando
Si è trovato in tacita sintonia con il PDS nel volere Alleanza democratica senza il PDS ma con alcuni pidiessini
Con Mario Segni quando ha dato della Federazione processo federativo piene Alleanza democratica bisognava con Alleanza democratica bisogna perseguire un'interpretazione tale da far sembrare
A chi magari non in buona fede voleva e così sembrasse e si chiedesse uno scioglimento dei vecchi partiti in Alleanza democratica invece che di prospettare un processo federativo
Ma direi che si è sbagliato anche qui
Sopra valutare queste responsabilità soggettive c'è molto di più
Si stanno riorganizzando i soggetti reali del potere in Italia in questo Paese
C'è una riorganizzazione delle
Intanto attorno all'unità politica dei cattolici dei cattolici stessi attorno al progetto unità politica dei cattolici debole spompato
Esausto ma comunque è prevalsa all'interno delle gerarchie ecclesiastiche la linea Ruini
E questo ha contribuito a fare il vuoto attorno a Mario Segni
C'è un'altra anomalia italiana che ha pesato
Accanto a quello di unità dei cattolici la presenza di un certo tipo di presenza tra Chiesa in Italia e quello di un capitalismo di poche famiglie senza capitali
Un capitalismo di poche famiglie senza capitali che non può essere indifferente atti detiene il potere politico in altre democrazie
Gli imprenditori possono essere indifferenti o relativamente interessati a chi governa
Perché chiedono al potere politico regole entro cui competere
In Italia in capitalismo senza capitali o di lettura un capitalismo la Berlusconi che ha bisogno che ha come proprio capitale gli articoli di legge gli articoli della legge Mammì
Ha bisogno invece di avere un'osmosi molto forte con il potere politico ha bisogno cioè di un soggetto politico cui poter chiedere non regole ma provvedimenti
Tutto questo sta portando
Ad una riorganizzazione del centro
Sta portando ad una riorganizzazione del centro e credo che va al di là dei tradizionali soggetti economici e imprenditoriali voglio sbagliarmi sul punto che hanno finora sostenuto un certo progetto
Io voglio sperare che la scese in campo a Roma di Ripa di Meana non significa che ai tradizionali
Soggetti che hanno concorso a sostenere il vecchio se ne aggiungono altre di nuovi che finora sono stati invece supposizioni più corrette intendo riferirmi
Al gruppo De Benedetti
Ma perché e in che modo se riorganizzazione entro certamente non credo che chi porta avanti questo progetto pensa di poter conquistare la maggioranza
Questa maggioranza non si può con questa questa legge elettorale non consente neanche al centro così rinnovato così rafforzato di conquistare una maggioranza
E allora
Diventa a quel punto ineluttabili ineluttabile problema dell'alleanza
O con la lega ma non credo che la lega sia disponibile
O con il Partito democratico della sinistra
E a quel punto
Con quali prospettive ecco qui vedo un'inversione del progetto Alleanza democratica
Progetto Alleanza Democratica partiva dall'idea cioè che i tradizionali soggetti da sinistra potessero andare al di là dei confini da sinistra stessa costruire l'unità dei progressisti dividere cento tradizionale tra moderati e progressisti come avvenuto in tutti i Paesi in cui si è costruito il maggioritario
Questa invece Progetto muove nella direzione opposta
Un centro rafforzato così sostenuto che tenderà a dividere la sinistra può opporre la sinistra in posizione subalterna
Dico questo perché dobbiamo avere ben presente quali sono le possibilità e quali sono i pericoli non si sottrae
Dobbiamo rilanciare il progetto deve anzi democratiche chiedo un altro minuto vedo che acquisito segnali
Con alcune correzioni ne abbiamo discusso anche ieri in un riunione del consiglio nazionale dell'Unione progressista con alcune correzioni
La prima correzione quella di superare
Una tendenza a vedere come fondamentale come unica e fondamentale la discriminante tra vecchio e nuovo
Non è solo una discriminante tra vecchio e nuovo che si combatte non c'è solo un conflitto tra il vecchio e nuovo in questo Paese c'è stato continuerà ad esserci ma non è solo questo
Perché nel momento in cui Martinazzoli
Può presentare delle facce pulite può ripulire
La democrazia cristiana magari cambiando etichette in Partito popolare il nuovo riesce in qualche modo essere presente e poi c'è il nuovo rappresentato dalla lega
La distinzione appunto tra moderati e progressisti o per dirla Prince fondo tra quello che una volta si chiamava conservazione e quello che può esser chiamato progresso
Sapendo certo che oggi le cose hanno un altro sì che le parole esprimono significati diversi profondamente diverso il momento in cui ci avviciniamo al due mila secondo punto da seconda correzione che dobbiamo operare e quella di un profilo programmatico alto che è mancato in Alleanza democratica
Abbiamo ricondotto tutto ha problemi di schieramento io credo che la relazione oggi di Giorgio Ruffolo sia di grande utilità perché può dare ad Alleanza democratica un profilo programmatico alto proprio sui temi della economia il terzo punto
Sul quale dobbiamo operare una corre una correzione
E quella di abbandonare definitivamente delle tentazioni che sono presenti in Alleanza democratica della costruzione del partitino in forme nuove
Va abbandonata questa tentazione che può essere stata anche alimentata dall'esterno
Può essere stata anche alimentato discorsi facevo prima sul Partito democratico della sinistra Alleanza democratica può e se ha rilanciato se diventa l'alleanza che non c'è non il partito che non c'è anche perché non abbiamo bisogno in questa nostra democrazia di altre partiti
E quindi dire no anche a ogni prospettiva di Quarto Polo
La posizione dei partiti del partito repubblicano in questo momento il patto repubblicano di quanti si richiamano al Partito repubblicano i pare fondamentale hanno due possibilità
Ora la possibilità di partecipare alla riorganizzazione di questo nuovo centro magari seguendo un uno Spadolini ringiovanito ringalluzzito
Oppure quello di partecipare al progetto fino in fondo al progetto del De Anza democratica come alcuni amici repubblicani stanno facendo Jada bianco ed altri
Io credo che non sia possibile sfuggire alle due alternative
Come credo stia facendo qualche autorevole esponente repubblicano sfuggire all'una e all'altra terra
Tentazione all'una e l'altra sbocco con la tentazione del quarto polo di un quarto polo magari che non parla di centro che ha come prospettiva il bipolarismo ma e rimane sempre un quarto posto
Abbiamo già avuto
La sciagura della ricerca di impossibilità arse forse in questo Paese periodi in cui forse poteva essere giustificato tu questo fondo il modo mondo diviso in due avremmo adesso la ricerca di un quarto polo di cui appunto non c'è bisogno
Tutto questo deve tradursi iniziativa politica concreta io considero molto importante l'intervista di alcuni giorni fa a Repubblica di Achille Occhetto
La considerasse significativa assai importante probabilmente avrebbe dovuto essere
Anticipata di qualche settimana o di qualche mese
C'è l'indicazione di un simbolo comune
Per tutti i progressisti italiani di un tavolo comune e di un singolo Comune io considero queste l'unica strada percorribile
Con una correzione anche qui mi pare che Occhetto nel suo la sua intervista parlasse di simboli comuni nell'Italia del nord
Io credo che noi abbiamo bisogno i progetti nazionali di respiro nazionale quello che ci distingue proprio dalla lega deve esser questo il simbolo comune che mette insieme tutti progressisti deve essere in tutta Italia presente dalle Alpi alla Sicilia grazie
Alla parola Franco Morganti seguirà Enrico Manca
Quando mi hanno invitato a questo incontro con una telefonata
Mi hanno detto ci saranno tre relazioni Veca Ranieri Ruffolo
Si parlerà di programmi alleanza democratica finalmente parla di programmi
Ci saranno quattro ministri diciamo così di area e il vertice di Alleanza democratica
E cioè Barbera Bordon
Ayala Adornato
Poi ho visto l'elenco degli invitati devo dire che non mi aspettavo
Di trovarmi in una prospettiva invece di sinistra di governo come si dice come è stato evocato qualche volta
Ora va benissimo basta saperlo
Io credo che se si vuole fare alleanza democratica come
Ha detto poco fa
Anche Augusto Barbera
Forse l'aggettivo sinistra veniva lasciarlo da parte
Perché è un partito democratico della sinistra se già
Però la sinistra in Alleanza democratica potrebbe tornare a essere metaforicamente quello che nella vocabolario italiano come si dice il design il tirannosauro ha uno sguardo sinistro
E parlare invece di Alleanza democratica invece che di sinistra di governo anche perché forse qualcuno che non è di Milano e viene da lontano
Non sa che cosa evoca la sinistra di governo questa frase questa parola a Milano
Non sa quali sono state le responsabilità della cosiddetta sinistra di governo Milano che ha consegnato l'urbanistica milanese a Ligresti che ha gara navigato nelle tangenti sulla metropolitana sul passante sulla sera su Malpensa due mila su tutto quello che si vuole
Allora questo è il settore che ha a Milano sinistra del governo quindi abbiate pazienza a Milano bisogna fare una riflessione più ampia
Vedo nell'elenco degli invitati molto francamente
Un antico Sindaco di Milano non dico un vecchio sindaco
Che precedeva la Milano di Tangentopoli ma che diciamo al quale abbiamo
Allungo rimproverato una gestione un po'clientelare
Ci sono ancora adesso credo forse saranno pensionati tassisti tranvieri gli spazzini Bechini che hanno goduto di queste pratiche milanesi
E vedo e vedo fra l'altro che interverrà dopo di me
Un presidente della RAI
Luogo deputato alla lottizzazione nazionale
Allora francamente una preoccupazione che ho sentito formulare da Michele Salvati io vorrei rafforzarla ecco non è in questo modo e non è con queste persone che si può pensare di catturare la società civile di fare veramente Alleanza democratica di trovare persone che non abbiano avuto precedentemente
Responsabilità politiche ma vogliamo in questa fase entrare a vere responsabilità vere fare qualcosa per la politica italiana
Ora
Questo vuol dire avere delle regole io non pretendo che queste persone lascino la vita politica o che si ritirò a vita privata dico soltanto che la regola vorrebbe credo essere che queste persone partecipino a questo processo di hanno anche degli Illuminati consigli
Ma che non parteciperò la divisione delle cariche e non siano candidati almeno per una legislatura questa è una proposta di regola che credo dovrebbe far parte del tessuto di Alleanza democratica
Ora due parole sulla forma organizzativa
Io sento parlare spesso con un po'di confusione del fatto che Alleanza democratica è un'alleanza di circoli però potrebbe essere anche una federazione di partiti avere alcuni simboli al suo interno raggruppare questi simboli in un simbolo complessivo
Noi pensiamo Alleanza democratica come
Un insieme di circoli
Che abbiano radicamento sul territorio che facciano un'attività sul territorio che siano anche circoli di espressione di volontariato non siano necessariamente espressione politica ma che abbiano un senso sul territorio facciano una cose siano soprattutto autonomi anche dal punto di vista economico
C'è qualcuno che mi deve spiegare come si può al giorno d'oggi pensare a una nuova forma partito con dei mezzi di finanziamento che non siano quelli del primo ventennio della Repubblica cioè di due potenze straniere che hanno finanziato i partiti italiani e non sia nemmeno quello del secondo trentenni o che è stato Tangentopoli e la regola delle tangenti
Se questo è vero allora non si può immaginare una forma diversa da quella dell'associazione di circoli autonomi finanziariamente ma chiunque faccia una riflessione di questo genere vede che al centro possono andare pochissime risorse
E quindi queste forme partito devono avere diciamo così un'organizzazione centrale che è molto snella
Del tipo di quella che hanno i partiti americani fuori dalle elezioni
Allora questi circoli esprimeranno livello locale ciascuno rappresentante che parteciperà a un coordinamento di circoli
Manderanno rappresentanti al centro che potrebbe potrà essere anche di volta in volta diverso secondo i temi da trattare in modo da non creare una nuova nomenclatura
E poi potranno essere rappresentati al centro nord in virtù di un numero di tessere ma in virtù dei voti che hanno raccolto nelle ultime elezioni queste un modo che è stato proposto anche in Alleanza democratica e mi sembra largamente interessante per superare la tragedia del mercato delle tessere
Quindi mi pare che questa forma organizzativa di nuovo vada approfondita allora se questo è il
Per i a nazionale di partito ma risponde al coordinamento dei circoli locali questo è un modo per superare la struttura organizzativa di partito
Questo vuol dire anche che in vista delle prossime elezioni politiche io immagino Alleanza democratica si dia una regolata io suggerirei che questa regola fosse quella di abbandonare la parte proporzionale delle elezioni per la Camera
Per due ragioni la prima è che in questo modo esprimiamo e rappresentiamo il nostro disgusto
Per questa parte che fra l'altro è organizzata secondo liste bloccate dalle segreterie dei partiti che snatura il significato della lotta referendaria
Questa è la prima ragione la seconda ragione è che non vorremmo in questo modo che al Coni buoni lustri personaggi fossero in qualche modo aggregati al carro di qualche simbolo di partito
Perché nella espressione di queste liste proporzionale ci saranno sostanzialmente i simboli di partito mentre invece si può largamente partecipare ai collegi uninominali a una condizione
Che ci sia soltanto il simbolo di Alleanza democratica e che non ci siano dei per Italia appesi come nelle ultime elezioni comunali e come c'è spesso le elezioni comunali alle candidature a sindaco anche queste candidature uninominali devono essere accettate ci sono espressioni di una larga Alleanza Democratica e se portano soltanto il simbolo di Alleanza
Concludo su un paio di punti di programma perché l'invito a parlare di programmi è autorevole e importante bisogna che cominciamo a farlo per non dire sempre retoricamente perché dobbiamo parlare di programma e poi non parlano
Ecco io devo dire ho trovato molti spunti interessanti nella relazione di Ruffolo
Però un orientamento generale se permettete un po'dirigista ho sentito parlare di Piano del lavoro anziché di un programma orientato al lavoro la parola piano mi fa un po'terrore
Io ho sognato per tutta la vita di trovarmi al centro di un grande movimento politico quando ho visto che si parlava da Segni Occhetto ho detto stavolta è la volta giusta
Poi c'è chi se n'è andato ho la sensazione che mi ritrovo di nuovo come già nel passato a essere lasci l'estrema destra della sinistra oppure l'estrema sinistra di uno movimento moderato in questo caso mi troverei un'altra volta alla destra di una cosiddetta sinistra di governo non ho sentito diciamo mettere sufficiente fasi su un punto che direi è fondamentale è quello delle privatizzazioni mi ha parlato Ruffolo ho scorso rapidamente il suo contributo soltanto in termini negativi si sta facendo delle privatizzazioni
Posto solo post sovietica mi pare
Di aver notato ma il punto delle più attivazione è cruciale ma non è cruciale solo perché lo Stato indebitato e bisogna trovare risorse per le finanze pubbliche
è cruciale perché deve essere il segno del ritiro dal dello Stato dall'economia del ritiro della politica dall'economia questa è la ragione importante per cui bisogna parlare di privatizzazioni e bisogna soprattutto dare delle regole
Ma il secondo punto è quello del lavoro e credo che sia in questo momento il punto prioritario nelle scelte economiche
Io vi pregherei piuttosto che formulare un piano del lavoro di fare attenzione una proposta che è venuta da un sociologo francese che Alain Touraine
E la proposta è una proposta di politica dei redditi invece che orientata al Salario orientata al tempo di lavoro no sto dicendo in questo momento lavoriamo meno lavoriamo tutti sto dicendo che se gli incrementi di produttività
Forse erano dedicati alla riduzione d'orario anziché all'incremento di salario i bilanci delle imprese non ne soffrirebbero il salario del lavoratore sarebbe intatto ma si aprirebbe la strada all'incremento delle forze di lavoro non credo
Che l'attuale crisi occupazionale dipenda dal progresso tecnologico non l'ho mai creduto
Credo però che dipenda dai tassi di sviluppo bassi coi quali ci troviamo a che fare e i tassi di sviluppo probabilmente saranno bassi per un certo periodo qui
Va affrontato con un orientamento strutturale e vi ringrazio
Alla parola adesso Enrico Manca seguirà a bordo
Meglio innanzitutto voglio ringraziare Franco Morganti
Per aver espresso francamente pubblicamente posizioni che ci sono esistono e che come dire io definisco
Un pochino come insiste
E mi fanno venire in mente un insegnamento del vecchio Nenni
E cioè che c'è sempre uno più puro che ti è pura
Quanto poi ma io non vorrei farmi sottrarre diciamo così a quelle poche cose che voglio dire sulle osservazioni del vi Morganti quanto poi alla Rai
Sì sarà anche stato certamente il centro della lottizzazione
E però è stato anche qualcosa di diverso caro Morganti e cioè la battaglia del servizio pubblico contro la privatizzazione ed anche il fatto che l'unica televisione nel mondo in Europa che ha consentito ad una forza di opposizione di essere presente dialetticamente con una rete con un telegiornale quanto di nuovo è avvenuto gli otto anche molte riserve su molte cose apertamente ma certo anche quanto di nuovo c'è stato nella televisione italiana largamente in questi anni lo si deve alla terza rete
Quindi lenti i giudici vanno dati in modo più meditato e più serio non facendo delle battute facili detto questo vorrei svolge qualche brevissima nei dieci minuti
Osservazione vorrei dire che guardando i giornali di questa mattina
Appare evidente come vanno moltiplicandosi le iniziative per la riorganizzazione dell'area di centro ma il fatto nuovo
è che questa riorganizzazione dell'area di centro avviene oggi con dei protagonisti e con dei progetti
Che non possono essere meccanicamente identificati con la resistenza del vecchio sistema politico al cambiamento
Il gene li rende naturalmente più interessanti per molti versi ma anche più insidiosi anche perché come ha ricordato ora con molta intelligenza secondo me Barbera
Si propone questo nuovo centro di fare delle incursioni
Dentro la sinistra
Penso anche che l'uscita di Mario Segni da Alleanza democratica
E la sua proposta di un patto di rinascita nazionale rivolto al nuovo partito popolare e agli altri disponibili al neo centrismo
Se è vero che costituisce il dato più riconoscibile di questa riorganizzazione del centro non penso a niente che sia forse quello più significativo più destinato a pesare pensa infatti all'ascesa in campo della chiesa
Sotto un duplice aspetto la Chiesa ha preso una posizione forte sceso il Papa in prima persona contro la lega ma penso anche all'intervento di ieri del cardinale Ruini io a Roma per sbarrare il passo al candidato progressista a Rutelli e penso anche alla candidatura come ha ricordato ancora Barbera che non è senza significato di Vittorio Ripa di Meana e pensa un fatto inedito in Europa
Ha la scesa in campo per la prima volta il caso di dire indiretta
Della più grande catena televisiva privata forse dobbiamo ricordare la vicenda di maligno
India e Brasile senza fare naturalmente paragoni tra maligno e Berlusconi nel bene e nel male ma certamente è la prima volta in Europa
Che scende in campo una catena televisiva diretta penso al mutamento avvenuto nel giro di poche settimane da parte di alcuni grandi giornali
Di proprietà industriale quindi mi pare onde disegno Gross importante chiedo bassotto valutato e con questo disegno neocentrista più vellutato e con quello più ruvido della Lega
I progressisti si debbono confrontare contrapponendo Progetto a Progetto UE questa mattina mi pare segna una tappa molto importante con questo convegno del Cis del rispetto a questo obiettivo
E penso anche che abbia ragione Ranieri
Nel dire che la questione cruciale dei mesi che ci separano dalle elezioni politiche e quello di imprimere alla sinistra riformista un'accentuata ma tubazione politiche programmatiche attende faccia assumere senza ambiguità le caratteristiche di una forza portatrice di una visione progettuale del futuro della società italiana e giù web di autentica e credibile forza di governo a questo fine voglio anche dire che molti di noi socialisti schierati da sempre sulla linea della sinistra di governo e voglio anche ricordare che
La prima iniziativa che ha visto insieme
Esponenti
Dei due partiti storici irrealtà Giorgio l'abbiamo cominciata con la sinistra
Di governo no partecipi della esperienza di Alleanza democratica dico anche noi molti di noi ritengono che ai fini del Progetto qui illustrato da vecchia da Ruffolo evita Ranieri in modo così puntuale anche noi pensiamo che il progetto originario di una vasta ed aperta Alleanza democratica possa tornare ad essere di forte attualità anche dopo il passaggio di tempo dissi naturalmente aggiungo senza sottovalutare il corpo che oggettivamente Segni ha inferto ad Alleanza democratica e al progetto progressista ed anche da questo punto di vista mi sembra indispensabile sviluppare una riflessione critica sull'insieme dell'esperienza per tanti versi importante e significativa che Alleanza democratica fino a oggi compiuta
Al fine di superare positivamente quelli che sono stati richiamati qui come alcuni limiti politici della iniziativa e penso anche che i riformisti i socialisti chi al di là delle loro acqua di convocazione
Hanno scelto di essere partecipi dello schieramento progressista debbano rapidamente convergere indennizzi attiva comunque
Debbano impegnarsi in un comune strumento di azione politica
Debbano ricercare la più stretta intesa con tutti gli altri soggetti oltre al Partito democratico della sinistra
Disponibili a partecipare
Ad una vasta ed aperta Alleanza Democratica entro il mese di ottobre
I socialisti che avevano dato vita a Rinascita socialista gli socialisti che si sono incontrati recentemente a Firenze con Valdo Spini il ventinove ottobre faranno un convegno
Nazionale proprio per determinare questa convergenza e dichiararsi pronti disponibili a sviluppare una iniziativa in questo senso e credo che stamane con questo convegno sia stata messa una premessa
Molto importante e positiva
Poiché penso che nessuno davvero ritenga che la rottura di Alleanza democratica
Sia imputabile alle incomprensioni fra Occhetto e Segni che pure possono esserci state
Si tratta di capire come e perché stia prendendo corpo questo progetto centrista un Progetto vorrei qui anche richiamare l'attenzione dei compagni che si
Lega dura ristrutturazione lo ricordava ancora Barbera e riallocazione di poteri forti spesso ad opera di quelle stesse forze economiche che insieme al vecchio sistema politico solo state al centro di Tangentopoli
E che stanno sviluppando attraverso i giornali che influenza hanno una campagna che io stamane vorrei definire intimidatoria
Chi di voi gli ha letto il fondo del Corriere della Sera di oggi si rende conto che il termine intimidatoria
Non è evocata invadono e mi dispiace che
L'abbiamo firmato sapendo Bertone
Una campagna che ad evidente obiettivo di creare tutti gli ostacoli impossibili alla realizzazione dello schieramento progressista e in ogni caso di cercare di comprimerlo nelle sue potenzialità
Allora come mai tutto questo è avvenuto io credo che il momento di svolta sia brutto nell'estate scorsa quando dai risultati delle elezioni amministrative verso un potenziale bipolarismo lega PDS
Mentre si sfaldata anche sotto i colpi di Tangentopoli la sento consolidato del capitalismo italiano e mentre la fase dura della recessione cominciava a fare emergere un rischio di accentuate diffusa conflittualità fra accenti gruppi di interessi gruppi viareggio grazie
Bene la questione discriminante era in quel momento quella di un progetto capace di riorganizzare e ricomporre la Società delle Nazioni ma tanto la lega quanto il partito democratico della sinistra naturalmente per motivi diversi in quel momento hanno mostrato una insufficienza
A porsi sia pure in modo alternativo come forze in grado di governare al cento allo sfondamento al centro operato dalla lirica a Milano il Partito democratico della sinistra ha contrapposto una propria centralità in un sistema di alleanze a geometria variabile una scelta che obiettivamente né annebbiato d'identità programmatica come forza di governo
E ne ha quindi indeboliti no la capacità di attrazione nei confronti di un centro politicamente frantumato e socialmente disgregata
Io sono d'accordo anche qui con me Ranieri con Barbera con quanti hanno sottolineato l'importanza del due ultime prese di posizioni del segretario del Partito democratico della sinistra mi pare
Che questo dimostri che vi è ormai la consapevolezza che queste la questione decisiva il modo cuore proporsi per costruire uno schieramento progressista in grado di divenire davvero forza vincente
Non raggiungerà l'altra ciò che ha già detto
Ranieri e barbera la questione del simbolo son d'accordo che debba essere un fatto di carattere nazionale e probabilmente fortune riflessione va fatta non soltanto per quello che riguarda la parte diciamo così dell'Unione Minale
Maggioritario ma anche per quello che riguarda ma il recupero proporzionale perché il fatto potrebbe come dire avere degli scompensi proprio di principio
Sull'altro versante la lega non ha saputo trasformare lo sfondamento al centro in un patto di credibilità secondo alcuni settori forti e vitali della società italiana
Bene sono poi cambiati ed è importante analizzare il senso di questo mutamento alcuni equilibri di potere dalla Montedison al patto di controllo del gruppo FIAT mutamenti che possono anche creare nuove conflittualità al centro probabile Sempio sembrerebbe indicare la polemica scoppiata proprio in questi ultimi giorni sulle privatizzazioni tra Prodi e la banca
Se poi come io credo il cuore del problema che la lega pone al di là del federalismo sia quella di una forte svolta liberista e allora pensabile che anche di fronte alle vicende degli ultimi mesi al divampare della questione sociale e della disoccupazione al terrorismo tutto ciò stia consigliando la parte più riflessiva del capitalismo italiano
A guardare con maggiore diffidenza che nel recente passato alle terapie selvaggiamente liberiste della lega e a rivolgere l'attenzione altrove
Insomma voglio dire che pezzi importanti della finanza e dell'economia sembrano oggi più portati a pensare ad un modello non alla Margaret Thatcher batte il pasto ad un modello come Helmut Kohl
Il nuovo centrismo del resto
Le settimane sociali che si sono svolte a Torino l'esodo una prova o finendo ciò solo un recupero di quel minuto iniziale
Con la con la teorizzazione fatta da Romano Prodi a proposito proprio del modello tedesco
Bene da questo punto di vista mi pare che questo terrei la possa essere anche un Torrenova di confronto per la sinistra a condizione che sia un confronto che rende esplicita per l'obiettivo è quello della democrazia dell'alternanza che oggi la legge elettorale non la fa essere apportata di ma concludo
Dicendo che la sinistra i progressisti sono anzi direi erano più che altro di ritardo fino ad oggi
Definire un loro progetto dal quale emerga con forza e chiarezza di quale capitalismo italiano parliamo di quale Stato di quale debba essere il rapporto tra mercato e consenso
Credo che tatuaggi un passo avanti importanti sia stata fatta
La questione programmatica prioritaria è quella dell'unità nazionale
Per proporsi come forza di ricostituzione dell'unità nazionale la sinistra deve farlo ritrovando se stessa
All'idea liberista dello stato minimo e a quella della socialdemocrazia storica dello Stato registri induttore di ricchezza una sinistra di governo deve sostituire l'adozione di Stato progettuale
Di stato che organizza l'ambiente più favorevole alta innovazione e allo sviluppo alla politica che ricercava consenso attraverso la spesa pubblica viene sostituiti la concezione di una politica
Che produce consenso attraverso la creazione di sviluppo e la progettualità di sistema
è questa la sfida che salta
Da rifondazione della politica
Da ricostituzione dell'unità nazionale e la scelta di un diverso modello di capitalismo italiano e questa punto la grande sfida che può affrontare soltanto una basta e da ampia Alleanza democratica
Alla parola teso a Villar Bordoni seguirà Napoleone Colajanni
Poi Fiorella Ghilardotti Alberto Martinelli Mauro Del Bue Federico Coen credo che in mattinata do diciamo riusciremo a fare tutti questi interventi per poi interrompere era per me
Scomparto
Visto che facciamo parte
Del comitato nazionale dell'Unione progressista
E del comitato promotore nazionale di Alleanza democratica
Sapere che sarei stato in piena sintonia con
La relazione di Giorgio Ruffolo
Sono invece assai piacevolmente colpito
Di trovarmi in totale sintonia con la relazione
Di Umberto Ranieri
Che condivido
Sia nella parte analitica
Sia in quella
Di prospettiva
E di azione politica
Voglio soltanto
Non Umberto
Per rivendicare atteggiamenti di chi aveva sempre avuto ragione perché come dire
Coloro che
Sono entrati in Alleanza democratica
Direi proprio per loro natura hanno bandito il tempo delle certezze assolute
E quindi siamo consapevoli
Di avere sicuramente in questo percorso così complicato così difficile al limite dell'impossibile
Commesso varia Rory
Ma vorrei rilevare
Che ecco non li ridurrei soltanto
Come ed è l'unica parte che mi trova leggermente in disaccordo tu fai nella tua relazione
Ad un'accusa
Di rincorsa di un generico nuovismo
Non perché
Alcuni elementi
Di una radicalizzazione
Della contraddizione vecchio nuovo non ci siano stati
Ma perché io temo anche il rischio contrario
Come giustamente
Qualcuno anche prima di me ha ricordato
Io credo che noi dobbiamo avere la coscienza che in questo momento
Nel nostro Paese
Nome aperta soltanto la vecchia contraddizione
Io schematicamente riduco all'asse orizzontale tradizionale la geografia politica destra sinistra ma c'è anche l'altra contraddizione
Vecchio nuovo
E che
Come dire assumere l'una soltanto dimenticando un'altra non assumere cioè l'intreccio importante tra queste due rischia di farci ritornare su vecchi sentieri proprio di quella giornata di A variabile che abbiamo detto di voler abbandonare
Io credo per esempio
Che noi non dobbiamo dimenticare
Che Alleanza democratica è un progetto che nasce
Sulla base di un'ambizione molto grande
Che quella certamente di rispondere con una progettualità nuova
E attivando finalmente la sintonia delle quattro grandi culture dell'asse progressista
Ai pericoli
Anche a questo punto di tipo secessionisti go della Lega ma nasce prima di tutto e soprattutto come risposta
Alla drammatica crisi la partitocrazia il sistema di potere che si è creato in questo Paese sarà bene non dimenticarlo perché altrimenti lo dico non è una questione guardi moralismo astratto ma non riusciremo ad incidere la credibilità
Della novità
Che si sostanzia in una pratica politica
Che sia diametralmente opposta a quella passate ed anche in persone che questa pratica politica rappresentino non è un'opzionale è una variabile come dire indipendente dal successo di un'operazione come quella che stiamo costruendo
Io credo che occorre averne coscienza perché altrimenti al di là
Delle compresi ogni magari qualche volta ritardate di un progetto c'è il rischio che questo progetto poi non incida nella realtà
La seconda riflessione che voglio fare
E molto pratica
E a piene
Abbiam fatto Grey al titolo Giorgio di questo convegno
Che dice se non ora quando
Allora a me pare
Che noi oggi abbiamo concretamente di fronte a noi
Una prospettiva che questa legge elettorale ci consegna estremamente realistica
Ed è quella della possibilità
Che il prossimo Parlamento si istruttoria porno apre forze politiche
Quindi il rischio
Che vi sia sostanzialmente
Il tradimento di quel grande disegno di cui fu ispiratore il movimento referendario che quello della democrazia dell'alternanza
Questo rischio vedete non basta indicarlo
Bisogna capire cosa facciamo qui ed ora per impedirlo
E allora
Io trovo assai interessanti torno a dire le analisi che sono state fatte
Particolarmente quelle che provengono dall'interno del partito democratico della sinistra
Perché dimostrano di aver compreso
Che alcuni ritardi di valutazione non sono più sostenibili
E che oggi bisogna indirizzarsi con coraggio sulla strada della costruzione di una vera grande Alleanza democratica
Ma perché questo non rimanga soltanto come dire
Un atto propagandistico volontaristico di tipo nuovo
Io mi domando e domando
Qual è l'azione politica
Che noi mettiamo concretamente in campo
Qual è l'azione politica che gli amici e i compagni che stanno oggi nel partito democratico della sinistra mettono in campo
Perché si determini per davvero e fino in fondo una scelta di campo che fino ad oggi non c'è stata in quel partito rispetto alla prospettiva dell'Alleanza democratica perché vedete io
Ancora
Non molto tempo fa
Anche nell'intervista di Achille Occhetto che qui è stata ricordata
Ho ritrovato
Alcuni aspetti come dire direi di substrato culturale
Che non mi pare siano ancora in sintonia
Con quella necessità radicale di svolta se vogliamo davvero costruire una grande Alleanza democratica che veda per davvero tutti i soggetti partecipanti alla pari alla costruzione di un nuovo progetto che sia quello della democrazia dell'alternanza
Non li vedo quando sento ancora direi quasi con soddisfazione
Anche nelle nostre file
Finalmente se rivelato quello che alcuni di noi sapevamo
I moderati con i moderati dei progressisti con i progressisti
Ora io non ho mai avuto dubbi ho sempre trovato idiota addirittura
Volete che segni fosse un uomo di sinistra segni non era di sinistra
Non lo è stato
Ed era importante sì mi permettete che non lo fosse se volevamo per davvero tentare di modificare la situazione fissa del panorama politico italiano
Per il quale c'è bisogno di quello che prima ricordava Umberto Ranieri e cioè dell'Alianza fa una parte della sinistra democratica riformatrice di questo Paese
E
Una parte importante della borghesia produttiva del centro riformatore
Ma ho ritrovato
Queste stesse incertezze
Quando ancora si continua a dire
Ed è stato detto dal segretario
A Bologna
Che ci sarebbe una verità intrinseca
Nell'affermazione che alcuni di noi fanno
Che il Partito democratico della sinistra deve scegliere tanto per capirsi fra due diverse possibili strategie che a suo tempo indicavamo con il nome di due città dove si sono svolte le elezioni comunali Torino e Milano ma che però
Nessuno poteva richiedere di ricreare nuovi steccati a sinistra e che era venuto meno il tempo dei preamboli
Io credo che anche su questo quella per il coraggio di dire alcune parole di verità
Io non credo che nessuno
Oggi possa riproporre preamboli di natura ideologica
Ma credo anche che dobbiamo ormai essere consapevoli che in questo Paese parlare genericamente di sinistra non solo di unità della sinistra non ha più alcun senso esistono ormai culturalmente storicamente in questo
Paese almeno due sinistre e c'è una sinistra democratica riformista maschilista che si pone o colposi completamente finalmente la responsabilità di governo e c'è una sinistra non solo non di governo come tu hai detto Ranieri
Rispetto all'asse strategico di prospettiva ma c'è una sinistra integralista c'è una sinistra ideologie una sinistra che sui valori cardine
Di uno stato concepito secondo i concetti liberaldemocratici lo Stato di diritto è ancora estremamente scivolosa io credo che su questo terreno ma non possiamo avere più ambiguità
Credo che dobbiamo essere estremamente fermi Micalella diversi credo che dobbiamo dire che non si tratta di affermare pregiudiziali ma che si tratta di dire che queste due sinistre sono vicine secondo soltanto un vecchia geografia di schieramento politico che nell'area nella realtà di ogni giorno sono antagoniste
Se facciamo una scelta di questo tipo allora io credo che la chiarezza non potrà che essere come dire utile al proseguimento
Del lavoro che stiamo facendo e vado a concludere ancora un minuto
Dicevo se non ora quando perché vedete
Se quella è la prospettiva
Ieri nel comitato nazionale dell'Unione progressista oggi sarà diffuso un documento abbiamo lanciato una proposta
Che in qualche modo recuperare
Quello che richiedeva Michele Salvati
E cioè al di là delle etichette un ritorno alla progettualità di quando ci chiamavamo verso l'Alleanza democratica e alla processualità
Ma anche su un obiettivo estremamente preciso
Si può impedire che vi sia quella situazione nel prossimo Parlamento ma lo si può fare solo se da oggi e subito vi è la volontà di convergere ad esempio a livello nazionale su un unico simbolo
E voglio dirlo con molta chiarezza a me piacerebbe che questo movimento
Anche perché mi pare ormai che il termine sia entrato nella coscienza collettiva si chiamasse Alleanza democratica ma non è questo il problema
Non siamo innamorati noi per primi di un'altra bandierina si chiami come vuole si chiami il Patto per l'Italia si chiami insieme per il Paese importante e se siamo davvero convinti da subito
Di mettersi a lavorare per presentare al Paese perché questo si può fare prima delle elezioni e non dopo le elezioni perché questo sarebbe nuovamente una truffa referendaria uno schieramento
Che sia in grado di presentarsi con sette otto punti chiari di programma che si in grado di presentare una squadra di Governo ad un premier siamo in grado di fare questo questo è l'aspetto che io chiedo come proposta politica perché vedete se
Noi ci limitassimo soltanto
A fare discussioni e riflessioni di carattere seminariale mentre il mondo sta camminando fuori da noi io non credo che potremo nessun contributo io credo invece che sia venuto il momento a questo punto vale per chi sta nel PDS per chi
Fuori dal PDS lavora perché finalmente questa prospettiva dell'Alleanza democratica possa concretizzarsi in questo Paese sia venuto il momento non più delle parole ma dei fatti concreti grazie
Ora la parola Corleone Napoleone Colajanni
Ha ora la parola Napoleone Colajanni seguirà Fiorella Ghilardotti Presidente della Giunta regionale della Lombardia che ringraziamo per aver accolto il nostro invito ora Napoleone Colajanni
Io vorrei che mi si perdona sale probabile schematismo però sento molto forte l'esigenza di un una misura concreta con il realismo
Perché ci deve indurre a tenere conto della realtà della situazione in cui non ci muoviamo sbaglierò
Ma la mia opinione è che il bipolarismo e l'alternanza ci sono cose di là da venire e non credo che si possa fare di questo un ipotesi plausibile per i prossimi mesi
L'idea che il simbolo unico sbaglierò ma è la mia opinione l'idea che il simbolo unico di cui il teste ha parlato Bordo possa prendere alla maggioranza assoluta del Parlamento alle prossime elezioni ne parlo del tutto fuori dalla realtà
Io credo che invece dopo le elezioni bisogna fare canta con quello che probabile cioè che ci siano Hitler gruppi con cui bisogna fare i conti piacciono può essere sgradevole scomodo ma con questo il conte bisognerà pur fare
Dopodiché la situazione possibile sempre piaccia o non piaccia sono solo tre
Ho un estremamente improbabile almeno nel momento attuale Democrazia Cristiana centrismo chiamiamoli così lega
Ho un governo Democrazia Cristiana centrismo Partito democratico della sinistra
O il governo del presidente cioè un governo che sia più o meno come il governo attuale con tutte le implicazioni che questo qua
Ora io sono convinto che bisogna dire che sia importante dire nome si può tenere conto di questa situazione
E come si possa sia necessario farsi carico perdonatemi ancora si adoperò un termine che non è soltanto logorato ma è peggio che ha logorato solo la decenza mi permetto di usare il termine appropriato e quello del governabilità
Perché problema di questo tipo esistono ed è inutile che facciamo le anime belle con questi problemi bisognerà pure fare i conti e sapere come si fa
Io credo che il non è comodo
Di tenere aperta la prospettiva del bipolarismo cioè la prospettiva dell'alternanza progressi forse progressive forze conservatrici sia quello di farsi carico della governabilità tenendo contemporaneamente alla via aperta perché è una governabilità nell'attuale situazione sia soltanto una transizione
Una fase necessaria di passaggio verso la realizzazione dell'alternanza progressisti conservatore ed è chiaro che in queste condizioni il problema dei contenuti delle possibili alleanze
Diventa decisivo
E sempre che sarebbe qualificate attenere aperti a quella strada che debbono servire per l'avvenire e per la costruzione del sistema bipolare
E credo che quando parlo di contenuto io non penso tanto a formulare a formule generali possono essere sempre giuste
Io penso soprattutto alla necessità che si stabiliscano dei punti che siano degli effettivi dischi dei vivi
Che servono rendere palesi chiavi davanti a tutti quella cosa che certamente necessario che non ci possono essere delle formule di sinistre unite che arrivino avvisati fin dove
Che possono essere portate di peso in un'alleanza in un'alleanza di progressisti in questo io son d'accordo con Bordon e che quindi ci siano dei contenuti e che rappresentano un discrimine nei confronti di certo massimalismo
Come ci siano dei contenuti che rappresentino un discrimine nei confronto di posizioni conservatrici io penso ad esempio tanto per fare degli esempi concreti ci vogliono delle idee pazze ma poi vedere forza
Mi piace la formula di Salvati ma le idee forza debbono essere calate in cose che abbiano un contenuto politico specifico pregnante e sia capace di stabilire le questi descriverli attualmente non servono almeno sono semplicemente ancora una volta questione di questione di ricerca culturale e allora io parlo di autonomi
Però avverto come cittadino per così dire che naturalmente i problemi vanno anche verrà ci sono i problemi del decentramento di cui si è parlato il problema è di come si garantisce alla democrazia di confronto e di un esecutivo che necessariamente deve essere più forte dall'attuale
Cioè in quel ci sono problemi del tipo di cui invece molto poco si parla credo varrebbe la pena di parlare e mi duole assai che me ne ma anche la competenza per parlarne io
Problema è come quelle della responsabilità dalla magistratura che l'unico potere irresponsabilmente Italia
Sono problemi che secondo me è oggettivamente si pongono ma parlo delle cose che conosco di più e significa rompere col massimalismo
Senta
Significa dire che la lotta contro la disoccupazione non può essere fatta difendendo il mio posto di lavoro così come e impedendo impedendo la trasformazione dell'industria italiana
Significa dire
Che non è vero e caricando sullo stato l'onere delle pensioni le pensioni vengono assicurate
Perché se le cose continuano in questo modo le tensioni non potranno essere pagante perché so come bevanda crisi fiscale dello Stato
Significa dire che cosa si vuole riformarle significa dire che non possiamo accettare il quale cervo di poteri che si stabilisce tra FIAT e Mediobanca amministrazione e assicurazioni generale e Pirelli gruppo De Benedetti e così via
Significa dire che i commercianti e le tasse non le pagano e bisogna trovare il modo di fargliela pagare
Io credo che sia possibile sulla base di lavori che possono essere solo l'introduzione alla determinazione di questi che io continuo a chiamare non solo idee forza ma anche punti di discriminare credo che le condizioni per poter lavorare in questa direzione ci sia ci siano però credo che debba soccorrere anche una consapevolezza la consapevolezza che questo può anche comportare gravi andate qualche volta controcorrente
E non sono contro la corrente di un'opinione pubblica di cui noi ormai avvertiamo gli orientamenti ma significa andare anche e spesso contro l'inveterato sentimento di tanta parte del cosiddetto popolo di sinistra
Questa è la parte ingrata del compito dei riformisti
E quando i riformisti si sono nel passato sottratti all'obbligo di farsi carico di questo compito ingrato
Sono state emesse dal canto dall'andamento dalla storia quindi l'avete posta la domanda se non ora quando ebbe la risposta che si può dare e se non ci si fa carico di questo ingrato compito arresto B cristiana ancora una volta le forze riformiste dal nostro paese di essere messe da campo
Dagli svolgimenti dagli svolgimento i successi
Io nel passato e nel presente non ho lesinato e parla il seno critiche alle forze riformiste
Non lessi non hanno lesinato critiche per avere rinunciato affari alla lotta politica
Quando aveva la lotta politica a Craxi ad Occhetto faccio il nome perché è inutile che facciamo i finti Tonti la lotta politica si fanno con il nome ecco i cognomi
Non averlo o non averlo fatto perde tempo quanto poteva essere più utile questa è una critica che ho fatto perché i Degas che ho fatto
E credo che però al alla debba essere a tappe certe cose debbono essere fatte adesso proprio se vogliamo dare una risposta
Perché va bene alla bora che programmi va bene alla buona e una linea politica ma questo collega faccia seguito anche la lotta politica altrimenti è molto più difficile molto più difficile portali e portare a compimento le cose accuse che erano questi alla domanda amici e compagni
Che io mi sento di fare vedete io non so se quelle che la pensano come me siamo pochi ottanta non lo so non lo so Parma per me basta ma quello che io dico questo siamo pochi o tanti
Se poi questo ha coraggio lo avrete
è andata per la gente come me ci sarà la speranza di poter riprendere a fare la lotta politica e di impegnarsi
Se questo coraggio nuovo avrebbe e fare lavoreremo Matteo davvero attorno alle idee daremo contributi definizione scriveremo discuteremo parleremo sperando che succeda qualcosa
E e prima o dopo le idee attorno a cui all'alba abbiamo lavorato possano servire a qualcuno
Però voi perderete probabilmente se questo coraggio non lo avrei detto perderebbe probabilmente per l'approvazione che potrebbero essere utili a voi
E non è solo esserle utili a voi
Io penso tutto sommato perdonata la presunzione possono essere utile anche al Paese e per potere cambiare alle cose che in questa società vanno cambiate grazie
Di nuovo particolarmente ringraziare per aver accolto il nostro invito seguirà Alberto Martinelli
Grazie
Sono lieta di manifestarle il mio apprezzamento per questa manifestazione per i contenuti delle relazioni pelli Scotti che ci si propone
Lo stesso interesse ho espresso anche Pierre Carniti
E alla costituente della presenza dei cristiano sociali che in queste stesse ore
A Roma stanno lavorando per il medesimo scopo e su una piattaforma
Per molti aspetti comune
Condivido anche la sottolineatura della drammatica urgenza della costruzione di una risposta
Da parte di un ampio schieramento democratico
E di progresso dotato di una cultura di governo
All'esigenza di rinnovamento politico democratico ed istituzionale da tempo ormai maturo nel nostro Paese
Proprio queste sono le ragioni fondanti della costituzione dell'attività della giunta che presiedo
Le brevi riflessioni che voglio fare muovono proprio da una convinzione di fondo
Io ritengo che in Lombardia
E in generale nel nord Italia l'avanzata della lega non sia ineluttabile
A condizione che sappiamo mettere in campo una intransigente volontà di rinnovamento
Unità d'un'altra vigorosa capacità e qualità di innovazione di governo
Voglio sommariamente accennare ad alcuni aspetti della nostra azione politica e programmatica
Noi abbiamo riflettuto a lungo sul come rendere operativa la distinzione tra le funzioni di indirizzo politico e quelli di gestione
E proprio questa settimana non senza vincere tenaci resistenze
Siamo riusciti a deliberare la selezione dei manager delle future aziende sanitarie da parte di società italiane ed europee fra le più altamente riconosciute nella ricerca e selezione di alti quadri e dirigenti
Questo provvedimento si intreccia con il difficile lavoro in corso per intervenire sulla macchina regionale
Per sradicare inefficienze e per bonificare aree di malcostume
E di parassitismo in nome di un'idea di Regione moderna snella
Che si avvia corrispondere alle funzioni di programmazione di legislazione abbandonando il più possibile funzioni di gestione non proprie del livello regionale
Queste operazioni
Fra tutte la riforma il varo di un codice etico di comportamento della dirigenza non sono affatto indolori
Ed anche a da esse dipende la qualità riformatrice dell'azione della Giunta
Specie se sono accompagnate dal decentramento ai comuni alle Comunità montane alle Province di vasti attribuzioni gestionale
Ho richiamato questi aspetti perché la credibilità rivendicativa nei confronti delle resistenze centralistiche dello Stato
è talvolta contraddetta da ritardi nel liberarsi di funzioni da parte delle regioni
Che più propriamente dovrebbero essere attribuite secondo il fondamentale principio di sussidiarietà a denti restante più vicini ai cittadini e i loro problemi
Senza questa coerenza i discorsi sul federalismo rischiano di restare tali o peggio
Di innestare degenerazioni localistiche negative per l'unità del Paese
Sul federalismo sono mature comunque scelte più nette
Non mi persuade sono affermazioni quali quelle che si riferiscono ad una visione ai limiti del federalismo
Secondo me quella del federalismo deve essere una delle bandiere delle forze di riforma e di progresso
Anzi
è solo dall'assunzione piena di questo orizzonte fatto di contenuti concreti
Sia sul piano istituzionale che fiscale ed economico fatto di ricerche di battaglie culturali ideali che può rispondere in modo progressista solidaristico ed unitario alla giusta esigenza di valorizzazione delle differenti culture e tradizioni e insieme alla difesa e al rafforzamento dell'unità della nazione
Del resto alla sfida della lega va raccolta fino in fondo
E nel concreto solo così si possono fare mezze le le contraddizioni e i rischi di arretramento insiti nella sua strategia nei fasti anche per le regioni più forti
Il progetto della lega lombarda e credo che sia necessario dirlo
Da oggi in avanti non è un progetto federalista
Ma è oggettivamente separatista
Se guardiamo infatti al di là del folclore delle uscite anche volgari di Bossi
All'elaborazione del professor Miglio abbiamo il quadro meno del modello al quale lavorano
Il progetto è quello di un'Assemblea legislativa monocamerale composta da membri delle assemblee legislative delle tre macroregioni
Affiancata da una sorta di direttorio dei capi di governo delle tre repubbliche
In sostanza un modello di Parlamento simile a quello europeo
Con ancora minori poteri è un governo federale simile all'attuale consiglio dei ministri europeo con rischi evidenti di paralisi nelle decisioni che presumibilmente dovranno essere assunte all'unanimità
Emerge dunque un disegno sul quale non si può sorvolare
E scherzare perché avrà conseguenze gravi sulla tenuta dell'unità nazionale
Non a caso Miglio continua a fare polemiche sulle diversità oggettive fra nord e sud
Proprio perché è alla ricerca delle basi oggettive di una divisione del Paese
Questa prospettiva deve essere contrastata senza incertezze e non può essere affrontate battuta Tolle illusioni di un nuovo centralismo che pensi di isolare una sorta di Nord ribelle
Ma da un più deciso impegno per una riforma costituzionale di tipo federalista secondo le linee che abbiamo discusso proprio ieri qui a Milano con alcuni presidenti delle Regioni in occasione della presentazione dei materiali per un manifesto del regionalismo federalista
Oltre che sul piano istituzionale è essenziale che le forze che fanno capo ad uno schieramento di progresso escano dal genericissimo anche su altri aspetti
Il tempo mi impone di limitarmi accennare solo due rapidi temi quello della solidarietà in primo luogo che va affrontato che va affrancato dall'identico rivendicazionismo generico e incurante del problema delle risorse reali
Della loro creazione e programmazione
O ancora bisogna credo partecipare senza complessi e timori qui al Nord al rilancio del meridionalismo
Mettendo l'accento sia sulle necessarie politiche di solidarietà
Che sulla trasparenza degli obiettivi e dei meccanismi redistributivi
Che sulla lotta intransigente contro meccanismi e costumi che hanno portato la situazione presente insostenibile per il terzo giorno e per la coscienza nazionale
Chiari contenuti programmatici su queste questioni di fondo oltre che su quelle cui ho accennato a proposito dell'azione della Giunta regionale lombarda sono parte fondamentale di una strategia di contrasto alla lega
E di ripresa della fiducia di tanti cittadini nella politica e nelle istituzioni
Dicevo che sotto questo profilo la nostra azione l'azione di governo ha conseguito anche essere i risultati
Siamo però giunti ad un passaggio cruciale
Quel che dobbiamo chiederci
S ed a quali condizioni sia possibile portare un ulteriore affondo
Rendere in qualche misura irreversibili alcuni cambiamenti
Contribuire a dare sicurezza e stabilità ai cittadini e al mondo economico e del lavoro
Togliere alla lega il monopolio dell'immagine di protagonista del risanamento e del cambiamento
Essenziali sono pochi ma qualificanti scelte sul piano programmatico fra le quali il concorso della Lombardia perché al più presto si pervenga ad una riforma della legge elettorale per le regioni
Che faccia tesoro dell'esito deludente di quella per la Camera
Ai fini della consegna ai cittadini di un chiaro potere di scelta di coalizioni alternative e della garanzia di governi stabili in grado di assumersi responsabilità di legislatura
E qui la parola passa ai protagonisti politici
Che hanno consentito la nascita e la vita di questa esperienza di governo regionale
Perché è auspicabile che tutte queste forze diranno con lungimiranza il meglio di sé esaltino la loro qualità e funzioni regionali viste ed abbiano coscienza
Del carattere nazionale di questa nostra sfida
Nessuna deve considerare come prive di legittimità richieste di rafforzamento o esigenze di maggior concorso alle scelte della Giunta regionale
Così come occorre essere consapevoli che non sono ipotizzabili
E che comunque sono politicamente improponibili ipotesi di larghe organiche coalizione in funzione anti lega
Personalmente ritengo che il passaggio per pervenire a misura al risultato politico oggi necessario alla Lombardia
Debba essere favorito dalla piena valorizzazione dell'autonomia degli eletti e dei loro gruppi consiliari
Da una simile esperienza deriverebbero anche contenuti programmatici verificati sul campo
Da cui è un complesso di forze come quelle qui riunite ma anche altre che lavorano per una prospettiva di ripresa e di stabilità democratica e riformatrice potrebbero trarre utili riferimenti
Come avete notato ha deciso di contribuire a questo dibattito parlando pro per ampi tratti di una realtà specifica tenendo conto del rilievo nazionale delle vicende politiche istituzionali dell'allora della regione
Che è l'epicentro dello scontro con la lega lombarda
Spero di averlo fatto in modo non parziale
E di aver offerto anche qualche spunto programmatico allo sforzo
Tutto incentrato sui contenuti con cui avete inteso a caratterizzare questo incontro grazie
La parola verso Alberto Martinelli eseguirà Mauro Del Bue
Ma uno dei vantaggi di
Essere d'accordo con gran parte di quanto è stato detto che si può essere più previa data l'ora mi sembra che sia possibile anche non utilizzare appieno i dieci minuti
Mi sembra a mio avviso l'eccezionalità della crisi politica italiana attuale
è data dal fatto che coinvolge tutte e tre i fondamentali livelli della decisione politica
Non solo il livello più alto più superficiale quotidiano
Della competizione della lotta per la distribuzione di risorse scarse
Ma anche i livelli intermedio delle regole del gioco
Delle forme della politica e persino il livello più profondo delle identità e delle appartenenze a cominciare dall'identità nazionale
E questa contemporaneità che va tenuta presente e che rende la situazione attuale
Particolarmente rischiosa ma anche particolarmente ricca di opportunità come è stato detto all'inizio
Allora mi sembra che la proposta politica di Alleanza democratica
E Bellani ma
Del socialismo democratico e liberale al suo interno dovrebbe operare a questi tre livelli
Partendo dal più profondo io sono d'accordo con chi ha detto in precedenza Salvati che bisogna una delle grandi idee guida deve essere quella dell'unità nazionale
E però qui bisogna avere ben chiaro che questo è un compito non facile in questo Paese
Perché non dimentichiamo che nel passato anche nel passato all'Italia repubblicana
I maggiori partiti politici hanno spesso
Contribuito a creare delle appartenenze dell'identità
In qualche modo superiori a quelli della stessa appartenenza nazionale questo non metteva in discussione l'unità del Paese naturalmente perché questi erano grandi partiti nazionali ma ognuno di essi aveva una sua lettura dell'identità dell'appartenenza nazionale
Il problema oggi è più grave respinte secessioniste separatiste e però questa è un'idea forte da affermare con forza purché qui ci sono le condizioni fondamentali purché si accompagni per essere credibile
A una riforma in senso federale dello Stato è stato detto a Fiorella Ghilardotti ha preceduto ed altri il federalismo diventa una questione fondamentale una priorità non solo per le due ragioni portate da Ruffolo
Che condivido pienamente la questione della crisi fiscale la questione della questione meridionale nella sua forma attuale ma anche per il problema dell'unità nazionale infatti credo che si possa essere concordi
Nella ritenere che il federalismo un federalismo beninteso è ben costruito rafforza non indebolisce l'unità nazionale soprattutto in un Paese come il nostro
E quindi
La
Proposta di riforma in senso federale non ai limiti del federalismo in senso federale deve essere una delle priorità delle riforme costituzionali che sono oggi in discussione in Parlamento i deve essere una delle idee forza dei dei guida
Di Alleanza democratica del nostro lavoro
Naturalmente perché è questo si affermi non basta la riforma in senso federale dello Stato ma è necessario l'educazione civile degli italiani
E a questo riguardo sappiamo che la scuola innanzitutto ma anche il sistema dei media fanno molto poco troppo poco basta pensare alla burla
Che nel nostro sistema scolastico l'insediamento l'educazione civica e la grande occasione sprecata
Ma sentimento nazionale si contribuisce anche facendo opera di pulizia
Niente è più grave nel diseducativa cittadini della corruzione della classe dirigente di un Paese
Politica economica amministrativa e così via quindi ci troviamo oggi in una situazione molto più difficile che nel passato
Perché abbiamo alcuni esempi negativi
Dati dalla corruzione perché abbiamo forze di scaricatrici e qui dobbiamo agire in fretta altrimenti quelle che per ora sono solo delle affermazioni un po'imprecisa e un po'confuse per soddisfare una platea rumorosa come a Curno nel caso dalla lega possono diventare minacce reali
La nostra proposta deve agire anche al secondo livello quella delle regole la riforma delle regole qui è già stato detto io sono d'accordo il prossimo Parlamento dovrà riformare la legge elettorale
è stato detto
Da Ranieri forse in modo un po'ingeneroso che
C'è stata l'illusione di poter andare su un sistema diverso
Ma non c'è stata nessuna illusione c'è stato il tentativo di andare su un sistema diverso se poi il Parlamento ha partorito una legge che non andava in quella direzione e questo non è colpa di chi si era illuso che potesse andare verso la direzione diversa comunque a leggere tra e l'abbiamo consente comunque dei cambiamenti perché ha comunque uno dei tratti uninominali
Bisogna agire all'interno di questa legge elettorale
Si può fare costruendo come è già stato detto delle alleanze ampie
E a riprendendo lo spirito diverso Alleanza democratica democratica usanza democratica che aveva più progettualità nel momento in cui aveva dei confini meno definiti di nuova forza politica è possibile andare verso alleanze ampie anche tenendo conto della realtà e cioè del fatto che il no parla mento avrà queste tra grandi forze
Sottolineando anche se può sembrare un pochino ingenuo sottolineando la necessità di presentarsi alle elezioni nazionali con un programma di governo una leader a primo ministro e nuovi volti perché Rinnovamento almeno parziale la casa dirigente politica e assolutamente fondamentale
Questo è l'altro punto su cui vale bene di insistere molto
Ma il livello intermedio quello delle regole riguarda che tutto ciò di cui sta discutendo la commissione parlamentare per riformare la Costituzione in questi mesi di cui si discute troppo poco in modo superficiale solo con riferimento ai temi che sembrano accattivare di più l'interesse dell'opinione pubblica come il primo all'elezione diretta del primo ministro anche lì bisogna essere presenti e
Produrre delle proposte concrete infine il livello più superficiale
Quello della competizione per la distribuzione di risorse scarse qui io sono in forte sintonia con le relazioni della mattinata Veca Ranieri Ruffolo e quindi non voglio aggiungere molto senonché anch'io ritengo
Che si debba presentare un programma molto chiaro semplice con pochi punti essenziali
Che ruota intorno alle proposte sono state formulate e cioè sviluppo economico compatibile con la tutela dell'ambiente e con la difesa dell'occupazione equità fiscale precisando quali tasse e quante tasse devono pagare gli italiani
Sviluppo del capitale sociale del Paese istruzione e ricerca riforma della pubblica amministrazione
Poche idee chiare naturalmente presentandoli come idee forza e anche cercando invece di concretizzarle in proposta di governo concrete
E se saremo capaci di fare questo penso che utilizzeremo opportunamente le opportunità della situazione presente
Altrimenti io non credo che si vada diverso la spaccatura del Paese verso altre questioni di questo tipo penso invece che si continui in una lenta deriva in un lento degrado che sicuramente allontanerà l'Italia dall'essere finalmente una democrazia compiuta grazie
Alla parola il compagno Mauro Del Bue poi seguirà per l'ultimo intervento Federico Coen
Cerco anch'io di essere
Il più schematico il breve possibile data l'ora
Mi pare che una delle difficoltà forse la difficoltà più grande
Per far procedere il progetto di Alleanza democratica
Dipenda da una scoperta
Che è un po'la scoperta dell'acqua calda
E cioè che la sinistra in Italia non è mai stata una sinistra maggioranza riformista
Una sinistra che storicamente guarda al centro
Per dirla con le parole di Ranieri
Non lo è stata prima
Del fascismo
Negli anni precedenti il fascismo
Almeno a partire dal mille novecentododici
Ma non lo è stata neppure in questo dopoguerra
E non lo è probabilmente neppure oggi
Dopo la caduta
Del muro di Berlino e dei tanti muri
De la cui caduta abbia la cui accaduto abbiamo assistito quasi impietriti nel corso di quest'ultimo
Io penso che in questa situazione come dire dove le cose chiare sono veramente poche
Un ormeggio sicuro serva
E
Questo centro del socialismo democratico e liberale che ha preso corpo nelle settimane e nei mesi scorsi
Un ormeggio sicuro lo sia per molti di noi
Esso sa unire
Alla salvaguardia di una tradizione
Quella del socialismo democratico
La necessità di una innovazione
Fotografando la situazione attuale e ricollegandosi ancor più e meglio alle idee del socialismo liberale
Realisticamente tiene presente
Come è stato detto nelle relazioni introduttive in quella di Ruffolo in modo particolare l'esistenza oggi in Europa
Di progressisti della maggior parte dei progressisti ancora ancorati e ispirati alle idee del socialismo nonché la scadenza che non si può esorcizzare delle elezioni europee da qui a pochi mesi che porrà ai partiti dell'Internazionale socialista in Italia
L'esigenza di una qualche forma di accordo e di unità
Ebbene in questo periodo in cui l'ingegneria istituzionale e politica si spreca in cui si sommano e si moltiplicano
Le Sibille i movimenti le associazioni e perfino i partiti
Tenere presente ripeto un ormeggio sicuro un punto di riferimento e di coordinamento credo che sia molto importante e stimolante
Certo c'è un po'di sinistra di governo di come organi anche prima ne parlava in questa in questa fetta di Alleanza democratica che al di là del della Sibilla
Mi ricorda chissà perché qualche associazione di municipalizzate
Che potremmo cambiare insomma del nome e cioè del dell'istituto del centro del socialismo democratico
C'è un po'di sinistra di governo ma l'idea originaria della sinistra di governo
La quale sono stato uno dei fondatori assieme ad altri più durevoli compare
Non era quello di blindare i confini
Dei partiti d'ispirazione socialista ma anzi si teorizzò allora la necessità di varcare questi confini di allargare a nuove esperienze e tradizioni
Tant'è che qualcuno propose allora che fosse il soggetto sinistra di governo
Ad aderire ad Alleanza democratica mi ricordo
Paradossale sarebbe però un'alleanza democratica di prescinda
Dalla sinistra di governo e cioè dai partiti storici
Che in questo Paese hanno saputo interpretare la volontà popolare
E mi pare importante che l'obiettivo
Sia quello di creare
Un'aggregazione che si rifà al socialismo liberale
Beh Dio sa quanto in questo momento sarebbe importante che questa rivoluzione alla quale stiamo assistendo fosse innanzitutto una rivoluzione liberale come diceva Piero Gobetti e non una rivoluzione separatista
E giustizialista quindi bene hanno fatto i relatori a sottolineare in particolare Giorgio questa vocazione del socialismo liberale che noi vogliamo
Che voi e noi insieme vogliamo tenere
Le ragioni del progetto di Alleanza democratica non sono morte con l'abbandono di sei o di o Alleanza democratica e nata l'anno scorso in apprendo segni
Non vorrei che morisse dopo averlo perduto sarebbe sbagliato
Io penso che il progetto sia un progetto ancora avanti e giusto un progetto che tende a contrastare la legga che resta l'avversario di fondo
E sbaglia i tempi e sbaglia la Malfa ad esempio che sbagliano coloro che ritengono che così non sia
Della nostra battaglia
Ma anche per impedire che l'alternativa la Democrazia cristiana dopo la fine del comunismo sia la nuova Democrazia Cristiana
Sarebbe
Certamente un elemento anomalo
Del sistema politico italiano una nuova anomalia dell'anomalia Italia d'altronde esistono tentazioni
Tutt'altro che superate oggi anzi oggi più forti di ieri
Ari succhi neo centristi ma anche a spinte massimalisti io vorrei dedicare un ragionamento ragionamento finale di questo intervento a quest'ultimo aspetto che mi pare quello per dirla con parole
Che mi ricordano il passato più interno ai nostri problemi
Ma io penso
Che
Quando Alleanza Democratica nata
Ho verso Alleanza Democratica nacque
Vi furono due errori fondamentali bisogna riconoscerlo quando parliamo degli errori degli altri bisogna riconoscere anche gli errori compiuti i dati
Il primo ricordava Ranieri
Della sua relazione diciamo politica che io condivido l'iter non ho nessuna difficoltà a dire condivide integralmente
E cioè quella del nuovismo della filosofia nuovista che oggi ho sentito riecheggiare l'intervento di Morganti ma io non so se sono nuovo sono vecchio a me capita paradossalmente nella mia realtà
Dice lo dico così confessando che anche in pubblico di essere ritenuto vecchio a soli quarantadue anni e di essere contestato dai nuovi che sarebbero coloro che potrebbero essere mio padre e mia madre
Non credo che sia una questione anagrafica la l'essere nuovo vuole essere vecchio
Non penso
Non penso che basti soltanto essere sintonizzati politicamente verso i fenomeni nuovi di novità
Per essere giudicati credibile nel gestire nel portare avanti ci vuole una credibilità a gestire fenomeni nuovi ci possono essere contraddizioni negative da questo punto di vista
E però mi pare che non bisogna ricorrere all'espediente dei giudici
Anche perché a volte i giudici devono essere loro stessi giudicati come è stato detto anche in questo dibattito
Credo che sia poi sbagliato insomma vedere il vecchio soltanto in esponenti che si richiamano alla tradizione del Partito Socialista Partito Socialista è un partito
Dentro il quale io sono iscritto ancora nonostante abbia espresso le mie valutazioni critiche sulle scelte politiche compiute in questo ultimo anno nonostante abbia compiuto personalmente nel corso di quest'ultimo anno una battaglia politica piuttosto dura per il suo rinnovamento però non si può vedere il vecchio soltanto all'interno della logica del partito socialista e non riconoscere che ci può essere un vecchio anche al di fuori di questo
C'è una vecchia sinistra
Che non è certamente in grado di sintonizzarsi con i processi novità oggi nel Paese così come certo c'è un vecchio centro è una vecchia destra così come le novità ci possono essere né a sinistra ma anche nel centro e perfino nella destra
Martinazzoli lo si diceva prima può essere considerato un nuovo perché sa portare avanti un processo di rinnovamento e purtuttavia la Nuova Democrazia Cristiana non può essere il punto di approdo di quanti desiderano il cambiamento
Nel nostro Paese e poi il secondo errore quello di avere manifestato una certa ostilità
Rispetto alle componenti politiche all'organizzazione delle componenti politiche ostilità superata secondo me un po'tardiva ma esistono contraddizioni presenti nella politica del PDS che voi molti di voi più di me
Hanno ben presente che hanno già sottolineato sulle quali non vorrei soffermarmi
Se non per rilevare come da un'attenta lettura della relazione di Occhetto all'ultimo Consiglio nazionale PDS balzi all'occhio una contraddizione di un certo peso da un lato la volontà di ribaltare l'intuizione di De Gasperi
Secondo il quale la Democrazia Cristiana doveva essere un partito di centro capace di guardare a sinistra e quindi la necessità di costruire una sinistra guarda al centro
E poi di ritenere ad esempio il rapporto con Rifondazione Comunista un rapporto basato sulla convergenza o sulla divergenza attorno ai programmi sulle cose concrete
E non attorno alle identità politica
Io penso che tutto questo possa essere superato mi auguro che così sia altrimenti il Progetto che noi abbiamo in testa certo si scontrerebbe con ostacoli invalicabile
Mi auguro che ci sia la possibilità di rilanciare i temi cari alla sinistra riformista e democratico che si possa davvero rinverdire il socialismo liberale speriamo caro Ranieri nella saggezza dei saggi
C'è bisogno credo oggi come mai della sinistra italiana di saggezza
La parola per l'ultimo intervento il compagno Federico Cohen tanto che quello raggiunge il microfono vorrei ricordare la necessità che ognuno di noi ognuno di voi sottoscriva per finanziare il convegno per la terza volta mi scuso se sto annoiando e voi dare appuntamento a tutti perché noi abbiamo moltissimi iscritti a parlare oggi pomeriggio quindi non possiamo cominciare tardi dare appuntamento a voi tutti
Per iniziare nuovamente il convegno alle dodici e quarantacinque Papardo quattordici la proprietà sbagliato quelle quelle sono già passate quindi non potevo che era era per domani quello quattordici e quarantacinque quando appunto ricominceranno gli interventi la parola Federico come
Cioè un convitato di pietra che è la lega
Che la lega ormai è il convitato di pietra di tutti i convegni
Politici che si svolgono in Italia la lega è stata evocata
Se fidata e direi anche esorcizzata da molti interventi
E anche De Monique usata e questo è naturale perché piaccia o non piaccia
Ci sono soltanto due forze di rinnovamento sul campo da una parte la lega dall'altra la sinistra
Il governo o socialdemocratica o socialista liberale che non vogliamo chiamarla che in Italia non ha mai governato inutile illudersi che ci sia stata una presenza al governo della sinistra
Di questo tipo di una socialdemocrazia di tipo europeo quindi è naturale che in questo momento
Si fronteggiano due forze nuove in mezzo c'è solo la palude
Di un centrismo senza anima e senza idee perché questa aggregazione che si sta tentando non è collegabile con nessun progetto con nessun programma
Una palude che cerca di riciclarsi inalberare lungo la vecchia bandiera dell'emergenza come sempre si è fatto i barbari alle porte stringiamoci una unione
Sacra per difendere L'Unità della nazione
Una risposta suicida perché puramente difensiva
La sinistra riformatrice non è caduta per ora in questa trappola appunto questo convegno lo dimostra però non è riuscita nemmeno a confrontarsi e a qualificarsi sul terreno dei programmi
Cioè sulle risposte impositivo da da ai problemi reali che la lega sollevato e quindi la lega acquista tutto lo spazio che la sinistra riformista le ha lasciato finora
Bene quindi questo convegno che è un convegno programmatico anche sia sia parlato forse più che di programmi sia parlato ancora una volta
Di alleanze e di cornice politica tuttavia il documento rainulfo lo è una base fondamentale di discussione e però non dobbiamo dimenticare qual è l'altro punto di forza della Lega
Che è la delegittimazione del Parlamento di questo non si è parlato credo che sarebbe opportuno che se ne parli fosse
Nel pomeriggio
Delegittimazione dovuta prima di tutto alla legge elettorale quando parlamento viene eletto con una legge elettorale che poi successivamente nel giro di pochi mesi viene riformata
Rientra nella correttezza costituzionale che è questa
Nuova legge sia messo in pratica
Un Parlamento che apra una regione trovare diverso da quella con cui è stato retto per ciò stesso per ciò stesso è delegittimato Scalfaro non ha tolto e mi stupisce che in questo convegno la questione non sia delle elezioni anticipate non sia venuta fuori mentre qui è la è una delle discriminanti non la sola
è una delle discriminanti fra una forza di sinistra e questa palude centrista che cerca di riorganizzarsi anche in funzione di rinviare il giudizio
Degli elettori
Direi che
Da questo punto di vista
Che è proprio la delegittimazione del Parlamento che permette a Bossi di muoversi al limite della Costituzione perché anche i suoi avversari a questo punto nella misura in cui non accettano
Di sottoporsi al giudizio degli elettori sulla base di questa nuova legge che è stata voluta con un referendum popolare
Anche i suoi avversari sono al limite della Costituzione questo permette a Bossi di giocare a tutto campo cosa che non gli sarebbe consentita se il Parlamento fosse rieletto in tempi brevi come speriamo sulla base della nuova legge
Sul programma vorrei toccare solo brevemente due punti uno dei quali è stato finalmente toccato l'intervento rimane Tinelli e della e della Ghilardotti e cioè su un federalismo
Sul tema del federalismo a proposito del quale condivido in pieno la l'accenno fosse troppo fugace fatto da Ruffolo
Al tradizione meridionalista del mezzogiorno la tradizione federalista del Mezzogiorno la battaglia di Guido Dolci è importante
La battaglia di Guido dorso e di altri illustri meridionalisti contro il centralismo monarchiche poi fascista muoveva proprio dalla convinzione
Che fosse stato il sud adesso è penalizzato dal centralismo e che il riscatto del Mezzogiorno dovesse passare attraverso un forte recupero di autonomia politica e di iniziativa imprenditoriale in antitesi con le politiche caritative clientelari
Che erano già in atto che sono continuate cinquant'anni di intervento straordinario del Mezzogiorno hanno seppellito l'occasione storica evocata da dorso
E hanno aggravato
In modo forse irreversibile degrado meridionale ma soprattutto non solo hanno fatto questo ma hanno anche fatto riemergere il federalismo in un'ottica perversa che è appunto quella della contrapposizione fra nord e sud quella di Bossi
Che sinistra appunto deve
Rovesciare e però bisogna andare al di là dei richiami retorici alla solidarietà verso le Regioni sottosviluppate perché questi richiami servono a poco
La questione del federalismo del regionalismo forte come lo chiama Augusto Barbera
Chi mi dispiace non si è qui è presente
Va affrontata a mio avviso in un'ottica europea cosa che finora non hanno fatto nella lega nei suoi avversari
E pure a livello della Comunità europea si è fatta strada ormai l'idea che la costruzione dell'unità politica debba realizzarsi a partire dalla dimensione regionale
E che anzi proprio il legame diretto fra le istituzioni comunitarie le istituzioni regionali esistenti molti paesi membri è il modo migliore per superare le rivalità nazionali
In concreto che cosa significa questo mi pare che l'ha già detto la Ghilardotti ma lo ripeto volentieri
Significa far valere nel rapporto Stato-Regioni lo stesso principio di sussidiarietà che a Maastricht e sta a Maastricht è stato stabilito per il rapporto comunità Stati nazionali anche se ancora non è pienamente realizzato
Si verrebbe così a creare un continuum di livelli di governo coordinati tra loro in cui la stessa questione della solidarietà nord sud può trovare una soluzione ragionevole
Al di fuori di un rapporto puramente interno fra nord e sud d'Italia
Alla polemica di Bossi contro il drenaggio di risorse dal Nord al Sud non si può rispondere invocando la vecchia politica meridionalistica che è fallita per tanti versi ben più convincente è una risposta che faccia leva sul potenziamento delle politiche regionali della comunità di chi affidi alle istituzioni comunitarie e non alla classe politica
Alla burocrazia romana il compito di amministrare le risorse comunque di avere un ruolo determinante in questo grande compito storico di di ogni equilibrio del eterno del sud Italia che non è un problema soltanto italiano è un problema europeo
Questo mi pare che sia un aspetto della questione il federalismo che era rimasto in ombra finora e che dobbiamo riprendere come Alleanza democratica anche nell'ottica delle elezioni europee che comunque ci saranno fra pochi mesi da ultimo un accenno alla forma di governo che è l'altro tema
Sul quale mi pare che l'Alleanza democratica non è riuscito ancora a definire una linea il presidenzialismo in questo quadro di disgregazione
Dei partiti e di necessarie difficile ricomposizione il presidenzialismo nelle sue due forme possibili alleanze elezione popolare del Presidente del Consiglio elezione addirittura del Presidente della Repubblica
E Barreto e insomma congiuntamente alla riforma della riforma elettorale
Si tratta cioè di introdurre il doppio turno tanto per l'elezione della card delle Camere quanto per quella del capo dell'esecutivo in questo contesto è possibile affrontare la questione della forma di governo che vista invece esclusivamente in rapporto all'esecutivo è sganciata dalla riforma elettorale significa tentazione autoritaria significa svilire
Il ruolo del Parlamento questa è a mio avviso riprendere il tema presidenzialista in connessione con una nuova riforma elettorale che corregga gli aspetti deteriori di quella che è stata approvata
Ecco questa è la via maestra per non per una governabilità
Di basso profilo vi dobbiamo stare attenti allo scontato con interesse Colajanni
Ma la governabilità può essere inteso anche come routine insomma abbiamo una governabilità di di memoria craxiana che al la governabilità punto del giorno per giorno ma per una governabilità basata sull'alternanza perché la governabilità non può s prescindere dalla contestata all'insieme del quadro politico che andiamo a costruire
E noi è chiaro però che un Parlamento
Che solo un Parlamento lui legittimato può affrontare questa tematica può affrontare riforme di questo tipo che ipotecano il futuro dell'Italia per generazioni
Quindi continuare a illudersi che labile commissione bicamerale di questo Parlamento possa veramente porre mano alle grandi riforme istituzionali e non solo alla gara anche alle grandi riforme di cui parlava Ruffolo su temi di altro tipo su temi sociali ed economici che un Parlamento in in questo contesto possa affrontare questi grandi problemi è pura illusione per questo
La questione
La questione del programma è importante ma non può essere vista fine a se stessa ecco guardiamoci lo dico in particolare Giorgio Ruffolo il cui mi lega una lunga amicizia e una lunga collaborazione
Guardiamoci da un programmino smog fine a se stesso perché in in questo dove siamo caduti troppe volte Giorgio Ruffolo fosse lo sa meglio di ogni altro grazie
I nomi
Ma i compagni che non sono presenti
Inevitabile gran però
Poi essere depennati da ecco degli iscritti
Paolo che e lì di Torino debba litorali
Mi scuso con lui avevo detto che parlava per sé conto ma non
Abbado che avevo visto che parlo parlo perfetto a parte
No no no scusa scusa ma non avevo visto movimento in sala e per questo che scusami
Dicevo ascoltato con molto interesse le relazioni introduttive
Credo che adesso bisognerebbe dedicare più che lo spazio di un di un convegno una riflessione molto più ampia
Anche perché la situazione politica si stava sviluppando in maniera eclatante potere dello Stato e sempre meno accettato la perdita di autorevolezza morale della classe politica fa invocare i processi e le elezioni come risposta risolutiva
La mobilitazione permanente sulla questione morale e il sintomo più evidente di una metastasi che mina la statualità e l'efficacia del potere
Non ci sono
Più miti universali Zampi nazione proletariato e neppure i video comuni a cui seguono azioni comuni
Senza di queste esistono sì gli uomini ma non un corpo sociale
Si stacca bando l'assoluto dell'individualismo con una rescissione del contratto sociale ponendolo nel mercato dei contratti privati
Per garantire bene servizi in quantità e qualità migliori competitivi in termini di obbligazioni e di costo
Nel mercato si confonde anche l'identità siamo dinanzi ad una vera dissoluzione del politico nello economico l'identità è diventato un momento di contrattazione
La lega dice che si può stare con chi si vuole se il nome della democrazia gli Stati dell'Est si sono liberati del comunismo all'Ovest
Il nome della democrazia forse ci si vuol liberare dello Stato le masse non sono più basse
Ogni membro DS si ritiene una personalità
Serpeggia un a Cluny Minus conflitto che oppone i ceti popolari e ceti medi alle e Little della cultura soprattutto l'omaggio alle leggi sembra più insofferente
Cos'è il sabotaggio fiscale cui assistiamo proprio in questi giorni in Italia forse possiamo paragonarlo al rifiuto che c'è in Germania dell'Ovest di accettare i costi dell'unificazione
C'è quindi un rifiuto del contratto sociale delle ragioni di Stato di dis di dissoluzione del politico nell'economia frantumazione della nazione disprezzo perse le liti sofferenze per le obbligazioni non liberamente contrattate in un calcolo del dare e della vere
L'uomo il cittadino forse si sta erigendo a ciò che non è o a ciò che vuole essere senza sapere né che ed ecco come eppure si dice trionfo della democrazia non curando lo sgretolamento della società civile
è strano ascoltare i proclami di una certa sinistra in favore della patria assieme a quelli in favore della solidarietà non certo ci si può raggruppare aggrappare ad un nuovo integralismo né cattolico né come i mista
La comunione sociale non può fondarsi subiti e pregiudizi travolti dalla storia
La nuova realtà sociale seppure deve riconoscere valore all'individualismo lo faccia nella convinzione che non è collettivo che dà valore all'uomo ma l'individuo ha valore in sé l'individualismo che difende i diritti ma tutti i diritti però che si congiunge con altruismo e con esso può difendere gli interessi vitali della società
Ma non era forse questo il socialismo riformista come egregiamente ha sottolineato Ranieri prima il Ruffolo poi ma voglio dare atto soprattutto al compagno Ranieri a cui mi lega una vecchie consolidata amicizia in tempi non sospetti comunanze militanza politica del coraggio che ha infuso nella sua relazione dando indicazioni anche di carattere operativo per raggiungere una meta che se sostenuta con coerenza da tutti certamente non mancherà di dare sui frutti
Ma non era forse per queste ragioni che si era combattuto lo stesso comunista della ideologia comunista
E Dio solo sa oggi come sono necessari il riformismo ai valori del socialismo liberale e democratico
Il mito dell'economia di mercato va raffrontato però con la divisione del mercato mondiale operata dalle multinazionali e dai monopoli
Io con grande attenzione ho seguito la relazione di Ruffolo che condivide
Ma vi pare manchi nella relazione un'analisi più a monte i problemi dell'economia mondiale e i problemi dell'economia europea il processo di finanziarizzazione dell'industria
è l'attenzione spasmodica all'accumulazione del capitale fatto sulla Borsa internazionale che crea false ricchezze che penalizzano i popoli ed i cittadini che lavorano alla produzione di beni durevoli e non riescono più a vivere del loro lavoro sì è vero che esiste la crisi generale vero che esiste
La disoccupazione ma è altrettanto vero dobbiamo interrogarci quanto questa crisi è questa disoccupazione è frutto di altre idolo GE che stendono
Tanto meno ad appassire perché non hanno di fronte un una lotta frontale che va nel senso di privilegiare l'uovo e quindi il lavoro
Il crollo dei prodotti di base specie agricoli ha annullato le economie di paese anche tra quelli ricchi
Io Gatta garantisce alcuni Paesi abdicare decreta l'impossibilità per gli altri e di produrre il diritto internazionale non esisterebbe il riconoscimento di Paesi avviene attraverso spargimento di sangue Jugoslavia repubbliche socialiste dell'ex Russia l'economia di mercato trascura cento milioni di morti per fame d'un miliardo e mezzo che vivono al di sotto della soglia di povertà
Con cinquantatré milioni di europei e tre da milioni di cittadini anche degli stessi Stati Uniti
Si invoca giustizia da tutte le parti ma quale giustizia nella industrie nella produzione certo che il sistema economico deve essere sistema e non potrà prescindere dal mercato ma la sua ispirazione deve essere a vocazione umana
Si incrementa il consumo di prodotti alimentare ma i produttori falliscono la logica che domina il sistema è l'accumulazione di capitale finanziario fino all'annullamento dei costi sociali
Ed ora si stacca bando un'altra teoria secondo cui per costo sociale si intende anche il lavoro e l'occupazione
La concentrazione respinge la ripartizione dei redditi e di sistemi fiscali non fanno che accelerare il processo
Il sistema fiscale perciò non perché l'abbia sollevato la lega diventa il primo banco di prova di un'ipotesi alternativa di governo
Le ricette contro la disoccupazione stentano sempre più a nascondere la socializzazione dei costi e la privatizzazione dei profitti
Ogni creazione di posto di lavoro deve costituire un divisore del cariche fiscale diretto solo il prodotto nazionale lordo può costituire la base di ogni fiscalità
Sì nude chi crede che nel Mezzogiorno auspice la nuova legge elettorale Possa accamparsi un nuovo consociativismo
Il neo centrismo anche se nobilitato da egregie presenze è la risposta più arretrata che Norsa Almeyda il trasformismo ma lo eleva al sistema verniciato di nuovo
Alleanza democratica se non ammaina bandiera e al nord ha un dovere in più di non ammainare nel Mezzogiorno è di non dimenticare il Mezzogiorno
Si può svuotare il federalismo di Bossi
Col federalismo europeo e con una politica regionale che da esso promana si tratta di imporre coerenza sin da ora alle forze governative a costo di diventare nella fase di transizione sinistra di opposizione per essere sinistra di governo domani il rischio che colmati nel nel mezzo che corre Alleanza democratica per mezzogiorno è quello di consolidarsi alla rovescia mi attendo i centristi nell'area
Di sinistra
è l'unica risposta
Per ricomporre una unità nazionale in grado di fronteggiare la lega del Nord
Non solo ma alle mille altre leghe locali
Come hanno già consentite le perfidie dell'assistenzialismo del degrado è delle clientele si può schiudere così anche una nuova stagione di rilancio della questione meridionale
Grazie
Alla parola Paolo Cajelli di Torino del partito radicale seguirà Alberto Palaia
Dunque intanto buongiorno a tutti malgrado sia stata presentata come un una patente praticare queste sono le case con la Lista Pannella come alla lega per l'abolizione della pena di morte entro il due mila
Sì per carità non ho mai imputavo insomma non sapeva perché dannosa no ma ecco più che di questo vorrei parlare di di altro sono e qui abuso dalla vostra cortesia perché
Ritengo che un problema portante secolo dei giovani noi a Torino siamo
Tra i promotori
L'altra i colpevoli di un una iniziativa di un giornale che curiamo che ha come platea come Corpo di interesse quello dei giorni lentamente quell'università aree ed altri ebbene debbo dire che gli universitari ringrazia i giovani in genere hanno oggi una giustificatissime io credo ritrosia verso la politica uno scetticismo quanto mai la storia anche la più recente qui per provarci una quanto mai giustificato
Per cui parliamo senz'altro il Partito Socialista Italiano che ha tanta responsabilità in questo senso per cui poi si ingenera le nuove leve non in tutto in tutta la sua composizione ma in buona parte di queste uno scetticismo una insofferenza verso la politica che ritengo
Certo vada eliminata e vada recuperata per cui la la politica come condivisione della polis come vivere insieme sulla base di alcuni reali o anche di altro ma pur sempre la
Come dire la il rifiuto di tante cose oggi esistente cosa oggettiva e in questo senso mi pare anche qui è stato ripetuto prima in prima mattinata
Ebbene mi pare che la distinzione qui tanti accennavano e noi a Torino abbiamo una faida consentite rincorso col professor Bobbio
Il quale continua a sostenere che di destra e di sinistra oggi non si sia più autorizzati a parlare
Perché pare a suo giudizio debbano essere categoria assolutamente scomparse che non hanno perduto ammesso che mai l'abbiamo avuta una identità autentica profonda e intima cosa alla quale io ma non sono io evidentemente mi auguro anche tante le persone che qui ci sono non credono
Consentito ricordare peraltro anche dicevo questa mattina una cosa assai analoga quest'ultima
Ma se è di destra di sinistra oggi non siamo più autorizzata a parlar bene vorrebbe dire che i problemi tradizionali che hanno identificato l'una e l'altra posizione
Ebbene dovrebbero essere scomparsi per cui emergenza occupazionale problema risolto è superato problema razziale risolte supera cosa che non è allora mi domando per quale motivo tanti e anche un amico stamattina questo ricordato tengano a dire che destra e sinistra sono categorie oramai anonime vuote prive del significato cosa che ritengo assolutamente
Falsa addirittura
Alcuni ricordavano ancora che l'esperienza la sinistra di governo più che mai qui a Milano che
Come dire a una eredità una colpa da da espiare sta facendo il Partito socialista lo dimostra ahimè con drammatica solennità una un processo di contrizione che pur
è lecito sulla base peraltro del consenso elettorale che oggi non si riesce a riscuotere per loro non riescono a rispondere
Ma se è vero che la sinistra di governo qui a Milano avuto enormi problemi e altrettante gravissime responsabilità
è pur vero che quella sinistra non è mai stata quella era destra caso mai quella era la sinistra Crespina trasformisti che alla sinistra che aveva venduto all'opportunismo politico che cosa consolidate che la storia ci insegna di che cosa si tratti
Ma peccato però che la distinzione tra opportunismo politico come dire accettabile o nobili atti addirittura e al contrario l'opportunismo politico fine a se stesso
Se a quella che individua in una posizione opportunistica la capacità di creare opportunità occasioni politiche non certo di bruciare l'opportunità e le occasioni che invece già esistono e ahimè questa è la condotta che dobbiamo drammaticamente riscontrare nel nella nella storia ultima del Partito socialista ma di tutto
Di tutto l'arco costituzionale
E in questo senso
Ritengo che
Sia dunque doveroso dire come ripeto è stato detto stamattina che è vero esiste oggi una sinistra ancora integralista una sinistra molto tradizionalista feticista molto spesso
E che per cui come dire viene quasi a ghettizzare assi per evitare a responsabilità di governo queste oggettivo oggi esiste anche questa sinistra ma è pur vero che altra sinistra esiste eccome e la sinistra
Della più nobile tradizione Kobe piana di Calogero di Capitini di tutta questa gente che ha
Come dire meriti ritengo indiscutibili questa è una sinistra di governo che si propone di governare per cui chi dice ripeto che oggi destra e sinistra significato più non abbiano le bene
Lasciamo questi epigoni della rete delle qui detti cada la sofisticata l'antilogica tutto il busto che hanno per le più acrobatiche opinioni ma pur sempre a destra e sinistra mi pare conservi un significato assolutamente eloquente ed inequivocabile inoltre l'aumento che siamo qui in una sede che come dire ospita tanti i propositi sottoscritti dalla dall'Alleanza democratica ebrei debbo dire che Alleanza democratica ma credo sia una formazione neonata certo con influenze che da tante direzioni sono arrivate
Ma Alleanza democratica in questo senso
Colpe anche essa se mi si consente non indifferenti per ricordo che all'intorno dal circa
Nella data referendaria attorno a quella data prima del diciotto aprile ebbene nacque questo movimento che si proponeva di come dire arricchire di contenuti di idealità magari la politica per poi rivelarsi io ritengo certo cosa che ancora da trovare una propria definizione la propria identità
Ma curioso però io personalmente ho aderito Alleanza democratica ma debbo dire non ho ancora capito che cos'ho aderito perché i programmi sono un pochino se mi permettono un pochino labili un pochino
Come dire poco
Forti di un contenuto reale
Questo i giovani e sempre di loro parlo mi consente di parlare a nome di questi ebbene questa è una evidenza che riscontrano subito si parla di avanza democratica ma in realtà nessuno sa o pochi sanno di che cosa si stia parlando certo il movimento nuovo come tale magari perché hanno virtualmente capace di arricchire il panorama politico ma pur sempre qualcosa che non ha ancora trovato una sua collocazione precisa
E Alleanza democratica in questo senso quando vuole recuperare una nobilissima tradizione una pungente tradizione socialista e non soltanto mi pare però che nessuno stamattina abbia ricordato che personaggi come Marco Pannella e non soltanto ora propongono occasioni di governo propongono occasioni
Come dire atte a creare nuovi schieramenti politici no identità che qui nessuno ha ricordato chiedo scusa e che pure mi paiono non da radicale ma direi da così secondo un giudizio ritengo oggettivo
Mi paiono valide mi domando per quale motivo nessuno l'abbia ricordato che ancora per quale motivo Alleanza democratica stamattina cominciava all'hotel Ergife a Roma un congresso delle liste panelle realtà che su un come dire un percorso di circa settantacinque settimane avrebbero organizzate organizzeranno organizzeremo anche questo ma senza che da Alleanza democratica alcun cenno di interesse sia stato dimostrato per carità
Capisco che la presenza di Pannella molto spesso anche ingombrante per cui va benissimo
Sì ho subito finito questo discorso
Concluso volevo soltanto
Ricordare sembrano permettete un'ultima cosa che ha a che fare con l'intervento di questa mattina dell'onorevole manca che mi spiace ora non sia qui
Manca diceva intendo precisare questo perché la stampa e sempre o televisiva o giornalistica che stia o come dire
Le proprie radici a è pur sempre uno strumento essenziale per di più in democrazia ebrei diceva stamattina manca che malgrado le tante copie che possono essere imputate alla RAI perlomeno va riconosciuto
Che la RAI ha dato unica mi pare ricordasse all'interno di alcuni schiera alcuni Paesi una rete addirittura all'opposizione
Mi domando quale ma quale opposizione la posizione forte sarebbe stata quel partito comunista se quelle all'opposizione per abbiate pazienza ritengo che proprio poco posizione sia stata
Per cui mi consento questa questo questo questo ultima osservazione in risposta manca
Che mi pareva mi pare in questo senso abbia sostenuta un'opinione francamente insostenibile perché qua il partito comunista non è stato posizione altre opposizioni quelle di amici di di democrazia proletaria un tempo ceppi in prima fila Benvenuto che persone che io stimo moltissimo ma e noi stessi se mi consentite radicali delle quella forse si opposizione ma permettetemi l'opposizione del PC l'opposizione PC con la terza rete che in Rete
La più guardabile o la meno inguardabile perlomeno ma è una rete pur sempre di regime ringrazia esprimerci
Alla parola Alberto Palaia
Seguirà Leo Solari così intanto ci si avvicina e si evita di perdere questo tributo gliene abbiamo poco
Vuole parlare solo alcuni mini hub minuti per richiamare l'attenzione su un singolo aspetto legato alla vicenda politica italiana di quest'ultimo periodo
Precedono precisamente sul fenomeno di scomposizione successiva riorganizzazione che accompagnate poi seguito la consultazione referendaria
Un elemento di grande importanza della politica italiana di questi ultimi anni credo sia stato la discussione relativa al referendum sulla legge elettorale
Come nacque svariati anni or sono per rinnovare il sistema politico italiano
La proposta di una nuova legge elettorale nasceva mentre i grandi partiti di massa italiani affrontavano il problema in modo molto recalcitrante con profonda divisione al loro interno e soltanto molto forzatamente accettarono alla fine
Di considerare il problema delle regole
Del gioco come problema centrale per il rinnovamento del Paese
La discussione che seguire la diva le forme della rappresentanza politica fu tanto profonde per alcuni versi lacerante
Che sconvolse gli schieramenti scomponendo con intensità difficile da ritrovare nella storia repubblicana le alleanze tradizionali che legavano ceti sociali e forze politiche
Particolarmente marcata è stata la divisione del settore centrale dello schieramento politico
Molti imprenditori professionisti persone di orientamento politico moderato termine che anche in un periodo di scarsa certezze come questo continua a caratterizzare un atteggiamento politico abbastanza definibile si convincevano della necessità di un cambiamento delle regole della democrazia italiana al fine di evitare la pericolosa involuzione che in assenza di possibilità di ricambio caratterizzava sempre più la società e la politica
A tutto ciò si aggiunge uno quale elemento di accelerazione ulteriore gli avvenimenti dell'ottantanove
E a sinistra segnavano l'ingloriosa conclusione di una parabola politica iniziata settant'anni prima e a destra la fine di un ruolo determinato a priori di difesa dal rischio del comunismo ma l'aspetto di maggiore interesse dell'intera vicenda politica di questo periodo sembra derivare da un processo di scomposizione politica del Fronte ma moderato e la manifestazione da rilevare da rilevanti parti di esso
Di una disponibilità a un incontro con le forze progressiste sul terreno tanto dei contenuti
Che avrebbero dovuto rinnovare le istituzioni repubblicane quanto seppur raramente se pur un po'più raramente su quello dei contenuti concreti del governo del paese
In un Paese come il nostro nel quale nei momenti di crisi tradizionalmente i ceti moderati hanno sempre ricercata una soluzione conservatrice e reazionaria un reazionaria le crisi politica ed economica
Questa volta accanto al fenomeno della lega che per tanti versi ripropone copioni già visti
Alcuni settori moderati cerca un'alleanza a sinistra finalizzata al rinnovamento forse non solo istituzionale del Paese
Credo che così debba essere letta tutta la vicenda legate a Segni e a cui settori del mondo cattolico moderato a cui ha riconosciuto il contributo rilevante da loro offerta sulla questione referendaria
Quando oggi si considera inevitabile con la nuova legge elettorale si giunga a una tripartizione geografiche politica dell'Italia
Viene spontaneo domandarsi se la data delle prossime elezioni politiche non segna anche la fine di quel processo di di riorganizzazione delle alleanze sociali e politiche
Iniziato qualche anno fa e se non siano da rileggere questi anni come quelli delle occasioni perdute della sinistra
Del resto se si realizzasse ciò che in molti anche tra le forze fra le forze progressiste considerano un po'un inevitabile anzi in alcuni casi quasi auspicano
C'è una radicalizzazione politica e geografica dei contrasti quale futuro si potrebbe immaginare per il Paese per la sinistra
Che senso politico avrebbe del chi auspica un rinnovamento politico e sociale dell'Italia trovarsi di fronte l'alternativa fra un Paese governato da un'alleanza
Fra lega del Nord e Nuova democrazia iniziato il Sud da un lato e uno in cui fu chiuderebbero al governo insieme due partiti di massa storici lasciando all'opposizione
Una lega cui sarebbe affidata in modo quasi totale rappresentanza politica della parte più ricca del Paese
Per riorganizzazione di un'aria politica che si proponga di non considerare definitivamente chiuso il problema delle alleanze politiche sociali penso debba nasce proprio da tali considerazioni
Muovendo dalla ripresa di una tradizione quella del riformismo tradizionalmente minoritarie nel nostro Paese ma che oggi appare indispensabile della definizione di una prospettiva progressista per la soluzione della crisi
Per alcuni versi ecco allora che dopo la domanda se non ora quando che sa del filo conduttore di questa iniziativa
Dovrebbe nascere quella relativa al dopo cosa da qui in poi
La prima domanda che ci si pone è se davvero si parte da zero e questa a sua volta rimanda ad altre questioni decisive
Negativo il giudizio politico sulle esperienze politiche precedenti alla continuità o meno dei gruppi dirigenti nazionali alla possibilità effettiva non solo di definire impotenza ma poi rendere effettivamente in atto le nuove soluzioni alla crisi
E lascia un po'perplessi la per la facilità con cui ovunque su giornali televisioni politici eccetera
Con un giacobinismo che fa temere la possibile reazione termini Doriana la facilità con cui si parla di rivoluzione del nuovo che non dovrebbe lasciar traccia di un regime passato di nefandezze corruttele
E fa riflettere il fatto che addirittura i primi governi dopo il fascismo che nascevano dopo una cesura con il regime precedente neppure paragonabile alla ben più lieve frattura politica verificatesi in quest'ultima fase della vita nazionale
Non potevano prescindere dal confronto con uomini e contenuti propri dell'amministrazione precedente ma tralasciando questo che sarebbe un altro discorso nella discussione sul futuro diventa decisiva la discussione sui contenuti
Giorgio Ruffolo però parlando di questi riproponeva l'esigenza di un Paese che ritorni a definire un Progetto un'ipotesi di sviluppo
Il giudizio sull'attuale governo può essere diversificato personalmente non credo che l'esecutivo che viva di una tale situazione di equilibrio
Con compiti Anton recisi quanto limitati abbiam Accili tanto ampi da permettersi scelte molto diverse da quelle che sono state fatte
Mano sinistra che si candida al governo del paese deve essere portatrice di un'idea di sviluppo e di crescita economica accompagnata dalla maggiore rilevanza autorevolezza politica
Delle molte cose interessanti azioni venivano affrontati particolarmente importante mi sono apparse quelle relative alla riforma del Welfare State
Alla crisi fiscale dello stato del benessere o se riuscirà a dare una risposta in senso progressista de stata Lisandra come è stato proposto correggendo le storture che nel caso italiano sono molto più accentuata rispetto a modelli nordeuropei
Per le note patologie nelle quali
Si sono fuse assistenzialismo scambio politico e corruzione amministrativa oppure la soluzione sarà quella già praticata altrove
Inevitabile smantellamento a causa dell'incapacità di selezionare le prestazioni dovute ai ceti più deboli ed emarginati rispetto ai privilegi che spesso vengono confusi per diritti acquisiti
Su questa esperienza de las la sinistra il fronte progressista
Su questo l'assenza dell'edera si sa di foto che si sta non è positiva permettetemi di accennare al quattro e conosco in modo meno approssimativo di altri quello della politica della ricerca tra la fine degli anni ottanta e i primi del Novanta c'è stata un'intensa attività riformatrice con l'istituzione del ministero Vernizzi alla ricerca scientifica sono state varate leggi molto innovative lungamente attese sull'autonomia dell'Università degli enti di ricerca pubblici
Stavo bene ben venticinque anni è stato sollecitato e poi ottenuto un rapporto del settore da parte dell'OCSE il quale evidenziato come l'impegno di spesa in percentuale sul PIL ricerca e sviluppo
Sia in Italia fra un terzo e la metà per la percentuale omologa investita dai Paesi nostri concorrenti
Per la prima volta è stato formulato un piano di sviluppo che per quanto oggi appaia fu abbia a appaia figlio di una contingenza economica più favorevole poneva una questione di metodo decisiva
La necessità cioè di una politica programmatica nel settore sottolineando l'insensatezza di bruschi aumenti o diminuzioni di Baggio e in un settore dove le questioni delicatissime per esempio della formazione del personale scientifico delle possibili ricadute applicative delle ricerche teoriche sono affrontate altrove in altri Paesi con programmazioni decennali
Una riflessione sulla politica di sviluppo del settore non potranno ripartire da qui ma c'è la considerazione politica Maratha fare analizzando questa vicenda
Ricordando la frantumazione delle forze progressiste che pure avevano appoggiato il progetto di rinnovamento di fronte al così detto movimento della pantera che si era organizzato sul rivendicazioni gravità della formazione universitaria assoluta indipendenza fra mondo della formazione quello della produzione
Di orgogliosa difesa di privilegi garantiti da un sistema di welfare
Di guardarsi che finanziava la formazione universitaria e post-universitaria di giovani spesso di elevata estrazione sociale attraverso il ricorso sempre maggiore all'imposizione fiscale
Credo che tutto questo nasca anche da un'analisi affrettava delle realtà sociale
Nel mio Paola calcolo dei possibili vantaggi elettorali che deriverebbero da dal partecipare sempre più o meno incondizionatamente ai movimenti di protesta più varie più vari per contenuti e metodi
Malattia dalla quale una larga parte dello schieramento progressista sembra neppure desiderare liberarsi
In modo simile discussione sul nuovo il vecchio colpisce
Pur considerando come la polemica politica lascia sempre meno spazio a una riflessione meditata il giudizio spesso categoricamente negativo sul passato quasi come si nella recente discendere politica relativa alla corruzione qui relativa alla corruzione possa essere compresa tutta la storia dell'Italia repubblicana
Il problema ovviamente non è quello di assolvere o condannare un intero ceto politico ma di evitare un travisamento le realtà disconoscendo i processi democratizzazione rinnovamento che proprio grazie alle forze di progresso hanno cambiato profondamente le caratteristiche di un Paese
Che ancora all'indomani del secondo dopoguerra si presentava sulla scena internazionale come sostanzialmente agricolo con tassi di analfabetismo neppure paragonabili Amalia invece Roberto Fico tagliato il tempo scusami il preposto finita
Venti secondi
è strano quanto cambi l'immagine del Paese Italia visto dalla prospettiva di una capitale europea come Parigi o come appaia lontana incomprensibile delle cancellerie tedesche o londinesi
E se a Roma è più facile convincersi dell'avvenuta ero quei trazione gli appare ancora molto lontana la RAI la realizzazione di un Paese
Precisi e più giustizia con minori disuguaglianze capaci di offrire pari opportunità ciascun individuo secondi contenuti caratteristici della sinistra riformista europea
Pensare che la costruzione del nuovo oggi si parta da zero sarebbe un grave errore e molti dei misfatti in cui oggi di cui oggi siamo testimoni nascono proprio da una scarsa memoria storica da una debole volontà di fare i conti in concreto con i problemi
Dall'utopia secondo la quale esisterebbe una soluzione semplice ovvia per ciascuna questione
Purtroppo non è così
E oggi il nostro compito pensa sia proprio quello di emanciparsi da una tradizione progressista in età in Italia oscillante fra il sostegno di una ribellione tanto sterile quanto povera di contenuti
E l'attesa messianica di condizioni mai sufficienti per realizzare un impossibile palingenesi
La possibilità di uno schieramento progressista che saldi i contenuti della tradizione socialdemocratica rompe europea
E della tradizione del pensiero liberaldemocratico può rappresentare quantomeno la possibilità di una risposta all'esigenza di rinnovamento tante estese nella società italiana
Non aspettando nuovi improbabili profeti ma perdere weberiana mente attendendo nostro lavoro quotidiano cercando con umiltà le soluzioni possibili per il governo dell'Italia
No
La parola devo solare a me spiace dovere diciamo sollecitare la confusione degli interventi però purtroppo o facciamo così o non riusciamo a far parlare tutti quelli sono numerosissimi e purtroppo forse non riuscivano a parlare tutti che sono iscritti vivo sola seguirà Ferdinando Targetti
Mi si consenta di manifestare anzitutto uno stato d'animo di fronte al turbamento che ha provocato suscitato nel movimento la separazione sì
Penso che quanto è avvenuto può presentare anche un aspetto positivo
Nella nuova situazione che ne è derivata depositi infatti rendere più precisi lineamenti di Alleanza democratica la quale va riconosciuto aveva continuato sino ad ieri a presentare non trascurabili margini di determinati s'e anche di ambiguità
Pertanto alcuni di noi fosse Borsellino voi possono oggi meglio riconoscersi nell'impresa e nello spirito di Alleanza democratica
Vorrei anch'io fare
Qualche notazione in merito al tema che è stato considerato tanti interventi dell'ordinamento federalistico in Italia
A riguardo la relazione di Giorgio Ruffolo
Corna e direi
Rettifiche perfettamente una notevole rotti no che distingue nelle posizioni e Alleanza democratica
In proposito nella mozione del convegno di Firenze
Ci si era limitati a dire che Alleanza democratica si pone in alternativa rispetto ad ogni progetto di rottura dell'unità nazionali troppo ovvio e troppo poco
Bene in ragione di tale carenza e dedica il ritardo con cui si perviene alla manifestazione di una nostra posizione risulta essenziale non solo quello che diciamo ma molto lo spirito in cui ci poniamo di fronte al problema
Deve poter essere chiaro
All'esterno ma prima di tutto hanno gli stessi che non si è mossi da motivazioni di ordine tattico dall'intento di limitare l'efficacia di uno strumento propaga distico della Lega dal proposito di cercarli essere opportunamente presenti in un processo destinata comunque ad avanzare ma bensì che obbediamo
Alle ragioni di una nostra visuale generale di cui tutti dal ritmo è espressione fondamentale e imprescindibile
è importante
Compagni riuscire a rendere evidente che non siamo in ma il credi to della soluzione federalista che non giochiamo di rimessa rispetto all'azione di altri ma che riscontriamo per quanto riguarda la riforma dello Stato in senso e poderale ad una nostra precisa vocazione a promuovere la più ampia articolazione possibile della democrazia a tutti i livelli di comunità di quartiere di città di collettività regionale di reazioni a livello sovranazionale
Il vero
La nostra opzione federalista in ambito nazionale deve considerarsi parte integrante della visuale riacquista una visuale cui è legata rilievo per inciso la storia di molti ovviamente i più anziani di lavori
Nel definire la nostra visuale penalista e nell'articolazione le proposte dobbiamo guardare anche alle linee di tendenza
Per l'evoluzione della costruzione comunitaria
De la cui logica la regionalizzazione appunto destinato ad assumere una rilevanza crescente
Va tenuto ben presente con il generale i tassi
Delle soluzioni penalistiche Europa e con la creazione del Comitato delle Regioni
Sì avrai immancabilmente una progressiva accentuazione della presenza politica delle regioni della costruzione comunitaria
Forse
E per ora tardato prematuro
Avanzare l'ipotesi che questo Comitato delle Regioni possa rappresentare l'anticipazione di una seconda camera del Parlamento europeo
Istanza questa sostenuto soprattutto dei lender tedeschi
Ma non è arbitrario pensare che l'affermarsi del peso delle Regioni alla costruzione comunitaria il DNA Assisi di dei uno Europa delle Regioni potrà favorire l'evoluzione quadro così tira la fine della presente recessione
Verso fasi più avanzate dell'unificazione europea
La cui realizzazione trova uno dei suoi principali ostacoli naturali appunto degli interessi di autoconservazione degli Stati nazionali
L'opzione federalista in ambito nazionale ha quindi per noi anche una valenza come momento dell'azione per realizzare obiettivi federalisti ci a livello europeo
A prescindere da questo aspetto è nella cornice dalla Comunità europea che vanno considerate come giustamente
Ha fatto osservare come stamattina
I problemi di conciliazioni restante federalisti che e istanze solidaristiche
Per tutto ciò
Le istanze per liste non possono non figurare tra i temi centrali del nostro programma e della nostra azione
Dobbiamo pertanto sostenere con piena convinzione con decisione il nostro organico disegno federalista
La cui concretezza sia fondata su precise impegnativi indicazione come quelle enunciato da Giorgio non può in tema di decentramento fiscale
Ma anche come altri temi da sviluppare più avanti quale potrebbe essere quella di una seconda Camera delle Regioni
In conclusione
Il motivo e nei termini delle nostre istanze ed i nostri si attivi in questo campo
Deve esprimersi pienamente la convinzione che il federalismo
Nella sua accezione più ampia e coerente
Di tendenziale superamento dello Stato nazionale verso l'alto cioè con trasferimenti di poteri ad organismi sovranazionali vai verso il basso cioè con gli stage con il decentramento verso la Scala dei vari livelli locali
è il cuore
Della promessa democratica per la nuova era in cui siamo entrati della scommessa contro i veleni eletti generazioni dei separatismi
Per rispondendo a concedergli sta a questi ispirazione e non introducendo ad in toilette tentazioni di impostazioni riduttive che si può combattere con possibilità di successo la battaglia per l'unità nazionale
Allora la parola Ferdinando Targetti seguirà Luciano Benadusi
Progetti io non lo vedo in sala
Bene allora Luciano Benadusi subito
Seguirà Lanfranco Turci
Alcune osservazioni sulle relazioni che ho ascoltato nella mattinata
Cominciando dalla versante delle analisi dei ragionamenti politici
A me sembra che questo movimento che si colloca nella bastare Iannuzzi che va raggruppando sì sotto l'egida di Alleanza democratica possa uscire dalla situazione di malessere nella quale obiettivamente è stato cacciato
Dalla un'uscita disegni
Non solo attraverso una attenta considerazione
Delle novità che sono emerse negli ultimi mesi nel quadro politico italiano
E che presentano oggi una situazione in parte diversa da quella di alcuni mesi fa quando prese origine o quando comunque
Sanzionata nel modo più delineato la strategia di Alleanza democratica
Diceva stamattina Napoleone Colajanni il bipolarismo in Italia è ancora purtroppo al problema del protocollo non è un problema del presente
Il presente a dirà davanti a sé uno scenario diverso che uno scenario estremamente pericoloso per la democrazia italiana lo scenario della tripartizione dell'Italia
Della tripartizione non solo partitica ma della ripartizione partitica agganciata a una ripartizione territoriale dell'Italia
Questa strategia
Di Alleanza democratica non può non fare i conti con questo scenario a breve
Non può non fare i conti con questo scenario belle perché se questo scenario a breve dovesse realizzarsi allora ogni discorso ogni prospettiva che vada verso il bipolarismo sarebbe arrestata
Dalla insorgenza di una situazione che vedrebbe la lega affermarsi in maniera sistematica nel Nord i rappresentati allora a quel punto il vero ago della bilancia della situazione politica italiana
Il problema è dunque quello di Dante nella lega nel Nord il primo dei problemi di fronte ai quali noi stiamo se il problema dei una maggioranza assoluta per la sinistra di governo e nella situazione attuale un problema prematuro perché le condizioni elettorali per questa evenienza probabilmente non vi saranno il problema di battere la lega nel Nord e invece il problema di oggi
E attraverso questo problema passa la possibilità di costruire per il futuro una linea di alternativa di alternanza passa la possibilità per l'oggi di dare un governo al Paese
Che salvi l'unità nazionale dei pericoli di di secessione
E che consenta alle forze progressiste alle forze che rappresentano insieme una novità nella qualità della politica e una scelta progressista via queste forze la possibilità sì non di governare da sole per lo meno di esseri Terminio del futuro governo
Ecco allora a vincere nel nord significa portare avanti una strategia che sia tale da diffondere al massimo possibile il modello di Torino
E quindi di restringere al massimo e annullare le tentazioni che vanno invece in altre direzioni le tentazioni a ripetere da parte del PDS esperimenti come quelli di Milano
Questo è un problema di strategia fondamentale dalla quale non possono non derivare conseguenze per la linea dei progressisti che si muovono verso Alleanza democratica
Perché se presa curati ipotesi invece il PDS dovesse perseverare
Nella strategia Altea delineato in questi mesi e cioè nella strategia delle geometrie variabili articolando delle soluzioni elettorali a lato alla Torino con delle soluzioni elettorali alla Milano allora
Questa scelta è una scelta che troverebbe io credo alle forze che si sono aggregati attorno ad Alleanza democratica la necessità di fare in qualche modo altrettanto e cioè di fare delle scelte anche esse a geometria variabile di fare anch'essa una strategia portare avanti una strategia autonoma
Che passi attraverso l'accordo con il PDS laddove il PDS sceglie il modello di Torino ma passi anche attraverso la contrapposizione al al PDS laddove il PDS scelga il modello di Milano
E quindi questo implicherebbe una linea di azione che si ponga nella prospettiva del bipolarismo
Ma che in qualche modo per il momento a bianche dei connotati e dei caratteri che possono essere richiamati all'idea di un quarto polo di una quarta forza cioè di una forza che non accetta una ripartizione
In cui la sinistra significhi un blocco indistinto che vada dal PDS avete Rifondazione
Ma una volta che prepari l'avvento di una di una sinistra di governo di una coalizione progressista di governo che passa contemporaneamente attraverso la rottura dell'unità politica dei cattolici e la rottura
Dell'altrettanto mitologica unità delle sinistre ecco io credo che davanti a noi quindi vi sono due possibilità e che queste due possibilità dipendono dalle scelte del PDS o la possibilità
Se che sono invece indirizzate verso l'opposizione per l'opposizione oppure nel caso che questa scelta non sia consumata in modo chiaro e generalizzato la necessità pur tenendo ferma
Come prioritaria riferimento la a alleanza della sinistra di governo una capacità di articolazione autonoma
Di quelle forze della sinistra democratica che non accettano la confusione dell'unità delle sinistre che parla da Cossutta sino alle forse ma progressiste laiche democratiche e socialista
Il problema della della verifica sui programmi delle convergenze o delle divergenze con la sinistra massimalista è un problema che può essere posto correttamente ma perché può essere anche in qualche modo un alibi
Perché noi con queste forze con Rifondazione Comunista e con la lite non abbiamo bisogno di verificare ci sui programmi lo facciamo ogni giorno
Non stiamo venendo da un altro pianeta ogni giorno questa verifica sui programmi in corso
E noi vediamo ogni giorno quali e quante siano le discrepanze che si pongono tra le forze della sinistra riformista della sinistra di governo e queste forze massimaliste
Dalla manifestazione degli autoconvocati alle prese di posizione sulla il problema della smobilitazione delle fabbriche
Parassitarie improduttive non c'è giorno che non si verifichi una discrepanza programmatica e politica
Chiarissima tra la sinistra di governo a queste forze
E quindi Hillary mica sui programmi può essere forse un rituale necessario se si vuole ma un rituale abbastanza scontato
Non deve essere un alibi per mantenere aperta per mantenere ambigua una scelta di prospettiva che si pone già oggi chiaramente con tutti i termini della sua della sua della Sonata
Il secondo aspetto sul quale vorrei diffondermi
Brevemente è quello dei contenuti programmatici
Io sono d'accordo con quello che diceva questa questa mattina salvati che il programmi Smoke presente in maniera molto ricche articolata nella relazione di un polo di questa mattina
E di grande rilievo di grande interesse ma che va compendiato anche in alcune idee forza in alcune idee forza che diano in maniera sintetica il senso e il taglio della proposta politica che viene da queste forze
Io credo che alcune di queste idee forza sono in qualche modo applicate
La prima è quella che riguarda i problemi elettorali e istituzionali
La riforma istituzionali come rettorale che è stata fatta in questo in questo scorcio di legislatura
è una riforma elettorale ignominiosa è una riforma elettorale che battuta l'inverso della prospettiva
Di creare una situazione in cui il popolo possa scegliere i governanti una prospettiva in cui esista governabilità
Una prospettiva in cui possano esistere coalizioni omogenee bisogna dunque cambiare la riforma elettorale bisogna creare le condizioni di un sistema di elezione diretta del premier
Seconda questione fondamentale quella dell'occupazione e dell'eguaglianza e su questa vorrei dire qualche cosa a proposito di nove elementi il primo elemento e il rifiuto del corporativismo
In questi giorni noi abbiamo visto cosa è successo in Parlamento sulla questione della minimum tax
E abbiamo toccato con mano quanto forti siano in tutti i partiti di massa non soltanto dei partiti cosiddetti moderati i richiami alla difesa delle categorie che pesano sul terreno elettorale
Attraverso anche delle concessioni diari sul piano dell'equità fiscale come quelle che potrebbero consentire con una smagliature
Della minimum tax legge che peraltro va modificata perché dal punto di vista della tecnica legislativa chiaramente insoddisfacente ma che al momento attuale l'unico argine perché non li prenda corpo in modo massiccio l'evasione delle categorie autonome
Quindi è un problema di solidarismo lei volesse generale secondo problema è quello della dell'espulsione sei arrivato alla fine grappa Occhiuto stupita ecco su questo
Voglio dire soltanto soltanto una cosa questo tema oggi è il tema che ci permette di saltare insieme due prospettive che sono delle prospettive tipiche della sinistra e sulla quale essere di sinistra
Conserva un suo valore una sua importanza la prospettiva dell'occupazione e la prospettiva dell'eguaglianza sociale
E quindi una proposta forte su questi temi dell'educazione e della formazione e della ricerca è una proposta che può caratterizzare in maniera molto incisiva la proposta politica l'orientamento politico la piattaforma politica mentre insiste
Adesso la parola Franco Turci
Seguirà Giuliano Cazzola
Ecco anche spento
Aveva spento punto punto punto vedo bene dicevo che
Parlando in una sede come questo in cui ci uniscono comuni valori
Valutazioni di fondo che anche fra militanti nelle nuove esperienze politiche diverse sono comuni da tanti anni ci consente una approccio più semplificato e più essenziale alle questioni che ci premono
Io credo per esempio che e comune in tutto il dibattito abbiamo finora svolto attività le relazioni di Ranieri di Ruffolo e di Veca
La valutazione che questo Paese si può governare solo credibilmente in una direzione progressista con un'alleanza di forze di sinistra e di centro usando nel pieno di significato l'uno e l'altro termine di questo binomio quindi anche invertibile pacificamente senza che questo debba suscitare scandalo
E comune un'ispirazione ideale che vede in un programma che mi scrivono e della giustizia sociale e quelli del mercato dell'impresa una base ineludibile l'accesso di trasformazione e di risanamento del Paese
Ora dunque a partire da questi dati comuni se io faccio qualche accentuazione credo che possa essere sopportata all'interno della logica comune che c'ha messo in movimento alcuni mesi fa
Sulla relazione di Ruffolo penale usare lo dal la comodi magie di Salvati di lavorare intanto suo stato più esterno della cipolla quello di immagini diciamo io Ruffolo suggerendo accentuazioni ulteriori affrontare il più nettamente questo tema delle privatizzazioni additato in modo più o meno pasticciato e molto e molto propagandistico diciamo pure con cui è stato gestito finora con un tema comunque che però mi fa parte organica mente di una visione di trasformazione economica Società italiana e metterei un accento nettamente più forte come già hanno chiesto alcuni interventi sul decentramento istituzionale e fiscale badate su questa questione io ho l'impressione che ci sia una sensibilità nettamente diversa tra quanti di noi
Fanno esperienza politica al nord del Paese quanti vivono questa esperienza al centro sud del Paese Athina che abbiamo la stessa formazione politico-culturale mi diciamo negli stessi schieramenti politici
Al nord intendo però nota anche quella parte dicendo per esempio che l'Emilia Romagna ormai questo tema raggiunto una essenzialità una irrevocabilità che rende drammatico l'approccio lento l'appoggio grato all'approccio cabalistico Guido comma secondo queste questioni
Io ho paura che sul tema del decentramento fiscale arriveremo alla cottura prima che alla riforma perché i tempi con cui l'ordinaria elaborazione del parlamento e del governo tenendolo queste questioni
E il modo in cui invece questo tema è esploso nella coscienza di forze predominanti nel nord del Paese è arrivano di divaricazione estrema quindi non possiamo su questo lasciare spazio a una lega anche se poi la lega colloca questo tema naturalmente in un contesto che sappiamo ben diverso dal nostro
Ma il dibattito si è concentrato di più l'abbiamo visto sulle prospettive politiche immediatamente politica in senso più stretto del termine ora io condivido la redazione di Ranieri l'apprezzo vorrei sottolineare come ha fatto altri compagni cominciata salvati lo faccio
Da un militante che nel PDS è stato da sempre la stessa aria di Ranieri generare riformista perso dagli elementi di novità che ci sono in questa impostazione
Quando Ranieri dice un passaggio sua relazione bisogna capire che il problema di fondo oggi non è prima l'unità della sinistra ce ne do il tassista diciamo pure di governo per capirci con l'egemonia dentro la sinistra ma immediatamente il tema di come la sinistra dopo un'alleanza col centro
Fare l'affermazione che non è solo critica nei confronti di come ancora nel PDS ci sia stato su questo schema adesso diciamo la gara sinistre quelle del mio testo ma parliamoci chiaro
Anche un cambiamento di Thingol notevoli confronto la tradizione con cui dare riformista stesse migliorista del PDS e del pc prima ancora sempre posto il tema dell'apporto sinistra storicamente i cinesi come tema dominante in un voto dato evoluzione un cambiamento dettato la situazione sto dicendo che abbiamo fatto in Cogeme di scoperte di genio pur tuttavia è un fatto di notevole novità che è stato colto da compagni anche del PDS o che non paghi dire di Borghezio socialista che vengono esperienze diverse dalle nostre e pur tuttavia ha detto questo
Poi mi consente all'Inter di s'esprime una nota di preoccupazione anche tendenzialmente di pessimismo sullo scenario che qui tutti stiamo caldeggiando per il quale ci siamo impegnati in questo convegno io penso che sentiamo che tutti abbiamo la stessa idea dello sbocco politico necessario per governare e cambiare questo problema questo Paese credo che non fosse non facciamo tutti lo stesso tipo di analisi sulle possibilità e le difficoltà che questo scenario in conto tutto
Ho l'impressione in alcune analisi che l'ottimismo della volontà il volontarismo prevalga surrealismo delle analisi
Io sento nel nostro nomini un rilancio forte di quello che era l'ispirazione iniziale di Alleanza democratica il verso famoso che è stato ricordato anche questa mattina però lasciatemi dire lo dico facendo gli scongiuri che ho l'impressione che corriamo più il rischio di fare gli elogi del defunto che gli auguri al neonato perché faccio costa battuto un po'colorita per promettente ma la vostra attenzione poi io per primo curandosi di sbagliarmi ma perché io vedo non credo non credo con quello che è successo in questi mesi in queste settimane con questa legge elettorale in cui già tutti hanno parlato e con questi intenti politici di legislatura nega una legislatura che se non ci sono cambiamenti
Profondi di orientamento voglio dire a pochissimi mesi davanti a sé diritto non vedo con questi vincoli come si faccia
A rilanciare
In tempi crea in modo incredibile Alleanza democratica come contenitore di una grande eletta Alleanza pre-elettorale che si cambi intende sanità conquista la maggioranza del Parlamento perché di questo stiamo parlando di mondi come con questa un po'più voti a colpi di esso con lo schieramento di sinistra
Ora
E giallo abbiamo in positivo l'esperienza di città importanti
Torino alcune Catania le prossime elezioni amministrative vedono schieramenti di Alleanza democratica incita significativo comincia ad essere legge dal capoluogo dalla capitale del paese ma attenzione non scambiamo la scala dimensionale di una città con quella legge elettorale del sindaco eletto direttamente con la l'articolazione delle liste che lo possono sostenere con la scelta nazionale la capacità nazionale di costi uno schieramento già prima e in un solo turno che si candidi a vincere con queste cose caratteristiche
Allora diciamo perché e sono
Sono pessimista su questa prospettiva quello che è successo
Segna abbandonato
Il tentativo di Castro io un movimento cattolico riformatore dicendo prima ancora di provarci fino in fondo io credo che il primo limite disegni non è di esentato topi in quel tipo di sul sito tra tanto rapidamente ma di non avere tentato da lui fa quello che le ha detto di voler fare
Cioè tentativo questo il movimento cattolico riformatore capaci sopra la vecchia direzione democristiana paté significative di quelle forze eppure qualcosa si è messo in moto si è messo in moto al punto tale che alcune delle forze che sono uscite oggi in un ritorno indietro conseguì questo un dato positivo
Secondo luogo Alleanza democratica si è trasformata in naturalmente lei naturalmente in una tendenziale formazione politica
Anzi si rovesciando lo schema di quel verso Alleanza democratica poteva essere solo l'idea di un tavolo un tavolo attorno al quale andare al confronto e alla costruzione di un'alleanza a sinistra centro
Terzo luogo non ci sfuggire qualche limite che Ranieri che ha ricordato con molta
Molta con un tocco voglio dire molto fine così limiti anche del modo di essere iniziale di Alleanza democratica
Un nuovismo molto vettori con molta onestà autoreferenziale e anche un pochino autopromozionale su tutte cose che hanno che fare cosa che con la vecchia politica anche quando ho fatto Fini convenuto futuro quasi più
Ora a questo punto l'ho visto che mi dice non avete un minuto prima o subito le conclusioni cioè il mio ragionamento che ha voluto essere qualche elemento di richiamo forse troppo il realismo della situazione dove potrebbe portare vuole portare a una domanda provocatoria
Se noi vogliamo evitare che lo scenario dopo le elezioni secolo cioè quotato Colajanni come il più possibile
Se vogliamo evitare che invece di andare a un confronto elettorale puntando stiramento il sinistra centro ci andiamo magari con un Pd assicurato un assist indipendente rinnovata con altre connotazioni concludo con le passate ma lo schieramento centrista in cui ci sia nostro amico Bocci tre su quattro per io qui Poggi ci dirà che non è così mi sembra magari a segni Adam a
L'opportunità d'oggi ci sono delle tendenze poi tutto ci tradirà saremo ben contenti ma se vogliamo evitare sommosse noi di questo genere io mi chiedo pur sapendo di fare una domanda impopolare
Segnano dobbiamo ritornare a riflettere sulla possibilità di cambiare ora come ci chiede per esempio Amato Martinazzoli come altri ancora ora la legge elettorale
Insieme o in un campetto eccetto la l'elezione diretta del premier che se vediamo strumento catalizzatore più quel tavolo di Alleanza democratica gli schieramenti contrapposti
Pagando quel prezzo il popolarissimo che può essere anche il tempo necessario per tentare questo prelazione so bene che è agosto e giornali popolare vuole dire dare fiato al Parlamento delegittimato dal fiato tutti quelli a tutti gli inquisiti abbiamo il Parlamento tutte le cose che sappiamo
Ma noi siamo realistici meno possiamo volere una cosa in un contesto che al novanta per cento la impedisce
Sono qua io mi scusi scambiati gli auspici con la fattibilità dei processi politici
Alla parola
Giuliano Cazzola seguirà Claudio Petruccioli
Si sconta sempre una certa schematicità
Anch'io condivido l'orgoglio di Salvati di questa mattina
Rispetto al al significato politico del nostro convegno
Anche se pre avverto le compagne e compagni esprimerò qualche dubbio e evidenzierò anche qualche riserva
Credo che abbiamo dato un contributo serio a fare delle questioni programmatiche un momento della verità
Nel dibattito di A di
Fino ad oggi troppo requisito dal confronto sulla geometria variabile degli schieramenti politici dell'alleanze politiche
A questo proposito visto che sono settimane che inseguo Barbera e in tutti i convegni senza riuscire mai a dire la mia opinione sulle cose che dice voglio e cogliere questa occasione per dire che io non sono d'accordo con lui
Nel senso che credo in un'alleanza democratica che è un soggetto politico se volete un soggetto politico nuovo se volete un un soggetto politico che ha una prospettiva di e avvera in Italia di contribuire a conquistare un'Italia una democrazia dell'alternanza ma che non rinuncia a decidere quotidiane
Anche perché altrimenti tra di noi ci dividemmo tra chi è iscritto ad un progetto
E poi e fa politica come come gli capita e chi è iscritto ad un progetto nel frattempo fa politica in un partito che e è ancora forte e consistente presente come e nel caso nel caso di Barbera
Credo però che i questo convegno sia un salto e di qualità
Perché e l'individuazione di una strategia come è stata presentata questa mattina in particolar modo la relazione di Ruffolo Dante una fisionomia definita al nostro movimento che finisce anche per selezionare le possibili alleanze
Certe alleanze possono essere portate avanti solo con l'appoggio di certe forze politiche sociali e non valgono più le vecchie distinzioni i termini di sinistra e di progresso di cultura dell'innovazione non sono più sinonimi secondo me semmai lo sono stati
E se ci guardiamo attorno il dibattito programmatico che si svolge e abbastanza deprimente
Segni Popolari hanno concepito al massimo qualche slogan molto generico e non sono mai riuscite a sollevare alla testa delle questioni istituzionali
Per quanto mi riguarda per esempio io ho trovato lo dello devo dire anche questi una sede in qualche sede bisogna pure dire le proprie opinioni che in questa vicenda elezione del premier non ci siamo infilati con molta disinvoltura
E io ho l'impressione che in questa scelta dell'elezione del premier ci sia molta di quella volontà di costruire le riforme istituzionali su misura dei leader che noi socialisti presenti abbiamo conosciuto e e combattuto come abbiamo potuto quando Craxi voleva essere eletto presidente a Repubblica
Ma chiusa questa parentesi vi confesso anche che non resto convinto quanto sento quando se il totale per avvenute e nel PDS scelte di governo che a mio avviso venute non sono e lo dico con molta umiltà lo dico da modesto militante che e non ha nessuna intenzione di dare i voti ad una grande partito italiano si portano come dati dalla crescita del PDS nel PDS una cultura di governo
La mancata adesione alla manifestazione del venticinque settembre
Come se e il PDS avessi potuto avere l'ardire di aderire a questa e manifestazione e si porta anche il sostanziale appoggio al governo Ciampi
A questo proposito voglio fare due considerazioni anche la stessa relazione di Ruffolo
Il governo Ciampi non è il governo Amato non è la stessa cosa del governo Amato
Io credo che il governo Amato sia è uno dei migliori dalla storia recente dalla Repubblica è il fatto che il PDS abbia condotto nel confronto governo Amato una posizione irragionevole e demagogica soltanto un anno fa è una cosa che e lascia qualche segno
Come pure io credo che e il Governo il governo Ciampi
E non si capisce per quale ragione da dovuto scomodare le migliori intelligenze del Paese su cui Nadine abbiamo anche qualcuno in questa sala per fare una politica credo molto accomodante
Per fare una politica in cui e diciamo siamo in condizioni anche di apprezzarne lo spessore la qualità anche del modo in cui si rapporta col Parlamento in cui c'è la porta con le forze le vecchie con le forze nuove con un modo di fare politiche di saccheggiare la spesa pubblica
Qualcuno poco fa parlava dalla minimum tax credo che la stessa cosa si possa dire per una serie di misure che riguardano l'intervento sul disavanzo pubblico dove il Governo Ciampi rinvia ai governi della dodicesima legislatura il modo di rimettersi al passo con è una serie di impegni che questo Paese aveva aveva preso anche in sul piano e internazionale
E badate che e le oscillazioni e del PDS tra l'unità della sinistra e una prospettiva di sinistra centro non è un fatto casuale ed è un fatto ideologico un fatto di appartenenza io credo sia essenzialmente un fatto programmatico
Nel senso che che evoca alleanze sociali evoca rapporti politici e quindi evoca anche scelte rivolte a particolari alleanze sociali
E c'era la l'azione di un ufologo una carica di rottura con la cattiva coscienza dalla sinistra quella che ci ricordava che questa mattina Morganti con lo statalismo assistenzialismo il dirigismo e l'economia l'intervento dello Stato in economia la mancanza di una cultura produttiva ed è questo passaggio che la sinistra nel suo nel suo insieme non riesce a fare
Don perché non vuole o perché non ha sufficiente e grano credo vada una sufficiente Carlo data mietere o non ha sufficiente intelligenza nel cervello ma perché è stato nata dal suo insediamento sociale
Da un insediamento sociale che non si colloca tra le forze del progresso soltanto perché appartiene alla classe lavoratrice il pensionato ma oggi c'è un grande grandissimo fatto sociale che sta avvenendo in Italia
Di gente nostra ed è la manifestazione dei pensionati ebbene tra quella piattaforma dalla manifestazione dei pensionati le cose che dice Ruffolo la sua relazione o che qui ha ricordato Colajanni c'è un abisso
E noi queste cose non possiamo pensare che non che non che non è che non esistono ritroviamo tutto la difesa di tutto troviamo la difesa di un modo particolare di concepire la sanità la difesa di un modo particolare di di difende un sistema di le pensioni che no che non è più difendibile
E queste cose appartengono le contraddizioni del nostro corpo sociale
Ed è su questi terreni che sempre pronto il patto consociativo con la DC di ieri e di domani e magari come viene in tutte le fabbriche in crisi anche con i vescovi e le gerarchie ecclesiastiche
Il Paese compagne e compagni lo deve liberarsi soltanto della Commissione delle élite politiche
Questa correzione è stata possibile all'interno di quella Commissione a prezzi popolari che è il debito pubblico con tutto quello che ha comportato e con tutte le cause che sono alla base del debito pubblico
Se questa analisi un po'sommaria qualche fondamento di verità
Io lo dico con molta fraternità con molta franchezza non condivido le crociate contro Dio centrismo
Come se tutto quanto si muove nell'area di centro di centrosinistra un'area non dimentichiamolo mai che avete il venti per cento dei voti fosse ripetizione del vecchio credo che sia necessario fare delle distinzioni
Vi sono in quest'area delle forze che tentano di riciclare una funzione di mediazione politica e sociale che alla base dei guai del Paese
Un centro vecchio proteso al consociativismo pronto magari a saltare il fosso e ad abbracciare una certa sinistra
Ma in quest'area della storia dalla democrazia italiana vi sono state forze politiche sociali che sono state in qualche modo condannate a far parte di uno schieramento di governo dagli assetti politici più generali
Forse che hanno dovuto governare con a talune forze popolari come la democrazia cristiana perché e c'era è un sistema di alleanze che imponevano questa scelta ma che hanno scritto nelle pagine della storia politica e sociale di questo Paese le sole pagine di razionalità
Che possiamo difendere nello spazio che abbiamo determinato nella editi di dietro dietro a loro sbadati voglio capire se in questa assemblea si può parlare di uno come Giuliano Amato
Giuliano materie sito farle scattare il fatto di essere stato il braccio destro di Craxi
Con il fatto di essere stato un Presidente del Consiglio che ha impedito questo Paese che aveva le pezze al cumulo e di poter guardare ha davanti a sé
è una domanda che rivolgo questo uditorio da cui gradirei ecco di a vere di avere risposta agli Viterbo finito il tempo e ho finito anche il mio il mio intervento
Io credo che e queste forze
Rappresentino la cultura liberaldemocratica una cultura trasversale presente mai strana le grandi ideologie che si sono spartite il Paese
E questa cultura che ha vinto la sfida che ha spinto la competizione del ventesimo secolo che ha avuto ragione non solo del comunismo ma anche la socialdemocrazia e io spero e mi auguro che sia possibile sperare che questa cultura possa vincere anche in Italia
Ha la parola Claudio Petruccioli seguirà Emanuele Macaluso
Io per stare nei termini di tempo
Non toccherò nessun argomento
Di quelli che sono stati suggeriti nel corso di vari interventi
Che
Trasformerebbero questo incontro in una sorta di seminario sul PDS
A dir la verità è anche un segno di apprezzamento per l'iniziativa e per la sua utilità e serietà
Perché in realtà questo lo dico
Per esperienza diretta
Per esempio quel raggruppamento che si è definisce Alleanza democratica
Secondo me
Ha cominciato a manifestare la corda
E ne abbiamo avuto anche nell'intervento di Bordon stamattina una testimonianza diretta
Nel momento in cui le sue riunioni erano fondamentalmente dei seminari sul PDS
Voglio invece dire qualcosa su questioni di grandissima portata che sono state poste nel dibattito
E nelle relazioni in particolare di quella di Ranieri
Voglio fare una dichiarazione preliminare per quanto riguarda uno dei punti cosciali
Almeno per chi nel partito democratico della sinistra come mail Ranieri
Si trova agisce
Ciascuno ovviamente con le sue posizioni
Le sue convinzioni
E con il contributo che è capace di dare
Fondamentale per chi al Partito democratico della sinistra ha pensato non come a una soluzione trasformisti captato pesca
Per affrontare
La crisi di una tradizione di un partito ma il riferimento ad un progetto che riguardasse
La sorte del paese della democrazia dello sviluppo
In Italia
A un certo punto del suo ragionamento Umberto stamattina ha detto io non l'ho sentito ma collego dal testo
La nostra funzione di socialisti riformisti non potrebbe essere quella di aria di minoranza in un blocco di sinistra egemonizzato da posizioni massimaliste
Per questo non saremmo disponibili
I riformisti devono nutrire un'ambizione diverso
Non quella di mosche cocchiere o aggiungo io
Viali
In una sinistra in cui convivano indirizzi di vari canti opposti ma quella della sfida per la definitiva affermazione di un profilo di governo della sinistra
Giustamente Ranieri questo lo dice
In riferimento a quello che vuole essere che la sua cultura la sua collocazione
Cioè
Esponente di una posizione culturale politica riformista socialista liberale e democratica
Beh io devo dire senza volermi arruolare
In maniera forzosa in nessuna tradizione
Che questa due affermazioni che io ho letto
Sono affermazioni condivise ed essenziali
Per chiunque abbia voluto il partito democratico si
E poiché la porta Napoleone Colajanni
Con l'esperienza e la passione che gli viene da una lunga
Da una lunga esperienza e da una liberissima capacità di riflessione oltre che da una provata
Disposizione ad assumere responsabilità e rischi personali
Ha fatto stamattina appello
Alla responsabilità
Della lotta politica
Io voglio qui dire
Che questa affermazione che ho fatto
Non si sottrae
Alla doverosa coerenza della lotta politica
Alleanza democratica
Se è vero questo
Il partito democratico della sinistra
Chi l'ha voluto e chi lo vuole
In funzione
Di una scelta per
Competere vincere la lotta per il governo del Paese non nella prospettiva storica ma in questo momento della vita nazionale
Non può che lavorare
Per la costruzione di una Alleanza Democratica adeguata e sufficiente
Qui però io farei un modesto appello alla univocità del significato dei termini o comunque ad un rigore filologico
Perché questo termine Alleanza democratica è stato sballottato in questo in questi mesi
Da vari protagonisti e vari giocatori
Variamente Esperti
Nei modi più diversi
Ed è stato stiracchiato anche
Per qualche operazione
Che a me
Puzza di trasporto
Allora
Noi dobbiamo lavorare per un'alleanza democratica capace di vincere di competere e vincere per il governo per il governo adesso
Ora togliamo pure il punto interrogativo
Dobbiamo dire
Che noi lo facciamo
E saremo obbligati a farlo
Questo lavoro per costruire questa alleanza tutti
In questo momento con una legge elettorale che è quella che
Che a me non piace
Io voglio discutere da qui in avanti
Non mi importa del passato
Però lasciatemi almeno dire questo
Ho sentito stamattina Michele Salvati che ha detto parole che io condivido dalla prima all'ultima riga
Su questa legge elettorale
Perché l'obiettivo fondamentale della riforma elettorale dovrebbe deve dovrà essere quello
Di attivare Nord il bipolarismo così calato dall'alto ma la possibilità per i cittadini al momento del voto di scegliere in quell'istante la maggioranza a cui affidare il compito del governo
Chiaro
Questo era un punto cruciale resta un punto cruciale della riforma elettorale e e le conseguenti riforme istituzionali
Questa legge elettorale non risponde a questa condizione fondamentale
Il partito democratico della sinistra a varie responsabilità
Anche
Diversità di posizioni al suo interno è stata uno dei contributi che noi abbiamo creduto di dover da fare nel nostro isolamento al rinnovamento più generale della sinistra della democrazia italiana ci veniva chiesto e abbiamo considerato giusto
Che ci venisse chiesto è giusto rispondere positivamente
Non ci si sorprenderà ora che nel partito democratico della sinistra ci sono posizioni diverse evidentemente
Ci sono state posizioni diverse anche sulla legge elettorale
Però la posizione prevalente e ufficiale del partito democratico della sinistra
è stata una posizione di lotta per affermare esattamente Ivan per cercare di raggiungere quell'obiettivo
E se mai qualche defezione dobbiamo lamentare
E qualche defezione
Da parte Mario Segni e anche da parte di esponenti di quel raggruppamento che si definisce Alleanza democratica
Che non ha condotto
Una battaglia decisa su questo punto ma io ripeto qualche state sta la legge elettorale adesso è quella che
è una legge elettorale che diceva Michele Salvati non dobbiamo considerare definitiva sono d'accordo non dobbiamo dice considerarla definitiva nella nuova fase che si apre ancora transitorio dopo le nuove elezioni chiedo scusa e termino
Dobbiamo cercare di lavorare sul terreno che la riforma elettorale e delle riforme istituzionali per raggiungere quell'obiettivo strategico comunque la legge elettorale oggi come è insufficiente
Per attivare il meccanismo dell'alternanza
Tuttavia è obbliga ante
Ai fini della ricerca delle alleanze
è un Est un ostacolo insuperabile
Per chiunque voglia presentarsi da solo
Per questo io non capisco tutte queste discussioni terzo polo quarto polo quinto polo io non lo capisco se penso alla legge elettorale c'è qui il mio amico Boggi non la capisco
Con questa legge elettorale il quarto cosa vuol dire che si può pensare di lavorare
Per la offrire agli italiani un'alleanza democratica e di progresso
In grado di candidarsi
Perché a Rezza di programmi e per ampiezza di consenso al governo del paese sia pure in alleanza con altri successivamente qualora il risultato non sia tale e qui Napoleone Colajanni ha detto cose che tutti pensiamo io non dico che è impossibile ma è altamente improbabile
Possiamo pensare con questa legge elettorale che ci sia uno due tre e anche il quarto polo senza considerare gli altri due
Su questi temi e quindi poi sarebbero sei non capisco questa storia del quarto polo io non la capisco divenga spiega non la capisco
Ultima cosa
Che volevo dire
Molto di merito fatta la scelta di governo
Sul terreno programmatico che cosa significa in Italia consentitemi di essere molto schematico ma credo non in contrasto con i contenuti programmatici variamente sposa secondo me c'è uno scontro di fondo
Fra
Un programma che potremmo definire di riformismo democratico
Basta questa alleanza che sono d'accordo
Comprende la riforma dello Stato
Dentro un quadro di riaffermazione orgogliose di rilancio dell'unità nazionale
In Europa e quant'altro
E comprende moltissime delle cose che ha detto Ruffolo consentitemi sono andato già oltre i tempi ringrazio la Presidenza voglio terminare da un lato questo riformismo democratico
E dall'altro
Una risposta che lasci il campo libero ai corporativi la crisi del vecchio sistema consociativo chiamiamolo come vogliamo in Italia rischia di diventare
Campo libero ai corporativismi tutti corporativismo il corporativismo eversivo
Che rompe non riforma ma rompe lo Stato in quanto rompe l'unità nazionale
Il corporativismo oppositore ovvio
Che vuole includere gli interessi più deboli e più colpiti di potersi difendere per via corporativa
E noi queste il punto vero
Noi dobbiamo contestare a questo corporativismo oppositori o che c'è a sinistra il diritto tutti insieme
Di presentarsi come la posizione che può rappresentare al meglio quegli interessi
Noi vogliamo soltanto umani libere e possibilità vera di contendere
Allora così all'opposizione Isma'corporativo il diritto di presentarsi come il rappresentante più efficace di quegli interessi quella battaglia
Vivaddio se il riformismo e riformismo dobbiamo condurla tutti assieme per contestare quella cosa
Solo questo
E nient'altro che questo comunque la battaglia fra riformismo democratico
Corporativismo eversivo oppositori o o c'è anche qualche altra forma di corporativismo possibile
Caro Cazzola
Sono d'accordo con te
Lo scontro le scelte sono su un patto programmatico io sono convinto che l'aria greca azione neocentrista che si cerca oggi di mettere in atto sono d'accordo con va bene
Non soltanto si presenta come occasione
Per i tradizionali potere più o meno riverniciati alcuni
Del vecchio establishment
Ma anche come un luogo nuovo di mediazione corporativa illusoria ritengo perché non ci sono più le risorse le condizioni quadro internazionale
Eppure questo è il punto
E allora
La questione diventa ancora di nuovo per me è credo per chiunque voglia essere riformista cerco ancora il problema nei confronti che abbiamo avuto nei confronti del governo Amato
Ancora quello il problema ma non voglio discutere del problema del governo Amato
Può essere occasione di polemica l'affrontiamo in un altro modo
Quando si parla della ricerca un'alleanza per il governo per il dopo non si parla di un'alleanza elettorale l'alleanza elettorale va fatta come abbiamo detto
Dopo si tratta di un'alleanza per il governo è un'altra cosa e può imporci di mettere a contatto come è stato detto il rapporto positivo il riformismo della sinistra
Con un centro neanche voglio dire riformista
Ma che sia disposto a che sia convinto che deve avere un rapporto e fare un patto con la sinistra riformista per governare questo Paese c'è questo centro
Io credo che la battaglia oggi sia Cuesta
Oggi c'è il tentativo non bisogna c'è il tentativo di dar vita ad un centro
Che esca dalle elezioni prossime con rapporti di forza tanti che ieri fino il rischio di dover fare i conti con il riformismo e questo avviene sia attraverso il modo come si riorganizza questo centrismo e sia attraverso consentitemi una grande battaglia che viene svolta per cercare di
Indebolire al massimo e se possibile schiantare le forze con cui riformista e con cui si dovrebbero fare concludo
E questo non per certezza ho terminato ma questo invece proprio perché l'operazione neocentrista Sadie essere debole
E sacche quindi se dovrà esser costretta a domani ad un confronto e ad un patto per governare con il riformismo rischia di arrivarci in condizioni e i rapporti di forza troppo svantaggiato
In questi mesi in queste settimane in questi giorni su tutti i fronti della vita pubblica italiana si sta conducendo una battaglia per acquisire posizioni e poi di anno in vantaggio nell'eventuale rapporto successivo solo questo io volevo dire su punti cruciali per presentare mi sembra non un ragionamento assolutamente estraneo anzi io lo considero del tutto interno a quello che voi qui andate facendo ma per cercare di non dico giustificare ma dal conto il problema di scelte gli atteggiamenti che non voglio difendere tutti dall'ala Z che però sono parte
E la condotta
Del PDS dei suoi dirigenti attuali
E per essere compresi non vanno riferiti a questioni che sono fuori e da da questo ambito difficilissimo di questi di di scelte e di battaglie che dobbiamo condurre ma sono esattamente dentro
Sono gli ostacoli e le difficoltà che secondo me secondo noi si incontrano nello sviluppo di un'azione coerente
Per una lotta riformista per il governo del Paese ora gli opposti in questi termini senza nessun intento polemico ma perché se è vero quello che io vi qualora questi non sono problemi soltanto di coloro che hanno diciamo la responsabilità maggiore oggi governo del partito democratico della sinistra ma di tutti i riformisti che intendono condurre questa battaglia in modo coerente
Alla parola compagnia Macaluso
Seguirà Gino Giugni
Voglio subito dire che per quelle che siamo qui
E cioè
Coloro i quali intento non riconoscersi
In una battaglia del socialismo democratico e liberale l'ambito dei nell'Alleanza democratica ma con questa
Caratterizzazione
Si pone un interrogativo
E io credo che a questo noi anzi due interrogativi io credo che a questi noi dobbiamo cercare conclusivamente poi di dare una risposta
Il primo interrogativo S
E possibile e pensabile ed è giusto
In Italia lavorare per costruire una forza d'ispirazione socialista democratica e liberale
Una forza che si colleghi strettamente con il socialismo europeo
Che raccolga la storia la tradizione del socialismo italiano e sia in grado di fargli fare quel salto
Che la situazione nuova pone a tutte le forze politiche quindi anche alle forze che hanno questa ispirazione
Dico questo perché mi pare che anche nella discussione che c'è stata
Alcuni ritengono alcuni compagni alcun amici ritengono esaurita questa fase
Questa possibilità
E che
Tra democratica
A cui fanno riferimento grandi partiti d'Europa qui in Italia
Per il modo come si è manifestata la crisi politica esaurito questa è la prima domanda qui dobbiamo proprio perché poi si tratta di vedere come lavoriamo quali forse raccogliamo
Ragioniamo per
Dare senso a questa battaglia
La seconda domanda
Se è possibile
I anche i in vista degli sviluppi della battaglia politica ed elettorale
La costruzione di una larga alleanza democratica che non è c'è un non si esaurisca nelle forze di ispirazione socialista
Abbiamo un raccordo un rapporto politico
Con prospettiva di governo
Con forze democratiche di ispirazione laica di ispirazione cattolica
Di altra matrice di altra cultura e anche di altra prospetti
Queste mi pare che sono le questioni che dobbiamo
Che dobbiamo porci è che nelle relazioni
Sono state variamente poste anche dal punto di vista sul sulle questioni delle discriminanti programmatiche
Dei valori come affatto Veca e della politica come affatto
Ranieri
Bene io ritengo che complessivamente abbiamo tanto una risposta positiva
E tuttavia una domanda a questo dentro questa domanda ci si pone un'altra domanda
Compagno Petruccioli ha detto
Qui il punto di discussione sempre esaurirsi
Nella vicenda del Partito Democratico della Sinistra
Lui giustamente dice io non so se questo è un merito o un demerito
Io dico che è un problema
Perché questa forza che a che pensa la questa possibile costruzione oggi a un anno
Davanti
Assente da Mantegna a questo confronto
Una grande forza organizzata che è quella del Partito Democratico della Sinistra
E hanno alla crisi del partito socialista
Hanno la crisi ma c'è
Un'area socialista
Che va anche oltre il partito socialista che ha una storia anche una presenza nel panorama politico
Italia
E allora io al compagno Petruccioli vorrei
Che lui riflettesse su una questione che
Deve farci pensare deve farci pensare a Novoli che abbiamo dato vita al PDS per fare quella Fox
Come è possibile e qui siamo a Milano
Che nella relazione
Dini la non mi riferisco agli schieramenti su cui qui si è parlato io parlo del partito democratico
Il partito democratico della sinistra di fronte
Ha una crisi
Distruttiva del Partito socialista che a Milano aveva quel tipo di insediamento
Storico
Il partito democratico della sinistra di fronte a questa crisi
Non solo non ha ha cresciuto i suoi voti
Maria Dini i suoi voti di lista
Come è possibile perché
Noi non siamo il partito democratico la sinistra non è riuscito
A raccogliere una parte la parte più strana la parte ancora legata a questa spiegazione
Se
Avessimo avuto se questo partito avesse avuto
Quella quel tipo di politica quel tipo di prospettiva cui le accennava il compagno Petruccioli
Quindi un problema c'è
Il problema Cina e c'è il problema anche certo
Oggi
Non per guardare il passato
Per vedere cioè nell'avvenire se l'avvenire che dobbiamo costruire
Questo partito che ha questa questi insediamento questa forza
Può essere un punto di riferimento come io penso essenziale di una costruzione più ampia
E quindi dobbiamo aprire un discorso e qui mi pare che senso anche di questa iniziativa
E cioè che il Partito democratico della sinistra non può esaurire dentro se stessi
E i fatti ci dicono che l'impianto stesso che è stato dato a questo partito non riesce ad essa a raccogliere le forze dalle socialismo riformista democratico di ispirazione liberale che c'è in Italia se non dobbiamo pensare senza orgogli senza primati
Nel PDS a lavorare per questa prospetti
Io penso di sì
E quindi dobbiamo aprire anche nel partito
Una discussione è venuto il momento di fare un anche perché siamo alla vigilia del Congo di un congresso del partito deve tuffarsi il congresso di questo partito
Un una discussione sul su questa stessa prospettive
La seconda questione che riguarda il problema del di alleanza
Io ritengo che
Si è fatto si sta si è commesso nella discussione che c'è stata a proposito
Del rapporto alleanze e legge elettorale
Si è fatto una enorme confusione mi dispiace che non c'è il compagno Michele Santa ma l'ha dato un giudizio
Distruttivo sulla sulla legge elettorale
Ora noi ci siamo mossi con in maniera incoerente nella discussione su questa questione dobbiamo dirlo
La sinistra di governo la prima iniziativa di cui ha parlato ma anche qui
Aveva perso una posizione comune insieme ai repubblicani ai venti della in una Assemblea in cui avevamo posto il problema di una legge Regione elettorale maggioritaria a doppio turno
Sappiamo che su questo punto ci sono state delle incertezze anche nel Partito democratico della sinistra
Nell'affrontare con coerenza e a tempo una battaglia su questo su questo
Ma tuttavia c'è un un un punto e il punto è che noi abbiamo voluto riteniamo da un canto
Dire che questo Parlamento
La Camera dei deputati e del Senato sono quello che sono e qui è stata fatta una descrizione anche di queste di queste camere più o meno accettabile e poi vogliamo che queste stesse cane
Con quella forse più o meno delegittimante che sono nei gruppi parlamentari avrebbero votato la legge
Perfetta la legge elettorale
Che tutti che gli altri auspica
A me mi pare che questa sia una contraddizione non si può dare in giudizio così drastico sul Parlamento e al tempo stesso lamentare che questo Parlamento non è stato in grado di fare quella legge quella legge del
Ma c'è di più
C'è il fatto che
Si era pensato da parte di Monti
Che alcune forze politiche più segnatamente la Democrazia Cristiana
Erano forse ormai il ritirate il liquidate
E che non era pensabile appunto una presenza attiva ricostruttiva anche dalla democrazia
Ora noi ci siamo trovati di fronte al fatto che in questo Parlamento
E nel Paese non solo nel Parlamento ma nel Paese
Abbiamo la presenza della lega
Che è una grande realtà al nord orientale abbiamo la presenza della Democrazia Cristiana che sta ricostruendo suo insediamento sociale e anche politico abbiamo il Partito democratico della sinistra abbiamo i repubblicani abbiamo il Partito socialista abbiamo le altre forze
Cioè c'è questa pluralità
E non si è andati verso un processo di semplificazione e di unificazione politica
E non si capisce come
Di fronte a questa realtà politica
Noi pensavamo avere una legge elettorale
Semplificatrice
A me pare che le anche grigio dal punto diciotto
Io penso che c'è un processo
E allora la valutazione che noi dobbiamo dare anche nella legge elettorale sequestra legge elettorale nuove lungo un processo di possibile aggregazioni
O no io penso di sì
E qui e concludo a al fuori ruolo e la funzione di Alleanza democratica
Perché non c'è il doppio turno perché non solo la la legge elettorale ma i fatti politici come la presenza della Lega massicciamente al nord
Obbliga al delle concentrazioni
Se siamo ingrato
Di dare vita
A a schieramenti politico-elettorale con una prospettiva di governo poiché Napoleone Colajanni ha detto cose giuste su questo punto indubbiamente quanto ha detto che in definitiva nel nuovo Parlamento
Si andrà inevitabilmente a degli accordi per la il per i governi io dico che intanto oggi dobbiamo mettere in campo le forza che costituiscano un nucleo garante
E non quindi un un'appendice di altre forze un nucleo comando
Noi diciamo c'è un'iniziativa come si dice di rilancio centrista io starei attento voglia ad aggregare tutte le forze
Che si vogliono aggregare nelle cosiddetto centrismo
Ma invece di prevaricare Al lupo al lupo
Cioè il centrismo e le forze che si organizzano perché le forze si organizzano
Io credo che l'unica risposta da dare di vedere se siamo in grado di dare noi una risposta non che gridando al lupo al lupo c'è il centrismo che ritorna se siamo in grado di mettere in campo una forza
Differenziata perché di questo si tratta differenziata ma con una ispirazione unitaria da questo punto di vista e concludo
Io sono d'accordo con la relazione e anche con le cose che ha detto il compagno porto che questo è possibile se noi diamo all'Alleanza Democratica quel senso che è stato delineato ossia per quel che riguarda un simbolo un
In Dario sia per quel che riguarda un una una scelta delle candidature sette
Operiamo questo trasferimento con grande coraggio politico e deve farlo di più il PDS perché è una grande forza più da rilanciare e allora noi forse possiamo ritrovare perché le battaglie si danno colla iniziativa politica possiamo trovare anche le forza che oggi non posso non vediamo anche quelle che non vediamo per dare senso a questa aggregazione e per dare una risposta in positivo a quello che si chiama il neo centrismo e non attraverso le lacrime
Do la parola il compagno Gino Giugni
Seguirà il compagno Giorgio Napolitano
Qui c'è un paio di occhiali
Compagni potrei pormi la domanda
Se qui intervengo come
Come ospite
O come
Attore o protagonista del movimento che qui collocato se non fosse che sarebbe una domanda assolutamente inutile
Questa è una fase in cui i ruoli si confondono tra di loro
C'è chi si ritiene ospiti diventa protagonista
C'è chi parla da protagonista ed invece ospite appena ascoltato ma questo non lo riferisco a questa riunione lo riferisco in genere
Al clima di comunicazione che vince in questo momento nel nostro Paese
Fase di grande trasformazione
Frase fase anche naturalmente di grande confusione
Ora io sono intervenuto
Perché ho intuito che questa è la sede in cui si può camminare insieme per qualche tratto
Ho probabilmente far tutta la strada
Nella ricerca di una convergenza politica
Ad una insegna che e penso dovremmo avere una certa spregiudicatezza nell'impiego dei termini e ammettere neanche le equivalenze
Chiamiamola riformista ma perché non socialdemocratica oppure se proprio non vi va chiamiamola liberaldemocratica
Ma questa credo che sia la sede in cui convergono forze ed esperienze
Che nonostante stanno constatando come nonostante la caduta dei muri
Le case che reggevano questi muri sono rimaste in piedi
E abbiamo la difficoltà a far tratti di strada in comune un intero cammino in comune a volte se ne ha la percezione soltanto perché siamo stati inquilini di diversi palazzi
E ancora abbiamo diversi indirizzi
Scusate se qui da concerto la bontà
Non era sede
Io penso che questo sia anzitutto un un luogo di ricerca
Però non un luogo di ricerca politica alla fin dei conti le convergenze politiche mi pare di averle già indicate e hanno trovato nel corso del dibattito anche ampie conferme
La nostra come dicevo prima se mai e la ricerca di una sede politica
Di dove collocarsi
Ora per quello che riguarda la collocazione in una sede politica
Io vorrei sottolineare due aspetti che mi sembrano fondamentali
La ricerca indubbiamente va condotta sul piano del programma comma è stato condotta egregiamente nelle relazioni e in particolare nella relazione di Giorgio Ruffolo
E più che naturale che mi dichiari d'accordo col contenuto di essa su queste cose Giorgio l'abbiamo studiata insieme per circa quarant'anni sarebbe molto strano sono è molto grave se non fossimo d'accordo
Però la misurazione sul programma a volte può costituire una falsa unità di misura
Io credo che più del programmi in questa fase conti constatare e operare la misurazione dei Delta delle differenze
Sulle coerenze
E sulla capacità di esprimere immagini comune
Sulle coerenza
Giuliano Cazzola in un intervento molto molto vivace che largamente condivido ha proprio posto l'accento edito su questo problema il problema delle coerente
E guardate l'esempio portato da Cazzola è anche un esempio pertinente io mi chiedo continuo a chiedermi particolarmente in questi giorni in cui è in discussione la finanziaria e connessa all'equilibrio dei conti del Paese
In che modo si può auspicare e dare anche una mano al risanamento economico del Paese e nello stesso tempo demonizzare il governo Amato che qualche cosa
Per il risanamento economico indiscutibilmente affatto e di voto incisivo ed in modo che ha lasciato qualche taccia diciamo anche qualche vulnus
Eppure
La discussione oggi la si affronta e l'argomentazione acquista peso e può conseguire applausi
Se viene preceduta da una invettiva contro chi ha distrutto lo stato sociale con la legge finanziaria e i provvedimenti dell'autunno di un anno fa
Coerenza su questo piano quindi sarebbe necessari non necessariamente per rimangiarsi quanto affermato criticamente nell'opera di altri governi ma neanche per chiedere a chi ha fatto e ha compiuto queste opere di di fare abiura nei confronti messe
E guardate coerente poi ci vogliono su tutti i piani
Facciamo un esempio recentissimo
Io su Crotone su quella grave vicenda di Crotone
Da parte del PDS ho sentito sussurrate importanti verità
Ma poi affermate pubblicamente soltanto mezze verità o nessuna verità perché non sia il coraggio di tutta la verità
Questo incide naturalmente anche sul problema della che chiamavo prima dell'immagine
E intendo dire per immagine non quella televisiva anche se poi quello che è il punto d'arrivo sfortunatamente
Non intendo neanche le etichette o i giochi dei singoli
Per immagine intende credo si possa intendere il modo di stare insieme
Il modo di stare insieme che guardate nel momento in cui si adotta un sistema uninominale maggioritario e io ritengo che anche la quota riservata del venticinque per cento
Nella logica dei Compart aventi elettorali sarà travolta perché tutti punteranno l'occhio sul fenomeno nuovo che quello della candidatura personalizzata
Nel momento in cui si accettano o si subiscono queste nuove regole del gioco
Anche il tema delle alleanze e degli schieramenti in parte sbiadisce e in parte chiede una mano di colore nuove perché le alleanze e gli schieramenti
Anziché passare attraverso il tradizionale gioco delle delle sigle e delle liste passeranno soprattutto attraverso il gioco nuovo e quasi sconosciuto della personalizzazione delle candidature
Per cui ragioniamo di questo ma teniamo presente che se alleanze convergenze non riescono poi al App crea a fare la loro ha svolto ad a dare la loro punta la nei confronti della candidatura si dimostreranno sterili dal punto di vista della produzione del risultato elettorale
Le candidature quindi sono un elemento di sintesi
Un elemento di sintesi che abbiamo però verificato nei fatti già in parte e con risultati che non possono creare reazioni di esaltazione
Nelle ultime ore tornate amministrative quelle svolte e quelle da svolgere già si muovono già si muovono e si orientano scelte che non possono non lasciare forti perplessità
Abbiamo bene a mente quello che è avvenuto nella scorsa Estate a proposito della identificazione di candidature espressive di alleanze ma fortemente impregnate dalla personalità dei candidati
Da questo abbiamo dedotte quelle un giudizio generalizzato credo che sia condiviso sia dai compagni del PSI sia del PDS sia degli altri movimenti sia perché no siamo in casa di Alleanza democratica
Abbiamo dedotto che la formula vincente sarebbe stata la formula di tori
La formula di Torino è diventata un mito nel senso positivo capace abbiamo ritenuto di effetto di trascinamento e di traino bene la vicenda che si sta svolgendo ora sotto i nostri occhi smentisce questo risulta perché sfortunatamente in tutte le grandi città salvo forse una due eccezioni in cui ancora non si sono chiariti i rapporti ha finito per prevalere una logica sulla sinistra
Proiettata prevalentemente intorno alla formula della unità della sinistra la quale unità della sinistra mi perdoni chi non è d'accordo è la unità massimalista
Questo è una constatazione
Negativo una costatazione
Di riserva sulla possibilità di quel tratto di cammino comune che avevo manifestato prima come intenzione programmatica all'inizio di questo intervento e ora mi pongo molto rapidamente il problema delle prossime elezioni politiche che saranno prossimo
Non credo alla possibilità di Rita
Come si delineano gli schieramenti facciamo Tara per un momento almeno mentalmente dal problema di chi rappresenterà poi questi schieramenti
Certo è che noi ci troviamo di fronte a un enorme pericolo di frammentazione
Il Parlamento prossimo potrà essere chiamato alla storia come il parlamento della disgregazione non sarà un Parlamento di aggregazione
è vero erano state formulate proposte di migliori più vale di sistemi elettorali
Marte mucche sistema due turni che ad alcuni apparso come il toccasana
Non avrebbe neanche esso prodotto il risultato perché la divisione geografica del Paese ci sarebbe stata ancora più precise ancora più puntuale e la discrezionalmente azione dell'elettorato se non sarebbe ad se non sarebbe avvenuta nella sede della votazione nell'ambito del collegio elettorale così come avviene oggi
Si sarebbe prodotta comunque nella prima votazione nel collegio elettorale spesso e nella seconda in cui alcune forze sarebbero state costrette ad alleanze innaturali per battere l'altra forza
Guardate l'abbiamo visto nelle elezioni comunali oggi un fattore elettorale di difficilissima ponderazione ma esistente determinante il voto contro
Immaginate un sistema qualunque ad a due turni
Quanti voti sì orientano non per un sì ma più semplicemente per un no nei confronti di un candidato altro fattore di forte imponderabili ITA che il sistema che abbiamo scelto per lo meno non ci mette dinanzi
Questo tutt'altro che per ritenerlo una formulazione perfetta
Ma probabilmente lascia aperti più giochi di quanti non si possa intendere e consente a questi giochi di muoversi sul piano della generalizzazione
I polli
E qui naturalmente il discorso cade sui porti ripeto con insistenza e competa alterigia
I pollici saranno ma dovranno anche trovare una espressione in chi rappresenta il Po ma fatta questa premessa di metodo esplora vorrei rispondere a Petruccioli
Che si è chiesto che cos'è il quarto polo
Ma caro Claudio io credo che il quarto polo si esattamente quello che lo farete diventare come perché il quarto polo è un'aggregazione di centro indubbiamente di centro che può essere spostata a operare come copertura laico centrista per la Democrazia Cristiana
Rischiamo a una vicenda che ormai ha segnato la nostra storia per trent'anni
Oppure può essere quel tanto di centro di cui ha bisogno la sinistra per potere vincere la prova elettorale ma questo dipende dalle scelte che verranno fatte dall'altra parte
Dipende in buona misura dalle scelte che verranno fatte dalla dall'altra parte e questo veramente mi permetto di esortare alla chiarezza anche per una ragione per una ragione egoistica se volete e poiché appartengo io un certo ruolo nel Partito Socialista Italiano ebbene le vostre scelte hanno un impatto di rimbalzo anche su quelle del Partito Socialista Italiano e non crediate che non ci sia nell'ambito di esso chi è soddisfattissimo di quando fate la scelta sbagliata
Perché in questo modo recupera una piena libertà d'azione per ripristinare per l'ipotesi che stiamo facendo ora per esempio la funzione di sostegno alla Democrazia Cristiana
Nel caso in cui risulti impossibile per scelte alternative fatte dal PDS il perseguimento di una unità di sinistra di governo che la formula sulla quale il partito socialista sembra ora essere attestato
Al di là di questo poi come fattore di aggregazione
Naturalmente può essere una correzione della riforma elettorale
è stata formulata in termini indiscutibilmente intelligenti che io sarei pronto a sottoscrivere quando si è parlato di elezione del premier ma di elezione indiretta
Attenzione oggi sarebbe un gioco pericoloso l'elezione che puntasse solo ed esclusivamente sull'appeal figura di un premier costretto poi a cui s'viste le come in Parlamento eletto secondo moduli e logiche completamente se non contrastanti completa parallele che non si incrociano con quelle dell'elezione del premier
Ma se il premier emerge da un risultato di premi elettorale conferito il secondo turno alla globalità delle delle forze politiche attraverso una seconda a breve scadenza prova elettorale
è chiaro che il gioco allora è molto diverso e si può realizzare una linea di spinta globale verso soluzioni unificanti aggreganti
Detto anche esse capaci di trovare espressione nella personalizzazione delle candidature quindi il tutto diciamo una logica e con una un metodo e anche una cultura nuova come la nuova la cultura del collegio uninominale nuove vecchia quando la dobbiamo assumere come nuova perché rappresenta uno dei termini dell'innovazione
Quello su cui o le dovute perplessità
E credo in questo di a vere perplessità condivise da larga parte del pubblico e anche larga parte dell'opinione pubblica è sul meccanismo dei tempi
La proposta di ad opera di introdurre additivi alla riforma elettorale in termini di meccanismi compensativi di qualche tipo i completamenti su altri piani
Della riforma costituzionale a indubbiamente logica e dignità
Ho la sensazione che da più che di un da una parte questa proposta sia sollecitata e supportata
Da considerazioni di slittamento scivolamento e rinvio della data delle elezioni
E questo senso di corse forse si può giocare a rischio
Per il completamento della riforma elettorale lo si faccia pure
Ma lo si faccia a ragion veduta tenendo ben presente che sull'orizzonte e molto al di qua dell'orizzonte anche perché ben visibile si profilano manovre di rinvio
Alle manovre di rinvio sarò socialista singolare forse ma questo ritengo di dover affermare alle manovre di rinvio o comunque anche alle ipotesi dichiarate
E sostenute da logica e argomentazioni nel senso di un rinvio delle elezioni politiche io sono contrari
Perché nell'esperienza che sto svolgendo che mi rendo conto che occorre necessario al Paese un Parlamento
Non legittimato perché anche questo è legittima Presidente Napolitano giustamente sostiene che quello attuale è un parlamento nella pienezza della sua legittimazione o Parlamento autorevole
Con un Parlamento ben accetto all'opinione pubblica
Nel presentare una legge finanziaria che nuovamente
Ripete l'episodio peraltro necessaria della della richiesta di sacrifici nei confronti di categorie di cittadini non tutte le quali Annona forte capacità di sacrifici
Noi troviamo registriamo e sappiamo che dovremo affrontare una prova difficile con il Parlamento stesso è vero Cazzola questa finanziarie più blanda di un'altra
E più blanda di quella dell'anno scorso ci sono tante ragioni che sia perché sia così non ultima il fatto che non sempre si può sottoporre il Paese a prove così dure come quella qui è stato sottoposto l'anno passato
Non ultima quella che il Paese sta attraversando anche una forte crisi dovuta dovuta all'impatto durissimo della crescente disoccupazione
Però
C'è e
Vorrei anche pregarti di considerare incidentalmente visto che ne hai fatto argomento che la minimum tax non la abolita al governo l'abolito al Parlamento usa il passaggio dei tiratori compiuto è stata compiuto e ho finito è stato è stato compiuto per volontà del Parlamento non per volontà del Governo che ha anzi ha manifestato
Una notevole capacità di resistenza condivisa praticamente da tutte le forze politiche e tecniche che compongono questo governo
Io credo che questa sia una ragione essi
Il Paese deve affrontare ancora dei sacrifici occorre un Parlamento autorevole che dia autorevolezza all'azione dei governi e non ultimo c'è una considerazione
La trasformazione dalla prima alla seconda Repubblica avviene sfortunatamente per una colpa di di in vedute sa gravissima che ne condanna poi da parte della CRI della classe politica
In un clima di persecuzione giudiziaria
Dovuta o no e più dovuta che non certamente è un clima di persecuzione giudiziario
Il problema dovrà essere in qualche modo affrontato ma solo un Parlamento che abbia re ha avuto un suo fresco mandato di fiducia secondo me potrà affrontare questo problema
Quindi alle elezioni non oltre i termini primaverili che sono stati recentemente indicati dal Presidente della Repubblica e su questo ci misureremo
Solo un auspicio tanto che perché devo concludere solo un auspicio e un invito stiamo attenti alle repliche storiche
La divisione della sinistra di fronte a una travolgente ondata di irrazionalismo
è bene non è uno scenario nuovo l'abbiamo già visto vi abbiamo già assistito o per tutti noi credo ne abbiamo una memoria facilmente rinfrescanti né di settanta anni fa
Io ho paura che le divisioni a volte sofisti che bizantini che intercorrono tra una partita la parti della sinistra che poi in fondo parlano lo stesso linguaggio e condividono gli stessi valori comuni ci possono veramente condurre nella prossima prova elettorale in quella sua o in quella successiva ad una ripetizione che questa volta non credo sarebbe una farsa sarebbe come è stata loro un tram
La parola
Ha la parola Giorgio Napolitano
Seguirà Giorgio Benvenuto
E credo che comprendiate le ragioni per le quali da quando ho assunto la responsabilità di presidente della Camera mi sono astenuto dall'intervenire nella battaglia politica
I fatti di questi sedici mesi hanno mostrato come in una fase di convulso travaglio
Di ardua transizione spetti no ai titolari di incarichi istituzionali più complesse delicate funzioni di garanzia
Ma la stessa esperienza che in questa veste sono venuto compiendo mi ha indotto a riflessioni non prive di interesse forse in una sede politica peraltro non partitica come quella dell'incontro di oggi
Riflessioni in sostanza che mi perdonerete se risulteranno dominate dai miei assilli quotidiani
Riflessioni in sostanza sullo cambiamento che si è avviato in Italia
Sul modo in cui lo si sta affrontando sulla possibilità di ridurne le incognite e di favorirne il successo
Direi per essere sbrigativo che dal mio osservatorio ho visto crescere insieme con le chance di cambiamento
I rischi di un procedere tumultuoso gli elementi di incertezza e contraddittorietà nell'aria spessa delle forze rinnova attrici se è vero che il corso e l'esito del processo bruscamente apertosi dopo le elezioni dell'aprile novantadue sono tutt'altro che decisi se è vero che molto dipenderà dal passaggio dei prossimi mesi
Occorre allora un assai maggior freddezza nel valutare il percorso finora compiuto un assai maggiore coerenza e determinazione
Nel definire le tappe e le scelte attraverso cui può passare un ulteriore più positivo sviluppo della crisi italiana
Al referendum di sei mesi fa così rappresentativo delle sollecitazioni e delle attese del Paese sono in breve tempo seguiti dapprima gli annunci di una rivoluzione ormai trionfante e quindi ben presto i giudizi liquidatori
Gli accenti di delusione le professioni di pessimismo sui gli scenari che essi venivano delineando parlo degli scenari politico istituzionali dei mutamenti che si sono prodotti prima e dopo il referendum
Delle nuove leggi elettorali per Comuni e Province innanzitutto
E poi per Camera e Senato
Da un lato si è finito per sottovalutare la portata dello sforzo innovativo che si sta compiendo
Dall'altro si è reagito sempre più nervosamente ai motivi di difficoltà e pericolosità che presenta la fase attuale
Questi discendono in larga misura dal modo traumatico dirompente
In cui si è avviato il cambiamento e ciò è a sua volta in larga misura di peso da ritardi e resistenze tali nel periodo precedente
Da fare incancrenire una situazione già assegnata da discussioni degenerazioni profonde
L'azione di bonifica morale
E partita nelle forme più drastiche per via giudiziaria
E precipitato rapidissimamente un processo di dissolvimento del quadro politico e del personale politico
Che ancora all'indomani delle elezioni del novantadue apparivano scossi ma non travolti
Non meraviglia voci dovunque se abbiamo da fare i conti con incognite gravi se tocchiamo con mano molteplici rischi
Se risulta così complessa la costruzione di un nuovo quadro politico e anche istituzionale la verità e che in certi momenti ci si è abbandonati a semplicissimi e ottimismi illusorie
Sì sono immaginate impossibili scorciatoie
Si sono intraviste già dietro l'angolo soluzioni e vittorie improbabili
Ma non si passi ora da uno stato di euforia
A uno stato di allarme anche questo di certo non servirebbe a neutralizzare pericoli reali come quelli che abbiamo di fronte serve ripeto innanzitutto freddezza
Esemplare e la vicenda della riforma elettorale
Se dirò qualcosa di dissonante da ciò che è stato detto da altri questa mattina
Ne sono incolpevole non avendoli ascoltati
Per quel che riguarda Senato e Camera l'indirizzo è stato dettato dal referendum
Collegi uninominali e sistema maggioritario anche se non per la totalità dei seggi restandone affidato una quota al sistema proporzionale
E stato impossibile giungere a una conclusione in Parlamento prima del referendum temendo si compromessi che restassero aldiquà dei termini del quesito referendario
Ci si è riusciti dopo in pochi mesi
Si è fatta fatica è stata necessaria una continua tensione e pressione per conseguire l'obiettivo entro una data certa e ravvicinata
Ma a dispetto di ogni sorta di scetticismo
A dispetto di eleganti disquisizioni e di grossolane virulente campagna che davano per impossibile il varo da parte del Parlamento di quel parlamento di quei parlamentari di una riforma suicida
L'obiettivo è stato conseguito
A partire dal giorno dopo e iniziato il coro dei giudizi liquidatori e allarmati sulla riforma appena licenziata
Giudizi che ovviamente lasciatemelo dire non mi toccano dal momento che tra le molte mani
Di autori e coautori di quella legge
Non c'era e non poteva esserci la mia
Non mi toccano ma mi turbano lo stesso sia chiaro vengono da varie parti
Critiche seriamente motivate
Ai meccanismi adottati pur nell'incontestabili aderenza agli indirizzi i ai termini del referendum
Non secondarie varianti erano di certo possibili e sono state d'altronde sostenute
Ma ha avuto un senso anche la preoccupazione di ricercare punti di incontro tra posizioni in partenza contrapposte
In modo da rendere agibile l'iter parlamentare della riforma comunque un conto è discutere seriamente dei limiti della soluzione approvata se può essere utile in questo momento discuterne ancora altra cosa e annunciare ora ripensamenti e invocare immediate correzioni non si sa come concretamente praticabili
E altra cosa ancora francamente sorprendente per non dire fuorviante
è l'attribuire alle leggi elettorali approvate dal Parlamento
Voglio dirlo con grande franchezza rischi e con la perché chiamo piuttosto in causa Errori irresponsabilità delle forze politiche
L'errore in particolare di attribuire alla riforma elettorale in quanto tali una virtù salvifiche
La responsabilità di non aver lavorato finora con l'apertura e la coerenza necessarie per ampie e nuove aggregazioni politica
Già all'indomani del referendum avevo ritenuto di dover reagire alla tendenza diffusa ad attribuire alla riforma elettorale in quanto tale la capacità di determinare in cambiamento desiderato
La semplificazione polarizzazione degli schieramenti politici una limpida dialettica per l'alternanza nella guida del Paese un'effettiva governabilità almeno nel senso della stabilità dell'esecutivo tutto questo non poteva essere prodotto dalla sola riforma elettorale in nessuna delle versioni e varianti immaginabili
Si può discutere
Se ciò potesse essere in qualche misura essere maggiormente favorito dal doppio turno
Ma in ogni caso suo avrebbe richiesto
Quel cambiamento complessivo avrebbe richiesto come il richiede revisioni costituzionali e processi di trasformazione il ricomposizione degli schieramenti politici
Le riforme istituzionali
A partire dalla revisione della seconda parte della Costituzione sono state invece oggetto di assai scarso impegno
Da parte dei partiti nel corso di un anno di attività della commissione bicamerale quanto cioè avrebbero forse potuto essere portate avanti concretamente e adesso si vede chiaramente come sia difficile rilanciare questo discorso
In quanto ai processi politici che si pensava potessero essere imposti o forza
Giornalista scrive ancora pochi giorni fa che per colpa della nuova legge elettorale non si può introdurre subito sic il bipartitismo in Italia mostra al di là del pregiudizio nei confronti della riforma approvata dal Parlamento il fragile presupposto
Di un'aspettativa che non poteva che andare delusa
In un editoriale del Corriere la sera per la penna del direttore amico direttore del Corriere della Sera ma solo uno dei tanti esempi possibili
Il fragile presupposto di un'aspettativa che non poteva non andare delusa e che non avrebbe mai dovuto essere alimentata una così estrema
Semplificazione e polarizzazione degli schieramenti politici tale da ridurre a due soggetti il confronto
E da garantire a uno di essi un'adeguata maggioranza in Parlamento non poteva e non può essere partorita di colpo con l'aiuto di nessuno forse ci pre-elettorale
Nulla del genere avvenne neppure in Francia
All'indomani dell'introduzione nel mille novecentocinquantotto con De Gaulle del sistema maggioritario a doppio turno anche lì furono necessari anni di decantazione e evoluzione politica quella che resta la più drastica esperienza di cambiamento politico istituzionale dopo la seconda guerra mondiale in una democrazia europea meriterebbe di essere rivisitata e risulterebbe per più versi istruttiva in Italia
Non si poteva e non si può puntare nel Breve e medio termine che su un certo grado
Di semplificazione chiarificazione
Della dialettica politica e della competizione elettorale
A un confronto bipolare per l'alternanza nel governo si potrà giungere gradualmente in termini ancora non pienamente prevedibili bisogna oggi cogliere l'occasione delle nuove regole elettorali per realizzare tuttavia il massimo di semplificazione e chiarificazione realisticamente perseguibile e bisogna convincersi senza indugiare in polemiche retrospettive sull'ipotesi di riforma elettorale non accolte in Parlamento su ipotesi di riforma istituzionale distrattamente seguite fino a ieri
Bisogna convincersi che non solo l'occasione in mano la necessità determinata dalle nuove regole e tale da sollecitare
Atteggiamenti profondamente diversi da quelli del passato in seno alle forze politiche e nel rapporto con le attese e gli orientamenti del paese
Qui vedo Giorgio Ruffolo Umberto Ranieri il valore di questo incontro e dell'iniziativa che l'ha preceduto il sistema maggioritario è stato voluto per ridurre il tasso di frammentazione politica e accrescere il tasso di governabilità
Ma la realtà politica del Paese si presenta tuttora e in un certo senso più di ieri articolata e complessa e perché
La riforma elettorale dia come è possibile i suoi frutti in quel senso occorrono sforzi molto coraggiosi di innovazione il aggregazione
Il ricorso ai collegi elettorali
è stata ai collegi uninominali è stato voluto per ristabilire un rapporto più diretto e trasparente tra i lettori e delle e sarebbe ben strano che si dimenticasse o trascurasse oggi questo risultato questa opportunità
Ma per contrastare i rischi ben noti da sempre di una dispersione personalistica e localistica che ne conseguono in Parlamento in Parlamento
Caro Giugni
Non avremo penso più frammentazione di ora per numero di gruppi ce ne sono tredici
Ma potrei muovere ancora meno coesione miei gruppi ebbene anche per contrastare questi rischi
Sono visivi sforzi più coraggiosi di innovazione e aggregazione non solo politica ma culturale incivile
Questo è il compito ineludibile a cui porre mano senza ulteriore indugio
L'impegno da portare avanti il più possibile in questi mesi e da proiettare in un orizzonte più avanzato vedete non si tratta di un impegno ovvio
E quindi facile
In quanto dettato nella comune coscienza oltre che dalle nuove regole del gioco dalle radicali mutazioni prodotte si nella società e nella politica italiana non che nel contesto europeo e se non vi pare troppo nella realtà mondiale
Da tutto ciò si fa fatica attrarre fino in fondo le conseguenze in primo luogo di fanno ostacolo ogni sorta di vischiosità di residui ideologismi e ancor più di vecchie e nuove concorrenzialità di reciproche diffidenze e di calcoli che non so se chiamare ancora di convenienza troppe chiusure lentezze pigrizie burocratiche e anche presunzioni di partito e tentazioni di ambiguità
E vorrei che fosse chiaro come con queste parole di preoccupazione io non mi rivolga ha un solo partito e neppure a uno solo degli schieramenti politici
Ma se essi resterà condizionati da quelle pastoie se si aggregherà poco e si giocherà d'azzardo non ci si prepari a darne la colpa ancora alla legge elettorale
In secondo luogo e obiettivamente questione di grande complessità a mio avviso sia l'intimo l'individuazione dei confini programmatici
Questo è stato lo sforzo della relazione di Giorgio Ruffolo
Il contributo l'individuazione dei confini programmatici lungo i quali costruire nuove ampie aggregazioni in particolare un'aggregazione di forze progressiste e riformiste per il governo
Sia la definizione del rapporto tra esperienza storica accumulata negli scorsi decenni in Italia in Europa e necessità di invenzione politica organizzativa culturale
In risposta al cambiamento già verificato siti a quello da perseguire
Per l'uno e per l'altro aspetto è questione ripeto di grande complessità dove può cadere
Un punto d'incontro programmatico tra forze di diversa provenienza
Tenendo conto di esigenze oggi primordiali per la vita civile la sicurezza democratica e l'unità nazionale
Senza che vengano messa criticati i tratti distintivi sul piano politico e sociale
Dello schieramento che si vuole costituire me resa poco credibile la capacità di governo di tale schieramento e come si possono superare davvero i vecchi schemi partitici
E muovere sul serio oltre i vecchi confini senza armi dissipare le risorse organizzative disponibili McCann Sellari idealità e tradizioni
Altra volta volevo dire qualche parola sui miti
Presunti o reali
Mecca ancillare idealità e tradizioni preziose e amare lezioni storiche conquiste e tragedie come quelle che si riassumono nel nome del socialismo
E a questa ricerca che mi è sembrato ispirarsi l'incontro di oggi pur senza pretendere di precipitare risposte soddisfacenti a interrogativi così gli ardui perciò sono stato lieto di accogliere il vostro invito deludente che potesse risultare il mio intervento rispetto alle problematiche più strettamente politiche programmatiche di schieramento che qui sono state affrontate ma volevo in qualche modo dirvi che il vostro apporto importante in questa Italia che oggi definirei con una espressione di Giustino Fortunato se mi consentite questo vezzo lacerati contusa c'è bisogno di forti iniziative innovatrici un'Italia che nazionale
La parola Giorgio Benvenuto seguirà Giorgio Poggi poi Massimo Salvadori noi contiamo di
Contare di terminare i nostri lavori
Attorno alle interventi alle diciotto quindi
Naturalmente vi prego però di consentire agli interventi come si dice rumoreggia do più piano dicevamo stamattina non so insomma in ogni caso facendo in modo che non si perda tempo tra una e l'altro
Ma io raccolgo l'appello che faceva oggi adesso Giorgio Napolitano cioè la necessità di a vere più coraggio e di fare un grande sforzo per lavorare a delle aggregazioni che abbiano dei contenuti programmatici
E che rappresenti Dino in questo momento un punto di riferimento e un punto di cambiamento
Condivido le relazioni e che sono state fatte stamani
E nel dare il mio contributo
Volevo richiamare all'attenzione di tutti noi alcune considerazioni
La prima è una necessità
Quella cioè di convincersi che fondamentale
Che in tempi certi e rapidi si vada alle elezioni politiche
Ne sono convinto per una serie di ragioni ulteriori io aggiungo a quelle che sono state anche ricordate nel corso del dibattito
Una prima
Che la realizzazione che l'effettuazione delle lezioni politiche spingerà e costringerà a lavorare in termini di aggregazione e ad a vere più coraggio
La seconda e che noi non possiamo immaginare che il Governo Ciampi posso aderire di per sé la forza e la possibilità di affrontare e di risolvere problemi che richiedono soluzioni politiche soluzioni economiche soluzioni sociali
Molto nette molto precise
Un governo che può tamponare la situazione può vedere di evitare che la situazione deteriori si deteriori ancora di più ma penso che sarebbe una grande contraddizione il noi stessi se noi pensassimo di poter chiedere a questo governo la possibilità di affrontare in modo strutturale con un arco temporale sufficientemente ampio quelli che sono nudi economici e sociali che per troppo tempo sono stati rinviati
Io credo che ce ne dobbiamo convincere e credo che questa sia una constatazione di fondo da aderire presente
La seconda la richiamo
A tutti noi forse da questo punto di vista si può pensare che nella indicazione che nella sottolineatura da parte mia ci sia un eccesso di pessimismo ma non è così io penso che bisogna parlare di linguaggio molto crudo ma molto vero di quello che avviene del nostro Paese io sono convinto che nel nostro Paese abbiamo già una forte rottura economica e sociale
Sopravvivenze e sotto Firenze ci sono due Italie è profondamente diverse e due italie che sono sempre più lontane dal punto di vista economico e sociale
Lo ricordo con molta rapidità due agricolture
Due
Modi di essere della pubblica amministrazione lei eccedenze nella pubblica amministrazione sono tutte collocate nell'Italia meridionale
E grandi città dell'Italia meridionale hanno una occupazione una presenza della pubblica amministrazione molto più forte di quella che se c'è nel nord dove non c'è la pubblica amministrazione
In terzo luogo una industria è una presenza dell'industria profondamente diversa
Io anche qui ricordo che da Firenze in su si esporta le province italiane esportano al di sopra di Firenze per il novantadue per cento mentre al di sotto di Firenze siamo all'otto per cento
Ricordo qual è la situazione nel commercio nelle servite i servizi e nel turismo due Italia diverse
Se su queste due italie diverse si somma ad una rottura economica e sociale anche una rottura politica che io temo
Perché vedo che al di sopra di Firenze ma soprattutto al di sopra di Bologna la Lega e forte ed è inarrestabile
Se si confermano vere per esempio qui a Milano
Le proiezioni che ha fatto il professor Draghi che ricorda come il sul trenta due collegi alla camera di Milano trentuno in queste condizioni sono praticamente conquistate dalla lega
La conclusione è che io traggo e che ha una rottura economica e sociale
Con una rottura politica di una lega che vuole conquistare il nord non vuole conquistare l'Italia centrale l'Italia meridionale
Il futuro del nostro Paese il futuro dell'Italia è molto rischioso non penso alla Jugoslavia ma penso anche per le cose che si sentono dire per la mancanza e la rottura di questa solidarietà
Che una soluzione tipo quella che è avvenuta in Cecoslovacchia possa essere messa nelle possibili prospettive se la risposta non è una risposta in termini di aggregazione politica
Di aggregazione del paese di aggregazione economica e sociale e non è una risposta anche di iniziativa ecco perché Trovo importante la riunione di oggi trovo importante anche la necessità di recuperare il tempo perduto e trovo importante anche qui parlare molto delle questioni che debbono essere affrontate io le ricordo per esigenza di tempo con molta velocità
Il problema del rapporto tra lo Stato centrale e le regioni una risposta giusta da parte nostra
Di quello che deve essere il funzionamento corretto di un paese di una nazione nel contesto europeo cioè la necessità che noi al fatto di essere in Europa abbiamo una soluzione corretta di uno Stato
Che sia articolato e decentrato e di un giusto equilibrio tra il potere centrale e il potere a livello e l'iniziativa a livello regionale
Trovo importante quello che ha sottolineato Giorgio Ruffolo per quanto riguarda i problemi del lavoro qui abbiamo un grande ritardo e una grande debolezza programmatica da parte delle tradizionali forze della sinistra sia esse politiche e sociali
Guardo con invidia che iniziative più avanzate sono per esempio oggi in discussione in altre realtà europee penso ad esempio all'Olanda o penso alla Francia
E penso che qui una priorità deve essere riaffermata per cui sei ieri il la priorità era quella della lotta all'inflazione
Della battaglia per il risanamento della economia e dei conti pubblici io sono convinto che una risposta di aggregazione a livello nazionale
Debba essere affrontata sul problema del lavoro e che le proposte che sono contenute nella relazione di Ruffolo abbiano una loro attualità ma anche una loro importanza in un momento in cui proprio c'è miseria se non povertà nelle proposte sul lavoro da parte della sinistra e da parte delle forze sociali
Aggiungo anche con grande rapidità gli altri due aspetti quelli del fisco e quelli dello stato sociale
Sul fisco io ritengo che l'attuale governo sia stato più cauto e più attento rispetto alla politica che è stata fatta dal governo precedente
Perché è stata una politica che non ha tenuto conto dell'impatto e della fattibilità delle misure fiscali che venivano prese e ha tenuto troppo conto
Della esigenza di garantire nuove entrate fiscali piuttosto che procedere ad un ridimensionamento delle sospese da parte dello Stato lamento in particolare
Che non sia stato possibile allora affrontare il discorso della riduzione delle agevolazioni fiscali
E non sia stato possibile procedere in maniera più decisa sul terreno della riforma dell'amministrazione finanziaria che è stata sabotata e modificata o ignorata
Quando si parla della minimum tax voglio solo ricordarvi che questa legge nata l'anno scorso ha una possibilità di fattibilità che rasenta l'incredibile
Quei professionisti o quei commercianti e artigiani che erano in posizioni marginali per poter aprire il riconoscimento della loro marginalità
Dovranno attendere dai quattro ai cinque anni a causa delle condizioni della amministrazione pubblica potrei aggiungere altri esempi molti di qui sono di Roma volti di qui sono di Roma io direi di andare a fare una visita sul campo
Nelle circoscrizioni e vedere come i sette quaranta che si possono consegnare anche alle circoscrizioni che dovrebbero essere elaborati per conoscere la politica fiscale
Sono abbandonati negli scantinati o nei corridoi delle circoscrizioni cito questo perché su questo terreno ci sono fortissime resistenze sulla decentramento ma c'è anche come dire un mister Hyde è un dottor Jekyll anche delle forze della sinistra nelle forze sindacali io l'ho fatta la mia esperienza
Andando a vivere nella pubblica amministrazione e dove le difficoltà non le ho avute da posizioni di destra o conservatrici ma da posizioni come potrei dire che apparentemente erano delle posizioni di sinistra il fatto del trasferimento di cinque mila persone dal nord al sud nell'amministrazione finanziaria non è il risultato di una politica clientelare che viene dalle forze tradizionali della conservazione
Ma viene da una pigrizia da una contraddizione come dire da un consociativismo che ha portato spesso a non affrontare questi problemi con la dovuta decisione e io credo che su questo terreno sia importante e sperimentare una forte iniziativa arrivo alla conclusione io sono molto soddisfatto delle indicazioni che sono contenute nella relazione io penso che abbiano degli elementi importanti di novità ma anche di dibattito
Voglio solamente sottolineare altre due altre due questioni la prima aggregazione sul la e le proposte di politica economica aggregazioni anche politiche qui ci vuole molto coraggio ci vuole molto coraggio perché noi non possiamo esaltare la diversità
Nello stesso tempo conservare quello che c'era e poi volerlo conciliare anche con il nuovo e io penso che lo sforzo che debba essere fatto e di aggregazioni che possano consentire a lei e prossime elezioni politiche tenendo conto di quella che è la legge
Elettorale ma che possano prevedere la possibilità non di una grande frammentazione
Ma il coraggio di presentare delle alleanze che superino i simboli di partito nel collegio uninominale questo e il grande coraggio che deve esserci dove c'è la maggioritaria
Se noi vogliamo avere il coraggio e quello di lavorare a realizzare delle aggregazioni che avendo un retroterra programmatico possano rappresentare un elemento di novità nuova la lega nuova e non si possono riproporre delle questo soluzioni politiche pasticciate secondo e arrivo alla conclusione io sono convinto che noi dobbiamo anche cercare di fare una campagna di chiarificazione come potrei dire su questo discorso del centro del centro
Io non credo che questa possa essere la soluzione per il paese
La lega già si presenta con degli elementi che occupano saldamente una parte del centro
E quando sento parlare del centro beh il centro ha avuto una sua finita è una sua importanza negli anni Cinquanta
Ma i personaggi li ricordiamo erano personaggi che a livello internazionale avevamo Truman estasi a livello nazionale c'era Degasperi c'era praticamente c'era la Malfa c'era Saragat ma il centrismo allora ebbe una sua importanza condivisibile non condivisibile
Ma rappresentava il fatto che il mondo cattolico andava per la prima volta al governo e il rapporto ira con l'Italia contadina di allora oggi parlare di centro francamente non capisco non capisco come i una politica di centro come viene se ne parla in questo momento possa essere così forte da sconfiggere la lega possa essere così forte da rappresentare l'unità del paese
E quindi sono convinto che non è quella la risposta è una risposta sbagliata è una risposta come dire umorale
E credo che il coraggio debba essere invece nel conquistare incerto una parte importante del centro
E di conquistarla su delle proposte fortemente innovative sul programma ma anche sugli schieramenti e per concludere ho concluso
A me non mi interessa polemizzare su quella che è stata l'esperienza del governo Amato
Io rimprovero al PDS non lo faccio per l'atteggiamento che ha avuto nei confronti del governo Amato
Io rimprovero al PDS lo faccio per non aver lasciato all'interno del governo Ciampi
I tre ministri che erano stati indicati io penso che quello sia una rimproverò da fare perché avrebbe avuto un senso un significato anche diverso ma il problema dei rimproveri credo che lascia la possibilità di fare le valutazioni agli storici
Il dato importante di oggi e di vedere come questo contributo possa esserci è come si possa costruire uno schieramento un'alleanza che abbia queste caratteristiche innovative che sia capace di rappresentare sul serio un'alternativa alla lega
Alla parola
Diciamo in un intervento brevissimo tireremo le conclusioni operative circa il lavoro futuro del Cis del
Grazie sì dunque Petruccioli
Va risolto un problema dalla mia infanzia nel senso di quand'ero bambino mia madre non voleva mai che dicessi a un adulto che non aveva capito ma che lo scudiero spiegato maledetto petto invece devono hai capito calde quindi effettivamente
Nel ricordo insomma io mi trovo più amico ci
Allora qua quarto polo non è una terminologia mia anche perché i polli oltre il due incontro una certa difficoltà quindi l'espressione certamente il proprio sicuramente non viene dunque noi parliamo qua
Della crisi politica del Progetto di Alleanza democratica parliamo di questo c'è da crisi politica non della crisi come dire il Progetto teoricamente intesa ma del perché questo progetto fermo
Del perché ferma l'ipotesi del costituirsi come dire di una grande area progressista di fronte a una grande area moderata parliamo di questo
Naturalmente bisogna stare attento a non inventarci la realtà qui Napolitano lo ha fatto giugno lo ha fatto vi sono degli elementi ai quali è inutile cercare di sfuggire
Allora il Progetto di Alleanza democratica politicamente si arresta secondo me per diversi motivi
Certamente parte con l'ipotesi che il sistema politico italiano sarebbe crollato e che quindi il consenso si sarebbe riallocato perché libero a livello di singoli di piccoli gruppi non è stato così
E quindi abbiamo visto subito a Napolitano lo spiegava con precisione come il POR corso sia più lungo
Si è fermato il Progetto perché certamente la legge elettorale e lo Stato delle riforme istituzionali non lo ha sicuramente agevola al di là del fatto che non potevamo attenderci magari molto di più ma non lo ha sicuramente agevola
Quindi i partiti hanno conservato connotati troppo forti rispetto a quelli che avevano anche prima ed è il problema di fronte al quale siamo e poi c'è dentro un problema grosso di cui secondo me la sinistra discute poco in Italia c'è stata una crisi del rapporto politico con i ceti medi che notoriamente aveva la democrazia cristiana
C'è stato una grande crisi politica di questo rapporto e però non a favore delle forze tradizionale ma a favore della lega
Per cui una parte consistente del consenso potenzialmente di centro è uscita dalla disponibilità dei partiti diciamo così storici
Ed è un problema gravissimo questo
Perché induce una grande difficoltà a trovare maggioranza nella quota residua di consenso elettorale non solo ma introduce degli elementi sui quali dovremo molto pensare quando diciamo che il problema che abbiamo avanti quello de la sinistra centro
Per dire centro bisogna rispondere accerti interessi i quali per la crisi di questo Paese sono con i nervi nudi
E quindi tutti i tentativi di risposta di tipo razionalizzate complessa non sono ricevuti
Il Progetto via di si ferma anche per questo
Ed è uno dei problemi politici gravi perché poi chi raccoglie questo consenso chiedi una quota del centro lo rappresenta in maniera esasperata
Per cui qualcuno sostiene oggi di essere il centro come Martinazzoli e ha perso una quota e norme di consenso del centro
Quindi lui è un centro politico che induce semplicemente un equivoco perché quello cui ci siamo contro cui ci siamo battuti e contro cui intendiamo continuare a batterci
E che un Governo dal centro in Italia non è più auspicabile perché è un Governo che deve avere una quota così elevata di mediazione fra interessi contrapposti o non coincidenti che induce il meccanismo che abbiamo conosciuto per molti anni a questa parte
Ha detto questo però il problema da risolvere è lo stesso gravissimo allora dobbiamo dirci come si fa a rimettere in moto un progetto di questo genere Turci diceva il modo migliore sarebbe riprendere il percorso di correzione della legge elettorale e di definizione delle riforme istituzionali non è possibile diciamocelo francamente
Come dire è una presunzione logica troppo forte non è possibile allora non ci resta che quella benedetta o maledetta azione politica e e qui si arriva al quarto polo
Perché il sistema certamente tende a sedimentare su tre la lega la democrazia cristiana o il posto democrazia cristiana e il posto il Partito comunista
Personalmente non sono convinto che questo tipo di sedimentazione sia foriera di evoluzione successiva verso la polarizzazione credo che abbia un eccesso di connotati del passato sistema
Credo che le formazioni esclusa la lega che dei comitati affatto sui gemme sì le formazioni hanno strutture troppo miste non rappresentano gruppi sociali senza conflitti eccessivi
Il loro dibattito interno ancorché sopito potrebbe essere vivacissimo e quindi spesso si rappresenta un unitari per una sorta diciamo così di centralismo organizzati io credo lo dico solo così come mia modestissima opinione
Che l'ultima posizione del PDS in ordine ai fatti di Mosca
Corrisponda più esigenze di equilibrio interno del PDS perché è una presa di posizione politica
Allora voi mi dite come a fronte di logiche di questo genere sia possibile un tavolo per discutere o se invece non si debba introdurre un rapporto politico
Fermo restando che l'ipotesi che facciamo è quella dalla costruzione di una grande area progressista nel tempo e ferma restando il fatto che la polarizzazione e l'obiettivo di fondo per evadere per il sistema ma come facciamo ad avere comportamenti in evoluzione se non abbiamo come dire dei meccanismi di spinta politica
Allora o una forza politica
Direbbe Claudio Petruccioli quarto polo
è certamente nefasta se assumesse per stabile il sistema tre
E se volesse immesso giocare il ruolo di abile spostamento a vantaggio del proprio potere ora affianca uno corre a fianco all'altro che è un meccanismo che abbiamo conosciuto in Italia
Una logica da di forza politica chiamiamola autonoma dire autonoma un istante solo poi bisogna capire cosa vuol dire una logica di questo genere tenta rifiutare ma una logica di presenza politica propulsiva perché il dibattito all'interno del PDS se mi consentite anche del mondo cattolico non si chiuda già oggi in vista delle elezioni dell'aprile è questo per dirci
E come lo si può fare
Con un tavolo verso l'alleanza dove alcuni si siedono come componenti di partiti accorpati con una loro logica strutturale ed altri si siedono a titolo personale sono sport totalmente DiVersi
Allora il problema il problema
E se riteniamo di poter mantenere relazioni politiche anche se come dire transitoriamente stiamo in formazioni politiche diverse questo il problema
Certamente un isolamento del partito democratico della sinistra sarebbe gravissimo e nessuno può immaginare in Italia di condurre una politica progressista prescindendo da un'evoluzione opportuna del partito democratico da sei mesi ma mi sembra affidabile qualsiasi ipotesi di questo genere non solo e cervellotica
Ma dentro di sé può avere come dire una oggettiva malignità di proposito
E capisco che si possano avere sospetti in questo senso perché la storia del passato è stata di questo tipo e dichiarando intenzioni progressiste si è finito per costituire un blocco per il governo dal centro
Questa però è la discriminante allora andiamo a vedere quali sono le collocazioni Politi
Io finisco subito presidente mi sembra dieci minuti il tempo che mi sembra di starci allora di vedere come sole collocazioni politiche allora come ci si muove bisogna dire se si è disponibili o no per soluzioni di governo dal centro io dicono
Perfetto
Dicono ritiene peso poi se non lo faccio allora si vedrà con esattezza diceva Macaluso la dichiarazione di televisioni di ieri era chiara mi sembrava di sì voglia non avrei dubbi di San io a una soluzione di tipo consociativo dico no e che ha ecco si vedrà detto questo non capisco
Insomma e mia mamma mi perdona insomma ecco non capisco perché non si capisca che cos'è il quarto polo
La parola compagna Massimo Salvadori
Sta arrivando
Ma io credo che sì posso condividere o non condividere l'analisi che ha svolto ora Boggi
Però certo si deve ammettere che Boggi è entrato direttamente nel cuore dell'argomento
In effetti quando noi ragioniamo della situazione di fronte alla quale ci troviamo nel nostro Paese
Dobbiamo sapere che abbiamo poco tempo per compiere delle cose importanti
E dobbiamo anche sapere che
Nel nostro Paese
Abbiamo prodotto abbondante mente
In molte occasioni
Brillanti analisi di carattere politologico
Le quali poi al momento buono non sono riuscite a stringere
A darci in poche parole una strategia politica concreta per affrontare dei problemi concreti
E io vorrei
Dare un minimo modesto contributo
Non per suggerire la soluzione dei nostri problemi ma per esprimere un punto di vista come è stato già fatto
Nel corso di questa giornata
Problema Alleanza democratica
Io credo che l'Alleanza democratica debba se vuole davvero
Contare come realtà politica sfuggire energicamente alla tentazione
Di
Costituirsi commesso oggetto che si sostituisce ad altri soggetti
Per usare una formula Alleanza democratica
Se può a vere a mio giudizio una funzione io credo che possa avere una grande funzione deve specie mirare a a stabilire un legga ammesso
A costruire il luogo dove si stabiliscono dei legami che in altro luogo non si riesce a stabilire
Ma fra chi
Si devono stabilire legami
Io credo che e qui il punto fondamentale
Noi dobbiamo prendere atto che ci troviamo di fronte a due elementi
Che sono in qualche modo in una ASS in una relazione surriscaldata l'uno con l'altro
I quali però richiedono di essere
Affrontati e di a cui bisogna dare una soluzione
Noi abbiamo diverse e sottolineo diverse componenti
Che non ci si può illudere
Di poter cancellare e dirò che non ci si deve illudere di cancellare che non si devono cancellare ma che si devono mettere in seconda relazione reciproca
Queste componenti sono essenzialmente tre componenti di cultura politica e quattro componenti politiche spero che sia chiara la distinzione
Le tre componenti di cultura politica sono una componente democratica riformista una componente liberaldemocratica laica una componente cattolica
Progressista di sinistra
Queste sono le tre componenti di cultura politica
Che noi dobbiamo correlare
Ma le componenti di cultura politica sono una premessa
Sono quelle che ci offrono il terreno dei valori e i valori sono importantissimi ma i valori sono sempre e soltanto
Una premessa necessaria ma non sufficiente senza valori non si fa politica ma con i valori non si arriva ad affrontare e risolvere i problemi politici in termini concreti
E dicevo tre grandi componenti di cultura politica ma quattro componenti politiche qui oggi il e qui il discorso si complica
Abbiamo il PDS
Che è di queste componenti l'unica forza politica l'unico grosso partito per usare questo termine
Che è intorno a questo tavolo di Alleanza democratica
Abbiamo delle forze sparse
Del socialismo italiano in crisi profonda
Abbiamo poi una componente laica liberaldemocratica e abbiamo la componente dei cattolici progressisti che oggi stanno prendendo delle decisioni
A tutte queste quattro componenti Alleanza democratica deve chiedere delle cose
Che cosa alleanza democratica
Questo progetto che deve stabilire dei legami De Vecchi che cosa si deve chiedere a ciascuna di queste componenti
Al PDS bisogna chiedere una scelta di orientamento Yarra definitiva sul modo in cui intende l'unità della sinistra
L'unità della sinistra in passato
Quando la si usava ancora recentemente stava indicare fondamentalmente la soluzione
Di una
Unità
Fra il Partito democratico della sinistra il partito socialista sulla base
Di una cultura politica socialista democratica e riformatrice
Oggi il termine di unità della sinistra assunto fondamentalmente significati invece di una unità
Della sinistra che in sostanza Sicco arriva a Rifondazione Comunista e pone immediatamente un problema problema che va affronta perché le forze sociali che si richiama Rifondazione Comunista esistono e una forza di sinistra non può non porsi il problema di dare una risposta ma in che termini
Al PDS secondo me si devono chiedere due cose
La prima di fare una scelta programmatica chiara e questa scelta programmatica non può che essere una scelta di divisione e di incompatibilità con il partito neo comunista
Alle forze del socialismo italiano
In crisi
Si deve chiedere di stabilire una discriminante
Fra coloro che intendono appoggiare un disegno neo centrista e chi invece intendono cotti in chi intende contrastare questo di sette mila centrista
Io credo poiché la sinistra italiana la Sinistra democratica abbia un suo problema che non si risolve in Alleanza democratica di per sé automaticamente
Io credo che occorre in Alleanza democratica riuscire a trovare una soluzione di rapporti fra chi crede che si sia oltre la sinistra
Adornato ha scritto un libro Oltre la sinistra e chi crede invece che si debba rinnovare la sinistra sono due posizioni che possono con vivere ma certamente non sono assimilabili l'una l'altra
Io credo perciò che la sinistra abbia un problema
Di sua riorganizzazione per poter anche e qui esiste un problema particolare del PDS con le forze si parlasse del socialismo italiani in crisi
Che io spero possa avere una sua soluzioni non so se di tipo federativo cosa o quale soluzione concreta possa venire ma una soluzione deve avere
E poi dobbiamo riuscire a mettere insieme queste varie componenti ma come insieme
Insieme
Rimangono per tanti aspetti diversi per una sfida di governo
E sulla base della capacità
Di aprire un tavolo di confronto che porti ad un'unità programma
Nieri nella sua relazione anche in un'intervista che han fatto oggi a L'Unità
Affronta un problema molto importante io credo che la fronte in termini come dire scivolando un po'troppo sull'acceleratore nell'affrontare il problema
Il problema è questo Ranieri si domanda cosa deve fare il PDS nel momento in cui per un verso rimane se stesso ma nello stesso tempo il suo modo di rimanere se stesso è anche un modo che lo porta a dover confrontarsi con le tematiche di Alleanza democratica di altre forze
Ranieri dice
Il partito deve in qualche modo spostare il baricentro delle proprie decisioni politiche portarle il partito deve portare le sue decisioni fuori dal partito io qui ho detto ho parlato di un di un di un un'accelerata troppo brusca perché Trovo in qualche modo che c'è un momento non risolto su cui bisogna essere chiari
Se si ritiene che un partito abbia delle motivazioni per rimanere se stesso sia pure nell'ambito di una maturazione al proprio interno non si può chiedere ad un partito di non carriere un proprio autonomo centro decisionale
Io credo che in qualche modo il problema debba essere questo
Bisogna chiedere al PDS
Di portare sul tavolo del confronto le proprie decisioni mettendo in naturalmente a confronto queste decisioni mettendo cioè in gioco vero
I propri punti di vista
Io personalmente e ho finito sono convinto che per quanti partiti siano in crisi
Non vi possa essere vita politico moderna senza dei partiti
Che devono restare
Perché non capisco come si possa conoscere impresa politica
Senza dei partiti molto Diversi da quelli del passato ma che si pongono il problema di Duran e nel tempo con delle proprie risorse non credo che noi siamo nella situazione americana per molti aspetti non credo che la sinistra italiana
E in generale lo schieramento progressista possa vincere la sfida
Dei poteri forti immettendosi sulla strada di un atto Bilato elettorale quindi dovremo discutere della forma partito della forma organizzativa per vivere durare nel tempo
Voglio concludere su un punto
Alleanza democratica data commesso alcuni errori rilevanti su cui dobbiamo fare chiarezza
Degli errori
De
L'accelerazione del processo
Compiuto non per sintesi politica concreta Matters sintesi intellettuale e progettuali
Faccio un esempio e chiudo su questo esempio problema del rapporto fra Alleanza Democratica e segni
Alleanza democratica scelto come proprio leader forte con me colui che ha caratterizzato l'immagine di Alleanza democratica Mario Segni
Ebbene
Questo è un tipico esempio di moto non giusto di affrontare i problemi che una forza come la danza democratica
Ha di fronte ma come
Io mi auguro che Segni posso tornare nell'Alleanza democratica
Ma segni
Fatta la scelta referendaria
A
Mostrato di oscillare continuamente in maniera irrisolta su tutti i problemi fondamentali che si ponevano lo schieramento progressista e a ai problemi di Alleanza democratica
Sulla legge elettorale prima si è mosso a favore del sistema uninominale a un turno solo poi quando a questo sistema stava perdendo alla Camera è passato all'altro sistema
Abbondantemente su tutti i giornali spiegato che non esisteva più la differenza fra destra e sinistra e passi lui non si sente un uomo né di destra né di sinistra
Ma come un leader che si candidava dev'essere il leader di Alleanza democratica dichiara poi pochi giorni fa che non crede alla distinzione fra moderati e progressisti
Colui che si candidava ad essere il leader di uno schieramento progressista
Allora e ho veramente finito noi abbiamo molte difficoltà di fronte a noi
Per cortesia non commettiamo l'errore di prospiciente re ha colpito pubblicitari pagando un prezzo troppo elevato
Ad un modo di fare politica
Che non è più quello dei nuovi parte dei vecchi partiti
Ma può essere troppo tributario vero a degli spettacoli televisivi alle interviste dei giornali
Al personalismo alle oscillazioni di questo o di quel leader noi dobbiamo parlare al Paese dobbiamo parlare con dei programmi concreti
Questo il terreno con cui ci misuriamo cerchiamo di imparare dagli errori che abbiamo fatto grazie
Delle compagnie o prima di tutto prima di dire queste brevissime cose in non più di cinque minuti
Serie consentito dal fatto che non ci siano troppi movimenti in sala vorrei ringraziare tutti quei compagni che si sono iscritti a parlare
E che non hanno potuto farlo siccome abbiamo deciso di pubblicare integralmente gli atti di questo convegno io vorrei dire ai compagni che avevano preparato un'Inter e agli amici che avevano preparato un intervento di diciamo fornirlo alla presidenza in maniera tale che esso possa essere incluso negli atti e quindi essere diciamo una base per il nostro lavoro futuro esattamente come gli interventi che sono stati effettivamente pronunciati alla alla tribuna
Informo poi che i miei più o meno accorati appelli a sottoscrivere per finanziare al convegno qualche risultato lo hanno tenuto diciamo ci proponevamo di raccogliere sei milioni mi pare ne abbiamo raccolto cinque milioni e mezzo se c'è ancora qualcuno che non ha
Che non ha fatto pregato di fare ma insomma siamo vicini al conseguimento dell'obiettivo
Michele Salvati questa mattina e vengo rapidissimamente alle indicazioni che riguardano il lavoro futuro Michele Salvati stamattina
Già ricordato per la verità per l'ennesima volta
Che non ha senso questa distinzione di cui invece si fa troppo uso nel dibattito politico
A sinistra e non solo a sinistra tra elaborazione programmatica e determinazione dell'arco delle forze che quei programmi debbono realizzare in realtà c'è un rapporto indissolubile tra questi due elementi così che si costituiscono la sostanza di un unico progetto politico
Ora lo sforzo di cui in questo convegno abbiamo presentato i primi molto parziali Jesi ti con le relazioni
Viene sul terreno della delineazione di poi programmi di governo viene dopo lo sforzo di Michele Salvati all'interno del PDS con l'elaborazione di quello che è stato chiamato l'Italia di quel volumetto poliedrico che si chiama l'Italia verso il Duemila
E quello che oggi e l'elaborazione di quel manifesto politico programmatico che oggi viene presentato a Roma in un seminario dei cristiano sociali di Carniti di Gorrieri ora io credo che non sia affatto casuale
Proprio a causa di quella connessione strettissima diciamo tra programmi e schieramenti di cui qui si è parlato non è affatto casuale che ci sia una così forte convergenza in questo lavoro programmatico che quella che per intenderci per brevità se no i cinque minuti non me la cavo io chiamo la sinistra responsabile affatto nel corso di questa ultima fase politica
Certo come ci ha detto stamattina Veca
Questa convergenza nelle indicazioni programmatiche nasce dalla convergenza attorno a valori di riferimento è attorno a principi di etica pubblica che ispiravano la sua che hanno ispirato la relazione di stamane di di di Salvatore ma quella convergenza scaturisce anche dal fatto appunto che noi iscriviamo che l'insieme di queste proposte programmatiche si iscrivano in un progetto politico sostanzialmente i adesso non voglio dire i denti come insomma chi ha forti elementi di assonanza cioè la costruzione di questo schieramento di sinistra centro di cui ci ha parlato questa mattina nella sua relazione il compagno Ranieri
E che è stato ripreso diciamo così specificato medio nel corso di devi numerosi interventi Cora
Uno schieramento che vorrei dirlo in relazione anche alle cose che ha detto Barbera questa mattina
Che naturalmente non può essere una sommatoria di partiti che deve essere uno schieramento che per essere credibile risultare vincente deve essere dotato di una propria autonoma identità politico e programmatica
Senza la quale naturalmente non risulterebbe credibile una una proposta fondata su quello stia una proposta di governo presentato al Paese fondato su quello schieramento questo è il progetto dell'Alleanza democratica
Per cementare questo schieramento e per dotarlo di un credibile programma di governo come è stato detto stamattina poiché siamo in Europa e non negli Stati Uniti d'America
è essenziale ricordato Macaluso molti altri interventi la relazione di Ruffolo
Il contributo del riformismo di ispirazione socialista cioè deve agire nella situazione italiana
Non contesto europeo nel quale le forze di ispirazione socialista esercitano questa funzione
Una forza che abbia Q diciamo capacità di proposta unitaria e di elaborazione programmatica altrimenti questo schieramento non può senza questa componente lo dobbiamo dire senza alcuna aspirazione di egemonia
Ma anche sulla base della convinzione della nostra funzione e della nostra forza del nostro ruolo in ogni caso senza una comporre senza questa componente del riformismo socialista questo schieramento non può determinarsi
Perché il partito che non c'è può essere asse soltanto del governo che non ci sarà mai
Mentre le forze di ispirazione socialista possono il quadro di quelle relazioni con altre componenti di cui qui si è parlato indicate chiaramente di cui qui si è parlato appunto offrire a questo schieramento la necessaria maturità
Sul terreno della sua coesione interna sul terreno della sua capacità di rinnovamento rispetto a quella che per intenderci chiamiamo la vecchia politica ma anche steso sotto il profilo del della dell'indicazione di programma ora cui hanno parlato hanno preso la parola hanno manifestato intesa sul progetto politico ma anche sulle indicazioni programmatiche forze che vanno ben al di là di quelle modestissime che noi abbiamo pensato di poter raccogliere nel jeans del nel Centro di iniziativa del socialismo democratico e liberale in alleanza
Ora la questione che ci sta dinanzi eh
Se siamo capaci di fare convergere questo insieme di forze che qui hanno preso la parola per convergere sul progetto politico
Se siamo capaci di far partecipare questo insieme di forze all'elaborazione di un manifesto politico programmatico delle riforme delle del socialismo democratico e liberale per l'alleanza
Diciamo così dal light ai lavori di questo convegno naturalmente
Nuovo noi possiamo pensare che nei lavori di quel da dal dai lavori di questo convegno possa diciamo così essere un po'la tappa successiva
Noi con il c'
Del vogliamo semplicemente fornire
Un una sorta di centro propulsore e di aggregazione di queste forze e ci prendiamo quindi un impegno un appuntamento preciso
Pensiamo all'elaborazione di questo manifesto non abbiamo intenzione di farlo in casa del Cispel vogliamo farlo così come abbiamo impostato questo convegno con la massima apertura vogliamo farlo in
Carlo quinto con il lavoro dei cristiano sociali con il lavoro programmatico che è stato in corso che che incorso nello stesso partito democratico della Sea di
Istra ma voliamo tuttavia non fare venire meno adesso la nostra inizi fino al cinque vogliamo darci delle scadenze molto ravvicinate pensiamo alla presentazione pubblica di questo manifesto politico-programmatico nel corso dei prossimi
Quindici giorni i lavori di questo convegno sono secondo me è una base su ente per
Pensare che si possa rispettare questa ulteriore questa ulteriore scadenza ora quindi questo è l'impegno di lavoro è l'acconto
Girone operativa che noi vi proponiamo per questo convegno c'è
Ha detto le cose che accadono quotidianamente
Inducono a un aggiornamento a una messa a punto del progetto politico delle indicazioni programmatiche non vediamo in una cappa di vetro
Diciamo i fatti la realtà esercita un'influenza pesantissima sul nostro lavoro oggi noi qui abbiamo discusso apertamente del
Difficoltà gravissime che incontra progetto politico della costruzione di questo schieramento dell'alleanza dell'Alleanza democratica
Io penso
Che tuttavia dobbiamo avere consapevolezza che ci sono tempi molto stretti
Non vale adesso lamentarci del fatto che c'è una legge elettorale che non è quella che avremmo voluto che prese
Chissà come è stato qui autorevolmente ricordato va comunque nella direzione dell'indicazione referendaria e ciò è un dato inoppugnabile abbiamo una legge elettorale maggioritaria
E uninominale non risolve il problema dell'indicazione di governo
Ma in quanto maggioritaria dovrebbe favorire
Una capacità di aggregazione che nasca dall'iniziativa delle forze politiche questo è il nostro compito quello a cui noi non possiamo in nessun modo abdicare urlando contro i disse ti che pure ci sono e sono e sono anche seri
Della legge della legge elettorale con queste regole dobbiamo giocare saremmo una ben strana squadra se ci prepararsi mo'Cira assegnassimo a perdere la partita pensando poi il giorno dopo quelle diciamo questa sconfitta di prendercela con il fatto che la partita si è giocata con regole che non ci piacevano queste sono le regole
Si tratta di vedere se all'interno di queste regole noi sappiamo fare agire un'iniziativa politica e Stich
Realizzazione di un progetto politico che molte forze qui hanno dichiarato di Condivi
Per cui hanno dichiarato di essere disposte ad impegnarsi noi vogliamo raccogliere questo impegno e dargli espressione appunto attraverso il lavoro che dobbiamo fare con questi
Dell'elaborazione di un manifesto politico programmatico io vi ringrazio e il nostro i nostri lavori sono