05 GIU 2019
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Conferenza stampa "Libertà di ricerca da difendere. Djalali e gli altri studiosi sotto attacco"

CONFERENZA STAMPA | - Roma - 10:00 Durata: 38 min 33 sec
A cura di Andrea Maori
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In occasione della vista in Italia di Vida Mehrannia, moglie di Ahmadreza Djalali, ricercatore iraniano da tre anni detenuto a Teheran e condannato a morte con l'accusa di spionaggio.

Djalali ha lavorato come ricercatore presso il Centro di ricerca in medicina dei disastri dell’Università del Piemonte Orientale, con cui ha continuato a collaborare fino al momento della sua reclusione.

I dati del rapporto Free to Think, a cura del network Scholars at Risk, evidenziano 294 casi di attacchi verificati contro la libertà accademica in 47 Paesi dal primo settembre 2017 a fine agosto 2018.

Oltre a
Djalali, in tutto il mondo ci sono almeno altri 87 accademici imprigionati; 77 sarebbero invece gli studiosi uccisi, scomparsi o che hanno subito altri tipi di violenze e 60 quelli sotto processo.

Almeno 875 sono stati, nello stesso periodo, gli studenti uccisi, arrestati o oggetto di altro tipo di coercizione della loro libertà di espressione.

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