Speciale Giustizia

Buonasera a tutti dai Lorena Durso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia dunque ormai lo sapete è stato ufficialmente convocato per domenica sedici giugno il comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati
Perché prendendo atto della crisi che si è aperta con la sfiducia alla presidente Pasquale Grasso è ai componenti di Magistratura indipendente
Dovrà provvedere al rinnovo della giunta esecutiva centrale
Intanto aspetteranno i leggere le carte dei pm di Perugia e solo dopo prenderanno una decisione definitiva e cioè se tornare al CSM come vorrebbero forti del sostegno di Magistratura indipendente o invece dimettersi come continuano a chiedere le altre correnti è lo stesso presidente Pasquale Grasso
Sino ad allora resteranno autosospesi quattro consiglieri togati finiti nella bufera perché avrebbero partecipato
Ad un incontro con l'ex presidente dell'Anm Luca Palamara e i deputati del PD Cosimo Ferri Luca Lotti sul futuro assetto della procura di Roma
Il nodo dovrebbe essere sciolto nel giro
Di pochi giorni bisognerà invece aspettare domenica prossima appunto per capire cosa accadrà dentro l'associazione nazionale magistrati perché come dicevamo per il sedici giugno è stata a convocata la riunione del Comitato
Direttivo che ha all'ordine del giorno il rinnovo della Giunta anche se il presidente Grasso che ieri è stato sfiduciato dai progressisti diaria
E dai centristi di Unicost non si è ancora dimesso ne si presenterà dimissionario
Noi questa sera nella prima parte dello speciale giustizia proprio sulla bufera che ha travolto il Consiglio Superiore della Magistratura l'Associazione nazionale magistrati
E l'intera magistratura italiana per effetto di quanto emerso
Da richiesta di Peruggia vogliamo proporvi una non è permessa con il professor Bartolomeo Romano che è stato anche componente laico al CSM dal due mila dieci al due mila quattordici nella seconda parte dello speciale e giustizia invece vi proporremo un'ampia sintesi del primo congresso nazionale dei magistrati amministrativi italiani in particolare un'ampia sintesi dei lavori della prima giornata con la relazione del presidente del consiglio di stato Filippo Patroni il Griffith ma sentiamo intanto l'intervista al professor Bartolomeo Romano
Ancora acque agitate nella magistratura per le ombre gettate sulle nomine dei procuratori dall'inchiesta di Perugia a carico dell'ex presidente del Nm
E Luca Palamara terremoto ancora aperto dentro il CSM infatti con un consigliere
Dimesso e quattro auto sospesi che però intendono tornare al loro posto se ne è aperto un altro dentro l'associazione nazionale magistrati
La giunta nata pochi mesi fa e guidata da Pasquale Grasso di Magistratura indipendente
è stata sfiduciata dai centristi e di Unicost dalle toghe progressiste diaria che la sostenevano è intanto resta confuso anche il quadro al consiglio superiore della magistratura perché i quattro auto sospesi
Di Magistratura indipendente e il consigliere di Unicost nel frattempo sostituito in tutte le commissioni
Devono formalizzare motivare ancora i loro volontà la loro volontà di revocare
L'auto sospensione ma su tutta questa vicenda su questa che è stata definita da molti una guerra tratto che è con appunto queste ricadute
Anche all'interno del Consiglio Superiore della Magistratura
Noi vogliamo parlare abbiamo in linea per questo il professor Bartolomeo Romano che è ordinario di diritto penale all'Università di Palermo ed è stato componente laico del CSM dal due mila dieci alla due mila quattordici buon pomeriggio
Professore romano grazie
Per aver accettato il nostro invito e allora io le chiederei innanzitutto appunto la sua la sua idea la sua opinione su tutta questa discenda su questa crisi che adesso fa implodere anche l'Anm ma insomma anche una una ricaduta come dicevamo sull'organo di auto
Governo della magistratura ecco quelle qual è la sua idea che idea si è fatta di di tutta questa vicenda per la vicenda ovviamente è una vicenda molto delicata e complessa sulla quale
La magistratura ordinaria ai chiaro delle indagini
E dunque degli consentirà di non entrare nel merito delle singole vicende che sono particolarmente delicata sì no quelle poi se del caso insomma sarà sarà un tribunale ha a a deciderne viene non è questo insomma dal punto di vista generale le posso dire che nella mia esperienza al Consiglio superiore della magistratura
è chiaro che ho avvertito molto forte la presenza della magistratura organizzata nelle correnti che poi rappresentavano i consiglieri che erano eletti sostanzialmente pro quota e quindi rappresentavano giunti al Consiglio superiore della magistratura
Una loro missione non loro particolare
Appartenenza a un gruppo ideale di di della magistratura della quale erano ovviamente portatori anche in modo trasparente di gli interessi io opinioni di imposizione e specifiche
Pur essendo io convinto della assoluta siamo bontà e del livello dei colleghi con i quali ha avuto la fortuna di percorre per oltre quattro anni un percorso di pro del consiglio superiore della magistratura
Devo però dire che
Edilizio non è tanto negli uomini di intuizione nella il modo con il quale quegli uomini arrivano al Consiglio Superiore della Magistratura cioè
Il vero problema è quella legge elettorale che in realtà consente
Una rappresentanza per correnti e quindi si rischia di essere eletti talvolta per meriti diciamo di corrente più che per meriti personali dunque che rappresentano quegli interessi in modo elettorale in modo in qualche modo molto vincolante
Questo è un grande dignità del Consiglio superiore della magistratura
Ma ripeto il problema non è di chi poi di partecipare se non ovviamente in singoli casi in singole vicende patologiche sulle quali non entro ma è
In generale sul modo con il quale ci arriva lì siti qui siamo il sistema è a monte d'altra parte lei lo saprà il partito radicale Marco Pannella
Da a anni e anni per anni a appunto hanno sostenuto no al la necessità di modificare questo sistema
Sono stati fatti anche dei referendum no per proprio sul sistema di elezione dei componenti togati del consiglio superiore
Della magistratura peraltro sistema che poi è stato in realtà ha modificato nel due mila sei due mila sette però insomma sembra che proprio non non se ne venga a capo perché con qualunque sistema da quello maggioritario quello proporzionale
Si si facciano le elezioni poi il risultato sembra essere sempre lo stesso cioè questo appunto questa questo peso molto forte all'interno del CSM delle delle varie anime diciamo così della magistratura associata delle delle diverse delle diverse correnti e forse è per questo che si sta facendo insomma strada questa idea del del sorteggio o no nella sorteggio verrà appunto
Pescare diciamo così i nomi dei di dei rappresentanti fra i magistrati che dovrebbero andare a Palazzo dei Marescialli e correggo come la vede questa questa proposta
Io penso che bisognerebbe in qualche modo mediare le esigenze giuste il era Printemps democratica con le esigenze altrettanto indispensabili di evitare appunto correntismo esasperato e quindi forse un sistema misto fra un una sorteggio puro è un sistema elettorale
In qualche modo corretto sarebbe quello preferibile ma io credo che in realtà occorrerebbe no opera di maggiore attenzione all'interno dei lavori del Consiglio Superiore della Magistratura io
Le posso dire alcuni difetti che io radicato nei riguardi di a suo tempo mi sono lamentato naturalmente non mi sembra neppure io immune da eventuali censure ma in generale quello che ho potuto avvertire la frequenza
Modalità di procedere quella sostanzialmente lui non sempre seguire l'ordine dei concorsi a
è non sempre al deciderli uno ad uno nella loro cronologia Sirolo si seguirci
Spesso con un'idea di all'inquinamento cioè di portare vari concorsi alla decisione
Certo qual modo coordinata e contemporanea
Nella logica parte
O stenti dire di
Andare a fare coprire i posti dai magistrati più validi ma a mio modo di vedere soprattutto con il film è meno Nobile di
Fare un'opera di di vera e propria spartizione cioè andare a pensare complessivamente i posti che sono aperti e quindi
In un certo qual modo andar via coprire ridondanza laghi accordo fra correnti King molto spesso nel caseggiato di verificare questo cioè ma perché non decidiamo su quella drammatica
Sì tante volte il Consiglio Superiore magari aspettano a fare e delle nomine in effetti queste questo questi ritardi sembrano agli occhi dei più insomma dei profani anche inspiegabili no
O invece quando si sblocca una nomina poi
Diciamo evocata anzi si sbloccherà anche leale come pure io feci una una battaglia in parte la vivo si sul numero di domande che si potevano presentare sulla pratica delle rinunce cioè
Molti magistrati presentavano TAS domande in tanti concorsi poi
In realtà
Andavano a sbloccare egli i concorsi rinunciando
In un determinato settore Telemaco luogo dove poi magari andava avanti il secondo il terzo della figlia e diedi a tutto questo componeva un panorama sul territorio nazionale
Per carità secondo una pratica formalmente legittima ma sostanzialmente in grado di alterare la complessità dei dei concorsi perché è
Tutta questa rinunce in corso d'opera ovviamente cambiano il quadro dei singoli concorsi ecco anche questo è un problema che si è verificato o più volte
Noi abbiamo la necessità in realtà di
Adesso andare a chiudere i concorsi mano a mano che si aprono Pisani ordine cronologico divini è
E a mio modo di vedere As in qualche modo penalizzando di i magistrati che giocano un po'piattino vari concorsi ma è anche questo
Rende veramente difficile poi di
Andare a premiare
I migliori effettivamente tali a me è capitato con stupore di vedere
Dei magistrati rifiutare dopo averli nominati in realtà quasi in modo unanime in Commissione due tre diversi concorsi
Ecco suor invece poi alla fine rinunciavano perché presso la quella proposta ambivano all'altro e questo bloccava enormemente i lavori del Consiglio perché noi se dovevamo in Commissione rincara daccapo
E questo effettivamente non è una cosa Sesia non sarebbe sto parlando dei casi il limite perché non in tutti i casi si verificano queste condotte non tutti i magistrati si comportano in questo modo però quando capita porta uno a bloccare magari cinque concorsi collegati perché faccio un esempio se ci sono in ballo due tre esperienze in tribunale o due per Corti d'Appello due-tre procure è chiaro che gli interessati talvolta sono più o meno gli stessi quindi andando poi a fare il gioco delle rinunce dopo un concorso ebbero in tutti gli altri sta se
Senta professore Romano lo diceva qualche giorno fa il presidente dei penalisti italiani che però in realtà alla nomina dei vertici
Di un ufficio di procura e non soltanto dell'importanza con di Roma
è un come che è una scelta politica che tiene conto degli equilibri interni tra correnti della magistratura e di criteri valutativi che non hanno però a che fare con una valutazione strettamente professionale perché diceva avvocato Caiazza
è una scelta politica che suscita appetiti politici e che è condizionata quindi da da equilibri politici prevede anche incontri con con parlamentari
Collidere ripartito fra tutto questo perché perché l'esercizio dell'azione penale e il potere decisivo in questo Paese e se si vuole arginare tutto questo bisognerebbe ripensare ripensare profondamente gli assetti ordinamentali della magistratura e con lei come come
Giudice insomma questa visione che cosa né intenti ad accordare diciamo che una missione ancorata a ai fatti quindi è difficilmente smentibile quello che però io mi sento di dire e che
Ovviamente il gioco delle correnti
Un gioco che è molto presente talvolta anche molto pesante
Ciò non significa che
Perché non bisogna neanche gettano discredito in modo generalizzato e non faceva certamente il presidente che minaccia su tutta la magistratura cioè molto spesso si riesce a nominare veramente magistrati di grande livello in un nei luoghi giusti la persona giuste
Che poi gli abbiano una coloritura poi correntizia di un tipo o di un altro francamente
Non dovrebbe condizionare le dico che in questo la partecipazione dei cosiddetti laici mi sei sette di quelli che qualcuno ha chiamato diversamente togati tra
Coloro i quali sono eletti al Parlamento è una partecipazione
Positiva perché è i italici talvolta in qualche caso lei ricordava la procura di Roma beh potrei anche citare altri casi
I laici hanno spiazzato diciamo anche gli accordi correnti non essendo loro senta montatori interessi correnti naturalmente con l'onestà
Di dire che neanche loro sono vengono dal nulla quindi ovviamente hanno un percorso murale Magadha professionale MM
Li li rende in qualche modo anche loro espressioni di di
In una parte ma non di una parte legata a correnti e non direttamente legata a chi gli avvocati e soprattutto non legata a al luogo in cui dovranno tornare perché le faccio un esempio io per esempio finito il CSM sono rientrato a all'università di Palermo orientato a fare la professione di avvocato ma i magistrati ovviamente che giudicano i propri colleghi al CSM poi rientrano ovviamente
Nelle file della magistratura questo rende ovviamente
Il loro rapporto col corpo elettorale di pace
Molto forte sì questo il punto che bisognerebbe in qualche modo modificare
Comunque insomma ecco una riforma dell'ordinamento giudiziario con una separazione delle carriere anche tra pm e giudici due CSM l'aumento come dire per esempio della percentuale della componente laica anche al cinquanta per cento proprio per spezzare questo dominio correntizio sono tutte l'ipotesi insomma di di di riforma che forse andrebbero una volta per tutte presa in considerazione
E allora per quanto mi riguarda la la separazione delle carriere dovrebbe essere naturalmente figlia dalla riforma dell'articolo centoundici della Costituzione eh sì della dell'ingresso del giusto processo con un giudice terzo e imparziale
La creazione conseguente di due CSM o di due sezioni dello stesso CSM autonome sarebbe ovviamente
Il portato di quella riforma della separazione delle carriere quello che
Io vorrei però
Ove ci fosse questa riforma si fosse ben attenti nella mantenere ovviamente ferma piena dei l'indipendenza della magistratura sia essa quella giudicante sia essa quella requirente sì noi abbiamo bisogno di maggiore democrazia e maggiore pluralismo non abbiamo bisogno di controlli e condizionamenti
Di un potere rispettavo ad un altro quindi ben venga io ho sostenuto tante volte la mamma separazione delle carriere importante che venga fatta in modo serio essi senza secondi fini assolutamente certa
Professor Romano
Approfitto della sua cortesia per chiederle un'ultima cosa so che lei ha firmato diversi appelli a favore in sostegno di radio radicale che insomma fa ancora in questa la situazione con la convenzione con il mise ministero lo sviluppo economico
Scaduto convenzione che assicurava alla diretta delle sedute di Camera e senatore naturalmente per questo sarà un corrispettivo economico
Lei appunto è stato così gentile da da sottoscrivere l'appello dei gli studiosi di diritto penale l'appello dei dei penalisti
Insomma ecco che cosa in si può dire su nessun vale a dire che è più che gentilezza è stato egoismo nel senso alto del termine Resistenza è un interesse
Di tutti i cittadini che
Io penso che radio radicale continui a fare sentire la sua voce perché in realtà la voce di Radio di radio radicale è e la voce di tutti coloro i quali parlano in questo momento la mia altre volte quella di altri la voce un po'di tutti i soggetti anche di quelli che talvolta non sono ascoltati talvolta non hanno modo di farci ascoltare debbo dire amiamo Saint Csmt ad esempio e lei lo saluta AN assolutamente assolutamente sì
Io credo che in una democrazia matura ciascuno debba farsi un'idea nel modo più libere diretto possibile
Radio radicale ha rappresentato questa voce di libertà di pluralismo
In tutte le interviste che io vorrei solo spesso tramite la sua al cospetto interlocuzione
Non ho mai avvertito ovviamente alcun tipo di censura alcun tipo di condizionamento abbiamo parlato tutti in modo libero tutti abbiamo potuto rappresentare le nostre idee e credo che se mancassero la voce in futuro di radio radicale
Perderemmo tutti noi e quindi ecco perché dicevo più che gentilezza la mia il mio nome egoismo sì ma l'egoismo del cittadino che vuole essere più libero radio radicale ci ha insegnato a essere più liberi
E che ho consapevoli
Delle varie istituzioni delle varie questioni che si ponevano nel Paese non solo nel Pavese il sangue sono dell'idea sei Colognola cedere ma l'ascolto di radio radicale è un ascolto che certamente arricchisce
Al livelli perché per ripararla insomma una perdita per la lo dicono in molti in questi giorni in queste ore e in questi mesi una perdita in definitiva per la democrazia
Assolutamente sì perché ripeto la voce di Radio Radicale per come la Bertoglio
è non è soltanto la voce
Di una parte è una sorta di megafono di amplificatore delle voci di tutti i
E questo uno strumento indispensabile ancora per tanti di noi che a mano ascoltare la voce
Adesso pacchi di riflessione perché varietà di tale è una delle pochissime radio nelle quali si riesce a riflettere a parlare argomentare a dialogare talvolta a litigare ma nel merito delle questioni no non con quegli spot o con le trasmissioni urlate nelle quali alla fine
è più bravo chi urla di più e non si capisce bene perché abbia urlato possa
è questo che spaventa la la possibilità di fare riflettere i modelli però o tante persone altrimenti non avrebbero accesso agli organi d'informazione di massa anche perché non è in sé urlare era prevaricare
Allora grazie davvero al professor Bartolomeo Romano ordinario di diritto penale all'Università di Palermo grazie professore buon lavoro risentirla presto voglio in bocca al lupo
Crepi il lupo grazie buonasera
Ecco così don quella professor Bartolomeo Romano sulla bufera che ha travolto il consiglio superiore della magistratura
Lei ne M e l'intera magistratura italiana per effetto di quanto emerso dall'inchiesta di Perugia
Come dicevamo invece nella seconda parte dello Speciale giustizia questa sera vogliamo proporvi un'ampia sintesi della prima giornata del congresso il primo congresso nazionale dei magistrati amministrativi
Italiani il governo autonomo della magistratura è un privilegio di non i magistrati che deve assicurare il fine
Istituzionale per cui la Costituzione lo contempla garantire l'indipendenza interna ed esterna della magistratura nel suo complesso e del singolo magistrato
Uguali a servirsene per la finalità meramente sindacali sganciate da ogni logica istituzionale ci sarebbe il pericolo di un governo corporativo della magistratura che è esattamente il contrario di ciò che indusse
Il costituente prima il legislatore poi a istituire la funzione di auto-governo aperta alla partecipazione di estranei alla magistratura lo ha detto il presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi aprendo appunto il congresso nazionale della giustizia amministrativa italiana
Sottolineando che in particolare andrebbe evitata fermamente ogni sindacalizzazione di questioni disciplinari ogni logica di cordata
Nella gestione di tali questioni il nostro consiglio di presidenza ha una composizione fortemente rappresentativa su base elettiva è una peculiarità ha spiegato il presidente Patroni Griffi lo sentirete fra poco
Della nostra magistratura rispetto al governo autonomo di altre magistrature non ma una peculiarità di cui va colto l'aspetto positivo in termini di rappresentatività mentre vanno evitate possibili degenerazioni
Quale e l'assunzione di di decisioni fondate sulla logica dell'appartenenza
Sono gli interessi di parte su rapporti meramente personali parole che richiamano in qualche modo i fatti che ci riportano alla stretta attualità della politica giudiziaria in questi giorni ma insomma come dicevamo ne sentiamo un'ampia sintesi dei lavori della prima giornata sentiremo appunto la relazione
Del presidente del consiglio di stato Filippo Patroni Griffi sul giudice amministrativo oggi ruolo etica e responsabilità e poi sentiremo la prima sessione dedicata alla professionalità e alla deontologia del magistrato garanzia dell'indipendenza e dedica ed etica pubblica
Il significato della parola sentiremo proprio su questo sul significato
Della parola alla relazione del professore emerito di diritto civile Natalino Irti poi ancora alla relazione sulla trasparenza delle decisioni
E il linguaggio del giudice la prevedibilità e la sicurezza giuridica la relazione del presidente della quinta sezione della Consiglio di Stato
Giuseppe Severini mai siamo dunque ad ascoltare il primo intervento quello del Presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni
E Griffin lo ricordiamo al primo congresso nazionale dei magistrati amministrativi italiani che si è tenuto a Roma il sette e l'otto giugno scorsi
Possiamo dire che diamo inizio ufficialmente a questo primo congresso nazionale dei magistrati amministrativi
Questo non è
Un convegno non è un congresso associativo non è un semplice seminario di studi non è un momento in cui apprendere discutere semplici nozioni giuridiche io credo che due siano i tratti salienti io oggi costituire in primo luogo un momento di incontro e di riflessione tra tutti i magistrati amministrativi dei tribunali e della Consiglio di Stato
Impegnati in un percorso comune dal mille novecentosettantuno che poco si conoscono di persona un po'per ragioni oggettive di come dire l'istanza di rito al reale un po'per ragioni di come dire di evoluzione degenerazione tecnologica che rendono sempre meno necessaria la contemporanea presenza fisica del magistrato sul luogo di lavoro
La sella secondo tratto credo sia di quello di essere una tappa del processo formativo dei magistrati programmato in tale ambito su suggerimento del consiglio di presidenza
è molto oltre che alla indispensabile acquisizione evidentemente di decreti di giudiziaria anche alla maturazione progressive comune di una cultura della giurisdizione delle istituzioni che fanno parte del bagaglio culturale tout court del magistrato
Dire che in una società tendenzialmente devo utilizzata quando Ron incolta
è alto è il rischio che anche i magistrati anche quelli come dire più bravi tendono a chiudersi un po'nella tecnicalità del mestiere senza guardare invece a quella che è la collocazione istituzionale della magistratura nella società
Anzi grammi e la comunità per riprendere quella nota contrapposizione di un sociologo tedesco tra società e comunità perché la comunità da meglio l'idea di un luogo dove le persone vogliono stare insieme
E questa sarebbe una tendenza all'isolamento particolarmente grave se riferita alla nostra magistratura che tra invece la sua stessa ragion d'essere proprio da collocarsi nello snodo tra individuo potere uno snodo centrale nello Stato di diritto
In cui i diritti dichiarati nella Costituzione si fanno diritti concreti grazie all'intermediazione del potere pubblico
E noi sappiamo che la posizione di preminenza
Riconosciuta all'amministrazione rispetto agli dividi si giustifica solo se è funzionale al perseguimento del benessere collettivo e quindi nella misura in cui si fa servizio e si traduce in prestazioni amministrativa
Effettività della tutela di quello che spesso parliamo Rocco significa effettività degli interessi tutelati e quindi di tutti i diritti tradizionali di nuova generazioni sociali inerenti al mercato all'economia
Ma vuol dire soprattutto ricondurre a condizioni di assoluta parità nel processo posizioni che nel procedimento sono fisiologicamente sbilanciate ed è questo credo che sia il significato ultimo del giusto processo applicato nuovi ora se questo è l'obiettivo di fondo si capisce meglio l'impostazione di questo incontro
Dovuta in larga parte al nostro ufficio sulle in particolare al gruppo dedito alla formazione che sento di ringraziare insieme ovviamente col coordinatore uscente Marco Lipari
Se voi pensate già un'articolazione devi gruppi di lavoro di tre gruppi di lavoro nel pomeriggio denota un giudice amministrativo giudice dei pubblici poteri a tutela dei diritti e degli interessi degli individui e dell'impresa e garante solo indiretto della legalità nell'ordinamento questa in una prospettiva che mi è sembrato di potere paradossalmente dire in altra occasione che vede la tutela dell'individuo singolo o associato in primo piano e vede indirettamente tutelata
In occasione della tutela delle situazioni soggettive la legittimità dell'azione amministrativa nell'ambito di una concezione soggettiva
Della giustizia amministrativa che è propria di ogni giurisdizione
Si diceva tradizionalmente che il giudice amministrativo è nato come giudice controllore dell'amministrazione e questa l'ha usata tradizionale probabilmente questo non era del tutto esatto e non è a mio avviso hai fatto oggi
Il giudice nell'ottantanove ottocentottantanove nasce come sappiamo per colmare una lacuna che era quella originata dal sistema di giurisdizione unica con riferimento High Noon diritti
E nasce quindi da un'esigenza di maggior tutela
Frutta linea della ostinazione di Minghetti e soprattutto di Spaventa non rassegnarsi invece voleva consigliare Pasquale Stanislao Mancini a quella che era una sostanziale riserva di amministrazione sui non diritti
E così prima la giurisprudenza consultivo del Consiglio di Stato sui ricorsi altri e poi dopo la quarta sezione creano situazioni legittimante non conosciute nell'ordinamento positivo
E introducono un sindacato per clausole generali sull'eccesso di potere che era estranea alla cultura giudiziaria in Italia all'epoca
Ora nel caso di indugiare sul passato non perché non conti ma perché non abbiamo tempo
Perché oggi comunque la collocazione istituzionale della giurisdizione amministrativa e quindi il giudice è molto mutata
Per la verità secondo me è mutata non tanto la collocazione istituzionale sul piano formale perché per esempio l'assetto delle giurisdizioni urla costituente essenzialmente quella che lui era ricollegata alla tradizione italiana
Ma è mutato molto il contesto istituzionale ed è mutata anche la lettura delle norme costituzionali che sono state date dalla dottrina a cominciare da bacilli e Danilo
Questa diciamo ripensamento della nostra giurisdizione trova il suo punto di immersioni direi positivo tra virgolette positivo altrimenti professore io stimi guarda male
Positivo nella sentenza della Corte Costituzionale duecentoquattro del due mila quattro
Che pone in luce credo due aspetti chiave la parità delle situazioni tutelati e quindi dei giudici e delle tutele offerte e l'idea del giudice amministrativo non più come giudice speciale ma come giudice ordinario degli interessi legittimi come diceva Nigro o forse meglio come giudice naturale del potere pubblico come si esprime la corte costituzionale tutto questo cosa significa
In primo luogo che il giudice amministrativo si pone al centro i rapporti tra poteri pubblici e soggetti di diritto una posizione collocazione centrale che naturalmente varia a seconda della latitudine attribuita dall'ordinamento e al al potere pubblico ai poteri pubblici
E qual è il panorama attuale quindi in cui il giudice amministrativo trova la sua collocazione io direi che un giudice pluralista in un mondo plurale è un giudice che si trova a dialogare entro coordinate nuove con le altre dimensioni istituzionali a cominciare dalla legislazione dall'amministrazione
Ed è un giudice che si trovi inserito in un circuito di formazione del diritto insieme con altri attori insieme con altri giudici
Svolge la sua parte in un processo di costituzione dell'ordinamento significa veramente definito diritto giurisprudenziale
Però a questo diritto giurisprudenziale per rimanere appannaggio di un giudice che voglia continuare a essere tale deve districarsi cosa non facile tre quando può selettiva attivismo giudiziario che in ultima analisi lo priva della legittimazione che è propria gli è propria
E nello stesso tempo dall'esigenza di fornire una tutela effettiva e piena ogni situazione giuridica secondo legge e perfino talvolta contro la legge quando questa non sia conforme alla Costituzione col diritto europeo
Queste dimensioni istituzionali di riferimento sono in crisi
Rispetto ai canoni tradizionali le leggi sono spesso confuse ma non sempre per ragioni come dire patologiche di scarsa qualità
Ma perché la realtà da regolare complessa e non sempre è possibile raggiungere una precisa regolazione di ogni aspetto di una confusa realtà sociale
In cui la rapida evoluzione della tecnica vista come indefinita capacità di soddisfare i bisogni può condurre a un dominio della tecnica sul diritto come sottolinea Emanuele Severino
In un affascinante dialogo col Natalino Irti nel quale però Eligio un nodo di fondo che forse resta irrisolto e non è risolvibile se si ha il diritto a governare la tecnica o la tecnica a usare il diritto la crisi della regia per noi giudici impone una revisione del principio di di legalità come l'abbiamo imparato oltre che come l'abbiamo ereditato dal costituzionalismo moderno perché va in crisi il rapporto tra legge amministrazione e giudice noi siamo abituati a un percorso lineare interesse pubblico norma di attribuzione del potere provvedimento ma questa percorso ordinario oggi modificato perché sì evidenza sempre più il farsi diacronico dell'interesse pubblico in concreto e quindi cambia anche il nostro sindacato pensiamo alla differenza tra sindacato di legittimità e di merito la cui i cui contorni sfumano sempre più cosa di cui in qualche modo si dovrà far carico anche la Corte di Cassazione inserirsi indagato ex articolo centoundici nel senso che noi dobbiamo attrarre sempre più nella sindacato di legittimità il il sindacato dovrà ragionevolezza la proporzionalità fors'anche l'attendibilità della scelta dell'amministrazione
Tutto questo richiede un giudice amministrativo forte tecnicamente preparato
Dotato di uno strumentario flessibile come il nostro nonostante il codice però attento soltanto a non sostituire la propria valutazione a quella dell'amministrazione perché il giudice non sceglie ma valuta la legittimità delle scelte fatte da altri
In questo contesto frammentato il giudice direi a un faro utile la soggezione soltanto alla legge
è un dovere che credo che costituisca la sua ragion d'essere decidere il caso concreto perché questo fa il giudice in fin dei conti sapere ciò che la sua pronuncia entrerà inevitabili serve per dirimere una controversia ma con la consapevolezza che la sua pronuncia entrerà
Il più delle volte in un circuito di produzione del diritto come concretamente applicato e questo è un modo di concorrere a formare l'ordinamento però la soggezione del giudice soltanto alla legge delinea una chiarezza e direi lapidaria che Tullio De Mauro aveva riconosciuto alla nostra Costituzione
Anche la precisa caratura etica del magistrato il soltanto così dice chiaramente il chiaro fondamento di ogni forma di garanzia di indipendenza e di autonomia della mi gira della magistratura
Però l'avverbio soltanto oltre ad essere il limite costituzionali invalicabile per gli altri poteri
E in un divieto agli stessi di ogni interferenza si rivolge anche al magistrato imponendogli una specifica regola deontologica evitare cioè di assumere comportamenti che possano minare la sua libertà di coscienza
E in questa dimensione anche le condotte private possono rilevare i fini deontologici se in quanto esse possono influire in interesso pregiudizi in grado di principi sulla libertà consci di coscienza ma soprattutto sull'onestà intellettuale del decidente
Noi sappiamo quanto siano ampi i nostri poteri di poteri del giudice del giudice amministrativo in particolare ma se questo è vero a tali poteri non può corrispondere un'assunzione di responsabilità che ovviamente non può ricadere il circuito di legittimazione politica ma deve trovare altrove la sua fonte di legittimazione e tale fonte non può essere che individuata da un lato dell'affinamento nella padronanza della tecnica
Ma dall'altro anche nella sede la costruzione di un sistema di riferimento etico deontologico capaci di arginare ogni forma di arbitro che possa derivare dall'esercizio della cosiddetta discrezionalità giudiziaria
E soprattutto ogni forma di condizionamento anche di apparente condizionamento che possono offuscare l'immagine di terzietà o anche più semplicemente di serietà del giudice
C'è un tema di fondo quindi che proprio di ogni società che dal quale nessuno che faccia parte di una società al quale nessuno può sottrarsi che quello dell'etica pubblica
Max Webber diceva che la chimica pubblica si concentrava sulla sul concetto di dovere si basava sul concetto di dovere professionale quindi sull'individuo sul legame che l'individuo sente nei confronti della sua procedura professione
E in un bel libro una teoria della giustizia
Più di recente John Rawls
Nel considerare la giustizia come il primo requisito delle istituzioni sociali sottolinea il rapporto tra etica pubblica uguaglianza del godimento delle libertà fondamentali ed è bene essenziale sostiene che alla base della Società c'è un accordo diretto a tal fino che deve essere salvaguardato dalle istituzioni fondamentali
Tenendo conto lui segue il pensiero di dell'Autore s'statunitense nove Jack che
Ciò che centrale la tutela dei diritti individuali e che siano considerati inalienabili e non negoziabile all'interno di una comunità
Ora per quel che ci riguarda
Più da vicino l'etica pubblica nasce in realtà dall'incontro tra l'etica e la sfera pubblica ed è noto in qualche modo la moralità delle istituzioni per la rabbia l'espressione del titolo libro di Sebastiano Maffettone
Per il giudice l'etica pubblica sostanzialmente cultura della giurisdizione l'Impact anzianità del giudice richiede un processo in qualche modo di neutralizzazione delle proprie convinzioni
Delle proprie concessioni un distacco dalle proprie esperienze una terzietà l'indipendenza sostanziale nel conciliare nel proprio comportamento universale e particolare
E poi il giudice amministrativo incontra una pluralità di interlocutori non siamo isolati
Nell'ambito di una società regolata e amministrata ecco che l'etica pubblica del politico l'etica pubblica del giudiziario latina pubblica l'amministrazione si tengono tra loro
Allo scopo di fondare un quadro capaci di vivere insieme coesione sociale e pluralismo dei valori c'è quindi un discorso etico di fondo cari colleghi che credo ci riguardi oggi più che mai
E riguarda tutte le magistrature che noi dobbiamo avere il coraggio di porre al centro della nostra riflessione di oggi ma anche soprattutto della nostra azione di domani
Consapevoli che la magistratura e la nostra in particolare il dovere che risiede in capo ogni singolo componente di antenato quel prestigio che la giustizia amministrativa ha progressivamente acquisito
Nella storia delle tutele del nostro Paese che però non costituisce una rendita autonoma di posizione non oggi meno che mai ma richiede piuttosto un'attenzione l'impegno serio e costante in ciascuno di noi
Io ho fatto riferimento all'etica che non è frutto un discorso semplicemente morale peggio ancora moralistico
E ha fatto riferimento all'etica pubblica cioè a quel complesso di doveri che dovrebbe informare i comportamenti di tutti coloro che rivestano funzioni pubbliche perché per questi cioè per noi
I comportamenti possono influire nella sfera pubblica sanno ben poco netta quella che Russel chiamava la linea di demarcazione tra morale privata e morale pubblica
In giro si afferma che l'Europa sia in declino personalmente io non credo in questo tramonto o quanto meno nella sua ineluttabilità
Credo anzi che il ruolo delle corti sia centrale proprio nella costruzione di un ordinamento europeo capace di sopravvivere alla contingente crisi istituzionale
E politica dell'Unione grazie alla riaffermazione all'applicazione costante di principi generali e condivisi e di diritti fondamentali che proprio per opera delle corti sostanze ad un concetto di cittadinanza europea
I cui invece le giovani generazioni dire che sono portatrici naturali native
Però se anche l'Occidente cos'era la all'allora come dire al centro di un tramonto peraltro infinito perché ricorrente nella storia e l'Occidente
Credo che il suo più importante lascito annui in questo è un orgoglio credo essere giudici è nel potere frenato bilanciato e l'autolimitazione dello Stato attraverso ricostituzione dell'esistenza di una magistratura plurale libera indipendente
Però di una magistratura che sappia usare il suo potere con determinazione ma con prudenza con decisione ma coltivando la virtù del dubbio aprendosi al confronto con l'altro nel processo che luogo del conflitto tra le parti e del confronto del giudice connesse un giudice che intanto può decidere perché terzo imparziale
Lei in quest'ottica che terzietà imparzialità costituiscono creano un vero e proprio bene pubblico che il giudice ha il dovere di salvaguardare
E l'ambito etico del giudice amministrativo segnatamente in questo caso il Consiglio di Stato non solo non va dismesso ma nemmeno va modificato nell'esercizio della funzione consultiva
Una funzione voluta dalla Costituente in una visione complessiva della giustizia nell'amministrazione che sorta come consulenze come consulente
Come consulenza al potere esecutivo facente capo al sovrano si è venuta a progressivamente trasformando sia sul piano normativo sia sul piano della prassi costituzionale
Venendo oggi a configurarsi come consulenza prestata agli organi dello Stato comunità in funzione neutre di garanzia e quindi abbisognevole del medesimo habitus disse terzietà propria del giudicare come si declina nella vita quotidiana il giudice il senso dell'etica pubblica nessuna ricetta e meno che mai pre necessario riflettere su questo tema senza accantonarlo of considerarlo astratto perché astratto non è la prima declinazione credo siano i contenuti del nostro lavoro diritti inviolabili dell'uomo diritti civili sociali fondamentali diritti di nuova generazione ancora libertà costituzionalismo e pluralismo
Queste nozioni costituiscono il perimetro teorico sempre più largo da arare infinitamente nel concreto della nostra attività
Che dal terreno classico del sindacato sul potere amministrativo si confrontò ormai con il complesso dei valori costituzionali ed europei
La seconda declinazione nella responsabilità di una solida proficua formazione professionale cui nessun giudice dovrebbe sottrarsi quando si dice che c'è sempre qualcosa da imparare non si dice una banalità
La formazione professionale attribuisce una responsabilità in primo luogo a Chieti dove riorganizzarla facendo riferimento alla competenza tecnica comprovata e non ad altre considerazioni di chi sia chiamato a condividerla con i colleghi
Al tempo stesso però magistrato responsabile partecipa alle attività di formazione senza cadere nella supponenza di chi ritenga che il collega più giovane per esempio
Abbia poco da insegnare agli perché così in primo luogo non è vero il collega più giorni più sensibili a cogliere le trasformazioni del diritto
In secondo luogo l'atteggiamento di supponenza non mi pare eticamente responsabile in un contesto in cui la condivisione del sapere e migliorare la nostra capacità di fare sentenze di rendere giudizi oltre che incrementare il tasso di appartenenza al corpo della magistratura
E non sarebbe male che si incrementa se il tasso di formazione comune condivisa con l'avvocatura
E siamo la terza declinazione dell'etica pubblica il rapporto con le parti del processo e quindi nel nostro sistema con la difesa
I rapporti da magistrati avvocato De devono essere improntati a comuni principi di etica professionale non parlo ovviamente di quelli degli avvocati peraltro mirabilmente illustrato al presidente del Consiglio nazionale forense dell'inaugurazione l'anno giudiziario
M'interessa l'evidentemente i rapporti dei magistrati con gli avvocati del processo
Il giudice ha chiamato alla decisione e presidente un collegio deve garantire la speditezza del processo e prendere in considerazione le isole stanze strettamente funzionali all'andamento giusto del processo
E nella sua responsabilità evidentemente ma tale responsabilità implica ancor più il dovere del massimo rispetto anche formale dei difensori in udienza come normalmente avviene e implica un'attenzione ai profili organizzativi dell'udienza e più in generale degli uffici giudiziari
Come dimostra la positiva esperienza di avvio del Pat richiede uniformità di prassi all'interno degli uffici giudiziari ciascuno dei quali non può costituire una moto monade
Allocati i giudici sono insieme nel processo il diritto di visualizzare frutto del loro lavoro congiunto e del loro dialogo del loro confronto e come la tradizione secolare maturate in queste Aule dimostra cultura giuridica formazione professionale confronto corretto con l'avvocatura in sintesi la figura di un giudice umanista colto umile aperto empatico
Studioso ma capaci di coltivare il dubbio che si senta parte d'una ragione pur pubblica che prende corpo solo con l'attività complessiva di tutti formanti dell'ordinamento giuridico
Un giudice quindi all'altezza dei tempi un giudice però anche affidabile per la società che viene che sia tale ma anche appaia tale un giudice come dicevo prima pluralista in un mondo plurale che però abbia la consapevolezza di essere protagonista di una società che aperta
Del senso immaginato da persone quali sviluppato Karl Popper in cui sia garantita c'è la partecipazione di tutti ai processi decisionali in cui non vi sia spazio per tendenze autoritarie o più semplicemente personalistiche
Un giudice però che sappia coniugare distacco e passione passione attenzione per la vicenda portata sul giudizio che ne vicenda fondamentale per la parte del giudizio mondi Sacco densa che gli consenta di essere immune da condizionamenti e convincimenti personali
Un giudice all'altezza dei tempi deve saper accettare anche alcune limitazioni alle propria sfera di libertà
Non può avere un proprio pensiero che non sia in linea con i valori fondamentali fosse alla base della costituzione su quel giurato e delle carte europee
Non può liberamente manifestare il proprio pensiero se questo pensiero sia riferibile alla propria attività giudiziaria o se possa esser letto anche solo strumentalizzato in modo che ne risulti appannato la sua terzietà
Non può frequentare abitualmente chiunque tutte le volte in cui queste frequentazioni possano ripercuotersi negativamente sulla sua attività giudiziale o possano dare oggettivamente la sensazione che un appannamento della terzietà possa verificarsi
Occorre altri termini resisterà tentazioni di fare di rifiuti pubbliche istituzionali dei magistrati l'occasione per esprimere visioni del mondo opinabili soggettive di carattere politico
Il magistrato deve essere sempre capaci di ispirare l'espressione le proprie opinioni a misura equilibrio competenze pertinenza la responsabilità doverosa però per il magistrato si accompagna al dovere delle altre istituzioni di portare il rispetto per l'autonomia del giudice nel rendere giustizia senza manovre anche solo verbali di lì delegittimazione
Occorre rispetto per le decisioni prese soprattutto per le persone che prendono queste decisioni
Questi concetti tutti tranne l'ultimo che non è riferibile a noi sono contenuti molti codici etici delle magistrature
Quando valigie impose magistrati nell'ormai lontano novantatré se non vado errato
D'adozione di codici etici subito si comincia a discettare di tutto con finissime argomentazioni giuridiche non si parla del senso etico di questa novità diffuso invece in altri Paesi
Delle regole dalle regole di formazione così appare chiaro che l'associazione di categoria non sono chiamati a una funzione creativa
Ma ad un compito che potremmo definire maieutico ovvero di estrazione dalla cultura della giurisdizione dall'esperienza concreta del mondo giudiziario di quei valori essenziali durevoli universali che costituiscono principi e regole
Che si presumono già avvertiti dalla generalità dei magistrati
Qui abbiamo un'altra contraddizione e per miti e degli sottolinea permettetemi di sottolineare
Può forse trovare una spiegazione una differenziazione delle regole di comportamento tre magistrati appartenenti alle diverse magistrature
Ovviamente solo con riferimento alla diversa collocazione istituzionali delle magistrature non certo con riferimento ai valori fondanti di una cultura della giurisdizione e della terza età
Questo principio è stato affermato in alcune sentenze anche della corte costituzionale questo principio di differenziazione
E per quanto ci riguarda entro certi limiti giova una reale presa di contatto con le attività di progettazione giuridiche di conduzione concreta dell'organizzazione amministrativa mediante esperienze che si possono svolgere solo con l'attività extra istituzionali
Però bisogna evitare che queste esperienze inducano per il protrarsi nel tempo la perdita di specificità professionale del magistrato dovendo anzi costituire un'occasione di arricchimento del bagaglio professionale
Ed è doveroso per il magistrato non solo non ricercare o chiedere incarichi professionali che lo dare per scontato ma anche a portare i nessi oltre la propria competenza la terzietà e il distacco dall'esercizio del potere
Che fanno parte della cultura giurisdizione della giurisdizione anche quando viene prestata in altre funzioni pubbliche
E il rispetto per la sua terzietà non solo va preteso dall'istituzione ospitanti ma va anche per seguito dal magistrato
Che deve evitare ogni forma di servitù volontaria o di assoggettamento improprio centri di potere politico ed economico e non deve fare in alcun modo degli incarichi è l'occasione per costruire carriere parallele
Ma per tornare al tema dei codici etici credo sia anacronistica anche poco comprensibile che si sono più codici etici all'interno della stessa magistratura cosa che sembrerebbe delineare visioni etiche del ruolo della giurisdizione amministrativa diverse
Io credo che un confronto tra le associazioni categoria possa condurre alla condivisione di una comune etica della professione frutto di una cultura condivisa della giurisdizione amministrativa
Un confronto onesto e leale che in quanto tale non aspiri a introdurre nel Codice visione ordinamentali
Ho domande e relative eccezioni attinenti a carriola altri profili che poco hanno a che vedere con l'etica pubblica pur appartenendo ovviamente alla più che legittima
Dinamica sindacale
Da questo punto di vista io credo sia il tempo di un codice unico per la magistratura amministrativa che guardi fuori noi e non al nostro vi dico che non può costituire ad alcun titolo l'ombelico del mondo
Una menzione specificava fatta a questo proposito all'associazionismo sindacale fenomeno positivo che favorisce il dibattito e dire soprattutto l'aggregazione tra colleghi in una realtà in cui il lavoro tende a essere prevalentemente solitario
Però i magistrati dovrebbero il cercavi sperare anche il dibattito politico sindacale ha lo stesso spirito di apertura mentale disinteresse terzietà che connota la loro attività
L'associazionismo deve favorire rapporti aperti e di comprensione tre colleghi senza che ciascuno si senta un professionista di doveri altrui specie verso i colleghi impegnati in strutture di servizio alla giurisdizione
Soprattutto l'associazionismo non può condurre alla sindacalizzazione di ogni aspetto della vita del magistrato delle carriere dalle carriera gli incarichi esterni e interni alla giurisdizione profili disciplinari
Ma insomma evitato un associazionismo fondato sull'appartenenza verso l'esterno declinato in una rivendicazione del proprio valore per il solo fatto che si è e all'interno fondato sulla di che meramente distributive che prescindano dal merito delle persone e delle questioni
E siamo all'autogoverno o meglio al governo pomo della magistratura
L'altro non sulle presidenze una composizione fortemente rappresentativa su base elettiva è una peculiarità della nostra magistratura rispetto alle altre di cui dobbiamo cogliere sfruttare l'aspetto positivo in termini di rappresentatività
Vanno invece evitati possibili degenerazioni e questo monito a tutti noi formino tutti noi siamo nel consiglio di presidenza
Quali l'assunzione dieci sono infondate sulla logica dell'appartenenza sugli interessi di parte sui rapporti meramente personali e in particolare andrebbe evitata anni sindacalizzazione di questioni disciplinari ogni logica ricordata nella gestione di tali questioni
Il governatore una della magistratura è un privilegio dicono i magistrati e deve assicurare il fine istituzionale per cui la Costituzione lo contempla
Garantire l'indipendenza guai a servirsene per finalità meramente sindacali sganciate da ogni logica istituzionali sembrerebbe quello che già paventavano nitore Mortati
Nel passaggio da un governo autonomo al Governo corporativo della magistratura che è l'esatto contrario di quello che voleva il costituente un'ultima annotazione
Le regole etiche non fondano di per sé il sistema disciplinare etica discipline rilevanza penale dei comportamenti sono concetti molto diversi però è indubbio che a presidio delle regole deontologiche
C'è bisogno di un efficace sistema sanzionatorio che sappia essere tempestivo e rigoroso e possibilmente condiviso
La reazione pronta fatti sanzionabili a tutela dell'immagine della nostra magistratura di tutte le persone perbene che vi lavorano
Immagine che non può essere appannata da comportamenti di singoli mi riferisco a quei comportamenti un giudice non poté venire che inammissibile sminuire o addirittura giustificare che rendono incompatibile la permanenza di un giudice quanto meno in una determinata sede giudiziaria
E che è importante che il corpo giudiziario sappia isolare e che è fondamentale che l'organico governo sappia prontamente sanzionare avendo riguardo solo ed esclusivamente al fatto commesso
E alla sua ricaduta negativa in termini di immagine e credibilità delle istituzioni giudiziarie quindi della fiducia che i cittadini hanno il diritto di riporre in essa una riforma il procedimento disciplinare è stata non è rinviabile è stata invocata da più parti da più consiglio di presidenza da più presidenti è stata condivisa dal Presidente del Consiglio il giorno del mio insediamento ora spero che questa condivisione possibile portata a compimento sul piano legislativo
Mentre sul piano amministrativo toccherà a noi il consiglio di presidenza però anche a livello associativo isolare i comportamenti che non sono degni di essere riferiti a una corretta cultura della giurisdizione acqua possano della magistratura amministrativa
Occorre una sorta di patto per il governo Palma della legislatura fondato su pochi Manetti condivisi e rigorosi principi di etica della giurisdizione e di deontologia professionale
E concludo scusandomi per per l'occasione di vederci tutti e dico parlarci credo che continuerà nei prossimi giorni che lo fosse unica
La magistratura è non solo quella ministra Akiva mai parlare dell'amministrativa è stata considerata una riserva di eccellenza qualcuno direbbe Litta se non funzionante brutta parola
Ma una riserva di eccellenza che vuole rimanere tale e non riconosciuta da se stessa ma gli altri e tenuta ricercare nella competenza non è l'appartenenza alla propria legittimazione istituzionale
Una competenza sicuramente fatta di competenze tecniche ma anche dico sensibilità istituzionale di apertura verso le diverse culture
E diversi saperi e di capacità di saper cogliere nel punto di vista dell'altro fattore di arricchimento evitando quindi ogni forma di rese autoreferenzialità
E alla competenza deve necessariamente associarsi l'etica pubblica del magistrato in modo che i libri sia percepito come indipendente dalla collettività
Un gol ci deve infine sono un riferimento ai colleghi più giovani che in realtà costituiscono l'anima e il futuro della nostra magistratura e che sono numerosi
Voi siete bravi e la vostra competenza un patrimonio che va preservato perché chi non coltiva le proprie competenze discriminato poter rimanere indietro e a perderle
Ma le competenze si accrescono e maturano non solo nella lettura delle norme dei testi scientifici che sicuramente necessario
Le competenze maturò nel confronto con il collega quello più giovane ancora è quello non posso calciare una parola diciamo più esperto per ragioni di età o diversamente giovane non so bene come definire evitate e cioè che la vostra competenza si traduca in supponenza perché così non trasmittente e non condividete il vostro sapere
Evitiamo di lamentarci per ciò che non va e che troppo spesso riteniamo dovuto perché nulla si è dovuto oltre il tanto che già abbiamo
E la competenza non basta nell'età del disimpegno voi non potete permettervi il lusso di essere disimpegnati né di essere portatori di un impegno spaesato
Come titolo Ombre libero appartenente a un'istituzione fondamentale della democrazia non siete dei semplici professionisti uno o ci crede in questo lavoro e allora l'orientamento dei comportamenti all'etica del mi disse del magistrato viene da sé
O non ci credete ed è un vero peccato per voi e per la magistratura vorrei ci concludere veramente citando le parole di Bruti Liberati non suo ultimo libro che ritengo riferibili a tutte le magistrature a fronte di una società civile disgrega
E di una politica in crisi credibilità soffia di nuovo in alcuni settori della magistratura un vento di chiusura corporativa con il proporsi quale unica istituzione sana del Paese
Deposizioni chiusura corporativa e di autoreferenzialità tendono a coniugarsi con il populismo giudiziario che può essere devastante e richiama con ferraioli le massime deontologica che sono una sorta di asta la consapevolezza del carattere sempre relativo incerto della verità processuale la prudenza nel giudizio la disponibilità all'ascolto di tutte le diverso forse ragione
In una direi L'arte del dubbio nella consapevolezza di dover decidere e aggiungerei una cultura della giurisdizione nel senso non della separatezza ma dell'unità
Di una cultura delle istituzioni sono così giudice e la giurisdizione potranno avere una collocazione utile che serva tra gli altri poteri e la società
E non tradursi in quella sorta di incubo che Adam Smith Barney avventava nella sua la Ceroni giurisprudenza del ventuno marzo mille settecentosessantatré
Il giudice è necessario e tuttavia di tutte le cose e la più terribile cerchiamo di non di non dar corpo a questo timore Yadan smette
E con questa conclusione grato per l'attenzione dare ufficialmente inizio a questo primo congresso nazionale dei magistrati amministrativi
Allora
Come sapete come sapete la prima sessione non per niente a parte la professionalità di un padiglione magistrato a garanzia dell'indipendenza d'etica pubblica chiederei la cortesia al professore Natalino Irti che ovviamente non ha bisogno di presentazioni se può accomodarsi qua ringraziandolo fin d'ora per aver accettato di buon grado come lui stesso forse spiegherà
La l'invito a attenere alla prima delle relazioni nel nostro congresso grazie
Quando il
Presidente Patroni Griffi
Annunciato
Dal caso e stimatissimo Marcolin pareri
Mi ha proposto ti partecipare a questo congresso
Mi sono sentito smaltito
Finanzia temi così gravi e solenne
E così lontani
Dai consueti ambiti di studio
Poi in una conversazione di salotto
Il presidente Patroni Griffi
Con l'obbligava un tre cortesia che ieri coppia
Mia
Però proposto punte ma riguardante il linguaggio allora nascosti al presidente che avrei colto questa preziosa
E memorabile ospitalità
Per offrire
E sottoporre al giudizio disco sì autorevole adunanza le linee
Di un libro che
Eh già in stampa
Non è questo un annuncio pubblicitario
Ma soltanto la spiegazione Tel attorno fosse troppo perentorio e troppo netto che gli ascoltatori possono avvertire in talune mia proposizioni
Prendiamo l'inizio
Da un interrogativo
Che può apparire estraneo
Al nostro tema
Che cose
L'altro a virtù della coerenza
Coerenza non indica soltanto un carattere
Uno stile di vita e di condotta
Ma e anche un criterio logico
Che si è insieme
Le composizioni di un sistema religioso linguistico giuridico che sia
è coerente un sistema se le proposizioni si appoggiano l'una all'altra si connettono l'una col altre
L'esercizio del Cosenza
Determina la fiducia
Più volte nel discorso introduttivo del presidente
Ho avvertito il ricorrere dell'aggettivo affidato
Un giudice affida
Che cosa determinarla affidabilità
Baffi d'abilità
è suscitata dall'accoglienza
Cioè dalla che Isa che talune regole assunta nell'ambito di una comunità
Siano
Osservate e applicate in una contiguità di significati
Lo ha vediamo oggi
Misura alle la dote Tellaro coerenza e la dote della fiducia nel campo del linguaggio
Sono lieto che questo tema non appaia così solitario
E in questa adunanza perché anche il presidente Severini si fermerà sui problemi del impaccio
Allora
Quale
La condizione
Di chi si volge ad altri
Mediante la parola
Ecco immaginiamo
Il legislatore il come un parlante il supremo e sovrano ho parlato
Colui che parla vuol farsi Catti
Farsi capire
Si rivolge ad altri
E
Vuol farsi capire conta sulla comprensione
Del destinatario del proprio messaggio
Questo farsi capire
Implica che tra il parlante l'ascoltatore ci sia un fatto intermedio
Perché oggi
Abbiamo ascoltato il capito
L'intenso discorso introduttivo del presidente Patroni Griffi
Perché mi illudo oggi
Di ascoltatori intendo nove parole che esso ha pronunciato
Perché
C'è un fattore intermedio
Tra chi parla e chi ascolta
Un contributo di eccezionale importanza
A questo tema
è venuto da un grande loro tolgo svizzero
Ferdinando è sostituito da
Che in un corsi offre salti
Nell'ordine eccitano Virgin Rail vera ai primi del secolo scorso
Introdusse la distinzione tra langue e Paolo
Lingua ettaro ora la India
Indica il vincolo sociale
Inter soggetti
Soffio il percorreva ad una metafora molto efficace bisogna immaginare
Che
Tento ciascun membro di una comunità ci sia il medesimo dizionario
Quindi che dentro votino quindici ci sia il medesimo
Lezioni questa è l'allarme il dizionario custodisce e mette a disposizione dei fruitori voi l'allarme
Ole è invece l'atto individuale espressivo
In questo momento io prolunghiamo Paolo come attingendo le dall'alla questa
Fiordaliso
Come distribuito il ciascun
Ascoltatore gli
Vista Sala
è molto importante
Che la distinzione falange e fare oltre sia stata accolta
Taxi studi di linguistica in Italia
E in una stagione che può collocarsi
Nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale
La tradizione degli studi linguistici in Italia è altissima
Tale dal gareggiare con nelle scuole e la tradizione del tedesca
Vorrei soltanto rammentarle
I contributi di due maestri fiorentini
Giovanni Nencioni e Giacomo Devoto
E di un alle aumentano Antonino Pagliaro alto Antonello Baia o non ha nulla a che vedere collo l'eminente amico Antonio Pagliaro che è studioso del diritto penale
Però sull'onnipotenza di Dio
Allora
Maestro fiorentino Giovanni Nencioni Giovanni Nencioni non a caso era stato allievo e Pirovano mandare
E pubblicò anche un monografia sull'intervento processuale
Poi si dette agli studi di linguistica
E introdusse nei medesimi il concetto di istituzioni
Dice la lingua è una istituzione
Così apriva il cammino per il trapianto del Lessico giuridico negli studi di linguistica
Il parallelismo fra
Lingua il diritto è antico
Qui sia un capitolo
Di grande rilievo
Ossia i linguisti
Trasferiti scollo nel loro ambito di studi
Il Lessico
Dei giudici Ingrosso Lessico e Alvar Giovanni Nencioni definisce la lingua come una istituzione
E
Ancora più importante già con molte volte giunge appartati
Legalità linguistica
Si parla di legalità linguistique
Perché
Venne
Ce l'ha piantato un lessico giuridico dai nostri studi nell'ambito della linguistica si voleva
Assente male la funzione normativa della lingua
La lingua non è un oggetto di cui il parlante o l'ascoltatore abbiano
La piena disponibilità
La lingua zinco fa
La lingua svolge una funzione normativa
Ecco la legalità linguistica
Aggiornata composta da Giacomo Devoto
In che cosa consiste
La legalità linguistica
La legalità linguistica
Consiste in ciò
Che parlanti dell'ascoltatore si ritrovano
Nel medesimo sistema di segni
O più decisamente si trovano nel medesimo dizionario
Questa è la condizione
Imprescindibile
Del comunicare
Noi intanto pubblichiamo intanto siamo capiti dagli altri in quanto
Noi e gli altri ci ritroviamo nel medesimo sistema linguistico
Nella unità vincolante di una lingua
E vedremo quali sono gli specialisti
Sul terreno dalla interpretazione giuridica
Nella unità vincolante
Di
Un
Lingua
I grandi
Teorici della interpretazione
Grandi teorici del novecento hanno venne avvertito il problema
Il mio venerato maestro
Emilio Betti
Parlò di
Logica
Della lingua
Disse sincopato l'interpretazione
Soffriva
La memoria torna
Oltre mezzo secolo indietro alle elezioni
A scontrarsi
In una
Augurante la facoltà giuridica per la sapienza e solleva ripeto un Vitellio latino
Senza Us non resta in ferendo sette e s'ossia il significato non giunge alla favola dall'esterno
Ma la prossima volta addentro Tissi un significato e l'opposto cioè al
E lo stesso
Teorico dell'interpretazione del tedesco
Anziché già che viene chiamato in soccorso
Del tradizionale io decisionismo
Lo stesso Gadamer
In un più luoghi nel suo famoso libro Verità e metodo
Ribadisce questa logica
Normativa della lingua
Ribadisce perché la lingua Cheese vincola
Ma signori magistrati caro Presidente tutti i ponti uniscono svincolarmi
è intanto vincolo all'in quanto uniscono
E così è della lingua
E sia dei ticket Gadamer
Riserva hanno un particolare rilievo al senso letterale delle parti
E qui veniamo
Ad uno
Dei passaggi più importanti
Di questo discorso che o il valore di svolgere dinanzi a voi senso letterale
Il senso letterale
Viene
Con frivolo la leggerezza liquidato come una cosa morta
Ma Kiss Crystal senso letterale e un povero esige città un espositore un divulgatore
Il senso letterale
Per la verità è un'altra cosa
E non passo del Convivio dantesco
Quando si parla dei diversi sensi della favola allora nel Medio Evo al problema era affreschi Vito
Ebbene in un passo del Convivio dantesco in luglio già
Lulli terra alle
De sempre andare innanzi
L'ho vista sì come quello nella Cuni sentenza
Tutti gli altri sono in chiusi
Dante
Nella splendida incisività nella sua posa al continua penalità ritenuto bisogna aggiungere dal di fuori nel tempo insomma
Stupenda ma
Fra il senso letterale eh
Uno scrigno Visco
Che insieme nasconde e custodisce il centro disse senso interiore
Ma dentro il sei
Non fuori di sé
Il senso letterale non è una cosa morta
Il senso letterale e questo scrigno a cui non ci avviciniamo nel proposito di attraversa collo
Per raggiungere istanti ulteriori
Che sono
Nascosti e custoditi dedito di
Questo è il senso letterale
Che
Don meno nelle pagine dei grandi teorici della interpretazione
E il senso letterale suscita
Quello che io chiamerei i
L'affidamento semantico
Una formula che propongo agli autorevoli e giovani e meno giovani ascoltatori in questa splendida salta
Affidamento semantico ossia la fiducia del significato delle parole
Stiamo insieme perché
Parliamo oltre ad Antinori
Perché
Attingiamo al medesimo dizionario perché viene un affidamento nel significato
Perché vi è la sfiducia di capirci
La fiducia cioè nella continuità e stabilità dei significati
L'affidamento semantico non può essere tradito
Prima nel discorso introduttivo del presidente Patroni Griffi si accennava a una distinzione
Enunciata in una pagina celebre di un sociologo tedesco tra società e comunità ma comunità e tant'è vero che c'è l'affidamento semantico
Perché
Tutti abbiamo fiducia tutti i Soggetti di una tata cerchia lo impongono fiducia nei significati delle parrocchie
E
Confidando che questa fiducia non sia tradita davanti piena intendo Bertelli
Io immagino già
Il rilievo che può essere mosso a questo elogio del senso letterale
A questo
Primato dell'affidamento semantico
Che non tollera
Le impazienza de auspicio vale a dire
Che non tollera
L'ebbrezza indennizzi niente
Si può muovere questo rimprovero
E la storicità dell'intera
Si può dire
Ma Tucci offre una immagine statica e immobile del fatto
Le quali hanno un significato
Che dura nel tempo fermo Crestani e che possiamo utilizzare soltanto nel loro come dire inizio e Timor oggi con semantico
Qui è importante
Giungere ad un altro concetto
Che in qualche modo è simmetrico all'affidamento semantico ossia al senso lettera e storicizzato
Immagino
Che il presidente Patroni Griffi
Sia molto sensibile
Se ho ben inteso nei suoi parole al profilo di un senso letterale storicizzato
Cioè non di un senso letterale che noi troviamo nel dizionario e che adottiamo per tenerci Saldini insieme
Ma di un senso letterale che conosce anche integrazioni e varianti nel corso del
Quante parole assumono nel Forget negli anni un significato diverso da quello originario
Non possiamo come in tempi di tornare indietro
Al significato originario delle parole
Ma il significato originario a
Preso dentro di sé larvali antistoriche
Ma l'importante è che queste varianti storiche siano
Con invise da tutti i membri di una collettività
Sia un senso letterario alle storicizzato i comune nella pratica e nell'uso linguistico
Soltanto così
Il senso letterale storicizzato può a sua volta suscitare un nuovo affidamento e nuova fiducia
Alla storicità di una struttura
Di una istituzioni semantica e grammaticale che
Non rifiuta
Le varianti ma le porta Elisabetta dentro di sé
Il discorso
Ora dicendo discorso
Che vengo svolgendo mette capo
Alcun certo di un vincolo del sistema linguistico
La legalità giuridica
è insieme
Legalità
Linguistica
Perché il legislatore si esprime attraverso parole
E quindi
O se fa che la legalità linguistica significa anche nel medesimo tempo osservare la legalità giuridica non sono due ma uno perché il mondo del diritto e il mondo della parola
Dalla favola noi non possiamo in alcun modo uscito
E qui tunnel lei
Al
Profilo del giudice affidabile
Che abbiamo colto nel discorso introduttivo del presidente Patroni Griffi
Chi è il giudice ha sfidato
Giudice
Che non rompere la fiducia nella parola
Giudice
Che non è impaziente
Che non è altezzoso nel proprio poté io ITT decisione
Perché il significati delle parole non so uno nella disponibilità dell'ente
L'interprete non è il proprietario del significa
L'interprete tese frasi umile sommesso dinanzi a insignificanti racchiusi nella parola
Ai significati che la parola aveva in origine età a mano a mano assunti nel tempo
Questi
Il vincolo del sistema linguistico questo
La fedeltà alla continuità e stabilità altri significati
Caro Presidente
E signori magistrati
I voi giudici siete
I vigili custodi
Della legalità linguistica cioè nella continuità e stabilità dei significati
Che ci stringono insieme nella medesima comunità grazie
Allora naturalmente ringrazio il professor Irti per questa sua bella conversazione
Del resto lui è un assertore dei cancelli dell'epoca della parola
E quindi è il vincolo
Delle parole medesime però questi cancelli in realtà oserei dire quasi contro la sua volontà secondo me sono cancelli comunque non del tutto chiusi se lo mangia lì esclusi
Come dire apribili
Aperti ovviamente a a a Rocco a novità che non trasformino
Le parole in altro
Da se stesse da quelle io sono sono loro stesse comunque la cosa che introduce a bene la la il discorso di le collega Severini è questo sottolineatura della funzione normativa della lingua
E quindi l'importanza della lingua che non siamo nelle sentenze perché le sentenze sono il modo in cui lui non sono ci vogliamo far capire e fin qua
Ma il modo in cui noi ci dobbiamo far capire che è una cosa invece ben diversa e quindi credo che
Capire che scrivere una sentenza non è la stessa cosa che scrivere un romanzo sia una cosa abbastanza importante per noi visto che questo facciamo tutti i giorni e ora quindi sentiamo Giuseppe severi
Su questo tema è razzismo grazie presidente devo dire che è un particolare onore parlare dopo il professore io ti ma è anche un particolare piacere
Perché ho colto nell'intero suo discorso elementi a livello altissimo di ciò che io cercherò di dire a livello molto più basso ma con l'approccio
Diciamo così autoriflessione pratico che abbiamo noi magistrati quando scriviamo come dicono i francesi di dottrina organica cioè quando riflettiamo del nostro mestiere e dei contenuti che noi che non gli diamo
Ebbene questa del linguaggio ed era sulla stretta connessione con la legalità e il rapporto appunto tra legalità giuridica e legalità tali linguistica
Una questione che ormai si pone e si deve porre all'ordine del giorno
Non riguarda soltanto noi magistrati amministrativi
Voi del dei tribunali amministrativi vuoi del Consiglio di Stato riguarda un po'tutti i magistrati perché la questione della
Dello strumento di comunicazione del linguaggio con cui noi pronunciamo
E fondamentale ai fini della costituzione della sicurezza giuridica
Ed è questo il termine di rapporto cui nuovi oggi dobbiamo guardare sicurezza giuridica è un'espressione che nasce all'inizio dell'Ottocento in Germania sono i giuristi liberali prussiani che lavorano questo concetto Rex sì che era it
Per definire il la virtù del diritto rispetto all'assolutismo del monarca
Questa espressione rimasta latente nel
Nella terminologia germanica e francese e da conosciute conosce recentemente grazie ad due rapporti del Consei detta francese una nuova stagione non in Italia abbiamo sempre preferito utilizzare l'espressione certezza del diritto
Ma la sicurezza giuridica è un qualcosa che comprende ma è anche più ampia del certezza del diritto ed è sicuramente un qualcosa che è più giovedì vuole a comprendere le esigenze della società contemporanee perché la società contemporanea non solo davanti alla giurisdizione ma all'intera
All'intero mondo del diritto a questo bisogno la sicurezza giuridica e il calcolo della affidabilità
Della sicurezza giuridica è fondamentale
In questo il ruolo del giudice è quello di un produttore deve essere il produttore di una sicurezza giuridica in particolar modo perché perché sta nel sua funzione propria quella di sostituire l'insicurezza
Che ingenera la controversia con una sicurezza che la scioglie che la come dicono i francesi talk show che la taglia
E quindi introduce elementi di stabilità di oggettività di prevedibilità dei comportamenti futuri in relazione Allo stesso caso o al caso concreto e così via
Allora il tema della lingua e della forza
Che le parole del giudice pronunciate dal giudice hanno ecco un tema che comincia a diventare davvero all'ordine del giorno
E deve all'ordine del giorno in particolare in Italia dove se ne parla ormai da diversi anni ma tradizionalmente si è considerato questo oggetto
Quasi estraneo alla all'analisi giuridici H quasi estraneo alla giuridicità
Proprio in un recente libro di di tre anni fa il professor Irti diritta incalcolabile ricordò con un approccio molto diverso da quello in uso dei negli ultimi decenni la famosa la famosa proposizione di Montesquieu
Sul letto sul giudice che pronuncia la bocca che pronuncia le parole della legge non di solito
La ricordiamo come giudice bocca della legge e ci dimentichiamo invece l'inserto forse più importante per quello di cui oggi dobbiam parlare cioè le parole della legge
Ed è nell'accento che dobbiamo porre sul tema delle parole che si offrono notevoli riflessioni per quanto riguarda la
Il nostro rapporto con la sicurezza giuridica
Dobbiamo prendere atto di ciò che si presente il nostro linguaggio non è spesso un linguaggio che corrisponde acquista esigenza avvertita dalla società il nostro linguaggio a volte incoerente a volte impreciso a volte ridondante a volte eccessivo a volte e incompiuto a volte contraddittorio
Questi temi sono temi che debbono formare oggetto della nostra riflessione e che debbano guidarci costantemente nel momento in cui diamo le risposte di giustizia
Debbono guidare l'estensore debbono guidare il presidente debbono guidare il l'intero collegio
Ricordiamo che su una cosa c'è diciamo una convenzione di Julie di citare cioè sul procedimento di formazione della decisione che quello scolpito dagli articoli centodiciotto
E centodiciannove del codice di procedura civile
E quindi l'affidamento del munus di redigere la minuta al all'estensore che di solito e il relatore e il la funzione del Presidente come garante della collegialità qui non si tratta di evocare un rapporto di verticalità tra l'uno e l'altro si tratta piuttosto di intensificare un rapporto di cooperazione e di collaborazione
Perché la risposta del collegio sia quelli dobbiamo muovere da un dato da alcuni
Riferimenti giuridici di fondo il primo è quello della Costituzione
Quella che una volta era la prima delle norme sulla giurisdizione doverla dire l'allora articolo centoundici il primo comma della Costituzione oggi è diventato il il sesto comma
Dice tutti i provvedimenti giurisdizionali debbono essere motivati
Questo è un punto di arrivo di un percorso storico lunghissimo che ha molto interessante scrutare andare a guardare
Ma che certamente si conclude con questa idea che la motivazione appartiene al giudice e il giudice collegiale mai usualmente siamo dei giudici collegiali tranne nell'eccezioni Simo caso
Delle misure cautelari previdenziali è il giudice della motivazione la motivazione si imputa all'intero collegio e non si imputa all'estensore
E dobbiamo emanciparci da questa idea che l'estensione della motivazione è sì una sorta di ruolo momento di monocratico situazione della sentenza in realtà non lo è la motivazione dell'astensione della della della decisione appartiene all'intero collegio è questa opera dialettica che deve essere fatta tra il presidente e l'estensore
è finalizzata a garantire esattamente questo
Questa finalità
E allora forse le ragioni che attirano la nostra attenzione sui contenuti della sentenza sono quelle appunto della motivazione concisa della motivazione succinta della motivazione sintetica
Ma oggi ci troviamo noi giudici amministrativi in particolare di fronte ad una disposizione che quella dell'articolo tre del codice del processo amministrativo
Che affianca al dove ieri di sinteticità il dovere di chiarezza
Quindi la combinazione tra ciò che ci dice con questa norma di amplissimo respiro all'articolo centoundici della Costituzione
E ciò che ci dice che l'articolo tre del nostro Codice del processo ci porta e ci induce a a riflettere su sul nostro registro linguistico e sulla corrispondenza che vede esservi in riferimento alla aspettativa di certezza
E ha rifuggire da questa scomposizione della collegialità cui spesso siamo indotti per varie e sedimentate ragioni storiche
E qui permettetemi di andare a scavare un attimo nella storia nella storia italiana e che differenzia profondamente che forse aiuta a giustificare il perché in Italia
All'opposto di quanto avviene in Francia è sempre avvenuto in Francia dalla rivoluzione in poi l'attenzione alla
Motivazione è sempre stato scarsa
C'è stato un lunghissimo evolversi del tema della motivazione nel nel Medioevo i giuristi dicevano che la il giudice perderebbe di autorità se motivasse
E la persona in particolare del giudice che motiva sarebbe se lo fa fatto Hooks
Cioè sarebbe
Affetto da narcisismo perché in realtà la sua stessa posizione che da l'auctoritas al suo al suo esprimersi
E soltanto nel Seicento e soprattutto nel Settecento che nei vari Stati italiani si compone l'idea progressiva della motivazione
In particolare ricordo appunto sul verso gli anni settanta ottanta del del del Settecento i provvedimenti di del ministro Tanucci del reggente Tanucci nel nel Regno di Napoli
Ma altrettanto si può dire per quanto riguarda Milano con le riforme del codice di procedura civile ispirate prima da Maria Teresa e poi dell'imperatore
Giuseppe secondo quindi quando arriva in Francia improvvisamente l'obbligo della motivazione il che avviene con le leggi dell'agosto del mille settecentonovanta e che rivoluzione hanno Rispetto all'atteggiamento prepotente supponente incontinente dei vecchi parlammo
Che si rifiutavano di assoggettarsi all'idea di un obbligo di motivazione in Italia questo modo di esprimere in qualche modo le ragioni della decisione già era sedimentato
Ma era sedimentato e questa è una specie di paradosso in termini diverso
Corrispondenti alle varie realtà locali territoriali
è stato ripubblicato recentemente uno scritto di di un grande giurista il il cardinale De Luca sul linguaggio e che viene utilizzato
Negli scritti giuridici e li possiamo cogliere come la commistione tra logica e retorica sia una caratterizzazione caratteristica dell'intero discorso giuridico
Questo voi negli scritti degli avvocati vuoi corrispondentemente in questi tentativi i primi tentativi di motivazione che vengono vengono espressi nei provvedimenti giudiziari
Ed è probabilmente in questa tradizione nella persistenza di questa tradizione che quando si importa in Italia prima con il Regno Italico poi con gli Stati della restaurazione il modello di giudice che deve dare le ragioni del della decisione
Non si importante anche quella serie molto attenta di regole
Che stanno appunto a trarla giuridicità piena era semi giuridicità che caratterizzano il giudice francese e il suo stile espositivo fatto come tutti sappiamo
Della famosa frase unico un'unica ed è il a tondi per la corte di cassazione del considero per il consiglio di stato
I francesi hanno sempre posto attenzione massima a questo tipo di approccio e nel consiglio di stato francese per esempio la il progetto di decisione che viene portato
Dalla rapporteur alla al collegio è oggetto esso stesso di attenzioni di osservazioni da parte di tutti i componenti del collegio su ciò che è scritto in questa schema che poi formerà la vera e propria sentenza la birra e proprio deciso quindi c'è una tradizione di massima attenzione per la consapevolezza di un principio con il Consiglio costituzionale francese ha detto essere di rango costituzionale per quanto riguarda le leggi cioè il dovere di chiarezza e di precisione
Questo dovere di chiarezza e di precisione corrisponde al dovere del giudice
E quindi il modo di esprimere in Francia le ragioni della decisione è non è altro che lo specchio di tutto questo
Perché perché la decisione deve essere impersonale la decisione deve dar luogo alla calcola verità dei comportamenti futuri
Oso pensare che questa mancanza di una attenzione italiana su questo tema sia dovuto anche alla continuità delle diverse tradizioni territoriali che rammentiamo si è protratta nel
Della giurisdizione ordinaria fino al mille novecentoventitré
Non ero non sono nemmeno cento anni che esiste una Corte di Cassazione unitaria per tutto il territorio dello Stato si registra in alcune delle Cassazioni una tendenza in certi momenti ad imitare il modello francese ma non è una tendenza permanente la conseguenza e che oggi lo stile espositivo
La
La il modo con cui il giudice scrive la sentenza e lasciato in grandissima parte alla capacità individuale dell'estensore
E lo si considera come una specie tacitamente di compensazione dei dall'abuso onere di cui lui egli subisce il peso per il fatto di dover scrivere la decisione
E quello che il controllo sulla minuta da parte del presidente è semplicemente un aggiustamento
Dobbiamo domandarci proprio alla luce di quanto è stato detto dal dal professor Irti quanto questo corrisponda alle esigenze nostri e deve espandersi
Che occorre un come dire un nostro aggiornamento è una nostra riflessione su questa allatta giuridicità ma comunque giuridicità che riguarda ciò che attiene per dirla con Umberto Eco alla forma de il contenuto delle nostre decisioni e che non è cioè soltanto forma dell'espressione
Perché c'è una parte nella redazione della motivazione che non impinge nella dimensione giuridica e quindi nell'offerta di sicurezza giuridica ma c'è un'altra parte che indice di impinge ampiamente
Individuare in modo lineare un confine tra l'uno e l'altro dei due elementi non è cosa facile
Ed è rimesso alla sensibilità di volta in volta di chi scrive
Ma esiste una necessità di guardare a questa dimensione e di guardarla spesso comperando da parte di chi scrive la sentenza anche di chi la corregge una incisiva opera di self restraint
Dando luogo ad un incisiva opera di sempre strette
Questo e anche su questo chiuderemo gli occhi se non guardassimo davvero alla realtà
è un'esigenza che paradossalmente tanto più in dottrina si comincia a parlare di questi tempi di questi temi tanto più diventa avvertita perché nella realtà pratica la varietà di espressione della punto forma del contenuto
Si amplia e io non so quali sono le ragione di questo probabilmente non lo sa nessuno probabilmente risale a prima al
La formazione scolastica del del di colui che diventa giudice ma sicuramente oggi c'è una varietà un ventaglio
Di
Modalità di espressione che comincia a diventare preoccupante rispetto alla quanto più è inversamente proporzionale a ciò che la nostra la nostra società ci ci domanda
Quindi bisogna rifuggire da questa idea della scomposizione da questa idea della moto Como Cartizze azione di fatto e cominciare a pensare al nostro proprio registro linguistico e parlo di scusate di registro linguistico perché spesso noi induciamo anche utilizzare registri linguistici diversi dal linguaggio giuridico e su questo dobbiamo stare molto attenti c'è una tendenza diffusa che si registra
Numerosi provvedimenti ad usare registri linguistici diversi da quello giuridico registro per esempio giornalistico
Quando si dice i giudici no è il giudice organo collegiale e noi non dobbiamo quando ho letto addirittura sentenza dove si fa riferimento a una decisione della Consulta allora tutto questo non va bene perché mostra urna la creazione di un interstizio di uno spazio tra le parole della legge e le parole del giudice
Che ingenera disordine che ingenera confusione e che sottrae sicurezze sottrae legalità su questi temi è ora ormai che riflettiamo e riflettiamo in maniera piuttosto acconcia ora per quanto riguarda il linguaggio del legislatore
Venticinque anni fa o giù di lì non ricordo bene adesso furono fatte il tre famose circolari del presidente della Camera del presidente del Senato e della Presidenza del Consiglio dei ministri sul linguaggio da utilizzare nei testi normativi
Mi domando se non è il caso di rifarsi per quanto è possibile a quelle a quelle circolari e noi stessi cominciare ad elaborare
In termini in termini molto attenti un qualcosa che assomigli a tutto questo
Tutto ciò non è per togliere capacità e incisività al giudice tutto ciò e per rafforzare il ruolo del giudice della società contemporanea
E di questo dobbiamo essere attenti attenti osservatori e capaci interpreti
Quanto più il nostro linguaggio sarà un linguaggio corrispondente alle parole della legge riprendiamo Montesquieu
In questo senso in questo senso non stop discutendo se il giudice deve o non deve essere creativo è un altro argomento e l'ottantuno tanto più il nostro linguaggio sarà credibile tanto più noi saremmo giudici affidabili
E tanto più noi avremmo prodotto sicurezza giuridica e tanto più il nostro ruolo nella società sarà un ruolo accettato e
Accreditato
E quindi lo sforzo che noi dobbiamo fare e già già oggi lo possiamo fare e quello nello stare attenti a tutti questi elementi che spesso si traducono in regole elementare per esempio
Evitare aggettivazioni ed evitare avverbi non i piccoli canoni che sono di grandissima utilità cercare di come dice Perelman di esporre il Giurì il il discorso in maniera un para tattica in ogni potati che ha cioè il separare le proposizioni l'una dall'altra anziché fare una serie di subordinate che rendono difficile l'intelligibilità del discorso e quant'altro
Se ne possono dire tantissime e probabilmente il catalogo è sterminato qualche anno fa il e il presidente Lignani in uno scritto del del presidente civili con uno scritto che poi è stato richiamato dal presidente Cirillo
In un articolo dette una serie di indicazioni ai giudici della terza sezione del Consiglio di Stato fatta di una serie infinita di queste piccole regole forse sarebbe bene che cominciando dal basso
Con e osservando alle ci rendessimo conto e dessimo corpo a questa idea della rafforzare la nostra funzione di legalità e la nostra funzione di rassicurazione giuridica di cui la società ha bisogno
Allora grazie
Grazie anche al presidente Severini certo io credo che sia proprio importante che noi cioè quando io sono entrato in Consiglio di Stato eravamo tante persone diverse ma dopo un po'le sentenze erano tendenzialmente omogenei nel nella forma espositiva oggi non solo dei vari tribunali amministrativi due sistemi più ma anche dentro il Consiglio di Stato le sentenze sono paurosamente diversificate nello stile
Il ora Mitsuko pensare ci sono format per fare le sentenze però che ci sia una omogeneità di stile che ci presenti all'esterno probabilmente sarà proprio per quello creare quella fiducia in chi si legge e che accredita la nostra giurisdizione
Ecco quello che abbiamo ascoltato era un'ampia sintesi del primo congresso nazionale dei magistrati amministrativi italiani che si è tenuto a Roma il sette
E l'otto giugno scorso in particolare abbiamo ascoltato la relazione del presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi sul giudice amministrativo oggi ruolo etica
Responsabilità
E poi dalla prima sessione dedicata professionalità e deontologia del magistrato garanzia
Dell'indipendenza ed etica pubblica abbiamo ascoltato la relazione sulla significato della parola del professore emerito di diritto
Civile Natalino Irti e poi la relazione del presidente della quinta sezione del Consiglio di Stato Giuseppe Severini sulla trasparenza delle decisioni è il linguaggio del giudice la prevedibilità
E la sicurezza giuridica e terminando nel così anche per questa sera la puntata dello speciale giustizia che iniziata con un'intervista al professor Bartolomeo Romano sulla bufera che ha travolto il consiglio superiore della magistratura l'Anm l'intera magistratura italiana per effetto di quanto emerso dall'inchiesta
Di Perugia quindi ci fermiamo qui finisce qui anche questa
Puntata a tutti grazie per nell'attenzione da Lorena lusso da una buona ascolto dei successivi programmi di radio radicale