Caffeina Festival 2019 - Memorie di un rinnegato

Allora buonasera
Vennero uomini arrestati ma altri pervenuto a Giampiero Mughini
Graditissimo ospite
Dicevamo prima comunque un un ritorno per lui a Kasserine un ritorno a Viterbo sono passati diversi anni dall'ultima volta e quindi è un un piacere doppio Carlo con noi questa sera di ad inaugurare questo festival che come avrete avuto possibilità di vedere sfogliando il programma interamente ricco di di appuntamenti e questo ci rende particolarmente felice di iniziare con Giampiero Mughini
è sicuramente un motivo di di vanto di orgoglio di felicità per per tutti quanti noi e siamo qui con Giampiero per parlare del suo libro che si chiama Memorie di un rinnegato edito da Bompiani ne approfitto subito per ricordarvi che il il libro è in vendita al banchetto lì lì in fondo poi Giampiero si si fermerà per un per un firmacopie per chi acquisterà il libro
E siamo qui per parlare di di questo libro come hai detto tu evitiamo di fare presentazioni giri eccetera eccetera entriamo diretti nel nell'argomento
Dico spendo solo due parole per dire che è un è un libro che profumatamente di di libertà
E libertà di pensiero una libertà è una lucidità intellettuale di cui credo soprattutto di questi tempi sia sempre più più bisogno e
Inizio questa chiacchierata quinte facendo in realtà partendo da dalla fine è vero che questo sarà il suo ultimo libro convintissimo
Beh nello scrivere questo libro questo libro è un autobiografia
Ma è l'autobiografia di una persona dentro quel momento
Storie col civile culturale che è stato il momento dell'Italia da quando io ho avuto nei primi vent'anni cioè negli anni Sessanta ad adesso quindi è un racconto
Fatto in modo direi abbastanza diretto abbastanza sciolto le cose più nette sono e meglio è
Si possono dire si possano dire le cose meglio con cinque parole che non con dieci e contare che non con cinque e quindi ho messo in questo libro tanta roba
Poche pagine per una vita mettendo in un libero tante cose direi
Il perché è il meglio della mia vita in incontri la mia formazione i miei errori
La mia libertà questo sì destra ha detto la prossima volta etichettare
I conti con la mia lettera gli ho fatto i questo libero non so la prossima volta se mi verrà di
Di dire qualche altra cosa io spero di sì ovviamente
Però questo credo che sia un libro un leale
Leale verso il lettore perché non nasconde nulla non enfatizzare nulla e pur essendo un'autobiografia non ha nulla di vanitoso
Perché quello che è accaduto a me poteva accadere a un altro eccetera e così via
Naturalmente per un ragazzo che ha trent'anni in un libro del genere forse non è facile da
Perché lui non c'era quando hanno ammazzato Moro per dirne una
Non c'era che so io ai tempi del maggio francese per dirne un altro non c'era ai tempi in cui Craxi ruppe l'egemonia comunista nella sinistra italiana
E invece tutti questi sono episodi focali per questo racconto per questa autobiografia per questo documento leale di cui ho detto
Certamente mi aggancio a quello che dici per dire
Allo stesso modo che invece appunto da quasi trentenne ecco
è stato un piacere leggerlo per chi un minimo comunque si si interessa segue le vicende di di questo Paese in un modo un pochino più attento rispetto alla alla superficialità anche che ci che ci circonda
è sicuramente una un modo per avere una gli strumenti ecco dai anche degli strumenti per interpretare certi certi fatti certe dinamiche in cui è vero non c'eravamo ce le hanno sempre raccontare nella maggior parte dei casi nemmeno si studiano a scuola
Però ecco diciamo che leggere questo libro ti fa veramente entrare dentro quel tempo dentro certe vicende di cui Giampiero già accennato
Procedendo per per creati diciamo ti chiederei di vitigni parlarci di di Luciano Della Mea
Ti chiedo che cosa avresti fatto vent'anni dopo cioè oggi invece di di spedirli quella lettera con la quale poi apri il libro e che questo rapporto con Della Mea fa porta a fil rouge per tutto il racconto
Beh Luciano Della Mea è uno di quei personaggi che sono stati cruciali al tempo della mia giovinezza
Lui era Pisanu fratello di Ivan Della Mea che è un cantautore molto noto e Luciano Della Mea era stato una sorta di fratello maggiore Terme
Io vivevo allora in provincia e avevo un po'il Complesso del provinciale
Cioè di quello che stava lontano da dove le cose principalmente avvenivano si sviluppavano eccetera nella mia città a Catania quando io avevo vent'anni i libri arrivavano
Venti giorni dopo
Perché non a Roma e a Milano venti giorni dopo e io bruciato di questa cosa
E i giornali al mattino gli andava in edicola le dieci dieci e mezza e talvolta non erano arrivati era un'epoca capite gas immensamente diversa
Da quella di adesso che esse succede una cosa a questa bottiglia se succede una cosa questa bottiglia alle diciannove alle ventuno e otto minuti
Alle ventuno e dieci minuti gli schermi di tutti i telefonini
Sono già pieni delle immagini delle spiegazioni del perché e questa bottiglia non so che ero
E già alle ventuno e dieci alle ventuno e venti la notizia è vecchia perché nel frattempo un'altra bottiglia non so che cosa le è successo ecco questo mondo nel quale voi vivete nel quale vivono i vostri figli
Nel quale vivono i vostri fratelli era abissalmente diverso dalla un tempo al tempo nostro quando una cosa era valida per venti giorni il tempo mordi più forse di più noi non avevamo io a casa nostra non c'era neppure la televisione perché non amo i soldi di che tenerti c'è la ma insomma quel poco che c'era aveva questa questa lentezza questa lentezza nella lentezza ci sono aspetti positivi
Perché nella fretta che tutto si consuma si brucia che quello che è successo avantieri ormai non ce ne importa più nulla tutto questo è spaventoso se voi ci pensate
Allora Luciano che per me lui stava Pisa Pisa era la sede di una università importante era una sede è la sede di una contestazione giovanile molto importante nacque Lotta continua da quella contestazione e Luciano era per me è un fratello maggiore ve l'ho detto
Ed era un collaboratore importante della rivista che io avevo fatto a Catania fare a Catania una rivista non era così facile
La mia re è stato una delle riviste che hanno modellato il destino il cammino di una generazione io ho detto un amico assoluto
Poi come si
Sempre succede arrivati gli anni Ottanta eccetera i nostri rapporti si sono allentati
Non tutto dura allo stesso modo e per sempre certo che io continuavo a volere bene a Luciano ma i nostri rapporti si sono allentati
Io l'ho visto l'ultima volta un dibattito al Pisa
Dopo che erano stati arrestati alcuni militanti
Di Lotta continua accusati dell'omicidio Calabresi ci fu un dibattito io sono andato a quel dibattito è l'ultima volta che ho visto Luciano in carne e ossa
Sarà stato il mille novecento ottantotto ottantanove
E poi non l'ho più sentito finché non mi arriva una lettera
Una lettera che io ho aperta ho aperto con commozione perché lettera di quello che comunque era un amico
Da attuatori per sempre nella mia anima apro una parentesi io un certo disprezzo
Dei tatuaggi odierni che tutti metti L'Aquila l'albero o quello che o anche il nome di una donna
I tatuaggi ognuno se li fa da sé nella propria anima io sono molto più tatuato che non questi ragazzotti e così via li chiamo ragazzotti perché non meritano di più
Molto più tatuato Masson tatuato da cose che poi metto e tolgo dalla mia anima no perché se tu scrivi invece Giuseppina sulla tua gamba o sul tuo Braggion poi non lo puoi togliere più
E magari Giuseppina dopo vent'anni non è più chissà quale Giuseppina
Allora è il nome che Luciano era tatuato nella mia anima mi arriva questa lettera bernese
Beve un paio di pagine
E poi il finale
Sono due righe che io giudicato offensivi offensive perché mi arrivavano da una persona mentalmente cara mi dice e tu che te ne stai acquattato in disparte
E sax voleva dire che io non partecipavo chiude i Problemi della situazione generale del paese e me ne stavo in un angolo acquattato essa sicuro
Ora è vero che io me ne stavo in un angolo perché non partecipavo degli entusiasmi di nessuno
Di nessuna delle sette in campo capisci nel mille novecentottantanove era furibondo lo scontro tra lo schieramento mille novecentonovantanove
Furibondo tra lo schieramento berlusconiano e lo schieramento di sinistra o cavo o come lo volete chiamare io non hanno niente a che vedere né con l'uno né con l'altro ma certo non me ne stavo saggistico
Perché uno che lavorava duramente e che coltivava la sua indipendenza con sacrale
Religiosità
Allora io ho ritenuto questa lettera offensiva e glielo restituì
E allora istituite a glielo restituita dicendo Luciano quando mi è arrivato questa tua lettera sono andato a frugare fra le mie carte e fra le mie carte ho trovato tra l'altro la fotografia di tua moglie la fotografia di tua moglie che tu mi manda Asti quando tu moglie era appena morto e e io ne scrissi su un giornale a ricordare l'amicizia per invidia perché si chiamava lì
E allora Sivori mandato questa lettera e poi Luciano dopo un anno e mezzo è morto e quindi non c'è stato più nessun contatto tu mi chiedi che cosa farei adesso Beck certamente adesso passato tanto tempo è facile rispondere gli avrei risposto dicendo Luciano perché tutte le e io me ne stia qui Sacchi Cetto avrei fatto questo ma allora a me parrebbe come una coltellata come una sberla data mi da un amico da un amico talmente importante quindi era una sberla grave capi
Il mio rimandarli
Affetto
Non era certa una reazione come posso dire no tutta
E più volte nel
All'interno di questo libro dice che questo come successo passando per compagnia attiva stato sin da subito un titolo Fortunato no
Non possiamo fare a meno di che Carlo memorie che ho rinnegato quindi ecco perché Puccini è stato definito rinnegato
Schivato raccontarci anche quell'episodio di ieri cocci ottomani sì io lavoravo in televisione ad una trasmissione su RAI uno quindi su sul canale allora il più popolare della televisione popolare
La lavoravo ad una trasmissione che si chiamava Ieri Goggi e domani
Una trasmissione condotta da Loretta Goggi che è bravissima e che è una interprete un'attrice una cantante che voi tutti conoscete
Alla fine di ciascuna puntata le puntate cominciavano alle diciotto un quarto il finivano poco prima delle venti
Poco prima del telegiornale
Nell'ultimo quarto d'ora arrivava un ospite importante
Si affiancava Loretta Loretta era una distanza come tra me e quella lampada Loretta era lì in piedi con un ospite accanto lì all'altezza di quella lampada e io ero seduto su una poltrona eccetera
Stavo ad ascoltare quello che si dicevano Loretta con questo ospite che in questo caso era il regista Marco Bellocchio
Di cui tutti dovete andare a vedere questo magnifico ultimo film Buscetta che però non si chiama Buscetta ma è un film su Buscetta
E allora e si chiama esattamente il traditore allora e Marco Bellocchio io lo conoscevo bene è una la sostanza delle cose però non c'eravamo mai visti de visu
E Marco Bellotti era stato un registra un sodale della mia giovinezza I pugni in tasca erano stati per noi una pietra miliare pietra miliare della nostra formazione sentimentale
Marco Bellocchio allora quindi un però Marco Bellocchio aveva al suo attivo io direi al suo passivo il fatto che il primo maggio del mille novecentosessantanove e quindi vent'anni prima della trasmissione con la Goggi di cui sto parlando
Vent'anni prima il primo maggio del mille novecentosessantanove era andato lui e tanti altri in Italia l'affare dei cortei dei di un gruppetto di estrema sinistra un gruppetto
Marxista-leninista particolarmente scalcinato e grottesco
Ripeto scalcinato e grottesco questo gruppo marxista-leninista si sfilò per le piazze per le vie per le piazze di Milano di Roma di Torino
Di Catania della mia città dove io meglio di Cordova come se fosse adesso in tutto il loro orrore
Pone i grandi le grandi difficoltà gigantografie distali né di mano cioè di due dei maggiori criminali politici del Novecento
Allora io gli dissi garbatamente Bellocchio lei cosa pensa adesso vent'anni dopo del sesta esso che sfilava sotto i faccioni distali e di mano e lo è poteva rispondermi in tanti modi e lui scelse il seguente modo risposta secca secca sempre meglio aver fatto questi cortei che non essere un rinnegato il rinnegato era lì ero io
Io non penso che la la il canale Rai Uno Loretta Goggi fossero la la sede giusta per continuare questa discussione io penso che la sua risposta fosse idiota e volgare
Ma lo ringrazio di quella risposta perché mi ha dato il titolo di questo libro e per un libro il titolo conta molto l'UDC sempre se
Leggo velocemente un passo per allacciarmi la prossima domanda
Voi lettori odierni
Dovete capire che per noi ventenni degli anni sessanta l'ingorgo stava esattamente lì
Nel fatto che ci piaceva la parola socialismo se non addirittura la parola comunismo ma che non ne volevamo sapere che quelle parole e quelle speranze così cariche di romanticismo
Fossero imbrattate da quel che era stata ed era tuttora all'URSS reale
Il paese dove era ogni presente la polizia politica e sterminato l'universo concentrazionario il paese dove erano stati fucilati gli stessi compagni Pilotto dilemmi in dov'erano sassi nati poetiche scrittori
Gli scrittori che lo raccontavano appuntino quell'orrore li avevo letti tutti
Tutti
Da questo punto di vorrei chiedere questo ingorgo che di cui parli appunto soprattutto in queste righe come si poteva superare e come è stato poi effettivamente superato
Se l'esito della seconda guerra mondiale era stato tale che la coalizione vittoriosa subito il era formata da due anime quanto più diverse
Diciamo occidentale
L'Inghilterra l'America
Il Canada
Una parte della Francia una parte della Francia eccetera e poi l'URSS
Quando scoppia la guerra la guerra tra la Germania e l'URSS perché in quel momento che si forma l'alleanza
Quando i tedeschi attaccano l'URSS
Winston Churchill il leader inglese che considerava Stalin un criminale
Non smette di considerarlo un criminale ma pensa ovviamente che i nemici del suo nemico diventano suoi amici
E quindi nasce l'alleanza la strana alleanza tra le democrazie occidentali è il regime
Staliniano e l'esercito dell'Unione Sovietica
La realtà è che quando scoppia la guerra è difficile dire se fossero peggiori le condizioni di vita
In nella Germania nazista
Che nella e URSS staliniana
Nell'URSS staliniana per darvi un dato nel mille novecentotrentasette
Erano state fucilate settecentocinquanta mila persone settecentocinquanta mila persone capisco che in URSS sono molti ma settecentocinquanta mila persone sono tante
Tanto più se pensate che tutti questi erano innocentisti mi delle accuse mostruose che venivano loro rivolte
Quindi l'URSS l'orso che vince la guerra contro i Little per e la lince pagando un prezzo molto alto
E però non è che per questo era divenuta una forza del bene
Hai capito mentre invece per i Comunisti italiani per i comunisti di tutto il mondo
Il punto era che l'URSS era la forza del bene e anzi il male era rappresentato da Inghilterra America democrazia cristiani in Italia
Devo crolla in Francia eccetera il male era rappresentato da loro
Quindi la predicazione dei domani che cantano del socialismo di una vita migliore eccetera di una condizione in cui tutti gli uomini sono eguali ma
Eccetera questa predicazione era infetta né dal fatto di venire da gente che fungeva da agente propagandista del regime staliniano cioè dell'orrore del comunismo reale
Ecco per quanto mi riguarda io le due cose non le ho mai confuse sono stato sensibile era un ragazzo non ero molto esperto eccetera a tutto il Romanticismo che avvolgeva
La predicazione socialista l'idea di una società fatta di eguale e così via
Io oggi non non credo che sia possibile una società del genere le diseguaglianze esistono e in sé e per sé non sono micidiali
Noi non siamo tutti eguali ognuno di noi ha le sue caratteristiche capisci
Quindi non devi a cercare di rendere tutti eguali devi far vivere una società in cui il fatto di non essere uguali che sia un elemento
Non asfissiante che non punisce nessuno eccetera
Quindi quando il comunismo poi è caduto è crollato nel disonore perché io ho avuto vent'anni
Negli anni Sessanta e parlavo così come ne parla oggi dell'URSS dopo vent'anni parlare come ne sto parlando io dall'URSS divenuto normale
Il comunismo si è liquefatto a quel punto però tutta la topografia morale politica ideologica ideale
E cambiare
E dal mille novecentottantanove in poi le parole non avevano più lo stesso significato
Io trovo ridicole quelle piccole formazioni quelle minuscole formazioni anche in Italia che si vantano dell'aggettivo comunista
L'aggettivo comunista ovunque sia stato sperimentato nella realtà
A Cuba in Romania in Ungheria in Cecoslovacchia nella Cina di Mao nella Corea del Nord nel nell'URSS innanzitutto ha corrisposto all'orrore all'orrore
E quindi è quindi per ben è stato io non ho cambiato nulla dopo la caduta del del
Del Muro di Berlino eccetera i Comunisti Italiani hanno cambiato l'insegna perché l'insegna Partito comunista non era
Non era più spendibile la parola comunista questo è un punto molto importante
Nel vostro dizionario ideale nel vostro dizionario ideale deve corrispondere auto una entità ad una ad una realtà di orrore esattamente come la dizione nazista
Non è che sono due parole una che chi sa quale bellezze può nascondere malgrado tutto e l'altra invece una sentenzia sono entrambe due fette insidie e il Novecento si chiude con il fatto che le due grandi illusioni le due grandi accensioni del Novecento cioè i fascismi da una parte
E i comunismi dall'altra sono due sententiae
Detto questo ci troviamo in un mondo dove tutto è divenuto immensamente complicato ma non
Soprattutto per questo per questo ma soprattutto perché la macchina dell'economia la macchina dell'economia che i tempi della mia giovinezza funzionava alla grande
E assicurava redditi che crescevano lavori possibili ragazzi del Sud che come me andavano al nord a trovare un lavoro e un reddito questa macchina dell'economia si è inceppata
E adesso viviamo al contrario una situazione che si è fatta molto molto acre
A cominciare dal bagaglio delle speranze che si è molto molto molto rimpicciolito
Certo sente proposito appunto hai detto tu vanno messe sullo stesso piano a un certo punto to utilizzi un termine bellissimo rocche antifascista o idee
Cioè per quindi chiederei di dirci chi erano allora questi Fanti pasta fascista poi di perché io poi certe assonanze ne ho trovate anche con il presente se ci sono ancora
Spesso hanno e quali sono le conseguenze delle loro azioni e delle loro parole oggi è
Innanzitutto questo termine antifascista di decreti e per tutto tanto
La paternità non è mia lo lo ma è quella di uno dei fondatori di Lotta continua cioè Paolo sorbito ragazzo molto intelligente che ho conosciuto tanti e tanti anni fa
Che uso questo termine
Nel libero che Aldo Cazzullo che il mio amico Aldo Cazzullo ha scritto sul Lotta continua
Antifascista ori di
L'UE si riferiva poi partiva da un episodio molto preciso a Pisa
A Pisa spero di non hanno Icardi c'erano le elezioni politiche del mille novecento cos'era il sessantanove mi sembra che fossero sessantanove ma poco cambia
O forse era no ai nove del settantadue
Le elezioni politiche del mille novecento settantadue
Elezioni politiche voi sapete che elezioni politiche significò che tutti i partiti si presentano in campo ciascuno fa la sua propaganda i suoi comizi i suoi manifesti elettorali eccetera
A Pisa
Il venerdì precedente la
La domenica elettorale a Pisa avrebbe dovuto parlare un fascista molto noto Pisano
In realtà un fascista molto noto a tanti molto noto a me che poi ma anni dopo sono stato suo amico una delle persone più adamantini che i abbia mai conosciuto Niccolai Niccolai era stato un soldato della Repubblica sociale italiana che era caduto prigioniero degli alleati
Era caduto prigioniero degli alleati in in nel carcere americano non aveva rinnegato il suo affetto per Mussolini eccetera
E poi aveva cominciato a fare politica nell'Italia del dopoguerra nelle file del movimento sociale
Una persona dire adamantina era spaccato il tipo del fascista di sinistra che è un tipo
Rilevante io ripeto difficile posso di persone Mei migliori di Luís per quel poco che io l'ho conosciuto difficile e pene quelli di Lotta continua
Dicono calda il mondo su un fico Niccolai non parlerà ormai non parla scusa
è un candidato di uno dei partiti presente nel Parlamento italiano sei tu che decidi chi parla chi non parla ma è una porcata che non finisce mai
è una porcata che non finisce mai e loro mandano trecento ragazzi trecento ragazzi nell'idea di impedire a Niccolai di parlare
Naturalmente siccome non è uno scherzo impedire a un partito rappresentato in Parlamento di parlare
Erano in piazza contro questi trecento ragazzi mille cinquecento poliziotti
Mille cinquecento poliziotti che non sono come i poliziotti interpretati da Clint Eastwood o da Humphrey Bogart per o da altri
Cioè poliziotti con un'idea molto alta del loro mestiere eccetera dalla Società ne sono poliziotti che se vedono dei ragazzi che li insultano li minacciano e che gli lanciano alzarsi vanno contro e quelli sono andati contro mille cinquecento contro tre Gento potete ben immaginare questi ragazzi sono stati spazzati via ovviamente tranne uno che è rimasto fermo lì
Franco Serantini
Che aveva vent'anni e che era figlio di NN
E che era un ragazzo anarchico che non stava facendo del male a nessuno sono andati su di lui e lo hanno picchiato selvaggiamente e questo due giorni dopo in galera è morto è morto
Perché era stato fratturato dai colpi belluini
E non stava facendo nulla
Non è che aveva un bastone con cui stava minaccia non aveva nulla di nulla stava solo gridando improperi certo stupido grida improprie ma insomma
Se era Intini
Muore
E loro poco dopo
Ma organizzano l'uccisione del commissario Calabresi
E qui ti interrompo un attimo se me lo permette perché vorrei riprendere un queste righe che tu hai scritto
Che dici ricordo bene invece che tornai a Roma la domenica e che il mercoledì diciassette maggio alla mattina andai alla redazione romana di alternativa in largo Argentina
Mi avviai verso l'ufficio da direttore di Covatta e lì mi venne incontro scuro in volto hanno ucciso Calabresi mormorò
Ce l'ho come impresso innanzi agli occhi nitidi Simone il ricordo del suo volto delle sue parole io che mi blocco e chi non la testa nel mormorare ma io non sono d'accordo
Ci sono tre immagini che la mia generazione conserva ciascuna scolpita nel marmo dalla memoria
Il momento in cui Mirjan Campanella telefono nella casa dove stavamo facendo una riunione di redazione di giovane critica a dirci che avevano ucciso John Fitzgerald Kennedy
Il momento in cui sotto le finestre della mia casa romana di via della Trinità dei Pellegrini passo un'auto da cui un ragazzo della Federazione giovanile comunista munito di un megafono annunciava che non lontano da casa mia
Era stato trovato il cadavere di Aldo Moro il momento in cui Seppi dell'assassinio di Luigi Calabresi
Sì sono tre date assolutamente come ti ho detto S uno di noi
Dice che in uno di quei tre casi non si ricorda dov'era come fecero tutti questi di Lotta continua coinvolti nell'assassinio eccetera eccetera
Che quando i giudici li li interrogarono per la prima volta Ammaniti Io non mi ricordo non mi ricordo
Non diciamo sciocchezze non si ricordavano naturalmente perché si ricordavano benissimo quello che avevano fatto taluni di loro
Cioè andare in macchina dinnanzi alla casa dove abitava calabresi che usciva da un cancello per andare alla macchina che era parcheggiata lì
Metti che dall'uscita di casa calabresi alla macchina fosse come da quel muro a caffeina
Luís andava lì Bompressi Ovidio Maria Bompressi Iva alle spalle gli spara un primo è un secondo colpo
Un primo e un secondo comma
Ecco questa e una data che capovolge il destino della mia generazione
Perché a partire da questo momento la cosa fondamentale per quelli come me
è l'atteggiamento da avere nei confronti di questi di questi futuri assassini delle Brigate Rosse eccetera perché questo è l'assassinio che dà luogo che dà luogo al destino delle Brigate Rosse
E allora tutto era avvenuto da quel principio anti fascistoide così intendo per principio antifascista
Noi abbiamo avuto in questo Paese la tragedia di una guerra civile
Una guerra civile significa che alcune centinaia di migliaia di italiani stanno da una parte altre centinaia di migliaia di italiani stanno da un'altra e si scannano a vicenda
Ora non è beninteso che nel mille novecentoquarantatré quarantacinque
Avessero egualmente ragione gli uni e gli altri quelli che stavano al fianco dei nazisti eccetera avevano torto marcio
Però l'avete torto marcio da un punto di vista storico e politico non significa che ognuno di loro era un mostro un delinquente eccetera eccetera
Molti di loro molti di loro io ne ho conosciuti tanti erano diciamo leali alle convinzioni agli ideali della loro giovinezza
Molti di loro erano persone perbene e quindi che cos'è lei essere anti fascistoide di
Proclamare ventiquattro ore al giorno
Che è a quelli dall'altra parte ai fascisti
Non bisogna accordare niente non dico un po'di attenzione non dico un po'di dispetto non dico un po'di lealtà perché loro sono il male assoluto non devono parlare ai cominci per l'appunto
Ma scorre senza mio padre era stato fascista
Mio padre non faceva comizi
Ah se avesse voluto fare comizi e qualcuno gliel'avesse impedito
Io che conoscevo miope
Conoscevo mio padre voglio dire sapevo che l'UE certamente
Non aveva ma non era stato prepotente
No era stato fascista sia aveva creduto in Mussolini come tanti
Come tanti anche di rilievo
Luigi Pirandello siciliano come me
Però
E instillare ventiquattro ore al giorno la patologia della guerra civile dello scontro frontale o io o tu tu sei il male assoluto io sono il bene assoluto no no
No
No
C'era c'era una possibilità questa possibilità io mi vanto di essere stato fra i primi
Ad averla giocata
Spero di non annoiare non solo nel mille novecentottantuno a Radiodue
Mi danno un incarico mi dicono lo vuoi fare un documentario su questi giovani di destra
Che stavano muovendosi nella società italiana i loro giornali e le loro riviste i loro convegni eccetera era la cosiddetta nuova destra erano dei ragazzi civili
Perché non predicavano il manganello e l'olio di ricino
Ma avevano letto dei libri e spiegavano perché li avevano letti e li ha mandati
Mi danno questa cosa io dico accidenti
Se non ho voglia di fare ora ho tantissima voglia di fare USA e mi è venuto subito il titolo Nero è bello e sono andato a parlare con questi ragazzi che sono oggi tutti i miei cari antichi
Uno a non importa di sono i miei cari amici
E quando ho fatto questo documentario noi siamo andati a cercare anche di parlare con i dirigenti ufficiali del movimento sociale
Giorgio Almirante si rifiuto Gianfranco Fini che dirigeva la Federazione giovanile si rifiutò Maurizio Gasparri che era il vice di Fini si rifiuto
E Pino Rauti che ha consentito al mi mandò una lettera dicendo non vi arrischiata utilizzare la mia intervista io ho detto me ne assumo io la responsabilità mettiamo l'intervista di Pino Rauti e allora e questo Nero è bello era la prima volta che da un canale televisivo italiano si parlava di quelli di quell'altra parte come se fossero degli esseri umani non c'era bisogno mica li farà tanto lunga degli esseri umani
Degli essere umani delle persone perbene
Dopo due mesi Almirante mi fece telefonare me mi disse se lei vuole fare un'intervista al segretario Sabato quattro pagine su Panorama Fini poi sono diventato in ottimi rapporti con Gaspari figuriamoci eccetera eccetera e quella è stata quel nero è bello dell'ottantuno via Roma abbastanza giovane allora
è stata una delle cose di cui un mio vanto professionalmente di più le cose di cui mi vanto io professionalmente di più purtroppo non hanno ma io quasi mai niente a che vedere con le cose per cui in tanti ogni giorno mi chiedono dei sensi
Ogni riferimento puramente casuali senti
Nei giornali in cui ho lavorato sono rimasto sempre soltanto come un ospite perché adesso diciamo qualcosa anche appunto su quella che poiché non piace definire carriera sia non ha fatto nessuna capito nessuna carriera dici
Fatto una fermata retta non carriere cioè sono entrato nei giornali il primo giorno Carew Mughini e sono uscito lunghi
Non niente non con nessuna piuma con nessuna d'obbligo con nessuna medaglia eccetera eccetera
Mi hanno aumentato sì tante volte lo stipendio ci mancherebbe altro questo sì ma oltre questo io non mi sono mai e sentito
Dentro un giornale perché dentro un giornale ci sono due cose che devi fare
Primo lavorare in combutta con un gruppo e questo per un iper individualista come me non è facile
Ma seconda cosa devi essere
Fedele
Diciamo al pubblico di quel giornale
Perché ogni giornale ha il suo pubblico
La libertà di espressione che cosa vuol dire che ci devono essere tanti giornali così come ci sono tanti comparti di pubblico il pubblico del Corriere della Sera è una cosa il pubblico del fatto quotidiano è una cosa io non mi sono mai sentito legato Udo nella necessità di star fedele a un pubblico perché su ogni argomento
è raro che io sia d'accordo con me stesso cosa vuol dire
Vuol dire che ogni argomento ogni volta io ricomincio daccapo
Ricomincio daccapo
Ricomincia daccapo non è che io di Salvini io il primo gennaio dico che è un fascista il trentuno dicembre dico che è un fascista
Io guardo quello che fa giorno per giorno sfumatura dopo sfumatura
Anche perché la verità non è una questione il nero da una parte e il bianco dall'altra la verità sta nelle sfumature se tu non cogli
Le sfumature della vita della politica della cultura del comportamento degli uomini del comportamento dei tuoi amici dei tuoi nemici non cogliere la verità
Quindi io in ogni giornale
Sì Maputo nessunissima antico carriera ma niente di niente niente e sono andato via alla fine
Perché stavo in un giornale e sono andato via latina da Panorama dove ho lavorato diciotto anni che non sono pochi e dove sono stato per molti anni
Forse la prima firma del giornale eccetera e sono andato via che disprezzava occhi dirigeva quel giornale come non ho mai disprezzato nessun limite minimo
Questo se volete ve lo metto dinanzi a un notaio cioè non era questione di
Gli stili di disprezzo Piccoli uomini piccoli uomini che facevano un piccolo giornale come piccole idee
Con niente di alto
Beh piangiamo può anche avere delle idee molto diverse dalle mie ma se lui interpreta questi suoi in un modo originale eccetera o comunque vivo palpitante
Ma quando si legge un romanzo cosa fa ti Piagge se quello alle SS idee che hai tu sulla vita ma stiamo scherzando
Ma stiamo scherzando
Leggi simili in uno dei tre o quattro più grandi scrittori del Novecento
Cosa fai condividi quella specie di retropensiero antisemita che lo Yaki e poi in tutta una sua costruzione ha mai fatto del male a nessuno
Eccetera ma certo che no però come dire racconta la società francese la lingua con la quale chi racconta polpo al mondo quelle persone quei drammi eccetera
Non c'è pari
L'idea che vadano bene sono quelli che la pensano come te ma sarebbe un mondo di una noia mortale ma sarebbe un mondo di una porta io leggo tutte le mattine
Il fatto quotidiano
Di cui non condivido il cinquanta o forse il sessanta per cento ma mi fa piacere che loro ci siano a manifestare le loro idee le loro convinzioni le loro opzioni in quel modo mi mancherebbe enormemente se non ci fosse
Senti c'abbiamo ormai pian piano la conclusione tocchiamo un altro tasto diciamo dolente di questo tuo racconto
Perché è qui dietro ci sono veramente i ritratti di più generazioni non solo di una generazione ovviamente
E un altro dei tasti dolenti appunto è quello che riguarda alto moro e tutto in queste pagine metti anche i nomi e i cognomi dei dei brigatisti
Che hanno compiuto questa barbarie e soprattutto i nomi di quelli che non hanno scontato nemmeno un giorno di di galera
E quindi vorrei chiedere cosa hai provato nei loro confronti allora il e che cosa provi nei loro confronti OC
Mi pare che tu alluda al fatto
Che alcuni di quei brigatisti
In particolare è un particolare perché il suo nome molto noto uno di quelli che partecipo e sparo al momento del ratto Moro
Valerio Morucci e divenuto mio amico
Come sono andate le cose
Valerio stava a a potere operaio che era uno dei gruppi rumorosi rischia Mazzanti aggressivi di quel tempo poi lui ha fatto un passo ulteriore ed è andato da un gruppo rumoroso
Eccetera un gruppo che usava le armi e io non lo avevo conosciuto allora non l'avevo sapevo tutto di Luís ma non lo avevo conosciuto
Molti anni passano ma Valerio quasi subito cioè abbastanza presto
Rivede le sue posizioni rivede le sue posizioni non denunciato i suoi compagni ma dice che la loro impresa è stata una sciagura
E addirittura Luís Adriana Faranda la sua compagna anche lei mia amica eccetera che stanno in galera
Chiedono che Maria Fida Moro porti porti al loro in cella la figlia sua e di Maria Fida Moro e quindi la nipote di alto
Lo
Valerio sconta quindici anni e sei mese di
Che non sono pochissimi per una paese
Ripudia il concetto di ergastolo
Sconta quindici anni e sei mesi e a un certo punto il mio giornale che era l'ora per l'appunto Panorama
Mi dice senti Giampiero sappiamo che Valerio da quando è uscito di galera frequenta una giornalista Svizzera
Quindi il suo rapporto con Adriana Faranda definito ed era noto fosse finito facci un pezzetto io chiedo chiamo un paio di persone quand'ecco che mi arriva una telefonata
Che è quella di Valerio che non conoscevo
E allora lui dice senti guarda io ti chiedo una cortesia se tu fai il nome di questa ragazza
Di questa giornalista svizzero con la quale effettivamente io questo rapporto Tulle procuri un danno professionale
A allora io vado al giornale
Vado al giornale vado dal mio capo redattore bravissimo giornalista Bruno Manfellotto di convulse non facciamo no
Non c'è motivo di di creare dei problemi a una persona non non ne facciamo nulla diceva bene non ne facciamo
Dopo qualche giorno mi arriva in nella cosa nella in portineria una bottiglia
Me l'aveva mandata Valerio ringrazia
Io poi ci siamo visti con la sua amica svizzere le cose esonero al suo matrimonio eccetera
E Valerio ha tutto il diritto oggi di vivere a pieno titolo la sua condizione di cittadino italiano che ha sbagliato e ha pagato
Quelli alcuni di quelli che hanno fatto neppure un giorno quelli sono antipatici
Battisti per esempio che aveva fatto pochi giorni era antipatico
Lui peraltro non aveva mai con ha fatto Valerio detto era una sciagura siamo stati degli sciagurati eccetera no che ha continuato a dire noi eravamo da Battistini un semianalfabeta
E allora io distinguo con quel mondo moltissimo tra persone persone ancora una volta ecco distinguo tra persone persone
A me non interessa niente dei discorsi il popolo io non so cosa sia il Polo
Il popolo non esiste esistono le persone esisti ognuno di voi ognuno di voi
E se vi scatta una fotografia ciascuno di voi ha una fisionomia un modo di sorridere un modo di appoggiare la testa eccetera diverso da ciascun altro
E ciascuno di voi è un romanzo diverso da quello di ciascun altro e ciascuno di voi merita
Da parte mia e per quanto mi riguarda una specifica lealtà è una specifica attenzione
Grazie
Grazie Giampiero Mughini
Per essere stato con noi per averci regalato questa questa conversazione di rimando appunto alle alle sue memorie di un rinnegato
Un libro che Pd vorrete ne sono sicuro come come ho fatto io
Appunto vi ricordo che Libre in vendita al banchetto qui in fondo alla location e per chi vorrà Giampiero disponibile per un farmaco no no usciamo Lilli fuori sì perché qui c'è un altro evento assieme grazie