Intervista a Nicola Fratoianni sul caso Sea Watch, sulla vendita di armi italiane in Yemen e sulla guerra in Libia

Radio radicale siamo con l'onorevole Nicola Fratoianni di sinistra italiana per parlare del del Titti dissidi si watcher dei chiarimenti che ha cocca chiesto il Consiglio d'Europa al nostro governo sulla vicenda di di questa organizzazione non governativa allora
Venga visto che la seguaci in questi giorni ci sono anche delle cartine che lo evidenziano bene anche il nostro Sergio Scandurra lo ha evidenziato ha fatto un percorso diciamo a zig zag
A a est dell'isola di di là di Lampedusa allora che cosa sta succedendo e che tipo di chiarimenti ha chiesto il Consiglio d'Europa al nostro governo
Sta succedendo quello che purtroppo è già accaduto in altre occasioni il nostro Governo e in particolare il ministro degli Interni sta giocando una partita politica cinica
è una partita politica che si gioca sulla pelle di quarantatré naufraghi salvati
Tassi può accettare da ormai dodici giorni sono costretti a girare intorno a Lampedusa sul limite delle acque territoriali per non incorrere nelle sanzioni previste dal decreto sicurezza bis e soprattutto per sottrarsi a questa incredibile e inaccettabile
Situazione nella quale ormai nel nostro Paese la solidarietà e chi la pratica meritoriamente si trasformano nel peggiore dei capi di accusa e nel peggiore dei criminali in un Paese come il nostro nel quale evasione fiscale continua ogni anno misurare dimensioni impressionanti crescenti con la criminalità continua a dettare legge
In giro per il Paese ci sono quarantatré naufraghi è un un equipaggio di volontari che oggi sembra rappresentare il problema principale per il Paese considerò pacchia Storia d'Italia di a una soluzione
E nel frattempo ricorso dissi nuoce alla corte roba per i diritti dell'uomo
Aumenta la pressione sul nostro paese sulla politica che da un lato indegna vigliacca inumana dall'altro in tutta evidenza frutto soltanto di una squallida propaganda in queste ore mentre si vuole circa è costretta questo il giro intorno le nostre acque territoriali con quarantatré persone a bordo salvato da sicuro naufragio sono sbarcati sulle coste Aliano e Lampedusa
Nel
In Sardegna onde Crotone e centinaia di migranti che continuano ad arrivare
Dunque come si vede ancora una volta i porti sono chiusi per chi organizza solidarietà ma quello non è altro che un'asta che la cui efficacia anche sul piano delle politiche migratorie volute da questo governo del tutto
L'esistente
Ecco il fatto che Salvini si appelli alla all'Olanda Pinga finché diciamo si prenda una quota di sua responsabilità o altri Paesi del
Dell'unione europea è un discorso condivisibile dal suo punto
Divise se gli altri Paesi dell'Unione europea secondo questo ragionamento ci tenessero davvero alla alla questione diciamo in intenderebbero supera di Dublino
Intanto Dublino e in parte è stato già superato da una riforma del Parlamento europeo che però giace bloccata dal veto del Consiglio d'Europa dunque di governi che sono del tutto indisponibile a farsi carico complessivamente va contro insieme come il grande come quella delle migrazioni i primi ad essere indisponibili a questa presa in carico di questa grande contraddizione se non gli amici Salvini sono gli ormai siamo
I cosiddetti sovrani cioè i nazionalisti della destra peggiore che se ne fregano
Non solo dei migranti dell'immigrazione ma dell'Europa come dimensione nella quale sviluppare elementi di cooperazione di gestione comune di fenomeni complessi
Per la verità però anche su questo fronte siamo davanti a ripeto l'esercizio di una squallida propaganda nei giorni scorsi cinquanta città tedesche hanno dato la loro disponibilità
Ad accogliere Croff Salvaterra si muove ci proprio oggi la diocesi di Torino ha dato la propria disponibilità ad accoglierli la verità che non mancano le soluzioni manca la volontà politica la disponibilità il buonsenso la decenza ripeto di un governo che siccome non è in grado di dare risposte problematica del Paese utilizza ogni volta il corpo dei migranti come arma di distrazione di massa lo fa però sulla pelle di persone in carne e ossa può essere accettabile
Senta in un momento come queste in cui si discute tanto delle delle grandi scelte di politica economica e finanziaria lei oggi interverrà sul sia sul conflitto sul sullo Yemen
Ma anche parlerà anche di credo di di Libia allora che cosa sta succedendo in questi due scenari e che ruolo a l'Italia e se lo svolge positivamente
Ma intanto c'è una questione oggi presentiamo la mozione che riguarda
Tema attualissimo del commercio delle armi
Perché il nostro Paese pochi lo sanno evidentemente molto attivo su questo fronte una parte importante del proprio bilancio è costituita dal commercio di armi di armamenti di sistemi militari è una parte molto rilevante di questo commercio si svolge in questi giorni in questi mesi in questi anni queste ore verso un Paese dalla prestabilita pop paesi che sono oggi membri ma coalizione a guida saudita attivissimo in un conflitto quello yemenita nel quale come in ogni conflitto tutti gli attori commettono atrocità ma nel quale secondo relazioni intendere spot stabilita dall'Autorità la sua coalizione sono particolarmente gravi
Quelle armi contribuiscono a sterminare civili donne bambini del tutto l'inverno colpevoli quelle hanno contribuiscono
Alimentando una guerra alimentare flussi migratori questo dimostra quanto sia ipocrita il discorso di questo governo classi dirigenti più in generale che spesso e volentieri
Di fronte alle contraddizioni delle migrazioni rispondono con lo slogan aiutiamoli a casa loro ecco se aiutarli a casa loro significa aiutare chi bombarda distrugge le case di chi fugge
Questa è l'ipocrisia delle classificazioni davanti ecco assentarmi li aiutiamo tra virgolette a casa loro o attraverso l'esportazione diretta delle armi negli scenari bellici oppure attraverso le triangolazioni attraverso con un terzo prese
In tutte e due modi lo facciamo attraverso triangolazioni lo facciamo consentendo il transito sul nostro territorio nei nostri porti non se lo porta di cargo aerei o navali che trasportano armi da parte degli altri Paesi nei confronti
Degli attori principali di questo conflitto lo facciamo
Attraverso un'industria un'industria di proprietà tedesca ma che ha sulla sua sede legale la sua filiale italiana Ghedi a Brescia quindi
Sul nostro territorio che produce queste armi in particolare micidiali bombe che vengono utilizzate in questo conflitto in Sardegna e che dalla Sardegna partono per andare appunto ad alimentare la guerra
Che si sviluppa nel territorio yemenita a partire dall'iniziativa dell'Arabia Saudita dunque con meccanismi diversi
Noi continuiamo ad alimentare questo conflitto mentre buona parte dei Paesi europei in molti paesi europei ultima la Gran Bretagna dopo una sentenza
Della propria corte
Suprema sono state sospese tutte le forme di collaborazione militare nei confronti di Ambrosoli
Ultima questione allora mentre noi parliamo è in corso e continua la sua a svolgersi purtroppo
Una guerra tra Matica del piano di sotto se portiamo la cartina geografica la guerra in in Libia allora il nostro Governo risulta non pervenuto da questo punto di vista
Sì risulta non pervenuto se non dentro questa
Paradossale ancora una volta indecente
Ma Farina che vorrebbe la Libia come
Da un lato porto sicuro nel quale ricondurre i migranti quelli catturati dagli stessi libici che di notte sono
Trafficanti di uomini di giorno carcerieri nell'aria che noi abbiamo contribuito ad alimentare costruire con le risorse inviate alla Libia
Con le motovedette che sono state consegnati alla Libia come strumento di contrasto trascorsi romani ma che nei fatti si trasforma micidiali armi di cattura perché sfugge da quella guerra in Libia oggi c'è conflitto un conflitto esplicito
Che aggrava le condizioni di un Paese che però va bene ricordarlo anche in assenza di questo conflitto conclamato resta e restava un Paese nel quale non esisteva porto sicuro perché un Paese nel quale non sono garantiti in nessun modo
I diritti umani fondamentali delle persone per io la ringrazio molto della sua disponibilità grazie a Nicola Fratoianni di sinistra italiana