Le inadempienze dello Stato rispetto alla legge dell'Editoria e l'allarmante situazione che ne consegue e che costringerà il mensile "Noi Donne" a non uscire con il numero di novembre

Riconosce anche per Radio radicale che sta registrando questo nostro incontro sono Franca Fossati direttrice di noi donne accanto mentre Costanza Fanelli presidente della Cooperativa Libera stampa
Che è la cooperativa che dal mille novecentosessantanove a diciamo in gestione editoriale
Il mensile noi donne che è di proprietà di una società la la testata invece di troppo è di proprietà di una società editoriale composta dall'Unione donne italiane e dalla cooperativa Libera stampa stessa
Può abbastanza così inusuale il fatto che noi invece di andare a una conferenza stampa invitiamo colleghe e colleghi
E amiche amici a partecipare a una conferenza stampa cioè che diventiamo noi oggetto di informazione invece che di farle in prima persona
Ma la situazione ci sembrava degna di rappresentare una notizia allora la notizia da cui partiamo è che noi donne che come sapete un mensile non uscirà nel numero di novembre uscirà e lo dico subito perché e su questo chiedo anche un aiuto alle colleghe ai colleghi uscirà sicuramente nel numero di dicembre chiedo un aiuto perché è una testata in difficoltà
Non ha molti strumenti per informare le sue lettrici e ai suoi lettori
La sospensione di un numero ecco non vuol dire per il momento la scomparsa contiamo molto sull'aiuto degli altri giornali per fare sapere che consigliamo esiste e che usciremo a dicembre non uscirà a novembre e questo è il segno della crisi che stiamo vivendo
Questa crisi non pensiamo sia solo ed esclusivamente un problema legato alle difficoltà indubbie di una cooperativa editoriale come difficoltà che vivono altre cooperative editoriale altre piccole testate indipendenti che non fanno parte né di holding e di grossi gruppi e quindi non hanno modo di compensare le perdite che quest'anno tutta la stampa ha avuto innanzitutto per la contrazione drammatica del mercato pubblicitario nel nostro caso c'è stato quasi il cinquanta per cento di riduzione della delle entrate pubblicitarie già molto avare
E già molto avare devo dire non sempre per motivi di mercato questo giornalisti lo sanno molto bene certo le nostre una testata piccola con un po'targhetta come si dice
Di donne istruite acculturate politicizzate interessate al dibattito e alla riflessione quindi un target di per sé appetibile per una parte del mercato pubblicitario ma come sapete la pubblicità è amministrata da grandi
Da grandi società da grandi compagnie da è vissuta attraverso finora attraverso lottizzazione di vario tipo non necessariamente solo politiche ma anche per interessi editoriali le piccole testate ne sono sempre state
Penalizzate ecco quest'anno la contrazione che anche i grandi gruppi hanno avuto per me ha voluto dire il dimezzamento delle nostre entrate pubblicitarie
Ma questi sono elementi di una crisi che condividiamo anche con i grandi giornali
Che ha delle ripercussioni molto più drammatiche su uno piccolo ma ciò che ha fatto precipitare la nostra situazione già in questo momento difficile
E
è è come dire la vera perso o per lo meno a tutt'oggi l'aver perso quello che noi consideravamo e ed era legittimo che lo considerassimo un diritto acquisito
Forse è giusto costante Fanelli poi potrà entrare di più nei dettagli ricordare che esiste una legge per l'editoria a sostegno del diciamo dell'editoria minore no profit senza fini di lucro
Che
Ed è del mille novecentonovanta
E i pagamenti che spettavano non come ad altri periodici per il novantuno e per il mille novecentonovantadue
Vengono alla luce come sempre con due anni di ritardo questo anche con la legge precedente pagamenti dello Stato arrivavano con due anni di ritardo quindi è facile immaginare
Le difficoltà che questo comportava come dire se uno ha diritto a cento milioni deve farsi anticipare da una banca e ne paga venti ne interessi
E quindi in realtà non sono mai cento milioni diventano ottanta eccetera eccetera comunque a parte in ritardo è successo che a gennaio di quest'anno nel momento in cui dovevano cominciare i pagamenti del novantuno
L'ufficio per l'editoria della Presidenza del Consiglio a constatato che pagati i quotidiani di partito dei grandi quotidiani non restavano sufficienti fondi
Per
Pagare i fondi destinati al l'editoria cooperativa dei periodici cooperative
E in particolare atta io credo a partire da queste insomma certo questa una nostra ipotesi credo assolutamente attendibile a ricalcolato
I fondi che ci spettavano e che c'erano stati legittimati dalla stessa Presidenza del Consiglio dal legislatore che aveva fatto la legge dalla società di certificazione di bilancio ha ricalcolato questi fondi e ha deciso che ai periodici comparativa aspettava una quota praticamente ridotta di un terzo
Rispetto a quella che era stata messa in conto ed era stata messa in bilancio che sta soprattutto cioè come dire questi soldi erano stati utilizzati questi del novantuno novantadue nel novantuno novantadue per fare i giornali
Quindi questa sorta di retroattività della penalizzazione e quella che ci mette in una situazione drammatica perché non è che una interpretazione restrittiva della legge che riguarda anni futuri per cui discutibile da contestare finché si vuole può consentire a un'azienda piccola come la nostra di attrezzarsi
Rispetto al futuro di ridurre se mai fosse possibile ulteriormente costi personale questo mi credo quasi impossibile per noi perché siamo ridotti all'osso ma riguardando anni precedenti e insomma mette in un'esposizione che non è possibile da reggere un'economia l'economia di una azienda cooperative di un giornale come il nostro
è un'economia sui generis non solo perché come dire tanto ventre tanto esce e non c'è margine per giocare
Su questa su questo equilibrio tra entrate e uscite e non c'è margine doppiamente perché a differenza come sapete dell'editoria maggiore noi non abbiamo praticamente accesso al credito io prima di venire qua ho chiesto alla nostra amministratrice nell'anno novantatré quale tipo di esposizione di credito siamo riusciti a ottenere dalle banche
E su credito ordinario quello voglio dire che anche un privato no chiede una Fidone quale dove il massimo a cui noi siamo arrivate non quello nostra diede arrivata nel novantatré su tre banche differenti sono credo centotrenta centoquaranta milioni cioè è facile capire che la sottrazione di questi denari previsti
Che dovevano arrivarci dallo Stato che si che noi non abbiamo margine devo aggiungere e devo dire una cosa che invece ritengo molto positiva poiché questi denari dovevano arrivare da gennaio e invece una prima tranche decurtata
Di questi fondi per i novantuno c'è stata pagata solo a settembre
E decurtata il potete domandare come non abbiamo potuto andare avanti e ritengo giusto dire il come
Più un colore particolare perché noi proprio né con il numero di marzo di quest'anno avevamo messo in piedi una ristrutturazione
Grafica ed editoriale del giornale dando vita al magazzino che avete sotto gli occhi adesso che abbiamo messo nel tavolo d'entrata perché ve ne rendete conto
Diciamo in qualcosa che è stata un'operazione non solo di modernizzazione del nostro giornale ma anche uno sforzo di adeguarlo alla alla nuova nuovo protagonismo sociale femminile che c'è in questo Paese
La voglia di realizzare un un mensile di opinione di dibattito di cultura di informazione delle donne che non si limitasse anche ad apparire solo con un giornale di denuncia
Ma che fosse un giornale con la vinse l'ambizione di entrare nel dibattito nazionale che in corso nel circuito della cosiddetta opinione pubblica
Ecco come abbiamo fatto a fare tutto questo in una situazione di precarietà grave che appunto di cui oggi arriviamo anche
A una sorta di di di tappa più drammatica perché abbiamo contato su un lavoro straordinario B innanzitutto delle redattrice di e dell'impiegate di questo giornale
Che hanno sopportato sopportato drammatici ritardi di pagamento dello stipendio stipendi che sono assolutamente non comparabili a quelli che sono in corso in altre aziende editoriali per scelta necessità
Abbiamo potuto usufruire
Di un lavoro di ottimo livello giornalistico di collaborazioni da parte di giornaliste di altre testate di collaboratrici del nostro giornale
Per i scrittrici che hanno lavorato pur sapendo di non poter contare perlomeno per il momento neppure su quel rimborso spese che noi offriamo a chi collabora con noi abbiamo potuto contare su un progetto grafico
Che a noi pare molto riuscito e anche a giudizio di molte colleghe molti colleghi fatto dalla nostra card grafica Gabriella card Carluccio in collaborazione con Piergiorgio ma ho l'Oni
Che è un grafico molto conosciuto e che ci ha offerto questa collaborazione così come abbiamo potuto contare su una pazienza e una fiducia che ritengo giusto nominare di moltissimi dei nostri creditori
E innanzitutto gruppo Mondadori con cui noi stampiamo i diffondiamo al giornale che ci acconsentì ci ha dato fiducia insomma pur nelle difficoltà e ci ha consentito di continuare a uscire fino ad oggi
Così come fotografi agenzie pubblicitarie insomma un insieme di soggetti non necessariamente come dire compartecipi di ogni del nostro progetto ma che hanno dimostrato una sensibilità ai problemi di una piccola testate della democrazia e dell'informazione
Noi usciremo su alcuni giornali quelli che ci hanno consentito uno scambio pubblicitario colgo qui l'occasione per chiederlo anche ad altri
Con una campagna di informazione sulla nostra situazione fatta con lo stesso spirito cioè di offerta generosa della propria creatività dello studio Ambrosio Mologni
E questa campagna rappresenta un un grosso Pescione con la bocca spalancata verso un piccolo pesciolino
Che in qualche modo vuole essere esemplificativa non soltanto della nostra immediata situazione
Ma anche di un pericolo grave imitare che corre a tutt'tale editoria minore l'editoria indipendente l'editoria quella lì che non conta sulle sinergie che non conta su dei rapporti privilegiati con le banche
Che non conta su dei rapporti privilegiati becco i vecchi esponenti del potere e me ahimè neppure con quelli del nuovo colgo qui l'occasione anche per dire che saremo felici che altre testate con cui noi normalmente non abbiamo uno scambio pubblicitario si offrissero di ospitare la nostra campagna di informazione che informa per l'appunto peraltro dell'assenza delle edicole
Del mese di novembre e
Dall'assenza e invece della volontà di tornare sicuramente in edicola dicembre
E con l'intenzione con questo numero di dicembre di aprire anche un discorso più ampio non solo con le nostre lettrici e con i nostri lettori
E con quella comunità femminile che sicuramente guarda con solidarietà e interesse
Alla nostra alla nostra testata ma con l'idea di aprire un discorso più ampio anche con altri interlocutori
Nella società italiana che siano come noi siamo preoccupati di una sorta di normalizzazione possibile
Dell'informazione in questo Paese
Delle voci diverse sicuramente la nostra una voce molto particolare una voce che attraversato cinquant'anni della storia d'Italia
Senza
è questo ci terrei insomma senza diventare un oggetto residuale come dire
Una specie da proteggere col WWF ma riuscendo ad affrontare questa testata attraverso varie vicissitudini dei cambiamenti forti i radicali a rimettersi in sintonia con un mondo femminile che ha fatto dei salti prodigiosi
Sia dal punto di vista della sua visibilità sociale ma poi soprattutto dal punto di vista della
Della sua cultura
Della sua autonomia della capacità di libertà nuove che non tanto e non solo le leggi hanno concesso ma soprattutto le donne si sono date
Io mi fermo un momento qui poi magari aggiungo qualche cosa perché chiedo Costanza Fanelli che ha più il punto di vista diciamo dell'azienda
Di precisare magari meglio questa questione che non è secondaria della legge dell'editoria di cui nessuno parla perché in qualche modo certamente finora tutelato l'interesse di molte piccole testate
Che probabilmente una legge da ripensare
Adeguata ai tempi ma
Che nell'attesa è l'unica la forma di costruzione diciamo se non di pari opportunità di non troppo dispari opportunità per quelle testate che non hanno alle spalle grossi investimenti
Costanza frane
Sì io voglio aggiungere qualche elemento che
Rafforza quanto Franca già DC IVA
Sulla peculiarità della denuncia che noi questa mattina vogliamo fare
Ai mezzi d'informazione
Sentiamo cioè che dietro la denuncia di una difficoltà di questa testata
Ci sono elementi e ci sono delle cose che colpiscono nulli ma sono di
Sono emblematiche significative di come in questo momento i speriamo in sé come la nostra che a una serie di elementi particolari dentro di sé
Vecchia cooperativa la prima nella in Italia nel settore dell'informazione cooperativa di donne giornale autonomo come dire ciò quindi con già acquisto credo sarebbe sufficiente per dare la peculiarità di questa esperienza ma
Il fatto che questa esperienza oggi si trova in difficoltà e motivata da
Come dire è stata motivata da una causa scatenante che l'impatto negativo che improvvisamente quello che una legge pensata proprio per soggetti come questi a improvvisamente diventata una paradossalmente come dire un elemento di precipitazioni di una crisi
E io volevo tornare su questo non solo forse per dare ulteriori elementi informativi di dettaglio che certo in questi mesi hanno gli hanno molto angosciato e che noi abbiamo cercato anche di sintetizzare e in questa nota informativa per fare anche capire alcuni aspetti che forse l'opinione pubblica non è tenuta attenere che magari sapere e che purtroppo il pane quotidiano per le piccole imprese
E per le neve cioè per tutte coloro che poi devono fare entrare dentro le risorse anche le certezze o le incertezze di una legge dello Stato che comunque voglio dire noi riteniamo un fatto importante che ci sia
E da questo punto di vista io volevo riprendere due tre elementi perché delle di questa parato salita
Primo la cooperativa Libera stampa
In come dicevo addirittura nel proprio statuto perché nata così
Non solo come dire non solo sa la storia delle donne ma dalla sala delle donne a è stato uno dei del dei segnali uno dei soggetti che per primo ha potuto porre in termini come dire anche di opinione più ampia
Un l'obiettivo come dire di
Strumenti come poteva essere una cooperativa Libera stampa creata venticinque anni fa che potessero essere essi stessi come dire una forma di tutela e garanzia del pluralismo dell'informazione nel nostro Statuto e forse siamo stati tra i primi
La cooperativa Libera stampa dice già tutto probabilmente oggi non lo so se rifaremo una cooperativa con lo stesso statuto certo lo spirito varrebbe ancora oggi che la denuncia di una situazione che rischia regge spazi di pluralismo
Dentro i quali rivendichiamo quegli spazi non solo di generico pluralismo ma di quei soggetti che dentro il pluralismo hanno creato
Dei contenuti hanno creato un riferimento per dei soggetti ieri dell'opinione pubblica e noi ci sentiamo proprio in questo
Qua dentro non ci sentiamo né assistite non ci sentiamo un residuo ci sentiamo come dire un la piccola struttura che ha questa questa natura anche di presenza nel pluralismo democratico dell'informazione ci siamo impegnati in questa stessa legge
Qualcuno qui si ricorda di come la la diciamo insieme ad altre cooperative editoriali femminili facemmo l'atto scandaloso di
Mentre si discuteva questa legge di buttare uno striscione colorato in Parlamento per ricordare che esistevano questo Soggetti particolari che non esisteva soltanto ritiri è generica
Quindi come dire ci sentiamo in qualche modo dentro anche alla storia di questa legge ed è per questo che siamo così come dire indignati che a distanza di tanti anni questa legge provoca annui un elemento così profondo di crisi
E al di là dei di questioni forse come dire più intrinseche Aia ai ai commi che sono stati contestati
Al fatto vergognoso che comunque sia e qui io dico dico una parola
Amministrativamente vergognosa c'è qui lo stato in relazione alle situazioni economiche anche tutto come dire
La legittimità di fare interventi restrittivi quindi noi non sposiamo
Come dire a priori una visione assistenzialistica per cui lo Stato deve mantenere i soggetti deboli riteniamo però che lo Stato debba dare offrire strumenti di pari opportunità soggetti diversificati comunque sia troviamo inammissibile che
Ci sia un'incertezza tale per cui a distanza di due anni da una legge che veniva interpretata alla luce di precedenti leggi eccetera improvvisamente si fa trovare un'azienda come la nostra come me un con bilanci che vengono in improvvisamente come dire decurtare di somme come possono essere somme così rilevanti dei bilanci che sono stati costruiti anche su questo penso anche se non solo su questo
Quindi questo e riteniamo King da questo punto di vista voglio dire questo un elemento di denuncia perché sì leggi ci devono essere le leggi devono anche dare delle certezze devono essere gestite
Con i grandi trasparenza e questo come dire riteniamo forse noi che abbiamo dato per scontato in questi anni di esser dentro ad una legge che doveva dare i soldi a soggetti propri soprattutto voglio dire soggetti
Ci siamo come dire ritrovati improvvisamente in una nella consapevolezza che c'era qualche cosa che non funzionava più in questo strumento e quindi noi pensiamo di volerlo comunicare in questo senso perché non è solo una battaglia nostri
E quindi noi pensiamo da questo punto di vista che quest'dietro questo nostro problema atti denunciamo anche una questione di una legge che in qualche modo e io dico una parola forte ma
Su cui noi rivendichiamo comunque sia il riconoscimento di una chiarezza che era qui nella chi tale deve ritornare
Ma che evidentemente voglio dire è nell'inventarmi vari passaggi diciamo è diventato come dire ad assunto dei bar dei significa di troppa estensione della tutela del vittoria su cui credo che tutti l'editoria sana
Quella piccola quella media ma io credo anche quella grande ha tutto l'interesse oggi di ridiscutere io credo che una discussione di ridefinire i paletti di che cosa significa una politica e un quadro di politica all'editoria generale
E all'interno di queste di definire delle regole chiare e certe e trasparenti di risorse o servizi o altre forme che lo Stato può preventivare perché ci siano pari opportunità tra soggetti differenziati
Credo che questo sia una messaggio che noi vogliamo nella nostra vicenda tragica difficile in questo momento
Gettare gettare anche alla riflessione degli altri testi di comunicazione e degli altri giornali che magari voglio dire oggi sentono di meno
Perché hanno altri ammortizzatori altri elementi hanno maggiori crediti ordinari diceva Franca o hanno altri meccanismi di compensazione della pubblicità
Come dire però che poi come dire comunque sia questo quadro io credo che un quadro di incertezza di nonne e comunque di non trasparenza di regole che non funzionano più entrati in crisi e non vogliamo in qualche modo non essere noi delle vittime silenziose di questa crisi
In questo senso voglio dire la nostra cioè come dire ci sentiamo un soggetto che sta vivendo una un problema più ampio che noi vogliamo porre
Noi certamente però non vogliamo pagare la il meccanico la crisi di questo meccanismo e questo lo diciamo con molta franchezza verso tutti coloro che sono interessati a questa partita
Quindi prima di tutto gli altri e le altre realtà del settore dell'informazione
I partiti che hanno concorso voglio dire nella definizione e che stanno anche adesso sono chiamati in Parlamento a cercare di aggiustare questo meccanismo che comunque non funziona più
Nella nota noi informiamo che di fronte anche a tutta una a questo problema che si è aperto sia di non pagamenti per cui anche il fatto che ancora non sappiamo quando e se verrà pagato il novantadue
E in che misura è una cosa voglio dire credo
Incredibile perché uno può anche dire può far sapere che arriva a maggio del novantaquattro ma lo si deve sapere perché uno attiva tutti mezzi all'interno possibili compreso meccanismi cioè e questa situazione che continua ormai da da da da da da da mesi e mesi e mesi non è più leggibile
Il questo decreto così come è stato diciamo come dire fu c'è un decreto che cerca dislocare
E non so se riesce perché praticamente dà la possibilità per potere dare luogo ai pagamenti di utilizzare
Fondi del novantatré per potere sanare la situazione del novantuno novantadue
Ma non abbiamo non sapendo esattamente i confini del rapporto tra risorse sorgente aventi diritto non abbiamo neppure anche qui una certezza chiara da parte dell'amministrazione pubblica
Per cui veramente quest'operazione può sanare oppure se si apre un altro buco su novantatré che poi dovrà essere sanato con altre cose
Questo per dire mettersi dal meccanismo finanziario che apparentemente sembra risolto
Non date le certezze e noi non possiamo esserlo dobbiamo chiudere un altro bilancio del novantatré dobbiamo chiuderlo con quale imposta
Non lo sappia
Credo che non lo sappiano altre altri soggetti come come i nostri ecco noi lo denunciamo e lo diciamo
C'è stato come dire anche un tentativo di rispondere a questa quella parte che ha dato i giacchini di rimessa in discussione di un comma restrittivo che praticamente privilegerei delle cooperative femminili
Così definite e che nel riconoscerà loro una deroga
Vogliamo anche dire che questo come dire questo marchingegno che è legittimo sul piano del principio nel senso che riteniamo io credo in uno stato che alle IGT pari opportunità
Certamente anche legittimo che lo Stato possa pensare a delle misure e aggiuntive al cooperative femminili che possono a vere degli elementi di fragilità del resto la legge e la la filati ma legge prevedeva questa eccezione noi riteniamo però pur essendo privilegiate che questa comma che questo elemento
Come dire in qualche modo è una certa come dire una fortuna forzature
Che apparentemente si privilegia ma forse copre ancora una non chiarezza della legge nel vorremmo preferiremmo magari per poi riconoscere il giorno dopo le cooperative femminili
Altri servizi altro opportunità ma che la legge sia chiaro per
Questo io credo che anche questo è un elemento che vorremmo mettere il proprio perché non come dire non chiediamo l'assistenzialismo e chiediamo che i nostri diritti
Io penso che chiudo Suma l'elemento che credo che vada anche messo in un'asta in una conferenza come questo
Io credo che noi certamente accanto a questa partita della regina vittoria stiamo pagando e forse al di là del dovuto
Ancora anche una grande questione della pubblicità che nel nostro Paese non si risolve
Questa grande torta che ancora trova nel mezzo televisivo il veicolo fondamentale distribuzione e che non non si riesce a ripropone riproporre una strategia che Asia anche come dire più equa rispetto a tutti i mezzi invece l'informazione sulla carta e qui credo che c'è una questione anche di risorse pubbliche della pubblicità su cui noi vorremo te che si tenga più conto in maniera trasparente la legge prevede prevedeva la legge dell'editoria non quote voglio dire date gratuitamente perché credo che tutta la comunicazione debba passare sul valutazioni di impatto anche quella pubblica
Però io credo che all'interno di una ragionamento di incentivi diesel di stimolo eccetera Credo che anche tutta la grande partite sono centinaia di miliardi della pubblicità che in qualche modo
Diciamo pubblicità pubblica
Quello che gli strumenti che gestiscono pubblicità che hanno natura pubblicistico pubblica credo che debbano anche qui rispondere di questo obiettivo sette Sestri sono del tutto estranei
Ad una esigenza di pluralismo dell'informazione oppure se anche su questo punto la pubblicità finalmente possano essere messa anche questa partita come una parte o con una risorsa equa per nuove informazioni
Noi abbiamo avuto questa appunto quest'anno questa queste o
Stroncatura anche sul piano pubblico della delle risorse pubblicitarie che in genere i telegiornali sono quella risorsa come dire no mensile quella liquidità
E fatto il problema contemporaneamente la mancanza di liquidità da pubblicità una legge dello Stato che non funziona con tutta una serie e e le banche non danno credito ordinari io credo che è già un miracolo che siamo arrivati qui a potere oggi rinunciare a novembre e abbiamo anche molto resistito
Con grande senso di responsabilità a fare queste operazioni di Miuccia pensando come dire sempre avendo la speranza che poi come dire il quadro ordinario delle certezze a certo punto si mettesse in moto
Credo e questo è un po'il senso della denuncia che vogliamo portare sta bene
Io credo prima eventualmente di aggiungere qualche cosa che potrebbero esserci delle domande da parte di per il collega dei colleghi Adele Cambria
Dunque nel decreto legge del fatto se non sbaglio Costanzo il sei agosto sei agosto
Il reiterato il sei ottobre
Che sblocca i fondi del novantatré per pagare i contributi del novantadue e del novantuno questo per tutti i giornali aventi diritto
Viene detto che le cooperative femminili nominate già nella legge quattrocentosedici che quella precedente all'attuale
Indegne eroga queste la formulazione hanno diritto alla quota intera
Il decreto legge riprende peraltro un disegno legge che è già stato che è già passato della Commissione cultura della Camera
La formula in deroga non risolve nessun problema per il momento per le cooperative femminili perché credo plausibilmente
L'ufficio per l'editoria della Presidenza del Consiglio di dice se in deroga a parte da oggi la deroga e quindi non riguarda il novantuno novantadue
Quindi nella migliore delle ipotesi questa formula ci consentirebbe di avere la quota intera nel novantatré ma per i motivi che ha illustrato Costanza Fanelli noi non sapremo se ne novantatré ci saranno i fondi sufficienti non solo per noi ma anche per tutti gli altri insomma
Marinati retta
Non c'è dubbio allora a bocce ferme
Se non ci sarà un recupero di questi fondi
Diciamo la cooperativa dovrà rimettere in discussione proprio i suoi progetti editoriali
Valutare e cosa con le risorse che ha che sono come immaginate molto poche se uno guarda tra l'altro il bilancio Dinoi donne come di altri giornali che godono della legge dell'editoria avvengano questi bilanci vengono certificati con una rigore assolutamente anglosassone da società tremende società di certificazione e quindi se uno guarda il nostro bilancio vede che le nostre entrate sono rappresentate a dalle vendite veda la pubblicità ci ai contributi per l'editoria altre entrate non ce ne quindi se una delle tre voci del bilancio salta è facile capire che noi non possiamo progettare la continuità di questo giornale
A bocce ferme io credo e questo però è una grossa scommessa che le bocce possano essere messi in movimento cioè credo e ripeto è una verifica che andremo a fare che la società femminile
Abbia al suo interno risorse non solo di solidarietà ma anche di creatività e di imprenditorialità da mettere in campo
E non solo la società femminile
Quindi certamente noi faremo appello alle nostre lettrici alle donne che ci hanno seguito anche polemicamente in questi anni cerchiamo di intenderci io credo che l'unico Magazine di opinione che c'è fatto da da un continente
Possa aveva speso creato dibattiti discussione con mondi femminili che non hanno la nostra stessa ispirazione
Diciamo che ha un'ispirazione certa o progressista democratica di sinistra ma soprattutto direi femminista
Pur non me essendo noi certo un organo di propaganda femminista però sicuramente c'è una cultura cui attentati in Giacomo credo che anche a quelle donne che sanno magari culturalmente altrove
Sia stato molto utile nelle donne sia stato uno stimolo per il le grandi di grandi dibattiti per capire che cosa di nuovo produceva il mondo delle donne quindi quando io penso che ci rivolgeremo alla Società femminile per dirla in soldoni io non penso che ci rivolgeremo alla società femminile solo femministe di sinistra sia chiaro così come io penso che ci rivolgeremo anche alla società nel suo complesso
Perché in un momento in cui peraltro paradossalmente quasi tutti i mezzi i giornali denunciano una difficoltà anche sul piano dei lettori e riconoscono dati recentemente pubblicati su Prima comunicazione che i nuovi lettori sono tutte lettrici
Beh un giornale che in qualche modo non solo rappresenta una porzione di lettrici ma è di fatto credo aiuto esprimono
A tutti coloro che pensano al pubblico femminile da altre testate dalle testate radiotelevisive eccetera
E con la scomparsa di questo giornale io credo che possa interessare anche altri e quindi il problema non è solo di chiede una sottoscrizione che ci vuole bene chiederemo una sottoscrizione anche a chi ci vuole male e penso che se ci vuole male ed è una persona Vera saprà cogliere il nostro messaggio
Ma chiederemo anche qualcosa di più
Io credo io penso che se noi a dicembre ci troveremo ancora in questa situazione intendo rivolgermi intendiamo rivolgerci direttamente alle aziende
A a quelle che hanno il Budget pubblicitari chiedendo un atto di fiducia nei nostri confronti per esempio di firmare dei contratti pubblicitari per il novantaquattro
Credo che sarebbe un segno noi possiamo dare in cambio qualcosa certa si chiama immagine c'è chi la paga caramente no
Renderemo pubblico chi CD renderemo pubblico il nome cognome indirizzo di chi
Ci vorrà venire incontro perché avrà a cuore questo anche un dibattito tra un punto di vista femminista
O comunque di ispirazione femminista e da altri punti di vista che in questo momento ci sono nel mondo delle donne per fortuna ci sono si esprimono noi vediamo che ci sono candidate sindaco di area moderata
Che provengono da esperienze culturali diversi abbiamo visto protagonismo femminile nel nel mondo della Lega ebbene io credo che entrare in relazione in polemica in dibattito con altri punti di vista femminili sia utile per tutta la società e non solo quella femminile e che la nostra testata sia un veicolo purtroppo quasi incredibile quasi in una sorta di regime di monopolio dico purtroppo perché sarei felice se altre testate delle donne che pure ci sono
Riuscissero a ad entrare con la con la stessa forza con cui in certi momenti siamo riusciti a entrare noi dentro il dibattito generale quindi sicuramente sottoscrizioni ma anche in una forma un po'diversa da un appello decorre alla solidarietà
Si può vendere noi donne la domanda di Adele Cambria
Bisogna vedere cosa si intende certamente noi siamo Marella la testata appartiene come diceva una Società editoriale
Il sessanta per cento di la testata poi l'azienda editoriale è la cooperativa Libera stampa allora la cooperativa Libera stampa come cooperativa può avere dei soci
Dei soci lo prevede una recente legge sulle cooperative può naturalmente dei soci Esterni alla cooperativa può naturalmente aumentare i soci della cooperativa
La Società editoriale che possiede la testata sessanta per cento della quota e Dell'Utri quaranta per cento e della cooperativa stessa
Può decidere naturalmente al suo interno di cedere quote della proprietà ad altri non siamo pregiudizialmente contro questa ipotesi anzi saremo interessati a conoscere degli eventuali partner
Posso aggiungere su questa considerazione
Una un'ultima le un ultimo elemento a noi di credo a noi
Non so se tutte ma come dire a una parte di noi che in questi anni si è misurato con questa esperienza
Ci piacerebbe molto di potere in nella situazione di oggi
Poter lanciare tra le donne
Il senso di una ricostruzione di quella che era allora deve la forma e la storia di una cooperativa che si chiamava libera stampa
E che oggi riteniamo debba possano aprire anche e forme e modalità e soggetti diversi attraverso una un vero percorso
Di azionariato femminile diffuso si parla oggi di di public company certamente per settore ben più forti già i nostri riteniamo comunque che una che una delle strade
Possibili il questo però passa attraverso il come dire l'attivazione e la disponibilità dei soggetti femminili che possono essere interessati a questa ipotesi di costruire un percorso di azionariato femminile diffuso forse il più forte dal punto di vista della dell'identità femminile forse no
Di quello che può significare oggi questa esperienza certamente più finalizzato non solo al tatto politico
Ma anche alla garanzia che ancora ci possa essere una testata che si possa ancora dire autonoma delle
è una scommessa noi credo che l'abbiamo abbiamo fatto di tutto per tenerla aperta
Anche questo io credo che finito l'assistenzialismo ma è finito anche in Mater nasce eterno credo che molte di noi si sentano come dire con grande senso di responsabilità
Aver mantenuto questa cosa pur di Emo che come dire tutte le donne si facessero un attimo l'esame di coscienza
Ah indipendentemente come diceva fra anche se si è d'accordo non d'accordo sul dire su questo quelli linea editoriale modo di affrontare questi problemi ma su questo e dato sulla possibilità per le donne di a vere dei mezzi di informazione
Che dipendono da loro stessi quindi garantendo le condizioni anche economiche per far acquisti
Noi come dire in maniera credo che troveremo Seti per potere definire anche meglio questo percorso anche da un punto di vista come dire
Societario perché c'è una cooperativa c'è una società di proprietà della testata dovremo capire voglio dire se ci sono delle donne che sbaglio rimettere in discussione il bene in considerazione questi due soggetti riformulare magari un soggetto del tutto nuovo
è una sola cosa da aggiungere qualcuno forse si non sa o non sa o si dimentica quando si pensa
A noi donne che questa un'azienda Diretta
Come così come il giornale è pensata fatta dove tutti i posti di lavoro sono tutte donne i posti di lavoro sono dodici di lavoro dipendenti ci sono circa duecento
Collaboratrice o collaboratori
O qualcuno particolare penso ai fotografi che sono stati dei nostri fedeli collaboratori in questi in questo periodo e ci hanno anche aiutato molto perché è un giornale che dava molto spazio alla fotografia
E voglio ricordare che la cooperativa Libera stampa edita anche un bimestrale molto apprezzato che si chiama leggendaria
E che per la sua diffusione nazionale l'unico che diciamo c'è qui una direttrice che Anna Maria Crispino che comunque che l'unico che ha intuito molto prima che se ne accorgessero gli editori che il pubblico femminile dei libri era in aumento e dell'un pubblico che diventava sempre più esigente e che offre una rassegna completa direi di non solo critica letteraria e recensioni temi di dibattito su tutto quanto viene prodotto in Italia all'estero dalle scrittrici e dalle autrici
Dunque io credo questo è un grosso problema che noi abbiamo perché le indagini di mercato che sono quelle che più o meno attendibilmente cerchiamo di intenderci dipende da chi le fa
Ti possono anche offrire una risposta a questa domanda sono indagini costose che però andrebbero aggiornati anno per anno noi questo non ce lo siamo potuti sinora permettere l'ultima che risale solo due anni e mezzo fa e quindi ha una sua attendibilità però dovrebbe essere come dire riaggiornata e che è stata fatta dalla Demoskopea
Ci rimanda in un modo abbastanza interessante l'immagine delle attuali lettrici di noi donne
Che sono riassumo brevemente insomma il corpo centrale delle lettrici sono donne tra i venticinque e i quaranta anni di età
Nella stragrande maggioranza con un titolo di studio superiore con una percentuale strepitosa mente aula alta anche di laureate
Che hanno nella stragrande maggioranza un'attività extra domestica cioè lavorano insomma
Settore impiegatizio il settore prevalente insegnanti e diciamo i dati sulle capacità sulle professioni manageriali sono più o meno quelli corrispondenti a quelli della Società italiana
Che sono grandi consumatrici di prodotti culturali sicuramente di libri ma non solo che Soldini computer di dischi e di viaggi
Che hanno la carta di credito il conto conto corrente autonomo poi non necessariamente ricco però sono donne che portano il segno di questa autonomia cercata non solo sul piano culturale ma anche sul piano economico quello che purtroppo non riusciamo a sapere è chi sono
Le potenziali elettrici di noi donne non riusciamo a sapere perché il cane che si morde la coda mi spiego un giornale per posizionarsi sul mercato lo sanno tutti o per riposizionarsi sul mercato deve poter fare degli investimenti nella tiratura nella diffusione
Noi ad esempio da alcuni segnali che ci vengono sia dall'indagine Demoskopea sia che sono i rapporti con il giornale dalle lettere ci rendiamo conto che c'è un pubblico giovanile non molto giovane parlo di ragazzi tra i venti venticinque anni di studentesse universitarie
Che oggi forse perché più libere anche da pregiudizi di generazione precedenti sono interessati a un giornale come nelle donne
Il problema è come raggiungerlo non avendo noi potuto permettersi di fare investimenti nella tirature nella diffusione
è difficile oggi comprare noi donne talvolta è un atto militante
Perché le edicole non lo espongono non tutte le edicole ce l'hanno perché non vi è un attimo dobbiamo tenere una tiratura basta perché il non possiamo rischiare no periodo
Potrebbe poter avere un capitale su cui rischiare sei sette otto numeri per vedere a che punto ci assestiamo
Inventa un atto militando residente all'edicolante delle degli noi donne l'uno deve scovare in davanti ci sono tutti i grandi settimanali eccetera eccetera e quindi richiede uno sforzo soggettivo notte il forte
E le stesse campagne abbonamenti sono un'operazione che richiede degli investimenti come sanno basta che si vada intervistare chi fa L'Espresso Panorama le grandi campagne abbonamenti che poi ci troviamo nella cassetta delle lettere con dieci mila offerte eccetera per cui non c'è dubbio che noi abbiamo un grosso problema
Noi pensiamo ipotizziamo che il pubblico di noi donne sia il doppio di quello che attualmente abbiamo che ci sia un pubblico di cinquanta sessanta settanta mila lettrici
Pensiamo che in questo Paese donne che abbiano queste caratteristiche di interesse a una a uno sviluppo di un opinionismo e di una cultura femminile
Che siano incuriosite da un'ispirazione femminista che vogliano entrare nell'agone delle opinioni costruendosi un proprio punto di vista pensiamo che in Italia ce ne siano anche più di cento mila siamo restrittive pensiamo che cinquanta sessanta mila nostro giornale potrebbe raggiungere se potesse fare degli investimenti per raggiungerle e questo è un grosso problema ci sono
Ti capita spesso
Sapere
E questo n è la è la e la parte senza risposta della tua domanda diciamo sulle crisi attuale abbiamo delle risposte su quelle potenziali su cui noi abbiamo anche scommesso rinnovando il giornale purtroppo non siamo per il momento in grado di dare una risposta
Sì io ti rispondo un pochino riprendendo forse chiarendo quello che mi pare ricorda in parte anticipato cioè noi ci siamo trovati di fronte nel momento in cui abbiamo denunciato la situazione che si era creata
Ha della situazione come dire un po'in qualche modo paradossale voglio dire che noi ritenevamo e riteniamo più ancora che la materia del chiarimento di quella legge poteva essere come dire fatta dallo stesso la la la stessa amministrazione dello stesso governo cioè che la lettura per noi di quella legge è molto chiara
Nel momento in cui il il governo e l'amministrazione hanno in qualche modo rimpallato la Paula
Lando sa di un po'le mani perché questo è nessun Parlamento e sui parlamentari abbiamo come dire attivato una serie di diciamo di rapporti di di relazioni per capire quale poteva essere la strada
La strada che è stata individuata che non è stata come dire cioè come dire che è stata una strada individuato in una valutazione di convenienza
Pratica e di agibilità che è quella di dare una deroga alle cooperative femminili in qualche modo a noi ci ha un po'spiazzato
Lo dico con molta franchezza perché noi eravamo e siamo convinte come dire che c'era una strada maestra che era quella di ridefinire delle certezze per tutti dentro le quali ci sentiamo come cooperativa femminile
Ancora di più avente diritto sostanzialmente perché abbiamo e chiaro che voglio dire questi in questo senso c'è una responsabilità anche che il governo che ancora mi voglio avremmo che venisse cioè facesse una scelta insieme a i parlamentari che sono chiamati ad una diffidando una non facile valutazione io sono con molta franchezza i parlamentari che si stanno impegnando per risolvere questo problema
Si trovano di fronte da una parte ad una volontà voglio dire di comprensione come mantenere lo spirito originale della legge dall'altra parte di fronte ad una situazione molto difficile dal punto di vista delle del meccanismo delle risorse
Reali
Allora certamente come dicevo prima noi non riteniamo Mendes di nessuna sconveniente sa che
Ci possano essere un legislatore e un governo che d'accordo
Sì magari Momi per una situazione momentanea
Di difficoltà di mezzi post saltare una situazione come dire una condizione in più a delle cooperative del rito
Non è la strada che noi nella quale noi ci sentiamo come dire a nostro agio fino al del tutto mi ha detto
In questo senso c'è anche difficile oggettivamente oltre che continuare a fornire tutti i dati
Delle nostre certezze che son quelli cioè per noi la legge interpretabile in un modo solo
Cioè dare poi come dire una indicazione un suggerimento che non risulti un fatto anche come dire una forzatura un elemento nei quali parlamentari possono trovare degli altri elementi
E di valutazione più generali e allora certamente su una cosa voglio dire hai ragione nel senso che se comunque il il Parlamento con un consenso del governo si dovesse orientare al mantenimento di una deroga per lo meno la facessero che risolvesse il problema di quelli aventi a per le quali hanno fatto la deroga su questo voglio dire
Hai ragione in questo senso voglio dire noi stiamo premendo perché perlomeno fosse attuabile se questa è la linea che trova un'agibilità concreta magari per poter poi ripensare rivedere tutto l'apparato della legge voglio dire con una però perlomeno che sia chiara che la deroga ripristina i nostri diritti dal momento in cui la legge
Ecco quindi questo non so se come dire la la lo possiamo fare come dire lo possiamo fare insieme ma come lecco questa è un po'la nostra la nostra nordica di intervento in questo momento verso anche il Parlamento e soprattutto noi vorremmo una posizione più chiara del Governo su questa che ci sembra scarichi con troppa facilità e il Parlamento e parlamentari una cosa su cui avrebbe dovuto assumersi fin dall'inizio una maggiore responsabilità
No diciamo noi che non ci la presa del potere che se c'è come questa legge c'ha una storia cioè il che crediamo di essere come gli vuole essere onesti di fronte a noi stessi
Allora se oggi si dovesse ragionare dico oggi
E dopo che questo Stato ha varato e ad assunto tra le proprie priorità come dire di orientamento un orientamento di azione positiva certamente noi saremo tra le prime a fare una battaglia per cui oltre che alle cooperative in generale le cooperative di donne venisse riconosciuta delle o delle chance in più su questo delle il riteniamo che queste ho diritto sacrosanto che le donne avrebbero acquisito sia stato un pochino giocato dentro una partita mettendo questo che è un vero come dire che è una strategia seria come un tappabuchi rispetto ad una gestione di questa legge che doveva essere affrontata prima di tutto sul piano generale di un altro
Non c'è non ci sentiamo come dire in qualche modo stretti di fronte a questo utilizzo
Della delle cooperative femminili e per tappare un buco e non invece nel fare una politica e quindi ecco questo è l'aria il senso con cui noi come dire abbiamo esplicitato quindi non è un nostro contrarietà al principio che questo possa essere ritenuto una uno dei criteri di assegnazione però io credo che così come è stato gestito di fatto come dire più un tappabuchi che una una una strategia politica ecco
Ma non c'è dubbio che si deve si dovrebbe aprire non solo da parte nostra una discussione più ampia su queste sul adeguata ai tempi e ai soggetti sulle provvidenze per l'editoria no visto che ha delle cambi aveva citato l'UNESCO
Noi abbiamo qui una presa di posizione viva fila tamburelli che era rappresentante
Dell'UNESCO che ha partecipato all'incontro dei ministri del Consiglio d'Europa che c'è stato nei giorni scorsi a Roma
Che esprime la sua preoccupazione
Per le sorti di noi donne che abbastanza un unicum anche sul piano europeo così come abbiamo una comunicato del coro del coordinamento della Commissione per le pari opportunità di qui della Federazione nazionale della stampa
Che
Non solo diciamo esprime solidarietà alla alla nostra relazione ma denuncia con noi una non corretta applicazione della legge sull'editoria
Un'altra presa di posizione che è stata inviata alle parlamentarie ai parlamentari ad altri soggetti è stata fatta dal dall'UDI quindi le donne italiane nella sua ultima autoconvocazione
In cui viene denunciata la situazione
E si chiede cito
Denunciamo la responsabilità gravi di governi partiti amministrazione statale che producono la possibile cancellazione del nostro diritto di cittadinanza
Altre anche delle udì locali come quello di Modena hanno stanno facendo un'opera di sensibilizzazione presto le donne che lavorano nelle istituzioni ma anche le altre appunto su sui nostri problemi
Se non ci sono altre domande
Ci possiamo lasciare qua
Grazie arrivederci