L'ergastolo ostativo e la speranza: evoluzione giurisprudenziale nelle corti interne e internazionali

Intanto
Ci siamo sentiti in dovere prima ancora beh ormai chiaramente il tema è focalizzato sulla sentenza viola ci siamo sentiti in dovere di organizzare un incontro sull'ergastolo ostativo perché è qualcosa
Che come avvocati penalisti un tema qui non ci possiamo rassegnare
E io ovviamente faccio solo i saluti e c'è però subito la parola non presenterò neanche gli ospiti cederà subito la parola Maria brutale che poi modera quest'incontro che presenterà agli ospiti presenterà i relatori
Solo due cose voglio dire una una mia esperienza di ergastolo ostativo come avvocato convocato di frontiera nel senso risponde ad una persona che aveva un ergastolo ostativo
E che ovviamente non veniva messo a nessuna possibilità alternativa al carcere anche a poter usufruire di permessi nessuno totale chiusura
E ovviamente la condizione su cui discutevamo era di poter fare delle dichiarazioni offrire dei chiarimenti per potersi mettere nelle condizioni e ogni volta che parlavamo di questo il mio cliente mi diceva vige avvocato Amato se io sono innocente
Cioè il mio problema è che io sono innocente quindi non posso fare delle ricostruzioni è finita che un anno e mezzo fa lilla Corte d'appello di Perugia accogliendo un'istanza di revisione a eliminato l'ergastolo che risaliva agli anni ai ai primi anni ottanta questo per dire che la mostruosità di questo sistema e nel senso che il colpevole
Chi è colpevole ammettendo l'esistenza dell'organo giudiziario ghetti stimolato con l'istituto dal nostro codice e la revisione e trova applicazione a un dato statistico esistente che quindi chi è colpevole però in qualche modo a lenire la diciamo morsa della Gaston ostativo chiedo innocente si trova davanti a una doppiato voce terribile beffa
Nel senso che non solo sta scontando una pena ingiusta mai nelle condizioni di doverla scontare di dover soffrirne fino in fondo questa diciamo è una dato che emerge dalla vita professionale dico avvocato normale
Ringrazio sono Ricci protette Belcastro e Maria brutale pezze Belcastro che è qui che responsabile del direttivo dalla Camera penale la commissione carcere Maria che la coordinatrice che poi moderato modererà
Quest'incontro ringrazio non posso fare a meno di ringraziare radio radicale che ancora oggi è presente
Il problema come mi spiegavano Rita Bernardini e Giuseppe Rossodivita non è assolutamente risolto
Di radio radicale diciamo che abbiamo guadagnato tempo ma è un tema su cui gli avvocati penalisti appena possibile dobbiamo tornare denunciare all'opinione pubblica la brutalità della azione di chiusura di radio radicale che in un contesto come il nostro dove si predica trasparenza diritto di informazione diretta l'unico veramente soggetto che fa l'informazione trasparente diretta senza di cui insomma sarebbe difficile andare avanti io
Ridicolo ogni volta sono iscritto al partito radicale
Inizialmente
Con tutta la dizione insomma chiaro
Transnazionale eccetera eccetera
E ogni porta poi specifico che credo che tutti si debba riscrivere e specifico anche che non sono un radicale inizialmente temevo che gli amici radicali io presenti si fasti dissero Rita nel fa della mia precisazione sarà vitale ho capito invece che addirittura viene apprezzata
Perché proprio una testimonianza che possiamo dare tutti atti fa un percorso come il nostro chi spende spazio dico nello specifico
Per sostenere la vita radio radicale pur senza condividere totalmente a visivamente le idee e di quel partito
Lascio spazio subito a Maria brutale per la presentazione dei relatori e per poi moderare l'incontro grazie
Ecco sì buongiorno a tutti
Sono molto contenta di essere qui sono molto contenta di essere qui dopo il risultato raggiunto con la sentenza di Strasburgo nella vicenda viola contro l'Italia
Ignazi antioraria radicale che fa l'anno in Italia e per noia perché ci consente di esprimersi e di raggiungere
Un pubblico più vasto con con delle idee scomode con degli argomenti difficili e scomodi ringrazio naturalmente tutti i miei ospiti per la pazienza anche in questa giornata calda nella liberazione però siamo tematici assolutamente propri do la parola alla dottoressa vittoria Stefanelli
Che è arrivata PFM e quindi non sto breakfast secondo il suo museo che è magistrato di sorveglianza presso il tribunale di Roma
Ed è impegnata in questi temi che come condiviso l'avventura degli stati generali sull'esecuzione penale
Come sentita come esperta in ambito di quarantuno bis del dell'ordinamento penitenziario e che quindi ci darà la sua visione delle cose sul tema che oggi cc occupa
Allora grazie io ovviamente ringrazio dell'invito perché questo invito è occasione di dibattito e mai o come in questo momento il dibattito è essenziale il confronto
è essenziale è un confronto sicuramente produttivo
Diciamo che parliamo di un argomento dell'ergastolo sostantivo sicuramente un argomento molto dibattuto e attuale lo è diventato ancora di più dopo la pronuncia della CEDU
Tuttavia io forse sono un po'una voce dissonante in un coro di consensi alla sentenza avviò la contro Italia
Perché diciamo che fino a ieri ritenevo che l'impianto del quattro bis fosse un impianto conforme ai canoni costituzionali e convenzionali
Tante tante che la magistratura di sorveglianza non ha sollevato questioni di legittimità costituzionale dell'articolo quattro bis
E quindi ci dobbiamo fare una domanda su questo
è ovviamente sono pronta così come tutti i magistrati diciamo giusti a di vedere le proprie argomentazioni a fronte di argomentazioni autorevoli e argomentazioni
Diciamo di segno opposto rispetto a quelle che io di cui ha
A esporre
Quindi sono pronta al dibattito sono pronta a rivedere queste posizioni su sulla base di argomentazioni autorevoli e convincenti
Partiamo da
In generale vediamo soprattutto parliamo della genesi del quattro bis quindi depuriamo un attimo il quattro bissa dall'ampliamento
Dell'ambito applicativo
Che c'è stato nel corso degli anni e quindi l'assimilazione ai reati di mafia con tutte le conseguenze che ne derivano l'assimilazione
A questi reati di mafia per i quali è nato il quattro bis
Di reati che sono di natura diversa e parlo della tratta degli esseri umani parlo della dei reati sex offenderla fino ad arrivare alla corruzione di Julia un attimo il quattro bis da questo e capiamo perché il quattro bis è nato ebbene il quattro la genesi del quattro bissa è la strage di Capaci tutti sappiamo che all'indomani della strage di Capaci
Vi è questa risposta rigorosa se è vera da parte dello Stato e quindi vi è uno Stato che risponde alla mafia richiedendo ai fini dell'accesso al beneficio penitenziario la collaborazione faccio una parente SIP Surbo e questa parentesi credo che è un qualche cosa su cui tutti possiamo concordare cioè la mafia eh
Ho e parlo di mafia ovviamente in termini generali per comprenderci riguarda tutte le organizzazioni criminali
Associate quindi riguarda la camorra riguarda la 'ndrangheta e in quanta alto quindi diciamo la mafia è un male tutto nostro un male tutto italiano
è un male che nonostante le operazioni direi quotidiane di contrasto è vivo e vegeto esiste esista in utile voltarci dall'altra parte
Perché è un male che va affrontato che uno Stato di diritto a il dovere di dominare
Di combattere
è o un un male che ha creato crimine e ha creato una mentalità e è o qualche cosa che diciamoci accomuna più o ai Paesi sudamericani che non all'Europa perché non ho contezza difatti di gradita
Tale in Europa quali i fatti ai quali abbiamo assistito in Italia mai è successo in Europa che si è fatto saltare una strada per uccidere un giudice mai è successo che in Europa che si è messa una bomba sotto casa della madre di un giudice per uccidere un giudice ma lei o meglio non mi non mi consta che in Europa vi siano state tante persone appartenenti alla magistratura e le forze dell'ordine uccise per mano della mafia
Quindi direi abbiamo una criminalità a livello quasi di sudamericana con però un sistema un sistema giudiziario
Garantista e che alle garanzie propria di dei paesi invece più evoluti
Proprio quindi una una un garantismo abbiamo noi diciamo non dissimile da quello degli altri Paesi europei
Quindi abbiamo questo male sappiamo che questo male esiste ancora oggi nonostante le operazioni di contrasto nonostante i processi e è un male che si infiltra nelle amministrazioni si infiltra nella politica
E si infiltra nella colonia paralizzando ora quindi diciamo che è una criminalità complessa
Che va in qualche modo affrontata e quindi all'indomani della strage di Capaci
Lo Stato l'affronta con lo statista con la richiedendo per l'accesso ai benefici penitenziari vi mafiosi scusatemi la terminologia ma insomma per comprenderci cerco di essere abbastanza diretta
Quindi l'affronta prevedendo questa condizione di ammissibilità quindi è una condizione di ammissibilità la collaborazione per accedere ai benefici ma non è una collaborazione qualunque attenzione è una collaborazione anche all'esito delle pronunce della Corte costituzionale
E che poi sono state recepite dal legislatore
è quella collaborazione esigibile ovvero possibile
Quindi questi due istituti della inesigibilità e della impossibilità sono visti tutti ai quali possono accedere i cosiddetti mafiosi parliamoci insomma in termini spiccioli
Possono accedere i mafiosi per ottenere dai tribunali di sorveglianza una declaratoria
Che supera suo spera questo questo blocco supera questa condizione di ammissibilità richiesta dal legislatore
E quand'è che si parla di esigibilità
E tra l'altro attenzione perché la norma il quattro bis USA una disgiunzione dice ovvero o l'una o l'altra
La ovviamente la collaborazione è inesigibile da parte di colui il quale
Nonostante sia condannato per fatti di mafia sia o un soggetto marginale in ambito associativo quindi è un soggetto che non può conoscere i segreti di quell'associazione
Quindi questo soggetto a potrà ottenere una declaratoria di inesigibilità da parte del tribunale
L'ho già può o ottenere anche il capo dell'organizzazione può ottenere una declaratoria di impossibilità
E diciamo che questa non va sottovalutata anzi Watteau valutata l'impossibilità della collaborazione
Perché la corte suprema
Ha tracciato delle linee di demarcazione ben precise richiamando dei canoni di valutazione che sono canoni positivamente normati previsti dalle nostre norme è addirittura dalla Costituzione
Cioè quando è che la e e vi ceto diciamo due principi generali che la Cassazione nel già dal due mila dodici Cibelli TAC e quindi se non vogliamo attribuire alla Cassazione quella funzione nomofilattica che ha e che le spetta di diritto
Dobbiamo ritenere che i tribunali di sorveglianza che sono chiamati
A valutare questa richiesta di declaratoria di impossibilità della collaborazione devono attenersi assolutamente a questi principi che sono illustrati benissimo in due sentenze che io chiamerei lapidaria e della Corte di Cassazione una sentenza del due mila dodici una sentenza del due mila sedici
Quella del due mila dodici in bocca il diritto del conta il principio del contraddittorio il diritto di difesa
E dice
La collaborazione possibile bisogna andarla a ricercare nell'ambito de capi di imputazione cioè c'è una cristallizzazione
Del dei fatti e delle responsabilità
Affinché dissi hanno spazi e individui questi spazi
Il tribunale di sorveglianza
Devi avere riguardo
A quelle sentenze di condanna essi sono nell'ambito di quelle può individuare delle responsabilità che sono rimaste non accertate
O dei fatti che non sono stati accertati
Ora e questo è importante perché abbiamo una assoluta cristallizzazione del momento in cui si deve fare questo bagno
E mi batto su questa su questa idea della cristallizzazione ebbe leggo su questa sentenza non è massimata lo tratta io la la massima di questa sentenza dal corpo della sentenza rileggo proprio il principio che esprime la corte di cassazione al riguardo
Il rispetto del principio del contraddittorio del diritto di difesa impone di procedere alla verifica della oggettiva impossibilità della collaborazione con la giustizia la parte del condannato
Avendo esclusivo riguardo esclusivo riguardo ai fatti contestati nel giudizio di merito e alle responsabilità individuali definitivamente accertate ovvero escluse
Quindi è in questo ambito che bisogna muoversi
C'è di più
Abbiamo un'altra pronuncia della Corte di Cassazione che ci dice e forse non c'era bisogno neanche che ce lo dicesse
Che questo giudizio questo bar gli occhi è richiesto al tribunale di sorveglianza
Dev'essere improntato al principio di certezza di cui all'articolo cinquecentotrentatré del Codice di procedura penale
I termini di certezza cioè oltre ogni ragionevole dubbio
Quando il tribunale di sorveglianza dubita in ordine
Alla sussistenza degli spazi di collaborazione avendo riguardo a quella sentenza così come cristallizzata
Allora c'è il principio indubbio pro reo
E nel due mila sedici il la la Corte suprema ha cassato proprio una pronuncia del tribunale di sorveglianza di Roma
Ritenendo che in quella fattispecie il tribunale avesse operato una giudizio va fondato su congetture
Se pensi e faccio una un un esempio si pensi al quattrocentosedici bis
Che viene contestato e che nella contestazione di questo quattrocentosedici mista
Sì lascino si si dica che tra i vari associati vi sono delle persone non identificate
Oppure si pensi ad un disegno criminoso che fa parte del capo di imputazione del quale restano alcuni punti oscuri sono rimasti oscuri e quindi questa questa restano dei punti che potrebbero essere colmati da una condotta collaborativa attivato eppure leggo a proposito di questa sentenza del due mila sedici
Cosa dice il collega estensore che è stato magistrato di sorveglianza
Dei c'è la sentenza di condanna oltre a costituire un presupposto costituisce un limite non valicabile nel senso che vive a chiare lettere consentire di desumere senza ambiguità detti spazi di di collaborazione non apparendo possibile un terreno valutativo di natura meramente congetturale
Il doppio sulla linea possibilità o inesigibilità o irrilevanza della collaborazione non può risolversi in danno dell'istante
Infatti anche in questa materia deve tenersi conto della regola di giudizio a favore dell'imputato nel caso di dubbio
In quanto se due significati possono ugualmente essere attribuiti a un dato probatorio Dede privilegiasse quello più favorevole all'interessato che può essere accantonato solo ove risulti in concilia e
Il inconciliabile con altri univoci elementi disegno opposto
Quindi noi parliamo di alla luce di questi principi che devono necessariamente necessariamente animare
Essere i punti cardine sui quali le pronunce dei tribunali di sorveglianza
Vengono emesse in in tema di impossibilità
Se questi sono i principi
Allora cosa resta fuori da questa condizione di ammissibilità per accedere al beneficio
Resta fuori una collaborazione è possibile una collaborazione che si richiede o a un cow un soggetto che è un campo
Se mi ha richiesto la inesigibilità oppure si richiede ad un soggetto
Anche se non etica anche se è capo voglio dire anche se capo una collaborazione possibile cioè ci sono degli spazi sui quali tu potresti collaborare Mattaccini allora eloquente è una collaborazione che noi richiamiamo c'è chiediamo ai fini dell'accesso al beneficio noi lo Stato chiede ai fini dell'accesso al beneficio a un soggetto che chiamerei diciamo per semplificare l'omertoso cioè colui che essa ma non dice colleghe e silente nonostante sa
Allora
Beh io casi di mai da soli ostativi e il gas si di ostatività delle pene temporanee non parliamo solo di ergastolo statico ma il quattro bis riguarda tutto non solo la Grasso lo statino
L'ostatività viene può essere superata da queste declaratorie
E quindi una volta abito il tribunale di sorveglianza ed eventualmente anche la Corte di Cassazione ci troviamo di fronte ad un soggetto che da un punto di vista giuridico è un soggetto che sa ma non parla
E guardate che il cinquantotto terre cioè la richiesta di declaratoria non è che si esaurisce nel momento in cui si è pronunciato pronunciato su quel punto
Il tribunale e la cassazione perché se vengono dedotte nuove argomentazioni a favore della impossibilità inesigibilità il tribunale di sorveglianza è tenuto a pagarle
Quindi diciamo che è un nostro evento che potrebbe essere uno strumento una valvola a a considerato no più di una volta e utilizzato più di una volta nelle aule di giustizia
Quindi abbiamo questo e perché il legislatore chiede queste la collaborazione all'Umberto Gusso
Perché la collaborazione ce lo ha detto anche la Corte costituzionale segna la recisione con la l'organizzazione manda ma vi è di più lei lo dice anche la Corte costituzionale
La collaborazione è un passaggio obbligato
Per ritenere credibile la revisione critica
Non c'è evoluzione persona o logica evoluzione della personalità che sia credibile sennò attraverso questo passaggio è un passaggio obbligato ma non è esclusivo per ritenere il soggetto un uomo nuovo assolutamente a Roma ci occupiamo di collaboratori di giustizia eppure neghiamo i benefici ai con le bare ai collaboratori di giustizia
E lo facciamo per il semplice motivo che riteniamo necessaria ai fini dell'accesso al beneficio il mutamento di orizzonte enti Co
Ho volta amento che non sia solo con la collaborazione ma la collaborazione passaggio obbligato ce lo dice il legislatore e fino a ieri ritenevamo che questo fosse conforme alla all'articolo ventisette della Costituzione
Perché è la collaborazione dentro la rieducazione non è fuori
E questo lo esprime molto bene una ordinanza recente del tribunale di sorveglianza revoca proprio a proposito di Gastone ostativo in cui vi leggo brevemente
E sostanza all'ordinamento ha ritenuto che in relazione a determinate circoscritte ed eccezionalmente
Gravi condotte illecite
La stessa idea di ravvedimento di risocializzazione o comunque di un autentico percorso
Di sincero cambiamento non possa credibilmente porsi omettendo di confrontarsi con l'esigenza di affrontare il peso nel proprio passato
Così è eccezionalmente deviante senza percepire vivere l'esigenza di collaborare
Per ricostruire tutti gli aspetti e le responsabilità salva ovviamente l'ipotesi che tale collaborazione non sia concretamente possibile per il condannato
Nel Chapel caso Winteler Regno Unito
E dice la CEDU richiede che ciascun ordinamento degli Stati europei si confronti
Per qualsiasi tipologia di reato diedi ergastolo con l'eventualità che l'ergastolano a seguito di lunga detenzione
Possa essere divenuto un uomo una un uomo nuovo prevedendo istituti capaci di affrontare e gestire questa eventualità
L'ordinamento italiano dispone di questo spazio
La rimozione dell'ostatività la collaborazione per l'ordinamento italiano
Ebbe entro il circuito di valutazione del cambiamento del condannato e non prima né fuori in sostanza per l'ordinamento italiano
Se il soggetto condannato all'ergastolo ostativo potendo collaborare si rifiuta di farlo semplicemente non è l'uomo nuovo che afferma e che accredita dissi
Allora
A questo punto quindi diciamo che
In questo ambito si innesta la la sentenza della CEDU e quindi veniamo un attimo ad affrontare questa queste se si lavava Bécaud alcuni punti della sentenza della CEDU
Venti minuti al dieci minuti
Allora caso viola Picasso viola riguarda un soggetto che è stato condannato a due condanne quattrocentosedici bis fino al novantadue corrono del capo quattrocentosedici bis
Con il ruolo di capo altra condannata con comici che commessi in contesto di 'ndrangheta
E sequestro di persona che viene seguito dalla dalla morte del sequestrato
è un soggetto che quindi a un ergastolo ostativo per la tipologia di reati è un soggetto che non mi consta ha mai chiesto cinquantotto tenera anzi lo ha chiesto in via rinunciato
Vi ha rinunciato allora
è un soggetto al quale è stato levato il quarantuno bis è stato eliminato il regime del carcere duro nel due mila sei perché il tribunale di sorveglianza dell'Aquila ha valorizzato un elemento la condotta intramuraria
E cioè ha detto che nonostante vi sia la biografia gli altri vi siano gli altri parametri per ritenere il soggetto pericoloso dal punto di vista del quarantuno bis e cioè pericolosità intesa come capacità di contatti con la criminalità
Ha detto nonostante vi sia astio grafia criminale vitalità dell'Ambra anche età e vi sia anche il suo ruolo dei capostruttura Pia questo soggetto si è comportato bene per oltre dieci anni in carcere diamo una evoluzione positiva della sua personalità
Dunque secondo me questo soggetto non è capace di avere contatti con la mafia quindi lo colloco
Al di fuori del regime del quarantuno bis e lo colloco in Alta sicurezza perché questo è il quadro è l'eliminazione del quarantuno bis una collocazione di quel soggetto valorizzando la sua condotta intramuraria
Che sono gli esiti del trattamento che è un parametro di valutazione per ritenere o escludere la capacità di contatti con la criminalità richiesta all'articolo quarantuno bis
Quindi lo collocò nel carcere
Collocare invece il soggetto al di fuori del carcere attraverso il beneficio penitenziario è tutt'altra cosa è tutt'altra valutazione
Lì il legislatore chiede la collaborazione ripeto dell'omertoso verso getto che può mano ma ma non parla
E quindi è in questo ambito che si inquadra questo caso
Volevo a questo punto direi che il cane il il monito della Corte a che intervenga il legislatore per rimuovere questa questo ostacolo della ostatività
E quindi si rivolge al legislatore a
Un monito diciamo che
Ritiro parte però da un da un da un presupposto
Cioè dice lo stato italiano può individuare altri sistemi attraverso le quali comprendere chiese che il soggetto si è dissociato ma allora quali sono questi altri modi
Quali sono questi altri mondi li hanno studiati gli stati generali le condotte riparatoria
Comunque prego diciamo prescindiamo da valutazioni politiche e de iure condendo facciamo una valutazione invece di questa di questa sentenza e di alcuni punti che mi sono segnata di questa sentenza il punto no dico subito che il caso di Hollande non si risolve sul solco segnato dalla Corte costituzionale
Rispetto agli articoli duecentosettantacinque del Codice di procedura penale perché lì la corte ha distinto il quattrocentosedici bis rispetto ai reati che sono invece aggravati dalle modalità mafiose perché viole condannato per quattrocentosedici bis e quindi non si risolve con un intervento del legislatore conforme a quello che abbiamo avuto a proposito del duecentosettantacinque bissa
Bebel duecentosettantacinque del Codice di procedura penale in materia di custodia cautelare
E non si risolve neanche sul solco di quella pronunciati quella ordinanza della Corte di cassazione che ha rimesso la questione del quattro bis relativamente al permesso premio
Alla Corte Costituzionale perché anche lì si parla unicamente di reati aggravati da modalità mafiose e non invece si parla di quattrocentosedici bis
L'articolo la volevo segnalare proprio brevissimamente alcuni punti che non mi convincono di questa sentenza di Strasburgo
E e quindi ecco il dibattito cioè sono pronta a ad accogliere delle argomentazioni di senso opposto e punto novantotto
La Corte osserva che a causa dell'esistenza della circostanza aggravante del ruolo di capo l'interessato non potrebbe ottenere la la che la sua collaborazione sia qualificata impossibile o inesigibile non erba Ero questo non è vero
Sicuramente non sarà inesigibile ma potrà essere una collaborazione è impossibile se non ci sono spazi di collaborazione questo è il punto novantotto ma andiamo oltre il punto centotré
Di questa di questa pronuncia
Dice per il Governo l'obiettivo di politica criminale sottostante a quattro bis
è definito come dice la Corte Costituzionale legislatore esplicitamente privilegiato le finalità di prevenzione generale
E protezione della collettività chiedendo ai condannati per i delitti in questione di dare prova di collaborazione collaborazione valutata come strumento di importanza capitale nella lotta contro il fenomeno mafioso
Poi una scelta di politica criminale questa ma nel momento in cui si chiede la collaborazione all'omertoso la se chiede perché l'UE dimostri la revisione critica ed entro il la la valutazione della evoluzione della personalità non è fuori
E ancora andiamo a per chiarire qualche altro punto il centodiciotto l'assenza di collaborazione non indica il mantenimento dei collegamenti
Ma certo è è è un indizio però di nuovo all'intranet Taha di esclusione della Ricci visione dei legami con la mafia
Ed ancora ora il centoventuno osserva la Corte con considerare una collaborazione con le autorità la sola dimostrazione di dissociazione
Non si è tenuto conto degli altri elementi non è vero la collaborazione complementare rispetto all'evoluzione personologiche già le relazioni di sintesi cede economo se un collaboratore
Ma collaborato in via del tutto strumentale tant'è vero che spesso neghiamo ai collaboratori neghiamo le misure leghiamo neghiamo la liberazione condizionale neghiamo la detenzione domiciliare
Addirittura neghiamo i permessi premio
Ed andiamo avanti
è e ai chiuda
Centoventicinque il centoventicinque la corte di tiene che la personalità non resta congelata al momento del reato ma può evolvere cento che può evolvere ma attraverso il passaggio obbligato della collaborazione
Perché la collaborazione
è ripeto qualche cosa che è è un passaggio obbligato perché mi dimostra che c'è un'edizione e non è neanche sufficiente per dimostrarmi che questa revisione sia completa e andiamo oltre il centotrenta il centoquarantatré il centotrenta parla del fenomeno della mafia la funzione di risocializzazione mira a impedire la recidiva è a proteggere la società scusate universo oggetto o
Che è un soggetto omertoso diciamo cioè
Un soggetto nei cui confronti si dice che sia possibile la collaborazione perforante come lo prima definita la possibilità di collaborazione attenzione probabilmente non sono quelli quei mille duecento
Ergastoli ostativi di cui si parla ma molto meno perché sono sicuramente ipotesi residuali che possono diventare tali all'esito di pronunce sulla impossibilità quindi dicevo questa funzione
Questa riacquista risocializzazione del soggetto che omertoso è immaginabile solitamente se
Si supera la la il legame con la mafia
Ma guardate il il viola spende duetto due è è veramente concludo
Spende a Strasburgo due considerazioni due deduzioni la prima riduzione io sono innocente professione di innocenza la professione di innocenza è un argomento metagiuridico
è un argomento che non attenzione non può trovare il piede nel nel nostro lavoro perché altrimenti dovremmo ritenere che tutti i sex offenders sono innocenti perché si professa non sempre innocenti
Le la scienza se non trova una un secondo cimento attraverso la revisione tamquam non esset quindi ammaliamo oltre perché noi abbiamo giudicato e in uno stato di diritto il giudicato va rispettato perché altrimenti buttiamo tutto a mare
Ed è diciamo è il momento dal quale deve partire qualsiasi risocializzazione qualsiasi linea trattamentale per quel soggetto non dobbiamo ritenere quel soggetto colpevole lo è stato
Tale dichiarato con sentenza definitiva
Ma all'altro argomento che spende è il timore delle ritorsioni
Il timore delle ritorsioni nel caso in cui parlasse
Allora scusate ma allora parte il fatto che temere le ritorsioni con la dichiarazione di innocenza mi pare un po'in antinomia
Insomma un tantino in antinomia a meno che il viola non sia stato uno spettatore dall'esterno di una organizzazione corsi
Criminale come la 'ndrangheta ma comunque lasciamo anche questa questa con considerazione in ordine all'antinomia tra l'innocenza e il timore delle ritorsioni
Ma io soggetto che contiene delle ritorsioni della mafia lo possiamo considerare un soggetto libero dai condizionamenti mafiosi cioè possiamo ritenere che un soggetto che non parla perché teme le ritorsioni sia immaginabile che essi attraverso i benefici penitenziari proiettato nella collettività
In un programma di inclusione sociale
Io o dei dubbi al riguardo dei forti dubbi vi ringrazio
Ringrazio la dottoressa Stefanelli Carlo e in antinomia commesso qualunque punto qualunque le immaginavo perciò sono qua siamo assolutamente contenti di questo
Quello che tanti Dinoi l'Accademia la il mondo della giustizia in tante vesti
Ha voluto fare in questi anni è poi arrivato al violaceo viola non arriva tassello insomma è uno sforzo che partito radicale le associazioni l'avvocatura la parte della magistratura parte della dottrina parte dell'Accademia a appunto Espresso questo sforzo proprio per il superamento di concetti assoluti come l'omertoso
E quindi per stabilire che è il detenuto che non collaborano e necessariamente l'omertoso ma magari a una persona semplicemente che ha fatto la scelta del silenzio per motivazioni altre setta che diventa tanto più comprensibile a mio avviso quando sono decorsi ventiquattro ventisei anni di carcerazione e quindi lui ha scelto magari di espiare la sua pena diversamente da soggetti collaboranti che di penali stiano davvero poca
La sua parte di vita non reclusa quindi la sua famiglia il suo vissuto extra murario a ricostruito la sua vita al suo lavoro le sue frequentazioni sociali la scuola e il detenuto dopo ventisei anni non se la sente di interrompere la vita dei suoi familiari con una scelta che è a quel punto diventa una scelta di comodo pongo come un auspicio la lettura della giurisprudenza della Cassazione che ci offre la dottoressa Stefanelli nel senso che magari fosse così insomma dei tribunali di sorveglianza
Si accontentano del capo di imputazione soltanto in esso colgono la opportunità di una scelta collaborativa purtroppo quando il capo d'imputazione così dovrebbe condizionare è d'obbligo non sono la sola la Cassazione purtroppo dice tante cose lo stare decisis errori non c'è quella sentenza è stata più e più volte contraddetta dei giudici di legittimità
E gli spazi di più di capi d'imputazione come con Tizio e Caio e soggetti a tutt'oggi non identificati sono quel panorama nel quale si inseriscono ipotesi collaborative ampissima e che quindi non danno mai vita
A appunto all'accesso ai benefici e poi volevo dire un'altra cosa cedo la parola al dottor Anastasia e cioè io mi soffermerei proprio sul fatto che quando un soggetto collabora non Sempre poi gli si concedono i benefici quindi questo vuol dire che è un passaggio obbligato dice la dottoressa Stefanelli la la collaborazione ma non esclusivo io direi è obbligato ma non sufficiente e se la collaborazione non è sufficiente vuol dire che molto spesso non è veritiera non è pura non è non è sincera
E quindi questo ci dà ulteriormente la possibilità di dire che il soggetto collaborante non è migliore del soggetto non collaborante quindi alla fine il percorso che andrebbe fatto da parte del giudice di sorveglianza è sempre a mio avviso quello dell'osservazione dell'uomo
Che essendo uomo a davanti a sé le scelte così come la professione di innocenza si sono d'accordo e tamquam non esset rispetta un delicato perché il magistrato si pone davanti al giudicato non può valutare una professione di innocenza e tuttavia non si può pensare che una persona innocente debba cedere al giudicato e dichiararsi colpevole
Detto questo
Cedo la parola al dottor Stefano Anastasia che è garante
Dei detenuti per la Regione Lazio
Che è un garante vero perché senta e con molta anima la sua il suo mandato Caere è stato ed è portavoce di una battaglia importante che è quella della voce del garante locale dentro al quarantuno bis che ulteriormente ultimamente è stata fortemente osteggiata dal capo del Dap dottor Basentini che noi avevamo invitato a questo incontro
Ma che non ha fatto neppure pervenire una sua risposta quindi evidentemente il nostro punto di vista non gli interessa ce ne rammarichiamo ma ce ne facciamo una ragione
Cosa spiego sì sì e se questa era una incidentale che avevamo imita il dottor Basentini non ci ha risposto sia il dottor Basentini sia il dottor Piscitello hanno in Commissione Antimafia dichiarato cane
Questa mia mento normativo che consente anche ai garanti locali di fare ingresso nelle carceri nelle sezioni di quarantuno bis va cambiato
Perché c'è un alone di sospetto che deve necessariamente ricadere su figure che non sono istituzionali pure diciamo
E quindi idealmente sarebbero raggiungibili da pressioni mafiose
Potrebbero essere portavoce di messaggi di mafia dentro le carceri ha fatto l'esempio Prati al dottor Piscitello del della persona i San Giuseppe Jato che posso andare da Brusca a portare un messaggio potenzialmente mafioso tolto il fatto che Brusca e collaboratore di giustizia dal novantasei
Non è perché diciamo misura come Camera penale ci siamo immediatamente
Insomma frapposti a questa manifestazione di intenti proprio per dire che è là dove come nel quarantuno bis c'è il silenzio perché sono quei mondi reclusi veramente reclusi è più importante
La figura del garante la possibilità di una figura di riferimento per raccontare dove ci sono gli abusi dell'amministrazione penitenziaria che purtroppo ancora ci sono e che devono essere monitorate da figurine da figure istituzionali quale quella del Garante Stefano in questo è mosto impegnato proprio in questa in questa battaglia
Presento anche un libro che ho avuto il piacere di recensire care è a firma di Stefano Anastasia Franco Corleone Andrea Pugiotto che un libro rivoluzionario in questo momento perché parla di clemenza
E quindi ve lo mostro volevo leggerne qualche passo ma non voglio farmi fare tardi so che è un impegno e quindi riceve direttamente la parola grazie
Grazie grazie
Grazie Maria di questa di questa presentazione
E molto oltre ovviamente le mie capacità e qualità diciamo ecco ci tengo a dire che Amendola introdotto perché ovviamente devo ringraziare la Camera penale di Roma per la presa di posizione che ha fatto lei ha fatto alcune settimane fa sulle sulle dichiarazioni dei dirigenti delle amministrazioni qui terziaria ci tengo a dire che e mi è testimone Fabbri Jan Philipp i che non è è stato parte
I rilevante
E che quella della legittimità dei colloqui perché la questione quella diciamo sì dei colloqui in modo particolare dei colloqui riservati
Dei detenuti e dei garanti con i detenuti quello turistico non ne diciamo sì
Una
Rivendicazione dei garanti come sa bene Fabio il quando si è andato a giudizio su queste cose ci sarebbe che sono i detenuti che lo hanno chiesto
Noi abbiamo diciamo sì semplicemente svolto il nostro nostro mestiere io
Tuttora diciamo sì vado nelle sezioni quarantuno bis
E faccio quello che l'amministrazione mi consente di fare quindi facendo la visita ex articolo sessantasette ai detenuti che mi chiedono di parlare e fare un colloquio con me e gli spiego che secondo la normativa
Amministrativa dell'amministrazione penitenziaria e quel colloquio va svolto a determinate condizioni se lo accettano diciamo si svolge il collo che in quelle condizioni
Altrimenti diciamo così il colloquio il collo che non si svolge oppure se ritengono ma queste nella loro decisione libera disponibilità faranno reclamo al magistrale sorveglianza cosa diciamo sia che a me lo aspetto tutto questo nasce e lo voglio ricordare da un accidente che mi è occorso proprio ma appena sono diventato garanti tenuti questo casi in Umbria quando appunto Rita Bernardini
Mi chiamo una sera per dirmi che la moglie di un detenuto aveva ricevuto una telefonata dal carcere di Spoleto con cui ci si diceva di non presentarsi al colloquio perché il marito aveva già fatto colloquio con me
Questa cosa ovviamente diciamo così dal mio punto di vista è stato diciamo enormemente imbarazzante perché secondo quella interpretazione che allora vigeva nel frattempo abbiamo fatto dei passi in avanti diciamo Secondo interpreta sei allora vigeva il colloquio con me levava il colloquio familiare il colloquio familiare mensile che sembra una cosa diciamo
E quindi diciamo i
Questa cosa ovviamente ha molto intimorito diciamo il il i detenuti da fare ulteriori richieste anzi il medesimo detenuto quando poi
Un giorno lo incontrati in visita ex articolo sessantasette si è quasi nascosto per non parlare con me perché voleva diciamo ecco perché aveva quella esperienza quindi diciamo questo questo ci tengo ci tengo a dirlo però appunto ritengo che sia molto
E questo credo a nome della conferenza dei garanti dei garanti territoriali devo ringraziare la Camera credo ma per questa presa di posizione
Rispetto al fatto che le dichiarazioni del e dei dirigenti l'amministrazione penitenziari comici antimafia
Sono andate anche molto oltre
Il giudicato della della cassazione che oggi ci consente i colloqui seppure non in forma riservata sono atti molto oltre fino a prefigurare il fatto che i garanti territoriali non debbano entrare dentro le sezioni quarantuno bis questo ha detto il capo dipartimento dell'amministrazione penitenziaria in Commissione Antimafia questo dice di aver presentato come proposta all'autorità politica politica di governo il che ovviamente mi sembrerebbe gravissimo come conseguenza ovviamente l'amministrazione penitenziaria lo dico da garante di due regioni si prendesse anche
La tutela della salute in cui le sezioni visto che le regioni garantiscono per come ci riesco no non non discuto della qualità
Garantiscono la tutela della salute in quelle sezioni quindi se l'amministrazione penitenziaria vuole tornare diciamo sì a essere un guscio chiuso
E faccio il guscio chiuso poi dopo se non riuscirà a governare le carceri perché il bus socchiuso le fa esplodere le carceri se ne assume tutte le responsabilità
Questo lo dico diciamo così per
Chiudere questa piccola piccola parentesi
E ovviamente son tante le cose da dire la dottoressa Stefanelli ne ha dette tante che ci richiederebbero considera una giornata di discussione non è invece dobbiamo essere diciamo molto molto più breve allora io
Faccio un un breve intervento diciamo così in cui dico da da che parte sto diciamo sì e quali sono le mie le mie idee su questa su questa materia allora
Io capisco la ricostruzione che la dottoressa Stefanelli fa della nascita del quale del quattro bis e quindi la rilevanza di una scelta di politica criminale dentro un contesto particolare che era quella diciamo sì del
Esclusione del
Della della mafia stragista diciamo
Quella che appunto uccide Falcone Borsellino e fa quello che fanno i grandi negli anni successivi
E detto questo siccome qui stiamo parlando di e limiti del potere punitivo e i limiti al potere punitivo io credo vanno posti diciamo così
Con
Passatemi questo termine anche se sembra gravissimo diciamo sì e con indifferenza alla gravità del reato
Perché se il limite del potere punitivo e immobile a secondo della gravità del reato noi dobbiamo riammettere nella discussione la pena capitale
è un diciamo sia una conseguenza logica
Se noi partiamo dalla considerazione che ci possono essere cioè ci sono delitti di eccezionale gravità che superano i limiti stabiliti dal dal potere punitivo dobbiamo mettere in considerazione che terzo i reati più gravi ci sia la pena capitale
Viceversa diciamo il nostro ordinamento giuridico e in generale sì il contesto culturale politico in cui siamo pone dei limiti
E radicali al potere politico li pone diciamo
In parte io su questo preferisco fare una distinzione che la Corte costituzionale non sempre fa e secondo me erroneamente questa è la diciamo sia il piacere diciamo sì di poterne discutere dal di fuori c'è purché non va anche nella Corte costituzionale
E io penso che il limite era di grande e quello della dignità umana ovviamente
Non quello della rieducazione che è un concetto diciamo sì tu Complesso io penso che i due principi costituzionali vanno
Vanno distinti e dunque noi quando discutiamo di queste cose dobbiamo discutere tenendo conto questo limite
Che la nostra Costituzione dice tassativamente che non può essere superato e che la
La Convenzione europea dei diritti umani dice tassativamente che non può essere non può essere superato e quindi questo è diciamo così il
Il criterio diciamo sì di differimento perché perché questo perché ovviamente quando si parla di rialzo ed ergastolo ostativo diciamo si discute se può esserci una condizione che porta un condannato fino alla morte
Perché ne infatti è quello ora
Sappiamo che nel nel mondo di giuristi si discute spesso diciamo così con qualche approssimazione del rapporto fra essere dovere essere è diciamo quella che
E quelli che fanno il mio mestiere che insegnano filosofi del diritto di farsi chiamano la fallace normativi sta fa sì che spesso tra i giuristi si confonde ciò che prevedono le leggi con ciò che succede nella realtà
Ancora recentemente appunto commentando la
La sentenza viola l'ex presidente della Corte costituzionale degnissima persona diciamo così Cesare Mirabelli
Commentando mi pare tutto sommato positivamente la sentenza dice però il problema non esiste in Italia perché tanto diciamo così
In Italia all'ergastolo non viene scontato effettivamente lo stesso argomento che da posizioni diverse sostengono hanno sostenuto altri illustri giuristi negli anni
Negli anni passati viceversa appunto se uno vuole distinguere tra
E se il dovere essere tra ciò che prevedono le norme la realtà deve guardare la realtà che cosa succede nella realtà ne sappiamo che ci sono dei punti che sono in carcere da venti trenta quaranta anni
Ci sono se proprio vogliamo dirla chiaramente non quando si misura
Il compimento dell'ergastolo
Il con l'ergastolo tale nella realtà quando una persona muore in carcere quello è il compimento però ergastolo cioè è stato in carcere fino alla morte
E diciamo sì dicasi di ergastolani e purtroppo non solo di ergastolani che sono stati in carcere fino alla morte chiusi mi abbia e allora con questa cosa io credo bisogna fare bisogna fare i conti se il nostro ordinamento allo stato attuale non ci consente di sottrarci a questa che
A mio modo di intendere e una palese violazione del limite posto dal dalla dignità umana al potere punitivo in qualche modo bisogna evidentemente intervenire
Allora la mia posizione da questo potesse categorie diciamo
Nel senso che appunto io penso che per tasso semplicemente non dovrebbe esistere
Cioè io continuo a sostenere che al di là di ogni altra argomentazione al di là di ogni altra argomentazione la previsione della pena da Gaber Grasso contrasta con l'articolo ventisette la Costituzione punto
Perché dico questo perché se l'articolo ventisette la Costituzione discende dei principi fondamentali la nostra Costituzione riguardo alla dignità umana
Resta diciamo sì immutabile è fondamentale nel nostro ordinamento e dico di più la nostra cultura giuridica nella nostra cultura civile
Il principio dell'etica kantiana sec. secondo cui nessun essere umano può essere utilizzato per fini altrui
E Fini altrui possono essere anche quelli di sicurezza di prevenzione dei reati eccetera nessun'essere umano questo significa che qualunque essere umano deve diciamo sì gli può essere compressa la libertà in ragione di ciò che ha commesso in misura di ciò che commesse eccetera eccetera ma ciascun essere umano devi a vere una prospettiva di vita
Che va oltre
L'utilizzo affinché altrui
Che l'esecuzione della pena fino alla morte
Quindi la mia posizione queste aggiungiamo ed è pacifica dal mio punto di vista è chiaro che questa cosa diciamo non è per come la presente l'argomenta la Corte di di Strasburgo che invece molto più prudente segue diciamo sì i dettami giustamente SP detta neanche verrà
Della normativa e della giurisprudenza della dispensa italiane nel esami diciamo sì
Rigorosamente viceversa
La corte diciamo
Ammette
L'ergastolo
In presenza di una pericolosità sociale
Questo ma quattro fa cinese
Ciò che contesta la corte di Strasburgo e diciamo così la determinazione della pericolosità sociale della persona
Contestando il fatto che la determinazione della pericolosità sociale della persona possa conseguire immediatamente da un elemento fondamentale che è quello della collaborazione
E allora qui valgono credo le le le considerazioni che Maria buccale mi ha tolto di bocca prima diciamo sempre che sono appunto quelle relative a è come si valuta una collaborazione certamente diciamo sì in un percorso
Di esecuzione penale la collaborazione e diciamo sì elemento
Rilevante da da seguire
Più raramente ritornare su insomma
Su una frizione logica che pure c'è diciamo sì sulla rilevanza di una collaborazione che non si è espressa riguardo a fatti che devono essere accertati e i fatti Cremona si essere accertati in quanto fatti che devono ESP cioè Stati non sono fatti
I fatti sono solo quando sono accertati
Quindi se diciamo quindi qui ci sono delle contraddizioni logiche che hanno a che fare con il meccanismo e collaborazione che lo dico diciamo così in punta di piedi non vorrei scandalizzare nessuno che evocano un sistema di tipo inquisitorio
Cioè io so che cosa mi deve dire Tizio
Se Tizio corrisponde a quello che io so allora Tizio ha collaborato
Se Tizio non corrisponde a quello che io so e diciamo si assume un altro orientamento dice cose che a me sembrano totalmente rilevanti ma che magari per l'uso la verità Tizio non ha collaborato
Quindi facciamo attenzione perché qui c'è sempre il e il rischio dello scivolamento diciamo così non in un meccanismo in un meccanismo inquisitorio ma dico mettiamo da parte ora questo questo argomento diciamo radicale stiamo al punto che diceva giustamente giustamente Maria Maria prima
Il la collaborazione
Proprio sotto il profilo che citava prima la dottoressa Stefanelli
Cioè quella della revisione critica del percorso del soggetto no il sicuro ravvedimento diciamo sì ai fini della liberazione condizionale la collaborazione non risorgerà sappiamo giustamente diceva la la la dottoressa snellire abbiamo collaboratori di giustizia che non ammettiamo a benefici perché la loro collaborazione non dimostra di per sé no
E allora perché viceversa alla la collaborazione insomma si diventa un requisito indispensabile l'approvazione può essere strumentale
E viceversa diciamo non può essere necessariamente acquisita salvo diciamo fare quei salti logici a cui facevo riferimento prima
Allora questo è il punto su cui si attesta mi pare la la sentenza della Corte europea di Tumaini e cioè quello di
Limitare il peso e il valore della collaborazione a uno degli elementi rispetto ai quali diciamo
Produrre un giudizio anche nella prospettiva di un effettivo di un effettivo reinserimento
E allora questo è la cosa a cui diciamo sì la la corte sollecita non solo decide il caso ma sollecita il legislatore e questa importante discussione
Ora non son tempi del dei nostri libri sulla clemenza e non saranno tempi neanche dice di una risposta sollecitamente il del legislatore in questo senso diciamo però e su questo il punto su cui ci richiama e quindi significa sostanzialmente
Rimuovere quel meccanismo di preclusioni assoluto che attualmente è configurato dall'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario ci saranno altri passaggi ci saranno passaggi di di giudicati interno anche di livello costituzionale molto importante che stiamo aspettando speriamo che in questa direzione ci si possa muovere e lo dico così incidentalmente che non si debba arrivare alla effettiva diciamo sollecitazione di una di una sentenza pilota
Questa è una sentenza quasi pilota come
Ha detto Davide Galliani che è stato animatore di una battaglia civile a cui anche nel come garanti abbiamo abbiamo diritto diciamo sì a sostenere questa cosa
Ricordo diciamo il precedente Sulejmanovic Torregiani alla Torreggiani ci sia arrivato perché c'è stata la Sulejmanovic è perché alla sulle mano dice
Tanti Dinoi avvocati società civile eccetera eccetera eccetera abbiamo risposto chiedendo per altre persone che quelle cose dette a proposito di Suleiman amici valessero anche per altri a quel punto la Corte ha dovuto dichiarare
Più radicalmente di quanto non abbia evidentemente fatto in questo primo pronunciamento oggi la dimensione strutturale del problema e la richiesta di un intervento da parte delle autorità nazionali speriamo che non si debba arrivare a queste e che il nostro ordinamento abbia tutti i mezzi di strumenti per intervenire diciamo così a rispondere alle Societ alle sollecitazioni della corte Roberto grazie
Grazie grazie a Stefano Anastasia grazie per una frase che mi sono appuntata nessun essere umano può essere utilizzato per fini altrui non reagire tant'è accantonato
Recante ma io me la sono presa come punto di riferimento che è utilizzerò la frequentemente
Dalla parola Rita Bernardini
Perché la voglia di barare distratta siamo prossimi a un impegno a un impegno importante ai tre giorni di congresso del Partito radicale ora telepass dica no
Devo dire due parole su Rita che appunto è della presidenza del partito radicale di Nessuno tocchi Caino
Un volto che è in serra presente all'impegno la passione per per le carceri per i problemi strutturali delle carceri per la disumanità azione per il sovraffollamento
Le battaglie di Marco Pannella che sono le battaglie di una vita oggi è particolarmente importante averla qui Perca Nessuno tocchi Caino è sarà presente all'udienza della Corte Costituzionale del ventidue ottobre alla quale ha chiesto di prendere parte appunto proprio perché è nel suo impegno di Sempre c'è la lotta contro contro l'ergastolo ostativo
Progetto che abbiamo seguito anche insieme da anni che è stato quello di spes contra sperma
Caro ha dato vita ai laboratori del cambiamento che seguiamo nelle carceri che ospitano gli ergastolani in diverse città d'Italia insomma una delle persone più impegnato in assoluto su questa su questa materia le cedo la parola e microfono
Un grazie ma
C'è una biturbina credo sia tutta italiana
Che è quella di dire che quello che succede in Italia non succede da nessun'altra parte del mondo e che quindi noi abbiamo bisogno di qualcosa di particolare di speciale
Che gli altri non possono prevedere
Per cui
Rispetto al al fenomeno mafioso troviamo sempre di più
Esponenti anche di un certo rilievo anche nel mondo accademico che affermano e che in realtà
La mafia
In Europa non viene combattuta e che l'unico Paese e che la combatte l'Italia
Tant'è vero che
Sono frequenti le dichiarazioni che dicono che la legislazione antimafiosa italiana dovrebbe essere esportata in tutta Europa
Allora
Però confrontiamo anche per quel che è possibile la situazione italiana con quella degli altri Paesi la situazione italiana visto sospendere
Alcune garanzie che io e non credo di essere sola reputo costituzionali
Proprio per combattere il fenomeno mafioso all allo lo Stato che fa la lotta alla mafia attraverso una legislazione di tipo speciale
Non credo che ci sia un altro Paese europeo dove
Ci si erano mille settecento e dispari ergastolani di cui mille duecento ostativi
A parte il fatto che l'ergastolo non è diffuso in tutti i Paesi europei
Ma il numero è veramente esorbitante in mille settecento gas solo anni e di questi la maggior parte appunto mille duecento sono ostativi
Si è ritenuto di dover combattere
Il fenomeno mafioso attraverso una legislazione di tipo speciale noi qui qui a pressante Sergio D'Elia ci richiamiamo Sempre a quel che diceva
Leonardo Sciascia e cioè che la mafia non si combatte con l'attribuibilità della legge ma si combatte con lo Stato di diritto
Allora dice sì va be'ti pare facile combatterla
Con lo Stato di diritto però ci devono essere anche delle valutazioni delle constatazioni e e noi
Verifichiamo costantemente che con loro
Che si appellano a questa legislazione di tipo speciale per combattere il fenomeno mafioso
Sono gli stessi che dicono abbiamo inferto grandi colpi alla mafia Malavasi è sempre più potente
Allora se Sempre più potente
Evidentemente qualche cosa qualche cosa non c'è dubbio non c'è nel governo delle situazioni scusatemi se io mi rifaccio Santer e per esempio al il fenomeno delle proibizionismo sulle droghe
Ritengo di doverlo richiamare anche in questa sede perché è la fetta più sostanziosa del delle associazioni criminali mafiosa
E da questo punto di vista in Italia c'è qualcuno che parla spesso di pacchia in Italia è veramente una grande pacchiano perché il proibizionismo cioè la faccia feroce di fronte alla
Alla regolamentazione della diffusione delle sostanze stupefacente Fassi e che e gli introiti
Di miliardi di euro ogni anno provenienti dalla gestione del del narcotraffico aumentino sempre di più
Con una realtà italiana che vede quali consumatori per esempio di sostanze stupefacenti leggere
Ben cinque milioni
Cioè è una realtà
E anche negli altri stati Europa credo che più di noi ne abbiano i francesi cinque milioni di consumatori di sostanze stupefacenti leggere
E quindi figuratevi che pacchia per le organizzazioni criminali che hanno un veicolo
Una
Essendo proibite non potendo essere rigo lamentata ma quindi essendo completamente libera
Possono veramente dei re il reclutamento con molta facilità è infatti una delle caratteristiche della diffusione del fenomeno mafioso che per le condizioni
Sulle quali non si è voluto intervenire pensiamo al nostro sud d'Italia
Lei condizioni di disperazione naturalmente favoriscono il fenomeno del reclutamento perché indie i mafiosi e le organizzazioni criminali hanno bisogno
Di di e di persone che siano al loro servizio sotto molti e punti di vista ed è stata
D'altra parte una relazione
Della direzione nazionale antimafia a parlarci
Di questi enormi guadagni della criminalità organizzata mafiosa
Chi ama da questo punto di vista un portinerie di corruzione delle sistema normale ma del potere di corruzione del sistema economico
E quindi hanno bisogno di impresa hanno bisogno di investimenti hanno bisogno di diffondersi per il re
E investire questi enormi guadagni che provengono dagli utenti da diverse fonti non solo al narcotraffico ma il narcotraffico ha una posizione rilevante hanno bisogno di reinvestirlo nelle legale e quindi nelle in prese interesse perfette
Possono pagare che lascia diciamo e ma entrare nel mondo della politica essere in contatto
Comuni negli appalti figuriamoci se quell'omone
Un settore molto ambito e e ma ipotesi di corruzione che si diffonde nell'organizzazione dello Stato ad ogni livello
E e il piano ripeto in tutti questi anni noi abbiamo avuto da una parte queste leggi speciali e dall'altra
La affermazione il fenomeno mafioso è talmente potente che non è possibile abbiamo bisogno di queste leggi però si diffonde sempre di più
Allora che il fenomeno mafioso proprio per questo potere di corruzione e di diffusione dovuto agli ingenti guadagni si diffonda sempre di più al centro al nord per ma nell'Europa questo è è evidente anche perché con i potenti mezzi che hanno a disposizione
Sono per esempio molto più avanti dal punto di vista tecnologico rispetto allo Stato cioè mi battono
Li battono i in un modo incredibile le transazioni
Possono essere fatte con è sempre più con una certa dell'uscita e ripeto la risposta di governo di una situazione noi non l'abbiamo mai avuta ma quello che è preoccupante non abbiamo scelto
Lo ricordava Maria brutale fra
I diversi approcci nell'affrontare questo tipo di problema abbiamo scelto quello dinner Geraci nella realtà
Di coloro che vivono in prima persona gli diamo conosciuti credo che attraverso il film spesse contrastarne io non posso dimenticare che tutto quello è nato in un congresso di Nessuno tocchi Caino nel carcere di Opera
Che fu l'ultimo congresso radicale fra virgolette al quale ha potuto partecipare
Marco Pannella ecco Marco Pannella in quel momento era immerso nel suo ambiente nel liquido fisiologico
Che lo faceva stare bene e non era solamente pr il detenuto ma era per il capo del da che era presente per gli agenti di polizia penitenziaria cioè proprio per il mondo
Penitenziario con il quale riusciva ad avere un dialogo dialogo
Che abbiamo portato avanti con questi detenuti che erano tutti passati
E dal quarantuno bis e ma non per qualche anno per lunghi periodi e chiede effettivamente però guardate avevano avuto pur non essendo si pentiti tra virgolette avevano avuto anche la possibilità di tra virgolette riscattarsi Thierry vedere il loro passato perché parliamoci chiaro questa è una cosa che voglio dire
De I lì dieci mila detenuti che sono in alta sicurezza
Io questo lo dico anche ai magistrati di sorveglianza
Si fa ben poco se non per una minoranza di questi perché ci sia nel corso e sono detenzioni lunghe perché ci sia nel corso della vita detentiva la possibilità di riabilitarsi quanti di questi lavorano non possono lavorare
In Alta sicurezza praticamente tranne i lavori interni al carcere non si lavora
Quanti di questi possono studiare vero ce ne sono molti e cerchiamo di dare il massimo risalto
A a queste persone che hanno fatto attraverso lo studio ma guarda che non è facile non è facile per una persona
E come questa se non c'è l'azione propulsiva della direzione del penitenziario iniziare un percorso di studio perché lo studio aiuta moltissimo nella Riabilitazione ecco poniamoci anche questo problema
Della dei dieci mila otto mila dieci mila che si trovano in Alta sicurezza e che non hanno alcuna possiamo cioè alcuna azione propulsiva dell'amministrazione penitenziaria perché possano partecipare ad attività di rieducazione
E allora concludo perché vedo che mi sta guardando storta
Concludo con questo questa sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo la prossima che ci aspettiamo
Dalla Corte costituzionale naturalmente ci hanno dato hanno dato annui tutti una boccata di ossigeno cioè spesso i contrasti Manna il fatto di essere stato tis speranza è stato ripagato però sappiamo benissimo
Che siamo immersi in una realtà politica
Italiana ed europea
Che per alimentare questa speranza deve prevedere assolutamente un supplemento d'anima
Dani mo'da parte di ciascuno uno di noi e i insomma il cammino è ancora molto lungo e io credo che possa partire solamente dalla vicinanza
A queste persone
Ai loro familiari proprio perché il proprio perché siamo consapevoli se siamo onesti ciascuno di noi che abbiamo avuto nella vita
Possibilità diverse
Di incontri
Di rapporti sociali Maria brucare la sentivo ad un convegno che mi ricordava dice io quand'ero piccola miravano un libero
A ai ragazzi che si trova in alcune zone del paese e che hanno vissuto realtà diverse gli è stata data una pistola
E allora tutto questo non ci può far sentire tra virgolette innocenti non siamo innocenti e ciascuno di noi deve essere capace di cambiare se stesso e la realtà che sta intorno
Grazie infinite a Rita Bernardini e se vuole può allontanarsi perché sapete impegno Air poderoso quindi fine fai tu
Voglio ringraziare perché l'ho visto anche se è proprio in fondo io sono un po'accecata il dottor Paolo Canevelli
Xavi
Fra Malta felice rivedere anche perché ho qui sul tavolo
L'ordinanza l'ordinanza che fatta trasmessa alla Corte costituzionale della quale attendiamo con con con grande ansia gli esiti quella del caso di Cannizzaro Sebastiano appunto
La questione di legittimità costituzionale sull'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario nell'ambito della quale c'è una bellissima relazione del procuratore generale che nella specie era appunto il dottor Canevelli
Saluto anche perché li vede e li e li ha riconosciuti Cosimo Rega
Silvana Giacomo che sono due attori del film Cesare non deve morire ex detenuti deve morire scusate era mi riferì che non doveva morire Cesare deve morire
E prevede il dottor Angelo Marroni al quale ho rotto le scatole un milione di volte trovando grandissimo aiuto e conforto quindi fa veramente piacere che siate che siate qui con noi
Do la parola adesso al dottor Fabio Jan Philipp Pimp che è magistrato di sorveglianza presso il tribunale
Di Perugia e crea autore anche Luigi una ordinanza di remissione di Lucrezia e legittimità costituzionale alla Consulta cane apre ancora un po'di più
Lo spazio e di attenzione riguardo all'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario e della quale vorrei leggere un piccolissimo passo per mi ha richiamato tra l'altro Rita con le sue parole là dove diceva che Marco Pannella suo ultimo congresso del Partito radicale che è sempre un ricordo che mi commuove perché perché Marco in quell'occasione era commosso era felice in mezzo ai detenuti evidentemente di e per chi avesse la voglia di guardare su radio radicale quel quell'evento le sue lacrime sono state proprio per i poliziotti penitenziari perché era una comunità per l'unica si componeva di tanti volti e di tante voce nella quale si era si era integrato proprio conoscendola affondo parto da lì proprio perché è nell'ordinanza del giudice Gian Filippi si coglie il senso della inutilità
Del lavoro di tutti coloro che vivono all'interno delle carceri come funzione di aiuto al percorso del detenuto quando poi c'è un meccanismo di esclusione assoluto insuperabile car vanifica ogni ogni impegno
E allora dice il dottor Gian Filippi l'ammissibilità del beneficio premiale strumento di costruzione della responsabilità del condannato e sprone verso il reinserimento
Necessariamente prodromico alla concessione di misure alternative è allora anche garanzia che gli operatori penitenziari investano pienamente tempo e risorse sull'osservazione scientifica della personalità dell'interessato
E non finiscano per svuotare in assenza di una pronuncia dello sciolga dall'ostatività il senso del tempo trascorso in detenzione indefettibili mente tendente ex articolo ventisette della Costituzione alla rieducazione
Soprattutto qui dove parliamo di una pena perpetua che nel caso che ci occupa iniziata oltre ventiquattro anni fa c'è tantissimo questo piccolo passo colletto l'ordinanza tutta molto bella proprio perché la smette per un attimo di avere presente che stiamo parlando di un essere umano e quindi che ha bisogno dei rapporti della famiglia della sessualità di ogni di ogni cosa che appartiene alla sfera di un essere umano e quindi lo ringrazio e gli cedo la parola
Buongiorno a tutti grazie alla Camera Penale di Roma l'avvocato brucare naturalmente
Questo invito parole assolutamente non è meritata ed eccessive come ho premesso io cercherò di non parlare della questione di legittimità costituzionale perché quello che
Credevo potessimo dire come tribunale di sorveglianza lo abbiamo scritto lì in questo provvedimento che della fine di maggio quindi non è certo molto risalente
Però spero di poter dire comunque qualcosa che conta è Rocco nei tempi nei tempi indicati
Certo la congiuntura e decisiva per questa materia viola di qualche settimana fa
La Corte costituzionale già fissata per ottobre almeno per quanto riguarda tra ordinanza di rimessione nel caso Cannizzaro la presenza di altri più autorevoli relatori di me presso a Bronte professor Galliani in particolare hanno approfondito questa materia
Moltissimo mi mi solleva dal dal compito di ricostruire l'istituto e io ringrazio molto la collega Stefanelli perché mi ha decisamente sollevato dal dover ricordare quale lavoro intenso impegnativo faccia la magistratura di sorveglianza rispetto all'istituto della collaborazione con la giustizia che ha ricostruito il modo nel quale io mi ritrovo pienamente nel punto di vista dei principi che la Cassazione ha e non creato e che costituisce senz'altro dal mio punto di vista il la partenza diciamo di una ragionamento sul sull'ergastolo ostativo
E più in generale sull'ostatività ecco io sono entrato il magistrato di sorveglianza scusate se comincio con un riferimento personale ma tredici anni fa
Era il due mila sei momento dell'indulto
Dalla procura generale Canevelli se lo ricorda bene che è stato il mio affidatari
Lo ringrazio ancora oggi diciamo di quello che mi ha insegnato allora
Da quei tredici anni c'è un detenuto nel gas Olano che io vedo nell'Inter cinta del carcere perché gode della fiducia dell'istituto penitenziario che spinge tutte le mattine suo carrello perché fa la raccolta differenziata
Lo fa da tredici anni
Continuerà a farlo per sempre
Fino a che rileggeranno le forze perché è un ergastolano ostativo perché ha già chiesto più volte l'accertamento della condotta collaborativa impossibile ma ricevuto dei dinieghi
Sui quali potremmo entrare non lo farò in questa sede per il suo caso specifico ma proverò a dire qualcosa su questo
E naturalmente io non ho visto in lui nessuna evoluzione da quando l'ho conosciuto
E questo mi fa pensare a quanto siano importanti per i detenuti per i quali invece istituti dell'ordinamento penitenziario consentono l'apertura all'esperienza esterna in quanto sia importante in contatto con il mondo esterno perché questo è un contatto che rende possibile l'evoluzione delle persone quando sia a che fare con l'esecuzione della pena non si ha più a che fare con il cercare di fotografare i fatti che sono accaduti in una certa data quello che è proprio del procedimento di cognizione si ha a che fare con l'evoluzione di una persona
Evoluzione della persona viene con alti e bassi con momenti di buio momenti di luce nel corso del tempo
Un tempo che davanti che va avanti continuamente ciò che è vero un giorno il giorno dopo può essere nuovamente messo in discussione ma occorrono gli incontri di cui si parlava occorrono gli stimoli quando tutto è fermo quando si resta nella stessa posizione nel corso del tempo questi stimoli all'evoluzione non ci sono più o corrono il rischio di non esserci più meno che non si riesca a fare un percorso personale fortissimo alcuni naturalmente ce ne sono anche hanno saputo fare questo percorso dal chiuso della propria stanza detentiva ma quanto profitto porta nei momenti di contatto con l'esterno dai primi quelli che avvengono con i permessi premio
E poi via via con le misure alternative stimolo al cambiamento stimolo all'evoluzione di un percorso di riflessione critica
E allora
Impedire
Diciamo una eventuale apertura all'esterno significa anche essere consapevoli che corriamo il rischio di bloccare questi fenomeni di evoluzione e quindi soggetto che ha commesso reati anche particolarmente gravi
Paradossalmente finisce per avere meno possibilità diciamo così di fare una verifica dell'evoluzione della sua personalità ma anche di essere stimolato perché la faccia corre un maggior rischio per così dire di istituzionalizzazione di finire per era figurarsi a presentarsi unicamente in quello che in quello che gli è stato dato di fare dentro le mura del carcere
E allora veniamo però a che cosa nel due mila sei ho trovato trovato l'indulto ho trovato anche una legge la ex Cirielli che era entrata in vigore da pochi mesi e che aveva riempito l'ordinamento penitenziario
Di preclusioni ostatività che poi la Corte costituzionale nel tempo ha dovuto scarni ficcare e per la verità non ha nemmeno concluso questo questo compito perché ancora oggi ci sono delle norme che derivano da quella da quella legge e che la proposta di della commissione giostra
Di di o modifica di riforma ordinamento penitenziario cercava di eliminare ora ma poi come sappiamo tutto questo non è accaduto qui ce ne sono ancora di preclusione
Ma da allora da quel due mila sei quel percorso è stato illuminato da una serie di sentenze della Corte costituzionale
Che hanno progressivamente scarnificato
Li automatismi ostativi alla concessione dei benefici
In particolare voglio ricordare perché di recente la si ricorda un po'meno una sentenza che poi non fu di accoglimento la sentenza della Corte Costituzionale centottantanove del due mila dieci che interveniva su una delle ostatività e cinquantotto quater in materia di diciamo di limite nella concedibilità della misura alternativa a chi avesse commesso una condotta di evasione sostanzialmente in cui la Corte diceva testualmente che contrasta con la finalità rieducativa della pena ogni preclusione assoluta che non lasci margini al magistrato di sorveglianza per apprezzare la positiva evoluzione della personalità e della condotta del condannato
Era già lì un'affermazione molto netta naturalmente faceva riferimento a una questione che non ha a che fare con l'articolo quattro bis
La corsa diciamo in avanti sotto questo profilo è stata notevole allora rispetto a quella domanda che l'Italia Stefanelli giustamente poneva prima proprio in esordio del del suo intervento più che una domanda ma una constatazione assolutamente corretta e dire se noi fino a oggi non abbiamo sollevato una questione di legittimità costituzionale su quattro bis dobbiamo ritenere che i costituzionale fosse altrimenti lo avremmo fatto
A Perugia l'abbiamo fatto molto di recente l'abbiamo fatto molto di recente
Io credo perché nel corso del tempo non soltanto quel carrello del detenuto continua ad essere spinto in avanti dentro le mura del carcere
Ma la giurisprudenza della Corte costituzionale si è evoluta
E quelle di svelamento del volto costituzionale la pena quindi c'è una vecchissima sentenza della corte costituzionale è avvenuto per progressive approssimazioni perché si tratta di un tema molto compresso molto difficile
E in materia di esecuzione penale le sentenze che si sono succedute soprattutto nel corso degli ultimi anni
Sembrano andare tutte decisamente in questa direzione mi riferisco per esempio alle sentenze della Corte che fanno riferimento alla detenzione domiciliare speciali per le detenute madri in cui il profilo dell'appartenenza alla alla criminalità organizzata al quattro bis si è detto deve essere necessariamente eletto in un giudizio di bilanciamento Coni i diritti degli altri soggetti coinvolti i minori naturalmente
E con i diritti della stessa madre quindi la necessità di un bilanciamento che non può che essere un bilanciamento in concreto cioè attraverso una valutazione della pericolosità sociale attuale del soggetto e appunto di ciò che l'attende al di fuori una valutazione rimessa eminentemente alla magistratura di sorveglianza una valutazione che sempre la magistratura di sorveglianza fa anche quando come ricordava la collega Stefanelli la collaborazione con la giustizia per i detenuti per reati di quattro bis comma uno come si dice l'ordinamento penitenziario è stata effettivamente riconosciuta come prestata poi scendiamo nel merito così come quando riconosciamo che ci sia una situazione di impossibilità inesigibilità della collaborazione
Che cosa significa questa collaborazione con la giustizia tra la la Corte costituzionale la ricostruisce e il legislatore certamente l'ha pensata dobbiamo ritenere in questi termini come una prova legale della allontanamento dal mondo criminale di appartenenza questo è quello che questo è quello che si direbbe
Quel istituto della collaborazione impossibile inesigibile che costituisce una importante valvola di sfogo dell'ordinamento non è diciamo nata come spesso succede da una
Desiderio diciamo di piena giustizia del legislatore ma da interventi della Corte costituzionale
Che già nel novantatré e poi nel novantaquattro e quindi nel novantacinque introdusse
Attraverso pronunce di legittimità costituzionale
Questi istituti quello che la collaborazione inesigibile quindi per il soggetto che pur essendo in tre anni ho però aveva un ruolo residuale e quello della collaborazione impossibile quindi quello del del soggetto che pur avendo un ruolo di maggior rilievo non ha più nulla da dire perché tutto è stato già chiarito
Ma se allora la collaborazione con la giustizia è prova eminente e diciamo l'una e l'altra liberano nel momento in cui i tribunali di sorveglianza riconosca dall'ostatività
Se la collaborazione attiva con la giustizia e prova certamente fondamentale della allontanamento dal gruppo criminale organizzato ma di che cosa è prova la collaborazione impossibile inesigibile specialmente nei termini quali giustamente vittoria Stefanelli ci ha ricordato la Cassazione oggi ci dice cioè attraverso una giusta assoluta necessaria come dire apposizione di pareti rispetto al portato che colui che si dice con la ecco anche possibilità collaborare con la giustizia può fornire
Un portato limitato ai fatti che sono stati giudicati con le sentenze di condanna che lo vedono in esecuzione per la verità non sempre peraltro magistrato di sorveglianza si attiene a questi limiti e la corte corpi di Cassazione deve metterci mano ma questi sono i parametri
Cioè se quella valore così dirimente ce l'ha la collaborazione attiva e dal mio punto di vista c'è la quale di che cosa è rappresentativo dal punto di vista del cambiamento della persona il mero riconoscimento di una situazione di fatto che si determina quale la collaborazione impossibile
Quella dipende da elementi estrinseci rispetto all'interessato dalla qualità e quantità degli interventi che hanno fatto i collaboratori di giustizia in quel processo
Da come i fatti si sono effettivamente svolti
Non ci aiuta in nessun modo a dire qualche cosa di più sull'interessato
E allora forse questo cd svela maggiormente che quella che c'è nell'articolo quattro bis comma uno è davvero una preclusione assoluta
è una preclusione quella della collaborazione con la giustizia che Stein un livello che è stato descritto come quasi di ammissibilità dell'istanza pur prevedendo poi una comunque una valutazione della magistratura di sorveglianza
E che lascia completamente su un altro piano la valutazione di merito che è comunque necessaria fondamentale da parte della magistratura di sorveglianza sulla pericolosità su attuale del soggetto e sul percorso di cambiamento che il soggetto ha svolto
E allora quel percorso che la Corte costituzionale ha intrapreso di progressiva erosione delle preclusioni
Nel tempo si è evoluto sempre più siamo arrivati con la celeberrima ormai sentenza centoquarantanove del due mila diciotto proprio ad una incisione ulteriore
Di della dispetto al compendio delle preclusioni di una particolarissima specialissima ipotesi di ergastolo ostativo
In quel caso legato per la verità ad una fattispecie cinquantotto qua di ancora una volta cinquantotto quater molto
Molto peculiare ma per uno dei reati più gravi che si possa immaginare in assoluto il sequestro di persona a scopo di estorsione dal quale sia determinata risiede minata la morte del sequestrato dunque nel caso più grave che si possa immaginare eppure la Corte costituzionale ha richiesto una valutazione di merito della magistratura di sorveglianza che potesse valutare la attuale pericolosità sociale del soggetto
Allora e su questa linea diciamo che oggi si pone anche la pronuncia nel caso viola che non mi pare dica che la collaborazione con la giustizia non serve più perché di questo occorre ammetterlo il emergenza mafiosa è un'emergenza in questo Paese probabilmente non solo in questo Paese
Ma molto grave
A oggi come ieri e diciamo tutti gli strumenti di contrasto alla criminalità organizzata vanno adoperati e rispetto alla collaborazione con la giustizia occorre dire che si è trattato di uno strumento io non sono non voglio fare non m'è un'analisi sociologica né criminologica perché non è ora che capacità ma certamente la collaborazione con la giustizia è uno strumento fondamentale che è stato utilizzato in questi anni
E che sotto il profilo della legislazione premiale del collaboratore di giustizia non viene assolutamente toccata dalla pronuncia del caso viola qui si parla di valutare se invece accanto a questa descritta come prova legale ma che poi però si rivela essere una preclusione che invece non ha tutto sommato questo riferimento così concreto nella valutazione della magistratura di sorveglianza
Che era collaborazione con la giustizia ci possano essere altri strumenti con i quali valutare la recisione di questi vincoli con la criminalità organizzata
Ora non è che si tratti di il legislatore che adesso diciamo viene investito sappiamo che peraltro la sentenza viola non è ancora definitiva quindi non sappiamo perché è la strada che seguirà ma comunque il monito al legislatore in quella che è stata definita come sentenza quasi pilota c'è cosa dovrebbe fare o potrebbe fare non non non do suggerimenti a registratore dico solo che sono molti anni che ci sono commissioni che stanno cercando di elaborare proposte che sostituiscano questa questo meccanismo e che naturalmente non significano porre in discussione
Il quattro bis nella sua interezza
Non è non si richiede non è necessario questo c'è una proposta della commissione Palazzo c'è una proposta che viene dagli Stati generali dell'esecuzione penale il tavolo sedici
Che prevedeva affianco diciamo alle valutazioni sulla collaborazione anche impossibile inesigibile la valutazione di una atteggiamento di dissociazione cui si aggiungessero questi comportamenti
Dai quali dedurre il cambiamento
Ci sono e ci possono essere altre soluzioni che alla saggezza del legislatore vorrà vorrà immaginare quello che preme al magistrato di sorveglianza sottolineare dal mio punto di vista eccome
La valutazione di merito che noi possiamo già vedere in atto perché ripeto viene fatta nei confronti di questi soggetti Sampras tanto nel caso del collaboratore attivo
Quanto nel caso di colui che venga riconosciuto nell'impossibilità o nera inesigibilità della sua condotta collaborativa quanto dico
Quel che svolge magistratura di sorveglianza sia una valutazione di merito che rende tutt'altro che automatica la concessione nel momento in cui viene meno la preclusione
è tutto il contrario ce l'ha ricordato vittoria Stefanelli ci sono i rigetti perché occorre verificare il percorso personale
Che le persone sono state in grado di portare avanti ma non solo questo perché guardate che quando la magistratura di sorveglianza non devo dirlo a voi siete tutti esperti ma ce lo ricordiamo quando la magistratura di sorveglianza decide la concessione di misure alternative alla detenzione o lo stesso permesso premio
Acquisisce dall'esterno da lady Diana sul territorio dalle forze dell'ordine sul territorio informazioni che parlano della pericolosità sociale del soggetto anche per come deducibile dal contesto nel quale si trovi ovviamente
Noi auspichiamo sempre che siano della massima qualità c'è tanto lavoro non sempre abbiamo note specifiche sul soggetto possono essere a volte stereotipi ma in molti altri casi aiutano né nettamente la magistratura di sorveglianza a prendere una decisione di merito
E allora è da questo compendio formativo che va a come dire calarsi sulla situazione del soggetto che noi riusciamo a dedurre qualcosa in più
E
Perché la collaborazione con la giustizia a volte viene negata dai soggetti in qualche modo questo la l'ordinanza della Corte di Cassazione
Lo do chiarisce per primo ci sono infinite situazioni personali che nel trascorre di quel tempo di quel tempo
Nel portare il carrello rendono come dire rendono difficile almeno dal punto di vista soggettivo accedere alla scelta di collaborare attivamente con la giustizia
La presenza dei nuclei familiari sul territorio di nuclei familiari che mi si è detto qualche volta non sono in a suo modo in nessun modo in grado di andare a vivere altrove per la presenza di addentellati familiari con i quali vivono dei quali non si sentono di allontanarsi per il pericolo di ritorsioni
Gravissime su di loro e sul resto del nucleo familiare
Per il timore di essere considerati strumentali timore che come si è visto anche noi riteniamo credibile perché non riteniamo che la collaborazione con la giustizia di per sé manifesti questo allontanamento dai gruppi criminali
E non si è invece gravato da una qualche forma di di strumentalità e quindi richiediamo di andare poi a verificare degli altri elementi dunque molti elementi che la stessa sentenza viola tende tende a riportarci
La possibilità per la magistratura di sorveglianza di valutare anche questi elementi e comprendere da che cosa derivi a fianco della scelta che continuerà continuerebbe ad essere per noi eminente della collaborazione quale come dire dato che ci consente di parlare di e di un soggetto che si è allontanato dai gruppi criminali ecco questa possibilità di entrare nel merito secondo me e e quella che consentirebbe la magistratura di sorveglianza di riappropriarsi di un pezzo ancora del suo lavoro che credo stia svolgendo con serietà e con equilibrio da tempo rispetto a tutte le altre situazioni che impegna io
Voglio finire con un'espressione ancora una volta del collega Elvio Fassone in questo caso non è nel suo bellissimo libro fine pena mai ma di un testo successivo che si chiama così avena ora che però pare fine pena mai
Che giustizia carceri secondo papa Francesco un tasso del due mila sedici
In cui dice
Nessuno di noi è uguale a quello che era venti anni addietro parla di Dinoi cioè Dinoi come come giudice anche non solo dei detenuti o anche solo cinque anni fa
Tanto più questo avviene però per i detenuti durante il tempo immobile del carcere nell'attraversamento delle lunghe notti popolate di struggimento e di rimpianti
Nella distesa dei giorni che vengono sfidati con pazienza dal futuro e depositati nel bidone del passato senza transitare per il presente
Bisogna dunque mettere a frutto questa possibile fecondità del tempo inerte e combinare la necessità di una risposta anche severa se occorre con la flessibilità di un'espiazione attenta
Sostituendo la collera distruttiva nel gettare via la chiave con la consapevolezza che ogni pena detentiva di lunga durata accento diversi individui che l'attraversano ed è compito nostro di conoscere il momento in cui la pena ha fatto nascere quello giusto
Ecco come magistrato di sorveglianza io mi auguro di potere anche Pendergast umani ostativi essere in grado di leggerlo questo momento giusto
E di non invece il dovere di fronte ad una preclusione normativa vedere che questo tempo giusto è sfumato grazie
Grazie grazie a Fabio Gian PTP anche per la lettura di questo passo che è bellissimo e anch'io l'ho l'ho ripreso in alcune in alcune circostanze perché ha veramente una straordinaria intensità
Do la parola al al collega l'avvocato Stefano Salvi che è è consigliere del consiglio nazionale forense ed è anche responsabile della commissione di diritto penale e di procedura penale
Ringrazio ringrazio Andrea mascherine per la condivisione dell'impegno per la passione so che Stefano si occupa anche compassione proprio dei meccanismi ostativi in generale dalle dalle storture delle nuove aperture normativa nuove fattispecie criminose e quindi io ampio spazio di ingresso e anche in queste in queste tematiche se vorrà grazie
Grazia Maria grazie alla Camera penale di Roma per per avere dato a me Consiglio nazionale forense la possibilità di essere presenti e di poter concorrere a questo
A questo appuntamento di approfondimento che è assolutamente importante
Visto che me ne hai dato anche facoltà e e anche per evitare in poi di ripetere cose caro evocati ci ripetiamo tutti i giorni nei corridoi che condividiamo tutti
Cercherò di fare alcune osservazioni su che va proprio a partire da questa sentenza osservazione che tenderanno anche magari ad allargarsi un po'questa sentenza è certamente un momento importante è un momento che sottolinea la la vittoria di un impegno che molti hanno profuso un po'e che ci lascia sperare che venga ad aprire una fase quanto meno a livello di valutazione di costituzionalità di alcune norme di cui si sente assolutamente bisogno
è una sentenza che è tanto più importante nella parte motiva dove affronta una serie di argomenti
Ed è interessante anche nella la sua conclusione anche solo a conclusione di una è molto prudente che affida un messaggio che potrà poi essere interpretato e vedremo se e come sarà interpreta
Questa sentenza che cosa ci dieci sedici alcune cose
Fondamentali leggo anche che dà per scontato
Un fatto che noi tutti ahimè diamo per scontati che in questo Paese è questa la CEDU però che in questo Paese comunque esistono situazione sul territorio tali per cui la possibilità di temere una ritorsione o la vendetta
A fronte di atteggiamenti che possono essere assunti è un fatto che viene dato per scontato normale
Non ci si abitua alla normalità in fondo un'abitudine a fatti che ricorrono ogni volta che ci viene ricordato
Ed è vero che ogni volta che ci viene ricordato però così un po'uno schiaffo per il nostro Paese prende nel nel rendere indossi conto che questo fenomeno gravissimo che il fenomeno delle ma delle mafie
è un fenomeno tuttora presente che in certe zone del nostro Paese condizione direttamente al territorio
In certe altre un po'meno il territorio un po'più l'economia e comunque condiziona la vita nel nostro Paese in maniera determinante e da qui la necessità
Di reagire allo stesso fecero lo stesso non è facile
Se ne discute ci si prova o non ci si prova e ci sono dei condizionamenti ci sono stati c'è un potere economico che si è formato e dove si forma un potere economico ne sappiamo quanto sia più difficile può intervenire su determinati aspetti ma quello che noi avvocati in compagnia
Di alta qualità ma spesso non molto nutrita abbiamo sempre detto è che occorre stare attenti ad inserire dei virus nel nostro sistema penale cosa sono i virus che vengano inseriti sono quei veicoli attraverso i quali conoscendo i così il conoscendo le prassi di questo nostro Paese poi entrano nel processo degli elementi distorsivi
Abbiamo vissuto questi problemi col terrorismo con la mafia e qual è il problema il problema è è stato ed è stato detto lo dice anche la sentenza
Che se noi accettiamo e a volte può anche essere difficile non farlo che di fronte a fenomeni di difficile contrasto si possono fare degli strappi ai principi
Noi accettiamo un però Dean oculare questo virus in un sistema che poi vedrà il virus allargare il suo raggio d'azione
E fagocitare non sono le circostanze e i reati per cui è pensato ma ad allargarsi indistintamente a situazioni diverse
E a farlo con la la consapevolezza espresse da un legislatore spesso poco consapevole che determinati fenomeni vadano contrastati in un certo modo
Questa materia e le le vicissitudini del quattro bis sono proprio l'esempio concreto che quando si dice che i principi vada vadano salvaguardati e che i strappi che si fanno in relazione agli stessi
Se sono eccezionali devono essere tali e che poi non è che si legittimi un modus operandi perché dove si legittimato una volta e lo si contiene legittima
Il quattro bis eh così come altri esempi che si potrebbero fare è un sistema di legittimazione di un pregiudizio processuale che non ammette sono in circostanze specifiche assai limitate che non ammette la prova contraria
Questo che cosa significa significa che il legislatore ad un certo punto ritiene di sottrarre determinate materie e qui siamo in materia assai delicata
Alla discrezionalità più ampia del magistrato della valutazione che viene fatta di un percorso per vincolare questa discrezionalità ad alcuni fattori che ritiene imprescindibili e si è partiti da un certo tipo di reati sia arrivata adesso e reati contro la pubblica amministrazione e diceva bene prima il garante
In nella materia del trattamento
La gravità del reato abbia certo non può essere non può essere dimenticata ma non per questo si può comunque a citarla sempre e comunque per giustificare uno strappo al principio il corpo è anche un'altra cosa che è già stata accennata
La collaborazione
Barra confessione
è un argomento fondamentale e non lo so non se ne può non se ne può pensare diversamente per valutare un percorso che sia stato fatto
Ma stiamo anche attenti che questi argomenti sono calati in una in un Paese che ancora intriso di una mentalità inquisitoria
Qualcheduno ha scritto che nel nostro Paese di quantomeno molti condividono ancora un inconscio inquisitori non cioè sostanzialmente un substrato culturale profondo
Che che che è nato si è sviluppato nel corso della storia ma anche nelle storie personali delle per de de dei sì singoli che comunque è intriso ancora di una visita di un di una visione inquisitoria delle cose quindi quando noi consegniamo argomenti come collaborazione e confessione poi ci rendiamo conto che dobbiamo citare come è stato fatto
Una sentenza che molto chiaramente ma direi anche in un certo senso coraggiosamente
Ci dice che nell'ambito di un processo
Che quel meccanismo che si fa su un capo di imputazione sui reati che vengono contestati per cui ci si difende
E una sentenza che decide su quello e non su eticamente una vita incompresa pure in un argomento di riabilitazione Ri risocializzazione si debba ritenere vincolante il capo di imputazione
Che sarebbe un concetto
Pacifico se non fosse costantemente forzato da quell'idea incrocia più o meno inconscia pure ultimamente l'inconscio
In alcuni casi ha avuto delle esplosioni conscie sempre sempre più preoccupanti per cui sostanzialmente o si dà un giudizio etico di un certo tipo che prescinde addirittura dalla vicenda processuale oppure una persona è da considerare un certo modo
Dico questo perché sono elementi che pur nel massimo rispetto del del del lavoro e dell'impegno di coloro che poi devono valutare certi certi parametri
Vanno considerati a monte perché vanno considerati come calati nella concreta cultura nostra nel concreto sistema processuale
Detto questo
Il pregiudizio
Per questa sentenza ci dice chiaro e tondo che il pregiudizio che tendente a sottrarre al la valutazione del giudice una parte delle valutazioni complessive che vanno fatte per valutare una persona che dopo aver commesso un reato
Si è anche poi sottoposto a un trattamento di un certo tipo non può essere assoluto
Che anche questo non è che sia un concetto così così rivoluzionario dovrebbe sono a Roma
Normale e siccome siamo qui ad aspettare la cedo che lo dice preme sull'avvocato
Cedo dice sostanzialmente l'importanza di questa sentenza è questa
Apri tu Stato italiano la possibilità per il magistrato che ci sta che che che ci lavora sopra che ci sta a contatto che deve valutare una serie così fare una valutazione più ampia di un determinato soggetto che si trovi una certa condizione è un principio di carattere generale che nel caso dell'organo solo ostativo esplode per la sua e per le sue conseguenze che sono veramente gravi
Ma che ma che deve essere applicato a tutti coloro che fanno un certo tipo di percorso
Col come legittima questa decisione la Colella cedo
Uno richiamando una sentenza dalla nostra corte costituzionale che risale a ventinove anni fa
E che ancora di bella e interessante nel suo contenuto dopo ventinove anni ancora innovativo
E che cosa dice questa col questa sentenza richiamata che il concetto di trattamento il concetto di applicazione di una sanzione è un concetto che deve essere applicato a cominciare dall'hip legislatore
E fissiamo questo punto per arrivare alla fase dell'esecuzione al trattamento carcerario a
Importante questo
La seconda il secondo richiamo a quella sentenza Pinter questa le più recente sono del due mila nove
Che dice l'altra cosa importante che il soggetto che sotto purché si sa che è sottoposto a trattamento ha diritto di sapere prima e durante con certezza quale sia il percorso che lo può portare a una risocializzazione e quindi uscire dal carcere
Questi sono due punti importantissimi che vanno articolati ed applicati a tutto il sistema sanzionatorio nel nostro ordinamento
E vanno applicati guardandoli dalla parte del singolo richiamando altra a altra giurisprudenza della CEDU che ha detto chiaramente queste cose
In due momenti
Uno la certezza di quello che può succedere deve esistere nel momento in cui il reato viene commesso questo l'ha detto la corte in maniera assoluto
Due e questo lo aggiungo
Esistono altro steppe importantissimo rispetta questa consapevolezza che è quello
Che scatta nel momento in cui il soggetto è chiamato o comunque è tenuto a difendersi nell'ambito di un concreto procedimento
Questo che cosa significa che il diritto alla difesa che è componente essenziale
Del del delle delle della legalità dello stato di diritto di tutto quello di cui stiamo discutendo
Deve articolarsi rispetto a scelte che siano certe fin dal momento in cui si affronta al processo quindici a certe prima e poi certe doc
Questo perché noi sappiamo credo che nell'impostare una linea difensiva tutta una serie di valutazioni su quello che può essere non solo la collaborazione o non collaborazione la scelta del la scelta degli argomenti la scelta del rito
La consapevolezza di quello che può comportare il passaggio in giudicato della sentenza l'esecuzione della pena sono fondamentali e io li devo conoscere nel momento in cui inizio a difendermi
E l'avvocato mi deve assistere consapevole di quello che può succedere senza che le carte possono essere modificate
è pur vero che esistono degli elementi che dicono queste Processo questo è invece fa parte del trattamento nel trattamento successivo perché questo fa parte
Nell'ordinamento penitenziario ma quello che ci dice questa sentenza è che il trattamento parte dal legislatore e arriva alla al concreto al concreto alla concreta precauzione della pena
Quindi non possiamo più pensare di poter cambiare le carte lungo la strada a aggrappandoci a delle
Definizioni che non sono di sostanza immetta sono di forte
E allora se lo vogliamo articolare e uscendo dal seminato come come mi ha autorizzato a fare Maria
Torniamo come verità e parlo ancora sette minuti
E allora naturalmente qual è qual è la qual è la la la l'osservazione che voglio fare l'articolo quattro bis in barba a questi principi è stato modificato con l'introduzione di altri reati
Strada facendo senza senza norme e allora qualcuno mi dice sì ma questi mascalzoni dei corrotti giusto spazzar Livia come dice la legge
Mascalzone dei corrotti come tanti altri mascalzoni
Hanno diritto come
In quel a determinate guardare in TG processuali
Fuori discussione è stato detto prima la gravità del reato non ci deve legittimare a nessuna caduta di garanzia
E allora sostanzialmente il principio per cui il quattro bis che può influenza seicentocinquantasei non possa essere cambiato strada facendo e comunque non possono essere cambiato allargando
La sferra della presunzione non vinci bile che è una un argomento che discende da questa sentenza e che comunque sia va applicato
In ogni in ogni caso senza farsi prendere ancora una volta da da da da da da da quel ragionamento sbagliato per cui di fronte ad un da a reati odiosi e fastidiosi e nocivi per la nostra società si possa comunque ricorrere alla al superamento di determinati principi
Che devono esistere
Ancora due minuti per dire questo l'ulteriore passo che noi dobbiamo fare magari magari aspettando anche tempi migliori io certamente non invocando un legislatore che ha detto che una volta che lo Stato manifesta interesse poi tutto sommato processo può durare all'infinito perché non se lo Stato ha detto che è così cioè qui torniamo indietro prima da ladro Scorpius torniamo tremula prima aprirà agli albori dalla radio di una civiltà che per fortuna ha fatto passi avanti perché sostanzialmente tutti questi problemi non sono leggibili solo dalla parte dello Stato che non è che bontà sua manifesta interesse esisteva un principio felice l'azione penale obbligatoria
Ma sono anche a garanzia c'è tutto il problema del rapporto del singolo che lo stato individua eccetera eccetera un discorso che va molto al di là in ogni caso legislatore che ragiona così
Forse non è il massimo interprete non potrebbe essere massima interprete di questi discorsi ma quando si parla di pena noi siamo ancora legati e di un concetto dualistico per cui la pena può essere soltanto una limitazione del
Della libertà con il carcere
Oppure una limitazione del patrimonio Cocconi con una multa è una roba secondo me che dovrebbe essere ormai all'ordine del giorno per essere superata
Perché sostanzialmente noi non oggi abbiamo qualcosa di più abbiamo dei meccanismi che in qualche modo si pongono come alternativi a quella che è la pena canonica perché si dice in determinati casi beh se tu fai un certo percorso eccetera ma nessuno ha ancora avuto il coraggio di dire che in quel famoso elenco che è contenuta nel Codice Penale andrebbero aggiunte degli altri tipi di sanzioni che sono sanzioni
Che non riguardano per forza
Il carcere possono essere incidenti sulla libertà come come lo è un lavoro socialmente utili ma non sono non non non non vanno vanno ad arricchire quella che un una possibilità di di di di di di di disciplinare nel singolo caso la risposta io dico sempre a Franco finito dico sempre che la pena dovrebbe essere come un abito cucito su misura ma non si fanno più andiamo tutti a comprare
A però sostanzialmente dovrebbe essere comunque al che cosa che viene cucito con grande attenzione un po'stretto sui fianchi un po'largo sui bottoni la manica più lunga la manico più corta è un uso me ne rendo conto ma dovrebbe essere così
E allora in tutto questo non togliamo spazio a chi poi deve comunque sia
Far funzionare un momento applicativo che alti e che assai Complesso togliendosi la togliendo la possibilità di allungare la manica o non allungarla qua o spostare il bottone questo secondo me è assolutamente e e assolutamente ormai fuori fuori dal tempo purtroppo nel nostro Paese e chiudo veramente di qualcosa che può sembrare una provocazione ma forse se cominciamo a ragionarci questo questa mancanza di
Arricchimento del del panorama delle sanzioni applicabili
è stato superato avvenne nei decenni con un meccanismo che che è che è un po'ipocrita ma tanto c'è la condizionale e allora nella fase di applicazione delle pene calavano scontata in carcere
Tutto il contenuto riabilitativo della pena si è limitato per questi anni a dire non farlo anch'no non ho non fanno più lo fanno più di due volte
E comunque perché i propri dei pellami questo questo ha risolto tutto nel senso che ebbe ma comunque c'è la condizionale e questo ci ha portato a dimenticare che il percorso di risocializzazione che riguarda tutti
Da dal quattrocentosedici bis come capo organizzatore a chi inciampa e che per questo non deve essere di essere condannato alla pena che farà poi c'è un patto io ti metterà in carcere però ti do la condizionale così non inciampi sette intreccia para seconda volta molto meglio sarebbe un vestito su misura anche per chi ha inciampato insomma che non sia naturalmente di carattere troppo coercitivo ma che possono avere un'interlocuzione con con con la società
E a me a a fronte di questo uscire da un'ipocrisia di dire ma comunque sia abbiamo una costituzione che dice delle cose sacrosante
E poi noi in qualche modo non andiamo a dimenticare che la pena deve sempre avere un certo contenuto perché poi la pena è sospesa e tutto contenuto è un rimprovero a non farlo più grazie scusate
Grazie grazie all'avvocato Stefano Salvi anche per questa importante
Considerazione Ca'immediatamente richiamata in realtà dalla sentenza viola punto se ognuno deve sapere che cosa deve fare per accedere al beneficio aprite il penitenziario prima ancora di commettere il crimine e quindi non solo prima che sia arrivata l'esecuzione della sua pena ma prima ancora che come di commettere il crimine
Chiaramente quello che sta accadendo con la stazza corrotti rispetto all'immediata esecuzione della pena per coloro che prima non prevedevano per di essere sottratti appunto al beneficio della libera della della sospensione condizionale
Non dovrebbe succedere nemmeno per i tanti ergastolani che si sono trovati ostativi mentre erano già in carcere perché reati commessi nel nell'ottantanove
Prima che esistessero articolo quattro bis si sono trovati poi espiare un ergastolo ostativo senza poterlo prevedere quindi senza sapere cosa fare per
Evitare quella quel tipo di sanzione quindi speriamo che anche su questo abbia delle ricadute la sentenza
Di viola contro Italia io devo dare atto di due assenze importanti un è quella della dottoressa Rosella Santoro che è direttrice del carcere romano di Rebibbia
Che ha avuto purtroppo l'impegno istituzionale imprevisto ed era molto dispiaciuta ma non poteva essere oggi con noi
E l'altra senza assai importante è quella di Vito Baglioni
Vito Baglio è un detenuto condannato all'ergastolo che stai carcere di Milano opera è un mio assistito ed è una persona a cui voglio bene
Che ho conosciuto con il laboratorio del partito radicale di Nessuno tocchi Caino per quell'esperienza che diceva Rita Bernardini che sia arricchisce con la conoscenza diretta di queste persone e delle loro famiglie dei loro percorsi Vito è uno dei protagonisti del firma spesso contrastando il docu-film di Ambrogio Crespi che è stato appunto prodotto da Nessuno tocchi Caino ed è una persona che ha ha attraversato il carcere ormai da quasi ventitré anni
Condannato all'ergastolo appunto è a ha passato certo tempo anche nel regime di quell'articolo quarantuno bis ed è un uomo veramente ravveduto al quale è stata concessa l'inesigibilità
Della collaborazione ma devo dire proprio perché lo assisto perché ha incontrato sul suo cammino un giudice coraggioso
Che a fronte di note informative di dare di via tutte le le autorità interpellate che lo davano ancora in stretto collegamento con l'organizzazione sodale peccato che sbagliasse l'organizzazione sodale lo inserisse in Cosa Nostra mentre lui era nelle fila venticinque anni fa della Stidda
E quindi le davano ancora collegato eccetera ha avuto la fortuna di incontrare un giudice coraggioso che abbia fatto uno scrutinio critico molto severo di queste note informative abbia detto erano infondate
E dunque avuto accesso all'esigibilità della collaborazione anche al suo primo permesso
Avevamo chiesto che fosse qui con noi proprio perché Luís espressione della possibilità per un soggetto non collaborante di fare un percorso di cambiamento autentico nella locandina che presentava la tanto lo avevamo rappresentato proprio come un cammino di speranza
Quindi con una realtà forse se volete distorta rispetto al suo alla sua essenza è il motivo per cui era qui con noi
Però proprio per toglierli il marchio il marchio del detenuto il marchio dell'omertà osé del marchio un marchio qualsiasi marchio della persona che aveva compiuto un errore
Perché è la vocazione costituzionale della pelle è proprio quella che a un certo punto la persona è soltanto persona non è più il crimine che ha commesso
Io
Non a vita con con perché non gli è stato concesso
Di essere qui proprio perché nel provvedimento si dava conto ancora di quelle note informative che non sono cambiate sebbene lui ormai vada in permesso premio già da un po'
Del parere negativo del carcere e della sua caratura criminale vi confido che questo termine utilizzato per respingere la sua richiesta della caratura criminale lo ha fatto proprio soffrire
Per le argomentazioni che utilizzavamo perché uno dice va be'ma dopo ventiquattro anni di carcere io potrà in qualche modo averla sfumata
Questa caratura criminale e aspirare a una ricostruzione di me come persona anche aspira a rientrare in società
Io però abito voglio darle il suo tempo
Perché mi sembrava giusto mi ha scritto una lettera nella quale mi racconta
La sua esperienza vorrei leggervela
Il lago prima un passo Malta bene del primo permesso che ha che ha ottenuto
Che mi emoziona molto perché secondo me esprime proprio il senso anche del nostro incontro
Mi scrive edito
Maria finalmente ce l'hai fatta io ce l'ho fatta entrambi insieme ce l'abbiamo fatta
è bellissimo non prendermi per matto anche se un poco forse tanto lo sono già però devo dirti che questa mattina alle nove e trenta circa sono sceso giù in matricole mi è stata notificata la concessione o meglio la missione i permessi premio per recarmi all'università per come avevo chiesto
Ti dico la verità in quel momento il mio scetticismo scetticismi no
Non mi ha dato tregua e non volevo crederci ma poco dopo quando ho letto le ultime righe dell'ordinanza sono crollate tutte le mie barriere difensive e mi sono arreso alla realtà
C'è veramente scritto che posso uscire fuori dal carcere è incredibile
Ho sotto gli occhi l'ordinanza che mentre scrivo ogni tanto l'occhio Micale sull'ultima parte continua a leggere e rileggere il verbo ammette ammette ammette per cercare di imprimere nella mia mente la bellezza di questa parola
Il suo vero significato che nel mio caso si traduce rinascita
E proprio nero
Adesso iniziano le difficoltà
Quelle di affrontare il nuovo mondo dove tutto diviene una continua scoperta
E forse la bellezza è proprio qui continuare ad avere motivazioni che invogliano invitano alla scoperta di nuove esperienze e motivi per ritrovare il gusto di provare tutto ciò che la vita ci offre questo era quando gli hanno concesso il permesso è questa invece quando gliel'hanno negato quello di essere qui con noi
Ho appena saputo del rigetto del permesso e provo un profondo senso di dispiacere
Mi avrebbe gratificato non poco essere al convegno il tema trattato l'ergastolo ostativo mi riguarda molto da vicino visto che ci convivo ma da ben oltre due decenni anche se oggi per la verità posso dire che dal punto di vista giuridico né superate alcune barriere che precludeva né in maniera assoluta l'accesso ai benefici penitenziari
Da alcuni mesi mi vengono concessi dei permessi premio per frequentare l'Università Statale di Milano ma il cammino per arrivare a ciò è stato faticoso e se vogliamo lo è tuttora
è un percorso che mi ha continuamente posto di fronte a degli interrogativi sull'esistenza della libertà su quanto io mi ritenga libero ma soprattutto su cosa io stia facendo per sentirmi tale vedi non parlo solamente della libertà fisica quella che per forza di cose è diventata una conseguenza determinata dagli effetti della mia condotto non voglio scendere ancora più nel profondo a parlare della libertà interiore che altro e cosa più intimo
Durante tutti questi anni ho ricercato la mia solitudine ma non la solitudine intesa come volersi solare dagli altri per quella ci hanno già pensato le istituzioni
Ma quella che mi pone davvero in relazione con me stesso e mi fa ripercorrere le fasi della mia vita dall'adolescenza al momento del buio quello che ha definito il mio corto circuito ovvero fino al momento dello spegnimento delle luci al calare delle ombre per poi cercare di ritornare me stesso e giungere fino a oggi e bene il senso della solitudine che mi ha permesso di tirarmi fuori dall'impersonare un ruolo che non mi apparteneva mi sono accorto che ero diventato protagonista di un copione una recita in cui non conosciamo neanche il regista è stata una solitudine feconda
Perché spesso erroneamente si dice che ognuno esprime solo ciò che penso ciò che è come dire che un insegnante solo ciò che insegna uno scrittore ciò che scrive un giudice che interpreta la fredda legge e così tutti gli ambiti professionali
Io penso che ognuno di noi è un insieme di relazioni interiori in cui può identificarsi ed esprimersi e spesso queste sono fortemente legate alle condizioni e alle scelte momentanee a volte esprimiamo il bene che si ha dentro altre volte non ci riusciamo
Ed è da questa contrapposizione che deve nascere la forza di ricercare una nuova autenticità
Ma quando sai che dal carcere non puoi uscire mai e poi mai per via di un ostatività legislativa ricercare di emanciparsi da questa condizione di sofferenza è davvero molto difficile
A volte trovare una nuova dimensione interiore un viaggio davvero tortuoso da affrontare un caos matematico che ha bisogno di essere gestito per non rimanere bruciati
L'unica reazione che rimane è quella di di battersi per uscirne fuori dimenarsi per un tempo indeterminato diviene un movimento stancante e come una nave che media delle acque si oppone alla forza d'urto delle onde
è inevitabile sprofondare ambedue ancora più giù più in fondo nonostante lontananza si va dalla riva
Si vedano le banchine dove poter approdare mettersi in salvo quelle stesse sponde sono difficili da raggiungere divengono insenatura rustica insidiose spogli spigolosi in cui è facile rimanere incagliati feriti
Questo per dire semplicemente
Che nella vita io ho camminato lungo un confine e ho commesso l'imperdonabile errore di non accorgermi delle insidie le conseguenze sono divenute tristi percorsi di dolore che hanno segnato l'anima di chi ne è venuto a contatto
Ma oggi a distanza di tanti anni al culmine di tanta sofferenza
I confini di questo cammino sono delimitati da riflessioni cadono non senso diverso alle scelte indirizzano verso una direzione che ogni giorno riesce a tracciare un divario che separa il prima con il dopo
Mostrandomi una dimensione nuova una dimensione dove si privilegia non si possono assaporare i veri valori del vivere all'interno di una comunità
In questi anni di detenzione
Ho trascorso un bel pezzo di strada e il dinamismo tracciato in quel cammino addirittura ha comportato che assapora si gusta della libertà fisica attraverso il riconoscimento da parte delle istituzioni penitenziarie del magistrato di sorveglianza di alcuni permessi premiali che mi permetta di provare il gusto della vita alcune sue sfumature
Descrivere quanto sia stato emozionante leggere per la prima volta dopo ventidue anni di detenzione che poteva uscire qualcosa di indescrivibile
E come si aprissero le porte verso la vita si ricomincia a fare anche piccoli gesti quotidiani che non si facevano più come affacciarsi alla finestra per guardare oltre le pareti di una grigia realtà come il carcere
Fare i sogni notturni ciò che prima non facevo più perché non c'era speranza
Ma forse chissà magari quelli quel residuo di speranza quindi aggrappato per non sprofondare ha generato altra speranza oggi posso iniziare a dire effettivi effettivamente bisogna crederci anche quando la speranza sembra non esistere più
Se viene tolta se venisse a mancare definitivamente si correrebbe il serio rischio di rimanere stritolati ma ciò che mi è difficile descriverti sono le emozioni provate il primo giorno
Che sono uscito fuori per recarmi all'università le natiche precedevano
Il primo giorno e le ho trascorse praticamente insonni sono stato assalito da mille pensieri altrettante domande com'è la vita al di fuori come mi guarderà la gente sarà in grado di muovermi di affrontare questa realtà
Ovviamente non cercavo risposte volevo solo a prepararmi approvare le sensazioni che tutto ciò mi avrebbe trasmesso erano stati d'animo che a confronto con la realtà sana pian piano svanite in quanto le vere sensazioni ed emozioni hanno avuto un sapore ben diverso da quello immaginato
Lo stupore del cammino a piedi lungo il viale che conduce fuori è stato l'inizio di un'avventura tutti gli affetti mi sono ritrovato da solo
A raggiungere l'università e non avevo la minima cognizione di come fare per prendere i mezzi pubblici camicie avrebbero condotto il panico vero e proprio l'ho provato quando mi sono trovato da solo nello spiazzare davanti al carcere
I miei occhi spaziano da una parte all'altra senza sosta lo stomaco era contratto e il respiro affannoso nonostante fossi fermo guardavo tutto intorno
Ma questo era niente in confronto a ciò che mi aspettava l'affollamento sul bus su Strummer soprattutto sulla metropolitana hanno messo a dura prova la mia serenità
Non riuscivo a capire come facesse tanta gente
A stare in piedi ammassata in quel modo e avevo la sensazione che tutti guardassero me invece poi mi sono accorto che ognuno era impegnato a muovere freneticamente i pollici delle mani sui tassi di un aggeggio a me sconosciuto
La verità e che nessuno alzava lo sguardo per guardarmi a differenza di quel che pensavo io
Devo confidare che a distanza di così tanti anni quel giorno ho potuto fermarmi allungare lo sguardo non c'erano allora di impedirmelo verso un cielo terso di un colore azzurro chiaro e sullo sfondo verso l'orizzonte sfumature giallo-arancio
Di un sole che tentava di addormentarsi che rivelavano un sacco d'infinito mi sembrava che fosse tutto è stato creato e messe lì dalla mano di un artista qualcosa di incantare vuole quelli che sostano davanti stuzzica nella fantasia seducente dei sognatori
è stato un giorno di risveglio dei sensi perché passeggiando in mezzo ai campi e stare a sentire l'odore sprigionato dall'erba che strofinava tra le mani così come l'odore della terra che facevo scorrere tra le dita l'ascolto del silenzio hanno dato vita a tutti i miei sensi per lungo tempo se Apt
Sai il carcere non sempre lascia la libertà di poter scegliere di fare ciò che si vuole
Come nel mio caso ad esempio della nidiata partecipazione per me al convegno al quale ero stato invitato a partecipare
Purtroppo la condizione impone che siano altri a decidere e non si può fare altro che accettare le decisioni anche se in alcuni casi non se ne capisce del tutto il senso in fin dei conti si sarebbe trattato solo di affrontare un viaggio un po'più lungo di quello che mi porta quasi settimanalmente l'università
Certo sarebbe stato un esperienza di vero arricchimento per me e perché no magari anche un'occasione per dimostrare che se una persona vuole veramente può riuscire a ritrovare se stessa ma può farlo soprattutto esprimendo la propria individualità e mi chiedo quale occasione migliore di questa poteva esserlo non si raggiunge mai una libertà piena Maria so bene di essermi dilungato prendilo come un bisogno di sfogo avevo davvero creduto che mi autorizzassero a venire e quindi sono un po'deluso ma mi rendo conto che le prove non finiscono mai e quindi affronta anche qua e sta voglio sperare che il convegno procede nel migliore dei modi possibile e che in qualche modo tu esca sensibilizzare quanti abbiano ancora delle resistenze sul tema dell'ergastolo ostativo
E perché provare a concedere delle opportunità a quanti questa condizione la vivono da tantissimi troppi anni
Chissà magari resterebbero anche sorpresi nel riscontrare che le persone possano migliorarsi forse sarebbero proprio loro gli scettici i primi a darne esempio che se si vuole si può cambiare
Vito Baglioni
E allora
Continuiamo i nostri lavori do la parola al professor Pasquale Brondolo
Che è docente all'Università la Sapienza di ordinamento penitenziario testato nella Commissione giostra che ha tentato di cambiare le cose in ambito penitenziario
Che è un appassionato della materia dell'ostatività dunque anche dell'ergastolo ostativo quindi mi parlerà se vuole
Se vuole del ammetterà raffronto anche queste due importanti ordinanze di cui abbiamo parlato per una delle quali si attende l'udienza del ventidue ottobre davanti alla Corte costituzionale grazie
Grazie anch'io ringrazio ovviamente penale l'avvocato Bruca Ale per l'invito il compito che mi è stato dato è quello di parlare molto in Brera rendo conto dell'ora di queste due vicente giurisprudenziali di casa nostra diciamo che insomma si incrocerà sono destinate ad incrociarsi con la sentenza viola come si incroceranno
Di come si bruciano se ce ne parlerà poi dopo aver
Dalle Galliani subito dopo di me ma prima ecco
Un breve accenno al contenuto di queste di questi dubbi che ci fanno in effetti sperare in un arrivare mente in un capovolgimento della giurisprudenza anche costituzionale nostra in in materia di Casson ostativo cioè insomma si dovrebbe finalmente sbloccare
Quella
Diciamo giurisprudenza che io ormai da dal due mila e tre aveva invece così Benedetto in qualche modo la la la fattispecie dell'ergastolo ostativo e si fa la sentenza viola ci dovrebbe essere una felice
Con coincidenza due le ordinanze di rimessione una è la la la la la sentenza ordinanza della prima sezione della Corte di Cassazione appunto il caso Cannizzaro è stato più volte evocato
Che solleva un dubbio o puntuale sulla diciamo è una questione che riguarda l'articolo quattro bis ma nella parte in cui esclude che il condannato all'ergastolo per delitti commessi avvalendosi delle condizioni di quell'articolo quattrocento sedici bis oppure affine di agevolare l'attività delle associazioni
Mafiose purché non abbia collaborato con la giustizia possa essere ammesso alla fruizione del permesso premio quindi un profilo dell'ostatività quello che riguarda un istituto particolare come edificio particolare che e il permesso premio la l'ordinanza ovviamente ripercorre i dubbi che da anni si agitano intorno alla ragionevolezza della di questa prova esclusiva di la diciamo così del de la recisione del vincolo associativo data dalla collaborazione e nota come appunto il al fatto che la mancata collaborazione EUR si usata come prova legale di mancato distacco dalla situazione ha un fondamento empirico certamente robusto ma non tanto robusto da giustificare una presunzione assoluta ai invincibile appunto ricorda come
Le le motivazioni della mancata collaborazione possono essere vari alcune sono assolutamente non dicono nulla intorno alla quanto alla permanenza
Ma del vincolo associativo spesso sono questioni morali spesso è solo il rifiuto di barattare la propria libertà con quella di un altro o addirittura con quella di un proprio loro congiunto spesso ha paura di ritorsioni
Per sé peritali quindi non ci sono motivazioni che indeboliscono quella quella presunzione e per contro le motivazioni del mancato della mancata collaborazione con la giustizia e della collaborazione scusate con la giustizia che fondano la rimozione della preclusi vita
Non sono sempre sono varie e non sempre commendevoli quando sono meramente utilitaristica anche queste al contrario non dicono dicono pochissimo della del ravvedimento della della della decisione dei legami con l'associazione dura ordinanza nel tra è un argomento di conforto dalla di questa insomma su questa giù da lutto azione della attuale ostatività dei quattro bis
Dalla dichiarata irragionevolezza del sistema delle preclusioni di pericolosità cautelari cioè ci fa notare come la Corte Costituzionale dal due mila dieci abbia in parte demolito in parte superato
La la pericolosità presunta in sede cautelare dicendo che una pericolosità così una presunzione assoluta che porta alla un giudizio di necessarietà della custodia carceraria
è ammissibile tollerabile per gli affiliati per per il mafioso per le figure
Dell'agevolatore del concorrente sterno
La persona non affiliata ma che commette delitti comuni avvalendosi del metodo mafioso la corte al dichiarato incostituzionale come sapete tutti la preclusione assoluta ritenuto tollerabile soltanto una una presunzione una presunzione relativa e quindi
Sì a così tra le idee
Sì auspica quanto meno una riproduzione dello stesso assetto nella sul della fase dell'esecuzione penale cioè si mettono in discussione si mette in discussione l'ostatività assoluta almeno almeno per quelle per il quelle figure diciamo meno gravi del della appartenenza del dell'all'associazione mafiosa dell'intranet USA che nella prospettiva cautelare sono per le quali la presunzione in sede cautelare è stata ritenuta ingiustificata
Quindi l'articolo quattro bis come dicono i teorici generali sarebbe una norma sopra inclusiva cioè includerebbe nel proprio spettro operativo dei casi che stando alla giustificazione che la norma a dovrebbero restare esclusi dall'applicazione della norma
E quindi e questo perché abbraccerebbero fattispecie troppo diverse fra di loro affiliati quindi intranet concorrente stemmi agevolatori
Eccetera a fasce riebbe misure troppo diverse fra di loro misure di educative in senso stretto benefici
Misure che servono alla tutela di diritti fondamentali detenuto più che alla riduca azione o addirittura Servono alla tutela di diritti di terzi come i permessi leuco come le detenzioni domiciliari
Per le detenute madri per esempio e si appunta la questione sul permesso premio dice che per il permesso premio i dubbi di ragionevolezza dell'ostatività si accrescono si fanno ancora più intensi
Anche perché non solo perché il permesso premio non modifica dice l'ordinanza le condizioni restrittive va be'che permesso premio si fonda sulla presupposto della non pericolosità ora invece il cuore del doppio binario penitenziario e della ostatività
La liberazione condizionale come sapete
Lui il fondamento il ravvedimento
Il ravvedimento che la la cui valutazione condizionata alla collaborazione allora si dice mentre la mancata collaborazione empiricamente plausibile anche quindi costituzionalmente sostenibile come prova legale di un mancato ravvedimento e meno sostenibile molto meno sostenibili per come prova della perdurante
Pericolosità
Quindi l'ordinanza è importante ma dai confini
E limitati perché limitata ripeto alla a censurare da ostatività in relazione alle figure dell'agevolatore o dei reati comuni aggravati dalla dall'uso del metodo mafioso articolo sette
La l'ordinanza di rimessione del tribunale di sorveglianza di Perugia che che che cosa di più a anzitutto di più che il richiedente in questo caso non è un agevolatore uno sgarro vista lo sgarri stare il della 'ndrangheta e la la diciamo in grado più alto della Società minore quindi un personaggio di un certo spicco assolutamente intranet all'associazione peraltro nella fattispecie pare dica leggendo la la motivazione di una con consistente insomma caratura
E questo ha consentito al tribunale di andare oltre l'ordinanza di rimessione della corte del della corte di cassazione perché ha posto il problema della compatibilità con i nostri principi col nostro Statuto costituzionale della pena
Delle della sua attività dell'ergastolo anche per i detenuti affiliati ritenuti intranet per i mafiosi tout-court
In realtà in effettui il più serio problema dello Shah di vita dico cose ovvie che sapete tutte che Lost attività mortificata l'effettiva giurisdizionalità dell'esecuzione perché determina non tanto e non solo una mancanza di apprezzamento di ponderazione giudiziale ma di più determina proprio la insensibilità relativamente alla rimozione della preclusione della ponderazione giudiziale
E addirittura inibito un tale apprezzamento è quello che
Se possibile
Ed è quello che stupisce maggiormente secondo me è che diventa possibile il caso in cui illa al magistrato di sorveglianza davanti a maggiore sorveglianza emerge chiaramente vengono chiaramente i segni di un progresso trattamentale
I segni di recupero della responsabilizzazione della ricostruzione personale certe volte non sono occulti non sono ignoti sono palesi sono sotto gli occhi del giudice il giudice Lear davanti il magistrato eppure quel magistrato a quel progresso di educativo a quella percorso non può far corrispondere quella quell'adeguato affievolimento del rigore dell'espiazione quella graduale apertura
Dell'esecuzione al mondo esterno che rappresenterebbero il modo migliore per completare il percorso riabilitativo potremmo dire il miglior trattamento rieducativo
E questo vincolo legale che preclude così che imbriglia lega le mani magistrati sorveglianza dipenderà la soltanto dalla gravità del reato commesso e per usare le parole della la sentenza la Corte costituzionale
Tante volte citata già dice per l'esigenza di lanciare un robusto segnale di deterrenza nei confronti della generalità dei consociati
Crisi è ovvio che questo problema vale sia per i meri agevolatori
O per chi delinque con delitti comuni e avvalendosi del metodo mafioso ma vale anche per per i mafiosi per gli intrami per tutti anche per questi soggetti la la l'ostatività dell'ergastolo rende la pena una pena senza senso comunque senza un senso nel costituzionalmente apprezzabile a anche diciamo il potente fattore promozionale
Della ti educazione che la liberazione anticipata che lunga Solano certo non significa anticipazione per fine pena ma significa anticipato raggiungimento delle quote spia attive utili a accedere a a tutte quelle misure extra murarie perché un potentissimo strumento di ripeto di promozione di quella che la legge chiama adesione all'opera educativa che significa di costruirsi significa rissosa Lizza sì anche in questo caso per gli ergastolani ostativo questo meccanismo promozionale gira a vuoto perché quelle misure quella anti quelle quote di pena anticipate non servono non non servono a nulla
La l'ordinanza dice molto giustamente che per soprattutto per i reati più gravi e quindi per le fattispecie in cui la persona è che per sicuramente in Terna a all'associazione
I percorsi trattamentali intramuraria devono essere particolarmente approfonditi
è ma il legislatore già persegue questo fine quando fissa le quote spia Tire fissa delle quote rispettive più lunghe questo perché ritiene ragionevolmente
Che opporrà un un trattamento intra murario più lungo più accurato prima di ammettere a alle misure e a parte le corrispettive avere aggiunte anche le corrispettive c'è sempre un esami individualizzato che può portare il magistrato di sorveglianza in questi casi gravissimi diciamo annegare i benefici dell'espiazione deve o l'espiazione extra muraria anche per molto tempo
Finché detenuto non mostra la capacità di capitalizzare dice quelle opportunità trattamentali quindi è naturale ed è normale che per il cuore del di quella fenomenologia criminale ci sia una maggiore difficoltà di concessione una Pomponio azioni più delicate problema
Solo l'automatismo
E allora
In questo un senso quell'accenno che si fa nell'ordinanza
Della Corte di Cassazione sulle presunzioni cautelari va un po'attentamente e valutato perché cioè può essere interpretato nel senso che come nel duecentosettantacinque la Corte costituzionale a ritenuto intollerabili le presunzioni assolute di pericolosità
Per le fattispecie diciamo più lievi di quella galassia di fenomeni tutti gravi ma insomma dell'agevolatore del concorrente sterno della della dell'aggravante del del delitto comune aggravato dal metodo
Per quelle ha detto non è possibile presumere la pericolosità in modo assoluto ha lasciato ha lasciato
Però la presunzione assoluta per la mafia tout-court ecco riprodurre questo assetto nella fase di esecuzione della pena non è non è scontato
Perché c'è una differenza fondamentale
Del di come opera la preclusione di quanti accettabile la presunzione legale
Nella fase cautelare nella fase e nella fase esecutiva mia pittura chiudere perché nella fase cautelare deve dedurre la pericolosità dal dato da un lato statico una pericolosità cristallizzata diceva la dottoressa Stefanelli
Può essere accettabile quando ideato e molto grave perché a quel momento più del titolo di reato e di qualche altro dato il magistrato non ha a disposizione
Lo è molto meno è molto meno accettabile questo tipo di meccanismo presuntivo questo meccanismo
Legale nella fase esecutiva dove c'è tutta un'osservazione un trattamento penitenziario
Un quotidiano penitenziario spessissimo molto lungo perché le soglie spia attive di cui abbiamo parlato fanno in modo che la la la la diciamo alla si arrivi a richiedere un beneficio o una misura mediamente più tardi del solito quindi è un è è una storia penitenziario un vissuto penitenziario che in questi casi deve essere completamente obliterato anche quando si imporrebbe con particolare evidenza agli occhi del magistrato possiamo pensare che questo queste ambiguità questi problemi riguardino in fondo un un istituto particolare cioè riguardino ricasso ostativo e non l'ergastolo ma Stefano Nastasi ha già fatto capire
Bene che non è così perché sei settantadue settantatré per cento degli ergastolani italiani sono ergastolani ostativo cosa che si capisce facilmente perché evidentemente è più facile che la l'ergastolo sia poi comminato a persone che gravitano nelle nella fenomenologia criminale che conosciamo allora non è vero che questo problema riguarda gli ergastolani a stati di sostanzialmente riguarda l'ergastolo in Italia possiamo dire che l'ergastolo statico anzi svela porta alla luce svela quei profili di dubbia legittimità costituzionale della pena perpetua dell'ergastolo
Cioè che è una pena rischia di essere solo formalmente giurisdizionali Tzara perché fissa perché non è individualizzato vile dice Luigi ferraioli una pena non il divario li Zabiullah è una pena per natura iniqua
Di per sé e allora una piena quasi è spiegabile solo in non poco spiegabili una prospettiva educativa evidentemente l'hanno detto tutti
Prima di me era spiegabile o o in una prospettiva inammissibile di neutralizzazione della persona pericolosa
Ho in una prospettiva altrettanto inammissibile di una emenda morale un po'come gli ergastolani ecclesiali erano gli ergastoli dati al ai religiosi che violavano il voto di castità questi venivano reclusi per tutta la vita pensare a quello che avevano fatto sperando del perdono
Ultraterreno che era erogato dalla Chiesa universale
Però in fondo un ergastolano ostativo c'è uno che deve restare in carcere per tutta la vita come come definibile o è definibile come una presso appunto che deve come miglior cast sulla ecclesiali deve ripristinare più che un rapporto buono con la società un rapporto ottimale con se stesso e quindi sostanzialmente sperare aspirare un perdono che viene dall'alto oppure con una persona che e viene fatta strumento di contrasto al crimine e quindi in prospettive ambo le quali insomma insomma entrambe certamente non auspicabili grazie
Grazie grazie infinite al professor Pasquale bronzo
A un altro spezza di Accademia accanto a me che ha fortemente voluto
Che il professor Davide Galliani dell'Università di Milano
Che è da sempre un cultore di questa materia è a uno sguardo internazionale su questa materia quindi oggi particolarmente importante averlo con noi dopo dopo la sentenza della CEDU
è o anche l'occasione per presentare un libro che è andata in stampa adesso è che vede tra gli autori Davide Galliani
Che sarà sicuramente un libro molto bello che non vedo l'ora di leggere tra l'altro mi ha colpito che la copertina evochi quella nostra cioè qui sono margherite dietro le reti e i miei sono Papaveri quindi il la sensibilità poetica che ci ci avvicina rispetto a questi temi si si coglie anche da questi da questi spunti il libro è a cura di Midi Emilio Dolcini Elvio Fassone che abbiamo poco fa ricordato Davide italiani
Paolo Pinto de Albuquerque che ogni volta mette a durissima approva la mia capacità espressiva e Andrea Pugiotto
Nell'albo proprio una riga della delle introduzione anche peraltro è richiamata da quello che diceva poco fa Pasquale bronzo che diciamo una pena non individualizzata vile è una pena iniqua
è invece chiosa appunto l'introduzione con altro non è il diritto alla speranza se non la presa d'atto che
Dietro a qualsiasi per Pepita e a qualsiasi automatismo esiste una persona che per costituzione non è mai persa per sempre
Quindi questo è il libero che io spero esca presto a fine mese mi diceva vi dovrebbe essere disponibile per poterlo per poterlo leggere il diritto alla speranza all'ergastolo nel diritto penale costituzionale prefazione di Mauro Palma che è il garante nazionale dei detenuti
Chiedo a Davide di parlarci
Non tanto della sentenza viola contro Italia quanto così di aprire un quadro su quelli che potrebbero essere gli affetti immaginabili di questa sentenza o le evoluzioni immaginabili nel panorama non solo europeo ma anche naturalmente interno
Ho
Grazie all'avvocato Maria locale grazie intanto alla Camera penale
Condivido con voi da dove è nato il mio interesse per questo tema stavo studiando dieci anni fa la pena di morte lavoravo con Umberto Veronesi assai scolpì is
Non certo per a certo punto fu Umberto Veronesi a trasmettermi
La sua estrema contrarietà anche hanno appena perpetua fu proprio in occasione di una conferenza mondiale fatta dal Science for Peace
Che
Facemmo un accostamento tra pena di morte Dergano astro lo invitando relatori da da tutto il mondo e allora poi dagli non mi sono mai più staccato dalla questione ergastolo per coincidenza era l'anno dove ci fu la strage di Utoya alcun fatta da Anders prediche in Norvegia dove uccise a sangue freddo sessantasette ragazzi
Norvegia che ha come pena massima ventiquattro anni
E quindi insomma
Certamente ci sono delle questioni pena di morte ARGAM sto abbastanza comuni sicuramente
Sia da un punto di vista sostanziale sia da un punto di vista numerico per esempio negli Stati Uniti oramai si viaggia su un numero molto esiguo di giustiziati per anno purtroppo comunque su una trentina mentre compì
è sparato in alto il numero di ergastolani una cosa come trecento mila persone su due milioni di detenuti e tra questi trecento mila persone a trenta mila sono senza condizionale
Insomma è un
Sicuramente ci sono delle delle somiglianze dei dei delle questioni che si tengono insieme tra pena di morte del ergastolo
Ma prima di parlare di un attimino di che cosa succederà adesso a Strasburgo e di fare meno che una previsione di quello che succederà invece a livello interno colgo un qualche suggestione avanzata in precedenza dalla dottoressa Stefanelli
Per una sorta di di di dialogo insomma no
Partendo però da un preciso metodo vedo anche tanti studenti il metodo è quello di andare alla ricerca
Che sia grande che si è piccolo
Belle ingiustizie costituzionali che ci sono nel nostro ordinamento
Basta aprire gli occhi e ci si rende conto che l'ergastolo ostativo è una grande ingiustizia costituzionale ma è una delle tante le prossime battaglie sono già lì scritte pensate alla potestà genitoriale Tartaglia ergastolani per legge
Assurdo perché si basava sul fatto che gli ergastoli però era una pena perpetua e quindi come dire non uscendo mai dal carcere non potrà mai essere un padre buono ma nel momento in cui l'ergastolo da noi costituzionale solo perché non è più ergastoli e quindi perché si può uscire
Mi spiegate che senso ha se non da Stato etico ancora privare
Per rilanciare automaticamente senza una valutazione del giudice caso per caso
Tutti gli ergastolani della potestà
Genitoriale un'altra battaglia ricorso personale
E questa volta guardo gli avvocati è o una vera e propria schifezza per tolta la possibilità ai detenuti di fare ricorso in Cassazione personalmente
Di vitelli che non è incostituzionale
Ditemi che quando un detenuto scrive di proprio pugno non ricordo sono state usando la legalità che il giorno prima aveva infranto
Tutta o quasi la giurisprudenza sul trentacinque bis o il trentacinque per nata anche il suo ricorso personalmente scritto da un detenuto l'ultimo ricorso interno di Marcello viola quello dalla cassazione definitiva sulla richiesta di liberazione condizionale dalla quale poi è nato il ricorso a Strasburgo stato ricorso personale
Ma ce ne sono tanti altri pensate il quattro bis non chiamiamolo come lo chiamano loro
Temiamo la legge tre del due mila diciannove ce la facciamo il loro gioco
è incredibile incredibile ha permesso il peculato insieme alla questione mafia
E io mi domando perché la sorveglianza non ha ancora fatto una questione chiara e precisa sulla incostituzionalità insedia permesso insieme il peculato e con la mafia
Abbiamo casi
Avete casi di corruzione
Ma al di là dei casi concreti no poi capite è quello che voglio dire il metodo che conta cioè basta guardarvi intorno sono pieni imiti i nostri settori
Dall'ordinamento di singoli ingiustizie costituzionali che devono sfociare in questioni di legittimità costituzionale
L'ultimo magistrato di sorveglianza che solleva una questione sulla ergastolo ostativo con liberazione condizionale si chiamava Sandro Margaret e nel due mila e due basta
Non è più arrivato niente alla Corte costituzionale dal due mila e due a me pare strano che non ci siano quanto meno dubbi quando c'è un dubbio si solleva alla corte
La sentenza viola che
Interesserà pochi ma ho letto quattro volte la prima volta un secondo dopo il tredici giugno quando uscita
Una seconda volta con il francese l'italiano perché l'ho tradotta una terza volta ho letto l'italiano senza il francese per renderlo coerente ma quarta volta lo io l'ho letta ieri in treno per venire qui
Sinceramente è una sentenza radicale ma anche particolarmente equilibrata
Cioè
Adottata un metodo vincente è chiarissima sulla violazione dell'articolo tre chiarissima sono le sponde che cerca di fare con la corte costituzionale
Cioè valorizzare i passaggi della giurisprudenza costituzionale per portare maggiore fondamento alla dichiarazione di violazione e non dimentichiamoci
Non lo dice chiaramente chiedo la luna chiedo collaborazione con la giustizia non vede sparire ma deve rimanere un dagli elementi mi sembra che sia una possibilità non solo ragionevole ma anche del tutto equilibrata per quanto ci riguarda
Non dico che abbiamo finito ma abbiamo ottenuto l'obiettivo perché abbiamo utilizzato un metodo equilibrato non abbiamo mai detto cancelliamo dalla faccia della terra e la collaborazione con la giustizia mai
Abbiamo sempre detto facciamo diventare la preclusione o da assoluta a relativa e probabilmente questo approccio
A come dire contribuito al risultato quindi mi sembra non solo Complesso una sentenza molto chiara non c'è non c'è dubbio ci sono delle espressioni anche quasi messo all'iter per la corte di Strasburgo che insomma Venetico solo alcune
Ora se è vero che a regime interno offre al condannato alla scelta di collaborare o meno con la giustizia alla Corte dubita
Da lì la libertà di questa scelta come dell'opportunità di stabilire un'equivalenza tra la mancanza di collaborazione la pericolosità sociale del condannato
Dubito che ci sia un equivalenza ancora un altro passaggio
Non corrisponde a un reale percorso rieducativo dal ricorrente la equivalenza valorizzare la progressività trattamentale richiamandola centoquarantanove e questo è un passaggio importante per vedere il il post
Dice che il carcere non ha senso se una persona non può fare una tener conto di cosa ha fatto in carcere e questo è un argomento tipicamente americano
La pena di morte non va bene perché stimola rivolte in carcere
Se una persona non c'è più niente da perdere in carcere spaccatutto fa degli omicidi perché non ha più niente da perdere
Non dice questo la corte di Strasburgo ma certamente dice che tutto quello che tu fai in carcere va a finire in niente e questo avendo il carcere la detenzione senza senso
E conclude con la dignità umana quindi insomma nel Complesso ripeto mi sembra una sentenza equilibrata incerto molto chiara un punto è vero rimane un po'scoperta ora esattamente quello uno di quelli sul sul sottolineati dalla dottoressa Stefanelli
Ossia questa contraddizione massetto Mutti professioni in Occidente
Come fai poi a dirmi che hai paura delle ritorsioni
è chiara la contraddizione abbastanza evidente
Come noi avevamo tentato di
Come dire care il mare è la contraddizione col diritto al silenzio
Il disco senza professione di innocenza e qualcosa e di metà giuridico il diritto al silenzio invece prima di essere una questione di diritto di difesa è un diritto inviolabile dell'uomo
Se io ho diritto di stare in silenzio dentro nell'esercizio di questo mio diritto ci sta tutto anche la eventuale
Professione di innocenza
E il diritto al silenzio mi si dice Emma fare in fase di cognizione perché scuse in fase di esecuzione scompare
Non esiste più
Una volta che tu sei detenuto posso fare quello che voglio
Non dimentichiamo che l'illuminismo o non solo ci ha portato Beccaria che ha tolto alla pena di morte ma battaglie di Beccaria fu essenzialmente contro la tortura
La tortura una roba che permette alla persona di tirare fuori tutto o quasi tutto che lungo il Po
E questo con Back arriva sia emerso un un come dire limite noi non possiamo più esigere dalla persona ogni cosa che vogliamo perché c'è un muro tra quello che lo Stato può chiedere e ora persone questo si chiama diritto al silenzio
Non si può relativizzare in fase esecutiva deve rimanere pieno io ho il diritto di non diretto niente
Non premiarli
Ma sanzionarli perché è stato già citando è un diritto veramente una cosa che lascia particolarmente perplesso e quindi indubbiamente c'è qualcosa che non va nel momento in cui io dico sono innocente Allo stesso modo dico che ho paura per i miei familiari
Ma in ogni caso avendo io il diritto di stare in silenzio il problema non si pone sono una delle cose che copre il diritto al silenzio la professione di innocenza ce ne possono essere altre mille dentro nella professione nella scusate nell'esercizio del diritto al silenzio
Molto velocemente teniamo però in considerazione al di là della questione definitività che vi dirò subito i riflessi come diceva Maria locale internazionalisti Ce la sentenza viola da quando diventerà definitiva lo dico subito sia dal tredici settembre se il governo non chiederà referral intende per conto di come cambierà la normativa l'applicazione della normativa sul mandato d'arresto europeo e in generale sull'estradizione
Io non dare il mandato di errore io io non ti dò una persona perché ha detto le carceri sono sovraffollate ok quindi c'è violazione della dignità umana che riguarda tanto il diritto dell'Unione Europea tanto ovviamente diritto convenzionale
La stessa identica cosa
C'è nel caso in cui la persona potrebbe essere condannata all'ergastolo ostativa non appena dichiarata contare la dignità umana dalla corte di Strasburgo
La Corte del Lussemburgo in un secondo prende la sentenza viola nel momento in cui un giudice interno fa un rinvio pregiudiziale chiede alla Corte del Lussemburgo cosa devo fare se in Italia
C'è una pena inumano e degradante la devo mandare ma lo devo mandare spero che se questa evenienza succederà la Corte del Lussemburgo dirà fa esattamente come il sovraffollamento
Se c'è sovraffollamento c'è violazione dell'articolo tre della Convenzione non mandi una persona se c'è l'ergastolo ostativo cioè una pena enorme degradante domande una persona sia con il mandato d'arresto europeo ossia il più in generale con la questione l'estradizione vediamo brevemente alla questione di che cosa succede adesso Strasburgo la sentenza via radio il tredici giugno due mila diciannove
Funziona così se entro tre mesi il governo non chiede nulla per fare al pesanti Enza diviene definitiva disse il governo italiano
Non chiede in questi tre mesi il referto al nuovi dal tredici settembre possiamo ritenere viola definitiva
Se invece il governo chiede l'R sferra al lo potrebbe fare anche la parte ma scommetto
Che non mi sono
Tutto è possibile ma insomma non scherziamo quindi è il governo di cui stiamo parlando se il governo chiederle afferra al parte una procedura in terra la Corte di Strasburgo
E adesso cercherò di descrivere molto brevemente alla domanda che mi si fa il governo chiederà o meno del referral
La risposta
Non lo so il governo chiesero a fare la lepre Torregiani quindi potremmo anche immaginare che chiesto un Torregiani va bene chiedilo anche in viola
Però devo anche dire
Che obiettivamente non so quali possano essere le tesi di dargli il governo da spendere puntualmente demandare per fare la Lindgren del camerata
Faccio presente che la questione della nascita dell'evoluzione del quattro bis l'abbiamo portata nuovi con l'amico scuri alla Corte di Strasburgo
Nella sentenza ho trovato il nome Giovanni Falcone perché non gli abbiamo raccontato esattamente quando è nato il quattro bis
Quindi
La Corte di Strasburgo sa benissimo soluzione la nascita il flagello mafia
E quindi il governo obiettivamente non però insistere sulla questione della mafia delle emergenze dicendo perché abbastanza
Chiara
D'altro canto indetto di conto l'imbarazzo del quale siamo il governo italiano sostiene a Strasburgo che l'ergastolo ostativo è uno strumento al quale non non possiamo rinunciare perché la mafia la devi sconfiggere con l'ergastolo ostativo
Pelli a livello interno e mette le regate metterlo scaturita per il peculato
E il governo e la corte non gliene frega niente di che maggioranza politica è
è molto imbarazzante per il governo italiano andare ad adesso non toccate il CDR Gastone ostativo
Perché e ci serve proprio per la mafia ovviamente io risponderei ma scusa ma se lo status di tale emersa per il peculato la corruzione il vigile urbano che si in tasca duecento euro di di multe
Come in un file veniva da destra direi che
C'è una contraddizione direi abbastanza è evidente
Mettiamo che il Governo lo chieda comunque non so con quali argomenti anzi li so ma non li dico perché se no gli utilizzerebbe visto che non li ha utilizzati e me li tengo per me ovviamente
Ma non è una polemica contro chi difende il governo italiano penso veramente che da un punto di vista giuridico
Non si siano moltissimi gli argomenti da spendere a Strasburgo nella questione a Gaston ostativo osservano il margine d'apprezzamento perché non venitemi a dire che qualcuno veramente credo
Alla grazie al differimento della pena per motivi di salute
Non scherziamo non per andare a Strasburgo a dire ma esiste la grazia del presunta Repubblica esiste il differimento per motivi di salute il governo aveva detto agli acque la corte gli ha risposto in due righe non scherzare
Di dimmi qualcos'altro questo è qualcosa altro potrebbe essere il margine di apprezzamento ma è una tesi particolarmente debole
E perché l'abrogazione dell'articolo tre comma sentenza quasi privato e quindi gli stati d'immagine non mi hanno proprio perché inderogabile assoluto e via dicendo ma vedremo mettiamo che lo chieda
I tempi sono rapidi esiste il si chiama il panel di cinque giudici incaricato di valutare le richieste dalla Camera la Grande Camera
Questo panel per prassi si riunisce sei volte l'anno quindi una volta ogni due mesi
L'ultima riunione del panel del ventiquattro giugno quindi possiamo immaginare grosso modo prossime riunioni il ventiquattro agosto il ventiquattro ottobre e il ventiquattro dicembre
Viola diventa definitiva il tredici settembre
Cioè tre mesi se in questi tre mesi il Governo chiede al re Ferran redatte utile del panel per esprimersi sono quindi o il ventiquattro ottobre però il ventiquattro dicembre
Nulla vieta che si possa essere anche una risposta del panel direttamente il ventiquattro ottobre sono già successi casi di panel che si pronuncia
In modo molto vicino alla scadenza dei tre mesi e certamente lo vedremo dopo sarebbe molto utile accelerare i tempi per la questione Cannizzaro e Perugia alla corte costituzionale
Il panel
è composto in questo modo Lillo presiede il Presidente della Corte di Strasburgo
è composta poi da due presidenti di sezione oggi le sezioni sono cinque
E poi è composto da due giudici delle rimanenti sezioni eletti per stare nel panel perse il mese quindi cinque giudici della corte di Strasburgo valutano la richiesta esistono categoricamente delle regole discussione dai panel non possono fare parte nei giudici che hanno preso parte alla Camera
Della cui minori che a suo dire afferma devono giudicare né e mai il giudice eletto per lo stato membro cosa vuol dire vuol dire che nel caso via o alla il Presidente della Camera
Che ha deciso viola che nel frattempo diventato presidente della Corte di Strasburgo non può far parte del panel verrà sostituito dal vicepresidente più anziano e ovviamente non fa non può far parte delle panelle
Il giudice eletto per lo stato esistente
Vediamo la composizione ISP pensata per garantire la massima indipendenza di di di giudizio quindi se tu hai già partecipato al merito del caso non puoi poi decidere se andare in grande camera o meno
Quando si può chiedere il referto la convenzione dice esplicitamente che si può chiedere in casi eccezionali
Quando sono presente Sirius con astio di interpretazione ed applicazione della convenzione e quando ci sono serie questioni di generale importanza
Sempre riguardante la convenzione quindi questioni e è un po'come le sezioni unite della Cassazione
Ci devono essere o la questione di particolare importanza
Oppure dice la convenzione delle questioni particolarmente importanti che riguardano l'interpretazione dell'arco della convenzione
Queste sono le e due possibilità perché il referto al dal mio punto di vista esprimo soltanto appunto un punto di vista nel momento in cui il governo deciderà di chiedere il re Ferra alla nella sentenza viola ci sono molti indizi che portano a dire che il pannello gli dirà
Di no quindi non si concederà la Grande Camera primo
La violazione dell'articolo tre l'abbiamo già detto articolo tre che non sopporta alcuna deroga quindi non c'è modo di derogare all'articolo tre nemmeno nei casi più gravi e via dicendo
Secondo la sentenza è quasi pilota cosa vuol dire quasi pilota la sentenza Torregiani è una sentenza pilota perché nel momento in cui stata appresa c'erano depositati tre mila e cinquecento ricorsi uguali a quello di Torregiani cioè meno di tre metri quadrati
Quando è stata presa la sentenza viola depositati a Strasburgo c'erano pochi e ricorsi che riguardavano il caso simile
Dice la Corte di Strasburgo onde evitare che Menarini in una valanga
Io vado in quasi pilota cioè dico Allo stato quali sono le misure generali da prendere proprio anche per evitare una invasione di ergastolani ostativi alla corte di Strasburgo
Molto difficile immaginare che se la Camera ha già Calasso dall'articolo tre
Inderogabile già Calasso di una sentenza quasi il pilota quando sgancia una bomba atomica del genere poi non dai la Grande Camera
è molto difficile che torni sui suoi passi che sono apparsi così forti per non parlare del fatto che nella stessa sentenza la Corte dice chiaramente che è consapevole di trattare importanti questioni di diritto e di fatto quindi la corte è consapevole in informazioni di camera che le questioni sono importanti
Per me è un anticipo di diniego di referral
Quanto alla questione dei precedenti vi ricordo che la sentenza viola una sentenza Presa sei contro uno perché c'è un giudice dissenziente
Che al PRA e che è il bravo giudice polacco un giudice un poco sopranista mi sembra che sia su dica
State buoni nella Strasburgo no perché ci ci sono queste linea a Strasburgo ci sono i giudici che vorrebbero vorrebbero cambiare il mondo ci sono invece i giudici che dicono ci pensiamo noi stati a cambiare il mondo no e il giudice polacco a differenza degli altri giudici appartiene un po'alla schiera del viva il margine di apprezzamento Touré Europa stabili DC due o tre cose tiene per il resto ci pensano gli stati è e nell'opinione dissenziente del giudice Polato secondo me è molto utile perché chiarisce la questione della giurisprudenza
Non è un caso specifico Marra afferra al potrebbe anche riguardare il problema della non perfetta linearità di è una pronuncia con i precedenti giurisprudenziali di solito si Farrelly in cui sci cioè la Camera decide direttamente di mandare in grande camera
Ma mi arrendo Serra al si può anche parlare un po'della questione della non perfetta linearità dei precedenti
Perché è importante della opinione dissenziente del giudice polacco perché dice chiaramente guardate che voi alla maggioranza stata andando contro quello che avete detto un'accensione cioè una delle peggiori sentenze degli ultimi dieci anni della corte di Strasburgo non vedi non mi sta a dire il perché Hutchison
Sacco è un trauma center e tutte le sentenze successivi viaggi interna che hanno dichiarato contrari l'articolo tre gli ergastoli senza condizionali sparsi per l'Europa
Il fatto che la maggioranza di viola vada contro ANCIM sono vuol dire che riprendo in mano finta ora riprende in mano il cammino intrapreso da navi intere considerarci insomma un incidente di percorso data dimenticare subito incidenti di percorso dovuto come sapete al fatto che il Regno Unito non è uno Stato parte della Convenzione qualunque ma il Regno Unito finisco con la questione interna
è stato detto più di una volta
Caso Cannizzaro o ho sollevato dalla prima sezione e ovviamente interessante per me che sono un costituzionalista sottolineare che quando l'avvocato la procura generale la prima sezione sono concordi su una questione di costituzionalità
Alla corte costituzionale se lo segna non eri segna no
è importante che tutti e tre gli attori protagonisti pensino la stessa cosa per la Corte costituzionale
Però io arrivata alla bellissima di Perugia che entrando riguarda l'articolo tre dell'articolo ventisette terzo comma
Era come interazioni sono impartisse simili in parti differenti diciamo che la differenza è già stata sotto eliminata Perugia riguarda un partecipe invece la Cassazione riguardavo una agevolazione
Allora
Togliamo subito il dubbio la Corte costituzionale per occuparsi del caso di o alla nel momento in cui non c'è il centodiciassette primo comma come parametro la risposta è sì
Non c'è alcun tipo di problema è già successo tante volte che la Corte Costituzionale nelle sue argomentazioni e prenda un caso di Strasburgo anche se la questione di legittimità costituzionale della quale deve trattare riguarda parametri interni quindi ma il principio di eguaglianza e la riduca azione ma non il centodiciassette primo comma non c'è alcun tipo di problema
Così è andata con lacci centoquarantanove del due mila diciotto anche lì i parametri sollevati da Bortolato adesso non ricordo il tribunale di Venezia non avrà vere
Firenze
Però era a Venezia allora anche lì i parametri erano il tre il ventisette terzo comma la Corte costituzionale per la prima volta in tutta la giurisprudenza costituzionale richiama nella parte finale è il caso Inter
Per a come pure dare sostegno alle proprie argomentazioni quindi nessun tipo di preclusione nella possibilità che la Corte costituzionale possa richiamare il caso viola
Vengo al merito ci sarebbe da dire alla questione temporale ma non non vi scorcio cioè se la sentenza viola diventerà definitiva il tredici settembre aumentano le possibilità che il ventidue ottobre la Corte costituzionale la usi
Se la sentenza viene la non è ancora definitiva la data del ventidue ottobre io non so forse un giudice costituzionale
Non la userei perché bisogna essere corretti una sentenza non definitiva
Soprattutto in un caso e dove non c'è il parametro del centodiciassette e per me sarebbe divento logicamente sbagliato
Utilizzarla perché il giorno dopo potrebbe essere concesso per Sanremo arriva la Grande Camera Grande Camera ribaltando alla cosa fai tu
Se è arrivata una motivazione con una sentenza che non esiste più
Ma questa è una cosa diciamo così tempistica la questione vera invece un'altra mettiamo che la Corte costituzionale possano utilizzare il ventidue ottobre
Il caso la viola perché detenuto definitivo uguale perché il pane le riuscito ad esprimersi prima sul rigetto del re afferra lo vuoi perché il Governo non ha chiesto il referto dal
Cosa prospetto prospetto quella che si chiama l'illegittimità costituzionale consequenziale
Sia il caso Cannizzaro ossia al tribunale di sorveglianza di Perugia riguardano il permesso premio
Pillola riguarda la liberazione condizionale
Tutti fuori dichiarare e incostituzionale il quattro bis solo nella parte in cui si applica al permesso premio mantenere fermo tutto il resto
Questa domanda
è una domanda che parte ovviamente dal presupposto che la corte giudica sono norme aventi ma pronuncia su disposizioni
Quindi la corte colpisce la disposizione ma si pronuncia su norme ora è vero o non è vero che la norma che sta alla base della impossibilità di avere il permesso premio è identica
Alla norma che sta alla base della possibilità di avere tutto il resto
Tutto semilibertà liberazione condizionale
Se la Corte dovesse mai dire che è incostituzionale la norma che sorregge il permesso
Mettiamo che dica il giudice può valutare altro e non solo la collaborazione come si sa può ai a stare
Come fa a stare in piedi
Solo il permesso e non la semilibertà e non la liberazione condizionale
Presente è una suggestione è una suggestione perché sappiamo che l'illegittimità costituzionale consequenziale vedevi andarci con calma perché vai oltre al al chiesto c'era discrezionalità legislativa però la si usa quando c'è di mezzo i diritti
I diritti chiedono non efficacia immediata quindi per evitare spazi d'incostituzionalità si usa l'illegittimità costituzionale consequenziale
Ora è vero che la prima di dalla cassa del il caso Cannizzaro
Di se c'è il per me se se ho capito bene penso di sì ma adesso vi spiego perché dico solo capito bene
Cosa dice la prima sezione
Il permesso è uno strumento diciamo così rapido istantaneo la base legislativa per dare il permesso è diverso dal sicuro ravvedimento pertanto c'è violazione del principio di eguaglianza
Nostra attività applicata due
Come dire istituti differenti se capisco bene permesso regolare condotta liberazione condizionale sicuro ravvedimento mi sembra che la Cassazione il dica se l'ostatività per la liberazione condizionale va ancora bene ma non va bene per il permesso
Quindi è chiaro che
La Corte costituzionale deve ragionare su presto che gli è stato chiesto principio d'eguaglianza
Ma nel momento in cui la Corte Costituzionale accetta il contrasto con il principio d'eguaglianza quindi articolo tre accetta la tesi
Potrebbe grazie alla rieducazione che implica la progressività trattamentale
Andare anche con la semilibertà alla liberazione condizionale
Ma scusate il permesso lo si battono anche in vista di quello che succederà dopo è un primo passo per arrivare poi alla semilibertà la liberazione condizionale
Il giudice quando concede un permesso non stanno in qualche modo implementando
Uscita dal carcere dicendo accettando la scommessa che prima o poi il carcere finisce
La progressività trattamentale eccola centoquarantanove avuto una costituzionalizzazione impressionante cioè ormai è un principio costituzionale la progressività trattamentale e commissioni fattivamente
Incostituzionale il permesso ma ti tieni la semilibertà la liberazione condizionare non lo so un un tema da approfondire e vedremo cosa dice la corte costituzionale
Certo è che se noi guardiamo la giurisprudenza costituzionale più recente sugli automatismi assoluti probabilmente il destino del regime ostativo sul permesso premio forse sulle altre misure alternative potrebbe essere abbastanza segnato grazie
Grazie a Davide Galliani anche di questo auspicio di un destino segnato assistere il più presto possibile
Il merito della dell'ordinanza e Fabio Gian Filippi è proprio quello l'ultimo passo che è ricordato appunto di aprire una valutazione del permesso quale momento indispensabile per accedere poi a tutti gli altri momenti del trattamento del trattamento premiale fino alla liberazione condizionale perché la differente natura che veniva evidenziata nella nella pronuncia di Cannizzaro tra il permesso le altre misure l'uno come parte necessaria del percorso trattamentale le altre invece come momenti che in qualche modo snaturano la condizione di detenzione scompare nell'ordinanza
Del giudice Dan filippica appunto integra il permesso considera il permesso quale momento indispensabile per per un percorso quindi quale momento parte di un percorso non non può essere dalla da esso escluso
Voglio approfittare di questa occasione per presentare due libri ringrazio intanto Francesca De Carolis la giornalista amica che me li ha portati perché sono dei libri scritti da due ergastolani uno è Claudio Conte
è un detenuto speciale perché
è uno studioso dell'ergastolo stati Vomero appassionato ha scritto una tesi su questa materia si è laureato con centodieci e lode ha avuto anche apprezzamenti importanti dai mio utente l'occasione di conoscerlo in uno degli incontri del partito radicale abbiamo anche litigato perché non condividevamo l'interpretazione di alcune di alcune sentenze
E comunque il libro e quaestor
Si chiama i cento giorni cercando un dialogo con il mondo a cura di Francesca De Carolis con la prefazione di Nicola Siciliani de Kunis
E l'altro un libro di Davide Manuele Pino Roveredo che forse tutti conoscete che stato garante dei detenuti di Trieste
Anch'esso a cura di Francesca De Carolis e con la prefazione del nostro Giuliano Dominici da richiamano anello è un detenuto che in quarantuno bis da un tempo infinito se non sbaglio dal mille novecentonovantatré eh insomma il titolo di questo è particolarmente opprimente è particolarmente significativo perché diversamente vivo lettere dal nulla del quarantuno bis
Questo è il libro ci tenevo a presentarli adesso do la parola al collega e amico Giampaolo Catanzariti care insieme a Riccardo Polidoro è responsabile dell'Osservatorio Carcere dell'Unione delle camere penali è che è sempre stato molto impegnate appassionato nella materia del del quarantuno bis che con me condivide l'avventura del Partito Radicale
E quindi da l'ispirazione radicale approfitto per darmi un ulteriore digressione per ricordare che nei prossimi tre giorni il partito radicale al congresso nazionale che si apre alle ore undici di domani in viale Manzoni undici grazie cedo la parola a Giampaolo
Grazie e intanto
Mi preme ringraziare a camere penali di loro di Roma i tanti colleghi e amici ma soprattutto Maria buccale
Perché
Maria
E quell'esempio
Di speranza che cammina
Spesse contrasta M. davvero e Maria diciamo oltre questa comunione politica in senso lato versante Partito Radicale
Lei che un certo senso mi ha convinto impegnarmi un po'di più all'interno delle camere penali proprio
Sul cachet nonché nemmeno me ne occupassi ma e occupavo un po'al di fuori più come partito radicale che come camere penali
Ma
Io vorrei fare solo delle rapide considerazioni e provocazioni se mi consentite non credo di dover fare nessuna relazione anche perché qui abbiamo avuto illustri relatori
Che ci hanno fornito o degli sprazzi interessantissimi più triste giuridico procedurale molto molto interessante
Ma alcune considerazioni alcune provocazioni questo il senso delle mie intervento sarò anche rapido perché
Se apprezziamo la corte che ha detto no al fine pena mai la corte lo per il che l'uomo non vorrei questo fine pena ma anche i temi radicali discussione
Che
Colpisca l'uditorio
Dunque quando è uscita la sentenza
Tredici giugno Sant'Antonio
Sentenza CEDU viola dopo aver letto il dispositivo che andiamo a leggere subito il dispositivo nei avvocati la prima cosa che facciamo dell'Egitto positivo poi ci dedichiamo alla motivazione
Francamente avuto ho paura che le mie reminiscenze scolastiche del francese
Mi portassero in errore nel in genere quella violazione dell'ergastolo ostativo con l'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo proprio come Vito Baio che leggeva ammette ammette ammetterlo leggeva più volte ho preso il telefono ho chiamato subito Maria
Ha chiamato Maria erano le nove del mattino sì che ha detto senti io
Ho bisogno di un conforto perché leggo che c'è una violazione conferma che non vorrei aver sbagliato
No perché dico questo due l'emozione è stata tanta
Era una sentenza attesa e credo che sia un punto di non ritorno al di là di quello che succederà grandi Chambre corte così cioè credo che sia un po'una sentenza che rappresenti un punto di non ritorno
E poi leggendo poi la motivazione
E quell'emozione nel sapere che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha detto
Nel cast ostativo contrario all'articolo tre
Francamente avevo questa diciamo duplice sensazione si sentimenti erano doppi no
Da un lato questa emozione dall'altro nella legge come dicevo ma dico ma è possibile che dobbiamo definire rivoluzionaria questa sentenza
Che se noi siamo arrivati al punto di definire come rivoluzionaria la sentenza viola della corte europea dei dei diritti dell'uomo e abbiamo il senso di come è ridotto al nostro Paese
Perché alla fine la sentenza della CEDU cosa ci dice
Che abbiamo una Costituzione
Che c'è un articolo ventisette
Perché le nostre istituzioni sistematicamente calpestano
Perché quando fa l'excursus e leggiamo anche la posizione sia del governo sia della legislazione ma anche dalla giurisprudenza e per fortuna c'è questa rivisitazione
Culturale rispetto al tema dell'ostatività
Ma che cosa ci sta dicendo la corte
Ci dice voi ce l'avete la il sistema cui dovreste approcciare a fine
Non ce l'avete siete voi che dovete fare rispettare la vostra costituzione
E noi cosa diciamo sempre è il titolo della nostra manifestazione di giorno nove a Napoli l'astensione dell'Unione camere penali credo sia onesto è un'astensione singolare forse non so se è la prima volta ma credo sia uno dei rari casi in cui ci si astiene per il carcere e non su tante altre questioni ma per le condizioni in cui si trovano i nostri detenuti
Il titolo è proprio questo il rientro
L'esecuzione penale nella legalità costituzionale perché di questo che ci c'è il richiamo che ci fa la corte per i diritti dell'uomo
Allora voglio sottolineare alcuni concetti che mi sono veramente cari
Così come anche nell'opinione dissenziente ho trovato un concetto che dovremmo valorizzare
Ma intanto ho notato la Corte europea dei diritti dell'uomo nella sua motivazione non parla mai di rieducazione
Mai di rieducazione
Parla sempre di funzione riso Celsan per risocializzazione reinserimento nella società del detenuto
è vero ne abbiamo l'articolo ventisette che parla di rieducazione ma per fortuna la lettura che ne ha data la Corte costituzionale
Tra il trattamento
In un diciamo non contrari al senso di umanità e quindi la dignità del detenuto la rieducazione per fortuna ci ha consentito di mantenere questi due concetti strettamente legati e funzionali in maniera tale di evitare di dare la sponda chi oggi
Doppi immaginare che riduca azioni possa essere una castrazione chimica
E perché il rischio è questo anche
Diciamo mi ha colpito la corte europea non parla mai di rieducazione laddove esprime le sue opinioni ma parla di risocializzazione
Ed è importante questo concetto
E poi mi collego anche alcun a alcune affermazioni che ha fatto il dottor Gian Filippi a proposito del fenomeno mafioso
Ma le date
Il fenomeno mafioso
è un fenomeno che non possiamo trattare
Su un piano meramente criminale
E l'approccio che stiamo avendo
Come fenomeno emergenziale tutto quello che vogliamo certo che un fenomeno grave io vengo da una terra e certamente la vive sulla propria pelle io vengo dalla Calabria so bene che vuol dire Massaro
Che il fenomeno mafioso non è un fenomeno criminale in sé
So che una causa effetto di un'arretratezza di una società da dove arretratezza non è economica ma sociale
Per alcuni versi in altre realtà invece l'effetto di un eccesso di sviluppo
Un effetto distorsivo dello sviluppo eccessivo di alcune società mi riferisco al nord
Perché dico questo perché l'approccio che si è dato come questione emergenziale e tutto l'armamentario repressivo che è stato messo in campo
Ci dice che quell'armamentario è inutile
è inutile che Pepe ci giriamo attorno perché scusate mi
Non lo dico io
Ma se voi sentite sistematicamente all'inaugurazione degli anni giudiziari in tutti i distretti
Non c'è un procuratore generale che dica
Stiamo sconfiggendo il fenomeno mafioso no è sempre più potente mette a trent'anni che abbiamo fatto spazio dello stato di diritto
Mutuando
Dal terrorismo con la Legge Reale
La questione
Diciamo
Sovrastare le garanzie e i diritti per la necessità di combattere il fenomeno
E qui mi collego faccio sono dei salti che faccio ma mi interessa porre il problema anche in pista provocatorio
Vedere dottor Gian Filippo è vero che era CEDU
Non ha detto che la collaborazione
Sia da non considerare sia da cancellare
Però ha detto una cosa
Molto importante
Che la collaborazione
E inutile non è fondamentale dottore
Perché se fondamentale
Noi dobbiamo dire che stiamo fallendo nelle nostre risposte
Perché da trent'anni che abbiamo la collaborazione
In campo mafioso intendo ovviamente nel contrasto alla criminalità mafiosa perché la buttiamo dal terrorismo
Eppure
Da trent'anni tipo il fenomeno non lo sconfigge amo
Nemmeno come apparato repressivo una utile diciamocelo con molta franchezza è utile da un punto di vista processuale dall'accertamento del fatto perché aiuta le investigazioni avvolte non voglio dire che le semplifica perché poi dipende da chi ma chi gestisce le investigazioni perché c'è chi utilizza la collaborazione per
Rendere più forte l'azione investigazioni ma c'è anche chi in maniera eccessivamente semplificata utilizza come scorciatoia probatoria il questa questione alla collaborazione
Quindi è utile e non fondamentale
Ed è inutile certamente anche nella fase esecutiva
Nessuno dice ma la corte
Europei ha detto l'uomo dice una cosa chiarissima
Che la collaborazione questo strumento inserito nel nostro ordinamento pienamente legittimo così dice la Corte europea dei diritti dell'uomo non può essere l'unico elemento che dimostra la dissociazione
Ma l'ambiente criminale
Perché pretendere te la collaborazione sia l'unico elemento sono poi si fonda la dissociazione del cambiamento di un sacchetto consentitemi è una risposta criminale al pare del criminale che ne stiamo giudicando
E allora quindi dicevo risocializzazione sempre la Corte europea dei diritti dell'uomo
Fa una corsa eccezionale
Sicuramente sollecitato da
Questo approccio della magistratura di sorveglianza molto effervescente da un punto di vista culturale questi una nota positiva di questi anni
Ma in un certo senso
Sanzionando il limite all'autonomia
Di giudizio della magistratura di sorveglianza in ogni
Alla fine consentitemi di dirlo dà una mano anche quei pochi
Possiamo dirlo
Che considerano e a volte che noi avvocati il settore dell'esecuzione penale come un settore di serie B
Come un settore in cui c'è un approccio burocratico in cui dobbiamo valutare quanti giorni ha fatto quanti metri è la cella
E e invece
Eliminando questo fossero colpendo il limite che la legge ha inserito nel nome delle stragi di mafia
La fine sta prendendo un grande servizio al rende un grande servizio alla magistratura di sorveglianza nostra che per fortuna la magistratura di sorveglianza viva brillante che si pone il problema di un dibattito culturale e non solo
Giuridico
E poi è un paradosso no
Il quattro bis questo famigerato CAP quattro bis
Se non ricordo male è nato per favorire i collaboratori di giustizia
L'introduzione il quattro bis se non ricordo male serviva ad accelerare i collaboratori di giustizia terzo un processo di inserimento comunque di fuoriuscita dal circuito penitenziario originariamente proposta
La Lazio nell'introduzione il quattro bis non fu introdotto contro i mafiosi fu introdotto per favorire il collaboratore di giustizia che altrimenti si trovavano bloccati nel loro percorso di penitenziario ma come la sappiamo fare bene in Italia lo Stato riapre lo utilizziamo per impedire ad altri di uscire
Dopo aver effettuato un percorso ovviamente trattamentale di risocializzazione l ingresso nella società
Allora quindi abbiamo detto risocializzazione libri dell'autonomia
Ma secondo me mette in discussione il doppio binario
Guardate mai il concetto di doppio di binario mi fa una rabbia tremenda perché vengo da una terra in cui abbiamo un unico binario
Nel senso infrastrutturale del termine io questo doppio binario nella mia regione non ce l'ho purtroppo podista ferroviario ma diciamolo anche da un punto di vista
Il sistema processuale
Perché da noi il vecchio articolo sette non lo si nega la nessuna non lo si nega a nessuno quindi alla fine è tutto un unico binario
Secondo me mette in discussione il doppio binario e dove lo mette in discussione
La domenica otto punto dice la corte
Dice sì
è vero
Il fenomeno mafioso e questo è importante perché prende in considerazione la mafia la terribili tale la mafia prende in considerazione non lo sa sotto valutando la corte lo perde diritti dell'uomo ma sta ponendo l'accento sulla gravità del fenomeno mafioso
Quindi è ben consapevole di mettere le mani
In un settore veramente a rischio perché chi ci mette le mani rischia di essere
Tacciato di connivenza o o di collateralismo se si mettono in discussione termina di schemi dice una cosa è illegittimo che lo Stato italiano dia una risposta un fenomeno così grave come quello mafioso
Ma non dimentichiamoci mai così dice la Corte
Proprio queste sono le parole
Dice
Certamente alla Corte riconosce creati per il quale viola è stato condannato riguardano un fenomeno particolarmente pericoloso per la società tuttavia la lotta contro questo flagello non giustifica la deroga alle disposizioni articolo tre della Convenzione che diede in termini assoluti
Le pene inumane e degradanti quindi che cosa vuol dire quello che Rita l'aveva accennato ma mi pare qualcun altro lo ha citato
Quello che o noi comprendiamo che al delitto dobbiamo dare una risposta di diritto
Ho
Perderemo questa battaglia se al delitto rispondiamo con un altro delitto
Importante anche il concetto della dignità perché qui abbiamo la degli dalla declinazione della dignità dell'uomo
Che quel sistema
Attorno a cui dice la corte a ruota tutto
La lo lo schema dei diritti della convenzione perché per tutta la vita non è solo della convenzione europea perché anche altre dichiarazioni sovrannazionale quella dell'ONU e guarda caso sono tutti
Carte che nascono dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale e anche questa è una chiave di lettura che dovremmo tenere ben presente vedete la risposta del nostro governo alle obiezioni del ricorrente viola
Verso larga solo ostativo qual è stato
Beh è stato fondamentalmente che noi abbiamo un diritto quello di proteggere la società da un fenomeno così
Pervasivo e pericoloso come la criminalità organizzata mafia la 'ndrangheta chiamava la per la camorra secondo le varie declinazioni territoriali
La stessa ragione che viene utilizzata dalla giudice dissenziente il polacco io non son leggere bene il il Pola come mi pare sia Boyle sic Woyzeck
Non è un caso che sia un polacco eh
Come ricordava delle persone Galliani appartiene a quel blocco di Stati
Dell'ex
Blocco sovietico grave
Probabilmente in termini di garanzie e di rispetto dei diritti non è che fossero all'avanguardia e dove in un certo senso quel diritto penale del nemico che noi abbiamo poi cristallizzato le le disposizioni
Del codice di procedura penale e del ordinamento penitenziario in un certo senso la è stato praticato diritto penale lei mi dicono
E dicevo
Questo il concetto che prende in considerazione la dignità
Vedete io giudice Woyzeck
Per giustificare
La propria il proprio dissenso e quindi per contraddire l'opinione unanime o quasi unanime della corte perisce attenzione che la prima fase dell'articolo due della convenzione impone agli Stati
Non solo di astenersi a provocare la morte in modo volontario legale ma anche di adottare le misure necessarie la protezione della vita delle persone sottoposte alla sua giurisdizione e quindi la protezione rispetto al fenomeno criminale organizzato
E mi chiama alcun la diciamo decisioni della Corte europea dei diritti dell'uomo
Per me è una visuale
Non corretta
Perché
La tutela dei diritti e la convenzione rispetto all'esercizio del potere
Dello stato
Rispetto agli abusi del potere costituito l'onere dura tutela rispetto in un certo senso al comportamento del singolo che attenta alla vita di un altro singolo quelli esiste il sistema rete nazionale voglio dire
E lo dice e qui che l'udito il concetto che utilizza il giudice per dissenziente per giustificare questa sua
Questa sua questo suo dissenso un altro concetto molto interessante
A proposito della
La funzione
Visualizzare ante della pena
In chiave di prevenzione della società per la prevenzione
Rispetto alla recidiva e quindi rispetto alla
Perpetuazione del crimine
Ma è molto interessante
Perché alla fine ciò che sta alla base
Delle che ostatività delle preclusioni e peraltro ispira la politica dell'attuale maggioranza di governo disertore maggioranza politica quale
Che il carcere
E non una risocializzazione
Tutela in sé e per sé la società
Dalla reiterazione del reato invece ne sappiamo che non è così statisticamente sappiamo che non è così
Sappiamo che le recidive incidono sicuramente più in quei soggetti che non hanno avuto un un un un processo un percorso di risocializzazione
E dice la corte una cosa interessantissima è un'esigenza della società
Di avere un su un un soggetto che ha commesso un crimine
Non è inserito in quella società certo
Perché se non lo rivotiamo senza un percorso lenti di risocializzazione non ce lo ritroveremo probabilmente a commettere
Ancora dei reati l'altro concetto e vado veramente le conclusioni sono stato lungo però consentitemi alcuni aspetti andavano secondo me segnalati
Per che cosa ci dice la Corte europea dei diritti dell'uomo
Quello che probabilmente
Già abbiamo detto anche qui
Che dietro le sbarre di un carcere c'è un essere umano non c'è un crimine hanno non stiamo punendo il delitto
Noi utilizziamo
L'esistenza di un delitto per sanzionare un soggetto che ha commesso
Un reato che ha violato la legge e invece tutto il nostro approccio qual è
Lì esisteva un crimine esista un crimine pericoloso e noi su quello dobbiamo porre la nostra attenzione piuttosto che sull'essere umano che Celli e che probabilmente a
La necessità di procedere ad un percorso
Trattamentale diverso
E ultima cosa che può veramente ho concluso
Secondo me questa è un punto di non ritorno professore Galliani al di là di quello che saranno le decisioni
A parte che ci sono altri casi e mi veniva in mente quando lei diceva
L'incidenza rispetto alla decisione che dovrà prendere la Corte costituzionale sul centodiciassette che in realtà
Diciamo non verrebbe con si aziona con la sentenza viola non è la prima volta però che la Corte costituzionale utilizzare le decisioni della corte l'opera dei diritti dell'uomo non in chiaro di centodiciassette
E mi viene in mente la sentenza ventisei novantanove quella sull'effettività dei diritti dei detenuti che richiamava
Delle sentenze CEDU la
Calogero Diana e lato Menichini del novantasei sulla controllo e sulla censura sostanzialmente sono stati da viatico perché la Corte Costituzionale Boy
Nonostante non fossero diciamo non avessero preso in considerazione il il diciamo la il problema della processo di giurisdizione in sezione del
Diciamo del del del detenuto e del suo percorso poi ha dato lustro la stura alla Corte costituzionale di fare quella famosa sentenza di
Di di di di di effettività di tela tenta è un punto di non ritorno al di là di quello che avverrà
è un punto di non ritorno e io non ho grande fiducia nelle CISL autore lo dico con molta franchezza non ho grande fiducia
Non ho grande fiducia
E dico che se oggi siamo arrivati
A questi esiti favorevoli nel senso che ci consentono di avere una situazione un po'più razionale
E probabilmente lo si deve sicuramente all'ente a un mutamento di sensibilità della magistratura
Di alcuni appartenenti alla magistratura
Alcuni magistrati di sorveglianza la Corte di Cassazione stessa la Corte costituzionale ha una diversa sensibilità scusatemi l'intervista del presidente Lattanzi appena si è insediato porterò i giudici in carcere
Ma cosa voleva dire con quel bene con quel messaggio
Che la corte aveva compresa compreso che c'è un problema di diritti inderogabili su cui loro hanno al il dovere
Di mettere
Una pezza rispetto a quello che rischiamo di dover affrontare quotidianamente
E allora dicevo un punto di non ritorno ma grazie la mutata sensibilità professori che siede qua dobbiamo anche
All'approccio che ha avuto l'Accademia rispetto a questo a questo settore
Che ha avuto la capacità di
Uscire mi permetto di dire
Dai banchi dell'università
E affondare le mani nella melma delle nostre carceri del nostro sistema penitenziario
Perché solo affondando le mani nella melma del nostro sistema
Lo stesso vale per la lotta al fenomeno mafioso solo affondando le mani nella calma dalla nostra società potremmo capire come risolvere il problema per cui un punto di non ritorno
Su cui credo si apriranno spazi interminabili e
Francamente e credo di non dover dire altro se non
Che forse questa sentenza ci dà ancora l'opportunità la possibilità di ritornare ad essere la culla del diritto
E cita la possibilità di comprendere lo dice va bene Elio persona richiamando la genesi
Tutte Aino
Fu tutta l'alto dalla mano dell'uomo perché potesse un giorno e se il costruttore di città
Costruttore di civiltà
E questo e
Un questione su cui
Noi non possiamo assolutamente fare passi indietro come non lo faremo sulle condizioni attuali dei nostri detenuti
Sul sovraffollamento e via discorrendo perché c'è purtroppo anche un tentativo di riportare indietro le lancette dell'orologio c'è una decisione secondo me studiata a tavolino di riportare indietro le lancette dell'orologio a prima della sentenza Torregiani
Negando il sovraffollamento negando il diritto dei garanti ma noi su questo anche come Osservatorio Carcere siamo lì a fare i cani da guardia
Grazie grazie infinite a Giampaolo Catanzariti alle parole d'affetto che mi ha rivolto al suo appassionato intervento alla sensibilità che ci aiuta a ricercare ad aprire che è quella che ci impone di tentare un'operazione culturale
Anche assecondando
Questi governanti che parlano un linguaggio che noi non capiamo quello della certezza della pena in una lettura assolutamente incomprensibile
Porre un ragionamento che parte dalla sicurezza quindi partiamo anche noi della sicurezza
Facciamo ai ragionare su cosa significa veramente sicurezza ridurre la recidiva aiutare le persone a tornare in società dare modo a al sistema di potersi dire soddisfatto di avere prodotto persone nuove Vito Baio che va in permesso per andare all'università è un grandissimo successo
Della società lo Stato dovrebbe volere con tutto il cuore che venga poi a renderci tutti partecipi di questa sua esperienza di di cammino di evoluzione e quindi in questo è il percorso che dobbiamo compere di compiere di operazione culturale
Adesso do la parola a Valentina Stella che è una giornalista del dubbio che è molto brava è che a
La capacità di
Utilizzare il il suo mandato di giornalista perché anche essere giornalista e un mandato terre entrare nel mondo delle carceri mettere le mani in quella melma diceva diceva Giampaolo io stampato così perché è l'ultimo che mi è finito sotto gli occhi un articolo di ieri
Che riguarda proprio quella manifestazione del nove luglio di astensione nazionale delle Camere penali per tutelare il il martoriato mondo delle carceri è l'articolo di Valentina Stella e sovraffollamento un appello a Mattarella
Scarcera possibile Onlus che è una creatura di Riccardo Polidoro appunto che con Giampaolo per presiedere il la Commissione il dell'Osservatorio carceri dell'Unione delle camere penali chiede al Presidente Mattarella di inviare un messaggio alle Camere come fu il buon Napolitano ancora una volta si torni a parlare di carceri e Mattarella si faccia portavoce di questa di questo momento indispensabile di di frattura che stiamo vivendo quindi do la parola a Valentina Stella chiedendole proprio anche di di parlarci di cosa rispetto a questi temi giornalismo e perché sia così difficile poi porre all'attenzione argomenti così così faticosi così opposti dalla dall'opinione pubblica di massa
A ragazze Maria Grazia e chi ha resistito fino a quest'ora allora io ho saputo due giorni fa perché al posto mio ci deve fare ci sarebbe dovuto essere diretto vecchiotti quindi mi perdonerete se insomma non riesco a dare un contributo al elevato quanto quello che avrebbe dato il direttore gli orci però insomma un po'di spunti spero di fornirgli la prima cosa che che ho fatto è quella di ricercare gli articoli
Dedicati alle il tasso ostativo da gennaio fino a più o meno ad oggi ho fatto una ricerca degli articoli di carta stampata e sono usciti circa una cinquantina di articoli che si dividono in due grandi blocchi il primo quello dedicato appunto alla sentenza di cui avete discusso oggi ci sono i guariti discusso oggi
E gli altri sono dedicati a Cesare Battisti quindi sono prettamente concentrati su fatti diciamo di cronaca tutto il resto tranne un articolo del Luigi Manconi del professor galileiani e qualche atto sono di riflessione
E poi c'è il mio collega Damiano Aliprandi che ogni tanto sul dubbio cerca di raccontare delle storie di di ergastolani quindi questo ci fa capire anche quanto sia difficile
Parlarne perché non interessa fondamentalmente a nessuno io prima di venire qua ho chiesto ad ma degli amica degli amici che si occupa di Curtatone la vita che fanno i lobbisti che fanno le insegnanti
Che fanno Attolico vado a parlare dei temi da solo se attivo e nonostante queste persone siano anch'laureate non sapevano cosa sia l'ergastolo ostativo quindi è vero che in Italia il quarantasei quarantasette per cento degli italiani no analfabeta funzionale cioè significa che stanno leggere ma non capisco quello che leggo no però sta di fatto che comunque persone laureate non lo sapessero
Quindi non so che se sia una mancanza di interesse da parte loro o è la responsabilità anche la nostra cioè di giornalisti perché le testate purtroppo non se ne occupano perché si sa che il tema Carcere fa poca audience
Infatti Giampaolo ricordava
Il Lattanzi e viaggio nel nelle carceri la RAI ha trasmesso non in prima serata purtroppo in seconda serata un documento straordinario che viaggio in Italia i giudici della Corte Costituzionale entrano in carcere io invito tutti a vederlo perché era un documento straordinario che la prima volta che sette giudici della Corte costituzionale entrano in sette istituti di pena
E il regista di questo documentario Fabio Cavalli che ha anche diretto le due persone che sono qui presenti con Cesare deve deve morire che anche è stato premiato con l'Orso d'Oro a Berlino
E sono straordinari ma nessuno li conosce oppure vengono a vedere delegati in fasce orarie veramente difficili da seguire
Dall'altra parte però c'è un interesse quasi pornografico lo dicono gli studiosi non lo dico io quasi voyeuristico
Nei confronti del crimine estoni cosiddetti talk show i cosiddetti i Criminal solo molti sociologi appunto rintracciano la la nostra proprio eccitazione quando in televisione si fanno vedere le manette ci fanno vedere sangue due entriamo nella casa del presunto assassino e vediamo ad esempio Borsetti dispiegate qual è l'interesse a capire quante lampade si fa si va Giuseppe Dossetti eppure quarto grado c'ha fatto dieci puntate su questo ma la rilevanza probatoria giuridica
No non mia minimamente oppure l'accanimento che ad esempio faccio nome di un caso che ho trattato il caso di Antonio sciolto e Antonio se non trovi un modesto se sono mostri mafiosi qualche avvocato arrivato a dire che Antonio sontuosi e più pericoloso dei camorristi
è
Con tutte le conseguenze poi se riusciva a parlare e lo dico ma lascia la Federica Sciarelli grande professionista ne ha fatto un processo mediatico parallelo devastante
C'è andata chiedeva delle persone se avevano parlato con delle prostitute che fosse devono incontrare un Antonio Santoni sull'Aurelia
Che cosa ci riferì Annalisa Antonio Santo che va a prostitute ai fini probatori ai fini del giudizio quindi diciamo che lì quando io e l'avvocato Favi parlava di un substrato inquisitorio non è un substrato e proprio palese è chiaro emergente
è purtroppo siamo noi noi giornalisti responsabili perché nel creare questa osmosi con il pubblico noi forniamo al nuovo presso perché il mondo ce lo chiedono quando vanno in onda queste trasmissioni
La maggior parte dei commenti sono su l'avvocato la cravatta che ha indossato Antonio sunto di con quella non riesce neanche a piangere oppure c'era qualcuno che addirittura dice va be'
Amanda Knox dopo che è stata sporta alla faccia della banca tratta e sicuramente colpevole e non lo dicono solo colleghi giornalisti non lo dice non lo dicono solo quelli sui su Twitter primo a tanti avvocati quindi è una questione culturale che interessa
I giornalisti come in testa ai giornalisti interessa la società civile interessa gli avvocati perché purtroppo il garantismo degna mancare anche da dove dovrebbe essere è un principio basilare
E gli studenti almeno per quanto riguarda noi giornalisti soglia diamo ma non li rispettiamo siccome questo è anche un incontro che ebbe di è stato ai giornalisti che spero siano presenti anche nel clan dei crediti li abbiamo degli strumenti che dovrebbero andare a garanzia dell'indagato dell'intonato anche del condannato il dibattito che c'è è vero che quello tra un bilanciamento e diritto di cronaca
Ma è anche di che deve essere bilanciato con la vita privata la riservatezza la presunzione d'innocenza dei persone
Ma questo bilanciamento va sempre a sfavore dell'imputato o del condannato gli strumenti che noi abbiamo a disposizione sono ad esempio il testo unico dei doveri detto Melissa
Il comma quattro dice che bisogna tutelare il condannato che sceglie di esporsi Emilia evitando di identificarlo solo con il reato commesso e valorizzando il percorso di inserimento che sta compiendo nessuno lo fa assolutamente nessuno lo fa e questo li chiama anche quello che aveva scritto il giudice costituzionale di grano nella nota sentenza centoquarantanove due mila diciotto quando dice che in piena coerenza soprattutto con l'assunto sotteso allo stesso articolo ventisette terzo comma della Costituzione secondo cui la personalità del condannato
Non resta segnata in maniera irrimediabile da reato commesso in passato fosse anche il più orribile ma continua ad essere aperta la prospettiva di un possibile cambiamento questo noi giornalisti lo leggiamo lo stralciamo lo buttiamo e noi facciamo nulla
Altri strumenti ad esempio l'articolo otto che mette in evidenza il diritto alla presunzione di innocenza
Il principio del contraddittorio nelle tesi quando si va in in trasmissione e dispari sultani chiare la differenza fra documentazione e rappresentazione Falconara e commento
è ma questo non avvenne mai eccetto poche eccezioni perché noi in questi talk show in questi criminali sono diamo spazio solo alle tesi di opinionisti che non hanno aperto le carte io sfido chiunque di loro a dire sì ho letto le sentenze
Sono veramente pochissimi purtroppo poi c'è anche il nostro ministro Sardini che quando deve solleticare la pancia di qualcuno fa il suo Tritto populista dicendo a ma solo cinque anni per questo e quindi tutti dico di cui quindi un sistema torno a dire politico culturale e sociale arte differimenti abbiamo anche nel codice deontologico
Quando c'è scritto che non possono essere a mostrare immagini foto di persone in stato di detenzione senza il consenso dell'interessato quante volte abbiamo visto persone in manette in televisione ma nessuno fa nessuno fa nulla poi abbiamo anche gli avvocati lo sanno meglio di me dispositivo dell'articolo centoquattordici del codice di procedura penale che appunto vieta la la trasmissione a pubblicazioni e l'uso di manette ai borsini
Ma che la differenza tra quello che noi giornalisti facciamo qui in Italia e quello che invece si fa all'estero
C'è un interessante libero poi chi chi vuole loro può consultare che si chiama il processo mediatico di due avvocati Ghirardelli e Vitiello che fanno diciamo una comparazione tra quello che accade in Italia e quello che accade in Inghilterra i giornalisti in Inghilterra sono chiamati a orfani dei così detti di gravi porta d'accesso ma veramente Cosimo dei corsi
In cui ha loro insegnato come comportarsi Nava come prendere le informazioni e come di portarle e assolutamente quasi vietato riportare l'aspetto sensazionalista Zico cosa che invece è predominante in Italia quindi diciamo che qui assistiamo a la sacralizzazione della vittima Eramo ossificazione del condannato indagavo c'è proprio una separazione c'è da vittima sempre ragione l'indagato ha sempre torto cioè a parte la presunzione di innocenza ma anche nel trattamento queste persone appena vengono giunte da un avviso di garanzia o messe in custodia cautelare si trasformano in dei mostri sono già colpevoli e questo lo ripeteva anche in un interessante articolo nel due mila sette
Draco giostra
Questo ovviamente è sbagliato perché noi avremmo il dovere di raccontare
Sia quello che inizia quando una persona e viene interessata un avviso di garanzia o portate in carcere ma seguire tutto il processo
Altrimenti come dice anche giostra nel momento in cui un imputato avviene assorto
C'è la rivolta popolare come è stato possibile solo cinque anni o addirittura innocente ma è normale perché se noi i nostri direttori ai nostri testate non ci permettono di raccontare il processo dall'inizio alla fine
Le due stranieri rimangono meravigliati e poi dell'esito e quindi la giustizia
Che Lobo avrebbero desiderato non viene poi manifestata nell'aula di tribunale e succedono quelle scene scomposte che io ho potuto vedere ad esempio appunto nel caso ciondoli
Quando i familiari delle vittime della vittima hanno inveito contro i giudici
Siete corrotti siete dei bastardi si rivede indulti e l'estetica di cui parla anche in alto interessante libro Ennio Amodio le statica della giustizia penale
Lei completamente straccia la perché in un'aula di tribunale è inimmaginabile che delle persone
Inveiscono contro il giudice ma questo è alimentato da tutto quello che c'è fame e di cui noi anche siamo responsabili adesso quel giudice solidarietà da parte mia
è stato aggiunto da un'azione disciplinare da parte di buona fede adesso dovrà dispone né evidentemente nella sezione disciplinare del del CSM
Purtroppo è così cioè da gente attacca e alla fine chi ci rimette il giudice non ha mai visto una sentenza popolari perché ci si aspettava da Somalia gastro e così non è stato
Mi accingo alle conclusioni solo per dire che accanto alla moltiplicazione c'era statalizzazione corro dicevo della vittima e un libro interessante quello del professor Daniele Giglioli che critica della vittima un esperimento con l'etica di lecco un passo
La vittima e l'eroe del nostro tempo
Esseni vittime dà prestigio impone ha scorto promette pomodori riconoscimento attiva un potente generatori d'identità diritto autostima immunità da ogni critica garantisce innocenza al di là di ogni ragionevole dubbio
Ora il potrebbe la vittima F. colpevole anzi ai responsabili di qualcosa
Non ha fatto le è stato fatto non agisce patisce nella vittima si articolano mancanza rivendicazioni debolezza e pretesa
Desiderio di avviene desiderio di essere noi siamo ciò che facciamo ma ciò che abbiamo subito ciò che possiamo perdere ciò che ci hanno torto
è tempo però di superare questo paradigma paralizzante ridisegnare i tracciati di una prassi di un'azione che è soggetto nel mondo
In credito di future non di passato questo non avviene perché negli ambiti bonarie sia un po'vengono frequentate la maggior parte dei miei colleghi va a braccetto con la vittima
La vittima o i legali di parte civile
Hanno proprio sono messi su un piedistallo qualsiasi cosa loro dicono eravamo curato e questo è sbagliato perché
Negli intenti e poi l'oggettività Deda notizia io non voglio fare polemica però c'è un caso molto noto che il caso Cucchi è un caso comunque diciamo per entrerà sul proprietà i dettagli
è un caso gravissimo dove lo Stato non solo ha prodotto un danno la l'anche coperto ma nessuno di corta che
La foto di un carabiniere che adesso dopo tanti anni ha parlato è stata vista dalla vittima sui sociali in costume ed è stato detto adesso voglio guardare in faccia a colui che ha ucciso mio fratello
Però questa persona poi acquistata estone è stata stretta la mano dopo tanti anni ma da quel momento della gogna mediatica alla stretta di mano
Quella persona è vero che ha sbagliato e devo che ha parlato tardi tutto quello che vogliamo
Assorbito la gogna quindi bisogna oppure gli agenti di polizia penitenziaria sono stati misti sul al patibolo poi sono stati prosciolti ma intanto perché le vittime hanno accompagnato un processo mediatico parallelo quegli aggressori hanno dovuto cambiare casa o sono stati raggiunti sotto un'altra persona
Che li volevano massacrare quindi la vittima e si devono pende anche la disponibilità della campagna che portano avanti nel giornalisti non dobbiamo avere paura
Di diciamo anche criticarlo perché nel momento in cui lo scopo ho chiesto all'avvocato scusi avvocato ma non mi sembrerebbe sbagliato ma lei come si permette di farmi questa domanda là io mi permetto perché io devo ascoltare tutte le parti devo far emergere anche quelle che sono e delle situazioni che vanno ad aggravare i già una situazione di per sé grave come quella che del processo mediatico che in Italia diciamo a una importanza molto grave che porta delle conseguenze gravissime perché delle persone Federica Sciarelli seduta sposare in trasmissione perché a seguito di una puntata
Alcune persone sono andati a scrivere assassini sotto casa di un indagato
Perché perché nella puntata presidente erano state fatte delle affermazioni estremamente gravi che poi non sono neanche fosse entrate nel possesso quindi diciamo che noi giornalisti dove ma a prenderci la responsabilità di fare emergere quelle che sono le risultanze del delle aule di tribunali e avere anche un po'il coraggio
Di raccontare le cose come stanno spesso contrasteremo sono delle storie bellissime di c'è una persona che Otello mi paesi che hanno Paolo Ielo che da ventidue anni in carcere due ventuno quarantuno bis è un'altra persona
Siamo i giornali avesse previsto una storiella vista e raccontata migliaia di persone sarebbe venuta a conoscenza di quello che può essere il cambiamento di queste persone che non sono appunto dimostri grazie
Grazie ringrazio Valentina Stella grazie a tutti grazie ai nostri relatori sono contenta che abbiate avuto la pazienza di di aspettare ma credo che l'argomento lo meritasse fa presto