"Stato moderno e nonviolenza": il diritto alla resistenza nonviolenta sotto un ordinamento democratico

L'Almanacco del giorno di radio radicale
Una buona giornata da Radio radicale l'Almanacco di quest'oggi ci riporta con le signor gambizzato tre anni fa dalla rivista critica liberale sul tema diritto di resistenza e non violenza
Nell'ambito dei lavori di quell'appuntamento intervenne anche Angiolo Bandinelli con un la relazione sullo sta ATO mode
No e la non violenza riascoltiamo le uno stralcio in termini di contenuto credo che si possa dire che quello che è in difficoltà oggi è il progetto dello Stato mode
Torno chiamiamolo così o contemporanei cosiddetto Stato assistenziale o sociale come è stato ricordato ieri abetine
Quando nacque nel corso degli anni Venti più o meno
In tutto l'Occidente logico questa dissoluzione induca non come si dice il ritorno all'individuo del vecchio liberalismo ma il ripristino della privatizzazione del profitto con la compressione di diritti dell'individuo che sembravano definitivamente acquisiti nella storia della democrazia liberale dello stesso Stato assistenziale
Questa crisi comporta il montare inarrestabile di una paura che ha drammatiche irrazionale la paura dell'instabilità lo sconvolgimento sociale per la sovversione dell'equilibrio delle gerarchie di potere consolidati in trenta anni di storia o di cronaca
E proprio i partiti divenuti in questo stato parte dello Stato stato essi stessi nella convinzione di essere essi soli in grado di garantire la ragione la ragionevolezza della storia
Chiedono a gran voce in nome della governabilità confidata a loro pare in esclusiva la liquidazione o compressione di diritti e garanzie forse del diritto in sé si può dire certo di quei diritti di libertà
Dei quali si dava come ormai a portata di mano il consolidamento e radicamento attraverso quello che è stato chiamato il controllo diffuso i cui promotori
Sarebbero ormai proliferati nella società
Nelle libere articolazioni associative dei cittadini il riflusso ha colpito proprio questi diritti di libertà tenuti esemplificare la legislazione antiterrorismo e via di seguito la crisi del Parlamento eccetera
Ma le ripeto la pressione è verso il rafforzamento del potere assoluto di partito e della loro comune corporativa presa di possesso della società dello Stato nella messa in mora delle istituzioni
In questo credo che la situazione italiana sia qualitativamente diversa
Da quella che si riscontra in Paesi come l'Inghilterra o gli Stati Uniti investiti e sicure da problemi analoghi di ingovernabilità eccetera qui il ripristino del capitale del profitto della privatizzazione
E il tre ottenuto mediante l'imposizione di un quoziente maggiore di coercizione ricavata attraverso l'uso violento tra virgolette reazionario diciamo delle istituzioni mentre guidano nel corso dichiaratamente il tentativo di liquidare l'istituzione o gran parte di essa attraverso il rafforzamento dei partiti e l'ampliamento dei privilegi
Se la classe politica
Un imprenditore come De Benedetti echeggiata in questi giorni dai Merloni Daniele nel momento in cui denuncia difficoltà in cui versa l'azienda Italia può affermare con tranquillità con fiducia un intervista mi ricordo sulla Repubblica
Che entro il mille novecentottantatré la situazione dovrà e potrà essere o
Sciacca perché abbia via Liberato eccessivamente il management e lo sviluppo
Questi neppure troppo scura allusioni non mettono in guardia i partiti e sindacati sia la percezione che partiti e sindacati facciano ressa
Garcia dietro questa indicazione e per coprirsi
Credo che non si possa assimilare l'attuale involuzione ad un semplice ammodernamento o continuazione di quella prassi conservatrice
Strenuamente volta impedire che il consolidamento e lo sviluppo dell'aria garantista che fu proprio della Democrazia Cristiana negli anni cinquanta e sessanta con la democrazia cristiana conservatrice è sicuramente reazionaria oggi possiamo vedere
Con chiarezza che l'occupazione della Società dello Stato non fu vizio occulta di questo partito preciso latamente ma fu portato di un movimento molto più complesso che ha interessato e coinvolto tutti i partiti dell'arco costituzionale come blocco che ha obbliga che ha quando suo brigata passaggio la compressione della distruzione l'annullamento della società civile nella sua accezione classica quella per la quale l'occhio parlava appunto di diritti di resistenza possibili
In quanto distingueva
Società civile e lo Stato minimale cinque eccetera
Per andare un po'avanti il quadro istituzionale costituzionale tende a deteriorarsi non per colpa della democrazia cristiana ma proprio per impulso delle sinistre
E in quest'ambito che si conclude l'età delle riforme sperate e delle grandi lotte per la realizzazione della Costituzione e non è un caso se nel loro ambito nell'ambito della loro cultura
Logorati se ormai i punti di riferimento di quell'ipotesi storici estivo liberale che ha costituito per due decenni
Il substrato contraddittorio ma intoccabile del
Loro teorizzazioni oltre che della loro prassi comincia ad affacciarsi le tesi dell'avvento necessari del dominio autosufficiente a reggere il politico patria dell'autonomia del politico reggere giustificare la gestione della statualità in sé
I Tuatha da teorici dello stato dal totalitario ed eretta spettacolo in cui ovviamente sulla protagonista è la classe politica una parte politica che può attraverso questa prassi attraverso questa
Questo ma questo congegno estendere la propria immunità fino all'impunta del delitto alla cospirazione violenta come accade durante caso D'Urso un caso le cui implicazioni non non hanno cessato di opera
Aree sono presenti nei sotto
Della repubblica di oggi si chiude qui almanacco del giorno di questo genera Angiolo Bandinelli tre anni fa al convegno organizzato dalla rivista Critica Liberale su diritto di resistenza e non violenza una buona giornata da Bruno
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L'Almanacco del giorno di radio radicale