Festa nazionale dell'Unità 2019 - L'intervento di Andrea Orlando all'assemblea nazionale dei segretari del Partito Democratico

Una cosa molto importante anche per questa Assemblea c'è bisogno che io rimanga al partito Andrea
Grazie a voi innanzitutto voglio ringraziare i volontari
Di questa festa
Di questa bellissima festa che è cresciuta nei numeri che ha registrato anche il cambio di clima di questi giorni
Voglio ringraziare poi voi per il lavoro che quotidianamente fatte che sappiamo è fondamentale
E vorrei ringraziare una persona che ha consentito con determinazione e coraggio caparbietà di aprire una fase nuova
Non mi riferisco a Matteo Salvini che pure ha molto merito
Mi riferisco a Nicola Zingaretti
Capisco che organizza una manifestazione del centrodestra contro la fiducia al governo ma se io fossi del centrodestra organizzare una manifestazione contro Matteo Salvini perché
Noi abbiamo in una condizione difficile
Aperto un percorso che ha molte incognite
Ma anche delle opportunità sulle quali tornerò dopo
Lo abbiamo fatto mantenendo un grado importante di unità del partito che avevamo iniziato a costruire con le elezioni europee
All'indomani di elezioni europee ci tutti ci dicevano molti ci dicevano avete vinto il congresso adesso a questo punto perché stare lì a cercare questo o quell'altro
Abbiamo invece cercato di tener tutti insieme non senza fatica perché un partito che ha una certa difficoltà a stare insieme
E abbiamo costruito il presupposto fondamentale per questo passaggio che è stata appunto l'unità del partito
L'unità del partito è stata anche la condizione per assumere un'iniziativa politica quella che ha mosso le cose
Perché riflettiamoci
Questa strada era totalmente preclusa fino a qualche settimana fa perché fino a qualche settimana fa non solo Salvini non era andato al Papeete questa diciamo è un fatto non trascurabile
Ma lei aveva una discussione interna con una parte del partito che diceva sostanzialmente nel caso in cui si aprisse questa interlocuzione
Non fate la nostra strano come non ce ne andiamo io penso opportunamente questa posizione sia cambiata e ha consentito di non dover scegliere tra iniziativa politica possibile unità del partito
Questo io credo sia il dato politico dal quale sono partito
Perché la cosa peggiore è la cosa più disgraziata che può cadere in questo momento storico di crescita della destra e del sovrano Isma'attenzione attenzione
Forse abbiamo dato un colpo a Salvini non è che se Salvini prende un colpo abbiamo eliminato i sovrani sono perché i sovrani sono una spinta di fondo che c'è nella società italiane nella società europea con la quale dobbiamo fare i conti attenzione e la cosa peggiore di fronte a questa spinta sarebbe stato in qualche modo pensare
Di affrontarla separati
Una volta che queste condizioni si sono presentate abbiamo iniziato una trattativa molto dal difficile per i rapporti di forza per le differenze di linguaggio per le distanze dei punti di partenza non vedo tra questi problemi la questione degli insulti che ci sono stati io
Io presi una valanga di insulti Anteli continua anche a prendere dopo la formazione del governo di sono in prima pagina di un giornale e mi scuso se farò molto breve molto rapidamente perché appena finito qui dovrà andare a Pontida diciamo che che
Che era
Non sono gli insulti il problema sono i punti di partenza e le distanze che oggettivamente c'erano
E che registreremo anche nel cammino ma che dobbiamo saper affrontare con un tutto radicalmente nuove che dobbiamo accorciare non soltanto chiedendo agli altri di cambiare su questo tornerò ma cambiando anche noi
Io credo che questa crisi si sia chiusa nelle condizioni date bene
E certo le domande che ha fatto compagno amico che è intervenuto da ultimo
Sono le domande che ci siamo posti anche noi
Ma forse non era meglio intraprendere altre strade alla fine si sceglie sempre la strada praticabile alla fine si sceglie sempre facendo un calcolo costi-benefici delle diverse strade
Io penso
Che
Sarebbe non soltanto stato un errore andare al voto perché avrebbe consegnato il Paese a Salvini ma sarebbe stata anche la rinuncia a una serie di opportunità che noi dobbiamo provare accoglie
Io penso e lo dico con grande franchezza
Che queste opportunità le possiamo cogliere però se ci diciamo la verità tra di noi
Noi oggi abbiamo alcuni punti sui quali
Si è registrata una convergenza quasi spontanea e non è un fatto casuale il Movimento cinque Stelle capitalizza una serie di elementi che la sinistra non ha saputo individuare
E cogliere e rappresentare con adeguata forza
Lo fa male
Lo fa in un modo che è stato in alcune fasi in alcuni test passaggi pericolosi per per pericoloso per la democrazia italiana perché ha raccolto un malessere lo ha scagliato contro le istituzioni
Ma ha raccolto delle spinte che sono spinte non estranea a noi
E non è per questo un caso che noi oggi registriamo una convergenza su due punti fondamentali
La questione della giustizia sociale e della diminuzione delle distanze delle diseguaglianze
E la questione della sostenibilità
Due questioni che sono nel nostro DNA ma non sempre sono state sufficientemente la nostra bandiera
Ecco noi dobbiamo decidere se questa partita la giochiamo indifeso all'attacco
Cioè se ci mettiamo semplicemente a frenare quella spinta o proviamo interpretarle in modo diverso gli abbiamo rappresentanza politica
Vedete le spinte non sono buone e le cattive
Dipende dallo sbocco che di saldare la politica io invito in questi giorni scusate ludico invito alla lettura che faccio perché poi ci sono dirigenti politici molto più bravi di me a fare questo ma
Io invito a rileggere un libretto
Non c'è nessuna nostalgia nessun analogicamente interessante per come rappresenta un passaggio storico di Carlo Marx che si intitola il diciotto brumaio di Luigi Bonaparte
Dove spiega che gli operai che nel mille novecentoquarantotto erano andati sulle barricate a difendere la a costruire la Repubblica qualche anno dopo quando a votare per l'impero di Luigi Napoleone Bonaparte
La gente non è
Soltanto il frutto di ciò che in sé è anche il frutto di ciò che incontra e delle condizioni storiche che essa
Determinare la politica
Ora noi oggi abbiamo questa queste due convergenza di tutti di cui chiamiamo sulle quali io credo noi dobbiamo impegnarci caratterizzarsi e le dobbiamo guidare e poi ne abbiamo una che si apre che non è banale però
E che il frutto anche di un'evoluzione del Movimento cinque Stelle che all'Europa
Plastica mente la cosa è rappresentata dal fatto che due giorni fa a Bruxelles poteva essere indicato un sopranista invece è stato indicato Paolo Gentiloni
Con questo governo
L'interesse
Con questo governo di per sé
L'Italia si riposiziona nello scenario europeo
Mi sembra un dato Inc incontrovertibile
Naturalmente quale Europa
è un ma atto a proposito del cambiare nel cambiare gli altri
è un male che l'hanno l'impostazione che emerge sia che essi vogliamo stare in Europa ma che pensiamo che l'Europa vada profondamente modificata
Più di quanto non abbiamo detto in passato io pensavo dovremmo dire l'Europa del rigore l'Europa della l'austerità l'Europa delle decisioni portate avanti per all'unanimità l'Europa che non è in grado di assumere un'iniziativa a livello internazionale di svolgerà un ruolo d'attore globale è l'Europa che non ci piace anche se sappiamo che l'Europa del nostro destino
Questa oggi è l'europeismo critico che nasce da questo governo e che credo sia la condizione di un cambiamento
Abbiamo detto nella costruzione di questa
Di questa
Compagine di questa scommessa l'abbiamo chiamata tante volte
Discontinuità discontinuità su alcune cose alcune si registrano immediatamente
Anche qui se ho fatto il fatto che appare al Viminale ci sia una persona che semplicemente applica la Costituzione svolge il suo ruolo e non usa quel luogo come una tribuna per fare i comizi è un cambiamento
è un cambiamento
Discontinuità nel metodo guardate a qualcuno poteva anche fra intenderci e ce lo siamo chiesti in questi giorni abbiamo avuto
Una costante ossessione di porci te cosa si capiva fuori devo dire che alla fine
Uscendo poi da quelle lunghissime trattative incontrando il nostro popolo devo dire che ho registrato che molte cose incredibilmente sono arrivate anche senza bisogno di spiegarle
Ma noi ci siamo posti con Nicola con gli altri con con Franceschini ci siamo posti costantemente il tema ma sta cosa qua dei vice presidenti si capirà non si capirà e forse poteva anche non essere compra perché non abbiamo voluti due vicepresidenti
No abbiamo volute perché non volevamo un governo che facesse nel metodo esattamente quello che si era fatto nei quattordici mesi precedenti cioè
Due persone che fanno due campagne elettorali parallele è uno che le chiama una volta alla settimana per provare a mettere d'accordo
Rendendo inefficace l'azione del governo
E rendendo molto difficile anche un processo di cambiamento e la credibilità stessa del processo il cambio
E poi abbiamo detto discontinuità nella compagine l'abbiamo detto agli altri
L'abbiamo detto agli altri perché noi avremmo avuto molta difficoltà ad avere la stessa squadra che aveva fatto da parte del governo Gialloverde ma per chiederlo agli altri dovevamo farlo anche noi
E siccome io sono tra quelli che l'ha chiesto per primo perché dagli altri perché della mi compagni di partito prima di tutto credo fosse necessario che lo facessi io
Ci sono problemi che non ce li dobbiamo nascondere e ci sono rischi e non ci dobbiamo nascondere non ce l'inventiamo intero
Perché se la questione della piattaforma russo si fosse collocata all'indomani
Del voto parlamentare o fuori dal percorso in cui si arrivava la decisione sarebbe stato una spregio alla nostra Costituzione ma che un partito decida al suo interno non hanno me non è vero nome degli milioni di persone questa è una è una ricostruzione sbagliata
Che al suo interno decida attraverso una consultazione on line anziché attraverso un congresso la convocazione di un'assemblea una direzione nazionale a me
Non sembra una cosa particolarmente strana
Lo dico con franchezza
C'è questo tema di come sono così diversi modi detti decisionale pone una questione quella dalla riforma dei partiti e dell'attuazione dell'articolo quarantanove della Costituzione
Però insistono i dobbiamo puntare a cambiare i nostri interlocutori nel modo di relazione nell'approccio nella carica anti istituzionali anche nelle politiche sarà questa la sfida
Ma perché questo possa avvenire dobbiamo cambiare anche noi dobbiamo cambiare scusate se ve lo dico con grande franchezza a tutti i livelli a tutti i i denti
Perché dire che il correntizia un problema del gruppo dirigente romano invece non è un problema del territorio dei circoli è una menzogna
Molti circoli sono assolutamente e non dico tutti sono funzionali alla dinamica correntizia interno sono depositi di tessere che sono funzionali a questo o quel notabile locale
Se poi ci vogliamo raccontare delle storie se ce le possiamo raccontare ma non riusciamo a provocare quel cambiamento che è necessario in questo momento
I circoli sono una ricchezza inestimabile ma è una ricchezza sono una ricchezza in un inestimabile che non usiamo adeguatamente
Non solo perché non li coinvolgiamo abbastanza
Ma perché il dibattito che si sviluppa anche a livello territoriale non è all'altezza della sfida che abbiamo di fronte
Io dico così da Roma all'ultimo circoli d'Italia troppo spesso in una riunione si va a casa esattamente con la stessa idea che si arriva nel momento in cui si è andati a quella
Perché l'esercizio non è quello della dialettica e della possibilità di individuare i problemi e risolverli insieme a quello ancora una volta è sempre di far valere le proprie ragioni
E di misurare i rapporti di forza
Se vogliamo affrontare questa sfida dobbiamo cambiare naturalmente a partire dal gruppo dirigente e credo che qualche sforzo in questi giorni lo stiamo facendo e qualche bis mostra aziona stiamo Dante ma dobbiamo cambiare assolutamente a tutti i livelli
Per il partito deve essere l'interprete di queste parole sulle quali c'è stata una convergenza deve prendere in mano questa sfida perché vedete
Noi ci troviamo ad affrontare un'esperienza che è radicalmente nuova rispetta tutte quelle che abbiamo vissuto non solo per la
Per le caratteristiche dei nostri interlocutori
Ma perché ne per la prima volta andiamo al governo come Junior parte nel
Noi andiamo con una foto al governo con una forza ricordiamo cieli sempre bene che ha circa tre volte i parlamentari del partito democratico
Andiamo al governo con una forza che ha fatto della dimensione
Della mobilitazione Esterna perdendo per la verità nei mesi scorsi la sfida con Salvini però uno dei tratti caratterizzanti del proprio essere
E noi non possiamo permetterci i l'errore che abbiamo fatto altre volte perché questa volta lo pagheremo ancora di più e questa è l'altra ragione della mia scelta cioè che tutti vanno al governo
E il partito perde completamente la sua funzione
Perché la sfida del governo si gioca e si vince nel partito perché è il partito il tormento attraverso il quale si trova a cambiare la società e i rapporti di forza il senso comune il modo in cui ragionano le persone
Perché le persone non sono improvvisamente diventate pazze siamo noi che abbiamo smesso di scatto esercitare una capacità di egemonia culturale
E allora guardate anche in questo senso il lavoro che abbiamo fatto nei mesi precedenti va un po'valorizzato c'è qui Andrea Martella che lo ha guidato ora non so se c'è più ma
Noi abbiamo provato a dire delle queste cose che noi oggi diciamo al governo giustizia sociale sostenibilità sono le cose che abbiamo ripreso a dire nelle settimane scorse quando ancora questo scenario non era prevedibile
Però un riposizionamento politico del Pd c'è già stato perché rispetto ad altre parole d'ordine che era quello di un Paese più moderno di un Paese più dinamico di un Paese europeo tutte cose che sono fondamentale che dobbiamo tenere ne abbiamo aggiunte delle auto
Un paese più giusto è un Paese più sostenibile l'abbiamo ripetuto abbiamo martellato qualcosa di passato
E poi abbiamo riposizionato il partito superando una
Come dire sindrome che è quella che in qualche modo ha caratterizzato il Pd nei primi mesi dopo la sconfitta
Cioè la sindrome
Della richiesta di dimissioni del popolo
Noi all'indomani delle elezioni abbiamo sostanzialmente interpretato il voto come unica faccetta degli italiani di comprendere il nostro talento
Da Roma della televisione il treno hanno capito ora vedranno cosa gli succede ma non ci hanno capito
Guardate non è una venatura polemica è una riflessione che ci consente di capire che questo riposizionamento è stato fondamentale
Perché altrimenti noi oggi ci troviamo nella condizione di dispiegare agli italiani che sono stati nell'imbecilli a votare i nostri interlocutori che sono degli imbecilli e noi stiamo facendo un governo quegli imbecilli sarebbe stata un'impresa abbastanza diffusa
Abbiamo detto
Ci sono degli elementi di riflessione anche sulle nostre esperienze di governo
E ci sono delle cose con i quali fare i conti anche rispetto alle stagioni precedenti che non l'ultima non la penultima ma un arco più ampio
Di tempo che ha visto la sinistra sottovalutare un punto che è quello che dobbiamo affrontare subito e che è la condizione per poter giocare all'attacco questa partita chi è la sottovalutazione degli effetti negativi della globalizzazione
La globalizzazione offre grandi opportunità
Offre grandi spazi di libertà ha fatto uscire Paesi dalla miseria ma la globalizzazione attenevo ha creato diseguaglianze
Ha espulso milioni di persone dal lavoro
Ha diviso le società strappato una trama e non a un prova solo nostro un problema di tutto l'Occidente
è un noi facciamo i conti con questo dato altrimenti ci troveremo in una dialettica del prologo Vernon Pieris è rischiosissimo
Cioè
Loro che fanno gli anti sistema e noi che facciamo i difensori del sistema
Io sono contento
Che nel programma
Ci sia scritto che bisogna andare a rivedere le concessioni ma io non dico solo quelle delle autostrade dico in generale delle rendite che si sono determinate in questo Paese perché questo Paese a un capitalismo che va profondamente riformato
Perché ci sono persone che sono in funzione delle loro relazioni hanno costruito delle fortune senza nessun rischio
E io non voglio stare al governo a difendere quel pezzo di società
Però voglio stare al governo
Non chiacchiera andò di queste cose
Ma affrontando questi temi
Non facendo dei tweet ma delle leggi che mettano in discussione effettivamente tenendo conto delle norme dell'ordinamento quei rapporti di forza
Vedete per fare questo serve un partito solido prima di tutto
E io
Sono d'accordissimo con la relazione che ha fatto Stefano che è una relazione che credono vada diffusa molto perché dice delle parole di verità che non ascoltavo da molto tempo
E perché penso che metta a fuoco i punti fondamentali dai quali dovremo partire per una seria riforma del partito
Però prova riprendere alcuni punti
La prima condizione per vincere questa partita il posizionamento e su questo ci stavamo lavorando e ci continuiamo a lavorare
La seconda è l'unità e l'Unità passa attraverso quel ragionamento che faceva non è soltanto la capacità di chi non è d'accordo di adeguarsi atti comanda dirige il partito ma la capacità anche di chi dirige il partito di tener conto di chi è minoranza
Cambiare il senso della nostra iniziativa noi abbiamo un'iniziativa eccessivamente rivolta all'interno facciamo semplicemente un Bilancio quante iniziative servono annoia quante iniziative servono parlare fuori
Facciamo una dew diligence adesso
E di volta in volta vediamo nell'arco di sei mesi quante iniziative abbiamo fatte quante servivano alla promozione di questo o quel leader locale piuttosto a parlare di un tema che è particolarmente sentito in quel territorio
Dobbiamo costruire perché sia un partito solido un partito di più di quanto non lo sia oggi diretto dalle donne
Dalle donne
E non c'è bisogno che spieghi il perché
Dobbiamo costruire un partito che sia aderente al territorio che cosa significa che queste elezioni europee ci hanno consegnato delle Italia profondamente diverso
La dinamica elettorale tra le grandi città in centri piccoli centri media completamente diverso non abbiamo un'organizzazione che è uguale da tutte le parti
Nella grande città nelle comune di mille abitanti dove la lega stravince perché i cambiamenti che si determinano vengono tutti vissuti come un pericolo
Perché ha chiuso l'ufficio postale perché ha chiuso la caserma dei carabinieri perché ha chiuso la banca mentre le glorificato amo la razionalizzazione del sistema
Noi dobbiamo costruire un partito che tenga conto di queste differenze
E poi dobbiamo anche come dire costruire un partito che abbia una sua
Stabilità o almeno che superi in qualche modo la forma di
Entropia che caratterizza le nostre di nani
Dico due cose che possono sembrare banali ma non le sono se uno va a fare una cosa dopo tre mesi non si pone il problema di che cosa va a fare dopo tre mesi
Incomincia a fare una cosa e finisce di fare quella cosa perché nel momento in cui ha accettato di farlo a sé preso un onere e che deve portare avanti
E poi è un'altra banalità che fossero uno non può fare quattro cose contemporaneamente
Io credo
Che abbiamo bisogno di una forma nuova Stefano lo diceva che faccia i conti con il digitale che non è semplicemente un modo aggiuntivo di fare propaganda ma il vero luogo nel quale oggi si Giacomo spuma parte importante dello scontro politico
E lui ha posto nella sua relazione una cosa verissima noi non abbiamo sufficientemente colto il fatto che digitali sui cambiamenti cambiamenti che introduce non pongono soltanto delle opportunità in più ma pongono anche degli inediti temi di battaglia politica
Pensate che cosa significa la possibilità di detenere dati personali acquisiti gratuitamente sia titolo commerciale sia per la possibilità di modificare il pensiero e l'orientamento di un Paese
Questi sono temi con i quali ci invita a fare i conti ieri il Presidente della Repubblica che da qui vorrei ringraziare
E che sono tutt'uno
E che sono tutt'uno
Con la nostra battaglia per la giustizia sociale perché è inaccettabile che una piattaforma Q Accumoli
Accumoli Risorse patrimonio e poi si vada a cercare un Paese dove paga al sette per cento di aliquota però facendo profitti utile in tutti gli altri Paesi e imponendo imponendo
I salari e i prezzi di beni che acquisisce
Il partito che dobbiamo costruire un partito che deve fare i conti
Con una ridefinizione del rapporto tra gli scritti e le idee e gli elettori qualcuno l'ha detto quindi pervenendo non si capisce perché uno si deve scrivere un partito se un partito alla fine poi chiede che cosa si deve fare a quelli che non sono iscritti al partito
Ora io sono perché le primarie siano utilizzate con con con con intelligenza e io credo che siano ancora oggi uno strumento fondamentale
Però noi non possiamo chiedere ai nostri militanti ai nostri iscritti di venire soltanto a contarsi quando c'è in corsa Tizio Caio Sempronio e non chiedergli mai niente sulle questioni che riguardano le scelte di merito che là fuori
Il correntismo si batte anche così
Evitando che un partito si divida soltanto sulle persone
Elia incoraggiandolo a dividerlo sui temi perché quando ci si divide su chi è più o meno ambientalista su chi è meno più o meno per la scuola pubblica su chi ha più o in meno per un certo tipo di tassazione piuttosto che vi abbassamento delle tasse
Si aiuta una discussione una dialettica che consente di far crescere dei gruppi dirigenti
E la consapevolezza
Del ruolo che a ogni militante
Altrimenti è fatale in otto parti nostro attuale statuto c'ha due
Regole non scritte ma che sono sottese a tutto l'impianto
Uno se c'è un problema contatterà i non mettetevi d'accordo contatti poi dice ma perché litigate lo state diciamo il primo articolo dello statuto non scritto e litigate di perché tutte le volte che c'è una questione si invita la competizione piuttosto che alla cooperazione
La seconda è litigate lì
Ma non sui temi non sui temi litigate di sulle persone
Perché abbiamo fatto miliardi di primarie in questi anni non abbiamo mai fatto una volta una conta una sana conta su temi che riguardasse che ne so un piano regolatore un Bilancio una modifica costituzionale
Dobbiamo costruire un partito che sappia raccoglie le le risorse
Scusate ma questo è un tema che spesso viene derubricato
Io non so se si modificherà ne dubito in questa temperie la legge sul finanziamento pubblico ai partiti
Però i partiti hanno bisogno di risorse
E l'idea secondo la quale
Il problema si risolve soltanto anche qui non mi voglio rendere particolarmente simpatico a questa platea
Trasferendo quel po'di risorse che ci sono a livello centrale a livello periferico può essere una parte della risposta ma sicuramente non è tutta la risposta ne dobbiamo incominciare a mettere dei bussolotti quando facciamo le iniziative per raccogliere le risorse
Noi dobbiamo tornare a fare delle feste non solo per fare dei dibattiti ma raccogliere anche due soldi noi dobbiamo provare a porci il problema di come si costruisce un partito anche a prescindere anche nella trasparenza delle risorse che si riescono a raccogliere
E infine
Dobbiamo costruire un partito che si organizzi anche per e lo abbiamo detto tante volte ma ora il tempo di farlo
Per ispirazioni tematiche c'è tanta gente che con noi non vorrebbe fare un percorso politico di carattere generale ma è questa è disponibile a fare delle battaglie su questioni specifiche
Anche perché vedete ho sentito alcuni interventi che dicevano RAI i nostri ministri
Ci devono in qualche modo ascoltare gli esami in difficoltà adesso ci stiamo al governo attenzioni mistica ascolterete di ascolteranno stessa rete a capo di Problemi e di lotte che sono presenti nella società e non potranno che ascoltarmelo dei lo dico avendo fatto il ministro
Ma il passaggio precedente ricostruire una connessione con le domande che i bisogni che esistono nella società non ce la caviamo semplicemente in un gioco tra governo
E territorio nel quale il territorio seleziona quelle che sono le priorità queste priorità vanno fatte vivere vanno fatte capire
Vanno fatte bando dimostrate plasticamente attraverso il fatto che ci rimettiamo a capo di domande che emergono dalla società
Perché siamo tra i precari della scuola perché siamo tra i precari della pubblica amministrazione perché facciamo una battaglia perché si sblocchi non le graduatorie
Per i giovani nella pubblica amministrazione perché ci mettiamo a capo delle imprese che sono state colpite dalla crisi perché ci mettiamo a capo dei lavoratori che stanno per tendo il luogo di lavoro
I ministeri ascolteranno al di là della loro volontà se noi saremo presenti come partito in tutte le crisi industriali del Paese se saremo presenti là dove si manifesta il conflitto il disagio la difficoltà
E dobbiamo sapere concludo davvero che noi stiamo parlando
Di riformare noi stessi per dare un contributo fondamentale alla riforma della democrazia italiana
Il popolo
Non è un'entità storica il frutto di una costruzione
Le persone hanno incominciato a credere a democrazia a sostenere la pure essendo un Paese che veniva da una stagione in cui la democrazia era cosa ignota perché c'è stata una battaglia delle grandi forze politiche popolari che hanno costruito un senso comune
Che sono state in grado non soltanto di essere rappresentanza di ciò che era ma di cambiare anche le persone che rappresentavano c'è stato un grande ruolo di civilizzazione
Non è che questo menhir meno come qualcuno ha detto ieri della consapevolezza democratica frutto soltanto del fatto che non c'è più e non c'ha da pochi mesi l'educazione civica nelle scuole ora che vanno a ripristinare ma ciascuno di noi è diventato ciò che è diventato perché qualcuno gli ha messo un seme nella testa e quel semmai alla messa in un'assemblea studentesca gliel'ha messa dentro un consiglio di fabbrica gliel'ha messa in famiglia gli ha messo in un luogo in cui ha interagito con qualche d'un altro
Quanti sono i luoghi dove le persone oggi sono in grado di interagire con gli altri
Allora il problema di riformare le stesse la condizioni per riformare complessivamente la democrazia italiana ridando di una base reale di massa
E guardate questo deve partire e concludo veramente da una
Da una capacità di cambiare anche il modo in cui non ci approcciamo al dibattito politico
Il nostro ruolo non è testimoniare solo delle certezze delegittimare i nostri interlocutori il nostro ruolo è anche quello di provare a Perseo a persuadere i nostri intorno
La di la democrazia italiana oggi è diventata questo il conflitto politico è diventato questi
Tu dici una cosa io non rispondo nel merito e purtroppo la discussione che spesso si si sviluppa anche al nostro interno
Io non ti contesto nel merito
Ti dico che tu non sei titolato sostenere quella tesi perché tua nonna ha fatto le corna tuo nonno perché c'è stato uno che ha rubato il portafoglio nel quarto grado di ascendenza familiare
Perché è un giornale fatto una dichiarazione che ti mette in contraddizione con quello che stai dicendo adesso
E così il dibattito diventa soltanto finalizzato a delegittimare ma se ci riflettiamo questa tendenza alla delegittimazione che il vero tarlo della democrazia italiana
è la conseguenza di una debolezza di una fragilità che hanno le nostre idee le idee degli altri se uno fosse sicuro delle proprie idee non ha bisogno di alzare la voce
Non ha bisogno di fare dei crolli
Sa che quelle idee con un'organizzazione con un pensiero sono destinate possono affermarsi e questo io credo che sia il salto di qualità che noi dobbiamo fare
E vedete tra le tra le tante cose so che Stefano sarà molto d'accordo su questo tra le tante cose che abbiamo tralasciato in questi giorni e che credo dovremmo rimettere dentro la vista discussione il dibattito
Dobbiamo considerare il fatto che questo in
Questo infragilimento della trama democratico questo venir meno dei luoghi di battaglia collettiva
Ha provocato un effetto che è un effetto devastante non solo per la democrazia ma anche per la società italiana
Voi mi direte cosa cento accentrato molto guardate che se le mafie si sviluppano in modo così potente
E perché le mafie comunque offrono un perverso modo di organizzare gli interessi e il tema non è solo del Sud come era un tempo è un tema che riguarda tutto il Paese
Perché il venir meno di chi sa rappresentare il venir meno di chi se può persuadere il venir meno chi di chi sa battersi a garantire dei diritti secondo le regole democratiche apre la strada a chi lo fa in modo criminale
Allora da questo punto di vista difendere la democrazia italiana
è anche prima di tutto una battaglia contro questo tipo di fenomeno ecco vedete quante cose abbiamo
E ci giochiamo oggi
Ci giochiamo questo
E ci giochiamo i un tema che è ancora lì è ancora lì
Che parte dal Metropol di Mosca e arriva fino al finanziamento della signora le Pen in Francia
Se vogliamo che il nostro Paese sia un Paese che simile a quello degli altri grandi Paesi europei se vogliamo che Roma Milano siano simile a Berlino piuttosto che a Parigi a Madrid o a Londra nonostante tutto
O vogliamo che assomiglia a Mosca ove la dico Stocker
O ai Paesi che non conoscono il concetto di democrazia compiuta e liberale questa è la partita che noi stiamo giocando
Per questo non servono soltanto dei commentatori nel nostro partito
Delle persone che mettono dei pollici che dicono quello mi è piaciuto netto l'uscio e quell'altro no servono delle persone che vadano che siano in grado di persuadere che siano in grado di far vivere questa battaglia politica nella società italiana
Perché oggi è il nostro momento e rimpiangeremo tutta la vita se non l'avremmo colto fino in fondo
Grazie ad Andrea
Alle conclusioni pompando tutti ci vediamo poi alla diciassette e trenta