La nuda verità - Conversazione con Roberta Cortella e Marco Leopardi

Bentrovati alla nuda verità una nuova puntata
In collegamento Massimiliano Coccia con me e con Massimiliano due due ospiti graditissimi
Due registi
Marco Leopardi
Roberta corte la quindi benvenuti ben trovati radio radicale grazie grazie
Allora perché una puntata particolare del della nuda verità perché parliamo di ragazzi in cammino ed in particolare il boy ex ragazzini in in cammino Borlezza andiamo andiamo via
Che è una un documentario una serie di dieci in dieci puntate di trenta minuti in onda sulla RAI che parla di di storie di vita di storie difficili ma soprattutto di storie di di di speranza ecco io partirei partirei d'acqua dalla così dalla dal titolo Roberta di questo particolare lavoro perché è un viaggio a una sorta di cammino una sorta di di pellegrinaggio in un percorso molto lungo sono novecento chilometri
Da Roma fino ad una città ad una città pugliese ecco questo nome così particolare
E questo lavoro così particolare da da dove nasce arabo alzerà il nome di un writer romano a cui ha dedicato è dedicata la serie
E andiamo via proprio perché nell'andare via nel staccarsi dalla proprio circolo vizioso chiamiamolo c'è la possibilità di ripartire quindi l'intenzione è stata quella di portare via questi ragazzi dal loro ambiente
Terra per dargli una nuova opportunità per dargli un nuovo ruolo quello di camminatori togliergli un Hutter un attimo
O si spera anche per il futuro il marchio di detenuti ex detenuti eccetera
E calarli in una nuova realtà adoro dove loro potevano essere dei camminatori mimetizzarsi diciamo così mezzo a tutti
E potersi ripensare poter ricominciare
Ecco la camminata cioè un diciamo una sorta di possiamo dire un po'come la maratona una disciplina molto molto fisica
Dove ovviamente gli elementi esterni incidono sulla su sul proprio corpo quindi sulla sulla propria sola propriamente ecco a Marco Leopardi io chiederei sono sei protagonisti di questa di questo lungo cammino di questo lungo percorso
Ed è stato sicuramente affidato al loro ma soprattutto a voi registriamo alle numerose persone e che hanno vissuto questa dimensione
Di questo viaggio ecco il il è stato affidato a voi il senso etico di un vero e proprio servizio pubblico che sta andando in onda in queste giornate su la tv pubblica ecco la scelta di di sei vite come perché questi sei ragazzi queste sei storie rispetto magari a un ha dei numeri che sono come conosci tu come Radio Radicale conosce bene come tutto in loco conosciamo bene sono molto
è molto più steso il numero di di di ragazzini si porta perché sei chi sono queste finalmente diciamo per l'Italia è quasi una novità questo no
Quindi noi abbiamo fatto tesoro di un'esperienza passata di un altro lavoro fatto una decina d'anni fa dove ci siamo confrontati con una storia simile
All'epoca erano soltanto uno due ragazzini di un di un che vivevano in prigione i due minorenni in Belgio e da lì da molti anni da quarant'anni utilizzano questo chiamiamolo metodo del cammino per recuperare i ragazzi diciamo la loro lunga esperienza e l'esperienza che abbiamo fatto noi accompagnando una coppia di questi giovani per Landi addirittura due mila cinquecento chilometri quindi un percorso ancora più lungo
Dicevo questa esperienza c'era quindi convinti del fatto che quello che può sembrare banale una lunga camminata può comune comunque avere dei risvolti personali molto così preziosi
Quindi
Abbiamo provato a ipotizzare questo lavoro in Italia
Ovviamente grazie alla collaborazione indispensabile il ministero per la giustizia la RAI e la coautrice insieme a Roberta Costella Paola pannicelli diciamo ha dato la possibilità di avviare questa questa prova
Diciamo rispetto all'esperienza belga dove i ragazzi viaggiano quasi in solitaria c'è uno due ragazzi seguiti da una guida
Nel nostro caso abbiamo provato a a mettere in piedi un'esperienza diversa l'esperienza di gruppo quindi i ragazzi sono più numerosi sono sei
E sono guidati da una guida escursionistica e da una operatrice diciamo di settore un'educatrice
Quindi una dinamica diversa diciamo che per certi versi questo lungo viaggio è stato anche una una sorta di terapia di gruppo
E come sono stati scelti i ragazzi sono stati scelti in funzione innanzitutto il ministero della giustizia
C'ha fornito diciamo un un panorama di persone possibili che avevano comunque quasi tutti finito il percorso giudiziario quindi avevano fatto già un loro percorso ed erano diciamo ragazzi
Che potevano avere quindi la possibilità di fare questa esperienza abbiamo visto una trentina di una trentina di loro la scelta è stata legata diciamo Aldo la loro motivazione hanno il loro desiderio sincero di partecipare a questa iniziativa
E alla capacità in qualche modo di così di relazionarsi con le telecamere e ovviamente alla alla tipologia della loro della loro storia quindi abbiamo cercato di mettere insieme storie così di con caratteristiche diverse per avere anche così un così una un racconto un pochino più dinamico di questo viaggio
Tu Massimiliano ci stai ascoltando
Sì sì e no chiaramente movenze innanzitutto va specificato che è una produzione molto molto bella molto importante va dato merito
Alla terza rete della RAI viene promosso corso del genere sulla Repubblica perché sappiamo che spesso nel paradigma dell'informazione contemporanea
Alla detenzione anche tutte quante le politiche di reinserimento non trovano mai lo spazio adeguato ecco il percorso descritto in versi e pienamente il percorso di una remissione all'interno della società la grande capacità appunto di di chi lo ha pensato di chi lo ha scritto di chi lo ha girato è stato proprio quello di prenderei con la cosa più naturale del mondo ovvero il camminare
In qualche modo la cosa più difficile del mondo delle nostre ritornare ad essere parte di una società e diciamo io come un po'tutti e vi sono alla prima puntata qui in questo diciamo sembra pienamente diciamo già nelle premesse già pienamente
è riuscito però io volevo sapere da da loro punto dai nostri ospiti qual è stato il carico interiore che questo progetto ha lasciato all'interno perché e chiaro che esistono dei progetti che sono in qualche modo più importanti degli altri non avverrà loro effettività la loro durata a livello professionale ma per il solco che lasci dentro ognuno di noi vediamo noi
Con questa trasmissione insomma è stato un percorso di arricchimento costante c'ha cambiato in positivo questo è il bello del nostro lavoro anche quello qui ecco che cosa ha prodotto dentro di voi
Forza e quanto anche voi vi siete messi in cammino su strade apparentemente scoscesa indifferenti rispetto a quelle che magari partenza immaginava
Allora sì hai ragione cioè tutto il percorso che i ragazzi hanno fatto di reinserimento diciamo che questo Progetto di cammino è senz'altro un ponte tra diciamo tra una vita dietro le sbarre è una nuova vita
Devo dire però che è stato anche è un progetto non solo nell'inserimento dei ragazzi ma di inserimento dal punto di vista di noi che stiamo fuori su di me per esempio ha avuto un affetto
Particolare ovvio che ognuno di noi parte con questi ragazzi pensando a qualche pregiudizio sicuramente ce l'abbiamo pensando a a Io ti salverò ti aiuterò e poi alla fine lungo il percorso si ridimensiona tutto
La fatica e quella di tutti la fatica appiana ogni ogni ogni etichetta che abbiamo addosso quindi per me questo viaggio significato intanto abbattere dei muri
Abbattere dei muri dentro di me
E abbattere dei muri nelle di taniche che c'erano tra di loro e tra di noi e piano piano li dell'Arci e camminare uno a fianco all'altro
Capire che non non non è semplicemente diretti fronti faccio fare questo progetto e poi ti salvo no cioè questo adesso non mattoncino sono un piccolo passo nella loro vita solo un tram uno dei traguardi che mi auguro avranno nella loro vita
Per me è stato abbastanza un viaggio abbastanza sconvolgente c'è stata una fatica fisica ma non è stato nulla in confronto alla fatica interiore e a questo passaggio da dirigere un documentario cioè il ruolo di regista e il ruolo di Compagna di viaggio che era forse più importante di quello di regista lì io Marco il resto della troupe rappresentava un po'la comunità
Che piano piano comincia a conoscere a questi ragazzi
Dire a un gruppo di sei ex detenuti
Non ha senso se non si entra nelle loro vite e nel momento in cui li chiamiamo per nome capiamo qual è il loro passato
Che non dico giustifichiamo i loro reati ma dica capiamo perché li hanno commessi quindi entrano nelle loro vite diventare orecchi
Dei loro delle loro confidenze delle loro così le aperture è stato un privilegio incredibile e quindi si mi sento cambiata soprattutto nella nella nel muro che è stato abbattuto trame e queste tipologie se possiamo dividere in tipologia insomma le persone
E la con beh io posso condividere quello che ha detto Roberta ovviamente
Vorrei aggiungere non per fare dei ringraziamenti diciamo così stucchevoli ma diciamo l'operazione a a
E arrivata a questo punto grazie anche alla collaborazione appunto di una di una troupe perché è entrata in empatia completa con con con i ragazzi che come dire ha creato un corpo unico che avanzava
E questo ha fatto in modo che i ragazzi hanno sentito diciamo la partecipazione di tutti quanti che in qualche modo spingevano Pers verso la riuscita delle delle singole tappe
Ma
Soprattutto i come dire
I ragazzi sono stati sono stati messi nelle condizioni di di di aprirsi e di sentirsi liberi di dire quello che sentivano e il viaggio
Dietro c'era come dire una macchina abbastanza grande che si muoveva però il viaggio è stato il stato lasciato il più integro possibile
Proprio per fare in modo che l'esperienza rimanesse sincera e e questo lo lo dobbiamo sicuramente anche alla allo spirito di sacrificio di tutte le persone che li hanno seguiti
Io volevo invece aggiungere una cosa riguardo alla diciamo all'essere coinvolti in questo lavoro
Che mi sta particolarmente a cuore perché in un certo senso non ci siamo ritrovati poi al attenere uno di questi ragazzi diciamo con noi in un come si dice in in in affidamento e e quindi abbiamo passato quasi un anno con con Matteo
Nel tentativo direi lo definirei quasi disperato di trovare un lavoro perché il il post di questi ragazzi che sono arrivati che hanno scontato una pena o che sono vicini diciamo alla alla alla libertà e di vedere la possibilità di ricominciare una vita e la maggior parte di loro
Non hanno una famiglia di riferimento dove in qualche modo parcheggiarsi in attesa di un lavoro
E e appunto si ritrovano fuori senza viene
La minima idea di che cosa fare e come farlo e ovviamente il tentativo di cercare un lavoro diventa un'impresa impossibile
E quindi ecco in qualche modo abbiamo sperimentato con Matteo cosa vuol dire uscire dalla dal carcere ricominciare da capo ma come come ricominciare da capo proprio proprio non lo so e quindi questa cosa mi ha smarrito completamente
Devo dire la verità infatti ognuna del
Delle dieci puntate di dieci episodi
Inizia con una con una frase usciti dal carcere di cominciare tutto da zero ritornare a vedere il cielo ritrovare se stessi nel mondo fuori dalle sbarre un cammino difficile ma siamo pronti a partire sono così queste e queste parole impresse su un'immagine di una scarpata trekking nel fogliame una strada e un cancello che si apre ecco sono storie di ragazzi fuori al di là del delle sbarre
Voi come registi avete
Visto avete mai visto fino a questo momento ragazzi all'interno delle sbarre
All'interno delle sbarre all'interno se sino a casa in carcere no però i loro racconti sono stati molto espliciti la loro il loro senso di claustrofobia è stato è stato cioè ce lo facevano sentire
Poter uscire due per esempio Matteo l'abbiamo proprio preso dal carcere lui è uscito a sotto il cielo e poi è partito lui ci raccontano in questo senso di claustrofobia muri sbarre Maurice Barrès per cinque anni per carità ha commesso un reato ai e quindi quello era luogo deputato
E però
Diciamo che noi gli abbiamo voluto fare fare qualcosa di trasgressivo camminare
Mi sembra la cosa più trasgressiva e abbiamo fatto in questi una favola mentre naturale picchieri perché libero tradizionali tranquillo senza di essi però che volendo in un mondo così sedentario come il nostro
Camminare una cosa trasgressiva a maggior ragione per chi è rimasto per diversi anni chiuso in un posto e e quindi loro Matteo mi ricordo il primo giorno era completamente dentro un frullatore non capiva dov'era cosa sta per fare ed era
Felice non lo so a Felice forse si era felice ma non lo sapeva forse ancora
Certi suoi mai chiesta che cosa ovviamente nella vita Di Matteo degli altri ragazzi che cosa può esserci fuori dalla dalla realtà che viveva a lui che via
Così tra virgolette costretto a fare delle scelte per poi andare in un luogo di reclusione certezza immaginato
Innanzitutto un vissuto doloroso tutti tutti hanno tutti questi ragazzi hanno avuto un vissuto dolorosa molte volte non avevano via d'uscita o non avevano un'alternativa o un'occasione di fare altro quindi più o meno tutti loro sono cresciuti in ambienti che purtroppo li hanno portati a commettere dei reati
Ora in questo viaggio ne ho capito che c'è altro
Che hanno delle risorse tutti loro hanno delle risorse e le hanno scoperte anche lungo il percorso
Una cosa forse che i ragazzi son più fortunati non sanno è che nelle loro famiglie tra virgolette normali allora viene data vengono dati degli stimoli delle opportunità ecco credo che questo cammino per loro sia significato
Partecipare avere degli stimoli incontri il le difficoltà i valichi fiumi la tenda erano tutti stimoli di cose che non avevano mai fatto sono andati in canoa sono sono andati a cavallo quindi insomma avere degli stimoli e capire cosa ti piace per cosa sei portato
Ovvero non averli quella è un'altra prigione Massimiliano
Sì diciamo questo è un documentario anche che ci racconta una serie di documentari che ci raccontò anche sosta diciamo travalicare lo stereotipo luttuoso scosso delle idee
Dobbiamo all'interno della società dei liberi nei confronti della Società dei detenuti e degli elementi che abbiamo spesso raccontato da questi questi tre Equense è proprio lo stereotipo lo stereo dico che c'è una sorta di doppia funzioni da un lato per chi appunto e alla fine di un percorso detentivo ma soprattutto chi è anche giovani e vittima di questo doppio stereotipo a molte capacità per farci rispettano molto però anche diciamo una sorta di Steve ma in questo camminare assume anche un po'uno alla funzione una sorta di catarsi sociale insomma non è solo rimettersi in moto ma anche dare un primo diciamo prima modalità di apprendimento differente rispetto all'onorevole condivisa lo stare insieme al ricostruire una comunità perché quello che poi emerge principalmente da da questa storia da questi profili e che quello che la diciamo dei loro reati delle loro storie grandi portali un percorso del genere
Quelli che mancava e che hanno poi coperto è quello di proprio camminare insieme cioè nel senso di essere inseriti all'interno
Di una comunità che si allunga cittadino L'Unità a possiamo dire anche il primo ampia rispetto la diciamo lunghi quello vissuto il microcosmo dell'ascella e e quindi per voi come stabilire anche questa evoluzione luogo perché non è il punto comuni come tutti i telespettatori abbiamo visto esclusivamente appuntate consumo però chiaramente questi dieci puntate sono anche un climax
Rispetto al loro senso di appartenenza comune
Nessuno
Le corsie si è percepita
Come dire semplicemente all'inizio erano molto diffidenti fra di loro
Era difficile immaginare un gruppo che invece si è creato ovviamente mano a mano che il percorso si svolgeva
Forse la cosa una delle cose diciamo che si può notare più facilmente anche un senso di autostima che DNA a così a sedimentare assi nel senso che probabilmente molti di questi ragazzi non hanno avuto la possibilità a appunto di sperimentarsi su su cosa anche semplici
E quindi la la semplice tappa di venti venticinque chilometri il montare la tenda smontarla organizzarsi per mangiare eccetera affine affine giornata questo è un buon momento al momento di soddisfazione
E quindi un come dire di autostima e questa autostima riproposta per cinquantadue carte da loro la forza di immaginare che sacrificandosi insistendo verso un obiettivo quell'obiettivo obiettiva in qualche modo si può si può conquistare
Quindi forse ecco questa forse la cosa che così più o forse più appariscente li li li vedevo sempre più sicuri mano a mano che si arrivava verso la fine anche se la fine in qualche modo metteva terrore perché loro si rendevano conto che che il dopo era era incerto mentre ogni tappa come dire la l'avanzare del viaggio e comunque rassicurante a parte perché c'è chi chi guida ma anche perché ogni tappa in qualche modo uguale a se stessa
Ma alla fine il futuro non si sa che cosa che cosa ti riserva e quindi a quel punto vicino all'arrivo ritorna lo smarrimento in qualche modo comunque insomma credo che sia un esperienza che abbia lasciato un segno un'altra cosa che ho notato molto evidente per esempio l'incontro con con le persone con le persone che e nel caso nostro in anni in alcune situazioni in molte situazioni hanno ospitato i ragazzi e per loro
Essere ospitati
è quasi disarmanti all'inizio perché non è contemplato nel loro codice che qualcuno possa fare qualcosa senza uno scopo e quindi se se vengo invitato a stare a casa tua Setti offro da mangiare perché dietro ci sarà poi un trucco
E quando hanno scoperto che invece le persone possono oltre che considerarli ragazzi normali addirittura a offrirgli qualche cosa senza nulla in cambio queste per loro è stata una scoperta per me è un po'imbarazzante diciamo vedere
Loro smarrimenti in questa cosa però forse fa capire che distanza c'è tra una vita normale è una vita vissuta come la loro
Ecco nel
Nella vera così sintetizzato nella vero e poi riassunto tante ore di girato in
In dieci puntate sicuramente non è stato un lavoro un lavoro insomma semplice anche perché
è stato sicuramente scelto e il meglio quindi o comunque quello che un regista assente come responsabilità ecco io chiedo a voi
E cioè quale è stata la responsabilità che avete avuto quella che ora comunque avvertite nella così nella vera quindi consegnato alla all'utilizzatore finale quindi al a dal telespettatore quel questo bel lavoro
Sì abbiamo girato tantissime ore
Io e Marco camminavano con loro ventiquattro ore su ventiquattro
E a certe situazioni girate ci siamo anche affezionati
Quindi sceglierne alcune piuttosto che altre è stato quasi un dolore fisico
Il nostro scopo è stato quello credo
Di
Trasmettere quello che i ragazzi non trasmesso nove lungo il percorso ovvero credo che il processo sia stato quello di affezionarsi a loro camminare con loro e raccontare racconta niente non solo per il reato è è il passato che hanno avuto ma cercare di carpire il momento in cui c'è stata se c'è stata una trasformazione
E e è un superamento delle difficoltà ci sono state tante crisi tante provocazioni tanti momenti in cui è stato difficile anche per noi fare delle scelte andare avanti eccetera
Però abbiamo cercato di per ognuno di loro di raccontare il la piccola evoluzione che hanno avuto i momenti in cui hanno superato i loro ostacoli e e capire insomma il valore di quella di cui di quel superamento quindi il nostro desiderio era che chi guardava che guarda la trasmissione come noi si sia un attimo affezionato a questi ragazzi
Abbia capito lo sforzo sia fisico che interiore che hanno fatto
Devo devono indicare che ovviamente dobbiamo moltissimo alla come è al lavoro del montatori
Lavoro e montatori è stato fondamentale perché appunto l'affezione materiali fa sì che uno magari venga in qualche modo portato a fare scelte non obiettive e quindi il appunto la la capacità dei montatori di creare anche una storia una una narrazione di di sviluppare i personaggi mano a mano che procedono le puntate insomma rimane un contributo fondamentale
Massimiliano
Sì questo diciamo la curiosità era proprio come è stato poi ci uscire a sintetizzare tutto questo materiale questo capitale umano per mondana perde coi attiniche che chiaramente cosa rischiano di essere dal più piccolo al più più importante centrali per una narrazione quindi come è stato per voi anche vedere il prodotto realizzato vedere questo prodotto chiaramente addizionato di tante cose ma anche sottratto possiamo diretta
Tutto quanto quello che filmica mentre voi ovviamente non trova spazio certo
Posso aggiungere che va be ovviamente una mediazione di di di scelte che possono anche mettere a disagio però insomma rivedendo il lavoro o in fila non siamo ovviamente assolutamente soddisfatti
Chiaramente un si poteva raccontare più approfonditamente una situazione scegliendo una invece di un'altra però l'importante che come dire i ragazzi sono riusciti a comunicare allo spettatore a creare dell'empatia a RAI a raccontare un pochino la loro intimità questo penso che sia l'obiettivo più importante
Naturalmente approfitto anche per ringraziare lei fiction che messa a disposizione per una cosa un po'ardita Donatella Palermo per la stemma la che la produttrice che ha affiancato questo lavoro ecco
Il servizio pubblico
Guerra dei timidi televisivo con con la narrazione di di realtà di vita
Cioè a quanto è difficile non solo sicuramente
Pensare un certo tipo di
Di docufilm
E poi riuscire cioè riuscire a a Corfù a collocare un lavoro di questo tipo perché questo è un po'la insomma anche l'autorevolezza di questo di questo lavoro non tanto pensare ed avere per lite non solo anche confezionarla Emma riuscire poi ad essere sì così attrazione per poi un pubblico sugli sappiamo oggi sicuramente
Insomma Placci fu di
Così con Pro con un lavoro di profondità così che ti lascia dopo aver magari finito di di di di di vedere quel docu-film ma ti lasciano di pensieri particolari c'ha continui a pensare
E non smetti sicuramente dopo aver visto ecco
Questo questo aspetto sino all'Europa posso dire che
Anche perché insomma
Hai sempre trattato sì titolare del Poli uscirne diciamo a far passare un Progetto credo che dipenda soprattutto dalle congiunture astrali dinanzi agli organi degli andrologi nel senso che come dire forse grazie a quel lavoro fatto dieci anni fa abbiamo aperto una strada se non c'era la conduttrice Paola pannicelli che è un interno RAI che ha diciamo preso a cuore questa tematica
Un insieme di cose se non conoscevamo
La produzione appunto la stemma capace di atti di coraggio se non c'erano tutti questi elementi non proponente non non si poteva arrivare a questo quindi ecco perché dico congiunture astrali perché Roma è un po'una lotteria ecco
Se posso aggiungere ripercorsa parastato pieno di ippici organizzativi che non ve li faccio neanche immaginabile quindi arrivare è stato un vero miracolo si organizzativo che di fatica
è sicuramente un prodotto
Coraggioso una specie di sfida diciamo la cosa che mi rincuora e anche forse questa serie sta facendo quello che ha fatto i ragazzi il cammino il cammino li ha aiutati a pensare che non è poca cosa accendere il pensiero attivarlo elaborare delle delle idee dei progetti eccetera
Quello che vedo da il feedback che arrivano da da queste messe in onda che
Insegniamo il dubbio attraverso un dubbio insegniamo un pensiero anche nelle persone che magari avevano un pregiudizio oppure avevano già catalogate gli ex detenuti tutti uno scaffale
Nel momento in cui a queste persone di dare un nome e un cognome una storia entri dentro le loro vite
Siamo umani ci affezioniamo
Massimiliano siamo per concludere atte ultime battute
No no le ultime battute diciamo sono chiaramente anche di incoraggiamento rispetto a questo percorso che appunto speriamo possa raccogliere tanti
Spettatori ma soprattutto possono raccogliere quella quel quel messaggio finale che che appunto dicevamo poco fa ovvero di uscire da questa landa del pregiudizio perché poi in una l'altro aspetto per il quale insomma questi ragazzi hanno combattuto chi li ha portati su questa strada quindi gli autori registi e tutti coloro che hanno collaborato a questo serie è stato proprio quello di in qualche modo riuscire ad andare oltre oltre il pregiudizio ma anche soprattutto oltre le proprie mediocrità quindi diciamo in questo caso veramente un esercizio disservizio pubblico ben riuscito che speriamo veramente da colleghi di battaglia oltre che imparare colleghi insomma antichi giornalismo possa essere ma in qualche modo l'inizio di un percorso che contabili sempre di più la radio la televisione il cinema insomma raccontare le marginalità significa
Ecco il collegamenti con con Massimiliano sono un po'incerti io un'ultima
Domanda la voglio fare ai nostri e ai nostri ospiti ecco
Quando gli ultimi attimi di registrazione quindi comunque il saluto con questi con questi sei ragazzi quali quali emozioni quali sentimenti
Avete insomma percepito se c'è stato insomma un arrivederci un saluto e e forse un in bocca al lupo per bibite po'difficili risponde prima io allora io ricordo l'arrivismo
Con un grande momento di paura per i ragazzi per l'incognita
Del dopo una grande felicità per un'impresa raggiunta
L'ultimo ciak però mi ricordo che eravamo soli noi della troupe e ci siamo sistemati in modo come se fossimo stati noi quei sei ragazzi ad arrivare questo ricorda quindi insomma la truppe ragazzi insieme
Sì io ero lì anch'io diciamo ho cercato di ringraziare la troupe e non ci sono riuscito per l'emozione ecco però mi sembrava doveroso
Ecco io
Ringrazio Marco Leopardi ringrazio Roberta
Corteo la perché sono i registi di un di un una da Cusani molto molto molto bella quindi io sono davvero contenta come simili hanno di di qua
E quindi ricordo Boezio da andiamo via lato quest'aria invece puntate
Che è andata in onda che sta andando in onda dal due al tredici settembre su Rai tre quindi grazie salutiamo anche Massimiliano che è in collegamento
è stato in grado grazie Maria Antonietta grazie ai nostri ospiti grazie a Carmine coordina Claudio Franceschetti che hanno curato la parte tecnica grazie a voi Veronafiere state con noi perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale