Intervista a Corrado Ocone sul suo libro "La chiave del secolo. Interpretazioni del Novecento" (Rubbettino)

Radio radicale siamo con Corrado poco Honen Cohen quale vogliamo parlare del suo ultimo libro in libreria proprio in questi giorni
La chiave del secolo interpretazioni del novecento un libro che riporta anche una un ampio sottotitolo nel Novecento sembrano giunti a radicalizzazione e compimento alcuni elementi portanti di quel progetto moderno che ha caratterizzato la storia europeo occidentale negli ultimi secoli
Almeno nel suo filone principale di matrice illuministi ecco in assoluto Buongiorno a Corrado Ocone grazie per essere intervenuta grazie a voi barman
Allora partiamo ha diciamo da alle due di logica che in qualche modo hanno caratterizzato il Novecento che sono i due totalitarismi comunismo e nazi fascismo in un certo senso nel libro appunto sì sì sì definisco un po'gli eredi del giacobinismo due facce della stessa medaglia
Ma sì in effetti i novecento è stato caratterizzato sostanzialmente da due totalitarismi che sono secondo me questo veramente secondo me in base parlo ovviamente seguendo un po'delle linee interpretative di alcuni autori in particolare Hannah Arendt comunque diciamo i totalitarismi nel senso punto del termine sono stati due
Che sono il nazional socialismo il socia al comunismo il comunismo tanto che addirittura poi AIAC
Insisteva molto sul fatto che erano entrambi due socialismo I uno nazionale l'altro no ma comunque su questo elemento socialista quindi questa interpretazione il totalitarismo sarebbe stato sembra comunque a base socialista
Il fascismo è un fenomeno un po'più compresso è un totalitarismo imperfetto o un totalitarismo Taldo
Come ci ha insegnato lungamente Renzo De Felice che è stato l'autore degli studi né più analitici su questa epoca meno ideologici soprattutto cioè fascismo è diventato un totalitarismo se per totalitarismo intendiamo che diciamo un tipo di potere che è interessato non alta solo al controllo dei corpi degli individui ma anche al controllo delle menti
E e quindi a creare una sorta di di egemonia culturale e di adesione intellettuale il fascismo ed è andato un totalitarismo partire dagli anni trentacinque trentasei con l impiego se di Etiopia e diciamo quando appunto tutte le opposizioni erano state in qualche modo in qualche modo messe a tacere
Il fascismo primo è stato un regime sicuramente autoritario ma composto da tante anime c'era il fascismo i che trovavano nel Duce
Un diciamo una specie di UNIFIL unità simbolica
Ma è che pure volevano far valere con forza la loro voce per esempio già il fatto che quando il Duce si affacciava alla finestra visti di Palazzo Venezia per parlare dicesse RFI fosse preceduto da da Starace cioè dal segretario del Partito nazionale fascista
In qualche modo significava che che appunto che il suo cuore non è limitato ma c'era il partito prima due fu proprio il partito il venticinque luglio il Consiglio del fascismo venticinque luglio quarantatré a a dimissionarlo diciamo così
E quindi fascismo erano tante anime c'era l'anima rivoluzionaria l'anima corporativa l'anima istituzionale che era andata sempre più prendendo proprio piede
L'anima gentiliana Gentile ne deriva addirittura nel fascismo qua sembra che sia stato proprio Gentile a coniare il termine fa uscire il totalitarismo comunque vedeva nel fascismo soprattutto il compimento del liberalismo risorgimentale addirittura quindi erano tutte queste varie anime che trovavano nel Duce
Una sorta di unità simbolica in più c'erano dei contropoteri in Italia
La monarchia per quanto un contropotere sempre più su cubo di Mussolini era un contropotere lo era la chiesa cattolica
Quindi diciamo regime sicuramente autoritario anche forte ma almeno fino al mio centotrentasei non totalitario nel senso forte del termine
Quindi questo è un po'diciamo la questione del totalitarie queste però sono appunto questi totalitarismi sono
Secondo tela manifestazione di una radicalizzazione di un compimento sì qualcosa che della prima certo allora io non credo assolutamente
Che i totalitarismi siano dovuti semplicemente all'avanzare della barbarie al fatto che all'improvviso
Qualcun corpo estraneo si sia inserito in organismi sostanzialmente sani probabilmente con gli organismi sani avevano già in sé
La possibilità in nuce di arrivare in quella cosa a a quella cosa lì
E in sostanza nei totalitarismi e si vede in atto un processo che che diciamo proprio di tutto di tutto la modernità
Almeno di una parte della modernità la modernità che diciamo illuministico progressista
Nazionalistica cioè appunto il Progetto di razionalizzazione di tutti gli ambiti della vita secondo un Progetto che poi diventa illuministica mente ingegneristico e quindi il giacobinismo sequestro nella volontà
Di casomai per Fini che si ritengono buoni di Baudelaire agire sul corpo sociale
Imponendo al corpo sociale delle categorie astratte che in e diciamo indicando sedi come il corpo sociale realmente è fatto per esempio
Stalin ne diceva questo lo ricorda Isaiah Berlin che
Amava ripetere che per fare una buona frittata si devono rompere tanti uomini quindi c'era prima l'idea il disegno di una buona frittata di un'idea in sé perfetta
Di società nuova ma anche di uomo nuovo quindi era anche diciamo una radicalizzazione in senso antropologico
Del Progetto trasforma tipo e poi c'era c'era prima questa idea e poi l'idea di applicarlo al corpo sociale visto come un tutt'uno
Allora queste tipicamente moderno ed è una sorta di di estensione del metodo delle scienze
Fisiche naturali
Alle scienze sociali
Cioè quindi l'idea che bisogna prima conoscere la realtà farsi una idea di giusta realtà di realtà etica corretta e poi pudicamente
Di lavorare sul corpo sociale affinché questo casino uniformi a questa idea ovviamente in tutto questo ciò che viene sacrificato è proprio l'individualità
Delle persone cioè quindi il fatto che e l'holding che un ordine imposto non può mai crearsi delle Spider-Man nelle cose umane senza appunto compromettere qualcosa che è in noi vitale cioè se ordine c'è deve essere un ordine spontaneo l'ordine che matura dal basso non secondo un disegno ora questa idea illuministico giacobina eccetera la si trova anche nelle stesse democrazie
Le democrazie novecentesca in qualche modo hanno lavorato su questa idea di razionalizzazione ovviamente
Non hanno raggiunto l'efferatezza però non si può spaccare con con un'accetta diciamo il ciò che democrazia da ciò che non lo è
Per esempio le stesse politiche di welfare in qualche modo sono state concepite secondo un disegno di ingegneristico sociale
E ovviamente
Tutte le le idee di programmazione progettuali smog sulla lunga scala seguono questa questa idea
E o da ovviamente non voglio dire nulla di insomma di provocatorio anche perché siamo in sede scientifica però anche il progetto europeo per come è andato maturando a partire da un certo momento in poi
Per una parte per una parte
è è stato frutto di élite di che hanno voluto che hanno prima concepito un disegno di razionalizzazione e poi hanno preteso indipendentemente dal consenso dei singoli di imposto alla realtà
Da azionare Inzaghi significa dei politicizzare la realtà perché la legge Larizza azione può avvenire o secondo idee etiche
Caso mai appoggiate dal diritto quindi un diritto ITC Zatoichi o secondo idee economiche
Libero mercato le oppure il suo contrario etc
Mentre la politica non si lascia neutralizzare
Diciamo da da categorie razionali esatte ma la politica si dà nella sua nuda accudita in qualche modo possiamo dire che nel Novecento si è perso il concetto originario di politica
Perché la politica è diventato qualcosa dato che è diventato una politica ideologica tanto che poi si è parlato di i Duke ansie mentre la politica dello Stato Couto è semplicemente il gioco dei rapporti di forza e di potenza fra gli umani ovviamente
Essa si dava in un senso puro che ne so nella Firenze rinascimentale ovviamente oggi non può darsi insomma il processo di civilizzazione ovviamente c'è stato un nessuno si augura insomma che che che si uccida il nemico politico lo si avvede ed io accetto anche se poi qualche volta accade però la politica non è riconducibile a un ordine perché la politica è corrisponde con la vitalità con lo stare al mondo degli individui e questo concetto antico di politica in qualche modo proprio una delle più implacabili critica del totalitarismo novecentesco cioè annata Inter aveva cercato di portarlo avanti
Cioè aveva cercato di recuperare questo concetto antico di politica dove si esplica la libertà umana anche ovviamente è qualcosa di via incipit cioè non è qualcosa di positivo in assoluto la libertà intanto può essere in quanto si accompagna costantemente al suo fondo oscuro alla necessità che la condizione e su da cui si staglia quindi qualche modo la condizione umana è una condizione ecco attende parlava di condizione umana è una condizione tragica cioè inconciliabile cioè all'uomo il fatto
Di forze contrastanti
Anche forze etiche contrastanti e per esempio io faccio un esempio si può dire
Sui ventenni tutti gli altri ismi anche forse nella politica nella politica attuale c'è un po'l'idea di arrivare a una sorta di fine della politica e stato fine dell'auditorio arriverà qui c'è dove le esci deplora la pluralità la molteplicità delle scelte umane siano ricondotte di fatto ad una assolutamente io prima
Di questo scritto un un libro che si ama la cultura liberale dopo che mi era stata commissionata dall'editore Giubilei Legnani
Dove appunto mi si chiedeva di spiegare il linguaggio insomma divulgativo senza appesentimento di note citazioni etc cosa fosse il liberalismo poiché questa idea di definire il liberalismo è un'idea diciamo molto vecchia e in molti ci hanno provato
E le definizioni che se ne son da adesso veramente tante varie e contrastanti che sembra quasi che questa parola significhi tutto il contrario di tutto
Allora proprio perché diciamo però anch'io ho provato a definire il liberalismo però sono arrivato alla conclusione che era stata già di un grande del pensiero politico italiano Nicola Matteucci che il liberalismo e una dottrina particolare proprio perché non può definirsi si deve ridefinire continuamente nel concreto delle situazioni storiche come una sposta continua le sfide che la storia pone ma non ecco io però una poi alla fine una definizione di liberalismo per come lo concepisco io
Ovviamente non senso metà politico
L'ho trovata l'ho trovata nel qui nel mio autore di riferimento dono del mio voto di riferimento Betto Croce dove però Luís
Non parla di liberalismo in questo passo lo cito perché diciamo è molto pertinente a quello che stiamo dicendo non parla di liberalismo parla di altre cose ma il liberalismo in qualche modo è sotteso tutta la costruzione filosofica crociata
Lui dice parla del peccato originale
E dice che il vero peccato originale è quello di voleva spezzare in un senso o nell'altro
Il legame che unisce nella condizione umana il bene al male e sostanza i totalitarismi e tutte le dottrine politiche puristi che come può essere il Monti coltelli positivamente Cozzetto etc
Vogliono spezzare questo nesso indissolubile che lega il male al bene
E
è un movimento profondamente anti vitale perché tutte le volte che lo si prova in qualche modo finisce per creare tragedie scemo fisso verticale male poi questo non significa che nelle situazioni concrete uno non deve agire moralmente eticamente tenendo presente etica della responsabilità e tutte diciamo le
Tutto diciamo i valori positivi che che la nostra tradizione cristiana ci ha tramandato
Certo e appunto quindi l'idea un po'quella di arrivare a una sorta di battaglia finale dove il bene prevale sul male ma realtà poi gli asili sono completamente completamente opposti ed è mancata punto nel corso del Novecento o comunque stata insufficiente scrivi anche nel libro la risposta proprio liberale sono stati è mancato un lo chiami liberalismo di massa
E poi c'è il tentativo invece della scuola striata di rinvigorire del del concetto di liberalismo nel Novecento
Certo allora io allora in effetti il il liberalismo a parte che come dicevo è una dottrina
Molto composita però il liberalismo e anche qualcosa che in qualche modo si è perso per strada
Soprattutto a partire dal tardo Ottocento e poi nel Novecento sepolto per strada perché sostanzialmente si è ecco un misto
In con dottrine che sono alte al socialismo dottrine socialista in qualche modo
Tanto che ancora oggi si parla di liberalismo ma ci si riferisce sostanzialmente liberale che è altra cosa rispetto al liberalismo
Il liberalismo se a mio modo di vedere ma ovviamente questa è un'interpretazione che non voglio assolutamente che sia insomma accettata universalmente che sia discussa si a mio modo di vedere il liberalismo come tutte i concetti è un qualcosa che cambia nella storia cresce nella storia ma sostanzialmente ha avuto due fasi una prima fase giusnaturalismo dica che quella che ritroviamo Kinnock praticamente che il padre di questo o di quel liberalismo ma Tom punto di vista concettuale addirittura questo liberalismo a Origin OCSE che non era liberale però l'impianto proprio concettuale su cui lavora Locke è di tipo obesi hanno e Hobbes era un cartesiano quindi cartesiano beh sì hanno quindi questa fase
Di giusta turistica Proto moderna è stata prima fase liberalismo poi liberalismo ha ricevuto una sorta di frattura epistemologica c'è stato nel corso del di fine Settecento e inizio Ottocento cioè quando il liberalismo sì eh unito a due elementi che secondo me sono indispensabile la sua affermazione il senso storico per realismo politico questi avvenuto con i grandi scettici della scuola scozzese David degli Umma ma non solo gli umani Smith etc
E avvenuto in Francia come diciamo in costante prima conto che Vidoz soprattutto dopo Tocqueville non definisce più liberalismo ma semplicemente mette
Va in America fa una sorta di reportage e proprio sul campo fa trasparire qual è la soluzione liberale a questo dato di fatto che per lui
è irreversibile che l'avvento dell'uomo democratico che a lui che era diciamo aristocratico aveva quasi patteggiando di repulsione verso questo avendo loro democratico ma nello stesso tempo anche di accettazione perché capiva che e che insomma né è era un dato di fatto cioè l'avvento della modernità della democrazia della società di massa successivamente
è un dato di fatto e da questo dato di fatto bisogna partire per trovare la soluzione ideale che appunto quella soluzione
Che tiene sempre in conto le forze vitali della vita che appunto tutti i progetti di Rete razionalizzazione di neutralizzazione della politica tendono e di disciplinamento nel senso Foucault Tiano tendono a comprimere
Allora diciamo il liberalismo deve legarsi al senso politico perché se no diventa un'ideologia astratta quindi liberalismo deve realizzarsi delle concrete situazioni storiche le sostanze diverse che al senso storico
Per esempio nel liberalismo quello dei liberale che dicono
Che sia al Gonoli giustizieri della storia dicono che Cristoforo Colombo era un
Uno schiavista che che ne so che che
Chi altro era che Shakespeare
E da un sessista eccetera questo significa non avere senso storico e non annulla che vede qui in questo dottrine diciamo astratte
Razionalisti che non hanno nulla a che vedere con il liberalismo con cui lo concepisco io che è quello diciamo pieno di senso politico e di e di eppure di senso della storia così come lo ritroviamo tanto che il direi prima di tutto
E quinti io credo che l'Italia abbiamo molto da dire ma a a i liberali intesi in questo senso nel senso in cui lo concepisco io
Prima i tre prima di tutto rispondi scusa nel senso di Libero citi
Rispondi anche questa citazione di Guido De Ruggiero secondo cui nell'economia generale del movimento politico europeo liberalismo italiano l'importanza modesta tu non sei d'accordo su cosa vogliono io non sono d'accordo cioè non quando meno nel liberalismo politico
è vero cioè diciamo il liberismo politico abbiamo detto è nato colloca nato in campi Petagna soprattutto poi in Francia ma il liberalismo per me è anche meta politico cioè è una concezione generale del mondo dell'arbitro in questo senso sicuramente deduce dopo non aveva ragione perché e il liberalismo se ecco quella cosa come la concepisco io cioè qualcosa che profondamente legata al senso storico al realismo politico
E qualcosa anche di molto legato alle basi delle del pensiero italiano che le basi del pensiero italiano
Sono approvò appunto queste cioè in Italia non diciamo veramente si è fatta filosofi astratta come possono farla oggi filosofi analitici eccede la filosofia ha avuto sempre una valenza civile e si è legata alla storia
Faccio messa in nome e per tutti Giambattista vico e alla politica cioè a Machiavelli che ovviamente ne vico né Machiavelli erano stessi sognavano di asse di Ben Ali però hanno dato al pensiero politico quel carattere di
Di impurità
Che è poi però ciò che deve contrarissimi alla politica se non vuole cadere in quelle astrazioni che poi generano
Problematiche come abbiamo visto e quindi un liberalismo premio di questi due elementi secondo me e quello di cui e abbiamo bisogno quindi io mi son fatto una sorta di genealogia mia personale prima di tutto c'è Hummes perché Yum euroscettico cioè liberata prima cosa deve fare deve dubitare deve dubitare delle verità ufficiali di che da che dà il potere che da che da diciamo l'opinione comune eccetera
Poi certo che vi il perché tocca ed il non definisce liberalismo ma mostra come nella società democratica di massa che poi è quella che noi viviamo la ditta Rizzato ancora oggi
C'è ancora spazio per incanalare i movimenti delle masse verso soluzioni banali un altro mio padre e Benedetto Croce perché questo produce ha sempre insistito su questa idea di liberalismo da una parte
Realistico marca parte pure patriottico qui veniamo un po'al discorso che stando sui falsi subito all'organismo questa anche appunto quello che sembra
Ad oggi diciamo una uno dei dei dei
Dei fenomeni più evidenti sembra la separazione tra il liberalismo e la nazione ossia liberalismo globale sovranazionale che quindi rischia proponente di essere un po'astratto poco allora premettiamo tratto che io penso una cosa penso che il termine sopra Nismo sia
Sia qualcosa c'è un termine che poco diciamo che è diventato una moda che come nato presto scomparirà dall'uso comune cioè c'è il dazio il termine da usare e nazionalismo allora però sul nazionalismo va compiuta un'operazione
Oggi sembra che ci sia diciamo una una norma generale che idiosincrasia verso irrazionalismo mai nazionalismo
Non tutti i nazionalismi sono quella cosa che appunto oggi si compatte che da sionismo è qualcosa che nella sua radice è qualcosa di di sano ed importante tutti hanno anzi il liberalismo
Nell'Ottocento si è affermato appunto attraverso i movimenti nazionalistici indipendentisti dei vari Paesi compresa l'Italia
Il il problema della nazione queste che diciamo il liberalismo non più
Non può vivere ha proprio per se non vuole essere quella cosa astratta razionalistica valida sempre e comunque e deve tener conto delle particolarità quindi la nazione o comunque diciamo la comunità politica in cui un'opera rappresenta la mediazione fra l'individuo
E l'universalità cioè l'universalità come diceva Croce deve essere San Venezia vita concreta cioè deve incarnarsi se uno pretende
Diciamo l'universalità astratta significa che utili che significa appunto cadere in in quelle politiche che vogliono imporre a tutti e comunque diciamo delle delle policy standardizzate
Corretti assolute che non danno spazio all'affermazione poi vera della della diversità dell'alterità quindi la nazione storicamente è stato questo elemento di mediazione fra l'individuo
E l'universale astratto
E quindi in questo senso secondo me è un valore da preservare questo non significa che pure che bisogna abbandonare progetti come quelli europei eccetera significa però il concetto europeo
Deve soprattutto espungere da sé quella che è una sua anima poi non metto in dubbio che ce ne siano anche altri compresa quella dei rapporti di forza pura e semplice fra gli stati nazionali però c'è sicuramente questa anima che poi la si ritrova in tutte le organizzazioni sovranazionali
Che l'anima illuministico giacobina razionalistica
E che oggi questi e che oggi diciamo di questa quest'anima diciamo oggi essa inventata o il manca della sostenibilità
In qualche modo cioè una sostenibilità
Funge come una sorta di religione secolare che dovrebbe dovrebbe diciamo creare un'universalità astratta fra tutti gli individui umani ovvio cura ovviamente con questo
Io credo di essere
Un ambientalista convinto cioè
Non fumo non non butto le carte a terra eccetera
Credo in un'idea credo pure nell'idea di natura da preservare cioè proprio secondo le indicazioni che tu che che fra tutto questo sia stimolante confacente all'anima del conservatore come ci ha insegnato Poggio ska al punk
Però nel momento in cui l'ambientalismo diventa un'ideologia da una parte e dall'altra si legga i processi di razionalizzazione perché poi escono le direttive europee che bisogna rispettare poi esce la legge che ti impone di fare certe cose piuttosto che altre ecc allora tutto questo significa che l'ambientalismo gli ha dato una sorta di religione secolare
Allora io vedo che cioè vedo un po'letto pure diciamo il discorso con cui si è insediata Ursula von der Leyen dalla Commissione europea allora
Dove questo elemento della sostenibilità degli quindi il era molto forte
Allora io così poi per deformazione professionale tendo sempre un po'da parte a filosofi rizzare Walter a storicizzare le cose allora dico che secondo me quello che è successo che sta succedendo e questo e questo sostanzialmente cioè l'inizio il progetto europeo è nato su bassi sostanzialmente all'inizio proprio personalistico cristiane
Quindi De Gasperi Adenauer sì c'era pure l'anima spinelliana che era unanime che secondo me è un'anima socialista a tutti gli effetti ma Spinelli ha cominciato a contare qualcosa molto tardi cioè non mi sembra che negli anni Cinquanta forse Spinelli diciamo il l'ispiratore della del processo di al momento l'azione europea
Quindi è è e il personalismo cristiano l'economia sociale di mercato insomma questo è stato un po'diciamo né l'ideologia fondando all'inizio poi qualcosa è cambiato con nell'ottantanove
Quando appunto
Caduto il modo si sono sono iniziati i processi di globalizzazione l'unione in Europa c'è il Trattato di Maastricht tutti i vari trattati che e a quel punto il progetto europeo si è fondato su qualcosa di procedura distico cioè se cioè si è messo completamente da parte il problema dei valori cioè dice chiunque
Accetta determinate procedure determinate regole può venire dopo la Turchia fa niente che storicamente non è un'OPA ma se da Turchia rispetta i diritti umani rispetta le procedure d'ingresso rispetta i parametri economici eccetera
Benissimo avviene all'interno della in dell'Europa quindi o un il progetto europeo diventato procedura distico però è diventato pure senz'anima ora il fatto l'avvento del sopra di Isma'comunque diciamo dei movimenti populisti antagonisti eccetera significato proprio una ribellione pure a questo modo di fare io credo che le ditte europee di abbiano fatte però alle radici cristiane non torneranno mai perché perché gli illuministi no sono cristiani e già c'è stato il progetto di Costituzione che in qualche modo li hai spunte completamente quindi alle identici pesanti tonda il procedura risma insufficiente io ho l'impressione che come surrogato e sostituto si stia cercando
Lo si stia cercando il suo locale sostituto in questa ideologia ambientalista e della sostenibilità
E quindi diventa una sorta di religione secolare con il compito di dare quel supplemento d'anima che oggi all'Europa ma anca ma che in sostanzialmente potrebbe assumere non è detto ovviamente che lo assuma anche le caratteristiche rimontata dal ritmo soft in qualche modo che escluda
Diciamo il pensiero non conformista un obbligo di forme o che semplicemente fa vedere altri aspetti della realtà perché poi la di tutto questo la cosa bella è che questo non ci esime assolutamente da non rispettare diede e che questa nostra e l'epoca meno inquinata di tutta la storia del mondo
Dove praticamente
Nella Parigi del Settecento c'erano polveri escrementi eccetera e le le risorse non sono qualcosa di dato mancanze
Frantumando si trasformano continuamente oggi scontando trasformate che siamo usciti dalla forbice Balthus cane oggi
In una situazione di sette miliardi e passa di abitanti sul globo
L'indice di povertà clamorosamente diciamo sa come avete abbassato quindi quindi ovviamente e quindi diciamo quello che non si dice che questa è un'epoca dove tanto resta da fare tutti dobbiamo impegnarci a farlo
Senza seguire l'ideologia il proprio Sybil dente meta i progetti d'azione senatori però e anche l'epoca dove d'una vita da questo punto di vista altro che l'emergenza ambientale cioè l'epoca di petto
Ambientalmente più più diciamo
Migliore
E quindi io il mio disco che poi dei pensieri così
Difformi ma non per sempre se non di conformismo ma giusto perché il liberalismo anche questo la capacità di far vedere un altro angolo della realtà una realtà da un altro angolo la salute che quando si crea un pensiero unico il conformismo del pensiero tutto questo possa scomparire questo
Per un liberale sinceramente qualcosa seggi
Mi pessime del capitolo che appunto leggendo il libro che
Un'altra un altro fenomeno di quella radicalizzazione compimento
Del che si trova nel Novecento
Sia sessantotto l'ideologia del sessantotto e che in Italia che è stata caratterizzata in Italia dal mito della rivoluzione incompiuta ed è avviso qualcosa che ci condiziona ancora profondamente non abbiamo ancora superato
Diciamo Kriváň fascismo antifascismo la il fatto di di dal l'insulto fascista diciamo diventa la prima la prima discriminante politica vediamo ancora adesso appunto che come se ne esce da questa alterna legittimazione che poi appunto probabilmente anche alla alla radice dell'immaturità della democrazia italiana
Si dice e io penso che ci sia che il Sessantotto sia un fenomeno da una parte mondiale cioè o quanto meno occidentale
Dall'altra con delle specificità italiane molto forti
E so che e io diciamo nel capito nel saggio che o di prodotto in questo libro
Mi sono soffermato appunto sul caso italiano perché nel caso italiano
Allora in generale parlando insomma il palo in generale quindi anche oltre l'Italia il sessantotto a mio modo di vedere stato questo qualcosa che è nato con un anche con un'anima libertaria di rottura ma che poi in qualche modo si è contraddetto strada facendo diventando appunto sostanzialmente il politicamente corretto cioè cioè qualcosa che cambia i parametri tradizionali la cultura tradizionale
Anzi Italia tradisce la tradizione secondo proprio il progetto illuministico e ma impone un nuovo tipo di conformismo
In Italia questo processo che indubbiamente c'è stato perché perfino grande sia stato si è allegato anche a qualcosa che proveniva dalle file la sinistra dalla resistenza cioè il mito della rivoluzione tradita che è quello che io affrontò nello specifico capito sessantotto cioè ovvie la resistenza non Vanni tipizzata o quando meno ve l'abbiamo mitizzata perché l'elemento fondatore della nostra Repubblica ma la distanza non va mitizzata perché i tre quarti dei resistenti
Credo comunque una fetta abbondante dei resistenti era per la resistenza al fascismo ma con l'intenzione poi di instaurare un altro totalitarismo che era quello comunista
E allora quando poi questo non è successo è successo
Sì un po'perché ovviamente
Nel il profondo del Paese ma insomma era poi anticomunista soprattutto nel Sud e nelle campagne eccetera ma non è successo anche per motivi internazionale secche
E allorquando questo è successo è cominciato a diffondersi il mito della rivoluzione tradita
E e quindi abbiamo combattuto qualcosa pranza avverato qualcosa e non si è avverato aveva questo qui è un mito che accompagnato come un film e sotterraneo tutti gli anni della Repubblica Point nel sessantotto in qualche modo
Appresso ancora più dà vitalità perché in sostanza uno un'ampia fetta dei sessantottini non si spiega altrimenti il fatto che erano tutti i gruppuscoli ma ho visti comunisti eccetera mentre che so io sessantotto dei figli dei fiori è un'altra cosa
Perché in Italia c'era tutta questa proliferazione di marxismo dietetici o comunque però in ogni caso di Mazzini c'era questa qui perché appunto
Sì cominciava a prendere atto del fallimento dell'esperimento sovietico c'era stato la Cecoslovacchia prima ancora d'Ungheria eccetera però si diceva nonché il comunismo era sbagliato
Ma che non era stato realizzato che quindi un'idea buona ma realizzata male non realizzata proprio e quindi si cercavano in altre forme di comunismi
E si ricordava la desistenza cioè e c'è stato un filone che del Sessantotto diceva di prendiamo le armi e portiamo a termine quella battaglia di liberazione nazionale che è avvenuta solo in parte perché ci siamo liberati dei fascismo ma non poiché i nuovi fascismi
Che ed hanno poi in sostanza Righi semplicemente i moderati
E e allora questa nuova del sessantotto è finito nel terrorismo inutile che c'è un legame tre non è che nasce da da questo modo di pensare cioè il fatto che
Queste motivazioni ancora molto forte
A sinistra ma non solo nel senso sembra appunto che qualsiasi sanità politica che si afferma nel contesto italiano persona cui e di destro anche dentro destro anche moderata che comunque sia abbiamo visto prima Berlusconi oggi Salvini praticamente non fa che sembra che hanno che che faccia rivivere proprio la sensazione della della della rimozione tradita adesso i mancati e io dico sempre questo che ebbe il suo stanza mani in Italia è stato possibile
Poi è stata una democrazia imperfetta all'italiana a me è stata una democrazia anche Forza merito dei nostri alleanze internazionali
Però in Italia è stato possibile proprio perché faceva parte in qualche modo del patto IST costituzionali istituzionali di di fondo è stato possibile essendo un comunisti
Ma non anticomunisti perché l'anticomunista
Era è era sempre ai massimi sente infatti si diceva becero anticomunismo anticomunismo viscerale cioè sei un fascista
Quindi tu poiché devi essere antifascista perché antifascismo il mito fondatore nostra repubblica poi essere comunista antifascista comunista o antifascista non comunista non può essere antifascista anticomuniste assoluta vivamente tardi quindi non c'è un liberale esatto quindi questo niente isola completamente
Li si vuole definirsi liberale che sia antifascista siano esami spaesato
E cioè questo qui
Che è un po'diciamo dei
Infatti nel libro tanto si parla anche mi sono appuntato questa
Questa tuo passaggio
Si parla d'altro anche del dell'isolamento di Benedetto Croce sia nel secondo dopoguerra no io io son contento di avere fatto in tempo ammettere in nota prima della stampa il libro di di Eugenio Didier devi Enzo su Croce che è uscito pesantemente sempre velato Bettino che il primo libro dove perché poi ovviamente il conformismo culturale posta in qualche modo pure gli storici a non dice e fino in fondo a tutta la verità c'aveva questo di De Rienzo è stato il primo studio organico perché pure io l'avevo detto diverse volte
E in saggi cede però Sam in maniera episodicamente quello studio organico che fa vedere come l'ultimo Croce
Non non solo non era dei tre gol provincia vede come gli hanno cucito addosso l'immagine viene diciamo la cultura di sinistra in c'è ma non so né da questo ma era aveva anzi capito
Era un passo più in là perché aveva capito le nuove dinamiche del mondo cioè e quindi anche il fatto che adesso c'era un secondo totalitarismo che occorreva in qualche modo combattere e fare esplodere un rimprovero e come effettivamente imposto allora questo Secondo Croce e questo processo a mio modo di vedere questa sorta di riconversione la chiamo io perché
Perché diciamo ne pensatori può soprattutto in episodi storici si non esiste proprio la svolta radicale non è che mezzaluna che oggi
Diciamo
Cioè la svolta radicale la lasciamo ai politici italiani dell'ultimo degli ultimi mesi però diciamo il periodo in qualche modo il processo e sa che il graduale ceda come nel quarantadue c'è una sorta di riconversione e che ha e che avviene su lungo tre assi
La sede il giudizio sull'azionismo
Che cosa è stato sempre molto duro sull'sua cultura turisticamente votazioni stia in qualche modo
è stata quella ed una egemone fra il mondo intellettuale italiano
Scalfari stesso oggi continua a dire che Repubblica nasce da da dalla cultura azionisti che ha in qualche modo quindi il secondo asse è la rivisitazione del comunismo che Croce insomma diciamo ha sempre teso a distinguere
Come posso dire il comunismo come ricette pratiche in qualche modo Hassen Grant criticato ampiamente fin dalla fine dell'Ottocento
E invece l'elemento di realismo politico che secondo lui era presente in Marx che definiva il Machiavelli del proletariato
E tutto questi elementi a poter quando i due cominciano a scomparire perché lui ormai ha capito che da una parte
E diciamo il nemico da combattere o dal comunismo che dall'altra invece da cultura egemone in Italia cominciava ad essere quella sionisti che anche se non altro strizza l'occhio ai comunisti
Allora lui comincia a essere molto più radicale col comunismo che arriva a definire addirittura l'Anticristo
Quasi tutta la storia diciamo di Della reazioni Togliatti a questa al suo saggio del quarantadue sul sul comunismo eccetera
E il terzo asse il Cristianesimo perché anche sul cristianesimo c'è un ripensamento da parte di condurre possiamo non dirci farà famosa frase
Famoso diciamo saggio non possiamo non dirci cristiano che che i cristiani che bene accompagnato proprio da una rivisitazione radicale di quella che era stato prima il presente di del giudizio sul cristianesimo che fra l'altro si vede pure in un libro
Che sembra in un carteggio che sembra secondario ma invece mostre in maniera semplice proprio questo travaglio interiore di croce sul cristianesimo questo recupero in qualche modo del cristianesimo
Che fu pubblicato e dal carteggio di con una marchesa mi sembra si chiama secondo padri può darsi che adesso in questo quando non mi ricordo bene ma fu pubblicato dalla dalla Schintu Editore a cura di Giovannino Russo qualche qualche anno fa
E quindi appunto nel poi nella nella nel secondo dopoguerra quindi abbiamo tu parli di in isolamento in croce isolato perché proprio perché praticamente in Italia si poteva essere assoluta non si poteva essere diciamo antitotalitari come in realtà la cui diciamo che la unisce intellettuali che che
Di spicco ovviamente passarono altri minori che hanno capito questo movimento che quindi sono rimasti isolati
Furono Croce Silone Chiaromonte
E infatti tutti e tre detto le erano gli italiani presenti nell'organismo dell'associazione per la libertà la cultura che poi Pannella qualche anno fa tentò di di prende non so se mi ricordo questo fatto
Che e quindi diciamo perché sì all'esperienza le spezza di tempo presente tutto il pensiero crociano da quarantadue a cinquantadue l'anno in cui è morto è segnato appunto appunto da questa consapevolezza che bisognava essere anticomunista così come prima si era stati antifascisti
Bene con questo chiudiamo questo spazio di approfondimento con Corrado Ocone che ringraziamo
Vi ricordiamo il suo ultimo libro di cui abbiamo parlato in questo tre in questi quaranta minuti la chiave del secolo interpretazioni del Novecento editore Rubbettino grazie