Tra gli argomenti discussi: Cannabis, Cinema, Cultura, Droga, Film, Giovani, Rai, Teatro.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
Rubrica
00:27
10:00
09:30
9:00 - CAMERA
10:00 - SENATO
10:00 - Roma
8:30 - Roma
10:00 - Roma
16:30 - Webinair
18:00 - Roma
18:30 - Facebook Liberi Cittadini
9:30 - Roma
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
A volte dei film ci possono suscitare simpatia anche quando dobbiamo ammettere che non solo davvero riusciti
Perché comunque il risultato ci consente di cogliere la loro intenzione che magari in sintonia con il nostro modo di sentire con le nostre convinzioni
è questa la reazione che mi ha provocato un film italiano un'opera prima
Intitolata thanks
Diretta da Gabriele Di Luca
Tratta da uno spettacolo teatrale che ha avuto grande successo di pubblico e di critica dal titolo thanks for vaselina
In effetti il titolo del film è il risultato di una censura perché come ha raccontato Luca Barbareschi ha prodotto il film i dirigenti di Rai Cinema che hanno accettato di coproduce lo non hanno gradito che la vaselina figurasse nel titolo del film che del resto già in origine
Suonava un po'come un'attenuazione dell'italiano grazie per la vaselina che così semplice e diretto sarebbe stato forse un titolo anche migliore
Ora beninteso il film non vuota intorno a quel rapporto così detto solo mitico che quasi cinquant'anni dopo Ultimo tango a Parigi evidentemente ancora inquieta i funzionari di Rai Cinema
Piuttosto che il sesso ha un ruolo preponderante nel racconto la droga
I due ragazzi protagonisti coltivano del loro appartamento piantine di marijuana
La spacciano e la esportano
Mentre sognano di fuggire dall'Italia in Costa Rica dove aprire un resort che comprenda anche un coffee shop
è un sogno di fuga non soltanto dal proibizionismo italiano in materia di droga ma anche dei problemi privati familiari che li affliggono
Uno dei due spacciatori soffre di agorafobia e vive da anni precluso nel suo appartamento
è stato abbandonato da piccolo dal padre il poi divenuto transessuale
Ed è tuttora afflitto da una madre in preda continue crisi di nervi dipendente dal gioco d'azzardo per le sue frustrazioni sentimentali
E perché deve badare a una prozia che alla sua età e tuttora in preda a desideri sfrenati erotici
L'altro spacciatore più solare è una specie di scippi redivivo
Che ama fumare l'hashish un animalista militante e si dà abbaia amori occasionali a volte anche con uomini e nel racconto con una ragazza obesa tanto invaghita di lui da prestarsi
A al compito di corrieri della droga trasportando ovuli contenenti i semi di marijuana del proprio corpo
Insomma thanks racconta di una comunità di personaggi fuori dalla norma insofferenti delle regole della società costituita
E per questo stressati infelici e arrabbiati
E che sognano di fondali altrove una comunità più armoniosa in linea con le loro più intime esigenze esigenze
E questo spirito un po'anarcoide libertario che può far guardare al film con simpatia senza però impedirci di riconoscere i suoi difetti
Incessante ricorso all'eccesso al paradosso alla caricatura incontrollata a volte perfino alla comicità Pecori Cia
Finisce più che per divertire per fra stornare lo spettatore e alla lunga per generare un senso di monotonia e comunque di estraneità ai fatti raccontati
Perché il gusto della provocazione ha in questo caso l'effetto di comprimere la resa dei sentimenti che pure in quei fatti erano implicati
E che emergono si indovina non soltanto a tratti
Per esempio in quella figura di ragazza obesa che per amore accetta candidamente senza battere ciglio di sottoporsi al martirio di farsi introdurre nel retto gli ovuli di droga
Forse per quel senso di inferiorità di chi si sente sfavorito dalla natura
Va detto che al cast originario degli attori dello spettacolo teatrale appunto da cui il film è tratto si sono uniti i due attori più popolari come Luca Zingaretti nel ruolo del padre transessuale e Antonio folletto nel ruolo di uno dei due spacciatori
Il film è distribuito nelle sale italiane un po'clandestinamente
Per esempio a Roma e proiettato al Teatro Piccolo Eliseo fino al sedici ottobre per l'occasione adattato al cinema dunque stands di Gabriele Di Luca un saluto da Gianfranco Falcone
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0