Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale venerdì undici ottobre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi siamo un pro sopraffatti dall'attualità
Partiremo dall'unione europea bocciatura clamorosa della candidata commissaria di Emanuel macaco Sylvie Goulard ieri al Parlamento europeo e questo complica di molto l'entrata in funzione della nuova commissaria Ursula fonda L'Aia in vi proporremo un articolo dal fanno Cimpanelli esso su questo
Poi parleremo di Breguet Seat dopo l'incontro di ieri tra Boris Johnson il primo ministro britannico e il suo omologo irlandese Leo Wachter
Che hanno detto vedere uno il percorso verso un accordo varato Carrà parlato anche di un possibile accordo sulla Breguet Seat entro la fine di ottobre
Questo accordo sarebbe diciamo più o versione ruandese che versione inglese
Parleremo ovviamente anche di Siria dell'intervento militare della Turchia
Il titolo di apertura di le Monde oggi è molto significativo Trump abbandona i curdi a Erdoğan eleggeremo editoriale da rivelazioni ieri che parla di tradimento senza fine nei confronti dei curdi a proposito di questo ma non solo leggere in modo un commento pubblicato dal Financial Times Philip Stephens l'opinionista del venerdì il ritiro dell'America dal mondo durerà oltre Donald Trump la finora la sicurezza dell'Europa e dell'Asia dell'Est è dipesa solo dalla leadership americana
Ma non sarà più così
Questo a prescindere da chi starà alla Casa Bianca scrive tra l'altro Philip Stephens dal Financial Times riproporremo anche un altro commenta interessante
Di Hanan viene esce dal dal titolo la futura alleanza tra populisti e verdi
Titolo che potrebbe ingannare ma solo in parte l'attesi sostenuta da GA Nash che entrambi questi movimenti sia il movimento populista sia quello ambientalista
Hanno una cosa in comune
Magari non si alleneranno formalmente ma la cosa che li lega e che alla fine in termini di decisioni orientamenti delle politiche
Influenza no è la loro sfiducia nei confronti del capitalismo forse non si alleerà hanno ma possono essere decisivi in termini di numeri scrive tra l'altro questo columnist del Financial Times
Che usiamo per partire
Dall'Unione Europea e dalla bocciatura clamorosa di Sylvie Goulard titolo del quotidiano della City il Parlamento europeo rigetta la candidata di macro per il posto di commissario europeo
Abbiamo leggere
E non hanno ha costruito uno schiaffo imbarazzante a Brussel
Dopo che i parlamentari europei hanno votato a larga maggioranza per bocciare la candidata del presidente francese
Commi commissaria europea per il suo coinvolgimento in un'inchiesta giudiziaria legata a una frode Sylvie Goulard ex parlamentare europea che è stata per un breve periodo anche ministro della difesa in Francia
Ha fallito una seconda audizione di conferma all'Europarlamento diventando così il primo candidato commissario della Francia di sempre a essere rigettato perché considerato inadatto per l'incarico Goulard fra che sarebbe dovuta diventare commissario al mercato interno
è finita nel mirino del centrodestra e dei Verdi per uno scandalo legato alla gestione del suo ufficio parlamentare
Anche se non è stata rinviata a giudizio Goulard aveva dato le dimissioni dal governo francese nel due mila e diciassette in attesa di chiarire la sua situazione
La bocciatura di Goulard da parte dell'Europarlamento costringerà macro a trovare un altro nome ma infligge anche un duro colpo all'autorità della presidente eletta della commissione
Ursula von der Lai Anna privandola di uno dei pesi massimi della sua futura squadra
La bocciatura di foulard solleva interrogativi sulla stabilità del sostegno di cui può beneficiare fondarla ieri in Parlamento dopo che la stessa fondarla in ha passato il voto di fiducia in luglio per appena nove voti
Dopo che le ho parlato l'Europarlamento ha bocciato anche i candidati di Romania Ungheria per conflitti di interessi finanziario
Fonda all'Aja ora deve trovare tre nuovi nomi per la sua squadra e questo solleva la prospettiva di un rinvio delle entrate in funzione della sua Commissione previsto per il primo di novembre così il faro Sean Times che in questo articolo sintetizza bene
Anche quelli che sono gli elementi di analisi
Brutto colpo macro colpo duro per l'autorità di fonde all'Aja in un una maggioranza al Parlamento europeo che in realtà non c'è e infine
Possibile ritardo dell'entrata in funzione della prossima commissione a proposito di queste difficoltà c'è un'altra notizia che la segnalate prendiamo sempre la Fraktion Times il governo socialista della Romania cacciato da un voto di sfiducia la rimozione della prima premier donna del Paese avviene un mese prima delle elezioni presidenziali e poi tra l'altro con la Romania che non ancora nominato un sostituto nuovo commissario dopo la bocciatura del suo della sua prima candidata una decina di giorni
Vedremo naturalmente come evolverà questa situazione in Europa altro tema che tiene banco e che riguarda le questioni unione europea è quello della della Back In The qui invece ieri è arrivata una giornata una una una notizia positiva per molti aspetti che pochi si attendevano
Dopo l'incontro tra il premier britannico Boris Johnson e quello irlandese Leo Barack Carra titolo del Guardian
Valter dice di considerare un accordo brand Seat possibile e entro la fine in di ottobre dopo un incontro con Johnson
Titolo dal Times speranza di un accordo dopo che Johnson incontra il premier irlandese
Scrive questo quotidiano conservatore Boris Johnson ne ho varato carne dicono di vedere un percorso verso un possibile accordo dopo tre ore di colloqui per cercare di rompere lo stallo Breguet Seat in una dichiarazione congiunta sorprendentemente positiva
I primi ministri britannico irlandese dicono che si lavorerà in modo intenso per trovare un terreno di intesa comune prima del vertice europeo critico della prossima settimana così tra l'altro il il Times che Palin giorni fa aveva tirato fuori uno scoop
Su una possibile concessione da parte dell'Unione Europea a proposito del Blackstone per l'ambiente ma in cambio di una concessione per certi aspetti ancora maggiore da parte di Boris Johnson
Cioè mettere una frontiera
Con dei controlli tra l'Irlanda del Nord e la Gran Bretagna separare fondamentalmente l'Irlanda del Nord dal resto del regno unito
Di questo tra l'altro si occupa anche le Mondello segnaliamo con un'analisi di sussidi il di Costigliole dal titolo brand Seat Dublino in posizione di forza di fronte a Londra
E questo in qualche modo
Si riflette l'esito dell'incontro di ieri tra marcare e Johnson malgrado tutte le spacconata S. Johnson vuole davvero un accordo lo deve fare le condizioni irlandesi che poi sono anche le condizioni dell'Unione Europea
Altro tema ovviamente tiene banco la questione Siria la Turchia l'intervento militare contro i curdi
L'immonda un a titolo d'apertura efficace oggi Siria Trump abbandona i curdi Adair Logan
L'esercito turco mercoledì è penetrato nel nord della Siria regione controllata dalla coalizione curdo araba alleata degli occidentali
Intensi bombardamenti su diverse città frontalieri hanno fatto fuggire la popolazione civile prima dell'avvio dell'offensiva terrestre
Su ordine di Trump le forze speciali americane si erano ritirate dalla zona lasciando al loro destino i curdi
Curdi che avevano aiutato proprio luci dentali
Nella lotta contro lo Stato islamico lemon sottolinea che Ankara giustifica il suo intervento in nome della lotta contro il terrorismo curdo e si appoggia su milizie locali battezzate Esercito Siriano Libero
Ma c'è un'altra ragione di fondo in difficoltà all'interno del suo paese il presidente Recep Tayyip Erdogan punta su questo conflitto e sul ricorso al nazionalismo per rilanciarsi così
Tra l'altro le Monde che poi a un lungo dossier nelle pagine interne tra i commenti
Va segnalato innanzitutto l'editoriale
Di ieri di leader massimo
Tradimento senza fine infinito e del tradimento nei confronti dei curdi
L'impressione di un ennesimo abbandono di un tradimento che non sembra più finire a vantaggio di interessi dominanti economici e geopolitici
Malgrado decenni di resistenza e la costruzione autonoma di una cultura politica originale i curdi da sempre subiscono una repressione feroce con una violenza inaudita
L'avvio mercoledì dell'offensiva turca nel nord est della Siria lascia temere ancora una volta al peggio
Essere affidati alla Turchia di oggi per essersi affidati non essere affidati essersi affidati alla Turchia di oggi per risolvere la crisi dei rifugiati per pacificare le frontiere per contribuire alla restaurazione di uno Stato siriano
è stato un grave errore secondo Villassio ed è all'origine di questa nuova minaccia Diretta
C'è un altro elemento che il quotidiano progressista francese sottolinea nel suo editoriale questa nuova crisi sottolinea l'impotenza dei Paesi europei
Il silenzio dell'Europa e della Francia mette in dubbio quello che pensavamo ormai acquisito
L'ideale della primavera dei popoli il diritto dei popoli a disporre di se stessi così tra l'altro liberazione
In questo editoriale e di tradimento parla anche
Il quotidiano francese conservatore le Figaro o in un'analisi di di di Home Perù Trump dei curdi di Siria il tradimento degli alleati in guerra
La la mancanza la mancanza di di di riconoscimento ai fratelli darmi
Impressionante scrive tra l'altro la figliola soprattutto ispira
Grande vergogna
A proposito però di tran-tran
Vale la pena leggere sul famoso un Times di oggi quello che scrive Philip Stephens il ritiro dell'America durerà oltre Donald Trump
Finora la sicurezza dell'America e dell'Asia dell'Est dipesa solo dalla leadership americana ma non sarà più così si parla veemente anche dell'impeachment Donald Trump i la notizia del giorno su questo che due uomini che avevano contribuito avevano aiutato Rudolph Giuliani suo il suo il suo avvocato a indagare sul job by the sono stati arrestati sono due donatori finanziari dei dei repubblicani
L'accusa è quella di finanziamento illecito della campagna elettorale ad ogni modo torniamo su Philip Stephens sul Financial Times e la politica estera dell'America non solo di Trump scrive Stephens la dimostrazione di forza da parte di Pechino nel settantesimo anniversario del regime comunista è stato un momento di verità la parata d'armi sofisticate compresi i nuovi missili balistici intercontinentali
Dice tutto delle ambizioni di potenza della Cina l'Europa però guardava da un'altra parte mentre i carri armati attraversavano piazza Tienanmen però all'Europa si interroga solo sulle fortune del presidente americano Donald Trump che potrebbero essere legate alla gestione dell'impeachment
Trump ha interrotto il ritmo della storia
Ci aspettavamo la minaccia Lou prima di tram ci aspettavamo che la minaccia all'ordine costituito venisse da potenze emergenti compresa la Cina che sta diventando molto grande e molto in fretta in termini di potenza
Ma in realtà l'assalto alla pax americana post secondo guerra mondiale è stato guidato dall'America
Quando gli europei oggi temo non lo scoppio di una nuova guerra devono guardare l'account Twitter di Trump la decisione della Casa Bianca di ritirare le truppe americane dal nordest della Siria e di lasciare gli alleati curdi di fronte soli di fronte all'invasione dell'esercito turco rientra in questa dinamica
I curdi sono stati gli alleati più affidabili dell'Occidente nella lotta contro lo Stato islamico e altri gruppi jihadisti
Ma Trump ha deciso che l'America non deve nulla nei loro confronti con questa decisione viene ricordato agli alleati degli Stati Uniti che di Washington non ci si può fidare
La domanda ora è cosa succederà quando i combattenti dello Stato islamico usciranno dai centri di detenzione che finora erano controllati dai curdi
è inutile secondo Philip Stephens ricercare una grande strategia dietro la politica estera di Trump la sua visione del mondo è determinata da impulsi emotivi
Cercare una coerenza è come cercare un percorso simmetrico in un piatto di spaghetti
Dopo tutto questo il presidente che va a braccetto con il leader nordcoreano Kim Jong un un dittatore che lo stesso Trump aveva minacciato di distruggere con una pioggia di fuoco infuria
Nel mirino di tanti il presidente iraniano Hassan Rouhani ha preso il posto del nordcoreano Kim ma non si sa mai chi potrebbe sorprendersi se il leader iraniano domani fosse invitato alla Casa Bianca
Quello che sappiamo secondo Stephens che Trump parte da un assunto e cioè che gli Stati Uniti possono fare come pare loro meglio per lui il multilateralismo la multilateralismo è un complotto globali sta controllo l'America le sanzioni commerciali sul modo migliore per trattare allo stesso modo amici che nemici
Il Presidente non ha tempo per alleanze permanenti tra se ne infischia di alimentare le tensioni globali
L'unico l'unica cosa positiva secondo Stephens che Trump teme di scegliere la guerra con eccezioni contraddittorie tipo Israele Ungheria l'America first viene considerata pericolosa da gran parte degli amici e degli alleati dell'America
La sicurezza dell'Europa dell'Asia dell'Est fondata su sistemi di alleanze trattati che operano sotto la leadership americana
La prosperità e fondata su regole multilaterali disegnati in gran parte a Washington
Se si toglie il collante della garanzia di sicurezza americani sistemi iniziano dissolversi Russia e Cina possono ampliare le loro minacce regionali gli alleati si ritrovano da soli a combattersi magari tra loro come sta accadendo tra Giappone Corea del Sud su questioni commerciali riparazioni di guerra se gli Stati Uniti smettono di sostenere le regole del commercio internazionale della globalizzazione inizia a fare marcia indietro
Di fronte a tutto questo secondo Philip Stephens e non ci si deve sorprendere se l'attenzione si è incentrata sul dramma in corso a Washington e in particolare l'impeachment
Per molti l'evento geo politico più importante all'orizzonte sono le elezioni presidenziali americane del due mila e venti se agli Europei venisse chiesto qual è il desiderio vogliono esprimere veder realizzato per avere un mondo più sicuro la risposta sarebbe la partenza di Trump ma la vita vera purtroppo va in altro modo gran parte degli europei dice che il mondo ha un problema Trump non un problema americano quando dicono che i comportamenti dell'attuale presidente sono capriccio
Singolare hanno ragione ma l'orologio dell'America first non tornerà indietro all'errata primati Trump entrasse alla Casa Bianca la pax americana è stata consumata dalle fiamme dell'Afghanistan e dell'Iran
Dalle debolezze economiche emerse con la crisi finanziaria globale e dalla velocità senza precedenti l'emergere della Cina
Barack Obama doveva compreso quando aveva cercato divisi ridisegnare la leadership americana come una potenza in grado di convincere e riunire attorno a se la leadership il meeting from behind la leadership da dietro
L'unilateralismo bellicoso di Tampa accelerato il ritiro dell'America dal mondo ma la direzione di viaggio era già stata fissata da Obama
Il mondo si dovrebbe essere più sicuro senza Trump ma il prossimo presidente nel due mila e venti o nel due mila e ventiquattro non interromperà la chiusura degli Stati Uniti rispetto al resto del mondo
La tendenza protezionista anzi si rafforzerà in particolare per la tecnologia e gli Stati Uniti diventeranno molto più attenti ai loro interessi nazionali vitali prima di spendere soldi e sangue all'estero
L'impeachment che abbia successo o meno non risolverà i problemi di nessuno conclude Philip Stephens sul Financial Times ed enfant Tanis vi segnaliamo un altro commento interessante Gianandrea Nash
Sul populismo e sull'alleanza avvenire tra populisti e Verdi non che si debbano alleare informalmente ma c'è un elemento al cuore di entrambi i movimenti che li accomuna
Ed è la sfiducia nel capitalismo non abbiamo tempo quindi non lo leggiamo ma vi inviamo Alfano champagne sta David Carretta una buona giornata con Radio Radicale