"Storia di un giornale e prospettive del giornalismo italiano"

Come direttore del Resto del Carlino dovrei considerarmi successore Giovanni Spadolini ma
Sarebbe una pretesa eccessiva Spadolini ha lasciato grande ricordo nel giornale
è stato direttore per tredici anni per il giornale quasi un primato sarebbe un primato se non ci fosse precedente poteri di Zamorani alla fine dell'Ottocento che resta in carica per ben quindici anni ma era proprietario ma era proprietario
Erano altrettante sale
Si continua a raccontare una quantità di aneddoti sulla direzione Spadolini ha lasciato nel giornale un segno incancellabile nei repertori che l'hanno conosciuta ed hanno avuto come direttore un certo rimpianto che si fonde anche col rimpianto della giovinezza e
è servito a ad ancorare stabilmente il giornale anche su una linea politica
Che viene che viene da lontano che la linea politica delle origini del Resto del Carlino un giornale conservatore ma con forti venature popolare un giornale che all'origine era vicino a Giolitti e al suo tentativo di allargare le basi sociale dello Stato
Successore di un mito non si può essere
Sono semplicemente un direttore del Carlino che cerca di conservare la coerenza col significato tradizionale del giornale con quello lunga con quelle linea politica degli inizi e con un mi sforzo di di interpretazioni della realtà delle nostre regioni
E di
Culture di e di fedeltà allora una certa cultura laica
Che anche perché è che alla quale anche tanti cattolici hanno dato grandi contributi dal nove ma naturalmente i tempi d'oro dettato del loro perdere per del giornale del Resto del Carlino legata alla direzione di Spadolini il quale che ne parlerà persi
Almeno vera ricordando la storia di questo glorioso giornale
A Spadolini mi ha detto che l'Ulivo a guardarle anche voi fra le nebbie sul futuro del giornalismo italiano e qui c'è una lieve polemica su primi sarebbe una specie di continuazione Ezio De Cesari corda siamo contenti perché pezze d'amicizia fatta appunto per provocare discussioni dibattiti ben vengano queste nuove discussioni ci siam domande anche però e ci siano anche domande dal pubblico io credo che Spadolini di accette molto volentieri
Se siamo d'accordo ecco cominciamo con questa poco l'artifizio di intelligenza grazie
Io vorrei soltanto rettificare in un punto
Ricordo storico che attuale direttore andando dal Resto del Carlino definendolo alle sue origini un giornale conservatore
In realtà il cardinal nato
Nel clima di una certa sinistra italiana
Fra romantica boulevardier perché è proprio l'ha presentata da quel giorno a lungo consolatore direttore fondatore
Figura purtroppo poco ricordata nella storia del giornalismo italiano
Ammiccare Zamorani
Voi sapete come nacque Rino per caso
Quasi per scherzo
C'era il problema tragico del resto dei sigari allora che costavano otto centesimi
Le si canaglie
Il Bologna
Non riusciva ad avere spesso il resto in moneta un gruppo di studenti abbastanza sfaccendati questi tutti fiorentini
Ma che frequentavano la ben più lunga e gloriosa Università di Bologna rispetto alla recentissima stati Firenze ha deciso di fare un giornale che si chiamava il resto del sigaro
E che serviva soltanto arresto del sigaro appunto cioè serviva le sì cara ai
Adesso posseduto centesimo questo foglietto rendere nella mia infanzia ricordo ancora delle forme di artigianato di questo tipo che oggi non ci sono più cioè bene abbia prodotto natura anziché a moneta
Questo giovane imprenditore
Bolognese di origine israelita non ricordo con piacere oggi
La questione febbraio e purtroppo ancora pervenuta
Decisi a un certo punto ridare un minimo di ordine
A questa avventura goliardica di questi ragazzi sospesi fra Firenze e Bologna fra l'ottantaquattro e ottantacinque
E nel febbraio ottantacinque inizia un giornale le cui dimensioni ma poco più grande la metà di questo popolo
Dove c'era ancora evidentissima l'origine goliardica e occasionale in quanto il giornale si chiamava il resto puntolini del Carlino
è già nota una volta procace elemento sempre inseparabile al paesaggio di Bologna
Che
In qualche modo doveva sostituire i volti talvolta stanchi Recchi delle Ficara e perché hanno nella mente originaria di Zamorano il giornale serviva ancora
Adesso
Per il sigaro
Tanto è vero che per un anno e poco più il giornale è un giornale di scherzi privo quasi completamente di notizie
Che si industrializzato suo malgrado
E diventa solo a partire ottantasei un giornale
Politico che poi da questo vigile
Così romantica così allegra così spensierata si tiene sviluppando fino a diventare il giornale fu il grande poeta dell'Italia unita che vive a Bologna che professore cioè Polonia manda i suoi fornisce agli umori e malumori le sue scene alle famiglie le proteste contro il fisco che li porta via troppi soldi
Gli appelli per alcune grandi battaglie civili o la difesa anche magnanima da parte sua anche se non priva di equivoci politici
Di Francesco Crispi nel periodo che poi ci porterà al disastro
Vi Adua
E il giornale in quelli anni è un giornale della sinistra democratica certo conservatore se per conservatore si intende conservatore Risorgimento perché un giornale nettamente risorgimentale
Con punte garibaldine è un profondo rispetto anche per la tradizione mazziniana
Già allora fortemente rappresentato dall'isola repubblicana irriducibile della Romania
Tanto irriducibile che i reali d'Italia quando avevano dovuto affrontare
Il primo viaggio in Romania nel settantotto con la cui scaturì il colpo di fulmine
Dell'eterno femminino regale hanno dovuto sottoporre prima la Regione a mesi e mesi di controlli accurati
Per evitare che ci fossero manifestazione esplosioni di repubblicanesimo istintivo ancestrale in quella terra in cui però ricordo adesso amici repubblicani presenti i repubblicani fino al novantacinque non votavano
Alle elezioni politiche erano cioè astensionisti per protesta contro lo Stato monarchico
Giudicato usurpatore della rivoluzione risorgimentale esattamente come non votavano i cattolici sia pure sulla sponda opposta erano quella che ho chiamato l'opposizione laica rispetto all'opposizione cattolica
E per ben dieci anni della sua vita il Carlino quindi coincide con un periodo in cui i repubblicani che pure rappresentano la forza cospicua della Romagna
Non hanno non esercitano diritto di voto politico attenzione perché viceversa esattamente come i cattolici partecipano al voto amministrativo per la distinzione che si faceva allora
Fra il voto amministrativo che era semplicemente riconoscimento della realtà dei comuni dell'ente locale il voto politico che implicava riconoscimento impossibile per i cattolici da un verso per il repubblicano dall'altro della realtà
Dello Stato monarchico
E quindi Sinistra democratica anche perché in quegli anni nascono tutti i partiti popolari italiani
Oggi c'è questa grande spesso ingiusta polemica
Contro i partiti condotta
Anche da elementi di sinistra
Che dimenticano che i partiti in Italia sono tutti i frutti della sinistra
O della sinistra risorgimentale o della sinistra marxista perché in cinque anni in Italia
Nei primi anni in cui scardinato recente
Tre mila ottocentonovanta mila ottocentonovantacinque nascono tutti e tre i grandi partiti popolari italiani
Primo dei quali solo se poi dissolto non la vivo della storia ed è ripartito radicale
Che nacque col Patto di Roma del mille ottocentonovanta segui due anni dopo a Genova la sala Sivori il partito socialista
Il quale ebbe il coraggio di separarsi dal guscio anarchico
Dal nucleo anarchico
E respingendo il metodo del terrorismo e della violenza individuale
Che aveva caratterizzato e caratterizzerà ancora lezione dell'anarchismo e nel mille ottocentonovantacinque proprio d'un triangolo fra Forlì Firenze Milano nascerà ufficialmente il Partito repubblicano italiano quello di adesso
Che a novant'anni sul piano delle delle tessere né a centocinquanta sul piano delle idee dato che la sua radice prima la Giovine Italia
Di Mazzini primo tentativo di creare un'associazione politica distinta dal sette dalle fazioni
Partito repubblicano cosa vuol dire vuol dire che i repubblicani italiani diciamolo pure soprattutto Romagnoli perché allora fuori da Romani era il cuore del movimento repubblicano sia pure con delle isole
Abbastanza forti delle Marche in Toscana e nel Lazio decida di partecipare al voto politico
Supera il non posso Mosca aveva caratterizzato Carlo Cattaneo che piuttosto che votare
Era andato in Svizzera a votare
E aveva respinto la nomina a senatore e anche la candidatura a deputato per non giurare fedeltà alla monarchia
Il Partito repubblicano quindi del novantacinque
Cioè novant'anni fa
Sì diciamo così costituzionalizza nel momento stesso in cui si avvia anche il processo di costituzionalizzazione più lento e laborioso e controverso
Delle formazioni cattoliche attraverso la Democrazia Cristiana di Romolo Murri che nasce pressappoco in quegli anni intorno alla fine del secolo
Ed è la prima bandiera anticipatrici giacché parola una festa dell'amicizia
Dell'attuale Democrazia Cristiana che per un certo uno di anni prima del fascismo si chiamò con altro nome mutuato dall'esperienza del centro Europa cioè Partito popolare
Ecco il cammino va visto quindi sullo sfondo dei radicali che occupano molte posizioni allora anche nel consiglio d'amministrazione
Dei repubblicani uno dei quali grande scrittore di questa terra Pio schietti sarà l'ultimo direttore del Carlino prima della svolta moderata e conservatrice che ci sarà e che adesso vedremo
E con simpatie socialiste però limitate al filone
Umanitario
E riformista
E qui si spiega l'influenza di Carducci che dominava idealmente il mondo culturale di Bologna
Antico repubblicano sempre rimasto garibaldino il discorso mirabile del Duse
Sempre rimasto nel fondo mazziniano ma poi convertitosi alla monarchia come strumento di unità nazionale ma sempre avverso al socialismo classista esattamente come era stato avversi i mazziniani repubblicani degli anni settanta settantuno in Romagna
Che avevano fondato i paccheri fratellanza contrapponendo lì alla lotta di classe
Quel solco che del resto non si è mai colmato fra il mondo marxista il mondo repubblicano e costituisce ancora il lievito straordinario della storia di questa Regione
Il carico di questi
Primi vent'anni della direzione consolato proprietà di Amilcare Zamorani e quindi un carlino che io non definirei
Organo conservatore per due motivi primo
Perché non lo è politicamente in quanto obbedisce a questa radice risorgimentale diciamo di sinistra nella misura in cui per questa parola del consenso al loro avevano molto perché non parole che si riempivano
Di grande forza infatti che retorica e secondo una radice più profonda sulla quale vorrei soffermarmi un momento il giornale nasce
Per questo episodio straordinario del stelle sì Carai con un giornale di fondo popolare
E rimane sempre la sua storia un giornale popolare il che è tipico di una parte dei giornali italiani ma non gli altri
E assomiglia il Carlino per esempio alla stampa o al Messaggero due giornali due città diverse Torino o Roma che hanno avuto questo dice i giornali popolari stampa attraverso il perito in così chiamava Gazzetta Piemontese
E lo differenzia fortemente regionali diciamo di grande aristocrazia di intransigenza borghese il primo dei quali è il Corriere la sera
Che nasce come giornale di una certa classe nuova che è quella che domina paritari industriale
Ed è un giornale che non sarà mai popolare nel senso che non sarà mai radicato come il Carlino nel vivo di una regione come il Messaggero nel vivo della vecchia Roma
E la vecchia Roma di Ernesto Nathan come la stampa nel vivo della Torino giolittiana
Sono tre esempi di giornali
Di tradizione di fondo popolare che poi sopravviverà questo fondo
A tutte le variazioni che saranno complesse e tormentate del pacchetto azionario
E della vita politica del giornale
I frullati che adduce l'Ave centosette rappresentano un po'la fine di questo mondo
Anche un tantino mitologico e fantastico in cui si era mosso il primo Carlino
Giornale che si era aperto alla cultura
Che aveva avuto accanto alla collaborazione di Carducci quella straordinaria di Pascoli
Che non a caso celebrerà Carducci nel numero del mille novecento
Sette
E attraverso Carducci e Pascoli si era aperta tutta la cultura bolognesi Panzacchi Severino Ferrari
Che la prestava in quel momento una specie di isola dalla cultura tradizionale classica contro la devastazione dannunziana
E il razionalista che avanzava
E il Carlino ad una grande funzione di supporto all'Università di Bologna nella resistenza alla cultura italiana dalla grande cultura italiana contro l'irrompere contemporaneo del Decadentismo dell'irrazionalismo
E non è senza significato che sia stato il carovita primi del secolo ripubblica in un volume ormai introvabile intitolato Carducci e Croce il meglio
Che organizzò il pranzo di riconciliazione la vecchia sede di piazza Calderini Fra Carducci D'Annunzio i due uomini che non si potevano sopportare
E che rappresentavano due indirizzi della letteratura e della cultura italiana completamente diverse
No il pranzo pure il duo nel treno
Il libro è stato pubblicato il mio novecentosessantasei per il centenario
Della nascita riconosce
E lì è riprodotto questo straordinario ma ignudi questo pranzo
Che fu tenuto la vecchia redazione leggendaria che io non ho visto che non ha visto neanche evidentemente Cangini che ha sei più giovane di me
Che forse non ha visto neanche l'amico di asini perché appartiene a un mondo che non ci riguarda
Che era quella dove si era svolta la leggendaria direzione molto breve come direzione effettiva di Mario Missiroli fra il diciannove e il venti
E in questo pranzo ci fu l'episodio che fu molti di voi ricorderanno molti dei miei vecchi redattori ricordavano anche perché io lo ricordavo sempre la sera in tipografia come Maldini può testimoniare della mela di quando cioè
D'Annunzio si offrì
Di tagliare la mela Carducci che era già molto malato è semiparalizzato
Vi disse maestro vorrei toccare il suo promuove il burbero maremmano di rimbalzo ma è lei è una mela ma quella è una mela
E lei è una mela contro il pomo cui il poeta attribuiva on significato appunto di estenuato estetismo
E il pranzo poi non riuscì mai a risolvere il problema salvo lasciò il Giornale questo orgoglio intellettuale chi ho vissuto intere omettere diciamo della direzione
Di essere un giornale che portava questo precedente ha forse unico in Italia ad aver avuto due grandi poeti a pranzo litiganti e duellanti rimasti tali
Con un titolo d'onore quali reggimenti inglese l'artiglieria portano la pista d'una regina o della regina Elisabetta qualche cosa che apparteneva alla storia del giornale faceva sì che io per esempio
Cosa che mi è capitata solo a Bologna fossi chiamato più volentieri professore che direttore perché il titolo di professore anche nei vecchi inservienti inebetiti porrà fine vecchi commessi
Sembrava per la sua dignità appunto carducciano prevalere sulla effimera attività del direttore e il fatto che io fossi professore direttore metteva automaticamente l'accento sul primo elemento
Piuttosto che sul secondo
Giornale quindi l'ha ricordato il direttore
Che fu favorevole
Fra il due e il nove alla grande apertura giolittiana verso il mondo del lavoro e con la politica che tendeva a scaricare il revolver di Bresci
Cioè che tendeva a bloccare il processo di degenerazione reazionaria della monarchia
Culminata nei fatti di Milano questi del novantotto che sono state improvvisamente riscoperti dall'onorevole Craxi e dall'onorevole Tognoli in questa corsa alla monumento Romania che secondo me dovrebbe in realtà portare a un divieto di fare monumenti per dieci anni in Italia col che daremo un risparmio
Gente alla finanza pubblica ed eviteremmo questa lotta di fantasmi che si agita anche attraverso le evocazioni centenario sia per centenari
Ebbene mille novecentonove una data che non segno a caso perché la storia di questo giornale la storia complesse drammatico per tutta la storia italiana non c'è niente di facile nulla di coerente
Nulla di levigato le superfici sono aspre i contrasti per fra nel mondo e la proprietà sono stati profondi la storia delle proprietà dei cellulari e tutta da affrontare solo chi diciotto anni l'ha vissuta come me ne conosce gli abissi insondabili
E le difficoltà che sono superiori o non inferiore a quella più aspra battaglia politica
E infatti un colpo di mano
In realtà segnò la fine di questo giornale riformista
Democratico repubblicane già ante ai libri che una repubblica bonaria carducciano
Questo giornale aperto a sinistra sempre nei limiti della sinistra giolittiano il quale a un certo punto aveva appunto direttore Pio scritti grande studioso di Giuseppe Ferrari
è rimasto sempre fedele al federalismo repubblicano
Nel novecentonove cioè il colpo di mano della maggioranza il giornale
Che faceva parte degli eredi Zamorani
Che naturalmente non riuscirono a controllare nulla come nessun erede avete visto il Corriere la sera avete visto la Rizzoli
Anche senza bisogno della P due
Gli eredi persero tutto
Imponente
E il gruppo che si affaccia all'orizzonte attraverso un'operazione finanziaria rilevante fu quello dell'It su Carey
Che partivano dall'influenza essenzialmente genovese
Perché si legavano l'Associazione Agraria di Bologna
La quale in quel momento avevo un grande peso e sosteneva una politica conservatrice liberale di destra del tutto diversa da quella democratico radicale già anche osso o giolittiana del Resto del Carlino
E che quindi aveva bisogno di portare il Resto del Carlino su un piano di moderatismo liberale più fermo
Più fiero
In cui si inquadrava anche la del resto legittima difesa in un regime democratico dell'interessi collegati ai molti stabilimenti per la riproduzione per lo zucchero saccariferi dell'Emilia che facevano parte del gruppo Eridania
Col centro a Genova
Qui comincia la fase che si può chiamare
Conservatrice o liberal conservatrice del Resto del Carlino
Che termina
Intorno al mille novecentoventicinque perché sopravvive per fino ai primi anni del fascismo con una certa indipendenza
Dallo schiacciante regime fascista che si collega al direttore della marcia su Roma
Popoli coraggio di origini socialiste Tommaso Monicelli poi finito suicida
E fratello della moglie di Arnoldo Mondadori che riuscì a difendere una certa posizione costituzionale legalitaria del giornale appoggiandosi a federazioni finché Federzoni volo chiese conto qualche cosa
Federzoni voi lo sapete figlio di un grande professore carducciano
è un uomo di una certa Bologna Giulio De Francis l'uomo che da ragazzo aveva conosciuto dei caffè di Bologna
Alfredo Oriani che si recava da Casola Valsenio a Bologna e diventò allora il pedagogo di un gruppo di giovani un po'di destra un po'di sinistra
Nazionalistico per Federzoni o giugno differenzi o progressisti singolari come Mario Missiroli che poi alla tradizione di Oriani rimase tenacemente fedele
Tutta la vita
E in questo giornale conservatore la grande firma oltre a quella di Mario Missiroli che non è mai un conservatore
Ma che è un uomo di
Grande capacità dialettica che emerge che io ricordo con più commozione
Per i molti con le molte conversazioni ed ha avuto col figlio su questo Periodo leggi Giovanni Amendola
Se Mario Missiroli che ha avuto molti meriti come tale Scouts
Ne avesse avuto uno solo fu quello di avere strappato alle quattrocento miserabili lire della Biblioteca filosofica di Firenze
Che le consentiva di mantenere neanche la moglie i figli allora Giorgio fra due anni
Era nato nel sette
Piste appare alla miseria della cultura che fu sempre grande in Italia amici quando perché trovo di cultura ricco o non è di cultura
Oppure ricco per altri motivi io non ho mai conosciuto nessun rapporto fra la cultura la ricchezza
Giovanni Amendola
Fu attratto da Mario Missiroli
Passando da quattrocento lire di allora mille cinquecento mille seicento cioè con un cambiamento che volle dire lo racconta nel libro
Una scelta di vita il figlio Giorgio voglio dire la prosperità
Relativa
La casa in via Paisiello
L'abbandono di quella piccola casa in via Scialoja a Firenze dove stava e non stava
Amendola e l'inizio del giornalismo attivo che poi porterà Giovanni Amendola ripercorre la stessa strada che l'altro modo in altro senso farlo io dal Carlino
Al Corriere
Perché lì sarà il capo dell'ufficio romano del Carlino freme novecento dodici
La guerra di Libia e il mille novecento quattordici
E duecentoquattordici il grande direttore di Milano se ne accorgerà e lo porterà al Corriere
Dove sarà il corrispondente romano fino al diciannove quando passerà
Dalla vita giornalisti a quella politica in modo quasi automatico perché Nitti
Di cui Amendola non molto amico lo metterà sottosegretario
Nell'ultimo suo Governo per poche settimane e dopo questo gli aprirà la strada a diventare il ministro delle colonie
Del governo Facta purtroppo solo del Governo Facta
Giovanni Amendola qui a dirlo con coraggio
Fu veramente in quegli anni un conservatore qui la parola usata
A un pieno senso
Giovanni Amendola che poi sarà il creatore dello democratica nazionale
E apriva la via i repubblicani come Ugo la Malfa giovanissimo suo allievo
E a tutto il gruppo di metà dell'attuale classe dirigente del partito repubblicano
Muoveva dalle posizioni de la Destra storica era unica Sogliano
Già che Maldini in quel bellissimo libro di Biondi
Mi ha definito un Rica Soriano
Io potrei stare benissimo insieme con Giovanni Amendola per questo fondo
è il Bettino che preferisco perché infatti
Infatti è solo Petito legata la storia risorgimento dell'unità italiana
Una qualche curiosità per i giovani amici che mi ascoltano
Giovanni Amendola questo ente apostolo della incisivo sarà e l'ho dimostrato il mio libro uno dei pochi che sosterrà il Patto Gentiloni per esempio
Il Resto del Carlino avrà un atteggiamento moderato verso l'alleanza fra cattolici e liberali fondata su quel famoso impegno dei candidati liberali a non votare il divorzio
Egli aveva dello Stato italiano la stessa opinione che aveva al Bertini cui si assomigliava molto del quale fu sempre profondo amico
Quello stato molto fragile
Come e come
Che andava tenuto insieme attraverso alcuni atti di audaci anche
Democratica e politica e quindi per esempio una grande visione di politica estera che fu caratterizzante sempre dell'impegno di Amendola
E l'esperienza del Carlino in questi anni prebellici quando si rompe il mondo di ieri e si apre la fase crudele
Della prima guerra mondiale e dominata da questo tandem è Missiroli Amendola in cui il corrispondente romano emerge perché missioni non è ancora non sarà fino al diciannove direttore è soltanto un factotum è senza veri titoli un redattore capo ombra
Visto sempre in modo accigliato dalla proprietà stimato
Tollerato e alla fine le novecentoventi cacciato dalle squadre fasciste
Per la famosa linea del collaborazionismo per essere stato cioè Missiroli nel Cremlino per un anno l'interprete di quella che fu la posizione di collaborazione fra forze socialiste forze democratiche
Che dovrà ripetersi del ministero Nitti
Ed allora esiliato da Bologna e poi voi conoscete la vicenda Arpinati da un certo numero
Dico soltanto che questa seconda fase del Carlino novecentonove novecentoventicinque vedo un giornale che la forza di gran lunga la sua posizione dice Monia culturale in Italia
Sono gli anni fortunati in cui Laterza pagine il cammino è unica e si impone anche per certi aspetti su quello del Corriere
Sono gli anni in cui tutta la cultura italiana passa attraverso il Carpino
Non più soltanto Carducci e Pascoli che nel frattempo muore
Non più soltanto D'Annunzio che trova più largo posto con le canzoni oltremare sul Corriere strapagati ad Albertini
Ma tutta la cultura giovane italiana
Il gruppo i fiorentini Prezzolini
Papini gruppi romani ciechi
Tutti
Trovano nel cammino il giornale che attraverso la mediazione diretta o indiretta Missiroli anatre
La via
Al più singolare e curioso innesto di tesi
Cioè è un giornale in terza pagina apertissimo anche alla sinistra quanto è chiuso la sinistra in prima e riesce a realizzare quel miracolo
Che poi solo in parte potrà riprodursi dal dopoguerra di un giornale dove Turati Izzy bordi Treves
Cioè il meglio del socialismo italiano collabora
Alla terza pagina essendo in prima pagina antisocialista
E filo liberale conservatore e freddo anche su Giolitti fidato il sostituto di vetture il Patto Gentiloni per cui Giolitti preferì andarsene giornale fortemente interventista quando Giolitti viceversa
Secondo me con maggiore intuito delle cose devo terroristica
Giornale che durante la guerra avrà un ruolo di immediata retrovia delle frontiere sarà per tanta parte insieme concorrere a sera il giornale dei combattenti per essere stata le miglia un po'in retrovia la retrovia del Veneto
Giornale quindi che si trova di fronte al fascismo in questa posizione singolare che essere quello che ha più combattuto il fascismo e diciannove venti più di ogni altro
Quando viceversa il Corriere Fiaccone la lotta al fascismo quando la nazione aperta
Alla prima a servizio dello squadrismo
Il cammino è chiuso nel muro dell'intesa socialisti cattolici nel muro del collaborazionismo fallisce in quest'impresa di estrema genialità intellettuale Missiroli viene esiliato da Bologna bandito dalle squadre
Non potrà tornarvi che molti anni dopo con la mediazione di Arpinati
Il giornale
Assume questa funzione moderata nell'ambito del fascismo ma mai eccita Trichet
Dello squadrismo
Sotto questo profilo è un giornale che ha forse minori responsabilità di altri
Negli anni in cui va la parte impazzava la nazione
O altri favorivano
Imiti d'Italia barbara e dello strapaese
Dopo il venticinque premi cappio
Il duce del fascismo è nativo della Romagna
Gli scavi nel giornale che lui stesso da giovane socialista rivoluzionario massimalista mangiapreti
Avuto dall'amante del cardinale la ritrovata leggere
E quindi si impone la sua graduale sempre più spietata fascisti Zanzi ore
A bloccarle a non considera il tutto si oppone un'altra ombra del fascismo Emiliano fallito il tentativo Arpinati
E grandi che acquista le azioni del Resto del Carlino
E nella sua politica dopo il trentacinque di cauta differenziazione da Mussolini
Se ad opera per restituire al Carlino almeno un po'della virtù dell'antica sulla libertà intellettuale
Ripetendo l'operazione del tredici quattordici un giornale estremamente asservito al fascismo sul piano politico ma con larghe isole di tolleranza in terza pagina
Questo culmina nella direzione di Telese fra il trentanove e il quarantatré in cui se riguardate la collezione troverete fra le file una terza pagina per esempio l'uomo come Luigi Salvatorelli
Invitato a collaborare oppure troverete costante la firma del prete spretato che ha guidato il movimento democratico cristiano ed è stato scomunicato Romolo Murri
Che il cagnolino difenderà costantemente anche spesso con rango di capo
Della redazione romana
E poi la liberazione e poi quella parentesi dieci anni così assurda o quasi dieci anni
Dell'abbandono la testata che era parte di questa storia civile chiedo descritto correre senza infingimenti
Il giornale dell'Emilia
Diretto da professionisti di valore Emery vecchio antifascista poi Giuseppe Longo giornalista di qualità
E Vittorio cicoria mio diretto predecessore grande giornalista della tradizione liberale
E poi con silicone non con me
Il ritorno
Alla vecchia testata Resto del Carlino una volta superate tutti di BTP
E le maglie dell'epurazione che qualcuno aveva ride
Ha girato col nuovo nuovo corre la sera
Altro l'aggettivo la nazione italiana come se potessero nazionale italiano
E il Carlino invece ricupero passo vecchia testate per quel che mi diceva il mio vecchio indimenticabile amico Carlo Pellone amministratore il giornale sia con grandi sia con la liberazione con la Repubblica
Il salto fu
Dice circa venti mila copie trovai Carlino a settanta ottanta mila copie quando ne assunsi la direzione nel febbraio mille novecento
Cinquantacinque cioè trentun anni fa
E lo lasciai per la verità ha quasi triplicato
Quindi ma è così il lungo il periodo che anche i miei meriti diminuiscono
Rispetto alla lunghezza del periodo della trasformazione la Società italiana
Che si sono susseguite in quel tredicenne o che vide non so quanti governa una volta fece il conto
Vide
Quattro Presidenti della Repubblica Einaudi Ronchi segni e Saragat
Vide tre papi
Pio dodici per alcuni anni
Giovanni
Vice esimo terzo il papà della speranza
E Paolo sesto per rumori anni neanche tanto pochi altri cinque cinque
Comma quattro un Papa Pacelli cinque
Con un Roncalli tutti i suoi quattro furono novecentocinquantanove novecentosessantatré cinque con Montini
E vide passare Bologna lodo è scritto in quell'articolo che ho donato al mio amico Biondi
Bologna dalla manicheismo
Della lotta fra il cardinale
E il sindaco Dozza che io vissi dei primi anni
Alla nascita di quella ch'io chiamai la repubblica conciliare che è nata a Bologna attraverso la canonizzazione
Per lo stesso Cardinale Lercaro antico pace chiama di ferro elevato al cittadino onorario di Bologna per iniziativa della giunta comunista nel mille novecentosessantasette io ho visto il tema in questo periodo
Io ricordo ancora quand'era impossibile far sedere i due accanto il cardinale il sindaco il citocromo molto bonario che veniva dal comunismo di tipo francese era stato esule a Parigi
E i documenti più recenti hanno rivelato quanto avesse rischiato nelle spietata epurazioni staliniane
Io capisco adesso solo adesso capito leggendo certi documenti riservati
Quello sguardo
Di Dozza in qui ritrovavo un po'lo sguardo del maresciallo Tito
Un'ombra di terrore
Che derivava dall'essere stato vicino all'esperienza che il modo di fare sopravvissuto anche Togliatti
Suggerendo sempre miracolosamente alla morte
E quindi il contatto
Fra
Il cardinale il sindaco era impossibile al punto che nelle inaugurazione anno accademico che rese grande rito laico
Il Bologna c'era una procedura regolata da quel grande elettore dei miei tempi che fu Felice Battaglia per cui da una porta entrava il cardinale si sente si sentiva
Fai conto nelle prime posizioni dall'altra entrava il sindaco siderali in modo che nel mezzo restava un'isola e i due non si incontravano perché poi il cardinale visiva da quella porta il sindaco riuscivo da quell'altra in quanto la condizione che il Cardinale Lercaro che ha l'uomo di grande ingenuità e di grandi valori pastorale dati nessun cervello politico
Che aveva messo come condizione era che non dovesse stringere la mano
Al Sindaco il che mi ricorda l'episodio a proposito di questo Papa polacco che mi ha raccontato giorni fa Zangheri
Ospiti insieme dell'amico Biasini a Roma che mi ha detto che il borgomastro
Dice la copia conobbe il papà che era il suo arcivescovo per tanti anni solo quando fu fatto Papa Roma perché non lo volle mai vedere Wojtyla
Ha chiesto ovvia si rifiutò sempre di incontrare il borgomastro comunista il sindaco comunista e solo quando venne per l'incoronazione
Nel settantotto ero raccontava venendo in visita a Bologna allorché il nostro comune amico Zangheri era sindaco
Ecco questore il paesaggio di Bologna negli anni Cinquanta cinque MAG arrivai direttore governo Scelba
Vicepresidente del Consiglio Saragat decennale della liberazione io vecchio amico di Saragat che lo invita al Carlino illudendomi che ci fossero ancora gli operai socialisti democratici e riformisti ellenico presidente venga in tipografia la saluteranno ventinove aprirebbero ricordano aveva celebrato la liberazione in piazza per l'invito del Comune era il vicepresidente del Consiglio e una grande figura della resistenza lo porto la vecchia tipografia di via Gramsci
Mentre entra Saragat l'uomo di Parigi che aveva sofferto la fame la moglie che faceva la sartina
Sfuggito prima a Vienna e poi a Parigi certo nessuno poteva discutere sui titoli
Nella Resistenza ci fu silenzio improvviso nessuna mano si alzò
Tutti gli operai si misero a lavorare in modo da non accorgersene
L'unico che lo saluto in quella grande salone fu bionde lo ricorderà
Il e anche Maldini lo ricorderà il direttore della tipografia per un vecchio tipografo si chiamava nonni uomo di grande buonsenso l'unica mano e dopo vi ricordo che a Saragat e dissi beh io avevo sbagliato
Quelli che credevo socialdemocratici erano socialisti in quel caso i socialisti eran più duri dei comunisti
E l'opposizione a Saragat e per i motivi che ben potete capire
E ci volle molti anni perché io potessi portarono il sessantotto in tipografia Ugo la Malfa
E il clima era diverso e allora i democratici erano salutati con rispetto quando ci fu il famoso dibattito sulle regioni fra la Malfa e Malagodi con dieci mila persone al Palazzo di Re Enzo
Quell'età appartiene alla storia italiana come appartengono la storia italiana gli anni di poi i direttori
Che si sono succeduti Bartoli Biagi
E via dicendo di un giornale che ha conservato e concludo questa mia testimonianza
Queste due caratteristiche fondamentali di essere parte delle identità civile di un
Una parte del popolo italiano che alcune regioni italiane
Che non sono soltanto l'Emilia Romagna perché il Cremlino
Compenetrare quasi segui soporoso schema dell'Istat e la Chiesa profondamente le Marche ed è il primo giornale delle quattro capoluoghi marchigiani io posso vantarmi semmai di averlo portato ad Ascoli
Nel dicembre cinquantacinque la sola città della Marca sporca che sembrava così lontana
Dessena attingibilità i miei nemici che lo numerosi allora come adesso da definirlo Spadolini Ascoli per poterla mettere in caricatura e incendia
Ma Spadolini o no Ascoli diventò la terza forza del Carlino e tale è rimasta mentre non riuscì dopo i miei tempi il balzo verso l'Abruzzo perché la Russo non era stato mai dello Stato e la Chiesa
E quindi i confini geografici e storici sono importanti e il giornale penetrò sempre
Nelle zone dove c'era stata questa grande battaglia fra laici e cattolici e si arrestò anche nei ducati dove non diventò mai maggioritario
Perché per esempio a Parma c'è stata un po'semplice o male locale che ha avuto più copie e ogni tentativo poi di arrivare a Piacenza falliva sistematicamente e si opponeva il paesaggio civile diverso di Parma antica capitale con tutti i gusti francesi a quella che era la realtà delle Romagne di cui Bologna è storicamente la capitale anche se noi oggi abbiamo creato questo pasticcio che l'Emilia Romagna con pasticcio amministrativo
Privo di qualunque radice antica storica la verità vera è che il nucleo delle Legazioni l'antica Romagna
Con tutto il bene e il molto male del governo pontificio era legata alla funzione scientifica di Bologna che non si estese mai nessuno moderato nessun Parma e neanche su Ferrara
Caroline quindi
Come parte di una storia
Che la storia d'Italia
Come momento di una regione
In cui si sono consumati forse i fatti politici più importanti dal settanta
Alla settimana Rossi alla guerra
Dove sono dove il socialismo il repubblicanesimo la Democrazia Cristiana che per tanta parte nata con convegni del rinnovamento Rimini
I grandi partiti popolari
Le grandi forze politiche risorgimentali e anche anti risorgimentali
Hanno avuto una specie di culla
Che si riflette tutta
In questa specie di archivio nazionale che la collezione del Resto del Carlino
Non c'è movimento culturale
Recentemente andare prestare il Carrino stavo preparando un intervento per il Futurismo
Gli articoli più significativi di Marinetti erano tutti usciti sul cardinal lasciai un appunto
Sul Futurismo su d'Annunzio su qualunque movimento culturale architettonico politico poetico
Voi dovete pensare immaginare che il Caroline una specie di archivio il grande archivio spontaneo
Che si è costituito così
Perché unicità il figlio la sua storia e Bologna in primo luogo adottato e quindi la cultura
A Bologna
Tramite il Carlino è diventato pane e companatico
Che tutti gli italiani
Speriamo questa è la mia conclusione che lo rimanga
Ringrazio Spadolini della sua testimonianza ammirevole avete sentito parlando del Resto del Carlino cioè restituito nel modo più vivo e affascinante il ricordo di un'Emilia di una Romagna
Insomma di un'Italia che non ci sono più ma se non del nostro sentimento
E senza del quale però non saremmo oggi quello che sia nel bene e nel male seduto accanto a Spadolini vedete Sergio Maldini che da molti anni una bella firmato il nostro giornale e che ha a lungo lavorato con Spadolini direttore all'unico recedere di rivolgere le prime domande
Io sono un po'imbarazzato perché motivamente spiana e ansiosa di dibattiti ma un po'confusionaria qui doveva venire Ron crei e Arrigo levi che sono due illustri editorialisti poi dobbiamo fare delle domande e poi li dovevamo fare dei dibattiti eccetera
Quindi sono mi trovo un po'situazione marginale diciamo ma sono molto felice lo stesso perché io
Ho avuto Giovanni Spadolini direttore per tredici anni e quindi ho una certa conoscenza di Luigi come uomo come giornalista e come scrittore come storico e storiografo eccetera
Oggi quando io vedo Spadolini insieme a all'establishment politico italiano provo un senso di rincrescimento perché mi sembra che luglio abbia un po'ha rinunciato a quell'arresto Croazia della mondo dalla cultura
Sia un uomo prestato ai politici quando in la televisione ci fa vedere spesso con la saletta dove si riunisce il pentapartito E tutti ridono senza alcuna ragione
Io mi chiedo sempre Mark di cosa parlerà Spadolini con Nicolazzi della situazione meteorologica non so
E allora no
Lui
Non si sente remunerato
Quando Craxi andò a firmare il concordato io ho sofferto ad Haiti perché ho pensato l'uomo che ha studiato tutta la vita questi rapporti tra pechinese adesso ci va un Craxi qualunque non sa niente di queste cose insomma ecco
No ma siccome non purtroppo non si può parlare a lungo io volevo chiedere questo nostro direttore senatore presidente eccetera
Noi abbiamo avuto questa separazione fra la classe politica la classe Libera cultura italiana che e un po'anche ingiusta però ci fu anche oggi lo ricorderà con la famosa polemica fra Vittorini e Togliatti orfano famosa per i più giovani di voi non lo posso ricordare fra politica e cultura eccetera è sempre stato un dissidio un o il più o meno latente fra queste due due classi
Adesso io dico questo
è possibile e ed lo ha ripreso molto bene scalpore due tre giorni fa in un fondo la classe politica italiana che nasce nel dopoguerra e di estrazione contadina di estrazione contadina e provinciale
Poi mano a mano che il Paese cresce i favolosi anni cinquanta che oggi molti sociologi indicano occhiali famose
Al bene però ma non si allora così va bene così
I famosi anni cinquanta che molti sociologi oggi indicano come deteriori nella storia italiana erano anni favolosi perché c'era un boom un Paese completamente in crescita
La borsa no molto più di oggi ben più per i cavalli Investimenti era ed è un Paese che non pensava tanto al potere perché il potere andava andavamo tutto molto bene il potere dialogava con se stesso in un certo senso no
Allora tornando al discorso di prima e questa separazione fra classe politica di estrazione contadina provinciale e le altre classi dell'attività italiana
Sia accentua quando la società agricola a una transizione alla società industriale
Mentre le società agricola passa la società industriale e tutte le classi del paese si rinnovano in un certo senso la classe politica conserva una certa imputabilità adesso non occorre fare la famosa distinzione paese legale per esce pure dire spade di chiedere e possibile che tu uomo di cultura noi in Italia
Non possiamo uscire da questa impasse meridionalistica perché quella concezione del potere in Italia è una concezione medie meridionalista non faccio una polemica Antilia anzi sudista eccetera ma dico è una concezione ancora piuttosto borbonica del potere insomma possibile che non riusciamo la FIAT è un organismo mondiale europea di primo ordine la cultura vive non vale anche di primo ordine e i romagnoli che esportano immobili vanno a trattare con gli arabi da mattina a sera sono attivi fortissimi eccetera
E questa classe politica con le piccole astuzie provinciali è sempre lì fra di loro queste cose
Questo patriottismo de parlamentare politico che anche tremendo io vorrei che il nostro amore ci spiegasse e desse un colpo con la sua cultura a questo stato quando diventerà il presidente io lo spero proprio entrare di nuovo
Perché se il governo col dieci per cento però possiamo governare noi col cinque visto che siamo sempre una situazione minoritario ecco io ho finito nato a volte io ho finito per il momento ha finito chiedo grammi di
Le domande che l'amico Maldini mi ha posto sono diverse forme consentite risponde con un certo ordine logico
Anche perché avendo toccato questioni politiche di fondo fosse giusto che questa festa dell'amicizia
Per la Democrazia Cristiana oltre la testimonianza di quello che è stato l'apporto del Resto del Carlino assolutista romagnola italiana porti anche
Ma mia riflessione sulla profonda crisi attuale
Io ho condiviso la polemica di Scalfari il sole il primo politico che è intervenuto nell'analisi dei difetti dei partiti che del resto iniziato trent'anni fa sul Resto del Carlino perché nella trecentosessantadue fece un piccolo gruppetto oggi probabile
Forse il direttore potrebbe trovarne ancora qualche copia i partiti che lo Stato
Che riunire in centoventi centotrenta pagine un dibattito svoltosi all'intera è stata su questo che nel sessantadue Alice nel centrosinistra sulla invadenza della partitocrazia aveva per prima la firma di un uomo
Che adesso perfino l'ex direttore dell'Espresso Zanetti città opponendo dai repubblicani
E chiedendo Jean-Noël sottoporrà all'attore Hunter se non so se l'avete visto i nostri bilanci come se noi che abbiamo i bilanci unici in attivo in Italia
Avessimo bisogno sottoporli a un'impresa che in genere controlla imprese volte al profitto non come un partito volte a una milizia politica ideologica
Mentre condivido quasi tutto quello che dice Scalfari questa differenza fra la classe di origine contadina e la classe di origine industriale non mi pare persuasiva
Nel senso che la classe politica non è né di origine contadina non è di origine industriale ma una classe asfittica perché è soprattutto e soltanto figlia degli apparati dei partiti
Che hanno soffocato gran parte della circolarità tra i partiti e la Società che c'era ancora in tutto il primo decennio della Repubblica
Tanto è vero che questa classe politica quella di oggi è nettamente inferiore alla classe degli uomini che proveniva dal primo fascismo o che si erano formati nella lotta dell'emigrazione politica in tutti i partiti
E il perché non va sulla radice contadino non contadina io amo poco questi termini sociologici e tanto meno su quella meridionalistica o settentrionale pista ancora più pericoloso
Ma ma sulla chiusura
Ormai totale da una ventina d'anni della classe politica gli apporti alla società
E lo stesso Scalfari deve ammettere che io rappresento la sola eccezione lo dice e aggiunge poi con una battuta spiritosa
Io capisco che deve dire perché lei sa che è falso che già io sono a fare inamovibili
E questo non è vero perché uno che è entrato a quarantasette anni la lotta politica cioè un'età in cui pressappoco Craxi diventa presidente del Consiglio è sempre pronto ad uscirne
E quindi non ho mai invocato nessuna inamovibilità
Proprio perché la mia interpretazione lotta politica e di una lotta politica condotta su dei principi
Fondata su delle idee in cui uno porta di Tele fa fermare o se non ci riesce torno a fare l'intellettuale puro perché nessuno potrebbe contendergli
Nei diritto di insegnare
Che mi compete per avere vinto un concorso novecentocinquantanove e il diritto di studiare né quello che molti uomini politici tolgono assoli di pensare
Che in ogni caso il più importante
Allora presupposti presupposto che c'è stato un caso capisco che è un po'poco ma nel Partito repubblicano poi apporti ce ne sono stati anche altri onestamente perché è stato il più possibile un partito aperto
Avuto il trenta per cento di indipendenti le amministrative dell'ottanta
Ha preso uomini del mondo professionale economico lavorativa ragiona che va studiata la questione che ha sollevato bambine che molto importante al di là perfino dello schema un po'rigido di Scalfari
E perché c'è questa separazione così totale fra il mondo dell'industria
Che va avanti in modo prodigiosamente rapito il mondo delle professioni del mondo nel terziario che ha realizzato il mondo recente emergenti il mondo dei quadri e i partiti che non recepiscono quasi più niente di questo e qui la tragedia io danni sottolineo
Poco ascoltate la totale separazione fra i Giovani pazzi
La crisi dei movimenti giovanili in tutti i partiti è la spia di questo e il successo di movimenti collaterali o marginali e parti di tipo Comunione e Liberazione anziché essere esorcizzato con dichiarazioni polemico di iodio sapendo bene che fosse studiato da tutti i responsabili e partiti come ho fatto io
Che infatti non ho mai pronunciato una parola polemica in questo campo anche se qualcheduno neo ingiustamente ricevuta
Perché ho sempre detto fin dal giorno che veniva dal Presidente del Consiglio al primo Meeting dell'amicizia di Rimini nell'agosto ottantuno che di quel numero di giovani che io trovai allora sei anni fa sarei stato ben felice di averli come repubblicani se ci
Lo Stato movimento laico di pari potenza ripari penetrazione nella società
Ma il fatto che i movimenti giochi Sogliano ancora mi limito alla Società Cattolica ma anche a quella laica al di fuori di dimensioni partitiche spesso contrapposti ai partiti
E questo la più grave condanna per noi uomini politici perché non esiste un ricambio di classe politica senza un apporto di giovani cominciando all'università
Tutta la classe politica al potere come mettiamoci l'onorevole Craxi e tutto gli uomini di cinquant'anni sono venuto il momento di versi Tari
Io non voglio dire con questo che c'ero superiori o inferiori ai loro predecessori dico che solo un certo tipo di classe politica
Che si è formata fra il cinquanta e il sessanta in un'elaborazione
Che partita Lusi dall'un mulino e dei vari movimenti cui del resto il mondo cattolico partecipo col peso che ha avuto la Fuci nella formazione della classe dirigente democristiana i Moro e gli Andreotti tanto per non fare nomi vengono dalla presidenza della Fuci
Moro e la medievale ma questo non è per me caro amico ormai un motivo di o condanna
Tu sai che mi odio del razzismo è totale e quando sento usare il Mezzogiorno in termini di disprezzo io ricordo quello che dissi a Milano
Visse a Milano quando dissi mi vanto di rappresentare in Parlamento alla città più meridionale d'Italia Milano che il maggior numero di meridionali ed erano i giorni in cui miei concittadini fiorentini impazzava no per negare agli ex camorristi le carcere di Sollicciano colonia della città che non a caso giustamente normale ossari Dante perché lettiere Ravenna tanto lo trattò male Firenze
Io ho sempre detto a Ravenna di non mollare su questo punto quando nacque un movimento a Firenze per recuperarle cenere di Dante disse lasciata dove sono e venne in visita ufficiale a rivedere
La SpaceX la tomba di Dante che un'ora
La Romania è bene che i fiorentini abbiamo tante in Romagna riuscirebbero a disturbare anche la tomba
Dopo avere cacciato il poeta averlo tenuto in esilio e allora questo è un punto politico importante
La gioventù e allora qui mi consentirà un ampliamento del tema
E lì mi dice perché io metto la testa
Io in qualche modo avendola portato undici con qualche elemento di novità o forse un piccolo aiuto il Partito repubblicano allargare i suoi consensi lo pure dato e l'ho dato perso ceti nuovi perché i voti che ho preso io De Mita crede che gli ha preceduto la Democrazia cristiana questo un'assoluta sciocchezza io ho preso quando preso voti in tutte le direzioni
Preso voti comunisti e socialisti a Milano presso purché i radicali oppresso voti soprattutto possente deputato a prendere voti le schede bianche e nulle
Che sono due milioni e mezzo le schede bianche nulle oltre cinque astenuti e quindi è un parco che non danneggia nessuno e qualche cosa che ottenne in ottantatré certo molto meno di quanto aspirato
E credo che il proselitismo democratico sia giusto però io voglio rispondere con chiarezza la vincolanti
Io sono un critico duro dei partiti la parola partitocrazia la coniò Maranini o coniati quella correndo grazie ai tempi del Corriere Alcamo coniato la Tangentopoli siano tante però non mai avallato e questo mi distingua da Maraini in attacco indiscriminato ai fatti
Ho sempre ritenuto che il sistema italiano è un sistema di partiti che va contemperato col Parlamento
E che la nostra Costituzione la più audace di tutto e fra le costruzioni post belliche perché l'articolo quarantanove fissa il compito ripartiti ciò che non c'era la questione francese né in quella della repubblica di Baudo come attori
Per determinare la politica nazionale come strumenti per determina la politica nazionale sicché io non mi sentirei non mi sono mai sentito
Dimettermi alla testo comunque di avallare iniziative che vadano contro il sistema dei partiti uno può prendere anche il sette per cento dei voti una volta se si rompe questo schema ma io l'ho sempre rifiutato
E ricordo che l'ha sempre rifiutato compari fermezza vero Biasini Ugo la Malfa il quale diceva
Noi siamo partiti del sistema repubblicano e democratico garanti di questa Costituzione che può migliorare ma certo non può essere ribaltata come si dice con tanta leggerezza per fautore della grande riforma che spesso solo fotored impianti chiacchiera
E che denunciano le insufficienze di una Costituzione che ancora per metà tenta di essere attuate in articoli fondamentali
E deve essere attuata prima di essere modificate
E qui voglio dire ancora una parola
Su quello che io come Partito Repubblicano mai come intellettuale anche qui non c'è la minima differenza fra la mia azione politica quella culturale ritengo il nodo fondamentale di tale in questo mentre istituire restaurare il senso dello Stato
Io appartengo alla tradizione Giovanni Amendola per ricordare un eroe del Resto del Carlino che ho evocato
Il quale diceva che lo Stato nazionale unitario e la più rivoluzionaria scoperta la storia italiana
In un Paese che non ha avuto lo Stato per otto nove secoli che ha avuto l'unità di lingue di cultura ma non l'unità politica lo Stato
Lo Stato moderno lo Stato nato dal Risorgimento e confermato dal sacrificio della prima guerra mondiale niente la più rivoluzionaria scoperta
Adesso io avverto nel Paese credo che questo favorisca
Il distacco
Dalle istituzioni in settori fondamentali della vita italiana
Una tendenza alterare questa fedeltà quasi religiosa lo stanco che univa laici e cattolici alla Costituente
E mi voglio riferire a due campi in cui io sono stato sono ministro
E chi io ritengo molto più vicini fra di loro
Di quanto sembri la pubblica istruzione e la difesa
I due grandi ministeri popolari dell'Italia moderna
In tempi e modi diversi non periodo potrebbe con Andreotti
Presidente io sono stato ministro alla Pubblica istruzione nel colmo della contestazione universitaria scolastica
E dovendo assumere responsabilità molto pesanti materie discutibili con un decreto legge che favorì fin da allora il fiorire di ipotesi di vendetta contro di me e poi ripetute se in tante occasioni in campi anche diverse
Sono ministro la difesa
Un certo numero di anni sono stato il Presidente del Consiglio che ha avuto più duri fra difesa sulle spalle perché ha avuto il problema di rinnovare totalmente i vertici militari dopo l'infezione piduista e il problema di mandare il primo Corpo di spedizione tiriamo fuori d'Italia in Libano quindi considero unitariamente questi cinque anni da parte di presidente
E la parte della difesa
La scuola pubblica
E l'esercito di popolo che oggi oggetto di tante superficiali o niente
Sono i due cardini della Costituzione repubblicana
La scuola pubblica
Con tutta la libertà della scuola privata ma non con la parità cioè con la facoltà di tutti i privati di organizzare tutto quello che vogliono in emulazione
Ma non con la sostituzione a scuola pubblica la scuola privata
è uno dei fondamenti dello dalla Costituzione italiana
Un altro e l'eredità risorgimentale
Nei limiti difensivi consacrati nella Costituzione dell'esercito cosiddetto ripopolò naturalmente fa presto Galli Della Loggia dire
Ma il popolo fu sempre colpito accerto quello che ha scritto stamane sulla stampa mi conferma la mia tesi
Sedi i borghesi cercavano tante esenzione dal servizio militare i famosi distinti fino al mille ottocentonovantasei e perché il peso grava tutto sulle classi popolari come di vostro
Come dimostrò la prima guerra mondiale
E il peso poi della prima guerra mondiale nell'unità morale degli italiani e tutto da studiare perché la prima e unica guerra che poi le abbia combattuto voi sapete che in tutto il Risorgimento avrà avuto sei mila morti meno ad una catastrofe naturale qualunque paese in tutto l'arco delle guerre risorgimentali
Quindi il cemento nazionale che per la Francia e la rivoluzione francese
Per noi è stata e lo dice un giolittiano che non sarebbe intervenuto sul posto dal presidente del Consiglio io è stata la prima guerra con ma io qui faccio la questione di principi e la voglio fare perché in questo momento domina il tema delle forze armate ma domina anche il tema della scuola che io identifico la stessa concezione c'è una tendenza in Italia favorita anche da
Correnti cattoliche
Completamente diverse da quelle che hanno lavorato alla costituzione
Ad appaltare sia a scuola sia le forze armate
Appalto
Scuola integralmente libera lo Stato che si limita forze armate adesso è tornato il mito improvvisamente l'esercito professionale avanzato dai socialisti poi respinto
Ho visto che il figlio di Craxi si è dichiarato a favore sull'Avanti il padre non ha parlato
Cosa naturalmente l'esercito professionale che come la scuola completamente libera possono essere benissimo utili in un'Italia che abbia superato un certo stadio oggi lo stadio della cultura e la società italiana è tale che se noi dessimo quest'ultimo colpo lo dico con tutta la schiettezza perché non lo capisca quali sono le questioni di fondo
Che si dibattere in questo evento alla scuola pubblica e alle forze armate di popolo noi conosceremmo l'ultimo connessione che abbiamo attraverso la costituzione con lo Stato risorge bene
è del tutto evidente che di fronte alle polemiche che sono in corso in questi giorni nell'un campo e nell'altro
Di fronte a quella che è stata la collusione fra Formigoni e Martelli materie d'insegnamento o a quelle che sono le le collusioni singolari in materia d'armata professionale
Di fronte a tutto questo noi possiamo trovarci
Davanti a dibattiti estremamente rumorose clamorosi e possiamo anche regalare al Partito comunista come stiamo facendo
L'esclusivo il diritto di difendere questo io la scuola pubblica che frizione liberale per eccellenza e democratica oppure l'esercito di popolo come sta facendo Giancarlo Paietta che parla da patriota italiano
Quando forse per i partiti di centro troppi stanno zitti su queste questioni
Ma questo lo grandi questioni nazionali queste sono le grandi questa azione su cui si misura
L'attaccamento
Delle future generazioni allo Stato perché lo Stato è questo è un sistema di servizi pubblici che non funziona più da noi non funziona la sanità non funziona la scuola e certamente solcata da molti difetti difficoltà il sistema militare e la giustizia sottoposto era bevendo un popolari
Le vendite
Di fiducia le giovani generazioni
Questione tutte le basi delle
Sì della Costituzione tutta
L'indipendenza del giudice
Da ultimo fondamentale del costituente
La scuola pubblica nel e nella parità ma con la tradizione dell'insegnamento pubblico
La sanità come dove dello Stato verso i singoli e non come questo porcaio delle usura che è in corso
Le forze armate
Come forza armata di popolo con tutta l'integrazione
Che si vuole dei volontari Della Lunga ferma ma che debbono fondarsi su un concetto che era anche un concetto educativo e quindi fautori tra esercito professionale dicono ma
Con pochi soldati ma amici ma questo per valori popolari
Se il sentimento e la difesa della patria che il costituente cattolico laico De Gasperi o Togliatti chiamò Sacro non esiste più ma mi chiedo a che cosa serve l'esercito professionale
Che cosa deve difendere l'esercito professionale se per caso nei giovani non ci fosse più il sentimento e la patria
Molto meglio il Costarica
Che ha abolito le forze armate
Oltre o meglio quello che dicevano alcuni cattolici nel quarantasei quando eran contro il Patto atlantico e contro il povero De Gasperi quale io ho avuto molte collo
E del quale detengo in calcoli segreti
Tutti dicevano ritaglia Città aperta monsignor Tardini
Sul quotidiano di crescita certo quelle una politica
L'Italia ha citato una specie di tipo
Dichiarato neutrale
Fuori dal Patto atlantico denuclearizzato
Ma nel momento in cui le stiamo la Società Accident
Ci stiamo con questo sistema di valori che sono i quattro punti che ho ritardato la giustizia la sanità la scuola le forze armate
Questi sono i valori costituzionali non siamo in grado di difendere noi che dobbiamo trasmettere questa Repubblica nuove generazioni se non siamo in grado di difendere gli amici
La nostra Repubblica avrebbe immessi conta
Non è appaltando la scuola dei gestori esterni non è appaltando il piccolo e modesto esercito nostro
A a mercenari tipo il Principe Eugenio di Savoia che si faceva pagare sempre le battaglie prima di combattere questi regolata con chi andare in base al pezzo non è conclusa rinunciare l'Istat pubblica che è stata la grande conquista del Risorgimento che deve dare vita università private libere io stesso ne presiedo una che abbiano lo poi il coraggio di andare avanti raccogliendo i soldi presso i loro iscritti e non gravando sempre sullo stato
Non siamo in grado di rimettere questi quattro punti della vita
Nazionale non avremmo il diritto di guidare questo Paese per molti anni amico De Mita non ci sarà nessun pentapartito che ci salverà dalla resa dei conti
Si pensava lire con qualche domanda del pubblico
Non mi pare il caso Spadolini ora totalmente altro e ha messo una taglia un tale sentimento nelle sue però che la cosa migliore e finire così buona sera