Il commercio delle armi, la politica estera italiana, l'Europa, l'Onu, il PR

L'odierno programma realizzato con documenti d'archivio che stavolta di Ferrari ascoltare registrazione dell'autunno ottantasette da ottantanove della primavera novantuno momenti di vita parlamentare relativi alla presenza delle catene restituzione alla loro iniziativa
Per le politiche diverse sull'al commercio delle armi
Convenzionali nonna all'origine dei vari conflitti presenti attualmente nel mondo le scorte letto innanzi tutto quanto Marco Pannella disse alla Camera il dodici settembre ottantasette durante un dibattito sulla partecipazione
Italiana l'una missione o non al goffo persi con l'ascolterete Marco Pannella denunciare ulteriormente lo scandalo dalla compravendita di armamenti e sottolineare tra l'altro l'assenza di scelte realmente europeista di fronte a determinati eventi al termine riesco trenta invece un altro momento di vita parlamentare del dieci gennaio ottantanove quando a Montecitorio in commissioni
Riunite
Esteri e difesa dei rispettivi ministri Andreotti e Zanone riferirono sugli sviluppi di una conferenza
Internazionale sulla divieto delle armi chimiche su una delle tante crisi internazionale di quel periodo tra USA in Libia da ascolterete anche interventi
Del parlamentare comunista Pajetta della socialista Martelli e di Francesco Rutelli in quel momento parlamentare radicale che ricordo quanto già da tempo
Ha fermato dalla pr in ogni sede sull'argomento
In conclusione riproporremo invece quanto Emma Bonino disse alla Camera ed al tredici maggio novantuno quando poco dopo la fine
Della prima guerra contro Saddam ma in quella sede si discusse una mozione radicale approvata da quasi tutti i gruppi sul commercio delle armi Montecitorio dodici settembre mille novecentottantasette
Il ceto arrivo nel momento in cui
Una iniziativa
Di una notevole gravità sta per essere preda di comprendere se questa iniziativa è assunta dal nostro governo così è un fare o non è la conseguenza culturale e politica in una situazione pregressa creatasi lentamente se cioè signor ministro della difesa andiamo lì per fare o andiamo lì perché siamo fatti Cotti delle nostre capacità di direzione di politica estera e di invenzione dei gesti
Creazione anche di sicurezza e di politica della sicurezza
Certo che se noi dovessimo discutere all'infinito
Se bisogna devono in questo modo si otteniamo in questo modo no di dare più unita all'Europa più unità all'Occidente più unità con l'alleato americano più
Come dire sostegno perfino indiretto fino a martedì
Si è detto anche questo
Al segretario generale dell'ONU il quale avrebbe adesso
Nelle trattative la possibilità anche di minacciare che altrimenti se va male arriviamo oppure Noè arrivano i nostri mamma li turchi gli iraniani si spaventano rivedeva strana cosa del contrappasso
In fondo
Con gli amici liberali
Molto spesso ci sono così poche differenze che gli amici liberali devono trovarle
E allora in genere la lilla differenza ha trovato il piano dello stile
Gli amici liberali allo stile compassato e me ne abbiamo uno esagitato facciamo liscio
Gli amici liberali invece
Sono già pronti per entrare così come sarebbero come dicono di essere della galleria
Delle foto
Dei busti dei volti
è invece proprio oggi viene da Teheran
Viene da Teheran proprio al Governo che in questo momento per loro è rappresentato dal ministro della Difesa italiano
E viene caro amico se consente il ministro Zanone l'accusa di essere lei un pane Learco rifare gli show politici di fare adesso coperta storia dei quattro cinque sei sette pezzi d'Italia naviganti che entreranno nel Golfo fare appunto
Che cosa spettacolo perché pare che sia questo certe noi poi facciamo stamattina nome ci sono io porno show invece che show eleganti però come vede le cose si avvicinano e in realtà se noi dobbiamo credere
Quel che si annuncia nel Golfo dove a decine a bizzeffe adesso navigheranno navi da guerra per proteggere la pace
E cacciamine
Ma che poi però invece gli altri son dragamine con tutta questa bella cosa io dico che probabilmente probabilmente spero
Qualcuno ha anche trovato il modo di far fare quello che noi criticammo per esempio e se è stato fatto a Mogadiscio
Quando da una parte avevamo come cioè il fallimento per regime somalo le sicure i suoi debiti tremendi nei nostri confronti e avendo noi un paio di fantastiche navi da piazzare
Bellissime ultra moderne tecnologicamente avanzatissime ma costosissime e non trovando altrove acquirente
Siamo andati a fargli fare la parata a Mogadiscio con ministro della Difesa e forse Presidente del Consiglio non mi pare ministro degli Esteri che assistevano e mostrava SIAD Barre com'erano belle quelle navi perché è noto
E noto che il settanta c'è Santa per cento per quel che riguarda il mondo militare industriale ma molto di più per quel che ci riguarda
E le armi che produciamo non riusciamo a farle ad imporre alle classi dirigenti che poi probabilmente in base a questo
Il novantadue per cento del terzo mondo la situazione debitoria è quella che è lo sfascio e quello che è le classi dirigenti sono veramente una vergogna
Il presidente Craxi non c'è ma lei che Della sua concreta di Ministro degli Esteri Nitto Andreotti ricorderà vedo sottosegretario Raffaele
Abbiamo ha dato questi aiuti alla Somalia militari molti gli abbiamo dato una volta cento miliardi per la fame nel mondo era l'equivalente di quello che dovevano nota inoltre militari
Quando si chiede a Siad Barre di fare il processo dei cinque uomini politici
Pirata sei anni arrestato e che non processa si impegna col presidente del Consiglio col sottosegretario agli Esteri credo col ministro degli Esteri solennemente a che cosa scarcerare gli no a processare lì e non li processa ancora dopo tre anni e nessuno gli dice nulla perché in che cosa
Questo però c'è ex tornitore terrore certo è passato ad occidente tra virgolette
Padano Gemma in che cosa in che cosa appunto chi importa in che cosa conteniamo aiutarlo perché se non perché appunto in realtà la nostra politica e della difesa e resterà e che facciano i ministri degli esteri e della difesa in realtà poi sono fatte
Dalle strutture sono fatte dalle realtà che si stanno determinando sempre più forte e se ne sia il quarto il quinto Paese produttore esportatore di armi le armi servono a che cosa
Privati al Senato
Il ministro degli Esteri interrompendo qualcuno l'ha anche detto chiama alle armi servono per essere usate cerco la risposta di là
Quindi dell'interrotto era sì sì va be'ma alcuni li usano per non usarle le usano per la pace
Io ricordo
Vecchi dibattiti pensate un po'all'inizio del secolo il di nuovo non abbiamo più solo i palchi bastimenti che partono per terre assai lontane
è un revival della nostra storia ma quella era carne Nonda Cannone quelle da Carmelo industrie d'esportazione abbiamo invece comunque
Un bel suol d'amore in qualche misura che dobbiamo andare a difendere non è la Libia non è aperto fra il Libano dobbiamo andare lì è una mole nero una mole petrolifero lavoro commerciale quello che volete maturo che dobbiamo andare andare a fare cosa
Ecco io francamente ministro del PIL
è ministro degli Esteri non riesco ad attenermi molto in questa storia c'è non mi pare
Che sia tale da potere essere a giustificare come dire una sollevazione pacifista
Credo che in realtà questo è l'epifenomeno è un aspetto siamo fatti da questa storia e tutti ci auguriamo che non sia gravissima
Ma quello che è grave è la solitudine dagli andrei solo se mi consentite legittimamente avete Rutelli la solitudine di quei parlamentari
Che nel settantasette settantotto settantanove ottanta ottantuno vi hanno interpellato dalla solitudine dei ragazzi ha affermato ridicolo senza e con queste motivazioni sono andata in galera ci vanno la solitudine del new deal con la solitudine degli istituti
In realtà costantemente fanno opera che dovrebbe essere di governo comprendere come si governa un settore quali sono gli eventi che questo settore mal governato governato in un certo modo possono provocare nel board
Allora certo personalmente devo anche dire questo che nel momento in cui la prima la prima nazione europea ha deciso di andare lì forse in una trentenne di malizia dove si realizzi si va poi per cui tira e selettiva l'Iran come dicono sarà Virenque Masetti dall'Iraq a questo punto sappiamo chi è che vuole internazionalizzare il conflitto che ha questo interesse ebbene si muoverà non apre ho reagito da federalista europeo
Forse con un tantino come eccesso forse di malizia di tattica o di positività immediatamente la cooperazione politica la riunione ancorché in agosto
E i ministri della dell'azione del Consiglio dei ministri la sede inizieremo di cooperazione politica ponendo le il problema di alcune presenze con bandiera
Europee
Terzo
Avremmo avuto dei no
Ma credo che nella diplomazia ma anche nella politica internazionale a volte il no e la promessa del siti romani
Dimostrare che si crede all'Europa dimostrare dinanzi alla prospettiva illusorio del novantadue per la libertà di circolazione in tema di tutte le cose che ci racconta Latronico e che ci promette realtà
Una gestione una realtà ciecamente antidemocratica dell'Europa aumentando il quantum in Europa e non la qualità e la sua forza sicché a maggiori oneri emozioni funzioni europee
Avremo sempre un Parlamento che non esiste è inadeguato nelle sue possibilità di controllo di legislazione degli Stati Uniti d'Europa dell'Unione Europea
Ma sulla possibilità e quindi questa cosa che è costata al mondo tremendamente quando leggo l'europeismo in voga sul Corriere della Sera da un nostro collega deputato europeo credo che sia liberale ricordo ma è bene che cosa sia oltre che essere quello che in cui si sottolinea che l'Europa va bene che dovrà infatti l'Europa l Europa pessimismo è una stupidaggine
Quando invece pensiamo alla mancanza d'Europa che cosa costi a livello tecnologico a livello morale a livello culturale a livello militare a qualsiasi livello cosa costi questa mancanza d'Europa politica
Noi andiamo lì
Si dice e lo leggevo sul Corriere della Sera Pontebba da questo nuovo vate
Dell'organo declinante di via Solferino dall'interventismo di Albertini Vanea nemmeno la dignità il suono Warner rigore sentiamo ecco almeno lui di fatto avremo nel corso siccome ci saranno molti euro
Dei fax o avremo anche se non coordinata all'Europa no
Avremo l'Europa di l'Europa sconfitta
E si ripresenterà lì dentro nel caos saremo lì ciascuno a far vetrina per far vedere a iraniani iracheni eccola Giovanni quali sono le navi più belle da comprare
Se le nostre o quelle olandesi o quelle francesi o quella inglese questo è il senso del caos della Pan tallonata
Del Golfo che noi andiamo a fare certo io capisco di nuovo riaffiorano vecchie
Vecchie di quanto settanta
Da laici trogloditi
Nei confronti dei cattolici che vogliono trogloditi io che non sono lettera che polemica che sembrano essere quelle prima del mille novecentoquattordici
Fra una sinistra
Al di fuori dello Stato pacifista fra l'interventismo delle classi liberali installa 'ndrine etc la solitudine rassegnata è un po'cinica di Giolitti
In quest'aula ancora per lo meno due anni prima a rappresentare il leader del gruppo radicale il pacifista Murri Romolo Murri in quel momento poi ci sono le convenzioni e le conversioni vengono dal direttore dell'Avanti vengono anche da Romolo Murri e dagli altri ma comunque è stata che la storia il cattolico fuori privo del senso dello Stato della patria
I laici invece
La grande tradizione risorgimentale liberale e repubblicana e perché no radicali e tanta visto che contrariamente a quel che dice il nostro amico Spadolini il più vecchio dei partiti e quello radicale non è quello repubblicano di alcuni anni di tre anni
Ma comunque i partiti risorgimentali che avrebbero il senso dello stato dell'Anita e vediamo in col pubblico
Puntuale come come badate bene
Come Periodo del rapimento e del sequestro del magistrato D'Urso
Montanelli e Scalfari assieme dicevano che era necessario quel marchio d'
Guai se fosse stato liberato lo Stato doveva solo intervenire per accelerare lo scontro con i brigatisti e poi vedere brigatisti e Senzani Yepes ero molto più stato ancora di Gelli e della P due ed è per questo che processo Cirillo non si fa ed è per questo non si fanno tante altre cose
Come ancora lo scorso anno come a Porto Azzurro
A Porto Azzurro anche le bisognava intervenire e adesso Gloria è settimo Cangini Gloria laicali Perale risorgimentale è intervenire nel golf
Ora noi da non violenti non da pacifisti siamo fare siamo aggressivi anche se non violenti la caratteristica del non violento è appunto quello che non può aspettare le condizioni oggettive dalla guerra o le condizioni oggettive della rivoluzione per porre in essere la propria iniziativa ma violento inquinato dalla propria violenza anche esperienza dalla violenza dell'ordinamenti sociali dalla violenta in certe situazioni come queste e deve quindi agire prevenire
Quindi avremmo saremmo stati lieti che l'Italia avesse assunto l'iniziativa per dimostrare la gravità della carenza d'Europa
Per magari andare in minoranza una volta non è il gusto di essere minoranza andare minoranze una volta due tre
Negli organismi comunitari ma accendere finalmente la luce della ragione dell'avvenire della per necessità della comunità attraverso la illustrazione all'opinione pubblica del carattere ciecamente conservatore e anche a livello nazionale
Diciamo masochistico dei riflessi nazionali in termini di sicurezza intermedi difese in termini di lotta di civiltà et ideale è invece lasciamo andare ma questo non lo capisco
Mi piaceva ci sia qui il ministro del Commercio estero anche se il governo devo dire
Perfettamente
Rappresenta perché perché lo confesso che fin quando l'ho visto
Dei capi di stato maggiore
Risponde la telefonata di Repubblica New York dicendo avevo già pronto per quanto andavo in pensione il posto dell'industria militare avrà detto ma mi danno forti o di soldi no diceva poi invece mi hanno offerto un collegio scusi quel collegio Mafai e sicuro e quindi mentre ancora è capo di Stato maggiore sta lì a Nino abbia data dei grandi cose
Si preoccupa è così ma il mondo come dite si fanno concorsi ormai non solo i senatori non solo i deputati e i presidenti delle Corti costituzionali i criteri ora ecco però in effetti ogni volta a me antimilitarista
Questo patto che i nostri capi di stato maggiore per la lenticchia
Di una tipica mio o di una elezione a deputato senza garanzie ulteriori e che molla dico
Quali giusta coscienza
Il valore del loro prestigioso incarico
Lo sanno lo sentono non vale niente
Non rappresentano nulla non l'onore militare le servitù militari di Alfred Binet
Ora le altre che possiamo invocare nella storia nella cultura nella politica addirittura o magari in letterature di destra o di sinistra se ne vanno
Si misurano conoscono il Blair riconoscono che loro non sono l'annuncio di una vedere possibile
Ma sono ormai quanto di più putrido c'è
A livello dell'istituzione così come dire
E così costretta com'è costantemente a vivere e ad essere null'altro che il rappresentante del commerciante di armi e di droga i promotori ustori dico interessati ad ma confesso che quando ho letto sul giornale per un segretario generale della Farnesina
A mio avviso a aveva tutte le capacità per essere come un contenitore per due o tre segretari generali
Della Farnesina della nostra diplomazia allora tradotti altri proporzionalista del secolo che sono restati della storia di cui si occupano solo di storia diplomatica ma in fondo di storia politica di storia della patria di storia della bandiera ma la storia anche della forza del proprio Paese e per un ministero
Forse non solidissimo perché anche loro assetto parlare del congresso della civili queste altre cose purtroppo teatro progettato il ministero Craxi poi si sa in Italia
Quando per la prima volta dal mille novecentoquarantasei
Censimenti dicono i sondaggi dicono che il Governo popolare che il paese tranquillo qual è il riflesso fine febbraio il paese era tranquillo al settanta per cento era soddisfatto siccome però uno è presidente le consigliere di un partito era Craxi a quel punto che imita ha dovuto sfasciare tutto perché se no rischiava l'ottanta per cento lotta perché ci ritroviamo nelle belle acque di adesso ereditato in cui nessuno probabilmente tranne forse il collega al Commercio Estero
Può pensare che l'attuale governo sia di lungo ampio profondo rigoroso avvenire era uno lascia questo
Lascia la Farnesina
Per andare a fare il ministro del Commercio estero che un posto importantissimo lo farà sicuramente il Moro magnifico ebbene te ancora per me è l'ulteriore conferma che ormai questa Amministrazione dello Stato non trova nessun livello gente nell'amministrazione concreta alla moralità dell'amministrazione della giustizia la Morris dello stato e appena può
Va dove
Va nel mondo diciamo del potere politico
Per far scoprire molto probabilmente che i padroni sono la FIAT e gli altri con una vecchiaia e poi gipponi Sarcinelli e tutti quanti vengono ma è un fatto di cultura ci fa paura andrei se è un uomo di governo
Coloro che nel mille novecentottanta hanno presentato quell'interrogazione collega veicoli
Le interrogazioni sulla Manzella sono uomini e donne dei governi coloro che hanno chiesto al governo di non sapere e dal governo di sapere e non hanno saputo allora me certo non mi commuove Rosate
Perché lì è vero
Quanto ceri vecchio nel mondo risorgimentale laico nel mondo cattolico che aveva non mi interessa non mi interessa non ne Rosate innesca il pari né questo Montanelli su queste posizioni
Perché sono riflessi abitudinari furbetti Rosati se non sbaglio è divenuto un un parlamentare
Parlerà parlamentare
Parli la parlamentare dica no
Se ci crede non vada a fare la piatta demagogia
Va alla dichiarazione pose no per il no ma poi si è votato no adesso vedremo aveva preannunciato che si preannuncia la moralità nostra si esprima nel momento del voto
La nei momenti di preannunci capogruppo il voto a altro così col proprio partito ha detto preannunciato
Così ottenuto agganciato quelli del no non tendo a comunisti vorrà di tali quota ai veneti quell'area qua però al momento votato o magari sono stato assente comunque non ho votato no
Con una
Per non votare per tutta la legislatura
Sì sì
Se hai preso questo impegno con gli elettori
Se lo hai preso neanide ovvero i Malfatti
Ne ha il dovere ma lumi per quel che lo riguarda
Ho ritiene di non avere un mandato imperativo vincolante dal suo partito come non ce l'ha agli elettori e comincia allora a non essere voglio dire il tipo classico per Franco tiratore
Cioè la fiducia non ha il coraggio delle proprie opinioni
L'accesso agli atti c'è un grande chiedo scusa per
Già nel comandato dal io credo che a Rosati se votavano l'avremmo saputo nulla l'alto decenni questa era rendita di posizione parassitaria
La rendita nemmeno nelle posizioni cattoliche
La rende le posizioni parassitaria le posizioni interventiste liberali e via dicendo è il consumo del passato
Avevamo il problema dell'organo in questa occasione di dire anche d'accordo nullo Andreotti il ministro degli Esteri sa e noi su questo siamo perfettamente raccordo l'uomo l'ONU l'ONU non rassegniamoci alla fine della sua e alla cultura della Società delle Nazioni ma come già nel libero non potevamo minestra
Ciò deve farci delle sue vocazioni dell'UNIFIL soddisfatti delle vocazioni che venivano quando Necci dice per la prima volta i due grandi sono stati d'accordo fra i cinque ed è la prima volta massimi cominciamo ad inaugurare la serie nella quale i due grandi raccordo sono d'accordo nel non dare conseguenza e poi all'accordo che hanno proclamato agli occhi del mondo comincia la prima la la distruzione finale come sede propria con moralità propria Dell'Oro
Perché non è concepibile lì io mi sarei ribellato subito dopo dieci quindici giorni con tutta la pazienza
La prudenza
Che era necessario che avrà incalzati perché fin quando la Russia l'orso gli Stati Uniti hanno l'alibi del reciproco Boccaccio
E l'ONU accostarli dire una cosa ma quando invece Mosca e Washington si proclamano d'accordo il Consiglio di sicurezza fa una dichiarazione solenne impegnativa allora Elessar ministro degli esteri che in quest'aula
E in commissione noi abbiamo più ripreso
Evocato per esempio quella sentenza della media spetta Namibia della corte dell'Aja il combinato disposto di tre articoli della Carta dell'ONU da quattro anni il segretario generale della Farnesina sa che il siamo andati a chiederli
E la nostra diplomazia dinanzi alla scomparsa dei settantasette divenuti centocinque che chiedono solo la ricerca di leadership nel mondo il mondo diplomatico svolto terzomondismo extra istituzionale
Non glielo può fornire
Avevamo certo essere per loro non si può essere per loro
Alla fine
In UniCredit
Quello che sta per accadere per esempio anche in Africa del Sud in Africa australe
Con l'antifascismo irresponsabile parassitario
Con giudizio grossolano di tutte le realtà con non a caso il complesso militare industriale Reagan
E gli altri che stanno portando a una posizione massimalisti cargo amore dell'ANC sostanzialmente ai contro volta controlli blu contro altre componenti come accadde per il Vietnam
Significa forse che finirà al completo l'Iran Iraq solo quando avremo aperto quello che dal Burundi primi segnali ci sono e al Polo un rito via via fino al fondo coinvolgerà probabilmente in un massacro tremendo
Tutta quanta l'Africa Australe ma
Allora andare non andare eccetera lo condivido in pieno
La posizione del gruppo federalista europea ma solo per un motivo
Esistono situazioni e momenti ai quali si dispone di un paese della sua bandiera delle sue persone
E alle quali l'opportuno e necessario devono coincidere
La moralità della politica e l'opportuno ma questo è opportuno in questi casi deve risultare necessaria
Noi non andiamo ad integrare la presenza europea noi andiamo a testimoniare che il caos delle candele correzioni d'Europa
Portando le nostre bandiere lì come bandiere della concorrenza della nostra industria militare
Di commercio delle armi e della droga EN concorrenza ci dobbiamo essere a quella francese inglese e degli altri questo è il valore oggettivo in termini strategici intermedi gestione di comando dell'operazione avremo cose grottesche risibili perché non vede possibilità di affermare che siamo andati lì
Con un'unità di intenti un'unità di obiettivi e quindi anche unità di comando
Riunione
Quindi sono d'accordo
Son d'accordo nel dire nelle cose che il presidente Rutelli ha indicato anche su beato lui che ogni tanto
Quaranta cinquanta righe riescono a perdere ed è in un modo così mi pare efficace ha espresso sulla seconda pagina del Corriere della Sera alcuni giorni fa sui suoi ceduta
Ma devo anche dire che ancora una volta il presidente Andreotti discuterà pochi altri copresidente piccoli eccetera se continua come da quattro anni cinque sei faccia dire dal mille novecentocinquantatré non abbiamo dibattito sulla politica estera del nostro Paese
Ogni volta Libano libero due
Assad uno due tre quattro cinque ogni volta chiamiamo al governo e anzi questo Parlamento si fa Gloria di riuscire di volta in volta rispondere dei singoli episodi
I dibattiti diventano a questo punto prive di senso il Governo ha tutto l'interesse compagnia comune ad essere continuamente chiamato in casi cause coinvolto e continuamente quindi avere la legittimazione di un Paese di un Parlamento
E si esprime con imprudenza sistematica all'interno del momento esecutivo e della responsabilità esecutiva
Quando noi costantemente chiamiamoli viene con puntualità e serietà e il suo grande mestiere sua grande professionalità politica e tutti riconosciamo e umana e civile
Quando Andreotti lo convochiamo o alla commissione Esteri viene pellicce ma perché
Un conservatore come lui
Sa che questo punto la dialettica
La dinamica della separazione dei poteri servire in modo classico liberale
Se il governo è costretto a fare solo e vuole fare la dichiarazione magari si trova dinanzi a una camera silenziosa che non usa il Regolamento fin quando l'operazione non è andata a termine
E gli chiede conto ogni sei mesi ogni anno all'inizio all'investitura chiede conto di quali sono nel mille novecentottantotto
Le ragioni di una politica estera la gamba avevamo proposto con altri e la Commissione esteri e difesa possano unificate non si è voluta per prete tolta però sappiamo per Bindi esigenze tattiche del momento
Di bottega di botteghini
Come il corso è una triste vicenda di Botteghe botteghini e bagarini
La verità è quella che noi abbiamo nelle nostre interrogazioni corre l'altra obiezione di coscienza
Finora ha ragione Andrea Rispoli chiesta reticenti su queste con l'ostilità curandone l'Italia ma anche a me l'Italia è altrove otto dieci anni fa del Partito comunista e del sindacato
E ci accusava come exempla di essere piccolo borghesi negli anni consapevole delle esigenze di lotta di classe di rinnovamento
Oggi le cose stanno o altro paure
A coloro che sono mandati il nome
Povera lei della patria
Onorevoli a loro ai mille duecento uomini dalle altre
Onorevole a chi lo farà a chi lo chiede ancora
Credo con buona fede
Ma che e la buona fede che sia verso i totem
O verso i caduti
Prevediamo che i problemi della tolleranza della ragionevolezza signor Presidente
Ti costringono a dirvi
Leggete le prime pagine dei giornali
Leggete gli insulti che da vent'anni sono di volta in volta venuti in un primo tempo praticamente solo eredità siamo fierissimo di non essere più soli e sarò ancora più fiero il giorno in cui sarò convinto de per via dei compagni dei comunisti di chiunque altro noi siamo assolutamente superflui sarebbe la nostra vittoria ma dico allora
Assolutamente soli abbiamo ammonito
Sulla crescita gravissima della criminalità della finita nutrite dall'ideologia proibizionista
E sulle arguire sulla droga le realtà li avete era la le primarie italiane allora il confronto drammatico del nostro paese in Europa proponente queste e noi siamo a nostro modo in parte solo in parte consentirne responsabili
Essendo gente di ragionevolezza e di rigore
Essendo gente quindi di governo di avere tollerato di apparire come agente di opposizione di minoranza
Tenta di protesta e non di proposta in genere l'urgente
Amministratori
Il potere ma che hanno smarrito probabilmente hanno smarrito la fiducia in se stessi
E anche la fiducia perché l'opera ragionevole di governo delle situazioni e delle idee comporta voterò quindi
Presidente
Il retaggio del Governo come è evidente contro la fiducia non essendo mi fido non mi associo alle proteste contro il fatto che sia stata posta la fiducia l'istituzione deposto contro di voi contro la maggioranza che bisogno c'è io su questo sono in dissenso con premi comunisti
Altri compagni DP le accuse a un governo che pone la fiducia affari suoi ogni volta il governo pone la fiducia la pone contro i possibili senza ognuno dalla parte della maggioranza
No e dei suoi membri quella ponete contro i socialisti contro i cattolici i democristiani contro gli altri
è una dimostrazione di debolezza vi volete risolvere i vostri problemi all'interno e questo amaro ti vuol dire che le ragioni delle opposizioni sono forti e grandi sarebbero maggioritaria senza il ricorso legittimo e quindi da rispettare fino in fondo perché lo pagherete politicamente
Dal strumento del fiducia che costringerà poi finalmente a vedere quanto nell'eros Rosati della situazione vi sia di moralità politica seria e non irresponsabile e demagogico grazie
Grazie a lei onorevole ma
Così dunque Marco Pannella alla Camera il dodici settembre ottantasette durante un momento di dibattito sulla partecipazione italiana ad una missione ONU NATO dal Golfo Persico
Il prossimo documento è invece di due anni dopo da da gennaio ottantanove quando in commissioni esteri
Difesa per la Camera i ministri Andreotti a Zannone riferirono sui sviluppi di una conferenza internazionale sul divieto delle armi chimiche su una delle tante crisi nella Mediterraneo tra USA e Libia cari ascolterete anche interventi dalla comunista Pajetta del socialista Martelli
E di Francesco Rutelli in quel momento parlamentare radicale dalla gruppo federalista europea
Presidente colleghi sabato scorso si è aperto a Parigi
Il dibattito sulle armi chimiche nella conferenza indetta dal Governo francese d'accordo con quello americano
L'obiettivo che vorremmo che fosse raggiunto in quella sede non è soltanto il rafforzamento del divieto dell'uso di tali armi previsto dal protocollo del mille novecentoventicinque
Ci attendiamo soprattutto che da Parigi scaturisca un impulso politico per la concussione entro quest'anno dei negoziati in corso a Ginevra sull'interdizione globale delle armi chimiche
Il governo sostiene da tempo e con coerenza un completo ed urgente disarmo nel settore
Ed ha sostenuto questo obiettivo anche quando altri Paesi erano forse meno attenti alle possibili terribili implicazioni derivanti dalla disponibilità ancora prima che dall'impiego di tale tipo di via il quattro febbraio dello scorso anno mi ero recato assieme al collega che c'era Ginevra
Per invitare la conferenza dell'issare una compiere un ulteriore sforzo dopo quello operato delle due maggiori potenze dai loro rispettivi alleati sugli euromissili
Per eliminare sollecitamente quest'altra categoria di armamenti sotto certi aspetti più micidiale di quelli nucleari
Noi abbiamo tutte le carte in regola per farci portavoce di una simile esigenza
Da tempo il nostro Paese ha deciso di non possedere armi chimiche e non le ospitarne intende ospitarle sul suo territorio
Ci siamo pertanto battuti e la battaglia non è di oggi nelle competenti sedi internazionali in particolare nelle Nazioni Unite
Per una piena di legittimazione morale e politica delle armi chimiche
E per un generale impegno a distruggere i depositi esistenti a non produrre mai più questi strumenti di distruzione di massa e ad accettare un sistema di controlli internazionali incrociati
Il governo non ha avuto esitazioni quando si è trattato di condannare gli impieghi specifici di armi chimiche e non si è fatto condizionare da alcun riguardo per le parti responsabili
Così come è stato pronto ad accogliere gli appelli alla solidarietà umana quando si è trattato di assistere vittime dell'uso d'Italia la nostra politica non è stata né ambigua come si pretende da alcuni mesi a maggior ragione ha inteso che intende coprire eventuali complicità corresponsabilità di chiunque soprattutto se si pensa alle implicazioni sul piano del terrorismo alle quali ha fatto riferimento a Parigi il segretario di Stato americano Schulz questa nostra posizione non ammette alcun tipo di speculazioni
Va da sé che qualora venissero provate le accuse circa un ruolo di destabilizzazione anche attraverso l'acquisizione dell'armamento chimico
Non avremmo alcuna esitazione a condannarle a trarne le dovute conseguenze sul piano dei nostri rapporti
Ciò detto essere politici significanza è saper prevedere forse sarebbe stato meglio che molti governi si fossero mossi per tempo nel prendere in considerazione i rischi dirompenti della proliferazione orizzontale di quella che viene oggi definita l'atomica dei poveri
Ed avessero conseguentemente maturato una consapevolezza capace di imprimere maggiore slancio al negoziato in corso da troppo tempo a Ginevra
Per parte nostra non abbiamo mancato di fornire contributi concreti proprio sul punto più controverso del negoziato in corso che riguarda il sistema delle verifiche
Un esperimento ispettivo svolta a metà dicembre presso due impianti industriali italiani da un gruppo di scienziati di vari Paesi
Che già avevano ottenuto un foro internazionale a Roma nel maggio scorso ha consentito di trarre di rilevanti indicazioni circa le procedure e le modalità delle ispezioni
Il gruppo di scienziati internazionali ha affermato che il metodo sperimentale e praticabile
E che è un regime efficace di raccolta di dati di verifiche ed ispezioni senz'altro possibile fornendo al riguardo suggerimenti che ci proponiamo di sottomettere all'esame della Conferenza di Ginevra
Proprio queste conclusioni rafforzano la disponibilità del governo italiano a compiere tutti gli sforzi possibili
Per individuare soluzioni pertinenti che a raccogliere qualsiasi modalità di verifica rigorosa ed ispezione inclusiva che risulti accettabile anche agli altri Paesi
Ripresa appunto del metodo sperimentale da noi per primi rilanciata nel corso del negoziato di Ginevra ha contribuito a far maturare da parte dei principali Paesi che dispongono di un'industria chimica l'impegno ad effettuare dei prossimi mesi ispezioni sperimentali su scala nazionale
Al fine di verificare sul terreno l'efficacia e la realizzabilità delle disposizioni in via di elaborazione
Sul conto che ha sollevato in questi giorni di rilievi circa quanto risulta sulla natura dell'impianto di rata poiché siamo in presenza di dati che devono essere verificati
Ci riserviamo di riferire quando avremo tutti gli elementi per una congrua relazione al Parlamento
Nessuno in buona fede può dirsi che voglia migliorare o sottovalutare gli elementi più inquietanti dell'atteggiamento della Libia
Mi riferisco in particolare alla dislocazione nei pressi dell'impianto e ad altre condizioni di cui si è parlato molto in questi giorni
Vorrei qui ricordare politicamente che prima e molto più di altri paesi l'Italia ha rallentato supportandone danni evidenti i rapporti economici con la Libia
Pur mantenendo quei contatti essenziali necessaria non dissolvere il dialogo e in ultima analisi le possibilità di un rasserenamento del clima politico in un'area per noi così vicina e così importante
Un punto vorrei ribadire confortato dalla solidarietà delle forze politiche e dal prestigio internazionale acquisito dall'Italia nel combattere senza patteggiamenti o ambiguità all'interno il fenomeno terroristico
Il problema del terrorismo internazionale ha rimesso critico il rapporto con la Libia in un passato recente non soltanto condoni ma con l'Europa intera
Tuttavia abbiamo sempre utilizzato il canale del dialogo aperto e spesso difficili ed anche aspro
Per invitare i Tripoli ad allontanare da sé ogni sospetto di connivenza con le forze del terrorismo internazionale
Abbiamo detto a Tripoli che l'ospitalità politica o anche fisica ad Abu Nidal non aiuta certo gli sforzi per un tipo diverso di convivenza nel Mediterraneo
Nei rende più credibili segnali d'interesse del governo di Tripoli ad una riduzione delle tensioni internazionali e alla ricerca di cooperazione di consenso fra i paesi di quell'area e al di fuori di essa
Il recente disastro aereo nel cielo della Gran Bretagna in cui gli Stati Uniti hanno pagato il prezzo più elevati in termini di vite umane
Deve indurci a non abbassare la guardia nei confronti del terrorismo internazionale senza portarsi peraltro ad indulgere in conclusioni affrettate o non sufficientemente documentate essenziale saper sfruttare ogni occasione ogni spazio libero per cercare di isolare il fenomeno terroristico e a me sembra che il recente contatto iniziato a Tunisi
Tra gli americani e il loro per rappresenti un elemento molto importante per serenamente o dei rapporti all'interno del mondo arabo
Così come sono convinto nonostante che altri la pensino diversamente che tutto ciò che contribuisce a mettere dell'armonia nei rapporti inter arabi giovi ad Israele
Consentendogli di vedere i problemi della sua sicurezza per il cui consolidamento tutti dobbiamo impegnarci in un quadro ben più consistente di quella attuale
La politica italiana lo ripeto non si lascia fuorviare da episodi contingenti risponde ad un disegno di coerenza questa coerenza e incontestabile nei punti essenziali che ho testé evocato
Dal bando globale delle armi chimiche nostri rapporti con la Libia e dalle condizioni generali di stabilità e di progresso dell'area mediterranea
Sul primo tema quello della sollecita conclusione del bando globale delle armi chimiche
Sarà necessario un ulteriore lavoro di approfondimento anche a livello tecnico indispensabile a questo fine che gli Stati e la loro larga partecipazione alla Conferenza di Parigi è incoraggiante
Imprimere un impulso politico decisivo alla futura Convenzione volta stabilire un regime completo e definitivo di interdizione
A questo proposito un impegno particolare spetta ai Paesi industrialmente più avanzati
Perché si astengano dal fornire tecnologie suscettibili anche se non sempre la distinzione è agevole di promuovere la proliferazione della morte silenziosa
Non attraverso iniziative isolate ma soltanto rafforzando l'ordinamento internazionale si potrà salvaguardare la pace e si potranno prevenire azioni suscettibili di porre a repentaglio l'incolumità delle popolazioni civili
La Conferenza di Parigi è tuttora in corso ma essa ha già fornito dati incoraggianti e costituisce un'occasione preziosa creata dalla diplomazia internazionale per scoraggiare iniziative unilaterali
Essa si ostina si auspica potrà fornire indicazioni in materia di ispezioni di sanzioni contro l'inosservanza del divieto di uso di armi chimiche nonché di poteri ispettivi delle Nazioni Unite e del suo segretario generale
Dichiarazione del ministro degli Esteri Shevardnadze cerca la decisione di procedere sin da ora la distruzione dell'arsenale chimico dell'Unione Sovietica
Ci sembra un fatto importante nella giusta direzione anche se resta tuttora aperto il problema delle verifiche
Ci sembra anche importante che diceva finanziati evocato con franchezza cito tra virgolette il ritardo con il quale l'URSS ha imboccato la via del disarmo ed abbia deplorato anche questo testualmente la mania patologica del segreto certo anche qui ci si rammarica che talune decisioni non siano intervenute prima oggi per per la stampa sovietica sento più aperta che in passato
Giunge a deplorare che una svolta simile non sia intervenuta prima della decisione degli Stati Uniti
Del dicembre del mille novecentottantasette di rispondervi riprendere dopo un'interruzione che risaliva al mille novecentosessantanove la produzione di questi armamenti
Il fatto che le dichiarazioni di Shevardnadze siano state commentate dal Segretario di Stato Schultze positivamente agevola le prospettive di un'interdizione totale
Le armi chimiche a differenza di quelle nucleari non riguardare essenzialmente soltanto le due maggiori potenze anzi interferiscono nel difficile rapporto tra Paesi avanzati i Paesi più poveri
Possono suscitare come rischia di succedere a Parigi una reazione intesa stabilire un collegamento tra interdizione delle armi chimiche di interdizione delle armi nucleari
Con riferimento in particolare all'area specifica del Medio Oriente
Si tratta di due problemi che invece vanno tenuti distinti
E quello non soltanto perché l'arma chimica a differenza di quella nucleare non può costituire elemento di dissuasione essa infatti non impedisce la guerra ma ne accentua semmai gli orrori
Quanto al nostro rapporto con la Libia nel quadro più generale degli equilibri nel Mediterraneo esso si colora di aspetti storici e geografici economici politici e strategici dai quali è impossibile prescindere
La complessità delle relazioni ha sempre suggerito un approccio cauto ma equilibrato graduale dappertutto
Nel mille novecentottantadue noi e non solo noi fummo latori di concreti e desideri di buoni rapporti libici con gli Stati Uniti proposte che non vennero raccolte
Negli ultimi tempi sono venuti da parte libica buoni segnali concreti di interesse ad un miglioramento ad un addio di normalizzazione pur nel mantenimento di note rivendicazioni
Nello stesso tempo alla Libia è sembrata orientarsi verso una politica di riduzione delle tensioni internazionali e di migliore radicalismo sviluppando una tendenza a privilegiare i rapporti di cooperazione ed una ricerca del consenso soprattutto nell'area dei paesi del Maghreb
In tale regione si sta sviluppando una nuova dinamica politiche intesa ad accantonare le divergenze evidenziata dal vertice dei capi di Stato dei cinque paesi magrebini tenutesi azzera Alda nel luglio scorso così è stato tradotto vi sia la Libia
Costi tra l'Algeria e il Marocco ove una prospettiva di soluzione del problema del Sahara occidentale si profila per la prima volta sotto gli auspici delle Nazioni Unite
Così è stato tra l'Algeria ed Egitto che hanno riallacciato i rapporti diplomatici sintomi di un qualche rasserenamento sembra potersi ravvisare anche tra Libia ed Egitto
Siamo convinti che le tendenze testé delineate vadano decisamente incoraggiante
E nell'interesse di tutti recuperare una situazione di stabilità nel Mediterraneo in cui gli equilibri politici e strategici siano preservati e rafforzati e cioè circa interlocutori credibili ed apprezzati
Ma questa nostra politica proprio al Saturday limiti dei mezzi a nostra disposizione
Per questo non abbiamo mai preteso di risolvere i problemi la cui soluzione presuppone invece un ampio concorso di forze internazionali in linea con questa strategia abbiamo sollecitato la sensibilità dei nostri partners europei ai problemi del Medio Oriente abbiamo aiutato a comprendere benissimo che sono uscito dall'orbita si sarebbero potuto superare le preclusione al dialogo da parte dei due interlocutori insostituibile come negli Stati Uniti e l'abbiamo ancora instabile sperando di compiere un giurista che rimuovere gli ultimi ostacoli a coinvolgere nel negoziato di pace tutte le parti interessate
Proprio il risultato più saliente dell'ultimo scorcio del mille novecentottantotto
L'avvio del dialogo tra Washington detenzione ma la giustizia di una politica paziente che sappia guardare oltre l'immediato una politica andando io capace di cogliere la sostanza delle cose utili ci ha visto assieme ad altri partners europei ad altri paesi impegnato a dissipare dubbi ed esitazioni del nostro principale alleato inoltrata anch'io penso rapina spingere per il dialogo continua perché su quel fazzoletto di terra nel quale continuano oggi due popoli divisi da romantiche
Si realizzi finalmente la pace che costituisce anche la grande nostalgico di noi tutti e non soltanto delle parti direttamente interessate continueremo a mattina a lavorare in questa direzione la certezza che l'assoluta aumentare l'appetito del Parlamento via dal faticoso cammino della pace ultimo interrotta appassionata responsabile contributo grazie al ministro alla al ministro Zannoni ventre l'episodio militare deve probabilmente ritenersi concluso
Permane la legittima preoccupazione per le sue possibili ripercussioni
Anche sul processo di pacificazione mediorientale
Va pertanto ribadita dopo ha fatto il Governo nella riunione del Consiglio dei ministri la generale esortazione ad evitare ogni inasprimento della tensione nel Mediterraneo e su turbare bella rinnovata ricerca di interlocutori
E di modalità per mantenere e sviluppare le più favorevoli prospettive di composizione delle controversie delle tensioni nell'area si dovrà peraltro anche dissipare ogni eventualità di nuove minacce
In particolare la più attenta sorveglianza deve essere esercitata contro ogni rischio di recrudescenza di manifestazioni terroristiche
Di fronte ai segnali di inasprimento della tensione nel Mediterraneo
Il ministero della Difesa ha doverosamente ha effettuato una valutazione dei vari sviluppi possibili ed è l'eventualità di minacce per quanto attiene al territorio nazionale dalla navigazione
Sono state impartite alle disposizioni per incrementare la sorveglianza aerea e navale
Con particolare riferimento alle isole minori e dalla Sicilia
Utilizzando le forze ivi dislocate attuando provvedimenti di adeguamento delle difese in alcuni settori in relazione alla diverse eventualità di minaccia
In questo quadro
è stata intensificata la vigilanza costiera da parte dei comandi della regione militare interessate con il concorso dei mezzi aerei e navali dei carabinieri della finanza dalla polizia della capitaneria di porto
è stata incrementata la disponibilità dei mezzi per la difesa aerea
Rafforzando il dispositivo di intercettori sulla base di Trapani costituendo una cellula di intercettori su quella di Sigonella
Sono stati istituiti dispositivi per la sorveglianza ero navale del Canale di Sicilia a mezzo di voli diurni da Vieri Breguet Atlantic e il pattugliamento navale con Corvette fregate
Sono stata impressi emanate disposizioni per l'eventuale rapido flusso di altre forze per la protezione del territorio nazionale qualora l'evolversi della situazione lo rendesse necessario
Se ha trattato in sostanza di un complesso per il prato di misure intensa potenziare le nostre capacità strettamente difensive e tali da non poter essere fra intese da parte dello Stato libico
Anche nell'ambito della cooperazione fra alleati sono state adottate varie predisposizioni difensive
Nel quadro dell'intesa tecnica recentemente stabilita fra Italia e Francia è stato attivato dallo Stato Maggiore della Marina la procedura prevista per lo scambio di informazioni ed intenzioni
Nel quadro della NATO lo stato maggiore della difesa avviato i contatti opportuni per ottenere la copertura radar a mezzo di aerei Awacs di cui com'è noto la difesa italiana non dispone ancora impropri per quanto attiene alle questioni concernenti l'impianto chimico dirà basta
Il ministero della difesa si riserva di riferire alla Camera anche sulla scorta di elementi in corso di acquisizione
Onorevole Pajetta non parlerò del qui spione abbattimento dei due Michele
Libici perché credo che qualche cosa ne dirà il collega gruppi abbiamo sentito un diligente letture
Per il esposizione fatta dal governo dall'Ammiragliato può americano e qualche considerazione che avrebbe voluto io spero essere ottimistiche vorrei solo far notare una cosa senza portare via niente Arru
Che era stato comunicato che i due piloti sarebbero stati trasferiti a Napoli per essere interrogati vuol dire
Che un quali che sospetto una qualche idea che tutto non si sapeva fino al quarantacinquesimo secondo non illecite
Adesso dell'interrogatorio dei due piloti a Napoli non sentiamo parlare e soltanto per la versione data da chi era sulla nave dalla quale erano partiti su questo Combat io sul colta dopo molta attenzione con molto interesse
L'informazione dichiarazioni dell'onorevole Andreotti a proposito delle armi chimiche dei negoziati di Ginevra che dovrebbero essere sollecitati dalla conferenza di Parisi qua e non sappiamo ancora se uscirà una risoluzione se ci sarà un voto
Ma che dire il posto in modo drammatico
Anche per la connessione che poi logicamente non poteva non intervenire con la questione del nucleare questa prima essenziale questione che ci ha troppo a lungo
Impiegare il tempo dei nostri diplomatici di quelli degli altri Paesi e dei tecnici noi prendiamo atto Ridley ne prendiamo atto volentieri la posizione del governo italiano è quella della eliminazione di questo o area monumento e dovrebbe
Essere una posizione interviene anche suscitando una partecipazione nella stessa direzione
Degli alleati Ternana
Qui si pone ancora una volta e non sarà certo l'ultima la questione di come noi scegliamo nella se ieri e come siamo nella NATO noi abbiamo una funzione non credo che dobbiamo enfatizzare l'orario non siamo noi che conduciamo il Carroccio poi c'è un problema il proprio apporto dei tre all'Italia e l'organizzazione della liberazione della Palestina
Abbiamo già dato atto che di fatto un riconoscimento c'è
C'è un rappresentante
Una funzione pare ai diplomati sono stati ricevuti ministri è stato ricevuto il Presidente del nuovo Stato palestinesi
Adesso si dice che che non si può riconoscere lo status si sono fatte e de si sono fatti riferimenti a problemi del diritto internazionale bisogna che lo Stato possegga un territorio c'è comune discussione che possiamo considerare ancora aperti
Noi poniamo però una questione Agli dirà o prima che questa questione venga risolti
Al di là prima che si ponga la questione a Costituzione tv un governo della Palestine sia pure in esilio qualche cosa si può fare
Qualche cosa deve essere fatto noi non possiamo considerare quello che è avvenuto
Che importanti sia per l'unità
Sia per il modo con il quale è stato riconosciuto il deliberato dell'ONU e sono state superate quello che noi sempre abbiamo considerato pregiudiziali nocive a proposito il reciproco riconoscimento
Perché abbiamo detto tante volte ai nostri amici per l'organizzazione e la liberazione della Palestina guardate che Israele è riconosciuta per tutti
Siete voi che dovete essere riconosciuti il calcio ma quindi il accettazione della risoluzione dell'ONU che atteso tanti anni prima delle dichiarazioni
Arafat oggi oltre alla situazione ci pone in una situazione di perse poniamo considerare
E non solo possibile ma necessario
Un passo avanti
Che qualche cosa può e deve essere fra ricorda colleghi quello che ha fatto da fra
è un formalità diplomatica persino per qualche aspetto per quelli che vogliono il riconoscimento dello status
Per Fulvio
Comunque la Francia qualche giorno fa dichiarato che la rappresentanza
Dell'olio fa a Parigi viene considerata come delegazione generale presso e il Governo francesi
Qualche cosa
Cioè qua dove molto modesto
E potrebbe essere un modesto patto unilaterale Francia apparato non ma intaccato nessuno delle dirette i figli degli altri paesi della NATO e degli altri paesi della CEI
Perché noi non potremmo riflettere su qualche cosa di simile
E non l'avrei anche paura di dire che immettiamo la Francia sarà sempre meglio imitare chi ha fatto un passo prima di noi che coloro i quali invece si interventi testardi escono in una posizione che noi dobbiamo condannare
Quando è avvenuto il disastro della aereo che qui è stato ricordato Scena mire ha fatto una dichiarazione
Novità parlato di terrorismo donna parlato dei gruppi arabi odiare
Non è neanche lasciato nell'incertezza
Ha dichiarato
Ecco che Arafat ritorna al terrorismo
Io so che Shamir di terrorismo c'è intende ciò riusciamo un antesignano detto i terroristi
Però una dichiarazione si parta non può essere che considera provocatoria negativa noi dobbiamo fare qualche cosa
Che noi permetta in nessun modo i considerarci
Allineati con il Governo israeliano attualmente noi non abbiamo mai chiesto la rottura delle relazioni diplomatiche con Israele
Noi non abbiamo mai chiesto dei gesti di ritorsione ci compiacciamo del fatto che adesso Paesi dell'est prima di tutti l'Unione Sovietica stiano riprendendo le relazioni diplomatiche killer pure perché esordio applicheremo star zitto
Una questione mi pare importante quella dei nostri rapporti con la Libia in questo momento
Noi abbiamo con la Libia se io ho inteso ho non non solo le dichiarazioni ma la politica del nostro governo rappresenta condotta dall'onorevole Andreotti Dei rapporti
Possibili
Non userei il termine di ammicchi ma dei rapporti che ci rendono fra tutti i Paesi di Europa quelli forse più adatti a parlare con questo Paese
Io credo che chi domandati si identifica
Che un ispezione potrebbe Jesus conveniente che delle dichiarazioni che sono state fatte già
Gheddafi spesso vengono resi operativi
Io credo questo non sarebbe una cosa impossibile nel chi offenderebbe di di un Paese che noi vogliamo pacifico e vogliamo anche amico
Non significa ricattare
Non può significare imporre direi ordine offrire una strada a una trattativa
Suggerire una politica di accordato prudenza e di volontà di non rompere
Perché cari colleghi una fabbrica le armi chimiche non è proibito in nessun Paese del mondo non c'è nessun trattato
Che impedisce tanto è vero che ci sono dei paesi i quali dichiarano apertamente che devono distruggere e armi chimiche avranno pure fabbrica io domando perché nessuno di qui si sia preoccupato di sapere da dove sono venute le armi chimiche abbondantemente i impiegate nella attacco degli Iraq contro
Ben queste armi saranno state fabbricate
Questi fabbriche ci saranno lei ispezioni non ne abbiamo mai chieste mai volute non l'abbiamo mai preteso che poi viene smentito ora io credo
Una fabbrica di armi chimiche in più in qualunque Paese può essere evitata
Il problema è però onorevole partiti tutti non quello di dire cominciate a non farne delle nuove poi noi parleremo di quelli che abbiamo già e viene publicae più antichi
Le due cose vanno quanto più possibile messe in connessione quanto più è possibile in una situazione di qui come quei qui come incenso
Non può essere dichiarata una violazione di principi una fabbrica di armi chimiche ma puoi essere e credo dovrebbe essere in una trattativa diplomatica essere considerato un atto o pericoloso un atto che non favorisce quei processi ai quali dobbiamo essere tutti
Totti
I interessa
Ho detto che nessuno ha chiesto dove si erano state fabbricate le armi che adoperato lire a voi mi permetterete data la mia età e ricordi e anche lontani
Piedi repliche dopo la prima guerra mondiale le armi chimiche furono per quello che io so usate soltanto da un Paese che quel Paese ritardi
L'altro giorno abbiamo sentito che i libici hanno denunciato bombardamento con armi chimiche di un villaggio non vogliamo credere i libici
Ma che
Definitivi delle vostre mogli madri nonne
Siano state termosaldate al governo fasciste
Graziani portarseli pirite sono gli etiopici questo mi pare un po'difficile non dico per smentire mi pare difficile persino ricordando comunque questo puramente una parente
Oggi c'è una questione a Parigi
Che vede divisa la platea così numerose e autorevole che pure sentito parole di pace e anche dichiarazioni
Di decisioni che possono essere considerate come qualche cosa di nuovo e di molto importante
C'è un nesso fra i due problemi io non credo che noi dobbiamo negare
Questo nesso
Deve valere per accelerare la soluzione del nucleare non per bloccare la questione
Non si può dire noi aspetteremo per quello che riguarda e armi chimiche fino a quando non sarà risolto il problema del nucleare ma si può dire che se otteniamo di fare un passo concreto di distruggere delle armi di distruggere fa perché che possono pare queste armi chimiche io credo che questo varrà ha da fare pare anche la soluzione del nucleare
Noi neri non consideriamo provocatoria una posizione come quella coloro che questo nesso sostengono perché ha una sua logica non è neanche un pretesto è vero quello che dico
Ma distinguere e fare un primo passo
Che gli impegni ad andare avanti questo è necessario che io penso che noi dobbiamo fare ogni sforzo perché da Parigi
Vediamo una voce che ci sia questo primo passo è stato fatto e noi lo facciamo con la convinzione che gli altri seguiranno onorevole Martelli
Relazione che abbiamo ascoltato sono naturalmente relazione di capra abbastanza interlocutorio poiché a quasi una settimana dallo scontro aereo al largo di Tobruk la dinamica dell'incidente tutt'altro che chiarita
E non esiste un'interpretazione una spiegazione univoca
Se si assume la tesi americana e gli annessi documenti fotografici peraltro di non agevole interpretazione i caccia di scorta alla portaerei che gli avrebbero reagito abbattendo i due MiG libici
Colpevoli di insistenti e ripetute diciamo così provocazione ora per quanto sconsiderate possono essere state le manovre dei piloti libici è difficile pensare che due aerei intendessero attaccare una flotta che vi fosse c'è un effettivo rischio per gli aerei americani opera di pura per la nave ammiraglia americana
Allo stato quindi più probabile della spiegazione autoassolutoria riconducibile la legittima difesa
Più realistica appare l'ipotesi di un eccesso di reazione ispirato ad una logica che preferisce infliggere anziché subire il primo colpo
Mentre non si può escludere l'incidente è vero e proprio e c'è un combinato disposto di reciproci errori di valutazione che ridurrebbero le responsabilità di ordine politico comune del caso tragico dell'abbattimento del jumbo iraniano
Non possiamo dimenticare il precedente assai più grave del Golfo della Sirte
E più in generale ragionando sul più vasto contesto politico della Regione non si può escludere che l'Amministrazione americana mentre avvia collo lp e con le sue recenti posizioni un dialogo che può rilanciare il processo di pace nel Medioriente
Intenda confermare in assoluta intransigenza verso il regime libico le sue velleità de stabilizzatrici e i suoi legami non recisi con il terrorismo con l'estremismo della islamico
Su questo sfondo si colloca anche la complessa vicenda della fabbrica chimica o farmaceutica tirata
Alcuni governi dell'Occidente non soltanto l'amministrazione americana sospettano che quella fabbrica produrrà o posso produrre gas nervino altre micidiali armi chimiche
Il regime libico lo nega ma rifiutando nel modo farsesco in cui l'ha rifiutata i rappresentanti della stampa e le televisioni internazionali la visita la fabbrica indiziata
Ha finito con il moltiplicare non cancellare dubbi e sospetti
Le hanno migliorato la situazione onorevole Pajetta gli interventi alla Conferenza di Parigi tesi a stabilire una connessione tra disarmo nucleare disarmo chimico
Confondendo problemi regionali e problemi planetari armi effettive già utilizzati in guerre intera arabe
E le questioni enormi ma diverso del deterrente nucleare delle grandi potenze ma anche di Stati come Israele il Sudafrica i problemi si complicano delle tensioni si allargano anziché ridursi lasciando qui da parte le questioni del disarmo nucleare che sono un po'essenzialmente legate al dialogo e al negoziato tra le superpotenze è giusto discutere la questione le armi chimiche nella sua specificità così come ha osservato con responsabilità e con prudenza il capo da diplomazia sovietica Shevardnadze
Si tratta di bandire un tipo di armamento disumane barbarico di scoraggiare prevenire la sua produzione ancor prima che il suo impiego attraverso accordi controlli e ispezioni internazionali
Questo impegno ha caratterizzato deve continuare a catalizzare l'azione diplomatica dell'Italia in tutte le sedi idonei così come una ferma e costante ispirazione alla pace nel Mediterraneo e del Medioriente deve continuare orientare un attivo concorso italiano alla ripresa del processo negoziale
Il nostro paese del resto che la maggior parte dei paesi di questo male vuole vivere in pace fuori da tensioni e minacce da provocazioni ritorsioni da attentati terroristici che da rappresaglie militari
Per vivere in pace occorrono mutui garanzie è un clima di fiducia indispensabili alla soluzione dei conflitti vecchi e nuovi indispensabili non affettiva cooperazione per lo sviluppo in tutto il Mediterraneo rotto
Grazie presidente bisogna osservare che per stare proprio esempi molto concreti
Che purtroppo ci si è resi conto con enorme ritardo dei rischi e dei costi della proliferazione delle armi chimiche innanzitutto da parte dell'Occidente
E non si può tacere il fatto che l'Iraq sia stato significativamente attaccato per l'uso delle armi chimiche solo dopo che anche grazie all'uso delle armi chimiche
Aveva condotto vittoriosamente la guerra del corso da parte degli Stati Uniti
E sono fatti purtroppo e debbo anche segnare in questo contesto con la connessa preoccupazione
Che il fatto che gli Stati Uniti abbiano avviato ricolleghi ben sanno che esista un solo trattato la sua intesa internazionale che riguardi non solo come il protocollo di Ginevra sulle armi chimiche l'interdizione dell'uso ma che abbia previsto la distruzione
Dei degli arsenali e quella relativa alle così difficili complicate armi biologiche bene Stati Uniti Iran all'interno delle nelle more diciamo della normativa internazionale che prevede lo sviluppo
Che prevede ricette sviluppo
Hanno riga hanno avviato un programma sulle armi biologiche credo che anche su questo una riflessione oggi per tempo dalla nostra parte debba essere compiuta perché il tema è e dirompente
E dovrei dire anche il signor partiva il ministro della difesa
E che l'Italia ha qualche cosa da da dire e anche da rimproverarsi sotto questo profilo
Io non voglio assolutamente fare la come dire la il nodo per per il nostro gruppo il primo era classe e via dicendo però io vorrei ricordare proprio al ministro Zanone che io presentai nel luglio del mille novecentottantacinque una risoluzione Commissione Difesa non c'era sotto nome
Sulle armi chimiche che prevedeva una serie di impegni molto puntuali da parte nostro Governo e che con un iter che io qui non sto a ripercorrere anche veramente fu Bergognone suo Bergognone uso il governo passo di rinvio in rinvio ricordo noi qui presenti colleghi la commissione difesa fino a chiedere missione in Aule l'insabbiamento di questa iniziativa che aveva un valore tra l'altro che era perfettamente in linea
Ministro Andreotti con le posizioni che l'Italia aveva espresso ma quando evidentemente prevale in particolare nella filosofia l'atteggiamento ecco questa mania dalla segretezza cure faceva riferimento opportunamente cui si riferiva il ministro dietro il sovietico è purtroppo qualcosa è condizione in un modo pesante anche psicologicamente iniziativa politica il il corpo le i vertici le strutture militari
E vorrei ricordare da questo punto di vista che l'Italia si distingue e vorrei anche una risposta su questo nella replica al Ministro della Difesa
Per avere impiegato cinquant'anni ad avviare la distruzione
Antenne nostri
Depositi di armi chimiche quelle immagazzinate dal fascismo iprite fosse Gene acido cianidrico e via e via dicendo fino a due anni fa
Andava molto a rilento era appena temo di sapere a che punto sta la distruzione di ingenti quantitativi di armi chimiche tuttora esistente o se da tutore di di di spettanza del esercito italiano che sono immagazzinate presso il centro chimico-fisico l'esercito ha di Santa Lucia vicino Civitavecchia
Quindi se non dobbiamo ritornare a maresciallo Graziani e all'uso di armi chimiche la parte dell'Italia e trentacinque
E dintorni in Etiopia indiscutibilmente effettuato e forse anche in Libia probabilmente anche in Libia
E se non dobbiamo dare necessariamente creditore ricordo una nota del settembre fino a cento ottantasei che segnalo ai colleghi delle fonti ufficiali sovietiche
Che segnalavano l'agenzia Novosti Dante non è necessariamente il caso Dida ed era un credito acriticamente degenerazione varato meno di di riprenderle in questa sede il fatto che in Afghanistan
Erano stati trovati tutta una serie molto descritta molto analiticamente ce l'ho qua se vuole gliela do signor ministro
E di mezzi bellici utilizzati per la guerra chimica nelle mani
Dei mujaheddin di però di produzione fabbricazione italiana e vorrei anche segnalare perché la cosa assume un qualche interesse purtroppo osservo che da parte di alcuni gruppi
Aerei si utilizza l'ordine di iscrizione a parlare poté parlare del prima espogliazioni anche prima e quindi mi dispiace che non siano presenti colleghi gruppo socialista ma segnalo che il presidente la Commissione affari esteri onorevole Achilli
Il nove gennaio in un'intervista a televisione privata riportato dall'Ansa ha dichiarato testualmente che l'Italia produce armi chimiche
Questo ve lo segnalo perché sarebbe anche il caso di fare una verifica e quanto meno e chiedere all'onorevole Achilli che cosa è successo però non c'è dubbio anche quello stesso cinismo disegno
Titolo stenografico guardarla detto arretrerà in un'intervista ha dichiarato non capisco perché ci si debba stupire la fabbrica di Tripoli
Quasi tutti i Paesi ha aggiunto il senatore Chelli del cui intervento il TG dirette a ha diffuso una sintesi producono armi chimiche produce l'America che le usate al Vietnam anche noi in Italia produciamo le armi chimiche Operazione Valchiria
Bah degna di essere smentita sicuramente ma anche questa interessante da ex tanto pressante da essere introdotta dalla nostra la nostra discussione
No sappiamo pensa che c'è stato Lanza la trasmesso e quindi ho mi è stato dato dispaccio dell'Ansa
Vorrei segnalare anche che quella forma di cinismo commerciale che è stato giustamente denunciato nei confronti nei confronti della Germania per quanto riguarda e io ricordo che alcuni mesi fa i anche di aver letto sulla stampa internazionale degli Stati Uniti ha hanno attacca hanno accusato il Giappone
Di avere fornito forme di collaborazione
A Gheddafi per la costruzione di questa fabbrica di armi chimiche
Be'va segnalato che l'Italia si è distinta anche per mancato sufficiente controllo su una serie di fatti del genitore soltanto ricordarne uno la fornitura le cosiddette celle calde dal protocollo italiano che l'Italia stessa fornito all'Iraq in ordine a alla costruzione dell'impianto nucleare di Tammuz poi bombardato l'aviazione israeliana
Che era chiaramente volto alla costruzione alla realizzazione di armi tutta l'atomica quindi voglio dire che purtroppo e che sono state anche una serie di osservazioni su un certo tipo di collaborazione con l'Iraq di alcune importanti aziende chimiche italiane sono state anche documentate
Quindi in anni in anni passati qui debbo dire che qui noi dovremo stare molto attenti ad esprimerci con leggerezza su questa materia
Questo detto
è ben vero che diverso è il nostro giudizio sulla detenzione e l'uso di tali mezzi da parte di Gheddafi
Perché non ci troviamo di fronte ad un ruolo della Libia che è indiscutibile e lo dico ai colleghi che più hanno a mio avviso non manifestato indulgenza nei confronti di certi sviluppi della situazione mediterranea
La Libia
A anche qui ci sono alcuni atti alcuni atti che sono pubblicati perché sono documenti la magistratura italiana Libia preso delle iniziative non si sa quanto fantapolitica però per dotarsi anche saliti testate nucleari e disporre la tecnologia nucleare
Ha fatto grosse iniziative per disporre di vettori missilistici
La Libia ha preso a proposito di armi chimiche io qua segnalo due fatti perché non sono stati richiamati dalla discussione di di stasera cari colleghi la ci sono consistenti
Dichiara consistenti elementi raccolti circa l'uso di armi chimiche da parte la Libia lanciate
Nel corso del conflitto
Con Richard
E e nella nei giorni scorsi i gruppi di opposizione somala e questo signor ministro degli esteri in particolare hanno denunciato
Che che si appare che si trova su roccia non particolarmente brillante sul versante interno si è recato Diego quindici giorni fa Tripoli e non più tardi di un mese fa una nave con armamenti incluse armi chimiche è pervenuta a Mogadiscio
Nel quadro della o di un'assistenza tecnica militare per stroncare la resistenza del Nord cioè qui abbiamo anche quindi un uso geo politico della distribuzione non dei pani e dei pesci ma di questi strumenti affini qui quindi questo questo quadro signor ministro
Dovrebbe indurci a certa riflessione sorvolando qui perché non è oggi la sede però facendo certamente un accenno al fatto che noi ci troviamo ad avere a che fare con un regime il quale manifesta con molta nettezza la sua posizione in ordine al terrorismo internazionale
E e noi abbiamo oggi il terrorista che ha compiuto quanto meno imputato
Della strage alla sinagoga di Roma che si trova in Libia dove è stato estradato
Dal governo greco e apprezzato la prosecuzione del del governo italiano Farnesina di richiedere immediata estradizione sebbene non viviamo Brown trattato forma il prezzo tra i due Paesi proporremo sapere che tipo di risposta è stata data su questo che tipo di risposta
Darà il nostro Governo nel caso di mancata risposta in questo campo noi abbiamo letto proprio in queste ore le dichiarazioni prendo il Corriere della Sera
Per esempio del di accumulo sa
Che all'arrivo a Tripoli in queste ore proprio dichiara
La Libia resterà una città della solida e forte con riferimento alla presenza di tutti i gruppi
Dell'oltranzismo
Mediorientale me e che anche dati fanno riferimento i sono fatti e però con questi fatti occorre confrontarsi
Quindi noi che pure siamo interessati evidentemente contesto Mediterraneo ad un'evoluzione positiva della dell'atteggiamento libico tra l'altro Commissione esteri era molto ansiosa di ascoltare l'opinione del numero due libico Jalloud che dovevamo ascoltare
E che però per una febbre doveva venire qui a mezzogiorno alle undici e cinquantanove giovato sapere che non poteva venire però a parte questi incidenti di le difficoltà logistiche indubbiamente noi siamo interessati
In pieno ed apprezziamo lo sforzo del governo se condotto con rigore e con una puntualità
A favorire un'evoluzione positiva nei rapporti e nel dialogo o nel mediterranea
Per quanto riguarda la vicenda
Dell'abbattimento dei due aerei libici ci pare assolutamente discutibile più che la ricostruzione dei fatti
Una certa predisposizione ai se non dei fatti che si registra
E quindi non mi esprimo su questo altre osservazioni salvo quella che ci sembra che i i ministri del del della Repubblica che dichiari fanno delle dichiarazioni alla stampa e qui a mero prezzo non entrambe voi sulla vicenda sulla disponibilità di documentazione e servizi segreti
A proposito della esistenza o meno di una di una capacità bellica dell'impianto e non di produzione di lassativi del l'impianto di rata
E poi però ce lo dovete venire a dire quando vede relazione in Parlamento e quindi non siamo convinti queste informazioni voi le abbiate già alcuni giorni e abbia fatto bene avete fatto male a riterrà rilasciate alla stampa
Però se venite davanti al Parlamento
Non ci dovete non dovete addirittura fa un passo indietro se mi è consentito questa l'accusa almeno l'opinione noto gruppo rispetto alle alle interviste che avete rilasciato ai giornali dovreste possibilmente darci qualche elemento in più prendo atto che ci avete
Avete detto ciò dei dati debbono essere verificati di riservate di riferire confido questo avvenga che invece non si fanno un passo in cavalleria tutta questa vicenda concludo
Dichiarandomi pienamente d'accordo il collega Sarti ovvero io credo che tutta questa vicenda dovrebbe indurci ad una riflessione
Politica di prospettiva in ordine alla necessità di guardare alla politica di sicurezza e con particolare riferimento alla situazione del Mediterraneo senza dover far conto sull'arrivo
Di mezzi ecco con loro con tutte le contraddizioni che si portava i problemi che si portano dalla dalle basi della Virginia
Che in particolare all'interno dell'alba all'interno delle forze
All'intero del dei paesi che fanno parte dell'Europa sia la UEO
Sia la stessa comunità
Una riflessione ad un'iniziativa sulla difesa e sulla politica di sicurezza e in particolare con riferimento alla sicurezza del Mediterraneo
E se possibile anche un riferimento alla a possibilità di integrazione sul piano forze navali ci sembra una una questione che non si possa più anche proprio alla luce di tutti questi fatti o di altri invece folcloristici del tipo vera volontà nel nostro Paese di dotarsi di portaerei io o altri strumenti totalmente inadeguati
Rispetto al all'evoluzione della situazione nel Mediterraneo per mi sembra che la riflessione collega Sarti introduceva e anche e qui l'accenno critico collega Pellicano sul fatto che l'Italia purtroppo ne vediamo la commissione certe critiche permesso
Degli esteri che ero echeggiata è unanimemente all'indirizzo del presidente del Consiglio innanzitutto
In questa Commissione a proposito delle nomine dei commissari alla CEE purtroppo il passaggio vi sia consentito questo unica divagazione
I passaggi politici comunitari successivi hanno confermato quanto fossero fondate i timori connessi quanto fossero
Solisti sole solidamente basati quindi mi sembra che la riflessione proprio in un momento come questo sull'evoluzione dello strumento difensivo dalla chiave nazionale la chiave comunitaria che tenga conto dell'evoluzione rapporti est-ovest
E ci si collochi non velleitaria mente in questa evoluzione mi sembra che oggi sia la più appropriata e la raccolgo con convinzione sì
Radicale interveniva
Durante momento di dibattito
Parlamentare in Commissione sull'abolizione delle armi chimiche
Su uno dei tanti momenti di conflitti tra USA in Libia di quel periodo l'ultimo documento che vogliamo fare veri ascoltare in questa circostanza invece delle tredici maggio novantuno quando a Montecitorio venne discussa una mozione presentata dal gruppo radicale per una politica diversa sul commercio delle armi escutiamo quanto disse in quella sede Emma Bonino signor presidente e colleghi sta rappresentante del Governo
La mia parte politica il partito radicale
Non aveva bisogno di un'ennesima guerra per prendere coscienza dei gravissimi rischi connessi all'esportazione di armamenti e di tecnologia bellica nel sud del mondo
Ne avevamo bisogno del mostro Saddam Hussein per svegliarsi dal sonno della cosiddetta non ingerenza negli affari interni degli altri Stati
Sapevamo già quali strage di e conducono le dittature e con una coerenza che oggi rivendichiamo
Abbiamo sempre denunciato sia e dittatori sia coloro che i loro arsenali hanno voluto rifornire
Dunque se per noi radicali la guerra del Golfo era in qualche modo quasi una guerra annunciata
Nondimeno speriamo che lo sciocco da essa causato ad altre parti politiche possano oggi essere messo a frutto
Perché ci sembra che l'unico modo per compensare le norme molo di mole di risorse umane ed economiche ed ambientali consumata nella liberazione del conguaglio sia quello di minimizzare il rischio che simili tragedie abbiano a ripetersi
Ed è questa infatti lo spirito che informa la mozione che oggi siamo chiamati a discutere ed è uno spirito condiviso da più di cento colleghi di quasi tutti i gruppi presenti in questo Parlamento
L'idea di partenza del dispositivo della mozione è semplice
Ovvero la pace il disarmo lo sviluppo sono tutti obiettivi che necessitano di strumenti transnazionali
L'azione di un singolo Paese per quanto ben intenzionata può essere facilmente vanificata da quella uguale e contraria di un altro attore internazionale
Ed è per questo che la prassi consolidata della comunità internazionale e quella di tentare di risolvere i problemi più pressanti nel quadro di regimi multilaterali
Per restare nell'ambito del controllo degli armamenti il Trattato di non proliferazione nucleare la convenzione sulle armi biologiche l'imminente convenzione sulle armi chimiche sono tutti esempi di tali regimi come si vede si tratta di Adele armi di sterminio di bassa ma noi crediamo sia giunto il momento di costruire qualcosa di simile anche nel campo delle armi cosiddette convenzionali
Perché accumulate in grande quantità e di colleghi sanno bene che l'Iraq non è il solo Paese ad averlo fatto
Queste stesse armi diventano di fatto armi di sterminio di massa ed occorre che siano trattate alla stessa stregua
è evidente che non è più possibile consentire che siano solo le leggi nazionali semmai peraltro fossero anche applicati e mi riferisco alla legge italiana votata nel luglio dell'anno scorso è ben lungi dall'essere applicata ma ciononostante dicevo
è evidente che non è più possibile consentire che siano solo le leggi nazionale a regolare il commercio internazionale di armi convenzionali
Tre paesi produttori di armi si rintracciano norme pratiche d'esportazione a volte restrittive altre permissive infine al molte volte pratiche scopertamente promozionali
è chiaro che il mercato finisce per assestarsi sul minimo comun denominatore le regole del gioco vengono imposte dall'esportatore più spregiudicato i cui concorrenti relegano gli scrupoli in soffitta e soccombono alla nota logica del tanto se non esporta le armi io lo fa il mio vicino
Ed ecco un caso infatti che parla da solo
Nel corso della precedente guerra del Golfo quella tra Iraq e Iran ben cinquanta Paesi hanno esportato armi a uno dei due belligeranti ventotto tra cui l'Italia hanno pilatesca mente esportato armi a tutti e due
La sistematica accumulazione di strumenti di morte fatta da Saddam Hussein non ha incontrato quindi nessun ostacolo serio
L'esempio da seguire per costruire un regime internazionale che ponga fine ai trasferimenti indiscriminati di armi convenzionali dal nord al sud del mondo e a nostro avviso quello del già ricordato Trattato di non proliferazione nucleare
Entrata in vigore nel settanta e sottoscritto ad oggi da cento quarantun Paesi questo trattato si basano su uno scambio spicci
I Paesi che rinunciano a dotarsi di armi nucleari ricevono in cambio assistenza e trasferimenti di tecnologia qualora vogliono percorrere la strada dell'uso pacifico dell'energia atomica
Questo modello potrebbe venire applicata ai trasferimenti dei maggiori sistemi d'arma convenzionali e della tecnologia necessaria la loro fabbricazione
I Paesi produttori cioè potrebbero offrire offrire garanzie di trasferimenti di tecnologia civile
Contestualmente alla creazione di salvaguardia per impedirne la diversione a fini militari potrebbero altresì offrirà aiuti economici a quei Paesi che primo rinuncino a dotarsi di armamenti convenzionali sofisticati e alla relativa tecnologia di riducano le proprie spese militari ci conformi non la propria politica interna ai principi della democrazia e del rispetto dei diritti umani
Non ci rendiamo conto naturalmente che in questo caso il compito sarebbe molto più complessa
Perché la questione nucleare relativamente circoscritto
Mentre lo scambio che proponiamo investe una moto molteplicità di tecnologie nell'ora intrecci tra applicazioni militari e civili
Ma il compito di una mozione tuttavia non è quello di preparare un trattato belle fatto pronto per la firma bensì quello di indicare una strada da battere in primo luogo in questo caso dalla diplomazia italiana
E qui l'obiettivo di fondo è quello di comprimere fino ad eliminarla la quota militare dei trasferimenti nord-sud sostituendola con beni e tecnologia di natura pacifica e civile
Ma l'idea di bloccare il flusso di armamenti convenzionali dal nord al sud è realisticamente praticabile
Io proverò in questa sede da considerare alcune delle possibili obiezioni tra le infinite immaginabile
E per comodità le dividerò tra diciamo quelle di Realpolitik e quelle di principio
E comincerò dalle prime
Si può obiettare ad esempio che le esportazioni di armi sono uno strumento della diplomazia e che procurano alleati e clienti tutto ciò è vero
Tuttavia può benissimo scontrarsi con altre priorità
Come quella di evitare che gli alleati ai clienti finiscano poi per me non ero menare loro il gioco magari cambiando protettore
Perseguendo obiettivi del tutto autonomi rivolgendo le armi contro gli stessi Paesi fornitori
Vi sono stati parecchi repentini cambiamenti di campo nel recente passato basterà ricordare l'Egitto e l'Etiopia tanto da far parlare di un vai Ostmark boomer Capo delle Armi dominato cioè dai compratori
Inoltre la politica delle sfere di influenza sembra in piena fase recessiva se non altro perché pare l'Unione Sovietica non ha più le energie e la voglia di continuare questo partito
Il patto di Varsavia è stato appena sciolto Mosca abbandonato a se stessi tutti i suoi clienti compreso ancora una volta l'Iraq
Il venir meno di uno dei due poli riduce fortemente i margini di manovra dei compratori
E a meno di giganteschi passi indietro da parte dei sovietici sembra si apra finalmente la possibilità di acquisire influenza prescindendo dai trasferimenti di armi
L'altra obiezione di Realpolitik riguarda gli interessi
In parole povere esportare armi è una proficua attività economica
Ora dal punto di vista delle singole aziende produttrici ciò è senz'altro vero
Ma resta da vedere se non nasconda diseconomie esterne assai più consistenti e quanto realmente incida sul reddito dei Paesi esportatori
Prendendo i dati del Sipri risulta che undici Paesi Unione Sovietica Stati Uniti Francia Cina Gran Bretagna Germania Italia Olanda Cecoslovacchia Svezia e Spagna coprono circa il novantacinque per cento di tutte le esportazioni mondiali dei maggiori sistemi d'arma convenzionale
In nessun caso questa esportazione arrivano all'un per cento della ricchezza prodotta annualmente nel Paese considerato molto bassa e anche la loro incidenza sull'export complessivo se pur con due importanti eccezioni gli Stati Uniti cinque per cento e l'Unione Sovietica quasi il venti per cento
Nel primo caso tuttavia quello degli Stati Uniti c'è da dire che molti dei trasferimenti si rivolgono nona paesi in via di sviluppo quanto piuttosto a Paesi dell'area OCSE dal canto suo l'URSS sconta la propria chiusura gli scambi commerciali con l'estero e la propria scarsa competitività di fatto oltre alle armi questo Paese esporta quasi esclusivamente energia e materie prime
La controprova di ciò sta nel fatto che l'incidenza dell'export bellico sul prodotto interno non supera lo zero virgola nove per cento
Questi dati trascendono ovviamente dei mezzi di finanziamento
Ma parecchi indizi fanno pensare che le importazioni di armi abbiano un particolare una particolare propensione alla creazione del debito
Nel mille novecentottantanove il presidente della Banca mondiale con a bordo ha stimato che circa un terzo per il debito di alcuni dei Paesi del Terzo mondo più esposti sia da attribuire all'importazione di armi
Un buon trenta per cento delle forniture di armi statunitensi Egitto ed Israele è finanziata cioè dal contribuente americano attraverso crediti che avvengono periodicamente condonati
L'ultimo condono l'ultimo caso riguarda i sette miliardi di dollari a carico dell'Egitto cancellati a seguito dell'embargo all'Iraq nell'autunno mille novecentonovanta
O ancora nel settembre del mille novecentottantanove la Francia aveva acconsentito ad una ristrutturazione del debito iracheno pari a tre virgola sette miliardi di dollari metà dei quali dovuti a trasferimenti di armi
Sono soldi che è facile prevedere i francesi non rivedranno mai
L'Unione Sovietica dal canto suo è sulla carta un creditore netto se solo potesse rientrare di crediti a tutti gli effetti inesigibili
Crediti imputabili in buona parte a esportazioni di armi in Africa e in America latina
E anche l'Italia non è da meno
Non so la dovremo tra ritenersi la flotta quattro fregate sei corvette una nave appoggio ordinata nel mille novecentottanta da Baghdad
Ma davvero non si vede come potremo rientrare dei tre mila cinquecento miliardi concessi agli iracheni dalla filiale di Atlanta della Banca nazionale del lavoro e anch'essi destinati all'importazione di armi
Ma anche senza tener conto di tutti questi sussidi impliciti resta comunque il fatto che il commercio di armamenti costituisce una frazione trascurabile qualche decimo di punto percentuale del reddito dei paesi che li producono ma questa realtà si capovolge completamente se la si guarda dal lato di chi le armi le importa le spese militari di Paesi come Arabia Saudita Siria IVA ieri mentre Lidia Israele non sono mai scese negli ultimi dieci anni sotto il dieci per cento dei rispettivi prodotti interni lordi con punte di quasi il trenta per cento
Dunque per noi non per le singole ditte ma per i Paesi esportatori questi traffici sono un'inezia economica
Mentre per i destinatari sono una tragedia che falcidia il soddisfacimento dei bisogni primari e dello sviluppo
Le critiche di principio sollevano invece tutt'altre questioni
Un regime e ancor più un cartello di produttori si dice sancirebbe una situazione di ineguaglianza
Da una parte il Nord libero di produrre armi convenzionali e di commerciare le al suo interno dall'altra il Sud cui verrebbe negato l'accesso alle tecnologie avanzate e persino il diritto alla propria sicurezza
Ma qui c'è subito da osservare che il Sud del mondo non è un entità indifferenziata
Ma una molteplicità di Stati nazioni retta da governi che non sempre bastano le proprie scelte su pure considerazioni di sicurezza e di difesa
Esistono politiche egemoniche di potenza anche nel Sud
Attuate spesso da regimi autoritari e dittatoriali tali politiche debbano venire assecondate mettendo a loro disposizione il massimo della tecnologia bellica mondiale
Ma così come i singoli stati sono liberi sino a prova del contrario di discriminare tra i potenziali destinatari della propria produzione di armamenti allo stesso titolo possono esserlo gruppi di Stati
La formazione di un cartello anche se da tenere in subordine rispetto alla creazione di un vero e proprio regime sarebbe a nostro avviso comunque un passo utile per agire dal lato dell'offerta per evitare che i produttori soccombono alla logica della concorrenza tra loro sui mercati dei paesi in via di sviluppo
Ma è evidente che occorrono altre misure per agire dal lato anche della domanda perché si tratta prima di tutto a mio avviso a nostro avviso di misure politiche che rimuova non le cause dei conflitti locali in questo senso andrebbero a avviate conferenze regionali modellate sulla conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa comprende cioè capaci di sciogliere i nodi della sicurezza del disarmo e della cooperazione tra gli Stati
Della democrazia e dei diritti umani nella politica interna agli Stati ed è un punto questo esplicitamente richiamato nella mozione oltre a ciò io credo che il nord può offrire un sistema di incentivi un sistema di incentivi come i già ricordati aiuti economici ai trasferimenti di tecnologia civile ai Paesi con un più basso profilo militare e con un più alto profilo di politica interna cioè si tratta in altri termini di allargare gli aspetti di condizionalità degli aiuti dalla sfera economica a quella politica
Si può anche pensare a garanzia di sicurezza negative
Per esempio il non uso delle armi contro i paesi che rinuncino a comprarle a possederne e da altre garanzie di tipo positivo ovvero la protezione ai Paesi sprovvisti di armi contro l'attacco la minaccia di attacco da parte di chi le possiede
Ma torniamo alla questione dell'ineguaglianza ora è indubbio che lo schema qui proposto sanzioni avrebbe una divisione del mondo tra potenze convenzionali estati non militari o quasi
Ma al di là del fatto che queste divisioni è già nelle cose ciò che conta è accettarla solo in via transitoria nel regime di non proliferazione nucleare ad esempio centotrentotto Paesi non nucleari convivono con tre altri Paesi USA Urso e gran bel ampi Gran Bretagna cui viene riconosciuto uno status diverso quello cioè di potenze nucleari
La base per questa convivenza è che la divisione sia transitoria e in effetti l'articolo sesto del trattato chiama le potenze nucleari ad adoperarsi per disarmare
E sembra di poter dire che è una sorta di articolo sei sia già all'opera in campo convenzionale
Si pensi ad esempio al trattato sulle forze convenzionali in Europa firmata a Parigi il diciannove novembre scorso insomma lo smantellamento degli enormi apparati militari dalla NATO e del Patto di Varsavia il vero motore realtà della corsa alla riarmo di questa dopoguerra è cominciata si tratta ora di continuare di estendere questo processo arresto del pianeta
Ma sebbene non manchino le resistenze degli ostacoli mi sembra di poter dire che nelle ultime settimane si siano moltiplicate le prese di posizione a favore delle proposte contenute nella mozione che stiamo discutendo
Ad esempio almeno una parte dall'Amministrazione americana è sempre più cosciente dei rischi connessi all'esportazione d'armamenti
Parlando del Medioriente il sottosegretario Segretaria di Stato Becker ha dichiarata in febbraio che è arrivato il momento di ridurre i flussi di armi in un'area che è già troppo militarizzata
Nel congresso prevalgono però ora atteggiamenti sinistro e c'è da credere che non avranno vita facile le proposte del Pentagono per nuove esportazioni di armi in Egitto ora via saudite
La diplomazia se sovietica sembra decisamente sulla stessa lunghezza d'onda
Il Giappone che è oggi il primo Paese erogatore di aiuti allo sviluppo appena varato una nuova politica che condiziona tali aiuti alle spese militari dei beneficiari
Premi leggendo chi spende meno in armi
Praga né un'amara ex presidente della Banca mondiale del segretario alla Difesa statunitense
Ha proposto che l'assistenza finanziaria al Terzo Mondo si diriga in via prioritaria a quei Paesi che spendono meno del due per per cento del prodotto no della proprio Prodotto interno lordo per la difesa e a livello della grande stampa internazionale sia l'Economist che il New York Times recentemente hanno pubblicato proprio in queste settimane degli editoriali che caldeggiano il controllo internazionale del traffico di armi
Colpisce invece il totale silenzio dei governi europei
Sul questo argomento quasi la cosa non gli interessasse
Un silenzio comunque che il Parlamento europeo ha provato a rompere con la sua risurrezione del diciotto aprile sul commercio delle armi che ha molti punti in comune nell'essenziale con la mozione che qui stiamo discutendo
Ma quel che più conta e che negli stessi paesi in via di sviluppo si stia diffondendo l'urgenza di frenare lo spreco di risorse connesse all'importazione di armamenti
Ed è da questo campo credo che stanno arrivando i segnali più promettenti
Utilizzando un servizio di informazione messo a disposizione di noi tutti dall'inter pares service
Che ha immesso questa questa mozione nella sua rete stanno giungendo prese di posizione da Paesi e dirigenti politici del sud del mondo che sono solidali e confortanti
Voglio ricordare qui gli interventi di Oscar Arias ex presidente del Costa Rica e premio Nobel per la pace
Le prese di posizione di ma Bubu lacca ex ministro delle Finanze del Pakistan
O di Ibrahim al ministro delle finanze della Malesia i quali tutti hanno riconosciuto che le spese militari in gran parte del terzo mondo e chiedono largamente le esigenze di difesa
Ma c'è anche chi come ma Bubu la che sia spinto addirittura ad invocare misure restrittive da parte del Nord
Dunque dai Paesi del Terzo Mondo non arrivano solo critica l'idea di ridurre l'offerta di armamenti arriva anche una sostanziale adesione peraltro espressa recentemente dalla presidente di turno del gruppo dei settantasette
E non posso naturalmente dimenticare in questo elenco di Paesi o leader favorevole alle proposte contenute nella nostra mozione il già ricordato voto del Parlamento europeo su un documento simile
Quello recente dell'Unione interparlamentare e le prese di posizione del governo italiano e in particolare del presidente del Consiglio Andreotti
So che ha già avviato i primi sondaggi presso le Nazioni Unite e la comunità europea
Nel suo intervento ha spero ora se replicherà o se interverrà durante questo dibattito io spero ci possa fornire più precise informazioni sull'atteggiamento dei governi che ha potuto incontrare
Ma proprio perché spesso ha avuto modo di apprezzare le intenzioni del presidente Andreotti
Nel passato nella lotta contro lo sterminio per fame
E per esempio per l'accelerazione del processo di costituzione dell'Unione europea devo anche ricordare che altrettanto spesso queste buone intenzioni non hanno prodotto buone azioni ma si sono arrestate davanti ai prevedibili ostacoli
Anche in questo caso s'si sa bene che sulla proposta di un Trattato di non proliferazione delle armi convenzionali
Si troveranno molte adesioni di massima o adesioni sui principi da parte di una classe di governo internazionale che certamente dopo la guerra del Golfo a
Ancora per un po'di tempo qualche difficoltà a giustificare il trasferimento di armi ai vari sul da Mohssen del terzo mondo
Ma credo che quando si tenterà di trasformare queste adesioni in concreti accordi la lobby costituita dal ben noto complesso militare industriale
E dai tanti regimi militari e sanguinari che l'Occidente sostiene ed alimenta farà di tutto per impedire una sul vera svolta internazionale in questo settore
Verranno utilizzati immagino a piene mani le vecchie Bugie terzomondista e magari o magari verrà invocato il diritto alla liberazione o alla difesa nazionale
In mercanti e gli acquirenti di morte sosterranno perfino che un simile trattato nasconde la volontà dell'imperialismo di mantenere sotto controllo il Terzo Mondo come se magari oggi non fosse sotto controllo
E io penso che il governo italiano
Tante
Persisterà
Se pure si voterà questa mozione se questa mozione sarà approvata
Il governo persisterà e tenterà immagino le strade che sono state congeniali
Negli anni passati nelle vicende passati quelle della diplomazia delegando magari la questione cosiddetti Esperti
Come nel passato questa politica se si segue questa sola strada potrà partorire solo un topolino
Gli esempi sono dietro di noi
Dalle grandi speranze federaliste del vertice di Milano
Siete riusciti a partorire solo quella vergognosa accordo di Lussemburgo che ha vanificato tutta l'opera del Parlamento europeo e di Altiero Spinelli
Dalla grande mobilitazione contro lo sterminio per fame
Siete riusciti a partorire la legge italiana e soprattutto la sua pessima gestione lottizzata burocratica affaristica
Ma per venire a episodi più recenti da una legge sulla carta
Buona per quanto riguarda l'esportazione di armi in Italia è evidente ed è sotto gli occhi di tutti la sua non applicazione da un anno a questa parte
Invito eh quindi questo che il governo sappia utilizzare questo voto se si voterà domani
Il consenso spero unanime di questa Camera del parlamento europeo delle grandi organizzazioni politiche sociali e religiose della grande maggioranza dei cittadini del mondo
Per uscire dalle anguste strade della diplomazia e per investire del problema direttamente subito l'opinione pubblica e la classe politica internazionale finché la memoria della guerra è ancora viva
Insomma io mi auguro che il governo sappia battere il ferro finché è caldo e finché la lobby dei mercanti di morte prima che la lobby dei mercanti di morte possa rialzare definitivamente la testa
Credo che solo allora le strade della diplomazia potranno sperare di produrre qualcosa di accettabile
Per quanto mi riguarda fin d'ora io non annuncio come di consueto in queste Aule
La presunta vigilanza sull'attuazione della mozione
Perché so fin troppo bene quale valore abbiano ormai voti parlamentari
Anche solenni nel nostro sistema politico
L'unico vero e concreto contributo che potrò dare perché anche questo dibattito non produca solo buone intenzioni
E nessuna buona azione
è continuare ad impegnarmi
Per costruire spera in compagnia di altri e tanti altri colleghi
Quella porta transnazionale quella lobby dalla democrazia del diritto del disarmo
Il Partito Radicale transnazionale insomma questa lobby che abbia la capacità di confrontarsi e di opporsi alla lobby sempre vincente del totalitarismo e della guerra
Non ci faremo carico
Di far conoscere agli altre migliaia di colleghi europei dell'Est e dell'Ovest questa iniziativa ci siamo già attivati perché questa iniziativa sia conosciuta in altri Paesi su altri organi di stampa
In altri Parlamenti
Questo il contributo che noi possiamo dare perché riteniamo che la sola via diplomatica il solo voto di questo Parlamento
Non potrebbe produrre quello slancio
Perché questa iniziativa necessità perché non finisca nei cassetti o nel o si perda nei corridoi burocratici grazie signor presidente
Era una registrazione della tredici maggio novantuno con questo intervento ed Emma Bonino pronunciato alla Camera quando in quella sede si discusse una mozione radicale che ottenne l'adesione di quasi tutti i gruppi per politiche diverse sulla commercio delle armi concludiamo che questo spazio d'informazione di riflessione realizzato con documenti d'archivio