L'intervista è stata registrata lunedì 14 ottobre 2019 alle ore 16:45.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Cultura, Immigrazione, Letteratura, Libro, Palermo.
La registrazione audio ha una durata di 6 minuti.
Rubrica
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giornalita e scrittore
Radio radicale si è chiuso il tredici ottobre una nuova edizione del Festival delle letterature migranti che si è tenuto a Palermo e per raccontarci un po'il consuntivo di questa edizione abbiamo il suo fondatore e direttore Davide cava Arrone benvenuto a Radio Radicale
Migliori allora Davide che
Edizione è stata quali sono i valori e i temi portanti che chi è intervenuto e soprattutto chi ha ascoltato i tanti incontri si è riportato a casa
è un cretino che è cresciuto da tanti punti di vista cresciuto secondo lei nel nel programma la qualità
Del lavoro che hanno svolto da Tarantini
Nella direzione tutti del comitato scientifico Terim nel cestino è cresciuto nell'intensità con la quale l'ha citato ha vissuto in questi cinque giorni ci sono stati tantissimi incontri tutti quanti
Partecipati tanti luoghi sono una ventina i luoghi in cui si è svolto il festival cuore pulsante è stato il Museo archeologico regionale
Antonio Salinas che tre anni fa è stato riaperto dopo un lunghissimo restauro luogo straordinario all'interno della città che contiene l'importante collezione archeologica una gola
Modernissima questo cerchio non approvato a raccontare alcuni temi cardine del nostro tempo intanto l'ultima Sarteano neologismo che riflette sulla nostra condizione d'essere l'ultima probabilmente generazione che gode di una disponibilità infinita almeno irresponsabilmente tardi
Di risorse chiede la nostra probabilmente l'ultima generazione del circuito del meccanismo di trasmissione ereditaria di un patrimonio questo sì davvero sterminato
Di conoscenze
E la generazione che segue è una generazione che a dinanzi a scendere un orizzonte naturalmente ristretto fatto anche i grandi paura per il futuro per il cambiamento climatico per di impoverimento reale per i conflitti per aumentano ovunque soprattutto in questo ristretto bacino che caramelle ancora
Teatro di guerra e dunque noi dovremmo provare imparare da loro
Il bagaglio leggero
La leggerezza con la quale che affrontano i tempi provare in qualche modo alla spegnere questa paura con con la conoscenza perché quello che potevamo fare col nostro Festival con una letteratura
Che però vi occuparsi un reale essere cifrario di comprensione per quel che accade
Perché la comunicazione in realtà è un canale vuoto che noi possiamo provare Inquirer o con la falsificazione della quale siamo tutti quanti vittime o invece provare a utilizzare del diverse letterature
Nelle diverse forme in contaminazione tra generi narrativi differenti per riflettere insieme su ciò che sta accadendo l'ultimo tema
è mille quattrocentonovantadue mille novecentoquarantadue con un semplice scambio di cifre non eroghiamo dalla cacciata degli ebrei dal Regno di Spagna e dunque di suicidio che Periodo estremamente doloroso perché dal dalla dalla macchina
Un pezzo importante della popolazione siciliana dopo mille cinquecento anni di vita nell'isola sì trovo improvvisamente costretta ad una deportazione forzata oppure alla conversione altrettanto forzata al tutto ricerche ma era l'ultima cacciata prima erano stati mandati via
A di seguaci dei rischi a Rivaldo i musulmani erano stati sterminati ecco ci sono gravi responsabilità Federico secondo poi tocco agli ebrei comincia un lungo periodo di oscurantismo
Nel mille novecentoquarantadue in qualche modo la storia si ripete con la Conferenza di Wannsee
Alla periferia di Berlino in una vita una quindicina di gerarchi nazisti pianificarono d'assoluzione finale
Io credo che ciò che sta accadendo in questo momento necessiti di memoria
Bene questo e tanto altro è stata questa edizione del Festival delle letterature emigranti che che però come tutti quanti festival Davide in qualche modo cerca di essere di lunga durata che c'è un progetto un progetto permanente che nasce da questa esperienza voi raccontarcelo in chiusura
Sì esattamente come il Festival delle letterature migranti condivida Konstantin soggetti pubblici e privati la sua esperienza quest'anno supereremo il centinaio allo stesso modo nasce una Casa delle letterature declinata al plurale per raccontare le tante contaminazioni tra generi narrativi diretta a culture differenti anzitutto nel grande continente mediterraneo questa carta di letterature il sindaco di Palermo l'assessore alle culture ad andare allo Scià hanno annunciato che sarà presto inaugurata all'interno della Kent che ci impedisca di villa tra via nel cuore di Palermo con un grande parco
Ed è in una casa chiederà ospitalità tante realtà ma che funziona anche non abbiamo aderito lo scorso la rete ancorché protegge i tanti scrittori
Che subiscono persecuzioni o l'apparecchio sarà una casa un asilo per tanti nel Mediterraneo ospiterà anche una scuola di traduzioni mediterranei perché spesso le traduzioni vengono mediate
Dalle lingue più tutta inutili cioè da due che in francese approveremo quindi a gettare ponti verso la cultura araba persiana ebraica
Greca e naturalmente balcanica e tante altre e poi ci sarà un luogo nel quale costruire un calendario condiviso tra tante realtà di appuntamenti di altri festival perché ci sia un una nuova istituzione a Palermo che attraverso un dentellature consente il dialogo
Bene allora grazie ancora Davide Camardon è vero ma essere stato con noi per averci raccontato questa e tante altre iniziative che avvengono all'interno del Festival delle letterature migranti grazie davvero e a pilastri sentirci
Grazie grazie pochissime
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