"Il cammino dell'Europa da De Gasperi all'unità politica"

Io sono stato chiamato a presiedere al posto l'onorevole Scotti questo nostro incontro che ha per tema il cammino dell'Europa da De Gasperi alla vita politica
Vorrei dire due ebrei parole alcune Pauline produttive lasciando poi ovviamente la parola alla relatore che l'amico ministro degli Esteri onorevole Giulio Andreotti
Ecco io comincio col dire che io sono persuaso
Che se il disegno di De Gasperi non fosse stato bloccato nel mille novecento e cinquantaquattro
Lo sviluppo democratico del Parlamento
Sovranazionale previsto dalla ceca e la creazione della gente avrebbe certamente creato le condizioni per una economie integrate ad una politica estera comune De Gasperi non era un utopista era un creatore di storia
Ed aveva capito che il bisogno dell'Europa incomprimibile
Tant'è vero che poco pochi mesi dopo la caduta della accende
Avvenne l'incontro raccordo di Messina sia pure per pappe assai più lente su un cammino assai più accidentato per la creazione della CEI
E lo conferma il fatto che alla comunità hanno aderito altre poi altri paesi al punto che essa ha raddoppiato il numero dei partner comunitari
E
Giustamente mi pare che Andreotti abbia detto
Che le parole che si spendono per l'Europa sua Mary Atieno il peso degli acquisti comunitari
E giusto ma qualcuno ce n'è pur stato
Nonostante la chiusura dell'interessi nazionali le orgogliosi e esteri separatezze e la resistenza soprattutto nei confronti dell'idea di una Europa sopranazionale ed unità e di unionista
Siamo giunti così e faccio su salto trentennale all'atto unico
Sul quale il governo italiano attraverso il ministro Andreotti a posto giustamente delle duro Riserve
Sulle carenze sulle reticenze che hanno ridimensionato il disegno storico che era stato immaginato al consiglio europeo di Milano
E in effetti a prescindere dai modesti
Risultati sul piano istituzionale
Basti ricordare che l'attuazione dell'atto unico e fidato se non erro prevalentemente alla buona volontà dei partner piuttosto che a degli impegni giuridici vincolanti persino la data finale per la creazione dello spazio unico europeo dice il testo del della dell'atto finale
Non determina vincoli Effetti giuridici automatici
Ma detto questo nelle sue intenzioni la tonico si muove nella direzione giusta quella della creazione dell'Europa
E quindi ha fatto molto bene l'Italia
A riservandosi come e ha ha fatto Andreotti una lettera inviata al presidente di turno della comunità riservandosi ogni iniziativa di promozione e di acceleramento ha fatto molto bene
Ad impegnarsi a impostare per conto proprio la sua politica istituzionale ed economica in vista della scadenza della mille novecento e novanta due ecco nell'atto unico penso che l'amico Andreotti e gli altri parleranno ampiamente di quello che è lo snodo centrale
A mio avviso e cioè appunto la creazione di uno spazio senza frontiere interne per la circolazione di merci persone capitali e servizi
Io mi permetterei di sottolineare tre punti il primo la
Quelli capitolo che riguarda la coesione economica e sociale
Il secondo che è quello che riguarda la ricerca e lo sviluppo tecnologico comune è il terzo quello che riguarda la cooperazione in materia di politica estera
Ecco imprimono della coesione economica e sociale di pare indispensabile perché io ritengo che la realizzazione dello spazio senza frontiere rischia di diventare utopistico se non si creano prima
Le condizioni per una progredì ente e per un progredì ente equilibrio fra le economie dei Paesi comunitari che sono certe volte sproporzionate in modo eccessivo
Però una mercato gommone la politica della coesione è la premessa indispensabile
E d'altra parte la ricerca e lo sviluppo tecnologico pone e la condizione perché l'Europa esprima le sue straordinarie capacità in materia tecnologica mentre in
Nei confronti di questo problema l'accrescimento della tecnologia noi vediamo che esso investe non soltanto i le grandi potenze ma anche Paesi un tempo depressi e depressi e marginali
Ecco sono papà equa con se stessa età avanzata rende anche più credibile
Quel titolo terzo sulla cooperazione Paul della politica estera la ripresa anche questa interni estremamente caoticamente Emma che Montale importante comunque importante che essa sia inserita in un atto che formalmente unifica il processo economico e quello politico nella direzione della comunità europea
E mi pare degno di rilievo lo dico tra parentesi che nella settore della pole nel
Trattato ricadente sì ricca vedova differente sì alla politica estera abbia assunto dei turisti di danza sia pure nei termini della informazione della Costituzione della comunità il problema della sicurezza
E che abbiano anche sia stato si sia creato un apertura per quanto riguarda i paesi interessati per ricco pari la collaborazione con l'UE e con l'Alleanza atlantica formalmente segna indicata nel trattato spesso certo non è stato fatto il salto di qualità previsto a Milano ma nell'atto unico mi pare di intravvedere i due poli essenziali di una posizione di una ai avvio verso la unificazione europea
Sconvolgente il coinvolgimento dei cittadini e dei popoli della comunità
In politiche economiche unificanti
In quanto incidenti sulla qualità della vita e più rigidi a venire per quanto riguarda la nostra presenza nell'era post industriale e d'altra parte la chiari il chiarimento
La creazione di condizioni chiare e impegnative per l'assunzione di un ruolo e di una responsabilità internazionale
E a mio avviso il punto di saldatura e di sollecitazione per un processo di unificazione della direzione intravista da De Gasperi e dei padri fondatori
Beh siamo ben lungi evidentemente dal dire multare nascente duro togliamo eccedere
Questa intuizione mostra intatta la sua validità
Ora i partner devono peraltro a prendere conoscenza del molto tempo perduto
E che il tempo non lavora certa o per l'acquisto di quella dimensione che spetta ad una Europa unitaria sul piano dalla sua crescita interna e del suo grande ruolo internazionale
Siamo ad un bivio cari amici
Oggi una stasi e marginale te e sui CIDA o quella di un grande avvenire
E mi pare che per l'imboccare questa seconda strada ci siano le condizioni favorevoli in una stagione politica nella quale appare sull'orizzonte come non mai prima concreta sia pure faticosamente la possibilità che il negoziato e la distensione prevalgano sull'equilibrio del terrore e sulla guerra fredda
Penso che questo sia una condizione particolarmente favorevoli
Ma è anche tempo che noi prendiamo consapevole coscienza
Della delle non quantificabili potenzialità di un bacino di trecento e i venti milioni di uomini
Finora il più grande il più vasto il maggiore mercato del mondo e soprattutto l'area storica più ricca e più diffusiva di civiltà e di cultura
Questo mi pare che di fronte alle resistenze e alla cecità di alcuni governi è necessario che si mobilitino i popoli si dirà cadono altri tenta ma è un fatto che i padri fondatori riuscirono a creare intorno alle loro iniziative una grande dibattito un vasto moto di opinioni
Oggi ci sono le condizioni
Ancora più favorevoli
Perché oggi militano per l'Europa unita anche false c'è un tempo lì erano avverse ed oggi abbiamo un Parlamento europeo che pur essendo privato dei suoi poteri decisionali che gli sono propri e però l'avanguardia sulla strada Dellas
Sulla marcia verso la unità europea
L'ultima volta che di un'operazione di parla di questo argomento a Cervia mi ricordo mi pare due anni fa
Ricordai una riflessione di Moro
Il quale diceva che non è più sufficiente l'intesa dei principi ammesso che essa possa realizzarsi
Per fare l'Europa occorrono la volontà e l'accordo dei popoli ora è chiaro che l'orientamento è lo stimolo per la determinazione dei popoli tocca anzitutto alle grandi forze politiche e io credo che se le grandi forze politiche e di opinione
Li convinceranno
Che la speranza del loro destino
E in un'Europa unità e che il destino alternativo
E su quale Lido e marginale
In un mondo che si evolve verso una maggiore una migliore qualità della vita gli europei scendo novità perché vogliono vivere e prosperare insieme
E detto questo do senz'altro la parola alla relatore onorevole Andreotti
Cari amici quando de Gasperi fin dai primi giorni dopo la Liberazione di Roma
Mentre i problemi devi erano quelli di fare in modo di potere conservare la distribuzione dei duecento grammi di pane e
Parallelamente quello di far sì che la criminalità che non era organizzata era molto spontanea ma era abbastanza diffusa non desse l'impressione che finito il Periodo della disciplina fascista finita quella della disciplina anche eccessiva
Del occupazione vi fosse una baldoria nella quale il cittadino non fosse difeso quando regalasse dinanzi alla impellenza di questi problemi del primum vivere dato che rumore ha parlato a latina bisogna seguirlo in questa buona abitudine si parlava di ripristino di un rapporto con il mondo si parlava di Europa
Beh molti lo consideravano un furbastro che per allontanare
L'attenzione dai temi difficili a risolversi dell'immediato si rifugiava in esami di quello che era un avvenire a medio e a lungo termine
In qualche maniera
Mutatis mutandis se poi non parlo più gli atti
La madre in qualche maniera
Qualcuno potrebbe anche ritenere che dinanzi a problemi difficili che vanno da quella riduzione della spesa pubblica sulla cui tesi generale tutti sono concordi ma ciascuno vuole ridurre il comparto degli altri non il proprio o sulle giunte di Misilmeri ordini sesta San Giovanni altri problemi di questa stagione sempre un po'complicata di saldatura tra il periodo di vacanze quello della ripresa qualcuno potrebbe ritenere che parlando di questi problemi in fondo si si rifugi in qualche cosa
Di meno difficile anche perché non verificabile a termine immediato certamente non è questo lo spirito con cui è stato posto questo tema nella programmazione della festa dell'amicizia di quest'anno
Noi riteniamo che di sia veramente un corso che un corso fatale
Badate a credere nell'euro Pa
All'inizio furono i politici anzi furono una minoranza di politici traballa ostilità
E lo scetticismo dell'ambiente economico
La possibilità che si potessero mettere insieme economie le più diverse stati di avanzamento nel progresso notevolmente
Divergenti tra di loro era quasi
Totale nell'ambiente economico ma meno
Ambiente economico nostro e degli altri Paesi e di questi Paesi come ha detto prima Mariano Rumor in crescita quantitativa come ambito della Comunità europea
Va male si sono convinti che invece questa è una strada importante oggi forse abbiamo proprio il fenomeno opposto cioè abbiamo delle forze economiche che sia pure settorialmente
In modo accentuato ma comunque con grande impegno sono convinte di questa azione chiamiamola pure di trascinamento se vogliano del completezza attraverso la realizzazione del mercato interno della idea comunitaria mentre le forze politiche tardano a attenere il passo abbiamo fatto un passo avanti
Nell'atto del Lussemburgo
Nel senso cioè che quella che si chiama la cooperazione politica in che era in parallelo all'azione comunitaria cioè i ministri degli esteri sì riunivano o dopo o prima le riunioni dei consigli generali della comunità per esaminare insieme i problemi politici del momento
Con alcuni atti anche di notevole importanza basti pensare nelle mille novecentottanta alla Presa di posizione che fu fatta nei confronti del problema del Medio Oriente però era una prassi
Dopo l'atto del Lussemburgo questa cooperazione politica e divenuto un impegno internazionali un impegno che deriva dal Trattato
Siamo alla unione politica certamente siamo ancora molto lontani
Non dobbiamo nemmeno scandalizzarci
L'Italia
Che pure ha completato politicamente e giuridicamente il suo processo unitario dagli antichi Ducati da qualche tempo però non si può proprio dire che sia un'Italia del tutto eguale dalla punta della Sicilia fino agli estremi confini delle Alpi molte diversità non solo di identità particolari il temperamento di cultura ma anche
Di condizioni divinità di costumi sussistono quindi non dobbiamo nemmeno scandalizzarsi dobbiamo però Venere
Che i tempi non sono tempi illimitati e non faccio adesso la storia della comunità perderemo tempo poi chi la conosce sarebbe una ripetizione che non la conosce non impara
Stamattina da una selezione così rapida avrà tempo di studiarsela successivamente vorrei trarre le linee di un processo che si è verificato inizialmente un processo che tentava di evitare quello che poi si è evitato in altra maniera quello che era un pericolo a cui tutti prestavano grande attenzione
Cioè che umiliata la Germania dalla sconfitta la Germania potesse risorgere non solo forte qui direi tra parentesi una delle cose che mi convince che non ci saranno più guerre
E proprio l'esperienza che stiamo vivendo da alcuni anni in fondo i due Paesi che hanno perso maggiormente la guerra il Giappone e la Germania sono la guida
Del mondo economico contemporaneo quelli che l'hanno gli interessi certamente perché campano anche di rendita
Hanno da non dover ricorrere all'assistenza pubblica ma hanno tutto una serie di problemi siccome non posso credere che ci sia chi è talmente machiavellico nel senso peggiore di queste espressioni da volere una guerra per perverrà per poi divenire ile corifeo
Di una situazione economica questa sfida molta tranquillità fa altri motivi convergenti che la base la continueremo a gode ma c'era questa grande diffidenza nei confronti della genera una diffidenza di quasi tutti
Si faceva un'enorme fatica a far incontrare dei tedeschi con degli americani
E vorrei che nessuno lo dimenticarsi quando nacque un primo nucleo di intesa tra Paesi europei il patto di Bruxelles
De Gasperi convinse il governo italiano a non partecipare perché lo spirito con cui era nato quel Pater uno spirito antitedesco
E De Gasperi spiegava guardate che se la Germania sarà umiliata
Io non so di che colore sarà questa volta la sua camicia ma certamente
Diventerà il centro della destabilizzazione di tutto il resto dell'Europa e per il trascinamento che abbiamo visto nella prima della seconda guerra mondiale anche del resto del mondo e noi aderimmo
Al Patto atlantico noi aderimmo quando era ormai fissato che la Germania di avrebbe potuto far parte
E allora la stessa Comunità europea prima era nata dall'idea verrà ricordato a lungo di una Comunità europea di difesa
Adesso tutti ci sono commenti anche quelli che la combatterono fortemente che era una cosa veramente ispirata ad un principio politico positivo e ad una difesa della parte ma lì c'erano due
Filoni di diversità
è uno che c'era sempre appunto questa diffidenza diceva è un modo per far entrare la Germania con il suo militarismo con il suo Prussia Nismo con altre forme di peso prevalentemente
Preoccupante
E altri invece avevano poi le preoccupazioni vorrei dire un poco nazionali risse doveva presiedere uno o l'altro Sforza
Con quella sua grande fantasia diceva è molto difficile che un generale nostro altre stelle vada sotto uno a quattro stelle allora poi ce ne sarà un altro che vorrà le cinque stelle e così via ma la verità che
Perché cadde l'assedio e poi il cruccio rilegate anche noi abbiamo avuto una responsabilità
Perché tutti ce la prendiamo con la Fracci nettamente la Francia esso lo dicano no la Francia doveva cavarsela sulla questione dell'Indocina
Doveva venire senza perder la pazzia fuori dall'Indocina e quindi dovrà far qualche cosa che verso l'Unione Sovietica fosse non proprio una mano tesa ma almeno un gesto di non belligeranza
Checché ne dicano gli storici queste la verità da chi ha vissuto a quel determinato periodo però anche noi
Con il cruccio De Gasperi ancora poche ore prima di morire
Era amareggiato perché non si era ancora portata da parte nostra alla ratifica del Parlamento la comunità europea di difesa
Probabilmente le cose sarebbero andate lo stesso male la Francia non avrebbe ratificato ma siccome in Francia c'era una parte di chi voleva quelli che hanno firmato oltretutto
Il trattato voleva salvarlo e se avessero potuto a vere una carta di un paese come il nostro che aveva già ratificato forse avrebbero potuto tentare ma comunque questa è storia passata
Caduta questa ipotesi rivende fuori allora sotto un altro aspetto sotto l'aspetto della comunità economica ma con una intesa da un lato dimostratasi purtroppo velleitaria dall'altro invece costruttiva perché velleitaria perché si era su alcuni settori fatto questo ragionamento
Dove non ci sono interessi già precostituiti si può creare allora una realtà
Unica dei sei Paesi che si mettevano anzi insieme e si può costruire e si era individuato
Qualche volta oggi noi dia siamo
Vorrei dire troppo ricchi di uffici studi
Di politici che sanno tutto in economia che hanno i loro modelli i politici di allora i grandi politici
Forse non sapevano molto bene tutta la storia economica ma avevano delle grandi intuizioni
Ed è vero la grande intuizione ad esempio che il nucleo l'applicazione è pacifica dell'energia nucleare poteva essere uno dei settori coagulanti
E nacque con quaestor Euratom che certamente ha creato una serie di laboratori anche direi un patrimonio umano importante però poi quando si è trattato di dover passare all'applicazione
Interessi divergenti le pressioni dei grandi gruppi multinazionali hanno fatto sì che questo rimanesse sulla carta
Dove invece si comincio a poter lavorare concretamente e fu proprio nella
Tematica dei vari comparti economici
In modo particolare sull'agricoltura
C'era nell'agricoltura una grande carenza a parte quello che le la guerra aveva messo in difficoltà ma vi era una carenza strutturale di non sufficiente
Capacità di risposta alla alimentazione egli era oltre tutto
La crescita
Messe in programma da tutti e noi oggi facciamo dei programmi di aiuto
Ai paesi che una volta li chiamavamo sottosviluppate adesso siamo più cortesi richiamo in via di sviluppo ma hanno delle statistiche di consumi
Che sono quelle che noi avevamo prima della guerra qui quando qualche volta qualcuno un po'tronfio
Vuole parlare del prima della guerra che certamente sbagliato buttar tutto
Amare ma è anche sbagliato
Continuare in certe deformazioni autarchici nostri consumi erano quelli che sono allora siccome questo consumo crescente questa insufficienza c'era da creare un sistema di politica agricola comune
Che poi alla fine di questa è un po'come nelle corse quando non ci si può affermare al traguardo perché se no i muscoli saltano allora bisogna continuare così dove abbiamo avuto questa enorme produzione
E allora poi con le giacenze che fanno sì che
Poi dobbiamo rendere il burro all'Unione Sovietica al sei per cento del prezzo
Di mercato ma però abbiamo ottenuto questo risultato che poi va corretta va limato ma e stupidamente è stato un risultato
Ho detto che non avrei fatto la storia e mi guardo bene dal parla la storia però questo cammino comune vorrei dire si è ma mano a cresciuto
Dinanzi a delle crisi che ci sono state e si è cercato di fronteggiarla insieme dinanzi a delle modificazioni che in parte poi sono anche
Ciclicamente rettificato il però che hanno un trend che non può essere sottovalutato per esempio la diversità che c'è
Creandosi sempre di più spazio
Per i prodotti derivati
Dal petrolio dalla petrolchimica e quindi a scapito in parte dell'acciaio la crisi dell'acciaio che c'è stata non l'ha inventata nessuno anche una verità che le automobili che prima avevano il novanta per cento
Di acciaio oggi all'il novanta per cento di plastica intimo e quindi naturalmente questo provoca
Adesso poi si è una certa ripresa anche perché poi il mondo ha bisogno di miliardi di case ha bisogno di tante cose
Vorrei dire l'aumento della popolazione che spaventa molti
Però dà anche delle grandi possibilità
E non a caso proprio insieme alla comunità c'è un paese che è la Francia che sta facendo una politica demografica la Germania
Attraverso la politica demografica negativa ha dovuto non molto tempo fa riaumentare il periodo del servizio militare perché non ci sono più giovani del in condizione di soddisfare alle esigenze e quindi anche questo io Zico alla vita e si credo sul serio credo che noi dobbiamo mettere la scienza e la tecnologia al servizio di questo sviluppo e mi rifiuto fra l'altro essendo
Terzo figlio nella mia famiglia di credere che due figli siano l'ottimo ma che deve essersi poi nella famiglia ma il chiudo chiudo questa parentesi noi Mammana abbiamo visto a parte il fronteggiare le crisi abbiamo visto ma mano che il mondo cammina guai se la comunità fosse un qualche cosa di autarchico
La comunità questa è la differenza e una grande area comune che però guarda quello che accade fuori e non si chiude in se stessa e allora in questo mondo che si è tramutato
Ci sono aree che prima non esisteva una scuola enti Dinoi studiava allora Singapore si studiava così dei Giochi Singapore Tom volete urgente ma nessuno
Borghetti studiava la potenzialità economica della Korea ecco perché il Giappone già cominciava a dare segni di una certa capacità
Produttiva ma oggi noi abbiamo indubbiamente queste
A grandi aree abbiamo questa competizione in prospettiva del Pacifico nei confronti dell'Atlantico il più allora la comunità sta prendendo coscienza di questo guardiamo alla ricerca scientifica e tecnologica sia alla comunità come tale associandosi anche altri l'esempio più
Importante che noi possiamo addurre
è la ricerca che la comunità ha messo in piedi da alcuni anni
Per la fusione nucleare in Inghilterra associandosi due Paesi che oltretutto non si pregano i loro soldi la Svizzera e la Svezia eccetera
Ma in più noi abbiamo in attesa che si potenzia ulteriormente questa attività
Di ricerca comune dei dodici Paesi dove abbiamo collaborate collaboriamo a quei Progetti eureka nei quali naturalmente vi è una
Cooperazione più ampia anche oltre i Paesi della comunità che lo desiderano progetto per progetto anche con i Paesi neutri e non allineati domani mi auguro in una linea di distensione anche con i Paesi del centro e delle feste europea allora questo ci dà una garanzia perché se non ci sogniamo
Le spese di ricerca e di sviluppo dei dodici Paesi noi spendiamo certamente non meno del Giappone anzi spendiamo di più del Giappone
Ma il Giappone è uno noi siamo molti e mentre in Giappone inizialmente a creato la sua base di lancio copiando
E poi con delle condizioni sociali sindacali cioè che tutti conosciamo oggi il Giappone avanzatissimi Giappone a una ricerca tutt'altro che irrilevanti Giappone Benedetta ogni anno con una incidenza veramente notevole allora noi cerchiamo anche qui come comunità
Di associare questi sforzi con molta fatica c'è del particolarismo ci sono degli interessi
Vi è stato uno studio che in Italia è stato pubblicato poi sotto la firma di Sciacca dello il presidente della Commissione delle Comunità questo studio che è stato fatto sui costi della non Europa cioè su che cosa voleva dire
In questi ultimi anni la non esistenza della comunità e specialmente che cosa vorrebbe dire se il novantadue questo traguardo che noi ci siamo posti non fosse veramente onorato da i comportamenti necessari per realizzarlo
Ora si possono discutere come tutte le previsioni tutte le estati stimano prese anche con qualche pinza così perché per esempio io personalmente non sono molto convinto che quando si fa il calcolo di che cos'è la riduzione dei costi per esempio abolendo le dogane ecco perché destra i singoli Paesi sia in senso assoluto sia un senso amministrativo sia in senso di tempi cortili
Queste sono cose fuori di dubbio
Quando però con questo si dice allora producendo X di più io posso consentirmi di a vere
Un incremento Y del prodotto lordo e quindi un incremento di occupazione io qui ci vado più cauto perché naturalmente penso anzi che ci possano essere tempi intermedi in cui si pose come accade
L'esempio più banale quando si passò dalla Manu Enza la macchina da scrivere ci fu per un certo periodo una certa disoccupazione però nessuno poiché veramente dire che l'introduzione delle macchine scrive sia stato un elemento nocivo per l'umanità e per il suo progresso economico e sociale noi quindi anche su questo settore
Beh oggi abbiamo la coscienza di un necessità di un lavoro comune
Che cos'è il novantadue io mi son permesso di dire una volta noi siamo un Paese in cui tutti siamo europeisti
Ma gli europei sono un po'meno insomma crede perché perché noi abbiamo vorrei faccio le
Due esempi più Plast
Della contraddizione Ugo noi per esempio siamo all'avanguardia e i nostri nei convegni direi
Altiero Spinelli e gli altri hanno avuto una funzione guida nel cercare di spingere questa macchina pensante nelle quali tutti i freni della conservazione del rigetto burocratico degli interessi operano delle azioni di ritardo che sono clamorose però se andiamo a guardare la Corte europea quella cioè dove ci vedo
Portati a giudizio coloro che sono inadempienti e noi siamo i clienti più importanti della Corte europea se non ci mettiamo in ordine alla Corte europea può lavorare sei mesi l'anno invece che dodici insomma quindi questo e e lo dico anche perché perché dobbiamo farci una mentalità che non abbiamo ancora nemmeno nei ministeri si è proprio la coscienza che l'Europa è stato un fatto
Estremamente rivoluzionario ed è un fatto che deve cambiare mentalità e di strutture tant'è vero che quando si parla anche qui sarebbe noi siamo un Paese poi parliamo di riforme dalla mattina alla sera poi per cambiare
Un portacenere su un tavolo ministeriale sembra che si voglia veramente fa delle corse sa come sconvolgenti ma c'è almeno una riforma su cui tutti dobbiamo essere d'accordo quando noi abbiamo fatto la Costituzione della Repubblica non c'era la comunità
E quindi siccome la comunità ha dei poteri legislativi e e a un influsso in tutta la vita in tutti i suoi comparti e almeno su questo noi dobbiamo quello che oggi è fatta empiricamente dobbiamo registrarlo
Su un piano giuridico quindi senza dubbio noi dobbiamo fare molto perché
Signori miei non esiste nessuna società
Della quale si possono prendere gli utili e non si debba partecipare alle perdite se esistesse mi piacerebbe molto ne comprerebbe le azioni insomma ma non esiste
E questo novantadue
Che è alle porte Beppo il novantadue e il momento finale non è che il trenta dicembre del
Novantadue noi diciamo adesso bisogna veramente darsi carico che ci sia no quel momento lei
Io non so se siano vergine o no ma gli stolti senza olio né le lampade
Saranno in una condizione molto grave etnie ora noi dobbiamo proprio renderci conto di questa necessità dobbiamo sapere che le cose cambieranno profondamente perché perché si aprono le porte allora certamente se noi avremmo preparato queste gli scorso vuole del suggestivo che facciamo ai giovani in modo particolare
Con la possibilità che ci sarà
Sul serio abolendo sì queste barriere perversi per persone per servizi per i capitali noi possiamo espanderci e siccome Vitaliani dovunque vanno poi fanno molto meglio di quando stanno qui insomma queste mi pare che è fuori di dubbio insomma è bene noi qua assieme no avere delle grandi opportunità ma attenzione
Le porte che si aprono si aprono anche verso undici Paesi che potranno venir Danovi e se non ci saremo preparati bere delle produzioni dei servizi dei sistemi bancari nelle assicurazioni e così via frode e allora veramente il novantadue sarà all'inizio non di una crescita del nostro Paese che potrà espandersi nel aumento della comunità ma sarà il contrario cioè all'inizio di una grave crisi per questo
E dobbiamo dircelo con molta franchezza questo è vorrei dire un po'il lato negativo non mi pare che ancora ci sia questa coscienza sissignore c'è l'associazione dei Comuni associazione delle regioni se facciamo dei meeting per l'Europa siamo bravissimi consistettero però attenzione
Che l'idea l'idealismo perfino all'ideologia e produttiva ma retorica non è produttiva quindi dobbiamo stare molto attenti a non essere dei rettori dell'Europa
Dobbiamo essere dei costruttori
Continuano ad esse sembrò poi allora è inutile diciamo è sì ma non siamo stati bravissimi dei casi per il Suma denaro va benissimo ci faremo un monumento ma non è che con questo però vivremo bene faremo vivere bene
Comunitaria mentre il nostro il Paese in una serie che si dilata e che essi perfezione che questo è ho detto prendo due elementi un elemento negativo ed uno positivo qual è quello positivo
Che l'Europa è stato una motivo di grande rasserenamento interno delle forze politiche italiana
Ed è stato un grande elemento di rafforzamento dell'equilibrio europea perché dico questo è perché
Per questi lo può ricorda in un indubbiamente all'inizio inizierà della diffidenza come si era non ne parliamo sia della diffidenza il patatrac sito all'inizio b tizi crede chi non ci crede
Negli Apostoli c'era uno che non ci credeva diventato santo come tutti gli altri pure si voleva mettere le mani piedi tutto quanto per potere verde e quindi ovviamente
Ed essenziale che gli altri undici che ci credevano tenessero ferme le posizioni in attesa della settimana di diffidenza di San Tommaso insomma essere ch'è la stessa cosa in fondo
E accaduto anche per la comunità all'inizio alla comunità era la comunità dei ricchi era la comunità del privilegio sembrava che volesse consolidare il solo una certa o capitalismo non dando uno spazio sociale erano anche dei motivi per potere dubitare di questo però mandano e vorrei dire non solo per
Merito di chi ha rivisto le sue posizioni ma anche per intelligenza nostra che siamo usciti da una posizione sbagliata e io credo di aver avuto una piccolissima parte quando ero capogruppo per avere fatto modificare una norma che si per cui si sceglievano i rappresentanti nel Parlamento europeo che allora non era ad elezione diretta la la Camera e il Senato che sceglievano i propri rappresentanti si sceglieva col sistema maggioritario in modo che i comunisti ne rimanevano fuori
Ora è vero che l'ora diceva che era l'Europa dei ricchi che qui lasciarli fuori è una cosa che era così brutta forse poteva essere considerato un piacere che passiamo allo però il credere sul serio che si potesse creare una comunità
Nella quale l'Italia conferissero
Politicamente soltanto i due terzi più o meno della propria rappresentanza e lasciasse un terzo l'isola siamo stai qualitativamente ma parlo anche soltanto aritmetica mentre lo lasciasse fuori queste era una cosa che non aveva senso
E devo dire la cosa importante che quando si fece questa trasformazione ci fu la prima delegazione dei Comunisti italiani che andò nel Parlamento europeo ed era un clima c'è beccheggio ma un tema che anche gli altri Paesi non era mica molto favorevoli ai comunisti
Tant'è vero che i socialisti e se non voglio crea problemi tra di voi promettono eccetera ma
Cospicue vi parlo dei socialisti europei così così e non parlo di quelli italiane e mi ricorda quando si alzava a parlare un comunista la prima volta che parlo Giorgio Amendola
Battevano Lamanna corsi sulle loro tavolette per non lasciarla parlare così e la prima volta poi che si disse ma hanno diritto anche loro ad a vere
Nelle commissioni determinato posto tutte queste si tesse una certa difficoltà chiamiamo europea
Ma Mario però quest'accordo uscito perché perché malgrado tutto questo invece è storia faremo per i giovani non sanno nemmeno bene che glielo ricordiamo ogni tanto ma però non non lo sanno ma ma direi è stato uno degli elementi in cui anche nella vita interni italiana
Sissignore riavvicinati mi sono sono stati i punti di convergenza ne rimangono Dante i divergenze e guai se no saremo alcun paese piatto insomma non mi pare proprio che abbiamo questo rischio insomma
Ma noi ebbene noi abbiamo contemporaneamente visto che anche internazionalmente forse anche perché le cose poi avevano una loro evoluzione ma da una incomunicabilità
Perché diciamo pure ero ostilità verso l'Est europeo il come e con l'asse non si conosceva e se si conosceranno solo per dir male l'uno dell'altro
Mamma e noi non abbiamo avuto un ravvicinamento che e beh un primo sintomo importante nel Periodo nuovo che c'è quando alla vigilia di una riunione
Del Congo dell'azione politica nella quale dovevamo discutere
Di e Medio Oriente arriva una lettera di Gorbaciov fa al presidente di turno dicendo noi guardiamo con molto interesse con molto rispetto a quello che voi dibatte reti in questi giorni e
Contemporaneamente o quasi venne la proposta dalla segreteria delle Comecon per avere rapporti organici con la Comunità europea con la contemporanea
Direi eloquente circostanza che i singoli Paesi dell'Est al con alcuni dei quali già
Rapporto organico tra i due c'è come con deve essere aggiuntivo non sostitutivo dei rapporti bilaterali che noi abbiamo ora a me è sembrato che andasse rilevato un po'questo cioè questa Europa se io avessi poi Niguarda Beppe che leggiamo attaccato un bottone no
Ma se avessi più tempo vorrei dire un'altra cosa
Noi sì sappiamo che la disgelo il diario deriva anche dalle persone i rapporti tra le persone contano nella vita internazionale qualche volta anche nella vita interna
Ma credo che la così importante che noi vediamo che c'è stato un certo cammino e il disgelo a cui si deve naturalmente conferire anche questo capitolo del rapporto c'è come con però ha avuto per me il momento di svolta nel settantacinque a Helsinki
A Helsinki è stato ci pensiamo poco ma è stato veramente l'uno Moro erano lì insomma crede a Helsinki è stato il momento di svolta perché perché si è creata
Una unità di un'Europa più vasta salvo l'Albania che non si vuole partecipare per ragioni suo interni ma tutti i Paesi d'Europa Ester Centro Ovest e Santa Sede
Che non guasta fra l'altro fa hanno sottoscritto questo atto ma la cosa importante che
Stabilmente agli affetti della cooperazione della sicurezza europea i Paesi dell'Est hanno riconosciuto che stabilmente sono Europa Stati Uniti e Canada
A molti sfuggiti queste sfugge tutto ora ma quello è stato forse un momento dei più significativi per rimuovere proprio uno anti premesse poi naturalmente gli sviluppi sono stati successivi vorrei dire soltanto altre due cose e chiedendovi scusa per
La
Forma un po'disorganica ma prima una preparato una cosa che era di una noia infinite l'ho visto in ero non volevo trasmettervi testa stesse a noi ma
Vorrei dire due cose la moneta
E la prima c'è stata indubbiamente una svolta quando si è creato il Sistema monetario europeo non smette
Anche lì difficoltà tecnici super tecnici esperti superesperti che era favori che racconta avremmo anche delle difficoltà tra di noi perché era un fatto estremamente nuovo
Ancora dobbiamo camminare e l'Inghilterra non partecipa ancora lo SME però questo scudo europeo
Già rappresenta un elemento di stabilità in tempi non sospetti
Quando ancora non c'era tutta la Molinari al dollaro quando gli europee andavano attraversare l'Atlantico per scongiurare gli americani diminuire il cambio del dollaro adesso noi fa attraversiamo l'Atlantico contrari per dire che devono aumentare quindi gli americani sempre meno capiscano gli europei sono escreti ma quando allora in quel momento ricordo che i più intelligenti del mondo arabo
Già pensavano di cambiare il riferimento del prezzo del petrolio dal solo dollaro a fare un pacchetto nel quale disposto il dollaro
Vi fosse lo gli vi fosse le più cioè l'Europa parlasse attraverso il linguaggio comune della sua monete e già molti
Contratti privati molte transazioni private si fanno i miei cretini nel mondo
Gli altri
Forse più che non noi vedono che queste cose cambino e certamente il novantadue o vedrà anche un forte passo avanti dell'unione monetaria o avrà un inceppamento in alcuni settori di carattere economico l'ultima osservazione che vorrei fare è questa della comunità e H questa non ci pensiamo frequentemente ormai vera
La comunità a attraverso i contratti di associazione a dei rapporti con una quantità decine e decine di Paesi del Terzo Mondo
Col sistema attuale delle sigle si chiama cippi le Africa Caraibi Pacifico ma che cosa vuol dire questo
Vuol dire che siamo già adesso a negoziare la quarta volta il quarto trattato di Lomé
Vuol dire che questa comunità non solo ha avuto un elemento coagulante in se stesso non solo ha avuto un elemento di Forte costruttività politica nessuno dubita della democraticità della Germania non solo a saldato
Da quelle che erano state per due volte Lemerre radici della guerra mondiale
Cioè l'odio e la lotta tra Francia e Germania oggi se noi diciamo ad un giovane badate che la comunità è evitare che ci sia guerra tra Francia e Germania si mette a ridere
Ma noi che non siamo ahimè giovani non ridiamo per niente perché due volte in questo secolo questo e avvenuto certo non è che si campa di rendita per avere evitato alla guerra ma noi sappiamo che allora non solo all'interno dell'Europa vi è stata questa grossa forza coagulante che mamma e non dialogante e si integra con il resto dell'Europa
Ma vi è stato questo contatto in parte di aiuto materiale allo sviluppo ma vorrei dire questa è la parte meno importante
La capacità di dare una dignità quando si trovano Ignis Pd tutti questi paesi con i ministri della comunità veramente si è creato qualche cosa che a realizzato senza avere fatto forse tutta la filosofia una unione mondiale che nel passato era assolutamente inconcepibile questa è stata l'unica rivoluzione vera che c'è stata nel dopoguerra sul campo internazionale
Non le nel saggio ero la portata ma certamente io credo che questa grande capacità direi di riscaldare i rapporti ad un livello quantitativo sempre crescente dall'Europa e espandendosi all'esterno dell'Europa questo rappresenta oggi la nostra grave responsabilità questa è la mia conclusione noi sappiamo che il problema del mercato interno il problema della pienezza della comunità europea non è solo e non è tanto un problema economico è un problema prima di tutto politico è un problema culturale è un problema spirituale
Noi abbiamo tra le mani generazioni attuali questa grande possibilità di lasciare alle generazioni future
Che avranno sempre molti problemi da risolvere che avrà andò da perfezionarle cose guai siamo mai nel paradiso terrestre ma diversa di delle opportunità straordinarie e per questo noi siamo profondamente grati e non vi dispiace siamo anche contenti di appartenere allo stesso ceppo politico
Di De Gasperi e di coloro che insieme a lungo anche gli altri partiti ovviamente credette ero in queste cose e non vendevano fumo o non distoglie divano l'attenzione dai problemi veri ma ci insegnavano che i problemi dell'Italia
Non sono mai problemi del giorno e non sono mai problemi dell'autarchia
Stare
Amici noi ringraziamo vivamente l'amico ministro degli Esteri Giulio Andreotti per questa relazione così completa così limpida così esauriente e nel prima di dare la parola agli altri amici consentite io rivolgo un saluto particolare
All'amico senatore Antonio Carelli era segretario del Partito socialista democratico che è qui presente con noi che ci intratterrà e all'amico e all'amico Cervetti il capo del gruppo comunista del Parlamento europeo
Nonché all'amico Guarino dirigente del settore europeo o della Democrazia Cristiana
Che adesso penso che vogliamo sentire le opinioni del nostro abito Cervetti al quale do senz'altro la parola
Poi la D'Alema Carelia e quindi a Marino
è invalsa l'abitudine
Di fare politica attraverso la storia
E in questi mesi in queste settimane
Di uomini che hanno fatto la storia del nostro Paese e hanno contribuito in grande modo a farla si parla sempre più spesso
Io credo che questa abitudine
Non sia affatto un male
Oggi parliamo di De Gasperi
Nelle settimane scorse con toni diversi si è parlato spesso di Togliatti
In effetti non è un male
Perché la storia del nostro Paese
Una storia ricca di personalità
E il riferimento ad esse un riferimento obbligatorio
Forse però nel fare questa storia
Noi abbiamo un difetto
Perché parliamo
Di pochi uomini e meno di correnti di tendenze di forze che portano i temi
Oggi parlando di De Gasperi
Andreotti ha fatto un omaggio anche ad altri
Ha parlato di Spinelli per esempio
Io potrei a proposito di Europa e a proposito di singole personalità tornare persino più indietro nel tempo
Citare una frase scritta nel buio di un carcere nel carcere di Turi da Antonio Gramsci
Il quale ebbe modo
Di considerare i processi allora nel mille novecentotrentuno
Di Unione europea
Quasi come un modello per comprendere il passato italiano
Anzi questa fu l'espressione che gli Osoppo fuso
Dunque parlare di queste personalità è assolutamente giusto
Importante e necessario
E tuttavia io credo che nel
Non sfuggire anzi anch'io a questa tentazione di fare un accenno
Alla storia
Sia necessario rispondere
A una domanda che all'inizio ci ha posto il nostro presidente l'onorevole rumoroso
Quando ha detto
Se nel mille novecentocinquantaquattro De Gasperi non fosse stato bloccato
I suoi atteggiamenti e nelle sue idee
Si sarebbe forse visto un altro sviluppo della storia della stessa idea europea in questi decenni
E come appunto la domanda
Che ci si deve porre proprio questa perché allora De Gasperi fu bloccato
E perché con lui furono bloccati altri
Che a quella idea
Guardavano guardavano si può dire con
Atteggiamenti preveggenti
Fu bloccato allora certo per errori commessi da questo e da quest'altro e noi
Avremmo e abbiamo la responsabilità di alcuni errori
Io credo che in fondo
L'errore nostro più
A mettere in luce quello di non avere fatto attenzione a sufficienza
Nella costruzione di un nuovo rapporto anche allora
Non tra movimento operaio
Di cui eravamo grandissima parte e europeismo in generale
Ma tra movimento operaio ed europeismo democratico
Poiché appunto nell'europeismo di allora vi erano molte tendenze e molti atteggiamenti diciamo pure conservatori
Ma al di là di questi errori
Quella idea fu bloccata perché non si crearono le condizioni per la sua attuazione attuazione
In parte
Non le crearono coloro i quali propugnavano quell'idea in parte quelle condizioni non erano mature nei tempi ne nello nella situazione internazionale né nella situazione interna del nostro Paese effettivamente i problemi erano spesso altri e questi problemi altri pesavano nella azione delle singole forze
E pesavano e Pesaro nella storia della vicenda
Italiana ed europea
Ecco questo era il era l'accenno che volevo fare
Alla storia per entrare poi subito nelle considerazioni politiche
Senza cadere
Faccio considerazioni politiche non dirò nelle beghe forse in questo modo verrà in meno alla cortesia che si deve avere verso gli assenti e anche verso alcuni presenti nelle beghe locali
Ma parlando appunto di politica rispetto a questo tema
Io credo che noi e mi pare che questo fosse
La considerazione conclusiva anche di Andreotti io credo che noi siamo effettivamente a un nodo storico nella costruzione dell'Europa
E perché siamo a questo nodo storico
Non perché lo voglio dire esplicitamente sia in vigore l'atto unico
Non perché
Si stia costruendo il mercato unificato
Non perché si siano fatti dei passi in avanti nella cooperazione politica
Ora io non sottovaluto affatto tutto ciò nell'atto unico nel mercato unificato nei i passi avanti che sono stati fatti nella cooperazione politica sono cose importanti che hanno un senso forse sono state
Sottovalutate nei mesi e negli anni scorsi forse si è sottovalutato anche l'effetto che tutto ciò avrebbe avuto
Nella coscienza persino nella propaganda
Delle varie forze delle varie forze economiche politiche ideali e tuttavia non sta qui la ragione principale per cui per la quale noi siamo può possiamo dire di essere a un nodo storico
La la ragione principale sta altrove
In effetti noi abbiamo in questo momento
Alcune condizioni generali Esterne anche alla comunità
Di particolare rilevanza e alle quali bisogna fare attenzione
L'Europa si trova di fronte a due sfide
A due sfide di enorme portata
Alla sfida della distensione
E alla sfida
Della competizione e quando parlo della competizione non parlo tanto della competizione economica certo c'è anche questo ma c'è qualche cosa di più
Quando noi guardiamo quello che sta accadendo per esempio nell'Unione Sovietica
Abbiamo chiaro che da lì in questo momento viene una sfida carpaccio fra presenta una sfida una sfida al suo interno come ovvio
è una sfida ovviamente difficile per lui
è una sfida però in generale tener il resto del mondo quando propugna delle idee come quelle della globalità
Della interdipendenza
Della superiorità dell'interesse comune dell'umanità rispetto all'interesse di classe e questa affermazione viene da un uomo che ha certo una certa matrice una ben definita matrice di carattere culturale quando afferma tutto ciò è evidente che è un uomo di sfida è un uomo che all'interno del processo di distensione porta una sfida ad altri ad altri nel punto
E d'altra parte questa questo elemento di competizione
Che è un elemento di competizione che viene anche da altre forze in misure diverse in modi diversi
Per esempio da quelle aree che hanno una
Particolare capacità economica dall'area del Pacifico
Ci sono degli storici che ritengono che ormai
Il ci sono stati e ci sono degli storici che ormai ritengono che il centro motore del mondo si sia spostato nell'area del Pacifico
Io ritengo che ciò non sia esatto non perché là non ci sia concentrata una grande forza economica
Ma perché
C'è un'altra possibilità di sviluppo del mondo e c'è c'è la possibilità che finalmente
La storia del mondo non veda più dei centri motori l'Atlantico il Mediterraneo prima e ora il Pacifico ma lei da una pluralità di luoghi nei quali appunto la storia viene fatta e viene fatta appunto il da protagonisti da ai grandi forze tuttavia quella
Quella
Sfida o quella
Quella sfida competitiva da quella parte del mondo viene in forme diverse da quella da da come viene per esempio dalla unione sovietica e l'Europa vedere tenere conto
Tunc c'è distensione e competizione nel mondo in forme nuove e in forme per le quali abbiamo lavorato in questi decenni dopo la seconda guerra mondiale abbiamo lavorato in tanti e adesso certamente non possiamo non rallegrarci di questa condizione
E tuttavia questa condizione generale
Di sfide presenti provenienti dalla destra distensione dalla competizione pone all'Europa
Un problema di storico un problema di grandi dimensioni e io credo che lo ponga oggi in questa misura in questo modo
Con questi con questa valenza
Ma c'è una seconda condizione che a me pare importante in effetti attraverso l'apporto di fare gli è forse oggi c'è una coscienza
Di grandi masse di popolo
Che
è una coscienza europea una coscienza europeista con tutti i suoi difetti
E si tratta anche qui di un fatto nuovo
Io non credo che questa coscienza ci fosse nei decenni scorsi
E la coscienza di grandi forze è una base fondamentale per qualsiasi processo storico
Voglio fare qui un esempio per rendere più chiaro il mio pensiero
Nei decenni passati non c'è dubbio che ci fosse una coscienza ecologica
Ma questa coscienza ecologica era una coscienza ristretta ad alcuni gruppi
Era una coscienza di forze dirò conservatrici per dirla con una frase
Che spero non sia considerata volgare era la coscienza ecologica dei difensori delle figli delle proprie vittime magari in qualche caso di stile anche importanti
Di ville
Delle vostre parti molto importanti molto bello e molto interessanti ma non era coscienza ecologica di grandi di ma de di grandi masse
Si potrebbe fare un altro esempio non c'è dubbio che le masse cattoliche o le masse
Del movimento operaio fino agli anni del fascismo avevano avevano un atteggiamento
Le une eversivo e le altre ribellismo nei confronti dello Stato
In merito di alcune grandi forze merito anche di De Gasperi da una parte merito di qualcun altro dall'altra
Fu quello di infondere coscienza
Che bisognava riuscire ad entrare nello Stato
Abbandonare ogni atteggiamento eversivo ride il distico e farsi nazione così come appunto si seppe fare nella costruzione della democrazia Repubblica
Ecco oggi io credo noi abbiamo
Di fronte a noi queste due condizioni generali
La condizione esterna
Le sfide che vengono dal mondo e una coscienza di grandi forze una coscienza europea o europei Istica di grandi forze
Ecco detto questo dobbiamo chiederci ma è tutto bene allora
Beh io credo di no che non si possa rispondere così semplicisticamente poiché ci sono con queste condizioni è tutto bene no io rispondo di no
Perché la coscienza che non diventa ancora volontà volontà effettiva volontà effettuale
Non è ancora cosa
Importante non è ancora cosa che fa fino in fondo storia
Il merito di un uomo come Spinelli per esempio
Io credo che sia stato quello di comprendere questo elemento
Che bisognava tradurre quella coscienza o allora ancora albori di coscienza in una volontà effettiva
Con una Aes simpatica immagine Andreotti ha ricordato
Una posto lo che voleva ficcare il naso chiede fu importante che fosse messo in condizioni di ficcare il naso
E ha fatto su questo un paragone
Spinelli amava ripetere un'altra un'altra frase dissapore analogo
Diceva che qua a chi gli chiedeva perché si era messo in lista con i comunisti lui che
Era stato espulso dal partito comunista negli anni Trenta
E che aveva poi fatto un tragitto suo
Di pensiero e di azione
Rispondeva
Che lui riteneva che il cristianesimo sarebbe stata una delle tante sette
Realtà racchiuso era in Palestina se non avesse trovato un uomo di azione come San Paolo
Come chi poi divenne anche Santo
E disse che per questo motivo proprio gli sembrava importante
Mettersi in collegamento con una grande forza popolare
La quale poteva appunto trasformare l'idea o contribuire a trasformare l'idea di Europa non soltanto in una coscienza
Di grandi masse ma anche in una forza di volontà
Ecco ora bisogna proprio a questa opera accingersi è a lavorare in questo senso
Con misure concrete con atti precisi ecco qui
La critica alla politica la critica alle forze politiche
Noi abbiamo
L'obbligo di partecipare a un'impresa storica
Che è paragonabile io credo soltanto a quella che fu compiuta quando
Sì cercò di immettere
Le grandi masse di popolo italiano nello Stato quando queste masse divennero nazione
Abbiamo l'obbligo cioè di partecipare a una impresa storica che possa effettivamente realizzare là sopra nazione l'Europa l'unità dell'euro
Con l'essenziale nel far questo
Io non credo che ci sia un punto una un anello agganciandosi al quale si tira poi tutta la catena no
Bisogna fare un'azione
Dispiegata in molti settori in molti campi coloro i quali ritengono che questa azione debba essere per esempio puramente e semplicemente
Diciamo istituzionale rischiano di cadere poi nell'ingegneria istituzionale anche se la riforma istituzionale della comunità è una cosa assolutamente in necessaria e ineludibile
Bisogna agire in molti campi però bisogna agire
Con la coscienza che il compito è quello che ora ho ricordato e per far questo per esempio bisogna guardare al mercato unificato in maniera diversa da come guardano diverse forze
Differenti forze per esempio da come ci guarda la signora Thatcher
La quale non ha interesse a una vera e propria coesione economica
La quale ha un altro interesse
Ha interesse acché
Come le lei stessa dice le forze del mercato si dispieghi noto in ogni modo e che si debbano dispiegare siamo tutti d'accordo ma che si debbano dispiegare in ogni modo non siamo d'accordo
Siamo d'accordo invece che si ci si che ci si debba essere qui un'azione per una coesione economica e sociale
Non si può pensare alla al mercato unificato se non si affronta in Europa non soltanto in Italia però tra vere anche alla questione italiana il problema del Mezzogiorno del nostro Paese come il problema più generale del Mezzogiorno d'Italia
Del Mezzogiorno d'Europa della Spagna del Portogallo della Grecia altrimenti non si costruirà vi è un Europa e neppure un mero vero mercato unificato
Bisogna andare a una coesione economica e coesione economica vuol dire per esempio affrontare la questione dell'occupazione in termini diversi da come si è stata affrontata finora in termini diversi da come la si affronta anche con il mercato unificato dal quale siamo tutti partigiani
Ma in termini diversi non si può per esempio pensare alla politica della Bundesbank se non con una una punta critica anzi qualche cosa di più di uno punta critica
La Bundesbank in fondo è interessata
Non Allo sviluppo alla crescita economica ma interessata qualche cosa d'altro a un
A una stabilità pur rispettabile ma non è questo sufficiente per affrontare i problemi dell'occupazione e per affrontare i problemi della coesione economica ci vuole altro e a questo altro bisogna impegnarsi lo spazio sociale non può essere qualche cosa che sta al di fuori della coesione e con
Verso le attraverso azioni nella cooperazione politica noi tutti ci riferiamo al mille novecentottanta Aldo alla Venezia del mille novecentottanta come a una esperienza di grande rilievo e come è un fatto storico persino
Bene ora a questa alla iniziativa internazionale bisogna sul sul terreno dell'iniziativa internazionale bisogna andare ben oltre se si vogliono affrontare non soltanto le sfide che vengono dalla distensione ma se si vuole costruire appunto
L'Europa
E poi bisogna guardare ai temi dell'unione politica
Ai temi dell'unione politica i quali appunto non
Viene guardato spesso in termini permettetemi il bisticcio di parole politici
Ha spesso come ingegneria istituzionale la quale ha una sua dignità e alla quale io
Guardo anche con con attenzione ma bisogna guardarci in termini politici che cosa vuol dire questo
Vuol dire che bisogna partire dalla constatazione che oggi in Europa esiste un deficit democratico così bene chiamato di enormi proporzioni
Io sono o la ventura di essere anche parlamentare italiano
Beh va e non di di di di di antica data badate quando io guardata alcuni dibattiti nel che hanno luogo nel Parlamento italiano
Mi domando se non si stia chiacchierando conto e badate lungi da me l'intenzione di concedere qualche cosa a qualsiasi tendenza antiparlamentari Istica
Che non si stia chiacchierando perché si parla di questioni sulle quali si decide altrove
E non si decide in istanze parlamentari perché appunto quando sono al Parlamento europeo ho la sensazione che anche lì poi
Con tutto l'interesse che si deve avere per i dibattiti politici non si riesce come si dice in volgare a stringere
Ecco quindi c'è un grande deficit democratico da una parte i parlamenti nazionali che vengono svuotati dei loro poteri
E dall'altra il Parlamento europeo che non acquista insufficienti Poteri le sufficienti competenze per colmare quel deficit democratico
Il le capacità decisionale stanno altrove
Nel Consiglio dei ministri che non è un'istanza
Di prima elezione che non è un'istanza fino in fondo democratica fino in fondo
E e altrove ancora al di fuori del Consiglio dei ministri in forze che non sono assolutamente legate ANAS a nessuna esigenza di carattere democratico di carattere parlamentare bisogna appunto colmare questo deficit democratico e con questa e da da questa ottica che bisogna guardare con questa ottica che bisogna guardare alla questione
Istituzionale perché l'unione politica non può che essere un'unione politica democratica dove si colma appunto
Il deficit democratico che ora ricordate qui ci sono dei nemici
A tutto questo così come ci sono
Dei gli avversari sul piano economico a una vera e propria coesione economica e sociale ci sono degli avversari anche in questo campo e finora appunto noi non siamo riusciti a vincere quei nemici anche se li abbiamo spesso combattuti e il modo per vincerli è appunto quello di trasformare quella coscienza che già esiste in una volontà attraverso degli atti e delle indicazioni precise
Bisogna che ci sia appunto una molletta una banca bisogna che ci sia un Parlamento europeo degno di questo nome bisogna che ci sia anche un governo europeo e bisogna che si cammini su questa strada
Per fare tutto ciò e per camminare sono necessarie delle grandi convergenze
Delle convergenze anche qui in Italia
Su questo tema l'Europa si sono realizzate delle convergenze non c'è dubbio lo ricordava Andreotti
Io ritengo però che non siamo ancora alla sufficienza
Se passassimo
Un esame di fronte a un
Professore
Non dirò severo ma insomma che ha a cuore
Le sorti del della causa europea e noi a proposito di convergenze non avremmo ancora la sufficienza
Si parla spesso di adeguare l'Italia
Bene sulle questioni dell'adeguamento dell'Italia non ci siamo e anche sulle questioni più semplici
Tra qualche settimana io credo si dovranno indicare i commissari italiani in euro
Beh perché non seguire lo stesso metodo che Andreotti ha ricordato quando si trattò di eleggere i parlamentari almeno una certa fase d'altra parte abbiamo avuto una pratica nelle elezioni dei commissari o nella nomina dei commissari che non è stata sempre delle più brillanti
Io in queste settimane mi sono permesso non farò dei nomi sono mettono in difficoltà le persone
Di
Proporre appunto in colloqui anche poi cercato di farlo anche pubblicamente di seguire un nuovo metodo perché l'Italia sia rappresentata nella Commissione
In maniera diversa da com'è rappresentata è stata rappresentata nel passato e non faccio questioni di persone
Faccio questione proprio di metodo ma come si sa in questi casi il metodo è sostanza
Beh perché non ci si incontra e non si scelgono questi i commissari per esempio dopo una discussione nelle Aule del Parlamento italiano in maniera tale che si possa esaminare effettivamente e ampiamente e in modo democratico le le candidature noi non ci proponiamo di avanzare delle candidature di parte vogliamo una discussione di questo tipo questa discussione però non c'è
Punto non voglio mettere in difficoltà qualche mio interlocutore ma quando io mi sono rivolto a qualche esponente di altra parte politica per dire questo Milan mi è stato detto ma come si fa poi se chiedi e qualcuno mi ha detto anche ma ti dovresti rivolgerà all'altro per chiedere all'altro se è disposto a lasciare
Il posto di commissario per il suo partito
A qualcuno a qualcuno diverso dall'esponente del suo partito e quando mi sono poi rivolto a quell'altro mi ha fatto lo stesso ragionamento però rivolto all'altra parte
Ecco allora adeguare l'Italia significa adeguare la innanzitutto in questo metodo in questo modo con questi criteri
Bisogna appunto qui avere una grande convergenza che sia su fatti concreti non sul verbali ISMU europeo
Di verbali ISMU europeo ne sono vuote ormai ci può dire che siano piene
Le Aule delle nostre delle nostre discussioni c'è bisogno di altro c'è bisogno di atteggiamenti concreti e naturalmente
Io ho fatto l'esempio più semplice badate perché poi se si affrontano altre questioni le cose diventano ancora più complicate ma io ritengo che ci sia appunto bisogno di questa grande convergenza
Questa a questa grande convergenza si deve guardare non solo in Italia ma anche in in europee nono e non ho nessuna nessun timore a dire che c'è bisogno oggi di questa grande convergenza io spero che nessuno
Interpreti questa questa espressione come una espressione di politica corrente come un'espressione anche magari di politica riduttivo di politica
Ridotta no perché qui ci troviamo di fronte a un grande tema il nostro sarà un impegno perché ci sia intanto una intesa tra le forze della sinistra europea per questo scopo per l'Europa che ci sia una convergenza tra le forze democratiche italiane non abbiamo nessuna
Preoccupazione di concorrenza chi ha più filo
Tessera più tela come abbiamo spesse volte detto e lo farà anche in questo campo nel campo appunto della costruzione dell'Europa noi abbiamo soltanto una ambizione quella di costruire questa Europa nel concreto quella di far diventare quella coscienza popolare
Una volontà una volontà capace effettivamente in condizioni nuove in tempi nuovi di superare tutte le resistenze e di permettere il raggiungimento di una netta che noi riteniamo assolutamente importante decisiva dei
L'Italia e per i popoli europei
Rami onorevole Cerveni per questa sua ambiente rammento e diamo senz'altro la parola l'amico senatore Antonio carineria segretario invece a democratico per il suo intervento
Vi assicuro
Vi assicuro sarà prevede anche se normalmente quando si si inizia dicendo solo Blair virtuosa fine però io
Anche prima di Cervetti mi sono esercitato in questo nel Parlamento europeo
Dove gli interventi si contano
Sui Minotti della della mano tre minuti cinque al massimo questo quando si tratta di interventi importanti
Si è voluto rovistare nel nella storia
Recente
E perciò io
Una piccola considerazione su su quello
Che è stato diciamo il coinvolgimento italiano nella
Nella speranza di realizzare l'unità dell'Europa voglio dire voglio fare una semplice considerazione
Non c'è dubbio che
Schumann Adenauer De Gasperi
Ma Monni ma
Saragat
Di molle Oriol Olena over
Per dire i personaggi più importanti del filone democristiano e socialista socialdemocratico
Sì posso per il problema lì all'indomani della fine della seconda guerra mondiale come evitare il ripetersi di questa conflittualità che nell'arco di meno di quarant'anni aveva gettato il mondo nella profonda disperazione
Sacrificando il dieci di milioni di essere umani
La strada
Più ovvia direi e da quelle di tentare
Una riappacificazione
Dell'Europa
Si trattava di far saltare le secolari
Firenze competizioni
Che avevano sempre portato il mondo sull'orlo del baratro
Questa fu la ragione che mosse questi statisti
A tentare di realizzare l'Europa
E la domanda che mi pongo
E il perché
Perché questa è la la ragione principale il perché
La sinistra italiana
Noi fummo solo dove sinistra ad accogliere subito
E l'opzione atlantica di quel europea
E invece tergiversato
Cercando di spiegare
Che l'Europa che si poteva fare sarebbe stata l'Europa del capitale
E praticamente collocando in una posizione molto artificiosa quelle forza che invece avevano un solo obiettivo
Far sì che l'Europa fosse un po'
Un continente
Non più fomentati sole di guerre
Ce lo diranno forse
Quelli che vorranno analizzare più profondamente i comportamenti dei partiti più importante della sinistra italiana mi riferisco ovviamente soprattutto al Partito Comunista che non i mutui come nel Progetto dell'Europa c'era appunto il superamento di questa conflittualità e l'affrancamento
Dell'Europa e del mondo dal pericolo di nuove guerre
Questa Europa
Tutti i lo hanno voluto ricordare non è che sia comunque un'Europa realizzata è in via di realizzazione
Però attenzione no commettiamo l'errore di allora
Di ritenere che ci fossero dei file europeisti
Che l'hanno diciamo disponibili e di interessi capitalistici e ci sono dei Fido previsti che per questi interessi non sono disponibili
Io ritengo che noi dobbiamo una volta per tutto affermare
Che se crediamo come credo che crediamo tutti nel sistema democratico
Questo sistema ci deve dare di per sé la garanzia
Che nella misura in cui riusciamo a convincere un'adeguata fetta dell'opinione pubblica dell'Europa noi non abbiamo niente da temere che l'Europa si sviluppi in termini diseguali non c'è dubbio che esiste questo pericolo
Non c'è dubbio che esiste questo pericolo ma dobbiamo avere fede
Fede nella capacità sovrana dei popoli europea ad evitare che l'Europa si divida fra un'Europa ricca e un'Europa povera
In secondo luogo a mio avviso dobbiamo anche tener conto di quelli che sono i termini vede il problema
Cervetti ha detto
C'è una competizione
Cioè
Una distensione due sfide
Ma se non ci fosse la distensione
Non ci sarebbe la competizione
E la distensione siamo riusciti ad ottenerla attraverso un'affermazione rigorosa dei nostri diritti e dei nostri interessa non ci siamo fatti spaventare da nessuno
Abbiamo reagito con fermezza con determinazione e con senso di responsabilità e appena si è aperto uno spiraglio abbiamo cercato di far sì che questo spiraglio diventasse una finestra aperta sul mondo e l'abbiamo accettata e ci crediamo e ci dobbiamo credere nella distinzione
La competizione
L'Europa è la prima potenza commerciale del mondo
Recentemente
In una visita che ho fatto il dominio sovietico ha avuto l'opportunità di parlare con dei giovani
Ho capito questo non mi hanno fatto a mano ha fatto riferimento all'ideologia né al superamento della lotta di classe media alla cosiddetta alla logica del mercato
A una cosa sola hanno detto nella possiamo accettare l'idea che un Paese come il nostro
Il più esteso del mondo
Potenzialmente il più ricco del mondo
Non sia fra i Paesi più avanzati del mondo in termini di sviluppo economico quindi questa competizione
Tra un grande paese
Ma a Potenza commerciale del mondo noi che sia rappresentiamo più alti la più alta concentrazione di tecnologia oggi esistente sul pianeta ci mette in condizione di essere un fattore estrae avente positivo di quello che una per le che è una sfida ancora più grande evitare la diseguaglianza nel mondo cioè a dire superare quella dicotomia no do Sud che la cosa che ci deve preoccupare ancora più della disuguaglianza dell'Europa perché quella sì veramente potrebbe inceppare il processo di distensione creare un rapporto diverso un rapporto non dopo fra i Paesi importanti del pianeta quindi io non voglio tediarvi oltre
Ritengo che questo apre cioè all'Europa noi lo dobbiamo confermare dimostrando di avere una grande sede nel sistema perché attraverso il sistema democratico se ci sono delle correzioni da fare io credo che si potranno fare io non voglio polemizzare comma fatte Cervetti con la Bundesbank la Bones banche fa il suo mestiere
In Germania giravano una specie di di di vivi barzelletta dicono ma come mai noi
Esportiamo i quarti posteriori dei bovini verso l'Italia
Terminò ICI restano i quarti inseriti anteriori e i tedeschi più d'una volta ce l'hanno detto se noi abbiamo fatto passi avanti ecco perché abbiamo anche saputo affrontare con più coerenza
Il tema dei sacrifici invece voi Atlante come giustamente faceva osservare Andreotti
Ma
Parlate sempre riferendosi agli altri e non da voi stessi quindi noi in Europa la mia esperienza mi ha detto che se c'è uno una polemica abbastanza chiare è evidente nei confronti degli italiani
è quella appunto perché riguarda riguarderebbe OPA come la nostra incoerenza dico questo perché oggi in Italia si affronta il tema del riduzione del deficit pubblico
E questo non è un capriccio italiano è un obbligo al quale dobbiamo doverosamente sottostare se vogliamo essere pronti a quell'appuntamento quello appunto del novantadue siamo il Paese industrializzato fra i i cinque più industrializzati del mondo
Abbiamo raggiunto questo l'idea il di progresso malgrado la conflittualità interna malgrado ho che anche questa nostra politica internazionale non abbia certamente sempre avuto il la poi oggi di tutta l'opinione pubblica del nostro Paese però oggi con lo stesso coraggio con il quale abbiamo portato avanti una politica coerente a livello internazionali in tema europeo e intermedi in tema di Inter internazionale ancora più vasto e noi dobbiamo avere anche il coraggio
Appunto di non andare mai a chiedere agli altri che fanno chissà facciamo i sacrifici ma dobbiamo ed anche coraggio di farli noi i sacrifici questo lo dico perché io dico spesso noi non non facciamo mai una autocritica circa i nostri comportamenti
Quindi per concludere
Io ringrazio che mi sia stata data l'occasione
Di poter così fare qualche puntualizzazione
Torno voglio polemizzare con nessuno voglio solamente dire che il mestiere del dell'europeista
Dell'atlantista è stato un mestiere difficile nel passato o nel mestiere più facile perché tutti ne convengo è un fatto estremamente positivo spero che per il futuro anziché fare delle scelte un po'ho diciamo troppo semplici addirittura qualche volta ma ma su chi spighe e invece si facciano delle scelte più ragionate perché in fondo un fondo questa è la forza della nostra democrazia grazie
Grazie a voi caro amico Carelli e attende il suo intervento è l'ultimo intervento quello dell'amico professor Guarino dirigente del settore europeo della Democrazia Cristiana chiuderà questo nostro incontro di pare sia si sia sull'oltre in modo molto vivo ricco di spunti di riflessione e di medicazione prego la parola guarito lettere amici io dovrei parlare no del passato ma del futuro ma il presidente rumor quando ci siamo seduti a questo tavolo ci ha detto amici cari non dimenticata che qui siamo nel Veneto e nel Veneto alle ore tredici si va a pranzo dei tecnici sono già passate questa è una Houten dica sfida l'Europa del futuro o il pranzo attuale cercherò di conciliare queste un compromesso tra questi due opposti riducendo al minimo in pillole quello che ci aspetta io partirò da questo per mozione dal fatto il presidente Andreotti c'è il concorso fatale ma fatale non nel senso che sia negativo nel senso che i questo corso una volta messe in moto necessariamente arriva al risultato che il risultato Hölderlin l'azione europea De Gasperi gli altri l'avevano visto con grande chiarezza noi non faremo soltanto qualche cosa di immediata ma mettiamo in moto un meccanismo che in necessariamente arriverà a questo risultato ad punto siamo che è causa ci porterà per l'immediato futuro questo corso fatale ecco questa la domanda alla quale io dovrei rispondere
Non li avevo avuto negli ultimi quattro anni qualche cosa di simile tanto per di fare anche qui un riferimento al passato al generale Rommel e il quale sfondava le linee nemiche e si spingeva molto avanti dopo il generale rompere dopo che si sfondavano con militari armati devono venire le ante rilievo le salmerie el creare la linea avanzata ora questo sfondamento che è avvenuto negli ultimi quattro anni ha portato come risultato lo stemma la stipulazione di un trattato per il trattato dell'atto unico
E io qui vorrei ricordare che l'atto unico le difficoltà per la sottoscrizione la formulazione definitiva dell'atto unico furono superati a Milano con un merito molto grande del presidente Andreotti che io vorrei hanno le rare tra coloro i quali hanno contribuito a questo meccanismo di sviluppo del partito da De Gasperi per quanto riguarda l'Italia che ha avuto i nomi del Segni e Di Martino ma che certamente si è avvalso del contributo decisivo tesi quel lo ha portato da Andreotti ora gestisce l'atto unico vediamo subito e in concreto che cosa dice e perché noi avremo ancora degli altri passi e quali sono gli altri passi non dico gli altri pasti gli altri passi che già per
Ora l'atto unico ha stabilito due cose apparentemente semplicissime c'era già la liberalizzazione delle merci perché la liberalizzazione delle merci è già stata introdotta Ardondi trattato di Roma e però era manco letta e soprattutto non era effettiva perché fatta la legge trovato all'inganno non soltanto i singoli lo fanno nei confronti del fisco ma la fanno anche installati nei confronti dei trattati quindi liberalizzazione delle merci per acquistato ricorso ai più vari espedienti più vari perché erano vari da Paese a Paesi per bloccare in qualche modo quale merci che non come dissero alle economia nazionale prove sì puntualizzavo asilo Cal usavano questi vari meccanismi di freno alla libera circolazione delle merci alle frontiere cioè alla dogana e allora che cosa ha stabilito all'attonito mentre nel mille novecentonovantadue eliminate fisicamente le dogane
Così a ogni tentativo di bloccare frenare il trasferimento delle merci non sarà più attuabile in concreto secondo il l'atto unico ha esteso la liberalizzazione appuntato la generalizzato a tutto le merci e vedremo tra no perché il significato a questo generalizzare e poi a esteso la liberalizzazione anche ai servizi qual è il processo dinamite Suntech Casey viene posto in essere e perché noi dobbiamo ritenere che siamo entrati nella fase decisiva e forse finale del processo di integrazione europea ora delle merci vi faccio un esempio mi fermo soltanto su alcuni alcuni passaggi eliminando tutti gli altri uno delle merci più importanti è la moneta ora alla moneta non era la liberalizzazione delle monete non era stato non Antoine atto nell'ambito del trattato di Roma che significa Lido l'inflazione delle monete oggi esiste già alla possibilità per gli ebrei e per gli imprenditori di finanziarsi a medio e a lungo termine immobilità straniere perché imprenditori non fanno uso di questa la volta fanno scarso uso di questa facoltà che già esiste perché c'è il rischio di cambio ora atto contraddicono un un un un finanziamento ai margini però non sanno quale sarà domani il rapporto a quel Marco e all'ira questo è già accaduto per qualche nostro grande imprenditore ed ha fatto un contratto indole riterrei più conveniente il più grande che si sia mai verificato in quel campo e il dollaro è caduto da due mila a mille quattrocento e ha stravolto a quelle che erano no e di il valutazioni di offre limita come si dice che era stato fatto dall'imprenditore ora la voglio come ad tutti certamente siete già a conoscenza che poco tempo fa è stato approvato una direttiva per la li realizzazione dei capitali a breve che significa che non soltanto agli imprenditori ma quello che nel termine corrente si chiamò le famiglie cioè i singoli ognuno di noi può comprare quanti marchi vuole quante sterline vuole quand'quanti franchi francesi o franco belgi vuole e cade in lire italiane questo significa che i singoli potranno non solo contrarre dei debiti ma conferire il le le lire in cambio di mobilità fra gli una differenza dove cioè mentre l'imprenditore in genere si finanzia cioè contrae un debito la famiglia in genere investe cioè il esporta capitali quindi questa è una qualche cosa che ormai è stata già deliberata è un passo di non ritorno entro due anni noi dobbiamo attrezzarci per vietare la conseguenza qual è la conseguenza che se non si verificano delle condizioni oggettive che adesso il vado a indicare laico la conseguenza sarà che ci sarà un flusso di denaro italiano sembra verso l'estero e non sarà più un un trasferimento all'estero clandestino sarà un trasferimento di capitali italiani all'estero che in quanto del processo di liberalizzazione di questa merce la conseguenza noi dobbiamo entro due anni e anzi due anni almeno qualche mese realizzare un grande obiettivo indispensabile per questa il processo di gran stazione fatto un passo non si può evitare quello successivo e fatto quella successiva ce ne sarà ancora un altro da compiere qual è questo passaggio indispensabile entro due anni la stabilizzazione dei cambi stabilizzazione dei cambi cioè creare are delle condizioni oggettive nella economica interna tali da garantire che entro che anche negli anni successivi la lira rispetto al marco il manto rispetto al franco il franco rispetto alla li rimangono imposizioni costanti questo è un compito estremamente difficile è un compito estremamente difficile perché come ricordava Rumor il trattato non ci pone dei vincoli cioè non citata le norme da eseguire per che il meccanismo è tale che se uno non rispetta queste regole oggettive batte la testa contro il muro e poi si accorge che è troppo tardi per rissa parla quindi noi abbiamo dei tempi stretti Pera adeguare noi come tutti gli altri per adeguare alle economie interne al processo dinamite Dante creato dall'atto unico ora voi mi potete porre questa domanda qualche cosa è un passo che non siamo in grado di affrontare chi conviene farlo è una era troppo grande ora la risposta è sì noi possiamo affrontare e vi indicò rapidissimamente cercando di stare nei dieci minuti del presidente rumore abbia concesso e credo che il signor anche troppi perché tutti cominciamo aderire un po'un un po'di buon appetito ora solo quasi Veneto sono Veneto per otto per cui Youssou logica eccole ora quale sono le le ragioni per le quali ritengo riteniamo dopo avere valutato e questo si possa fare prima perché il problema non è solo italiano abbiamo uno degli Stadio frutterà alle pure in modo uguale queste conseguenze e questa reale ma poi perché l'Italia ha dei punti di forte ai punti di forza e sorgo il punto di forza che servono a compensare leale che noi gli abbiamo come tutti gli altri paesi comunitari e punti di forza sono che esistono in Italia delle grandi imprese su basi nazionali che hanno possibilità di esperanto è sì e che sono già in parte comunità Mezzate io sono stato di recente in Spagna ho avuto il contatto dal direi con la parte essenziale degli imprenditori spagnoli e qual è stata la mia sorpresa vedere che non è una spagnoli erano tutti espressi donne di grandi gruppi internazionali l'Italia ha una struttura di grande impresa che è il più o meno adeguata all'importanza del nostro Paese ma noi abbiamo soprattutto una dote rapportiamo all'Europa ed è la dote delle medie e piccole sì questa è la ragione per la quale Chirac quando stato interrogato alla televisione prima delle elezioni essi si è chiesto ma qual è il Paese che trova il maggiore vantaggio dall'integrazione europea Chirac ha risposto non la Germania
Alitalia dopo la Francia debito conto di una serie di considerazioni e cioè che la impresa italiana è un'impresa ancora legata alla medi e piccoli presi dalla piccole imprese italiane a un certo livello che non li abbiamo stabilito che corrisponde a quello dell'impresa dice Anna ma l'impresa piccola livello europea è un'impresa molto più grande cioè per essere il piccolo a livello comunitario deve crescere va accompagnato ad una crescita perché dico questo perché oggi non lecito avremmo Duff contare come tutti dovranno affrontare ma noi dobbiamo affrontare per attrarre tolti i vantaggi che ci rivengono ci possiamo ricavare dalla integrazione comunitaria noi dobbiamo affrontare questi problemi in un modo dopo un locale eccole impostazioni che in alcuni casi significa modificare radicalmente i punti di vista e i principi seguiti nel passato nazisti passiamo da una fase all'altra come ricordato Andreotti siamo come dalla meccanizzazione e della contabilità all'informatica cambia tutto perché entra uno strumento del tutto nuovo lo strumento del tutto nuova è lo strumento a Reja rappresentato dalla dimensione comunitari quindi mentre alcuni ebrei cibi erano valide fino ad oggi si tratta di inventare i principi che siano validi da oggi o domani e non soltanto a livello interno ma a livello comunitario perché né a livello comunitario si saranno ci sono già dei novità profonde perché devono tener conto allo allo al al agli organi comunitari a loro volta di queste trasformazioni e basta pensare e mi riferisco a uno dei riferimenti di Cervetti al diverso peso dell'aria mediterranea RIS battle quello che fino ad oggi è stato il peso dell'Europa continentale perché l'Italia era l'unico Paese mediterraneo fogna poco fa nell'ambito della comunità e oggi abbiamo altri paesi comunitari ma sobri mediterranee ma soprattutto i i Paesi mediterranei sono quelli a contatto con l'aria di maggiore espansione demografica che con la quale l'Europa dovrà fare i conti dei prossimi cinquant'anni che sorge nell'area del Maghreb questo presuppone e comporterà necessariamente una gran beh trasformazioni degli equilibri i evoluzione degli equilibri interni nell'ambito comunitario che causa voglio dire voglio dire che
Ci saranno il è vero che l'apporto Cecchini ad al come ancora Andreotti ha ricordato prevede una crescita del PIL del dal quattro al sette per cento in tutta Europa ma c'è una domanda dove si collocherà questa maggiore ricchezza pesa ricchezza sarà distribuita in modo uniforme cosa andrà Concert trarsi indeterminati zone determinate trovare un processo molto più rilevante ma molto più impegnativo molto più grande di quello che si è avuto all'atto della unificazione dell'Italia questo mi serve per ricordare come sia grandioso la costruzione perché a anche per unificare l'Italia ci fu un'azione armata anche per unificare gli Stati Uniti ci fu una guerra ma non li unifichiamo l'Europa in un modo totalmente pacifica ma questo non toglie che avremo da affrontare problemi di dimensione non indi Ferente soprattutto per quanto concerne i possibili squilibri abbiamo delle aree italiane che sono in grado de compie de de di sono in grado di competere con qualsiasi altra area europea abbiamo anche altre aree per le quali è indispensabile immaginare delle formule che siano stati estrattive dei loro bisogni probabilmente uno dei vantaggi che ricaveremo dall'Europa e quello di poter meglio rispettare le vocazioni territoriali e in questo modo risolvere anche alcuni libri problemi che oggi si agitano come per esempio per i i rifiuti o per le stalle le localizzazioni industriali destinando alcune regioni a quello che la loro vocazione naturale che è una vocazione turistica di sviluppo Speer culture sviluppi più Tourist dico non solo in senso paesaggistico ma in senso culturale e storico questo però ci porta a far capire che i prossimi anni non saranno anni indifferenti non sarà un tran-tran non hai qualche cosa che si potrà realizzare otto ma di che mente ci vuole un impegno globale da parte delle autorità di governo italiano ci vuole un impegno è un collegamento da parte delle autorità comunitarie e questo giustifica quell'ansia generale quell'aspettativa che ACCAM toh al grande mercato alle realizzazione del grande mercato si abbia anche una Bisio una gradualmente più approfondita integrazione politica perché per potere effettuare le compensazioni territoriali
La migliore distribuzione della ricchezza cioè quello che nel linguaggio comunitario oggi si chiama coesione ci vuole un potere politico e il potere politico per poter realizzare questi risultate queste compensazioni dirà vere autorità e non può avere autorità senza una legittimazione democratica quindi io chiudo che spero di aver rispettato il mio dieci minuti o forse superato di poco il dieci piloti ma voglio dire che i prossimi quattro anni
Forse i prossimi otto anni non ci formali non novantadue il termine di scadenza ma anche se non fosse novantadue fosse novantasei novantotto questo non cambia nulla noi abbiamo dei prossimi anni imperi quale ci attende un compito anch'ho mai entusiasmante e noi ci auguriamo di potere consegnare ai nostri alle nuove generazioni uno dei modelli più grandi della storia politica dell'umanità una integrazione che ha svolto un azione di sviluppo all'interno
E h come il ancora ha fatto molto bene Andreotti a ricordarlo è servito a determinare maggiori equilibri del mondo e quindi è un fattore di pacificazione del mondo tutto questo realizzato in modo pacifico
Partendo da intuizioni che non sarà mai il non potremo mai dimenticare non potremo mai non qualificare come tra le più grandi che si siano avute nella storia politica della nostra umanità molte grazie e buon appetito ringraziamo ringraziamo altolà Nicola Guarino credo che a questo nostro dibattito sia stato tanto ricco da poter offrire a materia di riflessione ed impegno propulsivo e adesso intanto a permetterci in fase buon appetito tutti