Tra gli argomenti discussi: Esteri, Gran Bretagna, Johnson, Parlamento, Rassegna Stampa, Unione Europea.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
Rubrica
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Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato diciannove ottobre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta l'edizione di oggi sarà ampiamente dedicata alla Breguet synth ieri non siamo andati in onda perché era in corso un Consiglio europeo dove è stato raggiunto un accordo tra Boris Johnson e la stessa Unione Europea
E oggi è il giorno decisivo questo accordo verrà sottoposto alla Camera dei Comuni che ha già rigettato per tre volte un altro accordo quello di Theresa May quello di Johnson è leggermente modificato i numeri sono in Bindi con alcune simulazioni danno sia l'accordo in vantaggio altri Boris Johnson sotto per una manciata di voti
Noi proporremmo diversi editoriali partendo ovviamente dalla stampa britannica il Times
Che chiede ai parlamentari di approvare l'intesa just do it fatte lo basta il titolo
Nel commento di ieri poi Function Times secondo il quale gli elettori meritano la parola finale sull'accordo Breguet visite di Boris Johnson come attraverso un referendum
Confermativo e infine un
Editoriale quello del Guardian di ieri che invece boccia l'accordo di Johnson perché è più pericoloso di quello di Teresa mail Primo Ministro esaurito il tempo per i giochetti politici
E ora vuole che siano i lavoratori britannici a pagare il prezzo per i suoi pasticci
Leggiamo un commento anche da un quotidiano continentale le monde di oggi
Brand zitto un amaro compromesso per
L'Europa le Monti sottolinea che però siamo all'inizio di un percorso perché poi bisognerà negoziare ancora con il Regno Unito un accordo commerciale e Johnson non nasconde la sua intenzione di fare concorrenza all'Europa tra l'altro ieri
Angela Merkel la cancelliera tedesca ha definito proprio Regno Unito come un concorrente sulle questioni fiscali e sul l'economia in particolare il settore
Digitale se avremo tempo parleremo anche di altri temi la settimana è stata
In gran parte
Dedicata alla questione
Turchia l'intervento militare in Siria vedemmo già proposto diversi diversi editoriali l'Economist che uscito ieri nelle edicole europee
Pubblichiamo un aereo americano in copertina con sotto Donal Trump e una sacca da golf
Chi può ancora avvenire fiducia nell'America di
Trump è l'interrogativo che viene posto sia sul nella copertina sia nel principale editoriale che si occupa delle conseguenze del tradimento dei curdi
C'è poi la notizia che viene dalla Cina la dal Financial Times il rallentamento della crescita cinese infligge un colpo all'economia globale
La crescita del PIL del sei per cento il peggior risultato in tre decenni ed è dovuto alla guerra commerciale con gli Stati Uniti al raffreddamento al calo degli investimenti interni altra questione che Resta di stretta attualità sui giornali spagnoli ma non solo la Catalogna noi su questo se avremo tempo vedremo un editoriale da le Monde dal titolo uscire dall'impasse
Nessun partito dovrebbe approfittare dell'accollerà provocata dalla condanna degli ex dirigenti catalani a pesanti pene di carcere per le monde è ora del dialogo non umiliare l'avversario cominciò però dalla questione Breguet siti su cui vogliamo concentrarci quest'oggi anche in vista del voto alla Camera dei Comuni
Tra poche ore il Times di Londra ieri in un editoriale sosteneva raccordo di Boris Johnson sulla Breguet Seat Just duri
Basta farlo fatto le basta il titolo
Il primo ministro ha smentito i critici con il suo accordo ora al Parlamento deve porre rapidamente fine a questo dramma che dura da quattro anni votando sì
Abbiamo a leggere il Times tre mesi fa avevamo dato il nostro appoggio a Boris Johnson come primo ministro sulla base del fatto che era a nostro avviso il candidato che aveva più probabilità di assicurarsi un accordo Brad Smith e di conseguenza tracciare la linea finale sulla saga chiudere il capitolo della saga che destabilizza la politica britannica da troppo tempo a questa parte giovedì Johnson a giustificato la fiducia che gli avevamo dato
Arrivando a un accordo con Brussel che appena una settimana fa sembrava altamente improbabile
Non c'è dubbio che Johnson abbia dimostrato coraggio politico è riuscito a cestinare il back stop per tutto il Regno Unito che era stato negoziato da Theresa May come aveva promesso anche se ha dovuto accettare un back stop solo per l'Irlanda del Nord
Qualcosa di simile a ciò che lui e Theresa May avevano detto nessun primo ministro britannico avrebbe mai accettato questo gli è costato il sostegno del di o per il partito democratico unionista nordirlandese
La cui opposizione era stata fatale per l'accordo di Theresa May c'è da sperare scrive il Times che la storia non si ripeta l'accordo di Johnson rappresenta un compromesso ragionevole da parte di entrambe le parti
Ed è un risultato migliore per il Regno Unito di quello di me il primo ministro accettato che non debba esserci alcuna frontiera sull'isola d'Irlanda
L'Irlanda del Nord resterà di fatto nell'unione doganale ma le imprese nordirlandesi otterranno dei rimborsi per le merci importate per il consumo interno
Nel frattempo l'Unione europea ha fatto delle concessioni sulla meccanismo del consenso che permetterà
All'Assemblea dell'Irlanda del Nord di decidere ogni quattro anni con un voto a maggioranza se continuare con questa soluzione
Cosa cruciale il Regno Unito potrà perseguire una politica commerciale totalmente in dipendente certo spiega il Times
è facile capire perché il di UPI il Partito unionista nordirlandese non è contento l'accordo di Johnson richiederà controlli doganali tra l'Irlanda del nord della Gran Bretagna ci sarà una frontiera
Interni al Regno Unito l'Irlanda del Nord poi rimarrà soggetta al rispetto di buona parte della legislazione europea quarantotto del sessantaquattro pagine del nuovo protocollo irlandese
Elencano le leggi dell'unione che continueranno ad applicarsi in Irlanda del Nord
C'è poi la questione del consenso se giuridicamente si può mettere fine a questa soluzione nella pratica è molto improbabile
Il rischio per Johnson è che senza il sostegno del di un Pilar ritmo etica parlamentare lo porti alla sconfitta per assicurarsi il via libera dei Comuni deve convincere circa sessanta deputati
Sessanta che non avevano dei sostenuto raccordo di Theresa May questo significa che ha bisogno dei ventotto falchi brand Seat Rastrelli gruppi emersione del PCI groppo al viaggi
Così come dei ventuno che sono stati cacciati dal partito conservatore proprio da Boris Johnson
Inoltre avrebbe bisogno del sì di almeno una decina di deputati laburisti
Quel che avrebbe permesso di cambiare questa vittime etica è una dichiarazione da parte dei leader dell'Unione europea che non ci sarà una proroga in ogni in in in ogni caso quella dichiarazione non è arrivata
Ma i leader dell'Unione Europea hanno detto che una proroga non è scontata nessun parlamentare razionale dovrebbe assumersi il rischio di un non vi è il di un mancato accordò conclude il tane INPS
Io opinione opposta invece il Guardian in
Lanciarsi su un accordo la Breguet Cindy Johnson è più pericolosa di quella di Theresa May il titolo
In un editoriale il primo ministro esaurito il tempo per i giochetti politici vuole che i lavoratori britannici paghino il prezzo per i suoi pasticci
Per Johnson il trentuno ottobre la data sacra oltre la quale il Regno Unito non deve più essere membro dell'Unione europea prima del trentuno ottobre però c'erano stati dodici aprile e il ventinove marzo
Con l'avvicinarsi di una scadenza Brezzi
In un clima di confusione e crisi e crisi
Abbiamo vissuto qualcosa di molto familiare purtroppo l'urgenza spinto Johnson a concludere un accordo dell'ultimo minuto Brussel
Ma si tratta di un pasticcio il tempo e poco era poco perché il primo ministro lo aveva sprecato con giochetti pericolosi
Come flirtare con uno dei il o rivolgersi soprattutto se non unicamente alla sua base elettorale
Il timore di essere umiliato con l'obbligo per legge di chiedere un rinvio della brand Seat lo ha spinto poi a ripensarci ha abbandonato il suo piano improvvisato di due frontiere per l'Irlanda del Nord a vantaggio di un approccio più realistico più vicino alle opzioni che erano state già discusse rigettate quando Theresa May era a Downing Street il risultato che l'accordo di Johnson
Secondo il Guardian è negativo per il Regno Unito
Si entra anche qui nei dettagli della questione ben stop irlandese
E in più c'è un elemento che aggiunge Gargano importante
Questo accordo implica una relazione futura con l'Unione europea molto diversa rispetto a quella immaginata dall'accordo Mei l'approccio di Johnson consiste nel rinunciare ad avere un accordo di libero scambio ambizioso dove le merci possano lì circolare liberamente senza frizioni
Che cosa ha fatto Johnson ha sacrificato l'accesso al mercato dell'Unione europea sull'altare della deregolamentazione
E questo porterà nelle relazioni future a nuove barriere costoso e non solo con l'Irlanda ma con tutta l'Unione europea a pagare saranno i lavoratori britannici
La corsa frenetica di Johnson per un accordo Breguet esistenza entro il trentuno ottobre lo ha costretto a concentrarsi su dei tecnicismi
Ma serve anche il suo obiettivo politico più ampio quello di presentarsi come un leader eroico che è riuscito a strappare un accordo all'ultimo minuto ma scrive nelle conclusioni Guardian la Brecht non è un gioco
Per contribuire alle ambizioni politiche di qualcuno impone scelte che difenderanno la direzione strategica del Paese per le generazioni a venire
E avranno effetti su milioni di persone quello che conta di più insomma è la destinazione e la retorica chiusa Johnson i fanatici che corteggia
E la traiettoria politica della sua carriera indicano che il suo piano e di portare il Regno Unito nella direzione sbagliata così tra l'altro il Guardian
Tra le due posizioni che avrebbe Moretto c'è poi quella del Financial Times
Ma secondo il quale gli elettori meritano la parola finale sull'accordo Backstreet di Johnson sei parlamentari daranno il via libera al piano ci sono forti ragioni a favore di un referendum confermativo
I parlamentari oggi terranno la loro prima seduta in un fine settimana in quasi quarant'anni per votare se porre fine o meno alla relazione che ha definito il posto del rendimento nel mondo per un pavido ancor più lungo di quarant'anni la loro decisione avrà profonde conseguenze per l'economia la sicurezza e la coesione del Regno Unito nei decenni a venire
Dopo la sua minaccia di portare nel Regno Unito fuori dall'Unione europea senza un accordo il trentuno ottobre l'esito più disastroso è positivo che Johnson sia riuscito a ottenere un accordo rivisitato
Ma il suo corde lungi dall'essere la soft prende Seat che questo giornale aveva difeso dal referendum due mila e sedici
Ed è lungi dal futuro radioso post Brezzi che Johnson ha promesso durante la campagna elettorale
Gli ottanta turbolenti giorni in carica del primo ministro hanno alienato alcuni dei suoi parlamentari più importanti
Johnson ha dimostrato disprezzo per le convenzioni costituzionali ma merita credito per aver realizzato gli obiettivi che si era posto Johnson ha convinto l'Unione europea
A rivedere l'accordo di ritiro di Theresa May che il Parlamento aveva rigettato tre volte a riscrivere il back stop ciò che serve a evitare il ritorno dalla frontiera fisica in Irlanda
Il problema è che l'accordo è stato ridisegnato per tenere a bordo il
Di un PIP
Il partito democratico unionista nordirlandese e gli ultrà della Breil visite del suo stesso partito solo che con il dirupi Johnson ha fallito per conquistare i falchi del partito conservatore
L'impegno a un ambizioso accordo di libero scambio con il Canada è stato annacquato
L'opzione Johnson non è più Canada plus ma calendari Minus e molto più vicino a una brand Seat il più duro nulla più hard possibile Johnson descrive un futuro radioso con la firma di accordi commerciali con il resto del mondo ma con la decisione di scegliere una relazione commerciale meno stretta con l'Unione europea che rimane il principale mercato del Regno Unito la realtà rischia di essere molto diversa e il famoso al Times
Dice che il il PIL PIL potrebbe perdere
Complessivamente il due virgola tre per cento in un decennio contro l'uno e nove dell'accordo mentre se si aggiungono gli effetti sulla produttività addirittura andiamo al sette per cento in dieci anni si tratta di un prezzo molto alto da pagare per riprendere il controllo e i danni potrebbero essere ulteriori con implicazioni anche per l'Unione del Regno Unito dare uno status speciale all'Irlanda del Nord ma negarlo la Scozia potrebbe alimentare nuove domande di indipendenza con la Breguet Seat fatiche la stanchezza Bre della brand zitte
Che prevale tra gli elettori e le imprese la tentazione potrebbe essere di mettere da parte queste preoccupazioni e prendere l'accordo d'uscita così come e approvarlo
Ma questa logica è pericolosa un accordo può sembrare attraente per l'impresa nel medio breve termine ma essere dannoso nel lungo
Periodo milioni di posti di lavoro sono in gioco i parlamentari devono valutare con attenzione
Tutto questo al momento del voto ma se l'accordo d'uscita di Johnson otterrà una maggioranza in Parlamento ci sono comunque secondo il Financial Times forte ragioni per poi sottoporlo agli elettori in un referendum confermativo
Con come alternativa il Freeman il restare nell'Unione Europea quest'idea sta conquistando terreno e Johnson potrebbe anche offrire un voto di questo tipo per assicurarsi la maggioranza in Parlamento attraverso il labour
Un nuovo referendum rischierebbe di provocare si ulteriori rinvii di e divisioni potrebbe produrre un altro risultato di misura
Ma il campo Johnson è fiducioso di potercela fare nel due mila e sedici agli elettori era stato offerto un'opzione di uscire
Ma senza sapere verso cosa e con una campagna mendace ora gli elettori sanno esattamente dove vi porterà la brand Seat e meritano una chance di decidere se vogliono ancora seguire questa strada così il Function Times o vediamo sul continente dopo i giornali britannici per proporre menu un commento quello di mondo di oggi un amaro compromesso per l'Europa nel mondo inizia col dire che si
La Black esiste un fra l'indumento collettivo ma deve essere rispettata l'accordo sulle modalità di questa partenza concluso giovedì a Brussel
Prevede una rottura netta una brand esiti più dura di quella molto vaga che era stata venduta agli elettori
Ma di fronte alla minaccia di uno dei il questo accordo rappresenta senza dubbio il modo meno peggio di realizzare questo divorzio doloroso di certo non si tratta dell'accordo grandioso per l'Unione Europea e terreni e per il Regno Unito che viene vantato da Johnson
Ma per il primo ministro arrivato al potere appena tre mesi fa rappresenta innegabilmente un successo politico
Quanto i ventisette Stati membri dell'Unione Europea hanno salvato l'essenziale l'integrità del mercato interno e l'invisibilità della frontiera
Tra le due Irlanda e anche qui si entra nei dettagli del Blackstone e quant'altro si sottolinea che ci sono rischi per l'integrità del Regno Unito perché questo accordo potrebbe favorire la riunificazione dell'isola d'Irlanda e alimentare l'indipendentismo della Scozia per le Bond Johnson mette le sue ambizioni davanti all'unità del Paese
Ma l'Unione europea comunque sollevata da questo compromesso
Il problema è che sollievo potrebbe essere di breve durata estremista sulla sua promessa di una brand esita a qualsiasi costo Johnson ha deciso di infischiarsene dell'opposizione degli yuppie risultato il voto di oggi in Parlamento si annuncia molto in cento se il premier dovesse fallire nel fare approvare l'accordo dovrà sollecitare una proroga della Brad Smith ne seguirebbero lezioni da cui però lo stesso Johnson potrebbe uscire
Vincitore ma qual è qual è la conclusione di le Monde quale che sia lo scenario la Breguet sito ormai in vista tuttavia non va dimenticato che la cosa più importante è il futuro accordo commerciale tra i ventisette Regno Unito resta da negoziare
Johnson non nasconde la sua intenzione di fare concorrenza all'Europa praticando dumping fiscale sociale e ambientale
L'impegno britannico a rispettare la parità di condizioni cosiddetto level playing field non è vincolante negli accordi conclusi con Bruxelles
La sfida della break zitti insomma non si spegnerà con un deal i negoziati commerciali che seguiranno dovranno impedire l'edificazione di un paradiso fiscale alle porte dell'Europa così
Nel mondo con cui ci fermiamo per oggi vidi vendiamo
Gli altri temi prossimi giorni li abbiamo sintetizzati nel sommario c'è da segnalare un editoriale di le monde del di ieri però sulla Catalogna
Il titolo uscire dall'in passa David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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