Presentazione del libro di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo "Il coraggio e l'amore. Giustizia per Stefano: la nostra battaglia per arrivare alla verità" (Rizzoli)

Allora buonasera a tutti e grazie di essere qua prima di incominciare a la presentazione di sentir parlare
Ilaria Cucchi Fabio Anselmo e il professor Fineschi vorremmo farvi da di un assaggio del libro che hanno scritto due passaggi che leggerà laurei anzi dell'associazione Stefano Cucchi Onlus
Siena
Ventisei ottobre due mila dieci
è Ilaria che parla
Ascolta in silenzio ma di chi stanno parlando questi magistrati ma lo sanno chi era e com'era mio fratello
Abbiamo per caso tutti detto il falso avevamo in casa un morto che cammina ma e nessuno se n'è accorto alcune cose non mi sono chiare ma capisco bene che secondo loro è morto di fame e dissi sì
è successo perché era già gravemente dei perito i medici non lo hanno curato non ho proprio capito nulla Stefano è morto per le conseguenze di quel terribile pestaggio io l'ho visto all'obitorio ce lo hanno spiegato bene Fineschi e gli altri nostri consulenti quando siamo andati da Roma a Foggia per incontrarli tutti insieme
Erano già stati in studio da Fabio ma lui ha voluto che l'incontrarsi anch'io prima di questa udienza almeno io perché mamma e papà non se la sentivano di partecipare a queste discussioni
Il povero corpo di Stefano dopo la sua morte denunciava un fatto evidente conclusivo per identificarne la causa magro magro arriva l'addome particolarmente scavato tanto che le anche erano perfettamente visibili per non parlare delle costole
Non era affatto così da vivo lo è diventato durante il suo ricovero
Al centro di quella pancia l'altezza più o meno dell'un bilico forse poco più in basso c'era un orribile gonfiore palesemente innaturale un vero e proprio palloni che si era formato a causa delle fratture della schiena
Fineschi me l'aveva fatto vedere il foto
Non riusciva più a urinare spontaneamente la vescica si era talmente terribilmente gonfiata si chiama Globo vescicale
è molto pericoloso perché provoca dolore e Stefano ne aveva già tanto per le fratture ma soprattutto squilibri neurologici che possono far rallentare il battito del cuore fino a fermarlo questo è successo
Così ho compreso Luís quella cosa orribile non l'aveva assolutamente prima
Fabio Fineschi mi avevano spiegato che dopo il suo arresto il sedici e diciassette ottobre Stefano era stato mandato dal carcere di Regina Coeli all'ospedale Fatebenefratelli per ben due volte le cartelle cliniche parlano chiaro aveva due fratture vertebrali
Il diciassette era stato capite Rizzato perché non riusciva più a urinare
Infatti subito dopo erano fuoriusciti dalla sua vescica ben quattrocentoquaranta centimetri cubi di urina raccolti e misurati nella sacca per Fineschi questo era un elemento estremamente importante e significativo
è arrivato il turno di Fabio non vedevo l'ora si alza inizia a parlare e il cuore mi batte forte
Trenta giugno due mila quindici a parlare Fabio
Sono stati mesi difficili quelli che abbiamo trascorso dopo la sentenza del trentuno ottobre due mila quattordici
Ci siamo aggrappati a ogni più piccolo appiglio di flebile speranza per andare avanti senza dare l'aria della sconfitta hanno gli stessi prima ancora che agli altri
In più di un'occasione ha vacillato pensando che avesse ragione quelli che mi avevano dato del talebano
Ripenso all'importante risarcimento che ha fatto temere alla famiglia Di Stefano dall'assicurazione del Pertini
Qualche risultato in fin dei conti l'ho raggiunto ma è inutile che me la racconti si erano indebitati fino al collo e le attività di Giovanni l'aria sono allo stremo
Il papà di Stefano non è più quello di una volta come si può non comprenderlo
E quello che voglio più di ogni cosa al mondo è avere giustizia per Stefano
In marzo in questi pensieri sento stringersi più forte l'abbraccio di Ilaria
Tanto ce la faremo mi dico vinceremo noi alla fine e mi lascio andare grazie
Grazie a Laura Rienzi
Questo liberò è un libro importante e credo che tutti coloro che sono qua oggi possano immaginare Hello
Non sa se immaginate che questo libro che racconta un pezzo di storia non solo un pezzo
Di storia della battaglia di verità e giustizia che Ilaria Cucchi Fabio Anselmo hanno portato avanti in questi dieci anni ma un pezzo di storia del nostro Paese un pezzo di storia del nostro Paese che è uno di quelli
Che probabilmente serve ai massimi pezzi di storia oscuri come tanti
Ce ne sono in Italia e che invece sono stati illuminati sono stati illuminati da una ricerca di verità che hanno fatto e portato avanti faticosamente coraggiosamente con forza
Le persone che ho qui vicino a me Ilaria Cucchi Fabio Anselmo e anche il professor Fineschi
E e quindi credo che sia un libero importante per capire anche chi siamo e che tipo di Paese vogliamo diventare a che grado di civiltà vogliamo aiutare
è un libro che mi ha fatto anche emozionale io
La storia di Stefano Cucchi la storia di questa battaglia la conosco molto bene l'ha seguita in tutti questi anni per il mio lavoro
E alcuni momenti quel passaggi particolari che ricordo molto bene gli ho ritrovati poi qua dentro per esempio è la prima volta in cui io ho visto Ilaria negli studi di Annozero su RAI due dove lavoravo
In cui ha avuto il coraggio di mostrare le foto di del corpo martoriato Di Stefano che già avevano mostrato in una conferenza stampa ma si è trovata al centro di uno studio circondata dalle gigantografie di quelle di quelle foto e racconta molto bene che cosa ha sentito che cosa approvato e poi ho continuato a seguirlo in questi anni mi sono occupata abbiamo fatto un'inchiesta che andrà in onda nel due mila quattordici pretesa
Diretta sugli abusi delle forze dell'ordine molti dei casi che seguiva a Fabio e mi ha fatto impressione is ripensarci perché quando i non andò in onda nel due mila quattordici
Qua c'è una ricostruzione temporale che è assolutamente perfetta minuto per minuto giorno per giorno
Mi sono resa conto che allora non solo noi ma anche loro pensavamo che i responsabili della morte di Stefano fosse o altri e che quindi quando provavamo a ricostruire quella verità ancora ci occupavamo come il primo processo appunto degli agenti di polizia penitenziaria
In questi anni ho continuato a incontrare Fabio Ilaria fine tantissime presentazioni col loro quell'associazione Stefano Cucchi egli ha sentito raccontare la storia della loro battaglia decine e decine di volte in posti diversi d'Italia
E pensavo di sapere quasi tutto pensavo di aver sarà stata le udienze cioè pensavo che quella storia di conoscerla bene ecco quando ha cominciato a leggere le prime righe di questo libero ho capito che dovevo ancora scoprire tutto
Perché questo libro racconta dieci anni di una battaglia che è avvenuta non solo nelle aule di tribunale che è passata dalle procure che è passata negli ospedali
Che è passata dalle camere mortuarie
Ma racconta anche che cosa c'è dietro racconta le loro voci quello che hanno vissuto quello che hanno scoperto giorno per giorno e quello che il no succedeva mentre loro non lo sapevano nei comandi dei carabinieri nelle stazioni dei carabinieri
Tutto quella vitalità che in questi anni piano piano pezzo dopo pezzo hanno scoperto Ilaria Fabio la Procura di Roma naturalmente quando diciamo l'aria è cambiata quando il lavoro è cambiato
E quindi quello che leggete qui lo potete leggere soltanto qui ed è un lavoro di ricostruzione non solo certosino non solo un investigazioni un'inchiesta giornalistica giudiziaria c'è c'è tutto
Ma non è soltanto questo c'è anche la voglia di testimonianza cioè noi io ho rivisto gli occhi la storia lei personalità di quelli che sono stati testimoni chiave del processo penso per esempio al carabiniere caldo Casamassima di cui Ilaria Fabio raccontano alla perfezione il primo incontro hai visto l'umanità cioè tutto quello che abbiamo visto nella nelle aule dei tribunali qui lo trovate ma trovate anche molto di più e appunto dicevo lavorate soltanto loro potevano fare un lavoro di fedele attento dicevo precisissimo
Ma anche a un lavoratore emozionale cioè io che Ilaria Fabio mi sento di conoscere abbastanza bene di persona in quello che sarà sarà stata colpita non solo appunto dall'aspetto
Scientifico della loro ricerca ma anche dalla diretta che c'è
Non solo dalla verità giudiziaria che c'è ma della verità delle loro persone ce l'hai visto voi ascoltate le loro voci ho rivisto come ragionano ho capito che cosa c'è stato dentro a delle scelte giudiziarie
Fondamentali ha dei momenti cruciali penso al momento in cui hanno deciso di far venire delle da fuori delle verità anche scomode quando sono state trovate le sostanze stupefacenti a casa di Stefano hai visto il coraggio di Giovanni che vedo qui davanti insieme a Rita in prima fila nel fare quella scelta ce l'hai visto chi è
Ilaria Cucchi chi è Fabio Anselmo chi è la famiglia Cucchi e che cosa significa per tutti noi il lavoro che loro in questi anni hanno fatto di illuminazione della verità di ricerca
Della giustizia che dicevo appunto lavoro non solo per la loro famiglia ma un lavoro che oggi è patrimonio della nostra società
E del nostro vivere civile
E quindi come c'è naturalmente da Ilaria che si racconterà un po'la sua voce casse d'acqua
Sì intanto grazie Giulia come sempre per le tre parole questo devo dire in questo momento sono estremamente emozionata voglio innanzitutto ringraziare tutti i presenti
Rabolini ci sono tante facce amiche c'è Angela ci sono le mie amiche di sempre la mia famiglia c'è Giulia ci sono Rita Carlotta le salse di Fabio alle quali fare un applauso perché dietro il lavoro di Fabio ci sono loro
Ma ci sono tante persone tutti voi che
Dieci anni fa non sapevano nemmeno chi fosse Stefano Cucchi e chi fosse sua sorella e che col tempo fino ad aumentare sempre di più si sono uniti a noi in questa che è diventato una vera e propria battaglia di civiltà che possiamo dire ormai appartiene a tutti
Ma tutto partiva dieci anni fa partiva dall'inizio di questo libro Bellaria Cucchi che non e aveva mai avuto nulla a che fare con la giustizia né tanto meno con la realtà carceraria che aveva alle spalle impedivo di estremamente difficili quelli legati al problema della droga del proprio fratello
Che aveva visto quel fratello più volte di alzarsi
Riprendersi in mano la sua vita così come amava dire Luís e che poi alla fine l'aveva perso dalla persona maniera terribile
E e non certamente per colpa della droga come volevano farle credere fin dal primo istante dopo la sua morte aveva visto le condizioni di quel fratello e tanto da non non riuscite nemmeno a tirar fuori una lacrima perché perché in quel momento dovevo capire come era stato possibile che un essere umano il successo in quella maniera un suo un suo simile
Che gli ha fatto una promessa quel fratello manchi non sapeva come mantenerla con la promessa l'ultima frase che ha sussurrato a Stefano
Giuro che non finirà qui mira complicato era davvero complicato
Ho avuto l'illuminazione
Ed è stata la prima sì il TAR la diciamo il primo istinto che ma aiutato in tutta questa storia di ricordarmi di un'altra storia avvenuta Ferrara qualche altro privi da qualche anno prima per per la quale degli pochi giorni pochi mesi prima c'era stata alla sentenza di condanna e allora ho cercato Fabio dopo Fabio arrivato al professor Fineschi ma nulla era questi scontato e soprattutto io che credevo che in una che non avrei potuto soffrire più di quanto avevo sofferto quel giorno in quella fredda stanza dell'obitorio davanti al cadavere martoriato di mio fratello
E mi sono scoperta con gli anni è una persona completamente diversa da quella che era in quel momento
Ho dovuto tira fuori tutta la forza che non sapevo nemmeno di a vere ed ho dovuto farmi carico tiri una vera e propria battaglia nelle aule di giustizia l'hanno fatta gli avvocati l'hanno fatta i medici legali
C'era da fare prima ancora però una battaglia fuori da quelle avrei gestito se nella nell'immaginario collettivo in mezzo alla gente per buttar giù quel primo muro quello dell'indifferenza quello che appartiene a tante persone apparteneva anca media sei anni fa quel bisogno di allontanarsi il più possibile da simili vicende tenerle lontane da noi per convincerci che hanno non potrà mai capitare
Il lavoro che è stato fatto in questi anni secondo me è stato un lavoro fondamentale quello di far capire alle persone
Che se storie come quella di mio fratello non capiteranno mai a nessuno di loro i loro cari è altrettanto vero che in questo libro in questa storia perché questo libro è la nostra storia la storia di dei nostri dieci anni e di e di quanto abbiamo fatto tutti insieme
E si parla si racconta la storia della violazione dei diritti dell'essere umano e di fronte a una cosa del genere nessuno vuol portarsi dall'altra parte all'inizio non era così scontato perché Stefano Cucchi era morto di suo era morto perché era un tossico e quindi se l'era cercata
Oggi
Diciamo che
Tramite la nostra storia siamo riusciti in qualche maniera dar voce a tutte le altre storie di cui altrimenti nessuno
Sentire bene mai parlare
E questo è per raccontarvi come sono cambiata io in questi dieci anni ma di altro tutto questo c'è molto altro perché da soli non si fa niente se io quel giorno non avessi avuto assieme alle mie cugine l'idea di cercare quell'avvocato probabilmente nulla sarebbe accaduto
Se quell'avvocato e non mi avesse ricevuta una settimana dopo nel suo studio dicendomi
Prima no qualche giorno dopo Press nel sostegno dicendo mi guardi che probabilmente finirà tutto in un'archiviazione al che io dissi beh ottimista sta abrogata
Però aveva ragione lui io non lo sapevo io ero convinta che tutto sarebbe andato
Avrebbe se la giustizia avrebbe seguito il suo corso quando Fabio mi disse faccia scattare le foto ma che cosa orribile pensare perché devo far fotografare il cadavere di mio fratello io l'ho visto adesso si svolgerà un'autopsia tutto sarà chiaro
Aveva ragione Fabio hai parlato della foto del fatto di mostrare quella foto quanta sofferenza nel far scattare quella foto
Nel mostrarla ricordo ne discussi a lungo quasi tutta la notte con mia madre e lei non voleva continuava a ripetere Stefano avrebbe mai voluto farsi vedere in quelle condizioni
E io le ripetevo Stefano avrebbe mai voluto morire in quelle condizioni
Quella scelte è stata la prima delle tante scelte difficili abbiamo tutto prendere ma si è rivelata fondamentale perché ricordo la prima volta che la mostrammo ricordo le le espressioni dei volti tutti tra i colleghi giornalisti e da lì
E non era più solo la mia parola ma era l'immagine purtroppo l'immagine è fondamentale così a come fondamentale in queste vicende rendere pubblico un dolore che invece dovrebbe rimanere privato dove per mantenere nel chiuso dei nostri affetti dovremmo poter aver modo di elaborarlo quel lutto
Invece occorre renderlo pubblico e per questo è così tanto importante raccontarle queste storie e poi soprattutto questa questo libro vogliamo bene penso di poterlo
Dire
Per tutti e due vogliamo bene perché in qualche maniera racconta l'aspetto umano che c'è dietro queste vicende l'aspetto umano delle vittime l'aspetto umano degli avvocati l'aspetto umano dei medici e di tutti coloro che si dedicano con enorme impegno con le norme passione perché credetemi se dieci anni fa non sapevo nulla di tutto questo oggi posso dire che quella fondamentale
La bravura fondamentale la professionalità l'onestà ma la passione è quello che riesce a a fare arrivare fino in fondo a queste storie che altrimenti sono storie verso il fin dal principio
Cosa quello che c'è dietro a queste scelte lo dà nel Libro allora conta dove inizi mo'ad ogni passaggio e devo dire che ci sono tantissimi momenti ora Fabio sicuramente sì via Conte Amelio
In cui ho capito quanto invece del lavoro che ha fatto lui che noi immaginiamo un avvocato e fa il lavoro nelle aule di giustizia quello è cioè preparare la difesa al massimo fare le investigazioni difensive diciamogli
Tre quarti dei lavori è stato fatto appunto da da Luís almeno nella parte iniziale
E invece quello che leggendo ho capito molto bene tutto il lavoro che l'avvocato fa non so se lo fanno tutti gli avvocati ho qualche dubbio al di fuori cioè prima ho citato per esempio
Al di fuori delle aule di giustizia cioè al di fuori proprio degli aspetti giudiziari legali
Prima ho citato quell'episodio quella scelta va be'voluto diciamo mi mi dovevo passare al passaggio successivo cioè ci sono stati dei momenti veramente in cui le vostre scelte le strategie che sono diventate anche strategie difensive
Sono state strategia anche mediatiche cioè voi avete dovuto utilizzare e quale lo spiegate veramente
Molto bene
Avete dovuto utilizzare anche i miti avete dovuto risponde a delle scelte della procura penso per esempio al momento in cui avete scoperto che Stefano fino all'ultimo giorno
In cui è stato arrestato andava in palestra era stato in palestra quel giorno in un momento in cui tutto l'attacco non solo dal punto di vista mediatico era proprio sulle condizioni fisiche di Stefano cioè ci sono pezzi del processo che io e Fabio Anselmo si è giocato al di fuori diciamocelo dell'aula di tribunale
Purtroppo questi processi se i divi sono nell'aula giudiziaria Aliperti
Tra queste la verità di utile che non io ipocrisie non mi appartiene l'attenzione dei media l'attenzione vostro ma lo dice anche la Corte europea dei diritti dell'uomo quando trattiamo di processi in materia di abusi più umani
L'attenzione dell'opinione pubblica il giudizio critico dell'opinione pubblica su come lo Stato riesce o non riesce vuole o non vuole processare se stesso
è fondamentale
Io mi chiedo gli ho sempre utilizzati e nel processo di Stefano li ha utilizzati su un nodo centrale che è stato l'oggetto dei depistaggi cioè quello medico legale
Perché quello è stato il nodo
Il punto critico di rottura più
Pericoloso
Perché per noi non era tanto importante chi venisse processato non abbia non era da molto tempo per noi era importante affermare quella che era una verità che era scontata e cioè che è stato non era morto
Non era morto di sugo come dite voi a Roma no non era morto per caso il suo per per per responsabilità proprie non era morto di malattia
Ma che era morto seguito alle conseguenze di un terribile pestaggio che aveva subito ma si negava l'evidenza quindi no la nostra attenzione
In questi anni di processi sbagliati sette
Se si pensa che ancora il processo sbagliato è ancora in corso e va a sentenza lo stesso giorno in cui la sentenza del processo quello corretto in questi anni potesse sbagliati la nostra attenzione è stata totalmente assorbita le nostre energie
Proprio da l'aspetto medico legale per noi era importante
Che comunque si riconoscesse che Stefano Cucchi era morto perché era stato pestato perché abbia per le note procurato delle lesioni delle fratture e perché a seguito di queste lesioni queste fratture è stato ricoverato in ospedale dove dopo sei giorni
Aveva perso la vita in un modo devo dire orribile
E Vittorio Fineschi
è stato con noi dall'inizio alla fine e dei momenti critici vi sono state anche momenti molto difficili molto critici perché così come io avevo capito lo racconto ma lo dimostra fin dall'inizio
Che è di era un corso quel depistaggio anche Vittorio ha capito egli è stato un po'detto ma questo non anticipiamo fu futuri temi
Che diciamo mai la giustizia avrebbe potuto riconoscere la verità sulla causa di morte di Stefano
Noi lo sapevamo lo sapevano anche Vittorio
Vittoria con tutto il suo team c'aveva dimostrato in maniera scientificamente inoppugnabile ciò che è stato rinnegato da tutti
Da tutti i medici legali incaricati da procura e da giudici da tutti
E che oggi finalmente viene riconosciuto quasi come opzione
Ma odio non era
E questo libro racconta anche anche di queste anche di rapporti tesi di difficoltà anche tra me e Vittorio di tensione perché quando
Quando le cose vanno bene va tutto bene Giovanni no va tutto bene
Quando le cose non vanno bene e mi
E lì il momento in cui si forgia no
I rapporti di amicizia e di stima
Di collaborazione anche attraverso momenti di difficoltà di reciproca diffidenza
Buon da parte mia nei confronti di Vittorio fa parte vittoria del confronto in via dei continenti
Anche dopo che lo dice subito no non ti farò sconti cioè la verità che già Odeon a questo Fabio racconta bene nella da questo coinvolgente va bene ma poi parlava dopo dopo va sempre dopo l'ho deposto da perizia
Kafkiana come la definisce bussano grandi Cattaneo
Quelle foto momento molto critico perché chiaramente veniva messa in discussione sia la nostra tesi ma anche la la professionalità la capacità di scienza
Di Vittorio Fineschi
Il quale
Chiamato in maniera così dispregiativa il foggiano perché aveva la cattedra di Medicina legale a Foggia
Era in realtà da ricco legale che
Pubblicava in assoluto in Italia più lavori scientifici riconosciuti dal cioè non dalla stampa ma dalla letteratura in medico legale internazionale americana anglosassone
Di tutti gli altri medici legali messi insieme però in Italia questo non contava contava quello che a fare andavano affermando io faccio anche i nomi nel libro quindi posso a farla i vari Arbarello e compagnie la professoressa Cattaneo professor grande
E quando abbiamo perso il trentuno ottobre due mila e quattordici tutti assolti per insufficienza di prove
Sembrava che il treno si fosse definitivamente fermato che non vi fossero più altre stazioni da raggiungere che non avessimo più chance
Devo dire che
In maniera
Talebana come un mio collega di difesa mia definito
Perché Vittorio sapere chi era
Noi non ci siamo arresi
E grazie all'aiuto di vittoria proprio fuori dal processo siamo riusciti a trovare quelle professionalità ma sciocchi in testa
Che finalmente hanno trovato giusto al credito e hanno fatto hanno spazzato via tutte le varie tesi astruse medico-legali che avevano tentato di nascondere la verità sulla morte di sterzo
Guardate questo è un libro di storia vissuta son tanti anni
Che arriva quasi fino ad oggi
Poi un giorno spero di fare in tempo quando questa vicenda giudiziaria sta finita mi piacerebbe scrivere un secondo
Raccontando cose
Che ancora non si possono dire perché ancora non abbiamo sentenze passate in giudicato così come ho fatto per Federico
Però io sono profondamente grato la vittoria di avere resistito al mio storiche raggio
Sono grato a me stesso di aver resistito ai suoi insulti quando alla fine li faccio parte la pazienza perché di rompevo le scatole tutti i giorni perché avevo bisogno di aiuto
Sono grato sul fatto che ci abbiamo creduto tutti insieme
E siamo riusciti arrivare oggi oggi la verità la conosciamo tutti deve essere riconosciuta per in un'aula di giustizia Tavano sappiamo quello che successe e siamo tornati esattamente dal punto di partenza siamo tornati a quella foto
Che non è la foto
Di un di un ragazzo che è morto di epilessia
E non è la foto di un ragazzo che è morto di fame e di sete e la foto di un ragazzo che è morto perché è stato violentissimo mente attestato questo e e null'altro
Siccome vi è che Fabio ha fatto una presentazione più che sufficiente al professor Fineschi aiutaci a capire perché il suo apporto è stato così cruciale
Bene
Cruciale non direi io sono stato parte di questo processo
Tant'è che a Fabio che ha già deciso di scrivere il prossimo libro il titolo vorrei dire
L'amicizia e la rabbia poi ti troveremo e non il coraggio e l'amore l'amicizia perché dieci anni ci hanno saldati veramente quando la nostra è stata una guerra fatta di tante battaglie e chiaramente oggi è facile perché insomma c'hanno riconosciuto ciò che hanno negato per dieci anni e
Oggi sarebbe facile dire bene li perdono tutti non sapevano quello che facevano no
La rabbia rimane perché dal punto di vista tecnico il medico legale non può ignorare che ci sono stati nove anni in cui si è negato l'evidenza ma la più banale
Il fatto che Stefano fosse stato picchiato era di una evidenza
Lapalissiana non c'era bisogno di un medico legale esperto e allora la rabbia ammontava perché si vuol negare a tutti i costi poi io per indole sono un ingenuo cioè non vedo mai secondi fini e soprattutto faccio un mestiere in cui se dovesse ammettere che qualcuno ha secondi fini che oggi sono costretto ad ammetterlo
Ebbene non l'avrei mai preso a questa questa disciplina non l'avrei mai fatta
E
La cosa che mi ha appassionato da subito il fatto anche le tante circostanze le combinazioni che ci hanno unito perché la mattina che Ilaria chiamo al telefono sul cellulare Fabio eravamo insieme io e Fabio eravamo in un'aula della sezione distaccata del Valdarno del tribunale di Arezzo dove celebrava amo un caso di responsabilità professionali avevo fatto l'adozione a povera donna morta di parto che Fabio difendeva assisteva dopo di che fui io che consigliai quella mattina pensate un po'a Fabio visto che io non potevo seguirlo mi disse ma c'è un caso interessante a Roma una morte in carcere Easy ma guarda rivolgiti al mio collega romano
Che era Paolo Arbarello tanto i nomi sono tutti nel libro quindi non svelo niente
E le combinazioni poi si inseguono perché come ritardata Fabio a un certo punto la mia tesi era
Tacciata di antiscientifico cita il fatto che fosse stato picchiato una tesi come ripeto banale e
Il dito il disprezzo arrivava al punto io che sono
Nativo di Siena
Di qualificarmi come foggiano città di provincia dell'entroterra che vanta il maggior numero di omicidi per proporzione
Di di abitanti e e così via fino ad arrivare al paradosso che tutto ciò che si è celebrato dal punto di vista medico legale
Oggi vede la mia direzione perché quella sala settoria dove Stefano ha avuto due autopsie Oggi sono io che la dirigo
E quindi
Forse un premio alone stallo inteso il fatto che la sapienza abbia voluto riscattare questi dieci anni di di beffa medico-legale
Quindi capite un po'di rabbia c'è ancora ma è una rabbia sana una rabbia non li purosangue non un senso di di di vendetta è solo l'affermazione di ciò che è stato e pensate al nostro percorso che cosa abbiamo pensato di fare a un certo punto con Fabio e con Ilaria abbiamo pensato di dire beh si nega l'evidenza rivolgiamoci alle personalità più alte allora le fratture vertebrali negati siamo andati a farci fare quattro pari ieri uno in Spagna uno a nel tempio della medicina statunitense
E così via fino a che su consigli reciproci siamo andati a scegliere i migliori consulenti insieme e devo dire alla fine tutto adesso è chiaro
Però ha ragione Fabio quando ricorda il dato
Importante non ignorarle oggi il dato che ci sono stati tanti momenti di tensione
Momenti in cui è chiaro le tesi poi troppo criticate e in fanno sorgere il dubbio ma sei sicuro di queste o sei sicuro che sia effettivamente così che quelle lesioni siano traumatiche che quelle vertebre siano effettivamente fratture acute
Cioè prodotte durante il pestaggio
Non abbiamo mai vacillato però devo dire che e per questo che il titolo dell'altro libro che Fabio si aggiungerà a breve a scrivere sarà proprio l'amicizia e la rabbia perché se non ci fosse stato anche questa amicizia
Non avremmo completato questo percorso
Che adesso definisco scientificamente virtuoso ma che all'epoca definisco scientificamente coraggioso definivo scientificamente coraggioso e
Oggi vorrei anche ricordare perché
Visto che all'epoca ero il foggiano vorrei anche ricordare chi ci ha dato una grande mano tutti i miei collaboratori che sono sempre venuti dietro non hanno mai vacillato nella fiducia e questi collaboratori oggi sono anche qualcuno giovanissimo tutti i direttori gli altri istituti italiani a significare due cose credo che sono molto importanti la prima è che il coraggio e la scientificità paga la seconda che evidentemente questo caso perché io credo che il caso Cucchi sia fondamentale
Per me lo è stato lo confesso io sono convinto che molto di ciò che ho fatto sia legato anche a questo caso Di Stefano perché sì è vero tanti casi che si sono succeduti ormai non sono più un bambino quindi ho fatto tanti casi mediatici
Ma il caso Cucchi ha una particolarità abbiamo remato contro tutti il che è molto difficile e quando tu arrivi in porto
In un mare tempestoso remando controcorrente vuol dire che tutti abbiamo fatto una parte essenziale che siamo stati consentitemela scusate da poco mi sta ma siamo stati veramente bravi
Allora innanzitutto
Il tutti contro cui hanno emanato voi quali trovate tutti in questo libro uno per uno
Quando dicevo che vi raccontano esattamente tutto quello che succedeva mentre loro cercavano la verità che succedeva per nasconderla per coprire la per occultare la e chi sono i protagonisti chissà alle persone che l'hanno fatto queste lo capite molto bene e credo che anche la rabbia di cui parlava il professor Finetti prima quella potete leggendo queste pagine perché è soprattutto
Rivive dette pezzo dopo pezzo un processo che è stato un processo sbagliato e delle indagini una prima parte di indagini che sono state delle indagini sbagliate quindi se è vero che oggi il caso Cucchi
Fa scuola
Se è vero che oggi la battaglia di giustizia che fanno loro è una battaglia che anche della procura di Roma che anche di tutti coloro che la devono fare anche vero che in questi anni non è stato così ed è importante non dimenticarcene e andare a vedere esattamente quali sono le responsabilità
E siccome dicevo in questo libro che comincia il giorno dell'arresto di Stefano dieci anni fa e finisce proprio pochi mesi fa
In un momento molto vicino che ovviamente non ci non vi descrivo ma che ovviamente storia
Io quello che invece vorrei adesso chiudere con voi perché credo che sia importante perché credo che qui tutti lo vogliano sapere oggi ce la siamo a pochi giorni
Da quella che invece sarà la sentenza definitiva somala sentenza diciamo su il di questo processo e questa verità qua c'è già tutta scritta c'è la verità la sentenza ancora relazione scritta a mano e la verità la conosciamo e sto bene però c'è ancora un pezzo che bisogna conoscere
E e quindi vorrei capire da voi che cosa vi aspettate da quella sentenza ma anche d'altro perché qui raccontati tutti quei depistaggi tutti quegli occultamento di che invece finiranno in un processo vero e proprio e credo che su questo che fa più importante che ci dica qualcosa sulle due diciamo sulla sentenza che ci aspettiamo la prima e su quello che verrà dopo
Dunque
Intanto tra le tante cose che ho imparato che non c'è cosa più difficile che si possa fare che chiederà lo stato di giudicare se stesso
Siccome in questi dieci anni che stiamo raccontando c'è lavoro come dicevo di tante persone del professor Fineschi di Fabio Anselmo oggi della procura di Roma che ci sta dimostrando
E grazie al dottor Pignatone ad torno sarò e al lavoro della squadra mobile che la giustizia quando vuole è in grado non solo di camminare da sola ma non di non chiedere sconti per nessuno di un po'non guardare in faccia nessuno
Quindi per noi che abbiamo vissuto anni e anni i famosi sette anni di processi a Stefano è già una vittoria
Però ci auguriamo per rispetto del lavoro di queste persone per rispetto di Stefano e della sua famiglia io credo per il rispetto di tutti i cittadini
Che si abbia il coraggio di andare fino in fondo ed stavolta di non fare davvero nessuno sconto a nessuno sono così possiamo io credo dare un segnale forte una speranza a tutti coloro che hanno voglia e hanno diritto di poter continuare a credere che la giustizia possa essere davvero giusta davvero uguale per tutti
Ma ovviamente Pettinari se capitolato d'accesso di cui parlavo era quello sui depistaggi insomma però voglio scoprirlo se biturbo avvocato
No
è chiaro che siamo in un momento molto molto molto importante molto teso molto difficile io ho detto anche l'altro giorno ero il mio timore che depistaggi non non siano terminati
Non credo che di che sia un timore irrazionale penso che sia un timore razionale che abbia
Dei motivi anche perché non dimentichiamo che depistaggi sono iniziati nel due mila e nove immediatamente dopo la morte di Stefano proseguiti nel due mila e quindici e continuati anche durante il processo da ignobile diciotto quindi
Diciamo che abbiamo una storia documentata abbastanza terrificante
Vittorio il trenta di ottobre e prima ancora in un appunto del ventisette di ottobre ma il trenta di ottobre il generale Casazza
E il generale poi Tommaso scrivevano una nota che noi riportiamo
Ufficiale
Dove
Sì raccontavano le cause di morte
Di Stefano cioè quelle che avrebbero poi dovuto essere e che sono state sposate mesi e mesi e anche anni più avanti da medici legali ancora dovevano essere ancora
Dominanti
Quindi
è chiaro che
Insomma una un attimino di disagio continuiamo provarlo
Però
Gli atti parlino i documenti parlano noi questo libro lo abbiamo dedicato
Proprio il procuratore Pignatone
Al dottor Bussero
Non l'abbiamo fatto perché ma perché territorio ormai lo sa ma Ilaria che ormai diventato un avvocato più bravo di me
Forza e discutere con te per
La ditta si capisce che l'avvocato e l'avete fatto il due per presentate lavorate l'ha fatta lei interpretato capaci di parte
Non dico altro perché peggio già fa parte dell'associazione Stefano Cucchi e e rivendica il ruolo femminile sia dell'associazione che assolutamente incontrastato sia anche nella società e lo nella storia l'unico maschio uomo sono io e quando si organizzano gli eventi e Gianluca Peciola che è qui che sconta e io quando mando via le mail dico sempre alla fine vita perciò una
Perché
Perché sopportare chiodi tutte le donne che fanno parte dell'associazione a parte gli scherzi
è un momento difficile noi adesso stiamo ridendo e scherzando
Però prima mentre stavamo parlando io guardavo prima Giovanni e il volto di Rita
Nel libro lo racconto racconto questi punti
Racconto questi volti perché di fronte agli insulti di fronte agli attacchi di fronte
Stefano stato definito nella prima requisitoria del processo abbiamo fatto quattordici gradi di giudizio quattordici li abbiamo contati nella prima requisitoria il il Pubblico ministero esordì dicendo che era un cafone maleducato
Dico bene Ilaria
L'ascolto è una sconfitta quaranta mila Vasco ottimali
Questa manovra che era un cafone maleducato ricordo benissimo la dottoressa Loi quando iniziò così la sua requisitoria il proprio supporto Igor voglio sdrammatizzare certamente un attimo
Però provate vedere io io quando venne era pronta per quelle parole mi girai verso di loro
Così come mi sono girato verso di loro tutte le volte che
Ascoltavo domande provocatorie affermazioni dei migranti nei confronti addirittura anche della famiglia che lo aveva abbandonato che sono state subito sposato ad hoc di da una certa politica
Quello che ritiene in mente sono i loro volti quelli di Giovanni e diritta era loro sofferenza
Che mi è rimasta dentro anche mentre scrivevamo questo libro
Lo scopo di questo libro è quello di restituire dignità Stefano Maderno istituire dignità all'uomo
All'uomo
All'ultimo
A colui che non è in grado di far valere i propri diritti e che i propri diritti vengono calpestati vengono negati
Come dice Ilaria nell'indifferenza generale e nel ciclismo generale
Siamo in un momento giudiziario
Importante
Siamo felici perché la verità comunque è emersa
Ma siamo anche in un momento politico molto molto molto critico
Vedete quando ha iniziato a scrivere
E a fare il processo Aldrovandi per la morte di Federico Aldrovandi
La posizione ufficiale delle scuse per fonti ufficiali politiche di molte forze politiche
Istituzionali era rispetto a un tema caldo
Anche allora così come oggi
Secondo me di importanza nodale cioè quello di
Prevenire ma di reprimere anche le bustine pezzi umani con una legge efficace
Che punisca la tortura dicevo allora
In quegli anni si diceva che la legge sulla tortura in Italia non era necessaria
Non era necessaria perché la tortura in Italia non esisteva
Oggi invece si arriva a dire che la tortura
Esiste ci deve essere per garantire la sicurezza dei cittadini
Perché questo è il messaggio politico devo dire dominante
Che sta prevalendo
Ecco la battaglia per la verità e per la giustizia per Stefano
Come diceva prima
Vittorio
Da non in controtendenza remiamo contro
Remiamo contro quella che è un quello che è un trend quello che
Un fiume
Di ignoranza politica
E anche giuridica
Che porta però
Vedo che si sta indossando sempre di più
E lì abbiamo una responsabilità perché vedete senza di voi senza l'opinione pubblica e l'opinione pubblica
Cioè va rispettata
Ma va anche coltivata va informata
Senza di voi due non saremmo mai arrivati fin qui
E mi chiedo
Se non sia il momento
Disse farsi
Che rispetto per i diritti umani finalmente non sia da considerare come un elemento di contrattazione comunque al cosa che possa essere oggetto di un compromesso in virtù di interessi
Superiori
Addirittura della collettività e che questo è un ragionamento secondo me criminale che
Che minato le fondamenta dello Stato di diritto
Però questo messaggio sempre meno viene veicolato e sempre meno viene attività di sensibilizzazione nei confronti del dell'opinione pubblica dello dell'uomo medio
E questa è la nostra responsabilità
Perché questo tipo di sensibilità sta venendo a mancare e non possiamo ora Bear ci darà la responsabilità sempre agli altri dobbiamo darla anche a noi stessi
Dobbiamo capire che abbiamo fallito che abbiamo sbagliato qualcosa che dobbiamo cercare
Di ricominciare da capo da zero perché stiamo costruendo una società che è basata sulla sopraffazione del potere
Del più forte su quello del più debole
Buttiamo via le chiavi
Io ho scritto di recente
Questa metafora terribile
Mettiamolo dentro e buttiamo via le chiavi chiediamo quella porta e buttiamo via le chiavi
Non ci si rende conto che dietro quella porta ci potremmo essere molto presto ciascuno di noi per fatti o per o per comportamenti che non non riusciamo a comprendere
E coloro che si affannano a sostenere il buttiamo via le chiavi e che si sentono un po'rassicurati entravano anche soddisfazione l'affermazione di questo principio
Una volta viso deve spiegare loro che una volta che vengono dovessero essere rinchiusi dietro quella porta il dove sono state buttate via quelle chiavi per diventare un problema serio per loro stessi e potrebbe diventare un problema che cambierebbe la loro visione
Del
Legge e della sicurezza
Scusate se mi sono dilungato ma secondo me sicurezza e legalità legalità vuol dire che la legge deve essere uguale per tutti e tutti devono essere uguali di fronte alla legge Stefano Cucchi
Non è stato uguale due volte primo perché in un'aula di giustizia ha trovato la morte perché magistrati avvocati hanno fatto finta di non accorgersi lo dico o non si sono accorti ancora peggio delle condizioni in cui si si trovava su si trovava in quel momento
Se n'è accorta una segretaria d'udienza la cancelliera che l'ha detto a verbale ma detto ma noi siamo abituati a vedere gli arrestati della notte in quelle condizioni quando tre porta una mattina ed è una frase che è nei verbali dei processi
Questo ci deve far riflettere ed è stato ucciso la seconda volta laddove per affermare qualcosa che era scontato che era pacifico come diceva prima Vittorio ci si è messi dieci anni che hanno sottoposto alla famiglia Cucchi a una prova che va aldilà
Al di là di una capacità umana di sopportazione
E questo non va bene
E di questo noi dobbiamo preoccuparci per il futuro nostro delle prossime generazioni mondo che stiamo lasciando alle
Prima
Abbia detto una cosa importante no ha detto in questa vicenda giudiziaria la prima perizia medico-legale ti faccio una domanda che sembra tecnicamente c'è una domanda che ha un un un valore più importante secondo me la prima perizia medico-legale in qualche modo l'hanno fatta i carabinieri l'hanno scritta hanno scritto quali erano i motivi supposti della morte
Di Stefano Cucchi e l'hanno anche diffusa e noi in qualche modo quella versione ce la siamo poi letta sui giornali ce la siamo vista in televisione ecco chi ha successo altre volte quanto è stato qua quanto è possibile smontare la una perizia scritta così da un'istituzione
Ma
Certamente sono parole del pubblico ministero sono parole esatte del pubblico ministero non è che le diciamo noi in seno lo dico rassicurare tutti presenti
Certamente quando si inizia un caso con una verità già scritta a tavolino e non come si fa generalmente Durante una dozzina al tavolo è chiaro che ci si chiede subito perché è successo altre volte ma devo dire casi politici meno avuti perché insomma anche quando ho fatto l'autopsia di Giulio reggenti non è stato un caso che certamente non ha visto pressioni e che tuttora galleggia in un limbo di se non altro non di discussione medico-legale ma di altro tipo di attribuzioni di responsabilità
E capitato nel caso di Stefano invece che
Mi trovassi di fronte a situazioni già preconfezionate Fabio lo sa ma verrà fuori quando sarò sentito anche nel processo futuro diciamolo qui non pensavo non diciamo è chiaro che le sensazioni sono poi diventate alcune volte certezze perché le cose che mi sono state dette anche da colleghi avevano un senso compiuto e quindi è evidente che si era di fronte a una costruzione che si voleva dare al caso stesso
La cosa che posso dire è che la secondo autopsia che noi abbiamo voluto fortemente è stata richiesta proprio da noi e la cosa che posso dire e che nel libro riportata durante la prima autopsia non era stato dato nessun peso a quello che poi sarà il momento centrale di tutto il ragionamento medico-legale questa enorme vescica iper distesa
Che ora cercherò di non essere brutale di non dare un'immagine forte ma quando un cadavere già Autopsy atto noi lo troviamo e capita spesso di fare una seconda autopsia lo troviamo
Privo degli organi interni
Ecco nel caso di Stefano lo abbiamo trovato privo degli organi interni ma con la vescica che era ancora in situ ancora all'interno e chi era ancora distesa da questi litri di urina
L'immagine era ancor più forte perché pensare a un corpo così esile così così minuto
Con questa enorme vescica lì per lì
E scusatemi il paragone faceva venire in mente a un utero gravido di Como a una persona che stava portando a termine una gravidanza una vescica che arrivava quasi al diaframma ecco non era stata minimamente presa in considerazione
Mi chiedo possibile una cosa del genere
Adesso sappiamo che è possibile
Lei a quelle di aggiungere qualcosa
Io vorrei chiudere ringraziando ancora una volta tutti tutti voi salutando e ringraziando Nicola Fratoianni
Gianluca Peciola che al nostro fianco fin dai primissimi momenti l'associazione che porta il nome di mio fratello che portarla avanti un lavoro importante nel nome di Stefano ma per tutti gli altri Stefano
E la Rizzoli per averci dato la possibilità di raccontare questa storia
E anche Rita Carlotta che mi sopportano sembrano esosa
Grazie a tutti
Allora gli autori rimarrà nostri affermava le copie di devono conferma le una cortesia alla per mettersi in fila dovete uscire
Entrare da questo lato grazie