Il futuro del mondo dopo il fallito golpe in Urss

Ivan io verso le sei possiamo dare iniettò questa due seconda giornata dei lavori della festa alle nove dell'amicizia cardinale otto il titolo di questa tavola rotonda il futuro del mondo dopo il fallito golpe in URSS il significato è sotto gli occhi di tutti do il benvenuto calorosissimo a nome della democrazia cristiana al presidente del Senato senatore Giovanni Spadolini
Il Presidente Spadolini presiede i lavori di questa mattinata e gli chiedo immediatamente la parola
Ringrazio l'amico Luigi saluto
Mi ha rivolto a voce che esce subito sai e qui effettua abbassare un po'
E a mia volta saluto con affetto e amicizia la Democrazia Cristiana qui presente proprio logo attraverso il suo segretario che adesso impegnata a fare le parole incrociate cosa fa
Quindi amica Fallani
è amico e coetaneo
è stata suadente
E e
Con Forlani saluta l'amico piccoli
E anche il padrone di casa l'amico Scalfaro
Siamo chiamati a un dibattito
Importante
Il futuro del mondo dopo il fallito golpe non posso
Dibattito se ricordo bene che sostituisce un ma un precedente tema credo da fissata prima del venti di agosto ed era la sua conferenza di pace per il Medio Oriente le prospettive dell'accordo da tutti auspicato
Fra Stato di Israele e palestinesi giustamente presidenza
Di questa festa l'amicizia accaduto però di cambiare il tema e del resto diciamolo pure il tema della conferenza della pace in Medioriente ancorato in gran parte al futuro dell'URSS
Sono presenti in questo dibattito a parte il ministro degli Esteri e deve arrivare da Venezia e quindi doveva aspettare un po'ma noi siamo i nostri lavori
Come introduttore il dibattito dopo di me amico Rognoni ministro a difesa
E poi l'amico Malfatti
Fine anni amico Emilio Colombo
L'amico uno Cina responsabile dipartimento
Anche l'oscena sola responsabile
Internazionale
Come testimonianza avremo al termine del dibattito
Quella di un deputato
Della Parlamento del Parlamento della Repubblica Federativa russa
Visto i a Coblenza
Anche grazie non abbiamo dimenticato che è stato il parlamento della libera repubblica federativa russo all'unico Parlamento eletto finora nello sovietica riarrestato alla mano del conquistatore
Attraverso la sua resistenza erotica che mi priveremmo intere in quella notte fra il martedì e il mercoledì ventuno e ventidue
E da cui in qualche misura lasciatemelo dire cambio la storia del mondo
Veder fallire un colpo di stato in un regime che va mantenuto strutture autoritarie e totalitarie veramente un'esperienza che sono questo secolo prodigioso e soprattutto questa fine di secolo
Si poteva riservare
Il destino del mondo
Il futuro del mondo in quali mani è certamente in nelle mani dei popoli sovietici chiamati a una revisione anche istituzionale messo federale che appena avviata e non vorrei e i titoli di giornale molto spesso esplicativi
Ingenerasse euro delle confusioni nel grande pubblico che legge colpaccio avrà vinto la sua battaglia nata dall'unione delle dieci repubbliche non è nato ancora niente diciamo le cose come stanno andato uno schema
Uno schema di intesa
Di repubbliche sorelle che sostituisce il a parola espressione decaduta Unione repubbliche socialiste sovietiche Colognole Repubblica sovrane
E mettere insieme repubbliche sovrane con larghi poteri è molto difficile che mettere insieme da Repubblica che lei mi mi aveva vincolato ad un suo patto federale autoritario quindi abbiamo auspicare
E questo processo anche istituzionale
Si muova ma quando vediamo dopo l'accordo che la Georgia per esempio ieri ha dichiarato la sua totale indipendenza notiamo che non è bastata riconoscimento diplomatico che aveva Pontivy anche peculiari inconfondibile alle repubbliche baltiche per arrestare un processo che continua a incombere su di noi
E allora diciamo che il destino del mondo il futuro il mondo in larga misura
Nelle mani dell'Occidente
Il golpe dell'Ulster fallito anche per la lira intelligente assunta alla Casa Bianca
E riflessi l'atteggiamento dei Paesi europei se quel giorno Bush avesse avuto l'esitazione avesse preso atto magari in omaggio all'ipocrita ora ragion di Stato Realpolitik
Che bisognava trattare coi golpisti non ci sarebbe stata la notte del parlamento russo dello stesso tentativo eroica generoso di Eltsin non sarebbe approdato quello che mancò immediatamente
Al colpo di Stato fu una qualunque legittimazione degli Stati Uniti e dell'Occidente Stati Uniti Occidente di cui la Russia sovietica l'attuale spaventosa crisi economica e anche alimentare non può fare a meno
In nessun caso e quindi è vero che non mancano ambienti ultraconservatori negli Stati Uniti che guardano una punta di voluttà all'ipotesi di un totale di isolamento nel colosso Russia
Alla prospettiva di uno smembramento del secondo gigante su cui si è detto il mondo bipolare per quarantacinque e l'ottantanove attraverso il reciproco terrore della distruzione nucleare
è un errore però dal quale immune alla Casa Bianca e per fortuna a grande maggioranza del congresso americano
Nessuna ipotesi più dannosa per il futuro d'Occidente
E in particolare per il futuro dell'Europa di un nipote du Palais rottura della Esso federale che sia pure in forme nuove tutte da sperimentare cordina ancora il grosso degli stati reduci dall'esperienza fallita nell'URSS
Dell'unione delle pubbliche sovietiche
Cioè dall'esperienza fallita del comunismo trasformata ormai in Unione delle Repubbliche sovrane secondo una visione di federalismo in cui pesa non poco l'esperienza gli Stati Uniti e l'esperienza intellettuale ideologica dall'Europa occidentale
Il colpo di Stato contro dopo sciopero ma caso fu deciso
Diciamolo pure
Molti fatti ancora ci sono oscuri mondi a fronte io non mi sentirei dalla tesi di laurea oggi a uno studente sulla base del materiale raccolto per spiegare come è nato questo gruppo di Stato e quale posizione perfino assunto all'inizio come paciosa rispetto adesso
Non mi sentirei e quindi una cosa però appare certa che col colpo di Stato fu deciso alla vigilia della firma del trattato per l'Unione
In cui il leader sovietico aveva impegnato il massimo delle sue energie e della sua volontà di separazione anche dal vecchio mondo dallo metratura e dell'oligarchia
Come per altri versi era rimasto legato tanto è vero che i congiurati erano tutti uomini a lui vicini anzi i suoi più stretti collaboratori
Le vicende verremo in successivo alla vittoria il colpo di Stato sul colpo di stato realizzata con grande coraggio della dal Parlamento Repubblica Federativa russa hanno visto la divaricazione assai preoccupante avrei sull'Ecopass offre inutile nasconderlo
Preoccupante per l'intero Occidente i vari che azione che si è prodotto soprattutto in televisione in quella scena che non sarà dimenticata del foglio di carta buttato
Al Presidente formale ancora dall'unione federale perché leggesse una sentenza già irrogata da un Parlamento che comunque lo Parlamento parziale apertura giurisdizione su metà della Russia
Ed è quella divaricazione che è stata immediata Budono interamente composta anche se i motivi tensione fra la Russia e il resto dalla Federazione sovietica sussistono interi e avete visto che è bastato un accenno alla modifica delle frontiere fra Russia e Ucraina altro Paese slavo paese più lontano e più vecchio della Russia stessa nell'evoluzione del pianeta complessivo Russia per
Farà pendere sulla nuova federazione quella che diciamolo pure
L'ipotesi più disastrose il rischio più grave cioè la separazione e l'Ucraina
Perché lo crede a una tradizione nazionale che non si identifica con quella della Russia l'Ucraina è stata legata alla Lituania la Polonia per secoli
C'è stato un momento in cui la Lituania del Trecento è stato lo Stato più grande d'Europa immaginata lì la Lituania che avevo insieme con sé
A Polonia e l'Ucraina
E l'indipendentismo locali non si è sperimentato ancora diciotto diciannove durante la guerra contro eserciti rivoluzionari
Il nostro augurio di evitare a tutti i costi una balcanizzazione dell'URSS
La frantumazione della Total centrale in quell'immenso mosaico di popoli creerebbe uno stato di instabilità più grave di quella che fu l'instabilità dei Balcani alla vigilia della prima guerra mondiale
Quasi ultimo tocco del mondo di ieri
Dobbiamo affermare con chiarezza che la Russia Europa parte essenziale integrante della civiltà europea
E non soltanto per duecentodieci milioni slavi che compongono la Federazione su duecentottanta milioni motivo del quale sempre parlava compiaciuto Coppa Cioffi
Mettendo nell'Islam gli ucraini i russi e bielorussi
Ma perché
Nella sesta stare agli atti del secolo scorso e anche di questo
La Russia ha compiuto un'opera di incivili evento al di là degli orali
è un'opera di europeizzazione in parte di colonizzazione in parte dei civilizzazione analoga a quella che è stata compiuta l'Inghilterra la Francia in Nordafrica
Non dimentichiamo mai questo punto e del resto c'è un giudizio di Mazzini ottocentosessantasette che plaude alla Russia che come potenza europea diffonde i principi d'Europa e in Asia
Appare veramente ingenuo alla luce di questa esperienza la tesi di chi Kissinger e altri come lui strateghi
Universitari ma non politici pensò di contrapporre la Cina la Russia e di realizzare un patto con la Cina in funzione antirussa
Quel momento vi ricordate in cui fu così popolare l'idea di trattare con la Cina che è rimasta invece il più grande Paese comunista del mondo seguito alla Corea del Nord
E da Cuba
Le convulsioni da divisioni la Russia un'eventuale guerra civile che scoppiasse nel Paese non resterebbero senza conseguenze gravi
Sul sistema degli stati orientali che sono gli ultimi anni allori cooperato la libertà e l'autonomia da Mosca e di riflesso tutto l'area comunitaria europea
Non ci sono più spazi neutri o indifferenti e del resto noi crediamo in te la tragedia la scomposizione dello Slavia le nostre frontiere
Per capire cosa sarebbe unico Slavia molto più grande qual è l'URSS contanti Stati nazionali che si contrapporrà dissero poi antica e atavica
Ferocia
Sono stato ieri a Ventotene per i cinquant'anni del manifesto federalista europeo e rifletteva un punto e su questo chiudo a mia premesse
Di quanto è cambiata l'Europa che vide Altiero Spinelli allora caro stragi terza forza fra Stati Uniti e Unione Sovietica
L'Europa è stata concepita sempre come di Oropa centro-occidentale
Che preservato un certo tipo di unità rispetto a un colosso definito come tale Unione Sovietica e Europa orientale e rispetto al colosso americano oggi non sussiste nulla più di questo
Perché quale che sia l'avvenire immediato d'Europa comunitario nessuno vorrà credere che l'Europa resterà a lungo a dodici
Nessuno potrà chiedere che l'Europa potrà allungo tener fuori Polonia Cecoslovacchia Ungheria cioè Stati che hanno anche un elevato grado di industrializzazione penso alla Cecoslovacchia
Manca la stessa Ungheria più complessa drammatico il nodo della Polonia
Questi Paesi entreranno di fatto perché fanno parte la civiltà europea e con l'Europa federata la Russia stessa dovrà trovare delle forme di collaborazione stretta
Che col tempo
Possono anche arrivare a qualcosa che oggi non si può immaginare quindi torna valida l'intuizione
Di un grande statista che fu certi almeno europeo di questo secolo del crollo quando parlava dell'Europa dall'Atlantico agli orali
E questa Europa durante una lite deve collaborare in modo essenziale con l'altra Europa al di là dell'Atlantico che è il Comune gli Stati Uniti che sono una posizione la civiltà europea
Per cui prevediamo l'Europa in questo momento rispetto al Manifesto di Ventotene a tutti gli atti del federalismo laico e cattolico
La vediamo come qualcosa che si ricompone in tendenziale unità
Secondo il principio medievali che autorizzano il richiamo alla res publica Christiana
Così frequente nella parole del Papa la cui immagine in Ungheria mentre veniva abbattuto Gorbaciov offre non potrà restare certo non potrà essere cancellata dal cuore
Dei popoli e questa Europa l'unica un comune insieme l'Europa vista l'Illuminismo
E l'Europa erede la tradizione cristiana
Ecco perché io credo che lo dobbiamo dichiarare
Che questa impresa d'Europa unite Corbulone e la più affascinante per le generazioni che verranno e presuppone Europa il superamento delle forme di frammentazione nazionale che scuotono alcuni Paesi anche vicini
Come lei lo Slavia ed è giusto che di cui giungono a Prodi se l'età i croati che sono trattate in questo momento come popolo occupato quasi nulla da parte del della Serbia che oltretutto diciamolo pure oltre il filone Panzer punisce anche una totale ortodossia comunista
L'unica fosse rimasta nell'Europa orientale
La strada per quella grande Europa
Passa attraverso la vittoria sui separatismi sulle frammentazioni e già che siamo in casa nostra su tutti i leghisti grazie
La parola al ministro Rognoni che introduce il dibattito grazie presidente Spadolini
Continua e si approfondisce
Quella quel grande processo di liberazione
Che è stato iniziato in Unione Sovietica dalla politica dalla perestrojka dei Corbaccio
E che ha trovato poi suo suggello nell'ottantanove nel crollo del muro di Berlino
Il tentativo di fermare questo processo che si è attuato in Unione Sovietica nell'agosto scorso e di cui ha parlato
Con accenti suggestive presidente del senato ha sortito l'effetto opposto
I golpisti non sono riusciti a fermare questo processo
Il movimento di liberazione ha subito un'accelerazione fortissima in Unione Sovietica
I problemi della libertà compresi problema è delle etnie che sono per tanti aspetti anche problemi di libertà
Sono scoppiati
E noi sappiamo che la libertà pone problemi e la dittatura che non pone problemi perché gli azzera li soffoca le linee
Ma la libertà pone dei problemi
Io non credo
A quanto qualcuno viene suggerendo
E cioè che
Esisterebbe una sorta di tentazione
Per cui si cerca di considerare questi settant'anni dalla di volo solo detto però questa a questa parte come una sorta di parentesi
La storia riprende riannodando segretamente alla situazione preesistente non ho mai creduto alla validità del giudizio di Croce circa il carattere parente etico del fascismo figurarsi se dobbiamo credere
Che le cose debbano riprendere comma erano una volta certo però
Dico queste cose però
Per dire anche subito che la fine della repressione
Coincide con una immense generalizzata ricerca di nuove radici nuove motivazioni storiche
E nuova legittimità
Che in moltissimi casi portano alla riscoperta non solo di antichi valori culturali ma anche di antiche rivendicazioni nazionali se non addirittura nazionalisti
Ma questo modo certamente non è più quello diciassette
Nel economicamente né socialmente né politicamente
Né infine dal punto di vista della sicurezza e degli equilibri militari
Una rivoluzione un processo di libertà che si manifesta in un paese minuscolo all'interno dalla comunità internazionale è una cosa un processo di libertà che si colloca nel profondo di una grande potenza nucleare come è e rimane l'Unione Sovietica è un'altra cosa ancora
E quindi essenziale che queste immense positiva rivoluzione non vada all'indietro ma in avanti
Verso il futuro
Ed è qui che si situa la responsabilità la cenato Spadolini la responsabilità primaria del mondo occidentale
Quel mondo occidentale e che ha vinto la guerra fredda
Che ha assistito alla frantumazione dell'ideologia comunista che pretendeva di a vere il futuro
Dei secoli a venire
Ora il mondo ha di fronte a sé praticamente solo il modello di relazioni e di sicurezza internazionale costruito in questi cinquant'anni dagli occidentali
Dobbiamo quindi preoccuparci che esso si dimostra si dimostra all'altezza della sfida
Ma vediamo un pochino più da vicino
Cosa sta mutando e come
In primo luogo la questione sovietica
Le forze sovietiche continuano a controllare il più vasto arsenale militare del mondo
Mo'non hanno più la capacità strategiche politica di usarlo contro l'occidente
Probabilmente stanno perdendo anche la capacità tecnologica di tenere il passo con gli Stati Uniti
Questo almeno è la lezione che ci era venuta recentemente dalla vicenda del golf
L'Arsenal è nucleare sovietica ancora però immenso e potenzialmente minaccia potremmo dire con grande oggettività
Anche se qui è il caso di dire che i processi politici possono anche non essere diversi
Ma dopo una principale sembra ormai quello di continuare a garantire la centralità e l'unitarietà del controllo politico
Questa la questione molto importante perché la spinta verso la salvezza di una elemento federale di un elemento sovranazionale rispetto alle singole repubbliche è stato dato potentemente dalle esigenze di controllo
Sul potenziale militare sul potenziale nucleare
Questo è indubbio altri fattori ma certamente anche questo
Noi infatti possiamo temere la proliferazione per devoluzione dell'arsenale sovietico ad una serie di altre autorità repubblicane
Nate dalla possibile disgregazione dell'impero sovietico
A Torino testé accennato che dal Congresso non è che si è venuta fuori la nuova costituzione è una suggestione una congettura uno schema possiamo tenere il passaggio di qualche arma nucleare nelle mani di gruppi terroristici o di anarchici signori della guerra
è stato il grosso timore che ha toccato raccolto l'Occidente la Casa Bianca nel momento della passaggio
Del golpe
Peraltro teniamo sempre di meno quella minaccia nucleare diretta dell'arsenale sovietico contro la quale dobbiamo dirlo abbiamo approntato in questi decenni la forza dissuasiva dell'alleanza Atlantic
Tutto questo ci costringe a pensare al problema da la nostra sicurezza
Al problema della stabilità della sicurezza strategiche in genere in termini profondamente innovativi
Le novità enormi che si manifesta in Unione Sovietica
La già evidente diminuzione drastica
Del ruolo mondiale di quel Paese pongono una serie di problemi aggiuntive nuovi sia regionali che globali
Da un punto di vista regionale ad esempio il possibile riaprirsi della complessa questione del Caucaso e di ieri la vicenda dalla Georgia
Accresce l'importanza del fianco sud-orientale dalla NATO in Turchia
L'estendersi del processo di indipendenza delle Repubbliche asiatiche
D'altro canto oltre ad alimentare alcune preoccupazione della Cina non fa che accrescere alla complessità e l'ampiezza delle questione collegate con il mondo islamico
Molte sono le repubbliche
Sovietiche soprani
In quel Paese
Islamiche più vicino a noi
Meno importante se volete da un punto di vista assoluto ma certamente di grande significato e la crisi jugoslava
Ed è Balcani in genere qui la nostra attenzione deve essere estremamente puntuale precisa appuntita
Sarebbe errato cercare di isolare questa crisi
Ma dare anche a costo di cronicizzata la semplicemente perché e di difficile soluzione complessa
è un fatto positivo che malgrado gli scontri armati ancora in corso nessuna delle forze attualmente impegnati alla crisi jugoslava abbia respinto l'iniziativa negoziale propugnato dalla Comunità europea
Questo probabilmente avvenuta anche perché le altre potenze a cominciare dagli Stati Uniti anche dall'Unione Sovietica gli ultimi pronuncia mente l'ultime dichiarazione tanto di Corbaccio vedi S.
Queste due grandi potenze hanno lealmente appoggiato gli sforzi europea togliendo ai contendenti ogni illusione sulla possibilità di sfruttare divisioni e rivalità internazionali
Ora però è necessario evitare che questo risultato si perda
Non vadano a buon fine
E dobbiamo fare ogni sforzo
Per un impegno comune europeo
Volto a far tacere le armi e a provocare un nuovo assetto certamente un nuovo assetto istituzionale della vicina jugoslavi
Ci sono dei processi dei libertà anche qui legati alle crisi e se volete a principi alla solita che non possono essere alla lunga soffoca
Possono certamente essere imbrigliati in un quadro confederale in un quadro di grande di grande saggezza nell'interpretare le minoranze e nel considerarlo all'interno di comunità più va
Medioriente
Il Medioriente ha visto l'impegno prioritario agli Stati Uniti
E l'accordo con i sovietici e con gli europei per la convocazione alla conferenza internazionale di pace
Anche qui successo però è ancora molto lontana
Sono chiare le premesse diplomatiche formali della conferenza ma resta ancora confuso e per tanti aspetti ambedue suo contenuto
Non vi è chiarezza né consenso sulla formula pace in cambio di territori
Così come non è ancora chiara la risposta da dare all'espressione alla spiegazione dei palestinesi ad una parte
D'altra parte un fallimento di questa iniziativa dopo la guerra nel Golfo dopo la posizione che all'interno di questo contesto avevano preso e hanno preso i Paesi moderati arabi il fallimento di questa iniziativa non potrebbe che riportare l'intero scacchiere del Medioriente ad una situazione di gravissima crisi
I guadagni ancora incerti ottenuti tutto dalla guerra del Golfo verrebbero vanificati
Tutto ormai ruota attorno al buon andamento di questa iniziativa il che probabilmente spiega anche la forza di coloro che ad essa si oppone
In questa adozione chiaro come si pongano all'Europa o problemi urgenti
Forse non avremo più un nemico
Questa
Questo che è diventato quasi uno slogan non l'Europa non ha più un nemico è uno slogan che circola negli ambienti NATO in particolare l'ambiente dalla consigliata la cosa dall'Alleanza atlantica soprattutto in revisione
Della nuova strategia dalla NATO
Non avremo certamente forse più un nemico ma in compenso rischiamo una sorta di
Come dire di sovrabbondanza di amici
E sono amici cariche di problema
L'Europa riscopre le sue frontiere storiche anzi per il tramite della Repubblica Federativa russa si allarga ormai anche Allasia e raggiunge l'Oceano Pacifico
Ma non ha ancora le istituzioni e le politiche necessarie per gestire questo immenso spazio geografico ed umana e questa forse è la più grande e la più difficile sfida che è necessario frontale se non vogliamo che il nuovo ordine internazionale
Non svanì Isca nel nulla
Alcuni pensavano che forse sarebbe stato possibile fondare questo nuovo ordine su un nuovo rapporto di cooperazione bilaterale fra Stati Uniti e URSS
Queste era sembrata essere una delle conclusioni da trarre per esempio dall'esperienza dalla guerra del Golfo
E soprattutto dall'andamento dell'ultimo vertice di Mosca fra Bush e Corbaccio certo è che il golpe i décolleté successivi sviluppi in URSS hanno se non spazzato via certamente tolto molto spazio a questa illusione dell'ordine internazionale basato sulle due grandi potenze
D'altra parte anche evidente come alla supremazia militare gli Stati Uniti
Non corrisponde un'eguale supremazia economica
E come sia necessario lavorare nuove formule di cooperazione internazionale che coinvolgano sempre più l'Europa occidentale il Giappone nelle responsabilità per la gestione dell'ordine internazionale
Le alleanze tradizionali sono destinate ad evolversi profondamente e rapidamente
Già oggi l'alleanza atlantica riconosce esplicitamente la necessità di rivedere la sua dottrina dissuasiva non si parla più di risposta flessibile ma di dissuasione di ultimo appello
Cambia il ruolo delle forze americane in Europa vedete l'atteggiamento dalla dalla Germania federale e deve cambiare in parallelo il ruolo e l'organizzazione delle forze europee
Per dar vita a nuove unità multinazionali molto più mobili e flessibili di quanto il passato non abbia mai registrato
Cambiano le esigenze circa l'uso delle forze armate
Si deve passare da una concezione strategica essenzialmente difensiva e con forti caratteri di staticità
Ad una concezione più complessa di anticipazione di gestione della crisi delle crisi
Su uno scacchiere strategico che ormai travalica di molto i limiti geografici e politici dall'Alleanza atlantica
Tutto questo non significa affatto
Anzi non significa affatto che si debba allentare il peso la forza di coesione
E significato sullo scacchiere del mondo dell'Alleanza atlantica dalla NATO
Ma significa che essa non racchiude più l'intero orizzonte strategico dei paesi dell'Europa occidentale
E non è più il contenitore completo è sufficiente dei rapporti euro-americani
Si delineò nuove realtà strategiche la CSCE è una di queste
Tanto più necessaria ora in quanto deve costruire il riferimento giuridico e politico
Affinché l'evoluzione in corso all'estero non percorrano le strade del conflitto nazionalista e della repressione dei diritti dell'uomo e del cittadino
Molti sono i fattori che hanno determinato la la crisi dell'impero sovietico uno di questi fattori potente certamente è stato è stata la Filosofia Dalla CSCE
Questo continuo richiamo portato nell'agenda della Cianca Angeleri e dei diritti umani e dei diritti dei Pop
Allo stesso tempo la complessità e la pericolosità delle crisi che si vanno sviluppando richiede un approccio flessibile
Non univoco
Si delinea l'esigente di percorre strade parallele coordinate ma non sempre univoche attraverso l'utilizzazione di una molteplicità di strumenti sia bilaterale che multilaterale
Chiaro esempio è la Jugoslavia l'andamento dalla crisi nervosa
Dove la comunità europea ha assunto un ruolo determinante diversamente che nel golf
Dove questo stesso ruolo per la diversità delle circostanze e delle condizioni strategiche è stato giocato dagli Stati Uniti ed a nazioni unite
Ancora diverso dovrà probabilmente essere l'approccio nei confronti dell'Unione Sovietica
Dove ora sembra degna sul ruolo guida del gruppo dei sette Paesi più industrializzati
E così via
La diversità delle combinazioni istituzionali dipende anche dalla diversità degli strumenti da utilizzare e dalla diversa distribuzione delle responsabilità tre paesi occidentali a seconda delle situazioni
Indi oculare non era altro possibile che attivare i meccanismi europee già trovano difficoltà a queste meccanismo ma erano soltanto questi e meccanismi che potevano essere attivate piuttosto che meccanismi nato o da Alleanza
Il sistema mondiale certo è troppo integrate Complesso per poter essere gestito secondo formule semplicistica
Il nuovo ordine internazionale
Non può
Puntare ed essere centrato su una forza egemonica gli stessi Stati Uniti proprio perché il sistema e così integrato e così complesso hanno bisogno l'abbiamo visto anche da due durante la guerra del Golfo di coperture collegamenti con altri Paesi
L'ordine internazionale non può a mio modo di vedere coltivare l'idea di una egemonia soltanto
Ma naturalmente non mancano i problemi in particolare in Europa occidentale
Viene oggi al pettine uno dei problemi principale dalla Comunità europea è indiscutibile che la comunità europea oggi si trova sotto la spinta potente di una possibile allargamento Della sua are certamente questo allargamento è possibile
Ma attenzione l'allargamento dalla comunità oltre certi limiti potrebbe coincidere con il suo annacquamento con l'abbandono dalla sua identità politica con il fallimento del suo processo di democratizzazione
Che implica un Governo è un Parlamento forte
E in ultima analisi la sua stessa di soluzione
Certo c'è la Old Europa delle parti all'Europa dall'Atlantico agli Urali ma attenzione a non sprecare a non interrompere quel processo verso l'unione politica dei dodici che alcuni sul tatto acquisito può essere un fattore determinante per nuovi scenari politici
Dipendenti dalle novità che si sono manifestati in Unione Sovietica
Concludo d'altra parte il nuovo ordine internazionale ha bisogno certamente va detto Spadolini e lo ripeto di un forte interlocutore europeo unitari
In grado di assumersi crescenti responsabilità di stabilità politica di sicurezza militare di sviluppo economico
Non è con un allargamento spropositato che si potrà giungere a tanto soprattutto dal punto di vista istituzionale che non se ne vedono ancora le premesse nulla impedisce invece che un centro politico fortemente integrato possa stabilire a sua volta accordi economici
Profittevoli generose creare comuni sono economiche con il resto dell'Europa e possibilmente anche a sud certamente a sud verso il Mediterraneo Nordafrica
Onde non sbilanciare del tutto il quadro degli equilibri mondiali
Non si vorrebbe che dobbiamo noi giocare un ruolo così questo riguarda importante che gli avvenimenti del centro Europa degli elementi da Unione Sovietica chiamo nord al centro nuova più di quanto il Sud dell'Europa ai problemi del Sud esistono e non possiamo dimenticare certo nel mondo post comunista
è straordinario rispetto a quello cui lo ha preceduto la democrazia si è dimostrata più forte del muro di Berlino dei governi dittatoriali dall'Europa dell'Est e infine anche dei golpisti di Mosca
La capacità di resistenza pacifica e di mutamento nella democrazia
La combinazione di moderazione e insieme di sostanziale intransigenza dimostrate in questi giorno dei popoli dei leader dell'Unione Sovietica sono un grande incoraggiamento per il futuro accrescono la nostra speranza
Per la prima volta in Europa stiamo assistendo ad una rivoluzione di dimensione continentale con pochissime vittime e questi Mooney più qualche che si considerava inevitabilmente caratterizzata dalla violenza e dalla distruzione
Ed è questo forse il mutamento più impressionante quello su cui dovremmo più riflettere e meglio comprende così come dovremmo riflettere sul ruolo anche della Chiesa ortodossa nella nella
Situazione di oggi dell'Unione Sovietica
Per la prima volta abbiamo un mutamento radicale di regime interno e internazionale la dissoluzione d'un impero multinazionale di dimensioni continentali che avviene secondo i motivi della democrazia
Con tutti i rischi che questo comporta con tutte le difficoltà che questo comporta con tutte le le disfunzione che al momento questo comporta ma secondo i modi della libertà
E nel rispetto dalla vita e della dignità dell'uomo
Se sapremo aiutare rispettare questo processo aiutandolo
E proseguire a proseguire per la strada intrapresa
Allora anche i gravi rischi di involuzione che pure esistono
O i conflitti nazionalistici che pure ancora in sangue no alcune regioni europee avranno minore importanza e potranno essere positivamente supera grazie
Ceramico Rognoni proprio sua lucida esposizione la parola a Franco Maria Malfatti capo della segreteria politica
In tutto il mondo traumatici giorni di agosto
Gli uomini liberi hanno solidarizzato con quei cittadini sovietici che a mani nude con grande coraggio
Hanno fatto fallire il golpe
E con ciò hanno compiuto una straordinaria rivoluzione i cui punti di riferimento fondamentali sono
La fine del comunismo la dissoluzione del partito
Comunista sovietico
Un impulso
Vigoroso allo sviluppo democratico
In quel Paese pur tra mille prevedibili difficoltà che ci riserva
Il futuro
Il concorso
Ad un nuovo equilibrio
Internazionale
Che rimette in discussione
La stessa Unione Sovietica nel modo storico commessa si era era nata si era sviluppata ed era andata fermandosi sulla scena mondiale
Ora per certi versi si potrebbe dire dalla poesia si passa alla prossima
E perché l'Occidente in particolare l'Europa comunitaria
Possono continuare a fare la loro parte
Per concorrere positivamente
Ad evitare gravi situazioni di destabilizzazione
Invece per favorire per quanto sta
In loro lo sviluppo democratico
Di quei paesi di quei popoli
Credo che sia preliminarmente necessario
Rafforzare non dissolvere
Quello che noi abbiamo costruito
Insieme come alleati in Occidente
E come mentre i costi i tutori costitutivi
Della integrazione europea
Sia cioè la necessità che la voce dell'Occidente
Unito concorde
E la voce dell'Europa in quanto tale cresca non non si affievolisca no
Oggi ci troviamo di fronte
A spinte comprensibile legittime
Ma anche a rischi di degenerazione evidenti in atto
Del principio di nazionalità
Noi europei
Noi europei comunitari abbiamo superato l'età dei nazionalismi e sul piano ci dentale abbiamo scoperto da via della collaborazione della cooperazione arrivando addirittura alla integrazione dei comandi militari per risolvere i comuni problemi della sicurezza io credo che sarebbe una catastrofe se ora
Non ci avviarsi mo'per costruire il nuovo ordine
Internazionale alla rinazionalizzazione delle nostre politiche militari ovvero alla dissoluzione
Della esperienza sovranazionale che andiamo compiendo con la costruzione dell'Europa unita
E quindi queste non sono questioni che vanno rimesse in discussione
Al contrario è più che mai necessario affrontare i nodi problemi aperti
Per rilanciare l'alleanza atlantica evidentemente in un contesto internazionale diverso e questo è un primo grande appuntamento sarà il Consiglio atlantico nel novembre di quest'anno a Roma
E affrontare le questioni aperte
Imminenti ormai nella decisione all'ordine del giorno dalla comunità
Con le due importanti conferenze intergovernative che dovranno da un lato precisare il significato della Unione europea intento sovranazionale
E dall'altro che dovranno dare
Sostanza
Alla Unione economica e monetaria
A proposito de la quale però per inciso sarebbe un gravissimo errore politico
Se questa unione economica e monetaria nel momento in cui al massimo è richiesta la cui sorvegliavo pay
Là dove si dà invece per questioni tecnicistica concepire
Come l'avvio di un'Europa
A due velocità e quindi sostanzialmente come una spaccatura di quello che abbiamo fin qui costruito
In modo specifico inoltre è urgente concludere
Positivamente il discorso avviato in termini di associazione di cooperazione politica
Con i Paesi europei che si sono liberati
Dal comunismo cioè con l'Ungheria con la Cecoslovacchia
E con la Polonia
Ed è indispensabile che questa Europa più forte e autorevole
Posta si sulla strada lodevole
Dei buoni uffici della mediazione dell'iniziativa nei confronti del dramma jugoslavo
Concluda la sua azione non con una catastrofica sconfitta ma al contrario
Con un clamoroso successo
Più in generale la comunità e vista sempre di più nel mondo ma per quello che è ora più direttamente ci riguarda nell'Europa centrale ed orientale
E nella stessa Unione Sovietica come un punto
Di riferimento
E quindi sarebbe strano e contraddittorio se questo punto di riferimento fossimo noi
A metterlo in discussione
Ci attende un lungo cammino da percorrere
Su terreni inesplorati
è nostro interesse e del nostro primo dovere evitare il caos
Nell'Unione Sovietica e come ho già detto favorirne invece
Lo sviluppo democratico
Ora
Abbiamo assistito in questi anni il modo straordinariamente accelerato in questi mesi settimane giorni
A quello che fu chiamato in un libro lo scoppio
Dell'impero sovietico
Alla dislocazione del potere dal centro alla periferia
Dal potere centralizzato
Del tre individua a Mosca
Al potere disseminato
Nelle repubbliche
E speriamo che questo processo possa svilupparsi
In modo costruttivo in modo positivo
Speriamo che quanto ha scritto la tesi che ha sostenuto una sociologa francese
E lenta Rear banco sposta estere confermato dei prati
E cioè che e sicuramente finito il tempo dell'impero costruito attorno ad una ideologia comune impostata tutti delegittimando il dominio con il pretesto falso della potenza o dalla necessità storica o di un progresso continuo e una volta decomposto l'impero e alle nazioni a ciascuna di esse
Di decidere sulle vie da seguire per tentare la modernizzazione fin qui mancata vediamo dunque che le cose vadano in questo senso e quindi che siano evitati tanti pericoli che tu questa strada vi sono pericoli di scontri intere Miccichè gli altri sono realizzati pericoli di violenze di esasperazioni nazionalistiche
Di spinte anarchiche alla dissociazione e perché non dirlo pericoli di ritorno i conservatori ed anche di suggestioni autoritarie fasciste
Speriamo che al più presto e nel modo più chiaro vengano definiti gli ambiti di competenza tra le Repubbliche ed il potere centrale
E che quest'ultimo mantenga come necessario nel disegno dell'ordine del nuovo ordine internazionale una sua competenza specifica
Mi riferisco alla materia fondamentale della difesa immesso al problema di estrema gravità
Nucleare
Non contraddice con questo indirizzo che sono venuto qui accennando
Ma ipotesi peraltro che può essere impresa in considerazione
Che proprio per favorire questo processo di sviluppo di una nuova realtà nella Unione Sovietica la comunità europea possa definire rapporti di collaborazione aprire uffici ed agenzie
Presso le singole repubbliche dell'Unione Sovietica
Nel disegnare il nuovo potere economico le sue istituzioni
I suoi modi di funzionamento si dice infatti ed è De Rita che la unione sovietica non dico prende ad esempio ma tiene in considerazione ma esperienza della
Quindi
E quindi è un aspetto paradossale perché mentre la nostra esperienza l'abbiamo fatta sentendo forte la necessità anche attraverso contrasti interni ma trovando poi sempre punti di composizione discendere pezzi di potere sovrano nazionale ad un'autorità sovranazionale
Questa esperienza all'Unione Sovietica la sta conducendo contemporaneamente alla massima rivendicazione di potere e financo di sovranità delle singole repubbliche
E quindi interesse di tutti favorire un processo
Che abbia una analogia una esperienza che noi abbiamo vissuto non perché siamo un modello ma perché ci interessa il principio della sovranazionalità e nonché extra presenti invece un'alternativa esasperando i nazionalismi con tutte le conseguenze negative che noi per primi nella nostra storia abbiamo conosciuti
Questa nuova realtà che emerge nell'Unione Sovietica va incontro ad enormi problemi perché per accennarne solamente ad uno immenso
è un immenso problema il passaggio
Da queste economia stati tratta
Ad una economia di mercato che io o meglio vorrei definire un'economia di responsabilità
E definire un'economia di responsabilità non solo perché c'è da recuperare quello che manca e cioè la iniziativa
Ma perché lo spesso la stessa esperienza dei sovietici che la definisce con queste parole
Uno dei massimi
Inventori della perestrojka
Alexander Jacob via collaboratore diretto di Gorbaciov
Una delle personalità di prima fila del potere sovietico
Oggi uno dei leaders del movimento
Riformista sottolinea in un libro che è uscito qualche mese fa alla fine del mille novecentonovanta
Quanto al di là di ogni considerazione economica sia fondamentale il recupero della responsabilità
Il problema dell'Unione Sovietica d'altra parte non è solamente quella di a vere
Aiuti alimentari in un inverno
Imminente
Che si presenta carico
Di difficoltà o di avere aiuti finanziari confacenti proprio ieri a Mosca il ministro delle finanze
Francese Perego qua
Per la verità
Con scarsa immaginazione ha parlato della necessità da parte occidentale di promuovere un piano Marshall ha soccorso della Unione Sovietica
Ma vi è anche urgente necessità di mettere a fuoco
L'aiuto per la formazione di e dei quadri
Un'intuizione del nostro amico Romano Prodi che lo ha portato anche a delle concrete iniziative
Un fatto che l'Economist con la consueta ironia qualche mese fa ha definito necessità non solo di un Piano Marshall ma anche di un piano bar bar
In questo quadro si tratta di potenziare un rapporto più generati collaborazione e di intesa sul piano politico che abbiamo visto
Quanto lontano può andare recente crisi del recente dramma del Medioriente quanto è fondamentale per quanto si riferisce la stessa pace
Tra Israele e i popoli arabi nel rispetto il diritto del popolo palestinese
I rilevanti risultati raggiunti
Sulla riduzione
Degli armamenti
E che sono stati a cominciare da quello fondamentale sui missili
Intermedi firmato a Washington nel mille novecento ottantasette
Il punto di svolta della situazione internazionale il punto di verifica del nuovo pensiero come lo ha chiamato
Gorbaciov fa della unione sovietica di inizio dalla nuova distensione
Ora credo che nella situazione che vai d'argento
Maturino le condizioni
Per un riesame
Radicali del problema della deterrenza nucleare a cui ha fatto già riferimento della sua bella esposizione improduttiva il ministro Rognoni
Io credo che vadano maturando le condizioni cioè perché non chissà quando ma come oggi si dice compissimo neologismo da subito si possa avviare un radicalmente nuovo equilibrio nucleare
Non una totale dell'inazione sarebbe lungo spiegare perché questa strada
Non sia praticabile ma un radicale muove equilibrio questa volta sì
Ai minimi livelli possibili
E quindi mi sembra opportuno che venga studiata alla ipotesi di inviare subito
Nuovi negoziati per la totale eliminazione delle armi nucleari a corto raggio quelle su cioè sotto i cinquecento chilometri
La NATO in questo campo ha operato tagli significativi anche sul piano
Unilaterale ora si tratta di arrivare al negoziato
Di laterale con la unione sovietica
Con l'obiettivo di eliminare sistemi d'arma che rappresentano in termini relativi il maggior numero di testate nucleari esistenti
E che per la loro natura per come sono dispersi sul territorio rappresentano un pericolo particolare un particolare problema anche in termini di
Sicurezza e di garanzia
Aggiungo a questo che credo che sia giunto il momento di prendere in seria considerazione
Le ipotesi di nuove equilibrio anche per le armi nucleari strategiche
Sì mi rendo conto che lo start l'inchiostro sul posto sul trattato Start non si è ancora asciugato il trattato non è stato ancora ratificato dagli organi parlamentari e tuttavia credo che il nuovo equilibrio che si va determinando consenta
Con tutta la prudenza necessaria di mettere a fuoco anche questo problema che d'altra parte fu affrontato anni fa
In questa ottica da persone di esperienza cito McNamara cito lo stesso Paul Nietzsche che per tanti anni è stato il principale
Negoziatore sul disarmo degli Stati Uniti e proprio l'altro giorno la National Academy of Sciences degli Stati Uniti
Perché anche questo potrebbe contribuirà a creare e in modo poderoso
Una nuova era
Di tranquillità e di stabilità
In questa nuova prospettiva in cui cresce la opportunità di un mondo fondato sulla interdipendenza sulla collaborazione sul dialogo
Risultano nuove possibilità operative per le stesse Nazioni Unite foro importante per le voci di tutti e quindi anche dei più deboli non dimentichiamo in questo quadro il sud del mondo
E per quanto riguarda anche il rafforzamento delle istituzioni
Ancora gracili di cooperazione della fondamentale conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa perché se non vedo come alternativa alla comunità una confusa collaborazione paneuropea sento forte tuttavia la necessità di trovare forme e modi propri
Per rafforzare la collaborazione fra tutti quanti i popoli d'Europa in un ambito loro proprio
Istituzionale
Se ciò ancora non so due minuti se non ce l'ho per rimuovere tutto ciò ancora due minuti
Ho parlato di nuovo ordine internazionale
Che è un dato di fatto è stato reso possibile dal definitivo tramonto del comunismo reale
Di un'esperienza tuttavia che
Dodici anni fa quindi non tanto tempo fa
Alla festa dell'Unità
Enrico Berlinguer
Definì invece così
Non siamo e non saremo mai tra coloro che prendendo le mosse da un legittimo e necessario ripensamento critico dalla storia del socialismo finora realizzato
Arrivano a rinnegare o smarriscono il valore per tutto il mondo dell'opera di reni della Rivoluzione d'ottobre e dei suoi sviluppi
Di ciò che ha rappresentato e rappresenta per la lotta delle forze rivoluzionarie democratiche e progressiste del mondo intero
E proprio il caso di dire mai dire mai grazie
Posso adesso io non lo vedo però anche se come Marco
Adesso vediamo il ministro degli esteri
Arriva
Con
Dovrebbero
Allora andiamo avanti Emilio Colombo
Ha la parola onorevole
Noi abbiamo
Ci siamo tutti rallegrati e abbiamo considerato un passaggio certamente si dice epocale
Questa la crisi del comunismo soprattutto nella sua patria di origine dal punto di vista della realizzazione politica
L'Unione Sovietica
Lo dico alle conseguenze che ha portato in euro
Che avevamo motivo di rallegrarsi
Credo che questa questo grande passaggio
Dovrebbe anche muoverci
Ad una analisi critica di tutta la più recente tradizione culturale europea
In fondo
Il nazismo
Fascismo
Comunismo
Benessere generale
Vengono tutti dalla recente evoluzione della cultura europea degli ultimi tre sei
E il cristianesimo ha qualche cosa perché quindi i movimenti democratici
Però dobbiamo e dovremmo guardarci molto
Dall'ottimismo in realtà all'inizio era tale il fatto che noi tutti ci siamo lasciati prendere dall'ottimo
Divismo va bene
Ma il realismo e necessario vedere i problemi ora e quello che io vorrei fare brevemente in questa Milia esposizione
Anzitutto il comunismo comunismo se certo si può dire che dal punto di vista teorico dal punto di vista ideologico cade
Domando cadono tutti gli Stati comunisti
Resta soprattutto la Cina
Con le sue incognite dal punto di vista interno e con le sue incognite dal punto di vista della sua pro e
Azione internazionale
Vi sono poi alcuni paesi che hanno Nostalgia di ciò che c'era prima e questo è nel Terzo Mondo
Per esempio ricordiamo al quale è stato l'atteggiamento dell'Ira che della Libia in occasione del blocco sovietico
Incombono una serie di altri problemi uno di questi è stato allungo esaminato qui io non ci ritorno molto sopra ed è il problema dell'assetto di quella che era l'Unione sorgenti
Sono d'accordo con quello che ha detto all'inizio Spadolini
è una buona cosa che dopo il golpe che ha manifestato il ma la maturazione di una coscienza democratica nel nella in Russia
E dopo il ritorno di Corbaccio non si sia ritrovato un minimo di unità
Di queste repubbliche che peraltro pendolo a garantirsi sovranità e a concedere
Il minimo possibile al potere centrale
Però non illudiamoci che questa unione
Sia uno fatto da considerarsi solito solido
E indiscutibile
è vero che dietro c'è la necessità di delle Repubbliche
Dell'ex Unione Sovietica
Sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista dalla difesa di appoggiarsi degli aiutarsi
Gli uni e gli altri
Però non mi pare che questo sia un dato sufficiente per poter dare sostanza all'Unione contro l'esplodere dei nazionale
Secondo problema
Che incombe
Il
Ma io non posso parlare in questo modo prima eravate molto più tranquilli
Simili
Se volete darmi la possibilità Emilio parlo se no facciamo delle belle fotografie
L'altro problema che incombe è il rapporto tra
Il nuovo assetto che avrà
Ripeto l'Unione Sovietica
Elimino l'ex
E
Il
La sua caratteristica
Di potenza nucleare
Io ho visto dai colleghi esporre delle tesi molte delle quali io condivido alcune delle quali Allo stato attuale mi sembrano un po'avanzate
Cioè vanno già troppo avanti
Io credo che il mondo occidentale
Debba farci un pensierino
Sulle garanzie che l'attuale unione
Può dare per quanto riguarda il mantenimento e la esecuzione degli accordi ottimi accordi nucleari che sono stati fatti fino vado
Sia per le forze a medio raggio sia per le forze
Nucleari d'l'accordo Start
Anche direi per quello che riguarda poi il prosieguo degli accordi per le armi convenzionali
In sostanza mi pare che il punto di domanda che devono farsi gli occidentali e la NATO e questo
Chi oggi nella nuova situazione dell'Unione Sovietica garantisce la esecuzione di questi accordo
Questo tema di questo tema si è parlato sono state si sono avute delle risposte tendenti a rassicurare
Io credo che quelle non siano sufficienti perché
Devono essere la risposta deve essere correlata all'assetto dell'Unione Sovietica e ad una assunzione precisa di responsabilità
Mi pare che il mondo occidentale questo problema lo della Puglia
Altro problema
E quello degli aiuti a questi paese
Ogni riunione di occidentali
Finisce con quella che adesso è diventata una litania
Aiuti all'Unione sovietica aiuti alle riforme
Però qui si si corre il rischio
Di applicare quello che il nostro popolo
Sintetizza con il proverbio prima che il medico studia l'ammalato nuove
Anzi c'è proprio da Theory
Tendente assassini che all'ammalato si deve cominciare a curare
Quando non solo quando l'analisi è stata fatta per definire la malattia ma quando le riforme sono avvenute
Non so soprattutto per quanto riguarda l'aiuto alimentare quando queste due concezioni siano compatibile
E l'inverno russo non è una formula
Non è diciamo un un'immagine
Una realtà sarà una realtà
E ci sarà
La capacità di questo popolo abituato a soffrire che adesso democraticamente matura di affrontare però posizioni e momenti così difficili
La necessità allora prima di tutto di combattere il governo italiano lo ha sempre fatto
Questa
Collegamento così stretto daremo gli aiuti quando le riforme sono avvenute o quando abbiamo avuto la dimostrazione che stanno ponendo
E
Soprattutto iniziare con gli aiuti alimentare
L'altro pericolo incombente in questa situazione parlo così perché siccome ho visto che qui noi parliamo del futuro del Bondone nel Pd nostro compito e larghissimo
Ci sono
E tutti li abbiamo avuto la dimostrazione il rinascere dei nazionali
Queste nazionalismi rinascono nell'Unione Sovietica come rinascono i Balcani
Non avendo avuto la maturazione che noi dell'Europa occidentali abbiamo avuto nei confronti dello Stato l'azione durante questo periodo
Post bellico
Questo Periodo ha fatto capire e non tanto ancora come dirò fra qualche minuto all'Europa
Che i nazionalismi
Dividono
Non costruiscono contrappongono e lo Stato nazione è insufficiente ad affrontare i problemi economici e politici del nostro secolo ed in quello foto
E dunque nascono senza avere il limite culturale e politico che noi abbiamo acquisito per la nostra esperienza precedente
E quindi sono un elemento permanente di deflagrazione mentre si cammina per costruire un nuovo porti
Un'altra questione e quella delle zone io dico così le zone fragili
Che emergono dal nuovo dal tentativo di un nuovo assetto in Europa quali sono
Sono in questi paesi che sono già avviati verso la democrazia quelli del centro
Cioè contro la TIA Ungheria Polonia poi la Romania la Bulgaria con dei punti interrogativi sul modo come evolve il loro processo democratico interno soprattutto ora Romania nonostante che qualcosa è avvenuto di più rassicurante in questo ultimo periodo
Questi sono paesi che si domandano
Quale sarà il loro riferimento politico quale sarà il loro riferimento per la sicurezza e qui vengono emergono il problema dell'Europa nell'assetto europeo e il problema della nato facilmente si dice questi sono tutti paesi che entreranno nella comunità europea certi è la nostra diciamo e la nostra aspirazione o diciamo il nostro obiettivo
Alla troppa non può inglobare questi paesi
Non può essere un punto di riferimento se non sa esser tale
E cioè se non pone bene e con chiarezza ma soprattutto con capacità di essere ciò che dice di voler essere se non ha chiaro il problema della sua unità
Ci sono in crisi Revlon quella balcanica la revoco qui non per dire che è una crisi ma per dire che questo e una dimostrazione
E come l'Europa può svolgere deve svolgere una sua funzione se riesce a percepirla pienamente
Agito come protagonista dalla
Ha agito diciamo con molta minore dove Follini molto maggiore capacità di politica unitaria di quanto non avesse fatto per esempio dalla crisi per volta del del Golfo
Ha saputo essere
Diciamo o manifestare di essere la propoli pare con qualche incertezza l'indice che dura tuttora
Per quanto riguarda le diverse propensioni dei diversi Paesi nei confronti dei protagonisti della crisi balcanica cioè Croazia Slovenia Serbia eccetera
Credo che a questo punto
Chiedo al ministro degli esteri se non crede che questa mia riflessione sia da valutarsi a questo punto
Quando si ci si rende sempre più conto che la tregua e fragile
Ma anche una cordoni sarà sempre fragile fino a quando non si saranno acquietate in questi nazionalismi che esplodono e qualora si voglia garantirsi contro tutto questo se non sia necessario ad esempio una forza di interposizione
Nel Caucaso allora l'Europa deve chiedere deve chiedere all'ONU
E cioè Dever riportare in questa crisi non per sostituire la se stessa perché all'iniziativa ma per dare una maggiore Presa e capacità di intervento in meccanismi e soprattutto l'ordinamento e le facoltà che ha loro
Poi
Il quello che ho detto per quanto riguarda la la la l'impero sovietico pop come potenza nucleare
Invita
A rimettere Hurricane sfoderare
Le opinioni improvvisate
E tutti coloro che hanno una tradizione in questa direzione
Ci sono anche nel mondo cattolico alcuni di questi contro la NATO
E proprio la questa condizione di incertezza
E i punti interrogativi che gravano su quello che sarà l'assetto difensivo era garanzia della pace
Che si devono riportare
A
Considerare bene le funzioni della NATO la sua permanenza ma con un una sua corrispondenza ai problemi che ci sono in questo
Questi temi ed anche altri sui quali non voglio in questo momento insistere per non essere lungo sarebbe interessante perché parliamo del mondo
Mettere in rapporto per tutto il mondo dei paesi che si definivano un tempo non allineati e che adesso non possono più definirsi non allineati perché manca il riferimento del Nord allenamento almeno per una parte per l'Unione Sovietica
Certamente sorgeranno dei problemi basti pensare a quello che è accaduto con la crisi
Voglio arrivare però a questa conclusione
La conclusione e questo
Che noi dobbiamo potenziare tutto ciò che elemento di instabilità in una situazione che non con i riferimenti che io ho fatto
Nonostante la gioia che noi abbiamo e dobbiamo averla per la caduta del comunismo dell'Unione Sovietica e nei Paesi dell'Est
Tutto
Di fronte a questa fragilità che c'è
Di fronte a questa disgregazione che non sappiamo dove va a finire
Tant'è vero che gli sforzi sono notevoli dobbiamo potenziare tutto ciò che elemento di stabili
Allora i nostri amici hanno fatto nelle loro nei loro interventi riferimento all'euro
Ecco io voglio parlarne un minuto
Sotto questo profilo
E la crisi balcanica dimostra che cosa può fare deve fare l'euro
Lo almeno dimostrato proprio detto la crisi del golf
Dove abbiamo fatto direi
Brutta figu
Nel senso cioè che abbiamo riconosciuto agli Stati Uniti
La cui presenza e la cui amicizia e elemento con l'Europa e elemento fondamentale della stabilità
E del nuovo assetto per il futuro però avevo fatto in modo che l'idea degli Stati Uniti come gendarme del mondo apparisse in modo così evidente
Mentre avrebbe dovuto apparire una maggiore coesione del mondo occidentale
Maggiore di quanto non sia
Ma
Il riferimento e il mio richiamo a ciò che accade per quanto riguarda l'unione europea
L'Europa ha trovato come un risveglio nel suo cammino
E quasi come una riscoperta non solo della sua identità ma dalla sua funzione dalla sua presenza e diciamo della
Necessita di essere protagonista mentre si ricerca il nuovo assetto europeo e nel
Abbiamo sentito ad esempio io vorrei ricordare a voi quella vertice europeo che nel dicembre del mille novecento ottantanove si è svolto mi pare a Strasburgo
Nel pieno del processo di unificazione della giornata
Europa dimostrato in quel vertice di assumere
Politicamente
La garanzia di questo processo e con questo suo atto a eliminato molte delle incertezze anche in Italia molti dei punti interrogativi delle riserve che vi erano troppo mi sono rispetto al processo dell'unificazione
E l'epoca in cui
Si è
Accentuata
La l'idea del passaggio
All'unione politica e del sollecita realizzazione dell'unione economica vuole
A questo in questo momento a che punto sia questa è la mia conclusione
A questo momento siamo ad un ma punto
Che dobbiamo dire dobbiamo esprimere con grande chiarezza
E rispetto al quale rispetto alla quale situazione occorre prendere posizione molto precisi a mio avviso
In sede di governo e in sede politica
Siamo in causa anche Forlani come nostro segretario del partito a puntino cosa succede
Si discute dell'unione economica e moneta
Questa che noi abbiamo considerato come un grande obiettivo non in sé ma funzionale come è sempre stato per i vari accordi rispetto all'obiettivo dall'Unione
Abbiamo criticato le proposte che la presidenza lussemburghese
Aveva fatto perché già in qualche modo
Protraevano nel tempo
Il il décalage per la realizzazione delle varie fasi e poi mettevano una fase transitoria caratterizzata piuttosto dalla carattere intergovernativo che comunica
Oggi abbiamo una proposta olandese
E mi dispiace che sia una mi spiace molto perché
E vecchi possiamo dirlo le cose sono le diciamo che dovrà diciamo
Perché Primo Ministro dell'Olanda è un democratico cristiano intelligentissimo e che io credo che non abbia visto la proposta
Altrimenti dovrei cambiare opinione su di loro
E il ministro degli esteri che anche lui giovane molto più giovane ma un uomo esperto europea e democratico test
La proposta sostanzialmente e questo diminuire nel tempo
La realizzazione dell'unione economica e monetaria
Stabilire tutti entrano dalla seconda fase
Stabilire delle condizioni molto molto rigorose per l'ingresso nella terza fase
E stabilire che bastano soltanto sei Paesi fra i dodici per dar vita all'Unione economica e moneta
Poi non si crea
La banca europea non si crea subito si crea nel tempo tant'è vero che i francesi almeno vorrebbero una garanzia della data nella quale
La banca europea varrà creata e nel frattempo si crea un istituto monetario
Un istituto monetario che non si sa se abbia o meno il carattere di
Istituto o luogo di coordinamento come per esempio ha avuto fino a questo momento alla conferenza dei governatori nell'ambito del fondo nel nell'ambito del
Prego del sistema monetario europeo
Poi e questo è una cosa che mia lasciato molto perplesso sopra una parola
Ogni Paese definibile col una sua legge
Garantire
La autonomia della sua Banca centrale la sua piena autonomia si sa che l'autonomia della Bundeswehr della bond sbanca e diversa dall'autonomia della banca francese che è la meno autonoma
E dal carattere che alla banca persegue la Banca d'Italia che
Meno autonoma della Bundesbank ma certamente più autonoma della banca francese
Allora cosa vuol dire
Il primo la prima critica che si baci qui rinasce e che sostanzialmente è vero
Rinasce l'idea dell'Europa a due velocità
Cioè noi vorremmo la proposta è tale da reimmettere
Per
La finestra quello che noi abbiamo scacciato per la
Quando parliamo di questo non dobbiamo dare mai la sensazione che noi vogliamo essere i parenti poveri nell'ambito delle icone economica e monetario
E ne che non vogliamo fare il nostro dovere faro subito nel cielo
Certo è che la condizione degli europei e soprattutto del nord e del sud dell'Europa sono diversi
E camminando lungo questa linea noi avremmo il re ingresso del concetto della dell'Europa a due Perrucci
Però mi permetterete adesso
Prego De Michelis di non prendere questa che è frutto di una pura fantasia ma quello che sta per avvenire alla mia fantasia è un po'immaginifica però studiando studiando e riflettendo ma
Quando ci sarà il passaggio dalla seconda alla terza fase e passeranno sei soltanto per fare l'Unione economica e monetaria saranno questi sei
Chiedo di immaginarle
La Germania
L'Olanda
Il sobborgo
Il Belgio sono già cinque ce ne vuole un altro
I francesi rimostranze di fronte a questo progetto non hanno detto sì ma non hanno detto no
Voglio solo che sia fissata una data precisa della creazione della banca europei
No potrebbe essere che la Francia alla alla data della passaggio la terza fase
Magari
Mutui baratti
Qualche concessione sul piano politico da parte della Germania ripeto che questo non me lo dice nessuno ha soltanto la mia fantasia che mi porta ad immaginare così
I rispetto ad una sua minore presenza o a un privato che non ha per quanto riguarda la politica economica e monetari
E più degli altri Paesi di fronte a questa Europa economica e monetaria già costituita solo fuori
E sono fuori perché vale la regola in da innanzitutto che sono bastato sei a farla
E poi le condizioni dal passaggio la terza fase sono non solo fisse il che ebbene ma molto rigide
Non abbiamo ragionato così quando abbiamo abbiamo accettato di essere nel sistema monetario europeo abbiamo avuto soltanto la concessione di una fascia più grave più larga e siamo andati avanti e poi siamo entrati nella fascia
Allora se le cose stanno così non sarebbe forse non è venuta dalla mente di qualche tecnico nodi politici io penso come può essere ripresa no non lo credo affatto
Voglio andare a discutere ci ma che può essere venuto in mente per esempio
Quindi far passare
Attraverso questo intelligente questa intelligente modificazione delle date
Poi l'autonomia delle banche
E un istituto monetario che non coordini
Il rinvio della creazione della banca europea
Ma lo potrebbe essere venuto in mente a qualcuno di consolidare prima di tutto
Rispetto a qualsiasi evoluzione possibile
Di una unione economica e monetaria una zona del marchio
Perché verbali al punto Germania Lussemburgo Olanda Belgio sono la zona del ma
E il franco francese
Non è sono dal marchio ormai deve necessariamente tenerne può
Certo quello che io sto dicendo si può lo spot si può polemizzare contro quello che io dico dicendo ecco questa è una fantasia
Questa è una visione esasperata delle cose però attenti che queste queste posizioni creano delle realtà rispetto alle quali è difficile fare i conti se l'abbiamo fatto passi
E troppo lungo stabiliva più discusso no no per carità
Va be'allora poi
Allora dobbiamo essere molto attenti
Questa non è la concezione che noi abbiamo avuto dall'Europa fin dall'inizio
Quando noi pensavamo che entrare in Europa significasse la destituzione di quel tanto che avevamo delle industrie e per la nostra agricoltura siamo entrati lo stesso ed abbiamo avuto ragione perché siamo stati capaci di essere quello che dobbiamo
Questo vuol dire che c'è una constatazione della realtà quando si fa un'intesa ma vi è anche da tenere conto delle evoluzioni che l'intesa può provocare
Nei singoli Paesi e in modo positivo
Allora mi pare che questo sia un momento molto interessante
E diciamo pericoloso un passaggio difficile
Della unità europea il riemergere di una posizione come quando la Thatcher
Pose il problema del giusto detto
Che era in fondo vorrei mettere un'idea nazionalistica all'interno della concezione euro
E qui l'applet posizioni so il Governo certamente prenderà posizione ho visto una dichiarazione polemica fatta da De Michelis
Ne mi mi compiaccio molto corrisponde penso penso che corrisponda anche alle nostre opprime
Però
Solo di passaggio dico qui
Che tutto questo avrebbe una minore conseguenza per noi
E non sarebbe stato sollecitato se noi uno dei grandi paesi europei
Avessimo fatto o fossimo in grado di fare ciò che è necessario per eliminare letti difficoltà che noi stessi con la nostra politica poniamo all'ingresso in euro
La l'Italia qualora capisse che cosa è l'influenza internazionale ed europea
Del dissesto dei suoi conti pubblici
E qualora tutti gli italiani
Democristiani e non a qualsiasi categoria appartengano piccoli grandi Beghi imprenditori
A lavoratori autonomi lavoratori dipendenti dello Stato si rendessero conto che il dissesto dei conti economici non è un pericolo incombente solo per l'Italia
Ma è un grande ostacolo rispetto alla evoluzione del sistema unico del sistema monetario europeo
Beh certamente una del degli alibi che hanno informo latore di queste politiche verrebbe elimina
Alla fine c'è un'ultima considerazione ma la faccio molto brevemente un'altra preoccupazione viene dalla proposta che la presidenza olandese fan per quanto riguarda l'unione politica
è una proposta capziose
Tosse queste anche il parere gli altri che conoscono questi problemi perché
Perché rispetto ad un precedente allo precedente proposta lussemburghese
Si taglia si elimina tutta la parte che riguarda l'unione politica
Ma la la costruzione dell'unione politica secondo messaggio Mitterrand Kohl e secondo le idee che noi abbiamo sostenuto finora
Allora uno potrebbe dire ma qui non si fa l'Unione Polito
Sì
Reimmettere sul binario pienamente la comunità
Si procede per modifica dei Trattati
Allora uno direbbe
Ma però
La politica estera una eventuale politica di difesa viene riassorbita nell'ambito del meccanismo comunitario
Quindi col pieno funzionamento delle istituzioni comunitarie allora la commissione avrà la sua posizione io poi su questo
Per quanto riguarda la politica estera e cessare di sempre un pochino attento perché sono cose delicate prima di preferire l Abruzzo organo in questo non sono d'accordo pienamente con le teorie federaliste
La la Commissione alla sua piena competenza viene riconosciuta perché sono i trattati che valgono
Il Consiglio dei ministri il parlamento
Poi però quando si arriva alle competenze e lo stesso sistema dalla proposta lussemburghese
Sì annacquano i contenuti di politica estera politica della difesa si esclude il coordinamento della politica interna allora questo riferimento alla comunità che potrebbe anche essere diciamo un fatto positivo
Finisce con l'essere uno sostanziale mantenimento dello Stato
Senza dire che poi il problema della codecisione con il Parlamento viene eliminato perché si dice in Europa non si fanno leggi
Non esiste la legge in Europa
E quindi non essendoci il principio della legge non è necessario la codecisione parlamentare
Spesso problema del Lussemburgo aveva messo legge codecisione ma aveva molto assottigliato la competenza le materie che devono essere decise per
Io non posso parlare a lungo devo devo finire anche perché vedo che l'onorevole Forlani sta sulle spine
E dico subito
No ma
A breve applaudito formali che sta sulle spine o applaudite me che ve lo svelato
Ora avvisi di ieri è un passaggio importante
Non tocca a me in questa sede ci sono i nostri rappresentanti del del Governo abbiamo qui la fortuna avere De Michelis credo che sia un passaggio importante e decisivo per il futuro dell'Unione Europea
Ma credo che anche in sede politica avvenga opportuno questo incontro di oggi
Perché in sede politica anche fra partiti politici nell'ambito del Partito Popolare Europeo
E con le altre Inter le altre forze europee
Politiche noi dobbiamo mettere i punti in chiaro perché l'accettazione di queste linee significherebbe un passo indietro e non proprio noi vogliamo un passo avanti grazie
Grazie Arrigo Colombo intervento ricorre interrogativi dei problemi
Purtroppo attuali rinnovo il saluto all'amico De Michelis a cui do la parola che nel suo intervento
Il grave consentiamo la secessione a Forlani a negoziare se le fa pagare
No grazie presidente
Care amiche cari amici
Il tema del dibattito di questa mattina
Non può che toccare in modo molto diretto una persona come me che per le sue responsabilità pro tempore nel governo del Paese è pienamente immerso
In modo totale direi proprio in queste ore
Né i quesiti che il tema che ci avete proposto ci mette di fronte vengo
Dall'Aia dove ieri abbiamo aperto una conferenza di pace
Allo stesso tempo difficilissima però anche in qualche modo emblematica del nuovo ruolo della Comunità europea dell'Europa in questo momento parto per Mosca dove domani
Vedrò la mattina Gobbato quel pomeriggio Eltsin e quindi avrà un'occasione se anche personale di misurare direttamente non solo sui giornali e sui rapporti diciamo la portata degli avvenimenti che hanno veramente sconvolto il mondo nei giorni scorsi e in questi giorni
è evidente quindi che al di là proprio dell'incarico come ciascuno di voi forse più di voi
Questi interrogativi mi rimbalzano nel cervello minuto dopo minuto
E credo oggi sentire più di ogni altro non solo il dovere ma anche proprio l'impulso intellettuale di cercare di fare il massimo di chiarezza perché occorre qui un momento come questo
Nel maggior numero di nuovi la chiarezza sia massima
Rispetto al significato di quello che è avvenuto e soprattutto alle prospettive
Che abbiamo di fronte perché queste prospettive come si può dire non sono date
Dipenderanno anche molto da quello che sapremo fare decidere
Le vicende di questi giorni è anche il modo in cui reagiscono le nostre opinioni pubbliche
E dimostrano che comprensibilmente non sempre si hanno le idee molto chiare più che comprensibile perché quello che è avvenuta e sta avvenendo non ha probabilmente precedente nella storia del mondo se non altro dal punto dell'intensità temporale
Noi viviamo mezzi del passato e mezzi nel futuro sono legittimi
Le reazioni diversificate che io vedo a tutti i livelli e però se non sapremo Rapid
E di disegno di lungo periodo beh questo passaggio
Così drammatico e nello stesso tempo così esaltante
Potrebbe aprire di fronte nove degli orizzonti molto difficile
Quindi dobbiamo farlo questo sforzo
Dobbiamo farlo soprattutto in Europa ovviamente quindi anche in Italia che è un Paese che oggi come mai deve sentire su di sé la responsabilità di essere uno dei grandi paesi europei dei grandi Paesi della Comunità
E che quindi pur con tutti i nostri problemi nostri difetti le nostre contraddizioni dobbiamo sapere che su tutto deve prevalere
Il fare la nostra parte in modo costruttivo
Guai se noi
Finissimo per dare l'esempio di poca chiarezza di idee o peggio ancora di miopia di egoismo di stare in qualche modo indietro lasciando che altri traccino la strada
Allora cerchiamo di
Come si può dire mettere un po'd'ordine nelle nostre idee anche le nostre emozioni
Partendo da quello che è successo che in realtà poi
Non è solo quello che è successo negli ultimi giorni col fallimento del golpe a Mosca
Fallimento del golpe a Mosca il momento come si può dire più emblematico il più intenso di un processo che comincia
Grosso modo alla metà del mille novecentottantanove che al suo il suo altro momento alto della caduta del muro di Berlino
Tra quei giorni di novembre dell'ottantanove giorni d'agosto del novantuno che si inserisce un processo che ha veramente cambiato il mondo
E che dobbiamo cercare di capire come lo ha cambiato apprendo quali opportunità e creando quali Rizzo
Io credo tentare di mettere ordine
Sì Possa dire si possa cercare di convenire sulle seguenti cose
E quello che è successo ci dà ormai alcune certezze
Sulle quali non è sulle quali non lo è mai più né certo dubitare e che quindi devono essere assunte
O uno sforzo ampio di coscienza di questo come punti fermi rispetto al nostro agire per il futuro
Per quello che è successo ha aperto molti pericoli di fronte a noi che vanno visti con chiarezza e con nettezza senza senza accedere a letture superficiali o emotive di quello che abbiamo di fronte
E sapere che quello che è successo ormai con chiarezza ci ha posto di fronte una grande storica sfida quale forse mai
Per secoli di sicuro in questo secolo
Diciamo i popoli del mondo l'ha avuto di fronte di sicuro impopolari che hanno la fortuna come noi di potersi esprimere attraverso un sistema democratico
Quali sono le certezze
La prima di queste certezze
Nell'ordine vecchio il vecchio ordine mondiale politico-diplomatico ufficiale e ufficioso e irreversibilmente andato
Ripeto questo un punto da sottolineare con forza perché non era questa una certezza almeno per taluni fino al diciotto di agosto
E molti seri ricavi andate sulla stampa il primo giorno del golpe dissero l'avevamo detto
L'irreversibilità non era certa si potevano tornare indietro si sta tornando indietro e quindi tutti coloro che avevano parlato di reversibilità erano stati troppo e pericolosamente ottimisti
Molti si sono un po'rovinati la carriera non solo a Mosca fallendo col golpe ma anche in giro per il mondo e anche nell'incidente in cui in Europa su questo punto oggi possiamo con certezza a dire
Che ovviamente è un è un dato oggettivo con tutte le sue portate negative e positive che il nuovo ordine eh irreversibilmente andata
Certo ci sono ancora contraddizioni ci sono ancora nel mondo ricordava Colombo una Cina che difende ancora il suo ordine comunista ci sono
Gli ultimi lauda Tore stempera insaccati a in Corea del Nord o a Cuba o così via però ripeto tutto questo rappresenta ormai un fatto di contorno che non può modificare il giudizio di fondo il il vecchio ordine è andata
Una seconda certezza leggete la stampa di tutta l'Europa di questi giorni è e la possibilità anzi il dovere dell'integrazione paneuropea è irreversibilmente di fronte a noi
Io e vi dico che seguono queste cose lo ricorderanno sono stato uno dei primi che ancora diciotto mesi fa ho cominciato a parlare di una comunità europea ventiquattro Stati
Anche allora molti dicevano per un misto di visionario di semplificato ore
Oggi ho visto negli ultimi due giorni cinquanta articoli in tutte le lingue d'Europa che ormai parlava addirittura di un'Europa a ventisette perché ci aggiungono i tre baltici ti allora non consideravamo e fanno il nuovo schema
Al di là dei numeri ripeto altra certezza l'integrazione Pan europea e di fronte a noi nei tempi tecnici non domani incerto ma nei tempi non più storici ma politici delle nostre decisioni
Una terza certezza che può esser detta con chiarezza anche se su questo ci sono contraddizioni ma io credo vada assunta come una certezza
E che nel pianeta
In cui viviamo per il futuro per cui possiamo pensare di avere un'influenza non parlo ovviamente della storia futura lontana parlo dei prossimi trenta cinquant'anni
La democrazia come sistema prevalente
Di governo delle cose delle collettività e l'economia di mercato come sistema prevalente
Di governo dell'economia mondiale hanno prevalso
Questo non vuol dire che poi tutto questo non porti a un disastro di Emma oggi come si può dire
Il il il misto di democrazia pluralistica di economia di mercato io dico parlando dall'Europa di stato sociale sono il modello prevalente e nessun altro modello del mondo esiste che si possesso nemmeno sulla carta contrapporsi come invece era stato fino a ieri finché il comunismo sia pure dimostrando progressivamente il suo fallimento esisteva come una realtà di potere concreto
E in tutto questo credo che ormai emerga il debba emergere come una certezza
Quanto grandi siano le nuove responsabilità in questo contesto
Di quelle che si avviano a essere non le due nuove superpotenze
Ma i due soggetti politici su cui graveranno è e istituzionale su cui graveranno la maggior parte delle responsabilità per le scene
Gli Stati Uniti e la comunità europea anzi l'Europa perché ormai la comunità europea viene intesa non solo nel nostro continente ma in tutto il mondo
Come espressione di questa palla più vasta che si chiama Europa così dice più comunità se dice l'Europa
Stati Uniti ed Europa
Una certezza che naturalmente ci carica di responsabilità di problemi sul ruolo
Io non
Possiamo svolse ma che dobbiamo svolge in questo ponte
Poi i pericoli che anche su questi ci vuole chiarezza di idee
I pericoli sono molti perché naturalmente il fatto che il nuovo del vecchio ordine sia andato non significhi che il nuovo ordine sia lì
Cioè di fronte a noi una transizione difficile difficilissima
E ci porrà problemi di scelte di altissimo livello a cui noi noi su cui gravano quelle responsabilità ritrova non siamo arrivati preparati
Ecco a voi come si può dire ogni giorno dimostriamo ciascuno come classi dirigenti come istituzioni come l'opinione pubblica grandi contraddizioni schizofreniche
Tra il sentire alto il volare alto e poi continuare voler agire come prima con le vecchie prioritari De Chirico ismi le vecchie tranquillità che non voglia essere sconvolte da nulla che si preoccupano al minimo Stormy di fronte del nuovo
Una specie di contraddizione quasi umana
Tra l'essere come si può dire travolti da questa prospettiva nuova comma
Gigantesca che ci si apre il fronte poi la paura che in fondo tutto questo vada vecchiette anzi chissà quali problemi chissà forse allora non era meglio il vecchio ordine più tranquillizzante di prima
Quindi ripeto sulla questione dei pericoli che sono di fronte ci vogliono le idee molto chiare destro il principale
Dei pericoli che abbiamo di però di fronte lo possiamo tradurre con una parola molto semplice
è quello della disse integrazione
La disintegrazione a molte forme dalla Tevere non è solo ovviamente
Quella che ci appare più evidente in queste ore c'è l'Unione Sovietica si disintegra la DIGOS varie che si disintegra la fregola che potrebbe disintegrarsi l'Africa che si disinteresse le tribù eccetera eterno
La disintegrazione ha molte più forme molto più subdole la disintegrazione il permanere di tentazioni protezionistiche fortissime anche tra di noi non potrei fare molti esempi di recentissima qualità
Potere disintegrazione sono le reazioni razziste e crescono anche nelle società più forti e dentro il cuore di questa Europa di questi Stati Uniti per il terrore
Che questo mondo che cambi ci ponga di fronte a nuovi problemi di rapporti con Genti di altra cultura di altra nata di altro colore della pelle di altra religione cosa che inevitabile ma che provate a paura e reazioni
Che non devono essere liquidate perché hanno delle ragioni profonde nella pancia nella testa della gente ma che certo potrebbero farci deragliare rispetto alle scelte di fondo che dovremmo assumerci
E disintegrazione e la paura delle immigrazioni te si sta diffondendo
In tutta l'Europa di albanesi in Italia mai sovietici domani chissà dove i rumeni Altria
In Germania
Da mezza Europa eccetera eccetera o se volete cose che se ricordiamo solo quando un avvenimento di clonazione ricordava molto poco
L'impressione che qualcuno di noi ha riavuto rileggendo le cronache del viaggio del primo ministro Meggiorin Cina con quando si è riscoperto il dramma dei boat people dei boat people vietnamiti a un po'questo lo dico perché
Anche la nostra stampa abbia il quadro esatto delle cose quando poi esprime suoi stessi dei giudizi le sono spesso parziale ingenerosi che non aiutano lo sforzo che pure dobbiamo fare del Corriere senso anche delle vostre responsabilità
Quindi un pericolo
Un pericolo gigantesco la disintegrazione e dentro questo pericolo della disintegrazione un pericolo più in là te può venire dopo che può essere veramente fatale alle prospettive che invita abbiamo di fronte quello che alla vecchia contrapposizione del vecchio ordine tra Est e Ovest a comunismo democrazia economia di mercato si sovrappassi sotto si sostituisca come base del nuovo ordina una nuova contrapposizione
In questo caro chiaramente una contrapposizione nord-sud
E però non una generica contrapposizione non subiva la combattono su ben precisa
Per la quale ci sono già tutti gli elementi negativi potenziare e c'è la contrapposizione
Tra l'Europa ampliata di Helsinki da San Francisco a lavarmi ho stock l'Europa dell'Occidente del modello vincente e così via e un miliardo di popolazioni di religione islamica e di culture
Tutte e arabe che stanno esattamente lungo il confine meridionale di questa grande Europa allargata
La contrapposizione che sarebbe ovviamente si una forma di costruire poi un ordine ma sarebbe un ordine come quello che abbiamo appena lasciato alle spalle
Basato sul rischio dal conflitto sulla necessità della contrapposizione inevitabilmente sulla corsa agli armamenti
Per riuscire in qualche modo a per mantenere l'equilibrio con tutto e poi qui pericoli maggiori della contrapposizione all'Ovest che sarebbero legati dalla contrapposizione che sarebbe basata su qualcosa di più che non due modelli terreni come erano in fondo il comunismo
E la visione occidentale di democrazia pluralistica e l'economia di mercato ma basata
Sulla contrapposizione tra due culture due religioni con tutti i rischi in questo connesso con un prevalere dei fondamentalismi dall'una e dall'altra parte che certo non segnerà ebbero molto più di buono per il mondo
E la terza cose in terzo grande pericolo e si colloca in mezzo tra quello che la disintegrazione subito Ed Harris dove la nuova contrapposizione domani
è quello connesso con tutte le enormi difficoltà oggettive della transizione in ogni caso anche se ci muoveremo nella direzione giusta i costi di questa transizione i costi economici costi sociali
I costi culturale saranno giganteschi perché quello che si dovrà tentare di fare ripeto non ha precedenti nella storia dell'umanità di nuovo se non altro per il breve tempo in cui lo si dovrà fare
Vi faccio un esempio per tutti tutti sull'Unione Sovietica diciamo la nostra io condivido pienamente quello che ha detto
Il presidente del Senato quando dice la scelta deve essere quella di evitare tenerli assieme di trovare la formula per cui questo meccanismo che hanno approvato funzioni
Ma questo meccanismo che hanno approvato è un tentativo di fare qualcosa di simile alla Comunità europea
Altro è approvarlo sulla carta
Altre realizzarono infatti noi in Europa
Per fare qualcosa vedete abbiamo messo oltre trent'anni abbiamo approvato non so quante migliaia di direttive avevamo alle spalle dodici Stati funzionanti e siamo stati di col cacciavite ora a costruire sta cosa
Le dovrebbero farlo secondo nel loro metteva in pochi mesi in pochi anni elaborati
Vi ripeto assolutamente mai vista
Quindi la transizione bisogna mettere in testa non sarà breve
Sarà più lunga di quanto non ci siamo immaginati nell'entusiasmo di questi mesi e sarà difficilissime costosa
E non ha possibilità di successo questa transizione nell'Est e si apre la democrazia né nel sud che vogliamo evitare che si ripropongono la contrapposizione senta un enorme sforzo di solidarietà di partecipazione da parte nostra
E questo deve cambiare le priorità non c'è niente da fare sì ma o si va a nozze con i fichi secchi
Si va a nozze con i fichi secchi e non parlo solo dei soldi nel fatto che dovrò cambiare i nostri conti ma parlo di uno sforzo di più di solidarietà di cooperazione di tipo etico di tipo politico di capacità di essere come si può dire
Ancora meno mio che interessa e lungimiranti per gli altri di capacità di capire di comprenderlo e non capiamo non comprendiamo quasi nulla del resto del mondo
E finché il mondo era diviso questo faceva poco male bastavano gli esperti delle oggi non è più così
Per capire bene come può e si deve parlare con gli albanesi o con gli algerini o coi tunisini ecco questi sono i pericoli la certezza la sfida
La grande sfida storica e che si offre a questa generazione di umani che siamo noi
Per la prima volta nella storia dell'umanità l'occasione di costruire un ordine mondiale non più basato sulla contrapposizione di poteri forti non più basato sugli imperio blocchi che si contrappongono ma basato su un sistema valido per il tutto il pianeta di regole
Di principi di istituzioni capaci di gestire questi regole che si pensi è una prospettiva straordinaria
E che non è una prospettiva che durerà potrebbe chiudersi di nuovo come ho detto prima ma in questo momento il fallimento così drastico e repentino del vecchio ordine ci dà una chance ci dà una chance
è chiaro che questo è l'ordine come si può dire non è che ci arriviamo impreparato e l'ordine
E in minoranza i migliori di noi nei decenni precedenti hanno sognato e sperato
è l'ordine utopistico allora ma oggi di fronte a noi di Wilson del mille novecentodiciannove è l'ordine di Roosevelt della Carta di San Francisco è l'ordine
Dei padri della Comunità europea che sognare uno alla ma dopo la guerra sanguinosa e poi
Con maggior successo tutti gli alberi avviarono l'esperienza europea
E ripeto l'ordine che oggi si traduce già per fortuna in
Sistemi di regole istituzioni che abbiamo a disposizione per poter affrontare questo gigantesco compito è l'ordine e la Carta delle Nazioni Unite è l'ordine della Carta di Parigi è l'ordine delle Nazioni Unite della CSCE è un'occasione gigantesco naturalmente dibattuta costruita che va tutta presa in mano che va tutta accolta per il suo valore non più utopistico non più semplicemente etico or generalmente politico ma come una cosa concreta di fronte a noi ma che se ci riflettiamo solo un attimo ci deve imporre delle discipline delle capacità di autogoverno sono assolutamente straordinari rispetto a quelle che normalmente abbiamo espresso o esprimiamo fino ecco questo è il contesto
E ci si offre di fronte qui a Roma poi vengono fuori le nostre responsabilità io voglio dire solo poche cose io dico alle nostre responsabilità non possono che essere quelle dell'Europa
E se c'è un Paese che ha il dovere e la possibilità di farsi poi di come si può dire di farsi Europa senza dubbi senza incertezze e senza condizioni questo divario
Noi più di ogni altro con tutti i nostri difetti i nostri problemi siamo in questa condizione
Non abbiamo i problemi dell'Inghilterra che diventa Europa con fatica perché devo uscire da una storia di duecento cinquant'anni
Di predominio mondiale in un'altra ospite che deve uscire dalla logica di essere isola che devo uscire Greta qualcosa che intride quelle persone
Non abbiamo i problemi della Francia
E stata sinceramente europea in questi quarantacinque anni mette rimane pur sempre il più forte è stato nazionale del mondo e che fa fatica entra in schizofrenia ogni momento che deve pensare che alla fine
Deve lasciare indietro il passato e buttarsi nel vuoto non abbiamo i problemi della Germania
Che entra in questa situazione con l'unificazione che gli dà come si è una grande slancio nello stesso tempo la fa oscillare
E ne vediamo ogni giorno le questioni io scommetto sulla termale abbiamo scommesso sul medicazione scommetto sulla classe dirigente democratica della Germania ma essi per primi sanno e questo è l'aspetto soggettivo ma poi ci sono le cose budget
Noi più di ogni altro quest'Italia che è sembrata così debole che sembra a troppi di noi
Che a mio parere non non fanno il loro dovere verso il loro Paese e sembra troppo danno di di noi ancora da descrivere comunitalia incapace marginale che alla fine
Il dovere oggettivo
Julia neanche di farsi Europa lo dico perché
Altro è lo slogan altro sono le pratiche non è facile
Non è facile per questo ministro degli Esteri tech convinto di questo
Spiegare poi come ieri a Udine agli amici friulani che sulla questione della Slovenia e la Croazia il farsi Europa è la regola e non si può seguire le emozioni le visioni parziali le logiche parziali
Che addirittura hanno spinto uno del vostro partito a presentare un ordine del giorno che verrebbe votato domani in Consiglio regionale chiedendo addirittura che oltre che riconosce da soli slovene e croate noi mandiamo l'esercito a favore della Croazia
Non è facile farsi Europa in un momento in cui questo vuole dire come si mettere questo interesse più ampio sopra
Il pur legittimi comprensibili esistenti interessi o punti di vista nazionali eppure abbiamo però questo è il dovere dell'italiano perché ripeto se non faremo noi un grande sforzo in questa direzione
Il rischio dell'Europa per prima non sia all'altezza di questa situazione
Io oscilli delle sue non contraddizioni nelle sue differenze
Che sono un dato di fatto in senso una forza dell'Europa
Perché il grande successo della comunità è stato quello di mettere assieme di integrare senza cancellare le differenze portando a unità contributi molto diversi la Sand uno sforzo di ritardi a noi non ne verremo fuori
E le prove le abbiamo di fronte
Sono l'Unione Sovietica e la Jugoslavia e sono gli stessi come diceva Colombo le discussioni in corso sulle unioni monetarie economica e politica e la scadenza di Maastricht e il dieci dicembre prossimo cioè praticamente domani
E noi dobbiamo avere le idee chiare su questo e io devo il dovere per la responsabilità che mi tocca in questo momento di parlare chiaro soprattutto alla classe politica di questo per tutta che deve fare uno sforzo ripeto di visione globale
E non invece di una somma di visioni particolari tutte giuste in sé ma tutte inadeguate rispetto alla scadenza del momento
Lo dobbiamo dire dobbiamo dirlo con forza che rispetto all'Unione Sovietica assegnamo perché l'Europa dia il contributo decisivo perché essa non si di sintetico il coraggio di parlare talvolta in linguaggi impopolari
Col coraggio di sapere leggere lettore per come sono poi il dovere di non correre dietro le mozioni perché un giorno se tutti con Gorbaciov dovrà dopo tutti con Eltsin correndo dietro alle emozioni del momento
Dicendo incerto l'autodeterminazione un principio importante ma che esso deve avere quelle comunque le compulsivo dire quelle compensazioni quegli elementi di
Limitazioni anche di questo diritto che non ha caro abbiamo scritto nella Carta di Parigi
Perché poi se la sensibilità topo i valori assoluti si comincia col fare una cosa buona verso la Slovenia e si finisce con l'avere un problema in Alto Adige in altre parti d'Europa e non si aiuta l'Unione Sovietica ad andare nella direzione giusta
Bisogna sapere che per aiutare l'Unione Sovietica andare nella direzione giusta e cioè cambiare diventare diversa ma nello stesso tempo non pagare esse pure far pagare a voi il pezzo da disintegrazione occorre un grande sforzo
Concreto di cooperazione da parte nostra
E l'abbiamo detto per tempo sempre in quest'ottica
Io sostengono non ci voleva molto a capire che sei Pirlo ci dente fosse stato più tempestivo più generoso più lungimirante soprattutto avesse preso sul senso di sé è una parte del rischio dell'operazione da sola teoria sovietica forse diciamo alcuni elementi non tanto il golpe adesso può sembrare addirittura una cosa buona ma il rischio che dopo il golpe
Tutto scappi di mano sarebbe stato possibile evitarlo o ridurre questo rischio
Ormai siamo qui dobbiamo evitare che i rischi maggiori non vengano di fronte a noi ed è un grosso sforzo perché significano quattrini significano aperture commerciali significo la politica diciamo quelli che veramente sappia porre questo con l'obiettivo principale
E lo stesso riguarda per la Jugoslavia dove è facile
Come si può dire nell'emozione del momento proporre le scorciatoie
Gli eserciti i riconoscimenti unilaterali decidere come vero giusto che sia che c'è chi ha responsabilità molto forti negative chi si batte per principi che sono i nostri ha poi non si risolve il problema
Anche la forza di interposizione Miglio
Una bell'idea sulla carta
Ma poi queste sono situazioni che vanno lette per come sono
E una forza di interposizione funziona quando si tratta di separare due realtà
Che potrebbero aggredirsi che sono nettamente contraddistinte ma quando il conflitto è un conflitto etnico villaggio per villaggio zona per zona tra popolazioni che hanno una lunga tradizione di questi conflitti interposizione è molto difficile
Altro mandare forze peacekeeping che servono a mantenere una pace che in qualche modo si è realizzata evitare gli storni la guerra altra mandare forte peace making cioè che con la forza portano la pace come fece la coalizione occidentale in cui mai
Ma sono cose molto delicate in realtà noi che abbiamo vissuto la vicenda sappiamo
E l'unica strada per riuscire a portare la pace dico sbaglia è quella politica non ce le altre e se fallirà quella politica sarà un grande fallimento ma nessuno troverà scorciatoie e strade migliori
E la strada politica una possibilità solo di riuscire
Cioè l'influenza dell'Europa
L'usare il peso che ciascuno dei soggetti jugoslavi sente dell'Europa di oggi e di domani per usare il peso dell'Europa c'è una sola condizione per l'Europa parli pongo una sola voce
Tenga ferma la propria unità d'azione misure se stessa in anticipo sull'europea su questo testo così assieme drammatico di come si può dire emblematico per il fronte noi
Io sostegno chiude la si può fare e non perché sono ottimista ma perché da un lato vedo l'unicità della strada e dall'altro un misurato in due mesi i progressi di questa azione
Io mi sono preso la responsabilità anche in momenti di crisi di tenere l'Italia su questa posizione perché ripeto l'Italia questo dovere più generale sarebbe drammatico
E noi come ahimè la Germania sta facendo in questo momento su queste cose dimostra stimo segnali come si può dire di incapacità di tenere la posizione comuni
Ultime parole ultima la mia considerazione ritornando sulle già Colombo e quello che c'è verso di noi
Maastricht le scelte da fare
Io sono assieme molto più ottimistico e realistico di altri
Conosco i problemi di cui Colomba parlato
Condivido le posizioni Colombo
Ne abbiamo reagito come si può dire puntualmente con fermezza le posizioni che non ci piacciono
Posso dire di più ritengo che abbiamo il potere contrattuale sufficiente per evitare che passino cose che non vanno bene non che non piacciono i ma che non vanno bene per un disegno corretto dell'Europa
L'Europa a due velocità credo di poterlo dire con chiarezza al di là dei documenti e la tesi non passerà
Sappiamo cosa rispondere come rispondere sappiamo come argomentarlo questo non deve preoccupare
Credo che a Maastricht ce la faremo
Dico che dobbiamo farcela perché l'Europa non potrebbe permettersi il lusso quei problemi all'estero di non fare un passo in avanti dico già a molti degli amici che per farcela faremo un compromesso
E che questo momento in cui bisognerebbe che tutti scendessero nella realtà
E non è tra modelli astratti o tra strappi e sogna temporale di che stiamo discutendo ma un compromesso concreto possibile in cui ripeto i punti fondamentali non siano alterati ma che sarà un compromesso
Ma di questo compromesso abbiamo assoluto bisogno perché il così detto guai beni l'allargamento della Comunità io ormai di Fonteno irreversibile richiede un approfondimento dell'integrazione verticale
Per non mettere in contrapposizione il Wi dell'incontro il dipendente
Il dar risposte all'estero congruenza di rapportare l'unico modo di farli in contemporanea e quindi mastri è un passaggio obbligato e io credo che l'Italia possa fare molto in questa di in questa direzione naturalmente chiudo
Va detto comunque lo dico anch'io quello che dobbiamo fare oltre che negoziare bene in sede comunitario fa dare il buon esempio di una linea europea B dovremmo aumentare contemporaneamente la nostra credibilità
Il vero problema non è solo di avere norme che evitino quel pericolo per Emilia evocava e che io che è la realtà non è un sogno che è quello che può avvenire ci sono tentazioni in Germania Nicola piantare economica monetari di fare esattamente quello
Il che sarebbe un disastro per l'Europa e per il mondo quindi questo tema il modo per essere più forti nel negoziato e mettere un po'ordine in casa
Io porterò a casa Maastricht norme che non condanneranno l'Italia la serie di
Ma poi rischiamo di condannarci da soli se per quella certa data in quel certo momento non saremo nelle condizioni oggettive
Perché quello che posso fare gioco negoziato e fissare regole del gioco eque e a mantenere aperta la strada di un'Europa che va avanti tutta assieme ma se poi qualcuno oggettivamente non ce la fa resta indietro per a questo punto sarà solo colpa nostra e su questo
Lo dico autocriticamente a me stesso che non posso dimenticare che faccia parte del governo che governa
Siamo tutti facciamo una certa qual fatti
Manifestiamo tutti una certa qual contraddizione quando poi andiamo alle decisioni quando si tratta di mettere ordine far tornare i conti che non è un esercizio contabile ma un esercizio politico di individuazione di priorità
Tutti finiamo per pensare che si può aspettare ancora un anno che si può sperare che siano le cose dette a questo è un grande rischio che abbiamo di fronte
Gli ho misurato con Claudio Vitalone due giorni fa le miopie di qualche Paese europeo
Sulla linea di cooperazione con l'Est quando non siamo riusciti a concordare il modo di chiudere con Polonia Cecoslovacchia Ungheria un importantissimo accordo di associazione
E sui cinquecento tonnellate di carte di carni ovine francesi hanno messo il veto e quindi vedo come si può dire anche i difetti degli altri ma vedo anche i nostri
Siccome ciascuno deve cominciare a mettere a posto i suoi per potere poi dare lezioni agli altri o spingere i dati la direzione giusta B se c'era una buona ragione fino a ieri comunque nell'interesse del Paese Dinoi di mettere in ordine cose che non vanno oggi c'è una ragione più generale
Il nostro modo di contribuire alla sfida che abbiamo di fronte a vincere questa sfida e anche e soprattutto a questo
Riflettiamoci tutti i diversi ceti sociali diversi partiti diversi interessi più o meno giusti più o meno vestiti che esistono
Perché ripeto se non riusciremo oggi a dimostrare sulla spinta e con direi l'aiuto etico di questa sfida che abbiamo di fronte quella necessaria coscienza
è un grande Paese una grande comunità deve valere soprattutto nei passaggi difficili della storia questo sarà molto grave non solo per noi apre una cosa molto più grande di noi
Senta però
Io credo favolosamente voltarsi la Sala richiamo al fatto ci sono ancora due oratori è potuto ascoltare il russo ora per quanto tutti di fare uno sforzo per il contenere i tempi Borrelli occorrerebbe almeno mi
Il pubblico
Adesso il primo iscritto dopo l'Orsini e poi per la sola chiesto però per un minuto valore lo può fare di più l'amico Colombo di fare una precisazione rispetto al ministro degli Esteri
No per quanto riguarda l'argomento è delicato della forza di intero posizione intendo precisa qui la questa mia idea non riguarda una forza chiesta la parte
Ma uno forzati ma garantisce siccome c'è il sui giornali oggi che da parte di alcuni si dice il primo non c'è chi garantisce secondo se gli europei mandano delle persone
Questo è un interferenza in questioni interne di Paesi è per questo che ho pensato ho detto se qualcosa si deve usare in questo caso bisogna prendere la via dell'ONU
Sì va mi pare che
La scommessa
Che la festa dell'amicizia ha voluto fare
Introducendo
Il Complesso è articolato dibattito che la caratterizza era
Con una riflessione
Di amplissimo respiro
Sugli aspetti generali del futuro che ci attende
Sia stata vinta
Perché inscenare gli orizzonti Problemi
Generalissimi e anche particolari che sono stati posti in cui dal dibattito sino a questo momento
Sono di straordinario significato non foss'altro in termini di provocazione intellettuale di stimolo a un'autentica riflessione politica
Però è giusto
Che proprio mentre siamo tutti immersi in una quotidianità che è anche storia
Mentre cadono le pastiglie mentre si infrangono di imperi mentre si muovono sterminate masse di uomini
Si rifletta e si discuta
Con l'espressione che poteva apparire un po'retorica sul futuro del mondo
Cioè ci impegnassimo insieme a guardare al di là bene al di là di quello che accade per tentare di prevedere disputare quello che sarà non solo nell'arco temporale che ci separa dal terzo millennio ma anche ora
Guardare lontano pensare il futuro
è un'antica passione un'antica propensione di tutti gli uomini
E anche se in questo giorno tutto è più difficile
Perché i criteri generale l'interpretazione perché i parametri su cui formulare previsioni di lungo periodo mutano continuamente giorno per giorno e impresa che appunto perché difficile appare sempre più necessario
Io credo che il modo migliore per prevedere il futuro sia sempre quello di comprendere il presente
Cercando di distinguere
Il generale dall'occasionale e di separare le tendenze di fondo che vengono dal basso che sono di solito di lungo periodo dalle mode che vengono dall'alto e che di solito sono E T
La prima tendenza che mi sembra di cogliere e che è riecheggiato ai molti degli interventi che qui si sono succeduti
è la registrazione di un dato di fatto ormai planetario all'Est quanto all'Ovest
E cioè la crescente volontà di tutti gli uomini che stanno su questa terra
Di rifiutare la passività
Di rifiutare il ruolo di studi della loro volontà di non affidare il proprio destino ad altri
Meglio me di biologia nel nome di dogmi nel nome di miti
Tutto ciò per questo certo Fab vacillare sino a travolgerlo degli imperi autorità ma tutto ciò modifica le stesse democrazie consolidate
E può riassumersi questa espressione le persone in numero sempre crescente
Le cui esistenze sono coinvolte da una decisione vogliono partecipare al processo di decisione
Vogliono essere coinvolte corresponsabili e parcheggi
è in atto una richiesta di spostamento
Verso il basso del centro delle decisioni politiche
E innumerevoli ne sono le cause in primo luogo l'esplosione della informazione
Se è vero che il sapere è potere
è assolutamente vero che la gente sa di più
Assiste alle rivoluzioni indirette
Introiettato stereotipi che diventeranno
Parte dalla cultura del mondo
Io credo che il bambino che ferma i carri armati atti ammende sia a Tienanmen e sia entrato come il fungo
Dina casacche di Yokohama nel patrimonio collettivo dell'umanità
Registra modificazioni strutturali nel modo di produrre quindi di vivere che vanno in questa direzione quindi una tendenza di lungo periodo
Quella della pretesa degli uomini di ciascun uomo lo di decidere di se stessi e della loro comunità
A una realtà umana decentrata parcellizzata Maqdisi informata e da nomi come era la realtà della Società mondiale agricola sino alla rivoluzione industriale abbiamo conosciuto centocinquant'anni di società industriale Massi ficcata gerarchizzata concentrata
La prospettiva della società quaternaria postindustriale e quella di una società articolata decentrata mai informata capace di produrre di decidere con una parcella Rita sconosciuta d'ogni epoca precede
E tutto questo
Mette in crisi anche la democrazia rappresentativa non solo gli imperi autorità
Ma non vi dice niente ma non soltanto in Italia ma nel mondo l'esplosione dei referendum la parcellizzazione delle forze politiche
La mobilitazione degli uomini sulle questioni locali su cui le decisioni sono immediate il sorgere di movimenti monotematici
Tutto questo se interessa l'intero pianeta rende intollerabili i sistemi autoritari
Certo il comunismo è finito per la intrinseca invivibilità di ciò che nel concreto al marxismo leninismo aveva prodotto
è finito anche se un miliardo e mezzo di uomini su questa terra in questo momento vivono sotto regimi comunisti
Non dimentichiamolo un miliardo duecento milioni di cinesi la Corea del Nord Vietnam Cuba ma è finito nella prospettiva della relativamente prese Perrino
Ma a questi spinte
Che l'augurio pretendente accennato nei limiti cronologici che le circostanze impongono ma da tutto ciò emergono due punti essenziale apparentemente contraddittoria
Che vanno tuttavia brevemente analizzati e comprese
Il primo è la crescente consapevolezza umane planetaria della in TIR dipendenza tra tutti gli uomini e il secondo è una spinta crescente alla frammentazione delle organizzazioni statuali e istituzionali e Poli
Due spinte egualmente vera egualmente forti egualmente non effimere egualmente tonde tendenziali che appaiono peraltro ad un primo esame di segno contrario
Tuttavia entrambe molto forte non c'è dubbio che negli uomini del nostro tempo la consapevolezza che tutto e di tutti i e che ciò che accade in ogni angolo del Paese influisce su tutti gli altri e anche su ciascuno di noi è crescente
La spinta incredibile che c'è stata addirittura utopistica nella valorizzazione del ruolo dell'ONU cioè di un governo mondiale
Nel corso della crisi dell'Iraq ne è una delle testimonianze la gente sa che il problema della pace e della guerra è un problema di interdipendenza
Così come essa che ciò che accade nel mondo può spingere milioni di uomini a spostarsi da un luogo all'altro
E e noi abbiamo saputo fisicamente che la crisi albanese una Cosa Nostra perché venti mila persone sono sulle nostre coste noi sappiamo benissimo
Che la carestia che minaccia l'Expo portare dieci milioni di questo si parla e si tratta di uomini in Europa noi abbiamo sapute sappiamo benissimo
Che i problemi energetici sono problemi planetari che Cernobyl è un problema planetario noi sappiamo benissimo che i problemi della tossicodipendenza e della droga sono problemi di scala mondiale
E via discettare
E sappiamo bene anche
In un momento in cui sorgono come funghi
Le nazioni vuole aspiranti nazioni
Vuole Autonomie vuole mie o i dialetti e impose sulla scena del mondo ma non soltanto all'estero anche all'Ovest dai baschi e catalani dalla Cornovaglia li calpesta il prete lei normanni
Dall'Alto Adige alla Val d'Aosta dalla lega che abbiamo qui
Per non parlare degli altri continenti spuntano fortissime spinte alla frammentazione sappiamo anche che per esempio l'economia
Conosce processi di internazionalizzazione Issing si è sempre più forte io vorrei leggervi due numeri che mi sembrano impressione
Le organizzazioni intergovernative
Internazionali intergovernativa che erano centoventitré nel mille novecentocinquantuno sono diventate trecentosessantacinque nel mille novecentottantaquattro
Ma le organizzazioni nazionali non mi interroga internazionali nomi intergovernative sono passate da otto centotrentadue del mille novecentocinquantuno a quattro mila seicentoquindici nel mille novecentottanta quando
Oggi al mondo non esiste
Più nessun Paese tranne forse il Giappone che posso affermare di avere un'economia nazionale perché l'internazionalizzazione dell'economia un dato oggettivo e l'andamento di altri paesi influisce sulle economie nazionali di tutti i Paesi a cominciare dagli Stati Uniti accanto a questa crescente evidente interdipendenza conosciamo un fenomeno di frammentazione il quale ha il segno opposto del nazionalismo liberale del diciannovesimo secolo non spinge cioè attacca recare in
Comunità nazionali più grandi e più solide
Di quanto non fossero prima le particolarità sia pure in nome dell'identità nazionale apprezzo da precisione degli imperi ma spinge a disaggregare comunità statuale in qualche modo nazionali solidi piccate
Da decenni
Ebbene
In quest'alternativa
Tra indipendenti medio coesistenza
Try indipendenza ed in in e d'interdipendenza
Tra spinta al particolare e necessità del generale al limite planetario
Esiste o non esiste una via politica
Capace di impegnare sulla traguardi che con tanta passione
Ma anche con tanta efficacia De Michelis per ultimo sottoponeva a tutti noi
Esiste una via di composizione di armonizzazione di coesistenza tra queste spinte
Entrambe pesanti e a mio avviso ineliminabili nel contesto degli uomini che stanno su questa per
Io credo di sì
Anche se consideriamo
Che è un altro fatto che spinge inevitabilmente all'interdipendenza e la necessità del riequilibrio delle risorse su questa terra
Questo secolo non passerà alla storia come quello in cui si è consumato
è sorto si è consumato ed è crollato lo schema e potere marxista-leninista
E neanche come il secolo del viaggi interplanetari ore come il secolo dell'energia nucleare
Io credo che questo secolo che sta finendo sarà consegnata alla storia del mondo come quello in cui l'entità e la durata della vita umana su questa terra hanno radicalmente cambiato dimensioni
Questo secolo passerà alla storia come quello in cui i viventi su questa terra sono passati da un miliardo quanti erano all'inizio di questo secolo a cinque miliardi come sono adesso e a sei sette miliardi come probabilmente saranno alla fine del secolo in cui si desse è aumentata non più sesta più che sesso complicata la numero degli uomini di eventi su questa passerà come il secolo in cui la durata della vita media di ciascun uomo sia raddoppiata ai trentacinque anni di vita media delle Roma umbertina ai settantaquattro anni della vita media della Roma attuale ma fenomeno che è planetario perché non è vero ciò che comunemente si crede che l'aumento della durata della vita media non mi interessa i paesi del terzo mondo perché anche lì è in corso e tumultuosa mente questo pro cioè e allora
Se vogliamo pensare al futuro al di là della degli atti della politica che in genere sono Effetto e non causa dei macrofenomeni che mi sono permesso di ricordare pensiamo davvero che sia possibile pensare ad un mondo di pace
Fino a quando il venti per cento degli uomini consumerà l'ottanta per cento delle risorse del pianeta e l'ottanta per cento degli uomini del pianeta consumeranno il venti per cento delle risorse o per restare nel Mediterraneo
Pensiamo davvero che sia possibile ai nostri figli vivere in pace in un lago in cui quelli che stanno sulle coste nord del Mediterraneo
La
Gibilterra sino a Istanbul comprendendo jugoslavi albanesi
E che sono duecento milioni hanno un reddito di dieci mila dollari pro-capite ciascuno e i duecento milioni che stanno da Algeria di Istanbul sulle coste del Sud hanno un reddito pro capite di mille dollari all'anno ciascuno
E tra venticinque anni questi duecento milioni del sud saranno quattrocento milioni e i cento i duecento milioni del Nord saranno assai più vecchi
Circa novanta milioni e allora tra le difficoltà e le sfide non c'è anche quella di un riequilibrio ragionevole e planetario che rendano utopistico e non folle la richiesta di destinare i Paesi sottosviluppati l'uno per cento
Del prodotto interno lordo dei paesi euro io ho l'impressione che sfugga a molti di noi se non a livello di sotto coscienza sia soltanto sotto traccia la consapevolezza che siamo in una bella villa opulenta assediati da torme di
Miserabili sempre più numerosi quasi una fortezza assediata e separato ed Europa fortezza
Dicendo che non deve essere così mai sei settecento milioni di uomini che hanno un reddito uguale o superiore ai dieci
Il muro riproponendo la nostra riflessione sui temi alti e grandi che l'avevano indirizzata
è appunto legato al modo di approntare queste realtà
Può darsi che questo mio intervento nel contesto generale possa apparire evasivo utopistico generico o come si può dire fuori registro
Se registra quello di stabilire che cosa faremo tra tre giorni allorché si tratterà di determinare questo o quel fatto cose che sono pure importante
Ma se non altro incontro aveva lo scopo il fine di cercare di inquadrare in un contesto generale i problemi che abbiamo di fronte
Anche e soprattutto dopo il crollo degli impegni chiari io credo che queste notazioni andassero pur fatte ci adiamo verso una grande navigazione nei confronti della quale per affrontarla non abbiamo molti più strumenti
Di quelli che avesse cinquecento anni fa Cristoforo Colombo quando si avviava a scoprire l'America abbiamo soltanto alcuni valori la certezza che gli uomini sono e vogliono essere liberi e non possono che non essere libera
Che la loro dignità va difesa
Che le aggregazioni che i problemi del mondo richiedono un governo il più largo possibile che la sovranazionalità è indispensabile a livello continentale a livello planetario in prospettiva
Io mi preoccupo
Del lungo l'unico c'è un unico passo dall'intervento di De Michelis che mi ha lasciato un poco preoccupato
E che li voglio sottoporre anche se il nostro confronto e nostro dibattito politico istituzionale continuerà in altri sei
Io ho un po'paura del fatto che noi pegni poniamo per il l'immediato futuro
Come dimensione la dimensione europea CSCE dall'Europa Civiltà certo questa cioè ma semplici come bisogna costa procedere per tappe io un forte timore che ciò che guadagniamo in aste in in estensione possiamo perdere in questione
Ciò che guadagniamo di superficie possiamo perdere in profondità
E credo che l'Europa cerchi concentrici che vogliamo costruire presupponga in primo luogo la solidità del primo cerchio
Quello dell'Europa dei dodici e non vorrei che anche per difficoltà contingenti che sono state ricordate ampiamente per ultimo da Colombo
Il processo verso l'unità politica e l'integrazione economica monetaria dell'Europa dei dodici fosse in qualche modo allontanato diluito opposto in secondo piano rispetto all'esigenza di pensare l'Europa
Come pure giusto dagli Urali o meno
Da Vladivostok a a Gibilterra perché se ho capito bene l'impero di ieri
Fino a Vladivostok
Questo è il contributo mi auguro che non abbia ecceduto i limiti temporali giusti anche se forse ha ecceduto nell'ampliare ulteriormente orizzonti e prospettive
Che io credo dovessero esami essere esaminati in quest'ottica nell'economia globale la nostra testa questo il contributo che ho creduto di dare al nostro confronto che ti ringrazio di avere con tanta attenzione ascolto
Consiste in un anno
Vento non sposta
L'amico per la sola rinuncia al suo intervento lo sposta al pomeriggio nel quadro del dibattito svolte la perestrojka
No quindi la parola per l'ultima testimonianza al deputato del Parlamento russo la consueta e anche rappresentante del potente sindacato dei minatori
Eccolo
Gli ho uccidono a Pamuk cari amici stupri sul turno con prospettive di molto con mostre contento chiesto all'estero mi sia permesso di stare qui con voi proibiti istituto arbusti
E questa è una festa di amicizie il pudore un boss un famoso robusto ridurlo al passo indietro sul nuovo e ringrazio bassa vuoi di vostra presenza e dimostra la bontà chi voi siete va per dimostrare chi siete insieme con mia il mio popolo
History tali uccide però se si esclude pranzi
La lite di italiani io la sua storia conosciamo molto bene anti nostro Paese lo hanno distrutto romantici Studio sport
Pertanto in questo posto molto romantico
Passi antichi otteneva siete stati di ristrutturazione si
Io attacco più radio se svincolati o Cinzio storia vizietti i vostri scrittori hanno scritto tante costruito tanto Ivie citati ogni città natale ed in grado
Posizionato supplicava stare seduti in fase di faremo io passo tutti i partiti e per
Perciò io io Perissinotto vedendo le monumenti costruiti con le mani di italiani
Gli aveva chiesto cosa Dubois
Può essere positiva disturbo sinuose Brooke Group finiti o civile cui larga i Nas tutti i profitti brusco vudù giudizio
Non ti posso per gli stupri insperate nostre amicizie si rafforzerà il giorno per giorno io spero i auguro Tibesti feste saranno più frequenti
L'anno scorso il proprietario torna sul rimpasto di mani
Ringrazio molto per vostra attenzione
Io ringrazio ancora tutti gli oratori che sono intervenuti nel dibattito di cambio d'augurio al popolo russo spesso dal nostro deputato grazie a tutti
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