"Il percorso ideale e politico dei cattolici democratici..."

Piano accomodarsi perché i posti sono
Come ci si lamenta qualche volta che forse non ci sono otto ci sono
E quindi tutti gli amici che sono i piedi sono pregati di accomodarsi
E di fare un po'Silenzio
Dottor Marco Conti che salutiamo è pregato di sedersi
Questo sarebbe dica pure
Gli annunciò che ieri sera si è svolta una partita di calcio dell'atteso che
I giornalisti hanno battuto la bici per tre a uno quindi nonostante lo sforzo eroico dall'onorevole Zaniboni dall'onorevole Repulsa che hanno resistito in campo ben capito perché abbia perso
Vi diamo atto ai giornalisti di avesse battuto consente di sette
Allora direi che possiamo dare inizio a questa
Terz'ultima giornata i lavori per la nostra festa l'amicizia siamo entrati nel vivo delle tematiche di partito
Affrontiamo proprio
Il tema che riguarda i temi che riguarderanno la conferenza nazionale che si svolgerà tra un mesetto un mesetto e mezzo circa Frosio sta ancora definendo la data credo che Andrea verso la fine di ottobre i primi di novembre
Appunto presiede
Coordina questa
Tavola rotonda iniziale di elevato spessore politico l'amico Giampaolo D'Andrea che anche il coordinatore responsabile della conferenza nazionale del partito a cui cedo immediatamente la parola
Allora onorevole Lusetti
Ha ricordato che
Questa nostra tavola rotonda
Questa mattina è la prima di una serie di incontri riservate nell'ambito della festa dell'amicizia
All'approfondimento delle tematiche relative alla imminente Conferenza nazionale
Che si terrà nel mese
Di novembre a Milano è che svilupperà due filoni di riflessione
Uno relativo al patrimonio storico ed ideale della democrazia cristiana e alla sua utilizzabilità
Per affrontare la fase nuova che si è aperta e l'altro relativo all'autoriforma del partito come contributo
Alle riforme istituzionali del paese di questo primo tema ci occupiamo questa mattina con
Gli autorevoli
Ospiti
E dirigenti che abbiamo qui invitato
E che io passo rapidamente a presentarvi
Il presidente del gruppo parlamentare della Camera adesso puntati onorevole dava
Il presidente del gruppo parlamentare del Senato Mancino
L'europarlamentare
L'europarlamentare Rossi Bindi
Il capo della segreteria politica della dei CEO onorevole Malfatti
E gradito ospite anche
Abituale interlocutore di alcuni dei nostri dibattiti l'europarlamentare Baget Bozzo
Concluderà questa nostra tavola rotonda il vicesegretario onorevole Mattarella che tra l'altro
Sovraintende in qualche modo alla preparazione della conferenza nazionale
Il tema che noi affronteremo questa mattina
Nasce dalla esigenza di un approfondimento
Si è reso via via necessario
Devo dire anche prima che si consumasse del tutto
La conclusione
Rapida e per molti aspetti imprevista
Della esperienza del socialismo reale nei paesi del centro e dell'Est e per ultimo della stessa unione sovietico
In realtà mano a mano che si è ripreso il dibattito politico
Che ha riesaminato le scelte fondamentali del dopoguerra
Che ha riproposto la collocazione dei partiti rispetto a queste scelte
Soprattutto nella dibattito che c'è stato a sinistra tra il partito socialista
E prima ancora il Partito Comunista
Si è via via venuta evidenziando
Una
Particolare condizione
Che cioè
Le grandi scelte che
L'Italia ha operato dal dopoguerra ad oggi e che recano in gran parte il segno caratteristico e distintivo della Democrazia Cristiana
Anziché vedere ridotto il proprio consenso
L'anno via visti via via ha visto ampliarsi
Scelte di solito
Compiute in maniera contrastata con un suffragio molto una differenza molto ristretta rispetto agli oppositori
Che invece con il passare del tempo hanno visto allargarsi il consenso
Sì anche stati costretti via via che il dibattito andava avanti
A riesaminare alcune interpretazioni storiografiche
E politologi
Sulla vita politica italiana e sul ruolo della democrazia cristiani
In qualche modo sono avvenuti in crisi i modelli interpretativi
Della storiografia liberale di quella parte perlomeno della storiografia liberale
Che aveva riduttivamente presentato l'abbiccì
Come un accidente necessario per resistere all'ondata travolgente del comunismo
Ed è entrata in crisi poi credo ormai in questi mesi ancor di più
Una interpretazione quella della storiografia marxista
Che ha guardato riduttivamente sempre alla Pecci
Come fattore di subalternità nei confronti del grande capitale dei grandi interessi sottovalutando né nella maggior parte dei casi la funzione autonoma propulsiva di orientamento del sistema e del suo sviluppo
Io credo che ancora oggi nell'analisi che i comunisti gli ex comunisti approdati al PDS fanno della bici
Siano presenti questi erano Rory di interpretazione e di impostazione generalmente
Anche perché
La modificazione di ruolo
Del partito democratico della sinistra
E
La rottura
Con la tradizione precedente
Non è stata accompagnata da una revisione critica di tutti i passaggi relazionali di questo partito con il resto delle forze politiche italiane
Per cui è impossibile in questo contesto all'analisi del PDS
Di ricomprendere reinterpretare i rapporti con la Democrazia cristiana e le funzioni
Che la democrazia cristiana ha avuto rispetto alle grandi scelte del Paese
Se il Partito Comunista soffre di una crisi di identità
E hanno necessità di compiere uno strappo
Di enfatizzare la sua discontinuità
Per poter essere in qualche modo interlocutore di tutto quello che avanza e che nuove se il partito socialista lo dico in particolare a Gianni Baget Bozzo
Ha avuto questa stessa necessità
Una quindicina d'anni fa quando Craxi per dare una cultura politica questo partito
Ha dovuto cancellare il precedente riferimento marxista magari invocando né talvolta in maniera disordinata altri a Proudhon come inizio affare o al socialismo utopistico dei derivazione francese
Noi della Democrazia cristiana invece per
Riproporre o per sottolineare una centralità nel sistema politico e rispetto
Al dibattito in atto abbiamo l'esigenza esattamente opposta probabilmente quella di tutelare la continuità con le scelte e di valori di riferimento sta in questo una diversità della democrazia cristiana mi piace ad operare questo termine ricordato da morto in un celebre discorso tenuto a Mantova nel settantasette cioè nell'essere una forza politica non ideologica ma di sicuro riferimento a valori fondamentali
Quindi in grado di a vere la sufficiente duttilità di fronte all'evoluzione della storia ma di non essere succube delle trasformazioni senza saperle orientare e programma
Se poi ragionassimo ancora del patrimonio culturale e politico di questa democrazia cristiane andassimo alla ricerca delle ragioni vere del primato elettorale che essa in Italia e che via via cominciano a venir fuori basterebbe ricordare anche se per alcuni aspetti non condivisibile
L'articolo che qualche mese fa Cavallari scrisse sulle pubblica paragonando la BCE all'Impero di Carlo quinto cioè a una realtà sulla quale non tramonta il sole perché ha una sua forza strutturale intrinseca non episodica e non accidentale
Noi dovremmo trovare le ragioni di questo primato della DC mentre aggettivi con i quali De Gasperi amava caratterizzare la democrazia cristiana di partito popolare di partito nazionale di partito democratico queste tre caratteristiche tutte insieme e nessuna forza politica in Italia ha avuto dal dopoguerra ad oggi
Indubbiamente fu Partito popolare il Partito comunista ma indubbiamente non ha mai avuto l'affidabilità e la lealtà democratica che tutti ormai riconoscono tutti anche loro riconoscono alla democrazia cristiana
Indubbiamente fu Partito Democratico almeno da un certo momento in poi il partito socialista ma non ha avuto il radicamento popolare della Democrazia cristiana e lo stesso si può dire dei partiti di democrazia laica
Di indubbia lealtà democratica ma certamente partiti di tipo elitario non nota abbinare non partiti di radicamento popolare
Allora queste caratteristiche della eredità della del della Democrazia cristiana popolare nazionale democratica
Mi paiono immediatamente come le caratteristiche rispetto alle quali il rivendicare una continuità non ci sarebbe in ragione di un rinnovamento della Democrazia cristiana che non mantenesse inalterata
Le caratteristiche di partito popolare
Di partito democratico e qui vengo di partito nazionale ove per partito nazionale De Gasperi sulle orme di Sturzo ha sempre intenso due cose che qualche volta anche nella vita ci si dimentica
La capacità di essere partito rappresentativo degli interessi di tutti i ceti e di tutte le classi Partito nazionale cioè il partito della nazione la anglosassone Country Party
Cioè è partito nel quale la gente ha possibilità di identificarsi come interprete di un interesse generale
E partito che sia in grado di superare Mattarella la visione precedente municipale da angusta contro la quale Sturzo alle origini della sua esperienza polemizzato perché il ritorno dei cattolici alla vita politica senza passare per una formazione politica nazionale
Li avrebbe portati inevitabilmente ad essere subalterni dei gruppi forti di potere locale
Questa è la tradizione alla quale noi ci richiamiamo
Potremmo io mi avvio alla conclusione solo per offrire ai nostri interlocutori alcuni spunti di riflessione ripercorrere insieme alcune grandi scelte della Democrazia cristiana dal dopoguerra ad oggi
Anche perché
Lo dico anche questo a Baget Bozzo non credo che si possano ridurre il ruolo e la specificità della DC
All'essere un partito di ispirazione religiosa e per ciò stesso quindi necessario
In alternativa in contrapposizione al partito ateo c'era per eccellenza che era il Partito comunista c'è un altro apporto della Democrazia Cristiana
Che quell'alla crescita di questo Paese e di questo sistema politico e di questa democrazia
Fatto con una proposta che nel suo insieme a una organicità anche se di volta in volta si è presentata talvolta con aspetti contraddetto
Basterebbe ricordare le grandi scelte di politica internazionale tutte sottovalutate a destra e a sinistra
Quando scegliemmo l'Europa quando scegliemmo l'Occidente presidente Gava
Da sinistra ci diceva che lo facevamo per subalternità agli interessi del grande capitale americano
Da destra o dalle altre forze di centro ci si diceva che lo facevamo per opportunismo cioè per volontà di rimanere a galla ma non perché noi avessimo una visione complessiva delle grandi questioni internazionali
Quando abbiamo scelto quel tipo di impianto della Costituzione il dibattito è tornato in auge recentemente anche in sede parlamentare per la discussione sul messaggio del Presidente della Repubblica
Ci si accusò di non avere una cultura istituzionale dimenticando che il grande impianto della Costituzione e opera prevalente dei costituenti e degli esperti della democrazia cristiani
Così sulle alleanze non si è mai capita che la politica delle alleanze della democrazia cristiana non è stata mai un fatto casuale ha corrisposto ad un disegno a questa idea
Della collaborazione pluri partitica che secondo la linea De Gasperi Moro prevedeva un allargamento continuo dell'area di governo fino ai confini estremi dell'Area democratica e che proprio per questo
Ha posto problemi nel momento in cui il partito comunista non riusciva velocemente ad approdare alla piena adesione al sistema democratico e proprio per questo oggi apre questioni nuove nel momento in cui tutto il sistema politico a delle modificazioni evidenti
Non solo di carattere politico ma ma di carattere referenziale essendo entrate nel sistema rappresentativo una serie di gruppi
Che esprimono interessi limitati o di categorie o di are territoriali che modifica evidentemente la comprensione complessiva del sistema politico
Basterebbe parlare dell'economia mista io lo ricordo
Soprattutto a Malfatti che nelle prime lezioni dei corsi di formazione della DC quando si preparavano i primi quadri della democrazia cristiana amava ricordare
Questo modello particolare di sistema economico sociale
Che la costituzione prefigura che la DC
Sostiene un'economia Mustafi abbiamo talvolta realizzato con qualche degenerazione talvolta rovesciando il principio di sussidiarietà qui dobbiamo fare un po'di autocritica cioè prevedendo una presenza forte dello Stato anche laddove magari la società era in grado di fare da sé
Macché
Anche allora fu contrastata dai liberali e dalle destre come un'alterazione delle regole del mercato
Dalle sinistre e dai comunisti come una subalternità camuffata alle regole del grande capitale per poi passare alla politica sociale e via di questo passo nelle scelte della BCE e concludo
Ci sono delle costanti storiche
Si tratta di riscoprirlo di ripercorrerne e di vedere come ci possono essere utili anche nel futuro questo è il compito dei relatori dei nostri relatori questa mattina
Di aiutarci in questa ricerca noi non essendo un partito ideologico non possiamo a bere
Il castello chiuso e preparato la ricetta prima della cucina abbiamo bisogno di costruirla continuamente nel confronto con i problemi e con la gente e quindi sta mattina facciamo quest'opera di ricerca questa opera di individuazione dei fili conduttori e delle loro proiezioni per il punto
Cominciamo a farla con l'onorevole Malfatti al quale cedo la parola
In un dibattito alla Camera sui problemi
E la riforma istituzionale
Stavo dicendo è mai citazione giunta
Più opportuna rispetto assoluto del tempo che recentemente il segretario del partito onorevole Forlani in un dibattito alla Camera dei deputati sulla riforma istituzionale
Sottolineava come la riforma istituzionale foste uno uno aspetto di una politica di riforma di più ampio respiro
Che deve contenere almeno due altri capitoli c'è la riforma dell'amministrazione da un dato
E la riforma dei partiti dalla
Cioè la crisi del sistema dei partiti che peraltro non è un problema solamente italiano esiste
E da o può avere anche addirittura un riflesso di carattere istituzionale certamente di carattere deciso l'attivo del resto la stessa riforma della legge elettorale in qualche modo incide o può incidere nel sistema dei partiti
E si può immaginare d'altra parte di allargare il discorso
Di arrivare ad una disciplina legislativa
Dei partiti previsti dalla nostra
Costituzione come avviene in altri regimi democratici per esempio in Germania federale
Ma il fatto di volere sviluppare una politica coerente
Che affronti anche questo capitolo della cosiddetta crisi dei partiti
Non significa attendere solo che questo processo si possa sviluppare ripeto se del caso anche con iniziative legislative e si sta all'ordine del giorno anche un problema di autoriforma del per e per quanto ci riguarda come democratico cristiani
E la ragione per la quale da mesi scendiamo preparando ad un appuntamento importante
E cioè la Conferenza nazionale della Democrazia Cristiana
Un appuntamento importante perché dovrebbe consentire a tutti iscritti simpatizzanti di dare il proprio concorso
Per affrontare alcuni problemi aperti di aggiornamento di adeguamento
Di rinnovamento della democrazia cristiana e permetterà meglio in sintonia rispetto alle attese alle stesse critiche
Dell'opinione pubblica
Problemi aperti
Il problema della formazione della seleziona la classe dirigente
Il problema tra iscritti del rapporto tra iscritti ed elettori
Il problema di studiare forme nuove di insediamento della società
E forme rinnovate di partecipazione
Il problema di una più accentuata regionalizzazione del nostro partito
Una maggiore capacità di elaborazione programmatica e quindi di iniziative con la convinzione che tutte queste questioni non sono interno è solamente al nostro partito che lo riguardano certamente perché non lo possiamo considerare estrarne da Punzo
Da una realtà
Critica che non è solamente italiana ma che addirittura tocca in un modo o nell'altro certamente in forme differenziate
Anche gli altri Paesi democratici proprio l'altro giorno leggevo
Che nell'avantreno getto di programmatico del Partito Socialista francese
Una frase
Sulla quale certamente c'è da riflettere e di una notevole gravità
Cioè la convinzione crescente che vi sarebbe in Francia nell'opinione pubblica della inutilità della vita politica in questo documento questo argomento viene connesso con una spinta sempre più forte
All'individualismo è conforme is sì dica o del rifiuto se partecipazione
Certo si è e qui non è mia intenzione di soffermarmi su questo punto che se uno allargasse il discorso appunto
Anche agli altri Paesi vedrebbe che forme di localismo di corporativismo
Di formazioni neo politiche che pongono sul banco degli accusati tutte le forze politiche tradizionali e con esse addirittura il sistema dei partiti politici e che quindi in un modo o nell'altro si esprimono tutte a favore dell'antipolitica
Sono fenomeni di maggiore o minore incisività
Comuni a queste società democratica
E sono problemi quindi dei quali e del tutto logico
Che i partiti politici tradizionali
Si facciano carico e trovo quindi che sia stata una forma lungimirante quella nostra finora non seguita da altri partiti di avviare
Questa depressione in casa nostra questa forma di autoriforma attraverso
L'appuntamento della conferenza nazionale per quanto ci riguarda
Questo non significa però che la democrazia cristiana sia Vito
A questo appuntamento con non so quale complesso di colpa o di interiorità
Con non so quale convinzione
In casa nostra di quella che in altre case
è un po'una previsione ricorrente che viene fatta verso la Democrazia Cristiana
E cioè il nostro fatale declino che a data fissa non solo viene previsto ma viene assolutamente viene addirittura indicato il momento in cui esso
Avrebbe avuto inizio inizierebbe allora io voglio dare un modestissimo contributo
Sulle identità del nostro partito
In un momento in cui esso si accinge appunto al suo ripensamento
Ed anche al suo aggiornamento il rinnovamento
Toccando delle questioni
Che sono ricorrenti quando si parla della Democrazia Cristiana
Per sviluppare molto rapidamente molto brevemente
Qualche considerazione
Quando si parla della Democrazia Cristiana
Spesso si evoca il problema della cosiddetta unità politica dei cattolici
Come se la democrazia cristiana
Fosse
L'espressione di questa unità è solamente l'espressione di questa unità
Per la verità questo non è vero non è vero non lo è stato nei fatti dalla realtà storica del nostro Paese
Nel divenire del nostro partito
Per quanto ci riguarda come formazione politica non abbiamo mai strumentalizzato
Nulla e nessuno
E se è storicamente anzi vi è una forza che si è battuta sempre dalla sua nascita
Contro qualsiasi forma di integralismo e quindi possiamo anche usare questa espressione quantunque contro qualsiasi forma di clericalismo questa porta è stata proprio la democrazie triste i dati dei primi passi
Fin da quando ancora non esisteva il partito dalla Democrazia cristiana in quanto tale
Certamente nella nostra specifiche identità
Vi è stata e resta
Ma ispirazione
Così come è un dato di fatto non della nostra storia solamente ma della storia d'Italia
E nel nostro naturale retroterra vie il mondo cattolico
Queste non sono forzature
Qui ci sono dati di fatto
Sono fatti i componenti
Ripeto della storia italiana che hanno dato corpo quindi
Ad una realtà del tutto originale la nostra che come ricordava qualche momento fa l'amico D'Andrea
De Gasperi volle
Connotare con degli elementi qualitativi precisi che la distinguono da altre formazioni da altre esperienze ed altre storie
E cioè quella di un partito popolare
E si porta appresso per l'altro con l'espressione popolare tante cose come per esempio il riscoperto Inter piattismo da un partito nazionale
E D'Andrea ha spiegato come questa espressione sì espressione di partito dell'interesse generale e quindi contro tutte le forme di localismi di corporativismi
Di partito democratico e io vorrei aggiungere dei fatti proprio per la politica
Di De Gasperi di partito europeo al punto di diventare a un certo momento Partito Popolare Europeo l'unica formazione presente nel Parlamento europeo che abbia questa caratteristica non quella cioè di federazione di partiti nazionali
Ma che sia pure in un modo ancora
Di avvio di una nuova esperienza si connota come partito con una sua specifica caratteristica di dimensione non più nazionale ma di dimensione europea
Il patto di aderire
Questa storia alle nostre spalle
Questi principi nella nostra ispirazione queste radici nella nostra esperienza
C'ha portato poi ad elaborare una politica un programma
Io qui non riporti correrò la storia del nostro partito che si intreccia con la storia del nostro Paese con riferimento alle scelte fondamentali di politica interna di di collocazione internazionale il nostro Paese di scelta delle alleanze
Di avvio della costruzione europea di scoperta di forme di governo di una realtà in trasformazione di politica di solidarietà nei confronti delle aree più depresse del nostro Paese non parlerò di questo voglio solamente riferirmi sempre in base a queste radici
A questi ispirazione a quest'identità
Del nostro per partito è solo per per per punti di riferimento
Alla politica che noi abbiamo elaborato e che se diamo
In materia di scuola in materia di famiglia il barbiere di volontariato in materia di assistenza
In materia di diritto alla vita
In materia di eutanasia dal momento che questo di manipolazione genetica dal momento in cui sono drammatici problemi
All'ordine del giorno non vogliamo affatto essere solo di
Su questi problemi
La nostra speranza è di essere in larga compagnia
Ma il fatto che su questi problemi non ci qualifichiamo ci siamo qualificati continueremo a qualificarci il modo per il futuro presumibilmente diverso da altri non da tutti speriamo
E nel passato e ci siamo trovati anche isolati su questi stessi problemi
Non è da portare nei nostri
Palmarès all'attivo è solamente a dimostrarlo
E se siamo storicamente qualche cosa non lo siamo in modo arbitrario lo siamo perché ci assumiamo la responsabilità delle nostre idee del tutto logico su questo terreno che vi siano alcuni che ma Conte che consentono con queste idee
Ed altri con la contrastano ed un certa dopo una certa consonanza che ceniamo a trovare anche su queste questioni con il nostro retroterra cattolico almeno nel nella più assoluta rispetto del pluralismo e della libertà
Non è quindi una stranezza
O d'un mero retaggio del passato destinata a tramontare e è un fatto che si spiega secondo me perché non voglia
Per nere in modo settario chiusi gli occhi di fronte a questa realtà quindi non togliamo nulla nessuno non abbiamo ambizione di avere alcuna posizione di preferenza rispetto ad altri il libero gioco
Della rappresentanza ma non si può pretendere che questo gioco di venti libero nel momento in cui noi non si comprende perché dovremmo sudici darci rinunziare cioè a quella che è la nostra carta di identità rispetto a quella che è la nostra storia così non vedo per quale ragione la Democrazia cristiana dovrebbe stare in crisi dovrebbe Abbiati fatalmente al tramonto perché metto le virgolette avvinto
Perché metto le virgolette non ha più un avversario perché il Partito Comunista ha ritenuto di dovere cambiare addirittura
Nome
E natura
Problema questo che si congiunge
Con il cosiddetto sistema di potere della democrazia cristiana che bloccherebbe la democrazia italiane adegui quindi sarebbe preliminarmente pregiudizialmente indispensabile liberarsi proprio per operare questo rilancio complessivo tra democrazia proprio per riformare le nostre istituzioni la Democrazia Cristiana
Non è non è mai stata
La stessa cosa
Dell'anticomunismo
Certo la democrazia cristiana ha giocato in Italia notoriamente in Italia
Un ruolo fondamentale in questa vicenda
Ed è un dato di fatto che le scelte maggiori che si sono compiute la Democrazia Cristiana le ha compiute dialetticamente guidando quali sionista fronti sistemi di alleanze con altri partiti democratici che si trovavano
Ad incrociare le proprie idee che si trovavano ad essere contrastati da linee da posizioni da testi alternative che erano sostenute
Dal partito comunista Partito Comunista noto tra parentesi che non per particolare virtù nostra ma per particolari io credo limite debolezza sua non ha mai saputo trovare Outis tema di alleanze che pareggia se superasse
Quello posto in essere dalla Democrazia Cristiana con gli altri partiti democratici del nostro Paese
Nostro è un partito
Che nel suo atto di nascita e poi via via nell'affinamento dei suoi valori che sui principi si è ispirato e continua di ispirarsi
E i principi del pluralismo tra autonomia
Al principio oggi così di moda in sede europea
Di sussidiarietà all'Inter classismo che ho richiamato che oggi un po'tutti stanno rivisitando nel tramonto del mito dalla lotta di classe al principio della solidarietà
Non voglio dire che questi siano principi esclusivi i nostri voglio dire che non c'abbiamo particolarmente lavorato
Quelli che sono i pionieri del nostro movimento e via via tutte le generazioni che si sono succeduti
In questa grande esperienza di un partito popolare democratico nazionale ed europeo quale
La democrazia cristiana
E questi principi ai quali c'è da aggiungersi fa esperienza
Dell'europeismo
Della economia sociale di mercato voglio usare un'espressione che è stata introdotta nel lessico politico non dei democratico cristiano italiani democratico cristiani tedesche dimostrare quanto ampio e fu e complesse come il nostro
Movimento
Sono principi che oggi non si trovano ad essere invecchiati non si trova sulla strada del declino
Sono al contrario principi e valori di oggi vi troviamo di fronte al mondo
Come chiavi che possono aprire la porta del futuro
Come elementi fondanti per potere uscire
In tante circostanze in tante situazioni da una condizione
Di Chris
Noi riteniamo quindi
Di avere una condizione di favore in una condizione di vergogna sì grazie a Dio abbiamo fondato la nostra esperienza
Su principi che non si mostrano con il segno del tempo ma che al contrario invece possono benissimo interpretare le realtà anche del tutto nuove che si vanno affermando sul piano nazionale e sulla scena internazionale
Quando
All'eterno ricorrente tema del sistema di potere democratico cristiano vorrei spendere un'ultima parola
Uno strano sistema di potere quello che vede la democrazia cristiana unità sostanzialmente da quarant'anni
Con altri partiti democratici
E poi
Vede questi partiti non per loro responsabilità per responsabilità di chi interpretare la storia in modo schematico e falso
Dileguarsi per lasciare solamente sul palcoscenico uno unico e solo il nostro partito che sarà sì certo più grande di altri ma che uniche solo in questa lunga vicenda
Certamente grazie a Dio
Non è stato
E poi quando su questo sistema di potere si costruisce
Tutta la concezione
Dell'alternativa come elemento necessario
Di ricambio sulla scena italiana anche qui si dicono le cose in quanto meno andrebbero precisate dal punto di vista formale e istituzionale per chi vuol fare le riforme e dal punto di vista sostanziale cioè
E concludo veramente
Se il nostro deve restare e tutto lascia credere che resterà
Un Paese a pluralità di partiti che esprime una pluralità di partiti al governo quindi un sistema di coalizioni
Per definizione vorrei dire
L'alternativa all'italiana
Non può essere che alcuni partiti siano perfettamente al governo ed altri no solamente perché vi sono gli altri che non sono perfettamente al governo che si alternano al governo con quelli che perpetuamente di sono sarebbe una concezione
Un po'
Originale un po'riduttiva dell'alternativa propria gli altri sistemi cioè di sistemi di partitici
Quindi
Concludendo
Parliamo delle cose
Reali piuttosto che per le cose immaginare
Parliamo a questo riguardo
Della reale storia tra democrazia cristiana non di quella che farebbe comodo ad alcuni di raccontare e delle reali prospettive del nostro partito non di un declino che ad altri farebbe comodo attendere
Ringraziamo l'onorevole Malfatti per questa ampia e puntuale riflessione pensa anche a respingere alcuni luoghi comuni interpretativi sull'avvincente
Farà assumere come elemento del dibattito la democrazia cristiana come soggetto consapevole delle scelte quindi orgoglioso delle scelte che ha fatto
Diamo ora la parola a Baget Bozzo
Premi come Franco Malfatti issati mi conosci da tanti anni che non mi considera uno avente vocazione politica ma di pensiero politico quindi mi scusi però se tornerò in questo senso Aung in modo linguaggio che culmina deferire in cui democratico cristiano
Comincerò col dire
Che era
Piede del comunismo non è semplicemente una cosa che riguardi la fine del leninismo dell'Est dello stalinismo
è qualcosa che riguarda tutta una storia
Del pensiero politico ci tentare di qui anche noi siamo parte e che fondamentalmente
Richiamerò due proposizioni umanità la storia eterna un passato infinite le spalle della natura un futuro infinito
E questo ecco tutto razionale la storia ragioni ma
Per cui da politica e ragione fondamentalmente perché ha ragione la storia
Io uomo in questo senso è partecipe di questa grande realtà
Io ho amato molto il peso attrici ebrei che hanno amato la sorgente greca si può rubare Hannah Arendt e ricorderò allora per in qualche modo per Bossari differenza tra questa concezione che è in fondo quella
Del razionalismo occidentale di cui il comunismo pool vertice le parole di Pericle in Tucidide dicendovi ateniesi avete crea trova una grande città voi tutti nella storia per aggiornati Zenni per importare i bizzarri voi non occorre più o meno
Non Esiodo dove Erodoto che scrisse le storie per sotterrare l'evento umano Dunga eterno come naturale alla perdita nel tempo voi diete la vostra eterna memoria
Ebbene ciò che Pericle pensava arreca pene alternative ZEN molta rizzare
Il grande peso dentario questo appello d'umanità tutta e questo è uno degli elementi in cui tutti siamo coinvolti umanità come ragione in cammino
E tutto il pensiero occidentale più di questo pensiero secondo pensiero il più antico che cioè la storia e di diversa natura
E nella concezione che ci opprime e chiude la natura
Ebbene proprio per questo Vico che è un grande fosse maggior pensatore italiano del tempo moderno aveva stabilito come potremmo conoscerla natura solo se commediola facilissimo ed è quindi l'isola storia poteva essere conosciuta ebbene anche questo secondo principio è entrato in crisi le direi che adesso che ha posto in crisi fondamentalmente il primo quello che è accaduto invece in questo tempo
Enrico questo
Che l'uomo è diventato un trasformatore radicale della natura che vi è penetrato dentro e che è nato un plesso uomo-natura
Nel nucleare della Genetica l'informatica ed elettronica a crescita indefinita al punto tale che la sopravvivenza di umanità è legato ormai l'ingegno umano
Cioè la possibilità continui a costante dell'uomo e di creare nuove energie nuovi rapporti nuove conoscenze nuove avventure infine la sua vita stessa
Alla fine del secolo ventesimo tutto cambia e stivali che la vera crisi che mette
Diciamo così poco definendo un dirò solo all'evento sovietico ammette visto il pensiero occidentale R. da questo fatto
L'uomo diviene un creatore e nasce il plesso uomo naturale come un fatto inveramento nuovo queste all'evento decisivo della storia umana
E dei viene falsificato sfibrati quello che era proprio il punto centrale acquisti occidentale la politica ha ragione sappiamo poi che facciamo possiamo dirigerlo no nel momento in cui l'uomo e intavolatura trasforma non sa più dovevamo non sa più quello che ha fatto
Come è un creatore che ignora la sua stessa opera e questo è un cambiamento radicale arte per Lamborghini la volta della ragione
Ma l'altro accorda Gray ha dei problemi di intuizione del reale
Delle possibilità del reale riescono appelli per l'uomo a vario livello è al politico un particolare che ne fa una realtà diversa
Dico questo perché se una innovazione culturale Robert Harris Diana vuol produrre di questo punto deve tenere conto
E nel pensare stesse testa e credo fondamentalmente anche nel governare il Paese perché certamente due dell'Italia
è legato a questa possibilità di entrare fino in fondo in questa avventura della trasformazione umana denaro
Dirò che questa patto ci riguarda come cristiani
Assumo in questo bar non voglio entrare nessuna questione circa la la la qualifica religiosa democrazia cristiana uso il termine cristiana come termine culturale
Come e non confessionale dato la triste né il primo è l'unico fatto il religioso che si è posto inizialmente come grande fatto culturale
E in quelli minimi acculturare andata oltre quella religiosa voglio dire che il fatto cristiano è infine eludendo unico pensiero in cui l'uomo sia stato pensato più che era matura
E esattamente
Le ricordo sembrare dica brande prevedeva un poi ed enuncia cristianesimo Dio si è fatto uomo rete nuovo diventasse ed io e l'uomo godeva di Elisa di turno il singolo la persona voglio dire che non è un caso che questa Grampus salto tecnologico chiamato appunti amiamo lo ora scusi
E giustamente lamenta visto come la trasformazione vento ricade la storia umana cioè per cui l'uomo divine un plesso uomo-natura fiera qualche cosa anche intuizioni PRC ardente
O forse antecedente i tempi e post dite allora in modo troppo confuso ma questo fatto determinante è in sostanza legato alla cultura cristiana nel suo insieme che ha posto questo concetto dell'uomo più grammatura e per questo per quanto gli arabi nel secolo invece l'opposto molto superiori hanno Hui
E i greci nel nel nel terzo secolo avanti Cristo
Che avessero conoscente simile a quell'Europa del secondo ciclo quarto soltanto a un certo punto avviene che l'uomo sì impossessi della natura
Non la veda più come divina la dei limiti la vede ha come oggetto la possieda e la modifica
Cioè la modifiche eradicare la natura la nasce dalla sua e divinizzazione che la rottura col paganesimo è un punto a proprio il cristianesimo sì che dobbiamo dire
Come cristiane
Crediamo che quest'opera quindi Rampelli quanto il Papa ed è ha detto proprio dicendo credo nella sollecito dovrei sociales
O dovremmo dire che era nostra sconfigge la sconfitta dell'uomo e per l'alloggio era nostra sconfitte di Christian
Perché di qui è nato questo elemento radicale del luogo più della natura
Ecco e devo dire che queste premesso questo mi serve per dire che questo è in fondo l'orizzonte in di oggi si deve cominciare abitualmente a pensare
Tre l'orizzonte in cui il fatto cristiano è vista con grande fatta culturale accolto commentare ma si vede come East ora ha il problema di governare questo mondo stivati questo mondo che nasce in questa forma d'arte ecologia è un mondo certamente iniquo
Se pensiamo che l'Africa subsahariana quattrocentocinquanta milioni di abitanti all'un per cento Rete mondiale e che tre miliardi e mezzo di uomini andò in quattro cinque al Gico quattro per cento
Se pensiamo che in fondo il consumo e la produzione del tutto il mondo si mi chiamo autonomiste americane fatto prego ottocento milioni di cartapesta i consumatori
Le diciamo che questo mondo tendono oggi va certamente i ministri inique cento differenze fortemente
La politica come governare le differenze sono temi che ormai a voi Democratici Cristiani che avete un riferimento al pensiero usare cristiano come tale al posto il Papa intuendo cicliche
Specialmente la nera sull'ICI tutto
E qui come governare un mondo in cui stipati la tecnologia rende da un lato è inevitabile che ci attendono circa perché quella futuro umano dall'altra fa sì che i popoli tecnologico diventano un punto di forza ineliminabile
E rende impossibile la rivoluzione
Perché si può conquistarla fastidio apparato dottore però il computer non gli atomi Doni geni
Ben infine il grande edificio la sapienza umana
Per ultimo diventa impossibile vi porterete in tecnologie tenda pratico più forte
E quindi diciamo il valore umano spirituale
Che deve indirizzare Verro struttura toh con prudenza politica questa realtà appena è improprio Berto compro densa politica perché sappiamo bene chiedono solo in quegli ambiti in tempi storici livelli te la meriti del Ghana
E chiede la pensare umanità pare livelli quasi inevitabilmente cioè è un è un compito complesso duro non facile ma Air prima del governo del mondo in questo senso che ci è innanzi e credo
Che quando si dice prima appunto domi biologia centri di logiche altamente venite era era ma anche noi ci siamo stati dentro
Perché è una politica razionale
Finire dell'ideologia vuol dire che ormai nelle scelte si rischia tutto e non c'è una scienza previa c'è l'intuizione concreta
Vuol dire che si va veramente senza rete di logica la grande reti RAI tre non c'è più
Quindi
Non è un messaggio liberatorio messaggi di responsabilità dire che ride la politica nazionale finite le ideologie non c'è più benissimo
Sta al fatto che nel pensiamo che ci sia un fatto Spitz speriamo crediamo un fatto spirituale dell'umanità costa falsi e questa grande avventura tecnologica conduca uno spazio umano fondamentalmente di acqua minime da questo è credo la chiave del pensiero politico
Teniamo su base devo dire brevemente ora perché questo mi interessava dia inizio può indicare l'orizzonte qui ci troviamo al nostro Paese
Il nostro Paese ovviamente paese centrali nella storia umana che cosa rischiamo che questa gerarchia tra due mondi uno più sviluppato dormendo sviluppato si produca in diverse culture e in diversi livelli del nostro Paese
Lista
Non le leghe sono un fenomeno soltanto da parte d'Italia che ormai sempre più legata alla grande Ventura germanica
La mafia del sud ed il formarsi di un fascino culturali in un altro modo di essere non modelli che vanno avanti diciamo così in questa grande drammatica
Divisione del mondo che attendono già comporta che può passare dentro il nostro Paese tra l'Italia che vi partecipa una tenendomi partecipa è questo il
Vero radicale il nucleo che noi abbiamo dinnanzi due culture due Paesi la fine dell'unità nazionale quello che accade un po'Slavia drammaticamente ci ricorda sempre che anche dette fa vado errato Euro
E ciò che accade vicino non essenza è e due timori europei e certamente questo che cioè questa diciamo così grande crisi la politica ideologica determini uno scopo di tensioni antiche
E quindi un non governo apre le porte e prospettive umane
Per questo concluderò in questo la cosa fondamentale in tempi come questi e a vere modesti obiettivi
Dirò che nel momento in cui la storia complicata cade la politica ideologica settanta andò ad essere estera il pieno anche la cultura politica democratica cristiana a vere degli obiettivi modesti
Perché sullo quelli che possono essere attivati e il modesto e tutto ciò che oggi può unificare il Paese impedire la sua radicalità zione indovinare una annessa quelle girevole l'alta sprofondata verso dando l'egemonia con due culture in contraddizione
Questo è il dramma politico italiano credo che sia non ideologico avere il coraggio di guardarlo fino in fondo degli occhi di portarle da cristiani nel il nel cuore il peso perché esistono mi pare appunto tale
Concludo solo con riferimento ai credo
Che i partiti in Italia ha avuto un grande ruolo sull'abbastanza vecchio per ricordare il piede la resistenza quando lo stop affrontò i partiti curdo la forza che salvo l'unità nazionale
E credo che l'indebolimento dei partitini il proclama nella fine sia ancora una volta in questo momento rende possibile con lo scopo di localismi che in tante forme non solo e triste
Ma anche con riforme elettorali localistiche
Possono essere potenziate mente bio credo essenziale
Mantenere in tutte le parti del mondo
Gli stati aventi una sufficiente densità nazionali in questo senso ovunque sia possibile perché solo risparmi azionari non del Millet sono soggette il vero ordine Tripoli internazionale
Quindi io penso che in questo senso
Occorra lo scopo fondamentale stia proprio i partiti sono stati devo dirlo quello che ha preservato quello che si poteva salvare de L'Unità risorgimentale dopo il fallimento e la monarchia equo del pacifismo
Io credo tutt'altro quindi l'unica cosa politica che dirò
Che nonostante tutto la l'alleanza Democrazia Cristiana partito c'è lista sia un elemento essenziale per preservare questa unità del Paese in questi pc del momento
Deboli democratici cristiani di avere troppo difficile i compiti ai socialisti tuttavia perché non è vero che la monografia gialle mentre favorevole a Democrazia Cristiana che si è mai verificato il PSI sia un elemento duratura permanente e che in sostanza non si possa lavorare con i casi arrivando con i cavi segni indefinitamente
Una alleanza che è tuttora credo centrale per la politica italiana non si può certo punto presentarla come transitoria e al e e la elogiare la come definitiva
Quindi io credo in questo senso
E mentre la grande crisi comunista richiederà molto tempo perché essendo crisi religiosa e politica un tempo dove lui non sappiamo che cosa potrà emergere da questa crisi
E non so se veglia un grande poiché ciò democratico poste meglio se meglio un po'improprio cattolico ex di Alleanza democratica cristiana
Ma credo che in questo momento il perdere diciamo così i punti di riferimento fondamentali che hanno retto in questi anni il Paese sia contraria a quella modesti della politica
Che oggi necessaria non sposta i gravi indizi e di riforma possono giovare in tempi così difficili
Credo che in questo momento veramente quello che silenziare è l'approntamento della detenuta a livello europeo del nostro Paese
Chieda liberazione per quanto è possibile delle regioni del Mezzogiorno dal peso secondo regime politico che grava su di essi Cuna coercizione praticamente in in indossa affidabile
No questi io credo manterrà l'Italia in Europa e far sì che non stirare Kindle dal sud i compiti modesti ma necessario che oggi possono essere affidati non vedo perché la Democrazia Cristiana non stringa ad affrontarli severamente se li propone come tali se accetta le alleanze che vestono possibili sintomo favori pindarici sull'impossibile mi incoraggia altri gli ho detto anche indossa poi socialista
Che i giuristi e i progettisti di costruzioni solo semplici smentire non di chi aspira
Direi e che fondamentalmente ripeto anche qui la modestia e lei diede la possibilità andiamo avanti anzi giorni difficili un grande dolore vediamo oggi
Però a carico andavi El Pais servilismo distruggere una situazione che sembrava stabilire e sentiamo il dolore dei croati uccisi mi domando se veramente l'Europa poteva e l'Europa e l'Europa d'Europa la NATO stesse non potevano fare qualcosa di più per impedire che il panel servilismo Fisast letteralmente i confini della Grande Serbia senza che nulla portate contrasti apposta impedito da questo è un grosso obiettivo che il pacifismo cento taceva con responsabilità politica avrei dovuto affidare come con sentire come compito modesto e a cui credo anche i punteggi chiave rivolto su questo punto qualche parola significativa e ad ogni modo Eremiti Lunardi cristiani io credo che che voi possiate continuare aveva grande parte del Paese se avrete la capacità di guardare la realtà così come esse e di sentire il vostro cuore l'amore per questa terra
A cui tutto il mondo deve tanta parte della sua mente e del suo cuore
Bene ringraziamo Gianni Baget Bozzo per la qualità della sua riflessione che è stata molto stimolante sia nella prima parte quando ha volato ad altissima quota sulla natura della politica e della storia
Sia nella seconda parte quando apposto le riassumo almeno tre questioni fondamentali anche a nome della democrazia cristiana impegnati in questa operazione
Di autoriforma che è prima di tutto un'operazione culturale poi un'operazione organizzati
Gli obiettivi della politica è la capacità di essere noi elemento di unificazione ancora del Paese in un momento di disaggregazione nel momento in cui crollano le ideologie viene meno un fattore di unificazione ne dobbiamo riuscire ci dice Baget Bozzo a dare un obiettivo sia pure modesto ma fondamentale alla nostra azione politica
Che l'essere noi capaci di concorrere alla unificazione del Paese cioè al mantenimento di questa grande realtà contro la spinta dei localismi e dei corporativismi
Poi e quindi di poter guardare così in faccia questo dramma che c'è nella nostra realtà
La seconda questione la natura dell'alleanza tra bici e PSI in questa fase direi di nuova che se aperta ci ha richiamato specificamente una possibile contraddizione cioè tra la presentazione della transitorietà di questa alleanza e il suo elogio come fatto definitivo un argomento su cui si può discutere
Allungo e poi l'ultimo aspetto che è quello che ha toccato con toni particolarmente significativi che sono sotto i nostri occhi ecco io raggiro a Nicola Mancino interviene ora queste ultime questioni di Baget Bozzo se potrà ricomprende per le nel suo intervento pericolosi cerchiamo di sviluppare un dialogo tra tutti i nostri relatore
Io vorrei partire da una
Considerazione generale
Che ha caratterizzato sta caratterizzando il dibattito
Dentro e fuori la Democrazia Cristiana in quest'ultimo in quest'ultimo periodo
Tentando ma non difensivamente
Di smentire tanti
Ma sono tanti anche dentro di lui
Che ritengono che caduto il comunismo
Come Filosofia sistema politico
E in crisi
Sul piano più generale
Un concerto modello di assestamento delle
Dei governi delle dei paesi
Sia cessata come d'incanto una funzione storica della Democrazia Cristiana
Ecco io
Non solo
Da questo punto di vista un'auto flagellato
Ma non sono neppure un conservatore perché non mi ha pago
Dei risultati raggiunti
Del resto i movimenti
Subiscono inevitabili evoluzioni
E i sistemi politici non possono Norris risentire
Degli atti dei tempi e quindi della evoluzione
Che la Società registra
Sia dal punto di vista delle relazioni
Produttive sia dal punto di vista delle relazioni umane
E noi siamo stati qualcosa di diverso
Dall'anticomunismo siamo stati anche contro il comunismo
E qui io mi ricollego ad una riflessione che è stata fatta con Grande ha come come sempre
Da Franco Maria Malfatti
C'è chi ama
La discontinuità ma non sa che cos'è la discontinuità aldilà del desiderio
E noi dobbiamo interrompere probabilmente
Una apparendo in testa staticità del quadro politico interno del nostro Paese
Ma per interromperlo c'è bisogno di conquistarsi sul campo un titolo idoneo per provocare l'interruzione
E allora tutto il dibattito è artificioso che cosa farà la Democrazia cristiana dopo che è caduto il comunismo e non c'ha quindi un avversario
A nessuno sfugge tantomeno a me
Il rilievo che certo
Qualcosa non c'è più all'interno della nostra società e nel
Relazioni internazionali soprattutto a livello europeo
Non c'è più la Russia così come si era organizzata come sistema di potere
Non c'è più socialismo reale
E occorre fare i conti
A briglia un po'più sciolta senza condizionamenti allegami conquistarsi sul campo anche quello che era più facilmente contestabile un tempo
Ma era comunque stabile
Dalla Democrazia cristiana come da altre forze politiche bisogna chiedersi perché è stato conquistato dalla Democrazia cristiana anche in termini di anticomunismo
Certo noi il registriamo notevoli difficoltà
Di per sé la politica una difficoltà guai a immaginare che la politica sia una gestione corrente degli affari
E non
Un presupposto che crea una condizione di stabilità dei sistemi e quindi di governo complessivo del delle società
E Baget Bozzo
A nella parte introduttiva fatto un rilievo
Che noi potremmo ricondurre anche
A prima dell'avvento delle civiltà quelle conosciute
L'uomo ha tentato sempre di dominare la natura e di utilizzare le sue risorse a fini di progresso qualche volta non sembra e affini di progresso
E certo oggi di fronte alla tecnologia avanzata
E soprattutto chi è ispirazione
Cristiana non può non porsi il problema
Dei mutamenti che sono in atto anche dal punto di vista della genetica è un problema serio questo
Ma come noi possediamo
Oggi recuperare un discorso che tenga conto dei meriti del passato rispetto alle prospettive del futuro
E io non vorrei che noi dimenticassimo
Che al centro del dibattito politico nel nostro Paese
Sia per durante la fase costituente
Sia dopo il mille novecentoquarantotto
La Democrazia cristiana tenuto in massima considerazione
La stabilità del sistema politico e l'allargamento del sistema delle alleanze tutta la storia della Democrazia Cristiana ruota intorno a questi due obiettivi fondamentali
E le scelte
Anche le scelte sei
Dobbiamo parlare di questo
Hanno premiato la politica della Democrazia Cristiana
In politica interna
L'allargamento dell'Area democratica
Se vogliamo
Quella ostinazione iniziale di volere recuperare
Alla politica della solidarietà un partito socialista fortemente ancora legata ad un patto di unità d'azione col Partito comunista mille novecentoquarantotto
E certo se noi oggi
Possiamo tranquillamente discutere di queste cose probabilmente ci dobbiamo anche chiedere che cosa sarebbe avvenuto all'interno del nostro Paese si sport forze di spinta alternativa nel mille novecentoquarantotto avessero avuto la prevalenza
Questo è un problema che non dobbiamo mai trascurare
Perché la stabilità del nostro sistema politico è dovuto anche al concorso determinante della Democrazia Cristiana
Sul piano della scelta accerto c'è da discutere
Tutta la politica dell'intervento pubblico all'interno del nostro paese ma lo facciamo poi col senno del poi
Del dopo
Ma certa discutere francamente ne potremmo discutere ma oggi non è questo l'argomento oggetto del nostro del nostro confronto
Ma se la base produttiva del nostro Paese si è allargata
E c'è stata anche una scelta di governo il problema è che spesso noi siamo stati combattuti tra il pianto industriale il lamento italiota
E lo vediamo anche oggi
C'è un eccesso di preoccupazione anche se ci deve preoccupare la situazione economica del Paese
Ma c'è un eccesso perché bisogna trarre sul piano della contrattazione quanto più è possibile
Senza tener conto ecco vorrei rilevare
A Baget Bozzo
Che le due Italie e possono ricollocare le distanze a misura che li politiche siano finalizzate alla rimozione delle
Delle distanze
E che
Si abbia il coraggio anche rispetto ad un andamento della economica
Perché fatta in base al principio del go and stop
Che tutte le volte in cui l'economia non tira c'è una parte del Paese che chiede
E l'altra che aspetta e nel momento in cui l'economia poi tira
E ci sia
La custodia gelosa delle rendite il trasferimento quando non tira al bilancio pubblico di tutte le difficoltà e quindi di tutti i debiti facciamo attenzione perché le spinte disaggregati bene
E o le combattiamo
Intelligentemente intuendo quali sono le strategie di movimento anche nel settore produttivo
Ho difficilmente possiamo combattere una tendenza dei tempi la tendenza dei tempi la disaggregazione
Lo vediamo non solo del centro Europa non solo nella Russia
Ma lo vediamo anche ai confini della del nostro Paese
E ma Jugoslavia ci insegna anche qualcosa
Se noi vogliamo combattere queste spinte disaggregando i che rappresenta uno poi un tentativo di rottura dell'unità politica del nostro Paese
Noi dobbiamo portare avanti una azione di prevenzione prevenire e senza assecondare
I localismi che sono sempre l'Effetto mai la causa
E dell'indebolimento della politica nazionale dell'indebolimento contemporaneamente ed è inevitabile dei partiti
Dei partiti politici
Allora io
Vorrei sollevare questo poi questa questione che la difficoltà che noi oggi viviamo anche come Democrazia cristiana non è la caduta del comunismo semmai e la crisi delle regole
E la inadeguatezza rispetto a un processo di crescita che dinanzi agli occhi di tutti
Che rende questo processo di crescita rende inadeguate tutte le regole che ci siamo dati nella fase costituente successivamente
Ecco come vien fuori il discorso delle riforme istituzionali
Che non è un problema astratto
Non è una intuizione illuministica
E la registrazione che la politica è entrata in difficoltà e le forze politiche sono esse stesse in difficoltà perché
L'ordinamento complessivo oggi è inadeguato
E noi dobbiamo pur fare qualcosa tenendo conto che siamo un partito popolare giustamente
Da Andrea ha detto nazionale e intendiamo restare Partito popolare e nazionale
Ma per restare
Per restare tale
E anche al nostro interno cari amici dobbiamo fare un discorso di verità
Ecco io penso poco
A quello che potranno dire di me forse niente spesso accade così
I giornali di domani
Ma se vogliamo andare sui giornali di di domani basterebbe un'affermazione eclatante frustrante però nei confronti della Democrazia Cristiana
Dobbiamo davvero suicidarsi perché non c'è l'alternativa
Dobbiamo fare le riforme istituzionali per creare la condizione dell'alternativa
Dobbiamo favorire un processo di confronto alla nostra sinistra per creare le condizioni dell'alternativa ma tutta la storia amici della Democrazia Cristiana
E stata rivolta a creare le condizioni si anche dell'alternativa alla Democrazia Cristiana
Ma se queste non sono intervenute nel corso degli anni
E fa col padrone il sistema di potere della Democrazia cristiana e l'insufficienza oggettiva delle altre forze politiche
Per resto
Del resto quando ancora oggi Huo meni autorevoli
Della novità
Nel PDS
Parlano di sistema di potere della Democrazia Cristiana io credo che sarà difficile nel tempo un reggere un confronto avendo dietro un bagaglio culturale
E che fanno da ottobre nubi lamento rispetto ad un'analisi più autocritica più autenticamente autocritica sia nuovi se si pensa diversamente non sia nuovi se si per cambiar sigla di partito
Eppure questo processo che è in atto nelle PDS è un processo certo interessante che nessuno vuole
Rite banalizzare
Ma è un processo a mio avviso
Che è alterato da una parte da un'esigenza che qualcuno si metta da campo per favorire le aggregazioni
E dall'altro con una presunzione illuministica che non giova in un periodo di crisi soprattutto delle ideologie
La banalità ricorrente
E questa accusa di comodo conservatorismo che si muove alla Democrazia Cristiana
E di fronte ai processi in atto anche ai colloqui che si stanno avviando
Si immagina di disegnare come in un laboratorio una forza politica conservatrice e tutto il resto è progressista
Sicché l'onorevole la Malfa
Dopo avere partecipato per quarantacinque anni non l'ultima il suo partito
Al governo insieme con la Democrazia Cristiana basta prefabbricate assi altra altri quarantacinque anni di governo senza la Democrazia Cristiana
Per rappresentare la rottura di quella discontinuità di cui tutti parlano la condivido a Cesare ebbe per altri la discontinuità dovremmo prefabbricato da noi
Senza nessuna verifica sul campo perché la verifica sul campo il rapporto autentico con
Con il corpo e le più corpo elettorale
Ecco io
E vado verso la conclusione
Dico che la Democrazia Cristiana certo deve essere al centro di una sua riflessione autocritica è chiedersi perché le forze politiche sono così distanti
Dalla società civile
Io dopo una
Valutazione d'insieme
E che desiderando le forze politiche
Una efficiente amministrazione una qualità di servizi migliore
Chiede ai partiti non di occupare gli spazi di potere
Ma di lavorare insieme a loro per vedere come queste cose possono essere introdotte all'interno del nostro sistema politico complessivo da qui le riforme istituzionali la riforma della pubblica amministrazione il rafforzamento
Dell'istituto regionale
C'è un
Una linea di continuità
Fra la constatazione che da Roma
Non si risolvono più i problemi del Paese
Ho solo da Roma non si risolvono più i problemi del Paese
è una forte esigenza di puntare
Sul rafforzamento dell'istituto regionale degli enti e degli enti locali questo era poi peraltro la concezione popolare
Di una forza politica noi del deriviamo
Dalle concezioni store sia né
E se vi volete pure essendoci una notevole differenza di cui qualche volta sarà bene discutere al nostro interno
L'ha una concezione di degasperiana della politica
Quindi radice da una parte e linea politica dall'altra
Sono in un rapporto sinallagmatico tale da rendere la Democrazia cristiana forte sia su quel versante sia sull'altro versante della scelta
Della della linea politica
Ecco io vorrei dire
A Baget Bozzo che
Sulla sua riflessione l'ultima
Quella
Di una esigenza della Democrazia Cristiana di essere all'altezza dei tempi
E di un rafforzamento del raccordo con le altre forze politiche in particolare con il Partito Socialista Italiano
Vorrei dire che io sono completamente d'accordo
Io non ho mai creduto neppure ai tempi in cui si discuteva al nostro interno della reversibilità o della irreversibilità delle formule io non credo alla eternità delle alleanze
So bene che sullo sfondo
C'è un'esigenza di chiarezza e poi la semplificazione delle forze politiche
Tanto auspicata porta inevitabilmente ad una diversità di comportamento anche di linea politica in termini di alleanze ma oggi oggi che cosa facciamo
Oggi lo sviluppiamo un rapporto
Sulla condizione del nostro Paese sulla condizione delle istituzioni sul funzionamento della pubblica amministrazione
E registriamo che al di là del desiderio c'è il dovere di fare qualcosa se non vogliamo essere travolti
Per questo rapporto col Partito Socialista Italiano era essenziale prima è essenziale oggi alla vigilia delle elezioni a mio avviso sarà essenziale anche domani
E a me non dà fastidio
Il documento di politica estera che crack che si sottoscrive insieme ad Occhetto o l'attenzione che Craxi
Anche recentemente ha dimostrato nei confronti di una
Di un processo
Di rigenerazione del Partito Democratico della Sinistra
C'è bisogno accerto c'è bisogno che a sinistra si dice Gelli la situazione si apra un confronto autentico sulla concezione della Democrazia sui sistemi politici
E su un fatto che a mio avviso tutti non vogliono ammettere che questa forza popolare non può essere secondo il loro desiderio una forza spostata a destra noi non saremo un partito conservatore
Non possiamo essere un partito conservatore se manteniamo da una parte la natura popolare del nostro partito e dall'altra
La nostra funzione nazionale certo le idee che da una parte la malavita o organizzata dall'altro sono due tentazioni terribili ai fini della conservazione di una unità politica al nostro interno ma dobbiamo lavorare in quella direzione
Beh
Se si semplifica
Ci si può anche confrontare
è il nostro riformismo
Non è una banalità
Storicamente ha avuto la sua incidenza nella evoluzione della nostra società il riformismo
Dei cattolici democratici e messo a confronto col riformismo del socialismo allargato comunque comunque allargato
E allora io
Vorrei dire proprio per chiudere che il Paese non ha bisogno tanto di declamazioni quotidiane
Per sapere se la malavita c'è o non c'è più a Milano meno a Palermo più a Palermo e meno a Milano
Il Paese sa che vive un momento di grande difficoltà e noi dobbiamo superare questa difficoltà affrontando i problemi così come sono
Per la loro drammaticità
Ma non tentando di fare d'ogni giorno
Un motivo di campagna elettorale
E come i polli di Renzo rimbeccato Tosi fra ministro e ministro il Paese non ha bisogno di sapere che un ministro è più bravo
A recitare rispetto ad un altro non ha bisogno semmai ha bisogno di sapere che un ministro è più competitivo dal punto di vista della resa rispetto ai bisogni
Della nostra comunità e quindi alla necessità di combattere
I fenomeni gravi che sono dinanzi
Che sono dinanzi al nord
Io chiudo
Ritenendo
Che noi ci dobbiamo preparare ecco D'Andrea
A questa nostra Assemblea nazionale
Sapendo quello che siamo stati quello che abbiamo fatto ma senza nessuna vanteria
E in politica non basta
Ricordare crediti semmai ricordare crediti dà anche fastidio
In politica è necessario creare condizioni di speranza cioè la speranza di sapersi muovere in direzione dei problemi del Paese e delle esigenze quindi della comunità
Noi sappiamo di recitare un ruolo a livello interno e a livello internazionale
Questo nostro autorevole e prestigioso inserimento al livello internazionale non deve significare che tutti i problemi come d'incanto si risolvono e li risolve questa o quella finanziaria abbiamo bisogno di riflettere anche su questo di sapere che le difficoltà si superano se coinvolgiamo l'intera comunità nazionale dicendo
La verità pane al pane e vino al vino le difficoltà che ci sono dal dinanzi sono tante e tali che impongono dei sacrifici sacrifici che possono essere fatte in un bar vicino che debbono essere fatti
Da parte di tutti i Comuni solo così noi possiamo rinvigorire l'azione della Democrazia Cristiana e dare un nostro contributo in direzione della stabilità dell'attuale governo dei futuri governi grazie
Ringraziamo Nicola Mancino che si è soffermato come avete visto soprattutto sul versante dei problemi politico istituzionale
Riproponendo alcune questioni che
Dimostrano come sia necessario discutere pur in presenza di una continuità della linea della democrazia cristiana anche rispetto ai fatti nuovi ai condizionamenti nuovi alle condizioni nuove che sono di fronte ai nostri occhi
Mancino sul finire a posto una questione importanti
La politica deve saper suscitare speranza
Quindi si riapre direi versante del rapporto tra politica e valori
Io chiederei a Rosi Bindi
Anche nella sua qualità di persona anche nella vita politico istituzionale della democrazia cristiana porta un'esperienza associativa
Di primo ordine dal mondo cattolico vorrei ricordare che Rosi Bindi prima di essere europarlamentare era vicepresidente
Dell'azione cattolica
Secondo lei come il patrimonio storico e l'ideale della Democrazia Cristiana
Aggiornato e riproposto può offrire delle ragioni di speranza alla politica nella fase del dopo comunismo
Il partire
Ricordando il titolo di questa nostra tavola rotonda il percorso ideale politico dei cattolici democratici un patrimonio per la DC di domani
E vorrei cominciare con il domandarmi se oggi ha ancora senso usare questa espressione i cattolici democratici
Non evidentemente in senso polemico di contrapposizione ma nel senso che ci sta a cuore in questa nostra ricerca e quindi in senso più propriamente progettuali
Perché credo che nessuno di noi dimentica che dietro questa espressione in un certo senso si nasconde
Il travaglio della coscienza cristiana nei confronti della modernità e in maniera particolare nei confronti della democrazia
I cattolici democratici storicamente sono identificabili in quelle biografie in quei movimenti in quelle storie in quelle scelte
Che possono essere ricondotte alla ad una espressione la riconciliazione tra il cristianesimo e le sfide della modernità
E credo che
Basterà fare riferimento a dal punto di vista ideale e e di riflessione al cammino della dottrina sociale della Chiesa e alle molteplici esperienze che intorno a questa hanno trovato conferma che sono una in contrapposizione questa storia a quella di un cattolicesimo che ha faticato a riconciliarsi con le sfide in particolare della democrazia
Che senso ha oggi usare ancora questa espressione quando di fatto credo che possiamo con molta serenità affermare che i cristiani in questo Paese non solo si sono riconciliati con la democrazia ma sono stati i costruttori dello Stato democratico
Io credo che abbia ancora senso perché il problema oggi non è chi sta dalla parte della democrazia
Stiamo dare
A questa scelta fondamentale dell'impegno politico dei cattolici nel nostro Paese in tutto il
Io credo che allora ha senso porsi la domanda si può ancora usare questa espressione ed ha soprattutto senso tentare di dare una risposta
I cattolici democratici oggi sono coloro che faticano per ridare senso e significato
Speranza alla politica e alla democrazia
E per capire quali come dire quale sfide oggi ci troviamo di fronte e che possono essere estremamente importanti per il futuro del nostro partito io vorrei ripartire
Da tre contenuti che con le quali la coscienza dei cristiani si è
Misurata e da subito questo travaglio
Primo
La coscienza cristiana si è trovata in difficoltà di fronte alla nascita della democrazia
Perché in fondo questa è caratterizzata da quella che noi oggi chiamiamo la democrazia come forma
Cioè dall'accettazione
Che nella societaria conflitto
E questo conflitto è in un certo senso ineliminabile
E che il compito della politica è proprio quello di stabilire le regole
Perché attraverso non la lotta e la violenza ma attraverso il libero consenso noi insieme diamo al potere una forma che è capace di rispettare la complessità e il mutare del vivere associato questo scontrava con una visione organica
Del cristianesimo conservatore dove nella società ogni ogni forma ogni espressione al suo posto e dove il potere il sovrano sono intoccabili perché l'Autorità dipende da Dio
Ed è stato un travaglio per i cristiani accettare che la democrazia fosse innanzitutto forma regole ricerca
Pacifica del consenso
E quindi dobbiamo credo interrogarci oggi ancora senso questa domanda
La seconda sfida ci viene da un altro contenuto con il quale la coscienza cristiana subito non pochi travagli
La separazione tra morale e politica
Potremmo dire usando l'espressione della Centesimus Annus e tra de Rita e democrazia
Tra valori e democrazia
Perché in fondo l'idea democratica che nasce in un contesto non propriamente cristiano
Si fonda
Sulla ricerca del bene comune cioè del vivere bene insieme
Non affidato a un bagaglio ad un contenuto stabilito una volta per sempre ma in fondo a una regola delle maggioranze che stabiliscono che cosa è bene che cosa è male
E lo traducono in maniera molto pragmatica
In leggi che poi determinano la vita della convivenza
E in un certo senso il problema del rapporto della dei cristiani con la democrazia come giustizia
Cioè come capacità non solo di stabilire le regole ma di scegliere anche quei valori che consentono la realizzazione piena e totale della dignità della persona umana
L'altro contenuto l'altra sfida ci viene dalla difficoltà della coscienza cristiana
Di misurarsi con un altro rapporto della modernità e della democrazia chiede in un certo senso nella società liberale prima il rapporto tra ricchezza personale felicità e più tardi nello stato sociale tra benessere e felicità
è in fondo difficile per la coscienza cristiana accettare che siano in un certo senso i beni materiali come obiettivo di un'azione collettiva e di un servizio pubblico
La politica e la democrazia come solidarietà
Ecco io credo che intorno a queste tre sfide oggi abbia ancora senso parlare di cattolici democratici domandarci che risposta intendiamo dare e qual è la prospettiva che queste offrono al nostro partito
Tenendo conto di un fatto e io in questo mi associo all'orgoglio che questa mattina è stato da tutti manifestato dell'appartenere a questa storia
Che uno delle grandi meriti di questo partito in questo Paese è stato quello di avere strappato come dire a una sorta di egemonia elitaria la la riconciliazione della coscienza cristiana con la democrazia averne fatto in senso più autentico una dimensione popolare non soltanto del cattolicesimo ma di tutto il paese di tutte le sue componenti
Il grande merito della vicina in fondo è stato questo di avere
Fatto camminare il popolo di questo Paese
Intorno ai capisaldi della democrazia come forma come giustizia e come solidarietà
E come tali quindi stanno voi
Accogliere oggi queste sfide
Allora mi pare che il nostro partito
Debba innanzitutto in questo momento misurarsi con la democrazia
Come forma come regole
In questo senso io credo che
Sia molto attuale che ci chiamiamo Democrazia Cristiana
Perché noi stiamo
Attraversando un periodo storico nel quale come già Mancino mi sembrava prima dicesse
è assolutamente indispensabile che ritroviamo le regole nuove della convivenza civile
Perché
Il fondamento in fondo della democrazia sta né la capacità di dare alla politica il primato giusto che le compete nella vita
Di una società e quindi di fornire alla politica quegli strumenti adeguati
Che gli consentono di regolare la complessità il cambiamento nel quale noi oggi stiamo vivendo
Io uscito due sfide in maniera particolarissima che oggi intaccano le regole che ci siamo dati
Non solo come partito ma anche che siamo riusciti a dare alla convivenza civile di questo passo di questo Paese
La complessità di alcuni aspetti della vita comune la soprattutto direi la sfida che viene dalla ricerca scientifica e tecnologica nei confronti della quale io credo che la politica sia profondamente disarmata
E in difficoltà nel porre regole autorevoli perché capaci al tempo stesso di rispettare
Le regole proprie della scienza della tecnologia ma di orientarle però al tempo stesso verso il
Do una una giusta convivenza e la dimensione internazionale
In fondo le regole democratiche che noi possediamo oggi sia come partito che come convivenza nazionale
Non sono ad a adeguate alla interdipendenza globale nella quale il mondo è
Non tanto improvvisamente ma sicuramente radicalmente entrato in quest'ultima fase
La politica di cui noi disponiamo le regole di cui noi disponiamo sono di fatto regole legate allo Stato nazionale e all'organizzazione nazionale della politica nei confronti della convivenza civile
Ma ci sarebbe quindi da da pensare alla democrazia come ricerca di regole e quindi come forma di circa
Pacifica del consenso a tutto oggi il problema della rappresentanza
Per esempio qui va a mio avviso collocato il problema delle donne non in altra o o semplicemente in in altro tipo di di polemica e di dibattiti è di fatto
La sfida della democrazia come forma
Ma c'è l'altra grande
L'altra grande contenuto con il quale la coscienza cristiana si è misurata che è appunto il rapporto
Tra morale e politica tra valori e politica tra verità e politica
Ecco a me pare che
La riconciliazione della coscienza cristiana con
La rottura in fondo della politica moderni
Con la morale con la religione sia in sostanza servita attraverso il concetto dell'ispirazione cristiana
A ristabilire il corretto rapporto tra
Valori morale e laicità della politica
Il grande servizio che il cattolicesimo democratico ha dato alla politica era stato appunto
Tutto contenuto in quella affermazione del primato della verità
E del primato di un'unica verità dalla quale poi discende il senso autentico di tutte le cose e quindi la ricerca del guarda degli contenuti e degli strumenti propri di ciascuna dimensione della nostra vita
Nel primato del Signore potremmo dire noi siamo anche in grado di ridare il posto adeguato a tutte le cose quindi anche alla politica
Qui sta la la sfida autentica di questo nostro periodo storico cosiddetto poste ideologico
Sta in questa nostra capacità di rafforzare l'ispirazione cristiana
E quindi anche in questo senso l'attualità del nostro nome che con forza ci richiama il nostro patrimonio ideale di rafforzare l'ispirazione cristiana proprio per dare alla politica contenuti però
Io non credo
Che la Democrazia Cristiana
Perderà il consenso del mondo cattolico
Semplicemente perché è scomparso il nemico
Non è questo il rischio che corre la democrazia cristiana nei confronti del mondo cattolico
Il rischio che corre in questa fase è che dimenticare che da quando siamo nati ad oggi vi è uno spartiacque preciso che il Concilio Vaticano secondo
E che questo spartiacque ha sostanzialmente tra l'altro introdotto
Una pluralità di esperienze e di proposte all'interno del mondo cattolico
Molto esigenti o potremmo dire molto più esigenti nei confronti della politica di quando questo non avvenisse prima
Allora a me pare che il nostro rapporto con il mondo cattolico sempre meno sarà un rapporto di tipo nominalistico
Sempre più sarà misurato sui contenuti del nostro progetto sempre più si misurerà paradossalmente non sul fatto che siamo un partito a ispirazione cristiana ma sul fatto che dà l'ispirazione cristiana sappiamo trarre contenuti e regole giuste nel far politica
Perché questo è il punto fondamentale sul quale il mondo cattolico intende chiamare a verifica la Democrazia Cristiana
Allora a me pare che per re ristabilire il corretto rapporto tra verità e politica è indispensabile che la DC avverta
Che il suo futuro starà nella capacità di tradurre politicamente per esempio tutta la riflessione che ha profondamente maturata della dottrina sociale della Chiesa in questi anni
Io non credo che noi abbiamo fatto sufficiente fatica rigorosa ricerca per trovare gli strumenti politici che fossero in grado di tradurre i valori e le indicazioni contenute nel magistero sociale della Chiesa dal Concilio Vaticano secondo a tutti
Penso anche soltanto al tema della pace e all'imbarazzo della nostra coscienza no nel disobbedire al valore della pace ma nel non ha vere gli strumenti politici adeguati per difendere la pace con gli strumenti della pace
Ma credo anche che come dice la Centesimus Annus e la dottrina sociale della Chiesa un fatto di esperienza che si traduce nel vivo del mondo cattolico
Allora a me pare che questo rapporto non è dato una volta per tutte ma che deve rinnovarsi quotidianamente in un tessuto rinnovato dello stesso mondo cattolico il quale ha profondamente pluralista
E io credo che non serva un riferimento formale al mondo cattolico quando ci troviamo di fronte ad una ad associazioni
E a movimenti totalmente disinteressati della politica o associazioni a movimenti che assumono in sostanza un atteggiamento lobbistico e di difesa di parte del mondo cattolico
Quando ci troviamo di fronte a una maturità invece dello stesso mondo cattolico sia per quanto attiene alla democrazia come giustizia che come che come fu
Allora a me pare che spetti al nostro partito di confrontarsi
Secondo quella come dire quelle quella peculiarità propria della politica e che quindi spetta necessariamente al partito non dico di scegliere tra una parte e l'altra
Ma di scegliere sui contenuti e sul Progetto e intorno a questa di porsi anche come forza politica quasi io direi dire in senso educativo nei confronti della rapporto del mondo cattolico con la politica
Perché se volessimo trasporre la la frase
La ciascuna società la politica che si merita
Nel rapporto ciascun mondo cattolico ha impartito ispirazione cristiana che si merita
Io credo che noi potremmo rispondere che siccome la politica ha il dovere di essere migliore della società perché ha il dovere di guidare la società e di correggere le contraddizioni che sono presenti dentro la società
Anche il partito ispirazione cristiana il dovere di correggere le eventuali distorsioni che sono presenti all'interno di un mondo cattolico pluralista nel rapporto tra fede e politica tra valori e democrazia
Credo che su questa sfida sia indispensabile oggi misurare il nostro patrimonio storico
E l'ultima quella alla quale facevo riferimento che è la democrazia come solidarietà
Ecco a me pare che
La nostro volere a come dire fondare il nostro futuro sul patrimonio dei cattolici democratici
Ci porta io credo a
Saper recepire un'altra sfida che oggi è molto forte
E nei confronti della quale il nostro partito
Ha dimostrato nella sua storia
Di essere capace di riconciliare la coscienza cristiana con la democrazia
Ed io credo che una delle peculiarità della tradizione democratico cristiana sta
Nell'essere stata capace di governare gli interessi dei forti
Per tenere presente i bisogni dei deboli
In fondo questa è la forza dell'essere partito nazionale e deve essere stato un partito per la giustizia
Ora a me pare che il mondo di oggi con più forza domandi questo
Domandi
A un partito di ispirazione cristiana di saper governare non soltanto a livello nazionale ma soprattutto a livello mondiale
Gli interessi dei forti
A servizio dei bisogni dei dei buoni
E come tale mi sembra che allora la sfida contenuta nella Centesimus Annus sia pienamente da recepire
Laddove ci si domanda il fallimento del comunismo eh
La vittoria del capitalismo
E la risposta del numero quarantadue è una risposta che io credo abbia già tracciato in passato il nostro programma ma che dovrà tracciarlo ancora più forza e più più forte nel futuro
Sette il capitalismo intendiamo un libero mercato e un'economia libera inserita all'interno di un quadro giuridico finalizzata alla Lizza azione piena della libertà e della giustizia allora sì ma siete il capitalismo intendiamo l'applicazione indiscriminata delle regole del profitto senza tener presenti i criteri fondamentali della giustizia allora no
Ecco io credo che il futuro del nostro partito si collochi in questa capacità attraverso il principio della solidarietà di saper coniugare ricchezza sviluppo con autentica giustizia oserei quasi dire che il futuro sta nella nostra capacità di risolvere il rapporto nord-sud
Non solo nel nostro Paese ma nel mondo intero e di assumerlo oserei quasi dire come radicale fondamento di tutta la nostra ricerca per il futuro
Evitando come tale direi di entrare in quella logica della trappola degli schieramenti noi non siamo un partito come veniva detto precedentemente destinato a diventare conservatore semplicemente perché è venuto meno il nemico io credo che proprio perché è venuto meno il nemico noi finalmente possiamo esprimere appieno la positività del nostro progetto
Chi è contenuta in quella tradizione dei cattolici democratici e che ci vuole i primi difensori
E oserei dire i i primi a dare la risposta fondamentali a quegli interrogativi di giustizia e di libertà autentica che il crollo del comunismo ha lasciato in maniera più drammatica totalmente totalmente insoddisfatto
E allora se dovessi con una fase conclusiva
Direi quale sarà il nostro cammino verso la conferenza organizzativa io direi quali scelte dobbiamo operare per diventare ciò che siamo
Perché in fondo questa poiché il vero significato della tradizione e questo è potremmo dire il vero modo di essere riconciliati con la modernità del nostro tempo
Ringraziamo Rosi Bindi per
La ricchezza di questo il suo contributo ascoltando la riflessione che ha sviluppato molto articolata
A me veniva subito di pensare lo ricordo a Forlani
Al clima diverso e al giudizio diverso che avevamo all'epoca dell'Assemblea nazionale di Roma su questi temi l'intervento di Rosi Bindi segna proprio questi dieci anni di distanza dal mille novecento ottantuno
E ripropone lo faccio anche per dare uno spunto al presidente Gava
Almeno tre questioni fondamentali alle quali la classe dirigente della Democrazia cristiana deve saper dare una risposta
La prima come riuscire in una fase qual è questa che ne abbiamo davanti
A fare in modo che si sprigiona i tutto il potenziale progettuale e positivo della democrazia cristiana ora che siamo meno
Direi vincolati o condizionati da ragioni difensive della nostra democrazia certo permangono per i pericoli e le insidie nuove che ci sono perché abbiamo trattato prima ma non è più una preoccupazione fondamentale oggi abbiamo invece una preoccupazione propositiva positive
Secondo come è possibile fare in modo che in questa condizione
Questo partito continui ad essere il partito della solidarietà
Cioè il partito che ha saputo essere popolare e non populista proprio perché è stato capace di governare gli interessi forti facendo in modo che essi potessero essere messi al servizio anche alla causa degli interessi deboli di quelli che fanno
Fatica ad imporsi e ad auto rappresentanza
E terzo potremmo dire che cosa possiamo fare
Creare all'interno del partito e nel sistema politico
Regole
Esaltando la qualità della politica come servizio facciano mettano in moto una possibilità di far politica da cristiani con stile cristiano senza che questo sia una ragione di debolezza nel confronto con gli altri partiti e nel confronto interno dell'attrice
Qualche risposta dal Presidente
Cercherò di dire qualcosa dopo gli interventi in particolare l'ultimo intervento
Ci ha richiamato interventi autorevoli sono stati compiuti possibilmente di dire qualche cosa integrando tutti gli impianti condivido ciò che è stato detto dai nostri
Diciamo interventori potrei dire compresso Baget Bozzo
Perché
Ha volato così alto rispetto ai tipi che in questo volo non possiamo che essere concordi
Se dovessimo discendere un po'di più sulla politica molto probabilmente e troveremmo delle distinzioni
Ma
Mi pare di poter dire questi e mi pare di cogliere la lo spunto da ciò che ha detto Nicola Mancino da ciò che ha detto Bindi da ciò che hanno detto coloro i quali si sono posti il quesito
Dicendo che noi non avremmo più funzione importante nel nostro Paese
Perché è cessato il comunismo quindi non abbiamo più il nemico
Come normalmente seppero vivere ciascuno di noi dovessi avere per forza i temi
Se per vivere da cristiani noi dovessimo per forza avere un nemico
Mentre noi siamo educati ad a vere un contraddittore ad avere una persona con la quale discutere ad a vere persone che hanno una
Diversa opinione danno
Ma si dice la DC è finita per perché e poi mi consentite che io diciamo dopo
Giustamente tanti a richiami faccia un richiamo più direttamente alla responsabilità di carattere politico è alla politica che noi svolgiamo
E tanto più dinanzi al segretario del partito che ringrazio vivamente per essere presente da questa mattina così metto il mezzo il pezzo il mezzo hanno
E da voi
Serra Imbonati secondo questi che vogliono fare la storia
Dicendo chiacchiere
Che non conoscendone anche quella dei nostri giorni non quella del nostro passato del nostro ieri
Noi saremmo nati per combattere il Comune
Ecco questa è una prima affermazione gratuita
E se mi consentite non venga
Da un punto di vista storico
Il movimento dei cattolici democratici nel nostro Paese è sorto per combattere il Comune
Quando noi sappiamo che la prima esperienza che i cattolici hanno fatto del nostro Paese quando vi era ancora era ancora vigente il non expedit
Fu fatto intorno e negli enti locali e fu questa la prima esperienza del fondatore del nostro partito Luigi Stucchi
E quando il suo primo significativo discorso
Che dava indicazione della nascita del nuovo movimento dei cattolici democratici risale al mille novecento cc
E quando l'origine del nostro movimento politico risale alla fine dell'ottocento e i primi del Novecento
E quando il comunismo è nato in Italia tre anni dopo la nascita ufficiale del Partito popolare
Cioè è nato nel mille novecentoventuno con il distacco dal movimento dal Partito socialista
E quando nella storia del PRA il fascismo
Before già il tentativo e qui poi parlerò per un momento dell'alleanza su cui giustamente si sono sosterrà fermati fermati in modo particolare Baget Bozzo e Nicola Mancino
Quando noi
Quando Gian Luigi Sturzo voleva fare l'alleanza con i socialisti priva del fascino
Per cercare di evitare e di sconfiggere il fascismo che comincia a mandare e quando questo se non vado errato adesso sto facendo un ricordo ma credo che sia quello quando illa lascia in vita
Del socialismo non diede una risposta positiva a questa intesa
Perché mi pare che prevalse forse del gruppo parlamentare se ricordo bene prevalse l'ala che allora veniva definita bassi Ballista e non fu possibile questa ittico
E poi abbiamo avuto tutto quello che abbiamo avuto successivamente
Poi siamo nati
E diciamocelo con chiarezza questo lo voglio ricordare perché voi ci state i comunisti di oggi quelli che parlano degli di i giovani anche del partito comunista che non conoscono neanche la storia del vecchio partito comunista
Tant'è vero che vogliono cancellare la loro storia eh va bene la cancellino pure se ritengono io credo che la storia di nessuno può essere cancellato
Quando movimento politico ha vissuto per settant'anni in una parte così si cospicua del mondo il cancellarlo dalla storia
E si può abbattere un monumento si può fare quello che si vuole ma il cancellare dalla storia settant'anni di vita non è possibile
Però se loro vogliono cancellare e non ne vogliono parlare non credo che dobbiamo essere noi addetti incitarli ha parlato ebbene noi nella lotta di resistenza e anche nella lotta al fascismo
Abbiamo finito per fare qui svolge era è un'esperienza insieme
Tant'è vero che siamo nati dalla Resistenza cori partitici alle liste
In cui tra l'altro
Quando è caduto il comunismo quando è caduto il fascismo
Nessuno ha preteso di dichiararsi immediatamente antifascista anche se pure a loro ha capito come capitani in quei Paesi che in Italia non si trovava più fascista
Mi ricordo che dopo la fine del fascismo erano diventati tutti quanti antifascisti
Che però noi avevamo una presenza dei cattolici democratici
Che era rappresentata da coloro i quali erano stati educati al popolarismo cioè a un partito popolare nazionale democratico già allora lo ha ricordato David aria che ringrazio
Che hanno potuto costituire e rappresentare i primi momenti per la costruzione della democrazia nel nostro Paese per la ricostruzione in maniera completamente diversa da quella che era stata prima priva del fascino
E abbiamo fatto la Costituente
All'assemblea costituente se non vado errato noi prendemmo circa il trentasette per cento dei voti
Il Partito Socialista presenta circa il ventuno per cento dei voti e fu secondo partito
Quindi che oggi aspiri a diventare il secondo partito
Significa finalmente che i socialisti ritornano nelle condizioni in cui erano nel mille novecentoquarantasei e noi glielo auguriamo col sentimento
Perché le cose in Italia le cose in Italia sono cambiate
Perché dopo quel risultato con una differenza di circa l'un per cento da una parte del Partito Comunista rispetto al Partito socialista Defoe l'errore per cui non da quarant'anni come stiamo facendo noi
Ma dal cinquantasei come stanno facendo i socialisti hanno cominciato a seguire perché sarò sarebbero accusati come noi da quarant'anni
Di stare facendo quello che stiamo facendo che abbiamo fatto contro il comunismo non vorrei che aver consentito tutto questo tipo di liberazione del nostro Paese perché ho visto che voi ci invitate a parlare del nostro patrimonio ma va be dispiacerà
Vivi spiacerà agli altri ai comunisti in particolare noi del nostro patrimonio possiamo parlare anche se abbiamo la consapevolezza che dirò perché dobbiamo essere capaci di indicare anche strade nuove e di seguire anche Strade Blu
E allora
Nel mille novecentocinquantasei abbiano avuto il fenomeno per cui noi siamo da quaranta con gli altri stiamo da circa trent'anni Zilli
Con alcuni con la Malfa ci siamo da prima perché qua ognuno diventa rinnovatore ognuno diventar rinnovatore e sembra che aspetti domani se ne sono andati da quattro cinque mesi dal governo del paese sembra che lo stato del governo del Paese da chissà quanti anni
E non vi siamo
Riusciamo
Non sono che non rispondono che non rispondono alla verità
E allora Point nelle elezioni del mille novecentoquarantasei che abbiamo costruito buona parte della Costituzione repubblicana insieme abbiano avuto anche delle differenziazioni la Costituzione allora
è stata approvata a larghissima maggioranza da parte del Parlamento abbiano avuto qualche piccola distinzione una l'abbiamo avuta con i socialisti sui Patti del laterano invece sulla quale hanno votato insieme a noi allora i comunisti
Mi fa piacere che oggi vi sia una dimostrazione una volontà contraria perché per un periodo onestamente il socialismo non essendo più un partito popolare quand'era ridotto al nove per cento
Basta dire andando di nuovo col quindici per cento e se ne andrà avanti diventerà un partito popolare e allora sarà meno anticlericale con il tempo nella misura in cui riusciva a divenire un partito popolare c'era troppo in troppa influenza
Nel partito al nove per cento della provenienza dal partito azionista del nostro Paese e allora vorrei che non dessero a noi le colpe
Di ciò con cui ci siamo dovuti misurare idea tanti anni poi abbiamo rotto e perché abbiamo perché abbiamo rotto nel mille novecentoquarantasei
E abbiamo rotto lo dici ama i giovani comunisti quelli di oggi oggi Soro PDS
Lo diciamo abbiamo rotto per le ragioni per cui hanno levato oggi
Il simbolo e fra non molto leveranno anche da sotto la Quercia la vecchia scritta Partito Comunista Italiano e la falce e martello
Non l'abbiamo fatto dove l'abbiamo fatto quaranta anni fa l'abbiamo fatto nel mille novecentoquarantasette mille novecentoquarantotto ma eravamo partiti insieme e ritenevamo di poterle svolgerle
Un'azione comune anche nel governo del paese questa è stata la partenza io posso ricordare ad esempio che quando noi fummo liberati nel Mezzogiorno tra due anni prima che del nord Italia
Noi
A Napoli venne costituita
Da mio padre e da Domenico Colasanto e da altri la unità sindacale che fu costituita nel Mezzogiorno a Napoli proprio il patto di unità sindacale fra le forze antifasciste che poi abbiamo dovuto rompere Polke anche il sindacato era divenuto la cinghia di trasmissione del partito comune
Adesso non c'è più non ci abbiamo impiegato quaranta
Eh no perché ci siamo riusciti dopo quarant'anni
Loro sono diventati la Forza Nuova del nostro Paese e noi dovremmo essere cacciati
Questo è il
Cioè poiché in quarant'anni di storia democratica abbiamo dimostrato quest'oggi io non mi preoccupo io dico una sola
E qui prendo spunto dal Gambia richiamo che ci ha fatto anche la Bindi lo stesso Baget Bozzo buona Bibi in particolare
Che noi l'abbiamo avuto un freno dal comunismo diciamocelo con chiarezza questa è un'altra cosa
Dicono che noi dobbiamo perdere i voti perché non lottiamo più comunisti a noi ci votano perché eravamo anticomunista B vogliamo ragionare un secondo
Ammettiamo che nel mille novecentoquarantotto questo è stato vero
Ma nel mille novecentoquarantotto abbiamo preso oltre il quarantotto per cento con la maggioranza assoluta dei poi tumulazione avvenuta gli uomini sono tutti grandi quindi De Gasperi oggi è grandissimo noi ci saremmo Daloui distaccato
Ma il italiani gli fecero perdere le elezioni in cinque anni dal mille novecentoquarantotto al mille novecentocinquantatré
Perché appena non più preoccupati quelli che non erano preoccupati del comunismo e quelli che videro la Democrazia Cristiana realizzare alcuni punti programmatici molto incisivi allora era importante ad esempio la riforma agraria
Si allontanarono e ci abbandonano perché aveva possiamo arrivata al trentatré per cento
Insomma io voglio fare un ragionamento
E lo vorrei dire ai democratici cristiani
Non ci preoccupiamo di questi noi quelli che ci votavano perché avevano paura del comunismo li abbiamo già persi da tempo quando siamo arrivati altra infatti tre per cento dei voti nel nostro paese
Non è vero non è vero che li dobbiamo ancora li dobbiamo ancora perde e ripeto già con De Gasperi si ebbe questa gara ossa in cinque anni modificazione
Ma io mi domando qua ognuno Barlow di uno dice che ha diritto ad essere il nostro Paese pluralista ma vi pare possibile che noi cattolici democratici bicolor continuo
A ritenere continuiamo a chiamarci così abbiamo ha realizzato
Ebbene
Da questo punto di vista possiamo ricordare come sono andate le cose e che cosa ha significato per noi il comunismo io mi ricordo
Che le cose di cui cominciamo e discutiamo ora sul piatto la prima cosa che facemmo noi ragazzi giovani all'ora fu lo studio della dottrina sociale cristiana
Noi non ci visura vogliamo bighe al comunismo per la lotta al comunismo solo alla difesa della libertà
Ma noi poiché loro ci presentavano allora nei primi anni il comunismo la ideologia comunista noi facemmo tutta una preparazione sui nostri ideali per contrapporci al comunismo
E che non sceglie ma amo per quale ragione
Che osteggia avevamo per quale ragione in maniera assoluta
Perché non riusciva conciliare la democrazia coraggiosa
Che ti cui la posizione e la libertà quella giusta
La posizione della democrazia cristiana
Adesso dal punto di vista
Dal punto di vista di quello che dobbiamo fare poiché il comunismo ha perso
Loro e noi siamo così bravi vedendo ognuno di noi si preoccupino e dico qualche Cossu bovini in più anche perché mi avete dato lo spunto con il tema Licci abiti che ci avete
Noi siamo nati insieme dalla Resistenza noi poi ci siamo divisi quando abbiamo dovuto difendere che vi debbo dire domina dico una battuta scherzosa ma quando sentiamo in questi giorni che finalmente c'è uno che confessa l'assassinio di don Pessina
Noi quando facevamo queste polemiche e le dicevamo noi o le dicevano i nostri avi
Indicandoci ciò che stava avvenendo in quelle zone noi venivamo indicati commette i falsari io mi ricordo e voi mi consentite lo faccio un ricordo
Lo faccio perché l'ho conosciuto perché l'ho visto perché operato insieme a Luca può se mi consentite anche per un dato personale
Siccome sono stato ministro delle Poste poi ministro degli interni e serba fu prima Ministro delle Poste io me lo ricordo e poi ministro dell'interno e veniva accusato di essere lui un violento io mi ricordo che non avevo diciott'anni ero dirigente della spesso del mio partito
Ci convocava il commissario di pubblica sicurezza del quarantotto
Per fare l'accordo per mettere i manifesti
E ogni giorno veniva fuori una ogni giorno ogni volta che c'era un morto
Una testa di Scelba che è stato sempre per lato
Sulla quale vi erano tante croci
E ogni morto che vi era per le violenze che allora si usavano nel nostro Paese e per la difesa della democrazia e della libertà che compiva il Governo ed il ministro dell'Interno
Si metteva una crocetta e si era trasformata la testa di Scelba in un cimitero nel quale venivano indicati oggi che vi debbo dire io su preoccupato che i comunisti le dicono troppe con ricco punisce
Oggi allora dicevano ai democratici cristiani
Per lo dico per i giovani dicevano ai democratici cristiani
Che erano i democratici cristiani soliti dire
Che i russi si mangiavano i bambini
A me mi è parso nelle ultime ore quando servito Occhetto scatenarsi così contro il comunismo Halleck su comunismo dell'Unione Sovietica che loro siano arrivati a disporre signori di gran lunga che noi non abbiamo mai usato
Ma di gran lunga anche a quelle di cui eravamo accusati dal comuni e allora vediamo che cosa dobbiamo fare la caduta
Del comunismo cioè della ideologia attenzione perché voi ci vuole calma
Perché
Il comunismo è una cosa quelli che sono stati comunisti è un'altra dice lo dicono in parecchie parti anche di quei Paesi perché perché da in Italia c'era l'antifascismo
Dopo settantadue anni di vita di un movimento è difficile che ci sia come era stato in Italia
L'antifascismo che era stato nella democrazia pre fascista che vi sia una maturazione democratica come vi era stata come figura vi fu nel nostro Paese
Io in alcuni momenti quando tutto cambiava diceva era lo stesso che noi avessimo dato compito al Gran Consiglio
Che aveva dichiarato
La sfiducia alla al Duce a Mussolini
E poi l'aveva la ressa noi avessimo dato l'incarico in Italia dire ricostituire la democrazia e la libertà del nostro Paese a quelli che avevano fatto il Gran Consiglio per venti anni
E che si erano ridotti a dire che Mussolini aveva torto soltanto quando stavamo nella conclusione perdendo la guerra quindi accetto dovuto voglio discutere discuto con i comunisti con i nuovi non c'hanno le responsabilità eccetera una sola cosa non l'accetto lo dico con fermezza e con chiarezza
Che loro vogliano insegnare a noi come si costruisce un sistema di libertà etica grazie
E allora
Acqua voglio prendere lo scudo mi pare buon avvio rapidamente sarei tentato ma non perché ce Mattarella che concluderà con la sua e poi ti posso farla battute sulla mente
E siccome ho sentito che Martelli se la piglia col ministro all'interno perché napoletana
Naturalmente io l'anno scorso non sono stato tra di voi era ancora ministro dell'interno perché non potevo venire quindi sono particolarmente lieto e ringrazio la Provvidenza
Mi fa essere
L'uomo il dopo
Ha detto che
Il ministro napoletane si parli di Napoli non ci parli altera e poi ha detto che se i ministri dell'Interno suo napoletani va va rifatto ma Bombolo rivoli Marte le ha fatto tanto per diventare palermitani si è presentato a Palermo a fare il capolista
Della democrazia
Molti
Giustamente
Il collega Sbardella parlando
I ad un convegno di giovani ER San Martino di Castrozza fece una battuta molto simpatica rispetto a questo problema siccome stavamo da un lato ci avevano messo Mancini mi no banda armata rapper lavoro del c'ero sono confusioni che non riesco ancora a fare nonostante che sia grazie l'abito Mattarella eravamo da un lato Mattarella io e lo voi
E ci avevano messi da un lato perché si discuteva nord-sud eccetera sardi buon Fracanzani che aveva organizzato con un bel numero di giovani e
Mattarella Abbate Mattarella dissi ad oggetto è duplice Mancini scelga
E ci sono io
Naturalmente io vi debbo dire che io rispetto a loro solo uno del Sud loro due per me sono due del nord perché eravamo lo invia Avellino Montanaro io di Napoli
Diciamo in certo modo di Napoli città e quindi disse rispetto al loro io sono e allora da questo punto di vista l'onorevole Martelli
Problemi della ministero dell'Interno o alcuni problemi dell'ordine pubblico di altro che dobbiamo comunque fare della lotta che dobbiamo fare insieme tutti quanti nel paese con una solidarietà
Di carattere nazionale che dobbiamo essere capaci di trovare come l'approvammo al momento della lotta al terrorismo
Perché dovrei dire che poiché da cinque sei anni ministro dalla giustizia socialista in Italia non vanno i problemi della giustizia lo dicono ogni momento loro lo dicono ogni momento no non siamo noi io dovrei dire che i problemi non vanno perché c'è un ministro socialista ecco smettiamola anche questo è un modo di sapere stare insieme
Di fare come diceva padre Bozzo un'alleanza che per l'amor del cielo deve essere secolare
Questo è naturale tanto più se il comunismo è caduto vorrei dire
Se il socialismo in Italia riesce a fare
Quello che il socialismo ha fatto negli altri paesi europei ma guardate che io
Non è che penso che questo non debba avvenire
Cioè che ad un certo momento in quella che è definita da Craxi la unità socialista si possa verificare nel nostro Paese
E che possa venire un giorno in cui dobbiamo essere noi che ci misuriamo i cattolici democratici con i socialisti che si sono intrigante
Ed essi misureremo l'unica cosa un favore che non vi potremo fare e quello di divenire lo il partito conservatore e vuol Partito progressista questo difficilmente
Potrete
Vede erano realizzato dalla Democrazia cristiana
Ma intanto camminiamo voi lavorate per fare l'unità socialista non può preoccupare qualcuno ha detto mi dispiace che fanno il documento insieme ai comunisti
Non è un problema perché poi pura Andreotti spesso faceva votare i documenti di politica estera dalla Partito Comunista quante volte abbiamo visto nuovi parlamentari del Partito Comunista finiva per votare la linea di politica di politica estera che noi svolgeva quindi io non mi sorprendo assolutamente di questi Céline riescono a portare
Sulla buona strada se riescono a fare l'unità socialista come dice trattarsi e guardate bene alle parole misurate le parole perché poi mi pare giusto pure io mi permetto di dire che è giusto
Se loro se ne sono andati per creare il Comune
E se il comunista è fallito
Tema porca miseria ritornino a casa loro ritornino a casa loro non è il problema e noi e noi e noi siamo in grado
Di saremo in grado di misurarci io mi auguro che noi contribuiremo lavoreremo lavoreremo insieme lavoreremo insieme anche all'ora per ora noi prepariamoci
Oggi il Partito comunista per noi è stato uno dei motivi che ha ritardato e concludo con questi che ha ritardato per alcuni aspetti la realizzazione della nostra politica non è che non hanno fatto niente
Ma insomma quando noi siamo nati all'attività politica noi siamo nati seguendo la idea regionalista
Noi dovevamo realizzare l'ordinamento regionale nel nostro Paese
Noi se poi abbiamo visto un freno rispetto alla realizzazione
Lasciamo stare che dicevano tutte quelle parole oggi dicono giustamente loro facevano la campagna con noi democratica per la realizzazione per la realizzazione per il regioni però era di un Paese democratico e tenete conto
Che in Italia per levarsi il simbolo Partito Comunista Italiano ci hanno impiegato più tempo dove per fare questo bisognava abbattere una dittatura è un regime violenti in Italia dove bisognava prendere solo atto del sistema di libertà questo è stato più difficile più complicata
Può voglio concludere solo con un'affermazione quando noi loro parlano adesso stanno facendo i documenti Assirm le dichiarazioni insieme
Appena diciamo una parola noi non ci stiamo allenando pure i comunisti
E quasi dobbiamo mezza dal Coni se il Partito comunista non c'è più non ci sia poi loro non lo voglio quindi io non sono mai disposto a corteggiare
Eccessivamente chi ritiene in questo momento di dover rinuncino a tutto quello che hanno detto in termini di orientamento particolare di orientamento diverso e arrivino nel rispetto che si deve a costruire noi non ci dobbiamo spaventare di questo
E noi dobbiamo fare e dobbiamo realizzare che mi è piaciuta soprattutto
La conclusione sul piano dei nostri sia noi oggi e concludo con questo cari amici
Abbiamo una posizione nella quale ci consente di cominciare anche noi ex novo
E dobbiamo essere in grado di farlo
Se il comunismo è finito
Comunismo come ideologia abbiamo chiuso una pagina una pagina purtroppo imponente drammatica della storia del nostro Paese e del mondo
E noi abbiamo avuto per provini da un punto di vista ideale la indicazione che ci è venuta
Dalla nostra ispirazione cristiana
Ecco io vorrei
Dire che noi oggi ci troviamo nelle stesse condizioni in cui ci trovammo nel mille novecentoquaranta freni mille novecentoquarantacinque quarantasei
Noi oggi ci troviamo in una situazione la quale ha fatto crollare gli equilibri crearono stati infondati
Che erano stati fondati sull'equilibrio della fo e sull'equilibrio delle forze
Noi oggi abbiamo avuto io concludo con un ricordo personale molto
Che ho sempre ha avuto nel mio animo
Io pensavo sempre
Che mio padre ha visto tra il regime
Il regime antifascisti
Il regime del fascismo è il regime nato dalla democrazia e grazie a Dio vi vede ancora
Nonostante i suoi novant'anni
E spesse volte dinanzi a quello che ci dicevano del comunismo io mi domandavo
Ma perché io le debbo vedere due
Non mi può capitare che individua tre
E la preoccupazione mia era come quella di tutti noi di realizzazione del comunismo anche nel nostro Paese
Non stiamo parlando di cose perché può soltanto bravi ma in fin dei conti Berlinguer le aveva portate al trentatré per cento con cento mila voti in più alle elezioni europee di dieci anni fa della stessa democrazia cristiana quindi non parliamo di cose
Di chi sa quanto tempo fanno di corsi di cose vicine
E io mi domandavo avvisasse nomi caldi da queste bene cari amici grazie a Dio mi è capitato di vedere
E della caduta del Comune
E quindi noi dobbiamo essere capaci urrà
Poiché non ci sono più questi equilibri gli equilibri di alta nel mondo
Poiché vice vi sono tanti aspetti la pace lo ha ricordato non voglio ripetermi con tanta intensità di argomentazione di sentimenti la Bindi
Io dico che noi dobbiamo essere capaci e ne abbiamo avuto già le indicazioni siamo i primi
Ma non perché sono indicazioni per
Per nulla perché noi riteniamo di dover lei a raccoglierle e di dover lei inverare nella nostra azione nella nostra azione politica da parte dell'insegnamento della Chiesa
Unità dei cattolici finiamola con quest'altra storia perché voi
Anche qui lo voglio dire non si può passare dagli attacchi visto che Martelli non ce l'ha solo con Scotti Bābur colpa ma perché è nato forse da quelle parti in alcuni momenti
Noi non dobbiamo
E poi passiamo invece al momento è giusto
Né noi siamo stati by educati
Ad essere il partito cattolico
Ma siamo stati sempre educati alla costruzione di un partito dei cattolici democratici
Io ad assumerci noi la responsabilità non confondendo mai
L'alto magistero della Chiesa con le scelte opinabili sul piano politico che noi abbiamo compiuto oggi siamo in grado di compiere con maggiore libertà non essendovi più questo pericolo immediato del comunismo e abbiamo il dovere di farlo
Io mi auguro Caro segretario del partito e cari amici che la conferenza organizzativa del nostro partito possano servire come è stato qui detto da quasi tutti i colleghi intervenuti anche a realizzare quella seconda parte dell'autoriforma dei partiti oltre che quella che noi abbiamo indicato nella riforma elettorale
E che abbiamo indicato nella riforma che valga dare una stabilità democratica ed una stabilità di governo nel nostro Paese mi auguro
Qui con questa maggiore libertà e con lo spirito
Di rinnovamento
E con lo spirito di riforma che stanno nascendo
In una India Rizzo di carattere unitario dal nostro partito noi si sappia con fermezza corresponsabilità e soprattutto con sede e con la volontà di aprire il cuore alla speranza
Della vita politica e dell'azione politica del nostro movimento soprattutto alle nuove generazioni del nostro Paese
Grazie anche ad Antonio Gava per l'ampiezza del suo contributo a questo dibattito
Che ora sarà concluso dal vice segretario Mattarella nel dargli la parola desidero anche io
Ringraziare il segretario politico e le tante autorevoli amiche i tanti autorevoli amici che insieme con
Che insieme con questa nutrita presenza hanno assiduamente seguito questi nostri lavori un po'lunghi ma io credo tanto tanto interessante la parola Mattarella
Prometto che per Luna chiuderemo
Anche questo pro accenno dire Andrea
Alla presenza femminile un un segno dell'innovazione della conferenza nazionale che fu che vogliono essere apportate
E diceva D'Andrea e finalmente
Aprendo questo dibattito che è stato credo davvero interessante possiamo esserne soddisfatti
Che oggi è in crisi una certa storiografia di maniera sulla democrazia cristiana
è in crisi quella che lo ha ricordato
Io credo a questa rischi sostituì essere un'altra o un'altra visione che oggi dobbiamo contrastare definendo la respingendo l'appunto e cioè una sorta di concezione o e tentazione se vogliamo elitaria della politica
Rispetto alla quale noi vent'intendiamo riaffermare il ruolo di un grande partito popolare qual è il nostro in quanto dobbiamo riaffermare il carattere popolare di cui ha bisogno la vita politica del nostro Paese
E questa analisi che scontiamo quest'oggi in questi giorni
Non è lo ha ricordato D'Andrea aprendo il dibattito frutto della fine del comunismo
Da tempo ipotizzato per una autonoma spontanea esigenza di riflettere su come interpretare oggi questo carattere popolare su come far vivere oggi un grande partito popolare che tale vorrà stare quale democrazia cristiana
è più d'uno a detto questa mattina l'han detto particolarmente Mancino agar
Come sia artificiosa
E in qualche misura addirittura grottesca la in questa sorta di identificazione di parabole parallele tra il partito comunista e la sua fine
E la democrazia cristiana
Qual è quasi che si trattasse
Nel veder la democrazia cristiana
Di una società che abbia conseguito un suo scopo sociale il suo fine sociale l'anticomunismo di cui la devo chiedere se Anna Riva indica come questa mattina un fatto ha fatto più duro il merito storico
è stata nella sua vita in questi due in questi decenni la conseguenza dei valori professata
E questo merito
Non viene rivendicato con orgoglio non si tratta appunto di orgoglio rivendicativo ma neppure si può chiedere la DC quanto ad do anche questo Chiuduno questa mattina di chiudere gli occhi e di non vedere anche alcune posizioni forzate che Sosa ventotto dalle cento nel dibattito politico ha fatto bene Andrea ricordare così le scelte alcune scelte della DC quella occidentale la dell'Europa che sono state le scelte in cui si è e non soltanto quelle incarnate realizzata inverata la l'anticomunismo della democrazia cristiana come frutto è conseguenza dei valori confessati da scelte europea lascia
Occidentale non sono state scelte di anticomunismo ma scelte conformi alla visione della democrazia cristiana e diconsi
Se ha scelte che andavano in direzione contrapposta allo schieramento comunista interno internazionali non
Non intendiamo credo almeno io vorrei dire non è che alcuno pretenda che ci si metta
La cenere sul capo ma che neppure si pensi di capovolgere posizioni e responsabilità storiche che sono assunte mantenute e professata nel corso del tempo così come è stato detto questa mattina
Come non potrei essere non può esser non potrà essere vista la democrazia cristiana come
Titolare di un ruolo conservatore della politica del nostro Paese ha fatto bene malfatte ricordare alcune scelte recenti e costare ti anche della democrazia cristiana il volontariato alla famiglia la tutela di posizioni deboli nella convivenza del nostro Paese ma il nostro compito questa mattina e nella Conferenza nazionale non sarà quello di dire che cosa non siamo stati occhio e ci sono i caratteri che non ci appartengono e neppure vorrei dire rivendicare le benemerenze passate che pure vanno ricordate e sottolineate sarà ed è anche stamattina quello di vedere impositivo qual è il ruolo che il nostro partito intende sviluppare innestando duro su quello sin qui mantenne sviluppato e realizzato in che senso per esempio
E attuale come qualcuno ha detto di una rinnovata attualità
Quella libera e volontaria come già giorni fa abbiamo detto qui unità politica dei cattolici che si colora di ulteriori elementi valori che sono quelli
Derby a fare
Mare il ruolo di un grande partito popolare di interpretare alcuni valori della convivenza di un rapporto tenti con quale poc'anzi ricordava Rosi Bindi con il mondo cattolico
Ieri un articolo Baget Bozzo un articolo che meriterebbe semmai una con la riflessione a parte che non posso introdurre alla fine in questo dibattito parlava ricordando
Do l'enciclica Centesimus annus
Del fatto che in questa come giorni fa dicevamo in questa sala il blocco Varazzani Fanfani che la chiesa non ha modelli da proporre è vero però le in CDA contiene un'elaborazione culturale ed è poi a chi ha responsabilità nella politica il compito di tradurla in scelte visioni di iniziative politiche
Ed è questo quello che noi intendiamo fare quello che sappiamo esser difficile me che intendiamo per la nostra parte senza presunzioni e possibilità ma sapendo che la nostra storia e non solo il nostro radicamento ci chiama soprattutto a questo intendiamo fare si tratta
Però e vorrei in questo ambito di indicazioni che vorremmo tradurre nelle scelte politiche di sottolineare a me sembra
Punto fondamentale più che
è il merito della ricostruzione più che il merito delle scelte occidentali
Quello che vorrei richiamare e quanto Rosi Bindi ha poc'anzi sottolineato come primo punto
Quello dei kata rapporto tra cattolici e democrazia che il proprio cuore prima la democrazia cristiana poi Sturzo De Gasperi hanno interpretato e tradotto nella realtà politica del nostro Paese una serie di
Definizioni potrebbero essere indicate né per la successione il progresso
Sto e la progressione di questa interpretazione del rapporto con la democrazia LAM
Gli amento di questa la partecipazione e il coinvolgimento il protagonismo
Io credo che questo sia il merito principale della democrazia cristiana e quello su cui oggi va in va inserita da parte sua la riflessione sulla sua iniziativa oggi e in avvenire e cioè
Questo avere fatto cresce
Fatto irrobustire crescere la democrazia nel nostro Paese con tutte le difficoltà e anche con tutte le carenze tira via è stato dato da registrare l'ampliamento e cioè
Fiona intorno alle istituzioni con i processi che tutti ricordiamo fra democrazia cristiana assecondato e guidato nel nostro Paese a che seconda due favorendo l'inserimento di gran di forze politiche concorrenziali a se stessa nella pienezza del protagonismo istituzionale nel nostro Paese
La letame le occasioni ci attive di partecipazione stilistico malate sviluppate nella vita del nostro Paese il coinvolgimento crescente che con alcune norme anche recenti è stato realizzato ma adesso l'esigenza da interpretare della accresciuta volontà di protagonismo della gente del nostro Paese questo è quello su cui vorrei sottolineare chiamarla tensione e sottolineare ampia me sembra
Essere il centro dell'impegno di un grande partito popolare c'è stato in questi decenni
Un processo di grande crescita democratica del nostro Paese una gran de capacità e volontà di Contardi più della gente del nostro Paese questo provvedo process sto di crescita e frutto di decenni democrazia è un successo della politica del nostro Paese anche questo va richiamato tra le carenze e le cose che possono essere richiamata in termini critici questo successe so che ha prodotto questa crescita di consapevolezza di volontà di contare di protagonismo di tutte le singole persone donne e uomini del nostro Paese ora questo mette approva mette in crisi alcuni meccanismi istituzionali alcune modalità di vita politica e questo adeguamento è quello cui oggi se anche a me
Qua devo vento politico a questa cresciuta condiziona democratica nel tessuto civile del nostro Paese un adeguamento politico che sia nei partiti si è istituzionale che va realizzato
Il che significa a me sembra che si possa in questo in questo rapporto da dover definire in maniera adeguata a questa crescita tra istituzioni e cittadini che va identificata la frontiera dell'impegno politico del dibattito politico del nostro Paese oggi
Più qua degli schieramenti chi non si ricorda quante discussioni dibattiti sugli equilibri più avanzati e quanto si realizzassero tutto sugli schieramenti il confronto nel nostro Paese non è più questo il punto di confronto e questo spiega e manifesta quanto sia vecchia oggi la posizione ancora oggi espresse sa dal PDS in questi giorni per esempio da Di Donato giorni fa oggi addirittura
Dichiarava una
Una che
Ed è ragione alla Confindustria e se pre cioè una ricerca di schieramenti che vien fatta
La frontiera vera a me sembra e quella del rapporto nuovo tra cittadini e istituzioni che va interpretato secolo di questa crescita che c'è stato la chiamo frontiera perché è difficile
E qui richiamo quanto riceva Baget Bozzo avvocati e difficile perché e più difficile
Ma è e questa la scommessa con cui misurare sì tenere unito e solidale un paese con spacchi sì di movimento e libertà libertà di autonoma interpretazione che si individua le quale oggi presenta il nostro Paese questo è il terreno su cui ci misuriamo con le leghe con i localismi per esempio un terreno in cui la libertà cresciuta grazie a Dio di interfaccia individuale aumenta i rischi ma rende più impegnativo e di conseguenza più doverosa l'approfondimento
Sto del senso dell'impegno politico ed azione politica delle foto i partiti del nostro Paese questo è il credo il centro della
Del del dibattito politico oggi di quel della riflessione che deve compiere la democrazia cristiana per la sua parte e gli altri tra loro parte vuol dire che per noi dovrebbe essere ed è più naturale perché questa sottolineatura delle ruolo protagonista della Società rispetto le istituzioni e nella nostra cultura dello Stato a lezione ed è quello che ne abbiamo inserito nella Carta costituzionale questo rapporto quella sottolineatura di rapporto a vanta aggio della società rispetto alle strutture pubbliche del nostro Paese è questo spiega perché ci stiamo avendo in questi per in questo periodo in questi mesi dalle con volontari nato a quella sugli enti locali a quella supplemento amministrativo in meccanismi ancora insufficienti che con disegnino un dopo diverse so più compiuto e maturo status di cittadinanza nel nostro Paese ma per far questo occorre un partito capace e adeguato e questo richiama l'asse il secondo punto che Rosi Bindi indicava nel suo intervento voterà Porto tra valori verità democrazia e questo è il punto centrale che costerà riflessione della conferenza nazionale e si prostituisce riflessione dell'incontro che faremo oggi pomeriggio in questo itinerario
E viene
Ma