La Commissione Europea sulla Turchia e sulla Brexit: dichiarazioni di Brando Benifei

Serie siriani Tessa oggi in plenaria ha ribadito la posizione della commissione europea franare immediatamente in conflitto nel nord est della Siria voi cosa pensa
Ma noi pensiamo che i governi europei debbano fare di più nel senso che come Parlamento domani con una mozione congiunta che ha aggiunto una sua forma definitiva prendiamo una posizione molto netta noi chiediamo sanzioni economiche chiediamo che venga riconvocato il Consiglio di sicurezza dell'ONU per a riprendere una discussione su quanto sta accadendo egli garantire una zona di sicurezza con il coinvolgimento delle Nazioni Unite non soltanto ciò che stiamo vedendo e che ovviamente non dà garanzie adeguate anche alcuni che sono per noi una la la priorità quella di impedire che ci sia una cancellazione etnica nella zona
Al confine tra Turchia Siria insomma quello che si chiama Kurdistan diciamo in un con un termine che a me piace io ci sono stato e credo che sia una realtà che esiste perché il pool di non no non hanno uno Stato ma sono si sentono una nazione quindi credo che sia stato importante che il Parlamento europeo abbia preso posizioni nette su questo e come dicevo una mozione congiunta di di la maggioranza dei gruppi politici con parole chiare e anche collegate alle scelte sul Bilancio
Noi abbiamo approvato oggi un bilancio per il due mila venti che dice chiaramente che oltre a mettere in Frigerio si dice una grandissima parte delle risorse della pre adesione turca che sono ancora lì perché il processo
Non è ancora stato cancellato del tutto nonostante sia stato sospeso anche per richiesta
Del Parlamento inoltre si dice chiaramente da un emendamento proprio dei socialisti e democratici non abbiamo spinto devo dire anche come Partito Democratico perché fosse molto chiaro sostenuto che è stato approvato
Che pone come posizione del parlamento che nei negoziati sul bilancio che che dovevano essere fatti con il Consiglio nelle prossime nelle prossime settimane per i viaggi e il prossimo anno si possano ulteriormente ridurre rispetto alle proposte che fanno i governi le risorse per il lavoro con la Turchia che ancora c'è sia sul fronte migratorio
Ma anche su alcuni programmi che riguardano le col operazioni doganali le questioni fiscali per colpire in maniera ancora più dura il governo insomma abbiamo creato uno strumento perché il Parlamento sperando che i governi non abbiano troppa paura dei ricatti
Di Erbakan possa giocare un ruolo di possiamo dire di bastone e carota nel negoziato rispetto a ciò che interessa Erdoğan i soldi perché noi abbiamo già fatto in modo che le risorse fossero per il prossimo anno le indirizzate in larghissima parte quelle che sono
A parte della cooperazione e e Europa Turchia verso la società civile ma siamo pronti a fare ancora di più a è come ho detto gotica una risoluzione a sanzioni economiche che vadano a colpire gli interessi del Governo turco
Non vadano a colpire la popolazione in generale non vadano a colpire interessi di Erdogan così come
Siamo pronti come dicevo a rimettere in discussione ancora ulteriormente i fondi come posizione negoziale del Parlamento di fronte ai governi che come ho detto sono stati fino ad oggi molto più prudenti di noi molto più timidi e noi riteniamo invece che si e ci sia bisogno di un'assertività europea
Che non si è vista un po'per problemi istituzionali un po'anche però per mancanza di volontà politica a proposito di questo il governo italiano il ministro degli Esteri aveva annunciato rapidamente dei decreti ministeriali per bloccare le esportazioni di armi verso la Turchia questi decreti non sono ancora stati firmati sono passati ormai se non vado errato
Undici giorni da annuncio di Di Maio in questo senso
Come come reagisce il Partito Democratico che fa parte di questo tanto ma come è noto queste misure al nuovo più a che vedere con la Prost per il futuro che su che con l'oggi ma c'è bisogno che siano comunque realizzati urgentemente quindi mi sento di dire che bisogna accelerare farlo come è stato come è stato detto
Via
Mandare i migranti di uno
Io credo come ho detto che abbiamo abbastanza strumenti dal punto di vista di rapporti economici dei rapporti commerciali delle facilitazioni doganali della possibilità di mobilità dei cittadini e delle imprese turche oggi in Europa per poter porre grazie a questi strumenti che ci pongono diciamo con alcuni aspetti di forza nel nel dialogo terrà diciamo evitare di essere ricattati su un punto certamente di nostra fragilità cioè quella della possibilità di aprire chiaramente i confini per farci raggiungere in Europa da migranti che vorrei ricordare sono chiaramente ad altissima se non certa possibilità di essere ma i riconosciuti riconfermati come rifugiati in quanto provenienti dall'Assiria da zone di guerra credo che non possiamo pensare che sulla base di questo ricatto lasciamo fare alla Turchia quello che vuole perché non sono ingenuo nessuno di noi è ingenuo è chiaro che ci si relaziona soprattutto con un paese è un Governo come quello attuale turco sulla base di rapporti di forza io credo che l'Europa si sta unità se fa fronte comune a degli strumenti con cui pensare in un in un dialogo in una trattativa perché noi siamo ancora seppure una diciamo non certo un gigante dell'azione diplomatica internazionale e non è colpa secondo media nostra leadership politica ma da una di una in questo caso di una debolezza istituzionale lo stesso Juncker ha ricordato in quest'aula nel suo ultimo re discorso sullo Statuto l'unione e la necessità di superare l'unanimità
Nella scelta delle delle scelte di politica estera come oggi un freno un problema nel funzionamento e la politica estera europea nonostante questo siamo però invece ancora un gigante economico e siamo quindi in grado con questa nostra forza io credo di
E tenere testa ai rituali ricatti eventuali minacce tesi parte abbiamo anche sentito ma che credo dovrebbero essere affrontate con un po'più di dignità da parte dei del Consiglio chili dovrebbe avere un po'più di coraggio in Parlamento credo lo stia dimostrando
Capisco che ovvio siamo in posizioni diverse ma credo che i governi europei ad un'occasione per dire che non sono diciamo un club
Perennemente in confusione quando si tratta di avere a che fare con un vicinato con spesso movimenti è realtà e e strutture istituzionali autoritaria serve più determinazione noi vogliamo vogliamo quello
Proposto invece di Brecht lei è favorevole a
Concedere un'estensione e fino a quando fino al trentuno di gennaio
Come previsto dalla richiesta britannica anche se non è una richiesta delle quote di Boris Johnson
Io credo che su questo dobbiamo ancora aspettare qualche passaggio in quanto
Johnson è stato bocciato rispetto al suo calendario i per velocizzato diciamo ma ancora le discussioni sono in corso e lo sono anche all'interno di gruppi politici e quindi su questo onestamente non penso di poter oggi dare una risposta definitiva
Credo di poter dire invece questo sì che non si può immaginare un'uscita senza accordo e quindi qualunque rimaniamo su questa posizione quindi
Qualunque percorso deve prevedere la possibilità di arrivare a
Ad aprire l'accordo ratificato nelle con le procedure necessarie che richiedono anche un esame del Parlamento europeo che evidente domani è l'ultimo giorno della plenaria è abbastanza difficile che possa dare il consenso
Domani io ritengo abbastanza difficile che ciò possa accadere anche la settimana prossima quindi ne discutiamo ne stiamo discutendo questa è una plenaria che apparentemente vuota perché non c'è l'approvazione della nuova Commissione e me ne andai molto piena di discussioni
Dietro le quinte perché diciamo non decisive ma approfondite per capire come muoversi dispetto proprio questo scenario che è in movimento ogni ora ogni e ogni giorno
Grazie