Sono stati discussi i seguenti argomenti: Rassegna Stampa.
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Rubrica
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13:30 - Senato della Repubblica
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giornalista
Cari agli ascoltatori Buongiorno a stampa benvenuti a stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale oggi ventinove ottobre e ancora il voto in Umbria e i suoi riflessi sul il governo e sulle alleanze a dettare l'agenda dei quotidiani italiani
Ma parleremo anche di manovra e parleremo anche del riflessi dei riflessi su gente alla al blitz americano che ha acconsentito
La la la la morte che ha prodotto la morte del
Califfo del terrore Al Baghdadi
Parleremo anche della cerimonia d'addio di di saluto al e l'avvicendamento tra Mario Draghi e Christine Lagarde alla BCE
E poiché l'accordo raggiunto in sede europea o sul rinvio della Breaks Seat e infine della vittoria dei peronisti in Argentina di cui avevamo già anticipato qualcosa ieri questi i temi questo il sommario delle principali notizie presenti sui quotidiani italiani ma a farla da padrone e a ancora ovviamente
La la il voto in in Umbria e i suoi riflessi sulla sulle alleanze
E vediamo i titoli di principali quotidiani Dimaio basta alleanze con il Pd titola il Corriere della Sera tensioni nella maggioranza dopo la pesante sconfitta in Umbria Conte non generalizziamo intervista con il ministro
Di Maio il Corriere della Sera apre con questa con questo colloquio con Luigi Di Maio il leader leghista attacca il premier e Meloni Urbe inevitabili se vinciamo in Emilia Romagna
La Repubblica devo tenere i Cinquestelle lontani dalla sinistra il leader
Si smarca dal Pd Conte
Grillo e fico difendono l'alleanza di Battisti invece vuole rompere dopo il successo in Umbria San Fini fa già i piani per l'Emilia Romagna in vista del voto del due mila e venti la stampa Conte Di Maio è scontro sul Pd
Salvini scommette sulla strategia del pitone una raffica di successi regionali per far cadere il governo il giornale
Bye bye Giuseppe i flop giallorosso dopo il tracollo in Umbria il premier e stritolato tra una maggioranza che sta esplodendo e i suoi guai
Ancora il Messaggero Alleanza fallita il governo trema Di Maio dopo la sconfitta umbra patto con il Pd impraticabile
Movimento cinque Stelle quarto conti Minini minimizza l'attenzione sulla manovra Zingaretti basta strappi o conseguenze Salvini l'Emilia e poi Palazzo Chigi il mattino flotta Alleanza caos del Governo
Dopo il disastro in Umbria di Marzio avverte il patto con il PD è impraticabile
E poi ancora il tempo un compenso spesso il governo patisce la strada disfatta umbra Dimaio fallito l'esperimento con il PD la verità Bye Bye Giuseppe P.
Come esattamente come il giornale libero Conte zingare et similia poi ancora ci sono due quotidiani quello di Roberto Napoletano il quotidiano del sud che apre con un titolo ripartire dall'operazione verità il voto in Umbria e la lezione per il Governo c'è un editoriale del direttore Roberto Napoletano e da oggi in edicola anche il Riformista
Che diretto da Piero Sansonetti che apre
La sua prima pagina con un titolo che va un po'fuori o o in controtendenza Now naufragi se non c'è più Salvini inutile salvarli Ocean Viking abbandonata c'è un Pezzolla scritto da Piero Sansonetti che racconta l'odissea dell'Auchan vichinghe una nave di soccorso di Medici senza frontiere da undici giorni alla deriva
E poi ancora il manifesto non c'è partito il test elettorale dell'Umbria
Quattrocento mila votanti scuote il fragile equilibrio di governo e accende i riflettori sulle divisioni di Pd e Movimento cinque Stelle
Drammatica l'emorragia di voti pentastellati debole la resistenza del partito democratico e Salvini asso pigliatutto già far rotta sull'Emilia ancora
Il fatto quotidiano il triangolo dei tre separati in casa Umbria caput mundi c'è un editoriale di Marco Travaglio Purvis et Umbria che poi leggeremo insieme anche a quello
Di Claudio Cerasa sul foglio meglio marciare su Terni che su Roma bene quindi è il voto uno i suoi riflessi sul governo e sulla maggioranza che dettano l'agenda politica vediamo che cosa è successo soprattutto a partire dalle dichiarazioni di Luigi Di Maio
Nelle sulla sulla fine delle alleate l'esperimento delle alleanze con il Partito Democratico resa dei conti dopo la sconfitta il Movimento cinque Stelle chiude all'intesa col Pd
Scrive il Corriere della Sera pagina due in un articolo a firma di Marco Galluzzo voto in Umbria il bilancio del leader governo avanti però non è questa la soluzione per lavori
L'articolo di Alonso un possente pizza come una sorta di sommario quello che è accaduto ieri l'unico dato certo
E che è finita l'alleanza su base regionale fra il PD è il Movimento cinque Stelle scrive mai più dice Luigi Di Maio mentre Nicola Zingaretti difende comunque un risultato sopra il venti per cento rivendica la vocazione maggioritaria del partito
Giuseppe Conte invece cerca di tenere al riparo il governo siamo partiti da poco abbiamo bisogno di maggiore spirito di squadra più coesione per lui l'orizzonte resta quello del due mila ventitré
Cioè la scadenza naturale della legislatura quando nel due mila ventitré ci confronteremo con le elezioni verranno valutati
Verremo valutati per quello che abbiamo fatto queste le reazioni ufficiali oggi potrebbe essere convocato un vertice di maggioranza scrive
Galluzzo per una riflessione sul voto e per mettere a punto gli ultimi dettagli della legge di bilancio e Maretta però nel movimento Luigi Di Maio assicura che il governo non è a rischio ma definisce un esperimento che non ha funzionato l'alleanza locale con il PD e chiede un programma più dettagliato per il governo
Il Movimento cinque Stelle va meglio quando corre da solo conclude il ministro degli Esteri sul piano nazionale invece il Governo ha migliorato e innovato per durare altri tre anni
E e gli replica Licola Zingaretti è ovvio che occorre voltare pagina condivide Nicola Zingaretti ci vuole una nuova solidarietà nel governo l'alleanza senza solo ed esclusivamente se vive in questo comune sentire delle forze politiche ne fanno parte altrimenti la sua esistenza è inutile se Di Maio vuole andare avanti da solo con l'otto per cento auguri questo il il clima della maggioranza
Dopo il voto in Umbria il l'intervista di Luigi Di Maio però e abbastanza esplicita il capo Coppa del Movimento cinque Stelle
Considera chiusa
L'esperienza delle alleanze con il Pd la metà dei nostri elettori dice a Emanuele Buzzi che lo ha intervistato per il Corriere della Sera si era astenuta a causa della coalizione con il Pd quindi il tema cioè poi penso che serva grande umiltà nel ripartire dobbiamo azzerare le aspettative affrontare le regionali come le comunali con lo spirito di chi vuole dare un'opportunità ai cittadini di partecipare
Però non è un mistero che durante la formazione del governo io fossi abbastanza perplesso su questa alleanza
Ma l'approvazione del taglio dei parlamentari del carcere per i grandi evasori il decreto clima il decreto che stabilizza gli insegnanti precari
Mi convincono che se stiamo facendo cose per gli italiani giusto andare avanti sono del parere che si vince e si perde insieme e mai come in questo momento il movimento nelle sue varie parti e concorde
Sul restare al governo
Richiede Emanuele Buzzi ha comunicato Zingaretti la scelta di non ripetere l'esperimento un duro umbro
Andare da soli alle elezioni amministrative è sempre stata la posizione del Movimento cinque Stelle dice Di Maio siamo alternativi ai partiti non complementari quelli in Umbria è stato un esperimento non ha funzionato e punto si guarda avanti
E e Conte e su Conte con Giuseppe ci siamo sentiti e siamo tutti perfettamente consapevoli che serve una spinta maggiore dice Di Maio nelle risposte da dare al Paese
Anche sul tema migranti ma mi faccia dire non se ne può fare un tema elettorale guardiamoci in faccia esiste un problema si va risolto si non dobbiamo aver paura a dirlo non si può arrivare al paradosso che
Direi che l'Italia non può farsi carico di tutti i migranti che partono dalle coste
Del Nordafrica diventi motivo di vergogna bisogna fare la cosa giusta non quella che spaventa di meno non è possibile che la Viking per l'ennesima volta Sparky sempre e solo in Italia e come vi dicevo il caso della Viking invece
Da una
Punto di vista diametralmente opposto a quello di Luigi Di Maio e assunto dal direttore del nuovo giornale il Riformista che torna in edicola
Da questa mattina con un editoriale a sua firma Piero Sansonetti scrive adesso che al ministero dell'Interno non c'è più Matteo Salvini sembra che la sorte di naufraghi non interessi più a nessuno
Ma allora non era una semplice questione di polemica politica non è la convinzione morale o slancio umanitario voi capite che il sospetto legittimo da undici giorni
La Ocean Viking una grave di soccorso di medici senza frontiere e alla deriva tra Malta e Lampedusa con centoquattro persone a bordo
Tra i quali quarantuno ragazzini due neonati e due donne incinte non riesce a ottenere il permesso di sbarco in un porto italiano
I politici non si interessano della questione tanto veri giornalisti intellettuali tacciono e i magistrati che spesso si affrettavano inviare avvisi di garanzia al capo leghista ora stanno quieti questa la provocazione di
Sansonetti ma Di Maio ha risposto con chiarezza che la strategia sul tema delle migrazioni dei Cinque Stelle
Non è molto dissimile da quella della Lega lo dice lo fa capire
Chiaramente in questa intervista al Corriere della Sera in cui mette in discussione l'esperienza appena iniziata di alleanze regionali con il PD
Ovviamente
Quello che è accaduto ieri e raccontato meglio dai retroscena di quanto non accada
Nelle dichiarazioni ufficiali e il retroscena della Repubblica a pagina tre ci illumina sulle telefonate fra Conte che Luigi Di Maio ma soprattutto su quello che si agita all'interno del movimento dove
Grillo e lo stesso fico guardano preoccupati al risultato
Dell'Umbria che ha visto come sappiamo scendere il Movimento cinque Stelle all'otto per cento dei consensi una guerra spietata scrive Tommaso Ciriaco
Sulla Repubblica a pagina tre il suo retroscena e intitolato ma acconti DeVille fico stoppa hanno il capo non cambiare linea
Vediamo che cosa accade nel movimento secondo Tommaso Ciriaco una guerra Spiera Tata tra le macerie ecco come si consuma il movimento al centro del bersaglio Luigi Di Maio il capo politico chi per restare in sella dopo l'ennesimo tracollo
Ha preso in ostaggio il governo attirare le frecce tre tre pezzi da novanta come Beppe Grillo Giuseppe Conte e Roberto Fico
Non gli consentivano di far saltare l'alleanza con il Pd sostiene in queste ore in privato il comico che ha imposto la svolta verso idem
Crepuscolare parla ossessivamente di movimento biodegradabile si scaglia contro il carrierismo chi guida alcune scelte
Non possiamo solo esistere per perpetuare le poltrone quella dell'amico Luigi che però si mette di traverso non porterò il movimento a sinistra i flussi sono chiari devo tenerlo lontano da Zingaretti questo il pensiero
Di Di Maio
E altrimenti i nostri non ci votano scandisce il ministro degli esteri al telefono con Conte moriamo se ci schiacciamo sul Pd
L'assedio al leader e partito l'epicentro palazzo Madama dove un gruppo di senatori ragione in queste ore attorno a un documento che chiede a Di Maio di scegliere capo politico oppure ministro
Ma lo scontro è soprattutto al vertice tre contro uno per difendere il patto con i democratici sono ore drammatiche come la cronaca del giorno dopo il disastro lei nome sono passate da pochi minuti
Conte contatta Di Maio dall'auto che lo conduce alla Nuvola di Fuksas
Quanto accaduto in Umbria non deve replicarsi necessariamente a livello nazionale e il suo ragionamento
Decidi tu ma pensaci un attimo prima di mandare tutto all'aria con il Pd commette resti un errore storico gli dice Conte la replica del grillino condensa parole che il premier non dimenticherà
Io non posso parlare per quello di passare per quello di sinistra perdo voti a favore della Meloni lo capisci
Sotto traccia si muove anche Roberto Fico scrive Tommaso Ciriaco il terzo della tenaglia si confronta spesso con Conte
L'ha fatto anche alla vigilia del voto fissando una linea che trapela
Dopo il venti per cento delle urne guai sostiene affermare la costruzione dell'alleanza con il Pd questo il pensiero di fico ma l'ago della bilancia dice Repubblica
Resta Grillo i suoi silenzi e sui siti tweet Sibillini con venature apocalittiche le sue previsioni consegnate ai pochi parlamentari che riescono a raggiungerlo
Dovevamo Grilli Zarri il sistema invece il sistema ha normalizzato noi questo il pensiero del comico sulla carta e l'unico a poter sfiduciare Dimaio
Da capo politico scrive Tommaso Ciriaco sulla Repubblica nella pratica però provocherebbe la caduta del governo perché Di Maio lavora per essere l'ultimo punto di equilibrio possibile ha questo di certo mire il suo posizionamento
Dopo il risultato dai estinzione in Umbria l'operazione chiara stroncare l'alleanza con il Pd
Per scavalcare a destra i suoi detrattori
Tenere in ostaggio l'esecutivo permetterà pesce latte tacere l'ala sinistra delle dei Cinquestelle lo spiega anche Conte a leggere in controluce
I flussi che i nostri non ci votano
Se il CIPE i flussi dicono che i nostri non votano se ci vedono con Zingaretti anche la manovra sembra di sinistra e infatti le partite Iva ci abbandonano dobbiamo coprirci a destra questo il pensiero di Di Maio
Gli annuncia fuoco e fiamme sulla manovra mentre l'avvocato prova spiegargli che sarebbe meglio guardare al di là del proprio naso immaginando un'alleanza organica
In Emilia possiamo vincere e cambierebbe tutto dice Conte niente da fare niente patto Emiliano con Bonaccini mentre si in Puglia con Michele Emiliano e in Calabria con idem questo il pensiero
Di
Di Mario Conte prova a farlo ragionare ma Di Maio dice Tommaso Ciriaco neanche ascolta sa che ha in mano un movimento sfilacciato se non se non chiudo all'intesa col Pd mi esplodono in gruppi
Insomma
L'ultimo riflesso di questa situazione e e e la manovra molto si spogli era sulla manovra scrive
Tommaso Ciriaco almeno questo tema il capo del governo l'obiettivo
Del movimento cinque stelle e quanto meno ridimensionarlo rosolarlo giorno dopo giorno un domani forse liberarsene
Definitivamente così almeno dicono gli uomini che lo incitano alla battaglia non vivere sull'esecutivo
Siamo finiti nel burrone osserva in un tratto in un angolo del Transatlantico Matteo Orfini tra i più scettici sulle era giallorossa l'avevo detto che sarebbe servito un patto la tedesca
Circoscritto e invece abbiamo preferito l'idea di un'alleanza organica ma come si fa se questi sono di destra dai è chiaro che l'attuale fase e già finita questo il pensiero del Pd è questo il clima che aleggia su questa maggioranza
Nata
Appena due mesi fa e già approvata dalla l'esito delle consultazioni in Umbria
I riflessi sul Partito Democratico
Sono anche l'oggetto dell'analisi che ne fa il Corriere della Sera a pagina sette
Il Pd sotto shock lira contro gli alleati Zingaretti non si governa tra nemici
Senza un comune sentire bisogna trarre le conseguenze Renzi attacca intesa sbagliato lo avevo detto questo il retroscena di Monica Guerzoni che sostanzialmente
Racconta un Pd diviso tra governisti e tra coloro che invece sono già in qualche modo propensi a staccare la spina
Da leader del Pd all'ultimo dei sottosegretari passando per ministri e padri nobili idem sotto choc si interrogano scrive Monica Guerzoni sul Corriere della Sera
Reggerà l'alleanza che sostiene Conte mesi fa riflessioni di Goffredo Bettini aprì la strada al governo e adesso l'ex parlamentare europeo e il primo a rimettere tutto in discussione
Descrive la coalizione come un campo bombardato dalla conflittualità e Metella Zarrillo davanti alla scelta o si cambia registro o si vota sono le stesse parole di Zingaretti voglio ripeterlo la pazienza del più grande partito della sinistra non è infinita
Avvertimento rilanciato dal vice segretario Andrea Orlando che a sera sull'Huffington post chiede il congresso ed evoca le urne come conseguenza della débâcle punti umbra
Se si va avanti così sarà inevitabile che il Pd si pone il tema distaccare la spina Zingaretti è preoccupato scrive Monica Guerzoni ha affidato affarismo composto durissimo in cui spiega Di Maio ripensare il drastico hanno a nuovi accordi dall'Emilia
Romagna alla Calabria l'Alleanza ha senso solo simile nel comune sentire delle forze che ne fanno parte altri alimenti sarà meglio trarne le conseguenze
Eppure Renzi ecco rivendica di non aver messo in invece Renzi chiedo chiedo scusa Renzi da parte sua rivendica di non aver messo la faccia sul voto
Sulla foto di Narni scrive Monica Guerzoni che per lui è il simbolo di un raccordo sbagliato
L'ex premier intona il ritornello io lo avevo detto e sbatte i suoi numeri in faccia Zingaretti
Quando ho lasciato la guida del PD governavamo
Diciassette regioni su ventuno ora solo sette i renziani rimasti con il cuore nel Pd
Addossato al segretario il peso di una rovinosa sconfitta dopo Marcucci hanno Ascani sprona ammettere da parte l'idea dell'alleanza strutturale con il Movimento cinque Stelle e Matteo Orfini prevede che andando avanti con alleanze innaturali il PD
Perderà ancora insomma le dimissioni del del PD
Agitano il il dopo voto questo mi pare molto visibile dalle reazioni a caldo dei leader democratici
C'è anche a questo proposito un'intervista a Marcucci che e uno dei cosiddetti renziani rimasti all'interno del Pd la leggiamo sul messaggero a pagina sette
Ed è illuminante di quello che
L'atteggiamento
Della componente riformista all'interno del Pd Andrea Marcucci e presidente dei senatori Dem intervistato dalla da Fabrizio Nicotra del Messaggero
E
Una brutta sconfitta gli chiede il collega in Umbria quali le ragioni le ragioni sono tante dice Marcucci ma per rimanere alle ultimi dire che tutta la campagna elettorale è stata inserita la scelta del candidato è arrivata tardi la stessa alleanza con il Movimento cinque Stelle è stata messa in piedi con un tweet
E non aveva alcun contenuto vero in comune era una sconfitta più che annunciata certo le proporzioni non possono essere in alcun modo minimizzati l'esperimento dell'alleanza con il Movimento cinque Stelle a livello locale si deve fermare qui
Lo dico da settimane risponde Marcucci le alleanze si valutano alla fine di un percorso comune non all'inizio e si valutano sempre comunque coinvolgendo i territori non si possono calare dall'alto
Il partito secondo lei ha sbagliato qualcosa da rimproverare al segretario Zingaretti non è mio costume
Politico assegnare colpe o dare voti in pagella dice Marcucci soprattutto il giorno dopo la sconfitta bruciante a Zingaretti consiglio solo di misurare un po'di più le parole
Il PD non ha l'obbligo morale di provare l'alleanza organica con il Movimento cinque Stelle
Richiede ancora Nicotra Guerini dice che il partito deve ritrovare la vocazione maggioritaria è d'accordo
Totalmente risponde Marco Marcucci non possiamo più essere al traino di altri non possiamo farci dettare l'agenda dobbiamo recuperare tutto l'orgoglio di un grande partito popolare nato per fare le riforme
Il Pd paga la scissione di Renzi immagino di sì
Soprattutto se smette di fare il lavoro per cui evitato ovvero tenere insieme tutti i migliori riformismi
Vocazione maggioritaria poi in qualche modo significa questo assumere sempre una posizione netta dettare l'agenda imporre i temi sì invece ad esempio recitiamo sempre soli temi degli altri
Rischiamo di contraddistinguerci per una vocazione minoritaria
Insomma questa è la posizione di Andrea Marcucci molto critica nei confronti della parti del della leadership del partito democratico
E il e la frattura interna al Pd e ovviamente un fattore di squilibrio anche se come riferisce il Corriere della Sera anche nel retroscena
Su
Su Palazzo Chigi la preoccupazione di Conte e in prima battuta volta alla al rischio di uno sparire lamento dell'alleanza per mano dei cinque stelle
In ogni caso Conte e abbarbicato all'idea di un'alleanza strategica essenziale per andare avanti lo scrive Massimo Franco nel retroscena
Sul Corriere della Sera a pagina cinque e nel momento in cui Di Maio seppellisce quell'ipotesi in regioni e comuni Conte chiede ai partiti di prendere tempo per ragionare più a freddo
L'impressione è che ritenga premature troppo a caldo la reazione del capo del Movimento cinque Stelle
E che senza un accordo un raccordo col Pd esteso localmente presto facile era pericolosamente anche il suo esecutivo insomma il destinatario dell'incoraggiamento
Di Conte come abbiamo visto sembra più un Dimaio spaventato dalla fronda interna che using eretti rinfrancato dalla tenuta sostanziale del Pd sopra il ventidue per cento
Nonostante gli scandali umbri e cessione di Matteo Renzi il tentativo è di piegare il capo contestato del Movimento cinque Stelle
A una lettura più locale ed equilibrata del volto e non attribuirgli il significato di un'indicazione nazionale che per coerenza andrebbe tradotta in un abbandono della maggioranza
Palazzo Chigi mostra apprensione soprattutto per questa precarietà quasi prepolitica psicologica di Di Maio scrive
Massimo Franco al di là delle dichiarazioni di entusiasmo immutato di un percorso destinato a durare fino al due mila ventitré il premier ha di fronte il compito immane di rassicurare movimento traumatizzato dalla paura di aver esaurito il suo ciclo
E questo conflitto a poter terremotare il governo più dell'offensiva dei suoi sì e dei successi di Salvini che pure conta sulla profonda conoscenza delle debolezze degli ex alleati
Vincerla si rivela difficile perché si combatte dentro la stessa maggioranza e in particolare nel mondo grillino
A preoccupare il governo non è tanto la sconfitta annunciata seppure con proporzioni in parte di imprevedibili a colpire fortemente a colpire far temere il peggio per Conte e la legislatura e la reazione dei perdenti
Del movimento questo il
Il retroscena di Massimo Franco sul Corriere della Sera c'è anche un articolo interessante della stampa a pagina tre
Che torna però sul PD epici
Racconta quello che sta accadendo in Emilia Romagna dove come sappiamo il ventisei gennaio sì tornerà al voto
E in Emilia Romagna chi diventa decisiva per la sorte del governo
Il Pd locale corteggia i renziani questo il l'articolo il reportage di Niccolò Zakk Zhang canne inviato a Bologna
Dalla stampa
I cinque stelle dell'Emilia Romagna non parleranno fino all'incontro di Roma con Luigi Dimaio dice il portavoce regionale Massimiliano passo ma quello che filtra è chiaro e impensabile riproporre l'alleanza con il partito democratico
Per due ordini di motivi
Primo
Mentre in un bere era un candidato terzo scelto dall'ASS nella società civile qui ci sarebbe un candidato politico cioè Stefano Bonaccini
Sarebbe una commistione troppo stretta innaturale con il Pd il secondo motivo non siamo d'accordo su almeno tre temi fondamentali gli inceneritori la sanità
E noi e e poi le infrastrutture oltre la passante di Bologna un'opera di interesse nazionale c'è la Cispadana e sulla Cispadana deciderà solo la Regione
Non si erano mai amati scrive Niccolò Zancan anzi si erano proprio detestati questa è la verità lo aveva ricordato più volte il sindaco di Bologna il demo in Virgilio Omero la prima dell'accordo politico che diede vita al Conte al Governo Conte due
Noi per loro siamo il nemico ci offendono ripetutamente l'unica ideologia che hanno e andare contro di noi era il primo di settembre del due mila diciannove molti a Bologna sono rimasti dello stesso avviso
Ma non lui a quanto pare non il candidato per le prossime elezioni regionali il governatore uscente del Pd Stefano Bonaccini ieri ieri ha voluto affidare il suo pensiero una lunga nota dai toni ottimistici in Umbria l'accordo tra centrosinistra
E Cinque Stelle ha risposto a una condizione di emergenza arrivando una candidatura neutra e a un disarmo bilaterale per rendere possibile l'alleanza qui invece io posso essere in campo con la mia faccia dice Bonaccini
La mia storia e con quel che sto facendo centro nel un centrosinistra largo che si apra il civismo lo ribadisco se qui ci sarà un accordo con i cinque Stelle sarà sui contenuti e sul progetto sono pronto a confrontarmi
In qualsiasi momento per verificare insieme le cose
Che ci uniscono per discutere anche laicamente delle cose su cui non siamo d'accordo questa la posizione difensiva di Bonaccini che ovviamente difende l'alleanza e i voti che possono venire dal Movimento cinque Stelle ma come spiega l'inchiesta Niccolò Zancan
La tentazione della rottura e forte tanto tra i Cinque Stelle
Quanto all'interno del PD o meglio neanche della rottura la tentazione di non aderire a un accordo elettorale che sarebbe in qualche modo secondo quanto scrive Zancan quasi contro natura
Bene e e poi c'è il Quirinale voce il Quirinale che ovviamente guardare la guarda preoccupato
E l'atteggiamento del Quirinale
Ce lo racconta sul Corriere della Sera
Marzio Breda
Quirinale pensa che sì alla manovra la vera prova del fuoco così titola il retroscena
Di Marzio Breda ma se c'è la crisi subito alle urne quindi nessuno pensi fa capire Marzio Breda in questo retroscena che sia possibile sostituire il premier o in qualche modo evitare le urne qualora l'esperienza del governo giallorosso dovesse giunge la conclusione dopo quasi due mesi di crisi serpeggiante la catastrofica batosta subita dall'alleanza di governo alle elezioni in Umbria mette in allarme anche il Quirinale scrive Marzio Breda il Presidente della Repubblica
Non può ovviamente sfiduciare un esecutivo in carica come pretenderebbe ad esempio la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni non può costituzionalmente almeno finché questa maggioranza per quanto meticcia di improvvisata in extremis dopo la rottura di Matteo Salvini lo scorso agosto regge in Parlamento
Insomma Sergio Mattarella non si presterà manovre per nuovi scenari subito sabotando e della richiesta di vincitori di domenica o al contrario puntellando e blindando gli attuali assetti politici
Starà alla finestra dunque in attesa di verificare quali effetti produrranno i postumi del voto umbro sui due principali partner dell'alleanza e la vera prova del fuoco
Per il Colle e piuttosto vicina e il varo della legge di bilancio su cui il PD e il Movimento cinque stelle hanno espresso posizioni spesso divaricate se non apertamente conflittuali
Possono permettersi di far sfociare in guerriglia le tensioni latenti nelle ultime settimane o addirittura prendersi il lusso di vagheggiare un rimpasto immediato o magari di chiedere persino un cambio alla guida di Palazzo Chigi
Ad appena cinquantacinque giorni dalla conferma di Giuseppe Conte investe di prendere il presidente
Non sia doppi Herrera
Badate bene a queste parole per trovare alternative in modo di prolungare questa tormentata legislatura fino al due mila ventidue
Si tornerà alle urne e Mattarella lo ha fatto sapere con toni severi a chi ha incontrato di recente senza tener conto dei calcoli sui quali forze di Camera e senato eleggeranno il suo successore al Quirinale quindi ne le preoccupazioni sull'esito del voto parlamentare per il nuovo presidente della Repubblica
Ne le preoccupazioni per le sorti del del paese e l'ipotesi di un governo di una vittoria di Salvini
Allarghi emani
Nelle urne potranno impedire al presidente della Repubblica di sciogliere le Camere qualora
Questo governo venisse meno questo il messaggio chiaro chiarissimo che il Quirinale manda le forze politiche a quarantotto ore diciamo dalla
Voto chi ha visto una uno schiaffo per la maggioranza giallorossa nelle elezioni regionali umbre
Le letture a questo punto dei commentatori politici solo abbastanza diverse
C'è chi come Galli della Loggia e folli sostanzialmente sul Corriere della Sera che sulla Repubblica
Col considerano sostanzialmente fallita questa esperienza Galli della Loggia inquadrando la in chiave storica folli con un'analisi lucidissima che leggeremo
Sul piano congiunturale c'è chi ancora la difende come Travaglio Cerasa sul foglio sul fatto quotidiano e sul foglio leggiamo prima di tutti Stefano Folli che mi pare
Quello che abbia colto con la lucidità
Particolare ciò che sta accadendo tre domande per spiegare un naufragio questo il titolo dell'editoriale Di Stefano Folli che è un po'un'analisi più credito reali il punto
A pagina trentasette della Repubblica
Finisce la storia dei Cinque Stelle cominciata con le elezioni del due mila tredici scrive Follini finisher ambizioni di costruire un assetto di lotta e di governo metà antisistema imita radicato nel sistema
Anzi nel governo
Il Movimento cinque Stelle può decidere di diventare in tutto e per tutto una corrente esterna del PD accettando l'intesa strategica offerta da Franceschini ma l'Umbria insegna
Ti volti popolari non seguono i giochi di potere dei vertici a Perugia si è visto che il Pd
Riesce sia a tenere i più o meno le sue percentuali delle europee
Ma non recupera i suffragi dei Cinque Stelle che scivolano invece verso destra
D'altra parte l'idea di tornare autonomica misteriosa terza via di Di Maio sembra alquanto velleitaria non esiste più quell'alone magico intorno al movimento che Beppe Grillo aveva saputo creare all'inizio dell'avventura
Il contratto con Salvini prima e ora il patto di governo con il centrosinistra
Hanno prodotto effetti disastrosi
Il bislacco taglio dei parlamentari non ha emozionato nessuno la piattaforma Rousseau e l'eco della democrazia diretta sono percepite come un gioco di prestigio di cui si intravede il trucco
E il reddito di cittadinanza appare per quello che un provvedimento costoso inutile nella sostanza inservibile anche per consolidare
Il consenso tuttavia l'implosione del movimento avrebbe ovvio effetti distruttivi sul fragile assetto nato in agosto al fine di evitare le elezioni anticipate
Scrive
Stefano Folli sulla Repubblica per cui la seconda domanda il futuro del governo trova qui la sua risposta
Conte esce dal voto gravemente indebolito pur senza tener conto di altri fattori quale il conflitto d'interessi evocato dal financial times e le ricadute dell'affare bar sul conflitto di interessi politici e un articolo
Sulla Repubblica che va dentro questa questione che sarà sicuramente oggetto di dibattito politico dei prossimi giorni
In queste condizioni però continua folli c'è da chiedersi come posta il Presidente del Consiglio Hui dare la legge di bilancio in Parlamento o a maggior ragione gestire una politica economica pro-crescita eppure Conte strano dissi
Può tirare avanti facendo leva proprio sulla sua debolezza ossia sulla mancanza di alternative
Non esistono al momento nomi verosimili per sostituire il premier a meno di colpi di scena extra politici nei fatti un'eventuale caduta non riguarderebbe l'avvocato del popolo bensì l'intera coalizione
Pd Cinquestelle leu
Un'architettura che in due mesi non ha mai convinto priva di spessore politico e di una visione comune certo nessuno ha davvero interessa tagliare il ramo su cui tutti sono seduti
Ma talvolta le cose accadono al di là della logica se i Cinque Stelle si frantumano non riuscendo a contenere le loro contraddizioni e chiaro che il Governo verrebbe travolto dopodiché le elezioni sarebbero inevitabile impensabili ulteriori tattiche dilatorie
L'argomento secondo cui ma così vince Salvini era già debole in agosto ma oggi andrebbe rovesciato
Un governo che forse in minoranza nel Paese destinato a logorarsi sempre di più nel piccolo cabotaggio rischia di ingrossare le file della destra fino a provocare per mancanza di coraggio
Voglia di battersi idee competitive un disastro di proporzioni non prevedibili questa frase andrebbe diciamo ribaltata a tutti coloro che
Hanno sostenuto la necessità di questa alleanza
In chiave anti Salvini Anna le deriva che i margini di recupero scrive ancora folli sono esigui e passano per un sussulto di spirito repubblicano di cui per la verità non si vede traccia peraltro il tema interpella anche il Quirinale
In quanto il Presidente della Repubblica con la sua autorità
Potrebbe decidere di richiamare alle loro responsabilità i protagonisti e i comprimari dello psicodramma forse è necessario anzi urgente si arriva così al terzo interrogativo le regionali in Emilia Romagna
Bologna non è Perugia ed è chiaro che una sconfitta del centrosinistra in gennaio aprirebbe uno scenario senza precedenti
Escluso ormai che si voglia ripresentare l'asse Pd cinque stelle salvo una fusione di fatto tra i due l'unica strada percorribile conduce a un'intesa sull'home dimora Bonacini
Tra il PD e il partito renziano nemmeno questa scelta è semplice conclude folli ma è forse l'unica via per costruire un'offerta politica in grado di reggere la sfida Renzi ma non solo lui dovrebbe pensassi
Anziché restare seduto sulla riva del fiume inattesa delle spoglie del PD
E questo è
Il monito che il
L'editorialista della Repubblica lancia al l'idea dell'Italia viva
Insomma molto critico e molto pessimista il giudizio di folli sul futuro dell'alleanza allo stesso modo sembra esprimersi
Galli della Loggia nella nella sua analisi che riguarda un po'tutto il sistema dei partiti la Prima Repubblica
Non è finita il ventisette marzo con la vittoria visivo Berlusconi e finita domenica sera a Perugia finisce adesso così incomincia editoriale
Di Ernesto Galli della Loggia intitolato il senso di un voto tessuti già amo
Qui e con il voto umbro infatti tanto per cominciare che Forza Italia
E consegnata
Alla storia una volta per sempre
E altresì sempre con il voto umbro che sembra definitivamente tramontata ogni possibilità di rivitalizzare quel boh blocco cattolico postcomunista erede della vecchia accoppiata di CPC il quale era riuscito
Attenere il campo da Mani pulite ad oggi e perfino a governare a lungo scrive Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera
Andiamo alla prosecuzione dell'articolo
Così pure si è rivelata impossibile appunto la rivitalizzazione
Del blocco cattolico posto comunista mediante l'alleanza con i cinque Stelle ribadisce
Il il Galli Della Loggia divorati dalle ambizioni personale paralizzati dall'inesperienza e dall'inconsistenza culturale i seguaci di Grillo hanno sprecato la loro grande occasione negli anni dal due mila tredici al due mila diciotto
Quando cioè
Avendo avuto la fortuna di restare fuori dal governo dopo il loro primo grande successo elettorale avrebbero potuto e dovuto impiegare il tempo prezioso così acquistato cominciando a pensare a studiare a imparare a leggere e scrivere
Hanno invece creduto ingenuamente di essersi di S. norme a cavallo sicuri di aver scoperto gli stivali delle sette leghe che li avrebbero condotti di successo insuccesso mesi forse lo hanno fatto anche perché editoriali come Galli della Loggia
Lo ha li avevano sostenuti
Facendo intendere che la loro inesperienza fosse un fattore trasforma attivo della democrazia e loro si sono convinti che l'ignoranza poteva essere anche un fattore di cambiamento
E invece prosegue
Tanto che ancora l'editorialista del Corriere della Sera alle elezioni del due mila e diciotto unicamente grazie al vantaggio di essere rimasti sempre all'opposizione sono riusciti sia vincere nuovamente e clamorosamente
Sono quindi andati sì al governo ma da quel momento in avanti un vero abisso sia aperto sotto i loro piedi
Solo parole in libertà inettitudine e il buio del nulla
Per finire dice ancora l'editorialista del Corriere della Sera c'è un sintomo ulteriore quanto mai significativo dell'esaurimento del sistema della Prima Repubblica
Si tratta della fine conclamata del paradigma antifascista una scommessa che ha funzionato ancora abbastanza bene contro Berlusconi e i suoi ma anche oggi contro Salvini Melloni
Si è dimostrata del tutto sterile ma come accadde tra il quarantacinque e il quarantotto anche oggi la rifondazione del sistema politico sembra non poter avvenire che all'insegna di un grande compromesso con la pancia conservatrice del Paese
In Italia sembra infatti che solo così
Possano nascere nuovi equilibri stabili salvo poi evolvere verso altri lidi
Lo straordinario successo attuale della destra sembra preludere e insieme essere già il frutto di un compromesso del genere alla luce del quale la presenza di Forza Nuova
Nella piazza leghista di oggi ha lo stesso valore di un segnale inequivocabile che ebbe la presenza di Rodolfo Graziani sul palco insieme ad Andreotti in un lontanissimo comizio ad Arcinazzo nei remoti anni del centrismo
Perché per la punto questo che oggi la lega può accingersi a fare forte del suo potenziale consenso
Ripercorrendo le orme della democrazia cristiana del quarantotto cercare di rifondare intorno alla porta a forza un blocco para centrista di governo come doni come sua corrente interna esterna di tono più radicale con Forza Italia in versione simil Partito Liberale magari con Matteo Renzi sulla sinistra in funzione simile Saragat Diana questo il
Giudizio di Ernesto Galli della Loggia
Che fa un po'il paio con l'analisi di Ugo Magri sulla stampa molto interessante quella di Ugo Magri sulla stampa la leggiamo in continuità perché
E sembra pronto collegata a quanto diceva Galli della Loggia il titolo del l'articolo e il progetto del nuovo centrodestra e e parte con fa con i complimenti di Silvio Berlusconi
A
A Matteo Salvini grazie Silvio dei complimenti ma in Umbria non ho vinto da solo il merito è anche il tuo
E tutti insieme noi siamo una vera squadra alle nove del mattino quando Berlusconi o fuori con chiama al telefono Salvini per congratularsi con lui cala definitivamente il sipario sulla guerra di successione a destra scrive Ugo mai che
In quella chiacchierata chi da Arcore raccontano come molto amichevole addirittura affettuosa l'ex premier riconosce che Matteo davvero si merita il bastone del comando e per un uomo orgoglioso come Luigi sa cosa deve essergli costato abdicare a sua volta il capitano si mostra generoso addirittura magnanimo dopo anni di propaganda leghista tesa a screditarlo né la leadership Matteo tende la mano al sovrano del posto concedendogli l'onore delle armi
Riservando gli un posto sul carro dei futuri vincitori
Ma l'inizio sa mentre verrebbe da pensare che Salvini voglia dare un contentino di soddisfazione al Cavaliere per poi levarselo di torno sono in molti a pensarla così non solo tra i leghisti eppure
Chi è al corrente delle strategie Salvini Arne segnala che c'è dell'altro parecchio di più
Pare siano in corso riflessioni per adesso ancora allo stato embrionale
Che potrebbero determinare un vero big bang del centrodestra nel segno dell'apertura dell'inclusione
Salvini sta maturando dentro di sé qualcosa che dopo la sbandata del Papeete lo induce ultimamente a moderare il linguaggio un tantino più composto questo il commento di Ugo Magri
Che poi
Continua a sviluppare il suo ragionamento spiegando qual è la strategia
Della destra Salvini Anna
E e Salvini dice Magri comprende come una lega al trenta per cento abbia raggiunto i confini estremi della banca farcita espansiva e dunque per diventare maggioranza nel Paese debba compiere uno step ulteriore
Mettendoci da parte degli atteggiamenti
Settari e cercando senza arroganza di raccordarsi a partiti ammonimenti a formazioni civiche le più varie costruendo insomma tutta una serie di alleanze intorno a sé già a partire dalle prossime elezioni l'Emilia Romagna
Il ventisei gennaio prossimo in questo centrodestra tutto nuovo a trazione leghista ma aperto inclusivo perfino Berlusconi potrebbe ritagliarsi uno spazio recando in dote il suo cinque sei per cento di zoccolo duro oltre a risorse economiche senza fondo e a una quantità di relazioni internazionali edificate nell'arco di vent'anni escluso che sa il mini miri
A entrare nelle grazie dell'establishment europeo
Ma se domani volesse scalfire il muro di diffidenza eretto intorno all'uno e Berlusconi si farebbe in quattro per soccorrerlo nell'impresa
Idem Tajani chiedo scusa si farebbe in quattro per soccorrerlo nell'impresa idem italiani che rimane tra le figure più in vista del del Pepe
Di sicuro dopo l'Umbria Forza Italia non sarà più di ostacolo ai piani egemonici di Salvini che semmai dovrà guardarsi da qualcun altro l'avversario più insidioso scrive Ugo Magri
Si chiama Giorgia Meloni perché il suo partito Fratelli d'Italia sta crescendo a vista d'occhio perché pure lei è giovane e altrettanto ambiziosa perché non si sente affatto da meno di Salvini perché in fatto di sopra Nismo a una certa tradizione alle spalle
Perché rivendica lo spazio che alle donne la politica sempre legato e prima o poi riusciranno a strappare
Questo il commento di Ugo Magri che si lega molto a quello di
Di Galli della Loggia e e ma che cosa aspetta il centrodestra a questo punto qual è l'atteggiamento che Salvini dopo l'elezioni umbre a nei confronti dell'alleanza di governo aspettare il voto
Emiliano per
Sperare nella caduta del governo si probabilmente sì ma anche dell'altro c'è anche dell'altro ce lo racconta
Sul fatto sullo chiedo scusa sul giornale
Augusto Minzolini con un retroscena intitolato quei menti parlamentari grillini che decidono la legislatura
Le trame del capitano dobbiamo portarli dalla nostra parte per saldare l'esecutivo e poi andare alle urne questa sarebbe secondo Minzolini la strategia segreta di Matteo Salvini
E la prima indicazione che Matteo Salvini ha dato al suo inner Circle dopo il trionfo delle regionali in Umbria scrive Minzolini un ordine che il figlio di una pianificazione ben studiata per raggiungere l'obiettivo prioritario
A cui leader della Lega è pronto a sacrificare tutto le elezioni c'è un solo modo per andare al voto ha spiegato i suoi l'ex ministro dell'Interno nella notte tra domenica e lunedì mentre le proiezioni dei talk show televisivi delineavano la vittoria del centrodestra
Ed è quello di portare una ventina di parlamentari grillini dalla nostra parte magari promettendogli posti in lista altrimenti dentro i gruppi parlamentari in cinque stelle nelle condizioni in cui solo saranno sempre pronti a sostenere qualsiasi governo
Per cui cominciamo con le acquisizioni apriamo le porte
E questo e il il retroscena di Augusto Minzolini e il momento della politica delle porte aperte scrive il
Giornalista sul sul giornale al solito Matteo sa il mini da una parte e Matteo Renzi dall'altra solo gli unici ad essere sul pezzo di essere consapevoli della fase si conoscono e ognuno anticipo comunque comprende la ratio della mossa dell'altro gli altri invece scrive Minzolini vagano in primis Zingaretti che ieri appunto è tornato a vagheggiare le elezioni anticipate in chiave anti Renzi spalleggiato da Goffredo Bettini da Andrea Orlando se Renzi sa botta
Questo governo per averne un altro e il monito di quest'ultimo sbagliasse cade Conte a marzo si va al voto una posizione speculare a quella di Salvini
Segnala Minzolini solo che mentre quest'ultimo le elezioni le vincerebbe Zingaretti le perderebbe dando corpo paradossalmente a una prospettiva simile in ruoli capovolti a quella di questa estate
Solo che mentre allora il pazzo fosse al ministro che aprì la crisi senza avere la sicurezza delle urne in questo caso il folle sarebbe Zingaretti che dopo essersi caricato della responsabilità di una manovra tutt'altro che entusiasmante sceglierebbe l'opzione voto in una battuta andrebbe in onda il remake di un film comico di successo scemo più scemo non per nulla conclude Zi conclude
Minzolini non sono pochi quelli che si sono interrogati su quale logica nasconde a parte la revanscista sul Renzi la sortita di Zingaretti
Invano e fuori fase sospetta Stefano Fassina prima paventato l'ipotesi di una legge elettorale maggioritaria poi l'alleanza strutturale con i grillini nel momento sbagliato spero che Zingaretti capisca osserva Federico Fornaro capogruppo di libere uguali
Che le elezioni umbro solo il De profundis per una legge elettorale maggioritaria sempre che nel Pd non vogliano cambiar mestiere
Insomma questo il retroscena di
Di Minzolini
In chiaro Salvini
Ovviamente dice delle cose
Più sfumate nel senso che
Cioè questa operazione di proselitismo non ha una sua visibilità
Ma
Continua ad attaccare il Governo e conferma quello che tanto folli quanto madri
Avevano in qualche modo scritto nello editoriali cioè conferma diciamo la solidità come il voto umbro abbia rafforzato la solidità dell'alleanza nel centrodestra e anche l'accordo con Berlusconi
Ovviamente via per tutti per le della maggioranza soprattutto per il suo vero bersaglio che il Presidente del Consiglio gliene offre occasione scrive
E Marco Cremonesi sul Corriere della Sera a pagina otto l'inchiesta rivelata dal financial Times sul fondo di investimento vaticano
Atena Global Opportunities Fund sul possibile conflitto di interessi tra il conte avvocato il con tre premier Sal Fini si aspetta che si affretti a riferire al Parlamento oppure gli chiederemo noi di farlo
Questa questo questa vicenda che è probabile che
Terrà banco nei prossimi giorni nel dibattito politico perché io ovviamente sarà come già ha detto Salvini utilizzata in chiave anzi governo e è un po'raccontata oggi da
Da molti giornali dal Corriere della Sera ma anche dalla Repubblica leggiamo l'articolo della Repubblica a pagina undici che ci consente di spiegarla
In poche parole in particolare semplicità la consulenza che imbarazza Conte porta al fondo in data indagato in Vaticano
Nuove rivelazioni del financial times il premier non ne sapevo nulla questo
Il titolo dell'articolo di Giuliano Foschini
La parcella è stata di poche migliaia di euro da quello che poi ci dice l'articolo del Corriere della Sera si sarebbe trattato di quindici mila euro insomma neanche tanto pochi
Come sostengono da fibra una normale consulenza e non c'è stato alcun conflitto di interessi come ha certificato Agcom spiega il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
E con questi due argomenti che ieri il premier ha risposto alle accuse arrivate dal financial times su un suo possibile conflitto di interessi in una questione la scalata della Rete élite che a cavallo della sua prima nomina Palazzo Chigi
Lo aveva visto impegnato in pochi mesi prima da avvocato e poi da presidente del Consiglio
Acqua accuse che
In poche ore sono diventate argomento politico la lega gara ha gridato allo scandalo mentre Fratelli d'Italia domani ne chiederà conto in aula il ministro Luigi Di Maio la storia rivelata da Repubblica nei mesi scorsi è questa
Conte viene ingaggiato da film per quattro punto zero azienda di proprietà al quaranta per cento del finanziere Raffaele Mincione Mincione cercava di scalare la Rete lite Società proprietaria di otto mila chilometri di fibra ottica in tutta Italia
L'acquisizione non riesce effimeri in carica per capire il da farsi di una consulenza l'avvocato Conte chi non pareva datato quattordici maggio spiega che l'unica materia ricordiamo le date quattordici maggio due mila e diciotto
Spiega Conte che l'unica materia maniera per ribaltare la decisione chiedere l'intervento del governo tramite il golden power lo strumento che permette all'esecutivo di imporre a società ritenute strategiche come quelle di telecomunicazioni
Di seguire particolari orientamenti o di fare scelte certe scelte piuttosto che altre
Fibre segue l'indicazione dell'avvocato Conte si rivolge a Palazzo Chigi dove però nel frattempo è arrivato il presidente Conte quindi quattordici maggio la consulenza il primo giugno lo ricordo io e la data dinanzi alla nascita del governo Gialloverde guidato da Giuseppe Conte che per evitare un conflitto di interessi
Si asterrà sulla decisione il financial times aggiunto ora un tassello la vicenda
E cioè chi fin bere era stata finanziata in parte da uno dei fondi di investimento al centro dello scandalo
Finanziaria in Vaticano ma io non lo sapevo né tantomeno ho mai conosciuto Mincione ha spiegato ieri Conte circostanza confermata dallo stesso finanziere
E soprattutto aggiunto Conte laggiù comma cui avevo inviato tutti i documenti ha deciso di non intervenire perché tutto era stato fatto secondo legge
Vicenda chiusa quindi dice il premier
In realtà
Scrive ancora Giuliano Foschini la storia Rete Litta aggiunge ulteriore elemento a un altro possibile conflitto di interessi del presidente del Consiglio
Il suo rapporto con l'avvocato Guido Alpa una figura che ritorna spesso nel dibattito politico da quanto conti a Palazzo Chigi
Contestato ospite per un periodo del suo studio professionale lo stesso periodo nel quale affrontato il concorso universitario da professore ordinario concorso nel quale alta era in Commissione il rapporto tra i due è strettissimo quando al Palasciano del vecchio studio Conte lo ha seguito prendendo poi qualche anno dopo in affitto un appartamento al piano di sopra mantenendo però la targa in comune e la segretaria
Ma non eravamo soci ha sempre giurato il premier per allontanare ogni sospetto di conflitto di interessi accademico il caso Rete Litta giunge però un ulteriore coincidenza
Conte viene contattato dalla Società di cui Mincione socio di minoranza tra pile e maggio del due mila diciotto contattiamo lo
Studio Orrin Origoni spiegano fonti vicine a Mincione e un secondo legale che però rifiuta perché difende un'altra società
E Luigi ci fa il nome di Conte chi Mincione non ha mai contattato conosciuto il contatto non è alta dunque netta molto meno il nome di Conte viene suggerito dal Vaticano
Come ieri qualcuno sussurrava giura Mincione il caso vuole però che il finanziere tre mesi dopo siamo a settembre due mila diciotto si presenti nell'assemblea nell'assemblea di Carige Banca che sta cercando di scalare con accanto in qualità di suo rappresentante proprio l'avvocato Alpa quello che aveva lo studio al piano inferiore di Conte una coincidenza davvero soltanto una coincidenza giura oggi Mincione questo
Un po'il collegamento un po'l'illazione in qualche modo
Sotterranea che quest'articolo vuole lanciare
E legata al rapporto di colleganza tra
Guido Alpa grande mentore di Giuseppe Conte e il Presidente del Consiglio vedremo come finirà perché è ovvio che se ne parlerà ancora nei prossimi giorni
Chiudiamo
Un po'il
Il il dibattito sul sul voto in Umbria con l'analisi che le fanno gli istituti di ricerca e di sondaggio in particolare il l'analisi dei flussi
Che come al solito è opera dell'Istituto Cattaneo dopo ogni elezione e che ci dice
Come relazionò tutti i giornali
Che
La metà dell'elettorato
Dei cinque Stelle ha scelto l'astensione gli stessi flussi sono realizzati anche sul Corriere della Sera da Nando Pagnoncelli tutti giungono alle stesse conclusioni il centrodestra sembra aver trovato una nuova forza propulsiva dall'esclusione del governo e questa una delle conclusioni
Dell'analisi dei flussi elettorali della consultazioni lunga e fu effettuata dalla Fondazione Istituto Carlo Cattaneo che ha preso in esame
I dati relativi al capoluogo Perugia secondo la ricerca il grado di morbilità azione dell'elettorato del centrodestra e superiore a quello registrato in precedenti elezioni
E infatti il dato dell'astensione sceso come sappiamo le perdite verso l'astensione continuamente le regionali dei mesi scorsi appaiono quasi nulla e questo il primo punto cioè il centrodestra si è mobilitato
Invece la metà dell'elettorato grillino s'si è comunque astenuta mentre un altro tre per sei sei per cento del totale del corpo elettorale passato alla lega che ha preso anche il due virgola quattro per cento da Forza Italia quindi i grillini o non sono andati a votare o si sono spostati verso destra e questa è la preoccupazioni di Di Maio di coprirsi a destra ve lo ricordate
Nella nel dialogo con Conte e che poi lo ha indotto a sconfessare l'alleanza con il PD
Lo studio evidenzia inoltre perdite non trascurabili dal Pd verso il centrodestra ma significativamente non verso la lega di cui avrebbero beneficiato in particolare le liste civiche ma anche Fratelli d'Italia
Una parte di direttori che nel due mila diciotto voto centrosinistra ha trovato innaturale l'alleanza col Movimento cinque stelle e quindi ha preferito dirigersi altrove e qui
Matteo Renzi forse si mangerà le mani perché ancora la il suo movimento non era pronto per una per candidarsi alle regionali ma forse alla luce di questi
Esiti avrebbe potuto beneficiare di questa diaspora verso destra del PD
Pagnoncelli analizza anche le ragioni sociali di questo di questo tracollo
E le riconduce a due Ca'a due cambiamenti che si sono prodotti nella società il primo l'aspetto culturale
Che come tale non riguarda solo l'Umbria scrive Pagnoncelli sul Corriere della Sera cioè la crisi del modello delle regioni rosse quel circuito che teneva insieme partito amministratori cooperative
E gli scandali legati alla sanità umbra hanno dato un contributo importante a questa percezione
Il secondo però il secondo è legato al fatto che questo mondo è
Non riesce più a rispondere alle richieste di sviluppo di protezione sociale
Che lo avevano reso vincente i dati Istat stile Pagnoncelli ci dicono che il pilum però e quello che ha visto una delle maggiori contrazioni negli anni della crisi battuto solo dal Molise tra il due mila sette il due mila diciassette l'Italia ha perso
Il cinque virgola due per cento l'Umbria il quindici virgola sei per cento cioè tre volte anche a causa degli effetti del terremoto qui sta appunto
Parte importante della spiegazione la sinistra scrive Pagnoncelli non sembra riuscire a continuare a garantire la protezione sociale i cittadini colpiti dalla crisi mentre la lega le fa il proprio cavallo di battaglia ed è tutto qui
Il cuore della del del dibattito politico il motivo per cui il
Capo della della della della lega ma oggi il capo del centrodestra
Rivendica con orgoglio la misura di quota cento che ovviamente il centrosinistra si guarda bene dal togliere perché sa che sarebbe potrebbe essere un ulteriore colpo alla sua base di consenso
Ancorché questa misura come abbiamo detto più volte noi come hanno segnalato evidentemente
Molti economisti
Un una ulteriore scarico di responsabilità e di costi del welfare sulle generazioni che verranno malapolitica come sappiamo guarda sempre al presente e il presente fatto di emergenze il presente fatto
Di in questo caso del tentativo da parte di un'alleanza raccogliticcia
E ed emergenziale di difendere la prosecuzione della legislatura in chiave anti Salvini e della testa di Salvini
Al bordo del fiume
Del capo dei cadaveri dell'alleanza che purtroppo per per il Movimento cinque Stelle il PD sembra destinata a naufragare questo il clima
Ma a difesa di questa alleanza e e anche nella prospettiva di un rilancio dell'azione di governo invece dobbiamo segnalare per completezza e per dovere anche gli editoriali di due opinionisti che si muovono in una direzione opposta e che solo Marco Travaglio sul fatto quotidiano e Claudio Cerasa partendo da premesse opposte ma aggiungono a conclusioni più o meno simili
L'Umbria non essendo l'Ohio vince Marco Travaglio passerà tra due giorni nessuno si ricorderà più di quel voto
E chi oggi prevede un imminente crisi di governo si accorgerà che il conte due esce non solo in non indebolito ma paradossalmente rafforzato
Sia perché nessuno ha interesse a regalare altro spazio la volgare arroganza di Salvini e Renzi
Sia perché ci sono una manovra di Bilancio da approvare e importanti riforme da varare e sia soprattutto perché il governo e nato appena cinquanta giorni fa esecutivi si valutano dopo anni
Non dopo due mesi così come le alleanze inedite non si giudicano da un primo frettolose disperato esperimento
Poi però oltre a fare cose utili sarà importante raccontare nel modo giusto lasciando i due Mattii alla parlare alla luna e mostrando i cittadini chi chi sostiene il governo lo fa con orgoglio ed entusiasmo scrive
Marco Travaglio ora andrebbe replicate riempita di contenuti
L'alleanza un governo non regge si discute ogni giorno di quanto duro di quanto Gata cade di quando cade il conte due fino a prova contraria e il migliore
Possibile su piazza ma se non ci credono le forze che lo compongono non possono pretendere che ci credono i cittadini
Appello simile fa anche Claudio Cerasa
Che dice per difendere la scialuppa non è necessario trasformare coloro che in questo momento si trovano i reni in compagni di viaggio destinati a condividere quello spazio vitale per l'eternità occorre fare qualcosa
Di molto più semplice fare cioè quello che la politica non Ambra forse mai il coraggio di fare con la magistratura separare le carriere in politica mai come oggi
Separare le carriere significa chiedere al Pd di avere un progetto diverso rispetto all'idea di dover agire in modo unitario
Significa augurarsi che il Movimento cinque Stelle possa portare avanti il suo processo di istituzionalizzazione significa ospitare che il Presidente del Consiglio Posse limitarsi a interpretare il suo ruolo di garante dello stato di necessità
Significa sperare che il partito di Renzi possa avere la forza di portare al fronte sopranista
Quello che il PD oggi non è in grado di portare e significa ricordarsi che il compito di questa legislatura non è dare al Pd la moglie che non trova
E al Movimento cinque Stelle il marito che vorrebbe ma semplicemente limitare i danni senza giocare con l'Europa senza giocare con le tasse senza giocare con il debito inattesa naturalmente di eleggere un presidente della Repubblica
Che non sia magari plasmato sull'autorevole modello Marcello Foa e a tutti coloro che oggi borbottano sostenendo che la presenza del Governo la rosso giallo rischia di essere un terribile autogol in quanto potrebbe rafforzare la lega di Matteo Salvini
Varrebbe la pena di rispondere che la forza della lega di Salvini non è la conseguenza di questo governo ma è la causa il governo è nato per non dare pieni poteri a Salvini che se fra tre anni quando speriamo si tornerà a votare
Non importa con quale governo scopriremo che la lega nella sua traversata tra i pieni poteri dell'opposizione anche maturata avremmo una ragione in più per quel giorno per ringraziare chi ha tenuto fuori dal perimetro di Palazzo Chigi il truci Smodis governo
Meglio Terni che a Roma questa la posizione di Claudio Cerasa chi come avevo visto è l'opposto della posizione di Stefano Folli sulla Repubblica il quale appunto penso invece che questa esperienza non possa che fare il gioco
Della del centrodestra a San Miniato e quindi rafforzando lo
E ci siamo non senza dire che domani le forze politiche si ritroveranno
Per discutere della manovra ma è chiaro che si parla di manovra ma si parlerà anche di alleanze
E per discutere però della manovra ci sarà un doppio vertice di maggioranza
E il fuoco di questo vertice sarà anche un po'sui provvedimenti per la famiglia perché il partito di Matteo Renzi chi ha il ministero della famiglia ma anche il Pd
E chiedono un'accelerazione su quella assegno cunicoli per i figli che danni entra ed esce dalle agende di governi dalle manovre ma poi la fine non se ne fa nulla il Movimento cinque Stelle che studia qualche altra mossa effetto sui sulle va sui le sue evasioni fiscali partite IVA e poi ancora il partito di Renzi che prova a rimandare di un anno il taglio del cuneo fiscale e propone di usare quei tre miliardi per cancellare le tasse in arrivo su plastica bevande zuccherate insomma questi sono i temi la lotta all'evasione l'assegno sulla famiglia
E il cuneo fiscale ce lo racconta Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera della sera e aggiunge che leu chiede di anticipare lo stop al superticket la batosta rimediata in un bel riapre
Scrive Lorenzo Salvia il file del disegno di legge di bilancio approvato ormai da due settimane
Fa salvo intese dal Consiglio dei ministri ma non ancora arrivato in Parlamento e offre un terreno concreto di scontro tra i partiti della maggioranza tutti sono consapevoli e questo è bene dirlo
Che i reali margini di manovra sono minimi tra stop dell'IVA e spesse non rinviabili venticinque dei trenta miliardi di quella che una volta si chiamava finanziaria non si possono toccare
Ma questo non impedisce certo ai singoli partiti di imbracciare le singole misure per andare alla ricerca del consenso perduto
Oggi sui temi della manovra ci dovrebbero essere due vertici uno di maggioranza per esaminare tutti i punti del testo
L'altro ristretto sulla famiglia agganciato al disegno di legge sull'assegno unico per i figli da tempo all'esame della Camera con il capo gruppi di maggioranza e due ministre Elena Bonetti per la famiglia e Nunzia Catalfamo
Del Movimento cinque Stelle
Per il lavoro ma quali sono i reali margini per un'accelerazione sull'assegno unico
Per l'anno prossimo è molto difficile che cambio qualcosa scrive Lorenzo Salvia
E al di là del tira e molla quale assisteremo in questi giorni dovrebbe restare la dote aggiuntiva di seicento milioni di euro per finanziare l'estensione degli asili nido gratis il bollo su fino a centosessanta euro per i nuovi nati è una piccola cifra come sappiamo ma il tentativo e rafforzare i fondi per il due mila e ventuno quando dovrebbe prendere corpo l'assegno unico vero e proprio cioè duecento quaranta mila quaranta euro non l'hanno ma al mese fino a diciotto anni
E per ogni figlio è chiaro al momento ci sono due miliardi ma ne servirebbero scrive Salvia tra i sei e in nome una cifra mostre rispetto all'agibilità finanziaria
Che la manovra a in questo momento potrebbero essere aumentati destinando a questo scopo una parte delle somme recuperate dall'evasione fiscale
I risparmi di quota cento e reddito di cittadinanza ma anche qui sappiamo che il i i i anzitutto i risparmi vanno vanno verificati nella loro entità nella loro disponibilità
E poi le somme recuperate all'evasione fiscale sono molti potenti che perché sono legate a a quello che sarà l'esito dell'azione di contrasto all'evasione
Staremo a vedere ma certo è chiaro che i partiti cercano di differenziarsi
E con margini di agibilità mediatici che sono assai più ampi di quelli che sono immagini di agibilità operativi che sono praticamente nulli di una manovra che
Deve sterilizzare IVA e accise con venticinque miliardi
Quattordici dei quali sono in deficit e quindi scaricati già sui costi delle generazioni future e quindi destinato aumentare il debito parlare di mano di di misure decisive per il rilancio la crescita e lo sviluppo
è un tantino velleitario ma vediamo che cosa ne sarà si chiude qui la pagina politica ovviamente ci sono altri temi un tema che ancora è presente nell'agenda dei quotidiani e quello del dopo Brix degli Stati Uniti in Siria con l'assassinio
Di
Al Bagdadi il Califfo del terrore
A questo proposito la conferenza stampa molto mediaticizzato di
Di Trump dopo
Il blitz ha suscitato reazioni critiche da molte parti c'è un editoriale molto duro dell'avvenire
Una vittoria sfigurata Trump e l'uso della morte del nemico c'è anche un editoriale di una una commento di Manconi sulla Repubblica che non possiamo leggere
Per per mancanza di tempo e ci limitiamo invece a segnalarmi questo che e mi pare il il più informato
Di Alberto Negri sul manifesto l'inaffidabile racconto della Casa Bianca c'era una volta scrive Alberto Negri
In Siria anzi a Hollywood ma questa volta non c'è Tarantino alla regia il copione fatta acqua da tutte le parti anche i russi
Del ministero della Difesa smentiscono Trump non abbiamo mai aperto nessuno spazio agli americani oltre al racconto di tram sulla cessione del capo dell'Isis combattuti inventate da lui visto che nella Situation Room della Casa Bianca non c'era neppure l'audio
è il momento di chiedersi cosa stia accadendo in una regione dove la mappa geopolitica
E rapidamente cambiata nel giro di due settimane
Ma il racconto di Trump merita qualche sottolineatura in particolare la sua descrizione del califfo che urla e piange nel tunnel dove si è fatto esplodere
In primo luogo un codardo come dice lui non si fa saltare in aria e poi un falso non solo le immagini che ha visto Trump erano senza audio ma non ha potuto seguire neppure quelle del tunnel perché invidio dei soldati sono stati consegnati solo la do dopo la conferenza stampa
Ma Trump con fervida immaginazione inventato i dettagli della morte di Al Baghdadi imbarazzante anche il capo del Pentagono marchi spero i testimoni siriani parlano di tre ore di raid e bombardamenti non è stato un blitz ma una battaglia fatta da chi e come
Da un aereo USA e da sei elicotteri eh per i coltelli che poi dovevano tornare in volo in Iraq con settanta minuti di volo oppure in Turchia chi ha cinque minuti di volo ed è un Paese con basi USA e NATO
Un racconto non credibile
Forse al Trump il Pentagono ha dato informazioni Monti perché non si fida
E non si fidano i russi che controlla Miceli siriani Concetta evadere contraeree il portavoce Ministero della difesa russo in coro
Con la Sheng Cobo ha dichiarato che Mosca non è in possesso di prove affidabili sulla morte del leader dell'Isis
Sottolineando che coloro che riferiscono della partecipazione dei russi all'operazione ovvero lo stesso Trump hanno riportato dettagli sbagliati alimentando dubbi sul raid
In Medioriente intanto si profila un nuovo ordine dopo gli anni dominati dall'inizio e dagli attori non statuali scrive Alberto Negri
E qui l'analisi si fa molto interessante leggiamola Leasys al culmine della sua espansione tra Siria ed Iraq dominava un territorio vasto come l'Italia
Con una popolazioni in dieci dodici milioni mentre altri dovevano sottostare comunque i gruppi affiliati ad Al Qaeda o ad altre bande jihadiste la stessa aria di Idlib ai confini con la Turchia
Dove oggi è prevalente il gruppo qaedista agli attentati tirata Charme
In concorrenza con Leasys conta un paio di milioni di abitanti mentre le milizie curde
Hanno dovuto abbandonare sotto i colpi di Erdogan lo un territorio strategico Concita per loro decisive
Sostituiti da turchi milizie filo Ankara russi e soldati di Assad tornati in forse in un'area dove non c'erano danni ora queste milizie islamiste
E non devono tornare sotto il cappello dello Stato siriano turco o iracheno la Turchia e chiamato da puntini dall'Iran a rispettare i patti di Astana restituire i delibera Damasco e farsi carico dei jihadisti che ha già in parte incorporato nell'inizio anticurde schierate nella fascia di sicurezza
Il ROI Hawa abbandonato dagli americani
E a proposito di Foreign Fighters dell'Isis sono centinaia quelli degli europei
Detenuti della Siria settentrionale territorio in cui il cui futuro è assai incerto i governi europei riluttanti a riportarli a casa cercano con l'ha fatto ma crollo con l'Iraq di processati e condannati a morte della regione
Esistevano il rischio che molti possono sfuggire e anche l'Europa prima o poi dovrà riprenderseli
A guidare il processo di ritorno all'ordine statuale non solo gli USA e tantomeno l'Europa ma il capo del Cremlino uno schema che potrebbe replicarsi in Libia
Dove Putin con le iniziali di mirati sostiene Haftar mentre hard Hogan appoggia con le armi al serra e alleato degli italiani
Ma l'Italia militarmente non conta quindi dovrà negoziare anche con Putin per stabilizzare la Libia visto che gli alleati europei americani come si vedrà anche alla Conferenza di Berlino
Non tengono conto alcuno delle istanze nostrane
L'altro protagonista mediorientale e Assad che si conferma l'ultimo Reiss arabo erede di quel partito Battisti la dato per morto e sepolto con la fine di Saddam Hussein in Iraq nel due mila e tre porta a casa un successo anche l'Iran
Ogni rafforzamento di Assad è un punto a favore della Repubblica islamica il cui alleati sono stati messi in difficoltà dalle rivolte popolari rack e nel Libano degli Hezbollah
La mezzaluna sciita e quindi chiamata una nuova prova di sopravvivenza anche se è stato fatto fuori un nemico mortale come al bando i dati ma sono altri due i nemici che oggi abitano agitano le piazze arabe
Oltre le barriere settaria più insidiosi e quasi imbattibili l'ingiustizia sociale e la corruzione
Dito la Trump che il Medioriente non è Hollywood questo il Co il commento penalisti di Alberto Negrin che spiega come la ritirata americana e la sbruffone Ata di Trump lascia un territorio che è una polveriera delle mani e
Dell'unico attori capaci di influenza che Putin con il quale gli europei in assenza di una politica estera autorevole forte
Che avrebbe dovuto esprimersi già prima oggi dovranno confrontarsi cioè con la l'egemonia di Putin
E il ruolo della Turchia sempre più centrale in questi processi
Segnalo quindi questo interessante editoriale
Di Alberto Negri sul Manifesto e poi e poi ancora cioè la cerimonia
Di
Addio di saluto a ma Mario Draghi alla BCE chiedo alla regia se posso continuare per qualche minuto perché perché ci sono ancora due notizie tre notizie che voglio segnalarvi
Il la nuova la nuova leadership di Christine Lagarde che entrai il momento storico molto delicato
E cerca subito un'alleanza in
Angela Merkel ce ne dà conto storia Mastrobuono i colloqui interessante analisi sulla Repubblica
La vera sfida dei prossimi anni per Christine Lagarde scrive
Togliamo astro buoni
E il vaticinio di Larry Summers la stagnazione secolare ispirata alle teorie della Grande depressione che rischierebbe di precipitare l'Europa in una spirale di tassi di crescita striscianti
Paralizzati da consumi e investimenti al palo soprattutto che condannerebbe le banche centrali a potrò seguire con le politiche dei tassi azzerati
Dinanzi a questi rischi Dellas Draghi lo ripete dal discorso di Jackson Hole del due mila quattordici e lo ha fatto anche ieri
E il tempo che i governi agiscano che Paesi come la Germania che i margini fiscali per farlo si sveglio che rivitalizza sino alla crescita che si sta rapidamente insabbiare Ando in tutto il continente
Gli alleati di Lagarde in questo difficile cammino saranno importanti soprattutto in una fase in cui avrà una cassetta degli attrezzi svuotata
I tassi di interesse sono azzerati il bazooka degli acquisti di titoli privati e pubblici riavviato le operazioni di liquidità già generose e dettaglio cruciale in una fase in cui i falchi hanno pesantemente rialzato la testa
Alla sua prima riunione del board l'ex direttrice del fondo monetario internazionale Christine Lagarde affronteranno un solo il malumore dei falchi più tradizionali tedesche lande sia Ustica esce ma dovrà cercare di chiudere anche la recente ferita del voto contrario dei due suoi connazionali mila euro a degli Alois ecco per
All'ultimo pacchetto Draghi di settembre ieri non a caso gli occhi erano puntati su Angela Merkel
La più discreta potente solida alleata di Draghi la cancelliera ha sottolineato almeno quattro volte che l'italiano
Ha preservato l'indipendenza della BCE attributo che il governatore della Bundesbank le banche e l'ex assicurazioni tedeschi che gli hanno riconosciuto disconosciuto
La Germania ha spesso usato il suo peso per fare da contraerea alle armi nucleari usate dal presidente della BCE più creativo di sempre invece Merkel gli ha sempre fatto scudo
Ma ora la Gare du dovrà ricordo ripercorre ricorrere alle sue proverbiali doti diplomatiche per convincerla che l'appoggio esterno non è più sufficiente che e ora che la Germania agisca anche con una politica più espansiva questo l'appello che aveva fatto
Più volte lo stesso Draghi
Ma chi trova all'interno del governo tedesco una prudenza particolare
E il i margini di manovra ristretti di Christine Lagarde legata al fatto che i tassi sono già zelanti e che e l'intervento della BCE è stato già cospicuo e prolungato nel tempo
Dando l'idea di quanto difficile sia il compito della nuova timoniere a al vertice della Banca centrale europea
In questo in questa analisi Anthonia Mastro buoni ma sempre in ambito europeo voglio segnalarvi che ieri c'è stato un passaggio importante delle trattative sulla Breaks Seat tra la la la la Gran Bretagna e l'Europa si è raggiunto l'accordo per uno slittamento della Breaks Seat al al trentuno gennaio l'accordo
Ce ne dà conto il Corriere della Sera a pagina quindici e un'intesa dei ventisette che da un po'di fiato al Johnson ma ovviamente lascia aperto tutto il conflitto che sia aperto
Chi all'interno del Parlamento
Inglese la data della Breaks it si sposta di nuovo davanti ora è fissata dall'Unione Europea al trentuno gennaio scrive Luigi Polito sul Corriere della Sera
E Boris Johnson accettato seppure a malincuore il premier si è dovuto dunque rimangiare la promessa di portare la Gran Bretagna fuori dalla UE entro il trentuno ottobre
Vivi o morti aveva detto ma non c'era molto altro da fare visto che l'alternativa era il no di il il divorzio senza accordi una prospettiva catastrofica che nessuno ha interesse intestarsi i ventisette alla fine allo trovato una posizione comune che consiste in una l'estensione cioè un'estensione flessibile il che vuol dire che se il parlamento di Westminster dovesse approvare prima l'accordo negoziato con Bruxelles la data della Breaks Seat verrebbe anticipata di conseguenza
I deputati britannici avevano dato un primo via libera al testo dell'accordo già la settimana scorsa ma poi avevano chiesto più tempo per esaminare deve tutta la legge ed eventualmente emendarla una prospettiva l'idea di emendare un raccordo che ovviamente non era vista di buon occhio a Bruxelles dove sottolineano che l'accordo sul tavolo e solo quello non ci sono più margini di manovra
L'attenzione dunque si sposta tutto ancora una volta sulle dinamiche politiche in corso a Londra l'unica maniera di uscire dall'impasse e andare alle elezioni anticipate
Dalle quali Johnson spera di ottenere una solida maggioranza che gli consenta di portare la break sita a compimento entro gennaio senza intoppi
E per questo che ieri sera ha presentato una mozione in Parlamento per andare a al voto il dodici dicembre
Ma come era già successo due volte a settembre non ha raccolto i due terzi dei voti necessari
I laburisti infatti non vogliono concedergli elezioni che in questo momento convengono solo a Boris
Eh sì perché la cartuccia delle elezioni da parte del premier
Sì è lei giocata già il il predecessore di John sono Theresa May di cui John sono il sostituto e quindi in base alla Costituzione inglese diciamo
Non può John sono portare il Paese alle elezioni in assenza di un voto parlamentare con una maggioranza dei due terzi ma i laburisti non ci stanno
L'unica allora scrive ancora Luigi Polito proverà oggi ad aggirare la legge elettorale presentando un testo di poche righe per andare al voto a dicembre cosa che in questo caso richiedono a maggioranza semplice una manovra che potrebbe riuscire grazie ai voti di liberaldemocratici o o dei nazionalisti scozzesi ma non è detto che questi si facciano abbindolare staremo a vedere che succederà
Ovviamente in questa turbolenza te
In Gran Bretagna turbolenta che a medaglia invece in Argentina i i peronisti sono tornati al governo lo avevamo già anticipato ieri con un articolo del Corriere della Sera oggi sostanzialmente e ufficiale la vittoria
Di Fernandes e soprattutto di Christine Kirchner che l'ex moglie del presidente che ritorna
Al centro della sfida politica Argentina e che ottiene un un successo riportando dopo una stagione assaggio le delibere del del leader liberale Macrì
Il Paese verso
Una prospettiva peronista era dalla Settima della semifinale del Mondiale con l'Olanda del due mila e quattordici che a voi non sareste non si vedeva una bolgia così scrive il corrispondente Paolo Galassi di Repubblica
In un articolo a pagina quindici intero intitolato la terza vita di Cristina Fernández Presidente ma la star e la sua miscela riportato al governo il peronismo e se stessa
Un sottofondo costante di clacson lo e botti cominciati alle diciotto con la chiusura delle urne e continuato fino a tarda notte epicentro il bunker deve del Frente de todo osso nel quartiere di Cascia Rita
A pochi passi dal cimitero dove riposano le icone popolari come Carlos Gardel e Jean Domingo Perón
Enigma di un Paese irrimediabilmente spaccato tra peronisti anti peronisti a Macrì non è bastato l'appoggio
Di questi ultimi per approdare al ballottaggio rimasto un miraggio come ogni volta che il peronismo alza la voce nel due mila tre Néstor Kirchner nel due mila sette nel due mila undici sua moglie Cristina Fernández che ora è tornata per illuminare
Il cammino di Alberto Fernandez eletto con il quarantotto per cento dei voti e la terza Christina che
Non torna più da presidente ma torna come ma levatrice di questa nuova
Esperienze di governo
La terza Christina si era detto alla vigilia delle primarie quando alla pubblicazione dell'autobiografia sinceramente era seguita la candida tuta abc di Alberto storico capo di gabinetto del governo di Nestor
Che nel due mila dopo l'aveva però abbandonata durante la battaglia con la classe più potente d'Argentina interrate eventi che da sempre votano il più a destra possibile
Anche questa volta la mappa del voto parla chiaro a spaccare in due il Paese e la striscia Fertile che da Mendoza arriva fino alla capitale il corridoio del benessere fatto di soia e macchie che non vuol rinunciare alla surreale festa per pochi della gestione Macrì
Senza aver perso mai un'elezione nel due mila e quindici a sfidare Macrì venne il mandato il governatore di Buenos Aires Dalia lasciò lì Cristina dunque rinunciato alla tentazione dello scettro per spostare invece voti equilibri
Come disse il generale però nel mille novecentosettantatré sul finire del tuo terzo mandato al suo terzo mandato rinunciare al comando
Per vendicarsi alla persuasione e questa è stata la strategia di Cristina Kirchner che oggi riporta un successo in Argentina però devastata dal debito da una congiuntura economica molto complessa
Ci avviamo alla conclusione non prima di segnalare sempre su Repubblica una notizia che in qualche modo decreta la fine del conflitto apertosi all'interno del gruppo Jedi forfetario del della Repubblica
Con l'uscita del presidente Carlo De Benedetti dalla posizione di
Presidente onorario
De Benedetti lascia la presidenza onoraria del gruppo Jedi dopo quarant'anni l'imprenditore non ama più incarichi nella società come sappiamo nei giorni scorsi De Benedetti aveva lanciato un'OPA virtuale per riprendersi Repubblica virtuale però
Solo virtuale Europa diciamo morale con un'intervista molto dura contro i fili creando un caso
Che oggi sì si chiude sostanzialmente perché che con la la ovviamente la vittoria dei figli che detengono il
Il controllo del pacchetto azionario Carlo De Benedetti rinuncia alla carica di presidente onorario di Jedi S.p.A. scrive Aldo Fontanarosa il gruppo editoriale che controlla anche Repubblica
E taglia dopo i quarant'anni i legami con questo giornale ieri pomeriggio un comunicato di Jedi dà voce a una dichiarazione dell'ingegnere
Confermando le mie divergenze sulla conduzione e le prospettive dell'azienda per coerenza rinuncia alla carica di presidente onorario un avvio ratificato anche dal consiglio di amministrazione di Jedi
Che nello stesso comunicato si rivolge probante Benedetti prendiamo atto della sua decisioni di rinunciare alla carica esprimiamo il nostro ringraziamento per il contributo determinante da lei fornito la società negli ultimi quarant'anni e questo l'epilogo di una vicenda che si è consumata pubblicamente negli ultimi venti giorni ci ricorda Aldo Fontanarosa domenica tredici ottobre infatti De Benedetti
Fa sapere di aver presentato
Attraverso la sua finanziaria Roma e dalla CIA per la holding di famiglia presieduta dal figlio Rodolfo un'offerta per acquistare il ventinove virgola nove per cento delle azioni Jedi al prezzo di chiusura di quel giorno
Lo fa sostiene per rilanciare il gruppo editoriale di cui non condivide l'attuale gestione l'offerta però viene immediatamente rigettata dal CDA si tratta di una parte può proposta non concordata né sollecitata che viene definita irricevibile
Perché contrari all'interesse sociale adesso dopo lo strappo di metà ottobre l'avvio definitivo e si chiude così questa partita all'interno del gruppo di controllo
Della repubblica
E si avvii c'abbiamo anche noi è la conclusione voglio soltanto segnalarvi due cose che mi sembrano interessanti la prima l'articolo di Avvenire
Dove si segnala che a Tripoli
Viene confermato nonostante le accuse di essere un trafficante di i immigrati clandestini il CUP capo della Guardia colf costiera un un tizio che abbiamo già di cui abbiamo già avuto notizie
Si chiama Abdurahman calmi la detto bigia e che un noto terrorista secondo
Trafficante soprattutto di di clandestini ma stranamente diventa capo della Guardia costiera
Una circostanza che getta una luce sinistra su quello che sta emergendo sui campi Lager libici e sulla complicità de dico di frange della cosiddetta Guardia costiera e che impone imporrebbe
All'Italia di revocare quegli accordi gli accordi come sappiamo stretti l'anno scorso un anno e mezzo fa
Dal ministro Minniti in prima istanza e poi confermati dal governo Conte a cos'altro dobbiamo assistere si domanda
Emma Bonino di più Europa per fermare questa scellerata collaborazione che ha reso l'Italia colpevole di violazioni gravissime e complice delle più efferate violenze nei confronti di decine di migliaia di persone
Nelle mani di uomini spietati questo il quesito di Emma Bonino un altro quesito
Chi ci sentiamo di segnalare e quello che pone Rita Bernardini nei confronti di un un caso che riguardo un malato terminale che si trova al quarantuno bis ancora in attesa di giudizio e dal due mila diciassette combatte con un tumore si tratta di Antonio Tomaselli
Ne parla Rita Bernardini in un articolo sul dubbio i in invocando una
Un'indulgenza una
Che assolutamente da condividere in relazione alla condizioni
Di salute
Incompatibili con il carcere di questo detenuto rimette un il dito nella piaga di quel ora oltre ergastolo ostativo e anche di questo regime feroce carcere duro che
Purtroppo ecco e Hucco applicato come la regola quando invece dovrebbe essere l'eccezione anche questo è un appello importante è una battaglia di civiltà che il partito radicale Rita Bernardini conducono da tempo ci sentiamo di segnalarla perché ne condividiamo lo spirito e la sostanza io con queste due notizie
Di saluto vi rinvio a domani mattina per la nuova puntata di stampa e regime buongiorno a tutti
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