Fine vita: tra diritto all'autodeterminazione e dignità della persona. Intervista a Vittorio Manes

Vittorio Manes non accetto bisogno di presentazioni di Ascoli ascoltatrice gli ascoltatori di radio radicale lo conoscono ha un curriculum che parla parla per sé
E avvocato ordinario di diritto penale ed università
Di Bologna
è stato protagonista
In maniera insomma emblematico con il suo intervento nell'udienza pubblica della Corte costituzionale sull'aiuto un'agevolazione al suicidio assistito di Fabriano Antoniani
Ecco entriamo subito nel merito
Il linguaggio generali e quello giuridico in particolare ha una forma e una struttura e riveste anche il ruolo sociale rilevante
Ecco il valore delle parole è innegabile e e le tue parole usate sposta Alessandro fanno sul foglio del ventuno ottobre scorso sodo inequivocabili
Ovviamente parliamo dei dati d'ordinanza della Corte costituzionale e
E ha comunicato che certi costituzionali in attesa delle ecco le tue parole chiare contengono
L'aspetto che ritengo rilevante cioè la corte non ha riconosciuto all'ultima indiscriminata libertà suicidio
Ne alcun lugubre diritto illimitato e arbitrario attribuire quindi la corte cosa vuole dirci
Ma tanto buongiorno Maria Antonietta e buon giorno gli ascoltatori grazie
Gli organizzatori di questo incontro alla fondazione dell'avvocatura di Brindisi a radio radicale all'Istituto Luca Coscioni ha purtroppo pregressi impegni non potrò partecipare ma partecipo con piacere a questa
Conversazione
Su una decisione che da affrontata anzitutto con la cautela doverosa che ci impone
L'essere di fronte ad un comunicato ancora che anticiparne
Diciamo la soluzione adottata dalla Corte che sarà poi però dettagliata specificata puntualizzata solo con le motivazioni che fra il resto sono particolarmente importanti
La corte non ha riconosciuto con diritto di morire e tanto meno libertà di suicidio questo è assolutamente vero nessuna libertà arbitraria illimitata di suicidarsi
è intervenuta sulla questione diverso cioè il
La valutazione se la il divieto penale dell'articolo cinquecentottanta esteso a colpire e a coprire anche i comportamenti di chi agevolasse altri nel su nel darsi la morte in mano propria in talune specifiche occasioni puntualizzati in quei quei quattro criteri molto stringenti che la corte utilizza
Sia un diritto penale legittima o meno e la corte ha riconosciuto che questo divieto penale
Non
è compatibile con la Costituzione
In qualche modo ha voluto riconoscere uno spazio libero dal diritto penale in questi casi cioè nei casi contrassegnati mi verrebbe da dire
Inchiodati Acqui contrassegni di specificità nuovo malattia terminale
Irreversibile
Accompagnata da sofferenze psichiche o fisiche intollerabili gravosissimo me
Dove l'esistenza è protratta grazie all'ausilio di sostegni vitali e dove però siamo al cospetto di un paziente che il malato lucido e consapevoli e quindi in grado di prendere una determinata decisione solo in questi quattro specifici a fronte di questi quattro specifici criteri la corte ha detto in questo caso aiuta assiste aiuta al
Congedarsi dalla ditta
Il malato in questione
Deve essere liberato tanti rito penale e quindi uno spazio libero dal diritto penale che però non significa spazio libero dal diritto tout cour perché la stessa Corte ritiene come pensai indispensabile e un urgente intervento del legislatore a specificare ulteriormente tutto una serie di problemi che restano aperti
Metto articolo cinquecentottanta del del Codice penale
La giurisprudenza aveva già attenuato ho considerato irrilevante la responsabilità cento qualcuno a suicidarsi
Ecco l'impianto dell'articolo cinquecentottanta per la consulta non si tocca
Non è stata dichiarata legittima da parte in seguito al suicidio come invece evocato coloro che pubblica mi dicevano
Che la dichiarazione d'incostituzionalità ENAV comunica coerente con il rinvio stabilito dalla corte con l'ordinanza del discorso
Ecco perché allora tanto entusiasmo per una decisione che lascia inalterata la norma tra virgolette incriminata
Ma proprio perché la corte ha voluto affermare due
E secondo me la corte è stata già molto coraggiosa Looy era stato Gianniello era stata già nel ordinanza dell'anno scorso quando aveva in qualche modo almeno io
Ho pensato di leggerla interpretarla così aveva dato una doppia lezione in una lezione di civiltà del diritto e dei diritti da un lato è una lezione di democrazia perché pur
Evidenziando indubbiamente il tenore lo spessore dei diritti costituzionali coinvolti e denunciando già allora nell'ordinanza duecentosette il vulnus di costituzionalità aveva però
E qui la lezione di democrazia concesso il dovuto spazio temporale al Parlamento per intervenire quindi si era come dire fermata esercitando self restraint per dare modo alla libero gioco della dialettica parlamentare di misurarsi con questi problemi così vertiginose
Detto questo quando poi evidentemente questa scelta parlamentare non è intervenuta la Corte
L'imperativo di coerenza rispetto a quanto aveva già affermato nell'articolo duecentosette ha ha ritenuto di doversi pronunciare superando quella giurisprudenza che tu evocavi prima che era affiorata in alcuni tribunali di merito
Cioè quella giurisprudenza che riteneva l'agevolazione punibile solo quel comportamento di regolatori o che avesse avuto anche una concreta valenza istiga Toja in qualche modo per riconvertire
O adeguare in via interpretativa l'articolo cinquecentottanta la Corte l'ha voluto superare ha ritenuto di superarlo anche per ragioni tecniche di rispetto del tenore letterale
Dell'articolo cinquecentottanta perché aderire a quell'impostazione a quell'interpretazione avrebbe dovuto avrebbe voluto dire condividere un'interpretazione abrogazione dell'articolo
Detto questo però è molto importante sottolineare come tu hai detto in premessa che la Corte non ha investito in toto l'articolo cinquecentottanta non è una declaratoria di illegittimità totale della norma anzi la Corte ha voluto ribadire tra quello che si apprende ma insomma è chiaro il punto che l'articolo cinquecentottanta conserva tutta la sua ragionevolezza anche in termini di divieto particolarmente severo nella normalità dei casi cioè come divieto penale
Posto a presidio dei soggetti vulnerabili in generale quindi la Corte ritiene assolutamente doveroso e costituzionalmente compatibile
Uno divieto penale che sanzioni l'istigazione al suicidio anche l'agevolazione al suicidio nei casi normali
Ma rispetto a questi casi ha voluto ritagliare un sottoinsieme di casi molto peculiari come quello appunto che prende spunto dalla vicenda di cui parliamo di Fabiano Antoniani contrassegnati inchiodati a quelle specificità di cui dicevamo prima
Do che appunto ha ritenuto che il divieto penale esplodesse e si tenta ferma e qui ritagliando quello spazio libero appunto
Da dà diritto penale per dare spazio ha tutti i diritti fondamentali coinvolti il diritto alla vita che viene riconosciuto assolutamente doverosamente
Nella sua valenza primordiale ma anche gli altri diritti che con questo si misurano in quel in quello specifico contesto perché
Questo è un altro punto molto importante
Credo francamente che non sia neanche
Necessario dover spendere parole su quanto
Primigenio fondamentale importante sia il diritto alla vita
Ma quando ci si misura in con un contesto come quello da cui prendeva spunto la questione di costituzionalità cioè dove
Il diritto alla vita si innesta in un contesto di dolore di malattia di sofferenza
Il diritto alla vita si confronta anche con un altro valore altrettanto primordiale che la dignità del malato e la corte come Mecca Colluto dare spazio a questa dignità naturalmente ricostruita da un punto di vista oggettivo il quattro criteri anche soggettivo inevitabilmente anche soggetti una percezione che a un certo soggetto a del proprio stato il desiderio
Di volere una morte dignitosa perché la dignità della morte la dignità del morire probabilmente non è meno importante che la dignità del vivere in taluni casi
Sullo sfondo della vicenda J. Favreau ci sono divenendo interrogativi sette che toccano ovviamente conoscenze siano anche insignificanti
E Cuccia come quando sente dentro la propria vita quali quattro viti e comunisti citarli e sino a che punto esercitare la propria autodeterminazione
Che cosa si chiama cioè cosa ti aspetti dall'ultimazione della Consulta qua personalmente umoristiche ci
Ma questo difficile da dire ci porterebbe molto nella io penso che di fronte a un bilanciamento tra valori diritti davvero molto
Difficile mi verrebbe da dire che il TG non so la Corte ha adottato una soluzione molto equilibrata
Che non ha sacrificato nessuno dei valori in gioco in una adottato né una posizione diciamo paternalistica ultra paternalistica che arrivi appunto la obbligare il soggetto a scegliere un determinato itinerario di morte
O a sopportare una vita che non ritiene più dignitoso in talune specifiche Conti con circostanze
Non ha adottato norma scelto questa linea diciamo di paternalismo
Esasperato ma altrettanto ha rifiutato una linea diciamo di liberalismo smodato
Come quello che ritenesse di affidare tutto semplicemente all'autodeterminazione individuale priva di freni no come nel Montello liberale estremo per cui volenti non fit iniuria e quindi tutto ciò che
Dove c'è consenso tutto è consentito no assolutamente la Corte ha voluto in qualche modo trovare e a mio giudizio va
Raggiunto un equilibrio sicuramente importante e e e molto cauto con un passato
Rispetto ai valori che si contrapponevano certo alcuni punti sono naturalmente ancora meritevoli di ulteriore specificazione
Il tema della procedura medicalizzata di acquisizione del consenso il tema estremamente importante anche della esatta configurazione diciamo teli di questo spazio libero da diritto penale
Al quale a mio avviso è difficile ritenere che corrisponda un diritto di prestazione da parte del malato ma è piuttosto una libertà di chiedere aiuto ma vedremo come la corte specificherà a questo punto il tema ancor più importante della
Obiezione di coscienza da parte del medico perché se è ragionevole ritenere e concedere uno spazio di libertà nella richiesta di aiuto al suicidio di mano proprio in talune specifiche condizioni è ragionevole anzi doveroso riconoscere al medico che per convincimenti personali
Un ITC o religiosi non ritenga di voler prestare questo genere di aiuto ragionevole concedergli questa libertà anzi doveroso
Concerto
Unità
Avvocato forte
Sicuramente un
Termine con cento fondamentale anche qui pena ancorché
Senta risulta sul tuo intervento su fondamentalmente il ventuno ottobre e scorso c'è un passante ritengo molto molto profondo
E è importante laddove tu scrivi che in molti casi atti criminali considera Antonia dell'amore fece istruzione senso sentita il deficit
L'associazione tra le diciotto fondata incompatibili con il proprio il concetto di dignità e soprattutto rifiuta l'idea di sottoporre il proprio tropicali allo spettacolo straziante e di questa
Ecco in medicina
Per anni assistente riluttanza di transizione cioè la morte
E e questa agonia la con me all'incoscienza della persona con il distacco dalla realtà e l'incapacità gli anni della persona
Di fissare nella memoria la sofferenza fisica psicologica ecco
Cioè a questo punto casa
L'attuale concezione di di alcuni quanto
Rilevante e linguaggio giuridico nell'ordinanza
Ma questo è difficile da dire è io non non ho assolutamente gli strumenti
Per intervenire su questo punto che un punto molto discusso anche nella letteratura medica nella letteratura
Di chi si occupa con competenza specialistica di questi problemi
Però parto da un punto che è molto importante
La vicenda di Fabiano Antoniani si iscrive in un contesto molto diverso da quello con il quale si misurava il Codice Rocco mille novecentotrenta ormai la tecnologia ha garantito di poter ottenere la protrazione dell'esistenza attraverso tutta una serie di Paesi di di assistenza appunto alla vita fosse un tempo impensabili
La tecnologia senza pietra ASS diventa però tecnocrazia ecco io partirei diventa dominio della tecnica sull'uomo dominio della tecnica sui valori umani noi viviamo ha ragione
Quel filosofo con Rick quando dice ormai siamo viviamo in un mondo dove all'ipertrofia dei mezzi corrisponde spesso un'atrofia dei fini
Quindi a un certo punto si è voluto
Porre un limite appunto fissandolo anche in un concetto di dignità del morire rispetto a le possibilità infinite che la tecnica
La legge aveva già ha comportato la legge duecentodiciannove quella sulle
Disposizioni anticipate di trattamento per capirci del due mila diciassette aveva già operato una scelta di campo molto importante
Garantendo in modo chiaro e netto il diritto fondamentale del paziente di ogni paziente di rifiutare le cure
E ricomprendendo entro il concetto di cure anche le
Idratazione e alimentazione artificiale ripresi di sostegno vitale consistenti in idratazione e alimentazione artificiali
Aderendo no concedendo al paziente in quel caso nel caso in cui rifiutasse questi presidi sostegno vitale di aderire a un protocollo di sedazione palliativa profonda molti pazienti rifiutano però questa
Iter questo itinerario di congedo dalla vita lo rifiutano per ragioni personali perché non lo ritengono conforme al proprio concetto di dignità e così è il caso di Fabiano Antoniani
Ho rifiutato anche per altre ragioni cioè per non esporre i propri cari visto che
Altri filosofici ricordano che si vive con gli altri ma si muore agli altri per non esporre i propri cari appunto a una agonia che può durare
Ore o magari giorni nel momento del trapasso
La conio forse rispetto alla quale ancora le conoscenze mediche di ciò che accade non so particolarmente consolidate ora se la legge già consentiva
Di morire in un certo modo appunto rifiutare le terapie di sostegno vitale idratazione alimentazione artificiale e aderire a un protocollo di sedazione palliativa profonda non è ragionevole forse è questo il passaggio decisivo già nell'ordinanza dello scorso anno non è ragionevole un ordinamento che non consenta un'altra itinerario
Di Congedo dall'attività che il paziente ritenga più dignitoso
Per esempio per modalità molto più Brady
Rispetto a quella della sospensione di idratazione artificiale e alimentazione artificiale con protocollo
Di sedazione palliativa profonda ecco questo significa in qualche modo non obbligare il malato
Terminale e ad una certa soluzione obbligata nel darsi la morte ma concederli una alternativa che lui reputa maggiormente dignitosa
Tutto molto molto chiara e apparentemente anche
Binari
Se
Il legislatore oggi dovesse intervenire
Richiamando esclusivamente i punti indicati dalla Corte costituzionale
Rimarrebbero fuori
Realtà vissuti insofferenza
Molto ampi che perché indubbiamente le altre la sofferenza concetto dignità sicuramente non possono essere ascrivibili ad una realtà
Limitate lo inquadra le quattro condizioni della corte ecco settori oggi anzi essere estensore di una legge assurda
Sulla depenalizzazione possiamo dire no dell'aiuto al suicidio perché in questo caso
Non punisce chi è il cerchie cioè
Si chiama
A morire una persona
Ecco
Cioè la scrive i testi limitandoci all'indicazione della Corte costituzionale
Ed è una grande alla quale
Si fa davvero molta fatica a rispondere
Io però mi limito a dire una cosa la Corte costituzionale è un organo responsi Ivo
Quindi risponde rispetto a un problema specifico che le è stato sottoposto e che evoca una determinata frizione con taluni principi costituzionali nel caso concreto il problema appunto della punizione di chi agevolasse
Colui che chiedeva un'assistenza come aiuto al suicidio cioè a darsi la morte di mano propri in determinate specifiche condizioni
Ovviamente ci sono molti problemi come dire eliminarli tangenti rispetto a questo
Che però credo debbano essere oggetto di una considerazione molto peculiare molto attenta con lo stesso equilibrio Cauto che la corte
Ha dimostrato in questa occasione penso alla tematica dell'eutanasia che anche dal punto di vista giuridico
Ove non vi sia una morte di mano propria da parte del del paziente evoca scenari problemi macroproblemi giuridici etici Pio etici
Tutti diversi e molto delicati che andrebbero fatti oggetto di una attenta ponderazione per evitare appunto quella china scivolosa che spesso giustamente frena soluzioni eccessivamente
Di Berkeley verrà liste diciamo sotto issando con attenzione i singoli casi caso per caso una valutazione molto puntuale mi verrebbe da dire puntiforme
Conclusione
Particolare
L'ordinanza della Corte pure bensì che al dibattito
Venti oggi
Ma io mi limito a dire che in un tempo in cui come dire viviamo in una stagione in cui il diritto penale visto un po'come la panacea risolutiva di tutti Mannino si chiede sempre nuova penalità si invoca il diritto penale in ogni dove in ogni contesto addirittura come
Surrogato delle inefficienze delle politiche sociali o delle politiche di vario genere e addirittura come metro dell'etica pubblica come asticella dell'etica pubblica a me sembra che una decisione che in qualche modo si ritragga dal diritto penale e comporti una contrazione del diritto penale sia dice
Di per sé lo dico dalla prospettiva penalistica molto apprezzabile molto coraggiosa perché come dire restituisce al diritto penale quel ruolo anche di extrema ratio che deve col collo di sussidiarietà che deve avere e che correttamente risponde ad un modello liberale punto di diritto penale che si misura e fa un passo indietro rispetto alle libertà e ai diritti fondamentali senza comprimere
Grazie
Grazie a voi