KUM! Festival 2019 "L'origine della vita" - Intervista a Federico Leoni su "L'origine dell'umano" e a Francesco Remotti su "In principio era il riso (non solo il verbo)"

Federico leoni coordinatore scientifico siccome è di questa terza tenersela tenuto una lectio magistralis la sala dell'Auditorium e il titolo è l'origine dell'umano intanto cosa intendiamo con umano
Intendiamo tante cose ma nella fattispecie nella relazione che che ho fatto poco fa Abyei l'origine dell'umano è come l'umano diventa quell'animale che ci è familiare perché lo siamo
E come si sgancia diciamo da una sua preistoria che è quella del del PPE canta oppure dello scimmione di cui parlava Giambattista vico come lo scimmione emerge dalla sua profondità ancestrale come inizia a dotarsi
Di oggetti di nuovo tipo di tecniche di nuovo tipo di un coordinamento assolutamente inedito con i suoi compagni di di vita e a volte di morte e tutto questo è l'origine dell'umano e tutto questo è un'origine che come tutte le origini non ha né una data precisa né una collocazione precisa nel senso che continua a dare origine l'origine qualcosa di attivo di non esaurito e di tutt'oggi diciamo così in funzione non smettiamo di cambiare diciamo così
Un percorso di liberazione che ha a che fare col distacco dalla terra ecco il distacco dalle funzioni più pesante
Sì distacco dalla terra bisogna intendersi bene sulla sulla espressione distacco dalla terra vuol dire una cosa molto letterale secondi palle o antropologia per esempio secondo entre Leroy curò che è l'antropologo il tale o antropologo che citavo durante la lezione significa che
Le zampe anteriori dei nostri antenati si staccano da terra
Si acquisisce una stazione eretta e questo innesca una grande quantità di trasformazione intanto che quelle zampe davanti diventino delle mani cioè essendo liberate dalla funzione di appoggio dal peso di questa funzione diventano capaci di una motilità più fine
Sviluppano ossa più sottili e una muscolatura di tipo differente un'innervazione più raffinata
E questo diciamo innesca ed è innescato in un feedback anche dallo sviluppo di aree cerebrali che prima non aveva senso si sviluppasse era adesso vengono sollecitate a svilupparsi tutto questo produce il fatto che quelle di zampe diventano degli operatori instancabili dice l'Europa
Si mettono fa un mucchio di cose si mettono a liberare altre parti del corpo umano per esempio la bocca dal doveva fare un mucchio di cose perché se noi siamo appoggiati a quattro zampe la bocca e l'unico organo presi le che c'è a disposizione
Quindi prendere degli oggetti catturare una preda prenda in bocca un frutto appoggiano qualcuno tutto questo era incarico era compito della bocca nel momento in cui questo lo possono fare le mani diciamo così c'è uno sganciamento
C'è una specie di esternalizzazione di un l'accetta funzione a una parte del corpo e c'è un'altra parte che si libera e si rende disponibile per delle nuove funzioni nella bocca per esempio si rende disponibile per un Opera di fonazione più raffinata più precisa più capace di coordinamento con il gruppo e chiaramente tutto questo è l'origine più lontana di quello che noi chiamiamo linguaggio
E anche la funzione di indicare e quindi nasce l'oggetto l'oggetto al di là di un volto
Termine questo il vuoto che lei ha ha scandagliato profondamente
Sì nel momento in cui la bocca si libera dalla sua funzione di prevenzione diventa capace e innesca anche di nuovo la trasformazione del cervello e così via
Di capace di una motilità più fine di una gestualità più fine allora il linguaggio si potrebbe dire in origine
è una gestualità
Poi diventa tante altre cose diventa un sistema diventa ciò che la linguistica strutturale fa vedere che eccetera ma in origine si potrebbe dire la sua prima prestazione di essere un gesto di tipo particolare
Accanto a tanti altri gesti di cui il nostro antenato dispone
E dunque diventa interessante come fa Leroy come fanno tanti antropologi filosofi psicoanalisti diventa interessante chiedersi che gesto è il gesto della voce che gesto diventa possibile e con quali effetti ma con la prima cosa che si può dire
Il gesto della voce
Indica qualcosa attira l'attenzione su qualcosa
Produce quel qualcosa come un oggetto che ci sta di fronte a cui fare attenzione si produce un oggetto che è una categoria diciamo così inesistente dell'esperienza precedente quel momento a quel grande salto
E intanto che la voce suscita quel qualcosa come un polo di attenzione
Suscita anche una specie di distanza diciamo così nel soggetto che ha nominato o che ha indicato vocalmente quella cosa
E produce ma che ha un effetto di alleanza tra quel soggetto e altri soggetti che gli stanno accanto cioè di convoca tutti
A guardare quella cosa fare tutti insieme qualcosa intorno a quell'evento
Cioè la voce produce per un verso l'oggettivazione o un principio un inizio di oggettivazione di oggettività e poi produce un'esperienza comune accomuna quei soggetti in un compito è in una pratica condivisa produce il salto si potrebbe dire dal branco al gruppo
Lei ha concluso questa lectio con l'affermazione noi umani siamo oggetti del vuoto della voce
E bisogna essere capaci di padroneggiare l'essere all'altezza dell'opera del vuoto e della macchina della voce e quindi conclusione è necessaria una gigantesca operazione educativi
Sì intendevo dire che
Il grande compito di fronte al quale l'uomo si trova continuamente è quello di capire da dove viene che cosa lo fa essere quello che di rendersi consapevole delle potenze di cui è oggetto delle potenze che lo diciamo spingono giorni intanto mettersi nell'ordine di idee che quello che lo chiariamo il soggetto non è affatto un soggetto non è affatto un individuo perché si auto determina non è affatto qualcuno che è padano le disse è in larga misura diciamo definito da quello che fa definito dalle sue gestualità definito dai suoi contesti definito dalle sue pratiche
Definito per esempio da quella pratica fondamentale da quell'evento fondamentale che l'evento del vuoto e da quell'altra pratica ed evento fondamentale che è quello della voce il soggetto non è il padrone della sua capacità di fare il vuoto e di oggettivare gli oggetti
Il soggetto non è il padrone della sua voce della sua capacità di linguaggio soggetto anzitutto e qualcuno che è formato e il primo prodotto del vuoto e della voce allora vedere a questo punto non esserne giocato alle spalle ma vederlo famiglia rendessero familiare
La prima soglia la prima
Condizione per non essere completamente alienati si potrebbe dire per non essere completamente vittime di ciò che ci ha fatto ma per mettersi nella condizione di fare qualcosa di ciò che ci ha fatto essere ciò che siamo Patrizia
Padroneggiava ci perché questo anzitutto il grande problema non è padroneggiare gli altari padroneggiare la natura padroneggiare le cose padroneggiare quella potenza che ci fa essere ciò che siamo
Grazie grazie a Federico leoni che anche docente di antropologia filosofica e Università di Verona
Francesco Remotti socio dell'Accademia delle scienze di Torino e dell'accademia dei Lincei nonché professore emerito di antropologia culturale ha affrontato il tema del Friso il titolo della sua conferenza in principio era il arriso parentesi non solo il Yearbook chiusa la parentesi eravamo rimasti con Federico leoni all'origine dell'umano
Che adatta per così dire dalla posizione eretta e dalla conquista della bocca a un
Ruolo ha dei compiti più alti che non fossero quelli di portare le cose perché ci la mano si occupava di questo
Anche il riso è un elemento di crescita di quindi all'origine dell'umano perché ma dunque intanto le due cose sono collegate cioè riprendiamo il discorso dalla stazione eretta
Stazione eretta locomozione bipede eccetera vuol dire liberazione della mano delle mani
E con questa liberazione delle mani
Come dire i nostri antenati hanno cominciato a costruire una cultura materiale ben più consistente ben più importante di quello che avrebbero potuto fare
Sì quando devono ancora quando erano ancora quadrupedi insomma no quanto era
Allora
Deliberazione delle mani Man nel contempo con nel contempo anche modificazioni degli organi fonatori della bocca del lavoro la eccetera
Perché le due cose sono connesse cioè il l'alt la strada l'acquisizione della stazione eretta modifica modifica agli organi fonatori e crea quindi le basi anatomiche per il linguaggio il linguaggio tipicamente umano
Linguaggio che si affina nel tempo crisi a fine anno il tempo anche se come dire noi io non so se avremo mai la possibilità sì Pavilion troppo legge avranno mai la possibilità di poter diciamo così fissare in qualche modo un momento un periodi in cui in cui davvero possiamo parlare di origine del linguaggio ma però diciamo che diciamo che è l'acquisizione della stazione eretta è una precondizione una precondizione importantissima
Ecco
Insieme a questo insieme all'uso della parola insieme a Lucio Dalla parola ecco e connesso viene fuori anche come dire precluso di questi minuscoli
Ne però un altro tipo di espressione che non troviamo tra gli animali e cioè Loviso
Il riso è qualcosa che noi come diceva Aristotele
Il mondo vecchio ristorante no rissosa che diceva farà tutte le specie animali solo l'uomo è in grado di ride
Qual è la funzione in origine si si può identificare un'origine del riso con
Io durante durante la mia conferenza ho citato un libro di
Fabio Ceccarelli un libro che risale al mille novecento ottantotto intitolato sorriso irriso
E Fabio Ceccarelli aveva e e elaborato una cicoria evolutiva a proposito del prolisso
Cioè in fondo al in fondo lui ha detto ai partito da queste da questi presupposti di turno se è vero che il riso è esclusivamente umana uno ed è anche universalmente umano perché lo trovi
Dappertutto in tutte le sfaccettature ovvio vivo il riso no e allora allora devi devi trovargli una motivazione una funzionalità di tipo di tipo produttivo cioè e lui l'ha trovata in che cosa è il considerare irriso come un fattore primario e importantissimo di socializzazione in che senso
Nel senso che lui dice il ridere io li e mettiamo di un quasi davanti però è quasi sempre prego ridere collettivo
Possiamo essere anche magari solo in due
Ma è vero che si può anche ridere da soli però è un è un ridere di riporto non so se mi spiego irriso irrisori chinare io ero un riso un riso fatto fatto con e lui Fabio Ceccarelli parlava di della comunità dei copre i denti il riso crea una comunità primo crea una comunità e in quel momento nel momento in cui funzionerà elimina anche lei gerarchica
Se noi ridiamo e e e e e lei il mio capufficio io invece sono soltanto l'usciere
Ma se ma nel momento in cui noi o ridiamo in quel momento viene meno la gerarchia
E questo è importante no cioè questo è sono due elementi questi gli socializzazione ieri di e di ovalizzazione diciamo così che lavoro non molto a favore di una socialità tipicamente umana c'è una socialità anche orizzontale sì certamente sui tanti tra
Però il ridere lei dice è anche un modo per allontanare la divinità
Sì
Sì adesso qui però o ovviamente qui e dobbiamo fare dei salti ecco mentre prima punta stavamo discorso pario antropologico sulle origini evolutive si eccetera qui cui ci mettiamo
Qui dobbiamo fare dei passi in ulteriori addentrarci addentrarci nelle culture umane cioè ci sono delle culture in cui appunto
Cioè in fondo io in questa mia conferenza diciamo così con voluto fare vedere ho voluto fare vedere che a differenza che del cristianesimo noi troviamo che la maggior parte delle religioni
Ripeto a differenza del Cristianesimo a differenza dei tre moltissimi amici
Noi crediamo che la maggior parte delle regioni colloca irriso il fenomeno delle riso alle origini del mondo le origini d'umanità agire cioè gli dà questa importanza
Detto questo poi ci sono culture che si specializzano in temi in temi più specifici come questo il tema cioè del ridere
Che a questo punto come dire apre spazio
Non alla divinità ma apre spazio agli uomini
Sono gli uomini che ridendo in fondo acquisiscono uno spazio critico uno spirito critico e in questo modo
Allontanano la diritta no questi mitili credo di cui ho parlato in era mia elezione son tutti i miti che fanno vedere come
Il secondo queste società all'inizio la divinità incombeva la divinità schiacciava l'umanità
Ma ma con l'acquisizione anche del ridere con l'umanità
Allontana appunto la definita e acquisisce acquisisce uno spazio suo proprio anche se poi si rimette
Paga poi le conseguenze perché poi la di gli uomini rimangono rimangono solo i soli con se stessi ecco
Quindi da una parte una conquista di libertà ma la libertà porta con sé una responsabilità esattamente la libertà e può sempre responsabilità no siamo più liberi
Siamo più liberi ma anche siamo più liberi di farci del male la guerra no come raccontava il mito dei digital insomma ecco
Lei al termine della sua conferenza illustrato l'antitesi tra all'antropologia la teologia ce lo può illustrare dovrebbe ma brevemente consiste in questo in fondo Selen noi da una parte abbiamo le religioni della rivelazione invece religioni in cui si ritiene si la stessa dignità che si rivela che che che dice che del della verità insomma col no è chiaro che qui abbiamo a che fare con le regioni in cui la tipologia predomina sull'antropologia
Invece nelle religioni di cui ho parlato questa sera e noi abbiamo al contrario abbiamo e cioè che l'antropologia che dà senso alla tipologia cioè siamo noi siamo noi che in fondo inventiamo evidenzia rifacciamo esiste e ci ridiamo su grazie grazie professor Motta