KUM! Festival 2019 "L'origine della vita" - Intervista a Francesco Stoppa e a Mario Colucci sulla conferenza "La città della salute"

Il primo incontro di questa edizione la terza edizione del Festival con un aveva titolo la città della salute ne hanno parlato Mario Colucci e Francesco Struppa intanto la domanda per Stroppa cosa vuol dire la Città della Salute
Se abbiamo insistito sul fatto che non è tanto la città del benessere che sempre una dimensione molto individuale dove si può fare a meno dell'altro ma la città dove cittadini si prendono delle responsabilità che hanno a che fare anche con col collettivo con la comunità
Dove essere d'dove praticare salute vuol dire interrogare in maniera creativa e critica i propri contesti diritta quindi non non essere cittadini passivi o indica semplici individui ma soggette che sanno vivere anche il collettivo quindi una dimensione anche politica della salute
Sì certo una dimensione politica di cui si ha molto bisogno in questo periodo in cui il tema della salute tende ad essere ridotto alla sola dimensione tecnica o il per tecnica ipertecnologica
Lì dove invece le intuizioni che ci sono state soprattutto dei periti delle grandi riforme lo soppesa parliamo degli anni settanta
Cioè che hanno corrisposto ad esempio la riforma del servizio sanitario nazionale oppure segnatamente alla riforma dalla legge centottanta
Sono state delle imprese in cui l'elemento collettivo l'elemento quindi di trasformazione istituzionale di trasformazione qui della polis e di coinvolgimento dei cittadini è stato fondamentale e determinante per questo effettivamente il discorso oggi della salute non può più essere declinato sull'in una competenza tecnica
Ma deve essere declinato anche in una capacità di coinvolgimento di implicazione politica del cittadino
Scoppia anche una questione molto complessa nel senso che il politico e il ruolo del cittadino all'interno di questo album questa vicenda della della salute dello star bene diciamo così è
Articolato in una complessità di gli elementi cioè ci sono i finanziamenti ci se c'è la tecnologia cioè il materiale umano nel senso degli operatori
Sì certo lei tocca un tasto fondamentale anche conto anche di questo stamattina abbiamo discusso a lungo
Nel senso che c'è da considerare non solo assoluta nell'insieme della città ma anche di chi all'interno della città svolge uno di quei mestieri che Freud definiva impossibili curare educare governare che devono essere come dire essere messe in forma estrema essere in non impossibilitati per lo meno a mettere in gioco non sono le loro competenze ma anche le loro sensibilità alla loro la loro soggettività quindi una questione oggi è molto importante veramente
Il grado di gratificazione il desiderio insomma che c'è in gioco nel nell'insegnare nel curare anche nel governare stesso
Di fronte al fatto che siamo purtroppo però in questo momento in una società che ci chiede fondamentalmente di di funzionare non non tanto di pensare di ragionare sulle cose ma di produrre prestazioni
è vero però che in tutti questi percorsi bisogna tener conto che l'oggetto delle nostre cure per governare dell'educare sono dei soggetti in carne ed ossa che pongono delle domande che vanno al di là della soddisfazione dei bisogni chiamato in causa delle dimensioni dell'umano più complessa e più ampia
L'ultima domanda lo fa a Colucci e appunto questa
La consapevolezza che si può trovare sia nella
Né i cittadini diciamo così che nelle istituzioni rispetto a questo tipo di proposta questo tipo divisione della salute
Ma sarà consapevolezza una consapevolezza che va anche costruita noi sappiamo per esperienza sì o che stoppa che veniamo dal mondo per la salute mentale che tutto ciò che è stato cambiamento e che è stato sono solo cambiamento delle istituzioni ma anche e soprattutto cambiamento delle mentalità è stato reso possibile da un'azione da un'azione con nella cittadinanza un'azione che quindi è stata veramente politica nel senso nobile del termine
E la consapevolezza va comunque fatta crescere in qualche modo lì dove al cittadino non va semplicemente come dire assicurata una prestazione sanitaria che ovviamente dovuta è un suo diritto a vederla
Ma lì dove anche si fa una cultura della salute della città che una cultura anche delle gamme sociale non soltanto una cultura della risoluzione di un problema sanitario questo è il e più complicato e più difficile
Noi sappiamo ciò con la scorta dell'esempio della salute mentale
Ad esempio della grande lezione di Franco Basaglia
Ci ha permesso e ci permette di vedere il problema in maniera più ampia però vorrei ricordare che questo patrimonio è un patrimonio che dovrebbe informare disse un po'tutta l'organizzazione della della salute sul territorio
Grazie
Erano Mario Colucci psichiatra presso il dipartimento di salute mentale di Trieste e Francesco Stoppa che ha lavorato come psicologo clinico presso il dipartimento di salute mentale di Pordenone con male Colucci e Francesco Stoppa abbiamo parlato
Della Città della Salute una dibattito che si è svolto qui alla terza edizione del Festival con