Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a su destra supplemento di giovedì trentuno ottobre del due mila e diciannove
Parleremo di migranti di migrazioni sulla rotta balcanica della situazione in un Bosnia Erzegovina in particolare sull'orlo di una crisi umanitaria con l'arrivo della brutta stagione
Dei respingimenti dei così detti push bene che
E delle violenze che vengono compiute dalle polizie di frontiera in particolare le denunce riguardano polizia croata le violenze contro i migranti che tentano punto lungo la rotta balcanica di raggiungere l'unione europea
Parleremo anche di chi tenta di di fare questo percorso e di come un migrante su tre sia minore spesso non accompagnato
Ma parleremo anche del lavoro delle organizzazioni non governative di tutto questo parleremo in questo supplemento grazie a a una serie di articoli che abbiamo trovato su alcuni siti internet in particolare appunto sulla questione dell'immigrazione lungo la rotta balcanica
Tema questo qui abbiamo dedicato per quanto riguarda soprattutto la Bosnia la prima parte della puntata di domenica
Ventisette ottobre di passaggio a sud-est prima parte che con con la quale cominciamo punto questo supplemento di questa settimana
Puccini Rocchi Santo anche superfici canta in Bosnia è che incivile cento poi lavora offre volge l'azienda Peccanti sto financial causa chiamate sì come ha scritto così come opportuna ecco mai pensato anche centri indietro causa anzi mente quei pensieri arcana starà anche Sant'né richiesta ANEI posposta pure cresce
Perché altrimenti Spink cisterne pettina né tanto instabili senta base facoltà senta stretto ex Sandretto più morbosa e gli astenuti andavo fuma anziché avete Carmen senza Vespa nel senso che ha quando nostro amico Temps incuranza amante spagnola mais e invece non si è si prefisse Banzai Speak esercente in Ceres
Fai qualcosa volentieri schieramenti pro fai buon miele Tay l'alternanza tipo non era
Questo che avete sentito è l'inizio di un reportage realizzato dalla BBC pubblicato giovedì ventiquattro ottobre un reportage di Jenne che anzi intitolato dentro l'incubo dei campi bosniaci per migranti che cercano di entrare
Nell'Unione europea
La Bosnia Erzegovina è una delle principali rotte verso l'Unione Europea quarantacinque mila migranti sono arrivati nel Paese dall'inizio del due mila e diciotto
I campi profughi ufficiali del Paese sono pieni il governo non ha assegnato nuovi siti nonostante abbia ricevuto molti milioni dell'Unione europea questa estate per farlo le organizzazioni non governative le agenzie
Come l'Organizzazione internazionale delle migrazioni hanno lanciato l'allarme sul rischio di un disastro umanitario con migliaia di persone che stanno per affrontare l'inverno senza una sistemazione adeguata
E c'è un particolare la crisi umanitaria che incombe sul campo di V. Chairacha in polemica con le autorità centrali
La municipalità di Bear ci infatti ha annunciato che non intende più pagare le spese del campo di voce che dove si trovano alcune migliaia di migranti buccia che si trova nella Bosnia nordoccidentale
Contiene al momento tra il mille cinquecento e due mila migranti richiedenti asilo che vivono in condizioni estremamente precarie nonostante i ripetuti inviti delle Nazioni Unite dell'Unione Europea a chiudere il campo ritenuto inadeguato e pericoloso per la salute e le autorità cantonali continuano a trasferire centinaia di migranti all'interno di questa struttura dove si fa fatica a garantire cibo e acqua per tutti
Sulla situazione a un wc Aka c'è Osservatorio Balcani e Caucaso
Sul suo sito www punto magari calcolo sul punto ordine ha pubblicato un reso conto di Silvia Marone project manager
Di IPSIA che in in questi giorni si trova in missione di monitoraggio appunto tra abbinarci e velica Clad usciamo l'IPSIA l'Istituto pace sviluppo innovazione delle ACLI
Scrive Silvia Marone in questi giorni la polizia bosniaca con l'aiuto delle forze speciali sta proseguendo con rastrellamenti giornalieri dei migranti che non hanno i documenti
Cioè non sono stati registrati dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni per avere diritto di stare dentro i campi ufficiali di accoglienza e sono stati spostati AVC h vengono concentrati tutti qui o con l'uso di autobus oppure se non ci sono mezzi a disposizione e il gruppo rastrellato numeroso facendoli camminare a piedi dal accompagnati dalla polizia
Accompagnati tra virgolette per otto chilometri in montagna a Velika Prado ce la situazione abbastanza simile
Ma con una nota particolare la polizia pare abbia raccolto le persone che stanno fuori dai campi dunque anche queste non registrate dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni per portarle verso il confine con la Croazia
Nella località di store Lecce
Punto da cui di solito i migranti partono per tentare il di Enna il game il gioco così viene definito il difficile tentativo di attraversare i confini per raggiungere l'Unione europea
O spostarli addirittura a dieci quindici chilometri di distanza sulle strade forestali e poi lasciarli in mezzo ai boschi la sensazione dunque scrivessi di Amarone che vi sia una strategia a livello cantonale per dissuadere i migranti a stare nei pressi dei campi o vicino ai centri abitati
Le condizioni di vita sono tali che spingono queste persone che stanno abbina c'è da tempo addirittura tornare indietro lungo la rotta
Un fenomeno che abbiamo visto in parte in Serbia dove IPSIA gestisce insieme a Caritas italiana alcuni campi stanno tornando persone che erano migrate in Bosnia mesi fa anche perché le condizioni della vita nei campi in Serbia sono migliori e con l'arrivo dell'inverno le persone tornano per poter trovare l'accoglienza che in Bosnia non esiste
Abbiamo raccolto latte raccolto testimonianze prosegue si chiama Ravone testimonianze dai volontari di Tuzla
Semplici cittadini o piccoli gruppi informali che aiutano danesi le decine di persone che si accampano all'aperto attorno alla stazione in condizioni insostenibili
E senza alcun aiuto istituzionale come denunciano gli stessi volontari
Non so dire in quale percentuale scrivessi di amara con edilizia ma confermo che ormai si parla di gruppi di persone che non ce la fanno più a stare abbina cioè in queste condizioni con l'inverno alle porte
è bene sottolineare che i campi di Bihac sono ora al pieno delle loro capacità nonostante per alcune strutture come ad esempio il Bory ci ci siano effettivamente spazi dove poter fare gli allacci per l'energia elettrica e l'acqua in modo da cogliere altre persone in contenere abitativi il Boris ci ora quattrocento posti tutti occupati mentre potrebbe ospitarne altri centocinquanta nei container
Ma le autorità cantonali non hanno concesso all'Organizzazione internazionale delle migrazioni che li gestisce l'autorizzazione a realizzare tali allacci e ciò dimostra che la politica cantonale è quella di mantenere i numeri concordati all'apertura dei campi e non andare oltre
Ciò che inoltre sta provocando momenti di proteste incidenti tra i migranti e la forza di sicurezza del campo prosegue si chiama Ravone edilizia e l'ordinanza delle autorità cantonali per cui è stata decretata la restrizione della libertà di movimento di queste persone pur regolarmente registrate nella cittadina
Significa che ora le persone non possono più uscire liberamente dal campo ventiquattro ore su ventiquattro
Ora devono mettersi in fila lunghe attese e passare una sorta di controllo per poi ottenere il permesso di andare a fare la spesa al supermercato e ritorno accade che in alcuni momenti
E la fila sia lunghissima le attese estenuanti o addirittura che la Security blocchi loro l'uscita così i migranti si sentono in trappola come fossero in prigione
Da qui le proteste che comunque specifica site Marone non hanno provocato incidenti e violenze e di cui abbiamo la prova grazie agli Ideo che sono stati postati dei vari gruppi Facebook creati dai dagli attivisti che aiutano i migranti
Sempre abbinati ce ne al campo sembra che un campo di Bitto all'accoglienza di nuclei familiari da una fonte affidabile abbiamo saputo che in questi giorni viene loro impedito di andare in città anche solo per fare la spesa ma anche di andarsene del tutto e dunque tentare il tema i migranti non capiscono più niente è una situazione caotica che c'è stata confermata anche dai volontari
Inoltre il linea con numeri flussi che stiamo monitorando al campo seta e albori ci ci sono uomini singoli che sono rimasti senza il resto della famiglia
Che sono stati presi e spostati al campo birra per liberare le stanze che occupavano precedentemente con l'intero nucleo familiare
Come stiamo verificando da metà agosto ad oggi l'aumento del flusso di famiglia lungo la rotta balcanica e reale e osservando i dati della Macedonia della Serbia e della Grecia queste famiglie ora risultano essere in maggioranza di provenienza afgana siriana e irachena
Significa spiega si chiama Ravone che sta avvenendo uno spostamento importante dalla Turchia verso i Balcani lungo una rotta che è già di solito intensamente percorsa da famiglie minori non accompagnati
Sebbene dopo il due mila diciotto il loro flusso si fosse assestato e da gennaio due mila diciannove fosse emerso un grande flusso di uomini singoli provenienti soprattutto dal Pakistan
Da questa è stata invece cioè da quando sono ripresi copiosi sbarchi tra la Turchia e la Grecia
Si è fatto notare l'effetto a cascata sui Paesi più a nord della rotta balcanica infine abbiamo anche realizzato dei monitoraggi nella zona di Longo
Paese a sud di via C a pochi chilometri dal confine con la Croazia e sulla riva Ovest del fiume una cioè la zona di intensi azioni di Puch beccaccia di i respingimenti abbiamo assistito scrive Silvia Marone al rientro verso Binatti di un gruppo di persone che erano state respinte dalla polizia croata
Gli avevano portato via tutto compreso gli zaini e controllando le tracce lasciata nei boschi di quella zona abbiamo effettivamente trovato segni che indicano che il Pulci baracche cioè i respingimenti non si sono fermati abbiamo trovato tracce fresche di custodia
E pezzi di cellulari distrutti oltre a guanti di lattice è una mascherina cioè ciò che di solito viene indossato dalle forze di polizia non certo da migranti in fuga
Tutto questo ci fa pensare che la presenza della polizia tra tra Croazia e Bosnia non sia diminuita questo è quanto
Scrive
Questo questo questo rapporto questo resoconto Silvio Amarone project manager di IPSIA
L'istituto pace sviluppo innovazione delle ACLI suo resoconto pubblicato sul sito internet di Osservatorio Balcani e Caucaso www punto balcanica a questo punto orga
Che abbiamo anche l'indicato sulla pagina Facebook di passaggio a sud est e questa la situazione
Tra punto sulla cosiddetta rotta balcanica questa è la situazione in Bosnia Erzegovina
A che si trova sul sull'orlo di una crisi umanitaria mentre pochi
Qualche giorno fa due giorni fa il Parlamento europeo a bocciato per due soli voti una risoluzione che proprio sul problema delle migrazioni che chiedeva tra l'altro ai Paesi membri di tenere aperti i porti
Delle alle navi delle organizzazioni non governative
L'i porti si possono chiudere le rotte si possono chiudere e lungo i confini si possono alzare i muri ma la gente per questo non smette di di muoversi non smette di cercare di raggiungere l'Unione europea
Il fiasco i gesuiti Air One night ai direttori ma è ora Steinberg il server fu allora turchi volevo favorevole seguita legge spero davvero Abruzzo tanto
Perché
Questa dunque era la prima parte della puntata di domenica scorsa ventisette ottobre di passaggio a sud est e questo è il tema su cui restiamo in questo superamento settimanale del trentuno ottobre l'emigrazione le migrazioni lungo la rotta balcanica in particolare la situazione in Bosnia Erzegovina
A proposito dei trasferimenti forzati a AVC h la rivista vita ha pubblicato un video su questi trasferimenti forzati l'abbiamo anche l'indicato sulla pagina sulla nostra pagina Facebook passaggio sud-est radio radicale
Un il vita riporta anche la dichiarazione congiunta della bosniaca Trittin dell'ONU che ha rilevato che significativi rischi per la salute la sicurezza sono AVC anche la posizione ben al di sotto
Degli standard umanitari internazionali il coordinatore subregionale dall'Organizzazione internazionale delle migrazioni per i Balcani occidentali Pieter van der operetta avverte con l'inverno dietro l'angolo
Le condizioni umanitarie per i migranti in Bosnia Erzegovina
Stanno diventando terribili per coloro che soggiornano al di fuori dei centri di accoglienza ufficiali
Le autorità locali scrive vita sostengono che centocinquanta persone arrivano ogni sera vinaccia pronte a tentare il rischioso passaggio nello Stato membro dell'Unione europea in Croazia
Il loro portavoce ha descritto la rimozione forzata come una misura per regolare per quanto possibile la vita normale dei cittadini e per prevenire qualsiasi attività negativa che abbiamo avuto da accattonaggio vagabondaggio reati furti con scasso in edifici privati
Il sito di wc H prosegue vita si trova vicino alle aree infestate dalle mine anti uomo con un alto rischio di incendi ed esplosioni a causa di possibili sacche sotterranee di gas metano
Voce mancia manca di elettricità acqua corrente cure mediche a pochissime strutture igienico-sanitari
La recente dichiarazione del sindaco di binario secondo cui il Comune la Croce Rossa locale cesseranno tutta l'assistenza ai migranti trasferiti con la forza nel sito di wc h è stata descritta nella dichiarazione dell'edizione delle Nazioni Unite come particolarmente allarmante
Poiché l'assistenza era già insufficiente prima anche l'ultimo gruppo di migranti fosse trasferito questa decisione se attuata insieme continui sforzi di ricollocazione
Rischia una possibile emergenza umanitaria nel sito di wc h hanno avvertito le Nazioni Unite e così riporta la rivista vita sul suo sito internet
Abbiamo sentito il report pubblicato
Abbiamo letto domenica report pubblicato da osservatore balcanica o caso di Silvia Mara onere project manager di il sia l'ONG delle ACLI che lavora lungo la rotta balcanica da più di tre anni
Il tre ottobre sempre su Balcani capo sul punto orchestrata pubblicato a una lunga intervista di Nicol Corritore a si chiama Ravone in cui si fa il quadro completo della difficile situazione soprattutto in Bosnia Erzegovina dove il flusso di persone che cercano di arrivare l'Unione europea è in aumento
La la rotta balcanica chiede Nicola Corritore continua ad essere attraversata da un'ingente flusso di persone quest'anno spiega si chiama Ravone così come lo scorso anno la rotta balcanica è stata la rotta prioritaria di ingresso verso l'Unione Europea
Già dall'anno scorso con la chiusura della rotta centrale nel Mediterraneo il numero delle persone che partono dalla Libia verso Lampedusa è calato com'è in calo lungo la rotta occidentale cioè verso la Spagna
Rimane sempre più percorsa la rotta orientale cioè quella che dalla Turchia punta verso la Grecia e poi a risalire
Il rapporto dell'UNHCR l'Alto Commissariato dell'ONU per i rifugiati di agosto di quest'anno parla chiaro nei primi otto mesi di quest'anno sono arrivati attraverso le tre rotte principali sessanta mila seicento persone
Di questi più di metà Inna Grecia e per il restante in Spagna in Italia
E una piccola parte su Cipro
Rispetto alla parte alta della rotta orientale
E spiega Silvia ma Ravone dall'aprile del due mila diciotto assistiamo al fenomeno di una rotta secondaria che ha portato ad un aumento massiccio degli arrivi in Bosnia Erzegovina attraverso due flussi
Quello principale che dalla Grecia va verso Macedonia del Nord e Serbia settentrionale vede il passaggio delle persone in Bosnia Erzegovina nell'area di Zvonimir che di Vienna attraversando il fiume Drina con piccoli gommoni o percorrendo a piedi i ponti della ferrovia
Da qui arrivano alla città bosniaca di Tuzla distante circa settanta chilometri dove si registrano all'ufficio stranieri
E rimangono accampati una o due notti nei pressi della stazione una situazione al limite dove operano solo i gruppi di volontari cittadini non organizzati in associazione che da più di un anno si fanno carico di queste persone in transito
Fuori dall'ufficio stranieri o attorno alla stazione dei treni
Nonostante l'organizzazione internazionale le migrazioni l'UNHCR abbiano fatto promesse di intervenire rispetto alla situazione a Tuzla e certo che non verranno aperti altri campi
Poi i spiega ancora si chiama Ravone edilizia delle ACLI
C'è l'altro flusso che dalla Grecia si muove verso l'Albania e poi in Montenegro verso la Bosnia questa rotta è stata percorsa soprattutto nei mesi primaverili il primaverili
Ma durante l'estate diventata secondaria perché le polizie di frontiera al confine con Montreal Montenegro e Bosnia sono particolarmente dure
Da alcune testimonianze raccolte inserite in vari report emerge che alcuni migranti sono stati tenuti chiusi in gabbia uomini donne bambini violando basilari diritti umani inoltre sul fronte albanese la polizia è stata affiancata da Frontex
La l'agenzia di europea di controllo delle coste delle frontiere la prima missione di Frontex nei Balcani occidentali partita proprio in Albania il ventun maggio di quest'anno
La polizia albanese è stata affiancata da Frontex e quindi ha esteso intensificato i controlli per cui i trafficanti che di fatto sono quelli che decidono le rotte hanno sviluppato i passaggi dalla Serbia su Zornitta e di Elina
Poi si ricorda appunto le minacce sia Maroni ricorda le minacce del presidente turco ergo Anna di lasciar entrare nell'Unione Europea e quasi quattro milioni di rifugiati che in questo momento si trovano in Turchia lamentando il fatto che l'Unione europea ha versato solo tre dei sei miliardi promessi nel due mila e sedici
Poi ancora ricorda come accanto ai numeri dell'UNHCR basta seguire i siti della guardia costiera turca e greca
Che registrano il movimento di gommoni canotti e barchini nella striscia di mare tra i due Paesi dove si legge nero su bianco che gli sbarchi sono aumentati significativamente sulle isole greche
Isole che sono sempre più al collasso con campi profughi drammaticamente sovraffollati e condizioni di assistenza minime senza dimenticare le decine di persone che vivono fuori dei campi ufficiali senza acqua cibo riparo assistenza medica
Se in Grecia ampio ma anche spiega ancora Silvia Marone edilizia c'è una costante afflusso di persone in arrivo dalla Turchia queste si mettono poi in campo verso i Paesi in cammino scusate verso i Paesi balcanici
In Serbia a differenza della Bosnia Erzegovina che è il Paese un po'collo di bottiglia i campi non sono sovraffollati
E le condizioni sono buone ciò detto il commissariato salvo per i rifugiati si aspetta un aumento di presenze con l'inizio della brutta stagione di persone che invece di restare per strada
Preferiranno stare nei campi e venire registrati un aumento di persone spiegarsi di Amarone che in realtà abbiamo già visto nella tarda primavera inizio estate a Belgrado
Poi si parla della Bosnia Erzegovina Nicole Corritore chiede appunto
Com'è la situazione in Bosnia Erzegovina e qui sì da Maroni ricorda tutta la Story la questione di di Bisaccia con con il sindaco il vicesindaco che mantengono
La stessa posizione dunque creando una situazione che non potrà che peggiorare nei prossimi mesi se non si prenderà l'urgente decisione di aprire nuovi campi o di riempire all'inverosimile campi esistenti
Politicamente parlando la situazione resta confusa ci sono state alcune visite di europarlamentari tante visite fatte tra politici e giornalisti che arrivano denunce da una situazione ma poi continua a non mutare nulla
Poi la questione dei pugili becca dei respingimenti violenti in particolare della polizia croata
Le violenze risponde sì da Marone avvengono aggiornarne giornalmente sia sul confine bosniaco croato sia sul confine croato serbo come su quello ungherese serbo o rumeno serbo
Le polizie si accaniscono su questi migranti con l'esproprio dei cellulari e dei soldi Lizzani bruciati picchiati e più volte accaduto che siano stati spogliati lasciati letteralmente in mutande senza scarpe prima di rimandarli indietro mai in Croazia
Questo ha raggiunto una sistematicità rilevata da diverse organizzazioni sono decine le testimonianze e le denunce
Sì da Maroni spiega anche come la presenza delle ONG e delle associazioni sul territorio soprattutto bosniaco sia abbastanza scarsa nel senso che non è facile ottenere i permessi per lavorare
Insomma una rotta anche quella balcanica che può diventare
Mortale come alcune organizzazioni denunciano e infatti sì da Maroni conferma che lungo tutto l'anno ci sono stati episodi di scomparso di persone morte
La causa principale rimane l'annegamento sia nei fiumi tra la Slovenia e la Croazia il d'opera il cupa così come sulla Drina a confine tra la Serbia e la Bosnia o sulle grosso tra Turchia e Grecia
Ma con l'aumento dei passaggi di amare tra Turchia e Grecia stanno aumentando anche i casi di affondamento dei canotti o barchini
Nonostante è questo conclude Silvia Marone la rotta balcanica risulta comunque meno pericolosa di quella del Mediterraneo centrale dove rischia di morire eh altissimo
E questa è la lunga intervista ne abbiamo letti sono alcuni alcuni passaggi lunga intervista di Nicole Corritore di Osservatorio Balcani Caucaso a Silvia Marone
E il project manager di IPSIA organizzazione non governativa che fa capo alle ACLI la l'abbiamo Licata anche sulla pagina Facebook di passaggio a su destri la potete leggere integralmente
C'è anche un dato
Interessante che è quello che riguarda la composizione del chi sono immigranti ora oltre alla alle provenienze geografiche c'è anche la questione dell'età e lungo la rotta balcanica nel due mila diciannove che risulta che un migrante su tre è minore
C'è una tesi di laurea che fornisce una panoramica relativa alla condizione dell'infanzia di migliaia di bambini che hanno vissuto e vivono tutt'oggi un percorso di immigrazione e in particolare punto sul percorso attraverso i i Balcani
La tesi l'arrestata realizzato da Francesca Palmieri
Il sito internet di osservatorio balcanica la cosa ne ha pubblicato un estratto ma anche il link
Al testo completo che è possibile scaricare il pdf e trovate punto questo estratto l'indicato sulla pagina Facebook di passaggio a su desta
La rotta balcanica spiega questa tesi di laurea è una delle tre vie principali per raggiungere l'Europa insieme la rotta del Mediterraneo centrale ed occidentale che detiene il primato per il numero di minori che l'attraversano
L'UNHCR stima che tra gennaio e agosto di quest'anno
Il trentasei virgola quattro per cento degli arrivi sulle coste greche siano stati costituiti da minori da minori ovvero uno su tre
L'obiettivo di questa tesi
Di Francesca Palmieri
è di fornire una panoramica relativa alla condizione dell'infanzia di migliaia di bambini che hanno vissuto e dicono tutt'oggi un percorso di migrazioni in particolare il focus è posto proprio sul percorso irregolare attraverso i Balcani che sulla Serbia
Da un lato e viene dunque a profondità al tema dell'infanzia del benessere del bambino
Inizialmente attraverso lo studio delle evoluzioni di questi due concetti nel corso dei decenni sia a livello socio pedagogico che a livello normativo e successivamente in relazione ad un percorso migratorio irregolare
Dall'altro lato la attesi analizza la storia gli sviluppi cambiamenti della rotta balcanica con particolare attenzione alle reazioni istituzionali locali e della società civile in relazione all'aggravarsi della situazione legata al fenomeno migratorio
E gli sforzi condotti o meno a tutela dei bambini in una situazione di crisi migratoria viene così delineato il quadro generale della condizione dell'infanzia di bambini lungo la rotta balcanica in Grecia Macedonia Serbia Bosnia Herzegovina Croazia Slovenia
Sviluppato attraverso lo studio di sei dimensioni la condizione economica materiale la condizione abitativa la salute l'istruzione la sicurezza i rischi il benessere soggettivo e ventiquattro indicatori particolarmente rilevanti per valutare il benessere del minore che vivono esperienze d'immigrazione irregolare
L'analisi del contesto balcanico portati nota di importanti conclusioni legate alla specificità di questa rotta la sua estrema pericolosità e le continue violazioni dei diritti umani che coinvolgono direttamente anche i bambini
Infine si presenta dei risultati della ricerca sul campo effettuata grazie a supporto di Caritas va allievo e di IPSIA
Dove sono somministrati questionari e condotto interviste alle famiglie ospitate sul tema dei benessere dei bambini questa dunque la tesi di Lauria di Francesca Palmieri questo è la astratte pubblicato su balcanica o coso punto ordine l'abbiamo l'incarto alla pagina Facebook di passaggio sud-est perché è possibile anche scaricare il pdf tutta la tesi
Chiudiamo con una buona notizia una notizia che prendiamo dal sito notizie migranti punto it a Trieste è nata la coalizione per i diritti sulla rotta balcanica
Un report sulle violenze commesse sui richiedenti asilo lungo la rotta balcanica il primo documento che è stato presentato a Trieste da questa neonata coalizione
Di cui fanno parte
Come spiega una nota il Consorzio italiano di solidarietà di Trieste asili un Protection Center di Belgrado il Centre Zamir Horner studia di Zagabria e legis dalla Macedonia nei paesi dei Balcani si spiega la nota
I respingimenti legali delle persone da un lato a all'altro i cosiddetti respingimenti a catena attraverso più Stati stanno diventando sempre più una pratica comune
Quotidianamente la negazione della procedura d'asilo viene accompagnata dall'uso della forza sequestro di effetti personali molestie umiliazione ai danni di rifugiati e migranti anche se si tratta di bambini minori non accompagnati si sottolinea sempre in questo
Re porto
Ci sono poi appunto i dati alcuni dei quali li abbiamo già dati Eurispes
Cifra punto che vediamo già dato citando punto altri
Articoli si parla anche del dell'Italia dove comunque a quindici settembre cinque mila cinquecentoventisei migranti avevano chiesto asilo arrivando dalla rotta balcanica
E questo dunque somma è una una buona notizia
Perché la nascita appunto di questa coalizione per i diritti dei migranti forzati sulla rotta balcanica anche è stata presentata a Trieste consente anche di
Come dire trasformare tutta questa mole di dati anche nella fanno così una piattaforma anche per azioni concrete e soprattutto coordinate e quindi più produttive tra tutti i Soggetti tutte le ONG che operano appunto nell'assistenza alle persone che si muovono lungo la rotta balcanica
E siamo arrivati al termine di questo supplemento settimanale di passaggio a sud-est del trentuno ottobre due mila diciannove che abbiamo dedicato appunto ai
Ma la questione appunto della rotta balcanica i movimenti dei migranti ai problemi che perché incontro le persone che cercano di raggiungere l'Unione Europea muovendosi
Lungo i Balcani e anche le violenze già altre volte ne abbiamo parlato da passaggio sud-est continueremo a a farlo naturalmente invitandoli a seguire
I siti che se ne occupano lei siti delle ONG che seguono questa questa questo questa questione questo questo problema anche perché hanno una presenza più sistematiche non sporadica e per cui sono in grado di dare Agli andare al di là anche del dato di cronaca e fornire il contesto generale supportato da dati per capire la complessità della del problema per cui non bastano
I proclami sul chiudere i porti a barchini barconi
Ci fermiamo qui ricordandogli che tutte le puntate di passaggio su destro sono disponibili su radio radicale punto it nella sezione nelle rubriche cliccando punto su passaggio su desta e ricordando che anche di seguire la nostra è nostro altra pagina Facebook passati a sud-est radio radicale
In onda ci risentiamo domenica prossima domenica tre novembre come sempre ventuno per la nuova puntata di passaggio su testi intatto grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli è una buona giornata in compagnia di radio radicale