VII Convegno dell'Associazione Studiosi del Processo Penale

Tel tu sul periodo
Se il microfono funziona
Istituto che con l'Università di Catania
Avuto il privilegio di organizzare il settimo convegno della separazione fra gli studiosi del processo penale
O il gradito compito di Dante ben tenuto
In questa sede
E colgo l'occasione per ricordare che dei consegne dal lato dell'associazione fra gli studiosi del processo penale
Quello odierno è il terzo che si svolge in Sicilia anzi proprio qui al noto Marina in collaborazione con l'easy chic
Esso si iscrive pertanto nel solco possiamo dire di una tradizione che vede Lisi Cha accompagnare con attenta sensibilità l'evolversi del dibattito sulle tematiche del processo penale promosso restanti tua il più accreditato il livello scientifico dall'Associazione tra gli studiosi del processo penale
I temi dei precedenti consegni siciliani dell'associazioni sono stati l'organizzazione giudiziaria nel mille novecentottantasei
E la legge delega per il nuovo codice di procedura penale nel mille novecentottantasette
Temi fondamentale rispetto ai quali l'odierno almeno non è da meno per importanza e attualità
Una qualità che pur specificamente connotata dal presidente con testo di vita giudiziaria e attualità in qualche modo ciclica per così dire diritto sono mutati e sensibilmente i quadri normativi e sistematici di riferimento
Ma resta nevralgico se incarnato nella prassi i momenti in cui le esigenze cautelari e di ricerca probatoria dell'inchiesta penale
Si incrociano con quelle del processo dovendo trovare una equilibrata canalizzazione all'interno della logica di garanzia innanzitutto dei diritti fondamentali
Che propria non solo del processo in senso stretto ma comunque si intenta la fase preliminare di ogni attività ad esso legata da un nesso strumentale
Viene così alla mente un altro incontro siciliano precisamente il contegno tenutosi a Catania il trenta aprile mille novecentottantadue
Organizzato dal Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale il tema era disfunzioni del processo penale e difesa della società i provvedimenti provvisori
Anche allora si puntò l'attenzione sull'effettiva rispondenza dei provvedimenti provvisori ad una corretta strumentalità processuale
Ed il dibattito si incentrò sul rischio sempre in contente di possibili deformazione nell'uso del potere cautelari
Il ricordo della vivacità di quel dibattito su un tema sempre avvertito come centrale ma ancor di più nei passaggi cruciali della vita politica e istituzionale del Paese
Fa essere fiduciosi su una sua riedizione aggiornata e ne sono sicuro arricchita di riflessione al più alto livello
Avverto il bisogno di ringraziare il magnifico rettore dell'università di Catania la provincia di Siracusa
L'azienda provinciale per il turismo la Banca di credito popolare di Siracusa il sindaco di Noto
Per l'aiuto dato ci ai fine di consentire di garantire la buona riuscita di questo contegno hanno fatto arrivare messaggi augurando il professore Bassiouni
Professore Carulli Panzini Chiavario scusandosi per la loro essenza anche mandato una lettera il professor Giuliano Vassalli
Il quale non accampa impegni
Ma ragioni di salute non è stato bene sta hutu non lunga degenza ospedaliera ha bisogno di un allungo di un dunque Periodo di permanenza in casa si scusa dunque per non essere presente ho chiesto il permesso
Al nostro decano di troppo orde di inviargli un telegramma per un pronta guarigione e naturalmente con i soldi più deferenti nei confronti di questo illustre maestro col vostro permesso provvederò in questo senso
Do a questo punto la parola
Al prorettore all'Università di Catania professore cammello Lazzara venuto apposta a portare il saluto dell'Università di Berna
Eccellenze si ignare signore
Illustre professa
E il non essere ricattato oralmente lieta per mio tramite di salutare tutti Piemonte questa
Interessante discussione sulla libertà personale certamente banale anche i suoi contributi
Molto spesso purtroppo oggi si leggi la legislazione e frutto di emozioni
E abbiamo visto che poi l'emozione non vanno a buon risultato buone leggi
Necessitano di riflessione e vedo fra l'altro avevano folta rappresentanza dalla giurisprudenza che proprio poi ne aveva concreta attuazione va fondamentale contributo
Alla consolidazione vide che in astratto
Non si riescono a definire che appunto libertà personale le hanno insegnato io sono un civilista ma non si individua per il suo contenuto ma
Come residuale rispetto a certe misure eccetera Orgon urgono peraltro anche altri problemi problemi e del di valori che il processo penale può attaccare può incidere di tutto questo il relatore naturalmente siederanno ancora se molto interessante nascoste avevano esteta di Catania
E particolarmente interessata a questo tipo di studi voce e mi permetto di ricordare che proprio la facoltà di giurisprudenza alla scuola una scuola di specializzazione in Scienze e processo artistiche che credo che sia la sola in Italia
Quinte diciamo una delle branche poi la scuola proprio processo a penalistica
Notevole collegamenti con l'estero contro camere Erasmo su studenti nostre vanno all'estero proprio di Scienze Criminali
Esponente straniere vengono in Italia quinte è una scuola senz'altro viva e qui notare che io dica inibiva soprattutto nel nella scienza nella scienza Serse scienza dei nostri processualista e ringrazio a nome dell'università di Catania
Do la parola al dottor Corrado Sofia vice Sindaco di noto per un breve saluto
L'assenza del sindaco di Noto
Attualmente a Roma lo scrittore Corrado Sofia chiamato della Sicilia che cambia a far parte della nuova Giunta comunale in qualità di vice Sindaco ha il piacere di rivolgere a nome della città il benvenuto ai partecipanti di questo importante convegno così attuale e così vivo per la storia della giurisdizione giurisprudenza italiana
Un saluto credo che bisogna rivolgere al ministero corso che arriverà domani perciò io prego voi farlo altrove della città io non sarò presente volevo dirvi che ingabbiata
Dalle impalcature del restauro la nostra città cerca impegnata attualmente a cercare le prove della sua storia
Della sua storia grazie alle indagini archeologiche che compie il professore Lorenzo Guizzardi della Soprintendenza di Siracusa è arrivata a termini piuttosto importanti
Tutte queste indagini non si limitano a a riscoprire i primi insediamenti avvenuti durante la ricostruzione di Noto al punto che alcune delle chiese
Il monastero di Santa Chiara la chiesa di San Carlo sono diventate cantine della memoria
Ma altri si a verificare i danni che le venature di acqua elettore e la presenza di grandi cavità come la cisterna scoperta sotto la chiesa di Santa Chiara
Una opera dello dell'architetto Gagliardi prova però nei sottosuoli la nostra città sembra dunque una sete propizia e consona Allo studio che gli illustri
Presenti negli USA i partecipanti del convegno sarà quello di a compiere non mi rimane che augurarvi buon lavoro il buon lavoro svolto per gli studi che fare il tetto
La ringrazio così come ringrazio il presidente all'amministrazione provinciale che appena arrivato di ricordo ancora ringraziamenti anche per l'aiuto che ha voluto dare allo svolgimento del contegno
Cedo senz'altro la parola per la relazione introduttiva al professor Giandomenico Pisapia
Vi ringrazio per il prudente applauso iniziale che non mi fa correre rischi di vedere trasformato quest'applauso in un mancato applauso finale
Ed è un atto di prudenza di cui mi sono grazie
I convegni del nostro la nostra associazione si sono sempre caratterizzati per la loro grande attualità e questa volta non si è mancato di resta fedele alla tradizione
Parlare di libertà personale e ricerca della prova nell'attuale assetto delle indagini preliminari significa mettere il dito su quella che è la piaga attuale quella maggiormente sentita
Sia da coloro che ragione o a torto vengono sottoposti alle misure cautelari
Sia da coloro che compiono il sempre importante compito di assisterli come difensore
Sia per tutti i cittadini i quali vedono qualche volta incombere il pericolo della trasformazione della obbligatorietà dell'azione penale una specie di obbligatorietà del mandato di cattura e quindi in questa situazione nel spirito che ha sempre animato i congressi del associazione opportunamente è stato portato a questo e
Io devo dire
A costo di essere tacciato di
Affectio la Terni tax
Di amore alle norme alle quali molti dei presenti con chi vi parla hanno contribuito di ritenere che le norme del Codice di procedura penale così come erano state formulate
Non meriterebbe io credo
Modificazioni per impedire gli stravolgimenti che ne sono stati fatti in sede applicativa
Che talvolta ne sono stati fatti in sede applicativa
Ecco perché direi che all'applicazione di queste norme che salvo alcune riserve che poi scioglierò
Sarebbe bastato una corretta applicazione per evitare questi inconvenienti però di fatto inconvenienti ci sono state quindi questo spiega perché il legislatore si sia adoperato si stia adoperando per essere più precisi per
Correre in qualche modo ai ripari
Che queste norme fossero direi tali da garantire e l'esigenza di le esigenze di cui siamo mai dimentichi Biella
Rispetto della legge quindi anche quelli di difesa sociale sia anche in primo piano quella di della libertà del cittadino
Appare chiaro dalla loro rilettura e io chiedo scusa se le rileggerò perché sembra che talvolta attraverso la loro applicazione che io mi
Non non esita a definire talvolta distorta
Anzi spesso distorta
Che si dimentichi qual era dopo il criterio cui si ispirato il legislatore quando nell'articolo duecento settantatré si fissavano le condizioni generali per l'applica milita delle misure si indicavano chiaramente i gravi indizi in contrapposta i sufficienti indizi di reità qualcuno ha continuato a temere si confondessero questi indizi con quell'articolo centonovantadue
Che servono
Le cui regole servono a d'
Dare un criterio per
Il rigore della prova no certamente la differenza cioè perché è lì occorrono gli indizi gravi precisi e concordanti qui basta
Il verbo e giusto Isufi i gravi indizi ma devono essere grati quindi già su questo punto per quanto si voglia dare
Ampio
Spazio alla discrezionalità dell'interprete giudice quindi
E bisogna tener conto che se non sono gravi indizi se non si può
Ricorre alla misura Cortellazzi può dare inizio al processo senza per questo anzi al procedimento senza per questo che si ricorra necessariamente al custodia cautelare ma dove il limite e più questa è una condizione generale e più esplicitamente rigorosamente Espresso alle norme che duecentosettantaquattro e poi nel duecentosettantacinque e io chiedo scusa se col col vicino rimane seppure martoriato da tutte le aggiunte e correzioni che sono intervenute e io
Rileggo
La lettera in cui aggettivi sono tali da indurre qualsiasi interpreta acquistarli a dare una corretta interpretazione e quando lettori alternative poi ci fermeremo un momentino sua terza si dice quando sussistano inderogabili esigenze quindi esigenze cautelari
Devono essere inderogabili esigenze attinenti alle indagini
In relazione a situazioni di concreto pericolo per l'acquisizione genuinità della prova e qui anticipo subito
Il collegamento che è stato fatto nel tema del congresso
E nasce proprio da qui dalla distorsione poi ci ritorneremo fra un momento che si oberata tra quello che è
Il l'esigenza di impedire
La contaminazione la prova con quella che è diventato lo strumento per l'acquisizione della prova e quindi non occorre
Aggiungere molto per far capire qual è il capovolgimento di tutta la filosofia del Codice che si è verificato nella pratica oggi la custodia cautelare diciamolo con franchezza ma anche con doveroso coraggio
Serve
Il più delle volte alla acquisizione approva è diventato uno strumento e non basta che la relazione al codice quasi presago di questo pericolo avesse espressamente detto non deve essere mai strumentalizzata
La custodia cautelare
E soprattutto vorrei aggiungere quella in carcere affini diverso in quelli che sono i propri fini della custodia cautelare
E quindi non ai fini di acquisire o agevolare o incoraggiare l'acquisizione della prova ecco dunque c'è questo capovolgimento completa della filosofia Déco
Quanto alle altre due alternative
Che il legislatore ha
Considerato
E nulla da dire anche perché di solito su questo grossi problemi non sono sorte
Quello relativo alla lettera b del duecentosettantaquattro
Cioè
Il pericolo di fuga anche qui il legislatore ha avuto cura di dire
Quando l'imputato e qui devo dire ecco bisogna che noi tutti che ci abbiamo messo mano facciamo un po'ammenda c'è scappato dire l'imputato due volte
In questo caso non non voleva abusare troppo la parola indagato era brutta ma è entrata nell'uso e quindi forse oggi l'avremmo usata senza difficoltà comunque c'è scappato detto imputato qualche volta imputato
E qualche volta poi pur essendo indagato viene considerata come imputato quindi forse anche qui un presagio involuta
Bene
Imputato o si è data alla fuga
Ho sussiste concreto gli aggettivi sono stati pesati prima della legge delega poi da chi vi ha dato attuazione pericolo che egli si dia alla fuga
Sempre che il giudice ritenga che possono essere irrogata una pena superiore a due anni di reclusione per
La giurisprudenza su questo direi è stata illuminata ha detto occorrono atti preparatori
Poi quando parleremo brevissimamente come si compie in una relazione introduttiva delle proposte di modifica
Si è cercato di tradurre in norme di legge quella che la giurisprudenza cioè atti di preparazione della fuga ecco a me sembrerebbe superflue un discorso più vasto che faremo poi
Quando
Io insisterò su quella che è la mia idea più volte espresse cioè dire che certe norme comportamentali non possono entrare nel codice di procedura penale
è incerto il tentativo che si vuol fare anche dal Parlamento apprezzabilissimo
Di mettere dei bavagli più stretti di dire quello che non può fare o come lo deve fare di stabilire io credo che poi si viene meno a quel carattere di generalità che deve avere la norma ecco perché ho proposto in un'altra sede che semmai se ne facciano norme regolamentari ma non si può
Introdurre nel Codice delle norme solo perché queste vengono applicate male per
Evitare applicazione distorte ma è un problema di leggi tecniche legislative su cui ci si può dissentire da questo mio punto di vista
Certo è che anche qui la norma e ed è a mio giudizio precisa concreto pericolo di fuga certo se si vuol dire tutti gli atti preparatori della fuga per evitare che
Il solo pensiero che si possa dare la fuga io ho sentenze nelle quali si dice poi che stati erogati appena rilevante
E quindi è insito in cui il pericolo di fuga
Direi ognuno di noi forse nella sua esperienza professionale a casi in cui il pericolo di fuga e ipotizzato solo in base a supposizioni senza nessuna indagine particolari
Dove
Invece forse il legislatore e stato
Diciamo un po'imprudente è nella lettera c
Perché indubbiamente nello spirito di quello che era parlo il legislatore dell'ottantotto è vero
Nella nella il mille indicazione anche qui la parola imputato è scappata e quindi autocritica da vi è il
Per specifiche modalità
Ho circostanze di fatto e per la personalità dell'imputato cioè del soggetto a cui si attribuisce il reato
E quindi anche qui si è dimenticato adesso
Nell'applicazione pratico si è fatto leva soltanto sull'ultima parte di questo articolo cioè che si possano commettere la reiterazione dei reati ecco su questo
L'applicazione pratica sia dilatata all'infinito quando la lettura di tutto l'articolo faceva capire che vi era un un collegamento tra le specifiche modalità
E le circostanze del fatto e la personalità dell'imputato perché si pensava a una pericolosità sostanzialmente
Vi è il concreto anche qui
Melius abundare quam deficere il concreto ripetuto più volte il pericolo che questo commetta gravi delitti con uso di armi eccetera poi è scappato questo forse in più quando si dice delitti però di armi o di altri mezzi di violenza personale o diretti contro l'ordine costituzionale si vede quale vorrei dire la comune identità lesiva di questi delitti non si può poi agganciare soltanto una reiterazione per un qualsiasi delitto sia pure non lieve ma comunque da non entrare in questa
Tipologia ovvero delitti di criminalità organizzata e ben chiaro quello che voleva il legislatore o della stessa specie di quello per cui si procede su questo o che e Cappato
Si è dilatata l'applicazione
Pratica
Ecco qui è intervenuto il
Legislatore quando parleremo con un le proposte della commissione giustizia della Camera a cui farebbe un accenno lasciando poi ai singoli della Turris sviluppare e approfondire le singole proposte
Apporre poi lo sbarramento particolare su quello che era
La custodia cautelare in carcere quella che con
Una espressione certamente
Incisiva Francesco Carrara definiva la lebbra del processo penale tanto la considerava
Contamina attrice della libertà personale ecco si poneva questa volta dal legislatore
Un criterio di massima i due criteri della proporzionalità dell'adeguatezza sussistendo le esigenze cautelari generali e le condizioni generali applicabilità quindi attenzione che sia proporzionata
Duecentosettantacinque numero uno oppure che sia adeguata e oppure no e che si adegua cioè ogni misura deve essere i criteri di proporzionalità e di adeguatezza devono entrare
Arriva a dare al giudice la bussola per orientare le sue scelte
E nel timore
Che o anche qui nel presagi
Che si verificassero degli abusi perché era il passato che insegnava di quello che era successo e ancora con le cornice precedente e si è messa anche qui una norma di sbarramento la custodia cautelare
In carcere può essere disposta soltanto quando ogni altra misura vissuti inadeguate
E qui il punto su cui anche il Capo dello Stato
Che è intervenuto in un momento delicatissimo della vita del Paese richiamando in sede parlamentare che a misura cautelare in carcere
Deve essere applicato soltanto in casi di vera necessità non l'abbiamo scritto nella relazione extrema ratio per far capire che che non doveva essere
Hillary regola comune che non era la cattura il mezzo normale di interrogare depresso dai media e il mezzo eccezionale eppure non è passata neanche questa norma di sbarramento a impedire questi
Questo uso allargato diciamo forzato della
Costo
E guaio che poi subito dopo
Sono intervenuti a delle leggi
Inutile che io le ricordi parliamo qui a dei giuristi ma io chiedo scusa della assoluta e le mentalità di questo discorso ma ci certe volte bisogna pur
Ricondursi a alle norme più semplici più elementari cioè alla rilettura delle norme per vedere e dove è il difetto perché
Darci poi
Conto di spiegarci il perché perché più ci rendiamo conto del clima che ha determinato queste
Queste forzature applicative quindi non è che siamo poco sensibili a quelle esigenze a cui si sono ispirati coloro che hanno forzato le norme però non possiamo dimenticare che queste esigenze sono temporanee la forzatura delle norme vigenti a dichiarare risolti
A danno della libertà personale che possono non solo perpetuarsi ma sempre più aggrapparsi
Fino al punto da creare delle compressioni di irreversibili questo è il pericolo che noi riteniamo doveroso segnalare sul quale insistiamo a costo di apparire eccessivamente tra virgolette garantisti come più volte
Ci si è accusati di essere
E quando poi il legislatore
è intervenuto dopo del mille ottocentottantanove a inserire delle norme della prima con la quale si è praticamente Adda allungando
Il punto tre del duecentosettantacinque si è fatto quell'elencazione dei reati in cui si è capovolto addirittura il CREL si è creato sostanzialmente si è ricreato il mandato di cattura obbligatorio
Quanti di noi
Ricordano le lunghe discussioni in sede di commissione per la redazione del Codice fra quelli che già allora volevano pensare a una norma di questo genere però non nelle dimensioni in cui e poi è stata fatta successivamente cioè
C'era sull'esempio di qualche legislazione straniera la
La tendenza di alcuni apprezzabilissima di dire per certi reati gravi di una certa di una intensa gravità
Bisogna provare che non esista un esigenza cautelare personalmente sono stato sempre contrario ma rispetto moltissimo l'opinione di coloro che l'hanno sostenuto e che poi
Hanno ispirato il legislatore allorché a inserito norme di questo tipo sia pure limitando i reati
E limitandoli però
Non a quelli di criminalità organizzata che era un po'la bandiera all'etichetta all'insegna della quale si ponevano queste norme restrittive per esigenze di politica criminale
E perché leggo la lunga elencazione
Che a costituite all'integrazione della del punto tre dell'articolo duecentosettantacinque vedo che se c'è per esempio anche l'omicidio tentato
Ma quanti
Dimenticando che
Già l'omicidio di per se stesso a una tipologia così differenziate che mentre esistono omicidi afferrati rispetto ai quali viene una reazione sociale giustamente preoccupata insomma altre tipologie di omicidi che certamente non
Lite presuppongono questa pericolosa parliamo poi del tentativo e così via di seguito
Si è inserita l'associazione sia pure nella forma aggravata Baio io di questa
Dilatazione che anche nella giurisprudenza di merito si fa del quattrocentosedici sono così preoccupato
E chiedo scusa perché stavo per proporre al presidente
Della nostra associazione di cambiare il nome di chiamarsi Unione tra gli studiosi del processo penale perché se no rischiamo che con la interpretazione dilatata dell'associazione domani corriamo rischi anche nella nostra associazione perché si il concorso si è trasformata in associazione quindi attenzione stiamo attenti anche noi che la nostra associazione da
Dico accanto alle scienze criminali nome contro il quale io mi sono permesso di sollevare qualche riserva perché la scienza non può essere criminale
O non dovrebbe essere criminale ma è certo che
Questa elencazione si presta ha delle interpretazioni certamente
Pericolose e inaccettabili
E quindi
Passando al secondo pollo Dellas
Relazione chiamiamola così questa esposizione introduttiva
Ecco che
Si spiega perché data la distorsione che si è fatta
Del
Della interpreta dell'applicazione duecentosettantaquattro cioè dire impedire
L'inquinamento della prova questo è stato sempre una preoccupazione di ogni legislatore bisogna dire che la grande preoccupazione giusta preoccupazione legislatori
Ma passare ecco ecco il collegamento che giustamente si fa nel titolo del di questo convegno di questo congresso
Proprio impedire o meglio richiamare l'attenzione su questa deviazione
E il Codice ha giustamente dedicato un un libro alla prova un libro alle misure che alla libertà personale cioè le misure cautelari tenendo ben distinti i due in due tempi ecco altro impedire
L'inquinamento è la prova altro ripeto
Servirsene come un grimaldello per arrivare all'acquisizione della prova che quaestor nella pratica stia avvenendo sia avvenuta è fenomeno contro il quale io credo bisogna reagire proprio per evitare quelle distorsioni perché non basta
La bontà del fine per legittimare
Lo strumento non corretto
Anche perché non sempre quel fine che ci si propone cioè di ritenere che in questo modo si realizzi una giustizia non sempre si raggiunge
E se anche si raggiungesse raggiungerlo per fini con mezzi risolti ex sempre censurabile e quindi assolutamente da evitare che diventi un uso normale
Che poi passati i periodi l'emergenza in Italia liberiamo sempre in emergenza di vario tipo passiamo da un'emergenza all'altra e quindi la legislazione emergenziale rischia di diventare legislazione ordinaria
E quindi il giurista
Ha il dovere di essere fermo deciso nel sostenere la legittimità delle norme sia per rispetto alle convenzioni internazionali sia per rispetto dei le libertà fondamentale
Quindi ben venga
La riforma proposta dal dal Parlamento cioè che stava proponendo poi c'è stato dalle ultime notizie marcia indietro e non sappiamo come interpretarla se per affinare le norme opera abbandonare questo
Progetta e mi riferisco come immaginerà noi tutti a quel disegno di legge che nasce dalla proposta
Correnti ed altri e che poi è stata fatta in sede di Commissione permanente di giustizia
Alla Camera è stata fatta
Propria dal dal Commissione giustizia ed era passata all'aula stava per essere sottoposta al vaglio e l'auto quando e questa è un'annotazione
Che non può
Essere sottovalutata danno di quando stava per passare
Al giudizio dell'Assemblea quando quando di fronte alle critiche che sono state mosse
Si è ritenuto di
Richiamati io non lo so non voglio neanche entrare nelle ragioni soprattutto perché non conoscendo gli sarebbe un fare un una
Interpretazione puramente ipotetica
E vediamo le queste norme perché
E se erano certamente ispirata queste stesse finalità che io mi sono permesse di esprimere ore di sottolineare ora e e lì c'erano alcune norme quelle che io mi sono permesso di chiamare norme comportamentali sulle quali non ero d'accordo
Come dire
Per esempio ecco nell'articolo duecentosettantaquattro era l'articolo due del disegno di legge per
No nell'articolo duecentosettantaquattro lettera quando
Si dice quando sussistono specifiche inderogabili esigenze attinenti alle indagini relazione a situazioni concreto pericolo per l'acquisizione e la genuinità della prova che il testo del codice si aggiungeva si proponeva di aggiungere
Le situazioni di concreto pericolo non possono essere individuate nelle dichiarazioni dell'indagato o nel rifiuto di indagato di rendere dichiarazioni ecco indubbiamente questa
Proposizione
Esprime quella che una preoccupazione che noi viviamo ogni giorno
Però sommessamente io non ritengo che si sposta in una legge indicare quella che è una deviazione
Applicativa per porre un freno ecco perché può essere un rimedio tecnicamente anche questo è un non non attuabile quando io dico semmai mettiamoli norme
Complementare regolamentare come è capitato per l'azione penale che si è inserita nelle norme di attuazione
Una norma che ha consentito di capire meglio che cosa si voleva dire che non si promuove l'azione penale e sì ma procede all'archiviazione in quanto non sussistono elementi che consentano al del Pubblico ministero di ritenere che di Porto possa chiedere la condanna anche Lizzie
Questa carta la norma ripeto questo è un rilievo io mi permetto fare perché avverto una riluttanza istintiva a inserire norme di legge però quello che è il concetto che queste norme vogliono esprime io non posso che essere d'accordo e così sia indicano altre esigenze particolare altre situazioni particolari in cui si dice non può essere
Considerate esigenze attinenti all'indagine che vi sia il rifiuto di rendere dichiarazioni o il pericolo concreto
Che deve essere fondata su circostanze di fatto espressamente indicate nel provvedimento a pena di nullità questa già e meno comportamentale questa norma consentirmi questo aggettivo che forse non rende l'idea ma insomma mi pare
Che ci si intenda almeno tra di noi
Viceversa
Altre norme proposto in quel
Disegno di legge non so se ci aggiungiamo disegno di legge non resta una proposta di legge va bene comunque non non cambia
La sostanza e
La modifica anche della lettera c
Quando si è evoluto evitare l'inconveniente al cui quello che di cui ho dato lettura prima apportata dilatare
La lettera c e si è cercato qui direi con maggiore concretezza di dire delitti della stessa specie
Di quello per cui si procede limitatamente a quelli previsti dalla lettera a b e c e di che l'articolo duecentosessantasei qui si è voluto fare un riferimento esplicito
Piccola determinati tipi di criminalità
E sia secondo me indicato una strada giusta
Quella che indicavo io era più radicale cioè eliminare addirittura lo perché la reiterazione di qualsiasi reato della stessa specie mi sembra o della stessa indole ancora più larga di quello che si può
Pensare dove e qui tocchiamo il terzo punto che il convegno addita l'attenzione degli studiosi cioè dire
Nell'attuale il tutto questo va considerato nell'attuale assetto delle indagini preliminari e quindi giustamente
Si allarga il discorso non più
Il problema delle misure cautelari legato
Alla acquisizione della prova no qui è uno sguardo che si vuol dare e giustamente da chi ha proposto il tema
A tutto il tema delle indagini problemi preliminari a tutti i problemi numerosi gravi problemi che sono sorti nel corso dell'applicazione delle indagini preliminari Bellucco
E quindi certamente
Il discorso va allargato perché
Indubbiamente qui
Ancora una volta siamo tra di noi dagli studiosi e quindi ci dobbiamo dire quello che è stato forse
L'eccesso in cui è caduto un po'il legislatore delegante in poi anche quello delegato
Cioè a dire ed evidenti dal primo progetto del mille novecentosettantotto a quello poi successivo su cui è stato poi redatto il Codice entrato in vigore sempre dalla preoccupazione di
Vedere riprodotta la figura del giudice istruttore non eravamo vissuti per anni sotto un corno cerotto che faceva del giudice istruttore praticamente l'arbitro della raccolta della prova con uno svilimento della fase dibattimentale che si traduceva in una ripetizione puramente formale della prova acquisite nel periodo precedente nella fase istruttoria e quindi guardavamo al giudice istruttore come diciamo un possibile nemico della riforma
E quindi molte norme sono state proprio vietate tant'è vero in questo senso tanto è vero che dal progetto del settantotto che prevedeva
Solo singoli attivi istruzione per evitare che ci fosse una fase di istruzione formale
Sì è passata addirittura all'ultimo progetto che poi divenuto legge nel quale addirittura scompariva anche il compimento di atti di istruzioni e diciamo coraggiosamente coerentemente si inseriva una fase di indagini
Preliminari quindi a carattere preprocessuale
Quindi tale da non dar luogo se non eccezionalmente ad acquisizioni di prove di prove degno di questo nome questa era il disegno
La prova si acquisisce al dibattimento nel contraddittorio delle parti prima c'è solo una fase preparatoria quindi di indagini preliminari
Cosa è capitato
Che purtroppo questo disegno che cercava di stabilire un punto di equilibrio e anche un un una giusta
Distribuzione
Dei compiti
In questa fase e nella fase dibattimentale che dovrà essere quella centrale è stata subito alterato l'equilibrio si è alterato per l'intervento delle Nord sentenze la Corte
Per centocinquantaquattro duecentocinquantacinque le altre corse perché nell'intento di e altre poiché gli interventi successivi
Il legislatore che hanno mamma allargato il campo di quelli che erano gli eccezionali atti che dove sono affidati all'incidente probatorio
E quindi quella nostra preoccupazione di evitare il riproporsi della figura del giudice istruttore è stata direi combattuta nel senso di
Lentamente e trasformare la fase delle indagini preliminari in una sorta di istruzione sommarie non garantito che era il peggio che noi potessimo teme
Ecco forse due abbiamo sottovalutato questo pericolo e quindi
Non mi non intanto non pensavamo che poi la Corte costituzionale sia pure con la migliore delle intenzioni
Arrivasse a dare quelle interpretazioni probabilmente forse anche per non aver valutato attentamente e quello che era la filosofia del nuovo Codice per altre ragioni che qui non non possiamo approfondire ognuno su questi ha delle proprio opinioni e soprattutto poiché gli interventi del cosiddetto decreto Martelli contro cui noi subito protestando
La storia l'associazione che c'è anche una un'apposita seduta straordinaria nella quale
Provvide a
Dire il suo pensiero
E quindi quando intervenne con la legge sette agosto novantadue numero tre cinque sei la
Parziale ma insufficiente modifica del
Delle norme contenute nel decreto otto sei ottantadue numero tre zero sei novantadue numero tre zero sei e cosa cosa è capitato
è capitato che
Queste norme
Hanno finito per per dare codici una fisionomia completamente diverso
E io mi riferisco soprattutto a quelli che sono i segnali esteriori più importanti
Mi riferisco per esempio
Al lì
All'interrogatorio il Pubblico ministero che sostituisce praticamente quello che il giudice mi riferisco a qui cosiddetti colloqui investigativi io non so se tutti
Hanno nell'applicazione pratica visto che cosa
Dando luogo questi
Colloqui investigativi cioè dire il detenuto che non riesce ad essere interrogato dal giudice che molto impegnate dal pubblico ministero che in quel momento di tiene che sta bene lì ad aspettare il detenuto
Chiede insistentemente di essere interrogato delle dichiarazioni appare pensa di potersi difendere così
E arrivano di solito ispettore di polizia o altre che fanno colloqui investigativi ecco nella maggior parte dei casi questi colloqui investigativi consistano nel
Nel colloquio in cui si dice beh ma
Decidete di se stessi confessa collabora
Migliore intenzione ma pessimo esempio perché da qui sono nati processi per calunnia per esempio perché se a un certo punto poi detenuto scrive al magistrato guarda che questi son venuta a a insistere perché io collabori e io non ho niente da collaborare perché non ho niente da dire
è poiché non c'è nessuno che assiste a questi colloqui investigativi allora il magistrato che ci sta a fare io mi chiedo
Ecco dunque certe norme
Sia pure ispirata alla il migliore dell'intenzione di danno il peggiore dei risultati con la deformazione ecco perché mi spiego che nel
Progetto di legge che è all'esame del Parlamento sia proprio voluto espressamente dire e la modifica dell'articolo duecentonovantaquattro e dell'articolo poi duecentonovantasette
Il Pubblico ministero proceda all'interrogatorio alla persona in stato di custodia cautelare soltanto dopo l'interrogatorio dopo il giudice ma soprattutto limitare l'interrogatorio noi siamo abituati a una filosofia che non è più quella del Codice
E in cui l'interrogatorio un mezzo di difesa
Ah non può diventare neanche uno strumento di acquisizione della prova attraverso l'imputato la prova si acquisisce attraverso i testimoni attraverso gli altri mezzi di prova tra i quali non è previsto l'interrogatorio
Inquisitorio diciamo l'interrogatorio investigativo che pure e quindi
Opportuna la norma prevista nel comma
Sei dell'articolo duecentonovantaquattro ogni interrogatorio dell'imputato
In stato di custodia cautelare deve avvenire ad opera del giudice
E qui c'è questo ritorno alla giudizio l'importante della garanzia del giudice il discorso si allarga la divisione delle carriere discorsi che sono estranei al nostro disco al nostro tema di oggi ma che non è realizzabile qualsiasi discorso se non si va alla radice cioè segreti
Elimina quella contiguità tra pubblico ministero e giudice dell'indagine preliminare ecco il terzo aspetto del tema che proposte cioè l'attuale assetto nelle indagini preliminare che diciamo rischia di diventare il grande fallimento il codice con l'apparente trionfo della sistema
Cosiddetto accusatorio capovolto
Ogni interrogatorio l'imputato in stato di custodia cautelare deve avvenire ad opera del giudice deve essere ecco qui è una norma semplice ma di grande importanza deve essere documentato integralmente con la stenotipia o con altro mezzo di riproduzione meccanica
E la trascrizione di allievi deve avvenire al più presto
E comunque non oltre tre giorni il pubblico ministero può chiedere in quasi come queste sacrosante ad un giudice di sottoporre la persona ad interrogatorio perché questo ma perché certi discorsi che avvengono beh insomma che resti resti traccia sette se si fanno certi discorsi Sacchi in stato di detenzione è nelle condizioni meno felici per poter diciamo difendersi nel nella pienezza della propria libertà interiore almeno
Ecco questa è una piccola riforma che può raggiungere un grande risulta
E lo stesso si dice per altre norme duecentonovantasette ai fini dei limiti da custodia cautelare ecco perché e concludo perché altrimenti la promessa di brevità non viene mantenuta ecco perché io penso che tutto l'assetto delle indagini preliminari
In cui noi assistiamo assistiamo a questa
A questo subì alimento della figura di cui il giudice per le indagini preliminari che non avevamo visto come una garanzia fondamentale cioè che il Pubblico ministero faccia le sue indagini e il suo compito più a vocazione investigativa meglio è per l'adempimento del furore ma ci sia sempre il controllo di un giudice se viceversa come capita
Faccio presente a Milano dove stanno facendo bellissime cose con un impegno straordinario ma dieci magistrati Pubblico ministero che svolgono l'attività investigativa e un Gip che deve
Controllare questa attività perché i tempi della libertà personale perché inconveniente non è soltanto nel disporre la libertà e qui c'è altra norma che pone limiti N
Fa la permanere perdurare al di là
L'indagine preliminare è una tematica che va approfondita riviste perché solo questo può garantire che il codice funzioni o non funzioni perché se c'è questo sbilanciamento che si sta verificando occorre allora correre ai ripari in tempi Barelli e sotto questo profilo ben venga l'intervento
Del parlamento se riterrà di potere apprezzare enormi utili ad evitare quali che essi siano ad evitare gli inconvenienti lamentati
Io non vi tolgo altro tempo o soltanto indicato molto sommariamente
E soltanto direi come un indice i problemi che poi saranno illustrate dalle singole relazioni particolare affidate ad insigni studiosi quali da par loro sapranno illustrare questi temi che animeranno il dibattito di oggi e dei prossimi giorni vi ringrazio
Che ringrazio lei professore per la splendida lezione che attenuto lei ha detto che volevo ricordare alcune cose elementare una di queste cose elementare si avverte il bisogno tutti abbiano contezza che siano tenute presente nella vita giudiziaria di tutti i giorni
Professore a questo punto era previsto scorte bere che però io credo che sia Conte niente proseguire senza interrompere mentre l'uscita a creare un clima straordinario delle di andare avanti con la relazione del professor Grevi
Diritto al silenzio l'esigenza cautelare nella disciplina della libertà personale Vittorio
Grazie
Io non ho il la fortuna che ha avuto il professor Pisapia di poteva svolge un discorso a trecentosessanta gradi
Il mio tema è molto più imitato da parte è giusto che sia così
Ed è il tema che riguarda che cercherò di approfondire quindi in particolare i rapporti tra diritto al silenzio ed esigenze cautelari nella disciplina della libertà personale
E tutti si rendono conto che questa una copia di valori classica nella tematica della libertà personale
Un rapporto tra questi due valori che ogni sistema processuale penale si deve porre da disciplinare e che può risolvere in modi diversi a seconda dell'assetto di equilibrio trovato tra l'uno e l'altro dei valori in gioco come sappiamo bene d'altra parte dall'antica tradizione inquisitoria sull'uso del carcere come specie se torture e di rinasce anche la finalità classica in epoche inquisitoria
Del dell'uso del carcere per provocate la confessione dell'inquisito diciamo subito facciamo subito queste premesse molto chiare per poter poi svolgere il discorso di conseguenza
Ovviamente per capire quale sia il rapporto che ogni sistema instaura tra il valore del diritto al silenzio ed il valore delle esigenze cautelari
Diventa importante la scelta di fondo che viene operata circa la posizione dell'inquisito dinnanzi all'inquirente sotto il profilo del diritto al silenzio
Ovvio che se questa posizione
Articolata sulla base dell'obbligo di rispondere e di dire la verità
La scelta di un certo tipo ed è quella che noi per tradizione storica ma poi anche convenzionalmente individuano come scelta
Tipica del processo inquisitorio se invece la scelta e nel senso di riconoscere il diritto
Il carceriere riconoscere il diritto di no collaborare questa è una scelta che noi storicamente verifichiamo e poi convenzionalmente oggi nelle nostre stimati istruzioni attribuiamo al processo accusato
Sul punto come tutti sappiamo la scelta di campo che è stata operata dal nostro legislatore e bisogna dire
Anche prima dell'attuale Codice fin dalla legge numero novecentotrentadue del mille novecento e sessantanove
è stata una scelta precisa è stata una scelta univoca nel senso cioè di riconoscere alla persona sottoposta l'interrogatorio il diritto al silenzio
E tale diritto naturalmente è stato recepito anche nell'attuale Codice e anch'io mi permetterò come il nostro presidente emerito di citare alcune norme anche se tutte le conosciamo ma per aiutare la memoria l'articolo sessantaquattro
Di questo codice tra le regole generali dettate per quanto riguarda lo svolgimento dall'interrogatorio prevede in particolare
L'attribuzione della facoltà di non rispondere
All'imputato alla persona sottoposta alle indagini e attribuisce a queste stesse persone il diritto all'avvertimento affinché siano consapevoli di questa loro facoltà in questa come tutti sappiamo è una regola che poi si dipana in essendo valida in tutte le figure di interrogatorio che sono conosciute come tali sotto questa etichetta cioè dal nostro sistema
Quello di fronte all'autorità di polizia giudiziaria quello di fronte al Pubblico ministero quello di fonte nei casi particolari in cui ciò avviene al giudice per le indagini preliminari
Quello di fronte al giudice della udienza preliminare sappiamo anche che poi analoga
Facoltà e attribuita alle persone di cui parla l'articolo duecentodieci in quella particolare momento di Esame di persone imputate in procedimenti connessi
Non si limita a questo per la verità il sistema nel tutelare il diritto al silenzio esiste anche una tutela anticipata del diritto il silenzio nel particolare istituto
Dell'articolo sessantatré le cosiddette dichiarazioni
Haute indizianti che impongono la sospensione dell'audizione della persona che non essendo ancora né imputato
Nel sottoposto alle indagini faccia dichiarazioni contrasse l'avvertimento che ha cambiato posizione processuale e quindi poi l'eventuale ripresa del procedimento in questa nuova posizione
Tornando all'interrogatorio non c'è dubbio quest'ultimo dato su cui possiamo soffermarci con certezza
Che la facoltà di non rispondere dunque è un vero e proprio diritto è un diritto riconducibile alla esplicazione del più generale diritto di difesa garantito dalla Costituzione articolo ventiquattro secondo comma collegato alla presunzione di non colpevolezza di quell'articolo ventisette
Secondo comma sotto il particolare profilo della difesa personale dell'autodifesa
Che tra i suoi possibili contenuti annovera dunque anche quello del diritto di non collaborare sullo sfondo si colloca la più generale tematica
Mi ricordo una polemica all'inizio degli anni Settanta alimentate da Cappelletti che riduceva a questo per la verità soltanto il la facoltà dell'imputato di non collaborare la più generale tematica relativa alla garanzia contro la Safin crimine esce al quinto emendamento
Della costituzione gli Stati Uniti oggi ripresa in un corpo legislativo che anche le di gente da noi come sappiamo il Patto internazionale sui diritti civili e politici che nell'articolo quattordici comma terzo lettera in città prevede il diritto dell'imputato a non essere costretto a deporre contro se stesso o a confessarsi colpevole dunque questo lo scenario di fondo che poi noi quando vogliamo esprimere con una formula latina in sintesi riconduciamo a una formula e alcuni sanno me particolarmente calda cioè quella del nemo tenetur sedette eccetera
Trattandosi di un vero e proprio diritto ecco perché non è soltanto una precisazione pedante una precisazione formale quell'appena fatta trattandosi di un vero e proprio diritto ne discendono alcune conseguenze notevoli e anche sul piano applicativo
Il suo esercizio dobbiamo dirlo a chiare lettere non può mai tradursi in un pregiudizio per il soggetto imputati indiziato persona sottoposta alle indagini che lo abbia esercitato articolo sessantacinque comma terzo ci dice che nel caso di esercizio di questo diritto ci si limita a ad avvertire la persona che lo abbia esercitato che comunque il procedimento andrà oltre
Anche qui c'è uno scenario più generale che va ricordato per incastonare le norme sugli sfondi dei valori che le informano ed è quello della libertà morale o libertà di autodeterminazione
Della persona sottoposta ad indagine poi quindi dell'imputato che trovo uno specifico sottolineatura copre convincente Chimento all'interrogatorio nell'articolo sessantaquattro comma secondo così
Come la trova poi in materia di prove e se questo da un lato ci dimostra come sa qualunque dei nostri studenti che questa che l'interrogatorio non è un mezzo di prova perché altrimenti sarebbe bastato il riferimento del libro terzo d'altro lato ci sottolinea come anche in sede di interrogatorio
La facoltà di non rispondere debba inserirsi in questo principio per cui non possono essere utilizzati neppure con il consenso della persona interessata metodi o tecniche idonei ad influire sulla sua libertà di auto determinazione articolo sessantaquattro comma secondo
Cosa discende da questa teorizzazione in particolare
Che è da escludere quanto invece sotto il vecchio codice prima della legge del mille novecentosessantanove anche illustri autori da Foschini a John turco ha Carnelutti c'è uno spunto anche in De Luca in questo senso ammettevano e cioè che dalla silenzio dalla non collaborazione dell'imputato si potessero desumere elementi utilizzabili a suo carico in sede di decisione di merito
Ma non solo questo esclude anche che dall'esercizio della facoltà di non rispondere si possono desumere elementi utilizzabili a suo carico a livello di provvedimenti cautelari e anche a livello di provvedimenti nel combatto
Sotto il profilo per quanto riguarda i provvedimenti cautelari dall'integrazione del presupposto dei gravi indizi di colpevolezza e delle integrazioni di quell'altro e ancor più importante per quanto ci interessa come vedremo presupposto delle esigenze cautelari
Solo di passaggio dirò e poi non ci soffermeremo più su questo aspetto
In questa sede Malgina
Ale che il discorso non può essere lo stesso quando l'imputato rimanga in silenzio
Dopo aver accettato l'esame dibattimentale cioè dopo aver chiesto o dopo aver comunque ha accettato la richiesta di sottoporsi ad esame in sede dibattimentale perché in quella sede avendo accettato l'imputato di sottoporsi all'esame ha implicitamente rinunciato al proprio diritto al silenzio nulla impedisce nulla divieto naturalmente di non rispondere alle domande ma non sarà avvertito di avere una facoltà che in realtà non ha in quanto diritto
Come lato fino mai ritiene come la stessa relazione al Progetto di codice attesta il suo silenzio in quella sede potrà essere base di argomenti di prova a suo carico da utilizzarsi in sede di decisione di me
Ecco tentando a questo punto di incrociate
Quanto abbiamo detto a proposito del diritto al silenzio così delineato con la tematica delle esigenze cautelari che devono stare alla base di qualunque misura cautelare
Un punto fermo va a questo punto un altro punto fermo fa sottolineato
Nessuna misura cautelare può essere dunque qui riprende uno spunto già presente nella relazione introduttiva nessuna misura cautelare può essere disposta allo scopo di ottenere coattivamente
La presenza dell'imputato adatti probatori del tipo di quelli che ne presuppongono una partecipazione attiva cioè attraverso dichiarazioni a maggior ragione quindi nessuna misura può essere disposta avendo di mira lo scopo di ottenere la confessione contro la volontà dell'imputato
In questo senso e tutta la storia dei lavori preparatori del codice per quanto riguarda in particolare l'articolo duecentosettantaquattro lettera a quello cioè dove si parla del pericolo di inquinamento di prove come fondamento del di una delle esigenze cautelari
Dalla relazione del Progetto dai lavori preparatori dalle dichiarazioni che sono state fatte nell'epoca e bisogna dire anche poi dalla comune
Orientamento della dottrina appare chiarissimo che si è voluto circoscrivere quella finalità di cui alla lettera che ancora alcuni di noi chiamano finalità istruttoria alla sola esigenza di evitare concreti pericoli per l'acquisizione e la genuinità dell'acqua
è escluso è stato volutamente escluso qualunque riferimento ad una finalizzazione della misura cautelare Allo scopo del compimento di atti determinati cui debba partecipare l'imputato
Le inderogabili esigenze relative le indagini si legge nella relazione acquistano rilevanza nella lettera dell'articolo centosettantaquattro
Come presupposto di misure cautelari soltanto quando si tratti di evitare il rischio dell'inquinamento della prova
Non anche quando invece l'esigenza sarebbe di evitare che l'imputato si sottragga al compimento di uno o più atti che ne presuppongono la partecipazione attiva atti cioè di natura probatoria come tutti sappiamo questa esigenza
Non è che sia ignorata dal Codice ma il Codice la soddisfa attraverso un'altra misura che non è una misura cautelare è l'accompagnamento coattivo la cui disciplina infatti e dislocata in altra parte del codice centotrentadue
E seguenti e che consente all'autorità giudiziaria di ottenere coattivamente di fronte a sé
Anche la persona sottoposta ad indagine un imputato per compie alcuni atti e sotto determinate garanzie come sappiamo quando si tratti di compimento di interrogatori o di confronti
Il pm non può fare lo do solo ma deve chiedere l'autorizzazione del GP ci sono limiti di durata il tempo necessario e comunque non oltre le ventiquattro ore
Un diverso modo attraverso il quale il codice ha ritenuto di soddisfare l'esigenza di avere la presenza della persona sottoposte ad indagine un imputato
Che deve partecipare ad un certo
Il quadro sistematico che deriva da queste norme è stato ritenuto dai compilatori del Codice di una tale chiarezza
Per cui non è stato reputato necessario inserire nel Codice una formula di tipo pedagogico del tipo di quella che era stata inserita ricorderà il presidente Pisapia
Nell'articolo duecentosettantotto terzo comma del progetto del mille novecento e settantotto
Dove era stato precisato che nessuna misura cautelare può essere applicata al fine di ottenere la presenza dell'imputato adatti diretti ad assumerne le dichiarazioni
Qui se il presidente Pisapia mi consente una battuta
Direi che nel settantotto e anche nell'ottantotto e non ci è mai scappato nel Codice l'uso della parola imputato nel libro a Quarto a proposito delle misure cautelari
Perché questa è stata una scelta consapevole dal momento che dovendosi queste norme riferire all'intera gamma delle posizioni che la persona
Sottoposta alle indagini prima poi indiziata poi imputata possibile posso fare nell'ambito del procedimento
Se fosse adesso ricovero presidente Pisapia si è fatta la scelta di dire sempre imputato facendo leva su a nome di equiparazione contenuta all'articolo sessantuno per cui tutti i diritti le garanzie e in ogni caso le disposizioni
Dettate con riferimento all'imputato si applicano anche la persona sottoposta alle indagini mentre non è vero il contrario
E per esempio quella proposta di legge di cui parleremo anche dopo che addirittura usa la parolaccia indagato che non esiste nelle lingue italiano spesso usa la parola persona sottoposta ad indagini
Non operando l'articolo sessantuno a contrario incorre nell'errore di limitare le garanzie stabilite per la persona sottoposta ad indagini nel senso che non possono essere estese all'imputato quindi è giusto credo aveva usato la parola imputato nell'intero libro quarto a proposito della libertà personale comunque tornando a al nostro tema
Potrei citare ma i presidenti Pisapia lo ha già fatto per alcuni aspetti ampi passi della relazione al progetto preliminare dell'ottantotto che escludono rigorosamente qualunque strumentalizzazione della misure cautelari per Fini di natura confessoria dicevamo questo in sostanza un punto indiscutibile il rifiuto dell'imputato di collaborare con l'autorità inquirente
Che nella maggior parte dei casi si esprime attraverso il diritto al silenzio di per sé non può rappresentare un elemento idoneo a giustificare l'assoggettamento dell'imputato a misure coercitive non l'applicazione di una misura coercitiva non il mantenimento di una misura coercitiva
Precedentemente applicata perché il silenzio dell'imputato non è sintomatico ecco questa la ragione razionale non politica non ideologica di quanto appena detto ma la ragione logico giuridica razionale
Perché il silenzio dell'imputato di per sé non può mai essere sintomatico di alcuna delle figure di periculum libertatis annoverate nelle lettere a b e c dell'articolo duecentosettantaquattro non del pericolo di fuga evidentemente
Non del pericolo di commissione di nuovi reati ma nemmeno del pericolo di inquinamento delle prove per le ragioni che abbiamo appena ricordato e che emergono chiaramente dall'intero contesto dei lavori preparato bisogna dire
Che sul punto non solo la dottrina ma anche la giurisprudenza almeno per quanto riguarda il affermazione di principio che la corte di cassazione in un paio di occasioni ancora l'anno scorso ha avuto occasione di fare è ferma la Cassazione
Afferma che l'ordinamento vieta di trarre dall'esercizio del diritto al silenzio qualsiasi conseguenza negativa
Per l'imputato ammettendo al piuma questo nettare non possono ammettersi che il silenzio virgolette può non recare alleggerimento all'onere probatorio del PM e può non contribuire ad eliminare ove sussista il pericolo di inquinamento delle prove chiuse le virgolette ma aperte ancora di questo pericolo l'imputato non può essere ritenuto autore per il solo fatto di avere esercitato il diritto di carcere
E qui però c'è secondo me una svolta nel nostro almeno nel mio discorso
Se il silenzio dunque
Deve essere considerato irrilevante ai fini della valutazione delle esigenze cautelari
Ciò non significa che debba allo stesso modo essere considerate irrilevante la scelta opposta
Cioè la rinuncia all'esercizio del diritto al silenzio e quindi la condotta confessoria o comunque in senso più ampio collaborativa dell'imputato
è un discorso delicato è un discorso difficile vorrei in linea generale ricordare che nulla vieta e soprattutto ce l'insegna anche il sistema del diritto penale sostanziale
Che il legislatore riconduca determinati vantaggi quelli che noi chiamiamo di natura premiale
Alla scelta dell'imputato di collaborare con la giustizia
La stessa logica del patteggiamento in definitiva riposa su questa scelta una dichiarazione di natura missiva spesso confessò via se si vuole dell'imputato gli poco Ca'determinati vantaggi e ci sono speciali forme di attenuanti in questo senso c'è l'accesso a determinati benefici penitenziari
Spesso le attenuanti generiche vengono concesse sulla base di valutazioni di questo tipo per non parlare delle leggi speciali sui cosiddetti pentiti e dissociati del mille novecentottantadue mille novecentottantasette in materia di terrorismo
Ecco allora credo che noi dobbiamo domandarci lo stesso fenomeno cioè di rilevanza può reo
Può verificarsi anche sul terreno delle misure cautelari può la rinuncia al silenzio giovare all'imputato sul piano processuale in materia cautelare
Ecco io credo che a questo proposito prima di rispondere una precisazione vada fatta Allo stato attuale della legislazione
E cioè che qui non siamo all'interno di una scelta legislativa di natura premiale
Credo che nulla vieterebbe al legislatore di fare una scelta di questo tipo però de iure condito non l'ha fatta
E quindi quanto noi potremo dire di risposta all'interrogativo che ho cercato di formulare non va inserito nella logica della premialità
Prevista dalla legge
E invece io credo mo'prendo dal sistema dei presupposti delle misure cautelari
Che noi possiamo rispondere la domanda cioè che noi possiamo valutare che tipo di incidenza il non esercizio da parte dell'imputato del diritto al silenzio può esercitare sulle misure cautelari sui presupposti delle misure cautelari
Per completezza disposizione ricorderò rapidamente cosa che tutti sappiamo che due sono i presupposti indefettibili delle misure cautelari il fumus commissi delicti che il legislatore poi esplicitato verso la formula gravi indizi di colpevolezza di quell'articolo duecentosettantatré il pericolo libertatis felici sotto esplicita nel duecentosettantaquattro Traverso lettere a b Pecci
Queste esigenze cautelari come sappiamo devono sussistere almeno una di queste
Indipendentemente dalla circostanza che l'imputato si avvalgono del suo diritto al silenzio perché una misura cautelare possa essere applicata e possa essere mantenuta
è già stato
Chiarito poco fa che nessuno può essere sottoposto a misura cautelare per il solo fatto del rifiuto di rispondere alle domande dell'autorità inquirente se aggiungiamo adesso non sussistono esigenze cautelari
Allo stesso modo io mi sento di dire con estrema chiarezza nessuno può e a maggior ragione nessuno deve essere scarcerato se in carcere o deve essergli revocata la misura cautelare per il solo fatto di avere reso confessione
Ho collaborato con l'autorità inquirente se continuano a sussistere l'esigenza cautelare che esistevano originariamente voglio dire
Non esiste nessun nesso di correlazioni biunivoca tra misura cautelare custodia in carcere per quello che ci interessa e confessioni
La misura carceraria come ogni misura cautelare dipende da presupposti suoi autonomi tra i quali non rientra la circostanza dell'esercizio del diritto al silenzio
E quindi nemmeno rientra come elemento negativo di tali autonomi presupposti il fatto dell'avvenuta confessione la confessione di per sé non Elide il periculum libertatis
Ma detto questo io credo che non si possa escludere
Che il fatto della confessione assuma una sua specifica
E molto concreta incidenza sulla valutazione delle esigenze cautelari che devono essere accertate prima dal pm al momento della richiesta poi dal Gip al momento del provvedimento
In sede di applicazione o di decisione circa il mantenimento delle misure io credo che non possa essere negato questo tipo di concreta incidenza della confessione della collaborazione dell'imputato e la sua valutazione ovviamente rientra nella sera degli accertamenti rimesse rispettivamente
In un primo tempo al Pubblico ministero poi al giudice circa la sussistenza dei presupposti della misura
Io credo innegabile per esempio che la confessione sul fatto possa non detta ma possa far venir meno
Di per sé il concreto pericolo in certi casi per l'acquisizione per la genuinità della prova in altri casi il concreto pericolo di commissione di reati
Soprattutto di quelli della stessa specie del reato per cui si procede
è vero questo perché lo conferma l'esperienza che la confessione può attenuare
O addirittura vanificare determinate situazioni di pericolo libertatis mentre continua a non essere vero il contrario
E cioè che il rifiuto di confessare l'esercizio del diritto al silenzio di per sé non può essere assunto ad elemento integrante del periculum libertatis in sostanza per sintetizzare e chiudere questa digressione tra le due affermazioni
La confessione può essere tale da far venire meno
L'esigenza cautelare il periculum libertatis e l'altra affermazione il rifiuto di confessare non è tale via da fondare di per sé un'esigenza cautelare io non trovo che ci sia alcuna contraddizione
Da questo punto di vista mi pare che il sistema sia ineccepibile nella sua architettura per quanto riguarda i rapporti tra scritta silenzi esigenze cautelari e eventuale confessione
E tuttavia e già gli accenti del presidente Pisapia nella sua introduzione ce l'hanno confermato sarebbe poco realistico ignorare oggi
Le polemiche che soprattutto negli ultimi mesi nell'ultimo anno si può dire per la verità
Soltanto dopo che ci sono i iniziati in Italia certe inchieste in materia di reati relativi alla pubblica amministrazione
Le polemiche che hanno investito l'uso delle misure cautelari in particolare della misura carceraria per via delle accuse provenienti
Da DiVersi anche se non da tutti difensori circa l'uso troppo generalizzato della custodia in carcere Allo scopo si dice di induca la persona inquisita alla confessione
E siamo qui evidentemente di fronte ad una tipica situazione di contrasto
Di asserito contrasto tra realtà normativa e realtà applicativa e quindi di sfasatura come si dice spesso tra diritto vigente e diritto vivente
E di fronte a queste situazioni evidentemente l'interprete il giurista si deve domandare quali sono i rimedi all'interno del sistema e sono stati se del caso predisposti per fronteggiare simili sfasatura
Ora noi tutti lo sappiamo però ripetiamo c'era ancora una volta che il nostro sistema nel mondo probabilmente tra i più garantiti per quanto riguarda i meccanismi di controllo sui provvedimenti cautelari in particolare su quelli restrittivi della libertà personale in carcere la sequenza classica che troviamo che chiunque trova nel nostro codice richiesta del Pubblico Ministero ordinanza del giudice al quale eventualmente si può poi fare ulteriore richiesta di revoca di sostituzione delle misura
Possibilità di riesame da Pato il tribunale della libertà possibilità di ricorso contro l'ordinanza
Del tribunale del riesame o per saltano in Cassazione definisce
Una intelaiatura di rapporti verticali tra organi tutti i terzi rispetto al pubblico ministero e del tutto indipendenti gli uni dagli altri che profila un sistema di controllo anche nel merito dei provvedimenti in materia di libertà personale che offre il massimo delle garanzie almeno sulla carta
Non foss'altro per il numero di giudici il singolo Gip i tre del tema delle verbali cinque dalla Cassazione che sono impegnati in questa sequenza procedimentale
Ma sono è vero anche note le critiche che si vanno facendo ancora una volta le arie che già te il presidente Pisapia da parte di quanti lamentano una sorte di eccessiva
Condiscendenza da parte del giudice delle indagini preliminari e quindi una sorte di costume di appiattimento delle sue decisioni sulle richieste del Pubblico ministero
Ammesso che sia così dobbiamo renderci conto che dobbiamo ammettere siccome nella maggior parte dei casi il Tribunale della Libertà conferma il CIPE la Cassazione conferma il tribunale della libertà cioè non ha nulla
Che si dovrebbe ipotizzare un appiattimento generalizzato di tutti gli organi di controllo anche di quelli collegiali anche di quelli di legittimità
Ed è vero peraltro che in linea percentuale
è molto basso l'indice di diniego da parte del Gip o di accoglimento da parte di una delle libertà cioè di revoca
Delle richieste di riesame così pure di annullamento da parte della Cassazione
Si può spiegare solo in termini di adesione acritica per esempio per quanto riguarda il Gip
Quasi di una sorta di sudditanza psicologica nei confronti del pubblico ministero
Per la verità si potrebbe anche da un'altra interpretazione
So bene che non è un'interpretazione fra le più gradite questa però potrebbe anche accadere che può viola consapevolezza da parte del Pubblico ministero di dover passare di non avere più lui la gestione in prima persona come il vecchio codice il provvedimento restrittivo marito per passare attraverso il Gip induca una sorta di effetto pedagogico sul pubblico ministero
Inducendolo cioè a non formulare richieste azzardate tali da poter essere disattese dal Gip ma soltanto quelle fornite di solide giustificazione
A parte questa notazione il problema che riguarda in città e soprattutto credo un problema relativo alla sua posizione istituzionale alla sua collocazione ordinamentale che si riallaccia a tutta una serie di discussioni che erano maturate durante i lavori preparatori del codice
Se lo ricadranno moltissimi di quelli che sono qui presenti se lo ricorderà in particolare l'amico Zappalà col quale spesso abbiamo discusso di questo sull'alternativa
Tra jeep forte e ci più debole per intenderci
Cioè un città impersonato di regola dallo stesso magistrato per l'intero arco di una terminati inchiesta e un GP invece impersonato da magistrati diversi e quindi in condizioni di maggiore debolezza di fronte al pubblico ministero
E nei confronti di questa seconda impostazione pesava quella quella che amo Dio chiama logo ereditati se del giudice istruttore si temeva cioè di rifare di consentire la riedizione del giudice istruttore
A questo tema è dedicata la relazione di domani mattina di Enzo Zappalà e quindi io non mi soffermerò anche se evidentemente è strettamente connesso a quanto vado dicendo
La sensazione è che se si dovesse intervenire fare qualcosa sul piano normativo sicuramente a parte interventi di natura ordinamentale per esempio di una nel senso di una più rigida distinzione di funzioni tra città e pubblico ministero
E quindi magari di un irrigidimento cita la possibilità di passaggio dall'una all'altra funzione cioè irrigidimento delle rispettive carriere a parte questo profilo che non va sottovalutato
Sul piano del codice si tratterebbe probabilmente di trovare norme che consentano un rafforzamento della figura funzionale del giudice per le indagini preliminari come organo di controllo sui provvedimenti restrittivi della libertà personale
Per esempio prevedendo butto lì un'idea poi magari più oltre si potrà sviluppare la che il Pubblico ministero insieme la richiesta e agli elementi su cui la richiesta di si fonda che poi rappresenteranno la documentazione che andrà a disposizione delle parti di fonte turbata libertà in caso di riesame debba trasmettergli l'intero fascicolo per andare al al Gip una maggiore consapevolezza della situazione del procedimento fermo restando naturalmente e di questo fascicolo poi le parti non possano avere conoscenza perché altrimenti significherebbe la scopertura la Discovery anticipata
Però il GP ne avrebbe conoscenze potrebbe come dire misurare meglio la fondatezza delle richieste del Pubblico ministero
Secondo me invece e mi rendo conto che qui siamo su un terreno estremamente opinabile sul terreno minato anche perché il contorni del discorso non sono ancorati ad atti legislativi molto precisi
Bisogna stare molto attenti di fronte alla tentazione di risolvere questo problema che è un problema
Quando accade di cattivo uso delle norme attraverso interventi di natura normativa novellazione cioè legislative diretti ad un forte ridimensionamento del potere dell'autorità giudiziaria ma quindi soprattutto del città in tema di misure cautelari
Un forte ridimensionamento che bisogna dire
Avrebbe il risultato di squilibrare in maniera cospicua il sistema risultante dalle norme iniziale del libro quarto del codice due se potrebbe sette quattro fino al duecentonovanta che fino ad un anno fa non erano sembrate norme così sbagliate
Anzi fino ad un anno fa su queste norme erano piovuti soltanto apprezzamenti
E io nel mio piccolo ho molto apprezzato quell'affectio paternità test di cui parlava il presidente Pisapia queste nome sono norme giuste sono norme fatte bene sono nome che non presentano la curva
E poi bisogna stare attenti ad interventi normativi che finirebbero per penalizzare
La tutela di interessi e di esigenze sul piano cautelare naturalmente che finora da tutti sono stati ritenuti meritevoli di protezione dalle ci sta attore perché ha codificato esplicitamente la tutela di questi interessi di queste esigenze
E dall'opinione pubblica che non capirebbe certi improvvise svolte Cetti improvvise inversione di tendenza che sicuramente sono state pensate avendo di mira i procedimenti per reati contro la pubblica amministrazione
E già questa è una cosa che fa riflettere ma poi una volta inserite nel sistema sardo destinato a operare nei confronti di tutti i reati
E questa d'altra parte la prospettiva in cui si è collocata a fine luglio quella proposta di legge quel testo di legge rielaborato dalla commissione Giustizia della Camera sulla scia di una proposta
Parlamentare che sembrava una modesta proposta parlamentare di tre deputati del PDS correnti De Simone c'è Setti presentate il ventinove aprile del novantatré ed è singolare che praticamente dal primo maggio del novantatré a fine luglio la Commissione giustizia sia riuscita
A tappe forzate ad approvare un testo evidentemente c'è un interessi molto concreti molto contingenti dietro questa spinta legislativa
E che ha inciso in maniera qui dissente direi
Molto chiaramente da quanto ha detto il presidente Pisapia ha inciso in maniera per me per vari aspetti deleteria sul nostro sistema
Cosa vuole proporre in sostanza questo testo
Per cercherò rapidamente di sintetizzare
La maggior parte delle innovazioni proposte che riguardano la tematica di oggi naturalmente poi c'è tutta una serie di altre norme sulle quali si potrebbe discutere a lungo dall'informazione di garanzia ai rapporti tra stampa
E processo ma evidentemente non è questa la sede la prima delle innovazioni che si vorrebbero introdurre e nel senso di stabilire l'articolo due del testo della commissione
Che nessuna misura cautelare non la sola custodia in carcere e questa è una costante di tutte queste modifiche riguardano l'intera gamma delle misure cautelari non la sola custodia in carcere
Dunque nessuna misura cautelare può essere applicate sia applicata deve essere evocata quando risulti che la pena irrogabile possa essere condizionalmente sospesa
Questa sarebbe un'appendice del secondo comma dell'articolo duecento e settantatré un vero e proprio divieto dunque di applicazione delle misure sulla base dell'appoggio sì di sospensione condizionale non come nel vecchio duecentosettantasette
Bis del Codice avvocato un potere di astenersi dall'applicare le misure in questo caso un divieto di applicazione delle misure che è ispirato ad una logica proporzionalisti Ka il principio di proporzionalità di cui prima ci parlava il presidente Pisapia
Legata non alla pena che si ritiene possa essere irrogata come dice il secondo comma dell'articolo duecentosettantacinque ma legata alla pena che si ritiene possa essere eseguita
Evidentemente qui non è il principio di proporzionalità dal codice è un notevole allargamento del principio di proporzionalità
Di sostanza a me pare che questa proposta corrisponde ad una concezione sostanzialistica delle misure cautelari per quanto riguarda la custodia in carcere solo intenderla come pena anticipata giustifica una innovazione di questo tipo perché solo così si giustifica la esclusione della custodia cautelare nella prospettiva che la pena detentiva
Ancorché irrogata non sarebbe eseguita in quanto verrebbe condizionalmente sospesa
Quali le conseguenze
Le conseguenze sono sul terreno delle esigenze cautelari quella Figo duecentosettantaquattro di caratura più spiccatamente processualista perché è chiaro che una norma di questo tipo non incide
Sul pericolo di commissione di reati perché se c'è un pericolo di Commissione di reati evidentemente si esclude in radice la Polonia si di non commissione di reati che a richiesta concede la sospensione condizionale quindi evidentemente siamo fuori
Nemmeno il pericolo di fuga perché come sappiamo l'esigenza cautelare del pericolo di fuga intanto acquista rilievo in quanto si tratti si presume erogabile una pena superiore due anni quindi siamo fuori dall'ipotesi della sospensione condizionale dunque questo divieto di applicazione di misure cautelari nel caso di pone sì di sospensione condizionale della pena si applicherebbe soltanto nell'ipotesi di pericolo per l'acquisizione o per la genuinità delle forze ma io mi domando allora che senso avrebbe questo divieto si sa che l'imputato se anche condannato a pena detentiva non la vedrebbe seguite perché condizionalmente sospesa
E questo dovrebbe bastare a vietare che essi gli si impongono misure cautelare di qualsiasi specie se c'è il concreto ed effettivo pericolo che lui stia inquinare le prove che lui stia per interferire nell'acquisizione e nella genuinità delle prove
Mi pare che non abbia assolutamente senso una correlazione di questo tipo gli si dà a cioè una sorta di lascia passare di nulla osta ad inquinare le prove per il solo fatto che si ritiene che la pena sarà sospesa
è un interrogativo
Altra innovazione che si propone lettera dell'articolo duecentosettantaquattro
Si afferma e la frase su cui prima si era soffermato il professor Pisapia
Le situazioni di concreto pericolo
Per l'acquisizione per la genuinità delle prove non possono essere individuate nel contenuto delle dichiarazioni della persona sottoposta alle indagini o nel rifiuto di rendere queste dichiarazioni
Notate qui l'uso di due del riferimento due
Situazioni tra loro assai diversi ma che vengono accomunate nella come dire impossibilità di tener conto di queste situazioni ora è ineccepibile per tutto quanto abbiamo detto in precedenza che il rifiuto di rendere dichiarazioni non possa essere valorizzato al fine di di individuarli il fondamento dell'esigenza cautelare dell'inquinamento delle prove
Ma non credo che la stessa cosa si possa dire se l'imputato se la persona sottoposta alle indagini certe dichiarazioni le ha rese e evidentemente si deve ritenere le ha rese del tutto liberamente anche da persona libera evidentemente e Siena queste dichiarazioni
Tra Luca per esempio una sua precisa intenzione di su buona re dei testimoni distruggeva dei documenti in questo caso il contenuto delle dichiarazioni rese mi pare possano essere sa costantemente utilizzato per fondarvi
Un pericolo per alla acquisizione o l'attività delle prove da questo punto di vista lo ma se si vuole adottare una norma di tipo pedagogico tanto vale adottare la formula mi pare molto più felice della proposta originaria del PDS dove si diceva il rifiuto di sottoporsi ad esame o di rendere confessione quindi solo il rifiuto non costituisce motivo perché vengano disposte o mantenute misura cautelare è un pleonastica ma se si vuole inserire nel Codice una norma manifesto di questo tipo questa mi pare molto più corretta
D'altra parte c'è questo nella proposta di cui stiamo parlando un atteggiamento di favore
Nei confronti dell'esigenza cautelare rappresentata al pericolo di inquinamento delle cose e infatti questi vigenza che già devo dire il legislatore aveva valutato con una certa delicatezza con una certa circospezione perché aveva previsto anche che dovesse essere stabilito il termine
Di durata della misura correlata questo tipo di esigenza ma però consentendone la rinnovazione ecco la proposta e nel senso che invece la possibilità di un'innovazione sia graficamente limitata
Potrebbero essere i Novate le misure per finalità probatorie soltanto quando si tratti di reati che Lotito duecentosettantacinque comma terzo e per una sola volta attraverso il procedimento camerale di quell'articolo centoventisette evidentemente questa proposta cerca di fare di tutto per evitare la possibilità di rinnovazione di queste misure
Non c'è molto da dire per quanto riguarda il pericolo di fuga anche se in realtà come dice il professor Pisapia il tentativo che fa il legislatore la Commissione giustizia della camera di caratterizzare in termini oggettivi la base del pericolo di fuga è piuttosto come dire
Allude a situazioni piuttosto irrealistiche piuttosto improbabili quando si dice che questo pericolo deve essere desumibile da fatti preparatori fatti preparatori della fuga ora a meno di non pensare a ipotesi inverosimili di esibizionismo da parte la persona che si vuole dare la fuga di ostentazione di valigie di biglietti già acquistati evidentemente i fatti preparatori non potranno essere nella maggior parte dei casi conosciuti all'autorità inquirente
Fatti preparatori da cui risulti che l'imputato stia per darsi non come oggi si dia alla fuga evidentemente se passasse una proposta di questo tipo il pericolo di fuga non sarebbe più di per sé distintamente
Rilevante dal punto di vista delle esigenze cautelari ma soltanto si potrebbe adottare la misura non per prevenire la fuga ma quando la fuga in realtà è in atto
Le valutazioni più delicate riguarda una lettera C come ha già annunciato il presidente Pisapia
Laddove sia ammette la possibilità come tutti sappiamo che l'esigenza le misure cautelari vengano disposte per il concreto pericolo di commissione di determinati reati
Reati con l'uso Diana mio mezzo violenza reati relative alla sanità organizzata reati di natura eversiva
Ho delitti della stessa specie come tutti sappiamo ed è qui che lo preannunciava il professor Pisapia
Più pesante cade la mannaia di questa proposta
Ora io credo che dobbiamo essere onesti con noi stessi di fronte alla lettera c dell'articolo duecentosettantaquattro sappiamo tutti che questa è una figura discussa e discutibile di periculum libertatis
Che tende grosso modo ad equiparare
La misura cautelare la prostata in carcere quindi ad una sorta di misura di sicurezza e che ha rapporti difficili con la presunzione di non colpevolezza dell'imputato
Perché in sostanza si tratta di ipotizzare una sorta di pericolo di recidiva nei confronti di persona riguardo alla quale non è ancora stata accertata la responsabilità penale in via definitivo
Ma il nostro discorso fatalmente deve svolgersi all'interno della scelta legislativa fatta dal codice nome di questo tipo sono state ritenute legittime dalla Corte costituzionale
O noi rimettiamo in gioco e lo si potrebbe anche fare ma allora l'intero contesto l'intera architettura di una norma di questo tipo
Oppure dobbiamo ragionare all'interno della norma così come è scritta nel codice
Ragionando all'interno di questa norma io ho la sensazione che i tentativi di ridimensionamento
Della sfera applicativa della norma stessa prestino al fianco assenti ieri sera
Per esempio cosa propone la Commissione giustizia propone una cosa che potrebbe anche essere plausibile
Nell'ambito della formula delitti della stessa specie
La cui conio sì di eventuale nuovo compimento la parte la persona sottoposta alle indagini giustificherebbe l'attuazione della misura cautelare si dice ma cerchiamo di selezionare
Non tutti i delitti della spesa testo specie ma soltanto alcuni e per esempio quelli per i quali sono ammesse le intercettazioni telefoniche e di i delitti di cui l'articolo duecentosessantasei lettera ABCD
Ma non si accontenta di questo il testo legislativo questo potrebbe essere un passo avanti come accennava il professor Pisapia ma richiede in più che la persona sottoposta alle indagini si è stata comunque rinviato a giudizio per uno di questi reati
Ma allora cosa vuol dire questo
Innanzitutto cosa vuol dire che si è stata rinviata a giudizio non si capisce bene questa il testo devo dire formulato male anche dal punto di vista sintattico
Rinviato a giudizio nello stesso procedimento ho inviato un giudizio in un diverso procedimento queste
L'uomo
Ma allora evidentemente sarebbe una un elemento un presupposto di assai difficile integrabili Rita
Ma comunque lo si intenda cosa vuole significare questo
Che per esempio nel corso delle indagini preliminari prima che l'inquisito prima caro sono sottoposte le indagini si è stato rinviato a giudizio
Questi godrebbe di una sorta di licenza di commettere delitti della stessa specie senza che nessuna misura cautelare potesse essere adottata nei suoi confronti
Se è questo che si vuole allora ecco questa norma una norma di questo tipo va bene
Ma questo significa che a parte i delitti commessi con le armi con la violenza c'è pericolo quelli per i quali c'è un regime speciale questo significa che poi in presenza di un concreto ed effettivo pericolo
Che quella persona commetta un delitto della stessa specie di quello per cui è sottoposto a procedimento e per esempio un delitto di corruzione e di concussione di peculato e così via
Un delitto di estorsione con minacce un delitto di spaccio di stupefacenti un delitto e poi tanti gli esempi potrebbero continuare in questi casi la persona non potrebbe essere sottoposta nessuna misura cautelare
Su questo punto si registra a quanto pare in un testo che attualmente circola nell'ambito comitato ristretto la Commissione giustizia una sorta di retromarcia per cui le altre misure cautelari diverse dalla custodia in carcere potrebbero essere adottate solo la custodia in carcere invece sarebbe in questi casi vietata ma mi pare che però il ragionamento critico regalo stesso perché se si fosse nelle situazioni in cui per fronteggiare quel pericolo
In linea col principio di adeguatezza soltanto la custodia cautelare fosse utilizzabile Co che evidentemente il discorso la conclusione non cambierà
In definitiva quindi sulla lettera c dell'articolo duecentosettantaquattro io ho la sensazione che ossi respinge in toto
La circostanza che nel nostro sistema esistono misura cautelare che si fonda su esigenze di prevenzione generale o speciale
Oppure se non si respinge questa ipotesi è costituzionalmente dubbia lo ripeto ancora una volta non è logico escludere che anche la possibilità la probabilità di commissione di reati della stessa specie che poi élite quod plerumque accidit in realtà nella
Applicazione quotidiana della norma
Non è logico escludere appunto i reati della stessa specie dalla sfera applicativa dell'anno
Tutto quanto ho cercato fino adesso di dire
Fanno pensare che la prospettiva almeno dal mio punto di vista da affrontare per
I problemi derivanti dagli abusi eventuali che possono essere commessi nell'uso delle misure cautelari erano stati in carcere in specie non sia quella dell'intervento legislativo questo non vuol dire che
Alcuni ritocchi possano essere fatti e possono essere importanti
Per esempio nell'attico duecentosettantaquattro lettera una cosa che si desume secondo me già oggi dal sistema ma che fosse andrebbe precisata e di stabilire che il pericolo di inquinamento delle prove debba riguardare le indagini sui fatti per i quali si procede con esclusione di altri fatti questo mi pare molto importante
Che
Ho già ricordato quella formula nessuna misura cautelare può essere applicata al fine di ottenere la presenza dell'imputato ad atti diretti ad assumerne le dichiarazioni può essere pleonastica ma se si vuole la si può mettere con intenti pedagogici
Per quanto riguarda il CIPE quell'idea di trasmettergli tutti gli atti del fascicolo per la sua conoscenza soltanto e non per la Discovery potrebbe essere utile per un miglior funzionamento del G
Ma al di là di questi ritocchi la mia sensazione e che
Il problema vero sia quello della corretta applicazione delle norme esistenti tornando da parte mia a fare un gesto di fede nella bontà di queste norme che contengono già in sé tutte le premesse per un uso più che soddisfacente del sistema delle misure cautelari facciamo qualche esempio
Articolo duecentosettantaquattro lettera a pericolo di inquinamento delle prove
A parte quanto appena detto sull'esigenza già oggi in via interpretativa di limitare i fatti per cui si procede la rilevanza del pericolo di inquinamento
Deve essere chiaro mal lo scriviamo tutti c'è anche una certa giurisprudenza che lo dice che le situazioni di concreto pericolo per l'acquisizione o la genuinità della prova di cui parla il testo normativo non possono ravvisarsi in un generico e non meglio definito interesse dell'imputato ad inquinare le prove
Ma devono concretarsi con riferimento all'ipotesi in cui il Pubblico Ministero e di riflesso il Gip decidente già sappia almeno in via ipotetica quali sono le prove da acquisire rispetto alle quali
Deve essere in possesso di elementi tali da fargli ritenere assai probabile che l'imputato se non sottoposto a misura cautelare
Interferirebbe cioè ostacolerà ebbe sull'attività di acquisizione o sui livelli di genuinità della prova che si vuole acquisire
Nella lettera c dell'articolo centosettantaquattro
Quella tuoni usi di commissione di delitti di cui prima parlavo il professor Pisapia lamentando la vaghezza dei parametri di riferimento
Giustamente lamentando la vaghezza dei parametri di riferimento così come sono intesi nella pratica non può essere affidata soltanto
A considerazioni astratte di natura
Logico probabilistica come si dice
Legate magari alla tipologia del reato per il quale si sta procedendo ma deve fondarsi
Come dice la legge su circostanze non dimentichiamoci quel duecentonovantadue secondo comma che dà il modello di motivazione per quanto riguarda le ordinanze in materia cautelare
E già lì c'è tutto
Circostanze di fatto concrete sulle modalità di condotta dell'imputato Sud già accertate manifestazione della sua personalità cioè in una parola su elementi oggettivi già accertati
I quali nel loro complesso rendano assai probabile questa volta sì che l'imputato se non sottoposto a misura cautelare commetterebbe o delitti della stessa specie o gli altri gravi delitti oggi elencati dall'articolo duecento e settanta qua
E poi per completezza ricordo una cosa l'abbiamo già detto
Come ama spesso ripetere professor Pisapia e tutti siamo d'accordo con questo la custodia e ovviamente ogni altra misura cautelare non può mai essere un mezzo di ricerca della prova
Semmai può essere un mezzo di tutela dell'acquisizione della prova
In nessun caso dunque l'esercizio da parte dell'imputato del diritto al silenzio sotto forma di rifiuto di confessare o di rifiuto di chiamare in correità può essere assunto alla base di un'esigenza cautelare
Ripeto adesso sul piano applicativo una considerazione che avevamo già fatto prima indignazione
La motivazione delle ordinanze in materia di misure cautelari deve seguire letteralmente lo schema di cui l'articolo duecentonovantadue comma secondo lettera C in particolare per quanto riguarda le esigenze cautelari
è scorretta una motivazione che non indichi in forma specifica
E col conforto degli elementi di fatto da cui sono desunte
Le ragioni cautelari che la fondano e i motivi che ne segnalano la rilevanza questo è il modello risultante dalla lettera c del secondo comma dell'articolo duecentonovantadue segnalando cioè la rilevanza di tali elementi specifici sul terremo di quella che è la asserita esigenza cautelare
E poi c'è anche il problema
Della individuazione in concreto della misura cautelare
Sotto il profilo del principio di adeguatezza ne accennava il professor si sappia idoneità della misura a fronteggiare l'esigenza cautelare riscontrati in concreto
Ma combinato con la logica della gradualità per cui in un contesto sistematico in cui sono note diverso è una pluralità di misure cautelari si deve scegliere sempre la misura meno gravosa tra tutte quelle idonee a fronteggiare le esigenze riscontrati in concreto
E di qui poi evidentemente la regola della custodia in carcere come extrema ratio codificata nel terzo comma poi adulterato dell'articolo duecentosettantacinque ecco sono sempre osservate queste regole e questi definitiva
L'interrogativo che ci interessa poi sul piano concreto
Se ci sono stati errori
Sono stati corretti se ci sono stati abusi si sono usati gli strumenti per rimediare a questi abusi ecco io credo che questi interrogativi siano i veri interrogativi che oggi l'interprete il giurista che interpreta le norme il giurista che le applica il politico del diritto si deve porre invece di pensare a modificare il sistema legislativo che io sente il dovere di dirlo oggi sono sospette
Anche se che provengono da un parlamento il cui livello di credibilità in queste cose è diminuito perché è troppo alta nel Parlamento è la percentuale delle persone che sono sottoposte a procedimento
E quindi alimentano forte il dubbio di legiferare pensando a cause propria e quindi senza più quella serenità che deriva chi ha di mira interessi generali ed astratto
Però detto questo non possiamo neanche chiuderci gli occhi perché è una constatazione e di fronte a tutti e cioè che negli ultimi mesi soprattutto nell'inchieste legate ai reati di pubblica corruzione abbiamo assistito ad una crescita statisticamente assai rilevante
Dell'uso in particolare della custodia in carcere che sembra contrastare con la logica dell'extrema ratio
Perché questo è avvenuto ci sono stati davvero gli abusi generalizzati di cui molti parlano soprattutto i difensori c'è stato un'eccessiva disinvoltura da parte dell'autorità giudiziaria nell'uso dello strumento carcerario
Notate che queste
Per esempio censure che probabilmente per rubare i casi sono anche fondate non sono mai state fatte quando si usava molto largamente l'uso del lo strumento carcerario per esempio in inchieste controllate metà organizzata per esempio di natura mafiosa di natura camorristica e così via
Sono censure degli ultimi dodici quindici mesi
O invece come potrebbe anche essere
è la particolare situazione di complessità e di difficoltà di queste indagini che si tengono una con l'altra che presentano interconnessioni tra diverse tramiti Minosse che in certi casi ha reso
Necessario comunque
Può giustificare l'uso più largo del solito della custodia in carcere perché estremamente concreto ed elevato il pericolo in queste inchieste che le prove vengono incrinato e se non si applica la misura cautelare o che si continuino a commettere reati della stessa specie
Se ci sono stati abusi
Si sente dire che abusi ci sono stati e singolare che questi abusi non vengono denunciati nelle sedi opportune perché non risulta per esempio mi diceva l'avvocato Chiusano compiuta di una settimana fa e domani fosse glielo potremo chiedere l'Unione camere penali ha chiesto
Di venire a conoscenza
Di casi di abusi e segnalazioni ce ne sono state pochissime
Se ci sono stati errori perché il tribunale della libertà non ha funzionato perché la Cassazione non ha funzionato perché cioè non hanno funzionato gli strumenti di gravame
Mi avvio alla conclusione
Io credo che
A parte il le tentazioni di operare sul piano del sistema
Legislativo attraverso le innovazioni e qui evidentemente noi
Non abbiamo molta voce in capitolo il Parlamento che deciderà quel parlamento
Quello che noi possiamo dire che bisogna da parte di tutti tornare alle regole cioè le regole di questo codice
Da un lato recuperando una più forte sensibilità per il valore della libertà personale
Come diritto inviolabile ce lo dice l'articolo tredici della Costituzione quindi un rapporto equilibrato libertà carcere davvero conforme alla logica regole eccezione come ci hanno insegnato e come noi continuiamo ad insegnare
D'altro lato ispirando i comportamenti di tutte le parti processuali anche di quelle private ad un più forte costume di correttezza
Nelle relazioni
Anche con l'autorità inquirente
Sulla base del principio che l'imputato ha senza dubbio il sacrosanto diritto di non collaborare ma al di là di questo non ha altri diritti di fare ostruzionismo di ostacolare le indagini
E se li ostacola è bene che nei suoi confronti vengono adottate delle misure cautelari
E qui vorrei fare un ultimo rilievo
Su un tema che mi rendo conto ancora più delicato di alcuni di quelli che ho fino adesso affrontato ma mi rendo conto che probabilmente sono uno dei pochi che la pensano così ma sentì il bisogno di dire
E cioè
Qual è il nostro modo di porci di fronte al diritto al silenzio dell'imputato
Abbiamo detto fino adesso si tratta di un diritto
Ecco si tratta di un diritto non si tratta di un dovere e nemmeno si tratta di una scelta eticamente preferibile rispetto all'opposta Scelta di parlare
Se l'imputato ritiene di esercitare questo diritto deve essergli offerto il massimo delle garanzie
Sotto il profilo del tenerlo al riparo da qualunque pregiudizio che posso conseguire a tale scelta
E questo come abbiamo detto ovviamente in primo luogo sul piano delle limitazioni alla libertà personale
Ma se l'imputato non ritiene
Ovviamente nella sua piena libertà
Di esercitare questo diritto e confessa
E al limite confessa proprio per dimostrare che non aveva intenzione di inquinare le prove che non ha intenzione di mantenere collegamenti con strutture criminose
La confessione non può come invece talora accade essere stigmatizzata come qualcosa
Di riprovevole come una sorta di debolezza dell'imputato che ha ceduto di fronte agli organi inquirenti ecco io credo che atteggiamenti di questo tipo che sono fra l'altro tipici sono movenze retoriche tipiche delle concrete criminali
Fanno da pendant
A quegli altri atteggiamenti di una sorte di santificazione tra virgolette degli imputati che non parlano ovviamente sul sottinteso che potrebbero parlare avrebbero così da dire ma
Eroicamente tacciono
E naturalmente questo discorso si può fare ed a maggior ragione si può allargare
Per l'imputato che oltre a confessare decide di collaborare con la giustizia attraverso la chiamata in correità dei propri complici a parte ovviamente
Ogni doveroso visto conto interno ed esterno sull'attendibilità di queste dichiarazioni di chiamata in correità e quindi tutta la tematica del terzo comma dell'articolo centonovantadue
Bollate già da legislatore
A Toto ha ragione qualcuno preso in Paolo Ferrua critica questa presunzione relativa di scarsa affidabilità delle dichiarazioni provenienti dal coimputato ma questa è la legge ed è bene secondo me che sia così ma a parte l'esigenza
Dei più rigorosi riscontri interni ed esterni sull'attendibilità di queste chiamata in correità
Questa scelta io credo non può essere
Demonizzata come qualcosa di moralmente censurabile
Come fanno quelli che la bollano col termine spiazzante di dell'azione
Perché eticamente riprovevole
E l'atteggiamento di chi mantiene saldo il vincolo
Di solidarietà criminosa al quale era stato legato e così consente il consolidamento delle condizioni che gli avevano consentito di compiere determinati reati
Non è invece eticamente riprovevole l'atteggiamento di chi rompe quel vincolo criminoso e si schiera
Bisogna può dirlo dalla parte della legalità e della giustizia rivelando i nomi dei propri complici dando altri contributi all'indagine permettendo così
Di prevenire nuovi reati
E questo è un discorso che nasce dai reati della tenuta organizzata tipica di mafia di camorra
Era nato già con il terrorismo ma oggi scende attraverso le trame delle associazioni criminose magari non ancora contestate ma relative alla tenuta economico-finanziaria della corruzione delle tangenti e così via
Chi ritiene magari in perfetta buona fede il contrario ed apprezza in questo caso l'esercizio del diritto al silenzio sui complici
Che non è altro che non una forma di omertà soprattutto quando l'imputato ha confessato il fatto proprio io tra l'altro in linea teorica ho forti dubbi che una volta che l'imputato ha confessato il fatto proprio rimanga Luigi rito al silenzio per quanto riguarda il fatto dei complici perché a questo punto non c'è più nessun nemo tenetur se detergere da rispettare
Ma dicevo chi apprezza invece questi comportamenti omertosi esprime lasciatemelo dire con chiarezza un punto di vista interno alla logica del crimine organizzato
Facendo prevalere in sostanza il valore della lealtà nell'illecito cioè della fedeltà Interna al patto criminoso sul valore del ritorno alla legalità
E sul valore della collaborazione con la giustizia le cui ragioni personali di chi collabora a noi non interessano nulla quello che ci interessa sono i risultati cioè
Uno stato
Laico uno stato che si ispira come il nostro Stato in materia penale ad una logica di tipo utilitaristico c'è di arrivare nel rispetto delle regole ovviamente al risultato
Non può consentire lo stravolgimento nella gerarchia dei valori che devono ispirare
L'attuazione della giustizia e invece è uno stravolgimento di questa gerarchia di valori quando si ritiene riprovevole chi collabora con la giustizia e si ritiene vice eroico chi non collabora con la giustizia
In sostanza secondo me
Bisogna rifiutare quella cultura della non collaborazione che va diffondendosi in una certa parte della nostra cultura giuridica
Perché se è vero
Che il diritto al silenzio va tutelato con ogni forza
Esiste anche la scelta della collaborazione che è una scelta
Assolutamente non riprovevole anzi è una scelta eticamente commendevole
E concludo con due battute
Su una circostanza che a me pare sotto gli occhi di tutti cioè
Questi ultimi processi queste ultime inchieste che hanno sicuramente determinato tensioni anche nei rapporti fra il mondo della magistratura e il mondo dell'avvocatura il mondo dei difensori
Probabilmente vedono la ragione di queste tensioni in una
Caratterizzazione
Fosse un po'eccessiva qui una caratterizzazione antagonistica che però è tipica di questo codice nei ruoli processuali tra accusa e difesa
Ora il rischio è che questo antagonismo conduca a radicalizzazione i eccessive fuori luogo nella dialettica delle parti
E quindi a contrasti alimentati da comportamenti ai limiti della deontologia e giudiziaria e forense
Rischio che c'è quando i pubblici ministeri che ad esempio fanno un uso esasperato degli strumenti allora disposizione poco rispettoso della presunzione di non colpevolezza
A volte anche magari al di là dei limiti della legge e se ci sono i pubblici ministeri che ricercano solo ed a tutti i costi la confessione ma c'è anche la parte di quei difensori che adottano strategie
Di contrasto in chiave di rottura cioè strategie di tipo ostruzionistico disposti
Anche a provocare la paralisi delle indagini
A porre ostacoli che non corrispondono alla correttezza deontologica
Ecco io credo che se noi tutti per conclude riuscissimo
A ragionare spogliandoci di questo vizio delle opposte polarizzazioni antagonistiche
Della cioè esasperazione di un gioco delle parti che ci deve essere ma non può essere radicali Zatta fino a questo punto ci sono i valori dalla realtà della correttezza che non sono codificati nel Codice di procedura penale ma esistono non possono essere negati nel sistema e cominciamo a ragionare non come parti del processo ma dal punto di vista del giurista che cerca di valutare
Tutti i valori in gioco ma direi prima ancora dal punto di vista del cittadino paghi io spesso mi sento dire come cittadino alcune cose da poco come giurista non posso attuale questa è una scissione schizofrenica che non ha senso
Prima ancora di lei dal punto di vista del cittadino e anche del giurista qui interessa soprattutto che il processo funzioni c'è
Che funzioni attraverso l'osservanza delle regole a questa è il presupposto ineliminabile
Ma Traverso l'osservanza delle regole non condotte fino
All'ostruzionismo non condotte fino al dolo eventuale se mi consentite dal sabotaggio del processo
Che funzioni per raggiungere il suo obiettivo primario e l'obiettivo primario è quello dell'accertamento dei fatti
E delle responsabilità se ci sono dei fatti da accertare e delle responsabilità da Clara e quindi dal fare giustizia che significa assolvere gli innocenti ma anche se del caso punire i colpevoli grazie
Ringrazio il professore grevi per la sua relazione dance di spunti straordinariamente delicati che richiedono sicuramente una ricca discussione sospendiamo professore Ferrante Erica Marta un attimino
Sospendiamo per dieci minuti poi ricominciamo con il dibattito grazie
ENI e a vostra disposizione
Mi
E certamente sette popolare
Questo mi pare un moderato di impostare i rapporti son qui per sentire ma dove ha detto come sia possibile fare il bersaglio umano in realtà della diamo dati alle
Va be'terzi a loro disposizione per fornire tutti i chiarimenti che
Deve essere essere chiesti
Chi chiede la parola
Se non c'è altri posso inserirmi e dà il buon esempio cominciato
Va be'io vi prego quanto intervenite di fare precedere l'intervento dal nome cognome e qualifica ai fini della registrazione gradazione sono il professore Claudio Faranda professore associato all'università nell'Università di Messina
Istituzione di diritto e procedura penale
Io farò un intervento breve
Con una premessa altrettanto breve mi ricordo sempre di una frase di mi perdonerà Vittorio Grevi di dirette grow libero o indichi stalle etiopi Hulk prendersi Lebens Golden andare un po'
E grigia ogni teoria diceva Goethe al suo amico ed è verde L'albero della vita l'albero dorato della vita come possa essere un albero dalla dovrebbe io non l'ho mai capito ma il senso è quello vorrei dire che alle domande
E entrati che corrette garbate perché il tribunale della libertà non ha a non annullato di provvedimenti negativi dei quali molti avvocati si lamentano perché la Cassazione continua hanno un annullare la risposta purtroppo viene dalla dalla pratica
Vediamo
Cosa è successo a Corrado Carnevale presidente della prima sezione per aver seguito una linea di garantismo io non difendo nessuno però difendo questo garantismo che doveva essere la base di questo codice è successa a lui e non agli altri quindici o venti membri non so quanti siano che si alternano
Nelle varie sessioni
E c'è un terrore noi con questo Codice perdonatemi siamo andati
Per l'etichetta di garantismo nell'applicazione concreta alla mano lamentata peraltro proprietà grevi perché credi ci dice nel codice ci sono le norme senza modifiche e io sono d'accordo pienamente in questo per perché il garantismo si applicato ma nella prassi queste norme sono sistematicamente scavalcate
E non soltanto dai gite non soltanto dei pubblici ministeri tant'è che io a volte rimpiango il vecchio giudice istruttore col quale vi erano dei colloqui
Perché sono scavalcato dal Tribunale della libertà con sentenze con ordinanze a volte assurde e sono spesso scavalcate anche dalla Corte di Cassazione le norme e il risultato è quello che l'indiziato per il quale come al dall'inizio della relazione
Ha fatto rilevare il professore per il relatore le norme della cassazione rischiano di essere travolte così viene travolto il principio di presunzione di innocenza
Domani vi sarà un intervento sulla difficoltà della prova difesa che per me è uno dei temi centrali che rimbalza su questa tematica de il perché di questa mancata applicazione delle norme antica dentista e sì perché quando noi difensori prima questione ho scritto nel sessantotto
Quando noi difensori andremo adesso invece andiamo a bussare alle porte del testimone può chiedere una prova ieri mi è arrivata una lettera il professore D'Angelo che è anche avvocato che mi mandava una lettera delle ferrovie dopo tre mesi nelle quali si durante i quali chiedeva un certificato che un tizio non si trovava a Messina dove era avvenuto un reato ma si trovava a Palermo
L'ha avuta dopo tre mesi con dei rimbalzi di mesi e mesi
Noi non abbiamo il mento subisce potestatis noi non possiamo quindi avere la stessa agilità a parte il problema del dei poveri e diritti per potere mandare avanti la prova nei confronti della di questa soltanto teorica parità di parità di armi
Manca mi si consenta anche di esse per due chiedere di mi si consenta di chiedere di essere perdonato da molti magistrati insigni
La educazione defunto la deontologica dei magistrati nel capire cos'è il garantismo perché vi è una reazione eccessiva contro questo nuovo codice di procedura penale
E si arriva a volte a a una lotta alle streghe si arriva a volte con tutto l'encomio che si può dare al tutti i magistrati che mandare avanti la lotta contro la criminalità si arriva a travolgere le norme del garantismo
Anche per quanto riguarda il diritto al silenzio io devo dire che mentre approvato come dico tutto quanto teoricamente espresso dal professore credi e forse ci vorrebbero delle norme o addirittura delle circolari e quasi e quasi un un'ingiuria dire che ci vogliono le circolari per fare applicare un diritto è una è una boutade delle circolari per spiegare come si debbono applicare questi benedetti articoli di leggi particolari duecentonovantadue secondo comma
Che viene sistematicamente credetemi disapplicato chi fa più professione dimensioni in molti lo sa molto meglio di me
Io sono d'accordo che eticamente si deve rimproverare il silenzio ma il del silenzio del pentito ma è chiaro che lo sappiamo tutti che il fenomeno del pentitismo
Rectius della collaborazione
O vogliamo dargli altri nomi aveva un suo senso etico per il terrorismo per il fenomeno il terrorismo applicarlo al fenomeno della mafia applicarlo ai reati comuni ha comportato delle discordanze eticamente non è certamente riprovevole ci dice delle cose giuste perché a il sentimento il bisogno di confessare anche coinvolgendo altri deve farlo
Ma badate che queste persone che spesso nella vita concreta parlano sono persone che avevano fatto un giuramento molto più valide più rigido di quello che fa il difensore e mi scusi il paragone ma è stato fatto quando giura sulla sua toga davanti ai giudici di bene e fedelmente adempiere onde sei lì per caso per avventura
Sì accostarsi a uno dei suoi imputati anche innocente o indiziati anche innocente altro che dona eventuale sarebbe un dolo diretto per quindi sarebbe tagliato il collo e non credo che molti difensori
Possono veramente meritare la qualifica di di persone che hanno un dolo eventuale ho diretto in questo senso
Dicevo che ti rompe quel giuramento per parlare e fare del bene alla giustizia nessuno dubita rompe anche un giuramento nei confronti di un clan né di una sottocultura chi parla e chi ha fatto un po'di pioggia ma Gravina fatta molto più di me
Al quale egli era legato quindi se questa persona è l'equazione purtroppo Fr
Hai il coraggio di rompere un giuramento nel quale credeva
Nei confronti di persone alle quali era legato bene noi siamo contenti ma non possiamo credergli al cento per cento e la legge anche qui lo dice
Di soldi ha necessità di riscontri estrinseci detentrice molto spesso dimenticati o son volati però non è eticamente del rigore scusate anche se Luís fa del bene alla giustizia o tenta di fare del bene alla giustizia
Sì ha rotto un patto nei confronti di un clan al quale è legato può romperlo nei confronti di altri può parlare soltanto per interesse sono tematiche che non starò qui a ripetere spesso che sono note a ognuno di noi
Che credibilità quindi si può dare a un soggetto di questo genere le cautele anche qui dovrebbero essere quelle che la legge detta abbia avuto degli esempi l'abbiamo di a Catania
Quel pentito Pellegrini l'abbiamo avuti con contorno abbiamo avuto dei dubbi su Buscetta ammirevoli tutti li ammiriamo ma sono sempre quello che si sono ammiriamo lì fino a un certo punto così come ammiriamo fino a un certo punto gli eccessi di quella il sistema e do veramente finito supporti spunti e temi di quel sistema che vuole che si parli perché si parla di accusando degli altri per diminuire la propria responsabilità e un sistemi inviterà inveterato ormai che vi era in nuce prima ma che adesso è esploso ed io mi chiedo come mai
Questo benefico un modo di fare del procuratore Di Pietro e degli altri tranne sia esploso in tutta Italia contemporaneamente come se prima non si sapesse anche tagliato no no no scusate è stato un latte sostenevano che regolarmente volevo dire non era neanche uno scherzo veramente un lapsus
Volevo dire come si dice nel pool del pool del pur importante
Dicevo come mai queste indagini in questo settore sono esplose quasi contemporaneamente in tutta Italia
Non è che la Procura di Catania o di Bologna di Firenze non potessero anche a livello di barzellette ci diceva sempre
La la famosa spartizione dei fondi per l'autostrada consegno finale quest'arte questa me e non lo faccio è questa l'autostrada
Erano trent'anni che se ne parla rinomina occorrenti alla Procura arrivavano spesso segnalazioni contro per esempio Astone per fare dei nomi che che sono qui nella zona contro altri deputati amianto si tornerà Claudio ecco finito anzi non aggiungo niente dico come mai questa è una domanda che mi pongo e allora questo scatenarsi nei confronti di molti che raggiunge il novanta per cento al novantacinque per cento
Di probabilità di colpire i colpevoli poco involgere il cinque oltre o l'uno per cento degli innocenti il garantismo serva a tutelare quell'uno per cento grazie per essere parente chi chiede di intervenire
Io siamo stanchi e allora abbiamo la prova soltanto per l'intervento del professore Ferrante diamo la parola professore crede poi sospendiamo esedre aveva l'audio io mi ero lì mai l'Alto Adige vela simile espone adesso sono caldo si faranno ma no ma no perché Faranda mi serve perché lui è emblematico di quella punto di vista interna non c'era il clan
Cioè io prima avevo detto che qualcuno spesso ragione secondo la logica del plana è il prototipo è stata tutto l'intervento di Faranda e in quale più riprovevole quello che rompe il giuramento mafioso rispetto a quello che collaboravano Sas primato personale io devo devo veramente chi no voglio dire
Questa come dire dico non è credibile perché è un mascalzone nei confronti di coloro ai quali l'unica versione Atalanta ghanesi teso Cavanda
Io se hai sentito quello che ha detto come dire
Fatto salvo ogni rigore nella valutazione di attendibilità di queste dichiarazioni
E c'è come giusta esser ricordato un articolo centonovantadue terzo comma che addirittura stabilisce una presunzione di non attendibilità relativa no per cui questo è tutto fuori evidentemente io ho fatto solo quella dichiarazione di cui molti di voi mi faranno pentire probabilmente per dire che se esiste il diritto al silenzio
Non esiste il dovere del Silenzio esiste anche la forma della collaborazione è la forma delle collaborazione non è eticamente riprovevole
Solo questo chi rompe il giuramento al clan mafioso è una persona da ammirare perché ha avuto il coraggio di romperlo e perché collabora con la giustizia che bene o male è una istituzione nella quale tutti crediamo è lo Stato l'altro è un clan criminoso
Poi siamo ha detto il vero si avrà detto il falso sarà il giudice a valutarlo ma io eticamente non lo chiamo un delatore lo chiamo
Se volessi usava un linguaggio evangelico uno che si era smarrita è tornato all'ovile perché l'ovile è lo Stato a sono le istituzioni e questo tutti i magistrati e difensori lo devono capire
Le istituzioni sono le cose che contano
Non sono i clan mafiosi o non mafiosi le fedeltà ai gruppi individuali non contano niente di fronte alla giustizia
I giuramenti di questo tipo sono cose che devono essere superate perché altrimenti lo Stato non lo costruimmo mai e vivremo sempre negli interessi privati negli interessi di clan
Dubito solo scusatemi per noi Claudio era un re coinvolgimento personale alla mentalità del frane scusa
Greg io chiedo scusa se sono stato malinteso e chiedo scusa ai magistrati se sono ma non credo di essere stato malinteso dico che non credo che questa persona che capace di rompere un patto che nella sua logica distillata agli da una da un fatto sociale da un fatto quasi genetico per anni e per anni sia una persona che collabora con la giustizia come hanno fatto a volte ho fatto riferimento al fenomeno
Dei terroristi perché vuole avvicinarsi allo Stato lo fa per alti interessi devono essere più cauti i magistrati nel valutare che ho se una persona che ha avuto questo coraggio questa forza per noi encomiabile per me per primo prima ancora degli altri perché vivo in ambienti più brutti di quelli in cui si vanno o si viveva fino a un certo punto al Nord perché adesso ci sono altre manifestazioni
Dico siamo tutti d'accordo non di dubitare ed io espongo una mentalità diversa dagli altri siano davvero sarebbe un fatto personale solo nessun fatto personale Claudio Fico no grazie se sarebbe solo il magistrato molto spesso
E questa pratica cielo insegna
No abbagliato da questa luce di questo pentito che fa del bene alla giustizia non valuta il pericolo di questo mentito faccia del bene per far del male degli altri piuttosto che per vera la giustizia Granziero essere garante
Professore Zappalà
Ente mente in parte ho recepito tutta la istanza di mistica che c'era nella sua relazione no perché ha parlato di scelta etica o la scelta etica un fatto assolutamente personale la misura con la propria coscienza
E un problema invece è fondamentale ed è giusto che lui l'abbia detto il rischio di radicalizzazione tra le due parti che invece nelle funzioni dove dovrebbero collaborare con la giustizia
La domanda di questo tipo
Se noi poniamo degli accenti etici sulla collaborazione
Ho l'impressione che questo rischio di radicalizzazione che si aggravi
Questa è la domanda perché nella tesi di Grevi se non ho sbagliato se non errato
Molto raffinata c'è l'idea che la confessione o la tendenza o il rischio della come non può mai costituire il presupposto per la custodia cautelare invece potrebbe benissimo
L'atteggiamento collaborante essere ritenuto un mezzo per farla cessare la custodia cautelare
Adesso io mi chiedo se questo sequestro proposizione passasse fosse vedere tutti l'accettassero
Non si violerebbe quella regola anche del patto internazione diritti civili che dice che Messi che non deve essere approntato nessun mezzo che in Turchia l'imputato a confessare non è questo un mezzo che lo induce a fare
Altro problema è quello della legislazione penale dei pentiti credo che tutte le cose stiano su due piani con ben diversa è solo una domanda che mi ponevo lo pongo Vittorio grazie
Ma dunque io ho parlato di eticamente riprovevole o no riecheggiare certe polemiche giornalistica anche tra giuristi che bollavano di infamia di dell'azione comportamenti che secondo me invece sono eticamente commendevoli
E quindi si come si usava questo linguaggio sul piano etico io ho usato questa parola potremmo dire valore di somalo ecco non è un disvalore
è un valore è una cosa coerente alla alle istituzioni di vorrei che fosse apprezzato com'è che non fosse demonizzato vorrei che non fosse santificato chi non parla
Quanto meno sono sullo stesso piano impossibile ronde per una sulla destra quando si parla di valori incendi si intende valori costituzionali principi valori coerenti alle finalizzato procedesse valore etico
Valore coerente alla finalità del processo il processo si fa per accertare dei fatti e delle eventuali responsabilità l'ordinamento consente di tacere e questo è un diritto perché lo dice il diritto positivo
Ma il fatto che taluno dia dei contributi che poi il giudice valuterà ma sono dei contributi
Che possono essere che potenzialmente sono rilevanti sul piano probatorio è coerente alle finalità del processo io preferisco un processo che ci siano tanti contributi probatori e poi il giudice li filtra piuttosto che un processo in cui nessuno dice nulla ecco questo
Il fatto che taluno parli e taluno confessi per esempio non è di per sé io pose non sono stato chiaro gli debba meritare la revoca della misura cautelare eventualmente già applicata ma io dico che questa circostanza è tale da poter incidere sulle esigenze cautelari apprezzate all'origine
Nel senso che se certe esigenze cautelari tipo quelle di quella lettera o la lettera cinta articolare Dario duecentosettantaquattro son state ritenute esistenti al momento dell'applicazione della misura e tuttora sono ritenute esistenti nella permanenza della misura
Non si può escludere che il fatto della confessione metta il giudice nelle condizioni di ritenere affievolito addirittura vanificate questi pericolo libertatis
Perché è ovvio che se io cerco determinate prove di un reato e Tizio confessa e mi dice le prove sono lì io come diceva e responsabile sono io non ho più per i non ho più paura che le inquilini
Se io so che lui è in un nell'ambito di una trama criminosa
Lo tengo perché lo tengo in carcere o gli aprì con la misura degli arresti domiciliari perché so che se lasciato libero
Al impegni con alta probabilità commetterebbe il nuovo reati ma lui confessa e si dimostra inaffidabile rispetto agli altri esponenti della cava della trama criminosa
Viene rilasciata e non perché ha confessato ma perché è venuto meno il pericolo di commissione di nuovi reati secondo logica probabilistica
Mi pare che siano queste circostanze della confessione
Altamente apprezzabili sul piano della valutazione delle esigenze cautelari del caso concreto ecco questo volevo dire
Nessun automatismo
Prego
Scusa Vittorio precisa Roberto essi sì Giulio Berti ex universitari
Non ho capito quest'ultimo intervento
E non l'ho capito
Perché hai giocato su due tavoli
Nel senso che un conto è parlare
Della efficacia della confessione
O della collaborazione dell'imputato ai fini della valutazione della sussistenza dell'esigenza cautelare
E su questo punto posso essere d'accordo con te
Nel set da Figo nel senso che può essere sensato ritenere che qualora un imputato
Riconosca le proprie colpe a maggior ragione coinvolga altre persone che hanno collaborato alla commissione del reato associativo
Questo implichi il venir meno di quella esigenza cautelare di cui al duecentosettantaquattro lettera questo mi sembra sensato a prescindere poi dalla valutazione costituzionale sul duecentosettantaquattro lettera C Clelio avviso sempre di studenti che di dubbia costituzionali
Ma quello che non capisco invece l'applicare questa metodologia di valutazione della confessione
Non all'esigenza cautelare ma al fine del processo
E un altro piano discorso
Cioè il fine del processo e la ricerca della verità
E su questo siamo d'accordo
Verità critico verità giudiziale tante belle storie
Allora si dice anche che per la ricerca della verità
Sono strutturate
Determinate regole
Ed è strutturato una certa dialettica
Allora non posso dire io come giurista che apprezzo uno un apprezzo il fatto che l'imputato pari perché dire che apprezzo che l'imputato parli significa presupporre che l'imputato sia colpevole
E quindi significa far venir meno la presunzione di innocenza e far venir meno il valore dialettico del processo
Cioè il fatto che l'imputato parli forse paradossalmente dal punto di vista del processo al penalista è un fatto negativo
Penso faccio un paradosso
Perché significa che viene meno quel meccanismo strutturale di dialettica che noi processuale penalisti noi giuristi abbiamo strutturato apposta perché riteniamo che solo dal confronto delle opinioni che mi viene in mente
E dico tutta sistema accusatorio tutta la ricostruzione del concetto di processo e di prova da Giuliani Perelman eccetera
E allora cosa vuol dir cioè qua vie anni di N al nocciolo secondo me cosa noi intendiamo per process
A quale processo intendiamo ispirarci
Io personalmente sono dell'opinione che non me ne importa niente e l'ho detto l'anno scorso ai Lincei
La diatriba tra processo accusatorio e processo inquisitorio perché una diatriba nominalistica son dei modelli inesistenti
Nella loro assolute però mi importa che certi valori costituzionali e mi richiamo all'intervento per amico Enzo Zappalà vengano garantiti
Nel momento in cui io dico che chi confessa un vantaggio significa dire che ristabilite sanzionato
E quindi questo punto significa dire che io non ricerco più un pro cesso improntato ai valori della dialettica ma ricerco un processo o fogli ho in mente magari implicitamente magari nel fondo della mia coscienza magari chissà perché un processo in cui c'è qualcuno che ha la verità in tasca
Storia e appunto non la voglio dire che non mi piacciono le che etichette però dobbiamo chiarirci su questi punti all'interno di un'Associazione tra gli studiosi del processo penale
Cioè no mette che lui ha giocato con le carte in tavola cioè io non ho detto assolutamente scusa li vedono detto spera nell'attuale leone a un certo punto hai detto
è valido Fasan sacrosanto il diritto al silenzio e agli aggiunto una cosa che non solo io ma anche altri con cui abbiamo parlato ho parlato nell'intervallo non abbiamo capito se però l'imputato confessa perde il diritto al silenzio nel non nominare complice o bella
Questo l'hai detto cioè non l'abbiamo capito dalla poi tanto io non ero più è anche sulla singola domanda non è che io accetto in toto o rifiuto in toto il diritto al silenzio no no su questo io alla fine no ha finito a fare danni delle spese Fabio
Cresciuto è solamente una un intervento su questa ultima parte carillon sono pronto a discutere a lungo io ho prospettato una riflessione ma ci credo sempre di più cioè il diritto al silenzio
è strumentale alla garanzia contro l'auto incriminazione
Cioè uno strumento di difesa il nemo tenetur se detergere tradotto nel linguaggio giuridico quando taluno per sua scelta libera rinuncia al diritto al silenzio cioè confessa il fatto proprio secondo me non ha più il diritto al silenzio sul fatto altrui
Fossi obbligato a parlare del fatto altrui potrebbe auto incriminate essi ma una volta che Luigi confessando in sostanza si è out incriminato non ce n'è più nessuna ragione di tutelarlo sul fatto altrui sul fatto altrui
Riprende vigore la sua figura di testimone
E su questo
Capisco cioè teoricamente mi pare ineccepibile questa distinzione poi in pratica sarà difficile sai sarà difficile valutare ma se io sento un imputato e ne ne abbiamo lette anche ricorda che negli ultimi tempi che dice Io confesso il mio fatto però
Su quello dei miei collaboratori non voglio dire i nomi perché ho rapporti di amicizia così secondo me Luigi Rita silenzio non ce l'ha su quelli in nome di che cosa dovrebbe averlo
Su che cosa fondiamo il diritto al silenzio
Lo fondiamo sulla diritto non alto incriminato sì sì è un'altra confessato al fatto proprio nel diritto al silenzio si fonda anche su una strategia difensiva
Appunto che è uguale a se stessa ma estiva dico quello che voglio su di me e come sia difensiva non dico il resto perché si dicessi per esempio il nome di altri complici verrebbero fuori altri reati di cui attualmente non sono io l'antico che nella pratica fosse sarà difficile e no e poi no cioè voglio no no no no no Ko altri reati che ne prima non si discutono in quel processo pulito e quindi sto zitto anche sul conto di no quindi dico nella pratica sarà magari difficile distinguere ma in linea teorica
Se noi parliamo del fatto per cui si procede
Se noi parliamo del fatto per cui si procede caro Giulio mi pare che non ci sia spazio per un riconoscimento su quel fatto del diritto al silenzio in rapporto all'ipotesi che quel fatto sia stato commesso che da altre persone
Quello che dici tu potrà essere vero in una prospettiva di altri procedimenti di altri reati dissociazione per delinquere Cosima altrimenti
Comunque io ho detto ecco che secondo me teoricamente
Non esiste il diritto al silenzio sul fatto altrui quando secondi esatti fatto qua non esiste non ci sono più le ragioni logiche poi oggi sappiamo che nel diritto vigente esiste però sprovvista a mio avviso di ragioni logiche la ratio che sostiene nel Monte Netto per il fatto proprio esiste fino a quando taluno non confessi fatto proprio quindi anche sul fatto altrui ma cade quando uno abbia contestato il fatto può
Sul premio al parlatore RIS sul premio appena parlato io mi sono limitato a dire
Chi confessa chi ritiene di esercitare il diritto al silenzio non deve avere sanzioni
Il silenzio non può essere mai presupposto per valutazioni negative che incidano sulla decisione di merito o su provvedimenti cautelari su questo credo di essere stato esplicito no
Il diritto al silenzio non deve mai essere pregiudizievole quando viene esercitato per colui che lo esercita
Se taluno decide di confessare non si può escludere perché nella pratica anche Enzo sa parlare sulla viviamo nella pratica può benissimo accadere che il fatto della confessione
Induca a valutare in modo diverso le situazioni che ci avevano condotto l'applicazione di un'esigenza cautelare
E questo naturalmente è un vantaggio riflesso
Non è un vantaggio che diviene dato da una legge il tuo discorso potrebbe avere senso se ci fosse una norma premiale che dicesse che confessa allo sconto di un terzo di pena questo allora il tuo discorso potrebbe avere un senso ma noi non stiamo parlando di questo
Allora il riscosso voi farlo per esempio contro l'istituto del patteggiati ho distinto discorso sull'esigenza cautelare e concezione del proprio lei a questi io l'ho fatto solo per questo e quando ha parlato di confessione
Eticamente commendevole cioè quanto meno eticamente non riprovevole a fronte di quanti usano linguaggi sprezzanti del tipo dell'azione infami cose di questo genere che appartengono a una cultura criminale continua a ripeterlo intendevo soltanto dire che la confessione come qualunque esibizione di prove anche documentali per esempio
è una cosa vantaggioso per il processo perché accresce il materiale probatorio
Poi sarà il giudice valuterà questo materiale ma io preferisco sempre delle parti che contribuiscano in un senso o nell'altro alla formazione del materiale probatorio piuttosto che delle parti
Che non fanno niente hanno il diritto di non fare niente ma io preferisco e ritengo eticamente commendevole perché funzionale ai fini del processo quando una parte apporto delle può
Bene per questa sera sospendiamo ripetiamo domani mattina alle nove
E Giuliano alla vedo provvisto scusami
Mi chiedo scusa c'è un ultimo intervento
Molto brevemente anche perché ora non lo consente
L'intervento Vittorio Grevi termico ritrova quasi in totale disaccordo soltanto su alcuni punti dire
Dialettica abbiamo sì
Mi ha fatto pensare che di tutela dei giuristi direi che il sistema funziona bene in astratto costruito bene però ci sono alcune deviazioni nella pratica che tutto sommato non non sono materia che ci deve interessare un posto mi si consente la battuta anche un po'scontata
Come dire l'operazione perfettamente riuscita ma il paziente è morto io ritengo che la custodia cautelare
In concreto storicamente sia stata sempre usata per cercare di ottenere la confessione dell'imputato
Certe volte ci si riesce certe volte non ci si riesce perché il problema emerge solo oggi certo ci sono delle ragioni molto poco nobili cioè si fa del rumore su situazioni che si vuole che vadano in prima pagina per altre ragioni però io ritengo che in passato questo fenomeno dell'utilizzazione impropria della custodia cautelare era un fenomeno non marginale ma in un certo senso soverchiante o dall'esistenza di effettive esigenze cautelari che riconducevano
Questo aspetto ad un aspetto collaterale ed eventuale oggi quello che preoccupa è quello che ha preoccupato subito credo molti di noi
è l'uso generalizzato emirato cioè sugli USA prevalentemente la custodia cautelare per Fini di indagine per ottenere la confessione dell'imputato
Allora quello che dobbiamo chiederci non è se è vero o non è vero che la custodia cautelare venga usata per questi fini dobbiamo chiederci perché la legge non riesce ad impedire quello che tutti noi
Continuiamo a a ritenere inammissibile cioè l'ha detto la relazione al Codice l'ha detto il professor Pisapia l'ha detto lo stesso Vittorio Grevi e cioè che perfino il trio che
E cioè che e cioè che la la custodia cautelare non può essere utilizzata per ottenere le dichiarazioni dell'imputato la la graduatoria settantadue ma se ne era quasi dimenticato strada
Bisogna accettarlo fossero
Dicevo né appunto questo schema di ragionamento il sistema funziona ma ci sono delle deviazioni
Se le motivazioni e dei il giudice per le indagini preliminari reggono davanti al tribunale di Berta e reggono davanti alla Cassazione vuol dire che tutto sommato sono motivazioni giuste
Ho portato due esempi scelti con cura naturalmente per dimostrare il contrario cito una sentenza della Cassazione non a cui gli estremi non posso darvi perché ho il fascicolo su cui pubblicata virgolette corretto è congruo
Il riferimento da parte del giudice chiuse le virgolette al fatto che l'imputato pace esercitando il suo diritto al silenzio perché la ma la motivazione comincia affermando che deve essere riconosciuto il diritto al silenzio per dare ragioni per dare ragione delle individuazioni di circostanze concretizza anche l'attualità del pericolo di attentato l'acquisizione delle prove questo dice la Cassazione
C'è un'altra motivazione che a me ha colpito di più anche se un po'più sottile ragionamento che riconosce
L'esistenza del pericolo di
Nei confronti dell'acquisizione delle prove necessità di preservare completare acquisizioni probatorie è una sentenza notissime e la seconda delle due sul caso papi
Perché l'indagine era ai suoi esordi cioè in sostanza si dice in questa sentenza e poi che ancora dobbiamo cercare le prove è necessario tenere l'imputato in carcere e per giunta il termine di custodia cautelare che deve essere fissato per legge in caso di utilizzazione della custodia cautelare
Per evitare l'inquinamento delle prove era un termine parificato al termine ultimo delle indagini preliminari
Ora noi possiamo dire ripeto quanto vogliamo che la custodia cautelare non può essere un mezzo di ricerca della prova ma secondo questa impostazione la custodia cautelare eh
Ti originata direi anche non solo applicato in pratica come mezzo di ricerca della prova io tengo l'imputato in carcere perché non ho le prove ce lo tengo per tutto il tempo che posso cioè per tutta la durata delle indagini preliminari
Fino a che queste prove non saltano fuori non dico perché non sono un ingenuo che nel frattempo aspetto che l'imputato confessi ma la sostanza del discorso è questa
E questo è un un provvedimento della corte di cassazione per altri versi anche apprezzabile che però cade su questa direi questa specie di lapsus freudiano che dimostra in quale modo del viene presa in considerazione l'esigenza cautelare nella pratica nella pratica
E e quindi allaccio a cose che sono state già dette bene l'ho detto Giulio Berti Saxe ad altro proposito non ci dimentichiamo che esista una presunzione non colpevolezza dell'imputato ci dimentichiamo che esistono dei valori costituzionali
E avrei una polemica dirette con con Vittorio quando dice che noi dobbiamo bilanciare il valore sotteso al diritto al silenzio col valore sotteso all'esigenza cautelare no momento si tratta di valori
Che non sono sullo stesso piano sono cose diverse la custodia cautelare eventualmente si potrà bilanciare con la tutela della libertà personale ma la il diritto al silenzio portato del diritto di difesa e della presunzione di innocenza è un valore diverso di livello superiore rispetto alle esigenze cautelari
Avrei altre osservazioni da fare ma le risparmio perché e tanto per non essere troppo polemico e poi per non tediare devo essere polemico
Per esempio ha qualche riserva sulla sul discorso che era un po'così appena accennato sulle scelte premiali nei confronti di chi confessa quindi pare se mi consenti Vittorio di Twice
Sfasato due piani e cioè possiamo dire che il legislatore è libero di
Di attribuire un significato premiale all'atteggiamento di collaborazione al momento della commisurazione della pena io troverei invece in netto contrasto no noi possiamo dire tu dicevi io non mi sentirei di negare che il legislatore nella sua discrezionalità Possa attribuire vantaggi anche a chi confessa indipendentemente dal fatto che la confessione sia o non sia uno strumento per
Per verificare la sussistenza delle esigenze cautelari
Io penso che finché si parla non so se ho capito male l'intervento ma finché si parla di vantaggi sul piano della commisurazione della pena si può discutere
Possiamo possiamo anche ammetto ma vantaggi sul piano processuale francamente a me non sembra il legislatore sia Libero di attribuirne perché in quel modo in quel senso è chiaro che secondo me si confligge con la presunzione di non colpevolezza
Perché tutte queste teorizzazioni che ruotano intorno a un certo tipo di utilizzare la custodia cautelare in realtà dimenticano che esiste la presunzione di non colpevolezza
Noi possiamo dire che l'imputato deve parlare anche sui complici se
Diamo per scontato che l'imputato è colpevole noi al limite possiamo arrivare a dire che l'imputato ed è questa la contraddizione intrinseca della finalità di acquisizione delle prove
No non dico che deve parlare troppo e ce lo teniamo dentro
Rientra evidentemente normalmente viene fatto questo nella prassi accade
Nella prassi accade che l'imputato venga venga tenuto in carcere perché si presume che possa inquinare le prove è chiaro che inquinare le prove anche se
A suo tempo sono ancora molti anni tu scrive vestiti anche l'imputato innocente può avere interesse inquinare le prove io ritengo che la finalità di impedire l'inquinamento delle prove sia una finalità che in qualche misura
Presuppone un'equiparazione dell'imputato al colpevole
Alta e molto attenti quando noi diamo una proteina notevole espansione a queste esigenze cautelari proprio perché c'è sempre
Si pensi corre sul filo di un rasoio c'è sempre il rischio di cadere nell'equiparazione dell'imputato al colpevole e sotto questo profilo sotto questo profilo c'è un altro un altro discorso che non mi ha convinto io sono d'accordo che non si può inseguire
Anche una cattiva applicazione della legge cambiando in continuazione la legge è una cosa folle quindi non mi pare che si debba intervenire estemporaneamente ogni volta già soffriamo di un eccesso di confusione legislativa non credo poi tra l'altro che queste modifiche possano per il solo fatto di essere scritte cambiare un costume lo sappiamo tutti chiaro che si troverebbero altri mezzi per aggirare ulteriori ostacoli che siano stati posti dal dalla nuova normativa io personalmente condivido condivido senz'altro il tuo assunto non non val la pena non non è il caso è un problema di interpretazione è un problema di mentalità è un problema di adesione ai principi fondamentali del processo non non cambiamo la legge vediamo se è possibile fare una critica al modo in cui questa legge viene applicata ma fra i motivi di critica per esempio portarvi il
La
Necessità di scindere l'applicazione della custodia cautelare
Dalla eventuale sospensione condizionale della pena cioè sarebbe un assurdo non applicare la custodia cautelare perché la pena potrebbe essere condizionalmente sospesa
Io penso che si possa già arrivare oggi in via interpretativa adesso su questo non non vale la pena fermarsi a una mia opinione
Scusa è una direi fa parte della grammatica del diritto Massi perché l'acquisto la la misura cautelare per definizione l'anticipazione del risultato del processo in vista di finalità che debbono essere perseguite provvisoriamente
Se non è prevedibile l'applicazione di una misura restrittiva della libertà personale noi a fortiori non possiamo applicare una misura restrittiva libertà personale in corso di processo
Però ripeto questo con questo non voglio difendere quel disegno di legge che oltretutto è confuso contraddittorio fa acqua da tutte le parti quindi non la critica non è rivolta alla all'assunto che tu sostieni
La critica rivolta a questo modo di ragionare per cui si può scindere la custodia cautelare dalla finalità cautelare a questo punto diventano cosa diversa a questo punto davvero diventa una pena anticipata la custodia cautelare appena anticipata con la funzione di
Di ottenere risultati
In teak sul piano delle delle indagini
Per concludere dico le cose sulle quali sono d'accordo
Delle
Allora non c'è gusto
Io però non posso rispondere a tutte le cose che ha detto anche perché poi Giulio Illuminati dopo essere partito lancia in resta alla fine è venuto a dire che il raccordo con l'impostazione di fondo che non bisogna modificare le norme ma bisogna fare in modo che siano applicate no superiore ovvero
Diciamo io è inutile che mi ripeta due cose soltanto
Il diritto al silenzio un diritto non può mai essere sanzionato
Non si può
Evitare che il non uso del diritto al silenzio determini situazioni che incidono sul quadro cautelare
Se queste situazioni cautelare vengono modificate perché taluno parla non è un premio che si dà all'imputato ma è una conseguenza che si trae dalla modificazione del quadro cautelare che aveva determinato l'applicazione della misura il giudice non può non prenderne atto questo si verifica per la lettera e questo si vede che per lettera C
Ecco queste in succo della mia tesi che poi non è stata grandemente pensato che se la sentenza che ci interessa prematuramente io avevo cercato di vederle tutte le sante
No per carità media anche la Cassazione sbaglia ci mancherebbe altro pesa una sentenza sbagliata ma noi dobbiamo eccolo alla noti magari e facciamo perché questo è quello che deve fare il giurista cioè le armi sono queste
Sulla sospensione condizionale è una è uno dei temi su cui mi sento come sul tema di Giulio Berti
Deciso
Mi permetto di dire Thicke agli una concezione sostanzialistica della custodia in casa perché solo pensando che la Costa d'ingaggio sì una pena anticipata tu puoi dire allora io non te le in frigo perché non ha mai eseguita la pena ma la visione delle finalità cautelari del nostro Codice è diversa da quella che ha elencato tu come finalità della misura cautelare nel nostro codice oltre alla finalità di garantire l'esecuzione del provvedimento che sarà poi eventualmente adottato c'è anche la finalità di evitare che si fa faccio ostruzionismo probatorio
L'inquinamento delle prove la più tipica della nota collezionista della proporzionalità imitatori Ostia che sta parlando la proporzione che non ha diritto di parlare in quel la proporzionale rubato
La proporzionalità un concetto normativo se tu leggi secondo comma il duecentosettantacinque deve essere proporzionata all'entità del fatto e alla pena che si ritiene possa essere irrogata irrogata non dice seguita
Se tu ti comporti in maniera tale che non ti possano irrogare nessuna pena perché inquini le prove se vieni non viene sottoposto a misura cautelare io ho tutto il diritto per poter arrivare una sentenza di irrogazione di una pena
Ad applicate la misura cautelare
Se poi se dicesse eseguita sarebbe un altro discorso dice irrogata e cioè fa una proporzione misura gravità del fatto che la vita della pena non esecuzione della pena altrimenti questa distinzione
Io credo di sì tanto è vero che la sospensione condizionale nobili entra nel sito nell'articolo duecentosettantatré
Scusatemi facciamo facciamo e la sua questa sera me così però
è infatti anche Enzo Zappalà è caduto in una lieve imprecisione adesso invocando il principio di proporzionalità che è rispetto alla pena che possa essere applicata non alla pena che possa essere eseguita
Perché altrimenti ci metteremo nelle condizioni per cui quando è presumibile che una un primario
Abbia la sospensione condizionale della pena data l'entità del reato che ha commesso
Quello può benissimo incrinare tutte le prove quindi invece di essere condannato con la condizionale essere assolto perché ha inquinato le prove noi gli diamo la licenza di inquinare le prove non gli possiamo applicare nei
Una misura cautelare è questo l'interrogativo io ritengo che la lettera sia sacrosanta sul piano del prospettive delle esigenze cautelari
E qui ascolti sono esce fuori che la misura cautelare sia uno strumento per la ricerca della prova in modo no per l'atto
E l'armonia e la tutela della ricerca della scuola bisogna per la tutela della ricerca della prova no non per la cena non fatemi dire quello che non sta in alto
Per la tutela della ricerca della prova cioè io vorrei per finire a sedere perché fosse non entrerà più nessuno perché l'orchestra di avere sta penso Zappalà tu ritieni che l'applicazione certa sessanta della sospensione condizionale in certi casi in alcuni casi accettano l'applicazione la sospensione condizionale davvero ponga al riparo l'imputato in no corso di processo da qualunque
Misura cautelare
Per finalità di inquinamento probatorio perché le altre due finalità son fuori gioco sono incompatibili
No è solo quella di inquinamento probatorio che rileva
La fuga no evidentemente l'altra lettera c no mi sembra una cosa assurda Italia una licenza di inquinare le prove perché tanto si sa che la pena non potrà essere eseguita
In quel caso lì lui farà in modo di non essere neanche condanna spesso straniere
Entrambi tanto aggiunge sta raggiungendo qualcosa già notati accontenta no giovane non era una una breve battuta polemica di questo discorso vale tutte le volte in cui non si può applicare la custodia cautelare perché al di sotto dei limiti di tali allora in
Tutti coloro a lei Valenzana e non può essere applicata la cosa cautelare hanno la licenza di inquinare la prove
Per non prova troppo come si suol dire che hai un'altra misura
Signora
Però si potrà dire tutto ma non che sia vivace non che non sia vivace il dibattito questa sera dieci senz'altro lo è soprattutto per merito del professore grevi signore si sospende si riprende domani mattina
Ce l'ho della
I termini medicinale interpretazione
Come
Perché