Tra gli argomenti discussi: Rassegna Stampa.
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Rubrica
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10:00 - SENATO
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18:30 - Facebook Liberi Cittadini
9:30 - Roma
giornalista
Guardiamo di Lord proponga belli che colpì restituiscono chiudono il cerchio tra un curriculum l'uno per cento della nostra letteratura quindi credo che il bisogno forse proprio l'occasione del vecio vuol dire proprio a volte dovrebbero il procuratore lead manager addio al Barberini magari ripartendo proporlo apprezzamento mille novecentottantotto disporre procedetti curato da Giovanni Raboni pare semplice e pratico
Sette trentaquattro minuti Bongiorno alla radio radicale venerdì primo novembre due mila diciannove tra qualche istante tra qualche minuto
Stampa regime che condotta questa settimana ad Alessandro Barbano vedremo di cosa si occupano i giornali quest'oggi
Poi vi ricordo a stermina il nostro notiziario del mattino intorno alle nove Ciupe ci occuperemo in apertura dei lavori del congresso degli iscritti italiani al partito
Radicale un congresso che ha preso il via ieri a Napoli e ascolteremo per iniziare la voce del presidente la Camera Roberto Fico
Che ha preso la parola nel pomeriggio di ieri in una tavola rotonda un dibattito dedicato al carcere minorile
Ascolteremo anche la la passaggio naturalmente della relazione introduttiva del segretario del partito radicale Maurizio Turco e una sintesi dell'intervento del presidente d'onore
Del partito radicale Giulio Terzi di Sant'Agata
Ci occuperemo della situazione di radio radicale torneremo sulle parole che sono state pronunciate dal capo politico del Movimento cinque Stelle Luigi Di Maio
E sulle reazioni che hanno generato vedremo anche o nella segna stampa si i giornali ci tornano su questo su questo tema sulle parole del ministro Di Maio e sul ruolo di servizio pubblico di radio radicale ascolteremo nel notiziario il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Alessia Morani poi ascolteremo anche Matteo Salvini leader della Lega Alessia rotta del Partito Democratico la parlamentare del Partito Democratico Stefania Pezzopane la presidente dei deputati di Forza Italia Mariastella Gelmini
Sulla leadership di Di Maio il Movimento cinque Stelle coi un'analisi del professor Massimiliano Pana rari editorialista della Stampa sociologo della comunicazione saggista sulla manovra parleremo anche di questo
Sentiremo le riflessioni di Lamberto Dini già Presidente del Consiglio e ministro del Tesoro e poi torneremo sul voto in Umbria di domenica scorsa e abbiamo intervistato Marco Marcovaldo Luzzi che è responsabile dell'Area politico elettorale dell'istituto Cattani o che ci spiega le ragioni del di questo voto ci ci spiega come come articolato il il voto le ragioni del successo
Della lega poi sentiremo anche su questo su Bot enumera Ernesto Galli della Loggia e ci occuperemo della probabile fusione tra FIAT Chrysler e peso ascolteremo Matteo Colaninno di Italia viva chiuderemo il nostro notiziario con la rubrica
Per scegliere il futuro che è curata dal professore
Enrico Giovannini è che è sempre presente nella nostro notiziario del venerdì mattina
Questo dunque a partire dalle nove e poi naturalmente nel corso della giornata ci occuperemo ancora ascolteremo ancora il i lavori del congresso del partito
Radicale vi ricordiamo che poi dopo il congresso domenica tre novembre si terrà la prima riunione del consiglio generale
Siamo quasi pronti per la rassegna stampa io vi ricordo che condotta questa settimana Alessandro Barbano
E poi nel fine settimana come sempre domani e dopodomani sarà condotta da Marco Taradash e da Marco Cappato
Siamo pronti e quindi io lascio il microfono Alessandro Barbano per la stampa Ricci
Cari radioascoltatori Buongiorno benvenuti a stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale oggi siamo a venerdì primo novembre l'ultimo giorno di questa settimana che io condurrò questa rassegna stampa anche oggi i temi sono sono tanti ma sostanzialmente ruotano ancora
Sulla manovra nella politica nazionale e le le le polemiche
Che lo scontro che si è aperto sulle tasse i distinguo di Matteo Renzi rispetto al programma di governo che fanno irritare il PD i riflessi anche del voto umbro nel confronto tra il leader il capo politico Luigi Di Maio e di e senatori del Movimento cinque Stelle una buona parte dei quali dissidenti
E e poi ancora parleremo dei immigranti la polemica sul rinnovo degli accordi Italia-Libia con molte prese di posizione
E e ancora la commissione sul razzismo lo scontro che si è aperto nel centrodestra dopo l'astensione nelle in Senato sull'approvazione della commissione così detta Segre
Parleremo anche del l'accordo fra e feci a e perciò il giorno dopo con le assicurazioni del dei gruppi industriali
E la il ruolo dei sindacati i governi in campo le reazioni del premier
Giuseppe Conte poi ancora nell'agenda politica
Internazionale c'è la notizia della sì della Camera
USA alla processo all'impeachment al procedimento di principe The nei confronti del Presidente Trump e ancora lo scontro tra Twitter e Facebook sulla pubblicità elettorale
Questi i principali temi che troviamo sulle prime pagine dei giornali con ovviamente una diversità di aperture oggi
Tra tutte le testate vediamo come si sono orientati i direttori
Dei principali giornali italiani che il Corriere della Sera
Apre con tasse battaglia nel governo effetto Umbria sui sondaggi lega in crescita al trentaquattro virgola tre per cento calano Movimento cinque Stelle e PD
Maggioranza divisa sull'imposta
Per le auto aziendali sindacati elemosina sulle pensioni poi a centro pagina del Corriere della Sera a un articolo sulla l'impeachment la procedura via contro Trump votata dalla Camera
La stampa
E feci appeso l'aspide globale l'apertura come vedete e diversa John Elkann nasce qualcosa di speciale il premier Conte nessun costo ma sviluppo per il Paese
Houghton corresse elettriche pulite per superare Toyota e volti Wols Wagen Paul Beier e parla Landini scelta strategica
E poi il il taglio della stampa il centro pagine sulla manovra i renziani frenano Zingaretti come le destre
La Repubblica migranti le bugie di Salvini Luciana Morgese c'è un'intervista al ministro dell'Interno macchie invasione ecco la verità degli sugli sbarchi rattristata per il voto sul razzismo
Liliana Segre stupita dalla destra non ci si astiene dalla lotta all'antisemitismo si schiera anche il Papa conti al Copasir ingerenze e ingerenze russi in Italia per le elezioni europee questo
Un uno sconto di Carlo Bonini contenuto nella Repubblica di cui vi daremo conto
Il Messaggero manovra lite su auto e pensioni
Renzi e Movimento cinque Stelle stoppa la stangata sui veicoli aziendali l'ira di Conte il mesto frena aumenti graduali
Il giornale a una lettera di Silvio Berlusconi
Che interviene spiega il il voto l'astensione
De di Forza Italia ieri durante il voto sulla mozione che istituiva la commissione Segre né razzisti né i liberali il titolo dell'intervento di Berlusconi che leggeremo
La sinistra hanno odio che odia Istra è la sinistra ma odio che odia Israele e tifa quel rileva questo il titolo d'apertura
Di dell'articolo del giornale e poi ancora Renzi si scrive al club dei tassa autori
Liberale per finta e e il contenuto della della spalla di prima pagina del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti l'avvenire
Parla dei migranti segreti di Libia domani il rinnovo automatico del memorandum con Tripoli sui migranti non si sa come venga attuato e non è mai stato ratificato del pub dal Parlamento c'è un articolo molto interessante
Di nello scavo che un esperto di questa materia e che leggeremo il Manifesto anche apre sui migranti Conte lo straccio il memorandum la UE smentisce otto spot in Libia il premier l'accordo con Tripoli non va gettato in mare poi il centro pagina
E sulla la fusione esserci a FIAT ruota di scorta il titolo
Del manifesto ufficiale la fusione fra eccetera FC a e Peugeot
Quote azionarie per entrambe il cinquanta per cento ma il pilota dell'alleanza Saccà sarà Carlos Tavares con la casa francese molto più avanzata su auto ibride ed elettriche
Il tempo il partito del rigore ritornano le tasse nella prima pagina del Tempo paesi in crisi tasse alle stelle e i politici pensano al penalty inondato al Napoli
Il Sole ventiquattro Ore apre con una notizia che riguarda il risparmio degli italiani risparmi italiano nel vicolo cieco
Commissioni elevati rendimenti bassi spiegano i mille cinquecento miliardi di liquidità e poi il dato sulla pile alla congiuntura
E continua la stagnazione e il lavoro frena ancora il PIL nel terzo trimestre sale dello zero virgola uno per centro sul secondo dello zero virgola tre su base annua ancora libero
Ai disabili mezzo euro ai fannulloni sedici euro agli immigrati oltre venti assurdo trattamento economico quotidiano lo Stato destina appena seicento milioni l'anno per tre virgola due milioni di non autosufficienti le cifre dell'assistenza a confronto con quelle del reddito di cittadinanza questa l'apertura di Libero il Riformista
Trump a processo tasta caccia alle streghe bensì impicci mentre l'articolo di del direttore
Piero Sansonetti con cui si apre il riformista
Ancora il mattino e Freccia Psa i rischi per il Sud a Melfi possibili sovrapposizioni per la jeep a Pomigliano al fa intoccabile il Lingotto vola in Borsa crollo del titolo francese
Questo il e l'apertura del mattino che si preoccupa dei riflessi della fusione tre colossi dell'auto per le fabbriche del mezzogiorno e della Campania poi abbiamo il foglio
Con un'apertura ancora sul reddito di cittadinanza un articolo di lui Luciano Capone il reddito di cittadinanza è una zucca vuota
E le polemiche
Seguite all'istituzione della Commissione Segre la destra sorda e muta nella trappola Segre è il titolo dell'articolo di Salvatore Merlotti cercheremo di leggere ancora c'abbiamo la conclusione
Della delle prime pagine il fatto quotidiano gli strani giudici che possono salvare i vitalizi conflitti di interessi al Senato
Si occupa il la il giornale di Marco Travaglio di tre personaggi leghista oscurantista Pillon l'avvocato Caliendo ha vicino alla P tre e l'ex pm Martellino legato apprendisti
Questo questa l'apertura del fatto quotidiano
Il quotidiano del Sud invece di Roberto Napoletano appare collo
Un'inchiesta sulla sanità delle diseguaglianze nel Mezzogiorno prevenzione liste d'attesa nel Mezzogiorno si muore prima la speranza di vita al Sud più bassa di uno virgola tre anni rispetto al Nord
Calabria Campania Puglia quasi senza screening oncologici
Questo il titolo dell'apertura del quotidiano diretto da Roberto Napoletano che anche un suo editoriale sulla politica industriale legata alla fusione
Freccia Peugeot e infine il dubbio Libia governo contestato la fronte la fronda di Renzi elfico contro il rinnovo del memorandum sui centri Lager per immigranti
Infine da ultimo abbiamo la verità milioni all'uomo della Leopolda dati dato otto per il giglio magico il retroscena delle ultime inchieste fiorentine ma la verità anche un editoriale
Chi vi voglio leggere un editoriale del direttore Maurizio Belpietro il cui titolo in qualche modo riguarda l'emittente da cui mi sto parlando via i soldi ai cittadini ma li dovevano a Radio Radicale
Manovra vergogna questo il titolo dell'editoriale proviamo a leggerlo un attimo anche perché ci sono ovviamente delle reazioni provate a immaginare scrive Maurizio Belpietro se io domani decidessi di pubblicare insieme con la verità
Un inserto che riproduce le leggi che già vengono pubblicate dalla Gazzetta Ufficiale
Secondo voi avrei diritto di chiedere allo Stato di pagare la stampa del mio giornale in quanto lo trasformato in un quotidiano di servizio pubblico
E sedici di e se decidessi di mettere sul sito web della verità le sedute del Parlamento e magari pure le riprese video
Dei principali processi secondo voi potrei rivendicare di aver svolto un servizio per la collettività e dunque richiedere il rimborso delle spese ovvio che erano e se lo facesse ricevere una pernacchia per risposta si dà il caso che i danni
C'è chi però fa esattamente quello che vi ho appena esposto e lo fa rivendicando pure titoli di merito parlo ovviamente di radio radicale
Ossia di un'emittente che negli ultimi venticinque anni con la scusa di svolgere un un servizio pubblico e costata ai contribuenti
Italiani oltre duecento milioni e nei prossimi tre rischia di costarle altri ventiquattro perché la finanziaria che tassa li bibite e i contenitori di plastica
Che toglie le detrazioni sanitarie e che e atti a un reddito superiore alla media e triplica
Il prelievo succhia un auto aziendale poi regala otto milioni l'anno a Radio Radicale
Sì ho usato il verbo regalare dice ancora Maurizio Belpietro non l'ho fatto a caso perché quello che si intende va varare per l'emittente romana e proprio un dono che la politica fa a una forza politica o meglio a ciò che resta di una forza politica perché dopo la morte di Marco Pannella
Il partito radicale praticamente estinto e la diaspora dei radicali apportato molti degli eredi a traslocare altrove per esempio in più Europa di Emma Bonino
Che poi a dirla tutta radio radicale non è più nemmeno l'organo via etere del partito radicale ma se mai dell'associazione politica nazionalista Marco Pannella e di un signore un privato che anni fa verso venticinque miliardi di vecchie lire per comprare il venticinque per cento della radio dunque per ricapitolare conclude Maurizio Belpietro
In Italia c'è una radio di proprietà di un'associazione privata e di un privato cittadino
Che anni fa ha deciso di fare servizio pubblico proponendo agli ascoltatori le interviste di Pannella le rassegne stampa dei suoi giornalisti le dirette dalle Aule parlamentari di giustizia in cambio pretende soldi pubblici
Che ci sia già una radio pubblica che segue e va be e poi l'articolo continua ma questo il il tono il tenore di questo attacco frontale a radio radicale e c'è una replica
Ovviamente della della radio che vi leggo da un comunicato di radio radicale di qualche mese fa
La presenza della holding Lillo cioè della cosiddetta azionista privato di cui parla Maurizio Belpietro tra gli azionisti di radio radicale e nota da quasi vent'anni cioè da quando Marco Podini con la Pasubio S.p.A. acquistò la quota il ventisette marzo del due mila aderendo all'appello pubblico di Marco Pannella pubblicato a pagamento sul Corriere della Sera
La Pasubio S.p.A. acquistò una quota del venticinque per cento con un investimento che aveva chiara natura filantropica e già allora mirava a garantire la sopravvivenza del servizio pubblico di radio radicale
La ripartizione azionarie nota e pubblica sul sito della radio
Vi segnalo anche
Una breve brevissima corsivo di Francesco Merlo sulla Repubblica intitolato cucù
Radio radicale rifinanziata avara quel che chiede da sempre
Sarà messo a gara il suo servizio pubblico vinca il migliore Di Maio che voleva spegnerla con la prepotenza ha guidato l'insulto le bande sociale
Mangiatoia magna magna porcata ma i campioni dell'insulto sono stati ricoperti di insulti
Sciacalli idioti ignoranti ricordati Maggioni nel film la grande abbuffata mi fecero tanta da sparisci dentro
E purtroppo le accuse di Di Maio di cui parla Francesco Merlo coincidono con le accuse
Di Maurizio Belpietro il quale consigliera le le dirette video
Qualcosa di assolutamente inutile per la per la democrazia abituato come a raccontare la democrazia in bianco vennero come abitualmente fa dalle fan dalle pagine di un giornale che al pluralismo concede assai poco ebbene cari radioascoltatori chiunque ascolta questa emittente e chiunque ha il privilegio di collaborare i giornalisti che ne fanno la rassegna stampa io non sono un giornalista di Radio Radicale ma solo un giornalista che radio radicali invita in assoluta libertà a parlare dei giornali di tutti e arresto contare anche di quelle affermazioni così tranchant così volgari lasciatemelo dire
Che Maurizio Belpietro fa sul suo giornale e che radio radicale non censura perché il pluralismo
E l'anima il cuore la ricchezza di questa emittente che garantisce a tutti uno spazio e soprattutto che svolge un servizio straordinariamente importante perché la democrazia lasciatemelo dire non è fatta solo dei bianchi e neri
Di Maurizio Belpietro delle invasioni di migranti o delle malattie che portano i migranti
O degli attacchi frontali ai nemici di turno la democrazia e fatta del confronto fra le idee dei dibattiti delle presentazioni di libri delle proposte di legge di tutti i momenti di confronto pubblico che avvengono negli spazi spesso ignoranti della democrazia e che radio radicale fa tesoro portandoli all'attenzione dell'opinione pubblica andando a raccontare i dibattiti le sedute parlamentari i confronti elettorali le le polemiche dando voce ai più
Diversi affinché il cittadino posta farsi una sua opinione nel rispetto ovviamente delle opinioni dell'altro e per questo che
I gli otto milioni
Che il Paese lo Stato destina a questo servizio sono una garanzia del pool per il pluralismo sono una condizioni di salute della democrazia peraltro la gara pubblica che sarà bandita
Nella primavera prossima è stata fortemente voluta da Radio radicale la quale non voleva condizioni di privilegio
Voleva semplicemente partecipare a un bando pubblico in cui far valere la qualità e la quantità di servizi prestati nel tempo come un elemento della suo offerto e così è stato fuori dalle porte oltre le polemiche oltre le strumentalizzazioni oltre il tentativo dei populismi di destra e di sinistra
In questo caso accomunati che vogliono utilizzare ogni circostanza per la loro demagogica non credo che ci sia altro da rispondere e invece il pluralismo Cinpoaie di passare ai temi veri quelli che toccano il cuore della vita dei cittadini e che stanno anche non che questo non lo faccia evidentemente e che sono al centro del dibattito pubblico e quindi incominciamo proprio ritorniamo sul tema della manovra che è stato l'oggetto di uno scontro nei giorni scorsi ancora presente
Nella maggioranza di governo ancora presente sulle pagine dei giornali auto aziendali alta tensione i renziani no alla plastica tax
Conte una bugia dire che c'è che è una manovra di imposte Buffagni del Movimento cinque Stelle rivedere la stangata sui veicoli questo il titolo dell'articolo
Del Corriere della Sera a firma di Enrico Marro a pagina due che racconta che cosa avviene a ventiquattro ore dalla decisioni di stangare le auto aziendali il governo ieri sera infatti a annunciato un primo ammorbidimento della misura
Dopo i ripensamenti nella stessa maggioranza ma sale la tensione ci racconta Marro
Anche sul fronte della previdenza con i sindacati che lunedì incontreranno il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e che protestano contro la presa in giro della rivalutazione delle pensioni che frutterebbe appena il tre tre euro nel due mila venti infine al Senato dove il disegno di legge di bilancio dovrebbe arrivare all'inizio dalla prossima settimana si preparano montagne di emendamenti
Non solo da parte delle opposizioni ma anche dalla stessa maggioranza con i renziani d'Italia viva all'attacco oltre che sulle auto aziendali anche per smontare le tasse sulla plastica sulle bevande zuccherate
Io abolire quota cento sulle pensioni
Insomma sulla manovra dice Enrico Marro non c'è pace emblematico e il caso della stretta sulle auto aziendali dalla quale dovrebbero arrivare più di cinquecento milioni di euro di maggiori tasse a carico dei lavoratori la misura uscita dal vertice dell'altro ieri
Sembra non avere più padri ci racconti il Corriere della Sera cioè non la mi sembra che non l'abbia proposta più nessuno perché nonostante sia stata e indicata dalla dici dice ministra dell'Economia Laura Castelli del Movimento cinque Stelle ieri anche dal movimento sono arrivate critiche
Serve migliorare immediatamente la norma sulle auto aziendali perché su quelle voci le tasse i lavoratori già le pagano dice il ministro dello Sviluppo Stefano Buffagni che si scaglia anche contro lo stanziamento
Di cento milioni per indennità accessorie per i dirigenti dei ministeri sarà eliminato
Sulle auto aziendali marcia indietro anche nel Pd dove il vice segretario vicario Andrea Orlando annuncia la tassa deve essere modificate rimodulata in base al grado di inquinamento del veicolo
E per fare in modo che non gravi in maniera eccessiva sulle tasche dei lavoratori
Una dichiarazione che trova riscontro anche nel Paro nelle parole del ministro dell'economia le auto le Tri che quelle ibride non saranno colpite anzi saranno Inti incentivati dice Gualtieri che non nasconde il suo disappunto perché nel vertice di mercoledì per due volte spiega si era detto contrario la misura ma allora i partiti di oggi la critica criticano la sostenevano perché demagogicamente tassare le auto aziendali
Era una misura di cui porsi vanto
No ma non c'è solo la la stangata sulle auto aziendali sul banco degli imputati scrive ancora Enrico Marra ci sono anche le nuove tasse sulla plastica come vi dicevo e sulle bevande zuccherate
Protestano le aziende del settore con la Siebel che l'azienda siciliana che imbottiglia la Coca Cola che ha già detto di essere pronta andare in tribunale contro le due tasse il leader della Lega già in campagna elettorale in Emilia Romagna
Parla di governo di sanguisughe e avvoltoi gli replica il capo dei Cinquestelle il ministro degli Esteri Luigi Di Maio Salvini e quello che facendo cadere il governo avrebbe fatto mentali Linda e contrattacca anche Conte e una manovra chi era l'affetto non argomenta fatto la pressione fiscale complessiva
è inutile affidarsi a delle efficaci narrazioni comunicative le bugie hanno le gambe corte dice il premier
Ma Conte deve guardarsi anche da Italia viva determinata cambiare in molte parti la manovra una linea sottolinea Marro che irrita il segretario del Pd questa frizione e anche l'oggetto dei titoli di altri giornali la stampa addirittura ci fa il taglio come vi vi dicevo
Zingaretti osserva la destra e non solo parlano di tasse agita agitando paure senza alcun fondamento in quel non solo Zingaretti dica appunto il rivale Matteo Renzi
E in questo clima la manovra tesa in Senato mentre il decreto fiscale comincerà l'iter alla Camera dove il presidente Roberto Fico sparge ottimismo
La salute del governo a me sembra buona abbiamo un rapporto più sereno con l'Europa si è ridotto lo spread e ci sarà l'abolizione del superticket fico sparge ottimismo Dimaio
Parzialmente pessimista critica insomma anche il Movimento cinque stelle come vedremo c'è una un certo dibattito
E le tasse le tasse sono legate alla manovra come alla manovra e legato anche il il tema del recupero dell'evasione un altro
Un altro Corno principale dell'offerta politica del governo giallorosso su cui le polemiche si sprecano
E su questo tema c'è un'intervista interessantissima che voglio segnalarmi a Carlo Cottarelli e la fa la Repubblica a pagina quindici
Che cosa dice Cottarelli becco tre liste spiega anzitutto che il l'evasione fiscale sta aumentandolo la vera evasione fiscale e arrivata centotrenta miliardi
Basta con i condoni guardate un po'che cosa dice uno che se ne intende e perché perché l'evasione fiscale e contributiva in Italia ebbene più dei centonove miliardi calcolati dal ministero dell'economia viaggerebbe sui centotrenta il sette virgola sette per cento del PIL
Un livello drammaticamente superiore a quello dei nostri concorrenti la stima sciocco viene da Carlo Cottarelli
Scrive Eugenio corso sulla Repubblica che con i vertici dell'Osservatorio sui conti pubblici da lui diretto presso la Cattolica ha rifatto i calcoli
E e la più cospicua
Fascia di evasione e dice l'economista e quella dei contributi non versati che riguardano i lavoratori autonomi
Non abbiamo considerato l'alta evasione che caratterizza Liffe IRPEF da lavoro autonomo che la commissione si stima intorno al sessantotto per cento delle tasse
Che teoricamente dovrebbero essere pagate contro circa il tre virgola sei per cento dei dipendenti guardato un po'questo confronto sessantotto per cento IRPEF fautori nomi tre virgola sei per cento
Il per fra dipendenti questa del e il e il loro i la forbice che si apre Frau un'evasione e l'altra un mettendo tutto insieme dice
Cottarelli si arriva facilmente a un'evasione di cento trenta miliardi
E se fosse lei al Governo gli dice il chiedervi Eugenio corso che cosa farebbe
Beh mettere una pietra sopra la stagione dei condoni dice Cottarelli siamo rimasti l'unico paese occidentale insieme alla Grecia
Con questa malsana abitudine la certezza chi prima o poi arriverà un condono totale o parziale è un sicuro sicuro viatico all'evasioni di massa
E vero
Dice don farne più l'hanno promesso praticamente tutti i governi però l'hanno fatto in coda qualche condono anche il centrosinistra di Renzi purtroppo ha ceduto a questa tentazione con la volontari disclosure
E la rottamazione delle multe certo c'è condono e condono e altri governi hanno fatto ben di peggio si riferisce a quello giallo verde corto Tarelli è una questione di credibilità intendiamoci in tutto il mondo esiste la possibilità di negoziare RAI pensare un pagamento dovuto purché ci si presenti all'autorità amministrativa
E si dimostri che si evaso perché era proprio impossibile pagare ma è ben diverso dal condono all'italiana che riguarda tutti indistintamente dice Cottarelli
E cosa pensa gli chiede la Repubblica sulla proposta delle manette agli evasori no come sapete il Governo pensa di portare a otto anni il appena massimo edittale per il reato Pelligra per i grandi evasori da quattro a otto anni
Ma aumentare le pene come viene suggerito per i grandi evasori servirebbe come segnale ma poi la pratica quella che conta
E qui Cottarelli ci dà una cifra che fa capire quanto l'inasprimento penale e di tutti rilevante sulle sorti della battaglia
Contro l'evasione ricordo che anche ora c'è il reato penale con l'arresto per gli evasori e oggi duecento persone sono in carcere
Peraltro si dice che in America si finisca in galera con facilità ma a dire il vero risulta che non più di trecento evasori siano dietro le sbarre addirittura meno che in Italia farà esce facendo le proporzioni sulla popolazione
Ma quello che in America così come nel Nord Europa funziona meglio sono i controlli capillari oggettivi senza sconti perché lo siano anche da noi occorre intanto intensificati e poi cercare di centralizzato il più possibile
Infine
Dice Cottarelli credo che siano utili misure come la fatturazione elettronica la tracciabilità dei pagamenti e essenziale questa l'intervista
Di Carlo Cottarelli sul tema dell'evasione
E la la il dibattito sulla sullo sulla manovra ovviamente tiene banco e terrà banco anche nei prossimi giorni e caratterizza un po'la giornata politica di ieri con i distinguo di Renzi l'irritazione di Zingaretti
E i i distinguo fra Di Maio e frico ce ne dà conto Massimo Franco nel suo retroscena sul Corriere della Sera sulla nella sua nota su quelle della sera chiedo scusa
Che racconta un po'il senso della giornata politica e anche il senso di questi giorni
Fino a qualche settimana fa il fronte governativo del Movimento cinque Stelle aveva un interprete per definizione scrive Massimo Franco Luigi Di Maio
Prima come vice premier dell'alleanza con la lega poi come ministro degli Esteri capo politico nella maggioranza col Pd
Ma ora che la sua linea di smarcamento a intermittenza da Giuseppe Conte dall'alleanza colpi dista emergendo sempre di più spunta un difensori di solito defilato il Presidente della Camera Roberto Fico
I suoi giudizi lusinghieri sul governo possono apparire eccessivi mentre la coalizione si divide su una manovra economico-finanziaria già controversa
L'aspetto interessante che fico conferma la faglia nel movimento tra i seguaci del titolare della Farnesina e gli altri
E lascia trasparire uno scontro sordo sul futuro dell'esecutivo di Conte della legislatura
Così mentre Di Maio punti i piedi su alcuni provvedimenti sminuisce l'intesa col partito di Nicola Zingaretti e si dice scettico sull'alleanza
Fico ne diventa un sostenitore la salute del governo a me sembra buona dice è stata licenziata una manovra di bilancio che riesce a sterilizzare l'Iva sembrava impossibile e invece il Presidente della Camera rivendica il rapporto più tranquillo con l'Europa grazie al quale siamo riusciti dice a risparmiare i miliardi di euro di spread
E definisce il dialogo con il Pd giusto e soprattutto in accordo col Movimento cinque Stelle
Sebbene eviti di entrare nel merito delle alleanze locali
Per non scontrarsi con il capo politico che le ha liquidate dopo il disastro elettorali in Umbria
Se non è una vera e propria contro narrativa suona come una correzione delle posizioni assunte ultimamente da Di Maio e rivela un raccordo istituzionale con Conte e uno politico con Beppe Grillo
Tende a rassicurare i settori Grillini disorientati e preoccupati da un avvitamento che potrebbe portare lezioni anticipate
E insieme fa sapere al PD che le posizioni di Di Maio non sono dell'intero movimento
Zingaretti deve già guardarsi dalla tattica del distinguo d'Italia viva
Il suo partito invita a non agitare lo spauracchio del tutto infondato delle tasse e non solo a destra ritrovarsi in una tenaglia tra Matteo Renzi e Di Maio diventerebbe insostenibile quindi fico dice
Dice Massimo Franco fa un po'il pompiere e spruzza acqua sul fuoco della maggioranza e significherebbe rischiare
Di accorciare drasticamente la vita del governo se non della legislatura dice Franco se questi contrasti dovessero crescere
E non ridursi anche perché nei contrasti si infila subito l'opposizione pronta con il leader leghista Matteo Salvini
Ad additare una follia ideologica del Governo a livello fiscale e uno sbandamento sul tema delicato dell'immigrazione
Conte ribatte che le bugie hanno le gambe corte i Di Maio osserva che le critiche arrivano proprio da chi come Salvini con la crisi di governo in agosto minacciava di far scattare l'IVA
Questa la lettura che ci dà Massimo Franco del del clima politico di questi giorni quella che invece ci danno gli elettori sondati ovviamente per quello che valgono i sondaggi
Dalla in questa fase dalla Corriere della Sera e cioè da Nando Pai Pagnoncelli beh è chiaro che i conflitti e lo schiaffo elettorale dell'Umbria alludo già un riverbero sulle intenzioni di voto la lega dice Pagnoncelli nell'articolo a pagina cinque corredato da una ricchissima tabella la lega vola al trentaquattro virgola tre per cento era pensate
Il un mese fa al trenta virgola otto quindi ha preso quasi quattro punti ritorna cioè alla dato delle europee due mila diciannove
E Fratelli d'Italia schizza al nome otto per cento quindi sfiora il dieci il dieci per cento mentre Forza Italia e solo al sei e due il Movimento cinque Stelle il PD secondo Pagnoncelli perdono il Movimento cinque stelle in un mese perde tre punti dal venti virgola otto al diciassette virgola nove
E il PD in un mese messe in cui si è consumata però la scissione di Matteo Renzi perde
Due punti due virgola tre punti dal diciannove virgola cinque per cento il PD è solo al diciassette
Beh se Zingaretti piange Renzi ride perché Italia viva che il ventisei settembre appena nata era stimata al quattro e otto per cento oggi e già al sei e due per cento cioè praticamente la stessa percentuale
Di Forza Italia insomma il quadro politico e in evoluzione a giudicare almeno da questi sondaggi e Matteo Renzi starebbe beneficiando di quello spazio che il radicalismo dei polli apre all'interno del centro con un'offerta politica
Per così dire moderata staremo a vedere se questo spazio sarà occupato solo Daloui perché ci sono altri contendenti in quest'area di ripeto forte contendibilità
Intanto tanto Di Maio quanto Zingaretti hanno le loro gatte da pelare di quelle del leader
Grillino ce ne dà conto il Corriere della Sera a pagina sei con un retroscena anzi con un racconto del suo incontro con i senatori il governo deve andare avanti dice Di Maio per il bene del Paese e il nostro avvertimento dei ribelli e sulla RAI un nuovo fronte con il Pd questo il titolo dell'articolo di Alessandro Trocino sul Corriere della Sera
Luigi Di Maio scrive prova a rilanciare la sua leadership ci mette la faccia anche per evitare che in sua assenza dei generi
Partecipa a un'assemblea dei senatori la macchina delle rimostranze orme avviata e somma risentimenti personali ambizioni politiche
E i timori per un partito reso più fragile dal repentino cambio di casacca a livello nazionale e da sondaggi a picco ma il leader non ha nessuna intenzione di mollare ha deciso che il suo movimento non si appiattirà sul Pd
Atteggiamento che provoca l'ennesima frizione questa volta sulla RAI dove il partito di Nicola Zingaretti si sente tagliato fuori poi daremo conto di quello che sta accadendo sulla rari Stefano Paduanelli ministro dello Sviluppo pare che non abbia alcuna intenzione di assegnare la delega del servizio pubblico al suo dice il Dem Giampaolo Manzella
Anche se al ministero spiegano nulla è stato ancora deciso il PD denuncia la violazione degli accordi proprio sul tema della RAI inaccettabile dicono alla zero il CDA RAI e in mano i Cinquestelle e lega e noi non possiamo restare fuori dal servizio
Il tutto con una serie di nuove nomine alle direzioni in arrivo di cui vi parleremo
Bene ma e sul fronte interno spiega Trocino che Di Maio incontra le sue difficoltà e lui dice questo governo deve andare avanti non solo per la salute del Paese ma anche per il bene del movimento che deve realizzare un programma ambizioso
Non fanno tanto paura alcuni vecchi big e ministri tagliati fuori dal potere i vertici temono soprattutto i giovani peones
Che non hanno alcun timore reverenziale nel capo politico Di Maio segue con attenzione
L'andamento dell'assurdo stallo che paralizza la nomina del nuovo capogruppo Lara Camera perché come sapete il Movimento cinque Stelle non riesce a darsi diciamo un coordinamento
Quel che non gli sfugge e che nessuno osa richiamarsi all'Hui perché rischierebbe di trovarsi il gruppo contro un segnale chiaro del fatto che i Di Maio non controlla più i gruppi
In più deve subire
L'ostilità esplicita di Alessandro Di Battista unico ad avere un effetto diretto sul popolo dei Cinquestelle insieme a Peppe Grillo aperto fautori dell'alleanza con il Pd è sempre più insofferente al capo politico
Per ora e proprio il fondatore l'unico soggetto autorizzato a scalzare Dimaio nella direzione di un cambio delle regole vanno le manovre in corso la Camera il Senato come sapete
I parlamentari chiedono la contendibilità del del capo politico cioè la possibilità che a chiedere le dimissioni
Di Di Maio sia non solo Beppe Grillo come e previsto dallo statuto ma anche la maggioranza dei parlamentari in qualche modo riscoprendo il valore della delega della rappresentanza all'interno di un movimento che la rappresentanza come sappiamo la considera un valore da superare in nome della disintermediazione
E a Palazzo Madama ieri ci dice ancora Alessandro Cino dopo i soliti annunci di fiamme rivolte molti si sono trasformati in anni agnellini
Emanuele Dessì ha chiesto una modifica al regolamento del gruppo per far sì che l'assemblea sia di libera ante e che posso incidere nella costruzione dell'indirizzo politico in sostanza mentre ora la linea politica dettata da Di Maio e dei due capogruppo si vuole far sì che le assemblee concorrano all'indirizzo
Serve una fase costituente dicono i grillini e questo e il il cuore il senso del dibattito all'interno del Movimento cinque Stelle
Delle difficoltà
Del capo politico
Dei Cinque Stelle ci dà conto Marcello Sorgi in un un editoriale pubblicato sulla stampa
A pagina nove che di su tutte il jumbo
Eccolo qui il titolo e la metamorfosi grillina e i malumori della base uno strano paradosso dice Sorgi
Accompagna le contorsioni interne del Movimento cinque Stelle dopo la sconfitta in Umbria che ha ridato voce ai dissidenti interni e mentre Di Maio conduce
Sulla legge di Stabilità la sua battaglia solitaria contro il Pd contro Renzi e ovviamente contro Conte il cui governo procede in uno stato di cronica sofferenza ma senza rischi reali di crisi per timori di elezioni anticipate che i grillini pagherebbero molto care
I dissidenti che tra l'altro
Tengono bloccata da settimane l'elezione del nuovo capogruppo alla Camera chiedono da tempo la testa di Di Maio che nell'ultimo anno e mezzo dopo la lunga serie di sconfitte collezionate in tutte le competizioni elettorali dalle regionali alle europee tenute fin qui e l'incapacità dimostrata finirà di costruire una strategia alternativa per fermare il declino e per ottenere un cambio di leadership invocano
Anche un nuovo statuto interno del Movimento cinque Stelle in pratica la trasformazione in un partito che posta e leggere
Al congresso il nuovo leader magari alla fine di una competizione tra diversi candidati e non vederseli imporre dall'alto
Dal duo Perillo Casaleggio per cui per poi poterlo ratificare solo con il voto della piattaforma russo ora è tutto da vedere che questo possa essere
Davvero la strada per affrontare la crisi del movimento passato dal trentadue
Per cento delle politiche del due mila diciotto al sette del voto in Umbria perché gli elettori grillini che lo hanno abbandonato
Lo hanno fatto con molte probabilità perché ai loro occhi l'esperienza al governo lo ha portato a un'eccessiva o omologazione al resto del sistema politico
E all'abbandono o al tradimento in nome dei necessari compromessi connessi alla responsabilità di guidare il Paese
Di molte delle battaglie storiche delle origini e dei tempi del Vaffa questi elettori pigri o di Samo rati che si sono allontanati dalle urne
Per le delusioni degli ultimi mesi reclamano meno e non più omologazione ai partiti tradizionali e si augurano che la medicina per la malattia
Penta stellata arrivi ancora una volta dall'alto come è sempre accaduto e sia Grillo dopo i suoi espliciti dissensi con Di Maio se lo ritiene necessario tira fuori un consiglio dal suo cilindro cioè
Sorgi spiega che tra la prospettiva di Parlamenti a rizzare e di rendere di fatto il Movimento cinque Stelle un partito che è propria dei parlamentari e pentastellati e invece per la volontà degli elettori di difendere quella quel nucleo di diciamo di autonomia e di estraneità dal sistema che ha caratterizzato il successo dei Cinque Stelle si apre una frattura
E che e foriera ovviamente di un'ulteriore perdita di consenso e mentre il Movimento cinque Stelle dei parlamentari punta a diventare un partito i i suoi elettori vorrebbero ritornare
Alle origini del movimento e questa questa contraddizione e presenterà il PD
In ordine il nel momento Cinquestelle con un movimento quasi opposto a quello che avviene all'interno del Pd dove invece
Il partito punta a diventare in qualche modo movimento per recuperare un suo rapporto con la base ce ne dà conto
Sul Corriere della Sera un articolo molto interessante a pagina otto
Che di di a firma di Tommaso Labate che racconta che cosa c'è scritto nel nuovo Statuto chi sarà discusso e probabilmente adottato alla Bolognina
Alla Bolognina diciamo sarà la Bolognina del PD questo Statuto
Che sarà adottato nel prossimo congresso di novembre dice Tommaso la base la svolta da Emma base consultata anche on line per decidere la linea leggiamolo perché molto interessante
Nella slide numero sette cioè il punto che riguarda la costruzione della piattaforma deliberativa on line che per i detrattori assomiglierà comunque troppo alla piattaforma russo
Qualche riga più sotto c'è la voce che rimanda alla costruzione dei circoli on line e nei punti PD
Che gli stessi detrattori a occhio nudo scambieranno per una versione riveduta e corretta di quei vecchi Meetup del Movimento cinque Stelle
Il documento conservato nell'ufficio di Nicola Zingaretti al Nazareno figlio del lavoro istruito da Maurizio Martina e di cui il Corriere riuscito a visionare l'ultima versione
Probabilmente definitiva si compone di dodici cartelle contiene i punti salienti del nuovo statuto del Pd che sarà messo ai voti è approvato durante l'assemblea nazionale convocata a Bologna
Dal dice dal quindici al diciassette novembre prossimi qualcuno ironizzando col passaggio storico sul fine del PC
Andato in scena proprio nel capoluogo emiliano parlerà della Bolognina del PD mille novecentottantanove ritorna anche perché nel nuovo Statuto trattanti rimandi alla Rete che renderanno il Pd un partito dotato di molti degli strumenti in uso al Movimento cinque Stelle
C'è spazio anche per una parola antica come il congresso che nelle tavole fondamentali le partito non abbiamo mai trovato spazio un congresso che sarà simile ai congressi dei partiti tradizionali
E quindi il confronto tra due o più mozioni nella fase riservata agli iscritti e che si concluderà nella seconda fase quella dell'elezione del segretario che non sarà più automaticamente il candidato premier con le primarie aperte
Io non voglio un partito nuovo io voglio un partito diverso continua a ripetere Zingaretti nelle riunioni che stanno istruendo il cambio di conformazione del PD il segretario è consapevole del fatto che saranno in tanti dentro e fuori il partito
A commentare il passaggio storico alla stregua di un'omogeneizzazione al modello disegnato da Gianroberto Casaleggio le risposte alle critiche sono già pronte il Pd rimane un partito di gente in carne e ossa i circoli sopravviveranno
L'apparato anche ai congressi tradizionali verranno aggiunti anche i congressi tematici che il segretario in persona avrà la facoltà di convocare per fare anche delle scelte cruciali come è stato per esempio quello di dar vita al governo col Movimento cinque Stelle
Ma è un fatto che la convocazione degli iscritti che fino a oggi è stata subordinata i tecnici e i tempi tecnici di un mondo ancora logico
Arriverà per quelle stesse vie utilizzate da Di Maio e compagnia cioè on line e quindi on line e si potrà decidere spiega
Tommaso Labate di un tema che riguarda l'inceneritore di Bari una scelta che ha a che fare a a Roma con la spazzatura ecco il Pd può prendere una posizione una decisione appellandosi anche all'iscritti
Della comunità della comunisti del Partito dicono al Nazzareno quindi mentre il Movimento cinque Stelle diciamo
Spesso slitta verso una dimensione della rappresentanza che si avvicina a quella della forma partito il il Pd cerca di darsi una fluidità una liquidità che assomiglia a quella di un movimento e qui ovviamente ognuno può pensarla come crede noi ci asteniamo
In questa fase dal giudizio e ritorniamo sulla sul sul tema del confronto all'interno della maggioranza e delle frizioni che ci stanno fra Zingaretti e
E Renzi Renzi che gli stanno sì Chiampo almeno a giudicare dai dai sondaggi non poco consenso dà conto un po'la stampa a pagina sei con un retroscena
A firma di Carlo Bertini
L'offensiva di Renzi su tasse manovre invita Conte e il PD c'è un motivo psicologico scrive Bertini
Metà politico che muove la mano di Matteo Renzi nella sua offensiva quotidiana contro i Bastioni del tesoro per cambiare la manovra sull'immagine e somiglianza un motivo spiegato bene da chi lo frequenta ogni giorno
Conte e gli altri si ostinano a non riconoscere gli ha dignità di alleato strategico non lo chiamano mai e Louis investì Alice non lo trattano come quello che questo governo l'ha fatto nascere anche per la famosa foto di Narni hanno visto avvisato la bella novello Luís
Tutti lo tengono a distanza e Luís allora reagisse così fate finta che non esistano e invece Sisto il come ecco come la vive ma non è questione di forma lo invada la sostanza spingono i suoi senza negare che c'è un motivo politico altrettanto forte garantisce fare le pulci al proprio governo garantisce visibilità che certo non fa male ad un movimento ancora in culla
E un partito che nei sondaggi di Renzi se si andasse al voto prenderebbe il cinque beh secondo Pagnoncelli addirittura il sei e due
E quindi la minaccia di Zingaretti e compagni di staccare la spina non fa breccia pur non inseguendo le urne conscio che la speranza di costruire di sostituire Conte non si realizzerà
A Renzi le elezioni anticipate nel due mila venti però non fanno paura perché si voterebbe con il taglio di parlamentari non in vigore e Italia viva apporterebbe
In Parlamento col proporzionale una cinquantina di deputati e senatori lo stesso numero attuale ma su e quindi sarebbe già autonoma ma sul perché all'indomani del vertice siamo passati al siano passati all'attacco mi dice della boschi
Luigi malattie e disarmante
Beh sarebbe strano se nei prossimi due mesi riesame della manovra ognuno non dicesse le proprie idee eccole le tasse sulle auto aziendali colpisce due milioni di lavoratori twitta Michele Anzaldi e la Plastic taxi ambientalmente ok ma colpisce una filiera industriale
Peccato che questa lotta continua evitare Zingaretti e Conte per non dire di Gualtieri il quale dal suo ministero fa sapere di non essere appassionato
Della tassa sulle auto aziendali si l'avevamo già visto ma se si vuole arrivare insieme agli altri tasselli alle Ca'gli alleati devono indicare le coperture
Un miliardo dire dalla plastica mezzo dalle auto aziendali duecentotrenta milioni dalla Sugar tax proprio al vertice i renziani avevano proposto di far slittare il taglio del cuneo da luglio da luglio all'autunno un calcio in faccia al PD
Zingaretti ieri mattina legge l'attacco di Renzi e si inalbera dopo giorni di avvertimenti a piantarla con i distinguo
Non finisce qui
Dice Suzuki la plastica auto aziendali lavoreremo duro nei prossimi giorni
Ci sono i numeri del bilancio in Parlamento per evitare che queste tasse salgano e siccome i numeri sono quelli dei renziani sommati allega
E e Fratelli d'Italia al Nazareno commentano acidi sembra un tweet dell'opposizione il segretario sferra un colpo basso
La destra e non solo e in quel non solo ovviamente c'è Renzi
Parlano di tasse agitando paura senza alcun fondamento noi lavoriamo per gli italiani insomma Conte
USA parole meno contundenti ma chiare e inutile affidarsi a narrazioni comunicative le bugie hanno le gambe corte taglia corto ammettendo che ci sono alcune tassazioni mirate ma sono state valutate con i capi delegazione di maggioranza
La manovra arrivata alle Camere e considerando anche la rumorosa campagna antitasse di Di Maio sì precaria a un calvario di due mesi e non c'è dubbio se questi sono se il buon giorno si vede dal mattino
E se questi sono ovviamente i primi le prime avvisaglie di quello che sarà il confronto parlamentare beh ci sarà da raccontare il PD
Ha un suo dibattito interno che vede oggi la Presa di posizione di Pier Luigi Bersani intervistato dal dalla Corriere della Sera Bersani ovviamente difende il governo però lancia anche un messaggio Zingaretti
Dice che occorre una nuova fase costituente che consenta senza abiure di aggregare forze nuove e costruire una piattaforma nuova lo dice a Monica Guerzoni intervistando la intervistato appunto dal Corriere della Sera
Una piattaforma nuova chi dica dissi sul lavoro ambiente fisco su quella base incrociare il Movimento cinque Stelle che a sua volta deve creare un meccanismo di partecipazione vero
Dalle mie parti si sarebbe chiamato congresso loro lo chiamino come vogliono dice Bersani sempre che non preferiscano restare attaccati alle decisioni verticalizzata e di un capo chi ha un peso sulle spalle sproporzionato
E al Pd serve un congresso servirebbe mettersi a disposizione posizione di una chiamata ampia di un gesto creativo ci sono forze sparse della sinistra sociali politiche che hanno bisogno di sentirsi dire
Chi siamo in una fase nuova questo il Lidia di Bersani di una RAI chiamata a raccolta in nome dei valori della sinistra e su questo però e su questo però c'è una critica indiretta Zingaretti
E perché dice
Non ho capito se Zingaretti stia parlando al PD o un campo più largo il nuovo e ancora non vedo chiaro i contenuti io non dico di Abu abiurare il Jobs Act ma vuole correggere i licenziamenti collettivi
Ci sono ambiguità che meritano un chiarimento qual è il riga politica che si pensa di tirare tra il PD e l'imbarcadero di Renzi ricordiamoci che il Vaffa cinquestelle lo dietro al PD per muovere le cose bisogna mettere giù una piattaforma nuova
Una federazione delle sinistre un soggetto del lavoro e dell'ambiente insomma Zingaretti è vago effettivamente lo abbiamo segnalato anche noi nella lettera Keira pubblicato sul potere della sera si guarda bene dal eccitare i contenuti dell'offerta politica e si rifugia in affermazioni come quelle di un
Di un lo spazio plurale di uno spasso partecipativo che vogliono dire molto e poco evidentemente e poi Bersani critica anche critica lancia un appello ai Cinquestelle avvisandoli state attenti
State attenti l'elettorato grillino ha in mano una bella responsabilità soprattutto sull'Emilia Romagna indecente che una Regione che vale più di un governo vero venga prese in ostaggio per una resa dei conti nazionale
E quindi il suo appello affinché in Emilia si vada uniti contro le destre questo il senso dell'intervista di Luigi Bersani
Al Corriere della Sera
E fin qui diciamo e qui si chiude un po'la pagina politica che riguarda il il centrosinistra mentre sul centro destra e sia agitano soprattutto nell'area di Forza Italia le polemiche seguite dalla al voto sulla Commissione
Contro il razzismo insediata ieri al Senato con il voto
Della maggioranza a cui ha corrisposto però l'astensione del centrodestra astensione che ha suscitato un vespaio di polemiche evidentemente
Silvio Berlusconi ha sentito l'esigenza di intervenire
I in prima persona sul sul giornale di famiglia
Con un intervento che vissute diciamo a firma a sua firma intitolato né razzisti mi illiberali che spiega il motivo di quella astensione Caro direttore questa volta si è davvero esagerato scrive Silvio Berlusconi
Non si può mettere in dubbio sulla base del voto al Senato relativo alla mozione che ha come prima firmataria Liliana Segre la nostra della mia personale coerenza
Su un tema di straordinario valore morale
E e civile come l'amicizia con il popolo ebraico e lo Stato di Israele
Non si può far finta di dimenticare
La nostra radicale opposizione ad ogni forma di antisemitismo vecchio e nuovo un pericolo che io stesso tante volte ho denunciato
Ricordando che l'Olocausto è stato il male assoluto sul quale non Ettorre labile alcun revisionismo negazionismo o sottovalutazione
Su questi temi e sulla nostra fermissima opposizione ad ogni intolleranza e ad ogni totalitarismo di destra come di sinistra la nostra storia parla per noi
Ho proposto dice ancora in questo intervento Berlusconi in più occasioni di accogliere lo Stato ebraico nell'Unione Europea perché Israele l'ebraismo sono parte integrante della nostra identità e delle nostre radici di europei
Alla senatrice Segre ho espresso e voglio ribadire la mia stima
La drastica condanna per l'ignobile aggressioni di cui è stato oggetto e il mio commosso omaggio alla straordinaria testimonianza storica e umana di cui è portatrice
Noi eravamo e siamo favorevoli alla creazione della commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza come proposto dalla senatrice Segre
Il voto al Senato dove la sinistra aveva appena bocciato una nostra mozione
Contro l'antisemitismo il razzismo verteva però su un altro tema la mozione della maggioranza conteneva
Errori tecnico-giuridici dalle conseguenze preoccupanti prefigurando l'introduzione di nuovi reati d'opinione e quindi sovrapponendosi in modo generico e confuso al norme già esistenti
Questo per noi liberali e inaccettabile il divieto di praticare a incoraggiare di propagandare il razzismo o la sopraffazione non può intaccare la libertà di opinione
Il confine sottile ed è un a delle questioni
Mi decisive della libertà e della democrazia
Non può essere oggetto di improvvisazioni e di propaganda sulle questioni di libertà siamo intransigenti perché ad Auschwitz si è arrivati proprio da una serie di crescenti limitazioni della libertà questo è il punto di vista di Silvio Berlusconi
Ovviamente il dibattito e e in atto e le polemiche non mancano però anche all'interno del centro destra e le dà conto la Repubblica con un articolo a pagina sei in cui registra le reazioni il malcontento di Unalat
Che fa capo un po'a Mara Carfagna e che guida la rivolta
Scrive il quotidiano di Carlo Verdelli
Tradiamo i nostri valori l'articolo a firma di Concita Sannino che nessuno si permetta di avanzare dubbi sul nostro impegno contro ogni forma
Di razzismo al fianco di Israele bastone insieme si giustifica Berlusconi ma il giorno dopo quell'astensione imbarazzante sulla mozione di Liliana Segre
L'ira del presidente contro l'incendio appiccato da Mara Carfagna è davvero solo un versante del problema Forza Italia implode e mentre l'ex ministro azzurra
Molla Twitter Agenzia per qualche ora riceve la visita di Giovanni Toti suo acerrimo rivale si poteva certamente fare qualcosa di più e di meglio per evitare questo spicci Lino
Spicci New chiedo scusa dice Totti bastava apportare qualche modifica e togliere per esempio del testo sulla Segre qualche aspetto tipicamente ideologico della sinistra e fare più bella figura come centrodestra ma Carfagna quindi non va più da Renzi
Saltella verso la formazione del governatore ligure cambiamo a me ha detto che non strappa spiegato voti
Ma era mi sembra un po'delusa dall'altra non a suo agio ma il conflitto stavolta raddoppia e sulle posizioni di Mara ci sono anche altri deputati fedelissimi a Silvio capisco tutto anche le forzature della maggioranza
E certi ricevimenti che possono portare a strappare mandiamo se fossi stato capogruppo mai avrei permesso che una tale mozione non passasse all'unanimità o comunque senza il sostegno del mio partito attacca Renato Brunetta
E lo stesso dice
Alessandro Cattaneo sono molto deluso si è una posizione che tradisce la storia del nostro partito Forza Italia grazie a Berlusconi è rappresentato negli anni un baluardo a difesa dei valori fondanti e principi inalienabili
Sono certo che con un centrodestra guida Forza Italia non sarebbe mai accaduto e anche netto Andrea Cangini
è dispiaciuta si dice anche Sandra Mastella e insomma il il l'articolo di di Concita sancendo Sannino cita molte prese di posizione poi in chiusura cita quella di Anna Maria Bernini che era capo a capogruppo di Forza Italia che spiega
Perché Forza Italia si è orientata verso l'astensione avevamo presentato una nostra mozione più rispettosa la maggioranza non si è confrontata con noi si è nascosta dietro la figura straordinarie di Segre abbiamo tentato fino all'ultima una mediazione ma hanno voluto strappare la stessa posizione ce l'ha anche Stefania Craxi che porta addosso la storia dolorosa del socialismo in Italia
Mi spiace deluderli ma proprio io con la mia storia non ho proprio nulla per cui provare imbarazzo
La mia solidarietà profonda totale affettuosa Liliana Segre ma sulla Shoah non si fa strumentalizzazione politica andavano condannati e tutte le forme di razzismo e persecuzioni
La senatrice Segre
Intervistato da Repubblica si dice i stupita dal voto e dice non ci si può astenere dalla lotta al razzismo
Ho sentito però degli applausi che partivano da quella parte della hula
Mara Carfagna ha preso le distanze dall'astensione dice Liliana Segre ma la mia sorpresa più grande è stata la citazione di Orwell fatta da Salvini quando ha paragonato la Commissione all'organo di uno Stato di polizia per l'imposizione del pensiero unico e qui dice
Che giustamente soprattutto mi ha scippato un autore che cito moltissimo Orwell quando vado in giro nelle scuole sia mille novecentottantaquattro che la fattoria degli animali restituiscono con efficacia la mostruosità
Del totalitarismo mi sfugge cosa c'entri tutto questo odio con la Commissione tutto questo con la Commissione contro l'odio razziale
E e va be'poi racconta la senatrice Segre che la Meloni la chiamata al telefono per dirle sa ci siamo astenuti perché noi difendiamo la famiglia le ho risposto cara signora io difendo così tanto la mia famiglia
Che sono stata sposata per sessanta anni con lo stesso uomo qualcuno mi dovrà spiegare cosa c'entri tutto questo con la Commissione controllo odio
E e qui e qui e quindi il lo stupore
Di di Liliana Segre dopo l'approvazione della Commissione ma i distinguo che l'astensione di Forza Italia
Ma qui evidentemente si saldano
Conflitti per così dire ecologici ideologici anche con conflitti che riguardano evidentemente la lui posizionamento di Forza Italia all'interno delle alleanze e il malcontento che c'è in tutta una lacche non condivide ovviamente lo spostamento a destra verso Salvini di Silvio Berlusconi
Quest'ala come sappiamo ha oggi in Mara Carfagna il suo riferimento il retroscena della stampa a pagina undici
Ci fa capire che uno strappo e addirittura vicino
La rottura e adesso ad un passo questo l'incipit dell'articolo di Alessandro Di Matteo sulla stampa Carfagna conta i ribelli per l'addio a Forza Italia il Cavaliere ci danneggi questo il titolo
Del dell'articolo di Alessandro Di Matteo tra Silvio Berlusconi e Mara Carfagna scrive i rapporti sono arrivati al punto di rottura Monti molti dentro Forza Italia scommettono sull'uscita della vicepresidente della Camera
Raccontano che il Cavaliere stavolta sia davvero andato su tutte le furie dopo la polemica della Carfagna per l'astensione di Forza Italia sulla mozione
Contro l'antisemitismo di Liliana Segre e chi ha parlato con Berlusconi assicura che l'hanno dura nota diffusa ieri è solo una versione molto edulcorata di ciò che i leader avrebbe detto in privato
La Carfagna per tutta risposta incontra Totti alla Camera
L'uomo che il Cavaliere ha inserito nella lista nera dopo la scelta di lasciare Forza Italia l'altra sera la vicepresidente
Di Forza Italia era andata giù dura sulla scelta di astenersi la mia forza Italia la mia casa non si sarebbe mai astenuta in un voto sull'antisemitismo
Troppo per Berlusconi mi aspetto che nel movimento che ho fondato nessuno si permetta di avanzare dubbi sullo spin pegno a fianco di Israele del popolo ebraico come contro l'antisemitismo e ogni forma di razzismo
E questa la replica insomma la verità e scrive
Di Matteo e che la vicepresidente e pienamente al lavoro nel suo studio c'è una processione di parlamentari che vanno a fare il punto con lei
Quando va via Toti entra il campano Luigi Cascello poi è la volta di Renata Polverini l'ex sindacalista nega che i gruppi autonomi siano all'ordine del giorno
Ma è evidente che il cantiere aperto qualcuno parla addirittura di martedì prossimo conto come data del possibile annuncio di gruppi parlamentari autonomi
Un parlamentare di Forza Italia Kim monitorati movimenti dentro al partito spiega
Sta contando le truppe alla Camera sicuramente ci sono Napoli Cattaneo Perico Bendinelli ferraioli russo senza contare l'ala calabrese del partito cioè da Roberto Occhiuto a Iole Santelli fin qui molto in sintonia con la vicepresidente
Al Senato sarebbe massima Massimo ma legni il punto di riferimento poi c'è Gianfranco Rotondi propenso a dialogare con Renzi
Carfagna vuole riflettere per ora si limita a raccogliere il malumore diffuso per qualche giorno sarà in Giappone in visita istituzionale poi al ritorno si tireranno le somme
E insomma qualcosa e in evoluzione all'interno del partito di Silvio Berlusconi anche alla luce dei sondaggi
Decrescenti
Ne parla con la sua consueta lucidità di analisi un intellettuale raffinatissimo come Giovanni Orsina sulla stampa con un analisi il cui titolo è Forza Italia svolta a destra vale la pena di leggerla di leggerlo oggi
Approfitterò se la regia me lo consente
Di qualche sforamento sulla tempistica perché tanto non c'è attività parlamentare e quindi ci sono molti temi interessanti e pertanto voglio leggerlo questo editoriale c'era una volta l'elettorato berlusconiano conservatore per appartenenza sociale era attraversato da pulsioni che si faticherebbe a di finire moderate ombroso qualunquisti anarcoide diffidava delle istituzioni dei politici di professione e delle élite intellettuali scrive
Giovanni Orsina raccontando la genesi
Diciamo di Forza Italia tutto sommato però alla fine aveva accettato di buon grado la mediazione berlusconiana fa antipolitica e moderatismo si era accomodato nel settore di centrodestra del bipolarismo di allora
I processi di cambiamento che hanno preso avvio circa un decennio fa la grande recessione la crisi del debito sovrano l'ondata migratoria hanno modificato questa situazioni in profondità
Accanto alla dialettica tradizionale fra destra e sinistra ha preso forma una frattura nuova frutto dell'intreccio di almeno tre diverse composizioni tra vecchio e nuovo fra élites e popolo tra globali istinti europeisti e localistici sopra i visti
Da un lato le vecchie élite europeiste insomma dall'altro le forze sopranista e nuove popolari o perlomeno sedicenti tali la divaricazione fra chi difendeva lo status quo e chi lo avversava così e venuta crescendo e quelli tra gli scontenti che stavano a destra si sono spostati su posizioni più estreme
Complice anche l'indebolirsi progressivo della sua leadership la sintesi compiuta da Berlusconi fra moderatismo e protesta antipolitica
Entrata in crisi e il berlusconismo si è trovato stilato tra una posizione di conservazione dello status quo
Ormai stabilmente presidiata da un partito democratico sempre più identificato con l'establishment e ognuna di protesta antipolitica di destra che sempre più si riconosceva nella lega e in misura minore in Fratelli d'Italia
Forza Italia
Si confronta oggi con la frase conclusiva di questa storia scrive Giovanni Orsina
L'ambiguità del partito di lotta e di governo moderato e antipolitico al contempo che nelle mani di una leadership berlusconiana ancora robusta rappresentava una risorsa e ora un handicap
Malgrado Partito Democratico e lega appaiono politicamente molto distanti l'uno dall'altra poi lo spazio elettorale che li separa in realtà piuttosto angusto
Perché anche l'opinione pubblica si è polarizzata per giunta quello spazio fa notare Orsine presidiato da Renzi anche a causa della presenza ingombrante di Berlusconi infine in Forza Italia non è emerso finora
Nessun potenziali leader dotato di un tale impatto comunicativo da potersi creare a forza uno spazio elettorale laddove non c'è questa l'analisi di Giovanni Orsina vediamo dove va a parare
Quel che resta del patrimonio politico berlusconiano in conclusione e spinto verso destra
Come dimostra l'ipotesi che anche Mara Carfagna assai poco Tenera nei confronti di Salvini
E da ultimo critica della scelta di Forza Italia di non votare la commissione parlamentare contro l'intolleranza starebbe pensando con altri parlamentari di convergere con Giovanni Toti in una formazione destinata ad allearsi con la lega
Nel caso in cui destra e centro restino divaricati bisognerà vedere se e come sia possibile stare a destra con la lega ma mantenere al contempo una chiara e distinta identità moderata
La vicenda della commissione parlamentare che ho appena menzionato emblematico di questo dilemma nel caso in cui la destra il centro tornino a riavvicinarsi bisognerà capire se lo spazio di centrodestra non sarà infine invaso dallo stesso Salvini intento ricreare da solo la vecchia sintesi berlusconiana fra moderatismo e antipolitica
Un processo del quale fra mille ambiguità si intravede qualche segno cioè dice sostanzialmente sa Berlusconi si sposta a destra Salvini si cerca di diventare moderato per accreditarsi come abbiamo raccontato nei giorni scorsi
Vi ricordate e quindi occupa quello spazio e il rischio di un prosciugamento all'interno di questa alleanza di centrodestra da parte di Salvini a danno di Forza Italia molto forte
E quindi dall'altra parte poi c'è Renzi che ha occupato quello spazio insomma i margini di manovra sono molto stretti come finirà lo scopriremo solo vivendo dice la canzone e per intanto ci spostiamo su un altro tema
Altrettanto interessante che
Chiude un po'il conflitto tra la pagina politica voglio segnalarlo dello scontro in RAI fra il Pd Cinquestelle ve l'ho accennato un po'questo scontro però e nella Repubblica ci mette troppo il dito dentro racconta un po'quello che sta accadendo vale la pena di leggere l'articolo di Goffredo De Marchis a pagina quattordici
In RAI si apre lo scontro idem TG a picco e noi oscurati
Il sì l'informazione e la nota dolente dice il PD di Nicola Zingaretti prende la mira sul TG uno oggi guidato da Giuseppe Carboni in quota MoVimento cinque Stelle senza cercare all'esterno sarebbe apprezzato uno spostamento di Antonio Di Bella da Rainews per bilanciare i pesi dentro la coalizione di governo
Il minimo il minimo spiegano lo scontro dunque tra Pd e Cinquestelle nel cuore della coalizione la Lega che pure piena di suoi dirigenti ai vertici rimane sullo sfondo
L'attacco al TG uno arriva in queste ore con una motivazione forte non solo quella di cambiare di colore politico l'altro ieri l'edizione delle otto di sera principale fonte di informazione degli italiani in tv
E scesa al diciannove il nove per cento di share sotto la soglia psicologica del venti per cento pur in condizioni ottimali
Col solito traino dell'eredità essenze eventi particolari su Walter venti insomma se non ora quando di fronte al crollo degli ascolti il Pd vuole cambiare il direttore del TG uno racconta De Marchis
Ma Salini lì al settimo piano di piatti viale Mazzini che temporeggia il prossimo CDA è fissato il cinque novembre e non ci sono nomi dall'ordine del giorno
Quello successivo all'undici in quell'occasione la di ha promesso di fare di nuovi nomi visto che bisogna sostituire il pensionato Freccero a RAI due ma il TG uno non si tocca insiste il direttore generale Carboni si blindato con la copertura di Giuseppe Conte di Maiolo difende il PD però stavolta non molla
Il TG due sopranista la tele Visegrad guidata da Gennaro Sangiuliano
Il TG tre ha un peso specifico minore il GR dicono alla zero e non ho virato da tempo su Salvini Rai sport firmavano ad Auro Bulbarelli in quota lega potrebbe essere sostituito da Andrea Vianello scrive De Marchis l'altro tema è quello delle reti
RAI Uno in mano alla lega con Teresa De Santis a RAI due in corsa ci sono i leghisti Antonio Marano Ludovico Di Meo
Resiste solo Stefano Coletta a Rai tre e proprio con letta potrebbe essere il nome che Salini può offrire in pasto al Pd promuovendo la la guida della rete ammiraglia basta a giudicare dalle reazioni dentro il Pd no
Anche perché il nuovo vertice Demme si trova a fare i conti con una parte dell'azienda dominata dagli scissionisti confluiti in Italia viva
Al TG uno dicono le fonti Demme nemmeno tra i vice direttori ce n'è uno nostro sono tutti renziani
E quindi il conflitto e aperto e nei prossimi mesi vedremo se il direttore Giuseppe Carboni assediato dagli ascolti in calo dall'attacco del PD resisterà oppure capitolo era dalla RAI noi andiamo alla
Al tema no restiamo ancora sul tema però ecco della della commissione sul razzismo perché voglio leggervi
Anche perché su queste questioni e giusto sviluppare propri nome del pluralismo di radio radicale il massimo di punti di vista convergenti e divergenti che siano e allora voglio leggervi due un articolo Di Carlo Nordio
Che è un magistrato uomo che se ne intende un liberale su questo tema il cui titolo e pubblicato sul Messaggero sul Mattino
Il tribunale del bene un pericolo da evitare
Davanti alle provocazioni di alcune anime perdute ispirati all'antisemitismo più volgare
La reazione della politica è stata ancora una volta ispirata una verbosa e burocratiche iniziativa
Con la quale si auspica la creazione di una commissione di controllo e indirizzo con il vasto ed evanescente programma di contrastare il razzismo in genere e l'antisemitismo in specie questo l'incipit di Carlo Nordio
Il rispetto che nutriamo per la sua prima firmataria e tutto ciò che rappresenta non ci esime da alcune considerazioni critiche di ordine giuridico e politico
Giuridicamente parlando infatti gli strumenti per reprimere l'incitazione all'odio razziale esistono già ed anzi si accavallano in una proliferazione normativa che le rende perfino difficile l'applicazione alcuni comportamenti discriminatori o offensivi
Violenti costituiscono sia reati autonomici a circostanze aggravanti di altri delitti
Cosicché l'interprete deve dipanare questa ingarbugliata matassa con decisioni spesso controverse e riformate dai giudici superiori a queste difficoltà tecniche
Scrive Nordio si aggiunge il paradosso che le pene sono comminati in base a un codice che reca ancora la firma di Benito Mussolini e di Vittorio Emanuele
Terzo autori come è noto delle famigerate leggi razziali il Codice Rocco come sappiamo mille novecentotrenta voglio ricordarlo il nostro legislatore anch'non ha infatti saputo liberarsi di un codice ecco del mille novecentotrenta ma continua imperterrito a sfornare norme antifasciste
Una dissociazione schizofrenica che non ha eguali in altri Paesi e ora la considerazione politica l'utilità o l'inutilità delle Commissioni parlamentari d'inchiesta e stata lamentata dagli in te verità letti più illustri a cominciare da Benedetto Croce ed è stata certificata dall'esperienza
Ma l'aspetto più controverso che di questa Commissione non si comprendono né i mezzi nei fini
Se sia consultiva o se debba convertirsi l'organo investigativo se posso operare con i poteri dell'autorità giudiziaria escutere teste disporre acquisizioni documentali
E magari sollecitare incriminazioni o sembra limitarsi a esprimere giudizi etici storici o culturali nel qual caso per uno dei tanti paradossi della storia rischierebbe di trasformarsi in una sorta di mostro censorio autorizzato limitare a propria discrezionalità le manifestazioni del pensiero dissidente
Perché la genericità della formulazione del suo indirizzo la molteplicità dei riferimenti giuridici internazionali cui si riporta e la stessa vastità dei suoi propositi e della sua ipotetica struttura mi rendono la funzione incerta ai limiti dell'ambiguità
Quanto ai risultati nessuna persona di buon senso può illudersi che un simile organismo possa servire ad attenuare le pulsioni maligni e di chi offende le vittime dell'Olocausto al contrario la Commissione potrà o intenderà etichettare
Chi non si adeguerà alle sue aspirazioni velleitarie
Come insensibile qualunquista o addirittura nostalgico stanze Paul che Rino
Con il risultato di sollevare le legittime reazioni di chi è contrario a questa iniziativa non per simpatie squadriste ma semplicemente in nome della tolleranza liberale
E con il rischio di suscitare nuove polemiche sterili e di perdere di vista il problema vero
Quello di arginare con strumenti idonei la marea di falsità di idiozie di contumelie che fanno della Rete una sentina di ciarlataneria concludo
L'odio l'ignoranza è soprattutto la stupidità non vanno combattuti con la cultura e la saggezza
E con le leggi penali tanto meno ma scusa scusate vanno combattuti con la cultura e la saggezza e non con le leggi penali lo voglio ripetere questo perché è un concetto molto importante vanno combattuti con la cultura e la saggezza e non con le leggi penali
Tanto meno con le Commissioni parlamentari
Non possiamo che sottoscrivere all'Alletto di come la si può pensare sulla Commissione
Che questa tentazione di utilizzare il diritto penale
Per migliorare la democrazia è una illusione
Totalitaria e peraltro priva di fondamento scientifico prima ancora che ci dirà bene degli o delle stesse gli stessi toni e l'articolo di
Di Merloni Salvatore Merlo sul sul foglio ma il tempo stringe e quindi lo cito semplicemente e mi sposto verso un altro momento di grandissimo interesse che riguarda il nostro Paese e cioè la
L'accordo e le polemiche sul rinnovo dell'accordo fra Italia Libia sulla gestione dei migranti
Raccordo chiesa automaticamente rinnovato ma di cui l'Italia ha chiesto in qualche modo una rettifica ne dà conto la Repubblica con un'intervista anzitutto al ministro dell'interno Luciana Morgese un'intervista molto molto ricca nella quale la la Morgese parla anche di questa accordo
Dice sì il governo e al lavoro per limitare per modificare i contenuti il titolo dell'intervista e l'invasione di migranti non c'è e i rimpatri aumenti Tano le bugie di Salvini ecco il la replica dell'ala Morgese all'ex suo
Predecessore al Viminale sì il governo dice e al lavoro per modificare i contenuti dell'accordo fra Italia e Libia mi libico mi limito a dire che occorre sostenere i rimpatri volontari assistiti
Quelli organizzati dall'un credo e dall'OIM che hanno già consentito il rientro in patria di venticinque mila migranti e vanno svuotati i centri attraverso i corridoi umanitari europea dei occorre un maggiore coinvolgimento delle Nazioni Unite e comunque tengo a precisare che la lotta agli scafisti
Ha consentito quest'anno di arrestarne dell'ottantasei e qui giustamente la la la Morgese replica a questo lessico dell'invasione di cui parla Salvini che dice che in Italia c'è un'escalation di sbarchi e che triplicate a confermarlo sarebbero i vostri stessi dati
E dice lavora Morgese non mi risulta non siamo di fronte ad alcuni invasione basti pensare che nel due mila diciannove gli arrivi sono stati circa nove mila seicento
Rispetto ai ventidue mila di tutto il due mila diciotto i dati a cui si fa riferimento solo relativi al solo mese di settembre raffrontandoli sbarchi di settembre due mila diciotto e diciannove
In effetti l'incremento numerico c'è stato ma è riconducibile soprattutto all'aumento degli sbarchi autonomi
Che non costituisce un fenomeno nuovo e che voglio ricordarlo durante le tutta la Lera Salvini è stato ampiamente occultato gli sbarchi di sbarchi con i barchini nel nelle spiagge no le piccole imbarcazioni
E nel due mila del due mila diciotto dice Lalla Morgese
I migranti approdati il tutto qui con piccole imbarcazioni sono stati circa sei mila mentre dall'inizio di quest'anno sono circa sette mila e cinquecento e la tendenza all'incremento si era registrata già nel mese di aprile un fatto importante si è verificato con l'ultimo sbarco della Ocean Viking in quell'occasione
Francia e Germania hanno offerto la disponibilità ad accogliere il settantadue per cento dei migranti
A fronte di questa situazione abbastanza stabile spiega la Morgese però stanno finalmente aumentando i rimpatri e questo è un dato importante
Perché dice a ottobre sono sbarcati sul territorio italiano trecentosettantanove tunisini siamo riusciti a rimpatriare duecentoquarantatré e in questo modo la percentuale dei rimpatriati rispetto agli sbarcati e di oltre il sessanta per cento naturalmente quello che si può fare con la Tunisia non si può fare con altri paesi quindi il tema dei rimpatri e tutt'altro che risolto bene ribadirlo questo
E poi dalla Maggese conferma che si sta pensando modifiche anche al decreto legge sicurezza occorre rendere conformi testi a tutte le osservazioni che sono arrivate dal Presidente della Repubblica e spero dice che entro la fine dell'anno questi decreti possono essere modificati come sapete questo lo spiccio soprattutto del PD e ancor più d'Italia viva
E a fianco a quest'articolo cioè il quello di Alessandra Zini ti che dice
Racconta che entro domani la farà Farnesina chiederà la Libia l'insediamento della commissione prevista bilaterale previsto dal memorandum che va a scadenza per negoziare alcune modifiche
E quindi ovviamente l'obiettivo quale quello quello di degli hot spot in Libia gestiti dalla UE
Questo è l'obiettivo cui tende l'Italia
Ora però obiettivo molto difficile perché i libici la bocciano questa idea nessuno qui accetterebbe la creazione di otto spot per i migranti nel Paese dice un noto politico a Sciarra Sciascia a riporta Alessandra Zinetti
Ma l'Italia considera l'idea degli hot spot europei Libia il punto finale di intervento più generale sui flussi migratori
Che passa soprattutto dal bilancio europeo con il Trust Fund per l'Africa e dal rafforzamento della missione di Frontex è chiaro che questa è una trattativa
Diciamo che impegna l'Europa perché nessun Paese potrebbe imporre alla Libia se non l'Europa
Attraverso ovviamente la forza e l'autorevolezza della sua del suo mandato e anche dei fondi che è in grado di mettere in campo
Una cessioni di sovranità che consentirebbe la nascita degli hot spot europei in sede libica per intanto la la la scordo saranno innovato questo sembra di capire accordo sul quale però i dubbi restano e il l'Alfieri di questi dubbi è un giornalista che da sempre si impegna sull'immigrazione e che di quest'accordo ha smascherato molte contraddizioni si chiama nello scavo questo giornalista molto bravo scrive sull'avvenire anche oggi
Di questo accordo ci parla con un titolo che campeggia in prima pagina del quotidiano dei vescovi
Intitolato segreti di Libia domani il rinnovo automatico del memorandum su Tripoli non si sa come venga attuato non è mai stato ratificato dal Parlamento leggiamolo perché comunque alcune contraddizioni di questa storia complessa non vanno assolutamente occultate
Ogni conflitto il suo tariffario in Libia si paga nella valuta su undici ha dei diritti umani calpestati in quella sporca del petrolio contrabbandato a tonnellate verso un'Europa che lascia sbarcare i barili di Frodo ma abbandona in mare i naufraghi Emilia euro che ricoprono Doro capi milizia scrive
Nello scavo
Solo a settembre sono stati assegnati per la solare a che vada a Tripoli al confine
Con la Tunisia oltre cinque virgola sette milioni di euro ai combattenti che sotto sostengono il governo del premier alzerà RAI contro l'avanzata del generale Haftar
Tra i principali beneficiari le Brigate Al Nasr del clan da qui partì l bigia bigia il guardacoste al presunto trafficante guidato dai fratelli conosciate
Una cifra colossale in un Paese dove il carburante costa dieci centesimi alcune fonti loco sostengono che per come viene spesa quella montagna di soldi bastano appena qualche settimana di scontri un corto circuito che mostra come i Tripoli
Sia diventato un labirinto senza uscita per i governi europei che finanziano indirettamente i clan libici
I documenti visionati da venire che pubblichiamo in questa pagina confermano l'accordo nero su bianco e perché risalgono all'estate appena trascorsa ma non è l'unico segreto sull'asse Bruxelles Roma Tripoli
Anche sulle relazioni
Tra le guardie costiere ed europee e quella libica continua a prevalere la linea d'ombra ancora una volta dopo una delle numerose richieste di accesso agli atti indirizzata alle autorità italiane la risposta è quella solita segreto di Stato
L'avvocato Alessandra Ballerini per conto dell'associazione Diritti e frontiere aveva chiesto chiarimenti sul calcio sul caso Ocean vichinghe la nave di Medici senza frontiere e esso S. mediterranee
Rimasta in ostaggio del solito flipper tra cancellerie europee e così dal comando delle capitanerie di porto fanno sapere
Che la documentazione investe i rapporti con altri Stati in specie Libia Malta i quali potrebbero sentirsi lesi nelle proprie prerogative dalla scelta italiana di o stendere cioè di rendere ostensibili
Cioè pubblici atti recanti informazioni che possono in qualche modo riguardarli con il conseguente concreto pregiudizio
Ai rapporti che intercorrono tra Stati alle relazioni tra soggetti internazionali governo libico e maltese
Cosa ci sia da nascondere scrive ancora nello scavo
Se le norme internazionali sono state rispettate non è dato di sapere in altre parole le ragionevoli aspettative di confidenzialità dei diretti interessati prevalgono ancora una volta sulla trasparenza
Anche agli e con gli accordi tra Roma e Tripoli
In corso di imminente rinnovo hanno molti capitoli coperti dal segreto nella parte attuativa si sa ad esempio che la parte italiana si impegna a fornire supporto tecnico e tecnologico agli organismi libici incaricati della lotta contro l'immigrazione clandestina
E che sono rappresentati dalla guardia di frontiere e dalla guardia costiera del magistero della difesa e dagli organi e dipartimenti competenti presso lo stesso ministero
Dell'interno ma come avvenga dei finanziamenti e chi né controlli l'effettiva destinazione nessuno lo sa
Ancor più anomalo e che il memorandum Italia-Libia non sia mai stato votato dal Parlamento
Sono stati usati i soldi dei contribuenti della cooperazione per l'Africa per creare una guardia costiera chi fa quello che noi paesi occidentali non possiamo fare
Violazione sistematica dei diritti umani dice Antonello Cerbo dell'Associazione studi giuridici delli sull'immigrazione
E non è questo il il titolo il il senso dell'articolo di nello scavo e auspicabile che su questo fronte la trasparenza si concili
Con la possibilità di una contenimento degli sbarchi in forme o ovviamente compatibili
Con le regole dello stato di diritto e questa è una sfida di confine molto sottile molto difficile molto delicato a cui è chiamato il governo Conte
Spostiamoci adesso su un fronte internazionale e su un fronte economico
Torniamo sul tema della della fusione tra e feci a e perciò il giorno dopo
In campo i governi e in campo i colossi industriali ce ne dà conto anzitutto la stampa
Ma tutti i giornali ne parlano ovviamente il titolo d'apertura del quotidiano torinese e e feci a e Peugeot la sfida è globale John Elkann nasce qualcosa di speciale
Il premier conta nessun conto ma sviluppo per il Paese e soprattutto le due multinazionali dopo aver annunciato che la fusione può partire
Si propongono di raggiungere la quarta posizione industriale del mondo e garantiscono niente chiusure Candice Governance e gestione saranno equilibrate
E interviene il ministro anche il premier Giuseppe Conte che a alla stampa fa questa dichiarazione
Importante che qui riferiamo il presidente e il cane mi ha chiamato rassicurato sul fatto che il progetto industriale non comporterà nessuna conseguenza negativa per il nostro Paese
E che questa è stata anzi la premessa della negoziazione
Il Progetto porterà alla costituzione di una nuova società che assicurerà continuità aziendale che porterà e con ai economie di scala con risparmio dei progettati Investimenti con particolare riguardo lo sviluppo della produzione delle auto elettriche
Significativo anche il commento del ministro dell'economia francese
Bruno de mer il Progetto è una buona notizia per l'industria francese per l'industria europea ma la tutela dei posti di lavoro Idi siti industriali resterà la priorità del governo francese
Giudizi positivi anche dei sindacati italiani più problematici dai colleghi d'Oltralpe in particolare per la sede olandese ma i sindacati si sono espressi perché sempre la stampa fa un interviste importante a alla segretario della CGIL Maurizio Landini che a Bologna per l'assemblea generale della CGIL
Che li chiede Alessandro Barbera che lo intervista il comunicato delle due società promette un gruppo paritetico e tre virgola sette miliardi di sinergie senza chiusure di stabilimenti ha fiducia che andrà così
E Landini dice sì prendo atto degli impegni ma il piano industriale non è stato ancora predisposto e mi chiedo
Che ne sarà dei marchi italiani a partire di Alfa c'è la possibilità di farlo crescere e il marchio FIAT verrà recuperato il ritardo sulla il ritardo sull'auto elettrica
Ci sono rischi di sovrapposizione che ne sarà del settore della componentistica
Queste le domande che Landini si pone al Governo poi Landini dice chiede una cosa più banale e osservo dice che i due grandi marchi francesi e tedeschi hanno azionisti statali
Dunque il premier Conte non può derubricare la fusione ad operazioni di mercato il governo non può essere spettatore deve far far sentire la sua voce questa la posizione di Landini che fa capo a un sindacato che naturalmente sulla mano pubblica e molto generoso nel senso sull'impegno della mano pubblica nell'economia crede molto
Il settore dell'auto in tutto il mondo mondo vede la presenza attiva dello Stato dice Landini ed è legato anche alle scelte di politica industriale
Siccome la nostra critica a tutti i governi precedenti di non aver svolto un ruolo penso che quello attuale lo debba fare fino in fondo potrebbe convocare tutti i soggetti interessati
Al rilancio del settore per costituì costruire un piano condiviso sulla mobilità
Capaci di difendere gli assetti italiani e l'occupazione deve poi parlare con la proprietà italiana e farsi dare garanzie sul fatto che il ritorno non sarà solo in dividendi e utili per le azioni insisti
E questo il il l'articolo di di di chi Alessandro Barbera che raccoglie le posizioni di Landini le posizioni di un altro sindacalista autorevole e molto anche intellettualmente
Dotato come Marco Bentivogli sono contenute invece in un articolo che lo stesso Bentivogli a affidato al foglio quotidiano di Claudio Cerasa che contenuto nell'inserto
Delle edizioni di oggi il titolo di questa articolo e la fabbrica sfida i sovrani SMI la fusione fra e feccia
E Psa dimostra che il nazionalismo industriale deve essere combattuto a beneficio dei lavoratori dei consumatori attraverso innovazione e visione europea la posizione di Bentivoglio che non di qui riassumo
E ovviamente molto diversa da quella di Landini
Ma in qualche modo il ruolo pubblico che ma lo stesso Bentivogli in bocca e altrettanto importante l'intesa sarebbe dice
Marco Bentivogli un clamoroso smacco al primo ministro francese Manuel Macron e al ministro delle finanze Bruno Lemaire travolti dal loro nazionalismi industriali che appena sei mesi fa fecero saltare l'accordo che avrebbe sì sicuramente rappresentato insieme a Nissan e Mitsubishi una straordinaria opportunità per FC a Renoglio
Ma in quell'occasione l'ingerenza del governo francese azionista del quindici per cento dire non e le resistenze dei giapponesi a cui si è aggiunta la totale assenza del governo italiano fecero saltare l'impresa
Oggi ci aspettiamo che davanti a questa nuova opportunità il governo italiano faccia la sua parte occupandosi
Di questa partita cruciale per l'industria e lavoro del nostro Paese il contesto l'ispettore no e differente ma bisogna ricordare che anche in Psa il governo francese entrato tramite BP France il re nodo la partecipazione statale non solo era al quindici per cento attraverso la per l'agenzia pubblica
Per la gestione degli investimenti statali ma con ben il trenta per cento dei diritti di voto
Per salvare entrato spiega il governo francese per salvare l'azienda insieme ai dice ai cinesi di Dongfeng nel due mila e otto e ognuno detiene oggi il dodici per cento
Bisogna verificare che non vi saranno reazioni ostili del governo americano rispetto alla presenza dei cinesi
Va beh e poi d'articolo ovviamente
Prosegue e soprattutto
Lancia un messaggio di ottimismo attraverso il il credo in un investimento nell'innovazione e in un'economia industriale europea che può trarre da questo sviluppo grandissimo beneficio vi invito a leggere il contenuto nella nell'inserto del foglio
E dalla FIAT noi ce ne andiamo dove ce ne andiamo ce ne andiamo sull'economia ancora perché Il Sole ventiquattro Ore
Ci racconta
Di un dato
Un dato interessante purtroppo non ottimistico
E il risparmio italiano e in un vicolo cieco che a questo dato sì aggiunge quello della congiuntura economica che segnala una stagnazione con una crescita dell'uno virgola dello zero virgola uno per cento
Su base trimestrale che dell'un per dello zero virgola tre per cento su base annua cioè siamo ancora in stagnazione scrive Davide Colombo
Nella A pagina cinque sul Sole invece il la storia del risparmio italiano è lo specchio di un atteggiamento prudenziale del Paese
Guadagni pochi costi alti risparmio nel vicolo cieco effettivamente questo è lo stato dell'arte meno investimenti più che esce i titoli di Stato in mano alle famiglie sono scesi dal cinquantasette per cento
Del mille novecentottantotto al cinque per cento crescono i soldi sul conto e sotto il materasso
è un tema di cui prima o poi bisognerebbe occuparsi perché e e un dato che secondo me condiziona anche moltissimo le scelte di consumo dei cittadini
C'era una volta in cui risparmio degli italiani faceva rima con titoli di Stato investire e risparmiare erano per l'italiano medio sostanzialmente sullo stesso piano scrive Vito Lops
Risparmiare equivaleva ad acquistare Botto i titoli governativi liquidi che hanno scadenze brevi da uno dodici mesi investire invece equivaleva a comprare BTP
Da due a trent'anni tutto molto semplice e redditizio ricordate la stagione degli anni ottanta e novanta era questa
Oggi la mappa dell'allocazione della ricchezza delle famiglie è profondamente cambiata
I numeri dalla Banca d'Italia sono inequivocabili nel mille novecentottantotto il cinquantasette per cento dei titoli del debito pubblico remano le famiglie ora quella percentuale è crollata al cinque per cento
Nel mezzo e lievitata la liquidità tra contanti sotto il materasso e depositi in conto corrente
I numeri ufficiali oscillano tra i mille trecento non all'anta miliardi censiti dalla Banca d'Italia a fine due mila diciotto
E i mille cinquecentocinquantasette indicati dall'outlook di ottobre due mila diciannove dell'Abi cioè il le il il risparmio
Custodito dalle famiglie pari praticamente quasi alla al fatto al al prodotto interno lordo si tratta di un'enorme massa di denaro non distante infatti lo dice anche lui dal prodotto interno lordo del paese che nel due mila diciotto
Si è attestato a mille settecentocinquantatré miliardi avere così tanti soldi in cassaforte e certamente un costo ma anche un'opportunità che in questo momento gli italiani non investendo lì non sembrano disposti a cogliere è chiaro il problema di mettere in circolo il problema è costruire una fiducia
Nel nel mercato interno soprattutto che rimette in circolo questa ricchezza altrimenti l'atteggiamento prudenziale degli italiani di fronte anche alle fibrillazioni e all'instabilità politica sarà questo
E i soldi resteranno sotto il materasso e l'economia resterai stagnazione questo un tema che la politica assunta tavolo ovviamente un'altra notizia di economia e c'abbiamo la conclusione e quella che ci segnala la stampa ieri avevamo detto che Lufthansa si era inserita nelle trattative per
Rifondare ricostituire la Balilla la la la il pacchetto azionario e la governance di Alitalia con un'offerta in grado di scalzare Delta oggi ci sono più dettagli
La stampa annuncia anche in qualche modo se non provo un piano industriale delle richieste chiare che Lufthansa fa come precondizioni per entrare in campo sul dossier Alitalia rispunta lontananze chiede tagli severi scrive
Federico Capurso a pagina venti della stampa
La Lufthansa rompe gli indugi e dopo giorni di indiscrezioni
Il rompere la partita Alitalia con una mail recapitata Ferrovie dello Stato lo mi al ministero dello sviluppo economico in cui manifesta il proprio interesse ad entrare in gioco nel progetto di rilancio della compagnia di bandiera italiana
Dalle finestre del Governo si osserva il tutto con fredda prudenza perché viene fatto notare non sono state ancora messe nero su bianco le cifre dell'operazione prospettate dai tedeschi
L'interesse ad esse però è concreto e per questo nei prossimi giorni l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti volerà a Francoforte per incontrare il presidente di Lufthansa castello sport i centosettanta milioni di euro secondo altre fonti si arriverebbe a duecento che sarebbe pronto a mettere sul piatto il gruppo tedesco
Supererebbero l'offerta di Delta Airlines la società statunitense da tempo interessata a entrare nell'operazione ma la sua disponibilità come sappiamo si ferma a cento milioni
Di euro pare una quota del dieci per cento però
Lufthansa chiede ovviamente una riorganizzazione produttiva e e la ristrutturazione aziendale
E la la sintesi di Ferrovie dello Stato e Atlantia ha fissato per ora ci ricorda credevo Capurso
Un mondo un tetto massimo di due mila settecento esuberi mentre il colosso tedesco sarebbe intenzionato a dimezzare il personale che ad oggi conta quasi dodici mila detti riportandolo assi mila unità
E questo mi pare che sarà un ostacolo di non poco conto sul percorso di questa trattativa comunque vedremo come andrà a finire
Abbiamo detto dell'economia abbiamo detto di riflessi di politica interna ci resta di raccontare di due ancora fatti di carattere internazionale ma di grande impatto anche sul nostro Paese
E il primo riguarda e più politico e riguardo ovviamente il processo a Trump che la camera a ha messo in campo approvando la procedura di impeachment ne danno conto tutti i giornali ma prendiamo l'articolo del Corriere della Sera a pagina tredici
Che ci reso conta sul vuoto della Camera ovviamente voglio ricordarlo e poi e l'impeachment concreto dovrà essere deliberato dal Senato a maggioranza dei due terzi Senato dove i repubblicani hanno la maggioranza e quindi pare un po'difficile che questo possa accadere tuttavia per ora la Camera a votato limpidi circuiti cimento ora lo scontro scrive Giuseppe Sarcina sul Corriere della Sera sarà in campo aperto ieri la Camera dei Rappresentanti approvato la risoluzione che avvia l'impeachment di Donald Trump con duecentotrentadue voti a favore e centonovantasei contrari i deputati hanno seguito le consegne dei due partiti tutti democratici per il sì tranne due che si sono schierati con il rock dei repubblicani il presidente dunque ufficialmente sotto inchiesta per il caso Ucraina ben Biden
Il primo passaggio la fase istruttoria del processo prevista dalla Costituzione
Alla fine di questo percorso l'applauso dovrà decidere a maggioranza se rinviare a giudizio il presidente poi il verdetto toccherà al Senato per la condanna
E la rimozione di Trump della preside dalla presidenza servirà il consenso di sessantasei parlamentari su cento ciò significa che venti repubblicani dovrebbero cambiare fronte ipotesi al momento improbabile
E intanto la procedura diventa pienamente trasparente cinque commissioni potranno convocare testimoni in audizioni pubbliche diffondere i documenti raccolti
Trump come sappiamo locus accusato di aver fatto pressioni sul presidente ucraino Volodymyr Zaleski prima in una telefonata del venticinque luglio scorso e poi con le manovre del suo avvocato personale Rudi Giuliani Trump voleva Kiki Humphrey aprisse un'inchiesta per corruzione su Hunter Bid by del figlio dell'ex vicepresidente democratico e possibile avversario nelle elezioni del due mila venti
C'è anche il sospetto che il Presidente americano abbia bloccato gli aiuti militari promessi all'Ucraina per fare leva su Zaleski
E questo e il tema di questa sfida politica che vede ovviamente contro la speaker democratica alla Camera Nancy Pelosi che è stata la grande
Diciamo fautrice di questo voto ha condotto la Camera a avviare la procedura di impeachment vedremo che cosa seguirà a questo primo passaggio chiave
Per intanto però in in America un'altra notizia occupa il dibattito pubblico e delegata sempre rapporto fra evidentemente potere politico
Elezioni e centrali internettiana e dove transita il grande delle manipolazioni grosso delle manipolazioni elettorali
Lo scontro tra Twitter Efeso sbocco sulla pubblicità elettorale dopo che twitter annuncia di a un anno dal voto U gli USA lo stoppa le inserzioni elettorali invece sei sbocco dice no noi andiamo avanti da soli e non per soldi perché fa notare Zuckerberg in fondo
I ricavi delle inserzioni politiche sono pari allo zero cinque per cento del nostro fatturato quindi non lo facciamo per soldi ma per la difesa del pluralismo però l'articolo di Giuseppe Sarcina sempre sul Corriere della Sera e segnala come
E impossibile
Regolare la veridicità delle affermazioni che in campagna elettorale vengono evidentemente veicolati sui sociale e lo stesso bouzouki e Zuckerberg
Chiamato in causa in Parlamento dalla parlamentare o Cassio cortezza sulla possibilità di garantire il cosiddetto Feltri checking degli spot politici ha dovuto dire che questo al momento non è possibile quindi la scelta di Twitter
Di oscurare la pubblicità elettorale divide i partiti americani e ne escono discussioni di interesse mondiale ieri Giac giacché Dorsey
Quarantadue anni fondatore e amministratore delegato della società annunciato che la piattaforma non ospiterà più la pubblicità politica a partire dal prossimo ventidue novembre la rinuncia riguarda tutti i Paesi del mondo ma la decisione è stata presa sulle spinte sulla spinta della polemiche negli Stati Uniti nel mezzo della campagna per le primarie democratiche in vista delle presidenziali del due mila venti
Scrive Dorset naturalmente sul suo conto Twitter
La pubblicità su internet e incredibilmente potente e molto efficace per gli inserzionisti commerciali ma questo potere comporta rischi significativi
Per la politica dove può essere usato per influenzare voti che toccano la vita di milioni di persone
Brad pass che il quarantatré anni capo della campagna di Donald Trump e duro una scelta davvero molto stupida e ancora questo è l'ennesimo tentativo di silenziare i conservatori perché come sapete
Campo USA moltissimo Twitter o no potrebbe sembrare un'affermazione paradossale visto che il suo capo il Presidente americano detta quotidianamente l'agenda al Paese al mondo con i tweet seguiti da sessantasei milioni di follower
In realtà i conservatori sotto la guida dello stesso Parks che il sono più avanti di tutti gli altri avversari democratici nella dimensione digitale la strategia tiene insieme diverse canali di comunicazione che parte dall'account di Trump passa per i gruppi dei fan fino agli sporto appagamento mirati su singoli e e segmenti dell'elettorato insomma il dibattito e in piedi anche perché Facebook ovviamente non si adegua questa scelta anche se come ricorda Giuseppe Sarcina
Il ventiquattro ottobre scorso Mark Zuckerberg si è trovato in grande imbarazzo in un'audizione al Congresso specie quando la deputata radicale Alexandria o Cassio Cortez
Gli ha chiesto se Facebook forse in grado di controllare la veridicità delle inserzioni pubblicitarie pagamento risposta riteniamo sia giusto tutelare la libertà di espressione di tutti politici compresi sarà poi il Pubblico giudicare quindi ha continuato o Cassio cortesi io potrei fare uno spot su Facebook sostenendo che i repubblicani appoggerà il mio piano sull'ambiente nessuno potrebbe contestare la veridicità di questa informazione insomma è un grandissimo tema
è un grandissimo tema e di questo tema i riflessi ci sono stati anche nella politica italiana perché come resto conta Repubblica dell'ultima notizia che viviamo in un articolo di Carlo Bonini
A pagina otto
Come reso conta Repubblica il la relazione del premier al Copasir
Confermare la manipolazione del consenso e il tentativo di ingerenze in Italia nel voto europeo da parte delle centrali intellettiva le russe
Vediamo cosa scrivono Carlo Bonini e Tommaso Ciriaco cofirmatari di questo articolo
La Russia diva ablativi e Putin ha condotto e continua a condurre campagne di ingerenze disinformazione
Delle dilagante delle dinamiche politiche del nostro Paese e in quelle dell'Unione europea e per questo il nostro presidente del Consiglio le indica come una minaccia
Si scopre infatti per come ricostruiscono a Repubblica fonti qualificate che durante la sua di audizione del ventitré ottobre al comitato parlamentare di controllo sui servizi Copasir Giuseppe Conte ha dedicato un articolato passaggio
Delle oltre duecento pagine della sua relazione semestrale sulle attività della nostra Intelligence proprio alle operazioni di manipolazione del consenso di raccolta di informazioni condotte da Mosca
In grado di condizionare gli equilibri politici del Parlamento europeo e con loro la dinamica interna della discussione nel nostro Paese sempre con un unico obiettivo ingrossare le fila di quegli schieramenti politici
Che in Europa in Italia premono per la cancellazioni delle sanzioni economiche a Mosca e per la guerra in Ucraina
Che Conte abbia scelto quella seduta del Copasir per accendere un faro sulla Russia non appare casuale e in qualche modo spiega anche a posteriori la conferenza stampa successiva quella condizione
Nel dare conto di quanto accaduto al capitolo Rascel gay l'affare
Che ruota intorno alla collaborazione italiana fornita alla contro inchiesta condotta dall'otto al legge aveva Willy Ambar
E che vorrebbe Donal Trump vittima di un complotto il premier aveva infatti giusta apposto un affondo a Salvini apparentemente incongruo rispetto all'oggetto della sua dizione sui suoi legami con Mosca
Si spiega insomma meglio ora la riproposizione di un assioma chi ha definito e continuerà a definire il peso delle due vicende russe nella battaglia politica e di questa settimana
E che all'osso suona così se è vero che va ancora messo un convincente punto alla storia della collaborazione fornita da Conte
Alla contro inchiesta di bar a maggior ragione il leader della Lega
Non può continuare a fuggire dai fatti del Metropol e dalla sua dichiarata sintonia di interessi e prese di posizioni con Mosca per far cadere le sanzioni due alla Russia ricordate
La vicenda che riguarda Salvini ne parla che veramente chiudiamo
E ne parla Giorgetti nel libro nel nuovo libro di Bruno Vespa perché l'Italia diventò fascista
E racconta questo dettaglio
Sull'incontro del Metropol salsa Volinia D'Amico i due personaggi coinvolti nelle trattative come sapete con i russi sono due sprovveduti dice
Dice Giorgetti avvicinati da mediatori d'affari che l'immaginava lo dotati di poteri magici altri pensavano che arrivassero fino a Salvini
Figurarsi però si legge ancora nel volume di Vespa ci racconta il Corriere della Sera A pagina cinque
Ogni loro passo era monitorato dei servizi segreti erano polli lasciati correre in libertà e poi avevo informato Salvini dice Giorgetti e lo avevo messo in guardia ma lui in assoluta buona fede riteneva che fossero
Simpatici romantici assolutamente innocui senza poter fare alcun danno ma il danno di immagine per Salvini è stato enorme visto che lo avevano sempre
Accompagnato in Russia riconosce Giorgetti
Parlando di una vicenda che ancora non è del tutto chiara e su cui il premier Korn terzo chiama Salvini a chiarire in Parlamento i suoi contorni sui dettagli io mi scuso per il ritardo ma ho approfittato
Della festività del primo novembre per fare una rassegna stampa forse più completa segnalo da ultimo reportage
Il del del dubbio in Egitto a piazza Tahrir a firma di Antonella Napoli ovviamente non possiamo leggerlo ma e interessante ancora segnalo l'articolo del mattino
Con le dichiarazioni di fico che intervenendo a margine del congresso dei radicali in corso in città puntella la giusta la giunta De Magistris come segnalò anche un articolo di lì si metta Zamparutti
Sull'effetto sull'ergastolo ostativo e segnalo ancora la battaglia di Rita Bernardini del partito replicare
Sulla sul tema del dei Carc del carcere e del riordino delle carriere
All'interno delle carceri italiane
E con questo chiudiamo oggi primo novembre due mila diciannove venerdì vi saluto questa è la mia ultima rassegna stampa di questa settimana buona giornata e buona festività a tutti i radioascoltatori di radio radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
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