Presentazione del libro "Mio fratello Carlo" di Enrico Vanzina (HarperCollins)

Allora
Caressa OSCE
Carisolo sci amiche amici del Circolo degli esteri
Venne Benvenuto Benvenuti stasera a una serata davvero davvero eccezionale perché abbiamo ospite il maestro Enrico Vanzina
Siamo molto molto contenti regolari accoglierò un applauso
E a con con il maestro Vanzina
Potremo ripercorre la storia ha un tempo familiare e del cinema italiano appunto di suo fratello Carlo
Carlo Vanzina
Con un maestro Enrico Vanzina hanno rappresentato un sodalizio di successo famoso che c'è entrato nel cuore Carlo Vanzina amava il cinema fin da bambino
Lo ha trasformato non solo nella sua passione ma anche nel suo lavoro e ha fatto breccia appunto nei nei nostri cuori nei nostri affetti
Il cinema dei fratelli Vanzina ci piace tanto per per varie ragioni io
Autore alcune sicuramente perché ci ha fatto ridere fatto ridere sorridere è vero che ci sono stati incursioni anche in altri generi no poliziesco thriller però la più parte dei film sono stati film
Che abbiamo potuto gustare fino in fondo con il sorriso sulle labbra e questa è una qualità non non da poco
Poi perché il cinema dei fratelli Vanzina raccontato in molti molti film soprattutto quelli di maggiore successo un'epoca tutto sommato felice beata in cui non c'erano tante preoccupazioni come abbiamo adesso tante complicazioni in cui tutto sommato
Si viveva
Più semplicemente forse divertendosi anche più in maniera più leggera ecco e leggera nel senso più nobile dell'espressione
E poi perché il cinema dei fratelli Vanzina ha raccontato gli italiani
I loro pregi loro difetti il loro modo di essere
E questo anche attingendo a storie autobus autobiografiche
Lo stesso sapore di mare che uno dei film ovviamente più famose sono il più famoso e quello cauta dei fratelli Vanzina
Attinge sicuramente ha ricordi biografici così come la serata di questa sera appunto stasera parleremo attraverso un racconto o romanzo anzi autobiografico biografico della storia dei fratelli Vanzina lo faremo
Con Andrea Purgatori giornalista scrittore attendiamo
Con
Una Esine a storica del cinema una delle maggiori personalità del cinema italiano nonché amica dei fratelli Vanzina da tanto tanto tempo Caterina D'Amico
Ovviamente con l'ambasciatore Umberto Vattani che condurrà e modera la serata come da par suo far giungere in questi casi quindi fa sono i temi troppo ringrazio ancora
Grazie mille
Buonasera a tutti mi fa molto piacere vedere
Esponenti del Parlamento del Senato presenti qui tra noi sono molto felice che e tanti di voi siano riusciti a venire qui stasera forse qualcuno ricorderà che il dieci aprile
Dell'anno scorso
Fu la prima volta che Enrico Vanzina presentò il suo libero una sera Roma qui al Circolo degli esteri
Ma abbiamo fatto male i nostri calcoli e quella sera stessa c'era una partita
Allo stadio Roma contro Barcellona è una partitone laddove noi la prima volta avevamo perso malamente con il Barcellona stellare di Leo Messi
Ma quella sera ci saremmo rifatti
Ma
Ormai Enrico aveva accettato l'impegno a venire qui e quindi lo rispetto
E non ci ritrovammo a cena
E ogni tanto si guardava in giro un po'come se qualcuno gli dovesse dare una notizia
Egli arrivò una telefonata
Una telefonata del fratello Carlo che Louis sia dallo stadio il quale gli disse
Incredibile abbiamo vinto siamo in semifinale
Era al settimo cielo
Queste pagine l'ottantadue e l'ottantatré di questo libro
Raccontano quella serata qui al circolo
E certa
Ci sono anche momenti felici anche quando la situazione non è delle più straordinarie
E quindi e per questo che questo libro
E un libro particolarissimo
Non lo presentiamo stasera
Perché tocca un tema
Intenso
Laceranti
Ma anche che ti colpisce il fondo
E ti ti lascia
Incapace di interrompere la lettura
Non riesci afferma comincia a leggerlo dichiara Fini
Ed è straordinario come questo racconto di una storia di due fratelli
Che sono stati molto insieme hanno fatto un lavoro molto vicino l'uno all'altro è un racconto privato particolare un rapporto tra due fratelli che si vogliono si vogliono molto bene
E che hanno segnato
Nella storia
Dell'Italia del ventesimo secolo
In maniera tale hanno lasciato una tale impronta che si può dire che pochi artisti hanno fatto lo stesso
Però
Sì tu ti sollevi passi a un livello superiore ti accorgi che
Serassi un rapporto privato particolare
Ma purtroppo è ancora storia universale
Perché
Ciascuno capita primo poi di trovarsi con la paura di fronte a un male
Di fronte alla morte
E allora quel senso di rabbia di disperazione
Di incapacità di accettare quello che capita
Fa parte dell'universo umano ogni essere umano si trova di fronte a quei problemi
Per questo motivo questo libro commuove fa piangere
E fa riflettere sul senso della vita su come nasce come finisce
E poi
Si intravedono tanti filoni il mistero della fede
Il perché di tante cose
Io vorrei dire che la cosa che più colpisce fa male
E vedere soffrire
Una persona malata
E per la persona amata
Soffrire riviste
Venne
Ci sono anche altre altri mondi in questo libro bellissimi che fanno pensare al cinema come ricordava Luigi Vignali un momento fa
Al calcio ai viaggi che si facevano e così via
Scritti con un talento da grande mutamento letterario importante sono frasi brevi frasi semplici e una cronaca gli aggettivi sono piuttosto radi
Ed è per questo motivo che
Anche per questo motivo forse l'emozione forte perciò dovete prepararvi
A provare forti emozioni quando leggerete questo ma abbiamo qui alcune persone che sono state ricordate un momento fa
Caterina D'Amico appartiene a una famiglia come quella di Vanzina
Si può dire che hanno fatto la storia del cinema italiano nel secolo scorso
Io vorrei cominciare col dare la parola a lei
Pregandola di a farci conoscere le sue sensazioni le sensazioni che ha provato leggendo questo libro
E poi passeremo anche ad altri debba in concreto
Per me è sempre molto difficile leggere
Liberi
Di persone scritti da persone che mi sono vicine o anche vedere spettacoli vedere essere spettatrice
Di qualche cosa che è stato pensato realizzato da una persona che mi avvicina
Non riesco
A essere oggettiva
Nel senso che sono mi rendo conto di essere molto più esigente con loro rispetto allora
A me estraneo
Forse perché quando
Avevamo una persona
Mi aspetto molto
Da questa persona
E quindi terrò o sempre paura di avvicinarmi a qualcosa che è stato scritto da
Un amico caro
Perché ho sempre paura di essere un po'delusa aspettative
Ora
Si ricordava qui che io sono una vecchia amica
Il Carlo ed Enrico troppo molto vecchia c'era anche molto amica e lì io siamo cresciuti insieme non posso dire di averli visti crescere perché eravamo insieme e quindi li ho conosciuti come se fossero veramente dei miei fratelli non solo per la continuità ma come ricordava l'ambasciatore per una contiguità anche familiare
Che non era soltanto dovuta al fatto che i nostri familiari
Facevano
Dei mestieri analoghi mia madre sceneggiatrice a mio padre era uno storico della musica
E e ci frequentavamo molto ma anche perché apparteneva al ramo per le nostre famiglie appartenevano a un modo di vivere
Cioè tutti tipo di buona educazione intesa in senso lato
Che era
Largamente condivisa che era fatta di letture comuni
Io mi ricordo soprattutto quanti libri ci siamo scambiati da adolescenti quanti film abbiamo visto insieme quanto ci siamo divertiti
Guardare il mondo e assorbire il monito
Quindi per me leggere questo libro
Dove
Il nuovo comune montaggio cinematografico
Molto sapiente poco esibito si passa dal presente
Amo il passato prossimo al passato remoto e si torna indietro riuscendo nel rievocare
Però ho visto modo di vivere questo
Questi tre comunione di esperienze questo sguardo comune sul mondo e sulla vita senza mai esaltava Arturo
Ma quindi tendono a fuoco con molta asciuttezza
Con molta
No ostentazione non molta precisione
Ma io sono rimasta molto colpita perché mi è tornato
Carlo
Come era e non solo Carlo ma il rapporto che avevamo condiviso non solo io tanti amici che erano intorno ai fratelli Vanzina e i fratelli Vanzina
Erano una coppia da adolescenti da giovani professionisti che come ricordava nell'ambasciatore hanno lasciato un segno importante nella storia del cinema italiano
Della comunicazione della di cui cinema che racconta il proprio Paese ma lo hanno fatto senza ostentazione
Senza mai mettersi in palcoscenico senza mai esibirsi
In un mondo molto di scritto molto o contenuto molto elegante se devo usare una parola è proprio l'eleganza
E poi cosa succede nella vita nella vita succede questa cosa che finiamo tutti ignorare testimone
E
Più
Avanziamo della società e nel progresso più insensibile mente
Crediamo di essere immortali
Il che non è
E in un certo punto bisogna affrontare il problema della caducità quindi mi la malattia la decadenza
Dio non voglia la morte
E questa morte qui affrontata
Nello stesso modo
Senza ostentazione
Con molta eleganza
Ma con una fortissimo addosso
Il teste no che il pathos sia così forte in una scrittura che invece è così
Tutta così cronachistica
Che
Si dilunga
Nei dettagli degli accadimenti
Appunto senza aggettivi senza gonfiare niente senza ridondanza
Rispettando il ripercorrendo in modo tanto ponte preciso puntiglioso
Le altalene
Che chiunque affronta durante una malattia
Altalene di progressi
E per i ciclisti sì
Di e di speranze e di delusioni
Nella difficoltà
Che abbiamo di accettare
Carica umana a un certo punto finisce
E quindi il personaggio di Enrico andando avanti nell'India lettura
Prende il sopravvento
Perché è vero che il libro si intitola mio fratello Carlo e cartucce sono testimone Carlo c'è tutto
C'è la sua leggerezza la sua allegria ma allo stesso tempo la il suo senso della disciplina
Il suo senso del dovere il il suo imperativo categorico di mettere le cose a posto di badare a tutti che tutti stiano venne che tutti stiano
A proprio agio
Gli obiettivi da raggiungere mettersi sempre in secondo piano rispetto agli altri questa gioia di crudele del mondo
Ma sempre temperata questo ottimismo mai sguaiato sempre permeato dall'intelligenza questo per seguire come ricorda l'intrico delineato fin mi è sempre piaciuto il lieto fine l'ho sempre voluto
Questa frase è meravigliosa
Che disse il celebrante durante il funerale riferì che Calogero gli diceva
Rispetto alla malattia
Io combatto e mi affido
Transenne religiosa indimenticabile
Carlo c'è tutto mancando avanti nella lettura del libero ce ne ed un ricco
Non Cuman in quanto personaggio noi in quanto persona che
Deve affrontare questo deve affrontare la perdita dimettermi se stessi
Ed è quello che significativo per il lettore in ultima analisi perché il personaggio di Carlo
E quanto
Bello per quanto affascinante per quanto umano ci riguarda fino a un certo punto ma la situazione in cui si trova a vivere in bilico il suo modo di affrontarlo quella sì quello che ci riguarda
Perché tutti abbiamo avuto in un momento della vita oppure se non l'abbiamo già avuto lo avremo un evento da affrontare
Un evento analogo di affrontare in questo libro cita un esempio di come si può affrontare di come è una partita che si può combattere
Ma in alla fine della Fiera bisogna affidarsi e bisogna accettare anche di essere sconfitti perché una sconfitta non è come dice torna Piero all'inizio del libero stai tranquillo ho avuto una vita meravigliosa ed è quello che conta non conta il fatto che a un certo punto finisce conta come riusciamo a viverla
Questo è il messaggio che io tiro fuori da questo libro e che quindi me lo fa essere molto molto toccante molto commovente ma anche molto salutare molto
Molto compagno mi conforta mi aiuta anche in prospettiva ed è per questo che penso che sia bene leggerlo
Profondamente vero quello che dice ha detto bisognerà così espressiva Caterina D'Amico profondamente vero è un racconto emozionante coinvolgente ti rende partecipe
Di quello che accade ed è effettivamente questo rapporto tra due fratelli che non solo hanno un legame familiare ma che hanno una forma di totale amore l'uno nei confronti degli altri pur essendo molto diverso e due personalità dalle caratteristiche davvero molto diverse ma che si incastravano molto bene l'una con l'altra
Bene noi adesso abbiamo la fortuna di avere qui anche un grande giornalista un grande scrittore un gallerista investigativo più che altro ma che conosciamo tutti molto bene Andrea Purgatori
E attualmente impegnato nelle varie puntate di Atlantide e sono molto lieto che sia qui perché ci darà a suo modo abituato ad andare in profondità anche dei sentimenti e delle cose eccetera un racconto diverso grazie
Grazie l'accesso
Se e accesso
Lavoro la voce allora io generalmente quando mi capita di presentare un libro non mi preparo mai nulla ci penso mentre sto andando a presenta perché penso che sia la cosa più giusta non cioè bisogna credo pescare dentro
Quelle emozioni che ti vengono
Cercando di ricordare quello che ha eletto io ho letto il libro di Enrico questa estate Bozza non era neanche ancora stato stampato
E
L'ho letto e devo dire che la prima cosa che ho pensato
E che mi sono domandato ma scritto da Nicola scritto Carlo perché
Non so così
Ho trovato nella nel modo in cui ricorra racconta questa
Questo rapporto struggente
Quella delicatezza e quella leggerezza di cui parlava Caterina
Ma mi sembrava
E noi e credo che non sia una scelta ma forse qualcosa o forse mi sbaglio non lo so ma e ci trovavo la delicatezza di Carlo
Cioè era come se ci fosse stata un'no un come se Carlo fosse entrato dentro Enrico per scrivere poi questa storia questa cosa mi ha molto colpito perché perché sì non ci sono aggettivi non ci sono
Lo sarebbe stato anche fin troppo facile anche stupido
Affondare noi in una in un racconto di questo genere e invece e invece riuscire sempre a a lavorare sui dettagli a lavorare sull'osservazione nel far diventare quell'osservazione un'emozione
Con poche parole come ci insegnava in lingue si possono scrivere dei racconti straordinari con cinquecento parole
Io l'ho trovato una cosa una cosa
Molto molto forte molto bella però poi siccome
Un po'per istinto un po'per vizio può anche per professione sono molto così diciamo attento a coltivare la memoria
Cominciato a pensare come io quando ho conosciuto Carlo e ho fissato come in una fotografia questo pomeriggio sulla via Cassia a casa di un amico di Caterina che lavorava in banca
Nel mille novecentosettantatré
E mi sono rivisto lì che giocavamo sul parquet a qualcosa non era Monopoli non mi ricordo del gioco potesse però dunque o questa immagine precisa
Ma perché sto dicendo questo perché credo che il diciamo il il libro di di Errico
Sia un invito pompo come un'apertura di gioco non è semplicemente e banalmente adesso vi racconto chi era mio fratello che cosa è stata la sua malattia per lui e per me
Ma credo che sia come un'apertura di gioco nei confronti della vita e degli incroci
E della diciamo dei dettagli che questi incroci di possono portare e allora cioè ho provato e l'ho fatto anche in macchina venendo verso fino a qui
Appunto a dire benissimo conosciuta eterna non conosciuto
Era più o meno forse questo periodo autunno nel settantatré poi curiosamente mentre non conoscevo ancora Enrico perlomeno forse l'avevo incrociato ma non non non non non ho una memoria
Perfetta poi incredibilmente
Ho visto più Enrico Di Carlo no cioè pur avendo conosciuto regalo visto più te tant'è vero che poi mi sono detto ma pensa tu quante volte soprattutto negli ultimi anni
Al telefono c'era Carlo che diceva ma ora ci vediamo a cena organizziamoci aranciati poi dopodiché con Carlo non questa c'era una prima ma ma io andava a cena con Enrico no c'è c'era questa specie di di transfer curioso
E e l'ultima volta che ho visto Carlo l'ho visto lo stadio credo che fosse l'ultima volta che lui è andato allo stadio
Era un po'più sotto questa è un po'più sopra mi impressionò abbastanza la sua magrezza devo dire minimi
Mila Schon i colpi ma a proposito di questa apertura del gioco la cosa curiosa quale e che allora io conosco prima Carlo poi conosco Enrico vedo più il ricorso in escono lavorare con il migliore amico di Carlo che è Marco Risi
E e e il e soprattutto diciamo vivo questo ultimo periodo nella della malattia Di Carlo attraverso le telefonate con Enrico e quello che mi raccontava Marco
E e quindi io ragiona lo su questo no su come in realtà poi leggendo questo questo tuo libro Enrico io
Abbia trovato
Molto casa e famiglia non c'era come se se ci fossero una serie di cose seminate che io già sapevo e che però visto riordinate tutte quante insieme con questa
Era come se ci fosse la voce di Carlo marito il suo supersonico forse una cosa eccessiva ma a me piaciuta molto mi ha molto molto molto colpito
Allora sia Carlo che Enrico sono esattamente tutto quello
Che diciamo il contrario di tutto quello di cui sono stati in parte a volte criticati accusati e quant'altro cioè le persone assolutamente misurate
Calorose ma non fintamente calorose produzione dicesse
Come dire due persone che se ti vogliono bene ti vogliono bene no non c'è non c'è discussione e e due persone che mi hanno sempre fatto divertire perché avevano appunto questa
Voglia di scavare di osservare che poi è stata sempre la cifra del loro del loro modo di raccontare attraverso il cinema questo Paese
Con un dispiacere personale perché tre colonne in cronaca che era a un certo punto una curva a gomito che avevano preso e che erano completamente diverso da quello che hanno fatto fino a quel momento non ebbe il successo che secondo me invece meritava pure essendo un film
Coraggioso in quel momento
Forse qualcuno se lo ricorda ma insomma era un film sulla stampa sull'informazione sul potere era un film no che che forse veniva da da indagine veniva da quella storia di quel cinema insomma c'era già Maria Volontè quindi era proprio no che voglio dire
A ripensarci no Gian Maria Volontè si ha fatto un fico Carlo anzi è scritto insieme a Enrico cioè voglio dire quindi non non era poi quello che loro facevano una cosa
Dalla quale bisognava stare lontani tutt'altro
E infatti io ancora verso i loro film me li vedo mi mi diverto e mi diverte perché mi ricordano sempre appunto attraverso questa memoria fotografica momenti e e diciamo passaggi della storia di questo Paese ma per tornare al libro di Enrico
Io credo perché poi in realtà non ne abbiamo mai parlato di di di quello che lui ha scritto io credo che per Enrico sia stato certamente salutare perché
Non sono io il primo il primo a dirlo ma insomma scrivere è comunque un po'fare un'analisi scrivere soprattutto se si ha il coraggio di andare a pescare nel profondo per me delle proprie emozioni e di ciò che abbiamo vissuto
Ecco esattamente quello che tu fai quando ti siedi davanti
A un terapeuta che cerca di tirare fuori le cose più profonde che tu i tuoi segreti con cui ti costringe
A a metterti a confronto è uno specchio e quindi sicuramente quello che ha scritto Enrico
è uno specchio però
Diciamo che
A questa capacità
Di essere in alcuni momenti quasi pedante ma non lo sto dicendo con un senso
Dispregiativo ma pedante
Nel
Nell'essere sempre attento acciocché accadere
Rispetto a un fratello con cui lui è stato seduto di fronte per quarant'anni e quindi lo specchio ci sta da questo punto di vista e ci sta anche quella voglia
Di
Ricordare ogni passaggio felice e pieno di speranza ma anche ogni momento in cui invece questa speranza veniva meno
Senza mai farsi prendere la mano da una facile mozione che in questi casi diciamo che potrebbe essere persino molto scontata
E quindi Rio quando mi hanno chiesto ma tu che cosa scrivere su una piccola frase no per il lancio di questo libro di Enrico
Io ho scritto
Che dopo aver letto questo libro alla fine siamo tutti un po'Carlo perché perché
Tu hai questo continuo gioco vistare dalla parte di chi scrive che osserva e dalla parte di chi viene osservato e sta vivendo
La fase terminale della sua della sua esistenza e però questo modo di essere così accogliente anche in un momento così drammatico come può essere quello della morte di un fratello
Io l'ho trovato
Bellissimo
E l'ho trovato diciamo fuori da ogni possibile schema con cui uno avrebbe potuto immaginare che appunto un fratello ricordasse scrivesse a proposito di una malattia di un e di un evento come quello che comunque ti cambia la vita per sempre
E quindi anch'io vi dico prova la legge ma perché poi
Un po'diventate tutti Carlo
Senza introduzione Valdo
Diciamo cose che sono possono Longo cellule dell'amico Boris Antonio Grasso
Sono stracolmi alcune scene a causa del suo il cui lui esce ora c'è un Paolo valori più suppongo
Non riesce di ogni persona fare un ritrattino che nemmeno un grande
Meno Longanesi quando disegnava avrebbe fatto bei ritratti fanno ritrattino introduce regole se il prodotto è una eventuale richiesta di che fa Enrico Vanzina sono insuperabili
Lui descrive in un articolo che è poi apparso sul Messaggero lui e suo fratello
C'è in letteratura talvolta questo
Saggio dimettersi
Confronto con un altro e lui sceglie dimettersi al confronto ed è una cosa straordinaria questo
Vi leggo solo le prime righe ma straordinario come lui però posso dire una cosa scusi voi
Questo è un gioco nel senso che fanno il libro un gioco perché Caterina lo sa molto bene perché abbiamo anche conosciuti tutti e due Natalia Ginzburg il suo marito Gabriele Baldini erano molto amici dalla sua famiglia che per anni e anni sono stato a Londra Casati di Gaber
Allora lei nel Meredith siccome la considero una delle scrittrici più fantastiche dalla letteratura italiana per la capacità proprio di scrittura al di là del dei temi
In un libro di racconti che si chiamare piccole virtù e qui davanti a me o il capo della narrativa di grandi case editrici che mi guarda perplesso
In uno di questi deve insegnare piccole virtù fa un accumulo acconto proprio molto corto mettendo a specchio Gabriele Baldini se stessa
Ed è io lo è alla maniera ed è però è ispirato a
Cosa prego scusa mai questo che stupendo
Se ci sarà stato pure un motivo per il quale lui ha pensato a questo però e divertente perché comincia con queste parole mio fratello Carlo è sempre ottimista io pessimista Lori ogni tanto si annoia io mai
Lui paziente fino all'inverosimile io perdo la pazienza quasi subito lo elegge tantissimo io pur facendo lo scrittore molto di meno
Se andiamo in treno a Milano lui nel viaggio e capaci di divorare due romanzi Ivo a malapena
Leggo qualche racconto e c'è poi la descrizione del carattere chi più meticoloso chi è religioso chi è complicato e chi in felice equilibrio e l'ultima frase di questo lungo confronto e
Lui non vuole accettare la tristezza
Lui pensa sempre a un mondo felice
E io sono felice di essere suo fratello
In maniera molto ellittica perché non c'è più di un confronto un paragone ma è così
Prima di dargli la parola direi che è il senso della famiglia molto sviluppato
Enrico Vanzina
Perché man mano che vai avanti con la lettura appare
Steno
Di cui si ricorda una un evento straordinario che è avvenuto alla Galleria nazionale d'arte moderna probabilmente molti di voi ci sono stati per i trent'anni dalla sua scomparsa fu organizzata una mostra straordinaria si riusciva a fatica a entrare nella galleria nazionale ed arte moderna era stato riempite tutte le sale in alto
Con i ricordi di questo grandissimo straordinario regista sceneggiatore
Ed era una festa
Di famiglia perché c'era luce Carlo certo fu un fondelli Simone una bellissima una bellissima ricostruzione di quello che le famiglie che si sono dedicati al cinema come quell'anche Di Caterina
Hanno potuto raccogliere come i ricordi cimeli
E quanto ancora riescano a parlarci ma c'è un terzo fratello
Di cui parla
Il terzo fratello Vanzina
Che voi scoprite soltanto leggendo questo libro
Perché parlando dei self dei sei piani che aveva a suo fratello ricorda che ciclo Carlo aveva un debole per Giorgio intere bianco questa mai la luce
E godeva di un privilegio speciale questo cane perché ogni mattina veniva con Carl in ufficio faceva le feste si sdraiava sotto il tavolo di lavoro
Ci ascoltava lavorare tanto che l'arioso malmenato il terzo fratello Vanzina anche l'usciere già attore perché scherzando consumo con Federica o con Lisa diceva Enrico
Che ogni tanto anche Giorgio inventava delle battute formidabili ritirarlo
Ecco riuscirà
Ecco a individuare nelle mosse che fa un cameo le battute che suggerisce vuol dire avere una grande fantasia
Ma vorrei dire che questo libero
Che racconta effettivamente una storia
Che ti stringenti stringe il cuore anche se le parole come dicevo un momento fa Andrea Purgatori sono quelle semplici quelle che non hanno bisogno di orpelli di decorazione
Però ci sono sempre attraverso questa lettura
Dei momenti in cui intravidi quei momenti di felicità che hanno caratterizzato infanzia il periodo più avanti negli anni e così via come ricordava anche Caterina
Cioè io un mondo di cui ti fa vedere soltanto delle immagini
E la costruzione così abile questi salti temporali in avanti e indietro sono così ben nascosti che ti sembra effettivamente di assistere di persona momento dopo momento eccetera queste l'arte
Di Enrico Vanzina io sono felice che sia qui con noi stasera che abbiamo l'opportunità di ascoltare dei suoi carissimi amici parlare di questo libro
E che probabilmente mi ricordi Federica di tanti di noi ci ricordano lui come perché libero e siccome è stato detto di Carlo su Carlo
Vi è anche sul ricco e anche sulle DiVersi appartenenze a cui questa grande famiglia ha in qualche modo avuto degli addentellati
Perciò Enrico adesso la parola è arte come e la vero protagonista resta
Allora libro c'è una quarantina di giorni io con una certa fatica devo dire anche fisica siccome lo considero la cosa più bella che ho fatto nella mia vita
Proseguo
Seguo per cui mi è capitato di andare in tantissimi posti sale teatri
Dappertutto ogni volta succede quello che è un omesso in conto a dire che mi commuovo
Per cui preparatevi alla mia commozione non riesco a uscirne
Non so se mi fa bene riceviamo diciotto una piccola ferita grande non lo so
Dico in questo libro è un colpo al cuore ma fa bene al cuore fa bene anche al mio liquore
Allora cerco di essere la penisola sono da solo trattarlo tantissime siccome c'era Romano parlano tantissimo
Ma voglio trasmettere qualche sentimento che arrivato alla meta
Le parole servono a portare il sentimento il resto non serve a niente
Sulle del romanzo curare Pécuchet
Flaubert arrivato alla sintesi meravigliosa di due che non parlavano più segnavano soltanto delle cose
Siamo su un tavolo un bicchiere
Un tovagliolo
Però non servono per niente molte persone invece quando si possono gustare sentimenti servono moltissimo
Io non volevo scrivere questo libero c'è un uno dei dei lettori dei primi lettori il libro è stato fughe Avati insieme a lui e ad altre persone
E quali manda un messaggio che io non dopo capito medio
Dice questo è un libro che tu non avresti mai voluto scrivere
Ma che tutti dovrebbero leggere non capivo bene quello che ho capito quello che successe non la volevo scrivere perché io sono come Balzac che dice che scrive solo su commissione
Io scrivo dovevano fare un firma
Quando scrive un articolo sono venti anni che vi faccio se devo fare un libro
Scrivevo delle lettere la legge più nessuno perché non le scrivo più
E stavolta misteriosamente primo Scrivo per scrivere
Una mattina ho sentito una mano che ho preso la mia rapportato al computer ho cominciato a scrivere a Carlo certo delle tante
E
Però non capivo che cosa volessero
Abbiano abbiano cominciato a capire
Per esempio lo ha spiegato molto bene la prima presentazione in un altro circolo dove sono socio conticino
Il mio amico Giuseppe Tornatore che ha detto
Carlo ha voluto farci scrivere la sceneggiatura di un finché non ha mai fatto fin sulla morte
Ma anche un film d'amore
E che ha preso la mano per scriverlo che lo descrive solo tu
Il vero
Ed ha aggiunto anche una cosa molto bella getto dice però ci ha messo in un guaio perché di solito nelle tracce piccine abbiamo grande privilegio possiamo cambiare i finali
Che una delle cose più belle di iscriverci pretendere le scene le battute pretendere solo tutti finale qui non si vuole cambiare
Per come ha fatto scrivere sceneggiature più facile era sempre più difficile della mia vita
La seconda ragione era che che Carlo probabilmente
Che non aveva nessun contatto con insuccesso come ha detto che avvenivano esattamente così
Che l'ho avuto moltissimo
Ti interessa poco in un'intervista ha detto io non voglio si ricorda un insuccesso vorrei essere ragazzo colto ed educato e perbene che voleva mio padre
Per cui Carlo sapeva benissimo che sarebbe stato ricordato tutte le sere in televisione molti anni dalla firma
Belli e meno belli azzeccati danze e canti non era il suo problema forse voleva essere ricordato perché era veramente lui
E con l'occasione migliore di raccontare lui che aveva messo sempre di personaggi in scena inventando l'insegnamento ma tenendosi dietro
Finalmente diventerà un personaggio rumori
Questo personaggio è Carlo
Guardate questo l'ho capito mentre scrivevo ma poi ho capito molto bene dopo
Probabilmente lui volesse proprio un personaggio non voleva neanche che si chiamasse Carlo Vanzina perché se da questo nome Carlo Vanzina vediamo Vanzina la storia di Carlo
Che è un personaggio universale
è uno di noi uno di voi è uno dei vostri amici vostri parenti che ha vissuto questa situazione qui occhi scritto subito dall'inizio non romanzo romanzo questo qua se si scorda Carlo Vanzina leggiamo la storia di Carlo
Un signore in Afghanistan che non sa chi sono reggeva assorbita più scomoda pubblicato con Harper Collins
Che è la più grande casa del mondo sacro pubblicato anche in Afghanistan e spero che uno scanno letta Carlo con un romanzo senza non sa non può sapere
Ecco allora diventa il personaggio di un romanzo voleva essere ricordato così anche per dimostrare che con la stessa leggerezza aveva messo nel cinema si poteva continuare a vedere anche mia commozione natura Enti pure è molto duro dovremmo
è molto
Però misteriosamente come diceva l'ambasciatore non può staccarsi dalla vettura questo mi hanno scritto in centinaia di persone che mi scrivono
Eppure è una storia che sai come va a finire
Ed è per questo che è un romanzo perché lo scritto come se fosse un romanzo sembra una storia così invece e costruite molto costruito
C'è un modo di raccontare che evidentemente
Attacca il dottore a questa storia fino alla fine
In realtà ad avere ragione traguardo scritto questo libro è un altro e me ne sono accorta proprio in maniera perfetta
Andando con suo fratello stava lì anche lui Masolino D'Amico
A un festival a Pordenone
In un teatro molto grande con tantissime persone
Abbiamo parlato raccontano voluto raccontare
E a un certo punto
Alla fine ho domandato se qualcuno la presenza di un signore scherza da questa signora
E ha detto dice io conosciuto giovane
Quarantacinque anni io
Ho conosciuto suo fratello Carlo lì per lì Nesci volato addosso perché tempo quante persone conosciute però aggiunto l'ho conosciuta a Siena
Due in cui si curava
E l'ho conosciuto perché vista seduto con una gangrena vicino a mio marito
E ho visto una decina di volte
Osserva dal suo mandato e poi è molto nel merito un carabiniere di cinquantuno anni
Io vivo infuria ho letto il suo libro sono le qui perché grazie
Perché mi sento come una sorta
Questa è la ragione per la quale ho scritto questo libro
Questa è la ragione per la quale ho scritto questo libro senza saperlo bene ma visto che guidata
Perde e non guardate io
Parlo ancora pochissimo
Carlo nel libro formidabile mente ottimista
Come è sempre stato
Voi dovete sapere che quando io dico riuniti i ministri no per spiegarvi come eravamo diversi
Lui era ottimista sul serio Sempre io a sedici anni sulla mia scrivania siccome già provata dallo scrittore un pronunciamento che viveva nel mondo dei libri che mi scambiano con lei
Avevo messo una frase a sedici anni una frase dello scrittore francese che il governatore
Che la frase dice così
Quando le cose vanno bene non bisogna spaventarsi tanto passano
Questo a sedici anni
Ora Carlo era esattamente il contrario Carlo esattamente il contrario
Carlo ha preferito avendo lavorato Carlo vent'anni era l'aiuto regista di Mario Monicelli allora aiuto regista di Mario Monicelli così Carla ventun'anni erano aiuto-regista di Amici miei L'Armata Brancaleone tra un fuori classe
Comincia del cinema dalla porta proprio vera per merito
Per cui
Ha lavorato da quando aveva diciassette anni che ha finito la scuola
Fino a quando se ne è andato sempre nel cinquecento sempre tutti i giorni della sua vita per l'ho fatto con me
Ben più di me forse addirittura
E a un certo punto ha finito per confondere il cinema con la vita
E lui come diceva Caterina scelto di vivere nel cinema pensa che la vita fosse un film
Perché proprio l'aveva detto il Cile molto meglio della vita
Perché al cinema esiste dietro fine e nella vita quasi mai
Lui ha vissuto anche la sua malattia confermo io racconto certo punto penso che se un pezzo molto bello degli Bruno dico solo
Nel quale certo un turista veramente già molto male
E io vedevo in lui proprio non Carlo soltanto Carlo mutuato da tutti i suoi ricordi scenografi lo vedevo come due personaggi risulti inchiodato molto robusto ceduto soffriva proprio soffrire e che la morte fa schifo la morte di dovrebbe prenderti Beha invece di insegue l'incidenza sperare di tutti Titti tortura c'è qui un professore venisse amico questa qua che sa cosa voglio dire
Si occupa di di ma perché
La morte fa schifo
Lui però alla morte la guardarla guardare in faccia il verdetto dei sassi faccio vedere come sono io e si è trasformato in lama sulla rabbia
Il piccolo tour che attraverso il deserto di sassi e non fa vedere Omar Sharif che soffre
E non fa vedere dopo
Alla ad Antony Quinn nuove Angela nata a Cava che soffre che fa caldo che dura rimane impassibile
Ufficiale
Della regina
Così come un altro personaggio del due mi ha ricordato in quel momento era alle GMES anche lui british
Del ponte sul fiume Kwai quando i giapponesi cattivissimo lo mette dentro una cosa di lamiera Colbertaldo loro Dio fuori dopo tre quattro giugno due esce senza farvi vedere nulla ecco Carlo ha sfidato la morte così diventato titolo turco alle chimere se tanti altri
Perché lui pensava di guarire io non ho mai pensato un solo momento di non farcela
Assistito anche da una fede pazzesca
Una fede pazzesca che nel libro nero cioè è molto importante l'africano d'allora veramente molto credente
Non andiamo a spiegare perché è una cosa molto complicata e ognuno la vede a modo suo
Vi dico solo questo uno degli ultimi finché abbiamo fatto del Siena mai Stati Uniti
Abbiamo fatto il tutto attraversando l'America
Ci trovavamo in Arizona e però domenica eravamo stanchi linea riposarsi invece verrà cercato una chiesa cattolica restava duecentocinquanta chilometri
Insieme al suo amico Ricky Memphis anche lui molto credente hanno passato la domenica in macchina per andare a messa e tornare dalla messa
Lui ci credeva proprio
Non era un dubbio neanche zero
Lui non ha mai
Se leggete il libro nella parte più commovente finale che va contro somme per piangere
E l'unica deciso di morire
Alla morte rapportato io abbia detto alla morte adesso basta
è una storia naturalmente che mi tocca
Nel profondo del cuore che penso tocca nel profondo del cuore quasi tutti i lettori
Che hanno un cuore
Concludo sempre guardandolo come su tutto quello che mi fa commuovere sul serio perché le non ce la faccio
Concludo per assente nello stesso modo è una cosa che riguarda lei
E non lo sa mai adesso glielo dico tassametri prova
Allora questo mondo meraviglioso
Caterina citato perché è vero questo è un libro che racconta un mondo un mondo più gentile un mondo più educato un mondo più colto
Un mondo più riservato un mondo di un'Italia migliore non ho paura di dirlo
Molto migliore
Frattini diceva con De Sica un mondo dove buongiorno vuol dire buongiorno
Era migliore in questo mondo migliore delle persone un po'speciali ma che non si sentivano speciali
Si radunavano
Perché si volevano bene perché erano quelli che avevano dal dopoguerra
Rimboccato le maniche e ho deciso di portare intelligenza allegria cultura spettacolo divertimento su cui vi hanno fatto il cinema nel dopoguerra
Tre un gruppo di amici
Altri hanno fatto la stessa cosa facendo che avvocati e ambasciatori gli scrittori giornalisti gli operai i commercianti gigantesca già dalle mani del sesso questo mese i primi tempi questi hanno fatto in Cina erano tutti amici e tre questi amici erano tantissimi
Che giravano molto intorno alla famiglia di sua mamma Suso Cecchi D'Amico
Sua mamma aveva degli addentellati è chiaro per ragioni familiari con la grande letteratura il grande teatro
Insomma forse la famiglia più importante dal punto di vista culturale questa verità
Però tutto questo è di una semplicità unica e noi andavamo la domenica sera casa di Caterina de'bensì haplo
Dove c'era una scena in cui venivano tutti questi personaggi questi personaggi erano tantissimi
Andavano da Mastroianni Rovigo Visconti a Nino Rota che io amavo molto perché siccome sono al pianoforte luglio è stata e casa sua mi sono al pianoforte permette di cui c'è un rapporto meraviglioso
C'erano Age Scarpelli e Monicelli Sordi
Pannelli che meraviglia parolone
Dice valori
E c'erano degli scrittori
Tre questi scrittori più assiduo perché la prova mi coloro ma anche molto amico di mio papà
C'era Ennio Flaiano
Premio Flaiano e lo conoscevo molto bene perché veniva spesso anche a mangiare a casa nostra bisogna domina domani con alcune parti lo scrittore ripeto era come andare a mangiare proprio come veniva a mangiare al Circolo ma nessuno se la tirava insomma Antonioni portato gioca mangiava con Corbucci perché sapeva vicino Silvano stesso modo visione Antonioni decedesse conosce il cinema
Tra questo atteggiamento che esisteva
Quando ebbi con avevo compiuto appena diciassette anni qualcosa del genere
Una sera confidai ad agire di Age Scarpelli adulte Pellerano una cosa meravigliosa stadi più grandi sceneggiatori di commedia proprio hanno inventato un mondo hanno codificato
Dissi ad agire
Che da grande avrei voluto fare lo scrittore
Proprio mi fece una trappola Milo soprattutto scherzoso importo da Flaiano
Il disegno
L'attacco eccentrico che mi ha confidato che vuole fare lo scrittore Renato
Chi di voi dire
Ranieri presidi BiciRoma ripeto lo conoscevo benissimo a qui veniva sempre a casa sintetici Aschini alzare dico ad un'altra che venne c'era sempre una battuta divertente entrò dicendo
Ratificato a Roma lo rientro dimezzando insieme patite a mio padre disse se non sai che cosa indecorosa che spettacolo indecoroso fuori dalle scuole i vecchi prendono a pallate Disney che i bambini
Qui sarà Flaiano Piano era insuperabile su tutto
E quel giorno quando quella sera quando agì secondo lo scrittore mi comincia a prendere in giro dice metrico cartuccia in curva enorme sta di fronte Ennio Flaiano
Un grande scrittore
Ha vinto il Premio Strega il primo premio Strega vinto Ennio Flaiano sono io
A Pintor Oscar cosceneggiatore con la dolce vita
Erano spesso i giornali diceva sono proprio grande scrittore a mia domanda
Io ero lì tutto rosso
Tutto ciò l'amicizia di domanda in maniera bambini esca
Ma ripeto sempre questa domanda mi questa risposta mi perseguitano da tutta la vita
Di ottenere a che cosa serve scrivere
E lui cambia espressione
E mi guardò e ce l'ho davanti agli occhi lo dico sempre pietre sull'occhiali cambio proprio spesso diventò l'altro Flaiano
Quell'altro
E mi disse scrivere serve a sconfiggere la morte
E e concludo sempre questi incontri con i gentili persone timore d'essere uno della ascoltarmi per qualche manciata di minuti
Perché lo penso
Che
Mi immagino un mondo del due mila e cinquanta
In cui non si leggerà più
O quasi più
In una casa diciamo Pescara visto che per le mogli
Via gli operai hanno una ragazza entrò nella casa della nonna si avvicinerà una libreria ancora rimasta lì non si sa bene perché con ancora dentro qualche libro
E misteriosamente attratto da questi libri si avvicinerà i libri
La sua mano attraverso i libri si dovrà dei debiti toccherà
E ne prenderà fuori uno e questo librone mio fratello Carlo e io avrò sconfitto la morte
Beh io vorrei
E ringraziare moltissimo
Tutti voi
Per essere stati presenti a questa serata
E ringraziare molto coloro che sono da questa parte del tavolo
Sapevamo benissimo che sarebbe stata una serata molto particolare
Perché non c'è dubbio che nelle nella vita di tutti noi
Un'altalena di emozioni e difficile evitarla
E soprattutto in periodi difficili come quello che descrive questo libro
è un anno ma in realtà è un anno che si riempie man mano che si va avanti con dei passaggi all'indietro
Si scopre che
Quella continua
Sconfitta che certe volte uno subisce anche se combattere strenuamente
Non fa mai venire meno la forza della volontà che il
Caratteri che emerge dei fratelli Vanzina è proprio questo
Un carattere dove predomina Napoli dove il preponderante
La montagna la volontà di fare e di non lasciare decidere agli altri ed è per questo che è un libro straordinario io credo che probabilmente
Non capita spesso di avere tra le mani un libero che
Tutti tocca così profondamente
Ma che nello stesso tempo ti darà un messaggio un messaggio bellissimo
Come
Questo che appare nel Santa Maria degli Angeli
Quando cinque mila persone sono presenti in un silenzio assoluto
Accompagnare l'ultimo saluto di Carlo Vanzina
Don Franco si era raccomandato niente televisione niente
Foto niente rumori e infatti c'è questa scena incredibile straordinaria di una bara coperta con un un drappo bianco perché c'era stato il desiderio e di non vedere il colore marrone legno e altro
E all'improvviso appare su questa baray su questo drappo bianco
Una maglietta di un giocatore Totti
Totti era un grande amico di Carlo
E c'è questa
Questo strano mondo doveri il cinema allo sportello
La cultura quelle conversazioni così semplici che si ripetevano in questi famiglie di quel tempo
Effettivamente fanno vedere che c'è un'armonia comunque che sovrasta ogni cosa e che riporta tutto alla visita perché questo è anche un inno alla vita
Quindi io vorrei ringraziare moltissimo
Nicola
Rugby Roma ricordarle che il suo libero e lì nell'angolo appena dietro le scale
Per coloro che andrà così se qualcuno se qualcuno lo prende il libro le faccio una dedica grande piacere vi chiedo solo una cosa
Siccome sono queste queste questa queste presentazioni per me sono veramente una seduta psicanalitica nelle scorse stravolto
Anche il mio migliore amico vende acqua da me Emilio ci sono ma perché sono posso fare delle da foglio di via ma fatevela voi