Un futuro per i nostri fiumi. Dal dissesto, alla siccità, alla tutela degli ecosistemi d'acqua dolce: strategie per l'adattamento ai cambiamenti climatici

Capitolo dodici responsabile del WWF acqua del WWF
Vi ringrazio per la presenza perché abbiamo avuto anche più richieste di intervento vinili partecipazioni quelle che possibile quindi mi scuso anche con chi
Non c'è ma ringrazio anche radio radicale che ci sta registrando e quindi sarà possibile vedere in differita il tutte ai lavori della giornata
Voglia anche innanzitutto ringrazio il dottor Borrelli e che è l'ospite della della di questa giornata per la disponibilità della sala per la disponibilità anche tutto lo staff Simone cioè da che ci hanno veramente aiutato a diciamo femm cerca di fare il meglio possibile questa questa mattinata questo questo convegno lui è l'obiettivo delle di questo di questa giornata per futura dei nostri più perché noi comunque che siamo molto preoccupati della situazione che si sta verificando che diciamo Italia sia per la situazione dei film nostri fiumi da molti punti di vista come come vedremo
Sì anche per quello che in qualche modo viene fatto e quello che soprattutto non viene fatto quindi noi ci auguriamo anche dopo questo giornale Lucio avere un po'le idee più chiare
Rispetto a quello che che possono essere nostra azione anche le azioni insieme anche molte altre associazioni conquistiamo anche già lavorando da parecchio
Tempo soprattutto riguardo all'applicazione della direttiva quadro acque per cercare di dare seguito a quello che poi in realtà serve cioè quindi diciamo interventi efficaci soprattutto su adattamento ai cambiamenti climatici
Quindi un futuro per i nostri fiumi volesse innanzitutto un un momento per iniziare un'attività di questo di questo genere
Corre due ci occupiamo di primo da ormai da trenta quarant'anni insomma molte persone solo qui moriremo con questo insomma proponendo la rinaturazione quale versione sul viale certa più tardi possibile ci mancherebbe
C'è chi è più vicino al più lontano detto questo dette da qui stiamo già andando basta per favore
Se iniziamo così è finita
Dicevo vi ringrazio per aver della vostra presenza ringrazio anche tutto lo staff del WWF che aiutato a questa giornata e invito al dottor brandito Borrelli ospite della dalle pendici del signor giostra in questa sala la Commissione europea
Per un un saluto
Prego grazie
Buongiorno buongiorno a tutti sono davvero felice di portare i saluti della rappresentanza in Italia della Commissione europea a questa platea oggi riunita per un evento che ci sta molto a cuore un futuro per i nostri fiumi
La commissione europea come sapete è sempre molto attenta e sensibile alle tematiche ambientali
In particolare vorrei sottolineare che nelle linee-guida politiche della nuova commissione il presidente designato Ursula von der Lian ha delineato proprio la sua visione per uno European Spring dirle in cui il clima occupa proprio un ruolo determinante quindi se siamo sempre stati molto sensibile a questo tema a maggior ragione con l'insediamento
Se tutto va bene a partire dal primo dicembre della nuova Commissione europea
Avremo proprio questo Favaro che illuminerà l'azione della Commissione nei prossimi cinque anni che proprio quello
Della nuovo patto verde l'accordo vero depressa e quel duplice obiettivo di garantire un ambiente sano per le prossime generazioni lo stesso tempo di rendere la nostra economia più competitiva infatti parlavamo proprio prima del fatto anche che nella futuro bilancio dell'Unione europea che sta discutendo attualmente quello che coprirà il periodo due mila ventuno due mila ventisette ci sarà ovviamente l'attenzione sempre tradizionale nei confronti della politica agricola comune dei fondi di coesione
Ma con una speciale attenzione a tutto quello che è tecnologie innovative per quanto riguarda anche l'innovazione nel settore agricolo e di tutto quello che è la lo sviluppo sostenibile del Paese
Vorrei sottolineare anche che la strategia verde prevede che trasformare l'Europa nel primo continente carbon neutral e di ridurre entro il due mila e trenta le emissioni di carbonio a di almeno il cinquanta per cento
Giusto per dare un esempio dello sforzo che anche noi come rappresentanza in Italia la commissione appena facciamo per sostenere questo tipo di attività volevo ricordare che una delle azioni che abbiamo condotto proprio negli ultimi mesi è quella del mezzi lì c'erano solo i fiumi ma sono i mari
Un progetto di recupero di rifiuti e di anche sviluppo di protocolli comuni di monitoraggio finanziato da interna e diceva fondi europei strutturali regionali
Con Italia Grecia Spagna e Francia nelle aree marine protette sotto illa la coordinamento del Parco nazionale delle Cinque Terre che proprio è a capo fila di questo progetto
Di attenzione di recupero della plastica dai di di ambienti marini
Mi fermo qui volevo solo augurare una conferenza di sicuramente altissimo livello e di interesse che speriamo proponga anche delle soluzioni che poi prenderemo noi per cercare di introdurre nel nostro programma di lavoro molte grazie buon lavoro
Chiedo Donatella Bianchi presidente del WWF Italia
Diciamo ripresentare introdurrà anche a nome nostro diciamo la
Convegno non tende
Grazie Andrea grazie a tutti voi di essere qui grazie relatori che interverranno questa mattina
Non voglio togliere né spazio né tempo né temi ai ai colleghi che seguiranno e che hanno lavorato tanto a questo dossier a questo rapporto
E ringrazio naturalmente al dottor Borrelli per questa per la concessione di questo spazio perché pensare all'Europa è sempre imprescindibile così come lo è nel mio approccio professionale
Pensare a al mare ai fiumi alle acque interne senza soluzione di continuità quindi il tema è anche un po'qui esso è non non lavorare per compartimenti stagni ma immaginare che tutto quello che noi seminiamo a monte e poi arriva in qualche modo a valle comprese le le buone pratiche o le cattive pratiche
Seguirà poi una tavola rotonda dove si cercheranno di tracciare quelle che sono le che dovrebbero essere le strategie iniziative da da avviare
Ieri sera stavo pensando che nel mille novecentosessantanove quindi esattamente cinquant'anni fa
Lucio Battisti e Mogol scrivevano Acqua azzurra acqua chiara
Ed è e immagino che il buon luce si sia ispirato a alle acque della pianura reatina
No lui nasce a Poggio Bustone davanti
Ed a questo lago lungo Ripa Sottile questo sistema di laghi ma soprattutto laghi che in qualche modo alimentano degli inoltre Lino è uno dei fiumi naturalmente particolarmente attenzionate mi domandavo se oggi Lucio Battisti avrebbe scritto le stesse parole per fare una dichiarazione d'amore non solo attua una donna immaginaria
Ma anche alla natura perché questo credo fosse anche il senso di quella meravigliosa canzone di cui tutti ci stiamo innamorarci
è oggi tutto è diverso ed è difficile anche fare poesia essere romantici rispetto a quella che è un'altura meravigliosa di cui comunque il nostro paese può ancora fare vanto
E non si salda nulla quando mi sono insediata qualche anno fa al alla presidenza del WWF Italia
Rimasi molto colpita dalla situazione artificiale ormai in cui versavano i fiumi e i torrenti di montagna perché io ero convinta ero certa che fossero quanto meno quelli no allo stato naturale invece non era così anche lì un fiume su dieci
Solo un fiume su dieci fino al due mila quattordici era ecologicamente intatto
E questo sappiamo quale impatto possa avere sulla vita delle comunità di montagna e non solo anche su tutto quello che poi arriva a valle
Oggi presentiamo questo nuovo rapporto questo rapporto secondo me è proprio un fiume in piena
Perché contiene tutta una serie di elementi e di osservazioni di informazioni dalle quali trovo che la politica dovrebbe partire per ragionare per fare le scelte giuste scelte che in questi in queste settimane tristemente invece non vanno nella direzione auspicata interventi legislativi che si fanno sempre con un approccio di emergenza con interventi con infrastrutture che non servono
Ma allora perché e forse di questo si parlerà stamattina si approfondirà anche il tema importante pensare a una rinaturazione di questi corsi d'acqua
Come come facciamo a convincere i legislatori e i politici che è questa l'unica strada è inevitabile è un tema caldo l'Italia è sott'acqua lo sappiamo tutti molto bene città meravigliose come Venezia
Regioni come la Sicilia
Oggi ma qualche anno fa Genova le Cinque Terre appunto
Così come a Olbia sott'acqua sott'acqua perché si costruisce male perché non si rispetta quello che in qualche modo nonostante le modifiche necessarie che sono state fatte molti anni fa per consentire alle comunità di sopravvivere
Invito solamente in questo Paese continuano a dare a creare problemi e quindi che cosa dobbiamo fare oggi in qualche modo questo nostro rapporto comincia a dirlo quanto meno vuole attirare l'attenzione di tutti su questi punti
Si riparte con una campagna di comunicazione su questo tema possiamo facendo da tanto tempo l'ha già detto André lo facciamo da tanti anni ma paradossalmente la sensazione che abbiamo è quella di a tornare indietro
E questo è triste potrebbe essere deprimente ma invece voglio immaginare che quello di oggi e anche l'adesione straordinarie che hanno avuto a questa conferenza
Sia un segnale un segnale di una mobilitazione vera una mobilitazione popolare perché a questo bisogna arrivare per riuscire a ottenere dei risultati oggi ahimè triste dirlo ma è proprio così
Cambiano magari anche linguaggio uscendo da quella che una tecnicalità che in molti non capiscono
Spiegando che in ballo c'è la sicurezza della vita delle persone che vivono in città che hanno la fortuna di essere attraversate da meravigliosi fiumi
Come la sicurezza di un ambiente perché sappiamo che sono proprio le specie d'acqua dolce da essere state più pesantemente minacciate danneggiate negli ultimi trent'anni questo dice il nostro liti planet per portarmi hanno aggiorniamo e che tristemente cita dati in crescita in aumento costante di quella che è la perdita di biodiversità
Nelle acque dei fiumi i lati che cosa stiamo rischiando che cosa dobbiamo fare appunto cercheremo di tracciarlo oggi
Io non faccio che non non posso fare altro che ringraziare ingraziare appunto le persone che hanno dedicato il loro tempo a questo occasione a questo evento ma soprattutto che ancora credono che si possano fare la differenza c'era una frase di Tiziano Terzani c'è giugno ma oppure tanto amato dedicata proprio al fiume perché secondo lui il fiume era la storia in qualche modo tutto
Scorreva con le acque del fiume la strada del passato e la storia del futuro facciamo in modo che sia una storia compatibile con quella della nostra Società delle nostre comunità ma soprattutto con la salvaguardia del pianeta della cultura grazie buon lavoro tocca
Io ringrazio Donatella perché
Reso molto chiaro dà il senso della giornata e del nostro lavoro passerei subito alla prima sessione dei lavori per queste quattro interventi introduttivi fece per in qualche modo di darci un po'un un approfondimento su alcuni degli aspetti molto variegati di questo o di quel complessi questo problema e quindi chiamo alla diciamo al tavolo i relatori Bernardino romano
Il suo
Francesco Puma
Se volete già accomodarvi poi io sono il primo relatore più che altro perché come WWF insomma cerco un po'di introdurre
L'argomento
Grazie
Adesso un attimo solo che disponiamo a bene insomma come volete non
Adesso
Questo possente
Romantico di
Allora futuro per i nostri primi l'abbiamo detto è un po'questo diciamo il il tema della giornata abbiamo anche un sottotitolo piuttosto lungo perché diciamo la sede non molto spesso affrontiamo lei alla gestione il governo tutele nostri corsi d'acqua
A compartimenti stagni però invece sono tutti aspetti che sono collegati tra di loro dal dissesto idrogeologico dalla siccità alla tutela sono tutte cose che dovrebbero avere un unico senza un'unica regia un'unica logica
Ma molto spesso questo non non avviene questo è forse uno dei problemi principale
Siamo parliamo di fiumi e purtroppo siamo diciamo il come si direbbe in tentano in giorni siamo sul pezzo perché quando piove molto e lo stiamo vedendo ormai da due settimane almeno diciamo queste sono un po'le immagini quello che somme siamo abituati a vedere anche dai telegiornali abbiamo situazioni
Po'dovunque di questo tipo quindi allagamenti frane insomma neanche a citarli punti che accedono
Eccetera eccetera questo quando ovviamente piove in più piove un po'di più e in modo tra virgolette straordinario ma fino a un certo punto perché questa straordinarietà ormai diventa sempre più frequente anche in questi ultimi dieci anni
Praticamente son triplicati gli eventi estremi
Sul nostro territorio quindi parlarvi straordinarietà diventa quasi insomma un po'porri dicono perché dovremo forse in qualche modo amministravo gestire questa ordina questa straordinarietà attraverso interventi a tutto pianificati ordinari non più con interventi emergenziali che facciamo da anni che evidentemente stanno rendendo sempre più vulnerabile il nostro territorio un territorio che è tra i più vulnerabili in assoluto in Europa
Menem nel Mediterraneo questo dobbiamo assolutamente tenerne conto tra l'altro queste queste eventi estremi noi abbiamo poca memoria ma dopo pochi mesi l'evento estremo diventa l'opposto cioè quando piove poco iniziò a questi periodi di siccità lunghissimi
Che ci mettono in crisi abbiamo bisogno sia qua l'agricoltura libro letti dico i laghi ci insomma è tutto un susseguirsi di conflitti Perrot acqua perché poi di acqua Cine poche molto spesso viene mi viene concessa di molto più di quanto in realtà diciamo disponibile solo sul Po mediamente c'erano dei dati delle stime che diciamo che insomma la portata media del pollo e del del vicino al Po al mille quattrocento cinquanta metri cubi al secondo la la l'acqua concessa mille ottocentocinquanta quindi vi rendete conto che appena c'è un po'di crisi
Ma tutto tutto il sistema non funziona più
Quindi un'emergenza all'altra ma queste sono solo facce della stessa medaglia che però noi continuiamo a da diciamo ad affrontare in modo come si diceva anche prima a compartimenti stagni modo spezzettato senza garantire una un ebbe un'efficacia di intervento e dove questa vulnerabilità questi problemi diciamo stanno aumentando sempre di più
Per fare un esempio di qualche giorno fa cioè non è che stiamo Palamà proprio uno per ma anche per renderci conto di come poi vengono affrontate anche mediaticamente queste cose Borghetto Vara è andato sott'acqua un'altra volta perché anche nel due mila undici barra avevano creato problemi eccetera eccetera
Ma questo non si sapeva si sapeva benissimo quasi Basta guardarla la mappa del rischio della del della Regione Liguria e Borghetto Vara e e quella parte violazione nella zona di Massimo lei livello di rischio
Quindi diceva che cosa anzi perché questa cosa che un borghetto storico per tanti motivi ma sicuramente una cura del consumo di suolo soprattutto dall'altra parte dell'altro del Paese di fronte che diciamo si è sviluppato verso il fiume e quindi sostanzialmente concentrando poi tutto l'energia del fiume su Borghetto Vara che va regolarmente
Sott'acqua qual è la soluzione bisogna dragare il fiume bisogna scavare nei fiumi perché questa quello che ha ridetto ha ripetuto
Il governatore Toti probabilmente per per dare seguito a un sentito popolare per cui bisogna pagare i fiumi e quindi uno diceva
Che dico subito è una stupidaggine gigantesca il dragare i fiumi altra cosa un ameno intenzioni mirata son due cose completamente diverse
Perché se uno guarda questa la sua di che facciamo vedere sempre perché all'amico Pino sanzioni che andava in giro ben prima del due mila undici a dire guardate che in questi porti qui siamo sul bar alla confluenza del Magra
Vicino a compensare ma in questi posti succederà qualcosa non so quale ma succede perché perché il fiume centocinquant'anni fa aveva un una sezione di espansione di ottocentosettanta metri
Adesso più o meno di centoquaranta
E quindi non c'è spazio e dove lo trovi questo spazio scavando e quanto di scavare quante centinaia di metri negli scavare per riuscire ad quindi questo Dida sulla proprio da un una suggestione di come non si può affrontare in modo semplicistico un problema che è molto complesso e ha bisogno di una pianificazione queste anche un problema di informazione per molto facile
Trovò la soluzione allagare punto il giorno dopo è finito andrebbe occupi più quando invece dovesse avere del tempo per l'uscita spiegare e a sensibilizzare la gente che poi molto spesso come dicevo prima non ha memoria sulle cose
Questo per dire anche poi se basta spettava siccità e vedere che che che che il fuori fondo del fiume è fin troppo basso cioè i ponti molte case sono sollevati collassano perché il figlio i fiumi sono incisi quindi questa o filo conduttore destra recuperato noi invece continuiamo a intervenire su un problema molto complesso a a a a pezzi
Però i problemi sui fiumi non sono solo questi sono molto più ampie per questa nostra preoccupazione perché rispetto alla situazione che è presente in questo momento di crisi di crisi perché da un punto di vista dell'alterazione del regime idrologico con quindi con questi sbalzi micidiali la canalizzazioni fiumi dalla gestione dei corsi d'acqua che è distruttiva del destriero per la vegetazione ripariale vengono tagliati fatti tagli Rasi folli anche in questo momento stanno lavorando su alcuni fiumi
E dice l'amico Locasciulli in Abruzzo ci sono le braghe stava facendo il deb macelli sulla vento su altri fiumi
Nel nelle foci è un è veramente un disastro c'è un'interruzione la continuità ecologica lungo il fiume che non è solamente una contenuta lungo interruzione con ecologica perché si interrompe anche il flusso di sedimenti Arnon arriva sedimento
Alle alle alle spiagge le spiagge arretra il mare sale insomma il Pan ci manca e il sul ponte sventola bandiera bianca insomma e la situazione è veramente drammatica da questo punto di vista e c'è un complesso di di situazioni che sta che ci ci ci porta a pensare o a a Abba programmare pubblico avrà più sua pensa che fa un po'di anni prudente abbia avremo perso gran parte del valore e del patrimonio dei nostri ecosistemi d'acqua dolce e in particolar nostri
E queste mi frugale all'ultimo problema ma giusto che poi verrà affrontato più più più approfonditamente è presento le specie aliene
Che sono la minaccia una linea C principale più abile resta e adesso addirittura ci sono delle delle provvedimenti legislativi che favoriscono in missioni speciali
La le le le per dare alcuni dati ma insomma solamente il quarantuno per cento dei fiumi ha raggiunto il buono stato ecologico mi vuol dire che il sessanta per cento non non non ci siamo proprio rispetto agli obiettivi della direttiva quadro acque il venti per cento dei live in un disastro se c'è un'opzione entra nel merito di queste cose
Così anche la biodiversità tutte le specie gli abitati interesse comunitario legate alle acque sono il diciamo in cui lo stato di conservazione inadeguato
E così il consumo di suolo edili di acqua eccesso tutte problematiche molto complesse che continuiamo a ad affida a gestire malamente trovato qui questa cosa qui se mi consentite un termine bruttissimo l'Europa ci ha già attenzionato scusa fa schifo mi rendo conto ma abbiamo una serie di provvedimenti di procedure di un paio di che sono state avviate proprio per la mancanza la mancata applicazione di tutta una serie di direttive non entro nel merito di tutte quante ma insomma
Questo era il il segnale e poi forse ci sarà anche un intervento su questo
Del responsabile della della commissione opera di di qualità deve sposare di un collega che lavoro sul del direzione generale della qualità delle acque
In questa situazione di crisi cioè di di situazioni di vulnerabilità di criticità del territorio si stanno poco proponendo sono state portata avanti una serie di interventi che vanno esattamente nel senso contrario
Quindi questo secondo me è è è anche la la la paura preoccupazione cioè non abbiamo capito niente cioè si continua intervenire
Con per compartimenti stagni cioè c'è il dissesto certe facce panamense soggiorni con la Regione c'è la siccità facce piane invaso alcuni agricoltori eccetera
C'è qualsiasi cosa viene viene fatto questa e questo è un po'il contenuti nel piano di mitigazione del rischio idrogeologico perché sembra a me sembra quasi un piano di complicazione del rischio idrogeologico oppure vengono in promossi interventi anche qui che vanno a seguire semplicemente le il nobile pressioni che arrivano per esempio
Se sono stati rinnovati i gli incentivi alla migliore etico anche nei corsi d'acqua naturale qui bisogna dire che il ministero aveva cercarmi se l'ambiente di bloccare ma evidentemente le lobby sono più forti e questa cosa sta andando avanti tratto nel modo peggiore
Perché ci sono tutta una serie di criteri su cui bisognerebbe intervenire invece ogni regione ogni al Papa o quello che gli pare l'ultima cosa anche qui il già citato la deroga la l'immissione di specie aliene per cui potremmo rintrodurre specie aliene già che ce ne sono poche in giro
Per motivi culturali sociali economici e chi più ne ha più ne metta quindi follia pura però questo è quello che sta succedendo in questo modo momento scusatemi quindi approccio a compartimenti stagni logica di emergenziale eccetera eccetera queste cose che ho già detto però quello che bisognerebbe fare
Cioè che è funzionale tra l'altro l'emergenza dei cambiamenti climatici e quindi avviare interventi seri di adattamento ai cambiamenti climatici non riusciamo a portarlo avanti
Riteniamo che la la gente tosta presidente che debba essere avviata una diffusa rinaturazione
Sul territorio fatti quegli interventi che sono peraltro previsti per legge dal due mila e quattordici interventi integrati per la medicazione
Del rischio di miglioramento ecologico che dovrà essere fatti per il venti per cento dalle regioni abbia delle non abbiamo niente di questo noi vogliamo che queste cose qui partono mando in onda faccio un piacere
Perché è indispensabile fare questo tipo d'intervento
Interventi che vengono già fatti in gran parte dei d'Europa interventi per nelle città troverete nel nel dossier che che che avete la cartelletta o tutta una serie di di approfondimenti per il per il drenaggio urbano sostenibile
Per la riqualificazione dei fiumi che vengono anche recuperati da un punto di vista di qualità paesaggistica per rivivere questi ambienti che in molti casi vengono tagliati fuori dalla vita del del del della città o del territorio
Interventi così adesso si dice nel cervello senza luce un perché fa molto più figo ma se fa più figli avrebbe ben più comunicabili facciamo così
Di ripristino anche di quei polmoni lungo il fiume per recuperare continuità Webber curare quegli spazi dove il fiume Po
Scaricare la propria energia quando ce ne ha tanta quando condicione alluvioni
Ma sono delle spugne queste questi questi ambienti la curva perché nel momento che c'è la piena raccolgono l'acqua e palla ridanno lentamente al fiume
E quindi riducono questi sbalzi queste frequenze queste cose che abbiamo visto che qui stiamo su banche su bando su Bin subendo scusatemi nessun impappina inciampo
Cosa
Di queste cose qui in Italia qualcosina iniziale si inizia a fare ma sono tutte cose legata alla tenacia di qualcuno che sul territorio sta portando avanti quella cosa lì questo è un esempio sul Po dove del venticinque anni fa con il WWF con insieme al Comune di Suzzara avviò un progetto di ripristino ambientale adesso c'è un parco di settecento ettari
Dirli funestato contribuisse alle zone umide grazie a un'azione che potrebbe ho portato avanti con la sezione locale
Ed è forse i libri Bosco più grosso lungo lungo il Po che c'è in questo momento ed è un esempio che stanno anche seguendo un'altra un'altro esempio che che ho commesso anche perché sapevo che veniva amica gliela schivare che arrivata lì in fondo e la ringrazio
è una battaglia che trent'anni fa perdemmo come associazione ambientalista perché la sul sangue il sacro venne brutalmente canalizzato c'era quella foto che abbiamo utilizzato centinaia di volte
Per per far vedere come era sopra il naturale e come era stata fatta questa Corte autostrada in una zona dove non serviva a niente dice il fiume esonda non succede niente Giovinco incolti non era niente fu fatto quest'intervento trent'anni fa dopo fu riproposto questo intervento per fortuna in quel caso il sindaco del comune riscontro né Ileana
Chiamare pretendere sperperi riguardi azione cullarsi riuscire a la riuscita a riconvertire questo progetto in un progetto forza innovativa il primo in Italia per rimuovere il diciamo le le le strutture obsolete e inutili che non sono state fatte
Però chiaramente non possiamo aspettare con il sindaco sia un esperto di riqualificazione ambientale dobbiamo è una spinta più forte per questo ci chiediamo al ministero Ambiente
Le le autorità di bacino alle regioni di muoversi di fare in modo che questi siano degli esempi da diffondere un po'dovunque sul territorio perché è di questo che abbiamo bisogno per allattamento demenziali l'ultima slide le slide e mi scuso se già sondato un po'fuori tema e quindi fuori tempo
Il fatto che dobbiamo assolutamente applicare le direttive direttive comunitarie per cui abbiamo tutta una serie di di di di insomma siamo un po'indietro che sono acque alluvioni e abitata e poi vogliamo anche ricordare e chiedere un impegno al ministero dall'ambiente che entro perché entro fine marzo dove andrà il prossimo anno finisce e il PD per il monitoraggio della direttiva quadro acque perché si impegna a fare in modo che la direttiva non venga cambiata perché c'è il rischio che il dalle pressioni che ci sono queste che attiva venga governo soprattutto nei primi tempi quindi se si posticipa ulteriormente i tempi il raggiungimento del buono stato di corpi idrici
è un disastro e vanificato talmente questa questa nostra azione quindi io ringrazio
Passiamo la parola al l'altro relatore grazie
Allora adesso Francesco Puma che è un amico già segretario dell'Autorità di bacino del del del Po e
Quindi lascio la parola e vediamo se riesco a
è questa qui
Grazie
Allora parlare del governo delle acque in Italia poi
Un argomento
Ovviamente che difficile affrontare in così breve tempo
In realtà si parla della politica delle acque in Italia che è una politica complessa in un paese e tutti noi sappiamo che complesse complesso dal punto di vista fisico
Per esempio c'è una forte differenziazione fra nord nel Centro Sud
Per quanto riguarda la disponibilità idrica al Nord c'è una grande disponibilità d'acqua gli bene o male c'è un grande bacino più una serie di corsi d'acqua tra i quali comunque lati Gecchele
Il secondo fiume d'Italia il centro
Centro-sud dove i bacini sono più piccoli il la disponibilità il minore dei regimi sono torrentizio
Per parlare della politica delle acque in Italia bisogna far riferimento agli ultimi trent'anni improprie quest'anno due mila
Diciannove cioè il
Sui trent'anni dell'introduzione del modello di gestione integrata dei vaccini nel territorio nel nostro Paese questa introduzione
Sostanzialmente si fondava su
Alcuni elementi di tipo di nuovi principi anche se
La gestione integrata poi si nasconde all'interno di un corpo normativo un po'confuso ponendo complesso de in un articolo che dice a un certo punto che il autori le autorità di bacino denuncia scrive i bacini comune ecosistema unitarie quest'quando uno ha messo in testa nel primo articolo ma deve essere cercato l'altro elemento e il piano come coordinamento
Degli usi cioè un termine che è stato usato dalla professoressa Ison board di il fiume burocratico cioè il film è fatto da una sovrapposizione di norme settoriali
E che viene sostituito dalla gestione integrata e le autorità di bacino come soggetto di cooperazione fra Stato regioni quindi abbiamo questi elementi di riferimento devo dire che la il modello della gestione integrata è stato introdotto prima livello
Di discussione tecnico scientifica negli nella fine degli anni settanta e poi si è incominciato a consegnarne nel novanta tutto sommato l'Italia è stato tra i primi Paesi a introdurre il questo questo modello che chiaramente collegato al principio della sostenibilità ambientale economica
Sociale
Il
La nel cioè il nell'ottantanove la legge sostanzialmente individua al bacino idrografico come elemento fisico di riferimento individuava visto la differenziazione avete letto agli hanno tre tipi di bacini bacini nazionali interregionale regionali per i nazionali la legge istituiva le autorità di bacino
Nazionali con il compito di predisporre il Piano di bacino
Il passaggio non è stato facile dal modello precedente probabilmente non è ancora del tutto no avvenuto intanto perché comunque sono problemi tecnici complessi non esisteva un modello di piano di bacino tant'è che il pianeta si Lupoi
Come no piano unitario non è mai stato realizzato un quadro giuridico
Disperso costituite dalla sovrapposizione di centinaia di norme
Non raccordate tra di loro alcune molto importanti testi unici come quello sulle opere idrauliche e sulla gestione
Del delle acque fine produzione energia elettrica sulle bonifiche altre invece norme tampone parziale che ma mano che Simpson presentati problemi proponeva un delle soluzioni senza una raccordo una situazione come quella di oggi ma di di emergenza permanente e continua la legge il primo testo di legge conseguente alle alluvioni del mille novecentosessantasei
Firenze
E Venezia dopodiché ci son voluti
Vent'anni per arrivare a un testo condiviso nel frattempo la l'assetto istituzionale italiana cambiato a partire nel settantadue e poi nel settantasette no le regioni hanno preso hanno preso piede un numero di soggetti attuatori elevatissimo è anche un numero molto elevato di soggetti invece che subivano le prescrizioni
Comunque la l'attività delle autorità di bacino in questi trent'anni e quando dico autorità di bacino non intendo ovviamente le segreterie tecniche ma il soggetto istituzionale
Chiaramente supportato dalle segreterie dalle segreterie tecniche
Così grosso modo riconducibile a tre momenti il primo
La prima fase di organizzazione sviluppo e sviluppo dei piani per l'assetto idrogeologico ricordiamo le alluvioni no del Piemonte
Novantaquattro Lupoi Sarno poi operato poi di nuovo l'alluvione
Del la piena grande piena del poi di nuovo alluvioni in Piemonte che sono stati il vero motore che hanno creato le condizioni perché i piani potessero essere portati a termine se voi andate mettete in fila le carte
Li adozione poi di approvazione di strumenti in mezzo tra l'adozione l'approvazione c'è sempre un evento alluvionale per esempio per il pari del bacino del Po le ventole rionale scattate nel due mila che chiaramente ha spinto
Di le regioni che
Si opponevano sostanzialmente all'adozione
Del del piano comunque a portarlo in approvazione
Un periodo che va dal due mila due al due mila otto dovesse
Sconfitto era regionalizzazione o distrettualizzazione la regionalizzazione era già cominciata con centocinquantadue novantanove del novantanove
L'idea era di andare avanti in quella strada
è una visione manichea non è c'è da lavorare Pertusio una cosa chiara che c'è da lavorare per tutto il sistema
Perché veramente i problemi sono rilevanti quindi il discorso non è conflitto no tra il piano regionale nel Piano di bacino ma creare degli strumenti no tra di loro collegati che arrivino realmente a una a incideranno per l'attività il
La fase attuale che incomincia nel due mila diciannove dove di fatto la decisione è stata presa no dall'Europa nel momento in cui è stato detto che se non si fosse presunto stato predisposto uno sforzo temperati al direttiva due mila sessanta non ci sarebbe stata l'erogazione delle risorse dei fondi strutturali e delle risorse europea stranamente dal marzo del due mila nove al dicembre due mila nove sono stati predisposti i piani e gestione dei distretti
Rivelando poi nella sostanza un fatto anche positivo che le le almeno per quanto ma penso per tutto il territorio italiano poi nel contesto del bacino del Po forse anche di più che comunque le strutture tecniche c'erano avevano i dati erano le conoscenze quindi sottrasse sono state in grado di predisporre questo piano
Allora quali sono stati i limiti della centottantatré troppa fiducia sulle opere sostanzialmente questo una questione non è solo italiana è una questione che si pone a livello globale no di fronte all'emergenza come queste mi son trovato purtroppo diverse volte
A giorni il giorno dopo due giorni dopo tre giorni dopo la stima dopo l'evento alluvionale ad ascoltare i gli alluvionati
Chiaramente la risposta facciamo quell'opera che qualcuno aveva pensato per esempio sul Baganza la Cassazione no bella nel Baganza questo chiaramente o
Quello che dice il presidente Totti no
Togliamo la diaria dei Sioux no perché questo viene visto come un segnale
Positivi in realtà è un segno di debolezza no perché quando uno dice facciamo una cassa d'espansione
Ho a fronte di un'emergenza idrica facciamo una diga sta dicendo io adesso in questo momento non faccio niente
No però vi vi assicuro che fra quindici vent'anni perché questo il tempo per realizzare un'opera la risposta ci no
Ci sarà comunque dal punto di vista del della accettazione nuovo della della della risposta è questo
Come si dice in inglese fitta molto bene c'è un problema lo risolvo con un'opera anche se ottantotto e sulle opere poi trasferiscono
Il problema più a valle oppure lo trasferiscono amplificando non nel tempo
è non poca ma nessuna fiducia sulle strategie fondate sulla sulla prevenzione
Il rischio a tre componenti la pericolosità l'esposizione la vulnerabilità
Ci concentriamo sulla pericolosità pensiamo di essere in grado di controllare quei corsi d'acqua che vediamo scorrere nel non nelle strade ma anche la ricerca si concentra
Sulla pericolosità modelli tra aulici modelli ideologici no che cercano di restituire un corso d'acqua in modo che poi si possono lavorare mentre non facciamo niente sul versante della l'occhio della esposizione
Diminuendo l'esposizione così come non lavoriamo sulla vulnerabilità
Questo siccome se esaminiamo la crescita del rischio
Idraulico geologico la crescita per la gran parte legata a fattori di esposizione
E a fattori di vulnerabilità di fatto incidiamo sulla parte minima forse sulla parte minima del rischio questo è un elemento molto importante da considerando il cui nel momento in cui si fissano
Le strategia se non incominciamo a operare
Sull'esposizione soprattutto sulla vulnerabilità non riusciremo a ridurre le condizioni di rischio ma neanche a limitarne perché
Oggi si parla di consumo di suolo no l'indicatore sono i campi da calcio mi sembra tutti campi da calcio che oggi ieri l'altro diversi stati fatti cadono Soirée a rischio idraulico accertate
Pianificate quindi evidentemente c'è proprio un desiderio di autodistruzione no nel momento in cui si procede in questo senso gli altri aspetti sono The letti la manutenzione la manutenzione importante perché porta con sé la necessità di avere sostanzialmente un presidio territoriale un consulente controllo territoriale divenendo la politica europea delle acque la conoscete tutti è legato a due direttive da due direttiva due mila sessanta ed è stata recepita dal nove nel due mila sei operativa solo nel due mila nove che ha un un obiettivo ambizioso che quell'ardimento lo Stato di buone ecologico
Il passaggio dalla situazione precedente
A questa sta attuale è stato lungo ha richiesto PT dieci anni anche questo non è concluso s'è dovuto passare dal trentanove quarantuno distretti perché il numero
Non è chiaro
Trentanove quarantuno autorità di bacino agli attuali distretti una pianificazione che voleva pianificar tutto il mondo ondeggiano pianificazione strategica una programmazione che era virtuale straccia le grandi lenti che poi non venivano no mai realizzati a una programmazione reale che deve essere attuata vedremo poi comunque è stato un monitoraggio di efficienza ma anche di efficacia
Strutture tecniche
Interdisciplinari
Al posto del governo di bacino una Covenant distretto cosa non facile è una politica di prevenzione ordinaria lo lo Stato buono stato ecologico sostanzialmente l'obiettivo molto alto
Non so
Non facile da raggiungere si raggiunge attraverso una serie di misure
Lo strumento principale il piano di gestione con l'insieme delle misure per le gestioni la gestione rischi d'alluvione sostanzialmente impiantazione delle alluvioni e più o meno ricalca la struttura del piano di gestione delle acque
Vediamo
Questo a che punto siamo
Come ho detto
è stato un passaggio da un contesto dove non si riuscirà mai a fare il punto su quanto realizzato ma anche semplicemente me l'esigenza non dico l'efficacia un contesto dove invece questo del controllo
Un punto importante della della costruzione siamo nel secondo aggiornamento del piano di gestione
E questi sono i risultati a livello italiano nelle due con la i dati sono precisate dal dal l'agenzia europea per l'ambiente
E questo la prima colonna sostanzialmente i risultati del primo ciclo secondo quelli del secondo ciclo non è variato molto se non il fatto che è aumentata la conoscenza perché se guardate il lo sconosciuto sotto il sito
Per il cinquantacinque cinquantun per cento dei corpi idrici non si sapeva quale fosse lo stato il passato al quindici virgola otto questo però vuol dire che forse l'obiettivo del non deterioramento l'abbiamo raggiunto nel bacino del Po questi dati sono più o meno il cinquanta per cento dei corpi idrici in condizione di stato di buona ma non se andiamo a esaminare il è possibile ci son delle tabelle no dove possibile incrociare i dati andiamo a vedere tutti i corpi idrici che rientrano nelle ultime tre tra tre classi e che non sono state che sono rimasti invariati sostanzialmente le tra il primo il secondo ciclo scopriamo che il sessantaquattro per cento di questi corpi idrici
è interessato da un fatto di stress che quello legato a cambiamenti morfologici questa è un'indicazione che ci dice cosa si deve fare da un lato lavorare comunque sulle pressioni perché come si vedeva prima in fondo non abbiamo ancora rispettato la direttiva quadro su collettamento e sulla sulla depurazione e anche quella sul tratto sul la gestione del resto lui no
Agricole quella non è detto che Totti aveva raggiunto i punti di tassi di chi diciamo i punti buoni previste dalla normativa e bisogna intervenire con misure di restauro ecologico solo così è possibile sperare di raggiungere gli obiettivi del buono stato ecologico quindi bisogna sostanzialmente lavorare su quello per quanto riguarda il piano gestione dell'alluvione anche qui c'è stato
Il primo Citrus concluso con i piani adesso in corso secondo c'è stato un verifica da parte dell'acconto dei colori della corte dei conti europea
Che costituita non solo da giuristi ma anche da tecnici e quindi entrano nel merito delle questioni
Riportano questi elementi che io
Porto alla vostra attenzione
Dice pochi piani si focalizzano sulle infrastrutture verdi e vi sono ostacoli alla realizzazione questo una
A livello europeo
Tra i piani considerati ci sono anche i piani alcuni piani di Mila e di bacini italiani
Vi è una carenza di conoscenza sull'impatto dei cambiamenti climatici non nei piani non c'erano gli elementi non ce n'è cenare cessare per capire la il incidenza vera
Plausibile dei cambiamenti climatici l'innalzamento del livello del mare non nel prezzo pienamente in considerazione quando uno legge il giornale su questi temi si spaventa
Esistono tenendo conto dello sviluppo della penisola italiana rispetto all'uomo ai ma ai mari esistono alcune norme sull'utilizzo sulla pianificazione del territorio volte a mitigare il rischio dello dello biondo ma gli stati membri devono agire in modo più incisivo disposte faccio prima
Se non si comincia a lavorare sull'aspetto della vulnerabilità e dell'esposizione avremo solo un continuo susseguirsi di Avvento allenarli
Di aggravamento è la corte dei conti ci dice anche cosa fare con una serie di raccomandazioni dalle quali ho tratto queste qua tanto che nel fare gli interventi si rispetta la direttiva quadro
Che sostanzialmente il momento in cui si prevedono delle infrastrutture grigio si prenda seriamente
In esame la possibilità di sostituirlo di integrarle con misure verdi
è esso poiché rivalutando allineamento dei piani di gestione con le norme di pianificazione dell'utilizzo del territorio quindi quello che c'è da fare
Lo sappiamo allora grazie
Al
Grazia a Francesco a Francesco Puma anche perché aria evidenziato la complessità di un problema e della gestione del territorio del Dell'Acqua centrato vedere un pochino come come quali sono gli ostacoli è stata anche un'evoluzione che insomma non non è stata probabilmente ancora
Diciamo assorbita integrata e quindi
Questo ci ci pone
A diciamo di fronte anche a ulteriori interventi e evidenzia come quelle risposte molto spesso semplicistiche mediale che vengono date sono assolutamente inadeguate quindi come diceva lui
Sono anche denotano anche insicurezza frammenti incapacità di affrontare poi questi problemi
Il problema è che poi siamo in questa situazione qui cioè dopo abbiamo due settimane di piogge e di allagamenti da dappertutto in situazioni non decisamente legate ai fiumi pensiamo a Matera condensiamo Venezia pensiamo a tutto insomma sta succedendo un po'dovunque
Però c'è un problema di affrontare in modo adeguate compenso questo problema uno degli autori anche del del dossier che avete trovato in Katrina è Bernardino romano dell'Università dell'Aquila che da anni lavora e collabora col WWF soprattutto sul sulla questa ricadrebbe di consumi di suolo del consumo di suolo che è uno dei problemi principali perché il consumo di suolo soprattutto legate ai fiumi toglie Telespazio i fiumi e questo è un po'lavora quindi lascio la parola a Bernardino romano che tour qui quindici minuti più o meno
A tre minuti ti faccio dei gestacci va bene grazie
Si sente sì buongiorno a tutti grazie ad Andrea di Jader gestito in maniera posso testimoniare anche molto faticosa questo rapporto non non è stato facile arriva alla fine
Sull'argomento del consumo di suolo credo che con molti anche dei presenti abbiamo avuto diverse occasioni confrontarci la mia unità di ricerca dell'Università dell'Aquila ormai son quasi quindici anni lavora sull'argomento peraltro con lo stretto patrocinio o del WWF siamo oramai credo forma quarantina di di lavori scientifici
Pubblicati che peraltro proprio grazie all'UE furono spesso rimbalzati anche nella sul sulla stampa nazionale e quindi nella diffusione collettiva
Il fenomeno Ramaj dopo molti anni ha finalmente finalmente riuscito a mostrare mostrarsi per quello che c'è una seria patologia che interviene su uno spettro estendiamo estremamente ampio delle delle attività umane anche delle problematiche che che affliggono
Il territorio e le società ma su questo ora non rientriamo perché si allungherebbe troppo il ragionamento soffermiamoci invece sull'argomento specifico
Della della giornata odierna
Una cosa che che possiamo sicuramente dire che all'insediamento italiano piace il rischio fare insediamento in Italia è un'attività estrema
Il rischio attrae molto
Il rischio di tutti i tipi
Ora qui io ho messo una brevissima panoramica
Quella che vedete tratta da da avete anche riferimenti in basso di pubblicazione dove sono state collocare queste tabelle sono un un gruppo cospicuo di fiumi italiani e potete vedere sull'ultima colonna dove c'è la Elaje et che nella fascia dei centocinquanta metri quindi in strettissima adiacenza collaudo
Le percentuali di aumento in cinquant'anni dell'urbanizzazione sono so visti diciamo sempre significative ma con delle punte anche importanti del venticinque per cento ventitré per cento
Ovviamente è molto variabile anche dalla collocazione geografica del fiume dalle condizioni generale produttive
Del territorio
Che li circonda ma come dicevo il rischio piace all'insediamento in tutte le sue declinazioni perché questa per esempio riguardo l'Abruzzo
Sempre per un attimo attenendoci ancora la pericolosità idraulica si può notare sulla colonna in alto come il tasso di variazione in cinquant'anni dell'urbanizzato è quasi tanto più alto quanto più alto è il rischio spesso ma perché evidentemente ciò che comanda prevalentemente la morfologia cioè la pianura che ormai da molti decenni è l'elemento più attrattivo di ogni altro per l'espansione insediativa per ovvie ragioni ricordo che in Italia il novanta per cento dei suoi trasformati
Quindi niente interni di urbanizzazione e agricolo e pertanto ricadente in gran parte in pianura anche se iniziamo ormai già da tempo adesso c'è importanti segnali anche sulle colline perché man mano che la pianura si va esaurendo sì sì sì attenzione allo altre morfologia però vedete anche la la pericolosità da frana non è male fino al trecento per cento duecentoquarantaquattro per cento duecento per cento in cinquant'anni quindi anche la frana
Le anche la la la la pericolosità da dissesto se la batte bene per non parlare dei terremoti anche qui vediamo questo riguarda tutta l'Italia che più le accelerazioni Nomentano nella colonna dell'estrema sinistra
E più aumenta anno quasi percentualmente o almeno sono sostanzialmente confrontabili con quelle della fascia intermedia le percentuali di variazione dell'anzi dall'urbanizzazione quindi in cinquant'anni l'insediamento italiano è stato pressoché totalmente indifferente a rischio idraulico rischio dissesto a rischio sismico direi anche ad altri rischi
Di ogni tipo ma Francesco Puma prima ci ha rappresentato una una una storia dei di anche dei dubbi di questo fenomeno che tutto sommato mi sembra abbastanza chiara rispetto rispetto alle motivazioni
Ora
Come diceva anche prima lo ringrazio per avermi un po'facilitato il compito affrontare questo argomento richiede in questo Paese una profonda riforma della normativa sulla pianificazione perché in sostanza è molto facile dire che la pianificazione deve occuparsi di ciò in modo incisivo il problema vero è che la pianificazione attualmente gli strumenti per farlo non ce li ha
Non ce li ha culturalmente l'efficienza del territorio hanno detto in più casi come si fa ma la prassi non riesce a recepire anche a causa della mancanza di normative ben fatte questo tipo di di di di di argomenti e di problemi
Ricordo a chi non lo sapesse ma credo che tra i presenti in sala veramente saranno in pochissimi che l'ultima legge urbanistica nazionale cadde quarantadue
Mille novecentoquarantadue dopo
Non ce n'è mai più stata un'altra ci sono stati tentativi ma mai più un'altra normativa però hanno chiaramente provveduto le regioni anche abbondantemente anche fino a tempi molto recenti ma le Regioni son venti
Parlavo venti linguaggi parzialmente diversi a parte il fare copia incolla degli articolati su alcune questioni
Ma soprattutto ciò che è difficile governare e l'attività nei dialetti espressivi in pianificazione di quasi otto mila comuni
In mancanza di strumenti di tipo strategico che l'Italia non ha praticamente mai avuto e quei pochi che aveva si sono andati indebolendo nel tempo fino ad arrivare all'azzeramento
Attuale quindi questa è una cosa estremamente difficile si può facilmente dimostrare in questo diagramma che vedete qui che riguarda la Lombardia vengono riportati i due dati
Che attengono la variazione dell'urbanizzazione prevista nei piani regolatori tutta la regione
Ed è quella in grigio ordinati in ragione crescente presi dal mosaico della strumentazione urbanistica comunale regionale mentre invece il nero indica sugli stessi comuni la variazione di popolazione è quell'invito a concentrare la vostra attenzione sul fatto che non c'è un uno sforamento negativo del grigio diciamo sulla sul segnasse negativo delle ordinate il grigio è tutto sul positivo
Indipendentemente da come era la popolazione anzi anzi la cosa più interessante di tutte è che nella parte finale del diagramma si accentua la diminuzione di popolazione ma si accentua pure
La crescita dell'urbanizzazione perché questo viene indire notificato
Come dire come un approccio ottimistico speranzoso le per cui è una è una forte una forma di contro l'assegnazione delle amministrazioni che non può essere ostacolato in alcun modo da alcun tipo di ragionevolezza
Qui scusatemi l'errore perché c'è scritto Piemonte realtà sempre Lombardia un mio errore della della slide
C'è una simulazione sempre sulla parte colorata della quantità di popolazione che se dovesse seguire le prospettive ottimistiche dei piani
La Lombardia dovrebbe ritrovarsi nell'arco temporale di azione l'orizzonte meglio di un piano e dieci quindici vent'anni beh quindi la la Lombardia dovrebbe diventare dovrebbe avere una popolazione del venticinque trenta per cento superiore a quella odierna se i piani avessero ragione da questo punto di vista e ciò è vero anche per alcune regioni più piccole tutto sommato anche più controllabili perché questa è l'Umbria
E sul numero della stessa cosa il nero indica la variazione di popolazione dei comuni
Il tasso e invece la parte colorata dice quanto questi Comuni dovrebbero aumentare di popolazione
E in proporzione con ciò che i piani prevedono come aree Span assire per la residenza per la produzione e quant'altro ovviamente che con seguendo un algoritmo che tiene conto dell'organizzazione pro capite
Quindi dal dell'Umbria con la visione dei piani regolatori dagli abitanti attuali dovrebbe praticamente portarle a due volte e mezzo quelli che ha
Sarebbe interessante avere questo dato tutta Italia
Secondo me anche agghiacciante purtroppo non ce lo possiamo vedere in quanto la mossa di cattura degli strumenti urbanistici italiani che è l'unica fonte dalla quale l'informazione può essere prelevata riguardano solamente pochissime ragioni in quanto non è uno strumento normato in qualche modo quindi
Non è disponibile
Qui mi rifaccio in chiusura e quindi a al che cosa bisognerebbe fare abbiam già detto che le amministrazioni comunali la cultura urbanistica corrente non parlo sono solo di quella tecnica in particolare quella politica gestionale amministrativa
è del tutto di Sastre azzarda
è è evidente che in moltissimi casi la delocalizzazione che diceva poco fa Francesco Puma è l'unica soluzione non non ce ne possono essere delle altre perché a fronte di certi rischi che peraltro vanno intensificando sino al tempo
Non non ci sono altri tante altre possibilità praticabili ma la delocalizzazione non è una categoria che fa parte della come dire della della tavola sinottica della pianificazione urbanistica italiana
Già da poco tempo si è riusciti a fare accettare la perequazione fondiaria che però serve ad altro la perequazione serve a cercare di ammorbidire alcuni conflitti economici del piano introduce se anche riuscire in qualche caso di sì sì ho finito in qualche caso di Di Maggio sensibilità da parte dei Comuni a utilizzare questa perequazione fondiaria per cercare di aggregare l'insediamento evitare la dispersione
E quindi ridurre un po'il consumo di suolo ma siamo ancora ben lontani dal poter spostare fisicamente parti costruite da un'altra parte
Quindi
Questo schema questo esercizio che abbiam pubblicato sul rapporto che stiamo presentando quest'oggi
E appunto tale nonché sia impraticabile impossibile da realizzare soprattutto le tecnologie che oggi abbiamo a disposizione sono del tutto in grado di poter fare in modo che essi possano applicare delle forme di bilancio qui ce ne sono due quella in alto utilizzando sempre le stesse aree quindi impedendo la trasformazione di altre e giocando per le esigenze attuali e future del comune su quello che è già stato
O in qualche modo trasformato difficile ma possibile nell'altro caso si tratta invece di una cosa un po'più sofisticata mettere in gioco al creare scaricarne alcune quindi e è un'operazione che metodologicamente conservano una una invarianza di bilancio
Però ecco
Vorrei ancora ricordare che le amministrazioni queste cose non le sanno fare
Mancano le risorse tecniche Manconi risorse umane ancora non sono stati formati nemmeno i tecnici i tecnici che potrebbero lavorare all'interno delle amministrazioni stesse e consentirgli di mettere in campo un ufficio a questo dedicato operazioni di monitoraggio di gestione e di controllo di regia
E il attraverso delle consolle però per le quali ripeto la tecnologia a disposizione
Direi che c'è già tutta si tratta solo di dare più importanza quello che dicevo prima se la strategia delle modificazioni territoriali ai vari livelli
Ringrazio
Ringrazio ancora Bernardino Romano Messa Dell'Anna con cui lavoriamo da parecchio e anche per il contributo a rivedere insieme tutto il il dossier che avete in cartellina
Anche qui vedete stiamo approntando sull'alcuni degli aspetti un po'come suggestioni soprattutto per la tavola rotonda per cercare di capire
Come andare avanti ma ci rendiamo conto della complessità delle difficoltà soprattutto del gap culturale e tecnico che Previti Titti sui vari aspetti abbiamo che sicuramente in qualche modo dobbiamo affrontare per poter poi arrivare a quelle soluzioni che in questo metà che difficile
Presentare perché Marco Di capiscono di soste parla molto molti casi è proprio difficile farsi capire però questo ci dà l'idea del della sfida che abbiamo davanti chiamo netto del tempo il professor Massimo Lorenzoni
Dello resa libri di Perugia con cui abbiamo anche con della soluzione Ayad inviti oggi italiani esercenti che oggi le anche con il quale abbiamo collaborato anche quest'anno sullo per l'iniziativa protetto quotano in a tutela della direttiva quadro acque per affrontare un altro problema che un altro aspetto che molto critico che ovviamente come WWF CGCE
Ci sta molto a cuore che la biodiversità la perdita di biodiversità nelle acque dolci ovviamente il riferimento in particolare in questo caso è sui pesci che sono comunque un riferimento anche per la direttiva quadro come componente di riferimento eccetera
Ma per capire anche in questo su questo aspetto che poi indicatore per tutto quello che stiamo dicendo
Il trend della del diciamo la criticità fortissima che c'è su questo su questo tema perché noi stiamo perdendo biodiversità affronta a con grazie al massimo ti lascio la parola grazie grazie Andrea grazie
Al WWF agli organizzatori mi dato l'opportunità di parlare di questi temi che sicuramente mi stanno molto a cuore io parlo anche come presidente dell'AIAD che è una piccola Società scientifica che riunisce tutti gli geologi che operano in acqua dolce
Diciamo che
Chiaramente tutti i problemi che sono stati già di cui si è già parlato chiaramente poi si vanno a scaricare su quelle che sono le comunità che compongono i nostri fiumi con tutte le conseguenze negative che chiaramente ciò comporta
Ma come dire questo è un fatto ancor più grave considerando che appunto noi abbiamo una grande responsabilità da questo punto di vista perché le acque interne in generale sono un grande serbatoio di di biodiversità pur essendo una componente fondamentalmente il mio minoritaria rispetto a tutta la superficie da terra meno dell'un per cento racchiudono circa il trentacinque per cento dei delle specie note di di vertebrati quindi come dire una veramente un grandissimo serbatoio di biodiversità e l'Italia da questo punto di vista nel panorama europeo
è addirittura una delle regioni se non la Regione che ha le il maggior numero di specie endemiche quindi esclusive
Del nostro territorio vedete nel grafico nel nell'istogramma difatti abbiamo il maggior numero di specie ittiche
E anche una grande quota di queste endemica quindi esclusiva soltanto delle
Nostre
Regioni tutte le penisole mediterranee sono molto ricche da da questo punto di vista ma l'Italia in modo particolare
Il motivo di questo e deriva da una delle caratteristiche delle acque interne il fatto che da un punto di vista ecologico gli ambienti d'acqua dolce sono delle isole ecologiche
Così come le isole geografiche vere e proprie
Quindi sono ambienti isolanti
All'esterno un fiume per gli organismi acquatici strettamente duca qui Coli
Un'isola perché generalmente chiaramente il territorio circostante non è colonizzato Billé e perché anche il mare è una barriera per la maggior parte degli organismi d'acqua dolce
Soltanto pochi organismi sono in grado di passare dall'acqua dolce all'acqua marina e quindi generalmente non si può usare il mare per la dispersione
Gli organismi d'acqua dolce generalmente sono confinati all'interno del bacino in cui vivono e generalmente gli ampliamenti via Reale avvengono con processi molto lunghi che sono legati all'evoluzione geomorfologia diversi bacini quindi chiaramente
Su scale temporali molto ma molto ampie l'Italia poiché
A maggior ragione isolata perché è una penisola e le Alpi costituiscono la barriera invalicabile per la maggior parte a degli organismi
Acquatici quindi come tutte le isole
Questo promuove la ricchezza di specie la biodiversità ma rappresenta anche un elemento di fragilità
Per questi ambienti non è un caso che
Ancora una volta vedete che le venissero le mediterranee ma in particolare l'Italia
è una delle aree a maggior rischio di perdita di biodiversità acquatica
E vedete che i tassi di estinzione degli organismi acquatici in particolare i pesci già attuali
Ma soprattutto anche futuri pesci gamberi lo stage e quindi è un film di sono parte estremamente elevati molto preoccupanti è addirittura molto più elevati rispetto a quelli gli organismi terrestri
L'abbiamo degli strumenti anche per capire appunto il livello di conservazione
Delle nostre specie vedete che
Sì spetta appunto alla liste rosse della Unione Internazionale per la conservazione della natura
I pesci sono fra tutti i vertebrati il gruppo insieme agli anfibi che rappresenta la maggior quota di specie nelle categorie di rischio più elevate
Addirittura la maggior quota di di specie già estinte
Male tre categorie di rischio più elevate
Assommano a oltre la metà delle specie ittiche presenti in Italia il trentasei per cento per quanto riguarda gli anfibi ben undici scusate ben undici specie e italiane di pesci sono a rischio critico di estinzione quindi molto prossime alla possibilità che possono estinguersi in un futuro
Molto prossime vi dicevo due realtà sono già estinte
Anche rispetta i risultati del monitoraggio fatti ai sensi della Direttiva Habitat vedete che la situazione non si discosta molto anche qui oltre il cinquanta per cento in molti casi per le tre Regioni bio geografiche di specie sono in uno stato di conservazione cattivo
Ricordo che uno degli scopi della direttiva Habitat appunto è quello di garantire alle specie in direttiva e per questo appunto la Rete Natura due mila è stata istituita uno stato di conservazione almeno favorevole ma siamo lontanissimi dalla per aver raggiunto questo obiettivo almeno per quanto riguarda i pesci i motivi sono stati in gran parte già detti sicuramente le modifiche degli habitat sono il primo dei fattori di impatto canalizzazioni cementificazioni
Tutte le cose che abbiamo già detto e tutto ciò chiaramente
Si ripercuote in una riduzione degli habitat disposizione una difficoltà quindi una maggior probabilità di riduzione della densità delle popolazioni degli organismi acquatici forse finora si è parlato poco di un altro invece dei problemi
Più importanti che affliggono le comunità acquatiche che la riduzione della portata sappiamo che con i cambiamenti climatici andremo verso una aumento dei fa
Eventi estremi è chiaro che per gli organismi acquatici per i pesci gli eventi estremi in minimo
Cioè le le magre pronunciate le siccità sono molto più pericolosi che non gli eventi di di piena che pure invece chiaramente per l'uomo probabilmente rappresentano le situazioni più drammatiche vede diventa anche il poi difficile classificare i vari
Fattori di impatto perché ad esempio la riduzione delle portate va ad intersecarsi contanti Processi meno acqua meno di dizione in cui aumenta l'inquinamento meno acqua significa anche maggior possibilità che l'acqua si scaldi se si scalda c'è meno ossigeno se c'è meno ossigeno diventa ancora più sensibili all'inquinamento e chiaramente meno acqua e anche ancora una volta meno
Abitata a disposizione per gli organismi acquatici
Meno acqua
Beh come dire no e qui avremo anche qui lo strumento per rispondere alle criticità che derivano da un eccesso di prelievo idrico ma purtroppo la all'applicazione del deflusso minimo in Italia mi sembra ancora molto lacunosa da parecchi punti di vista
In parte una riduzione d'acqua diventa anche un ostacolo agli spostamenti delle della fauna acquatica e da questo punto di vista chiaramente
Ancora più pericolosi sono gli effetti degli ostacoli fisici veri e propri di che sbarramenti briglie
E rappresentano in tutte le situazioni anche per gli ecosistemi terrestri
Un rischio per la biodiversità perché ostacolare la dispersione significa frammentare le popolazioni quindi ridurne l'abbondanza e quindi esporle a maggiori rischi di di estinzione lo sapete che la persistenza
Delle metà popolazioni deriva non solo dei taxi diciamo demografici natalità e mortalità ma anche dal livello di creazione in un mosaico di habitat di nuove chiazze quindi la il tasso di colonizzazione
E chiaramente il che deve bilanciare in qualche modo il tasso di estinzione di Danny locali tutto ciò che va a svantaggio della velocità di colonizzazione e riduce
La persistente dice aumenta invece al contrario la probabilità di estinzione chiaramente riduce le probabilità di persistenza delle popolazioni
Per questo vi diciamo vale in generale tanto più negli ambienti fluviali che sono sistemi lineari quindi come dire dove i processi di colonizzazione posso avviene soltanto in una direzione
Per di più dove c'è una corrente che imprime un verso privilegiato è molto più facile andare verso valle che non risalire a monte ma diventa anche molto facile impedire questi spostamenti nel senso che bassa anche un ostacolo di pochi metri di larghezza e è poco alto per come dire impedire la risalita completa di molti organismi acquatici e le conseguenze chiaramente poi si vedono non è a caso che noi abbiamo già perso gran parte dei grandi migratori specie di Adro me che popolavano i nostri fiumi
Scusate
Due specie sono già estinte sono appunto
Due grandi storioni che popolavano i nostri corsi d'acqua quindi alle incatenate trema realtà cinque altri anatomiche sono ormai a rischio di estinzione
Se ne conoscono soltanto ormai un numero limitatissimo di popolazioni in particolare ad esempio per le lamprede another romene soltanto una popolazione sul sul barra e sul Magra pro uno degli esempi di
Aree particolarmente poi sensibili alla alle esondazione
Realtà chiaramente non solo questi grandi migratori anatomiche passano appunto dalla dal mare all'acqua dolce
Sono a forte rischio di estinzione gli ostacoli impattando anche popolazioni che vivono sempre all'interno dei fiumi perché comunque tantissime specie compiono migrazioni all'interno del dei sistemi fluviali questo perché chiaramente devono compensare il fatto che la corrente comunque trascina un certo numero di individui verso valle e generalmente tutti gli organismi acquatici
Compensano questa deriva verso valle
Avendo specializzato uno o più fasi del proprio ciclo biologico dirvi colonizzazione verso monte molto spesso associata alla alla riproduzione quindi compiendo delle proprie vere e proprie
Migrazioni che vengono definite migrazioni
Potrà motorhome
Alcuni insetti va be'per vedere per molti organismi poiché non necessariamente sono obbligati
Nell'atto così come molti insetti acquatici e la fase adulta aerea che si sposta verso monte per la deposizione delle uova ma chiaramente anche in questo caso una
Un ostacolo impedisce il raggiungimento delle aree di frega è anche con queste specie voglio dire anche se non in modo così eclatante così come come quelle che abbiamo visto prima salmoni lamprede a degli affetti subisce degli affetti ignoti da parte della presenza degli ostacoli ma in realtà subisce anche con gli affetto di una qualsiasi alterazione del regime idrologico naturale
Di un fiume perché molto spesso queste migrazioni sono sincronizzate rispetta appunto alle alle fasi del regime idrologico che sono appunto prevedibili e sulle quali appunto negli organismi si sono adattati
Sfruttando le situazioni favorevoli che permettono loro di tetti salire più agevolmente quindi da questo punto di vista
Diventa anche logico si stringo benissimo
Dirà cioè con il superamento del concetto di deflusso minimo vitale con quello che appunto un pochino più esteso
Di deflusso ecologico in qualche modo chiaramente comma maggiormente comprensibile e dire che anche giusto
Sull'inquinamento posso anche chiaramente non soffermarmi più di tanto perché è stato già detto siamo lontani dal raggiungere gli obiettivi della due mila sessanta
Dico qualcosa invece sulle specie aliene è stato che viene definito come il secondo
La seconda più grave minaccia la biodiversità acquatica e qui questa vale in generale ancora una volta per tutti gli organismi ma a maggior ragione per rendere gli ambienti acquatici per gli organismi acquatici in virtù ancora una volta del livello di isolamento che caratterizza gli ambienti acquatici è più difficile
Per le specie acquatiche sfuggire a interazioni biologiche proprio perché vivendo in ambienti limitati
è da questo punto di vista anche da un punto di vista Giorgio grafico
Ci sono delle limitazioni che rendono gli ambienti acquatici più sensibili perché specie aliene non sono solo quelle vengono dall'estero da lontano e via discorrendo ma proprio perché gli organismi a quali sono spesso confinati all'interno di a reali molto limitati spesso le specie aliene ad esempio per il Tevere specie aliene anche una specie ittiche viene dalla Pianura Padana
E non è detto che sia meno pericolosa delle altre anzi al contrario
Molto spesso come il caso del D Urso
è una specie di stia molto prossime sempre italiana che sta minacciando l'esistenza di questo pesce tipico del Tevere
Da questo punto di vista vedete che siamo messi male perché di centoquarantadue specie ittiche presenti dei corsi d'acqua italiani ormai il cinquantotto per cento è di origine esotica anche eliminando le vere presenze come dire delle specie non in grado di riprodursi in onda clima dati siamo comunque a oltre la metà ormai fa una che è estranea era rigidamente estranea alle nostre acque
Ancora più preoccupante il ritmo con cui stanno aumentando
Uno cioè per si ecco il l'incremento delle specie alloctone vedete sta subendo un'impennata in anni recenti addirittura dopo l'introduzione del DPR trecentocinquantasette che Sneijder non R del novantasette vedete che nel due mila comunque l'incremento di specie alloctone dal due mila in poi sa comunque andando avanti a ritmi che sono addirittura ancora più
Quindi non so che cosa può succedere se ne allentiamo le mandibole di di di questa legge che assolutamente molto restrittiva impedisce l'introduzione di qualsiasi specie
Per alloctona nonostante ciò voglio dire
Gli affetti non sembrano essere stati molto buoni
Va be'infine così concludo i cambiamenti climatici non faranno che chiaramente esaltare poi tutta se questa serie di pressioni perché vedete ancora una volta
Gli affetti le previsioni ci dicono che sarà soprattutto l'area mediterranea quella subire le maggiori conseguenze
Del riscaldamento climatico chiaramente meno precipitazioni temperature più elevate significherà ancora meno acqua nei fiumi e chiaramente per corsi d'acqua torrentizio
Regime mediterraneo in cui già le fasi di Marra sono molto pronunciate significa come dire
Stressare ancora di più la situazione
Non c'è tempo mi dispiace perché comunque siamo ramo a in grado anche di valutare già da adesso alcune delle conseguenze
Dei cambiamenti climatici disegnano questa pubblicazione recente proprio sul Tevere realtà vedete che i cambiamenti climatici non sono qualcosa
Al di là da venire ma
Sono già qui la temperatura di fiumi e già aumentata alle portate stanno diminuendo
Drasticamente in realtà poi i pesci si stanno già comportando di conseguenza la risposta dei degli organismi acquatici sarà quella di andare verso nord di latitudine e verso Monte Lungo il gradiente longitudinale ma anche qui i pesci hanno una limitazione dilati l'unica difficile possano spostarsi in tempi almeno Brevi perché non possono uscire fuori dal fiume
E quindi comunque sono sempre limitati all'interno del singolo bacino idrografico quello che stanno facendo di risalire verso molte a parte che gli ostacoli o la mancanza d'acqua glielo permette grazie vi ringrazio scusate se mi sono
Fuochi o grazie se è un dato assolutamente nei tempi che ringrazio molto perché poi appunto come abbiamo visto la situazione sempre più delicata e sta cambiando proprio sotto i nostri occhi e molto spesso Chiusi probabilmente perché non riusciamo a renderci conto di quello che poi succede sott'acqua ma la situazione drammatica soprattutto che per chi magari in questi anni ha sempre messo le mani nacque nato a guardare si accorge come e drasticamente cambiato Nibbio Cino
Molto molto
Esatto e quindi questo è è anche un po'il segnale che di oggi perché cercare di beh capire come cambiare rotta su questa cosa io innanzitutto questa pigliamo la la prima parte della del di questa mattinata adesso c'è un coffee break un quarto d'ora
L'abbiamo già pensato anche in modo sostenibile insomma tempi cercando esempio attenti possibile
Vi ringrazio e poi tra un quarto d'ora massimo quattro veniamo a prendere uno a uno grazie
Diciamo quasi adesso a Paolo rotondo
Però coordinata da
Stefano Lenzi del responsabile Ufficio legislativo del WWF antri uno dei coautori del dossier di cui stiamo parlando presentato dal quale abbiamo preso molti dei dei contenuti di oggi quindi lascio a Stefano la parola
Lo ringrazio
Allora innanzitutto le le regole d'ingaggio per i relatori delle attrici che sono presenti nel suo sono queste nel senso faremo due giri
Tra virgolette il tavolo anche se tavolo quale voi siete seduti là
Il e quindi vi sarete chiamati al microfono diciamo così tre sterno alla mia destra o la vostra sinistra
E l'intenzione fare appunto un primo giro su la situazione attuale la valutazione della situazione attuale un secondo giro sulle proposte banale dirlo ma forse diciamo vi chiediamo nel girone rispetto appunto anche dalla vivacità cioè mi mi pare che questo convegno dando un attestato fra l'altro ad Andrea che ha organizzato più di me questa partita si andranno avanti in maniera sia dinamica che prenda lei diciamo così e nonché concreta quindi mi pare un'ottima cosa
Quindi invito i singoli relatori al primo giro di domande a secondo delle domande di fare interventi sintetici possibilmente di cinque minuti
A a botta diciamo così in modo da arrivare Pai chiaro che insomma se uno fa il sei sette o altro non è quello il problema
Però sapendo che hanno un pacchetto di dieci minuti
Diciamo così complessivi quindi è un po'uno spezzettamento dovuto a rendere vivace il tutto
Rispetto alla rappresentanza
Politica ringrazio istituzionale ringrazio Irene Di Girolamo che consulente del sottosegretario Morassut
E lo tormenta e ringrazio caccia male che qui per la produzione civile quindi dipartimento alla presidenza del Consiglio ricordiamoci gli altri esponenti ma per quanto riguarda appunto anche il Parlamento sia Morassut che la braga Morassut in questo momento in aula obbligato al Senato per il decreto legge prima che in aula come sapete
E la braga è obbligata alla Camera per il decreto leche terremoto
E ha detto che in qualche maniera se avrà tempo fino aggiunge questo tanto per darvi le coordinate ante visto che stiamo parlando di GPS anche territoriale degli di GIS dove sono collocate le persone perché
Dalla prestanza delle regioni come succede molto spesso assente io la Conferenza delle Regioni a una segreteria diciamo abbastanza efficiente ma che non corrisponde mai a una rappresentanza reale del detto sempre molto gentili ma non si vedono i coordinatori dei gruppi di lavoro
Questo scusate ma possibile ascoltarlo
Arriviamo a la prima considerazione quindi alla prima domanda naturalmente in maniera più o meno argomentata abbiamo visto faccio soltanto dei flash che appunto è stato detto nel dossier e anche il diciamo i nostri comunicati che punto in cinquant'anni abbiamo avuto un urbanizzazione consumo di suolo complessivo di due mila chilometri quadrati corrispondenti trecentodieci mila campi di calcio e fra l'altro appunto che è intervenuto prima ha ricordato come i campi da calcio di strutture sportive vadano spesso e volentieri a incidere addirittura proprio a diciamo sulle rive comunque addirittura surreale di espansione se non in altre addirittura per quel se parlo del Bisagno o di altri diciamo torrenti quasi quasi si va si va dentro e la l'asta fluviale
Ma un altro elemento che io trovo che come quello stato ricordato non lo trovate nel dossier che trovo piuttosto inquietante occupandomi
Così di consumo del suolo insieme a Berardino e che sur il venti primi bacini idrografici che fra l'altro Bernardino fatto vedere quasi mai
Il tasso di urbanizzazione per quattro soltanto quattro dei venti e sotto il dieci per cento
Mentre per gli altri sedici fra il dieci e il venticinque per cento
Vi ricordo che i dati Ispra ricordano come fuori dai bacini idrici a proposito del discorso fatto sulla rischio la media di urbanizzazione il sette per cento si raggiunge il consumo di suolo si raggiunge il dieci per cento con l'infrastrutturazione
Quindi di fatto noi abbiamo nel nel nei bacini idrografici appunto ai centocinquanta metri ma fasce eccetera uno allo sviluppo di questo tipo dal dieci al venticinque per cento per sedici su su venti lo trovo abbastanza inquietante visto appunto i delicati equilibri che si hanno
Sono state ricordate al proposito io faccio uno piccolo scenario diciamo così le deve highlights un punto debole questioni sono state ricordate sono state ricordate le due direttive la direttiva acque voleva sessanta cioè e la direttiva luglio nel due mila sette sessanta c'è ricordando come queste due direttive dovrebbero trovare un equilibrio e soprattutto azioni concrete
Nel tenere insieme gli aspetti tengono insieme gli aspetti sull'intervento appunto sulla prevenzione ed emergenza su rispetto a rischio idrogeologico e su mantenendo però il buono stato ecologico delle dei corsi d'acqua e i questo bisogna vedere se in Italia non siamo diciamo sul punto da questo punto di vista fra l'altro voi sapete
Che in particolare sulla direttiva così è stato recentemente una consultazione popolare rispetto al mantenimento anche degli stessi obiettivi
I Verdi termine addirittura c'è un tentativo di spostare il buono stato delle acque dal due mila ventisette due mila quarantacinque la la consultazione popolare europea ha detto decisamente per favore implementate questa capo di di di direttiva che non è possibile andare avanti così
Riguardo alle questioni delle delle competenze che sono state ben descritte da Puma noi non ci vogliamo Inca punire tranne che su un aspetto che adesso vi dirò però ricordiamoci che noi abbiamo avuto un periodo in cui c'erano le competenze il ministro dell'Ambiente poi è stato deciso di diciamo così dopo vedi nominare commissari presidenti regionali voi intervenute Italia sicura che ha avocato la regia la Presidenza del Consiglio del due mila quattordici poi adesso stiamo ricompense rispetto a le priorità di intervento poi adesso con appunto il l'Atto Senato mille quattrocentoventidue cioè il disegno di legge cantiere ambiente stiamo tornando
A i presidenti commissari regionali ricordiamoci che Italia sicura nasce perché ci si accorge che i commissari regionali non stavano impiegando i fondi tant'è che c'erano se non vado errato ma su questo evaso nella memoria potrà essere preciso di me otto miliardi di euro che non erano stati impiegati allora al trentuno dicembre del
Non siamo appassionati come ricordava Puma del fatto di chi la debba vincere anche perché un po'vince nessuno perché la cooperazione appunto fra i vari livelli amministrativi cosa in Italia
Difficilmente raggiungibile e qualcosa che dovrebbe essere invece naturale
Quello che però noi ricorre veniva non ci appassiona molto il discorso se tornare ALU a una preminenza dell'uno dell'altro quello che ci interessa e ci appassiona e uno quale centralità abbiano comunque l'autorità di distretto
Perché sono loro comunque che concretamente sono gli enti di intervento sul territorio e sono loro che hanno i piani in mano e dovrebbero stabilire delle priorità perché se no se il rischio concreto che ci sia spazio amento
Sull'indicazione delle priorità e di intervento sull'efficacia degli interventi perché poi si vanno a recuperare appunto elenchi anche troppo vecchi che è stato uno dei problemi quindi per noi che e centrare il discorso su il ruolo dell'Autorità di distretto
E c'è naturalmente anche da discutere a parte il l'ovvio competenza delle regioni
Dopo che è stata fatta la la riforma delle Province il ruolo comunque delle aree metropolitane in qualche maniera le aree metropolitane un ruolo almeno per quanto riguarda la la
Diciamo così il monitoraggio del territorio perlomeno un certo governo del territorio Soirée intermedia o comunque sovracomunale forse è bene che lo abbiano naturalmente non Persotti solo porre ma in forma di collaborazioni il discorso poi fatto sui Comuni
Il del accennato da bere di Romano su cui stiamo ragionando da tempo e quello appunto del bilancio consumo svolsero cioè di riuscire finalmente a fare una rivoluzione che esca
Crediamo punto da la dispersione l'estrema frammentazione urbanistica dispersa sul territorio invece Auria maglia mento era una riconsiderazione un riassestamento della degli insediamenti urbani
Questo per dire comunque che come è stato detto anche rispetto a questo aspetto i comuni su questa partita si comincia a parlare Prato dagli anni novanta è data in parte dagli anni ottanta con Napoli
Dei famosi piani urbanistico ambientali ma che che ancora siamo molto lontani da questo questo era per descrivere un attimo scusate mi magari nella diciamo aver tagliato con l'accetta ho tagliato con l'accetta anche alcune cose mi scuso con voi ma per dargli appunto i titoli di quella di per nuovi era l'iscrizione alla situazione attuale
Perplessi
Vorremmo sentire da voi qual è invece la vostra percezione della situazione attuale
No biblico invito per adesso anche se un po'difficile dico ma non entrare sulla parte di proposte che sarà invece del secondo giro ma dire quali sono i punti di debolezza invece di forza anche magari della situazione attuale
E quindi innanzitutto do la parola Alfonso Alco era mattina sacri appunto rappresentante della Commissione europea
Va bene per il collegamento fra l'altro farà un solo intervento quindi ma perché sono farlo assistere da remoto tutto un po'difficile
E quindi è a lui daremo un attimino più di tempo e poi quindi cioè mano mano invito il prossimo sarebbe caccia mani così
Lo lo preavviso
Però però
Grazie molto per la sua presenza punto le chiediamo intervenire
Spero che abbia potuto seguire i nostri lavori
Ci si Santo altro chiaro
Ho
Scendere stabilita grazie
Vi saluto Roussel il mio nome Alfonso al collega
Sono Police Officer funzionario
Nella dirette direzione generale dell'ambiente dell'Unione Europea incaricato della del dell'acqua nella squadra chi lavoriamo con l'acqua prima di tutto devo ringraziare ad avvisarlo f a la nostra delegazione a Roma dell'invito
Scusare la direttora che non può che essere presente con andamento deve essere sembra un altro posto chiamata dal commissario del direttore generale in in un altro palazzi una commissione e a può escludere dica il mio italiano non è perfetto perché non ho non abbia imparato italiano formalmente per quello che è possibile che farci qualcuno orrore scusate ti prego che come son presto
Prima Maureen razionalità abitazione arance a Roma perché le preciso del riconoscere il lavoro disabilità più F nella lotta per la preservazione ambientale questo a una la nuova sfida
E spinta nel nel nel in tutta l'Europa l'eurobarometro dei due mila sette a questo come per novanta e il novantaquattro per cento delle europee i novantacinque per cento degli italiani considerano che la protezione ambientale importante o molto importante
E lì e si menziona la protezione dell'acqua un terzo del rispondenti a norme hanno parlato dell'inquinamento del fiume come come le una preparazione importante del punto di vista ambientale la lo stesso per acqua potabile per le alluvioni
A quei la prima nelle situare Dini esse sono voi Lisato è la prima la prima iniziativa si toglie nana esercitare in europea e chi ha visto la luce visto la luce è stato sotto sotto l'acqua e la l'iniziativa dei RAI tu Walter questo vuol dire che un milione di cittadini europei anni anno di mandato alla commissione europea di agire che ancora abbiamo questa sto Caime test cioè Crest fra esse Lele l'azione delle studenti che hanno demandato questa e quando devo parlare a Roma
Bond aveva però fare un simile dove si trova la dove si e la commissione in questo momento e come lavorare a Roma avevo trova ho trovato un simile nella mitologia classica e li odiano
Il dio Giano che ai due due facce
Una chi guarda verso verso il passato l'altra verso il futuro per quello che il mese di gennaio portava il suo nome perché era un campione ma esisterà preparazione dal cambio e magistratura
E e in quelle stato che noi siamo adesso
Queste queste chiaro Oggiaro bifronte questa due facce Annio una verso il passato che ho fatto una ricerca e si chiama Janus flussi video si chiamava nelle si trovava nelle Domus per Roma
Chi chi guarda indietro
Questo è perché noi usciamo di un siglo politico dove dopo venti anni di implementazione della direttiva quadro sotto l'acqua
Amo fa abbiamo fatto un rapporto l'implementazione e ancora non un un bilancio di come chi si chiama fitness una valutazione come questa direttiva ha funzionato hanno in quel cono la direttiva sotto le alluvioni
Noi abbiamo andiamo ma pubblicare molto però presto il
Il la valutazione il testo completo che si era un testo esaustivo è abbastanza grande soffre sotto tutto quello che gli nella raffica Zita alla
FIT for proposti si chiama come come ha funzionato la direttiva da questi ultimi venti anni la seconda facciata indiano che si chiama Janus pattuglia Giroux
La quella che guarda benché guarda la nuova la magistratura quelle quella riguardavano attraverso una porta e questo chi viene dal futuro dalla nuova commissione la nuova missione la la presidente eletta signora Ursula von der Leyen
Ha fatto ha pubblicato un con compromesso vere
Dei detti lavorare sotto le oggettivi dei sviluppo sostenibile sostenibile e noi abbiamo un documento che si chiamava chi se un documento che chissà che sotto la strategia verso una Europa curabile sostenibile dal due mila e trenta che è stata che è stato fissato oggettivi dei dei transizione ecologica
E climatica
E sotto questo la presidenta ha pubblicato questo che si chiama il vindice il e il suo compromesso del pubblicare dall'ex primo accenti giorni
De il suo lavoro come della del lavoro della nuova Commissione un nuovo patto ambientale verde
Sotto otto Villari che sono la neutralità climatica una nuova legislazione europea climatica
In strumenti finanziari per a non lasciare i nessuno indietro una strategia via diversità dato mille trenta
Un'ambizione dentro un amento serio Siro pollution amplissima
L'iniziativa di la grande l'agricoltura fatto fuorché dell'agricoltura in mensa
E un nuovo piano d'azione sotto l'economia circolare e un piano Investimenti e dura sostenibile
Questo tutto questo va affittare l'acqua e va a fissare il nuove corone Nat coordinate reazione della commissione dal piano dell'acqua dalle prossimi del prossimo mandato dei questa commissione di cinque anni
Non diremmo dimenticare che anche questi primi pare l'ottavo piano d'azione avvio a me ma ambientali europea
E corsi sguardo all'indietro verso quello che gli è stato fatto
La commissione arresi molto una serie di ha ricevuto lei lei ha fatto un un rapporto sotto all'implementazione dei risultati piani di azione dei gestione degli di Pazzini del fiume le dei vaccini filologiche e acquerelli dei piani del riscopre dal dubbio
De tutte le Stati membri e noi abbiamo una una conclusione generale dove la partecipazione pubblica deve a me
E migliorare alcune non abbiamo il sessanta per cento delle acque dell'Europa non hanno la quinta del e livello di de status buono come demandato dalla direttiva è preciso e lavorarli
E abbiamo trovato che le Stati membri utilizzano troppo il
E il mille questo visitiamo la leva esenzione del la direttiva attende per a quelli delle livello designatore le oggettivi della direttiva
Acque il principio del recupero azione di costo monete abbastanza bene applicato e trovammo che ai hanno problemi generale nell'Europa per qualche per l'Italia
Nelle o distributore dati mandato dal dal signore ha capito un un on-line è scritto e dove è possibile trovare le raccomandazione individuale fatta dalla commissione verso la Repubblica italiana
Importante perché penso che lì ieri sera meglio una volta che stampato che ai questa argomentazione è possibile dei a sedere il documento ancora italiano
Ma principalmente si parlava latinizzazione l'argenteria dei c'è come se hanno fatto le Piane a livello regionale come si deve parificare le programmi rime su attenzione con l l'astro Cipolla
Con verso l'astrazione e legale idea come si misura la stazione di acqua una nelle preciso negli orari
La il trattamento delle acque reflue urbane egli abbiamo un problema serio d'interprete nel de e dove e quando quando ho visto quelle case che sono dalla corte di giustizia abbiamo caso verso la questa direttiva e questo è importante perché e prezzi esso Dini
E prezzi sono da da da fare l'intervento alla fonte sì volevo proteggere il livello del della qualità dei acqua delle delle fiume
La fonte urbana fondamentale fondamentale l'Italia ha risposto a corrispondevano pianeti Lazio piano d'azione e pensavamo che e preciso il con lavorare
Fra la commissione la commissione non protesta dire studiare le misure finanziari precise e come Amelio RAI questa situazione
Alcune plessi sono dei dei ma voglio
Sottolineare che la la cooperazione stick assiste il dialogo è aperto fra l'Italia e la Commissione
Nulla ottica costruttiva s'lavoriamo per per a migliorare la situazione ancora si parlava dei sano fatto a d'azione di applicare il principio dalla cooperazione di costo Oman tutta l'Europa
E al dunque aveva un argomento demandati piano de se si rendesse carezza sentita de de Sicilia non solo come questo sì abito sposta ecco di quell'anno
In termini alluvione
Le il la commissione ha fatto acque ha dunque raccomandazione
E e preciso di coordinare ancora con la con la azione nazionale dei cambiamento climatico
Per quello acque
Io volerebbe diremo abbiamo fatto una una allora abbiamo uno prima ha avuto Suma un sommario dei un elenco deve deve osservazione che abbiamo fatto dalla direttiva caldo della Barcolana quadro dell'acqua
Questo stampato non voglio dire questo penso che meglio per il tempo che don municipi dove abbiamo la la disponibilità ma buona situazione è una situazione che abbiamo visto un che che il la dette violazione delle delle delle risorse i diritti delle masse di acqua europea non avanza
Soltanto vediamo lavorare per era per arrivare a livello del buddiste giusto
E queste statuto buono ancora deve a lettere e deve essere arrivato dal sessanta possente del grande ma se mi auguro per la due lineamenti certe e questo non oggettivo
Ambizioso che del Vermont dove vivremo Arrivederci amore bare
Sì parlo di quello che arriva
Bello prossimo Memme misure dopo che dopo della valutazione della valutazione della direttiva quadro corrisponde al pro a al nuovo a queste Parlamento europeo e alla nuova commissione
Di vedere di contemplare reazione concrete ma tutte quello può essere di dal dai clienti il clima di sera la risposta della nuova rispettive
Poi delle nuove prospettive politici del della direttiva
Che insisto
Dopo le deve insiste volere insistere che intermedia dei dei ho fatto una intermedie implementazione
La commissione cooperare Stati-membri abbiamo una iniziativa comune una strategia comune implementazione con è guide
Europea elaborati dalla Commissione dalle Stati membri che alcune è vero che Kanin Frank mentre sempre l'ultima radio perché il parole noi avevamo questo meccanismo per forzare l'estatica complica le oggettivi delle direttive ma
è vero che
Che questioni importanti di fare lavoro a in casa
Che preciso di fare questi partnership Lai governance multilivello dall'autorità interregionale locale hanno quei con l'Accademia con l'asse con la società civile con ampia partecipazione e perché per il San Pio quando parliamo o l'Egitto ho visto il documento presto perché prossimi turco appena ieri
De gravità rimetteva e molto interessanti si vede come opere all'alluminio
E preciso di applicare soluzione sono le soluzione locale e la la direttiva dalla luglio affatto agli stati membri di considerare questo nel fare il piano
Della discoteca Rubio
Ed è definire quali sono le guida per la verità è vulnerabilità te e la e la e le misure da adottare non tutte le estati Mangarano strumenti così
Questi strumento e adesso generalizzato lei europei sono più proteggi torna la dalla dubbio ma la soluzione locale si deve applicare dal livello del della del bacino e questo vasto ambiente Barsanti Serres interessante perché non la Commissione ha comunque stiamo siamo nella stessa linea di lavorare con noi mi scusi alcune volte un lucido nessun arriva alla conclusione l'argomento mi scusi tanto
Ho un minuto deve arrivare alla dentista nella infrastrutturale
Questo abbiamo adunque il pane Almiento il Tagliamento urbanistico e del territorio
Per finire vorrei sapere invitarmi alla condanna conferenziere Saragosa a Siracusa de España
Chi se ne andranno Index sembro a questo è stampato la la la data e il il lì tredici alcuni indizi veri sembra prossimo questa la Conferenza europea dove vi aspetta mi aspettiamo tutti resteranno alcune a sensibile via internet per partecipazione la casa aspetto che questo intervento a stato utile devo adesso con salutare gran ringraziare di nuovo ed esigere una buona conferenze a tutti quanti siete la
Ringraziamo davvero nel suo intervento che è stato davvero utile appunto per nuovi compriamo appunto questo dibattito quadro europeo appunto uno uno degli elementi fondamentali è stato ricordato non soltanto nel novantaquattro per cento degli europei
Tengono ambiente ma vorrei ricordare che circa il novanta per cento della legislazione nazionale degli stati membri deriva nelle normative europee ormai sull'ambiente naturalmente e quindi questo è molto significativo e l'intervento Premafin stecche ringraziamo è stato da questo punto di vista illuminante
Chiamo caro Caccia mani
Ricordando pure regole d'ingaggio grazie molte della partecipazione grazie a voi
Torno allora cercherò di
Artigiano intanto grazie concreto cercherò mio gli hacker mi adeguerò alle regole d'ingaggio che dicevi
Questo primo plico intervento cerco di scrivere più o meno un po'qual è lo stato attuale
Io in particolare nel questo documento curato gli aspetti del rischio in ambito urbano sostanzialmente per la parte riguardante i sistemi dell'allattamento è stato già detto stamattina
Poi nella seconda parte del secondo intervento appunto cercherò di inquadrare quali sono i punti di miglioramento fra le altre cose come mancano alcuni relatori poi la al alcuni tempi li recuperiamo la Marconi un filone non vi sentite affannati evitarlo domando nella sua capacità di se se ne a va benissimo barocche
Ok allora si diceva allora stamattina si parlava quali sono le strategie di riduzione del rischio sicuramente
Ci sono letti i cosiddetti gli strumenti di tipo strutturale la vita ha parlato dottor Puma stamattina quindi le opere idrauliche e varie vari ti rende ha parlato di casse di espansione
Il cui potere tu potrei dire costruzione di e manutenzione di argini
Potrei dire manutenzione degli albi fluviale e potrei dire che non sono proprio strutturale studiamo dirla tutta però sono strutturali non c'è un punto di vista tutta questa roba qua permea nell'attività di cosiddetta di riduzione del rischio in maniera chiamiamola così permanente per quanto si possa considerare ovviamente il rischio come dice la direttiva alluvioni non è mai per definizione
Non può arrivare a zero non esiste il concetto di rischio zero rimane un rischio residuo questo rischio residuo deve essere gestito attraverso i sistemi di early warning attraverso stabilità allertamento
è evidente che nel momento in cui il dottor Puma dice come stamattina che permetterà sassi in sicurezza un territorio Cornet intervento strutturale che per farlo ci vogliono dieci anni o dodici anni o anche solo cinque uno si chiede ma in quei cinque sei anni cosa succede
Quante volte abbiamo sott'acqua io stamattina firmò il mio terzo
Bollettino diciamo di re report di evento lì in questi ultimi due settimane tre settimane abbiamo avuto cinquecento quasi millimetri di precipitazioni in ventiquattro ore sulla zona dell'Alessandrino
Faccio ricordo che cinquecentoventi situazione in in un giorno la quantità assurda fondamentalmente quasi la metà anzi un po'meno la metà di quella che piove in un anno in molte località d'Italia
Quindi immaginate cosa significhi se tutta questa roba questa pioggia capita in una zona molto limitata
Abbiamo avuto la Basilicata abbiamo avuto va bene non sto neanche a dire su una moto d'acqua calda l'acqua alta a Venezia per colmare in Peter Pan nei giornali ormai non c'è giorno che non ci siano situazioni di questo tipo
Sia alle opere strutturali sia i sistemi di allertamento su questi due pilastri con cui gravano le azioni di riduzione del rischio brava il macigno del cambiamento climatico evento climatico chiaramente lì modifica
Come dire a una variabile aggiuntiva l'ho chiamata nel report è una variabile in più che le necessariamente deve essere tenuto in considerazione sia nella pianificazione delle opere strutturali quindi Della su una cosa che hanno i testi unici ieri quando pianificano le cui le costruzioni perché necessariamente nel tempo si modificano
Gli estremi di precipitazione per esempio i tempi di ritorno hanno ancora un significato non lo so e da una è una domanda che ci si pone
Ma sia nelle opere nei meccanismi non strutturali i nostri meccanismi di early warning di informazioni che si basano sostanze mente per dirle in uno slogan fa scappare la gente in tempi utili così ci capiamo
Nel momento in cui aumenta la frequenza di eventi in cui quelle piogge capitano non rinuncio no non in quel giorno ti capitoli in un'ora poi mezz'ora o i tre quarti d'ora probabilmente anche sistema d'allertamento deve cambiare
Deve cambiare deve modificarsi deve adeguarsi
E questo è lo dirò prova seconda parte quali sono le possibili le possibili materie come ha fatto oggi sistema d'allertamento il tema trattamento intanto è un sistema lamentando voglio dire una cosa positiva perché bisogna anche ogni tanto di visita marcamento posso dirlo tranquillamente mi assumo responsabilità funziona in Italia otto soliloquio funzione
è un sistema federato
Chiaramente poi deve essere migliorato e lo dirò dopo come ma funzione un sistema federato tra Stato e regioni ci abbiamo messo un certo numero di anni per come dire piste omogeneizzare i venti sistemi di allertamento che c'era un'Italia non diciannove più due province autonome ventuno
Adesso abbiamo una codifica univoca basato sui codici di colore
Un po'abusi verde giallo arancione rosso che ormai sono noti a tutti
Un pochino meno noti a tutti è cosa significano quelle dei codici colore verde giallo ma quando dico tutti dico anche agli amministratori
Non dico solo i cittadini quindi questa ma fa parte la seconda parte è l'altro aspetto che dobbiamo migliorare
Perché è inutile anomala già finito quindi il sistema è federato è composto da due attività fondamentali la fase di previsione cosa succederà domani
In termini metro logici in termini ideologici intervenire o geologici
E la seconda fase sta succedendo quello che avevo previsto ieri devo fare monitoraggio quindi stare lì h ventiquattro giorno e notte e quindi c'è dietro un problema di personale
E chiaramente ci deve essere e deve garantire e poi c'è tutto il discorso del presidio idraulico che una volta che tu hai fatto l'allerta
In questi giorni in Emilia Romagna solo perché la forse non non c'è stata la percezione dei mass media
Che è successo qualcosa di importante in questi giorni in Emilia Romagna in Toscana abbiamo avuto la piena dell'Arno dell'Ombrone del Reno del Panaro del Secchia dell'indice Della Samoggia del Brenta non so forse bresciani scordato qualcuno
E contemporaneamente c'erano decine e decine e decine di persone che stavano sui territori a guardare ogni metro di arginatura ogni metro perché nella regina Touré ci stanno le nutrie ci stanno
Le volpi ci stanno le Istrice e la vulnerabilità di un'arginatura capace che crolla del sessanta settanta per cento se dentro ci stanno questi animaletti animaletti che stanno molto bene lì
Perché c'hanno un terreno si fanno delle tane dove stanno bene anche perché ci hanno da mangiare vicino che sono i campi di granturco
Quando si parla di opere di adattamento bisognerebbe cerca di ragionare in ottica un quinquennio degli strumenti granturco attaccato a margine avrai sicuramente sempre la nutria avrai sicuramente sempre l'istrice perché me lo mangia di granturco e poi va a dormire
Nella
Va a dormire nell'argine che è una terra buona eccetera eccetera il sistema d'allertamento è un'azione di adattamento di tipo non strutturale
Va concepita così bisogna che gli ingegneri e i climatologi lavorino assieme di più nel futuro perché non è pensabile
Perché non siamo più in una situazione di clima stazionario duecento da fare ho finito fatto nei tempi Wallis
Scusate se proponente il caso ma l'avevo poco facciamo anche appunto rispetto degli altri relatori microfono c.t. mi scuso con voi anticipatamente Martino Bussetti visto previsto
Grazie grazie per l'invito quindi la prima fase se non la sullo stato attuale no alla luce degli interventi Bruce luci e ombre
Sì va be'a io io concordo sostanzialmente gli interventi e stamattina hanno hanno un po'ha tracciato il quadro interno soprattutto quello di Francesco Bubani insomma che ha messo in luce maniera come chirurgica come al solito quali sono i colli di bottiglia di di alcuni processi che s'sulla legge sono virtuosi mappa nell'attuazione e non lo sono
Secondo me ci sono diversi punti che che costituiscono le criticità poi una seconda fase parleremo anche delle proposte di soluzione la prima quella delle corna della conoscenza la conoscenza del territorio e dei fenomeni e anche la disponibilità di di tecnici preparati nelle amministrazioni che che svolgano funzioni di attività conoscitiva come ai sensi della della vecchia centottantatré articolo nove
Quindi sia parte monitoraggio e conoscenza caratterizzazione dei bacini e delle pressioni siano come come Eskil io mi aggancio a quanto ha detto Carlo con cui sono assolutamente d'accordo
Soprattutto in un in un clima così mutevole c'ha bisogno di di monitoraggio continuo come misura d'adattamento questo vale anche e soprattutto per i deflussi dei corsi d'acqua c'abbiamo sette mila corpi idrici è solo al momento diciamo un dieci per cento Scarcia monitorato non solo come livelli ma come scarichi deflusso è abbastanza inquietante non solo ai fini della della gestione mitigazione del rischio ma anche per quanto riguarda l'utilizzo sostenibile la risorsa quante concessioni sono accompagnate da misure in continuo della quantità di acqua che derivano nel tempo
Una un secondo vulnus che che diciamo direttivi di vasta scala quello che può ma un po'definito come da un schieri in della pianificazione quindi da piani di gestione di bacino che sono virtuosi ben scritti che prevedono tutta una serie di misure palparci alla Scala dura a a livello regionale con i piani di dotare a livello comunale dove si atto veramente questa ben puliti la la un altro punto interrogativo come si attua questa politica senza dei vincoli ben chiari che derivino da da una strategia come fanno i Comuni
A non fare i casi sa
Anche e soprattutto con l'utilizzo di risorse che sia suolo che sia acqua altro punto interrogativo
Cioè lo assalgono degli strumenti finanziari ne parlavamo rimane il confida ecco una volta che per esempio gli interventi strutturali o meno sono stati approvati e finanziati Paci c'è tutta una serie di cavilli burocratici amministrativi di verifiche
Contabile e quant'altro per cui questi fondi alla fine vengono se se ci si riesce spesi dopo dieci dodici anni non si si diceva prima
Magari è cambiato anche la setta ecco questi tempi lunghi pali non è che favoriscono la gestione adattiva del territorio anzi
Questi interventi lunghi pali chiamano ancora di più diciamo e caricano ancora di più la parte emergente sale quindi anche protezione civile di responsabilità perché nel momento in cui non si riesce a fare la prevenzione va da sé che la parte né intenzione né e ne caricata
E dulcis in fundo manca una strategia di sviluppo di sviluppo economico a Londra di sviluppo personaggi quindi le l'adattamento ai cambiamenti climatici la il piano di energetico nazionale piuttosto che il piano di sviluppo di un certo settore evidente che stanza questo questo piano direttore a livello nazionale non ci sono delle dichiarazioni coerenti alle diverse scale
In fondo l ultimo Mannoni non meno rilevante volevo dire che esiste anche un dispositivo normativo che integra i diversi obiettivi di pianificazione principalmente quello della direttiva alluvioni quello della vittima quegli ha in programma di gestione dei sedimenti
Inserito no
Nel due mila quindici alla sto fa parte della del testo unico ambientale che a Prato
Diciamo il programma che riesce a mettere insieme in maniera organica e preferibilmente win-win alle misure per le due direttive principali
Viene attuato questo programma quali sono le risorse necessarie per attuare questo programma ci sono le conoscenze evidentemente no
Da quello che risulta a noi come lista ma in generale anche se ci sono delle competenze le le non ci sono le conoscenze c'è bisogno di investimento in questo quindi il nuovo investimenti iniziali per la caratterizzazione
Che Paride Ugoni bassi tra gestione del monitoraggio successivo
Perfetto grazie
Rispetto la questione urbanistica osservo soltanto che per lo meno ci dovrebbe essere la linea Maginot cioè il discorso dello Spring Fever Consoli sull'alzaia
Del bilancio non sono solo zero diciamo più raffinato però la linea ma immagino delle aree ad alto e medio rischia in cui appunto la popolazione viene messa a rischio e quindi sì lo so ma le aree sono individuate nella zonizzazione quindi al quella linea Maginot almeno così è rispettata perché io mi ricordo appunto
Della prima citato perché io lo sviluppo per carità poi l'autorizzazione è avvenuto abbastanza recentemente però che si abbia ancora uno sviluppo urbanistico ancora oggi rivelare sarà appunto alto e medio rischio no grazie cioè almeno quella linea Maginot
Dice basta anche un geometra anche nei comuni piccoli a disegnare diciamo la linea Maginot
Il anche perché le mappe sono già fornite quindi col Tara circola
E poi si prepari Erasmo Angius
Grazie buongiorno a tutti ma riprendendo anche quello che ha iniziato a dire Martina Bussetti io credo che abbiamo riscontrato nell'ultimo anno due come spesso mamma sottolineare anche il ministro Costa una rettori attenzione piuttosto forte alla gestione dei corsi d'acqua cosa che aspettavamo da anni
Peccato che questa attenzione ebbe a portata interventi dal punto di vista legislativo di programmazione finanziamento ed interventi
Che vanno esattamente nella direzione opposta rispetto a quella che sarebbe necessario quindi siamo assistendo veramente a un'involuzione culturale soprattutto che è spaventosa sembra risvegliarsi e la mattina ritrovarsi negli anni Sessanta con governatori che si sentono liberi di dichiarare quasi quotidianamente che il problema dell'alluvione loro territorio perché non si scava abbastanza nei fiumi persino in regioni come regioni Piemonte che ha lavorato bene
Abbondantemente nella pianificazione per cercare proprio di avere quegli strumenti conoscitivi che invece ti consentirebbero di non dire stupidaggini di capire dove ha senso fare cosa invece che dire comunque la soluzione la soluzione quella una tendenza di nuovo cosa che abbiamo già visto
Diverso tempo fa e non ha portato nulla di buono a gestire tutto in maniera emergenziale c'è il fatto che siamo molto bravi e l'allertamento nella gestione della vera emergenza
Non è un motivo per trasformare la gestione ordinare la verificazione in emergenza perché porta solo a danni molti danni
La pianificazione perché tutti i piani di bacino siano di buoni piani ma ci sono molti buoni piani
Su cui i tecnici dell'autorità hanno lavorato molto bene in questi anni ma in questo momento
La tendenza è by passarli ovunque sia possibile
Io credo che se voi Santo esemplificativo io qui in Veneto sono ancora un poco umido dava la settimana passata quello che sta succedendo nella gestione del post Vaia
La scuola grandissima attenzione alla ricostruzione in Veneto arrivato già credo quasi un miliardo correggetemi se se sbaglio così sta facendo con questo miliardo anche lì l'immediata emergenza sta gestita molto bene la vera emergenza il la ricostruire le strade per i paesi isolati veramente le opere da fare subito
Ma a questa distanza delle vento si può ancora parlare di emergenza no è un'occasione colossale per fare buona pianificazione programmare degli interventi ragionevoli
è un'occasione perché un'occasione perché è stato un evento veramente straordinario in cui così da così sono ripresi spazio c'è la percezione anche da parte della popolazione di cosa voglia dire
Convivere con un rischio che sta aumentando e quindi è una grandissima occasione per ragionare su come gestire quegli spazi
Dobbiamo riprenderci lì tutti dobbiamo invece trovare delle soluzioni intermedie
Il bacino del Piave dove è successo diciamo il grosso di questo evento
Adesso a una quantità
Enorme di materiale di sedimenti che sono mossi a monte nel tratto intermedio un deficit storico pauroso che ha creato moltissimo rischio ponti che crollano incisioni problemi di di abbassamento della falda la costa l'abbiamo visto in questi giorni di acqua alta
Sta scomparendo e sull'erosione costiera enorme perché perché manca materiale mancano sedimenti e scala di bacino
Allora arrivò un miliardo di euro per il bacino del Piave
C'è un obbligo di fare pianificazione per la della gestione di sedimenti è possibile che non si possono locale un milione di euro per fare un piano dice se nei sedimenti ragionare veramente su come intervenire in questo bacino mentre si fanno le cose veramente di me in in emergenza quelle urgenti
E invece stanno facendo centinaia di interventi con un'ottica puntuale basati solo suo opere affastellati uno sull'altro alcuni li fanno i Comuni altre regione senza nemmeno sapere chi sta facendo cosa
Senza mai occuparsi di quello che succede dieci chilometri a valle scavando ovunque senza neanche fare un volo leader per capire qual è la quantità di materiale che si è accumulato
In un anno
E con tantissime risorse tantissima attenzione tantissime energie dedicate la questo è molto rappresentativo di quello che sta succedendo in giro per l'Italia lettori tre ristretto in questo momento
Contano pochi annulla praticamente c'è solo una formale richiesta di approvazione di interventi fatte con un'ottica veramente tre istituzione dell'utilità di bacino regioni decidono di ci sono sulla base di tutt'altri ragionamenti e ero triste ristretto si devono dare un imprimatur formale incerto non possono applicare i piani anche dove sono fatti sono fatti bene
Dal punto di vista per Cutini trenta secondi degli interventi legislativi disegni di legge che in questo momento di stanno discutendo vanno tutte in quella direzione lì
Derogare derogare alla normativa ambientale derogare dei piani ottica commissariale come se questa fosse la soluzione con le sfide di lungo periodo che ci aspettano Conti
L'adattamento ai cambiamenti climatici che la priorità non è così che faremo apertamente come eventi climatici
Grazie molto devo portare a Erasmo D'Angelis autorità ristretto bacino centrale emo e non solo
Grazie complimenti per il dossier al
In maniera schematica siamo un Paese delle grandi emozioni delle grandi rimozioni
Anche in questo momento c'è tanta attenzione sui fiumi colossali ma vedere mille novecentosessantasei le più grandi alluvioni del secolo scorso
Mille novecentocinquantadue le più grandi alluvioni del secolo scorso nel Nord Europa cosa hanno fatto e mila cinque novecentocinquantadue
Quando contarono tre mila morti devastazioni sulle coste dell'Inghilterra del Belgio dell'Olanda e ciò si sono messi al al lavorare seriamente
Infrastrutture opere di contenimento è per cui quando arrivò la tempesta perfetta nel due mila sette non se n'è accorto nessuno mille novecentosessantasei
Grandi emozioni il Parlamento finisce questa legge ponte che imponeva ai comuni piani regolatori ce l'aveva quasi nessuno
Vincoli sui fiumi con una furbata rimasi un anno e mezzo nei cassetti in quell'anno e mezzo otto milioni di vani spuntati dove la sulle rive dei fiumi che erano i sondaggi queste l'Italia
Nel DNA ne abbiamo questo diciamo atteggiamento qui che raccontarvi benissimo questa attrazione del rischio mi piace tanto questa questa parola questa attrazione di oggi in diciamo abbiamo filari di caseggiati su palafitte sulle rive dell'Arno sulle rive del Po sulle rive i tanti fiumi queste pur ci portiamo dietro ci portavamo dietro perché con Italia sicura con le linee guide abbiamo cancellato un idraulica folle che deriva dai tempi di Napoleone c'è il tombamento dei fiumi dentro le città perché erano fogne
Poi le città diciamo l'avanzamento l'espansione recitare venuta sui fiumi oggi abbiamo circa venti mila chilometri
Di tunnel che trasportano fiumi sotto le città fiumi che arrivano cento metri sezione Stefano lo sa bene e si intubato in quindici metri per nove metri il sei adesso cinquantadue chilometri sotto Genova
Sono in corso cinquecento milioni di investimenti dello Stato e lo Stato solo per Genova per allargare le sezioni Pisa le strade sono avrebbe Pisani Fereggiano eccetera quindi il rischio lo diceva Martina abbiamo sette mila quattrocentonovantasei più non abbiamo perso la percezione di essere un Paese d'acqua di colline e di montagna
Siamo un pontile in mezzo al mare e siamo un Paese pieno d'acqua abbiamo le più abbondanti piogge del pianeta sicuramente d'Europa forse del mondo
Ogni anno piovono sul nostro Paese trecentodue miliardi di metri cubi di acqua
Non c'era nessuno al mondo sicuramente in Europa
Questo significa ognuno di noi ha cinque milioni cinque mila metri cubi
A testa all'anno voi considerate una famiglia media ne consuma centoventi centotrenta minuti abbiamo una quantità d'acqua perché piove sempre siamo collina e montagna
Chi vive in pianura si rende conto e le piogge però siamo un Paese molto piovoso che ha tanta acqua
Ovviamente abbiamo un'urbanistica folle
Che nell'arco di mezzo secolo e passato da due virgola tre per cento del territorio italiano urbanizzato
Nel due mila anni fino al mille novecentocinquanta
Due virgola tre per cento al sette virgola cinque per cento
Dove e avvenuto all'urbanizzazione
A bagno bagno letto Settebagni di ammortizzabili a palude palude della punta malafede punta maledetta Ostia Fiumicino
Settantacinque per cento di abitazioni abusive i tre condoni
A noi siamo questo Paese qui questo Paese quindi senza vincoli senza regole
E quindi c'è davvero
Diciamo la nostra grande opera pubblica e quella di recuperare quella grande cultura fluviale che abbiamo perso Roma sicuramente l'ha persa un po'per i muraglioni un po'per condizioni vergognose in cui scorre il fiume dentro dentro la città
E le risorse ci sono le risorse ci sono guardate né con Italia sicura per legge il vituperato sblocca Italia fece una cosetta
Intelligente per legge il venti per cento dei fondi Italia sicura contratti di fiume
Sono miliardi
Oggi in pancia dello Stato su quei fondi che vanno sulle opere che l'hanno fatta anche le opere non c'è l'opera salvifica il MOSE non si sa se c'era se lo stanno cercando sarà fondato diciamo intanto il PIL piano sulle insulae le hanno abbandonava Anna hanno abbandonato tutto il resto andava fatto
Ecco il venti per cento di questa montagna di soldi attualmente sono dodici miliardi e dei contratti di fiume purtroppo in Italia ce ne sono ancora pochissimi i contratti di fiume
Pochissimi però le risorse ci sono quindi c'è bisogno ecco di ricreare un ambiente culturale dove la cultura fluviale che quella che non solo ha dato i natali a insomma ha fatto ha fatto crescere la civiltà italiana
E insomma voglio dire i fiumi sono fiumi padrino i nostri piume hanno dato vita a tutte le insomma città universale cose straordinarie recuperiamo quella cosa lì recuperiamo quella cosa lì con un approccio integrato e concludo quello che è successo lo scorso settimana scorsa settimana
In Toscana sull'anno è una cosa molto interessante
La Toscana e l'unica regione italiana dove i consorzi di bonifica ricevono un contributo di scopo universale cioè lo li paghiamo tutti io che abita al secondo piano non ciò fiumi accanto non sono un frontista
Pago venti euro all'anno che ai consorzi di bonifica e abbiamo una cura una manutenzione che si è vista nell'emergenza scorso vittima cura e manutenzione e delle opere che hanno deviato
Deviato l'Arno c'è l'anno è stato gestito in maniera molto intelligente cinque milioni di metri cubi di acqua di piena finita in una cassa di espansione a monte di Pisa che si sarebbe allagata
E lo scolmatore che ha deviato mille metri cubi al secondo al mare portandoli al mare la cosa tecnologica intelligente quindi è un approccio integrato ed è questo che serve
Che quindi va benissimo adesso l'intervento di Massimo Gargano appunto direzione abbia
Un giorno grazie grazie dell'invito avevo preparato delle slide non so se qualcuno le fa scorrere lo ringrazio ma Podda come svolto il lavoro voglio fare altro
E quindi mi ha dato anche se
Sì l'ho chiesto
E io me ne vado avanti perché appunto voglio stare nei quattro minuti e poi tenermi cinque poi determina fase successiva per quanto riguarda invece la
La proposta
Credo che non possiamo non cogliere un'opportunità come quella che oggi WWF ci offre e per renderla sostanzialmente un momento in cui si denunciano tutta una serie di cose e quindi tutto viene annoverato nel fatto che qui non funziona nulla non fate altro borgo
Io credo che questo invece è un paese che la tematica se in qualche modo se l'è posta è un Paese dove pianificazione programmazione e gestione sono ben allocate Regione le autorità di bacino a gestioni consorzi
Dove i dati li conosciamo tutti e in maniera puntualissima
Certo vanno aggiornati vanno adeguati ma i dati li conosciamo il lavoro del WWF che ci è stato consegnato in cartella sta lì dentro il sistema degli allerta che la Protezione civile mette a disposizione del Paese sta lì dentro
Non voglio entrare nel merito qualche volta se ne abusa ma non certo chili da questi dati però queste questioni ci stanno ci stanno tutte
E molecolare direi lavoro che Andrea Agapito affatto e che ci ha consegnato e ha una grandissima puntualità alle relazioni ascoltate stamattina da parte dell'Aquila da parte del colosso di Redmond duecento di Perugia stanno lì a dimostrare
No quanto in maniera puntuale e siamo in grado di conoscere le cose dei contratti di fiume s'è parlato
Dei concetti di invarianza idrica di invarianza idraulica nel momento in cui si predispongono delle varianti di piano non solo se ne è parlato male abbiamo lanciare io credo che la sensibilità oggi maggioritaria in questo Paese c'è oggi c'è una sensibilità e maggioritaria
Il problema è la traduzione di questa sensibilità in una serie di fatti concreti e del perché non accade
Io dico che c'è anche una progettualità delle risorse rappresento un sistema che è stato riconosciuto da più governi che si sono succeduti per una progettualità esecutiva messa a disposizione poi quella sensibilità e quella progettualità può piacere o non piacere può essere una sensibilità è una progettualità che in qualche modo o deve essere ancora più sottoposta al confronto e su questo ci possiamo ragionare insieme ma c'è una grande progettualità messa a disposizione è stato citato il caso di Firenze potrei citare il caso di espone dove il sistema acqua no è stato presente in tutta la manifestazione universale ed è stato direi decisamente utile
Da questo punto di vista l'ora ci dobbiamo domandare
E perché se tutto questo è i fiumi sono diventati tutti i fiumi sono diventati dei torrenti
Più mi si gonfiano e si sgonfia no hanno un carattere prettamente torrentizio
Entriamo quindi nel merito nel merito di scelte ad esempio la montagna la montagna si spopola inevitabilmente si spopola ma anche la presenza dell'uomo sulla montagna mancava e senza nuovo soprattutto imprenditore si determinano la cultura dell'incendio si determina la cultura della fragilità idrogeologica
E quindi è una fragilità complessiva del sistema come si affronta come si risolve
Ma tu lo genera peraltro un'altra pressione fortissima sui territori quella dell'uomo si trasferisce sulle coste e quindi sull'ambiente determina no forti livelli quindi una doppia fragilità l'interno del Paese tutta la dorsale appenninica
No dalla dalla Toscana dalla Liguria dall'Emilia Romagna fino giù in Calabria
E questa è una problematica che va affrontata
Ora non la possiamo affrontare in due modi
Ce lo dico per predisporne voi alla seconda parte con la dichiarazione dello stato di calamità
Stato di calamità per la siccità lo stato di calamità per le frane delle alluvioni lo stato di calamità come quest'anno per la siccità per le alluvioni e così abbiamo tutto puliamo delle coscienze perché abbiamo fatto la dichiarazione dello stato di calamità di fatto quella dichiarazione lo stato di calamità quando va bene ma molto molto bene al massimo di sistema le cose esattamente come erano prima dell'evento e quindi non va bene
Nel frattempo su questa dichiarazione di stato di calamità si assiste lo diceva D'Angelis pazzo ma è sotto gli occhi di tutti si assiste a un consumo del suolo che continua a non c'è bolla immobiliare che tenga una difficoltà a spendere le risorse allora
Qui dentro qui dentro
è chiaro che noi
Dobbiamo siamo chiamati a fare
Anche la scelta ho teniamo dei livelli di polemica alti tra soggetti e questo non può essere la soluzione
L'agricoltura usa troppa consuma troppa acqua
E quindi no agricoltura va sotto accusa io qui la riflessione la pongo non è una proposta una riflessione poste da alcuni ambienti anche all'amico unirsi all'amico di Bruce che prima ha parlato allora
Se non ci fossero le risaie
Risaie che di una delle culture più idroesigenti idea cultura sempre costantemente no sotto attenzionata in modo sbagliato
Perché quell'acqua andrebbe nel Po e con un'affluenza immediata se ne andrebbe nel mare
E quelle risaie servono a trattenere l'acqua sul territorio quelle risaie servono un uso multifunzionale di quell'acqua che viene utilizzata più volte
Per i vari livelli servono a ricaricare una falda freatica perché servono a ricaricare la falda freatica e servono attenere alta anche la pressione del fiume quando s'avvicina al mare nel momento in cui l'acqua non c'è
Perché se andasse tutto di corsa avremo un periodo in cui si va al mare Sheva è un altro periodo in cui il mare entra dentro il fiume allora da questo punto di vista quando l'acqua c'è l'utilizzo dell'acqua è fondamentale incerte modalità quando l'acqua non c'è
Io rappresento un sistema quando finito me lo dica ho finito
E quando l'acqua non ci abbiamo il sistema dei frame per cui ci aiutiamo con dei consiglieri di cui arriviamo fino in fondo
Ecco noi non possiamo no raccontarci in questo modo con una caccia che sbaglia certo o voglio dire la polemica che ieri facevano gli amici del WWF senese ha una logica ha una logica che ben comprendo e addirittura ti dico che condivido Andrea e sulla quale dobbiamo lavorarci ma è indubbio
Ma è indubbio che quello che di certo voglia la voce a suo io
Quello che è accaduto in Toscana la dice anche lunga e anche in Emilia se quei sistemi hanno ottenuto né ottenuto perché migliaia di quegli uomini hanno da produzione civile del sistema dei consorzi di bonifica
E lui dice e di ricezione rotto mettendo a rischio tutto per una questione che si chiama nutrie e Volpini bisogna avere il coraggio di affrontare in maniera seria con la questione ma l'assurdo
Ringrazio e ringrazio per la pazienza tra l'altro Bastia nega che il mito interviene adesso Massimo Bassiano primo punto contratti di fiume
Che finisce il primo giro appunto sulla situazione attuale ringrazio tutti i relatori relatrice
Grazie molti spunti arrivando
Al termine di questo Giro volevo partire in particolare per gli ultimi due interventi mi hanno dato diverse suggestioni intanto ecco rispetto a quello che diceva
D'Angelis sulla sul sessantasei che rigenera sul sessantasei giusto però ci collegherei altri due fatti che avvengono in quegli anni le Agrigento Commissione Martuscello e cioè
Città di Agrigento fatta venticinque mila abitanti fatta per novanta mila il piano regolatore fatto per novanta mila
Viene allagata mezza Italia con la grande alluvione che vado a Firenze a Venezia si fa la commissione De Marchi
Vengono fotografati perfettamente i mali di questo Paese la De Marchi e diventa legge la centottantuno dell'ottantanove vent'anni dopo
Martuccelli non ha seguito perché la legge urbanistica ci prova quel poveretto di Fiorentino sullo negli anni sessanta ma anche personalmente fa una brutta fine una non è sicuramente avuto dei veri non c'è una legge urbanistica altro dato l'agricoltura l'agricoltura tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta in particolare a una decrescita
Abbastanza pesante ma dove cela per il venticinque per cento in particolare in quei territori di collina e di montagna e più difficili da coltivare
Lo diciamo sempre la pianura si difende a partire dalla montagna partire dalla collina perché quando arriva l'acqua giù a volte anche troppo tardi per poter reagire quindi dobbiamo riconsiderare questo ci sono
Quindi tanti aspetti che vanno a coincidere con un periodo storico per i quali giustamente diceva Umberto Eco italiani hanno la memoria debole non ci ricordiamo poco però vanno messi insieme
Quindi su questa questione sulla gestione delle risorse idriche da una parte la gestione del territorio in economia si dice che prevalgono interessi rivali
Che cosa sono gli interessi rivali interessi rivali in realtà sono degli interessi il cui il l'utilizzo di un bene da parte di un soggetto o andare a detrimento dell'utilizzo dell'altro soggetto cioè se io uso per un determinato scopo quel territorio quell'acqua evidente che devo considerarmi in virtù del fatto che la stessa acqua deve essere utilizzata con gli altri soggetti quindi i trenta molto un problema anche di relazioni un problema di governance di come gestirlo
Ecco io credo che i contratti di fiume nascono proprio per questo sono strumenti pattizia devono mettere in campo no le diverse posizioni ma i diversi interessi ci sono degli interessi che possono essere contrastanti ma dobbiamo anche dire che per quello che consideriamo un bene comune un bene pubblico come il territorio come l'acqua è evidente che gli interessi rivali devono trovare dei momenti di Sint
Questo è quello che facciamo attraverso i contratti di fiume ci va a cercare questo momento di sintesi l'altro discorso e quindi sulla gestione dei contratti di fiume come strumenti che non devono che nascono anche dall'emergenza
Perché molti territori le comunità di base si mobilitano dopo un evento estremo è successo in o in evento in cui non logico come nel caso del Lambro o altri territori che però poi dobbiamo trasformare se vogliamo dargli un futuro in strumenti ordinari di gestione del territorio cioè strumenti che riescono nella quotidianità a creare questo sistema di relazioni due nodi
Vorrei evidenziare rispetto a questo in particolare la gestione delle aree umide
Nelle quali tutti i contratti di fiume europee si sono impegnati a partire dalla Francia dove stato chiesto per esempio l'agricoltura di farne un censimento e sono dati stati dati dei sussidi per la manutenzione sono ancora mantenuti oggi e quelle uno dei nodi sui quali vita ai quali bisogna partire per la conservazione della naturalità e per dare quel servizio ecosistemi dico
Di cui di cui appunto parlavamo e l'altro punto è un tema un po'più complesso che è quello che la Commissione europea ci evidenzia nel rapporto consumo di zero consumo di suolo zero nel due mila cinquanta che sono le aree per i fluviali
Cioè laddove dovrebbe finire la città dovrebbe rimanere in agricoltura anche come presidio agroambientale e si dovrebbero ricostituire le famose fasce fluviali o aree
Di naturalità laddove ci sono perché c'è il sessanta per cento per esempio in quelle aree di dell'avifauna non dimentichiamo quindi sono già delle riserve
Naturali esistenti ecco ci sono due campi quindi ribadisco queste aree umide e le aree verdi fluviali
Urbane in particolare urbane considerate che in Umbria da una ricerca che facemmo qualche anno fa il novanta per cento delle aree produttive sono a un chilometro dal Tevere
E e vanno a prendere contro l'agricoltura nella nostra urbanistica l'agricoltura è ancora aria bianca
Cioè pochi sono i casi di urbanisti Lumina antiche l'anno va al penso astengo che hanno classificato le aree agricole di pregio
Attenzione area bianca da questo insomma la dice lunga su quelle che sono le tendenze quindi un Progetto di ricostituzione anche a livello nazionale non può che nasce la valorizzazione di questi ambiti quindi della naturalità
Che ancora esiste e nella risoluzione dei conflitti in particolare che possono sorgere
All'interno delle aree veri fluviali che sono un presidio fondamentale anche per la difesa del rischio idrogeologico
Veramente grazie e complimenti a tutti da questo giro per tutte
Secondo giro ma altra corsa
Il appunto andiamo sulla questione delle proposte
Ricordiamo che nel nostro dossier ci sono cinque proposte
Diciamo macro proposta anche se sono molto brevemente annunciata
Appunto nel dossier alla fine del Dossi liberiamo i fiumi che avete avuto tutti
Ne citiamo soltanto tre coi alcuni approfondimento Brevi
Una prima di tutto al punto da rendere operativo
Insomma Sandri il piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici però adesso vediamo cosa significherebbe a nostro avviso due appunto rilanciare comitati di distretto proprio in quel ruolo che ricordava Erasmo in una delle cose poche cose opere della sbocchi Italia cioè il discorso
Dei progetti integrati di mitigazione del rischio idrogeologico il miglioramento dello stato ecologico di corsi d'acqua appunto laddove vengono destinate vincolate la percentuale di risorse agli interventi
Il terzo argomento era appunto quello della disponibilità reale delle risorse economiche quindi finanziamenti possibili per l'intervento sia per la mitigazione del rischio idrogeologico sia per appunto il miglioramento dello stato ecologico gli occhi e adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici se vogliamo tenere tutto quanto assieme a me appunto dialoga poi con il discorso del piano ricordiamo che appunto stiamo ancora attendendo invece il vero e proprio piano nazionale sul
Però come vediamo come io mi sono accordato dalla lettura spesso mi succede perché purtroppo il numero uno che dopo poco poco per fortuna me ne occupo o o la disgrazia di dovermi leggere tutti i disegni di bilancio allora e è assolutamente vero
Ci sono dodici miliardi di euro fra Fondo nazionale e i contributi a a Regioni e Comuni dalla due mila ventuno Andujar trentaquattro nel due mila venti abbiamo ottantacinque milioni di euro
Nel disegno di legge di bilancio nelle venti
Questo detto così come data isolato e poco molto o poco significativo il problema voi mi insegnate
Per quanto riguarda appunto io il manutenzione del territorio
Prevenzione del rischio del biologico e comunque in generale messa in sicurezza e la continuità dell'intervento dell'investimento continente ma che deve essere consistenza di investimento continuo
Perché se è vero come è vero che nel due mila tredici il ministero dell'Ambiente calcolare che ci vogliono quaranta miliardi di euro tra l'altro diceva non muore in un quindicennio capirete bene che o si garantiscono risorse rilevanti
Anno per anno o se si arriva il primo anno di una programmazione triennale a dire abbiamo soltanto ottantacinque milioni i prossimi undici miliardi e rotti ve li diamo più avanti c'è qualcosa che non funziona
Non perché sta rimandando ma perché non sta imbarcando quell'anno e questa storia delle risorse realmente impiegate non quelle disponibili a quelli realmente impiegate è la iattura secondo me della capacità di intervento di questo Stato
In questa situazione
Perché poi quando ne manca fare i bilanci della stessa struttura di missione poi la capacità di intervento no del dell'intervento proprio deve le risorse messe sul campo per leggere le opere è stata limitata purtroppo
E questo e è un problema che fra poi impongono il senso e al solito questo vedere la giaculatoria che io non sopporto però cos'ha qualche ragione di esistere
E la burocrazia che crea io credo che il problema non è sia la burocrazia il problema è la singola responsabilità e la capacità di collaborare tra amministrazioni perché se invece il gioco è non mi assumo la responsabilità
E scarico sull'altra amministrazioni l'assunzione di responsabilità abbiamo questi risultati per cui non a caso con gli interventi commissariali o se non strutture di soli sono sacrosante in teoria sta nel fatto poiché appunto di fatto l'intervento di spesa che si concretizza in oggetti interventi e e perita non non sia l'altro aspetto ognuno di noi lo sono stato anche io ci stiamo rientrando la bocca de spendiamo operativo il piano nazionale adattamento ai cambiamenti climatici
Il polo fichi uno dei gangli di quel piano e che non si capisce quali siano le priorità
Le le azioni britannico non si capisce proprio fra l'altro con regia validi
Allora e io io non so ce abbiamo avuto nel frattempo e noi l'abbiamo diciamo criticato questo DPCM venti febbraio diciannove su cui piani di intervento stralcio appunto Soudhi rispetto ad oggi
Facciamo un cavo riprovo diventò se c'è anche un altro DPCM anche se purtroppo la superfetazione di strumenti anche che di carattere amministrativo legislativo a me fa un po'impressione
Però che dica queste dieci cose queste periodo queste linee di intervento Previtali son queste per quanto riguarda il piano interna che perché così non si va avanti cioè Fnac
Al solito uno deve bellissime enciclopedie del Mullah che venne messo a dentro un cassetto e da gioco la revocatoria ogni riferimento appunto alla sua presunta attuazione no non vedremo mai
Attuarlo fra l'altro nel momento in cui si indicato delle priorità anche lì
Come le delibere CIPE peraltro a assegna quelle linee generali prioritari a quel tipo di tipologie d'intervento anche ma anche soltanto facendo una ricognizione dei fondi disponibili
Anche comunitari
Attribuendo partite capitoli priorità uno che linea di intervento cento Cocilovo queste risorse fondi comunitari i fondi nazionali serie se si riesce anche a estorcere alle regioni cosa cavolo fanno sarebbe anche una bella cosa
E e si dice su questa linea di intervento prioritarie ci sono in realtà tutte queste risorse
Magari si stabilisce le DPCM anche dei tempi di attuazione e vediamo che cosa succede naturalmente si deve coordinare con l'altro DPCM perché se quello fai piani stralcio alla vecchia maniera e e provvisori sul territorio e dall'altra parte appunto non c'è questo respiro immaginerete che il meccanismo sin dritta
Quindi non non è una fascinazione dello strumento ulteriore sto dicendo chiamiamolo ancor Pinco Pallo chiamiamo strategia piano quel che quel che ma l'individuazione delle risorse l'indicazione delle priorità
è è fondamentale perché sono non e magari anche indicazioni tempi realizzazione perché se no con i limiti temporali se no non si vada dalla sua parte
Detto questo io ho riassunto non so quanto spero chiaramente il qua quanto noi pensiamo proprio viene in pillole a a voi adesso invece dirci quello che voi pensate sia quelli che su quello che noi stiamo dicendo ma su quello anche che voi decidete di direi che ritenete che siano le priorità di intervento inizierei da da caccia mani sulla parte propositiva e poi inviterei Erasmo e poi a seguire
Non non me lo ricordo e ho cambiato di don Pietro Secchia semmai un po'a scombussolare
Scusa non ho nove acqua
La Barcolana conoscendo di non credo che se tu sei preparato no affiderà grazie troppo troppa fiducia allora tre cosa
Ne allora di quelle tre priorità
Per motivi di tempo USA che ne parlo di una le parole misure di adattamento doveva automaticamente climatici anzi declino fra le misure altamente cancellazione quelle che riguardano chiamante l'oggetto della discussione stamattina rischio idrogeologico idraulico chiamai prima l'ho detto il sistema di riduzione del rischio sono quelli che abbiamo detto prima il cambiamento climatico ci sta sopra
Modifica le modalità con cui deve esser fatta la pianificazione modificano modernità con quella sul fatto l'early warning sicuramente
L'early warning che
Sostanze mentre riduzione del rischio residuo de è una come dire un tavolo che poggia su tre gambe
Dove noi dobbiamo assolutamente operare per tener conto del fatto che i camion climatici sono una realtà non futura sono una realtà adesso
Dobbiamo sicuramente investire come diceva Martino borsettine in prima sua con potenza sulla scienza non possiamo e dimenticarsi che la prevenzione si fa attraverso l'utilizzo delle competenze che vengono dalla tra virgolette ricerca scientifica
Attuata attuata nelle modalità operativa cioè trasformata incapacità di operare
Quindi ci deve essere uno sforzo per migliorare le prigioni metro logiche migliorare prigione ideologiche
Migliorare lava valutazione migliorare il sistema di monitoraggio garantirlo dei sistemi di monitoraggio faccio presente che oggi non c'è garanzia neanche dei sistemi di monitoraggio non abbiamo neanche la garanzia deve dei soldi per essere chiari di mantenere le reti di monitoraggio che abbiamo questo lo dobbiamo lo dobbiamo dire
Nel secondo pilastro la seconda gamba su questa in spiedi il tavolo che nutrimento ce ne vogliono almeno tre
Il secondo pilastro
è sicuramente nella capacità di comunicare
Di comunicare le informazioni agli presente sindaci agli otto mila sindaci che sono quelli che sono responsabilizzazione Cile sono tre le autorità no Stato regioni e comuni
E in seconda battuta ma io direi prima battuta anche i cittadini
Comunicare più rapidamente più efficacemente attraverso dei linguaggi che le persone comprendano senza svilire contenuto tecnico questa è una sfida eccezionale noi come dipartimento ci stiamo lavorando sopra per affiancare al sistema delle fermento che già già che tutto sommato e viene comunicato dalle regioni anche un'ulteriore Zampa che è quella del cosiddetto sistema ITI alert che dovrebbe arrivare
A permettere di mandare le allerta ai cittadini attraverso l'utilizzo del fondo note coniuge del serbo del cast
Veramente una rivoluzione copernicana
Perché immaginate di quali e quanti problemi si possono aprire documento in cui ogni cellula di ogni persona ieri come soggetto che dice domani c'è un'allerta oppure addirittura adesso sta per verificarsi qualcosa che può essere pericoloso
Quanta comunicazione e quanto l'avevi sopra il terzo asse il terzo il terzo pilastro e poi chiudo
Era sicuramente forse per me il più importante di tutti e quello della formazione ed è quello della partecipazione della società a questi sistemi non voi sapete che il pilastro bar su cui si basano i sistemi di allerta mento e nella loro attuazione nelle fasi operative sono i piani di protezione civile i piani di emergenza comunale
Piani pensione civile sono il documento che ogni Sindaco deve possedere e di cura e del quale i cittadini devono essere a conoscenza
Che contiene quali sono le condizioni di rischio che stanno su quel territorio e quali sono le azioni di mitigazione del rischio che deve mettere in campo con la sua autorità il sindaco chiudere il ponte e chiudo la scuola eccetera eccetera lo può fare il sindaco non può fare il signor Rossi
Ma anche quali sono le responsabilità del signor Rossi nel nell'atteggiamenti non è possibile che io viva nel giro di due anni e mezzo visto dalla gente morire morire
Perché vanno a far le passeggiate lungo il lungo il gli argini dei fiumi quando c'è la piena perché vanno sotto i sottopassi ma faccio anche prima perché vanno nei sottopassi
E pensando di riuscire andava dall'altra parte della strada invece non ce la fa non dall'altra parte la strada perché rimangono fulminati perché fanno il bagno al mare quando ci sono i temporali perché Fund rimangono fulminati perché un anno fa passeggiate sui sui monti quando ci sono i temporali
Perché vanno a fare le escursioni quando c'è rischio di valanghe a quattro sulla neve a due mila cinquecento metri non è possibile a c'è un caso eclatante che faccio sempre vedere sempre il caso del sindaco
Via non temporale da trenta millimetri d'oggi in un'ora ma roba ridicola
Dove c'è una persona che è stato per Musarò per morire perché si è infilata dentro la macchina dentro un sottopasso egli sindaco era stato talmente bravo che non solo aveva chiuso quel sottopasso ce l'ha messo pure il semaforo cioè ha messo pure semaforo rosso cittadina passato lo stesso perché lui era convinto che non c'è percezione del rischio non c'è non c'è informazione questi sono i tre pilastri bisogna lavorare su tutti questi tre
Con e questa per me misure di adattamento i punti climatici questa roba qua bisogna inserirla dentro i decreti futuri dentro gli atti di legge non qualche maniera io non sono esperto non son capace di dare c'è qualcuno più bravo di mettersi a fare le leggi i decreti però se mi viene chiesto un consiglio di competenti e quelle cose lì che fra l'altro da un punto di vista dei costi stiam parlando di una roba che rispetto a costo una cassa d'espansione passando a milioni di euro
Un la rete di monitoraggio mento intrometto poche nazionale compresi Ravera costa dieci milioni di euro all'anno di manutenzione e con questo chiudo
O
Traslocando
No non sto dicendo nemmeno più le cariche eccetera ma insomma lo dette prima spetta
Velocemente Stefano concordo piano clima è davvero l'urgenza e l'urgenza e perché gli effetti sono in corso ormai da tempo la salinizzazione
Delle del degli acquiferi costieri ormai già abbiamo zone della Maremma del Sud dove chi abita lungo la cosa non annaffia più perché nessuno acqua salata quindi è un tema enorme inaridimento e desertificazione
Sono a rischio cento mila ettari di territori Galiani anche agricoli e
E quindi è un tema
Molto molto serio penetrazione di acqua marina attraverso l'aumento del livello dei mari che è un tema drammatico io vivo comuni incubo la modellistica che ho visto di quelle potrà cadere al due mila cinquanta sessanta mangiata due mila trenta ed è una cosa vi assicuro spaventosa quindi questa è davvero l'emergenza e l'emergenza
Siccità prolungate accelerazione degli eventi un tempo richiamavamo estremi ma ora purtroppo sono diventati ordinari quindi diciamo dentro il Piano clima c'è davvero tu è un'integrazione di cose ed è ed è da sistema Paese notava a fare questo
Seconda cosa piano depurazione grazie un terzo dell'Italia utilizza i fiumi come canali fognari punto
Siamo ultimi in Europa è una condizione davvero primitiva ed è davvero c'è da vergognarsi c'è poco da fare il Sud che fa la parte del leone
Non c'hanno una a volte mancano diciamo reti fognarie depuratori
A sei miliardi non riesce a spenderli perché mancano le governance nei comuni non ci sono uffici tecnici insomma non c'è davvero
E quindi è un tema c'è un commissario nazionale sta facendo sforzi enormi però la realtà e che tre italiani su dieci
Compresi quattro lombardi su dieci e quattro friulani su dieci scaricano ancora nelle campagne ma soprattutto nei fiumi due due
I controlli
I controlli ripristinare il servizio idrografico e Mario grafico dello Stato nato nel mille novecentodiciassette ucciso dalle leggi Bassanini alle soglie del due mila
Per cui da allora non ci sono più report né controlli che è morto un sistema di di di punto l'affidiamo all'Ispra bene io devo chiedere i dati alla Bossi Tiny quando ho bisogno di qualcosa Martina mi dice un attimo a volte quanti fiumi abbiamo quanti va e Meli dice lei ma ma non esiste in Italia o in ufficio punta o l'ufficio di un ministero un dibattimento che abbia questo non c'è più non c'è più quindi queste tema dei temi
Altro altro problema
Legge sul consumo di suolo
Va approvata in Parlamento la legge sul consumo info il suolo
Le pianificazioni di distretto
Che sono cose serie sarebbero piani sovraordinati a tutti gli altri piani noi presentiamo il mio invito tutti il due dicembre alla Protomoteca del Campidoglio l'aggiornamento del piano
Nel nostro piano sull'area metropolitana romana
E trovate tutte le aree dove secondo noi punto non bisogna più costruire e vi assicuro che noi mettiamo diciamo una XE cancellare a tante richieste di tanti Comuni non faccio nomi ma è un assalto alla diligenza che stiamo fronteggiando e li blocchiamo e non c'è discussione
Integrazione di opere dei contratti di fare con i contratti di fiume stanno facendo un lavoro enorme oggi è possibile integrare le opere strutturali che servono con le opere di contratto di fiume i contratti di fiumi di di Fiume sono un'opportunità gigantesca di partecipazione e di far passare questa cultura
Fluviale che abbiamo perso ultimo punto ultimo punto il Tevere Parco Nazionale fluviale per noi è una suggestione
Si può essere d'accordo non d'accordo lo so non accadrà mai però diciamo noi abbiamo lanciato questi idea
Perché non bisogna vivere i fiumi solo come minaccia come nemici i fiumi sono una ricchezza sono da vivere CEE ed è e un fiume come il tema come tanti altri fiumi sono infrastrutture infrastrutture ambientali
Che intende in in tempi di cambiamenti climatici sono davvero quel che serve è un paese come l'Italia
Perfetto grazie Massimo Gargano appunto ambito ai basteranno i contratti di fiume se
Sì
Intanto nel tempo dato di di dire alcune questioni e riparto da da dalla suggestione che ci ha regalato Erasmo D'Angelis sul Tevere Parco Nazionale fluviale bellissimo gestione a monte di questo che cosa c'è c'è un'idea di Paese diversa da quella che attuale e quindi il cambiamento del modello di sviluppo oggi un modello di sviluppo del suo paese è stato inevitabilmente legato al cemento e all'asfalto
E quindi lo sviluppo veniva inteso nel trasformare un'area agricola in area edificabile per surrogare artigiane in un'area industriale questo è stato fatto quando un'aria artigiana
Mostrava segni di obsolescenza non sarebbe opera da quella relazione fatta un'altra e così per l'area industriale questo è stato il modello di sviluppo suo paese l'altro giorno rispetto a un piano piano che ha vincolato tutta un'area nei Castelli Romani italiana di Castel Gandolfo un'area a ridosso del lago di Castel Gandolfo il sindaco voleva legarsi perché ha detto si è bloccato lo sviluppo di questa comunità
E lì dietro che cosa c'era e quindi c'è un'idea sbagliata di quello che è lo sviluppo e il divieto della situazione da allora qualche idea rapidissima la prima rilanciare con grande forza Andrea rilanciare con grande forza e oggi due società offre opportunità
Un movimento un'attenzione e un gruppo di pressione con degli impegni precisi e puntuali perché venga approvata una legge che dal due mila dodici giace nelle Aule delle varie commissioni che tutti vogliono nelle dichiarazioni di tutti nessuno escluso
Ma tutti operano per in paludato la regia su consumo del suolo noi dobbiamo trasformare questi momenti non i momenti divisi vuoi inclusi rispetto a un obiettivo tutto nasce da un consumo del suolo che non si ferma un istante i dati dell'Ispra i dati di tutti quelli che ci lavorano stanno lì a dimostrarlo noi continuiamo ad edificare tutto quello che edificabile
Ma non è di centocinquanta metri nei quindici centimetri dalla riva del fiume
Perché questo accada e poi l'immagine ci racconta lui rilanciamo la questa vicenda trasformiamo questo in una coalizione Epping chiudiamo viale responsabilità ad esercitarle
E questo per competenze dei dei quella che settore che rappresento il riuso delle acque reflue al più grande di della più grande opera infrastrutturale di questo Paese sarebbe quella di cambiare delle norme che impediscono il riuso delle acque reflue
Le acque reflue oggi non si possono utilizzare
E allora noi abbiamo il problema del contrasto al cuneo salino
Abbiamo il problema no dell'affluenza del minimo deflusso finita vitale e le acque delle frodi vertano la questione per cui il sibilo si butta dentro il canale e poi di corsa si portano agli impianti trovo lì Persano a ridosso delle coste del dei consorzi di bonifica per sollevarle buttarli in mare io credo che quello no deve essere cambiato
Perso dentro questa vicenda c'è la presenza dell'uomo nelle aree più difficili io credo son convinto che una risposta anche a tutte le tematiche che oggi sono state sollevate nel Tevere l'uomo nelle aree interna di questo Paese
L'abbiamo la dorsale appenninica cassa dalla grande ante crisi no che si generalità nelle città
Perché il dal diverrà quelli quei territori verranno sottoposte degli incendi e poi verranno inevitabilmente a valle tramite appunto i fiumi idee evita abilmente Licci va tenuto uomo io per sensibilità dico un uomo imprenditore un uomo che quindi in qualche modo deve fare reddito perché altrimenti non trova nessuna ragione per starci
Ecco se da giornate come queste non riusciamo a trovare un qualcosa che ci unisca in maniera forte consumo del suolo riuso delle acque mantenere la presenza di un'impresa agricola
Reddituale no nelle aree interne alle fontane di questo Paese credo che questa potrebbe essere una bellissima giornata grazie
Grazie a voi tutti quanti per l'appunto la puntualità degli interventi Bastiani appunto infatti
Poi Bussetti nel e poi voltata
Tra l'altro siccome ci sono due interventi dal pubblico quindi
In teoria all'una e trenta dovremmo finire penso spero che abbiamo un attimo di clemenza
Bene non posso che ripartire dalla ragionamento appunto sulla governance il contributo delle comunità locali al raggiungimento degli obiettivi che sono stati poi esposti oggi
Innanzitutto hanno sparso operata la frammentazione
Dei vari ambiti non si può più ragionare
Per ambiti stretti e l'agricoltura l'idraulica l'industria la l'industria delle costruzioni e via discorrendo il tempo è passato nel cinquantuno Piccinato spie Alien una relazione che ha fatto a Lino cioè Italia tutti pianificano
Tutti tutti hanno una pianificazione però rigorosamente distaccata l'una dall'altra e se non in molti casi in conflitto l'una con l'altra quindi Governance e partecipazione abbiamo un'infinità di strumenti
Rispetto a quegli anni tecnologici
Di lettura del territorio
Conosciamo di conoscenza e quindi dobbiamo assolutamente partire da lì l'altro aspetto è che queste pratiche appunto di pattizie queste pratiche di dis di portare la discussione
Io dico spesso laddove le decisioni hanno il loro affetto
Cioè non si possono prendere decisioni centinaia di chilometri distanti da dove quelle decisioni anni affetto vanno riportate sui territori e questa è una delle richieste che i contratti di fiume stanno facendo per fare questo dobbiamo trasformare avere il coraggio di trasformare i contratti di fiume da strumenti straordinari
Perché faceva riferimento Erasmo al numero ancora ridotto sì però deriva anche un po'dalla guardiola straordinarietà dovrebbero essere strumenti ordinari di gestione di concessione dei territori
Sui territori italiani si sta discutendo molto di quale possono essere le sfide
Che abbiamo davanti io vorrei brevemente in questo mio intervento elencare un po'quello che è la discussione che si sta facendo ora in tutti i territori regionali ma a partire proprio dalle comunità locali attenzione
Il primo punto
Riguarda la visione europea ecco noi siamo in Europa i distretti idrografici sono pensati in una dimensione europea
Quindi dobbiamo tornare territorializzare queste problematiche perché se no parlare di cambiamenti climatici alla scala locale sembrerebbe quasi ridicolo
Dobbiamo territorializzare queste cose ma da una vettura globale ed europea quindi dobbiamo metterci insieme anche a livello europeo a tutte quelle forze che stanno andando in una direzione che è quella che condividiamo
Per cui visione europea e non non dobbiamo arrivare alla al comune famiglia e poi condominio abbiamo i nostri confini
Il secondo punto riguarda quella della strategia nazionale una strategia nazionale che mette a disposizione le risorse anche contratti di fiume attenzione anticipando scenari futuri
C'è stata una risoluzione nel due mila diciassette firmata dall'onorevole Braga mi dispiace che non sia qui e dall'onorevole Daga quindi che in qualche modo prefigurava la possibilità di assumere iniziative per declinare apposite risorse finalizzate a sostenere diffondere i processi selezionate sulla base di criteri di qualità e di efficacia
Ok
L'altro punto sono le politiche regionali politiche regionali qui c'è rientra tutto il ragionamento per esempio che si faceva sui progetti integrati
Alla scala regionale Progetti Integrati pensando andatura rischio qualità dell'acqua
Possono essere realizzati anche utilizzando i PSR attenzione ci sono delle belle esempi per esempio nelle Marche i patti agro ambientali sono esempi che viaggiano in quella direzione lì
Utilizziamo il DSR noi spendiamo i soldi anche se facciamo un intervento qui un intervento lì un intervento la ma se riusciamo a organizzarsi attraverso processi
In di anche di coinvolgimento locale come i contratti di fiume riusciamo a intervenire su dieci quindici venti chilometri di fiume facciamo di più spendiamo meglio quei soldi
Sostenere la dimensione locale la partecipazione dal basso finisco livelli dicitore molto rapidamente vuol dire tenere conto del contributo anche i singoli cittadini penso ai cinquecento mila tombini di Roma
C'è chi fa sta manutenzione Roma si allaga anche per quello
Bisogna fare bisogna promuovere in questo senso strumenti di Patti Patti collaborativi con i cittadini sono parte attiva le amministrazioni pubbliche pur facendo bene non sono in grado di arrivare dappertutto
Scenari di altamente cambiamenti climatici ogni azione deve essere in una dimensione di quel genere lì infine i servizi ecosistemi citare valore anche l'agricoltura attraverso il vice così semplici se ne è parlato grazie al Ministero dell'Ambiente a Torino recentemente in un workshop proprio sui servizi ecosistemi cioè sul fatto che i servizi questi amici anche attraverso i contratti di fiume possono avere uno spazio concludo dicendo
Il nostro problema attualmente anche rispetta i cambiamenti climatici rivedeva una Presidente del Consiglio la Nuova Zelanda lontana da noi in qualche modo non è più se
Sane
Non ci perdiamo più in questo ma pensiamo concretamente a quando farlo in che modo farlo e quali sono gli impegni che dobbiamo e possiamo prendere grazie marzo
Appunto la mattina borsettine destra e poi Andrea Costa e poi ci sono appunto questi due interventi
Sì io mi riallaccio a una delle dei punti conclusivi di Carlo caccia umani quindi la conoscenza al monitoraggio continuativo e sistematico e finanziato siempre possibilmente con apposito capitolo di spesa su un'attività conoscitiva
Nel bilancio dello Stato
Perché banalmente si gestisce solo ciò che si conosce e ad oggi non è vero cioè non è propriamente completamente vero che noi conosciamo quello che gestiamo ripeto non solo
La quantità dell'acqua che circola che venne prelevata dai corsi d'acqua dalle falde
Ma anche le pensioni che insistono su sui bacini
Lo stesso Istat non riesce a censire le tutte le pensioni se non per alcuni comparti che agiscono sui bacini sulle risorse idriche
Quindi questo è un altro limite noi adesso ci troviamo ad avere l'obbligo di redigere l'inventario delle emissioni nel in acqua ai sensi della direttiva quel e a parte i grandi impianti del PPI IPPC non non abbiamo contezza di quali sono le sostanze scaricate
Sì avere per motivi normativi ma anche per motivi di organizzazione delle varie strutture territoriali per cui magari la Provincia x non trasmette dati alla Regione y che a sua volta non li trasmette l'Autorità di distretto eccetera quindi nel due mila venti forse si potrebbe anche riuscire a calare questo flusso di lavoro che che non richiede null'altro che un investimento minimo iniziale
Un altro degli astanti nera dalla conoscenza che ancora manca quello degli effetti curativi
Delle azioni che mettiamo in atto
Abbiamo contezza agli effetti cumulativi quindi gestione adattiva vuol dire che io conosco in tempo reale o quasi cosa sta succedendo nel sistema quindi devo dotare
Di un sistema che preveda modelli e punti di monitoraggio e che mi aiuti a capire cosa succede in alcuni tratti in tutti i tratti del mio reticolo idrografico questa sistema
L'obiettivo ambizioso ma che i della diva mente si può raggiungere io penso al poche al momento insomma dispone di di modelli di questo genere quindi oltre a si gestisce ciò che si conosce come si gestisce SIM gestisce pagare sostenibile se esiste anche un piano nazionale una strategia nazionale
Che informi poiché modalità di gestione Ghiannis sottostanti quintale gestioni distretto fino a i piani di sviluppo territoriale comunale provinciale eccetera
Ma un piano chiaro di sviluppo economico che che metta insieme quali sono rabbia e dica chiaramente come vogliamo svilupparci e da qui ha un orizzonte temporale di di trent'anni almeno se non cinquanta
E
E fare in modo che gli obiettivi Previtali quelle dei ritardi mi si diceva che mai siano mantenuti al variare delle dei governi e questo ed è uno dei problemini diciamo di questo Paese no non vorrei fare un esempio lontano ma qui Mitoka perché l'ho sofferto mi hanno invitato a un convegno in Svezia dove raccontavano la loro strategia di sviluppo la due mila quaranta in cui vogliono portare tutta una produzione energia dica triennale
E quindi hanno hanno in primo luogo per me tratto questa strategia un fatto un patto tra tutte le diverse sigle politiche tre li spazzerà diciamo da dall'estrema sinistra quasi razzismo diciamo però si sono impegnati a ad attuare questa strategia che non è solo vistosamente di riduzione delle emissioni e quindi a costruzioni di leva di sviluppo economico
E quindi anche noi forse dotarci di un di una strategia nazionale che abbiano Rizzon te temporale un po'maggiore dei mandati elettorali con cui si misura il tempo ultimamente sarebbe sarebbe
Anche auspicabile gli strumenti economici come si finanziano questi piani sente della Spagna sono riusciti con da diciamo la giustificazione dell'adattamento ai cambiamenti climatici a finanziare molte delle misure di Diana non solo il piano gestionale quel piano di gestione rischio alluvioni
C'hanno finanziato sostanziale interventi nei bacini principali gli spagnoli
Ultimo ma ma non meno importante
La governance di cui si parlava prima non credo che possiamo rivedere l'architettura su diciamo amministrativa del Paese per la possiamo facilitare questi flussi di lavoro e di conoscenza
E infine solo la menzione alla formazione alla creazione di una cultura di convivenza con questi avanti
Di cui ci troviamo insomma a far a far parte del paese
Barbara fare un esempio di di modalità comunicativa la cooperazione che ha un cartone che avrebbe recentemente pubblicato circa non so se solo sul nostro sito su altri canali
Sarebbe anche utile passarlo diciamo nella principali canali televisivi perché italica non è una materia intuitiva la popolazione non l'avverte non lo capisce qual è il rischio legato
Grazie anche alla possibilità anche perché esiste un'altra parola magica Italia che appunto lei che in realtà non ha pronunciato male alla alla ricordata di fatto che la continuità dell'azione amministrativa
Al di là dei cambiamenti politici di turno perché in Italia è un mistero non esiste la concreta Verzegnis
Prego Graziano condivido le azioni delle case da Martino positivi quindi le le le risalto
Ne sottolineo solo tre tre o quattro che però sono veramente importanti innanzitutto
Tutelare lo spazio residuo dei fiumi
Questa dovrebbe essere una priorità chiara per tutti ma a partire da da Anci regioni miliardi questa è la priorità lo Spooky si cosparse che resta non lo dobbiamo perdere è questo che fare con il consumo di suolo
Ma anche che fare quel tipo di opere che che stiamo finanziando sempre per tornare all'esempio veneto non è possibile che si pensi
Il Cordevole uno i corsi d'acqua colpiti da ovaia
Che sullo dichiarazione del governatore della nostra regione facevano un intervento innovativo scalderemo la ghiaia e in cui risiede e faremo un argine dell'unica area dove il fiume ancora si espande liberamente senza fare danni tutti ha un'ottima idea veramente originale che questo tipo di cose c'è dovrebbero suscitare veramente la reazione no che ciò è ridicolo che sedicenne invece no
Il tema della manutenzione fondamentale perché la la manutenzione uno dei principali pressioni attualmente sui corsi d'acqua si dice che non si fa abbastanza manutenzione ma in realtà specie uno cammina lungo i corsi d'acqua quotidianamente si accorge che Jimi stanno male io in relazione alle modalità con cui si fa manutenzione si può migliorare molto sia dal punto di vista del rischio che dal punto di vista la sostenibilità del spesso si fa manutenzione spettacolo si fa dove si vede di più
Senza capire se serve come serve e e dove quindi non diciamo che non si debba scavare osserva tagliare vegetazione avrà fatto bene va fatto con Cocco raziocinio il tema dei programmi vissero inserimenti anche far esattamente con questo ciò vuol dire fare manutenzione con raziocinio e sapendo perché esso facendo le cose ancora possibile che ancora non si parli di finanziare i programmi che si stima in perché credo che se centinaia di milioni miliardi locati fiumi ministro dell'Ambiente ancora detto mettiamo su un pezzettino su questo ecco in incomprensibile
Per quanto ci riguarda
I vari interventi integrati chiaramente no a voi l'avete citato insomma Damodred molti anni lo promuoviamo quindi vuol dire fare davvero interventi che mettere insieme restituire spazio per ridurre il rischio aumentarla diversità questo questo vuol dire quando le il post alluvione
è un'occasione perché non è per niente facile tornare indietro quando occupato spazio del fiume ma quando il fiume se lo riprende e lì che devo sfruttare l'occasione questo continuiamo a ripeterlo ma non non non si fa non si fa mai
Altra questione ci devono essere fondi davvero per studi alternative perché non ci sono sì sono teoricamente soldi per fare interventi integrati ma il le Regioni Cassetti hanno progetti di opere non hanno Progetti di interventi integrati io nonostante le mille discussioni tutti Rivelli di questi anni non ci sono i soldi per fare sui fattibilità e di valutare dove ha senso fare una cassa d'espansione e dove invece magari muovere un argine uno e mezzo
Questo o che ma interventi integrati comunque non basta
Che i fiumi in Italia stanno malissimo siamo non lontanissimi dalle trecento gli obiettivi di qualità quindi solo con gli interventi integrati non non raggiungeremo mai gli obiettivi di questa della direttiva bisogna fare interventi di rinaturazione anche come fanno tanti si presero pay
Molti temi gestione ci sono tutte belle le incaute delle relazioni sulla recupera morfologia dei corsi d'acqua eccetera ma dove stanno i finanziamenti per chi le fa nessuno ci sopra non si fanno
E questo è è veramente fu sorprendente che quando il ministro dell'Ambiente se lo sa se lo dimentichi vaste per tornare all'esempio Veneto anche sorprendente che di un evento pubblico un assessore all'ambiente regionale posso dichiarare
A me la sterilità di interventi sui corsi d'acqua non interessa nulla
Con un grande RAI grasse risate approvazione da parte di ordini professionali enti locali professore universitario in cui succede oggi Cecchi Gori qui
E a questo succede oggi in Veneto non si sono posso dire una cosa del genere e non nessuno richieda le sue dimissioni il giorno dopo
Un sì sul molti misteri serve una strategia nazionale comunque serve l'unico che parla di queste cose alla fine Presidente Mattarella il nostro ministro dell'ambiente non ne parla mai che serve una strategia di riqualificazione dei dei corsi d'acqua serve
Davvero focus anche solo dire che è importante che va fatto vedi lì la situazione scandalosa che c'è in questo momento sugli incentivi ai piccoli impianti idroelettrici
Che
Nostro paese ha rinnovato nuovamente gli incentivi per i piccoli impianti idroelettrici
E il ministro dell'ambiente dove prende una posizione chiara disse il pastrocchio normativo che c'è in questo momento e non lo sta facendo abbiamo sollecitato più volte WWF CIR legami che non non sta non sta rispondendo
Rispetto la comunicazione di Grass Martina del citato il nostro video ricche parla proprio di cosa si dovrebbe fare secondo noi sui fiumi speravo di Lucera farlo vedere oggi pare che non si riesca per la connessione a internet
Chiedervi chiedono l'indirizzo di partecipanti magari quello ve lo mandiamo grazie
Allora ci sono altri interventi fra cui uno appunto deduce Ruffato dei freelance proprio sulle questioni ottico idroelettrico poi c'è Irene Di Girolamo del ministero dell'ambiente
Federico Gea
Un'altra a abbiamo la la pressione quindi ci scusiamo
Però però verità insomma
Tanto anche se prendiamo un minuto in più corso non cambiamo
Grazie
Un giorno a tutti io sono c'era un fatto insomma presidente del coordinamento nazionale tutela fiumi free riversi Italia
Che raggruppa decine e decine di associazioni in tutta Italia in questi anni hanno lavorato sul tema del mini idroelettrico su chiedendo ci ha prima tentando di di avere delle norme di pianificazione
E di e poi anche non esclusi dice di dei paletti rispetto a questa cosa che il nostro governo diciamo finanzia lautamente
A differenza che in tutti gli altri Stati europei noi finanziamo ancora nuovo idroelettrico
Su quei pochi tratti di fiumi ancora diciamo che hanno mantenuto la la loro naturalità il che è esattamente il contrario di quello che si dovrebbe fare una chiediamo abbiamo chiesto norme non ci siamo riusciti sono dieci anni che tutte le norme vengono sostanzialmente sempre aggirati
Quindi abbiamo chiesto basta incentivi almeno Chess finché non riusciamo a far le norme non diamo almeno più questi soldi che nessuno più in Europa da per il nuovo idroelettrico fra l'altro non ha neanche un un contributo energetico
Dirimente insomma significativo
Eravamo riusciti a l'ultimo decreto sulle rinnovabili non prevedeva più incentivi alito eletti con i corsi naturali voi siamo arrivati a un compromesso e sono stati rimessi ma con dei paletti adesso stiamo vedendo che i paletti vengono nuovamente aggirati nove master taglia vediamo da dieci anni
Che tutte le volte che si fa un paletto si toglie quindi siamo venuti a supplicare
Il ministero dell'Ambiente che diciamo il ministro che netta una parola su questa cosa che non si passanti tornare indietro pure su questo minimo
Che noi lutto compromesso a cui siamo arrivati ecco io non ha tempo per dire altro però siccome qua siamo venuti in tanti ci tenevamo a questo perché i fiumi insomma almeno perché c'è di buono non buttiamo via anche quello grazie
Saggio prevedere consentirà mi scuso per questa pochi minuti Irene
E che in questo caso non so se e consulente del sottosegretario Morassut è una tecnica senza valore interverrà credo come te che io poi mi darei eccola qua in realtà
Presa no allora io sì dopo tanti anni passati prima sul fiume Po in mare forse vent'anni di monitoraggio marino ora lavoro con la sottosegretario Morassut quindi in questa forma sono qui e sono innocente sull'altra parte intanto volevo portarvi il le scuse del dell'onorevole Morassut il suo ringraziamento per essere stato invitato ma alla Camera sono proprio pieni di lavoro questi giorni e può essere l'unico sottosegretario quindi si deve fare e Camera Senato Camera Senato e non non c'è più tempo
Io volevo dopo averne parlato con Roberto ma su tutto sollecitare solo sollecita la nostra attenzione su un un un altro aspetto che non è mai uscito questi giorni che quello dei rifiuti cioè noi sappiamo perché cioè cellule approva il giudice uno qualsiasi che l'ottanta per cento dei rifiuti che troviamo in mare arrivano dei fiumi quindi fiumi oltre a tutto quello che abbiamo detto oggi sono un pericolo
E come veicolo di dobbiamo anche considerare la direttiva sull'azione sulla la due mila sessanta non nomina neppure il termine rifiuti otto anni dopo la direttiva sulla strategia da Marina consigliere rifiuti uno degli undici descrittori per la qualità dell'ambiente
Questo cambiamento secondo me è una cambiamento epocale perché appunto l'ottanta per cento e rifiuti arrivano dal dai fiumi
E arriva plastica i dati originali del ministero dell'Ambiente sui monitoraggi dell'Ict spiaggiati che trovate
Disponibile tra l'altro nel sito che sta sul sul sito dell'Ispra cioè nel nella banca dati del monitoraggio marino che essa pubblica sul stridore lista ci mostrò che lungo le nostre coste una percentuale tra il sessantasette e l'ottantanove per cento dei rifiuti spiaggiati a plastica
E già abbiamo visto i danni che alla salute dell'ambiente e umana fa alla plastica
Ricerche internazionali uscite questi ultimi tempi dicono che il novanta per cento dei campioni di sale
Usato in alimentazione hanno micro classica all'interno
E abbiamo già visto quanto sono i problemi delle pancreatite ACER netta allora questo è un problema reale che dobbiamo io credo affrontare anche sotto il profilo dei fiumi nelle sedute fiume perché Jersey già e ha messo a punto dei sistemi di monitoraggio sta studiando dei problem dei sistemi di monitoraggio dei rifiuti nel fiume
E su questo dobbiamo collaborare ma stante stiamo anche lavorando hanno fatto degli esperimenti sul posto sul Tevere c'era sul dei sistemi di intercettamento dei rifiuti nel Po ora e mi ricollego alcune cose sentite oggi anche sulla fauna ittica
E il problema è capire come questi sistemi intercettamento rifiuti non dia Nord problemi alla fauna
Quindi così come hanno fatto quei corridoi faunistici per le strade dobbiamo ragionare anche su questo era già anni prima perché dopo non ci sono più ultima cosa la sicuramente lo saprete ma il la problema è talmente in evidenza che la legge salva mare uscita dalla Camera con anche le acque interne al suo interno per l'appunto cioè non si chiama più legge per la tutela dei rifiuti nel mare ma nel mare e nelle acque interne
Sta è andato adesso al senato quindi speriamo che questo sia poi il sistema per avviare tutta questa attività di monitoraggio perché sono solamente l'accordo sulla necessità di fare monitoraggio e sistemi di tutela dei rifiuti dei nostri fiumi
Grazie ringrazio veramente mi scuso veramente ma appunto abbiamo quest'ultimo il violento di Federico bisogna Federico il cognome ricorso gerarchico Girardi generali dunque un paio di crisi criticità e un paio di riflessioni li allertai io invito questo è la Protezione civile c'è
Di di fare una verifica al CIPE anche a livello nazionale su tutti gli otto mila comuni italiani perché nel sì perché nel mio nel mio comune è successo che il Sindaco passava l'allarme mettevo sulla sua pagina Facebook abbiam dovuto sollecitare con una molto con una mozione comunale
Il l'adozione di uno strumento che raggiungesse tutti i cittadini e non i suoi amici di ferro per dire io non penso sia una condizione serata ma visto che ci siete reti rimangono questi euro
Questa sollecitazione per quanto riguarda i contratti di fiume ahimè anche avevamo avevamo avviato delle riunioni dove la controparte per la controparte da crea il
Chi chi doveva se esatte tendere questa a nostro giudizio ossia dall'autorità distrettuale non si è presentata e quindi al momento siamo in una fase di Stato e ne siamo nella nel l'Appennino settentrionale un paio ancora di riflessione su quanto riguarda le conoscenze benissimo le conoscenze benissimo incrementare senz'altro le i monitoraggi e quant'altro di approfondire però teniamo conto sfruttiamo il consideriamo quello che c'è ora di di di conoscenze e quelle che ci sono quando si parla dell'importanza della della della vegetazione ripariale per esempio sul sulle portate Delle Piane eccetera non c'è bisogno di andare a fare altri interventi perché poi si va a tagliare c'è c'è da vedere e considerare anche l'esistente a questo voto a questo riguardo
Per quanto riguarda appunto la la la conoscenza
Lascio un pensiero molto sintetico forse anche un po'di un po'superficiale di un il radiologo che mi ha che mi ha fatto questo commento che i fiumi comunque esonda neo se siamo bravi esso mondano dove vogliamo noi e questo è quello che è successo nell'Arno perché giustappunto le uniche opere meritoria al momento sono le casse di espansione
Però ecco questo per considerare che io c'ho una formazione di geologo per considerare questa cosa qui che
La pianura Giovenale
E alluvionali de perché è una pianura fluviale ecco è la casa del fiume non è roba nostra siamo noi che siamo entrati
In casa loro siamo ci siamo installati e vogliamo rimanerci a tutti come attrice il discorso che me che che fa e chiudo che è facile fare e benissimo però
Mantenere gli spazi fluviale ma ad essere coraggiosi bisognerebbe anche incentivarli perché quella è casa sua e quindi già il fatto di
Dare spazio al fiume è una cosa che comunque risolverebbe diversi problemi però
In questi in nelle valli floreali bisogna entrare con rispetto perché non è casa nostra ci siamo installate ci vogliamo stare ma la casa del fiume il fiume esondati nel nel nelle varie aglio pianali e se ne va di qua della fino arrivare versanti
E bisogna rispettarlo perché se non le bastonate le prendiamo sempre
Quale migliore conclusione di questo convegno grazie a tutti e a tutto Lazio molto