Intervista a Isabella Rauti al termine della conferenza stampa "Idee per un manifesto della cultura identitaria e non conforme"

Radio radicale siamo con Isabella Rauti al termine di una conferenza stampa che si è svolta qui a Montecitorio promossa dal dalle dove Francesco Giubilei per un manifesto della della cultura di di destra che cerca di raccogliere un po'tutte le fondazioni gli istituti culturali e i movimenti della della destra allora qual è lo scopo di questo manifesto che è stato definito non conforme
Allora abbiamo siamo riusciti a mettere insieme oggi dieci soggetti tra fondazioni e Centro studi che tutti i guanti uno con il loro specifico evidentemente comunque appartengono a un'area culturale e identitaria di destra
Cosiddetta diciamo non conforme rispettate cosa rispetto al cosiddetto pensiero unico
Ognuno di noi lavora nel suo campo
E invase chiaramente alla alla vocazione della fondazione del Centro studi ma insieme abbiamo una grande responsabilità che è quella di raccogliere una identità
E una cultura e politica e storica che abbiamo ereditato di rinnovarla per attrezzarci a affrontare rispondere a quelle che sono le emergenze la post-modernità
Ne abbiamo tracciato un percorso il Manifesto è dieci punti quindi dieci Soggetti per dieci punti che sono cittadini giudicati come evidentemente i concetti chiave adesso gli svilupperemo per fare un vero e proprio programma culturale uniremo allora questo a quest'aria questa Rete delle fondazioni di centri studi anche le testate Ornaghi cartacei che fanno parte dell'area cosiddetta identitaria
Lo stesso chiederemo di farla di fare alle piccole e grandi case editrici di riferimento e insieme insieme stileremo un vero e proprio progetto culturale
Ma anche vista di una cultura di governo perché la destra ha radici
Identitari e culturali molto profonde si vede come dire deve raccogliere questo patrimonio lo deve rielaborare e sicuramente sicuramente a una cultura superiore a quella della sinistra che pretende di avere su questo un Copyright
Allora la matrice di di questa diciamo di questa nuova di questo nuovo rassemblement anche culturale
è una matrice anche lì liberali o fortemente identitario no è fortemente identitaria ENAC naturalmente nel rispetto delle vocazioni
Di ognuno noi abbiamo cercato di mettere nel manifesto Morina perché ci dobbiamo ancora lavorare
Quello che ci unisce e non quello che ci divide sicuramente ci possono dividere delle visioni di carattere economico chi ha una visione liberista e chi invece non ce l'ha chi ama definirsi conservatore chi come me invece si vuole definire nazional-popolare
C'è chi non accetta la definizione sopranista invece sì allora cerchiamo però di trovare quello che ci unisce che è molto di più rispetto a quello che ci si può dividere poi ognuno col suo soggetto continuerà a seguire la sua inclinazione ma è sicuramente le parole chiave che ne abbiamo identiche identificato che sono quelle dieci su quelle
è patrimonio comune
Che il rapporto deve avere questa destra identitaria
De il manifesto con la Chiesa allora noi abbiamo visto in Francia che Marie le Pen io l'ho letto nella sua biografia che lei ha preso apertamente le distanze dalla dalla chiesa francese la Chiesa gallicana
Perché politicamente non è stata corretta e quindi dice che lo Stato deve essere laico lo dice nel suo manifesto la destra italiana anche il dovere di seguire questa strada oppure di essere diciamo legate in quanto identitari anche alla Chiesa
Allora i partiti non sono non devono essere confessionali non devono essere neanche le associazioni culturali né nel manifesto abbiamo inserito il riferimento per me è fondamentale radici cristiane dell'Europa ma su questo aspetto religioso torneremo parlo dell'aspetto della sacralità della vita parlo anche di una offensiva contro tutti i simboli cristiani
Che invece ne intendiamo difendere quando io oggi sento per esempio che c'è un prete che non nominerò che vuole chiudere la messa
Sulle note di Bella ciao come portando le sardine dalla piazza dentro la Chiesa non posso che dire che mentre succede questo
C'è chi le stesse persone che lui invita in chiesa cantare Bella ciao sono le stesse che possano proibire le recite natalizie a scuola i presepi i crocefissi in Ahura tutti i simboli religiosi
I cristiani e questa è una offensiva ideologica molto violenta rispetto alla quale invece noi vogliamo difendere le identità e le radici cristiane
Questo non significa diventare evidentemente un organismo confessionale ma non ce n'è bisogno perché questo attiene alle consenso ignoti in un ma in termini di battaglie di impegno questa è una battaglia di civiltà
E di cultura fortemente identitaria la difesa delle radici cristiane dell'Europa
Senta vuole dire qualcosa anche sulle polemiche ci sono state a Biella Sesto San Giovanni sulla cittadinanza onoraria Liliana Segre allora ci sono state tante polemiche su come il centrodestra interpretato il voto al Senato
Sulla Commissione Segre
Allora adesso si tratterà di votare la presidenza di questa Commissione
Allora ritiene che questa che questa polemica sia una polemica
Negativa uno scontro in cui si sono fra intese le posizioni della destra
Italiana che una destra democratica sì permesso crea avevo chiesto di riservare questa intervista quello che l'incontro di oggi che non è di partito e che riguarda situazioni Kut Tura Ali che non hanno l'America partenza di perché io lo dico per rispetto comunque non posso sottrarmi alla domande quindi non lo faccio le polemiche sono state assolutamente pretestuose
Avvelenate che sbagliate che rientrano anche lo devo dire in un rigurgito di una campagna d'odio che purtroppo chi ha perso i riferimenti di entità di culturali mi riferisco alla sinistra adesso decide anche di inventare un nemico principale magari di riproporsi gli antagonismi degli anni Settanta addirittura degli anni di piombo ecco noi a questi in questa trappola noi non cadremo e l'elaborazione culturale è una via
Di uscita e di fuga rispetto a questa trappola nella quale noi ripeto non cadiamo riguardo alla alla questione
Precisa noi abbiamo in Senato fatto due mozioni
E abbiamo chiesto delle nostre due mozioni venissero accettate per integrare la mozione che era in discussione le nostre mozioni sono state respinte perché purtroppo la mozione in discussione che poi è stata approvata
E questo non c'entra qui la mia critica non va alla figura
Del del le senatrici della collega Segre va a tutti coloro che hanno strumentalizzato questo aspetto
Per mettere in quel contenitore di commissione con ampi poteri
Alcune questioni che riguardano la libertà di espressione di pensiero e qui ci è sembrata una mistificazione e anche un inganno e quindi su questo dobbiamo essere chiari non era contro la persona non era contro la sua storia
E rispetto al fatto che non è possibile che nasca una commissione che non metta sullo stesso piano
Tutti i linguaggi d'odio l'odio e odio punto non c'è questa missione nell'animo e nelle intenzioni no della collega Segre ma de di chi ha voluto estendere quel documento della Commissione che peraltro e ricalca quello proposto precedentemente dall'onorevole Boldrini quindi altra voce
E altre intenzioni evidentemente grazie bene io la ringrazio della sua Isabella Rauti di Fratelli d'Italia
Grazie a voi buon lavoro