Presentazione dei progetti del Gruppo di lavoro G124 sulla rigenerazione delle periferie

Fa ingresso in sala il presidente del Senato mania Elisabetta Alberti Casellati
Credo che spetti a me
Prende la parola intanto grazie
Presidente di essere qui con noi cosa c'è un'ora
è una sorta di festa di compleanno norme con nelle riunioni di lavoro
La lavoro perché questo è il sesto anno
Da quel giorno in cui il presidente napoletano mi chiese
Di assumere il ruolo di senatore a vita
è una festa organizzata
Dal mille mia moglie che
Irrefrenabile sì ma quante erano se
Quel giorno in cui mi chiamò non voglio farla lunga perché la cosa più importante dalla prima testimonianza di pesce Regazzi che insomma un e però quel giorno io ero a New York mi chiamò il suo insomma collettaneo mi disse se voleva accettare questo incarico
E io vorrei ci rimasi assolutamente
Tutti sorprese e poi la sera e chiamai e Claudio Abbado che aveva caro amico non c'è più e Claudio Abbado aveva avuto la stessa telefono
Non conoscevo ancora e via Catania e quindi non potevo che vale qualche macchinario e lui mi disse ma lo facciamo quindi semmai io accetto perché voglio portare l'insegnamento della musica come insegnamento obbligatorio nelle scuole
Bene
Io dico mai tu ma dico ma non so forse potrei lavorare sulle periferie naturalmente uno si domanda cosa faccio cosa posso fare
Perché le periferie sono sempre stata una mia passione sono io stesso figlio di Vittorio ferite
E perché l'energia nelle periferie intendiamoci a voi centri delle città e commentano ci mancherebbe le nostre città poi
Però
La vera spaccatura è nelle periferie
Così e rapida scrive dottore in periferia le periferie sono fabbriche di desideri di di di di di di aspirazioni e quelle periferiche arrampicava ottanta novanta per cento delle persone che abitano in città le periferie sono in luoghi marginali vedete sono sempre accompagnate queste parole da un aggettivo denigratorio no uso sempre lontane triste abbandonate ma non è mica vero
Quando ci lavori quando cominciano Francisco perché sono piene di energia non solo ma anche di bellezza
Cioè bellezza un umana
Ma bellezza tout court la bellezza della bellezza che ti fa dire di una persona bella personaggi uniti a una bella idea la bellezza l'idea di bellezza che si coniuga e commedianti di qualità ecco le periferie sono questi ora insomma non voglio farla lunga
Cominciamo così abbia un percorso l'Italia o no almeno abbia incominciato primo anno eravamo a Catania
Nel quartiere di Librino coi briganti di Librino
Poi sempre quell'anno eravamo a Roma
A Torino quartiere vittoriano Borgo vittoria l'anno dopo siamo andati al Giambellino a Milano quell'anno dopo a Marghera
Poi assorba dove ieri abbiamo inaugurato il cantiere di una piccola scuola di Rocco e però su questo che è un Progetto molto importante e quest'anno e stanno abbiamo lavorato controversie legali
E tre quattro dei quali sono su quattro project ogni gruppo anche un tutto a lavoriamo accontentarci e e invece quindi adesso non voglio fare troppo lunga perché io rubo tempo le testimonianze
Ma perché così importante perché è bello che io richiamo non richiamo per recarsi richiamo architetti condotti perché quest'idea nella creta condotto nobilita immediatamente al mestiere vita da quella per l'aggancio alla realtà del Recco
E l'aggancio alla realtà delle cose e l'anima della politica
Non si può dimenticare che politica viene da Ovest
E l'ho già detto ma lo voglio ripetere gli antichi greci appena eletti i neo eletti nell'antica che regge
Amministratori faceva un discorso splendido bellissimo il più breve che esista dicevano agli atti di raccolte d'Aragona ricevano
Ti prometto Denizli restituirli attiene più bella di come me l'avete consegnato fine
E in quella parola più bella c'era perché è bello Calò vennero Sorbello era anche buono
Ecco questa è la ragione per cui l'aggancio al terreno è fondamentale
E queste persone adesso io non smetto perché se no diventa troppo queste persone sono accanto a me uno dopo l'altro
E ci trasporta o dieci quindici minuti ciascuno in questi quattro luoghi dove abbiamo ancora
A Padova
A Roma anzi era il flusso e a mira
Quindi adesso lascio loro la parola come testimone l'interromperò però perdonateci l'informalità perché questa non è una riunione
è un miracolo non l'abbiamo potuta fare nostro pc e che accanto che si chiama G centoventiquattro
E perché entro e questo questo non numero Gigi un riparto ci piace molto perché nato semplicemente al fatto che Palazzo Giustiniani primo piano stanza ventiquattro però ogni volta i litigi centoventiquattro gente meravigliati stima perché penso non pubbliche sia una cosa straordinaria giganteschi
Quindi non possiamo tra la villa riunione perciò non qui quindi percorrere per informalità ma credo che sia meglio comincia quindi io pregherei Eduardo Nardone
A e di di introdurre caccia numero Rezophonic canta verso nuovi ragazzi sono quattro dei dodici
E quindi dalla parola sul progetto che abbiamo fatto a
A Padova
Buon pomeriggio a tutti
Buon pomeriggio presidente Casellati buon pomeriggio senatore piano
Sull'Edoardo Narni e sono voce imperversa di Padova
Esitazione accademica che era presente in qualità di tutor di questa annata di centoventiquattro
E circostante ha voluto che fossi io ad aprire questo discorso
A introdurre con alcune note il lavoro svolto quest'anno ed è premetto è stato un lavoro molto complesso
Per queste poche note o ci ha riflettuto molto giorni passati e ho deciso per importante interessante raccontarmi
Forse meglio dire svelare e comitato tutto questo percorso
L'incipit di tutto al lavoro profuso dalle quattro realtà accademica
Sono convinto che analizzare elaborare le ragioni che determina il segno alla parte intorno Progetto si è momento importante quasi decisivo
Esattamente primo agosto di un anno fa
Passavo per lo studio di Genova perseguire nelle sue ultime tappe un progetto culturale sviluppiamo danni con la Fondazione Renzo Piano oggetto si chiama il ghiaccio Del Monte quaranta giorni
Ero già pronta a tornarmene a casa
E mi si avvicina mi litigano
Mi chiede con la sua proverbiale cortesia severo un quarto d'ora da dedicare a Renzo
Per discutere su un tema che sentiva molto vicino
Io dico Seine quarto d'ora
Mille anche tutto il pomeriggio sono qua sono contentissimo di di poter discutere corrente
Salgo in studio trovo Renzo che mi aspetta al suo tavolo
Pochi preamboli corre insomma caro Edoardo sto riflettendo molto sul G centoventiquattro in questi mesi e chiedo un consiglio
Cosa ne pensi se si trova la maniera di coinvolgere le università i giovani neolaureati nel progetto dei prossimi anni
Renzo grande idea di rispondo sempre neanche rifletterci
Ma pensione lo rilancia perché Renzo rilancia sempre
Vorrei che si sviluppasse o piccoli progetti concreti che si possa realizzare nell'arco di un anno e che borsisti stipendiati fossero in partenza dodici in grado cosa spero di contagiare molti loro conoscenti
Questa già mi sembrava un'idea un po'strana l'università che solitamente si cimenta in attività teoriche dovrebbe realizzare piccoli progetti concreti aprire piccoli cantieri
Mi sembra un controsenso
Ma io risposi semplicemente certo Renzo ci possiamo provare è una grande idea
Difficile dire no a Renzo in ogni circostanza se prima discutere ancora per una manciata di minuti ma e poi riflettendo su una serie di ipotesi in cui congedato
Visibilmente tramortito dalle dalle novità
Quei quindici minuti è quella la scintilla
Operò la consapevolezza che l'operazione più importante riuscì nei giorni successivi
Il coinvolgimento di quei treni e colleghi compagni di avventura
Bruno Messina Raffaella e Pisana
Che
Hanno aderito a questo progetto con loro entusiasmo professionalità ed esperienza lavora ed è con l'atto abbiamo di fatto discusse progettato per tutto l'anno azioni concrete
Abbiamo lavorato tantissimo senza risparmiarci consapevoli della grande opportunità offerta da questo progetto nazionale
Oggi vedrete i risultati quali sposti video immagini significativo anche la presenza dei ragazzi che la racconteranno loro
Sono per noi un effettivo cambio di paradigma dentro l'università
Dall'analisi urbanistica siamo passati velocemente alla scala umana cercano una prospettiva differente un'angolatura che ci permettesse di attuare azioni empatica e dal di dentro delle comunità coinvolte
Però di Padova il quartiere Arcella
Le sue strade i suoi locali le sue differenti realtà sono diventato una seconda aula universitaria
L'abbiamo sperimentato con un metodo quanto più inclusivo un primo progetto di autocostruzione per la sistemazione di un centro parrocchiale che oggi ospita anche aule studio universitario
Quella cella per interi mesi abbiamo poi ascoltato mappato discusso di sogni opportunità con abitanti nuove comunità esercente associazioni e abbiamo anche disegnate in sinergia con l'amministrazione comunale il suo ufficio tecnico un secondo Progetto che poi Francesca Memmo ci presenterà
Abbiamo sempre ragionato su piccoli progetti finanziabile sostenibili che possono riconsegnare alle nostre ieri serie quella nuova identità che faticosamente stanno cercando
Ora alcuni ringraziamenti doverosi da parte di tutto il gruppo universitario delle quattro Università
Io pisana Posocco e Raffaella Ranieri e Bruno Messina desideriamo ringraziare Renzo i Milli che non finiscono mai di stupirci
Per la forte fiducia che riverso nei giovani e il futuro di questo nostro Paese
I rettori degli atenei coinvolti
Politecnico di Milano Sapienza di Roma Università di Catania Università di Padova per il sostegno costante nostri progetti innovativi
Le amministrazioni comunali e i municipi di Milano Siracusa e Padova e il ministero della giustizia
Certamente tutti giovani borsisti e volontari che hanno contribuito ha portato col loro lavoro un gran contagio anche nei territori in cui abbiamo lavorato e un ringraziamento particolare a Giovanna giusto per il paziente lavoro di coordinamento e supporto al progetta
Grazie buona visione
Avesse francese schiacci chi opera tra poco una un segno del dell'esperienza c'è forse un piccolo vivente Regina
Si vede
Evroniani bene
Alla fine di ognuno di questi piccolissimi Progetti c'è sempre un luogo uno una stanza un ruolo qualcosa che era
Cosimo questo no però questo lo Spezia
Ma la Francesca puoi parlarci un attimo certa
Buonasera a tutti sono panzer Camerano pazzo parte della team di Padova legge centoventiquattro di quel stanno ringrazio intanto al professor rara Narmer che c'ha seguito come tuttora quest'anno e e ringrazio i miei colleghi Alberto Michielotto Marco lumini
Allora noi siamo partiti dal quartiere Arcella
Marcella a questa periferia di Padova che si trova a nord del centro storico
Ed è divisa dal centro da una linea forte che è la linea ferroviaria
E nel quartiere noi abbiamo diviso il nostro hanno in due diversi Progetti
Differenti nella palude realizzativa ma uguali poi nell'approccio metodologico il primo progetto si è svolta nella parrocchia di San Carlo
Tra febbraio e Manzoni mentre il secondo progetto si è sviluppato da Mancuso un'area chiamata Borgomagno
Allora il primo progetto noi siamo diciamo arrivate affiancando l'idea di lavorare al San Carlo
è nata dopo l'avvio della collaborazione fra l'Università di Padova e questa parrocchia infatti sono aperte le prime aule studio dell'Università nella cella proprio in questa parrocchia e per noi sembrava una scintilla importante
Per questo quartiere quindi abbiamo voluto accompagnare il processo di apertura di un dalle università l'Università di Padova alla periferia
Quindi da febbraio ci siamo trasferiti praticamente in questa parrocchia abbiamo incominciate a studiarne i flussi e gli spazi
Abbiamo sentito subito l'esigenza di costruire un'infrastruttura umana di persone intrecciando così l'amministrazione l'università
Le figure della parrocchia e anche le associazioni di quartiere
Non meno importanti poi sono stati tutti i volontari che ci hanno aiutato
Abbiamo una porterò in alto di tutti volontari riuniti nello studio di Zeno Mannino Fondazione
E e poi sotto dei volontari della parrocchia lavoro
Questo dal suo gruppo è composta di volontari è composto da sia persone per la parrocchia dalla comunità diciamo di San Carlo ed ha un bel gruppo di trenta studenti dell'Università di Padova
Mai accettato importantissimo ascoltare e raccontare proprio per riuscire anche a catturare ad le persone e far capire quanto importante fosse questo progetto ecco il richiamo riuscite a a farle venire a noi e a a
A continuare insieme a loro il progetto di rigenerazione alla parrocchia
E a febbraio appunto siamo ci siamo trasferiti e in questa parrocchia perché il don don Diego azzardato una un'aula a disposizione è diventata il nostro prestiti o e dove abbiamo potuto studiare l'ambiente fare le riunioni e confrontarci sempre di più con la comunità
Abbiamo mandato alla terza la parrocchia individuando le criticità quali erano gli utenti e quali potevano essere gli spalti più critici e anche però con una maggior possibilità di miglioramento
Abbiano quindi individuato quattro possibili aree di intervento
L'ingresso che era frequentato da qualsiasi utente era un luogo di passaggio e di confusione
Persa nel corridoio che collegava gli spartiti più importanti della parrocchia era molto anonimo quota poi sarà il bar che l'area ristoro che però non invitava le persone a fermarsi e infine alla sala polivalente usata per le più svariate situazioni era poco accogliente e disordinata
La modalità di lavoro data molto veloce perché in poche settimane
Siamo passati da disegni applaude ci progettuali fino arrivare a una capp infranta la reale del nostro Progetto
Abbiamo laboratori con questo gruppo di studenti questo gruppo di trenta studenti che vi dicevo prima ha chiamato lo yemenita dell'Università di Padova che c'ha proprio aiutato a nella nell'autocostruzione e quindi siamo passati da subito dalla matita alla dittatore
E abbiamo continuato a fare degli incontri anche qui nell'aula del Senato finanza e non va incontrando il senatore piano e i nostri colleghi delle altre università
E poi abbiamo realizzato questo Progetto l'ingresso come vedete completamente trasformando e e non era più un luogo di passaggio avverso avere un luogo tutti sono stati incontro e il cambio invece al corridoio abbiamo voluto dare una funzione che a quella Muti esecutiva quindi è diventata questa galleria espositiva dove le la parrocchia può esporre tutte le attività sia della parrocchia ma anche del quartiere Arcella
E la sala polivalente data ripulita e abbiamo costruito queste Cazzullo e modulari che abbiamo chiamato Magic Box
Queste Magic Box osservano sia per contenere tutti gli attrezzi il materiale che c'era nella sala e anche per dare nuova nuove conferma Cavalcante infatti queste mance doc sono alti dotate di rotelle e quindi le si possono spostare
E abbiamo anche dal suo diciamo dignità al all'area ristoro e e ammodernando ora e abbiamo anche aggiunto una emeroteca
Cioè diventato questo spazio molto apprezzato da di studenti che frequentano l'aula studio alla parrocchia perché si fermano la non solo per usufruire della dell'area ristoro ma anche con un momento di svago e e per giocare a carte piuttosto che una chiacchiera
Infine proprio all'ultima abbiamo deciso di intervenire sul cortile interno eliminando il grigiore grazie a un gioco di colore che coerente lo rende una sorta di playground per i bambini
Il secondo progetto invenzione al Progetto di Borgomagno una chiatta una sciarpa e un laboratorio per il quartiere Arcella
La nave secondo Progetto situata nell'altra Borgomagno questo spazio di grande potenzialità perché situata a ridosso del centro storico però purtroppo ad oggi è una delle aree più degradati della città
Lo spazio è uno spazio triangolare e questo spazio si estende tra un parcheggio multipiano una rotatoria la ferrovia che ci separa appunto l'Arcella dal dal centro
è una piccola area che è entrata nella disponibilità del comune e al potenziale per diventare la porta dell'Arcella un luogo d'incontro ma anche una cerniera tra l'infrastruttura di trasporto ferroviario e il quartiere
E anche in questo caso abbiamo iniziato con dei sopralluoghi ma anche in questo caso abbiamo sentito subito l'esigenza del confronto quindi di non fermarci solo allo studio dei luoghi abbiamo voluto conoscere la realtà capita e frequenta il quartiere
Che ha caratterizzato da una forte presenza di comunità straniera circa il trentacinque per cento per capirci
Volevamo quindi conoscere lo spirito del quartiere abbiamo cercato di ricostruire il panorama presente in quest'area
E abbiamo operato questa mappa di relazioni umane che ci ha aiutato a capire a chi dovevamo rivolgere le nostre attenzioni e abbiamo individuato in particolare tre gruppi
Le comunità le associazioni e i residenti commercianti
Nei limiti di giugno e luglio abbiamo avuto la possibilità di incontrare intervistare le più svariate personalità che vivono all'Arcella in particolare nell'antro Borgomagno
Qui vediamo alcune pazzoide alle tante persone che abbiamo intervistato alcune sono anche qui tra il pubblico in quanto piacere e ci siamo affezionati ai loro a questo quartiere e abbiamo iniziato a capire le dinamiche dell'aria
E ascoltare non è servito
Solo a comprendere i bisogni di queste persone ma anche stato un modo per creare della questione e per capire quello che nel quartiere Cerasa di buone quelle invece che poteva essere potenziato
Parallelamente e ci siamo anche confrontati con periodicamente con l'amministrazione tecnico e politica
E come si vede da quel testo non è prima il progetto si struttura su tre scelte programmatiche
Una piatta protetta da una sala civica sollevata per il quartiere e una struttura invece distesa per l'interscambio leggero dell'edilizia abbiamo anche evidenziato in alto e tutte delle attività che ci sono e non già intorno allo stadio di progetto che potrebbero andare ad interagire e creare una forte sinergia appunto con il progetto stesso abbiamo inventato dallo studio delle forme attraverso dei disegni di progetto siamo poi andate a definire i volumi studiando le piante
Come per il primo progetto ci siamo sempre interfacciati non solo con la comunità con l'amministrazione ma anche con il senatore Piano e con altri colleghi delle altre università
E questo un un'immagine del progetto che potrebbe essere realizzato e qui vediamo una vicenda della pianta protetta e apprezzata a sinistra dal Bacchelli per e comunque presente anche un'officina di quartiere
E invece a destra dalla fra l'acidità ribaltata
Dall'amministrazione la c'è arrivata la richiesta di fare un Bach entro un parcheggio per le biciclette vista la vicinanza con la stazione
Mentre dalle dalle comunità c'è arrivata l'esigenza di creare un luogo di incontro di ritrovo e di condivisione quindi abbiamo pensato appunto a questa pianta che deve essere viva
Anche a quel lasciala Civita e quindi un luogo d'incontro al chiuso che però dell'alternativa e sempre frequentata
E questa questa scelta di sollevare l'edificio è stata pensata perché sentiamo che perché accada del quartiere della una presenza importante
Una una presenza che faccia capire l'identità del quartiere abbiamo anche scelto il colore rosso per questo motivo quasi come fosse il cuore pulsante del quartiere Arcella
E
Poi da una ditta del plateatico e da cui possiamo vedere come la pianta Bieber due momenti diversi uno completamente all'aperto e invece uno all'aperto ma coperto infatti vorremmo partiva questa questo spazio aperto ma coperto attraverso un plateatico quando i tavolini
Grazie alla sinergia con i ristoranti già presenti intorno alla nostra aria di Progetto
E questo invece all'interno della sala civica sollevata che è un binocolo e un cannocchiale sulla città infatti questa grande apertura da questa grande apertura stile del centro storico di Padova
E in questa in questo primo aspetto vediamo un affetto da riunione con trenta però c'è anche una seconda proposta crea una proposta di laboratorio e quindi ci fa capire anche l'appetibilità che a questo spazio
E ci spostiamo poi nell'edificio disteso è divisa in due parti una è questa che l'officina di quartiere e poi d'altra parte il parcheggio per le biciclette
Chiudo alla presentazione con questa vista notturna a cui ci siamo molto affezionati perché la nostra volontà è quella di ed anche quella dei cittadini è quella di riappropriarsi di questo quartiere in tutte le ore del giorno con la speranza di creare un luogo vivo
Egli è un punto di attrazione per il quartiere partendo dall'altra Borgomagno partendo da questo spazio marginale e quindi speriamo anche questa scintilla nell'aria più critica in mente poi un concerto di rigenerazione dell'intero quartiere
Non avete capito il sonno troppo uscenti il sono scintille però alla cosa messaggio subliminale non troppo subliminale che questi ragazzi han passato tutto l'anno lei
Con il dialogo
Io devo prima di proseguire ringraziare presente casellanti grazie di essere stata so che lei vive per dire deve lasciarci ringrazio se è stato un onore averla con noi
Grazie e beh continuiamo non vi sorprende al fatto che abbiano lavorato in una sacrestia
Perché è del tutto trasversale questo pistola necessità di trovare delle scintille delle delle terre sì partecipazione nelle periferie
è una costante primo anno abbiamo lavorato a Catania anche un gruppo di persone che si chiamavano si chiamano tuttora i briganti di Di Brino il brigante
Figuriamoci per Torino avevamo invece un sacerdote d'assalto non ricordo come si chiamasse straordinario con cui abbiamo lavorato e abbiamo abbiamo si si mescolano sempre chiesto e dimensione
è un progetto che no non vanno male per forza un laico confessionale non c'entra niente
C'è Inter semplicemente la il bisogno il volo di creare dei luoghi di incontro le periferie hanno bisogno di piazze piazze reali e piazze
E piazze metaforiche
Bene adesso continuiamo perché questi sospetti e molto diversi delle preferisco andare veloce e fare le proprie continuiamo su queste esperienze che abbiamo a Roma diversa queste come vedete del tutto laica
Sorprendente in un ambiente completamente diverso
Chiedo alla Pisana di presentare rapidamente i i ragazzi i nostri ragazzi
E poi grazie
Ho lavorato con quattro ecco dente che sono stati selezionati attraverso un bando pubblico come era stato indicato
Tommaso amarena c'è Martina asserire Attilio Mazzetto ovviamente inizio subito con un ringraziamento per la all'Università Sapienza che ha fornito attraverso questo bando delle persone preparatissimi il dipartimento che ovviamente c'ha sopportato ciò supportato forse supportato scusa e e i colleghi che in questo lavoro mi hanno dato una mano soprattutto dal punto di vista strutturale e tecnologico dal punto anche attraverso l'università una collaborazione con i colleghi di di legge e dal punto di vista paesaggistico ma la collaborazione forse più importante anzi sicuramente più importante che si è instaurato è stata quella con De Falco il DAP Dipartimento amministrazione per penitenziaria che c'ha realmente
E materialmente sopportato indirizzato in queste nostre scelte perché il Dipartimento amministrazione penitenziaria perché noi abbiamo guardato alle periferie come ce l'ha detto Renzo Piano e abbiamo pensato che oltre ai luoghi periferici ci sono anche persone periferiche abbiamo pensato che l'architettura potesse essere l'occasione per creare dei luoghi anche dei modi per assieme quindi un'occasione per questo Renzo Piano chiamo al gruppo di Riggio centoventiquattro il il gruppo di lavoro per la città che sarà però lavora nelle carceri è anche per noi è stata l'idea di costruire una piccola architettura che potesse essere l'occasione per pensare altri futuro cioè dare un un modo a chi sta dentro di immaginare un futuro che forse l'unico modo per passare il tempo e per uscirne
Forse migliori
E quello che abbiamo pensato noi è legato al carcere femminile di Rebibbia
E scusate attraverso il DAP soprattutto io devo ringraziare il il preside il il responsabile dell'ufficio tecnico cioè l'archetto Barletta l'incerto sai la caccia seguita
Il provveditore Cantone che ha reso possibile tutta questa operazione oltre che i direttori i direttori e i comandanti delle case circondariali di Rebibbia femminile ET Viterbo
Perché due il ricchi ciò che si sta costruendo non ancora finita dentro al carcere femminile di Rebibbia a Roma
Però c'è stato detto c'è stato suggerito perché all'inizio l'idea non era nostra
Di tentare di costruire un piccolo luogo per le madri detenute forse fin qua siamo siamo arrivati in sinergia proporlo
Però c'è stato detto perché non proviamo a farlo pensando che possa essere realizzato dai detenuti con un lavoro che è un lavoro pagato retribuite a questa cosa permette a chi sta dentro di mantenere un contatto reale con le famiglie fuori perché se sei recluso però mantenuto dei denari a casa non non viene dimenticato
E quindi abbiamo pensato a un Progetto potesse essere realizzata dai detenuti le detenute ci hanno dato una mano ma soprattutto al carcere di Viterbo attraverso la falegnameria falegname Eriberto Berti e i detenuti e adesso ci stanno
Dando una mano a costruite stanno costruendo
Abbiamo fatto questo lavoro
Io forse lascio la parola e divenne così dispiega diretta è comunque un piccolissimo spazio dove le madri detenute possano incontrare i figli e le famiglie in modo che la pena di stare in carcere venga pagata nel modo minore possibile da chi nel fango lontanamente le stelle c'era tutta la famiglia e quindi un piccolo luogo dove avere dei momenti di vita normale dove potersi incontrare come se fosse un piccolo spazio domestico
Viviamo perché questo o lo rinviamo subito
Bene vediamo
Allora allora
Qua
Mandarono a
Mai rumena
Non devo dire ieri si è accostato
Capite che è una piccola follia questo ovviamente quello di fare tanti piccoli petardi così così viverci ieri abbiam passato una buona ora in cantiere sotto la pioggia
Le assicuro che era commovente c'erano tre detenuti di Viterbo si erano sei detenute di Rebibbia alla porta lavoro
E e mia lascia mi ha mi ha fatto vedere ancora una volta non millesima volta che i cantieri luoghi dove si costruisce qualcosa sono luoghi straordinari
Sono avventure straordinarie costruire è una bella cosa costruire sempre un gesto Esselunga servirgli solidarietà Angeles ribelle
è un gesto di pace anche gesto in cui tutti si ritrova quindi anche questo importante questa decadenza al terreni questo fa delle cose che appartengono al Parenti
è una specie di invito di tutti quanti noi per primi architetti condotto non condotti tutto anche la politica evidentemente ancorarsi al terreno alle affezione i sentimenti al alla pressione
Va be'francesi e Tommaso scusa me poi dirci brevemente ripeto si tratta ci spieghi un pochettino perché loro questa eleganza lavorato assieme detenute dal per me
Buona sera anzi da tutti e io presenta appunto e il il Progetto di Roma come già anticipato la professoressa Pisano Posocco ne siamo Martina figlio e Tommaso e abbiamo portato avanti appunto il questa questa avventura diciamo abbiamo iniziato questa avventura
In diciamo che che si Sivas situare appunto nella periferia nord est di Roma nel quartiere di Rebibbia in nello specifico nel nel carcere di Rebibbia e nel nel nostro caso nella nel piccolo quadrante all'interno del grande carcere
Quindi della casa circondariale femminile
E il il nostro il nostro progetto stato chiamato abbiamo chiamato il nostro Progetto mamma che è il modulo per l'affettività per la maternità
Che riguarda appunto
Anzitutto è partito da una una una grande rete di contatti
Sia per il nostro avvicinamento all'al mondo del dei penitenziari sia a livello normativo e tecnico quindi sostanzialmente abbiamo creato una rete di contatti con il dipartimento quindi al ministero di di giustizia la nostra università che ci ha permesso di di farlo e il carcere di Rebibbia femminile e e quello di Viterbo maschile
Qui una serie di di foto
Che immortalano appunto le varie riunioni che abbiamo fatto
E e quindi avvicinamento al al luogo dove abbiamo stiamo realizzando il nostro prototipo si presenta così al di fuori con questo grande muro di cinta
Che però una volta oltrepassato diciamo cambia forma e quindi si presenta con vari corpi di fabbrica di varia tipologia
E è un piccolo mondo Autogestito dove all'interno di questi diciamo tra li gli spazi che si creano all'interno delle di questi diritti sono anche spazi aperti e spazi verdi
All'interno i detenuti hanno hanno la possibilità di fare molte attività e noi proprio su questo abbiamo giocato un po'sulla volle far attivamente partecipare i detenuti al Progetto
Quindi il come anticipato prima la professoressa il nostro diciamo il nostro prototipo unta e essere un luogo di incontro quindi con dove le detenute possono avere un dei momenti diciamo prolungati di colloqui prolungati con le proprie famiglie quindi una sorta di piccolo spazio che si avvicini di più a un ambiente domestico e quindi alleviare un po'estraniare
Segnare un po'le detenute dagli spazi che prevede che frequentano giornalmente nel nostro ruolo specifico caso abbiamo posizionato il il nostro prototipo all'interno appunto del carcere femminile mi in un
E in una posizione molto vicina all'ingresso e quindi diciamo una specie di filtro quasi a voler avvicinare un po'la detenuta all'esterno questo è il posto il luogo dove stiamo costruendo il il nostro prototipo e a sostanzialmente immerso nel verde quindi un po'a schermare tutte le tutti i muri di cinta che ci sono all'esterno
Questa è la lista diciamo dalla parte opposta e questo è invece è una visione appena sorpassato il il portone d'ingresso
Quindi lo specifico il nostro il nostro da ribolliva posizionare tra gli alberi
Sotto questo questo muro di cinta e quindi quasi avere una una sorta di oasi all'interno del penitenziario Bersani immagine esplicativa della dello spazio che stiamo cercando di di portare a termine
Semplicemente un un ambiente unico
Venerdì ventotto metri quadri con un piccolo ingresso coperto ma comunque all'esterno è una un piccolo modulo di servizio la forma
Abbiamo diciamo abbiamo voluto mantenere una forma pura senza fronzoli proprio per mantenere una i conicità dell'oggetto e Erri rimandare direttamente all'idea di casa
Proseguendo e proprio per rimarcare il il concetto di delle lavorazioni all'interno dei carceri abbiamo studiato tutti gli aspetti tecnici
In in diciamo cercando di facilitare il più possibile a lavoro la lavorazione e il montaggio del del manufatto e quindi proprio qui diciamo è diventato interessante progetto perché abbiamo iniziato ad avere dei contatti con all'interno del carcere con le persone che attivamente lavorano all'interno del carcere in questo caso nel nostro caso abbiamo lavorato appunto nella falegnameria di Viterbo lo abbiamo conosciuto un ormai amico Eriberto Berti falegname che ha
Sotto di lui diciamo dei detenuti che lavorano con lui in sinergia con lui e siamo riusciti a lavorare tutti i vari pezzi che abbiamo studiato quindi sia la parte strutturale che la partita Ancona di tamponatura all'interno del carcere di Viterbo quindi sostanzialmente sono sarà studiato come dentro moduli di di portali strutturali appunto ripetibili
Semplicemente collegati da da travi di collegamento e gli impegni moduli di perdita un po'natura sono dei pannelli prefabbricati all'interno del dei laboratori e e poi trasportati in loco per la realtà per il montaggio
Quindi una una uno schema di montaggio di tutta di tutto il prototipo e e poi abbiamo cercato di documentare tutta la fase realizzativa che è stata poi la PAC la fase più interessante perché appunto abbiamo siamo venuti a contatto
Delle personalità che lavorano nel carcere e anche quindi detenuti e quindi questo
Rappresenta un po'le fasi del del montaggio della struttura e nel frattempo nei laboratori del carcere femminile abbiamo preso trattato tutti i vari pannelli di tamponatura con le detenute del del carcere di della casa circondariale femminile e quindi anche qui abbiamo avuto diciamo anche l'empatia rispetto quasi loro avevano in patria nei nostri confronti per la curiosità e il il lavoro che stavamo facendo così appassionati e si sono appassionati anche loro quindi è iniziato un lavoro in in corrispondenza appunto anche con le loro esigenze questi sono le cose del del montaggio delle Della Casa vera e propria né con appunto il falegname i detenuti
Del carcere di Viterbo che sono stati nel frattempo trasferiti al carcere di Rebibbia fino a fine lavorazioni quindi anche diciamo delle dinamiche abbastanza
Abbastanza difficili da realizzare e ci stiamo riuscendo
Queste sono delle immagini significative questa è la casa chiesta diciamo lo stato attuale la casa
In fase di lavorazione e abbiamo gettato quindi di
Procedere con una documentazione dall'inizio quindi dal dal recinto abbiamo fatto all'inizio per la la la platea di fondazione
Le fondazioni la gettata di cemento e poi la vera e propria costruzione e assemblaggio in sul sul posto
E quindi delle delle immagini del nel cantiere
Fino ad arrivare anche il tempo non ci ha aiutato quindi ci siamo usanze almeno perché abbiamo cercato di di salvare il salvabile fortunatamente siamo arrivati alla chiusura del tetto proprio l'altro ieri ieri
E adesso si presenta in questo in questo modo e cerchiamo di finire il mi manufatto e speriamo si riesca a utilizzare i premi più presto possibile e speriamo abbia una una lunga vita è un magari una riproduzione anche in altri carceri
Tutto questo è stato possibile grazie alla Sapienza ministero giustizia e anche a donazioni di indisposto esterni come Mapei e Catalano
Grazie
Io io io chiedo avvisato non è una conferenza
In un incontro di lavoro
Non vi sorprende all'apparente
Modestia di queste cose resterà questo modesto è quello di prima anche perché non è apparente vera modeste il presunto piccole cose piccoli però son piccole cose ma che il signor tante tante altre cose evita la parola periferia si applica a tante cose
Perviene recita per Gioia dell'anima persino per fare del alla marginalità si applica così tante cose
Che è importante
E quindi pari gomme lo senti tu sei ricchezza Ventura assente come anche nelle situazioni più drammatiche perché ovviamente drammatico essere carcerati però capisci come la speranza e questa nasce nel fare le cose la speranza e lo stesso sentimento che l'unico fosse ardimento che riesce a vincere sulla paura
La settima la la speranza vince sulla procura
E questa è una cosa molto importante quindi e questo dato esperienza così diverso e così diverso anche laica e devo ringraziare veramente l'amministrazione penitenziaria del ministero e le persone che vedo qui presenti tre palle granchio
Se non fosse amministrazione carceraria dice direi che c'è stato una splendida complicità
Pertanto si forse sarà prudente usare un'altra parola ma insomma c'è stata una straordinaria quell'operazione bene andiamo ancora avanti un attimino perché non voglio farla troppo lunga passiamo un'altra esperienze credo che adesso parliamo di Siracusa a nord di Milano criminale parliamo di Milano quindi Raffaella nere pure dire qualcosa per avete capito c'è sempre tutore un un insegnante che l'insegnante son tutti speciali che se Dante vengono tenuti da università ma hanno tutti il fuoco sacro della dell'insegnamento e dell'esperienza sul campo
Quindi se Turci presidente nato il tre cosa prendiamo
Grazie buonasera a tutti noi gruppo di centoventiquattro del Politecnico di Milano abbiamo lavorato quest'anno su una ex scuola
Che ha un grande giardino e che si trova in un quartiere periferico appunto presidente della di Milano che il quartiere di Niguarda nel municipio nove municipio con cui abbiamo avuto una grande importante collaborazione che ci ha molto sostenuto
Ed è una scuola che al momento è abitata da tante associazioni diverso e di diverse con diverse finalità
Ma come un po'in un grande condominio sono associazioni che non condividono tanto questo spazio che forse non hanno luogo di condivisione per rendere questo spazio veramente un punto di riferimento di questo quartiere e al quartiere Niguarda questa scuola ex scuola siamo arrivati dopo un lungo giro di perlustrazione delle periferia milanese con cui con le ragazze e perché con tre ragazze le ragazze il Paese di decreti a fotografia
Le ragazze hanno studiato per cercare di individuare un luogo dove potessimo applicare questo progetto e dimostrare la possibilità di dare nuove identità nuova carattere a questi spazi a uno spazio anche con delle piccole opere anche con un piccolo impegno un piccolo diciamo lavoro e naturalmente quando abbiamo trovato questa scuola di raccordo con è il municipio che Dope costruita pari in municipio nove abbiamo pensato di lavorare sui luoghi collettivi di questa scuola di trasformare
Il carattere in questi luoghi collettivi innanzitutto nel grande giardino composto molto bello appunto potenzialmente molto bello per Pasqua non è piena di potenzialità che non sono
Espresse a pieno il grande giardino che si inaugurerà primavera questo è una rilancio per il futuro
L'arbitrio uno spazio comune che pomposamente si chiama Teatro ma che effettivamente un luogo dove si svolgono tante attività si balla si suona
Si possono fare delle presentazioni delle conferenze stampa dei Giochi della ginnastica sono spazio disposizione
E lì tutti gli gli abitanti del quartiere
Noi verso dimostreranno che mostre vedrete nelle immagini il lavoro che abbiamo fatto con a pochissime risorse lavorando anche molto sul riuso e sul riciclo di materiali che abbiamo trovato in parte anche ci sono stati donati
E riteniamo però questo lavoro solo un inizio un inizio di un processo che speriamo che porta anche migliorare il senso di affezione degli abitanti del quartiere a questo luogo e il senso di appartenenza degli abitanti a questo luogo in modo che questa casa di quartiere il modo in cui abbiamo ribattezzato la ex scuola
Possa essere sentita percepita dagli abitanti come una casa di tutti e non più solo l'accomuna cadeau di nessuno
I dati alla presentazione tra
Vediamo allora questo piccolo firma
Allora
Va bene
Allora
Ma Chiesa alza sento che ha capito che
Buongiorno a tutti sanno sarà Giappone vi parlerò conto dell'esperienza milanese della del Progetto di centoventiquattro
A marittime è composto da tutte donne come vedete quindi la professoressa Raffaella Ranieri Maria Giulia Lazzarini Ilio
A me è e non sto la nostra avventura diciamo di quest'anno era iniziata in maniera un po'diversa rispetto ad altre università
Prendiamo il fatto un periodo abbastanza lungo di tre metri per per capire esattamente dove andare a ha lasciato il segno nella città un po'anche perché Milano è una città un po'nonostante questo si apriranno un po'difficile da da tracciare e quindi armate di biciclette ci siamo avventurati aiuto un po'in tutti gli angoli della città
Abbiamo scoperto che nelle periferie anche quelle più malfamati e quelle che hanno una nomina peggiore nei giornali comunque ci sono degli angoli di bellezza
E dopo tutto questo giro all'interno delle tariffe di periferie di Milano siamo arrivati a questo quartiere quartiere di Niguarda tiene alta e quasi una piccola città infatti a centonovanta mila abitanti e abbiamo iniziato studiarlo a capire che le relazioni con il centro della città il sistema territoriale ai tipi di di servizi che ci sono undici in ospedale le le piscine il sistema del verde quel Parco Nord
E anche a questo questo generale verde a questo due minuti persino utilizzato senza una qualità diffusa una destinazione specifica e in questo sistema siamo arrivati a individuare anche un po'quel dialogo e la guida con una Now un'angolazione del municipio che c'è sempre stata molto vicina siamo arrivati a disegnare il un punto d'intervento che ora questo che a questo ex edifici questa fare scuola un edificio che è stato progettato negli anni sessanta da un architetto dall'architetto Gandolfi e iniziale Now bella
è un bell'edificio c'è la prima cosa che colpisce il il grande giardino in cui è inserito e i richiami spazi che neanche fornisce però sono tutti un po'ma in disuso non sono ben tenuti ieri e anche il giardino sa che potrebbe essere bellissimo non viene appurato quanto quanto dovrebbe
Anche gli spazi interni cara si sono utilizzati da molte associazioni non sono tradiscono ancora il patto ex passato scolastico senza avere una una nuova identità
E quindi non sapevo Progetto all'infinito una nuova identità per questo edificio che da fuori non appariva neanche a un edificio per la collettività e l'abbiamo chiamato casa di quartiere
Un luogo contestazione recapito per la per la collettività per il quartiere in cui è inserito quindi il progetto si è si è determinato nello studio di tre luoghi Print di e di alcuni punti principali luoghi della collettività
Quindi il progetto sul grande PAS de il giardino e poi dei luoghi interni che definiscono quel senso di identità per il l'edificio quindi un atto di io per il senso dell'accoglienza della riconoscibilità
Il creato Pereira condivisione Nela all'organizzazione di eventi ieri può appunto il giardino minare il progetto si è articolato da subito con una andarseli di incontri sia quelle associazioni che abitavano punto questo strano condominio sia con l'amministrazione locale
Inoltre appunto avendo un vaso praticamente nullo allora ci stiamo siamo tutti un po'arrangiare diciamo e quindi abbiamo a incontrato molte a molte realtà che hanno generosamente donato vari ma tipiche materiale del tempio
Ma penso ha donato il colore il cantiere del Politecnico ci ha donato il legno per l'abilitazione nostre casse degli orti
E poi i centri dire che c'era Donato del materiale per realizzare degli oggetti e ha poi anche il un'associazione comunale un evento direbbe che ci ha donato delle piante che per noi sono fondamentali avendoli ambito Arpino
Infine un una grande risorsa per noi è stato il deposito comunale qui abbiamo praticamente fatto grazie di tutto quello che potevamo prendendo Etienne prendendo mobili e arredi che abbiamo riposizionato in vari punti dell'edificio
A questa fatte appunto progettuale è seguita la della propria realizzazione in cui diciamo ci stiamo scotta sporcate le mani in prima persona
A ma la realizzazione è stata condotta attraverso autocostruzione e l'aiuto sia chili degli studenti del Politecnico una ventina degli studenti era professate stranieri che ragazze l'aiuto degli utenti stessi del centro
Attraverso l'autocostruzione abbiamo potuta realizzare appunto le casse degli orti dei tavoli per l'esterno alcune pareti in cartongesso che cambiassero faccia agli spazi
E poi un grande lavoro è stato quello sulla pittura da pittura che da subito ha cambiato approccio delle persone i luoghi e il primo impatto delle persone che visitavano questi spazi
E quindi la la pittura anche cambiato gli eredi che abbiamo potuto recuperare
E poi appunto come dicevo gli utenti del centodiciannove aiutato in prima persona abbiamo coinvolto i bambini che svolgevano le attività con il Comune
Quante rileva il colore delle delle panchine delle delle carte per gli orti e poi gli utenti del centro e signori dell'avvocato che di cucito che c'hanno prestato una giornata di lavoro che era triste Mariae e tende del teatro
E quindi adesso dimostra una serie di di foto che mostrano il il prima e il dopo il nostro intervento
E anche un immagini quello che immaginavamo e che poi si è trasformata in realtà questa ad esempio la facciata chi da da subito vuole da un forte impatto nel quartiere circostante fa riconoscere l'edificio come un qualcosa di pubblico
Poi siamo passati appunto la definizione dell'atrio dove ha dove c'è l'accoglienza il simbolo e logo che fa in modo che qualche il quartiere riconosca questo spazio come pubblico e poi questo angolo dell'accoglienza un divano sempre recuperato dal dal deposito con una una piccola libreria un box Haring
Quando ha fatto anche una nel lavoro sulla segnaletica quindi creato da un pannello indicativo perché le persone spesso arrivavano spaesata e non sapevano dove andare
E e quindi abbiamo creato questa segnaletica un altro piccolo angolo che era il riposo e poi diamo sistemato un po'in generale questi brutti colori spenti e a me abbiamo anche rivoluzionato questa nicchia che vedete
Che abbia andiamo praticamente completamente trasformato buttando giù il serramento a viva forza perché non ha non aveva nessuna funzione rimaneva o come spazio inutilizzato
Scendendo nella nel prossimo ambiente era il teatro che è un po'all'ambiente poiché abbiamo modificato in maniera più incisiva incisiva
Abbiamo creato punto una una struttura che potesse essere ricettiva con un piccolo foyer che potesse appunto a cogliere quel ieri enti e poi abbiamo modificato questo spazio un poco di motivi attrattive abbastanza disordinato e sporco in uno spazio che potesse accogliere qualunque tipo di evento con la realizzazione di questo palco in cartongesso
A Funari imprese diversa Donato e che noi abbiamo di fatto costruire e poi attraverso un nuovo sistema di luci sempre quelle prima fu delle diffusori della luce auto costruiti
E un sistema di tende che a modulante Laguzzi
E apre abbiamo fatto anche per i piccoli azionisti porticati con dei tavoli sempre trasportati dal deposito per lo spazio già Panisperna e poi un progetto che la parte del Progetto tipici di città quali quella sul giardino
Nel giardino abbiamo ha realizzato dei tavoli e per l'esterno da posizionare sotto gli alberi per in ombra perché è una necessità per i ragazzi che usano gli spazi
E potestà e quindi è stata al momento Simone al sicuro in un angolo coperto ma poi in primavera verranno spostati e poi le casse degli orti come come occasione per la comunità di rincontrarsi di riunirsi e quindi anche per le varie associazioni del centro di trovare un punto di irradiazione condivisa
E poi ci saranno alcuni interventi che abbiamo sull'ipotizzato ma che poi verranno realizzati nei prossimi mesi come una piattaforma per restare all'interno la sistemazione uno spazio per le biciclette e la ne impossibile cinema all'aperto
Quindi mi piacerebbe anche parlando un attimo della dei nostri prospettive future di quello che noi abbiamo cercato di ideare ma lasciare eccome possibile sviluppo al municipio nei prossimi mitica o anni addirittura quindi la prima cosa sarà appunto questo no questa quest'altra inaugurazione un'inaugurazione in primavera in cui era inizieremo le ultime cose posizione e magari ieri nel giardino e ne e daremo appunto la la fine al nostro lavoro manuale sull'edificio
E poi anche una una una poggiato un pochino più ambizioso ce la sistemazione del dell'ex appartamento del custode stando lì tutti i giorni per un anno
Abbiamo scoperto questa parte un po'abbandonata e dimenticata dell'edificio che è per tre anni è stata chiusa nessuno di cui nessuno aveva le chiavi
E non è quindi proponiamo abbiamo fatto sì che il Municipio potreste potesse riappropriarsi di questi spazi per la collettività proponendo una un possibile sistemazione come sala della dà lettura oppure come spazio per associazioni e infine un progetto più a scala urbana anche quello della sistemazione di una una grande area Pieri perché ora e in cui senza una funzione specifica
Che sto portando appunto le le direttive del comune che già anche oggetto di realizzare un sistema tramviario di collegamento con la città
Poi sentimentale questo questo sistema con un grande parco via rete in cui però anche inserita una funzione importante quella di un'area camper astri vizio della del vicino ospedale Niguarda
Perché spesso i familiari delle detti dei malati non sono considerati non viene a una affrontato questo momento di fragilità delle famiglie da parte delle amministrazioni annui sembra una cosa interessante dato sviluppare per l'ospedale così importante
E infine lo decide con la nostra festa di inaugurazione evento che perno è stato molto uscito sotto diversi punti di vista
A un po'perché siamo finalmente riusciti a a radunare tutte le anime tutte le associazioni che abitano questi spaccarsi in un unico punto
Per fornire dati era pari possibilità agli utenti del centro può Anna uno spazio tu uno spazio per il mercato solidale un un piccolo concerto un pomeriggio danzante una nota a tutti con la presentazione della nelle dentro in questo modo speriamo di far che l'ariete della del quartiere sì di si espande e si rafforza quel tempo
E quindi di ieri fa sì che questo spazio tenda sempre di più amato vissuto e quindi per essere pazzo nella nel modo migliore possibile
Le igname
Anche questo è un progetto è modesto come avete visto ma c'è qualcosa che li lega tutti che sui progetti c'è una sorta di messaggio in codice che vorremmo andare alla politica ma lo faccio dopo ma c'è un nemmeno troppo in codice Mishima abbastanza palese comunque
Abbiamo già incontrato nato a scuola dopo tre anni fa a Marghera
Qui ci sono delle grazie all'apparato Marghera una scuola professionale che era stata cessato di operare una scuola che è diventato un luogo di aggregazione
Quindi e si tratta si invecchiare del volto
E anche qui a Milano guardate che Niguarda è una città sul centonovanta mila abitanti
è una città vera proprio per abbiamo gli amministratori comunali anche qui complicità ne parlo perché non ne questa esperimenti non sono nel vuoto russo nel bozzolo fatte assieme alla gente alla popolazione sul palco insieme e dimostra una cosa
Che non è vero che non c'è dialogo semplicemente a volte non ce la pazienza di costruirlo di Aldo Paci al dialogo e commessi da da basta volerlo c'è il dialogo
Ecco quindi adesso passerei all'ordine di queste esperienze così poi concludiamo che è quella di Siracusa quindi pregherei
Uno
Devi salire di presentarsi l'uno
Solo perché ha seguito questo gruppo di lavoro
Una sfera consono grumo Messina dell'Università degli Studi
In luoghi di singolare bellezza scelti da Michelangelo Antonioni del mille novecentosessanta Carla sequenza finale dell'avventura
Verrà costruito tra gli anni settanta e ottanta il quartiere Malta perché siamo
Si tratta di una periferia distante dal centro separata dal mare
Dalla linea ferroviaria oggi il sedime dei binarie
Occupato dalla pista ciclabile che non costituisce più un limite verso il mare ma colleghi il quartiere alla centro urbano
All'intera area del quartiere
E limitrofa al sistema delle mura di ogni già la struttura difensiva del quinto secolo avanti Cristo che ha un'estensione di ventisette chilometri
Una condizione e paesaggistiche archeologica quindi del tutto eccezionale
Che se colta nelle sue grandi ponte potenzialità può trasformare la condizione di marginalità della periferia i nove uova centralità urbane
Su quest'idea si fonda appunto il lavoro condotto in costante confronto con Renzo Piano
Dai giovani architetti Carmelo un tumulto Tommaso Bartoloni Giuseppe Cultraro insieme a noi docenti dell'ateneo e Catania oltre medito materiale Gianfranco già inserito dello sport di architettura che ha sede proprio Siracusa insieme anche a vela Vindigni economista e Carlo colloca sociologico
Una condizione di degrado quella del quartiere Mazzarolo dovuta all'assenza di servizi e una condizione che ci ha indotto a partire dalla condizione di ascolto di ascolto dei cittadini attraverso un processo di partecipazione che ha visto coinvolte le istituzioni e tutti i portatori di interesse
L'amministrazione comunale in primis ovviamente la direzione del parka cronologico il Provveditorato agli Studi lance
L'ordine nazionale degli assistenti sociali le scuole le cooperative sociali del quartiere
E il terzo in regolare francescano che svolge un importante ruolo all'interno del partire
Questo percorso ha incontrato la piena disponibilità dei cittadini che ha riconosciuto del nostro ateneo una una istituzione super partes capace di far dialogare
Enti diverso sono già in corso e collaborazioni con l'amministrazione comunale per partecipare a bandi abbiamo registrato concrete disponibilità per cure dalla direttore del parco archeologico
E confidiamo in una collaborazione strategica con Linda
Il prestigioso Istituto nazionale del dramma antico
Potrebbero o il terminante per la promozione di attività culturali all'interno
Il nostro specie quindi che le iniziative e progetti promossi possano indicare strategie utili
Per la riprovazione sociale urbana
Del quartiere e che gli esiti raggiunti costituiscano un primo concreto punto di partenza per le azioni future grazie
Richiamo al film
La il
Altrove contratti
Buonasera a tutti
Potrebbe esserci
Sono Tommaso
Parlerò appunto dell'esperienza fatta alla città di Siracusa che come già anticipato ha visto coinvolto il professore Bruno Messina con i giovani architetti appunto Carmen Antonucci e Tommaso Bartoloni Giuseppe Cultraro coadiuvati dal professore Vito mastelliano per gli aspetti urbanistici
E dal professore Gian Franco jumping per la riduzione delle micro architetture
Insieme anche professori Carlo colloca per analisi sociologica delle domande di progettazione e Gabriella Vindigni per l'analisi multicriterio a lei code zaini di alternativa
Il team ha scelto di lavorare sul quartiere Mazzarrone situato sulla costa orientale a nord est della città di Siracusa a circa tre chilometri di distanza dal centro urbano
Si tratta di una edificata
Per gli anni settanta del Novecento caratterizzata da caseggiati di edilizia popolare che disegnano il territorio il quale è costituito dall'altopiano roccioso sul mare appunto evocato dal film L'avventura di Antonioni
Vanta una condizione paesaggistica straordinaria
Dove emergono le caratteristiche predominanti quali Label la balza rocciosa ricca di vegetazione spontanea il mare il percorso dell'ex file l'ex linea ferroviaria è hanno d'
Chiaramente a questa particolare condizione è possibile riscontrare delle criticità quali l'assenza di attrezzature la carenza di servizi legati alla mobilità il degrado degli edifici
L'assenza di servizi sovradimensionamento della sezione stradale ma anche la presenza di rifiuti speciali e fenomeni di micro delinquenza è disoccupazione
L'approccio di intervento è stato quello della progettazione partecipata che guidato il percorso in tutte le sue fasi
La prima azione appunto è stata quella di intraprendere
Un dialogo con gli uffici tecnici amministrativi che ci ha permesso di acquisire le informazioni storiche
I dati di sviluppo urbanistico socio economico e culturale del quartiere contemporaneamente abbiamo raccolto informazioni anche cosa molto importante appunto interloquendo con tutte le persone che già in passato avessero lavorato sul progetto
Studiato appunto il quartiere
Intanto se in tal senso per me è stato assolutamente importante la fase di ascolto
Infatti entrare nel quartiere per ma il significato prima di tutto conoscere le storie di vita degli abitanti essere legittimati come persona e prima ancora di essere considerati come strani
Abbiamo ascoltato l'amministrazione locale con i suoi rappresentanti la parrocchia
Appunto del quartiere di San Corrado e poi ancora i docenti gli studenti con cui abbiamo discusso e appresso momenti di confronto operativi
L'ascolto è stato accompagnato da una osservazione partecipata fatta tramite sopralluoghi appunto in e punti mirati
All'interno del quartiere che ci hanno portato alla comprensione di quali fossero i punti nodali che potessero permettere interventi di rigenerazione al suo interno inoltre ciò ci è servito ad una comprensione dei punti di vista degli abitanti
Successivamente una fase di consultazione ci ha permesso di innescare una serie di azioni all'interno e al di fuori del qua spia del quartiere azioni come workshop Promenade
Conferenze che entrando in cui abbiamo coinvolto anche degli esperti appunto come presente il professore all'ex sezione chiesto di università dozzine di Parigi
Cittadini e attori istituzionali insieme alle scuole questo processo appunto c'è aiutato a definire le domande di progettazione
Tutto ciò ci ha consentito di poter stabilire un rapporto di fiducia con gli abitanti facendoci diventare elemento collante e neutrale
In tal senso abbiamo iniziato ad avviare momenti di empowerment
Infatti dove durante questi momenti la periferia urbana è diventata centro
E grazie a questi mente manifestazione hanno visto il quartiere ecco perché è diventato protagonista insieme al coinvolgimento attivo delle istituzioni
La progettazione partecipata determinato anche la realizzazione di Microarchitecture
Essa infatti sono il frutto dei desideri degli abitanti che hanno manifestato manifestato nei mesi di lavoro e che hanno visto luce in tre punti nodali del quartiere sono manufatti ex novo che riqualifica anomalo patti gestisca o anche che riqualificano manufatti esistenti
Sono stati realizzati infatti una connessione con la pista ciclabile uno spazio di centoventiquattro e un campo da calcetto con una tribù una si è pensato alla realizzazione di una scala che potesse mettere in connessione la pista ciclabile con il quartiere
Che l'inflazione che è avvenuta con la collaborazione del laboratorio allestiamo CID LSD esseri architettura e che apprezzo costruito il manufatto in autoproduzione con pannelli in legno montabile a secco è incastrati
Aste come diciamo realizzati con incastri e di acché in questo caso la partecipazione ha avuto un ruolo scusate fondamentale
E e la costruzione di questi manufatti avvenuta insieme a studenti agli la cooperativa sociale insieme che operano in però nel quartiere i quali ci hanno accompagnato dalla progettazione fino alla produzione e infine al montaggio
La Scala
Punto primo elemento costruito è stata creata per stabilire una connessione diretta con la pista ciclabile
E con una costa infatti il punto dove è stato realizzato durante la stagione estiva viene coast to viene adottato da parte dell'amministrazione di una piattaforma per la balneazione
In aggiunta è stata realizzata anche una panca in una posizione presa ed istiga privilegiata rispetto alla costa seconda micro architettura realizzate stato allo spazio cosiddetto G centoventiquattro all'IST allestita all'interno della circoscrizione grotta santa
Grazie alla concessione fatta di una stanza da parte dell'amministrazione comunale a per essere destinata sostanzialmente al progetto di centoventiquattro
Tramite alla sponsorizzazione di alcuni materiali fatte da Ance Siracusa abbiamo realizzato diciamo una pannellatura con gli studenti era cooperativa sociale
L'allestimento progettato è stato pensato per essere funzionale a dare le agitazioni di uno spazio sede operativa del progetto
Spazio civico del quartiere in futuro ma anche centro di documentazione per il lavoro svolto durante i mesi di attività
L'ultima micro architettura
In casa appunto di realizzazione
L'ultima mimica architetture in fase di completamento si trova in un'area attigua al quartiere appunto dove c'è un campo di calcetto già esistente
La realizzazione consiste nella realizzazione di una tribuna che vedete qui schematizzata sempre fatta all'interno di questo laboratorio bellezze di essere laboratoriale stiamoci
Perché verrà realizzata accanto al cancello varca il campo di calcetto attivo
Che in seguito all'interessamento del c'è Ulisse il centro europeo di ricerche studi sociali che ha donato i materiali necessari per la messa in opera del prato sintetico al Comune di Siracusa
Si è reso disponibile a farsi che integrato quindi c'era questa Donato i materiali al Comune di Siracusa che si è reso disponibile a far sì che l'opera fosse realizzata grazie alla sponsorizzazione che vede coinvolti
Open faida questo mito cantiere e in corso d'opera come abbiamo detto e verrà completato nel mese di dicembre
L'Enichem architetture sono parte integrante di un panno programma
Che papà scala più ampia è che il PM di Siracusa da mia dov'era come strumento attuativo all'amministrazione comunale è uno strumento che in maniera organica e unitaria lette a sistema le azioni sociali economiche e ambientali
Con le trasformazioni fisiche dello spazio urbano
Avendo che ha come obiettivo quello di infondere nuova vitalità portando miglioramenti sostenibili nel lungo periodo nell'ambito della rigenerazione urbana
Questo piano programma si articola appunto in in un sistema sostanzialmente fatto da grande
Diviso specificatamente da lei scritte a un dottore composto da ossigenatori dispositivi per l'acquisizione del paesaggio e orti urbani
Lei gravando composti da attrezzature sportive parchi giochi campi da gioco e cultura Ground composti da stazioni
Del Parco delle mura il teatro sentiero delle scenografie delle tragedie e aree attrezzate per le attività comunali
Appunto in oltre al sistema dei gravando troviamo il sistema della mobilità e prevede la realizzazione di nuove strade la ridefinizione dei tracciati dei trasporti pubblici con l'inserimento di nuove fermate
Attrezzature il sistema delle attrezzature appunto dove Gariglio vediamo la riduzione di nuovi edifici per i servizi di quartiere con ha riferito con la riqualificazione della scuola
E il sistema dell'housing che prevede lo svuotamento dei bassi degli edifici IACP con la riconfigurazione del loro attacco l'inserimento di servizi di vicinato alla realizzazione di nuovi alloggi
Questi interventi si attuano all'interno di processi di agopuntura quindi piccoli interventi
Quindi Mico architettura a basso costo è ampia partecipazione sociale con un immediato impatto
Sia attraverso interventi quindi fatti questi micro interventi ma anche tramite interventi più ambiziosi che vengono una proiezione più lontana
Ringraziamo ovviamente tutti coloro i quali hanno partecipato e creduto alla nostra attività in questo progetto insieme anche ai numerosi partner che ci hanno sostenuto
Diciamo ci hanno seguito durante questi mesi di lavoro
Per concludere
Vorrei fare i ringraziamenti di conclusione a nome di tutti i ragazzi del G cento ventiquattro due mila diciannove
Infatti per ringraziare il senatore Renzo Piano per averci dato l'opportunità di lavorare concretamente sulle nostre città e per averci trasmesso l'entusiasmo per guardare al futuro con grande speranza grazie
è una ben strana avventura quella di esso il senatore a vita
Anche perché non esiste nella vita una cosa che sia vita se non la vita stessa e quindi una situazione un po'stavo venali
E però comincia a pensare che tutto sommato è questa una specie di collana di piccole esperienze come se settanta perché dopo sei anni son trenta ragazzi trenta giorni sono tante piccole cose
Io avevo promesso di cercare una sintesi prima di farlo un istante solo vorrei parlarvi di un altra cosa ieri mattina abbiamo aperto il cantiere a Sora qui vicino per una piccola scuola in legno
Qui c'è il sindaco di Somma parlando di complicità questa è stata veramente in una complicità durante un pezzo qui c'è anche Franco Lorenzoni ci sono altre persone che hanno provato su questo progetto
Beh costruire una scuola e la prima cosa che bisogna fare le scuole sono il primo luogo di incontro non solo ci vanno recarsi c'erano proprio tutti
Negli altri luoghi di incontro che si o musei biblioteche o altre cose non è detto che si valuta ultima scuola ci vanno proprio tu
Non solo i bambini ci vanno anche i genitori dei bambini ed è chiaro che importante e allora abbiamo fatto a questo progetto e che adesso comincia in cantiere vediamo un attimo rapidamente il tre maggio il solo un istante esso e di legno
Può andare quest'
Dopo
Stessi
Allora
Nulla
O o
E piccole scuole piccolissime spolverini sismica e ci ma è uno dei oziosi
è una scuola fatta di un piano solo cioè soffro c'è il piano terra che il luogo di incontro Città come scuola la scuola le Aule sono al primo piano
E poi certe il tetto che è il luogo della libertà del tetto e dove si scopre il cielo
Di segreta di notte si scoprono le stelle e tutte le scuole si può e e quindi anche questa scuola è uno dei piccoli tasselli di questa avventura bene adesso voglio chiudere cerco di e che spiegare qual è il messaggio in codice
Che appunto non è molto in codice regge molto semplice
è che il nostro Paese
Così bello e così fragile ha bisogno di un grande progetto di questo progetto è un progetto di rammendo Tech rammento la parola rammendo è stata talvolta nel nostro lavoro qualche anno fa
Da Marco Formentini crescere qui che era stato uno dei collaboratore di questo approccio
Rammendo ricorda qualcosa di molto importante per tenersi nel ricucire tenersi per intendiamoci non si salvano le periferie solo per l'ammenda ovvio
Però il nostro Paese ha bisogno di un grande rammenta grande rammento del territorio
I problemi
Di idraulici che abbiamo geologici dei problemi nelle periferie
I ponti e non ne parliamo il ponte poi sono una tragedia un ponte non può crollare diciamoci la verità il ponte non possono non hanno diritto di crollare il ponte economici ed è troppo importante
Ecco c'è bisogno di questo grande rammento e non so come fare sinceramente
Non so come fare
E allora l'idea molto semplice dato che non so bene come fare
Facciamo queste piccole cose sono piccole cose come tante gocce
Però se queste cose sono ricorso il giusto adesso sono Infante affitta quindi chissà
Chissà quanto dura ci sono tante cose negozio settanta
Un mare e magari anche un mare pieno di sardi
Beh grazie e vi ringrazio