"La rivoluzione nel labirinto: sinistra e sinistrismo dal 1956 agli anni Ottanta"

Per i propri Franco Ottaviano mai pronto adesso
Siamo qui per parlare dei quali Franco D'Aviano credo ma non solo lì poi Franco Ottaviano è una scusa per
Fare un salto negli ultimi trent'anni di storia che in qualche modo ci hanno riguardato tutti e che hanno riguardato una la scrisse nel suo complesso una sinistra oggi
Tanto Mata e comunque diversa rispetto a quella di quegli anni che è cambiata probabilmente anche grazie alle esperienze
Ci racconta la storia Franco il libro di Franco è una è una fotografia una fotografia di un trentennio anche se
Nel sottotitolo sì qui si parla del cinquantasei ma sono probabilmente crolla la prima parte
Molto lontana insomma quella che ricordiamo tutti quanti lunghe sono gli ultimi trenta anni
Anche la grafica mentre una fotografia che è servita a me personalmente ad esempio per ricostruire con con un po'più di uscita un po'più di attenzione
Vissuti direttamente che finora nessun nessun altro libro mi ha dato modo di rivedere criticamente Franco ha fatto un lavoro di ricerca sui documenti
Ha fatto un
Poderoso lavoro sulla sulle fonti
Non non è un libro in cui si parla per atti giudiziari o si parla di protagonisti si parla di organizzazioni della sinistra tradizionale della sinistra extraparlamentare come si diceva una volta
E attraverso la produzione ideologica Poli tedio come anche i politici di quegli anni ci fornisce questo quadro dettagliate
Anche per questo libro credo perché serve a chi non è chi non ha vissuto quegli anni serve per capire e per valutare cosa è successo
è la storia di come come dice il titolo di una rivoluzione che si è perduta si è perduta in un labirinto
Scrive Franco nella sua introduzione labirinto che si è costruito ad una sola incartando sì nell'ideologismi negli scontri spesso ce n'è un quadro esatto ma libero trai vari gruppi tra i vari leader nel nel settarismo di di alcuni gruppi
Stasera ci sono molti dei protagonisti di quegli anni
Io passerei brevemente la parola a Franco che appunto ci ci parla del suo lavoro ci ci dà ci spiega soprattutto credo le ragioni per cui ha voluto ricostruita questo questo trentennio e poi dare inizio alla discussione ma chiaramente con la preghiera per tutti quanti di cercare di essere brevi sono tante le persone che devono parlare vediamo di dare spazio a tutti prima di lariani che opera Franco vorrei salutare Nicolò Amato che a suo modo è stato
Come direttore degli Istituti di prevenzione Krenar emessa dall'Ossezia è stato un protagonista della vi è una parte di quegli anni
Ma in genere e gli autori alle presentazioni parlano bene ultimo faccio uno strappo alla regola dico qualcosa
Pochissime cose
Rispetto al libero voi di molto vorrei dire invece le intenzioni anche le ragioni di questi sinistro
Ringrazio tutti i partecipanti sull'anche se mi è consentito in molti amici che particolare nell'ultimo periodo di stesura di questo lavoro mi hanno aiutato
Io ho voluto non fare una presentazione come di quelle un po'tradizionale voluto fare io spero che questo sia un incontro
Nel senso che ritengo che oggi noi possiamo riflettere al di là dei diversi percorsi
I tre volumi il lavoro che ho tentato di fare che ho fatto
Attraversa una storia lunga
è anche una storia di molti percorso diversi percorsi politici
Ma oggi noi possiamo fare che vedo un bilancio complessivo di questi percorsi al di là delle appartenenze o delle storie diceva già Daniele fondo a me non interessa diciamo la storia delle singole formazioni in quanto tali mi interesserebbe oggi o anche i singoli problemi libero affrontare aveva in mente di fiamma rispetto a un arco il parte lontana in parquet vicino anche le fonti possano essere discutibile alle quali ha attinto mi interesso oggi ragionare
Su due cose
Fondamentalmente
Cioè questo ragionamento che è contenuto nel titolo
Titolo ma un po'angosciato
Cioè l'idea
Di un desiderio lo che vede così di rivoluzione disperso
Disperso dentro due estremi o per due confusione disperso dalla parte da un grande bisogno di modernità
Modernità rispetto ai conflitti sociali rispetto alle domande desideri e i problemi che si ponevano nella società italiana ma anche il limite della tradizione in questo dilemma secondo me si è disperso un desiderio rivoluzionari
Però nello stesso tempo pongo un'altra questione che quella sulla quale come dive qualche verso i piacerebbe continuare a lavorare e mi piacerebbe anche che il libero
Fosse un pretesto un'occasione di fare un breve aggiornare PoliMi unicamente criticamente
Cioè se in questo svolgimento che ha avuto tratti appassionati tratti
Entusiasti ma anche problemi e drammi non vi è anche un compimento
E forse su questo compimento occorrerebbe ragionare di più
Cioè nel senso che la dispersione o questo lo sviluppo contiene a mio avviso anche un problema un elemento che forse oggi può riunificare percorsi diversi il fatto cioè che aggiornare oggi in una trasformazione non può non fare i conti
Con questo trentennio con i pensieri percorsi politici che li hanno attraversati ovviamente sto parlando di un progetto di trasformazione a sinistra di un progetto di trasformazione che abbia questa coordinata ecco mi pare che questo è l'intenzione principale
Per quello che riguarda il il lavoro in quanto tale mi piacerebbe anche pensare che sia come dicevo l'esordio anche di una nuova catalogazione di una nuova messa a punto di materiali e per qualche verso possa concorrere e quando uso questa espressione perché non è il tema né del libero né delle cose che sto dicendo anche se per qualche verso figli avvicina vorrei anche dire di una soluzione politica ma non in termini cosa alla quale personalmente diciamo sono interessato ma nella soluzione politica interna di una riflessione compiuta
Su quegli anni cosa non facile ma la quale mi piacerebbe
Che questo libro potesse dare un contributo e mi piacerebbe anche il costo contributo posso venire con il concorso di protagonisti che hanno attraversato queste io non ho fatto ultima cosa che dicono il lavoro una ragionamento a priori una ricerca di testimonianze
Questo può essere anche un limite ma ho ritenuto che la complessità degli anni e anche i diversi punti di vista non mi salvo mi avrebbe favorito
Passare un lavoro con diretto con i protagonisti per qualche verso questa storia invece di rapporto con i diversi percorsi e protagonisti inizia Oja
Ecco io lascerei a questo punto alla funzione di coordinatore l'amico Daniele Repetto e come ho detto prima vi ringrazio tutti per aver aderito a questi De Vito e partecipato a questo appuntamento grazie
Allora io ho seguito se a meno che non ci sia qualcuno le deve scappare all'ordine alfabetico per gli interventi previsti dall'invito
Il comincerei con Marco Boato
Boato una rivoluzione la rivoluzione non c'è stata una rivoluzione forse sì qualche rivoluzione qualche forma
No
Forse ci si
No io credo che se la madre se non ci guardiamo in faccia
Io sono il primo soltanto per ragioni alfabetica come è stato ricordato quindi
Trompe l'oeil di Anzio la prima cosa che voglio dire è che mi fa molto piacere ed essere di questa sera con voi per la presentazione libri franco-italiano anche perché devo rimediare a un piccolo tradimento che gli ho fatto involontariamente quando il libro è stato presentato a Torino
Io e credo anche qualche altro Paolo Liguori ho visto qualche dove abbiamo mancato a quella a quell'appuntamento e vorrei dire che intanto una testimonianza sul lavoro fatto anche se la domanda era alzava un po'il tiro come si usa dire e io credo che questo lavoro che Franco Taviano ha fatto sia un'opera di grandissima utilità rispetto a una memoria storica di di di tre decenni
Della sinistra e dei sinistri SMA per usare l'espressione che ricorrono in tutto il libro che sono nel sottotitolo
Che per molti aspetti rischia di essere altrimenti consegnata soltanto o alla memoria soggettiva al vissuto di di molte migliaia di persone
E di molti che sono qui presenti questa sera forse tutti
Oppure a singole opere sull'alcuni aspetti parziali interessanti utili che a volte abbiamo molti di noi nelle nostre biblioteche ma che per specialmente per chi dopo Dinoi va vorrà ripercorre questo itinerario sarebbe molto difficile ricostruire se non attraverso che so io a tesi di laurea o lunghi studi in biblioteca
E da questo punto di vista io credo che sia molto importante perché al traverso sia i testi
La ricostruzione dei testi il commento ai testi è anche l'apparato che c'è nel nel libro chiunque poi volesse ritornarci sopra approfondire ricostruire verificare criticare e così via
Lo potrà fare essendo accompagnato per mano con molta fedeltà e con molto rigore
Da quello che ha fatto franco-italiana
La seconda osservazione che mi viene riguarda le caratteristiche del libro io non vorrei che fosse blasfemo il parallelo che faccio adesso
Lo faccio con un uomo di sinistra che ha scritto un libro però che si chiamava il lungo viaggio attraverso il fascismo
Ruggero Zangrandi e così io dovessi ribattezzare questo questo libro lo ribattezza era il lungo viaggio attraverso la rivoluzione
E lo dico proprio anche con quell'aspetto di franchezza e di spietatezza autobiografica che il libro di Zangrandi per quella generazione aveva avuto molti di noi credo hanno letto quel libro che erano adolescenti studenti poco più
Una terza osservazione quasi entra un po'nel tema della domande comunque voglio anche finire rapidamente perché dobbiamo essere tutti brevi
Riguarda il fatto che se da una parte utilissima la ricostruzione di questo percorso e per certi aspetti forse anch'io non so chi di voi chi parlerà dopo lo dirà eventualmente abbia provato questa sanzione anche un po'doloroso cioè io non ho trovato molta gioia nel leggere questo libro ha trovato un libro di grandissimo interesse grandissima utilità ma noto l'ho letto anche con una certa come dire sofferenza e ho avuto quasi la sensazione che che l'epigrafe che che che contenuta in certo può che una frase che contenuta nell'introduzione
Sia in qualche modo anche l'epigrafe è un po'paradossale molto pesante da dirsi ma credo che abbia un un effetto un elemento di verità
Franco Dalia non certo punto ha scritto mento lozione se il capitalismo si modernizza la rivoluzione non trova la sua modernità e io credo che non sia troppo spietati con noi stessi perché la maggior parte delle persone qui dentro hanno vissuto in prima persona questa storia non si è troppo spietati come stessi se nel mille novecentonovantatré in qualche modo si ritrovano elemento di radicale verità in questa frase un po'spietata che Ottaviano ha scritto nel nella sua introduzione
E io per altri aspetti a me alterati aspetti verrebbe da dire che in qualche modo questa che l'auto con l'autobiografia di non di una generazione ma di una serie di generazioni
Rivoluzionarie per usare il titolo potremmo dire più modestamente una serie generazioni ribelli
E anche la storia di generazione che socialmente e culturalmente
Hanno rappresentato una sorta di processo di modernizzazione della società italiana senza nessun valore ideologico questo termine che è un termine ambiguo è ambivalente
Ma che essendo socialmente col giuramento le anticipatrici un processo di modernizzazione non hanno trovato il linguaggio per esprimere questa anticipazione del futuro
E qua non ho dovuto esprimere se stesse interpretare se stesse
Si sono rivolte al passato e al linguaggio delle rivoluzioni del passato
Qui sta a me pare la contraddizione più forte che abbiamo vissuto io non posso non ho diritto e titolo a parlare a nome di nessuno dico abbiamo vissuto perché il modo in cui io interpreto anche il mio itinerario personale
Di aver fatto parte di movimenti di gruppi di organizzazioni di di di di un suo movimento sociale politico culturale che in realtà era il segno di come la Società italiana stesse cambiando
Di come le nuove generazioni di allora fossero il fattore principale di protagonista di questo processo di cambiamento ma come fossimo a fasi che ha a fra fra generazioni a fasi che rispetta la capacità di scoprire un linguaggio adeguato a quello che rappresentavamo socialmente e culturalmente e ripeto quindi molte volte si sono utilizzati modelli ideologici del passato le ortodossie e le eterodossia del passato e tutte queste sono tutte ricostruite fedelmente fedelmente all'interno di questo libro rango Damiano conclude chiedendo sì
Essendo molto disincantato e giustamente sulla possibilità di riprodurre per il futuro quel tipo di esperienze quel tipo di cultura e quel tipo di ideologia ma non rinuncia e in questo senso io sono d'accordo in questo senso più lato
Alla illusione alla concezione all'idea la volontà al desiderio di quelle che lui chiama la rivoluzione consapevole un certo punto
La rimozione consapevole mi scrive che deve essere altro da ciò che le rivoluzioni del passato hanno prodotto e questo ci porta oggi alla al contraddittorietà e ambivalenza della situazione in cui viviamo
Nel momento in cui è finito non solo il secolo socialdemocratico ma anche il Secolo rivoluzionario
Nel momento in cui sembra che di rivoluzioni non abbia più senso para parlare credo che mai come nell'ultimo anno si sia abusato e usata anche usata non solo abusato della parola rivoluzione rivoluzione democratica rinuncia ai cittadini rivoluzione dei giudici
Repubblica di oggi e così via io vengo da un convegno alla Camera dove il Presidente della Repubblica ha detto qualche parola abbiamo un il mento sulle caratteristiche di questa rivoluzione
Mi devo dire che trovo straordinariamente bello che questa sera si è qui con noi Nicolò Amato e io provo un senso di angoscia perché per ciò che ha rappresentato la fine dell'esperienza
Di Nicolò Amato in una a capo di un'istituzione che se l'avessimo detto vent'anni fa che avremmo elogiato pubblicamente il capo delle carceri italiane per il linguaggio semplice volgare
Essere se avrebbero presi per matti invece io stasera voglio fare pubblicamente questo elogio esprimere il mi la mia angoscia perché queste esperienze finite perché non me le spese solo finita l'esperienza di uomo in quel ruolo che continuerà di una milizia civile diversa ma è finita un'epoca storica nella vicenda di come si sono trasformate
Le carceri italiane nei riflessi interni delle vicende politiche esterne né questa situazione in cui non ci troviamo oggi anche aspetti di transizione democratica di fine di un regime di un processo di cambiamento io non sono affatto né di statista né pessimista questo punto di vista ma anche straordinaria spetti di di ambivalenza di contraddittorietà col rischio che a volte il termine rivoluzione non sia affatto che la rivoluzione consapevole che Franco Ottaviano auspica
Secondo in ordine alfabetico ma suo per quello Sergio Del Rio
Possiamo sì
Mi sembra
No se poi appunto qualcuno preferisce rinviare non non c'è problema
Allora ma
Come
Allora vediamo
Si parla di rivoluzione come ricordava boato però se ne parla in altro modo
Rispetto a quello di in cui se ne parlava da anni fa
Più ci sono stati dei cambiamenti rispetto rispetto no riprendevo il tema di Boato appunto oggi si si si abusa del termine rivoluzione sei euro si usa ovviamente in modo diverso rispetto a quello a quello che a come si usava alcuni anni fa anzi
La vera rivoluzione forse la fine delle ideologie che non consentirebbe più un un ripetersi un'esperienza come come quella che è stata di cui si parla Franco nel libro
Ma io sono d'accordo
Con
Una cosa che Franco dice nell'introduzione rispondo questo anche la domanda
Anzi sarei stato più d'accordo con Franco se avesse accettato quella proposta Luisi qui fa un accenno un po'autobiografico dice che ha chiesto un amico di giovinezza oggi dissociato
Se andava bene il titolo del libro la rivoluzione nel labirinto se invece non dovesse essere un altro il titolo di questo libro
Questo amico consiglia a Franco di intitolare il libro la rivoluzione compiuta
Ecco io sarei stato più d'accordo su questo titolo
è stata è stata ancora più d'accordo con il titolo se invece di sinistra sinistri Isma'si fosse scritto nel sottotitolo sinistra è estremismo
Perché
Innanzitutto ti ringrazio perché avendo mi chiamato oggi per telefono mi hai praticamente sollecitato a leggere l'introduzione cosa che ho fatto e che mi ha dato anche una serie di suggestioni che ora che ora vi racconto perché estremismo invece che sinistri lo perché io ritengo che
Per esempio la lotta armata alla quale io sono stato direttamente e personalmente con coinvolto abbia rappresentato proprio un un portare alle estreme conseguenze quell'idea di rivoluzione che aveva animato generazioni di militanti comunisti che aveva animato moltissime a livelli diversi in situazioni in contesti diversi moltissimi di di coloro che ho hanno fatto parte appunto di della storia che tu hai descritto in questo in questo libro
Portare alle estreme conseguenze l'idea di rivoluzione secondo un processo che a parer mio un processo appunto di compimento della della rivoluzione oggi non possiamo più parlare di se a parer mio di rivoluzione proprio a seguito di quello che è successo in questi anni oppure se ne dobbiamo parlare alla fine accennerò anche termina per mio ne potremo parlare lo possiamo aver fare cambiando completamente alcune categorie proprio alcune dimensioni della dell'azione dell'azione politica
Io non non sono d'accordo per esempio con la tesi che che dice la lotta armata iniziata in questo Paese perché è stata una risposta al pericolo di golpe in atto
In cui in quegli anni soprattutto a cavallo tra gli anni sessanta e gli anni e gli anni Settanta
Perché ritengo che il il terrorismo in particolare sia stato una volta evoluzione perline interne al movimento rivoluzionario senza interferenza appunto istituzionale e senza proprio una una ad Aglietti dialettica con il sistema con il sistema politico quindi una evoluzione perline interne quello che io ritengo e che il terrorismo in particolare sia stata questa proprio con le dia sia stato un la scelta di animati dalle prudente dal demone della della verifica di andare a vedere cosa c'era realmente dopo
Continui fallimenti dell'idea di voluttà e la rivoluzione dell'idea stessa di evoluzione
Dopo continui tentativi di di di riprovare ancora questo continuo a provare riprovare sia stato il tentativo proprio ultima podista proprio soggettivo di andare a vedere cosa c'era davvero dietro questo immaginario
Questo immaginario negozio e lo si può fare in maniera conseguenze appunto estrema soltanto a parer mio con l'atto violento quindi con la con con l'atto definitivo con l'atto con l'atto estremo
Questo è sicuramente voglio dire all'idea di evoluzione da questo punto di vista come dire si è consumata proprio dire quasi per stanchezza
Non soltanto dei rivoluzionari ma proprio dell'idea dell'idea stessa dopo io penso proprio la fatica Sidis fisico questo tentativo di portare sempre in cima le bandiere ideali le bandiere nobili
Ma direi anche pesanti della libertà della solidarietà della Fratellanza delle delle quali Enzo dell'eguaglianza bandiere che poi sistematicamente cadevano giù venivano buttate giù e cadevano nel nel fango
Del socialismo reale per esempio o di a tradimenti di quelle idealità che avevano poi portato a fare a fare alcune alcune scelte
Quindi un non provare e riprovare attraverso tutti gli Stati della modernità fino arrivare
A al come dire alla a a quello più tecnologicamente avanzato appunto quello per cui il mezzo i mezzi che si usavano nella lotta diventavano sì autonomi Tzara vano da dal dagli ideali e da Fini e diventavano appunto l'ultimo stadio della dell'idea dell'evoluzione proprio nell'idea di di rivoluzione
Dalle armi della critica alla critica delle armi con questo poi con il suo appunto con questo rovesciamento si consumava a parer mio
L'idea di di rivoluzione consumata ucciso dal terrorismo io credo di no credo che questo consunzione questo diciamo questa mortalità fosse propri insita nell'idea stessa nell'idea stessa di rivoluzione
Sostanzialmente c'era proprio uno si può dire un essere per la morte delle l'idea di rivoluzione di se non altro di quell'idea comunque di quella di quella rivoluzione per arrivare invece all'attualità a oggi ai giorni nostri insomma Franco si pone la domandasse sia attuale oggi lei l'idea stessa di di rivoluzione a mio parere
Una nuova idea di rivoluzione che superi quella contraddizione
Che hanno vissuto che abbiamo vissuto tutti che hanno vissuto con sofferenza i migliori tra gli esponenti liberali tra gli esponenti sono del liberalismo e del del socialismo
Vale a dire la cosa la contraddizione tra gli ideali iniziali della rivoluzione
Appunto ripeto quelli di fratellanza di solidarietà di libertà di di eguaglianza di tolleranza e invece le dure necessità di negarle attraverso la violenza che era funzionale a conseguire a conseguire quei fini
Ebbene
Noi possiamo parlare oggi in termini attualità di una il nuova idea di regole di evoluzione se noi passiamo dalla dimensione e dalle categorie delle insomma di classe di popolo di di collettività
Di nazione anche a quelle invece di individuo di persona di cittadino
E dalle categorie di passare dall'età dove
Categorie di autodeterminazione di indipendenza invece a quelle di diritti della persona diritti civili e politici dei cittadini
E di interdipendenza dei popoli degli Stati dei territori e proprio anche nel rapporto tra le persone io credo che soltanto in questa nuova dimensione si può parlare di nuova rivoluzione di come dire di idea di rivoluzione che può essere ancora oggi viva
Ora
Darei la parola rompendo l'ordine alfabetico letizia Paolozzi
Che
Si avvicina
Allora
Queste nuove idea di rivoluzione sia d'accordo con quello che diceva D'Elia
Ma o di olio come tutti
Gli estremisti sinistri stile ho imparato poi come dire a a diventare molto moderata e quindi la parola rivoluzione
Oggi non la userei più quello che posso dire che allora e io ho trovato in quel soggetto politico che tale credo era una comunità come poi non ho più trovato
Questa è la cosa che mi è mancata quando me ne sono separata
Me naturalmente nella comunità c'era come dire un aspetto di mutamento molecolare nei rapporti che c'erano tra di noi che in quel momento non è stata affatto tenuto in considerazione
Io credo che sia difficile lei liberi pure interessanti e pieni di lavoro che ha fatto Franco dare questo senso e sono anche convinta che questa senza si può dare solo partendo da sette
Dal luogo indicando luogo dal quale si parlava se non si fa un po'un'oscillazione tra storia memoria lettura della memoria giudizio insomma che finisce per schiacciare una serie di cose io
In questi libri che appunto apprezzo molto non ha trovato come dire giustò per esempio la ricostruzione del sette aprile non ho trovato giusta e ho trovato troppo schiacciante della spiegazione di come tutto sin venerava in una autonomia con la maiuscola
Tutto sommato trovato una forte la Cuna in quello che è stato il risultato a livello giudiziario delle leggi emergenziali
Dico questo perché se si vuole ricostruire la memoria penso che dobbiamo sforzarci anche di fare dei paragoni
Tra quello che è non è stato il pensata degli anni settanta
E quello che forse rischia di non essere il pensionato degli anni ottanta
Io sono molto appassionata invece a questo paragone anche con le sue differenze perché penso che ci siano punti in comune che dovremmo andare a verificare
Sulla
Sul gol sciismo all'estremismo il sinistri istmo da e insomma a partire da me certamente molte colpe le ho avute
Colpe che riguardavano i il fatto che non metteva al centro a il mio corpo la mia vita la mia esistenza che in quel momento come indire me andava bene così e però non riuscivo a oggetti Varlan
E allora poi io mi sono trovata d'improvviso appunto di fronte alla morte
In un atteggiamento molto debole che era un atteggiamento
Passivo era un atteggiamento in qualche modo
Come dire non complice ma di comprensione questa comprensione io ce l'ho ancora e non sono disposta a chiamarla follia
Non credo che si possa spiegare così quello che è avvenuto e perché è avvenuto allora in questo senso a me interessa
A il lavoro che ha fatto Franco
Mi piacerebbe però che il metodo che poi è diventato quello delle donne qui io vedo Mariella Gramaglia con la quale appunto nel settantasette avevamo un gruppo di donne che si è trovata in mezzo alla
A al nodo del sequestro Moro
E non ha saputo poi a GR uno più di tanto non non abbiamo avuto alle parole in quel momento
Mentre penso che adesso lei ha preso in mano ecco io la cosa che appunto rimprovero se così posso dire a Franco e proprio questo fatto di non partire da essi io credo che ci sia una inefficace nel momento in cui si sposta e si giudica e non si sa che cosa è successa di fatica di dolore di nella separazione nell'allontanarsi
E nel ricominciare a leggere in termini di vita e non di morte quello che però per un certo periodo
Io avevo accettato ecco che ringrazia Franca
Oltre a riprendere l'ordine alfabetico sì riprendere l'ordine alfabetico con Alberto Franceschini
Dell'IVA dove Franceschini
Cesar prima c'era Franceschini
Dove ecco
Allora D'Elia contestava
Frodo Elijah contrastava una una crisi nel rigore Franco Traviano cioè la la lotta armata non è nata perché la sinistra aveva proprio il colpo di Stato
Che pure è una una paura presenterà sempre nella sinistra allora la tua atteso questo è uno dei fondatori del repertorio russo
Ed estrarre il fondatore corre dice giustamente Franco gliela toglie più nessuno avrebbe
Beh io sono si sente se io ovviamente sono d'accordo con Sergio D'Elia
Lo dico ovviamente perché
Siamo amici da che come tale agli amici si dà sempre ragione d'opera secondo me c'ha anche ragione perché se certamente la componente fondamentale che poi ha dato origine a alla lotta armata è una componente che a al suo interno come momento della nascita anche Piazza Fontana lo stragismo la paura del colpo di Stato eccetera però questo non è certamente l'elemento motore fondamentale di Uccio
Ci ha pensato anche a lungo cioè io sono convinto che poi è un discorsi la storia non si fa mai coi se è chiaro che un attentato come quello di piazza Fontana influito notevolmente nell'immaginario anche nella coscienza nostra Dickie allora appunto pensava che comunque rivoluzione significasse uso della violenza e distruzione dello Stato è presa del potere
Ecco sono convinto comunque che le l'elemento paura del golpe è stato un un elemento di accelerazione semmai di un processo che inevitabilmente comunque si sarebbe sviluppato nel nostro Paese
Ecco io tutte questo non so se è la risposta sufficiente a domanda però dico io volevo appunto ritornare anche rispetto ai agli argomenti i punti che già Sergio metteva nella discussione con cui io fondamento sono d'accordo e volevo aggiungere delle cose proprio dentro il ragionamento che si è sviluppata cioè anch'io non so vorrei Chieti pacchia il dissociato più dice questa cosa dell'uso del computer si può dire no
Do
Si è era curiosità che
A Roberto ritenevo che no perché era un disco dove sotto lo chiedo perché era che era un discorso esattamente che la riconoscendo al dodici dall'introduzione di Guido perché era un discorso appunto che nell'area omogenea si faceva ampiamente tra di noi e anche dei seminari che e anch'io
Penso che il tuo lavoro che ammirevole ne avevamo già parlato anche ammirevole sotto per la voglio dire l'ambizione che che ha che è un'ambizione fondamentale qua in cerca di mettere insieme la documentazione che ricordo la memoria di tutta un'epoca estremamente vasta però credo che appunto il il titolo la tour guidati dallo all'opera il labirinto sia un titolo da un certo punto di vista fuorvianti o non ho letto sinceramente tutto quanto ho cercato di dare uno sguardo d'insieme anche dal materiale che tu raccogli
Si capisce una cosa che in realtà cioè il titolo labirinto Dalida della confusione della
Il Duce del caos tu contrappone mi sembra abbastanza da una parte uno sviluppo capitalistico che sembra che ad una sua razionalità e una sua lucidità
Frittelle con la categoria punto modernizzazione no quindi con un suo piano capitalistico al dall'altra parte c'è invece un movimento diciamo rivoluzionario che non Appiano non a progetto io questo conte istruzione secondo me e per questo che non mi non mi convince molto il termine labirinto
Secondo me invece se tu se noi vediamo il movimento di quegli anni suo compreso il movimento di una ricchezza incredibile ed è stato io credo l'elemento vero il motore vero della modernizzazione capitalistica
Cioè il e paradossalmente e di questi ne sono comunque fra l'avete convinto
Non è un caso infatti che adesso il termine rivoluzione viene associato giudice la rivoluzione dei giudici e questo ci dovrebbe anche far riflettere
E molti di questi giudici sono gli stessi ad esempio che negli anni dei primi anni Settanta hanno fatto la lotta al terrorismo ecco quindi questo da un'idea precisa appunto di questo disco cioè anche in pirica di quello che di quello che io penso cioè noi siamo stato un un noi dico e qui non mi riferisco solo al terrorismo alle Brigate Rosse la prima linea mi riferisco al movimento già compreso però movimento vasto ricco di e voglio dire ricco di conoscenze è anche ricco di esperienze questa è la cosa più importante perché per la prima volta credo comunque riferendomi a quel movimento di del nostro Paese a oltre ai discorsi c'erano dei dei dei degli elementi di attività sociale concreta cioè c'erano delle nel partito e la nostra società che si muovevano cercando di verificare nei fatti delle ipotesi delle teorie o comunque Days oppure di seguire dei sogni ecco dico secondo me il il fatto interessante questo che quello che tu leggi come labirinto quindi come confusione invece secondo me grande ricchezza e vista nel suo complesso ti dà anche l'idea appunto di
Appunto diciamo così non se non di una razionalità come piano comunque ti dà l'idea di una complessità di problemi e di esperienze che veramente hanno realizzato la rivoluzione cioè evoluzione con cui voli e compiuta parole potrebbe essere evoluzione consumata ma nel senso di sprecata nel senso che consumate voglio perché noi abbiamo percorso
Tutte le strade possibili tutte le strade possibili secondo quella che è la teoria rivoluzionaria marxista anarchica cioè tutto ciò che è la tradizione culturale che ci che ottocento nel questa tradizione
L'abbiamo noi qui mi riferisco non i specifica le Brigate Rosse ovviamente l'abbiamo percorsa tutto è un bel tutta è un movimento che ha percorso tutto
A consumato tutto nel senso che e l'ha consumato in termini positivi cioè ha messo sotto gli occhi di questo Paese fino in fondo il senso vero e concreto di quella parola
Io non so a punto economico può problema che ho rispetto a Sergio non so se questa parola avrà o meno un altro significato rispetto a una trasformazione perché comunque il nostro Paese su sta subendo e subirà ulteriori trasformazioni cioè non so il senso di questa parola rivoluzione quale sarà ora anche perché nel Seicento Settecento rivoluzione aveva un senso attrezzi opposto
A quello che gli abbiamo dato dopo con la locuzione francese cioè voleva dire tornare esattamente al punto di partenza era un movimento che ritorna che non che non aveva una nuova qualità ma manteneva esattamente sempre la stessa qualità
Quindi non lo so poi
Un ah scusa
Fatte deroghe
Dato
Ecco quindi dico questo secondo me l'aspetto centrale dico e non è un caso appunto che adesso la rivoluzione sia la rivoluzione dei giudici non è un caso perché forse quella parte dello Stato che si è misurata più diretta primo in questo Paese
Rispetto a questo movimento rivoluzionario
Ci sono misurati sostanzialmente io credo cioè il ceto politico se misurato pochissimo e ha cercato di inasprire qui alla crisi opera anche nel ceto politico che non si è modernizzato perché in realtà non è stato in grado di dare delle risposte politiche
All'inizio ai problemi di questo movimento poneva mentre invece con la magistratura che per tanti allenamento aveva surrogato il potere politico infatti la magistratura e
Lo vediamo anche delle persone fisiche di certi magistrati che sono quelli che veramente in prima linea si sono misurati con questo movimento
Hanno costruito una cultura
Attacca il sindaco Cadenabbia esatta accade rabbia
Hanno costruito comunque un'esperienza una cultura una rete d'esperienze tutta cioè coloro che in questo momento stanno facendo la rivoluzione così la chiamano nel nostro Paese sono dei magistrati che teorizzano i pentiti un'esperienza utilizzano un'esperienza che gli era otto contro di noi e io per arrivare al punto diciamo che le conclusioni per intervento porto il paradosso cioè il paradosso che però secondo me esemplare cioè nuovi cioè quando a me ma non è stato è stata quattrini separato Puccio Kimi arresto era Caselli
Che mi arresto e arrestando lui diciamo così impedì che venisse sequestrato Andreotti perché noi volevamo sequestra Andreotti e volevamo processare e volevamo processare Andreotti quindi è ora è ora agli stessi Baggis se queste la Debesi gli stessi magistrati sono coloro che vorrebbero stante oggi quindi mi sembra chiaro che la rivoluzione compiuta
Ora Franceschini parlava dei magistrati come una categoria che ha saputo rinnovarsi Nicola Mato credo che sia un esempio di questo rinnovamento anche se per lungo tempo non ha esercitato il mestiere del giudice più però avuto modo di confrontarsi a lungo con
Con detenuti per motivi politici
Prima però come giudice al processo Moro e poi come direttore generale di suo di prevenzione e pena
Io sono lieto di essere in mezzo a voi che stesse
Sono lieto di essere in mezzo a voi questa sera in occasione della discussione su questo importante libro di Franco Ottaviano
E devo dirvi che francamente mi sembra con moltissimi di voi
Di trovarmi tra vecchi amici
Tra tra vecchi amici perché
Sì tra vecchi amici perché
Partendo
Da parti completamente opposte
Tuttavia abbiamo costruito insieme negli anni Ottanta lettere ottantaquattro nelle carceri
O nel percorso che secondo me è stato di enorme significa
Un percorso che voglio dirlo
E nato essenzialmente molti di voi ne sono testimoni diretti
Da un rapporto che si è stabilito tra di noi che è stato un rapporto di dialogo di riflessione congiunta
Ora rapporto anche dille alta è un rapporto di fiducia
E abbiamo costruito un percorso che è stato certamente un percorso politico
Politico e culturale di coi io vi sono grato per la ragione che questo percorso che abbiamo costruito insieme il percorso diciamo delle aree omogenee
Ha avuto mio padre una importanza determinante in quella trasformazione del carcere
Che si è riusciti che siamo riusciti a realizzare io credo di poterlo dire
Nel decennio che sta alle nostre spalle che si è chiuso
Per quello che mi riguarda l'inizio del mille novecentonovantatré percorso che è servito
A far sì che il carcere questo è l'intento che mi animato credo che abbia animato anche molti di voi nel carcere fuori del carcere perché il percorso avuto anche molte attenzioni
Molte sensibilità all'esterno
Le visite che venivano fatte i convegni dibattiti io ricordo il convegno di Bergamo che è stato veramente di estremo significato quando per la prima volta hanno discusso insieme color rosa degli autori di alcuni atti di violenza e quelli che erano state le vittime di questi atti di violenza
Intenti a ricercare insieme una risposta più alte un superamento di quel periodo duro e difficile
La trasformazione dell'universo carcerario in modo tale che il carcere non fosse più
Come troppo tempo era stato degradazione abbruttimento e violenza
Un carcere Carrie acquistasse una sua dignità una sua dimensione umana una sua dimensione civile
Un carcere vorrei sintetizzare nel quale finalmente il diritto sostituisse la disciplina
Un carcere che abbiamo chiamato il carcere della speranza non senza un grande significato
Quel percorso che ha portato da Alessandria mille novecentosettantaquattro ha portato solo mille novecentottantasei
Dalla violenza che non dà apposto alla ragione
Alla ragione che invece esclude la necessità del ricorso alla violenza credo che sia un momento importante non soltanto per l'amministrazione penitenziaria ma vorrei dire per la storia di civiltà della giustizia del Paese nel suo complesso
Io temo francamente
Che adesso la controriforma per così dire si stia prendendo qualche brutale rivincita
Sugli anni che abbiamo alle nostre spalle
E hanno toccato loro punto più alto probabilmente nella riforma dell'ottobre mille novecentottantasei una riforma che in larga misura
Abolito nella nel in suprema dei ritardi della separatezza del carcere
Che ha aperto il carcere la società e la Società al carcere la controriforma io temo
Si sta prendendo brutali rivincite in questi ultimi tempi
E temo di vedere francamente con grande preoccupazione
Come sempre quando alcuni ideali alcune speranze alcuni obiettivi per cui ci si è battuti li si vede in pericolo temo di scorgere con questa preoccupazione
Io
Voglio cogliere questa occasione
Per dirvi e per direbbero chi come dicevo all'inizio come vecchi amici
Una decisione che ho maturato di recente
Ed è quella di cercare la possibilità di continuare a battermi
Per gli ideali nei quali crede per i quali mi sono sempre battuto io ho deciso proprio in questi giorni
Di fare l'avvocato
E l'ho deciso perché
Fare pratica di giustizia di diritto e una delle poche cose
Che in qualche modo riesco sì oppure ho qualche difficoltà a fare perché credo che in questa maniera
Io ne posso avere la possibilità di battermi con coerenza e con libertà
Per quegli ideali nei quali continua ostinatamente a credere gli ideali di una giustizia giusta e una parola di cui si è molto parlato
Alcuni anni fa e di cui purtroppo adesso si sente sempre meno parlare
Di uno Stato di diritto
Che non scordi i diritti dei cittadini il garanzie di questi diritti
Di uno Stato Beady ritto che infine una buona volta riesca a sottrarsi
A questo fantasma terribile dal ricorrente della nostra storia che è questo concetto dell'emergenza
Questo concetto per cui ad ogni momento ad ogni cosa che succede si scatena questa ondata di emotività incontrollata che porta
Ad un principio che io non riesco ad accettare il principio cioè che il fine posso giustificare i mezzi io non credo
E questo principio posso essere ha colto e giustificato
Io sono profondamente convinto che l'essenza
Più vera di uno Stato di diritto di uno Stato garantista sia quello nel quale il si ride
Finisce di essere giusto se è perseguito con mezzi che non sono giusti
Ecco allora io immagino che la lotta per lo Stato di diritto per una giustizia giusta per rispetto dei diritti dei cittadini passi attraverso alcune di queste condizioni fondamentali
Per battermi per queste convenzioni convinzione io ho fatto questa scelta
E credo che il ringraziamento e il saluto più cordiale che io posso rivolgervi alla fine di questo breve saluto insieme ai mio apprezzamento all'opera di Franco Ottaviano sia quello di dire che qui questa sera parlando tra voi
Credo di avere trovato certamente ho trovato persone che possono avere capito il senso profondo di quello che volevo dirvi grazie
Credo che Nicolò Amato si è uno dei per il poker Sterne o estraneo a quel periodo che è in grado poi di capirlo e di anche però per per averlo vissuto in larga parte per per alcuni anni direttamente dare dare la parola adesso a Fabio Mussi
Che la rappresentante che a parte è un partito che ha raccolto in parte perlomeno l'eredità del PC all'epoca il principale obiettivo degli attacchi del della sinistra extraparlamentare l'estremismo come è stato detto
Io
Mi è capitato almeno da quando cognizione di me di appartenere esattamente ad uno dei principali oggetti del dell'odio ma dell'avversità e del desiderio diciamo del dell'estremismo
Mi è capitato anche ritrovarmi ripetute volte nella vita AN
In zone di frontiera
Laddove e agivano punti di contatto
Pista sessantotto Bologna settantasette somma ritrovarmi ripetute volte a dover fare i conti con ciò che l'estremismo
Di diceva con problemi di interpretazione del perché
Nasceva si sviluppava movimento alla sinistra di carattere estremisti dico
Quali problemi costringeva decifrare per un un grande partito della sinistra come era il PC
Per me è capitato anche di essere nel gruppo che in anni recenti si è trovato a dover fare i conti con una storia lunga e ad assumere su di sé la responsabilità di di un cambiamento così radicale così doloroso
Che ha toccato l'essenza insomma di questo partito storico ha toccato i nomi e i simboli
Le cose fondamentali
E quindi io ho accettato volentieri l'invito di Franco Ottaviano che conosco come compagno di partito da tanto tempo
Ne so come ha lavorato perché credo che quest'opera sia nata con il lavoro dei lunghi anni ha all'Istituto Togliatti a Frattocchie con un lavoro di di ricerca di scavo di interpretazione che gli ha fatto accumulare un enorme materiale io diverse volte l'ho visto crescere questo materiale il libro è importante
è lungo diciamo io confesso di aver eletto delle parti
Lungo è un contributo mi pare più
Di grande valore
Alla memoria e alla conoscenza di fatti e persone già stasera ha fatto un piccolo miracolo perché non so in quanti Paesi al mondo potrebbe capitare
Di discutere elegantemente una sera che ha detto poco fa tra guardie e ladri persistono tra Niccolò Amato
A cui vale la la
La mia personale stima età quanto invece sono stati rinchiusi nelle carceri di cui era direttore
E di un partito e che che ha combattuto
Che ha combattuto con contro
Qualche volta persino insieme ammonimenti a formazione di tipo estremisti con il libro
Data dal mille novecentocinquantasei il primo volume comincia nel mille novecentocinquantasei
Anno cruciale
Anno nel quale il piccino e rilancia
Un'idea riformista erano riforme di struttura ma un'idea riformista la via Nazionale
Che era stata messa in ombra eclissata negli anni più duri della guerra fredda dello scontro
Con i bianchi tra bianchi e rossi diciamo è con una certa prevalenza di un'altra estremistica che sempre tenuto in conto la doppia verità una possibilità rivoluzionaria aperta in Italia quella di Secchia
Cinquanta se l'anno in cui il PC compie una svolta e l'anno in cui comincia la marcia di avvicinamento del Partito socialista alla democrazia cristiana quella che sfocerà nel centrosinistra
E dunque un anno a partire dal quale comincia anche a diventare massiccio diffuso radicato elaborato
Anche culturalmente teoricamente elaborato un dissenso da sinistra
Il libro parla di una rivoluzione sotto pelle alla rivoluzione che non è mai avvenuta
Io non so se ci basti questo orizzonte temporale questa partenza da cinquantasei perché
La storia italiana è piena
Di fermenti rivoluzionari di annunci di rivoluzioni che non sono mai avvenute questo libero
Ci aiuta a pensare correttamente pensare correttamente
Non vuol dire riconoscere semplicemente ciò che può effettivamente avvenuto ragionare anche con i se
Qualcuno a volte si dimentica che la monumentale opera sulla storia italiana di Gramsci
Parte esattamente da un da un se
Che cosa sarebbe avvenuto se il resto reggimento fosse stato rivoluzione agraria
Cambiamento di rapporti proprietari e io credo che ci aiuti a pensare correttamente questa costellazione di sé
Di cui di cui è pieno per questo racconto di Ottaviano le tante cose pensate immaginate elaborate auspicate che poi effettivamente non sono avvenute però questo è un un aiuto a pensare correttamente
Secondo volume mille novecentosessantotto io ho sentito qui ritornare una parola di cui propongo non perché sia in sé cattiva per l'uso che ne è stato fatto una moratoria
Almeno qualche anno di moratoria la parola modernizzazione
Si è caricata di tali significati ed è stata usata come una clava così tante volte che le riesce difficile ormai persino pronunciarla ma non è una parola cattiva non c'è dubbio
Che mi pare lo dicessero di lire Franceschini che una certa spinta in un certo momento mille novecentosessantotto un una spinta un movimento quello di allora chi era già specchio di una rivoluzione nei rapporti sociali
In corso avvenuta
E di una rivoluzione invece che non trovava sbocco in un cambiamento politico nella forma statale nel sistema politico ma effettivamente li questo questo e quest'esplosione di un movimento di massa forte connotazione estremistica
Avuto effettivamente un un referto e al tempo stesso è stato causa di un processo di modernizzazione
E poi il terzo volume quello di cui ho ricevuto le bozze diciamo non
Dopo il mille novecento settantasei
Data che brucia ancora
Perché qui si entra più propriamente nell'oggi
Data che è stata un anno cruciale
Grande il successo elettorale del Partito Comunista Italiano
Auspicato anche da una parte dell'estremismo di allora ricordo particolare
Ma certa l'uscita nel vedere le cose mettersi persino nel nel proporre il modo in cui muoversi di Adriano Sofri che è qui presente
Il voto al pc che e pose l'Italia sul crinale di un alternativa possibile che non avvenne che non ci fu
E quella spinta politica che raccoglieva non sono una tradizione storica della sinistra classica del movimento per avere PC ma persino molti degli umori e dei fermenti dell'estremismo poste sessantotto dette vita quell'esperimento rapidamente bruciato
E non solo per colpa delle Brigate Rosse del rapimento di Moro ma per tante altre ragioni che fu la soli
L'arietta nazionale il punto
E che non solo questi trent'anni ma i cinquanta del dopoguerra
Sono a tremare attraversati può alla fine nonostante questo universo che che che che si è mosso sono stati attraversati alla permanenza di un potere
Di un potere di un partito di maggioranza relativa a me mi è venuto l'altro giorno a pensare che una volta caduto il PCUS
E a parte il Messico dove dal mille novecentotrentasette al potere il Partito rivoluzionario istituzionale
Il paese al mondo in cui c'è la più stabile permanenza di un potere di un blocco di una classe
L'Italia della democrazia cristiana
Tipico partito riformista istituzionali insomma un partito che è stato al tempo stesso promotore di cambiamenti è però interprete quasi identificato con lo Stato
E il cinquantennio non solo il trentennio si chiude nonostante le rivoluzioni mancate
Con la crisi di un assetto di un regime sentendo amatore anche altre che l'hanno preceduto
Mi è venuta un po'questa impressione insomma del delle disavventure della legge
I rivoluzionari e anche riformisti sono sempre battuti per un cambiamento della legge
Oggi è diventato rivoluzionario
Difenderla sostenerla Pretender nell'applicazione cioè applicare la legge oggi è diventato un pezzo di una rivoluzione italiana possibile anche se anch'io
Non so se potrei augurare qui ad Amato
Una carriera da da avvocato vorrei pensarci insomma perché anche questa presenta le sue spinte diciamo e in questa situazione le sue difficoltà
I suoi paradossi ma anche a me
Questa enfasi sulla rivoluzione in corso fatta dagli uomini della legge non semplicemente dalla difesa e dall'applicazione a legge è qualcosa che mi crea qualche inquietudine qualche inquietudine
Credo che noi dobbiamo riportare in campo qualcos'altro che sono soggetti della società che sono partiti forze politiche idee culture credo che insomma la la storia non sia chiusa ecco libero non si non si conclude con la fine di una storia ma con l'apertura alla storia che abbiamo di fronte
Esattamente consapevoli se per tanto tempo il mito della sinistra europea è stato Prometeo
Come suggerì un grande pensatore qualche decennio fa bisogna invece ricorrere a un altro mito quello di Sisifo insomma bisogna riprendere il sasso sulle spalle e provare a riportarlo in cima
Il titolo è invece il bello del libro
Sinistra e sinistri Isma'effettivamente queste due parole rappresentano due anime di un movimento politico che attraversa la storia nel dopoguerra nella diritto
Non è vero che la diventa il caos anzi il labirinto dell'ordine Massimo
La vita labirinto difficile uscire
Però a sempre un'uscita il facile labirinto perché ordinatissima che non si trova mai la strada ma che un'uscita esce e quindi ora bisogna provare a
Trovare quest'uscita io penso che l'abbattimento del vecchio regime la costruzione di una democrazia compiuta
Di una democrazia delle alternative sia la l'uscita difficile da trovare della diritto penso che l'idea di una nuova democrazia deve adeguarsi alternative sia oggi a suo modo
Un'idea rivoluzionaria non vorrei che fosse un'altra di quelle rivoluzioni che non avverrà mai anch'mi auspico che stavolta lo cita labirinto
La troviamo
Per quanto riguarda quello che rappresento ci stiamo provando in tutti i modi
Ora Paolo Liguori se si avvicina
Se è stato assente anche per qualcun altro
Paolo tuo a Mobutu rappresenta rappresenta un esempio di rivoluzionario filtra
No io non rappresento quasi nulla se non un amico di Franco
Siccome per mestiere sono quello che ha credo dei presenti il maggior privilegio delle parole perché le posso usare le posso scrivere uso di un po'dovunque
Stasera ne faccio meno uso possibile insomma dando più spazio a chi ne ha meno uso di solito allora questo libro di Franco è un'avventura abbastanza grossa perché non vorrei non so quanti di voi poi hanno seguito tutta la vicenda e lo sviluppo a me è capitato di seguirlo difatti lui mai abitato anche a presentarlo al Torino poi ha disdetto la presentazione e a sorpresa la rifatta tagliando fuori quasi tutti quelli che erano invitati
Però per lui è un libro serio non è come quelli che si fanno adesso non so adesso di libri noi senza ai in quindici venti giorni si fa un libro no Luigi ha lavorato un sacco di tempo e sono almeno sei mesi e questo materiale
Che era cresciuto a dismisura lo prendeva lo buttava Lori confezionava talmente ci ha lavorato è talmente ne abbiamo parlato che sono almeno tre mesi che dobbiamo scrivere su questo perché ebreo l'abbiamo scritto una riga
E invece un'opera cioè quello che mi è piaciuto invece è un po'il contrario di quello che diceva letizia prima e il fatto che lui ha provato a farlo con un metodo che fosse esterno al suo punto di vista cercando di ricostruire una serie di spezzoni e di filoni e facendone un libro su questo su questo argomento sempre per restare alle parole
Io sono davvero entusiasta sia del titolo che del sottotitolo cioè la rivoluzione del labirinto mi sembra un titolo azzeccatissima un po'per le cose che diceva Fabio adesso
Un e però con una correzione che è vero che il labirinto insomma e l'ordine perfetto e questo insomma quello che secondo me voleva dire Franco
Per questo periodo all'interno di questa definizione di rivoluzione che c'è nel libro
Però io credo che per me valga all'interno di qualsiasi definizione di rivoluzione cioè mi sono convinto e sono convinto che proprio la rivoluzione porta in sé un nuovo ordine che questo crea un po'l'effetto labirinto
Ma non c'è soltanto il problema che l'avvento del massimo di ordine all'interno del quale si smarrisce l'uscita
Troppo e la si può ritrovare con la grande speranza che diceva Mussi no labirinto purtroppo è unidirezionale si cammina si sceglie una strada se non la se chi subito ci resti dentro
No non si torna indietro il bello del labirinto il brutto del labirinto e che non si torna indietro
Perlomeno il percorso è ognuno fa come vuole
Certi
Comunque sia io di questa questione l'altra cosa che apprezzavo sulle parole che lui ha usato per il titolo e proprio questa cosa sinistre sinistri Isma'
Cioè la parola sinistri Isma'che usata credo non casualmente al posto di estremismo mentre stasera ho sentito parlare molto di estremismo è una parola che dà una connotazione ben diversa
Per esempio io credo che tra noi ci siano qua dentro molti estremisti ancora tuttora
Di natura e di carattere e invece di Igor scisto ce ne sono molto pochi e casomai se ce ne sono ce ne sono molti nel partito di Mussi ma pochissimi tra noi per esempio non mi sento assolutamente conosceste
Anche se molti qui e questa scelta differente proprio della natura della sinistra e del sì sì lo che contiene un giudizio secondo me è un titolo dato leggendo il libro si capisce che da questa idea è partita anche una certa
Confezione del del materiale così come è stato messo in ordine
L'altra questione l'altra cosa che mi ha colpito stasera per non parlare solo del libro ma anche del fatto che in fondo voi ognuno se lo legge dai suoi giudizi ma poi quello che conta è che ci scambiamo qui magari delle esperienze dei percorsi delle storie altra cosa che mi ha colpito e che fa parte potrebbe far parte potrebbe essere un capitolo di questa storia è proprio la presenza
Di Nicolò Amato
Perché
Mi colpiva al fatto che di questa esperienza di venticinque anni di più però la nostra e di una venticinque INA d'anni non è non per tutti e dal cinquantasei
Ci resta molto forte la questione della libertà la questione della libertà della libertà privata della libertà nega cioè non è un caso che proprio sia Amato stasera l'interlocutore esterno
Del gruppo di persone che invece possono stare nel libro
Perché il carcere rapporto col carcere apporto con la libertà secondo me è una cosa che resta di queste non so se questo sia rivoluzionario sia la fine della rivoluzione però è un fatto
Importante cioè un fatto importante qui dentro stasera ci siano Guardie e ladri dovremo un po'riflettere su ognuno sulla storie e vedere come affrontiamo questo problema oggi io personalmente ad esempio questura nel carcere della libertà lo sento molto anche oggi ed è una delle cose che mi resta
Dei del periodo che Franco ha scritto nel libro lo sento pur non essendo stato in carcere non serve
Però avendo una predisposizione molto forte ha ha sentito i motivi di chi sta in carcere a dare voce a questi motivi insomma a tenere un po'dalla parte di chi sta in carcere non parlo assolutamente
Di reati politici mi son trovato naturalmente a tenere da una parte chi sta in carcere un po'per tutti i reati
Anche oggi proprio perché si sta creando questa sì qualcuno l'ha chiamata rivoluzione il fatto che la facciano dei magistrati ma io non credo che sia la questione più importante credo che la questione più importante che questa rivoluzione una rivoluzione vera ed è una rivoluzione moderna
E che però tutte e due i termini hanno ai miei occhi una accezione oggi molto negativa sia il termine rivoluzionario che il termine moderno così come viene presentato oggi per esempio una rivoluzione che tende a chiudere la gente nelle carceri come l'inizio di una liberazione piuttosto che pensare
Ad una società che li tira fuori dal carcere questo è diventato elemento decisivo e non perché la fanno i magistrati c'è un forte appoggio popolare
A questa
A questo uso del carcere c'è una fortissima dell'uso del carcere in sostituzione della giustizia come surrogato sostitutivo della giustizia quindi il carcere come istituzione totale non ti metto in carcere perché ti ho condannato ma ti metto in calce al posto di condannare ticket e quello è tutto e il e la parte per il tutto insomma
Quindi l'immaginario del carcere faceva parte di questi anni talmente in modo talmente forte che oggi stasera c'è Amato qui e credo che sia legato molto al a a quanto si è affrontato in questi anni il tema della libertà a quanto è stato importante e però fa parte anche di questa rivoluzione in termini esattamente opposti e rovesciati non sento bene
Non sento bene oggi venir fuori con chiarezza questo rovesciamento cioè ci sono tante persone che sono sinceramente rivoluzionarie
Nel senso che vogliono mette in carcere tutti quelli che possono e però non sento venir Blair forte la voce di chi più o meno può avere la stessa
Idea mia cioè che una rivoluzione così è sbagliata non la sento venire perché mi sembra che non ci sia un'idea chiara che non ci sia un'idea coerente debbo dire che l'accettazione poi di
Di questo stato di cose senza una riflessione forte su questo problema a me non interessa che sia una riflessione maggioritaria e credo che proprio anche credo che poi insomma
Che quello che c'è di bello in questo libro è che uno poi può scoprire anche che in alcune situazioni si può essere minoritari si può
Soltanto scambiare delle opinioni si può sostenere con forza delle opinioni in poche persone però ecco io sento molta confusione oggi su questo anche se penso che quello che abbiamo di fronte è proprio una rivoluzione ed è proprio l'arioso e moderna
Si deve molto discutere sul termine modernità anche stasera ho sentito delle cose appunto nessuno dei tentativi di discussione io
Penso che quello che sta venendo fuori come espressione della modernità è una cosa
Che non mi piace insomma una cosa negativa è un modo di intendere la modernità in maniera in maniera appunto
Che espropria la libertà delle persone ed anche la propria capacità di espressione
E sempre per ultimo per restare agli argomenti appunto un po'trattati anche questa sera
Che m'ha colpito molto nell'intervento di Amato
Si collegava anche le cose che sto in parte dicendo io era questa sua spinta altrettanto forte a dire beh a me sembra che oggi però contro questa uso distorto delle leggi d'emergenza contro questa pericolo per la giustizia bisognerebbe lottare insomma in qualche modo in qualche modo esprimersi e però ecco io vorrei approfittarne se possibile la presenta nel corso presentazione questo io per rivolge un appello ad Amato
Mi sembra
Se veramente questa è un'idea forte mi sembra per la per la tua vita insomma mi sembra sbagliato la scelta di fare l'avvocato credo che oggi servirebbe di più contro le leggi di emergenza e contro esecrazione un magistrato che un avvocato
Un avvocato per definizione dalla parte dei suoi clienti naturalmente
E naturalmente non può essere diversamente e il discorso diventa più debole un magistrato che penso poi non mi voglio fare i fatti tuoi primi dati ma un magistrato che lotta in questo momento
Contro l'andazzo dominante mi sembra più forte tutto qui
Ora letizia no se Mariella Gramaglia scusa
Ligorio posto qualcuno è questione una una in particolare mi interessava
Quella della libertà la libertà anche se l'abbiamo scoperto un po'tardi forse uno di quella generazione però uno dei valori forti che rimangono che sopravvivono
A a quel trentennio di cui stiamo parlando
Sì infatti non è un caso che l'epigrafe che Ottaviano ha scelto per il libro è molto bella
Ed è la parola rivoluzionario si può applicare solo alle rivoluzioni il cui fine la libertà poiché si tratterebbe discutere se il sinistri Isma'avuto come fine davvero la libertà o no e questo è un tema è un tema da da discutere la prende un po'da lontano però perché hanno fatto alcune riflessioni sul libro e volevo provare a comunicare delle io che sono stata molto colpita dalla ricchezza di materiale informativo del libro
E devo dire che il salto che Ottaviano descrive come il vecchio che mangia il nuovo avrei parso perfettamente esemplificato nel passaggio dal capitolo sui Quaderni rossi e sulla storia di quel gruppo al capitolo Suki più un PM le cioè lui ai proprio la sensazione di un salto
Leggi il capitolo sui Quaderni Rossi esempi che hai ancora fame voglia se il tempo di andarteli a ripescare in biblioteca che hanno ancora delle cose da darti non foss'altro perché la ribellione intellettuale
A una certa forma di storicismo una certa forma del primato del partito
Il bisogno di utilizzare categorie di analisi sociale
E esattamente un bisogno di cui siamo ancora pieni oggi di qui abbiamo ancora una grandissima esigenza oggi probabilmente molte cose ci apparirebbero caduche datate etc ma estremamente interessante sentire che lì c'è una curiosità intellettuale di cui puoi ancora partecipare il passaggio a lei attualizzazione della politica il vecchio
La la liturgia la codificazione delle formule eccetera che molto contigua al capito sulle superarmi Rossi che è quello invece sugli NL
Ti dà immediatamente la percezione che già prima del sessantotto era cominciato il percorso
Del vecchio che mangia il nuovo era già lì in agguato e avrebbe poi in qualche modo coinvolto i più ingenui più giovani più fragili in un bisogno di totalizzazione che era un bisogno estremamente astratto estremamente falso estremamente libresco
Ecco l'altra cosa che mi ha molto colpita
E la continuità dei nomi ci sono nomi che sono qui con noi stasera in tutto il corrono lungo tutto il libro e ci sono poi i nomi di persone che hanno fatto scelte diversissime
E che stasera nel momento in cui ci siamo incontrati si salutavano si abbracciavano si ritrovavano con affetto
Allora questo fatto il motivo
E molto significativo perché a distanza di tanto tempo fa avesse tre quarti dei protagonisti non farebbero i non direbbero le cose che facevano diceva ne vengono documentate a futura memoria in questo testo
Ma qualcosa di molto intenso e di molto forte permane
Tutte lo dico con grandissima semplificazione e me ne scuso ma per capirci
E la passione della politica cioè perché in queste persone continuano ad avere una moglie la intensa che le lega al mondo pubblico è la politica come passione non la politica come mestiere non la politica come carriera
Non la politica come darsi senso a tutti i costi ma la politica come passione come errore anche col minoritari Isma'eccetera
Ma come passione ecco io che lo di questo elemento emozionale che nel libro non c'è per il libro e volutamente un libro freddo ha ragione letizia in questo e nel suo pene e nel suo male nel suo merito del suo demerito
Volutamente un libro fritto però penali righe e tra noi possiamo dirci che questo dato è da da considerare quando dico che è un libro freddo intendo anche dire che è un libro molto di storia politica
Di una generazione nel senso proprio di prendere alla lettera le sulla sua ricerca in campo politico
E molto poco una storia sociale ed esistenziale di una rivolta di una generazione cioè il modo in cui Simonetta Piccone Stella parla dei Quaderni rossi
E abissalmente distante da come ne parli tu perché quello che a lei interessa andare a capire perché quel gruppo di ragazzi torinesi
Valdesi siano finite a a trovare impazzire un maestro no e quindi le interessa il dato di intensità emotive esistenziale e non il dato oggettivo di elaborazione
Cosa succede che allora il libro è un libro molto di storia politica molto sul messaggio obiettivo liberalizzato diciamo di questi gruppi molto poco di interpretazioni sulle ragioni di sfondo che qui è anche un libro poco tematico cioè non è un libro che si incarica per esempio sul perché a un certo punto le forze di molti vanno sull'esercito ostruire così i proletari in divisa o le porte di molti altri vanno
Sulle battaglie antimperialiste o così Tina
Allora qui c'è un problema un problema e anche una mia polemica che ho già preannunciato Ottaviano
Questo libro solo un punto abbastanza paradossale nell'introduzione si dice che il femminismo e una chiave fondamentale per interpretare
Alcuni grandi elementi di novità non mangiati dalla vecchie ritualità politica lo si dice addirittura tre volte in poche pagine e poi del femminismo nel libro non si parla per nulla allora perché un'ipotesi è che agli occhi di Ottaviano il femminismo sia un orizzonte tematico
Io col testo acquisto se così poi situa prevalere prende la parola ne ne ne parlai mi farà molto piacere
Io contesto che sia un orizzonte tematico e penso che anche del femminismo si poteva trattare in termini di storia politica
Si poteva trattare in termini di riviste elaborazione gruppi dirigenti femminili contrasti all'interno di quei gruppi dirigenti priorità
Dell'azione politica e via discorrendo che non lo si è fatto ed è molto interessante capire perché perché troppa tende nella Codice coerenti del primato della politica torcia risulta essere politica risulta essere sociale esistenziale relazionale e via discorrendo questo è molto significativo mi piacerebbe capire meglio perché anche se è un fatto di modestia nona vere preso questo toro per le corna
E però non mi sarebbe dispiaciuto un po'più dischi modestia mi sarebbe incuriosito molto vedere come come un uomo un uomo attento a quelle a quell'epoca quel mondo metteva le mani su questi su questi argomenti
Allora pervenire alloggi e al problema della libertà tutto ciò sin si tiene anche se disordinatamente forse non solo nella mia mente si tiene
Perché perché la rottura che il tennis mora presi tant'è esattamente una rottura su alcune categorie fondanti del soggetto politico
Cioè non viene più per esempio riconosciuto valore alla dimensione temporale proiettiva
Cioè non ha più importanza ciò che accadrà col sol dell'avvenire ma importante ciò che accade col sole che si leva ogni mattina e che vede dalla finestra che tramonta la sera
E questo è il l'orizzonte temporale e l'orizzonte
Non solo temporale ma della tensione fra individuo e collettivo l'individuo donna non nessuna possibilità ritrovare una Ripley posate Ytzhak nell'orizzonte storico collettivo lo sa
Lo sai in modo immediato nel momento stesso in cui comincia a pensarsi sa che non c'è riposa altezza né la dimensione storica e che quindi questa tensione la deve e in qualche modo li esplorare non più alla maniera della vecchia cultura liberale da Delneri esplorare in un altro modo ma non può farne a meno
Allora tutto questo naturalmente capite benissimo cade in essi enormi con il problema vita morte e sofferenza e questo letizia l'ha già detto benissimo e non e non la ripeto
Però c'è una cosa che voglio dire e poi chiudo
Io non sono riuscita a sorridere e mi dispiace perché amo molto la persona alla battuta di Franceschini su Caselli quando ha detto beh insomma la rivoluzione consumata
Compiuta nel senso di consumata ma consumata non nel senso che come invece io penso consumata nel dolore consumata in un grande dolore sia dei protagonisti sia degli antagonisti di questa rivoluzione
Consumata nel senso in qualche modo compiuta perché Caselli
Caselli ha precisato né io volevo processare Andreotti adesso Caselli processa tratte era una battuta mi rendo perfettamente conto la voglio prendere sul serio più che tanto
Però la voglio prima sul serio quel tanto che mi basta per dire
Che quel proprio c'è qualcosa che non va per me
Cioè se io ripenso alla mia storia degli ultimi anni e dalla mia atteggiamento di osservatrice partecipata dei processi politici
Io sono stata con il batticuore per i detenuti politici e per il loro diritto alla difesa il Pirellone
La
Come dire la preminenza dello stato di diritto rispetto ai fini che giustificano i mezzi come diceva Amato prima lo sono stata per il sette aprile era solo stata per Adriano Sofri lo sono stata
Per tanti amici e compagni della mia giovinezza ma lo stesso titolo per l'amor di Dio sarò impopolare lo voglio essere anche per Giulio Andreotti cioè desiderò che esista una società sufficientemente appena eletta
Tale per cui lui un signore di cui posso pensare come cittadina tutto il male del mondo intero
Tutti i sacrosanti diritti
Possa agire la sua libertà e in un contesto di regole certe così come desidero che Franceschini agisca la sua libertà in un contesto di regole certe
Allora qui costava un punto cruciale per cui io anch'io ho molta ostilità oggi Fusari almeno io stessa per me la parola rivoluzione ho molto bisogno di trasformazioni sociali culturali e quant'altro
Esistenziali come qualcuno ha detto
Ma ho bisogno che questo accade in un contesto di regole certe non non innocui nessuna appassionata e generosa furia giacobina da nessuna parte essa venga
Credo che sia un un argomento molto importante quello che è un prodotto io credo personalmente che noi il garantismo l'abbiamo scoperto molto tardi quando alcune questioni hanno riguardato
I nostri compagni siamo noi insomma l'abbiamo applicato ad alcune persone non riproporci a non sempre siamo risposta precario frutto invece bisognerebbe
Riflettere su questo
Una delle persone di cui parlava Mariella Gramaglia che attraversano le pagine del del tre volume delibere Ottaviano e Franco Piperno
Se se si è invece scusa ma non vedo
Ma io
Devo dire che voglio manifestare come un dio
Insieme un'emozione per
Così
Insieme un'emozione per tante facce compresa quella del questore delle carceri
E e onestamente anche un po'di imbarazzo
Nel senso che capite nella presentazione di questo libro io sento più sinistri Ismes sinistra
Che riflessione
Ce l'ho messa tutta
Va bene così
Ecco allora intanto cominciamo dall'Iveco per veramente per manifestare in un tono educato questo disagio che c'è comincio dal libero
Ecco secondo me ha ragione letizia Paolozzi perché guardando il libro su una parte
Ricostruttiva che lei ha vissuto osservava poco fa che dal punto di vista delle fonti ci sono dei problemi io ho guardato anch'io questo libro dal punto due vista delle fonti ci sono dei problemi e perché
Non per disonestà di Franco
Ma perché quel libro nasce ovviamente anche in un contesto culturale di giudizi e quindi le fonti che Franca utilizzato quali volete che siano gli articoli dell'Unità
Della repubblica e poi i verbali dei giudici e lì siamo punto capite perché secondo me non si fa nessuna intanto non si è mai fatto una rivoluzione fatta dei giudici che uomo ricorda salvo le cose bibliche in cui però il giudice ha valore di saggio non ha valore
Di persona che possiede le chiavi della cella dove ti mette no quindi si tratta di altra roba trovo molto italiano nel senso più spregevole del termine che si debba trovare per quest'opera che stanno facendo i giudici a Milano in altre procure che si debba trovare un termine
Quanto meno spropositato e quindi il ridicolo come rivoluzione e trovo tipica secondo me del nostro modo di nasconderci le cose che usiamo questo termine
E qui mi ricordo delle coste del sessantotto per cui come dire mi metto più a mio agio cioè uno dei le cose più belle del sessantotto secondo me che per esempio parole consigli ambigue un po'fasciste come nuovo uno
Lo si usava poco perché come tutte le cose veramente nuove dò tutte
Noi il tono passionale ma non voglio fare battute o davvero un vero problema
Allora tutte le cose davvero nuove tacche mondo è mondo caro Marco Boato
Si chiamano in qualche maniera all'antico per il buon fatto che se una cosa è veramente nuovissima e una calzata sicuro
No perché non è mai possibile a livello di complessità sociale che voi vi dava provate davanti a un problema nuovissimo solo Spadolini può essere nuovissimo capite
Cioè tutte le cose vere non hanno alcuna possibilità di essere riconosciute come tali se non attraverso ovviamente anche la deformazione ottica che ti dalla conoscenza o la passione
Per valorizzi in voli e movimenti che hanno popolato il tuo passato non c'è niente di strano nel fatto che nel sessantotto si ricorreva a questo linguaggio che ora qualche volta ci pare certo spettrale
Diciamo il marxismo-leninismo no
Ci pare oggi spettrale per alcuni aspetti ma e a mio parere bisogna ricordarsi che qualsiasi movimento che ha bisogno di parlare una lingua deve pur averla e che nell'accettare peraltro
Se mi permettete in maniera anche abbastanza critica spesso questa lingua il Sessantotto è riuscito a darsi come dire una fisionomia una soggettività che aspettando parole nuove non avrebbe mai avuto
E dico questo perché a me sembra un po'o Scramble anche patetico che si rimproveri al sessantotto per essere stato il sessantotto cioè si dice arzillo avessimo saputo
Se avessimo incontrato Amato prima per esempio non avremmo fatto quelle cose nuove capitelli
A mio parere dice un una corsetta radicale
Che non va nella ricostruzione qual è e il fatto che noi Amato l'abbiamo incontrato perché siamo stati sconfitti non ce lo siamo mica andati a cercare e questo cambia un po'le cose tutta sta messinscena sta a sottolineo tanto le fonti utilizzate da Ottaviano tanto alla presenza del questore delle carceri quale e di altre persone compresa me naturalmente sta a significare perché il punto vero riguardo al sessantotto è una sconfitta politica come no aspetti duri dal punto di vista repressivo devo dire duri e per onestà devo anche riconoscere che
Quando hanno superato perché l'hanno spesso fatto violando apertamente la legge si è trattato di giudici di tutto questa cosa nessuno se ne ricorda più niente compresi gli Proto Ottaviani ecco
Riconosco però che quando la legge è stata violata contro questi cosa che è avvenuta spessissimo non si è mai arrivato
Davvero addendi
In generale quanto meno a delle situazioni che so di fare Orcia no di tortura almeno in generale perché sapete qualche cassetto che magari ci siamo dimenticati pure c'è stato uno allora
Parlare di quegli anni a mio parere vuol dire per prendere atto di questo cioè siamo stati sconfitti socialmente secondo me abbiamo vinto
Ma che voglio dire è socialmente voglio dire nel senso che il tipo di problemi che quel movimento sollevava quelli poi sono diventati
Per anche guardate anche a livello di vita culturale propriamente del Paese su infiniti col diventare i problemi le parole che anche l'insieme della società italiana
Ha usato il posto dove il sessantotto non è passato non è passato in maniera totale
E
A livello istituzionale e dei partiti politici no
E e degli quindi che
Viene la difficoltà secondo me a pensarlo difficoltà che a me sembra testimoniata che dal libro lo di Franco
Perché capite e difficile pensare in quel periodo senza nello stesso tempo rimettere in discussione a alcune cose che riguardano ad esempio le certezze della sinistra italiana in particolare del PDS ex PC
Cioè voglio dire che c'è una vera difficoltà intellettuale a pensare la prova qual è che hanno bisogno della calunnia
Quello sarà pure significativa guardate questo è un Paese in cui se Moretti che pure lui dice d'aver ucciso Moro nomignoli
Va in giro e gli regalano le scarpe a Milano no mentre si va in giro grandi
Craxi lo fischiano
Questo a mio parere dice qualcosa del Paese ma dice nello stesso tempo immediatamente qualcosa anche della sinistra no
Perché perché la sinistra per esempio il giornale L'Unità ha mai preso davvero di petto ha parlato dei metodi stalinisti dei giudici in Russia ma mai preso di petto Calogero
Non sarebbe il caso di ricordarsi di questo giudice solo
Non sarebbe il caso di andare a vedere la federazione comunista di Padova come ha usato i militanti come testimoni
Per costruire delle accuse che erano delle tesi storiografiche come il buon Caselli continua a fare
E il fatto che questa volta tocca ad Andreotti che mi è antipatico da quando ero piccolo io è da quando era piccolo lui non cambia niente al fatto che non è questo
Di un il metodo di procedere
L'urgenza le cos'è pentito procede emergenza toccare diritti dei cittadini sulla base dell'emergenza dicendo che è una situazione particolare per cui dobbiamo fare in modo che se arriva un ospite in casa lo dovete denunciare alla polizia che se uno fa una certa cosa faccia quarant'anni da aggravante in più eccetera e cioè
In italiano giusto Violante
Giusto nel periodo o della lotta al terrorismo e in generale i movimenti sovversivi degli anno ottanta e poi lo hanno applicata altrove lo hanno applicato anche sulla mafia altra cosa secondo me che testimonia del nostro mondo
Bugiardo d'affrontare queste cose come dico come spirito pubblico non privatamente
Rispetto alle cose che leggiamo sui giornali no sulla mafia su cui gli imputati di mafia si usano
Dei metodi che sarebbero inammissibili in qualsiasi altro Paese ma su questo facciamo perché riguarda Rina
A è quello secondo me è un tipo di responsabilità totale
Ecco allora a me sembra che così più non è tanto il problema
Né di volere ricostruire la storia di quegli anni in un modo che sia fedele come quelli di noi che l'hanno vissuta direttamente la ricordo mo'io non dico assolutamente quello dico che questa immagine che appare un po'da libro di Franco e in gran parte è l'immagine che il PDS
E la storiografia per così dire o meglio se permettete il giornalismo
Lo militante comunista ha dato del movimento di quegli anni liberato ovviamente di alcune aspetti
Propriamente
Farse ischio facinorosi che il giornalismo del Pd essa e dei comunisti ha avuto rispetto all'ora ma la sostanza di quell'interpretazione resti cioè cosa
Illy il movimento del sessantotto in fondo catalogato come una variante deve in qualche maniera disinnesca ritmo di estremismo ora a mio parere il Sessantotto avuto anche questo aspetto ma io credo che le cose più interessanti di quel periodo le cose che ora meritano per noi e per il nostro lavoro se vogliamo continuare così come diceva
Lei prima con questa passione civile che è stato una cosa importante delle nostre vite della storia a cui abbiamo partecipato se vogliamo o per continuare a lavorare i suggerimenti ci vengono in gran parte dalla mi faccio un esempio quale movimento in Italia ha affrontato il problema della scienza in un paese con una sua capacità di produzione specifica questo riguardano quindi quale movimenta affrontato il problema della scienza non nel senso che la scienza ci doveva dare posti di lavoro nonché la vecchia richiesta rivendicativa del pauperismo ma proprio nel senso di capirne
La malefici ITA della sua potenza nello stesso tempo no e cogliere Landi sugli elementi di sviluppo più alti non nei suoi elementi
Folco Ristich e degenerativi come la costruzione della bomba capite proprio invece negli aspetti suoi più significativi l'ospedale tese
L'applicazione della fisica all'ospedale che cosa vuol dire di mutamento profondo non voluto non richiesto neanche anticipato neanche Preah avvertiti
Nel modo di vivere know nel modo come le nostre vite
Si svolgono ecco allora dalla ricchi io faccio questo esempio mi potrei fare molti altri ricordo che oltre a avere una faccia un po'seriosa che Franceschini peraltro noto ha conservato il Sessantotto aveva anche una serie di altri aspetti cioè il sessantotto enne lo stesso tempo un un movimento in qui non schierata corto come credo possiamo testimoniare tutti qua dentro non siamo mai stati raccolte questo era uno degli aspetti i suoi estremamente forti aveva poi una cosa bella che in parte mi pare ha perduto di verità magari qualche volta spiacevole ma di dire le cose in faccia
Difficilmente durante le sessantotto sarebbe potuto passare
Che avremmo avvalorato la favola che l'ingiustizia penali in Italia si chiama Tortora no
Capite perché là è un'altra Bugia
No nel senso che torto non si innocente eccetto innocente
Ma dire che l'ingiustizia in Italia si riassume la è una bugia voluta per nascondere cosa per nascondere la quantità di persone anche non note non conosciute che si è fatta la galera
In funzione delle cose dell'emergenza che sono state prova alla fine ha assolto i prosciolti e così via ma tutti questi non figurano nella tabellina
Delle delle nequizie della giustizia italiana e perché non figurano perché naturalmente quella è una cosa fatta in combutta
No è una cosa fatti in combutta in senso tecnico con una cosa come di cospirazione tra magistrati politici e giornalisti
Naturalmente anche questo fa parte del fatto che loro hanno vinto e che quindi avevano in qualche maniera tutti il potere immaginare il PCI e lo hanno fatto però secondo me non diciamogli grazie
Adriano Sofri
Il sessantotto è stato sicuramente quella cosa bella quel parla Franco Piperno ma dopo il sessantotto sono degli anni settanta che fossero stati meno belle
Perché hanno lasciato il segno molto di più
Sia adesso io non so se riuscirò a risposte essere un po'
Un po'posso
No perché io proverò a a ridire a modo mio alcune cose che sono state già dette per non avevo deciso di dirle sono state già dette alcune in modo per me persuasivo
Altre meno ma insomma voleva ridirle
Voglio dire subito una cosa sul sull'intervento di Franco che
A parte diciamo
Lo stato d'animo di Franco Piperno il mio o la decisione di essere
Più o meno beneducati nel corso di una serata così antica eccetera mi sono chiesto al di là di queste differenze mi sono chiesto quale sia la differenza sostanziale che nonostante
Non dico condivida perché quest'oggi mi pare ridicolo insomma l'idea di condividere qualcosa di politico con qualcuno mi pare assolutamente grottesca però invece mi piacciono al molte delle cose che lui ha detto
Cioè che cosa segna una differenza per me così forte dalle dalle cose che lui ha detto allora e io direi sostanzialmente una cosa che non immaginavo diciamo così viva e appassionata insomma fremente persino tremante in lui e cioè questa sua convinzione che noi siamo stati sconfitti e questa sua convinzione che gli altri hanno vinto io possiedo da molto tempo non so se per per rilassatezza di stato d'animo o per superbia o non so per quale altra ragione secondo me però anche con dei buoni argomenti la assoluta persuasione che io non sono stato sconfitto
Mi permetterei persino di usare un noi se adesso non fosse impossibile logicamente perché abbiamo visto che altri invece ritengono di essere stati sconfitti e che gli altri abbiano vinto allora può darsi che quegli altri abbiano vinto
Ma in qualche modo è una far loro che mi pare
Era un tentativo di corto circuito del
Della generazione successiva
Va be insomma questo lo volevo dire insomma come premessa alla alla alle alle cose che invece
Vorrei vorrei dire
Allora è stato detto che il libro di Ottaviano io ho letto il libro in in grandissima parte no tutti tra i volumi
Ho letto il libro in grandissima parte con un senso siccome la discussione si è fatta franca se avessi parlato prima non avrei detto questo nesso invece lo dico con un senso di grandissima irritazione fastidio
Cioè non capisco perché a distanza di tanto tempo da i fatti insomma quando bisogna avere un atteggiamento più comprensivo diciamo è benevolo questo signore ha fatto la fatica di costruire un libro in tre vagoni eccetera che rinfaccia
Capitolo per capitolo alle persone che hanno attraversato che la vicenda
Le parole pubbliche che hanno usato per rappresentarsi no
E di fare un libro che sceglie strettamente di attenersi a quelle parole come è stato qui ricordato no cioè un libro
Qualcuno potrebbe dire senz'anima insomma la versione della difesa sarebbe questa in realtà no è un libro che si attiene non agli articoli dell'Unità anche agli articoli dell'Unità ma anche agli articoli di Lotta continua
Cioè che si attiene agli articoli ai manifesti ai documenti politici ai volantini e così via
E senza rincorrere mai e senza diciamo fugare mai nell'anima delle persone nell'esistenza
è un libro senza ombra si potrebbe dire citando un bellissimo
Titolo classico eccetera insomma è un libro in cui non compare non so il lato notturno allora di fronte a un libro di questo genere uno come me e immagino chiunque lo legga come prima reazione abbia di andare da Ottaviano e di Lima ma chi te l'ha fatta fare insomma sprecare tanto tempo per mettere in fila tutti testi estratti documenti articoli volantini eccetera quando è chiaro che la verità non sta lì
Tutto quello non importava allora lo si vede già un altro articolo di Lotta continua io dico massima guardano non conta non eravamo quella roba lì veleggia altri cinque mila l'intera collezione rilegata eccetera
E io ho tutte le ragioni di dirgli che tutto quello non solo era una parte di tutto ciò che perché non è che questo movimento noi stessi la nostra vita è stata ma era la parte per così dire più effimera più caduca e che già allora noi pareva tale no noi scrivevamo il nostro bravo editoriale nostro bravo volantino all'alba e papalino andavamo distribuire ma sapevamo già che si trattava d'altro bene questa è una versione della difesa cioè la cosa che ho detto prima questa irritazione succede una specie di rassegnata accettazione di un lavoro che ti ricco stringe a misurarti con quella che è stata la tua versione diurna pubblica scritta sottoscritta eccetera che è molto imbarazzante in molti casi insomma il cui linguaggio e un linguaggio diciamo molto povero no di le cui le cui vite per esempio insomma il modo in cui emerge secondo me nonostante non ci sia e questo mi ha sorpreso
Straordinariamente non ci sia malignità
Credo che Totti Ottaviano abbia deciso che non occorreva che ci fosse malignità insomma greche le cose cantavano canzone chiarissima
Il modo in cui emerge insomma la meschinità delle concorrenze chissà che conosciamo bene insomma settarie faziose eccetera fra i gruppi i sottogruppi lei concorrenza addirittura fra le persone e così via è straordinario cioè l'immagine che esce da questo libro è un'immagine nitida e povera
Che corrisponde molto fortemente a una a quello che noi siamo pubblicamente Stati a quello che abbiamo deciso di dire pubblicamente di scrivere di proclamare
Di mettere insieme nei documenti e nelle relazioni congressuali eccetera eccetera io ritengo di essere particolarmente vittima di questo perché gli estratti riguardano cose dette o scritte da me sono numerosi
Spesso assolutamente pittoreschi diciamo visti
A tanta distanza però una libro di questo genere
Diciamo un libro appunto senza ombra
Intanto vale in quanto è dichiarata ed esplicita questa sua intenzione in quanto cioè e il suo autore i suoi lettori si ricordano che c'era che che questa cosa contava e contava molto
Che è una pura versione della difesa a dire che non contava niente che non era la verità eccetera
Che però c'era moltissimo altro allora questo libro diciamo è un lo strumento di una specie di riconoscimento parziale che però mette in moto il riconoscimento delle cose che lì non ci sono e che ogni volta noi siamo costretti o indotti compiacere a a rimettere in moto quindi ho poche cose perché
Diciamo all'appello prima di tutto di letizia Paolozzi insomma mettere a vedere come si esistesse tutta questa altra serie di cose poi ribadito energicamente da Mariella mi trova assolutamente d'accordo anzi Porro essere più franco e plateale diciamo e grossolano perché poi di grossolanità è stata fatta la nostra vita quando letizia Paolozzi ricorda
Diciamo di aver accettato quelle cose che poi non avrebbe accettato più e che tuttavia le cose erano così insomma e parla di se stessa che non hanno non è partita abbastanza da sei dice non ha messo abbastanza al centro di quella vicenda il proprio corpo insomma io mi sono ricordato il corpo di letizia Paolozzi ovviamente insomma
Noi non avremmo mai parlato né i documenti che Ottaviano ha ritrovato negli articoli di Lotta continua o di potere operaio eccetera i la descrizione vile le nostre parole sul corpo panico i nostri sentimenti le nostre occhiate eccetera
Diciamo ma le nostre parole sul corpo e letizia Paolozzi ma posso garantire a tutti voi che alla fine di una riunione a Piombino
E non eravamo né sessantotto ma mi pare mi novecentosessantasei scusa letizia sì retro dato troppo le nostre conoscenze eccetera ma ci fu un dopo riunione in cui noi parlammo del corpo e letizia Paolozzi
No no
Mi dispiace farvi ridere perché ritengo che la cosa sia diciamo sensata insomma è dotata di una sua di una sua importanza con lei per riprendere un un'immagine che non a caso è stata è stata così utilizzata nella conversazione cioè quella dell'Abi vincono
Sì è grossolano anche ritornare su un'immagine così infinitamente utilizzabile però è ovvio insomma intanto che oggi l'immagine del labirinto è diventata posto politicamente orientato le immagini più positiva insomma
Speranza Josè affascinanti eccetera per tutti quanti insomma
In particolare una specie di allusione alla complessità vorrei semplicemente protestare sommessamente contro
La la presentazione della bile in To come luogo dell'ordine assoluto il labirinto intanto è affascinante in quanto è il luogo della contraddizione radicale frontale fra l'ordine assoluto infatti suo costruttore se non ricordo male mitologia del resto tutti abbiamo letto Calasso
Di recente c'è terzo costruttore un ingegnere no e proprio l'ingegnere insomma è
Non un inventore geniale è un ingegnere che se messo via costruito con formule matematiche questa questo luogo dell'ordine assoluto però dentro il labirinto ci sta il Minotauro che la mostruosità cioè non solo i rifiuti disordine il caos eccetera ma è la mostruosità e l'incrocio
Blasfemo e l'incrocio incestuoso addirittura e l'incrocio fra Pasifae
La no fra fra Pasi che tutta Pasifae che si infila nella macchina per a per essere una mucca per essere
Fecondata dal Toro eccetera eccetera quindi sommati labirinto è la somma di queste due cose insomma una sinistra che cerca la rivoluzione assicurò sinistre Isma'che cerca la sua rivoluzione e si infila in un labirinto
Non ci si infila per errore diciamo è la sua sede naturale insomma si muove fra giocosamente ma con un gioco che costa la vita insomma che a molti è costato la vita a tutti noi una parte importante della nostra vita si muove fra
Diciamo la mostruosità e l'ordine e l'ordine assoluto insomma che trovi o no una via d'uscita quelli che sono qui stasera una via d'uscita l'anno
L'anno trovata allora io dico che questa scelta che ha fatto Ottaviano reso per fargli un una critica invece mentre finora era una parente critica che si traduceva in una missione di sua efficacia e ragionevolezza questa scelta che ha fatto tagliano invece può rischiare ogni Effetto molto deformante a mio parere in questo credo di avere una divergenza diciamo marginale con con Franco Piperno del resto Giammanco non conosco nessuna circostanza della nostra vita in cui non abbiamo avuto divergenze mortali
è vero o no che bellissimo trovarsi qui anche se abbiamo abusato un po'di questo perché credo che qui ci sia un mucchio di persone che non hanno a che fare con noi con le nostre divergenze che non sono né è stato in galera ne hanno diretto istituti di pena per fortuna eccetera insomma cioè cittadini insomma
Una divergenza mi pare sia questa che la scelta che ha fatto Ottaviano diciamo faticosa e metodica di mettere in fila
In tre volumi in tre vagoni di questo suo trenino insomma fare definitivamente arretreremo
Prima l'incubazione diciamo degli anni della dell'esplosione dal sessantotto in poi in realtà viene prima e sessantotto come sappiamo no i sessantotto io ho sempre considerato che sia un modo metaforico di definire un movimento che è successo a me stessa e per quello che mi riguarda le sessantasette nel sessantanove il Sessantotto me lo ricordo come un periodo in cui diciamo ero assolutamente passivo parassitario estasiato e sbalordito iguane succedeva continuava a girare a testa tutte le parti uno spettatore la partita ping pong e non sono riuscito a infilare un colpo in tutto l'anno insomma però vengo sempre chiamato alle commemorazioni avrei dibattiti eccetera eccetera
Di questo sbalordimento vorrò dire dopo un effetto insomma ma allora si presentano una serie di movimenti minoritaria sinistra che non a caso partono dal cinquantasei
Di varia sinistra compresi quelli cattolici accetterà di fermenti
Che poi culmineranno diciamo nella fase di espansione di esplosione sociale eccetera di spontaneità anche di novità eccetera che si intrecceranno con queste che in parte l'abbracceranno soffocando la nella propria stretta insomma il morto soffocherà il vivo in parte la divisi che eran nove in qualche misura e poi il terzo volume che studia la deriva diciamo finale di questi di questi intrecci di questi movimenti eccetera eccetera
Beh io credo che questa scelta anche era inevitabile metodicamente insomma per raccogliere documenti sia per una scelta che veramente
Esclude l'anima di tutto ciò
Cioè
Io penso che questa scelta sarebbe vera se fosse vero
Che quei movimenti minoritari dei quali io ho partecipato insomma l'incontro con Panzeri per mentre in termini diversi che ora non vi racconterò ma insomma è stato decisivo cioè una sera ha fatto una lunga la notte una lunga passeggiata notturna dopo un dibattito secondo me privo di interesse
Alla Scuola normale in giro per Pisa compensi ieri fino quasi all'alba
Camminando io ero un ragazzo lui era un uomo che poi che poco dopo morì insomma e me ne derivò la decisione sacra presa quella notte di mollare tutte le cose teoriche
Astratte inutili insignificanti lussuose super suo eccetera e di buttarmi a fare il militante politico io mi posso dimenticare quella passeggiata ma non mi ricordo uno degli argomenti che vennero in ballo che mi fece decidere questo mi ricordo che fu quella passeggiata dunque tutto questo è molto importante però
Tutta questa in combattivo né frantumata e è ricca e diversa eccetera minoritaria che ha costituito una ricchezza civile dell'Italia in quegli anni non è affatto l'incubazione del sessantotto
Al contrario è interamente spiazzata dal sessantotto sto usando sessantotto anche come metafora insomma di questo di questa spontaneità esplosiva eccetera cioè dell'irruzione sulla scena di una quantità di persone che non avevano niente a che fare coi precedenti cioè una quantità di di persone per usare un termine che stasera è d'obbligo impregiudicate no
Queste persone impregiudicate ci diedero un enorme fastidio adesso io non voglio parlare per Franco la parlo per me e per come me lo ricordo io un'enorme fastidio io avevo studiato tanto l'ho lavorato tanto
Ero andato tante tante altre davanti alle fabbriche da solo già da alcuni anni capisci avevo fatto una tesi di laurea sui consigli di fabbrica e Gramsci non perché mi interessa se la storia contemporanea ma perché Nieri cavavo il linguaggio dichiarato morto ufficialmente ma che secondo me era vivo e semplicemente andava di seppellito eccetera con cui andare incontro alla a agli operai che un giorno si sarebbero mossi di nuovo al proletariato eccetera eccetera insomma
Mi ero preparato mi ero allenato molto no sapevamo genericamente che avremmo avuto un appuntamento insomma e c'eravamo preparati c'erano fatti belli per questo appuntamento e quando l'appuntamento arriva non è con noi
E noi ci rimaniamo male e al tempo stesso ci rimaniamo benissimo perché troppa grazia Sant'Antonio insomma qualche opera e l'avevano tirato fuori nostre fabbriche facciamo delle belle riunioni avevamo messo in difficoltà
Il il PC Mussi e qui può testimoniare insomma no tant'è vero che lui come ha detto è inizierei era in bilico ancora l'aveva deciso insomma paga deciso bene diciamo adesso io
Connesse ne faccio diciamo il mio
Il mio rappresentante ma diciamo allora lui era sulla soglia no fra fra fra noi e loro e così via è improvvisamente arrivano una quantità di persone che fino al giorno prima erano mute sorde priva di capacità di di di di parola di gesti insomma persone totalmente invalide
Che diventano protagonista di una cosa per noi assolutamente inaspettata sbalorditiva fanno delle cose che scandalizzano i baroni accademici che scandalizzano le autorità pubbliche giornalista eccetera ma soprattutto scandalizzano noi cioè rivoluzionari
Io ho trascorso lunga parte del sessantotto a essere scandalizzato quasi come i baroni accademici naturalmente ero più giovane più agile più furbo non lo dava a vedere
Ma insomma io confesso di essere stato molto scandalizzato tutto questo e di avere fatto delle rincorse colossali per gli acchiappare la testa di tutto questo
E di avere fatto e rincorse fisica spesso perché bisogna proprio correre ma anche del rincorse teoriche gigantesche naturalmente mi sono servito di quel bagaglio che avevo ho usato adesso non pre meritatamente l'espressione per i acchiappare la testa io mi ricordo cosa getto che scrisse allora
Sull'avanguardia le masse insomma che poi è stato pubblicato
Diciotto mila volte in quel periodo eccetera
In cui si diceva che l'avanguardia non deve essere alla testa delle masse ma deve essere la testa delle masse giochetto di parole diciamo da quattro soldi ma insomma che aveva un suo retroterra mi servì agli acchiappare quel movimento
Dico sul serio cioè gran parte del successo di Lotta continua prima di di dei suoi embrioni e poi di Lotta continua è dovuta al fatto che io potei usare questo sta arsenale
In parte costituito da una lingua morta in parte ancora vivo per diciamo di acchiappare quel movimento e Loria che appaia molti altri ori acchiapparono Franco Piperno ridacchia un pezzo ognuno di noi ha acchiappato un po'no ed è stata una cosa che ha fatto durare nelle forme che conosciamo che
Che con la
Obiettiva ferocia che lo contraddistingue Ottaviano al documentato in questo libro eccetera eccetera ma io considero che tutto questo è stato non un tradimento perché usare il termine tradimento è abominevole ma è stata una non è vero che questa era l'unica lingua una lingua migliore in cui riconoscere quel movimento no Franco
Cioè non è vero è vero che ogni cosa nuova sì riconosce non si conosce quindi si conosce attraverso diciamo parole o o gesti odori eccetera che ci tornano in mente da chi sa da dove ma
Non è vero che fosse la lingua migliore io penso che fosse la lingua non dico la peggiore ma una di quelle che hanno provocato più guasti che hanno provocato più paralisi
Che hanno provocato anche più meschinità umana la lunga per così dire e alla fine hanno provocato non la sconfitta secondo me ma l'esaurimento per esempio nella mia esperienza l'esaurimento totale di quel movimento dunque la decisione di andare altrove di salutarsi eccetera eccetera
Allora tutto questo per dire che l'impostazione del libro di Franco tagliano in questo senso io la denuncio come comunista ma non nel senso diciamo politico eccetera che qui è stato detto
Week questo invece mi convince meno
Ma nel senso che si continua a ritenere una cosa che noi allora ritenemmo e cioè che quel movimento dovesse cimentarsi nel confronto con la storia del movimento operaio con la storia delle sue eresia delle sue ortodossie
Con la presenza incombente peculiare in Italia di quel partito comunista soprattutto con la questione dell'Unione Sovietica del socialismo di là
No perché noi per esempio io ero partito ignorando la questione dell'Unione Sovietica ritenendo che tutte le le le discussioni anche le più cauta usi dica insomma sul
Lo Stato operaio degenerato eccetera fossero delle pure pagliacciate che lì ci trovassimo semplicemente di fronte regimi dispotico citino anni ci nega attori della libertà umana ma anche dei liberi costumi di cui noi volevamo
Felicemente vivere eccetera eccetera e ora introdotto a forza diciamo queste posizioni dentro schemi
Di qualche genere dunque per finire questo tema che capisco che però è molto impegnativo e
E porterebbe lontano l'impostazione del libro tra di Ottaviano invece rischia di dare per scontato che quello fosse lo il contesto di riferimento
Di quel movimento non
Io penso che invece questa sia stata diciamo questo sia stato un una una gravissima difficoltà e debolezza di quel movimento di tutti noi
E che non debba essere diciamo la chiave decisiva della vettura è quella cosa che quindi diciamo la scelta unilaterale di quel tipo di documentazione debba essere resa ancora più esplicita e perlomeno affrontare il tema che ho appena detto adesso
Brevemente volevo dire un'altra cosa egli a proposito di questo sbalordimento di cui parlavo e cioè del fatto che diciamo persone ingenue per la cosa più bella che io mi ricordo di aver sentito su sessantotto ha detto a una ragazza di Torino che conosco conosco bene
La la detta soltanto vent'anni dopo in una commemorazione a celebrazione alla a Palazzo Nuovo
Che si chiamava anni Barak si chiama Niba razzetti lei ha detto io venivo da una vallata del Piemonte parlavo piemontese stretto ero molto timida non avrei mai avuto ancora il coraggio di mettermi una gonna corta passavo un giorno dell'esperienza di Torino e davanti a un palazzo che faceva soggezione per come era grande anche grigiastro eccetera ho sentito dalle finestre venire fuori
Delle del della musica
Rocchi e delle grandi canzoni cantate in coro abbastanza stonate io so cantare bene entrai e non uscì più era l'occupazione Palazzo Campana descritta Dani Barazzetta ecco io credo che questo dice Pogliani Barazzetta imparato le lingue morte diciamo di ha scritto i volantini se non non li ha sono diffusi e così via però
Credo che quella che quella storia lì insomma fosse in qualche modo
Permettesse in qualche modo l'esistenza per lo meno di altre
Di altre lingue insomma per riconoscere le cose
Del rispetto a quello che diceva Mariella naturalmente è giusto e detto bene ma
Io vorrei rivendicare il fatto che anche i maschi mio libro di Ottaviano sono si parla del semi scusate
Non rivendicano
Però diciamo proclami euro che nel libro italiano si parli femminismo ma neanche di maschilismo diciamo l'assenza anche del come no no la cosa non è del tutto irrilevante non è non dipende da una scelta tematica secondo me voglio dire che secondo me anche noi maschi
Per esempio a un certo punto due non userò il termine riposa pezza insomma che credo sia una traduzione dal tedesco che fa parte del mio repertorio ma che anche i maschi
Si rifiutarono diciamo di adagiarsi su una intera coincidenza con l'orizzonte collettivo del movimento e la sua proiezione futura cioè che anche i maschi si sciolse resa unirono insomma le ragioni per cui stavano in quel movimento
No no non non dopo molto precocemente presente per quello che riguarda una grossa parte di Lotta continua secondo me esplicitamente nel mille novecentosettantacinque che ahimè una data ancora precoce insomma viste le date italiane no
Cioè che c'era che c'è lì una dialettica fra diciamo individuo che prenderà il nome poi di teoria del genio di teoria della conoscenza nel rapporto con le masse cioè di di dialettica insomma cioè c'era un fortissimo a fortissima tensione individualista
Questo ha a che fare col tema della libertà quando qui si dice teme la libertà abbiamo scoperto tardi io sono assolutamente in disaccordo
Moltissimi di noi sono partiti non solo da un tema della libertà ma un tema ingenuamente diciamo eroico al siriano e romantico della libertà e se lo sono trascinato dietro
Con con i guasti guai eccetera che sappiamo ma per per tutto il corso di questa vicenda questo erano precisazione che mi limito a fare
A proposito delle più di dell'epigrafe sulle sul fatto che rivoluzionari sono solo coloro che partecipano di rivoluzioni il cui fine è la libertà io mi mi piace ma primi mi piacerebbe molto di più mente ora a proposito del fatto che dell'eterogenesi dei fini eccetera di cui siamo buoni
Campioni diciamo buoni testimoni viventi o morenti non so
Che le diciamo le le le vere rivoluzioni forse erano adesso non non userei più questo termine quelle la cui fine era la libertà no
Ecco
Dirò un'ultima cosa sola cioè né ho detto già troppe ma
Dirò l'ultima cosa che che mi era venuta in mente come spavento diciamo al momento della convocazione di questa sera e poi mi ha passato vedendo come andavano le cose quindi potrei fare a meno di dirlo ma mai l'avevo pensata ve la dico cioè
Ho visto andando in giro in pubblico incontrando persone nelle assemblee eccetera cui partecipo nell'ultimo periodo
Diciamo riaffacciarsi questa passione politico civile in termini più
Audaci insomma più aggressivi eccetera cioè si sostanza rifarsi vive un mucchio di persone
E ho visto anche spesso esprimersi quella cosa che anche stasera un poco è venuta fuori sia pure in in termini pelati e cioè
E e soprattutto poi venuta fuori dalla storia del triangolo Franceschini Andreotti Caselli diciamo ecco questa specie di di gioco cinese delle allora questa questa cosa che invece io dirò grossolanamente anche questa è la seguente
Ci sono una serie di persone delle nostre in questo caso non i cittadini normali ma dei nostri che tornano a farsi vivi e dicono
Troppo troppo ci siamo criticati troppo presto abbiamo sgomberato il campo
In fondo avevamo avuto ragione abbiamo avuto più ragione di quanto non abbiamo detto avevamo anticipato cose che adesso stanno costituendo diciamo il centro del
Degli avvenimenti italiani del processo italiano eccetera eccetera non mi fermo soffermerò sul per convincervi che c'è questo diffuso sentimento insomma
Io l'ho incontrato e secondo me appunto anche il stasera ne sono venute alcune manifestazioni io temo questo sentimento come il più grande degli equivoci possibili noi non abbiamo avuto affatto ragione in questo senso nessuna delle critiche ci siamo fatti vate inumata
Per le cose che sono venute fuori nessuna delle cose che noi abbiamo fatto detto del modo in cui siamo stati eccetera ha il minimo rapporto e questo lo dico anche diciamo come un nostro vanto con
La questione della corruzione del regime del suo trapasso nella forma in cui ciò avviene oggi e così via
Temo cioè sempre per essere volgare temo una sindrome che constato molto fortemente anche nelle nelle in meno e la mia persona singola che chiamerò di Woody Allen insomma no cioè avvisiamo sui cinquant'anni chi più chi meno insomma
Mia Farrow e molto nervosa eccetera eccetera insomma e tutti noi rischiamo di di di sprecare l'ultima occasione insomma di una diciottenne coreana ecco non vorrei che vedessimo
Il trapasso di regime che si è compiuto non si sa come si è compiuto in Italia come diciamo l'ultima diciottenne che può capitare sotto le nostre trincee questo secondo me non ha niente a che fare con il giudizio che diamo sottratta al suo regime anche se diamo il giudizio più esaltante insomma mio giudizio è uguale a quello che è stato in larga misura detto e ridetto questa sera insomma trovo grottesco l'impiego del termine rivoluzione lo troverei soltanto comico se non tenessi
E la conseguenza è forse la ragione per cui è stato coniato e cioè che impiegare il termine rivoluzione e consente diciamo di trovare un retroterra solido alla sospensione della legalità no la rivoluzione sempre implica una sospensione della legalità in attesa di una legalità nuova alternativa eccetera nel frattempo possiamo muoverci con con mani più sciolte da questo punto di vista lo temo per il resto trovo soltanto comico come trovo
Comico qualunque processo in cui ciò che sta in alto vada in in basso spesso molto in basso addirittura recedere isolamento e delle carceri italiane ma non vedo nessun segno di cose che stanno in basso e vadano in alto che è l'unica accezione sia pure volgare di rivoluzione che riesca ricordarmi
Dove non lo vedo Franco come prima dice parlando il bar noi non sapevamo fare politica abbiam pagato poi in carcere
Ma no sapevamo tutto sulla avevamo capito tutto sul sociale non capiamo niente di politica questa riuscire
Ma
Sostanzialmente
Molti di quelli che mi hanno preceduto hanno detto molte cose che avrei voluto dire io quindi a questo punto
Vedi
Vi sollevo non dette voce se lo faccio parlare subito Vesce che è abituato a parlare a mia al al mio posto
C'è un giudice
Io mi volevo soffermare su o alcune al una questione che secondo me è di fondo
La questione
Del
Della sconfitta politica
E la questione invece Della vittoria sociale che grosso modo con vari attenuazioni è stata infatti Zazie o mi è stata data da molti di quelli che mi hanno preceduto
Io credo che e a me interessa da questo punto di vista molto di più la storia degli anni Sessanta piuttosto che e la storia diciamo dell'ultimo periodo
Credo che le lotte degli anni sessanta e la preparazione alle lotte degli anni sessanta e al lavoro politico fatto negli anni Sessanta e qui sono completamente d'accordo con Adriano sul fatto che il Sessantotto è arrivato
Scusate un attimo
Il sessantotto è arrivato molto al molto all'improvviso mentre quelli della mia generazione
Facevano riunioni operaie andava a Biella due volte alla settimana per incontrare un gruppo operaio che lavorava nei testi li
E tutto questo tipo di di attività fatte poi scoppiate poi nel sessantotto in cui noi poi con diversi ruoli ognuno arrancava per rientrare in questa in questa cosa che poco col che poco conosceva e che ha imparato a conoscere vivendo la credo che grande fenomeno della della situazione italiana che io mi sento di enfatizzare molto è stato il percorso della mobilità sociale che c'è stato in quel periodo
Quando Adriano falla nel dotto della ragazza che non sapeva l'italiano ma solo il torinese che arrivava dalle valli
Del della provincia di Torino sostanzialmente il segno della grande mobilità sociale
Che è venuto fuori in questo Paese ossia una mobilità sociale che credo non abbia avuto paragoni con nessun Paese ha capito di capitalismo di capitalismo avanzato
Non sto dicendo che è stato tutti le conquiste sono state eclatanti però c'è stato un cambio proprio sociale un cambiamento sociale che mi rendevo conto vedendo per esempio l'altro giorno una trasmissione di di Rai tre che rifaceva la storia del lavoro femminile alla fine degli anni cinquanta e sono andati a ripescare le protagoniste di questa storia filmata negli anni Cinquanta
Ed era una storia di mondine una storia di operaie o altro ebbene non c'era figlio o figlia di queste Mondine di quest'opera che oggi non ha non avesse studiato non fosse andato all'università e non avesse cambiato lavoro
Cosa che molto diversa dal punto pensiamo a un Paese di capitalismo molto avanzato come l'Inghilterra questo non c'è stato
Credo che da questo punto di vista dal punto di vista della mobilità sociale noi possiamo veramente enfatizzare ed essere contenti del ruolo che abbiamo che abbiamo sviluppato
Sul problema invece della sconfitta politica io credo e qui mi spiace se dovrò usare parole che a molti danno fastidio
Credo che veramente noi non siamo riusciti a a coniugare la modernizzazione con la con la tradizione nel senso che il nostro agire politico da un punto di vista
Proprio dell'istituto in cui agivamo politicamente Verri rispecchiava molto il vecchio
Il vecchio marginale o non marginale o non marginale che fosse da questo punto di da questo punto di vista vero che a questo punto il libro di Franco tagliano che enfatizza invece
Tutto quello diciamo di cui ci
Il nostro il nostro visibile il i nostri documenti le nostre cose per cui sono abbastanza d'accordo che sono un po'ridicoli visti oggi mentre mentre evidente ma non so neanche chi avrebbe potuto fare farlo perché molto probabilmente si sarebbe voluto il taglio di un romanziere il fatto di raccontare il nostro vissuto il fatto di aver di poter raccontare quello che accennava a letizia Paolozzi occhio sia il senso di comunità che siamo riusciti a vivere in quel periodo
E che mai più in questo momento si è potuto si è potuto ripercorrere e un vivere in comunità in una maniera totalmente diversa da come si viveva si viveva prima e anche tutto questo all'interno di proprio pulita sociale incredibile nel senso che veramente
Sembrava quasi che si fosse arrivati alla rivoluzione dove Cassino nel dove le classi non esiti non esistevano più a una rivoluzione fatta è finito
Quindi io direi che la critica fatta libero di Ottaviano da parte di Adriano mi trova d'accordo ma però non sa non saprei come sostanzialmente come poteva fare diversamente mentre io ringrazio molto Franco di aver fatto questo libro proprio perché è può essere la base per muovere alcuni alcune specificità che e su questo tono su questo terreno non si sono mai mossa l'ultima cosa che volevo a cui volevo accennare
Era sostanzialmente a alla parte che riguardavano i gruppi i gruppi politici
I gruppi politici sono stati sostanzialmente sono stati quelli che hanno permesso al sessantotto di mantenere di di mantenersi questo non so se sia stato un bene o sia stato male però di fatto è stato questo
E i gruppi politici si hanno avuto un limite è stato il limite della loro incapacità di muoversi sul terreno universale di quando parlo di terreno di versare dicono un terreno nazione un terreno nazionale perché ognuno dei gruppi era nato
Su specificità sociali e politiche molto precise per fortuna non siamo riusciti a fare una sintesi di tutto di tutto ciò dico per fortuna perché molto probabilmente la sconfitta sarebbe stata ancora peggiore sul terreno sul terreno politico
Per cui e finisco credo che quando
Daniele mi diceva sul problema che abbiamo imparato a fare politica in carcere
Sostanzialmente non è che abbiamo imparato a fare politica in carcere diciamo che in carcere per noi che abbiamo vissuto per la prima volta abbiamo incominciato a capire le istituzioni
Sostanza
Istituzioni che per noi erano una delle cose più estranee
Che potesse che potessero esistere nella nostra storia ma non sto parlando solo del Sessantotto sto parlando per me che sono uscito dal dal Partito comunista nel mille novecentosessanta per cui e credo che nessuna deviazione del movimento operaio mi aspetto mi sia mai stata estranea mi sono salvato dallo stalinismo d'altro psichismo dal maoismo ma per pura
Per pura fortuna insomma per cui gli olio beccate proprio tutto insomma però le istituzioni con le istituzioni lock-up ho capito cos'erano le istituzioni e ho capito cos'era sapere amministrativo all'interno del carcere
Mimmo Pinto
Allora Selman ritrova senza domande io non ci volevo venire ve lo giuro
Perché
Ovviamente il fatto che tremendo botto Adriano alcune
C'è però un
Una cosa diversa rispetto a
Spetta quello che lui dice mi ero segnato che oggi molti dicono che infatti no gli eventi di questi mesi di quest'anno degli ultimi tempi
Stanno a dimostrare che le cose che dicevamo cioè i fatti ci danno ragione
Reale ha detto non avevamo ragione io l'avevo già segnato però c'è un dato su cui dobbiamo fare i conti molte delle cose che dicevamo si sono dimostrate vere pur non avendo ragione
E su questo
Secondo me vale la pena di riflettere
Provate ma qualcuno ha detto andando indietro nel tempo
Leggere i nostri documenti o le parole di allora
No si ha la sensazione del ridicolo
Se avessi una bacchetta magica ritoccare tutti
E vi porterà indietro nel tempo e per un attimo vorrei a avervi e allora a vederci oggi con le cose che diciamo proveremo sensazione di ridicolo rispetto a quello che siamo oggi secondo meno nel nel nell'uno e nell'altro senso nel rispetto ad allora nel rispetto ad oggi
Perché perché
Penso che forse c'è non a caso siamo diventati o diciamo delle cose oggi a partire da quello che dicevamo quegli anni
Io nel libro di Franco
Non emerge una cosa a me cara rispetto a quegli anni il senso della ribellione
è tutto molto buttato sul politico
Giustamente però quella voglia di ribellione
O della gode era anche il momento del fare dell'essere protagonista di prendere la tua vita per mano a fare certe cose non non l'ho toccata leggendo sfogliando studiando un po'il tuo libro
Però rispetto a quegli anni avere sembra che ho vissuto io ricordo un particolare molto che a me molto caro c'era uno come dicono i disoccupati organizzate si chiamava Carlo Claudio incanta con una gamba mi diceva che era nato così perché se no era troppo forte sarebbe stata un'ingiustizia
Se non arriva qualche difetto era un torto agli altri sarebbe stato troppo completo questo la sera però in una litigata al collocamento la erano delle sedie persa anche un occhio con la sedia che volo però l'ho visto molto triste il giorno in cui aveva un grande bisogno di lavoro in cui incominciavamo ad assegnare i posti di lavoro il collocamento funzionava così lo gestivamo noi il programma ma le nostre liste era un diritto
Fosse erano non un principio giusto però era un principe alternativa qualcosa che mettevamo in discussione e lo quella sera era molto molto triste era un po'la mia ombra è stata sempre ricette e io gli disse che a Lecce ma che cerca secondo padre Motta c'è un posto di lavoro
Lo paga uscirà alla Provincia al banco Diana cosa ambiziosa Napoli una città romena risse no esso tris che mo'che faccio cioè non mi diverto più
Può sembrare banale in quegli anni
Ho scritto documento i sulla necessità all'evoluzione del proletariato e sottoproletariato napoletano
La lotta alla camorra a partire dal lavoro quindi la liberazione di alcuni bisognerà buttavamo tosto si credeva quelle cose però alla fine di quella mia esperienza capi che è una delle cose più importante che attraversava
Quel movimento di dieci mila persone
Era che si provava tristezza quando uscì lavoro
è una cosa su su cui io riflettuto quale sinistra
Quale sinistra oggi quasi dice che ho sentito una rivoluzione compiuta non compiuta
Non lo so quale aggettivo usare però in questo Paese la sinistra ha avuto il tempo e i mezzi anche per apparire
C'è stato il più grande partito comunista l'Europa chiuse l'intellettuale è vero no sì c'è stato il più grande sindacato uno dei più importanti a livello europeo Verano molto ideologici ebbe sì
C'è stato in nel nostro Paese e i più grandi movimenti della sinistra extraparlamentare vero sì
No c'è stato un grande numero un numero enorme di persone che hanno fatto la lotta armata Verano si perché se compiuta anche con vendette interne ebbe erano Franceschini ha sì
Gente capace la lotta armata Moro sequestrato e in dieci mila con tre mila cinque mila girava dieci cento mila Aldo Moro ebbe sei cioè boato qua e io qua altri sono andati in Parlamento non non so se erano i migliori peggiori sono stati presenti o ancora oggi ce li troviamo li nelle istituzioni
Se compiuto no questa cioè questa sinistra esistita
E se e secondo me la cosa su cui dovremmo riflettere
E che forse su cui dovremmo perlomeno io personalmente in questo periodo sto cercando di farlo negli ultimi tempi e che la sinistra o l'essere di sinistra quando si manifesta un po'la negazione di se stessi
Per certi aspetti
Io non ho non sento il bisogno molti di voi li vedo con piacere non faccio come il mio amico Nicola Mato che fa l'avvocato per continuare a fare le sue battaglie probabilmente se il buon Dio mi aiuti a un amico mi aiuta in questo personale ritorna trattoria Roma fra non molto non sto scherzando
Che non sente il bisogno di sentirmi impegnato lo faccio non ho trovato agli amici della sinistra sulla battaglia per Sarajevo l'ho trovato che la gente comune su un po'le idee confuse
Ho trovato non ho capito e mi amici di sinistra in questo Paese quando ero pronta ad organizzarsi per manifestare contro
Una presenza forse anche armata no autorevole
Ah saremo fermi amici bosniaci tre ragazze l'ho conosciuta né mi aveva un mio viaggio a Sarajevo
So qualche difficoltà quindi se invitato a Ovada e dibattiti per dire ricostruiamo la sinistra non lo so se ciò voglia di ricostruirla con alcuni amici di allora o con quelle che possono essere definiti il popolo il popolo di sinistra
Io oggi per esempio rispetto a quello che sta succedendo
Il senso non non capisco bene dove quella ribellione a me cara che il questa anche se avrà la trattoria non non mi è mai mancato in questi anni
Non lo so cucina apertamente napoletana mozzarelle pesce altre cose
Però io oggi probabilmente sento che è giusto anche quello che diceva a mare ho avuto anch'io sa incalzato quando ho creduto nel garantismo io mi ricordo un periodo in Italia ho avuto per un un mesetto spesso delle persone incontra che mi sputavano in faccia letteralmente va be'nel vero senso non dei miei problemi in un barile la mia idea era proprio la scusa azzarda impacci
Nel senso vero del termine perché il il anche di amici e perché una una volta il giornale delle messenica il secolo d'Italia pubblicò un articolo dalla prima pagina in cui mirava atto del coraggio che avevo chiesto giustizia per un missino
Assassinato
Non l'avesse mai fatto
Fece scandalo
Fra i miei amici fra i miei amici di sinistra anche per me questo sono state questi anni quindi e difficile di trovarmi in quel libro no è un po'come fosse a me questo sembra verso delle fotografie all'IMI della classe no
Vedo l'amico il compagno di scuola che mi sta sulle palle quella che ti faceva le corna dietro quella simpatico quelle che Attone quello secchione la fotografia della classe no
Dell'aula dove so che ci stavo dentro io un po'questo libro mi mi non perché le ha sbagliate mi lascia un po'perplesso rispetto cioè la la storia collettiva di quegli anni a discapito come dicevo ma è un mio amico della storia
Stessa di cui gli individui erano fatte una dei limiti della sinistra della sinistra nel nostro Paese è forse non a caso è ancora un limite in un uomo di sinistra che folli boero sulla sinistra
Però io oggi vorrei che riuscì lo sport offro soffro rispetto ad alcune questioni è giusto dire garantismo quindi per Andreotti io che vent'anni fa mi sono impegnato per Messina perché avrei voluto uccidere qualche mese prima
E mi e travagli e Caso Moro no con Franceschini
Faccio l'intervento alla Camera di sarete giustiziati nelle piazze parlavo come uno di sinistra Repubblica
Sarete giudicati processate nelle piazze no processare nelle piazze però
Processate nelle piazze poi Moro Moro mi risponde e e viene sequestrata io muti e mi trovo da solo con Leonardo Sciascia ad andare d'incontrare la vedova di Moro no mentre molti persone della mia storia comune Jo Ivano è è il popolo raccontava barzellette no sì bignè sulle paste
Oggi che stiamo vivendo una situazione una situazione una situazione strana per cui
Non mi sento di di essere contento di quello che sta avvenendo no
Ne me la sento di presentarmi come quello vergine pura
E succede anche a dei partiti no una e delle cose che invidio a Mussi a partito al pc che è stato sembra questo grave la cosa che mi ha mi ha tormentato di più nella mia vita con cui ho avuto a che fare ecco un partito che in ogni momento alla c'è no
Come se avesse anche
In tre giorni si può dire per come l'ha fatta è passato dalla dall'esperienza comunista a dire il Partito democratico della sinistra cioè dopo un travaglio così la caduta del comunismo trovate anche un termine dire con tutti i casini che abbiamo combinato le complicità o gli errori in buona fede in cattiva fede
Ci rinnoviamo cambiamo dicendo cosa c'era la novità rispetto al passato siamo il partito democratico della sinistra cioè o noi o nessuno questo modo di avere sempre di dimostrarsi quelle quelle
La sinistra quando si è manifestata fatto de no lama
Gli accordi sull'autunno il giudice Violante o Pecchioli ho io stesso quando fatta altri errori miei come altre persone c'è la sinistra quando esse manifestato spesso negava negava nega se stesso e concludo dicendo
Che oggi io o non me la sento di di essere contento
Per come vanno le cose anche se sono cosa che essendo che stanno determinando o l'epoca la mia
Attenzione in questo periodo particolare della mia vita oltre che ai miei problemi noti problemi sentimentali che mezzo mondo mezza Italia conoscono
è
è dopo tira Consolo tu non sei la storia
è è questo oggi ci sono secondo me in questo Paese molte persone
Che non c'ho visto non è però fanno finta di niente che quello che sta succedendo è insignificante no che però avvertono l'importanza o la novità dei nostri tempi che non se la sentono di dire tutti in galera che però sanno che mentre stanno succedendo delle cose che
Ritenevano vere che dovevano succedere non gioiscono e avvertono l'esigenza
Di partire da se stesse di misurarsi con le proprie responsabilità non c'è c'è una parte secondo me consistente in questo paese di persone che non stanno già avendo per la sconfitta del nemico che non hanno più bisogno del nemico
è che
Sono disponibile a ricostruire qualcosa di nuovo partendo
Assumendosi la responsabilità
Con tutto quello che di bello e di complicato può significare questa parola e quando dico responsabità cose da fare
Ma anche cose da mettere in discussione per quello che è oggi il nostro Paese della propria storia dei propri comportamenti umani e a volte anche Colletti da me l'esperienza di sinistra è stato così l'ultima l'appello che devo fare all'autore mi sia consentito
Spero che la prossima volta scriveva un libero più piccolo perché se non mi complica la vita
Allora Bifo Berardi e cioè dove ecco
Allora due però era tesa
La l'altro giudice Gorla che il gusto ribellione è una delle tante dei tanti sentimenti che che c'era in mano
Perché realmente ma anche nel libro di di Franco però mancano tante altre cose non c'era soltanto il privato piacevole c'era poi la lotta a coltello fra i gruppi giocano le sprangate fra compagni cioè se volendo affrontare quegli aspetti allora bisogna affrontarli tutti
Ma io anzitutto devo fare una premessa per onestà e cioè ho avuto il libro me solo questa sera e quindi lo lo letto della marina più trasversale possibile
Cioè sono andato a guardare indizio generale poi mi sono letto la parte relativa a Bologna e la premessa non me ne si può parlare di un libro avendolo letto così poco non si può parlarne però lo faccio
Lo fa e lo faccio lo stesso per perché leggere quell'indice mi ha fatto ha suscitato in me alcuni alcune impressioni peraltro debbo dire che il fatto d'intervenire così Tardini favorisce perché mi ha permesso di capire molte cose che leggendo gli indici si possono solamente intuire ecco a proposito di quello che ho capito dalla serata e dalla mia lettura il personaggio del sale
E debbo dire una cosa ecco di insisteremo usando io non ho l'impressione che ci sia una storia degli anni di quegli anni diciamo degli anni sessanta settanta degli anni sessanta e settanta oli penso che non ci sia una storia che ce ne siano
Forse tante ma almeno due ma certamente due l'una e la storia della sinistra dell'ideologia della sinistra de il socialismo Janelle convulsioni dolorose e pericolose del tardo leninismo e l'altra è la storia della lotta contro il lavoro
La storia della lotta contro la disciplina la storia della lotta contro un'azione contro la patria contro l'identità e contro lo Stato e solo due storie non solamente separate diverso che ma due storie che non si possono considerare intrecciate se non facendo una violenza interpretativa rispetto a quello che è accaduto se e effettivamente e non solo
Perché la prima delle due storie ha in qualche modo contribuito ad incarcerare a respingere e a limitare la seconda non solo per questo non per un problema di recriminazioni fra chi stava di qua e chi stava di là non per questo ma perché altrimenti noi rischiamo e questa è la è la è la sensazione che io ricavo da gran parte delle discussioni che non solamente stasera ma in molte occasioni
Sentiamo noi rischiamo di non avere più niente da dire riguardo al presente ed al futuro che non sia una infinita eterna ridefinizione del nostro e abbiamo sbagliato non abbiamo sbagliato abbiamo vinto dobbiamo perso del tutto a metà eccetera eccetera a me sembra che invece sia possibile compiere oggi nel presente verso il futuro
Una operazione più produttiva più utile anche perché mi pare indiscutibile che nel grande
Nella situazione che si è determinata nel nell'ultimo il corso dell'ultimo anno
In qualche modo alle alla alla generazione alla generazione insomma ciò che si è spesa le persone
Che si sono espresse a Pintor una sessantotto e nel corso degli anni settanta ritorna una responsabilità e dunque quel tipo di responsabilità ne dobbiamo saperla accettare fra The Giare ovunque eticamente rifiutare i e con in in maniera e consapevole e non pensando che il nostro problema è quello della sinistra e non pensando che il nostro problema è quello della tradizione socialista e non pensando che il nostro problema il problema del Novecento pensando che pareva essenziale del sessantotto fino ad ora per gran parte nascosto per gran parte non cambi non compreso
Non è
Fare i conti con novecento ma e apparire il capitolo tutto aperto del Duemila dell'epoca che deve venire
E allora se noi pensiamo che intorno alla nostra esperienza
Si è giocata la tradizione del Novecento del socialismo e della sinistra abbiamo davvero ben poco da dire se pensiamo che il nostro problema era quello della lotta contro il lavoro della lotta della lotta contro l'identità nazionale
Della lotta contro la disciplina o della lotta contro contro l'Authority contro le le forme dell'autorità e non solo l'autoritarismo beh allora noi abbiamo una parola decisiva da dire e allora non è non c'è oggi per noi è un problema di assunzione di responsabilità nella forma Volga
è meschina intollerabile del ricambio generazionale
Delle assunzioni di responsabilità politica no c'è un problema di riscoperta intellettuale culturale e politica nel senso profondo e non e non istituzionale del termine
Vedi dei starei per dire valori Mario che è una parola che non mi piace però se dovessi sostituirlo vorrei fare un ragionamento troppo lungo diciamo per intenderci di alcuni valori di alcuni elementi di proposta che sono proprio quelli e allora se oggi noi avessimo la capacità la forza e la spregiudicatezza di dire che il vero problema
Del sessantotto è stato quello di dire i lavori industriale è finito è una malattia della società e la disoccupazione è l'inizio della guarigione niente affatto una un un una malattia o d'una sofferenza
Se avessimo la capacità di ripartire da quel punto di ripartire da quelli elementi di riflessione e di proposta Beck credo
Che sapremo che cosa abbiamo da fare perché la moda pare a partire di lì tantissimo e quei a questo proposito dico una cosa marginalissimo insomma così un po'timida
Dati dico una cosa un po'timidamente relativa libro perché io ho passato venti minuti di inviare legge leggendo un poco ho l'impressione che da questo punto di vista il libro
Non sottovaluta il settantasette perché settantasette sta particolarmente caro a me ma sottovaluta il settantasette perché settantasette momenti in cui questa divergenza fra tradizione socialista e rivendicazione scoperta proposta di un orizzonte di una prospettiva e nuova rivolta verso il superamento dell'industria di Isma'verso il superamento della modernità industriale in questo senso del capitalismo certo
Ecco e il settantasette il momento in cui questa divergenza fra tradizione e nuova prospettiva emerge emerge in maniera chiarissima io sono convinto del fatto
Che è nel sessantotto questa questa divergenza già esistesse ma non era consapevole non era esplicita i settantasette la rende consapevole che esplicita per questo al settimo non si può assoli Luta mente credo
Consiliari settantasette come il momento in cui inizia il terrorismo in cui degenerano alcuni fenomeni può darsi anche che sia stato queste poco mi importa è stato essenzialmente il momento in cui si apre l'epoca della fine
Della Pulindustriale Lepore e questa e questa Silenzi si si si determina come come consapevole divergenza rispetto a tutta la storia del Novecento è particolarmente rispetta la storia del movimento operaio che del Novecento nel suo bene nel suo male è stato in fondo l'incarnazione più piena ecco mi rendo conto di avere detto troppo rispetto a quel poco che conosco del libro
Cioè mi le scene
E anch'io devo confessare che liberano letto scusate ma non certo perché non non fosse interessante me ne ha parlato Franco per telefono ti arriverà è io son partito da Padova stamattina il libro è stato recapitato a casa mia
E l'incerto infatti se venire qua però francamente quanto visto è stato elencato le persone che c'erano Franco nato May Franco Piperno Paolo Virno Adriano Sofri Mimmo
Va be dopo dico tu una serie di compagni e poi mi ha detto anche che c'era Nicolò Amato Sergio delirio è a questo punto ci devo andare ci devo andare perché al di là del libro forse c'è qualcosa di interessante che comunque succederà in effetti io credo che stasera qualcosa interessante sia successo tanto questo non è stata per fortuna non riunione delle touche
Anche se in qualche misura le nostre facce i capelli bianchi e barbe brizzolato e potrebbero indurre a immagini di questo tipo
E se è stata una considerazioni sono state parte delle bellissime considerazioni su una storia che a mio avviso deve essere scritti io non posso minimamente intervenire sul libro di Franco Taviani
Anche se da tempo sento il bisogno di una storia faziosa e un unilaterale da scrivere su quegli anni
Sento questo bisogno perché la conoscenza di quelle di quegli anni è stata fatta attraverso i documenti una stampa che ha dato una lettura di quel periodo sfruttando spinte da una necessità di carattere giudiziario
E non e invece da una necessità di raccontare e dite realmente cosa è avvenuto sento il bisogno secondo di dire faziosamente ciò che a quell'epoca si faceva si pensava si immaginano e quindi far venir fuori anche gli antichi contrasti io per esempio quando Adriano parlava poc'anzi mi ricordava Torino quanto nuovi
Passavamo le notti abita discutere a della virgola sui volantini che doveva essere distribuiti alle cinque davanti a Mirafiori oppure lui metteva lavorava proletario io cancellavo premetto che l'operaio era una cosa teorico
Vedi è una cosa eppure quella H era la nostra battaglia sistematica che produceva una serie di Casini anche di disservizi che si potrebbe dire adesso però io in quel periodo ero felicissimo
E lo dico per ridicoli ridicolmente malcontento felici perché eravamo aveva un'identità facevo qualcosa mi sentivo un protagonista mi sentivo all'interno di un processo che comunque cambiava non so se nel nuovo nel vecchio non non cambiava
Prendevano a prestito tutti gli strumenti che si avevano a disposizione li usavamo talvolta in maniera canaglie escano così
Nella battaglia politica tra i compagni e contro
Questo contro
Eravamo insomma e non come dire della gente che scopriva di esistere
Dentro la situazione che precedentemente io la vivo come soffocante
Io ricordo i periodi in cui mi sentivo soffocare dall'insieme delle cose sfoga uno grave che veniva data dal partito comunista che era stato iscritto che ha fatto le sue prime esperienze a sedici e diciassette anni dentro questo grande partito gli hanno verso la metà degli anni Sessanta si sentiva soffocare all'interno di una situazione che non rispondeva più a quello che avevamo appreso alle sezioni del partito comunista dove guarda caso
Tutto nostro strumentario politico il nostro immaginario politico si costruiva sul quelle pubblicazioni ve li ricordate risultando i compagni che c'erano sembri ogni sezione Edizioni Rinascita
La rivoluzione le cose a tutto tutto e noi lì a leggere queste cose poi c'era sempre il vecchio compagno che ti diceva
Senti
Ma qui c'è un casino non ti preoccupare al momento opportuno noi siamo pronti siamo pronti questo latte abbiamo bevuto
Volutamente perché ci serviva ci faceva piacere dello ci andava bene bello
Quindi
Ecco è ovvio che poi si scandalizzano amo quando trovammo un po'
Decine migliaia di persone che scendevano in piazza e che improvvisamente urlavano facevano l'emozione dell'urlo del corteo quando si passava le case strette schianta volevamo vedere le finestre rotte
Per far vedere la potenza di quest'urlo ebbene ecco se si schianta riservammo sì ci scandalizziamo perché noi di questo ne capiamo poco perché noi io parlo per me la mia esperienza io era stato costruito la
Nella sessione del PC
Dove il mio rapporto con le masse era una pura astrazione il mio rapporto con i lavoratori non esisteva se non dentro biografia che io mi ritrovavo dentro le pubblicazioni
Gli operai che le immaginavo in queste paginette molto colorati con i colori tipici delle campagne elettorali improvvisamente le abbiamo scoperti
Siamo andati in onda le fabbriche facevamo la guerra appunto con Adriano Sofri si situa scriverà proletario operare ovviamente noi di potere operaio scrivevamo operaio
E soffre che allora non era ancora Lotta continua perché il volantino che facevamo si chiamava Lotta continua che ha fatto delle buone alleanze a Torino e ci metteva in minoranza hanno il potere operaio
Notizia anzi tutt'altro
Ecco evidentemente scriveva proletaria anzi non solo ma nelle situazioni c'era una gara un agonismo io ricordo che quando a Mirafiori improvvisamente la nostra grande esperienza di dei di dei compagni di Porto Marghera che erano venuti a portare il verbo per lei sta era stata accerchiata totalmente dalle truppe Sofiane
Io sono stato costretto ad andare a Rivalta per per per vedere se
Si riusciva ad aprire un nuovo fronte ricordo che è che in quelle assemblee bellissime alle Molinette dove ci scandalizza avevamo perché gli operai si descrivevano il capitale la circolazione meccanici o si scrivono loro
Tranquilli e beati centinaia di operai che si riunivano sempre alle Molinette a facemmo una scommessa Adriano visto Beba Vesce lavori in periferia non c'è problema
Non nuoce poi dopo facemmo lo sciopero Rivalta mi ricordo che fu una cosa molto bene a me quelle per erogare un entusiasmanti come si fa a rinnegare ma mica solo quelle anche quelle successive il fascino della molotov
Davanti alle mazzate della polizia
Quanto ci massacrarono di botte quando vedevamo che ogni anno c'era uno è morto sulla strada quale golpe nove divampa litigavamo ogni anno i massacri che la polizia faceva e quindi si diceva bisogna esercitare un minimo di autodifesa
Che non era il terrorismo
Non era assolutamente il terrorismo
Era questa necessità io voglio andare in piazza a manifestare le mie opinioni e voglio difendere non voglio morire allori servizi d'ordine polpo e tutto poi allora allora tutto il resto quindi ecco ed è una cosa che oggi dilla distanza di anni però apparire un entusiasta e tanto meno nostalgico e c'erano però c'era una una un atteggiamento che poi si scopriva e negli stessi di Est di questo conformismo di sinistra che mai avevamo
Che ci faceva appunto dire che
Un fascista può morire
Che si protrae troviamo fregarcene altamente anzi
Quando Tortora viene arrestato va bene la galera torto non perché colpevoli che amore ma per quello che ha fatto e ha detto in televisione non è vero Franco che dietro tortuosi nascondevano tutti gli altri detenuti sconosciuti non so se Franco si è ancora qua
Non è vero perché Tortorella falce e martello per la gente della giustizia giusta in questo Paese rappresentava questo io ricordo abbiamo fatto un Giunchi sì nelle carceri dove appena arrivava c'era l'esplosione
This applausi nei confronti di tutto e arrivava gente che veniva a portare la sua petizione io c'ho questo problema dalla giustizia che non è proprio suo ma anch'io ho subito questo questo questo e questo
Ecco il conformismo che non ci portavamo dietro che ci faceva guardare sempre solo da una parte era uno dei delle cose terribili sulle quali ho potuto riflettere meritare in tasse successivamente con una delle cose peggiori
Sulla quale non siamo sta sul quale noi siamo stati sconfitti come si fa a dire che non siamo stati sconfitti certo non riusciamo trasformazioni sociali sono state giusto nel discorso di Franco o più
Otto May prima però noi noi come personale politico non voi noi siamo stati sconfitti e nove e loro hanno messo in galera noi non i cento mila che potevamo in piazza
Siamo stati noi carcerati non i cento mila che portano in piazza loro hanno subito altre cose dopo
Ecco ora la riflessione che poi mi viene in questo momento ecco perché io divenni un sinistra uso io sono veramente oggi una situazione in cui sento quel senso di soffocamento che sentivo negli anni Sessanta
Di fronte al conformismo
Pesante che ci attanaglia in questo momento qualcuno ha fatto riferimento alla Mariella ha detto io voglio difendere i diritti di Andreotti
Sì ma non è solo questo
Ma guardate non c'è una pubblicazione nella quale lo schema che non sia con Dante di conformismo leggete cuore di bersagli di cuore sono sono cadaveri non c'è un potente di oggi che al sia sottoposto al sarcasmo assai attira
Avete mai visto una vignetta su Di Pietro
No
Non scrissi né
E va be
Sì ma quelle cattive quelle cattive che son state fatte su su su Craxi Bokassa su Andreotti che si punge Andreotti che si punge come Tortora che faceva rito di sangue
Raccontata da un pentito noi inoltre tutto ciò io non vedo niente vedo un conformismo nero bieco che non fa altro che inneggiare a un delle procedure giudiziarie che vengono perfino chiamate rivoluzionaria dove è stato negato fin in fondo qualsiasi garanzia
Il nuovo Codice entrato in vigore è stato completamente soppiantato
E allora è vero la cosa che diceva fra noi abbiamo imparato a far politica nel senso che abbiamo conosciuto le istituzioni di cui parcheggiavamo eravamo contro lo Stato Orgiu sto come dice Bifo la nazione lo Stato e la pacchia addio
Ma contro senza avere una minima cognizione di che cos'erano queste entità cos'era lo Stato per noi solo sub specie giudiziaria il giudice poliziotto questo Rino poliziotto e carcere null'altro in carcere abbiamo scoperto che forse e possibile trovare altri percorsi per dare la via a quella sentimento di ribellione di trasformazione che animavano voi con un quelli linguaggi che usavamo prima
E chi ha voluto continuare su questa strada trovata ancora una una traccia per poter andare avanti e per potersi sentire appunto
Come oggi con un senso di soffocamento ma anche con una voglia una passione una passione di modificare di cambiargli andare contro e di dire che qui a me non me ne frega niente della sinistra
Se la sinistra mi fa vivere queste cose
E di dire che e di rilevare anche un paradosso se mi consentite compagne e compagni che quando cade il muro di Berlino in tutto il mondo il comunismo crolla
Il socialismo reale va a terra noi in questo Paese ci accorgiamo che il Partito comunista sia pure sotto nome PDS
Eredità interamente il sistema democristiano in tutti i suoi aspetti
Tollerando cioè
Quello che dicevo poc'anzi questo sistema di giustizia negando il i principi di fondo dello stato di diritto tra lusso democrazia eccetera eccetera
Insomma ecco
Allora io non mi sento divinamente ridicolo no ereditandone questi aspetti nominato unicamente dicono io sono orgoglioso di aver conosciuto Nicolò Amato in carriera
E di aver avuto con lui un dialogo che ha consentito a noi di capire come poteva essere trasformato quell'inferno per il carcere e di fornire e spero che credo che Nicolò Amato ruggisce in tutte le lingue
Una serie di elementi di dialogo perché puliti consentisse di fare quello che ha fatto lui nel nostro calcio
Ebbene quindi certo la sua presenza qui stasera non è da presidente da direttore generale di sui prevenzione appena se fosse qua no non sarebbe qua stasera se fosse ancora direttore generale degli Istituti di prevenzione per ne sono convinto non potrebbe
E non non starebbe proprio bene se è qua perché in qualche misura il presidente Amato ha subito di risvolti di questa mancanza di diritto
In qualche misura perché sono riapparsi all'orizzonte protagonismi all'interno del mondo carcerario che noi avevamo combattute battuto nel decennio trascorso
Ecco quindi non trovo contraddittorie la sua presenza con ma semmai esattamente l'opposto come come dire
Fortemente
In in armonia con quello che stiamo dicendo ecco io certo leggerò il libro
Leggero e ti manderò tutte le osservazioni per iscritto
Anche se sono convinto perché mi è capitato di Eva sa di andare ad altre presentazioni di libri ultima Firenze un compagno che ha precluso come ha fatto a volte le agende nostro delle riunioni
Per cui ha pubblicato e dove io mi so che nel mille novecentosessantanove a Firenze Marino detto bisogna fare questo piuttosto che l'atteso rimasto un po'preoccupato perché io ma scusa queste sono le cose che mi sono trovato nel mio processo
Dette da da pendii non non diceva niente di di di particolarmente per qui almeno Touré dice non le interpelli significavano altre cose quindi
Ecco io trovo anche qui questa ricerca
Di far parlare le carte questa storia fatta sulla cartografia sulle pigra figlie sulla pale ocra Fia diplomatica come si chiamano e la storia medievale è un esercizio indubbiamente
Forte ma che può esercitarsi laddove però è stato possibile
Fare anche una ricostruzione che fosse tendenziosa fortemente tendenziose noi abbiamo bisogno di farla fortemente tendenziosa
Perché dobbiamo contrastare appunto
La montagna di descrizione di narrazione sul su questo periodo che di fatto hanno prodotto delle condizioni per cui oggi esiste una cesura storica tra quello che c'è oggi e quello che c'era ieri e io credo che mio figlio che c'ha ventuno anni
Non ha non ha più non ha la sensazione di cosa è stato il decennio precedente Luís ma non perché non ho conoscere nozioni lui non sa che vent'anni fa in questo Paese c'era gente che aveva fame tanta fame
Non sa queste cose perché appunto c'è stata questa rottura storica ecco io credo che un compito oggi sia veramente dottori anche riproporci queste cose forse il tuo libro fa io non sono in grado di dirlo lo dirò quando lavoro letto ecco però io ritengo che via sollecitare elementi e la fantasia delle compagnie dei compagni perché appunto si possa dar luogo finalmente una storia faziosa unilaterale in cui il nostro punto di vista conduttore secondo l'adesione posso apparire fino in fondo
Chiudiamo velocemente la serie degli interventi con Paolo Virno
E poi rispondere a breve mentre Franco Ottaviano anche è stato chiamato in causa più di una volta
Allora
Tutto il miele
Forse per me e il fiele per voi della mia lettera alfabetica quindi parlo maniera diciamo o diversa da come ha avrei parlato tre ore fa
Però spero dicendo sostanzialmente le stesse cose
Il libro di Ottaviano o ha il merito di non rappresentare trent'anni di storie come il racconto o di un ubriaco o o di un folle come un'accozzaglia di parole
Senza senso
Fra le menti cosa che spesso il suo partito viceversa anno per anno nelle cronache e ha fatto restituisce la dignità di discorso razionale di tragitto visibile a una fetta importante
Di storia italiana tuttavia rendere normali nel polline ubriachi i soggetti di quell'epoca non significa necessariamente descriverli
In maniera verosimile e trasmetti bile qual è l'errore nella costruzione storiografica di questo libro peraltro non privo di meriti
E certamente alcune sue zone di grande interesse meritevole di discussione l'errore storiografico
è di colui che tenta di fare una fotografia della famiglia per l'album della famiglia
Laddove l'queste molto
E e persone che dovrebbero risultare nel da Pierrot tipo già per tempo e forse fin dall'inizio hanno iniziato hanno ho preso a dare le spalle all'obiettivo
Cioè hanno ho detto con i fatti i pensieri le azioni consumate in altorilievo nella sfera pubblica del nostro Paese che a quella famiglia alla sinistra
Ai loro non appartenevano più che rappresentavano un vivente processo di dissoluzione di una tradizione non priva di infamia che aveva messo al centro i valori del lavoro e dello Stato questa è la storia a mio parere e per quello che valgono i colpi d'occhio e lo sguardo di sorvolo della delle lotte che in Occidente sono date fra il sessanta e l'ottanta
Il fatto che poi adesso questo stesso ciclo di lotte sia finito terminato consegnato malamente alla memoria sia assimilato
Alla caduta dei regimi dell'Est è uno dei fatti più esilaranti e mortificanti i divi per cui è la storia del socialismo che ha trascinato conta avrebbe trascinato con sé nella sua catastrofe
Anche quei movimenti e quelle esperienze che avevano nel loro codice genetico fin da principio la dissoluzione del percussore come un risultato benevole auspicabile questi sono i pasticci della memoria a mio parere questi risultano francamente evidenti attorno al settantasette che per dirla in maniera sobria anche se non sembra il nostro futuro alle spalle
Cioè ci parla in maniera esplicita lo diceva Bifo di questa rottura radicale con la famiglia col suo album col fotografo e con il il Lalla quella lo scatto lo scatto del del della della foto
Io credo che c'è un motivo sicuro procedo ovviamente per punti stringati no per in maniera a scatti a zig zag ciò motivo sicuro per cui avrebbe torto chi parla della arrivi di una rivoluzione i italiana odierna
Perché a mio parere adottabile per quel che vale per questa sera solo per il tempo che io finisco di enunciare le mie parole se volete un criterio che più labile non si può
è un buon criterio per pure la sia per definire la rivoluzione
Conio non già o un autonomo o un teorico del marxismo ma a quello ma direi per tentare una definizione approssimativa un teologo
E lui disse che si può scorgere
Davvero un'intenzione è una passione rivoluzionaria non dove si progetta un futuro migliore per le generazioni a venire ma dove è visibile a occhio nudo
Una una a volontà
E redimere i vinti di redimere coloro che sono stati sconfitti nelle generazioni negli anni anche recenti immediatamente precedente questa passione di dare giustizia a coloro che in altre congiunture del decorso storico hanno segnalato un'altra possibilità un'altra via ugualmente realistiche però soffocata dall'andamento effettuale dei del del corso degli eventi
E il rendere giustizia a far riapparire queste possibilità che sono sempre state vinte che sotto gli occhi di tutti e in questo senso vendicare i vinti è qualcosa che fa riconosce il secondo il teologo non certo secondo un autonomo
Una passione una presenta rivoluzionaria esattamente ciò che oggi nelle e nei media che agitano il fantoccio della rivoluzione italiana manca integralmente c'è disprezzo
Timbra il biglietto
Avanti agli occhi è che e e che resta ancora intatte ma sono state cancellate per così dire dall'ordine concatenato e Intel coerente dei club io credo da questo punto di vista che c'è un modo anche di definire così come questo è buono per definire la rivoluzione per definire la sconfitta e in questo io non sono d'accordo con dire non so io penso che c'è un effetto sicuro segnala immediatamente la sconfitta politica e il non ammette la rosa cambiarla con una sequela di errori dalla nostra parte laddove gli errori possono significare naturalmente anche lei Zauri mento
Della
Culturali della propria libertà della propria voglia di agire sotto gli occhi degli altri ce nella bufera
Questo è uno degli effetti chi è sconfitto
Ma i lividi Pappano prego chi va in galera anche quello un patto superabile
E anch'io
L'impianto
O fenomeni è innegabile complica ma il punto non è quinto il punto è quando cambia
E forme di vita imparentate
Cattolico al punto tale
Riescono a rammentare la loro storia come frequenta
Nuovo
Però
E gare aggiunge sulla qualità di questa poesia ma è in dubito è indubbio che il compito della cosiddetta moribonda e ora svolta in maniera diffusa
Ciò che era a che sembrava che veniva giudicato defunto si è larga atto da per è possibile rispetto alla
Al termine certamente da lasciare il pregiudicato di rivoluzione fare delle considerazioni analoghe alla a letteratura
Ogni quanto periodicamente naturalmente a ogni volta una volta per tutte dobbiamo dirci che quell'insieme
Di umani sentimenti che quell'umano sentire che è stato che sta sotto il nome di rivoluzione e defunto possiamo pensare che come accade per la letteratura
La pastiglia di Alka Seltzer si sciolga nei bicchieri diffondendosi e disperdendosi anti diffondendosi perché disperdendosi mettendo dunque di essere una funzione specializzata
Comparendo lungo canali
Perfetto il funzionario
Solo sulla fine della letteratura
Come d'obbligo per affrontare anche la parola chiave della rivoluzione secondo richiamo col quale poi con un pollo
Nel tempo dei frustranti come lo chiamava una scrittrice americana Liliana Feldmann
Cioè i tempi della carriera della professionalità dell'ammiccamento del darsi troppo del tu del fatto in fondo siamo tutti nella stessa barca insomma nel tempo dei furfanti ci sono alcuni libri
Lontani nel tempo che però possiamo elegge Jean nostri predecessori o a nostri e l'autobus hanno i fraterni che insegnano come condussi in questo tempo non lieto uno di questi libri a me pare assai istruttivo che di nuovo aiuta a pensare il problema
Certamente mitico
Nel senso positivo della rivoluzione uno straordinario ammirevole romanzo di di Héctor ascolano spie scritto negli anni venti che si chiama zona o o lettere non di amore
Il punto deliberò la sua forma il suo svolgimento e anche la sua trama è intellettuale che colma di lettere la donna appassionatamente amata
Ma questa donna non poco irritabile
E la si lascia ASI lascia credere anche notevolmente seducente
E gli ha proibito
Di parlarle da Moore dunque Luigi di tutto e può parlare
Ma non detto ciò che sta veramente a cuore e qui comincia un esercizio spirituale di grande rilevanza per imparare a vivere nel tempo dei furfanti costruiti
Sfiora l'argomento principale l'argomento di cui solamente vorrebbe parlare vi sia cosa ma questo bella costretto a deviare e quindi in un certo senso lo circondi naviga
E senza mai nominarlo mette in perfetto rilievo come convesso mette in rilievo il proprio concave in mai di fare uso ONU per così dire più intensa descrizione
Dell'oggetto che attraverso questo un libro
Di amore che gli amori mai effettivamente e parla non solo ma costruire queste come al solito le costrizioni o le convenzioni hanno un che di straordinariamente produttivo perché costringono ad affinare lo sguardo rivolgendo mosse ciò di cui non si può parlare nel caso sono sviluppa dovendo scrivere alla donna ma non potendone parlare della propria passione una straordinaria intelligenza delle cose del mondo che andava incontrando per l'Europa negli anni Venti
Deve descriverle dato che di i kiwi che da buon un po'parlarle deve descriverle delle prime teatrali e del clima culturale di come cambia la vita quotidiana operaia andrà a Berlino degli anni Venti
Ed è costretto in qualche modo quello perché deve parlare d'altro proprio perché deve guardare altrove ad affinare i senti lo sguardo e a e e a non isterismo della ripetizione nell'iterazione ossessiva
Quasi da proibizione diventa produttiva questo parlar d'altro
A mio parere e può essere ed è già da tempo ed è già da tempo palmette per molti di noi da a quindici anni almeno ed è questa sorta di di divi divini virtuosismo intellettuale
Già che stiamo presumibilmente scrivendo
Delle lettere di non rivoluzione laddove il il punto questa rinuncia
C'è impedisce di impegnarci nelle tristezze
Che alcuni invece consigliano a tutto spiano o ci hanno consigliato perché mai è passato tanto tempo dell'elaborazione il lutto il rendono necessariamente più acqua sotto l'occhio sul quotidiano lipidico il concreto
Il mondo il corso del mondo affilano tramite proibizioni e però a mio parere è stato a questo nostro parlar d'altro questo nostro guardare altrove e il concetto mitico nel senso buono di rivoluzione ce lo stesso rapporto che vi era fra allora lo scrivente delle lettere e la sua amata
Non parlandone indicava con precisione l'oggetto e se e che imparava a comprendere a vivere meglio il mondo
Sì sì però
Vado molto tempo la cosa di per sé mi fa molto piacere
Vedo anche che almeno
Di questa questo desiderio di non fa una presentazione in termine classico sia riuscito
Debbo dire arriviamo non replico alle varie questione esponga a questo punto invece una conferma ma al tempo stesso voglio spiegare
Io credo che sia vero abbiano regionale tutte quelle persone che hanno detto che libera una sua freddezza
Cioè in questo mi riconosco pienamente
E da volute
Voluttà in questo senso io non credo
Che sia giusto utile
Torna ancora a pensare
A
Questi anni ho questo ciclo temporale solo in termini di categorie metto qua siamo noi a tarda tanto bene spiegarci
Sociologico di storie personali
è una sfida un tentativo
Cioè io non credo anche se comprendo
Che non sia utile oggi può darsi che non ci sono affatto riuscito a questo un altro problema quindi questo metto da parte
Che non sia utile invece ritorna
Critica mentre sua alcuni pensieri criticamente positivamente
Su questo ragioniamo
E qui secondo me il problema non è
Una differenza o almeno questo non è nelle mie intenzioni anche qui poi riuscito non riuscite una storia che riguarda come la chiamo io mi piace di più questa categoria
Sì l'isterismo da una parte sinistra dall'altra la storia secondo me è comune
La descrizione il limite di riprendere insieme oggettivamente se questo sarà possibile
Io per esempio ero convinto che nel testo e qui invece sono pronto riconosceva lavora è ancora in questa direzione si sente questo disagio
Perché quando tu affronti
Trent'anni fa l'affronto in un certo modo quando affronti la storia dell'altro ieri le fonti le questioni sono profondamente diverse anche i materiali ai quali attingere sono diverso
Il problema secondo me è vedere se oggi esistono almeno questo mi piacerebbe se esistono le condizioni e le possibilità per Riva aggiornare su alcune pensieri
Forse il mio è più un tentativo e a questo comunque mi ci riconosco appieno di cercare i pensieri politici
E invece evitare perché mi sembra un limite francamente dal quale non usciamo secondo me
Cioè se cioè
Non si riesce a ragionare a liberarsi da una sorta di questa sì la ritengo una sorta di rituali ma il sessantotto una grande marcia un grande evento positivo e poi non si capisce perché
Non produce
Allora c'è un tema di rappresentanza politica non sarà al tema Rapetti Tanza politica ma perché non diventa politica posso accedere a un altro ragionamento ma qua entriamo come lì nel campo della filosofia politica cosa che io non affronto
Posso ragionare come mi pare di intuire in alcune considerazioni che serviva non Maiello hanno fatto dire non Maiella e altri che sono intervenuti diciamo che
La stessa categoria o le stesse categorie del pensiero politico sono state smantellate nel corso di questa storia
Per cui forse molti dei documenti erano Bugie
Perché dietro a Verdi era altro ma una parte di queste bugie erano anche De vita
Non erano solo bugie
E conteneva no secondo me anche cose che non sono entrate nel senso comune dell'agire collettivo
E mi piacerebbe tornare a ragionare anche su quello
Per cui per esempio dono decisamente contrari a una logica Comedy Vittorio sconfitte forse vi sono entrambe le cose
Mi sono entrambe le cose bisogna che scegliere quali sono questi terreni
In questo senso per tempio l'idea del compimento secondo me porterebbe oggi se
Fossero gente più capace di me probabilmente scrive da questo punto di vista e intervenendo sul terreno aveva Filosofia politica invece agli acchiappare dei pensieri forte che rappresentano un senso nel corso di questa storia
Liberandosi invece delle storie giudiziarie liberandosi di quelli che sono anche le forme più metaforicamente drammatiche che erano dentro diciamo questo scenario
Con le interpretazioni possono essere differenziate alterne
Io ho provato disagio qui invece parlo io ho provato molto disagio e una difficoltà a scrivere questa storia
Lo anche comunicata in qualche passaggio perché non riusciva a capire qual era la lingua da adottare
Non dovevo scrivere un romanzo
E non volevo fare letteratura
Non mi sembrava giusto mi spiace che qualcuno ha forzato in questa direzione fare un libro attesi
E quindi per qualche verso anche se poi ovviamente come tutti quelli che hanno parlato c'è una storia individuale che pesa che può avere marcato in questo o quell'altra parte più o meno
Ma avevo desiderio di spogliarmi dell'appartenenza anche se poi poteva essere ma riuscito questo desiderio ma ritengo che anche questo problema spogliarsi delle appartenenze oggi
Per ragionare su quest'arco di storia
Poi diciamo in particolare direi sull'arco di storia che va da
Prima o dopo adesso qua diciamo l'arco che va dal sessantacinque sessantasei
Diciamo successivamente stammi bene diciamo che queste erano le questioni che stavano dentro non sapeva usare non volevo usare il linguaggio autobiografico non mi interessa
Capisco perché figuriamoci la storia di quegli anni anche storia biografica storia di sentimenti di passioni
La radice era per qualche verso in questa categoria
La stesse scuse figure agli
Cento figura
C'è qualcosa di mezzo
Siamo su questo terreno come ho detto all'inizio io ho scelto ho scelto di non implicare questo lavoro è una scelta
Parte della loro storia aveva in quel
No no Airone
Non ha mai
In alcuni casi diciamo
Può darsi non è fare ottenere però sicuramente questo problema diciamo non appartenuto a questa fase del mio lavoro
E non appartenuto diciamo perché lo ritengo anche estremamente vicino cioè io sono abbastanza d'accordo l'ho detto in premessa con alcuni con cui ha parlato l'ho detto diciamo
Come un problema che per problema mio ma credo non solo mio riusciamo come l'arricchimento delle fonti
Diventa diciamo un dato anche collettivo diciamo anche di estensione diciamo di questo è possibile quando dico arricchimento delle fonti parlo di tante cose perché parlo della memorialistica parlo
Degli archivi parlo di tante cose del documento parlo di un insieme di cose
Se volete a diciamo ecco mi piacerebbe parlo di ambizioni di intuizioni di
Disponibilità e desideri ecco questo terreno mi pare diciamo se il lavoro fatto con questi elementi che mi pare sono anche esplicita diciamo più o meno
Bene diciamo può dare un contributo in questa direzione non sbaglia avendo però l'idea secondo me di almeno che si tratta di pensieri politici
Il che non significa come sempre perché siamo tutti quanti gente che ha vissuto questa storia che non vi è stato
Un personale un vissuto che però questo mi pare oggi essere diventato qualcosa di largamente acquisito mentre invece meno acquisito questa è la mia opinione è il senso politico i limiti anche ma anche secondo me
Alcuni effetti di pensiero che io mi sentirei diciamo oggi ricostruendo questa storia di acchiappare da questa esperienza ne potrei fare tanti diciamo tra facendo una traslazione
Ma non mi sento di dire diciamo che i patrimoni che non sono stati i miei perché aveva un'altra esperienza diciamo che possono essere state quelle dell'elaborazione di Lotta continua di potere operaio per la loro storia
Di quello che riguarda l'alter formazioni non le c'ho di esperienze anche individuali di individui i loro pensieri boy non hanno prodotto nella società moderna
Degli Effeti
Effeti diciamo che non sono solo gli affetti legati al punto di partenza queste l'altro limite secondo me
Non giudicare rispetto alle storie di partenza gli effetti ottenuti ma ragionare in un'altra dimensione
Più complessa una via dove invece la questione della del tema al femminile
Disagio dentro questo contesto diciamo almeno questo elemento mi sembrava effettivamente non riconduce il per il disagio soggettivo per qualche verso per non generosità per mi sembrava più giusto sfiorare il tema in qualche passaggio ma non a vere insomma non mi sembrava dentro questo questa struttura questo in parte debole fa un capitolo dedicato al tema in questi temi sembrava un elemento diciamo improprio
Che non corrispondesse sicuramente l'effetto però sta dentro questa stessa scelta originaria
Questa scelta originaria
Che secondo me sta anche dentro continua a dirlo e su questo chiodo questo problema peculiare possiamo dare risposte diverse a questo problema
Cioè il tema non della rivoluzione come viene detta oggi perché io non di questa base non mi convince quest'espressione come viene usata parlo di un'altra idea
Parlo di un'altra idea sulla quale dovremmo cimentarci e qui troppo tardi non lo facciamo parlo sicuramente di un'altra cosa che può essere completamente diversa perché è stata cambiata in questa storia
Ma sicuramente diciamo questo elemento è un elemento sul quale riusciamo a me sembra
Quest'arco cronologico è un modo di questo tipo d'affrontare il problema può anche ricondurci a ragionare su che cosa almeno io credo spero miao
Cioè possedesse oggi diciamo l'idea di trasformazione che faccia i conti perché scusate diciamo da questo punto di vista ma me dà un po'fastidio pensare che ci si sveglia oggi
Giacché tutto quanto non vi sembra che rispetto agli anni che stiamo discutendo di una sorta di grande rimozione collettiva
Di grande emozione collettiva come se fosse stato solo da una parte il fenomeno del terrorismo degli anni di piombo da una parte con tutte le sue tragicità
E dall'altra parte diciamo come di un non so se c'è Mimmo solo una grande esplosione di ribellione sociologica che ha cambiato qualche cosa un po'di abbigliamento un po'di costumi mi pare che questa forbice e poco perché via quello che accade oggi
E quindi in questo senso diciamo come di concorrere
Ha costruito una condizione critica un elemento critico da punti di vista perché figuriamoci da punti di vista diametralmente opposti o molto diverse però indagare diciamo su tutto ciò queste sono
Le intenzioni diciamo dal mio punto di vista con i limiti e le osservazioni per qualche verso anche considerando un lavoro che subisce quelle mutazioni e con gli svolgimenti che naturale ogni lavoro abbia una sorta di orti in progress che possa essere costruito anche in altri modi diciamo di bare che potrebbe essere utile
E come in fondo abbiamo fatto stasera il pretesto era libero ma
Su tante cose diciamo anche sconto Nando meglio aspetti e questioni secondo me si potrebbe aggiornare dei problemi che mi pare rappresentino ancora un elemento importante per comprendere quello che sta accadendo e anche diciamo bene di acchiappare davvero
Pezzi di storia non marginale di questo Paese e anche pezzi di storie individuali in questa direzione non marginale di questo Paese
Vi ringrazio ancora tutti e mi auspico diciamo che avremo altre occasioni in cui con maggiore letture con più tempo compiuta approfondimento potremo tornare sugli stessi temi grazie