Decreto fiscale, il rinvio della norma sulle fondazioni: intervista a Claudio Mancini

Radio radicale siamo con Claudio Mancini del Partito Democratico della commissione Finanze per parlare del decreto fiscale della discussa norma che riguarda le le le fondazioni le fondazioni le fondazioni che verrebbero equiparate nella nella riforma che è stata fatta ai partiti politici tuttavia
Da un emendamento che è stato approvato questa nota il decreto fiscale c'è un suo emendamento
La riforma viene spostata al due mila e ventuno allora che cosa ha determinato questo spostamento che ha suscitato un po'le ire di di qualcuno di qualche esponente politico
E che potrebbe essere rivista dal mio punto di vista lo spostamento di un anno si rende necessario perché sono coinvolte cinque semina associazioni italiane che hanno l'unica colpa tra virgolette di avere nei propri organi associativi un esponente politico che negli ultimi dieci anni abbia svolto un'attività e istituzionale questo allarga molto la platea delle associazioni che vengono equiparati ai partiti politici dal punto di vista degli obblighi di rendicontazione contabile
Questo vuol dire con l'associazione che ha più di cinque mila euro di entrate in un anno una pro loco che fa la festa patronale e a un esponente politico nei suoi organi associativi deve comunicare a Roma i propri bilanci attraverso procedure di certificazione attraverso una comunicazione complessa deve dare pubblicità delle entrate avere un sito con una sezione dedicata tutti adempimenti che sono significative per piccole realtà l'altro aspetto che cinque mila bilanci che arrivano al comitato di controllo contabile sull'attività dei partiti politici ecco il comitato dove si trova dove l'opera e tranquilli alla gara la calca per farlo capire esofagee alla Camera
Ed è però composto cinque magistrati che hanno il compito di sovrintendere bilanci e dizionari bilanci dei partiti politici e fare affluire lì tutto questa documentazione realisticamente René diventa un problema anche organizzativo per lei il suo esame
Quindi la mia impressione è che ci sia un problema di organizzazione
A Roma
La norma per quanto un po'milionata rispetto alla prima versione di mare una norma
E molto penalizzante soprattutto per le dimensioni piccole territoriali che sono spinte obbligate arretrata degli adempimenti un po'eccessivi rispetto alla loro dimensione quindi io sono sovente disponibile a anche a rivedere questa norma ma a condizione che si affronti il problema di dare una migliore organizzazione questa legge che comunque c'è debba rispettata senza criminale perché Kimi realizzare però la partecipazione politica ecco siccome
Sappiamo come funzionano le cose anche nell'ambito delle delle discussioni parlamentari e di un provvedimento importante come il decreto fiscale non è che lei ha partorito questa
Questo emendamento così dal da o da un momento all'altro allora c'è stata una concertazione politica da questo punto di vista ma io pensavo questo emendamento una quindicina di giorni fa quanti varie ci fossero diciamo la cronaca portasse alla luce altri elementi quindi è stato nel fascicolo diciamo estranea a quello che è accaduto assolutamente venne pensato in tutt'altra logica assolutamente estraneo capisco
La preoccupazione politicamente possa esser visto
Sotto un'altra luce non è assolutamente la mia attenzione per questo dato immediatamente la disponibilità a rivederlo perché se c'è questo tipo di preoccupazione prima no non ho nessun problema metter mano a trovare altre soluzioni il Movimento cinque Stelle Mario obiettato nulla
Bene stava discutere molto impegnativa tanti argomenti se ne è discusso ma forse insieme
No non era ovviamente il centro del provvedimento era uno dei centocinquanta emendamenti che si è votato commesse
Adesso per rivederlo
Come
Giustificherebbe la diciamo il passo indietro nel senso che se si dovesse arrivare
A una condizione di ritorno alla alla al al agli alla data della precedente riforma allora che cosa direbbe bisognerebbe potenziare la Commissione di garanzia e gli uffici a sottoporta soprattutto
Poi questo nell'immediato può e personalmente io ritengo che si dovrebbero rivedere ulteriormente alcuni criteri è il tetto di cinque mila euro è molto basso per degli adempimenti così impegnativi ecco
Non può essere di stampo come una misura un po'da diciamo è giusto controllare però non è troppo pervasiva
Secondo me troppo sbilanciata rispetto alla dimensione territoriale perché una
Funzione di controllo nazionali sui finanziamenti alla politica che riguardi chi svolge un'attività da parlamentare e da ex
Ministro da consigliere regionale da sindaco di una grande città
Assenso che abbia un ruolo una controllo nazionale
Sinceramente che l'associazione territoriale che c'ha un ex consigliere comunale del piccolo comune sopra i quindici mila abitanti che che svolge l'attività che lo presenti alla Camera sinceramente è un è anche Jacopo ridondante
Senta come vi siete lasciati stamattina dopo una notte di votazioni sul decreto fiscale volevo sapere se il clima era buono anche per la norma che riguardava gli evasori
Insomma a avete varato una riforma molto impegnativa che cambia addirittura il calendario
Fiscale le opposizioni e Italia dei di Italia viva hanno abbandonato i lavori
No assolutamente sono due cose diverse l'opposizione affatto una fase ostruzionistica sull'articolo trentanove quello legato alla giustizia tributaria
Quando noi abbiamo contingentato i tempi proceduto alla votazione ha scelto di abbandonare l'aula per protesta
Ma come dire dopo aver avuto molte ore a disposizione per illustrare emendamenti esporre le proprie posizioni sul trentanove c'è stata la la discussione con l'opposizione più dura mentre Buonitalia vivaci ha lavorato assieme che anche a fianco questi tre giorni di lavoro in Commissione i loro punti di dissenso dal resto dalla maggioranza sono limitati definiti li hanno espressi e fanno parte della dialettica interna alla maggioranza che comunque non comprometterà porte collaborazione
Grazie come sempre a Claudio Mancini del Partito Democratico