I nuovi referendum in materia elettorale: elezione con sistema uninominale maggioritario ad un turno dei membri di Camera, Senato e Consigli Comunali (anche con meno di 15.000 abitanti)

Radio radicale abbiamo ai nostri microfoni Roberto Togni atti professore di diritto costituzionale comparato all'Università di Trento con lei vogliamo continuare a parlare
Di questi referendum in particolare ovviamente dei referendum in materia elettorale dei problemi
Posti dai cambiamenti eventuali nella forma di come valori innanzitutto lei cosa ne pensa dell'introduzione anche nel nostro Paese di un sistema anglosassone secco per quel che riguarda i meccanismi elettorali di Camera e Senato
Ma io sono decisamente favorevole penso che si sia persa un'occasione quando sia provata alla recente legge di riforma certamente non c'erano mi sembra le condizione di maturità per affrontare un regime per l'appunto di tipo anglosassone c'è un maggioritario uninominale a un turno
Credo che tutto sommato anche le recenti esperienze delle elezioni comunali possono solamente incoraggiare ad eliminare attraverso i referendum anche questa
Sua parte di proporzionale che è sopravvissuta ecco ma ci può spiegare perché alla fin fine un meccanismo fondato sul bipartitismo il tripartito Isma'anglosassone funziona meglio di un sistema di tipo chiamiamolo così proporzionalisti coi europeo
Ma guardi io dico subito che per conto mio non si tratta solamente tema elettorale ma bisognerebbe inciderà anche sulla forma di governo per avere una forma di governo di tipo dualismo per rimanere legati intanto alle regole elettorali che sono comunque importantissime
Bisogna dire numero uno che noi abbiamo ancora l'abbiamo visto nei consigli comunali abbiamo ancora una rappresaglia conciliare estremamente frammentata allora qui si tratta di vedere che cosa può temere insieme
Levare i componenti della maggioranza e soprattutto che cosa può tenere insieme le varie componenti delle minoranze nelle prospettive di una rotazione
Ora la mia impressione questa che per quanto riguarda la maggioranza
A parte tutte le conclusioni e il partiti Isma'che si è fatto e soprattutto il candidato che può tenere insieme i vari spezzoni
Allora direi un sistema elettorale che punta tutto sul candidato è per definizione un sistema maggioritario uninominale
A un turno e questo dovrebbe valere tanto per legittimare il sindaco quanto per legittimare diciamo il sindaco ombra
Quindi ecco il verbale dall'altro punto di vista per quanto riguarda l'opposizione non so veramente nel consiglio comunale per esempio di Roma in che modo chi non partecipa la maggioranza possa prospettano siccome il futuro governo in alternativa a quello che scadranno alla fine del mandato per Fracaro di Roma del mandato di Rutelli
Dietro di nuovo in una situazione di bipolarismo imperfetto
Ecco lei ha fatto un accenno appunto bisognerebbe cambiare anche la forma di governo infatti ricordiamo negli Stati Uniti vi è una forma di governo presidenziale e in Inghilterra vi è una forma in particolare di governo di Gambini di gabinetto tutto centrato sul ruolo del prima e del ministro ecco come dovrebbe cambiare in Italia insieme con il meccanismo elettorale la forma di governo sono uno
Ma guardi anche il sistema britannico è molto diverso da quello statunitense
Quello britannico assomiglierebbe a quello statunitense
Se il potere esecutivo fosse espresso dal re non dal primo ministro invece ne sappiamo che non è così allora la forma britannica rappresenta in realtà Ubu la la la forma di governo parlamentare in cui governa la maggioranza
Prima un primo ministro anche se poi di fatto è il primo ministro che domina la maggioranza
Negli Stati Uniti invece
Abbiamo una contrapposizione no fra una maggioranza e una minoranza di partiti va be'una contrapposizione fra le due istituzioni il Congresso cioè il potere legislativo il precedente cioè il potere esecutivo
Allora e fra i due organi novantadue spezzoni di organi diciamo che si svolge la dialettica di governo
Personalmente preferisco sistema statunitense quindi dice anche in Italia un'elezione diretta del capo dell'esecutivo
C'era il capo dell'esecutivo a condizione a condizione che sia un esecutivo che si contrappone al legislativo non
Che non a favore del quale si precostituisca artificiosamente una maggioranza come avviene nei consigli comunali in quella lista del sindaco va sessanta per cento quindi lei dice dialettica tra i poteri istituzionali come succede America sia tra legislativo esecutivo sia anche
Il giudiziario si entra
Con i poteri federali esattamente esattamente
Perché da quel punto di vista mi sembra che la logica delle istituzioni e in grado di assorbire la logica delle contrapposizioni fra partiti in altre parole ne abbiamo il presidente Clinton che nel partito democratico ma quando
Fa delle proposte che devono essere approvate dal Congresso deve correre ottenere il consenso dei membri del Parlamento a prescindere dal loro partito e succede molto spesso
Che Pecos mentre il congresso repubblicani
Vado dal presidente che non vada unico sensi di membri del Parlamento del partito democratico
Per cui noi
è successo recentemente proprio con un avvenimento molto importante l'approvazione del Trattato di
Mezza mediane esattamente esattamente questo mi sembra che sia il modo migliore numero uno
Che si al merito delle questioni a essere dibattuto per prima cosa seconda cosa dire che Popper la contrapposizione fra le due istituzioni mantiene intatta tutta la vitalità della società civile che non deve evidentemente essere estromesso dal circuito decisionale solo perché ha eletto tre rappresentanti
Versioni che anni allora sarà alla società civile che si esprimerà
Attraverso Millerieae dall'Obeng ai giornali alle lettere telegrammi ai membri del Congresso eletti per far sentire la propria opinione quindi lei dice elezione diretta del capo dell'esecutivo si mastica tentano un pre costituite con queste delle maggioranze
E delle opposizioni alle Camere
Kamel sì ci deve essere un'elezione diversa che al limite punto porti a un conflitto istituzionale esattamente tenga presente che questo però è il grande spauracchio delle forze politiche italiane che hanno sempre paura del conflitto
Si dimentica che il costituzionalismo è nato proprio per legittimare il conflitto bene la ringraziamo ringraziamo il professor Roberto Pane attivi professore di diritto costituzionale comparato all'Università di Trento per questa intervista come abbiamo sentito dedicata a
Ai meccanismi elettorali è oggetto di alcuni di due dei quesiti referendari dei tredici referendum e poi o come abbiamo sentito dedicata alla forma di governo