Rassegna stampa estera

Un giovane esportatori di radio radicale sabato sette dicembre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi le elezioni del dodici dicembre la prossima settimana nel regno unito vi proporremo due editoriali molto critici significativi a proposito dello stato della politica nel Regno Unito dopo la prende Seat innanzitutto il Financial Times di ieri
Queste lezioni fondamentali non offrono alcuna buona Scelta i principali partiti hanno abbandonato il centro
Per il quotidiano della City necessario un riallineamento e poi i le con un ministro che parla addirittura di incubo prima di Natale un Paese diviso ha di fronte elezioni che porteranno a un ulteriore disgregazione del paese scrive tra l'altro il settimanale britannico il Fraktion Times non fa alcun endorsement non sostiene nessuno dei tre principali partiti né i conservatori né i laburisti nei i liberal democratici l'Economist invece dal suo voto virtuale proprio ai leader ma parleremo poi di Francia degli scioperi contro la riforma delle pensioni
Di Emanuel Bach o scioperi che rischiano di trasformarsi però i movimento popolare contro il presidente francese
Almeno così la pensa libera siamo in un editoriale che vi proporremo dal titolo la prova della verità
Chiuderemo con la Russia la prossima settimana c'è un appuntamento importante riprende il dia luogo di Mesic sulla questione
Ucraina su iniziativa del presidente francese non è una cosa che vuole
Aprire alla alla Russia di Vladimir Putin a tentare di riallacciare una sorta di dialogo strategico nel frattempo progettato un omicidio a Berlino salta qualche mese fa le autorità tedesche hanno individuato il la responsabilità proprio in Russia vi proporremo un editoriale dal Times l'assassinio di Berlino nell'appeacement dell'orso l'Occidente deve stare attento la minaccia russa prima dell'incontro della prossima settimana
Sull'Ucraina e poi Washington post alla Russia non può essere il permesso di inviare i suoi sicari in Germania o altrove
Cominciamo però dal Regno Unito dalle edizioni della prossima settimana mancano cinque giorni i sondaggi danno Boris Johnson nettamente in testa il primo ministro conservatore
Dovrebbe ottenere la maggioranza
Dei dei seggi alla Camera dei Comuni anche se rimangono alcuni elementi di di incertezza
è l'occasione anche per diversi giornali per commentare lo stato della politica britanniche a post referendum Brad Smith e allora prendiamo il Financial Times di ieri queste elezioni fondamentali per il Regno Unito non offrono alcuna buona scelte i principali partiti hanno abbandonato il centro è necessario un riallineamento questo il titolo del quotidiano della City che scrive da più di tre anni la politica britannica ha preso una deriva preoccupante due primi ministri conservatori resa meno evidente anni e non se ne sono andati affondati dalla baby-sitter
Il Parlamento polarizzato il sistema bipartitico è a pezzi il divario in termini di fiducia
Tra i cittadini la classe politica non è mai stato così ampio eppure raramente i leader politici britannici sono sembrati così male equipaggiati
Per rispondere adeguatamente a tutto ciò i Tories e labour colonizzati dai populisti hanno abbandonato il centro
Entrambi hanno epurato le voci della moderazione entrambi offrono rimedi illusori che richiamano alla memoria un passato immaginario
I Tories nazionalisti di Boris Johnson i giorni della birra tiepida e dell'Impero il labour di estrema sinistra di germi Corbin il controllo statale dell'economia degli anni mille novecentosettanta
Questi fatti rendono particolarmente difficile fare delle scelte per le elezioni del dodici dicembre
Il fascio Times scrive il quotidiano da tempo sostiene la democrazia liberale il libero commercio l'economia di mercato
Crediamo nell'impresa privata anche se difendiamo la riforma del capitalismo crediamo che i legami del Regno Unito con l'Unione europea siano centrali per il suo ruolo nel mondo ancor di più quando se confrontati al cambiamento climatico a una Cina aggressiva un Presidente americano che sembra impegnato a minare il sistema multilaterale basato sulle regole
Il partito più distante dai valori del Financial Times se le cui politiche sono più pericolose
è il labour sotto la leadership di Corbin il suo programma socialista
Sostituirebbe un'economia di mercato Florida con un modello statalista il labour vuole distruggere non riformare la rivoluzione thatcheriana degli anni mille novecentottanta
Il Regno Unito secondo il quotidiano della City non può affidare la sua prosperità o la sua sicurezza un leader che sembra credere che la guerra fredda sia stata vinta dalla parte sbagliata l'incapacità di Corbin di frenare la malattia dell'antisemitismo all'interno del suo partito
è inescusabile
In tempi normali prosegue i Fraktion Times questo avrebbe portato il nostro giornale a sostenere i conservatori ma questi non sono tempi normali questo partito Tory eh ad alto rischio Johnson giocherei ella con le regole democratiche le sue parole sono inaffidabili la sua promessa ghetto Bragg Danna
Chiudiamo la con l'avrei detto serve a corteggiare chi è stanco di esitazioni e rinvii ma il suo accordo di ritiro
Rende labbra insite estremamente dannosa un accordo commerciale stile Canada meno meno con l'Unione europea
Senza impegni sull'allineamento normativo e la cooperazione in termini di sicurezza
Creare poi una frontiera nel mar di Rwanda significa indebolire la coesione del Regno Unito
I negoziati con l'Unione europea su un accordo commerciale fanno faranno sembrare quelli sull'accordo di ritiro come una passeggiata
L'idea che si possa chiudere questo accordo commerciale entro dicembre due mila e venti è pura fantasia ma Johnson insiste nel dire che non prolungherà il periodo transitorio oltre quella data
Prefigurando così una rottura commerciale disastrosa come un nudi il tra poco più di un anno
La diserzione dal centro dei principali partiti offre secondo Fortune Thein Sein liberaldemocratici l'opportunità di essere una voce della moderazione
Il partito è vicino a molti valori del Financial Times ma condotto una brutta campagna la sua leader George Winston
Non ha fatto bene e il suo appello revocare la prego si senza un altro referendum non riflette la posizione del nostro giornale alle scorse elezioni Frasson Times aveva sostenuto i Tories i moderati del labour
Questa volta i due principali partiti hanno messo la purezza ideologica davanti al l'interesse al bene del paese insomma nessuno merita il nostro sostegno
Il Regno Unito secondo il quotidiano della City ha bisogno di un riallineamento politico un ritorno al centro dalle estreme
Ha bisogno di un Parlamento pronto a mettere da parte tre tre anni di guerra di trincea per trovare un consenso costruttivo ha bisogno di parlamentari internazionalisti apro imprese che riconoscano
Che anche fuori dal club dell'Unione europea il Regno Unito può e deve rimanere una potenza europea liberale riaperta
Ai candidati condividono nessun pronti a battersi per questi la valori il Financial Times da il proprio sostegno così tra l'altro quotidiano
Della siti
Argomenti simili ma in questo caso c'è un endorsement c'è una presa di posizione a favore di uno dei tre non dei due principali partiti
è le con un mister che dediche alle elezioni britanniche la sua copertina il principale editoriale
Il titolo lì incubo prima di Natale del Regno Unito Nightmare before Christmas il richiamo è un film
Di Tim Burton e del resto la copertina richiama questo film ritraendo in modo abbastanza brillante come i mostri di Burton i principali protagonisti della politica britannica a partire ovviamente dal Johnson ne Corbin
Un Paese diviso di fronte lezioni che disintegra vanno ulteriormente il Paese andiamo a leggere l'Economist i lettori britannici continuano a essere chiamati alle urne e ogni volta le opzioni che si trovano di fronte sono peggio della volta precedente
Il labour e i Tories un tempo partiti di centrosinistra e centrodestra si sono disintegrata in sempre di più nelle tre edizioni degli ultimi quattro anni
Eppure la prossima settimana gli elettori si troveranno di fronte alla difficile scelta tra Boris Johnson che promette una arde brand sita a tutti i costi e Jeremy Corbin che vuole riscrivere le regole dell'economia sulla base di una ricetta socialista estremista Johnson guida al nuovo governo più impopolare della storia Corbinelli leader più impopolare di sempre dell'opposizione
Il tredici febbraio gli sfortunati britannici si sveglierà hanno trovandosi uno di questi due orrori al potere alle scorse elezioni due anni fa
Un'era politica fa avevamo già denunciato la deriva verso le estreme ricorda l'economista ma i programmi di oggi vanno ancora di più verso l'estremismo nel due mila dieci diciassette Labouré Rava a sinistra del mainstream europeo
Oggi invece vuole prendere il controllo del dieci per cento delle azioni delle multinazionali vuole una settimana di lavoro di quattro giorni con lo stesso salario
Fa liste di industrie da nazionalizzare vuole portare la tassazione sulle imprese di a livello più basso livello più alto del G7
Insomma è un tentativo di affrontare i problemi del ventunesimo secolo utilizzando le politiche che erano fallite nel ventesimo secolo
Corbin inoltre non ha fatto nulla per rassicurare sulla sua visione del mondo
Critico della politica estera occidentale simpatizzante di dittatori come in Iran in Venezuela Corvino ha dato la colpa alla NATO per l'invasione russa dell'Ucraina nel due mila quattordici e lo scorso anno perfino suggerito che l'agente tossico nervi inutilizzato per avvelenare un'ex spia russa Salisbury nel Regno Unito
Debba essere inviato a Mosca per permettere a Vladimir Putin di vedere se davvero suo di direzione davvero su corvi non ha nemmeno affrontato la questione dell'antisemitismo che si è radicato nel labour sotto i suoi occhi
Alcuni elementi lo spot ebbero ingoiare tutto questo pur di avere il secondo referendum Breguet Seat che Corbin alla fine dopo molte esitazioni ha promesso
Da tempo sosteniamo secondo referendum ma i piani di Corbin sono rovinosi per il Regno Unito e la sua bancarotta in politica estera
Fa sì che questo giornale non posso sostenere il labour
Anche i conservatori però sono diventati molto peggio dal due mila diciassette oggi
Johnson scrive l'Economist ha stracciato l'accordo Breaks negoziato da Teresa Meli ha concluso un altro molto peggiore tagliando di fatto l'Irlanda del Nord fuori dal Regno Unito e questo per uscire dall'unione doganale
I cittadini sono talmente stufi del fiasco Breguet sicché la sua promessa Get Bragg danno piace
Ma alla fine non cambierebbe nulla dopo che il Regno Unito avrà lasciato l'Unione europea all'inizio del due mila venti inizierà il difficile compito di negoziare un accordo commerciale Johnson dice che lo farà entro la fine del due mila venti con l'uscita
Sarà senza questo accordo commerciale con l'Unione europea
Di conseguenza inno di è ancora sul tavolo ed è una prospettiva reale visto che un accordo commerciale appare poco probabile in meno di un anno
Le stime milioni dicono che senza un accordo commerciale il PIL pro capite tra dieci anni sarà dell'otto per cento inferiore
L'avrei visit prosegue ancora l'Economist non è il solo problema con i nuovi Tories di Johnson
Il leader conservatore a epurato i moderati accelerato la svolta dal Partito liberale su economia e questioni sociali è un partito interventista in economia e culturalmente conservatore
Inseguendo gli elettori dell'isola nel nord dell'Inghilterra Johnson ha proposto ma altri aiuti di Stato appalti pubblici riservati alle imprese britanniche e un piano di tagli alle tasse e di spesa in cui i conti non tornano
John sono anche assorbito la lezione fatale della campagna Brezzi non c'è alcuna punizione per chi mente un viola le regole
Ha promesso di non sospendere il Parlamento l'ha fatto promesso di non allungare estendere prorogare i negoziati Breguet si te l'ho fatto tutte queste giravolte corrodono la fiducia nella democrazia come corvi
Johnson a normalizzato il pregiudizio il razzismo mostrando i suoi pregiudizi ed evitando di intervenire su quelli del suo partito per tutte queste ragioni l'Economist non può sostenere i conservatori questo lascia una barra molto bassa per i libri Demme che la superano facilmente
Anche loro sono diventati più estremisti rispetto al due mila e diciassette con la nuova leader John Svensson sono andati oltre l'idea di un secondo referendum promettendo in modo io responsabile di revocare unilateralmente la Breaks Seat e questo del resto ha avuto un perfetto controproducente tra gli elettori eppure l'approccio economico dei il debito un aumento moderato della spesa pagato con un aumento delle entrate fiscali è quello più corretto ed è l'unico onesto sui costi di una società che invecchia
Sul cambiamento climatico la politica sociale
I leader hanno trovato l'equilibrio giusto tra ambizione realismo
Come nel due mila e diciassette sono l'unica scelta per chiunque rigetti sia la hard Brad Smith dei Tories sia i piani di estrema sinistra delle Bureau
Detto questo prosegue l'economista i leader non vinceranno e allora perché sostenerli per ragioni pratiche frenare chiunque finisca a Downing Street
Agli elettori
Temono che sostenere i leader posso giocare a favore di Corbie ma i nostri modelli elettorali scrive l'Economist suggeriscono che voti e seggi potrebbero essere sottratti ad entrambi
I partiti a vere più leader in Parlamento vuol dire ridurre le possibilità che corvina realizzi sui piani e lo stesso vale per Boris Johnson
Alcuni tori si sia spinta si aggrappano la speranza che se Johnson otterrà una grande maggioranza abbandonerà la strategia populista riscoprendo i suoi istinti liberali ma si sbagliano più sarà grande la maggioranza tory più drastica sarà la trasformazione del partito conclusione
In questo contesto non c'è nessun esito positivo a questo incubo di elezioni ma il centro che legge è la migliore speranza per il il regno unito così
L'economista in questo lungo editoriale che vi abbiamo voluto proporre quasi integralmente
Nel frattempo in Francia sono scoppiate nuove manifestazioni contro ufficialmente la riforma delle pensioni di Emanuela con alcuni sospettano contro presidente francese al di là della questione riforme delle riforma delle pensioni
Per esempio liberazione ieri che tra l'altro aveva una prima pagina efficace una foto dei manifestanti questo titolo Obama in marcia il nome del partito
Di di e va be Marco l'editoriale la prova della verità scrive libri è iniziata in modo molto forte più di ottocento mila manifestanti duecentocinquanta cortei tassi di partecipazione dello sciopero elevati
Nel settore dei trasporti della scuola e lo sciopero subito riconfermato alla metropolitana di Parigi nelle Ferrovie
Le raffinerie ferme e c'è un inizio di mobilitazione anche nel settore privato
Il governo può dire che altri movimenti in questi ultimi anni hanno riunito un numero di manifestanti altrettanto importanti
Che chi sciopera si stancherà e che l'opinione pubblica è divisa ma per ora al vantaggio va ai sindacati governo Philippe non sfuggiva alla prova della verità
Il governo finite quell'ovviamente
Del primo ministro sotto la direzione di mano al banco
Finito il primo ministro ha già previsto un certo numero di concessioni che dovrebbe annunciare la prossima settimana
Può sperare un dialogo con la S S dette uno dei principali sindacati ma non tutti e un calo della tensione che permetterebbe di far passare il principio che la riforma delle pensioni a costo di emendare la sua applicazione ma ad ascoltare i manifestanti a leggere le dichiarazioni di chi sciopera sia un'altra estranea impressione
è come se in filigrana Parisse un movimento che supera la semplice questione dei regimi speciali delle pensioni o delle pensioni appunti
Molti temono che queste misure possono colpirli ma altri lasciano da parte la riforma delle pensioni e costo in testa non mancherò i suoi discorsi il suo stile la sua politica la sua persona
Come se questo fosse il processo continuo al presidente dei ricchi tra virgolette
Si conosce il rischio di questo genere di situazione quando si prolunga per quanto razionale la voce del verbo del Governo diventano impossibili da sentire non bisogna saltare subito conclusioni c'è una differenza fondamentale riconosce libera siamo a rispetto al movimento definito episodio vigile gialli
Oggi il Governo di fronte a Luís delle direzioni sindacali che conoscono i rapporti di forza e sanno negoziale
Ma lo spettro del mille novecentonovantacinque prende consistenza cos'era successo nel mille novecentonovantacinque Chirac con super primo ministro cercò di riformare le pensioni Paese bloccato per diverse settimane
Alla fine rinuncia delle pensioni elezioni anticipate coabitazione con un governo
Dei di centro sinistra non abbiamo più tempo di parlare di Russia magari lo faremo la prossima settimana da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale