L'illustrazione del significato politico della candidatura di Massimo Caprara a Sindaco di Napoli

Presidente dei deputati democratici cristiani onorevole Gerardo Bianco
Al quale rivolgo a nome di tutti le truffe vide espressioni della riconoscenza della democrazia cristiana per la difficile opera di coordinatore della campagna elettorale per l'elezione del consiglio comunale di Napoli opera egli ha svolto e svolge un'acuta intelligenza politica umanitaria saggezza e totale dedizione all'idea del partito
Desidero esprimere a Gerardo Bianco innanzi al segretario nazionale del partito i sentimenti della sincera ammirazione viveva più devota di conoscenza di tutti i democratici cristiani
Salvo coinvolto i candidati a sindaco dei dieci comuni della provincia di Napoli impegnati nel nome e dei valori della democrazia cristiana
Il Comune
La candidata al mese vorrebbe Boscotrecase Pirlo per Ravel riduciamo Salvatore si va a Bella di Casamica giova ma Maria Claudia di Casavatore Antonio pensavo di non avevamo Filomena bravata di otto abbiamo Alberto Boggia di Poggiomarino
Antonio dappertutto di Procida Domenico devo georgiano Santo nutrendosi affermano Gennaro verde di Santa
Grave michette nemici siamo conducendo una campagna elettorale difficilissima con l'impegno di eleggere Massimo Caprara affitto
Siamo orgogliosi della scelta che le forze politiche per la condizione del centro hanno fatto puntando subì una personalità di grande spessore politico e morale
è una scelta per noi emblematica perché rappresenta una testimonianza del trionfo degli viale della libera demagogia democrazia
Li pongo un caloroso saluto dunque l'epilogo di un insuccesso ai candidati della lista della democrazia cristiana
E alla sua capolista signora Giuseppina vendiamo Amarelli
La cui presenza è emblematicamente vuole affermare il grande nuovo per le gomme sono chiamate a svolgere in politica per una società dal volto più umano e premiata dei sentimenti più nobili che trovo come la famiglia il luogo naturale nutrimento
Alla mostra capolista affidò il compito di riferire al nome di tutti i democratici cristiani
Le ragioni delle nostre scelte e della vostra lotta per il trionfatore della crescita civile e morale ed economica della città di Bari
Saluta calorosamente nostra segretario onorevole Mino Martinazzoli
Il senatore Panarelli il presidente partita onorevole Bianco le autorità qui presenti il presidente della Regione il presidente della provincia di Napoli tutti i parlamentari in particolar modo le delegate del movimento femminile e tutti gli elettori
Giunti falsi numerosi a queste appuntamento così importante
Sono qui per la prima volta sano una donna capolista di un partito con una storia così grande
Con l'onore e l'onere di incarnare in questa difficile momento
Un rinnovamento che consiste nel porre le condizioni oggettive di una coerenza permanente fra pensiero ed azione
Siamo qui
Con il nostro profonda impegna di democratici cristiani
Nelle ore in cui come dice l'onorevole Martinazzoli bisogna tentare chiarisce Everett siamo qui tutti tesi a combattere contro le forze di segregati Richey dell'unità nazionale
Contro gli estremismi Talita tali dati
Contro ogni forma di razzismo politico nel piena rispetta della divisione di poteri sancita dalla nostra Costituzione
Tutto Cuesta si può e si deve realizzare a Napoli
Attraversa un Averno temperato
Quello che è solo un'aggregazione di centro può dare si salvaguarda era consigli l'uomo nella sua interezza con un'ottica di particolare riguardo versa le categorie più deboli
Sola fondando su questi valori e su una tensione morale si attua la piena partecipazione della gente alla gestione della cosa comune
Nella massima trasparenza senza che il voto sia più come prima una delega in bianco vuota di ogni forma di fan senza unicamente attraverso queste vie
Così onesta incita anche nell'introduzione allo Statuto della nostra città
Napoli potrà valorizzare in pieno spese risorse umane produttive ambientali e recuperare l'alto ruolo che le compete di metropoli civile grazie
Va be'una parola Massimo Caprara
Elettrici ed elettori
Cittadini di Napoli
La presenza di Mino Martinazzoli nella città
Giunge al punto più alto il peso
Dalla campagna elettorale
Ed io sono lieto di poteri di riferire ciò che avvertiamo attorno a noi
Sono stato siamo stati in questi giorni come sempre
Nei quartieri di questa metropoli
Dove quotidianamente la vita
Esige dolori e sacrifici
Dove la speranza è un'ancora di salvezza
Dove l'inganno il degrado la delusione
Sono i fiori avvelenati
Del passato
Eppure esiste spinta qui tra di noi in mezzo a noi nella nostra città
Spunta qualcosa di promettente
E di nuovo
Il popolo di Napoli
Sta rialzando la testa
Riflette
Sembra interrogarsi avverte il rischio fiuta il pericolo vuole cambiare
Vuole cambiare pensando ragionando gradualmente disponendosi a scegliere il meglio
Mai come ora in questa città da Borgo Sant'Antonio a stella
Da Soccavo a San Pietro
A Ponticelli a Pianura al rione Sant'Alfonso macerie dell'orrore urbano alle Fontanella ai Colli Aminei
Avverto i segni di un nuovo soggetto collettivo umano razionale
Forse la vecchia gloriosa Balena bianca
La vecchia tollerante Balena bianca forse anche troppo tollerante
Tollerante ma generosa e materna e capace
La vecchia Balena bianca e capace di rinnovarsi
Di combattere di andare all'attacco
Guardo e vedo nei giovani candidati
Lei vecchi indomiti militanti dello scudo crociato
Lei sindacalisti di settore di categoria
Nelle donne mature o spente o fresca delle donne che sono attente e sensibili respiro responsabili
Avverto la disinvoltura consapevole afferma
Di essere finalmente tornati in campo di non stare più sulla difensiva
Sotto la gragnuola di colpi ingiusti e generalizzante sento come persona che viene da un'altra storia ma oggi coinvolta interessata sento apre torna a battere il grande cuore delle solidarietà del cattolicesimo democratico del nostro Paese
Che la solidarietà
Della solidarietà che non è un vago sentimento di compassione
O di intendere in merito per i mali che soffrono te per i mali che colpiscono tante persone
Della solidarietà
Che al contrario la determinazione ferma e perseveranza di impegnarsi per il bene comune ossia per il bene di ciascuno è di tutti
Perché noi siamo estremamente impegnate consapevoli e vogliamo essere responsabili del bene di tutti in questa città ecco perché io sono candidato e sento di essere fra amici fra compagni dalla stessa battaglia delle stesse rotte delle stesse speranze viva Bertone alla memoria
Io avverto nella memoria
Onorevole Martinazzoli
Avverto una memoria avvertono la memoria un'eco lontana ma attuale
Io ero a Roma giornalisti
Giornalista all'Eur di Roma
In quel lontano congresso nazionale della Democrazia cristiana nell'anno mille novecentottantanove vi avverto ancora letto nella memoria avverto lento di quei ventisette minuti di applausi che salutavano il suo intervento onorevole ma
Salutarono il suo intervento che era una promessa per tutti anche per noi
Gli Alberto lecco per continuare
Che si materializza che è diventato incitamento e azione che è diventata scommessa Esperanza in questa nuova rinnovata Democrazia Cristiana napoletana
Che va verso le elezioni verso un disegno nuove promettente di pulizia e di servizio per la città
Partecipò a questo evento politico con animo grato con animo attento
Provenendo da un'altra storia
Ma so che oggi siamo assieme su una strada unica sulla nostra strada comune nella coerenza di questo cardine oggi di questa battaglia cardine della mia vita politica e della mia umanità
Cardine comune fra noi cardine comune The significa un punto rinunziabile
Significa che siamo d'accordo e siamo impegnati
A considerare la politica come servizio
Come servizio che implica umiltà moderazione coraggio impegnati a considerare la servizio la politica non come sede di un conflitto ma la politica che pacifica che unisce la città che è anche ricca di una sua carica profetica la politica che è una funzione critica nei confronti dell'esistente
Macché aperta sul nuovo la politica come servizio ecco ciò che ci unisce
La politica come tensione al futuro al futuro Colin centro per il quale ci battiamo per il centro che non è soltanto un luogo politico ma è un disegno per unire governare il Paese contro gli estremismi conti localismi del PDS e della lega di Bossi
Ha scritto
Ha scritto un grande filosofo e sociologo francese
Emmanuel Mounier
Direttore della rivista esprit
Ha scritto che è un cristiano in politica non può mai essere un conservatore
E ha ribadito Jacques Maritain che la politica altro non è che la razionalizzazione morale della vita ha sostenuto un grande Papa che la politica e la forma più alte umana di carità dell'uomo verso l'uomo ecco mi ritrovo interamente
Mi ritrovo interamente su questa linea e sento di non essere solo anzi tutt'altro
So di essere in grande compagnia nel nostro Paese leggo stamane un un altro sondaggio un sondaggio diverso e nuovo per le prossime elezioni politiche ma che vale forse anche per noi
Un sondaggio quello della società di Raqqa
Che assegna la democrazia cristiana secondo una campionatura collaudata assegna uno zoccolo elettorale del ventuno per cento è un potenziale in progressione del cinquanta per cento
Io non so se questo funzionerà esattamente puntualmente a Napoli
Ma io so di poter dire come ha detto il direttore di questi istituto che la fase acuta della democrazia cristiana la fase acuta della malattia della Democrazia Cristiana sta per essere superata
E che la cura Martinazzoli comincia a dare i suoi frutti se questo è vero
Se questo è vero Amici di Napoli se questo è vero come io penso che sia vero
Allora noi tocca un traguardo credibile immediato
Tocca a noi andare al ballottaggio e andare anche oltre
Tra l'altro
Fra l'altro io ho una certezza
Il quotidiano Repubblica non ci ama
Non mi ama
Ma io me ne compiaccio
Perché gli uomini politici amati da Repubblica
Non sono mai andati se non allo sfascio
Credo che questo non è il nostro destino
Mi dispiace per l'onorevole Bassolino che io non amo e mi dispiace anche per il notaio
Che immeritatamente ha un cognome da Santoro
Ed è invece un notaio
Ed è invece un notaio
Volubile e rissoso intollerante e saccente un vero e proprio azzeccagarbugli da salotto
L'antica l'antica e prudente fin troppo prudente borghesia napoletana
La borghesia delle proteste delle professioni e delle arti
Della cultura
La borghesia cerniera tra popolo e potenza economica
La borghesia napoletana per la verità meriterebbe ben altro rappresentante
Un rappresentante più sagge motivato meno tronfio di te visse più prudente se volete merita un candidato più esperto politicamente e umanamente più autorevole
Io in coraggio in questo momento difficile
Io incoraggio stimolo condivido e apprezzo l'operato dei giudici napoletani
Credo però che ogni giorno venga fuori un fatto nuovo
Dagli appalti della società Cogefar della FIAT
è spuntata ieri un'altra mazzetta rossa è spuntata ieri
Al Consiglio Albert puntata e dire la mazzetta che premiava un consigliere comunale del PDS
Del PC e del PDS Marino themata come ieri era spuntato il nome dell'onorevole comunista Bernardino impegno io incoraggio i giudici ad approfondire
Ma da Profin dire in tutta la di in tutte le direzioni anche in quelle meno battute
Io credo che spetti ai giudici italiani e napoletani in particolare
Un ruolo illuminante un uomo in poi un ruolo importante determinante
A condizione però che sia garantito in maniera inequivoca
Il rispetto dei diritti inalienabili della persona umana e dell'individui e che si agisca soprattutto in tutte le direzioni penso che sia giusto chiedere alla magistratura napoletana notizia sulle parti sulle notizie sulla responsabilità che sono oggi meno battute
L'altra sera e concludo l'altra sera ho parlato via satellite
Con un'altra candidata sindaco di un luogo altrettanto caldo del malaffare
Ho parlato con il candidato con la candidata sindaca di Palermo Elda Pucci
Siamo scesi entrambi nella battaglia per il centro contro la mafia e contro la camorra
Contro l'intolleranza è contro la violenza rappresentata dalla Mussolini a Napoli e da Bassolino rappresentata da Leoluca Orlando a Palermo abbiamo convenuto la candidata sindaca di Palermo ed io abbiamo convenuto su un punto
Sul valore nazionale unitario della nostra battaglia municipale oggi nel nostro Paese
Sbaglia l'onorevole Bassolino ad Anna ad attenuare il sito a nascondere i caratteri dell'antifascismo napoletano sbaglia il candidato notaio che lei ieri sera si è tolta la maschera e confessa
Che porterà i voti all'onorevole Bassolino badate fatti in modo che la borghesia napoletana sappia il rischio che corre e dove porta i suoi voti
Per questo
Per questo la candidata sindaco di Palermo ed io abbiamo convenuto su un'accettazione e una dichiarazione grave la patria oggi la nostra patria reperite in pericolo questo concetto che a volte viene così dimenticato oggi è in prima fila il voto rischia di spaccare il nostro Paese
Rischia di spaccare la nostra patria sia a Napoli a Palermo non prevarrà il centro
Il centro come produttore di ricchezza e di lavoro il centro guardato e circondato da fermi atteggiamenti e pilastri di etica morale e di etica e di responsabilità
Penso a quanti hanno lavorato per questa unità del nostro Paese
Penso a don Luigi Sturzo ad Antonio Gramsci sardo italiano e penso anche a Benedetto Croce con la sua religione della libertà
Penso a Pietro Nenni
Combattente antifascista nel trentasei in Spagna e poi in Italia
Penso a Giuseppe Saragat
Se della socialdemocrazia europea diede una versione alta e concreta di rispetto dell'uomo che appunto è in ogni uomo
Intanto o materializzato nel corso di questa campagna elettorale le scelte del mio programma
Ho nominato infatti proprio per concretizzare ciò che ho scritto ciò che ho detto e ciò che sostengo
Materializzato la mia scelta creando dice il sindaco se eletto il vice sindaco di Napoli il dottor Mario Di Costanzo con la veletta
Con la delega
Al con la delega alle politiche sociali
Voglio qui ribadire riconfermare
Il rapporto pieno è necessario con il volontariato di questa città
Con il volontariato laico è cattolico come parte importante come legame concreto con la vita di questo Paese e la vita di questa metropoli come modo nuovo per fare politica
E rispettare nei giovani negli anziani nella famiglia i valori fondamentali del nostro Paese e della patria
Per sviluppare appunto questo concetto per devi oggi unici per la salvezza dell'unità del nostro Paese
Il concetto di patria di cui Napoli e parte attuale vitale che significa lotta contro ogni forma di stalinismo che significa lotto ogni sopruso di ogni parte ma che questa dalla patria un'idea è una memoria una memoria rinnovata e ritrovata
Don Sturzo scrisse nel settembre del mille novecentocinquantuno che questa patria è veramente il fondamento dalla nostra battaglia politica morale lo ricordo aderisco a queste cose per l'invito allora il nome di questi valori di questi valori del centro ad andare avanti assieme ad andare avanti verso Palazzo San Giacomo amici ed elettori napoletani con queste certezze con queste speranze
Con questo sereno profumo di vittoria che ci giunge in questa incantevole serata napoletana avanti
La parola ora al nostro segretario Mino Martinazzoli
Aveva avuto amici della
Emozione intensa di prendere la parola
Qui
In questa città
Splendida e tragica
Avendo assunto la responsabilità con tanti amici che ci credono
Di un processo di rinascita
Che noi vogliamo collocare non tanto vicino alle nostre ambizioni pur legittime
Ma il più vicino possibile al gli interessi generali dell'Italia e degli italiani
Sono venuto qui con umiltà e con l'intelletto d'amore
E con questo sentimento saluto
Gli amici delle altre formazioni politiche con noi condividono
Questa battaglia
I candidati
Che hanno assunto l'impegno in prima linea di questa competizione
E anche quegli altri che hanno aiutato
Assecondando un avvicendamento nella convinzione che è vero che è umana
Che le nostre singolare stagione si consumano incompiute proprio perché altri vengano a compierlo
E saluto con loro insieme a loro in testa loro Massimo Caprara
Io sono certo portatore come tutte quelle coinvolte nella politica di un punto di vista parziale
Ma so di poter dire qui con onestà intellettuale e morale come a Roma come agenda per come Palermo come in tante altre città italiane in questa vigilia elettorale
Che noi presentiamo agli italiani le candidature oggettivamente e qualitativamente più apprezzabili e più impegnati
Si vedrebbe meglio tutto questo
Se non fosse che stiamo in una campagna elettorale come tutto il resto ma con un più di rischio ed inquietudine
In una campagna elettorale che affida il meglio di sé o dovrei dire il peggio di sé all'oltranza dalla polemica la dismisura dei linguaggi al esorbitanza delle bugie
Può darsi che io sia un eccentrico ma sono sempre più convinto che questa disputa intorno al vecchio e del nuovo non se le impedisce sulla base di una presunzione di un pregiudizio
Sono sempre più convinto che ciò che separa il vecchio dal nuovo e ciò che distingue le sincero dal sincero credo che oggi più che mai c'è bisogno non solo in Italia ma noi stiamo in Italia di capire come si fa a ricostruire un rapporto non controverso tra politica ed eretta
La nostra verità dico prima di quella degli altri
Anche quella sgradevole anche quella scomoda
Perché io so che la verità possono cercarla solo romane che hanno il coraggio di sopportare la verità anche dalla nostra decadenza dalla nostra corruzione
Della nostra corruzione ma debbo dire ai tanti avversari
Che
Chiedono troppo annoio pretendono niente tasse
Che noi non compreremo chili di sale da spargere sulle nostre macerie perché sappiamo che anche sotto il sedimento
Dei nostri errori delle nostre inadeguatezze diciamo no non c'erano no no tale c'è una risorsa che vogliamo ancora mettere a disposizione dell'Italia e degli italiani
La nostra non è una storia gli sconfitti dalle macerie
Di dissipazione di indebita appropriazione
E la storia dei partiti che hanno governato e garantito la continuità democratica
In questi quarantacinque anni durante i quali l'Italia è cambiata ed è cambiata straordinariamente N e se questo è accaduto accaduto certo per merito degli italiani ma non può essere accaduto per una distrazione o peggio per un'ostilità
Di chi l'Italia negli a coglierne articolo una preminente responsabilità
Anche nel momento delle scelte rischiose che hanno deciso dell'attività dello sviluppo della libertà dell'Italia
E sono stati gli anni
Caprara li ha vissuti specularmente rispetto a nove connotato in qualche modo il rigidi resi difficili dalla presenza del più forte del più radicato del più diffuso partito comunista dell'Occidente
Oserei dire del più intelligente partito comunista dell'Occidente se penso all'ambizione togliattiana ricollocare dell'Asia del comunismo italiano in una sua peculiarità originale quasi come il prolungamento del suo abbassamento di una cultura che era stata egemone nel nostro Paese con quel limite tuttavia dalla doppiezza
Che Togliatti diceva per sette del suo partito da esigenze inevitabile di collocare comunque le proprie scelte infedeltà rispetto alla Centrale del comunismo realizza
In questa disputa in questa esigenza di orientare quelle che chiamiamo una transizione a me pare che non è una recriminazione polemiche alla esigenza di ristabilire questa avere in quelle condizioni con De Gasperi non scegliemmo
La necessità storica della tutela della garanzia dall'esperienza democratica del Governo insomma
Abbiamo governato
Abbiamo governato occorre ammetterlo ad ogni costo non da sole
Noi abbiamo governato gli costerà altri si sono opposti ad ogni costo in quella espressione c'è il negativo della nostra condizione attuale i detriti che stona in campo
E che dobbiamo rimuovere
Ci è capitato di affermare di tanto in tanto che eravamo per così dire condannati a governare forse qualcuno dei nove lo ammetto lo ha detto con un più vicinissimo
Tant'è che quando ha appreso che non si trattava di una condanna all'ergastolo diventato un poco malinconico da preteso di replicare un passato che non c'era più
Forse questa è una misura dalla nostra inadempienza di una nostra intempestività che oggi vogliamo recuperare ma certo
Voi istituiamo la nostra nuova funzione storica in questo tempo ulteriore della democrazia italiana quando caduto il comunismo in Europa e dunque in Italia oggi possiamo far diventare la nostra esperienza più uguale a quella delle altre grandi democrazie occidentali
Noi collochiamo il nostro destino nostra sorte sul modello di una democrazia dell'alternanza per la quale intendiamo peraltro contribuire a porre le condizioni di un'alternanza né rischiosa né sinta ed è questo il tema che poniamo anche sul terreno delle valutazione generale in questi giorni
Che rischiano di essere così smarriti così inconcludente se non ci attrezziamo una bussola per una rotta che ci porti ad un approdo rassicurante ed è questa la ragione per la quale si è costretti ancora qui a Napoli
Rispondere all'onorevole Occhetto che mi dicono mezz'ora fa tornava con petulanza con monotonia a chiedermi un impegno sulla data dell'elezione
A rispondere che non c'è problema da parte nostra ma che siamo i destinatari sbagliati di questa domanda non occorrerebbe
Inserendo in un quadro già con G. complicato l'idea di una provocazione piuttosto insensate
Noi siamo disponibili in ogni momento d'accettare la volontà di chi è la responsabilità di decidere questa scelta diciamo peraltro che tutto sommato in qualche modo pericoloso temerario sbadato il dire la data delle elezioni come un ricatto come una minaccia noi diciamo piuttosto che sono questi giorni che non vanno sciupato
Dobbiamo garantire agli italiani che andranno ad una competizione elettorale
Sono compresenti un poco meno in pietre più rastremato e il suo un orizzonte che sia in qualche modo identificabile per cui la scelta degli elettori acquisisca un peso ed una responsabilità cioè un paese da governare c'è una transizione da governare
C'è un Parlamento che non va imprudentemente quotidianamente delegittimato perché si tratta della istituzione centrale di questa democrazia
C'è un governo che va aiutato come noi facciamo e non diffidato non interdetto
Ci sono alcuni temi dalle scelte politiche economiche generali che vanno tenuti in conto è un atto negligente
Quello di spiegare come si è fatto in questi giorni che in ogni modo anche se la legge finanziaria non verrà approvata c'è sempre la possibilità dell'esercizio provvisorio
Come non guardare le ragioni di cambio dalla lira e non capire che la nostra economia all'uscita dalla nostra crisi è in larga misura affidata alla credibilità delle nostre scelte di governo e alla consistenza
Della nostra unità di paese
Vi sono segmenti istituzionali che vanno richiamati alle loro responsabilità
Diceva prima Caprarola della magistratura napoletana dico in generale delle magistrature
Io credo di poterlo dire legittimamente senza suscitare sospetti
Perché so che non mi sono mai comportato come quelli che per reati uguali pretendano di dichiararsi diverse io ho sempre esercitato rispetto nei confronti di questa azione
Della attività giudiziaria in questo tempo di emergenza
E credo che certamente noi non ci sottraiamo ai costi che dovremo pagare
La mia convinzione è che di ciò che si è corrotto delle persone affidato al verdetto dei giudici che noi più di altri abbiamo voluto autonomia indipendenti perché ci dicessero parole imparziale
E quello invece che essere corrotto de delle istituzioni dei partiti questo riguardo alla nostra d'iniziativa politica
Ma la magistratura italiana oggi deve sapere
Che le tocca di più di quanto non sia accaduto in passato pensarsi essa stessa come una parte dello Stato
Non come altro dallo Stato e quindi sapere che questa congiuntura eccezionale esige un lavoro un impegno un sacrificio eccezionale
Vi sono altrimenti già segni di fratture vi sono segni di caduta di autorevolezza se trovarsi le parole se potessi
Immaginare i gesti che servano a garantire la continuità di questa autorevolezza lo farà
Ma ricordo che qualcuno di noi in tempi non sospetti avvertiva che l'amministrare giustizia difficile e delicato l'esercizio più fine e quasi più in persuasivo che ci si dalla vicenda degli umani
è già difficile dire alla giustizia per le singole quando la giustizia si sente quasi trascinata giudicare un sistema nella giustizia rischia un deragliamento occorre sapere queste cose
Io non chiedo privilegi ai giudici chiedo che assumano sempre più la consapevolezza che se la prima parola e quella dell'accusa l'ultima è quella dei verdetti chiedo che si facciano processi che si dicono certe
Poiché di tanto in tanto mi rispondono
Che le cose sono difficile che non ci sono le strutture gli organici i giudici gli ausiliari e dico che lo so
Conosco un poco queste cose
So che vi sono condizioni le difficoltà nella struttura giudiziaria così come in generale in tutte le strutture dello Stato e tuttavia non sono difficoltà insuperabili
Sono stato ministro dalla giustizia in un tempo nel quale la l'assorbimento terminare del terrorismo indicava la possibilità di tornare ad una legislazione più garantista
Ma tutto questo imponeva l'esigenza di una tempestività delle sentenze perché altrimenti avremmo avuto dei rimandi disastrosi con la decadenza dei termini della carcerazione preventiva si fece d'accordo col ministro della Giustizia
D'accordo col Consiglio Superiore della Magistratura ecco i giudici vi fu un lavoro straordinario perché questo era richiesto in quel momento per le necessità dell'ordine delle certezze per gli italiani si può tornare a farlo
Perché abbiamo bisogno di sapere che questo è l'insiste il valore dall'attività giudiziaria ed altrimenti in una condizione di incertezza
E di non conclusività di questa attività giudiziaria la stessa attività giudiziaria rischia di pesare soltanto per una valenza politica che sarebbe una valenza disastrosa piccole cose delle quali secondo me occorrerebbe parlare
Ed ecco le cose che intendiamo organizzare rimanendo su questo presente difficile
Io non appartengo a quella scuola non apprezzo la scuola
Del nuovo distillato in alambicchi assai misterioso
Del nuovo delle moto della cosmetica
Quello che farsi
Per esempio per quello che ci riguarda che antiche muffe democratico cristiana
Ringiovanisce Scano improvvisamente appieno escono dai pub del confine del nostro partito quello che fa sì che uomini del passato si dichiarino improvvisamente futuri
Senza intendere che l'avvenire lo guadagnano nella fatica e nel rischio del presente il nostro
Ed è la ragione per la quale abbiamo chiesto i democratici cristiani di essere convinti della nostra impresa
Di questo rinnovare senza rinnegare
Che non vuol dire uno slogan ma una futilità
Ma vuol dire esattamente la certezza che se non le memorie del passato non c'è memoria di futuro
Badate io dico il passato nella sua interezza nella sua consistenza
Che non è fatto solo delle cose che sono accadute mai fatto anche delle cose che non sono accadute per la freccia che non è scoccata l'altra e cioè che non ha colto il bersaglio
Della promessa che mancato io intendo che noi democratici cristiani dobbiamo interrogarsi sul perché di quelle promesse mancate
Il modo di percepire quanto di quella preclusione fu dovuto alla necessità storica
Che oggi è superata e quanto invece si beve alle nostre inadempienze e dalle nostre inadeguatezze cerco insomma il futuro della democrazia cristiana di più in una nostra ispirazione di più nel nostro essere che nel nostro avverte deve essere chiaro a tutti gli amici
Quelli che vogliono essere veloci quelli che vanno lentamente e quelle che ci guardano con cipiglio critico quelli che aspettano di vedere come andranno a finire le cose secondo un tipico attendismo che appartiene purtroppo oggi negativo degli italiani
Deve essere chiaro per tutti che io non ho assunto questa responsabilità per difendere Argenteria per difendere l'onore della democrazia cristiana
In una fedeltà
Alla lezione dei nostri uomini maggiore
Ma soprattutto per un amore per una gratitudine nel confronto di quel rosario incalcolabile le donne e gli uomini umili e sconosciuti
Che nel succedersi degli anni delle generazione hanno dato Necci annotato non preso brandelli di vita discende per i nostri comuni ideali
E questa la ragione per la quale la nuova traccia dalla democrazia cristiana si incontra non con questa presunzione del centro ma con questa speranza del centro altra espressione così spesso mortificata banalizzata dalla polemica dei nostri avversari
Abbiamo infinitamente infinite volte spiega che questa ricerca di un'idea di centro politico non è in nessun modo una replica del passato
E neppure la pretesa di assemblare i superstiti di vecchie stagioni vibrante di cose che non ci sono più ma è esattamente quello che un uomo e mi liberi e penso si possano ricavare dalla storia che ci sta una spanna
Dal tradimento dall'ideologia totale della politica ed è a rischio che c'è nato anche in Italia
Che gli interessi forti di questo Paese pretendano che la sconfitta dal comunismo sia una loro vittoria illimitata noi siamo stati forti e coraggiosi amici vittoriosi contro la pretesa totale dalla politica
Il troppo dalla politica oggi vogliamo rimanere in campo perché vediamo sull'orizzonte alla minaccia del niente della politica
L'idea che bastino le ragioni della tecnica della economia
Per dalle le risposte alle ansiose domande che pongono gli uomini della modernità
Questa è la ragione vera autentica per la quale non toglieremo il disturbo e non intendiamo sgombrare il campo noi accettiamo la critica anche le ingiurie
Anche la contrizione che ci vuole per riconoscere i propri torti
Ma vediamo guardandoci in giro ad ascoltarle che troppa gente in Italia vorrebbe cacciarci non per i nostri torti ma per le nostre ragioni ma siccome queste ragioni sono ancora le ragioni degli italiani noi queste ragioni le difenderemo non da soli
Insieme ad altri più insieme che per il passato
Con nuovi amici con nuove consapevolezze
E questa è la situazione di Napoli che non è per nulla un paradosso ma è invece la certezza di una lezione che abbiamo ha preso e che intendiamo arricchire ed alimentare il centro non come luogo di una equidistanza neutrale tra una destra e una sinistra
Ma il centro come un luogo dinamico come la conquista della percezione che la moderazione dall'integrazione politica comporta che oggi più che mai c'è bisogno di mettere assieme per una sintesi proficua generatrice
Un che di liberalismo costituzionale per un che di riformismo sociale nel che si incrociano
Le grandi tradizioni che hanno fatto tutta la storia democratica di questo Paese
Per quanto sia una storia contraddittoria per quanto non sia stata sempre la storia che in tanti che ci avevano riscattato alla libertà avrebbero voluto è pur sempre la nostra storia
Ed aveva ragione
Caprara
Di evocare senza retoriche quello che oggi deve essere il comandamento uniti di queste forze democratiche
La tutela non per una retorica patriottarda ma per una certezza per una volontà del valore supremo della unica nazionale
Dicano che non siano mostra una storia esaltante l'unica che abbiamo
E se io penso che non c'è una contrada Italia che non abbia visto per farla questa unità e per riconquistarla questa libertà sangue sparso dagli italiani dico che è pur sempre una grande storia
Ed è una storia nella quale
Alimentare
Percependo appunto questa esigenza di mettere assieme le forze non di disubbidire abbiamo tentato di farlo che qui a Napoli
Avendo la percezione netta e non per un pregiudizio
E non per issare astratte polemiche ma perché le cose stanno così che altrimenti questa città sarà consegnata
Ad un radicalismo inconcludente che si definisca di destra o di sinistra non importa
Rispetto tutti i contendenti ma insomma
Non lo so se
Se la signora Mussolini la leggo sui quotidiani e sui rotocalchi di più per le sue virtù diciamo così evidente
Che non
Non per la sua promessa politica dentro che siamo finiti male si danno alla democrazia del boudoir
Ricordo
Fulmineo epigramma di Longanesi
Alle nozze del figlio di un
Di un gerarca di quei tempi le
E l'epigramma riceve così facciamo voti che siano meglio i nipoti ma mi pare che qui un auspicio assolutamente improbabile
E dall'altra parte anche qui non si tratta
Degli indici è vero di articolare ma
Insomma le storie di ciascuno sono note
I linguaggi sono percepibili gesti sono evidenti
A me pare evidente il catastrofico errore o la rinuncia compiuta qui dal post comunisti quando si rappresentano per un personaggio che incarna
La più polverosa delle nomenclature
I linguaggi più inattuata ancora una volta la pretesa di una redenzione assoluta da affidare alla politica che ha sempre corrisposto con delusione a ma non è possibile che consegnano questa città a questa ipotetica alternativa
Abbiamo cercato di costruire una risposta che fosse insieme una risposta moderna e convincente abbiamo individuato in candidato immaginavamo Pietro
Da un ma invece le cose non sono andate così
E questo devo dire anche indicativo non solo a Napoli di quanto sia in salita la strada per raccogliere Umar in modo esemplare significativo e vero questa forza di centro
Ricordava prima Caprara una indagine di un'Agenzia sociologica tutt'altro che sofisticato superficiale perché non dà come fanno tanti altri nelle loro ricerche dei numeri delle aree mette che a me sembrano sempre di più eccentriche discutibile
E che appartengono tutto sommato a questa idee che la politica si è trascinato dovrà difendersi la politica quest'idea
Che tutti i giorni c'è un evento non so se avete notato che le elezioni anche Napoli le abbiamo già fatte
Conosciamo già il vincitore competitori tant'è che a noi chiedono allora i chiedono con insistenza con l'ostinazione con caparbietà dei dichiarare nel ballottaggio per chi votare dagli altri due l'evento è già accaduto adesso vogliono anticipare quell'altro evento io dico che sondaggi così assomigliano degli oroscopi e dico che gli oroscopi hanno a che fare con le risultanze della politica nella stessa misura in cui poniamo le chiromanti hanno che fare con la metafisica cioè esattamente niente in ogni modo
Ad ogni modo noi lavoreremo perché questi sondaggi siano un po'così smentiti
Spero che ci chiederanno scusa
Anche perché sappiamo bene qual è la forza suggestiva di queste notizie
Ed è chiaro che in questo modo si tende a non di a non capire che cosa c'è oggi in campo nella modernità democratica questo tema della libertà
Così eclissato così poco frequentato perché oggi invece ancora una volta il tema cruciale per definire la primazia del modello democratico che altrimenti rischia in queste condizioni di essere semplicemente una procedura formale delle società della indifferenza e del cinesi dunque un notaio ha deciso che le cose qui non potevano essere compiuti ed esaurienti me ne importa assai poco dal notaio debbo dire
Le sue gesta non non le conosco non mi risulta non credo che negli anni della dissipazione che lui giustamente contesta abbia avuto un qualsiasi ruolo di civica ribellione credo che non sia stato Natural nel ramingo credo che abbia vissuto
In che modo potrebbe oggi innalzare la bandiera di una contestazione da quella decadenza
Ma io contesto invece duramente
Il comportamento del mio amico Mario Segni
Ancora oggi sulla rivista cattolica la famiglia Cristiana chiede a nove
Di fare il miracolo dal Partito popolare ha rinnovato
Noi essendo cattolici e non crediamo che gli uomini possono fare miracolo ci impegniamo e confermiamo una fatica una fatica che è una fatica coerente peraltro ma diciamo allorché non li chiediamo altrettanti miracoli
Ma appunto la misura di una coerenza non io ma lui deve spiegarmi perché a Napoli a Roma e a Genova la sua posizione è quella di un fiancheggiatore del PDS e non invece dei costi
In questa città in questa città che esige di ritornare ad un riscatto di sentire pronunciare la parola di una speranza non infondata di una ragionevole speranza
Ne parlo con circospezione con affetto con ammirazione
Una città amici che attività che è una città
E che forse deve le sue difficoltà a questa mancanza di connessioni comunitaria
Ed è in queste fratture in queste la comune che si inserisce probabilmente l'insidia
Di un potere sregolato e di un potere illecito e quindi una città che ha un popolo che deve tuttavia ritrovarsi in una parte in un sentimento dalla pace
Io ricordo spesso che è un grande intellettuale della democrazia Alexis de Tocqueville
Ha scritto centocinquanta anni fa una frase che forse può apparire infatti che a me che a di straordinaria suggestione
Ha scritto Tocqueville i troni li hanno legati agli uomini ma i Comuni li ha creati Egidio voleva dire in questo modo di un legame originario che c'è tra noi e la terra sulla quale siamo nati
Dentro la quale riposano i nostri cari sulla quale abbiamo camminato
Incontrando prima mente l'altro riuscendo così lucidamente ad intuire che la nostra vita singolare più ricca più degna più appagata sul paragone dalla vita più lunga ed è qui che dobbiamo tornare a leggere la nostra grande tradizione municipalista
Molti anni fa quindici sedici anni fa anche allora eravamo nel fuoco di una controversia che minacciava di bruciare la consistenza stessa
E il fondamento della nostra convivenza civile
Pagammo in quella stagione con la vita delle nostre gomme nel migliore ma anche allora rischieranno di tanto in tanto di inseguire novità come futilità io ricordo un amico che si occupava dalla nostra propaganda certo intelligente forse non è intelligentissimo oggi si occupa di altre propaganda
Il quale penso di ringiovanire ci mettendo un poco dischi invece il nostro scudo
E togliendo la resa la parola libertà scusi per qualche anno fumo più liberi e più utile qui non sapeva non sapeva questo nostro network o forse aveva dimenticato
Che quello è il simbolo che sventolano sul Carroccio dei comuni lombardi contro il Barbarossa non lo sa neanche l'onorevole Bossi ma in questo caso
Ora
L'idea di una libertà comunità di una libertà non della solitudine degli egoismi
Ma la libertà ricca di proiezioni solitaria e quindi credo che dobbiamo tornare ad incontrare la capacità di fare del municipio non è il punto regolatore di una mappa amministrativa
Ma il punto propulsore di una vitalità cittadina per le quale qui vie una straordinaria potenzialità purché napoletani tornino a credere che questa vita comunitaria esige anche l'orgoglio dell'obbedienza al proprio destino glielo sto quanto di tragico di sofferenza di peso umano figlie qui e so che la nazione dei testi da citare ancora solidarietà nei confronti di questa città
Ma io dico una solidarietà che non si atteggia e non si motivi tanto
Per un dovere di misericordia
Ma per il dovere di garantire napoletane una condizione che faccia sì che napoletane tornino a dare quello che essi devono dare alla sorte dell'Italia e degli italiani sono a un punto rilevante di questa storia devono essere sottratte questa mortificazione questo avvilimento e io credo che abbiamo il diritto di parlare alle donne e agli uomini di Napoli si anche noi pur sapendo che sono avviliti anche dal nostro ordinamento offesi anche delle nostre offese
Noi non abbiamo retto incenso e non di stimoliamo nulla ma diciamo che le nostre idee sono ancora fare e che noi vogliamo tornare per primi a credere che la storia dalla politica nella storia più delle idee che degli uomini non sappiamo che gli uomini passano ma le idee restano e la nostra idea e fra i
Impareggiabile in mente fresca ed attuale ecco allora amici e concludo l'esigenza di esortare in questa vigilia fare
Che si vede in difficoltà ma che non ci nega una rimonta
Di volere disporre nel colloquio quotidiano
Il massimo di persuasione di impegno fatevi ascoltare amici anche da quelli che non vogliono ascoltare
Se vi ascoltano scopriranno facilmente che le nostre parole non sono a loro ostili sono anche le loro parole
Sono le parole di una richiesta d'ordine
Dobbiamo convincerlo
Questa città così generosa
Insieme così sregolata
Che la regola è un valore che senza la regola non c'è neanche la vita dell'eccezione
Dobbiamo convincere questa città così ricca di cultura così moderna
Che ancora oggi ci propone una letteratura così ricca di spirito di finezza d'insieme di un modo di vita che c'è ragione da parte di chi ha più merito del più forza di mettere in comune questo merito questa forza guardando dalla parte dei più deboli la politica è questa
La fatica dal governo ecco della città almeno a me pare che le cose stiano così
Sono una persona qualsiasi che parecchi anni fa è stata quasi casualmente coinvolto nella politica
Lo tanto frequentata da conoscerne credo meticolosamente la nobiltà nella miseria
E so che il potere della politica si giustifica soltanto nel senso che ci indicava Caprara
Citando le parole di un grande patto Brescia il dovere di essere al servizio e non di servizi della politica per aumentare il proprio potere lo so che sono parole lo so che sono Paolo
Ma io so anche che i nostri gesti sono sinceri in questa approssimazione io ho il diritto di dire a tutti quelli che mi perseguitano con un inesorabile dettatura dichiarandoci per forza inevitabilmente vecchi che vorrei che tutte le altre formazioni politiche competono in queste elezioni amministrative avessero rinnovato come abbiamo fatto noi radicalmente la lista dei nostri candidati noi la nostra novità alla propria
Ho imparato soprattutto da questa esperienza politica che la politica conta ma che la vita conta di più dalla politica
Che la politica non contiene tutto il sentimento tutta la passione tutta la regola della ditta che laddove la politica pretendere di dettare essa esclusivamente la FIT
Nella politica umilia ed offendere Luo
Questo pareggio che di talento originale noi possiamo portare avendo osato per la nostra ispirazione di evocare l'aggettivo cristiano a rischio e al compromesso della politica
Ma questi sentimenti e queste parole gliel'ritrovati questa sera ascoltando Massimo Carta mass
Se estremo K
La storia ma il suo frac
Legge ma ancora fra i
Difficile fare così
A questo comanda
Era il valore della politique
Ma riconoscerne insieme il suo limi perché così la politica al di
Tutta la sua potenzialità
E anche della sua dei
Per ragioni abbastanza contenute
Ed amichevole frequentazione con Eduardo
Delinquenza meno
Il ministro della giustizia dei molte occasioni
Di andarlo a trovare
Non è la sua
Ma di lasciare tracce
Riguardano ma conservatori le due hard
Se volete
Anche là dove pochi giorni prima di morire lo mi spiegava dicendomi la sua amicizia
E dicendo
Era un politico di quel
Renzo ostrogoto
Dico che voi certamente conoscete
Di questa parola che io vagamente comprendo ciò che si
Che poi si
Tale forse per la verità della probità dalle
Ed allora è proprio
Ai napoletani
Esatto ma