Connessioni - Spunti per una economia della conoscenza

Connessioni spunti per una economia della conoscenza chi vi pare studio Valeria Manieri abbiamo in collegamento come di consueto il professor Fabio Pammolli dolce dal Politecnico di Milano presidente della Fondazione chairman membro del Comitato per gli investimenti della Banca europea per gli artigli Investimenti benne ritrovato
Ritrovati
E anche questa settimana torniamo o sul tema Europa Europa matrigna o meglio anzi di un'Europa fin troppo
Buona benigna con gli stati membri anche forse a volte con il nostro Paese una ovviamente chiave di lettura in totale contratti
Diciamo controtendenza rispetto a quella che è la narrazione soprattutto di alcuni
Di alcuni commentatori ma anche di alcuni esperte ormai così come di alcune forze politiche cerchiamo di approfondire ancora il più professore
Sì abbiamo parlato la volta scorsa della
Del elettori del contesto di politica monetaria e del ruolo della Banca centrale europea nel comprare tempo per i Paesi noi abbiamo avuto questo meccanismo questo processo già innescato in Europa mille novecentonovantuno l'accordo franco-tedesco per la nascita dell'euro mille novecentonovantacinque il frammento di Matrix
Nei fine mille novecentonovantotto inizio centonovantanove poi dopo trova comperi la la fissazione dei tassi di cambio tra i Paesi in modo irreversibile poi il due mila due l'euro bene
In questo periodo già dopo Madrid tardive novecentonovantacinque e poi in particolare dopo il mille centonovantotto e noi abbiamo avuto una lunga stagione che per durata fino al due mila sette
Il convergenza dei tassi di interesse tra gli stati membri questo significa che Paesi come il Portogallo come la Grecia come anche l'Italia che aveva tassi d'interesse superiore al dieci per cento c'è un debito pubblico che nel novantacinque era circa centoventicinque per cento del prodotto interno lordo
Diminuire drasticamente con un impatto sul conto di servizio del debito sul servizio del debito che fu l'impatto di estrema rilevanza
Quindi noi in quel momento abbiamo avuto una scelta e per un periodo dopo gli annunci di Dini abbiamo avuto governi che hanno rispettato il mandato c'era stato un po'assegnate che avevamo concordato che era quello di usare questa stagione di tassi d'interesse bassi
Per mettere a posto i nostri Conti ed era anche intervenire su alcuni fattori strutturali che avrebbero influenzato la nostra competitività segnatamente le riforme del mercato del lavoro la riforma pensioni
A un certo punto abbiamo deciso che questa stagione di liquidità in realtà poteva essere utilizzata per fare più specie per fare più spesa pubblica
Per fare più spesa pubblica a quel punto
Noi abbiamo avuto una sindrome che si è manifestata nel nostro Paese ma si è manifestata anche in altri paesi europei cioè che questa liquidità che arrivava a grazie alla alla all'euro
In alcuni casi come nel caso italiano è stata utilizzata per aumentare la spesa pubblica corrente
Per avere un po'di inflazione superiore rispetto all'andamento della produttività del lavoro quindi per avere un incrementi salariali e incrementi dei prezzi
Che non erano giustificati dagli incrementi di produttività in altri casi come nel caso spagnolo
Per sostenere così che dal Nord Europa e quindi dalla Germania
Dagli altri Paesi nordici si concentravano sulla Spagna in quel caso ad esempio per finanziare il pubblico del settore dell'edilizia portando una situazione di cosiddetta drastici cioè del fatto si fa riferimento all'esperienza olandese negli anni Settanta perché il gas e la disponibilità di gas Pula Rizzotto tutta l'economia attorno a quel settore portò incrementi salariali in quel settore spiazzando il resto dell'economia noi abbiamo avuto una certa forma di darci direi meno pronunciata di quella spagnola
Ma comporti conseguenze Rispi in quegli anni Marco Conforti conseguente di spiazzamento del nostro sistema produttivo
Quindi abbiamo aumentato il debito abbiamo pensato di poter fare spesa corrente che avrebbe dovuto determinare chi c'era prefetti e allo stesso tempo abbiamo avuto livelli di inflazione che erano più alti del resto dell'Europa io ricordo che in quegli anni era un po'controcorrente già allora perché il problema lo avevamo segnalato
Ecco questa situazione ci deve far riflettere perché in quegli anni l'Italia determinò un apprezzamento di circa il trentanove per cento rispetto alla Germania
E era l'equivalente se fosse se avessimo avuto ancora lì la lira sarebbe stato come avere un apprezzamento del della lira trentanove per cento rispetto al marco e naturalmente questo non è sostenibile
Quindi se noi vogliamo tornare a crescere dobbiamo sfruttare questa stagione per ridurre la nostra per riformare il nostro mercato del lavoro per cercare di avere una strategia di trattenimento di capitale ad di di valore aggiunto di capitale umano qualificato e e capire quali interventi dobbiamo adottare per essere competitivi sui mercati internazionali
Questo è il il rischio che corriamo di usare un appello una politica e un quadro macroeconomiche ma per finanziare di politica monetaria molto vantaggioso che non durerà però in eterno
E di usarlo non per fare i compiti a casa ma per giocarcela alla roulette
Questa il pericolo che che mi preoccupa ecco il quadro insomma
Ovviamente tra l'altro siamo a ci affacciamo verso il nuovo anno questa un po'una chiave di lettura che cercheremo chiaramente anche di approfondire anche nel due mila e venti ci fermiamo qui ancora grazie professor Pammolli per queste connessioni