Rassegna stampa africana

Buongiorno bentrovati agli ascoltatori di radio radicale bentrovati a questa Ultima puntata della rassegna stampa delle altri che del Duemila diciannove al microfono sono di contatto radio
Apriamo questa rassegna stampa con le notizie drammatiche che ci pervengono dal Burkina Faso ma in generale
Dai Paesi dell'aria del Sahel sotto il deserto del Sahara
L'ennesimo attentato nel nord del Burkina Faso confine con il Niger che ha fatto quarantadue vittime
Due giorni fa quarantadue vittime tra qui trentacinque civili trentun donne di questi civili e ottanta jihadisti uccisi secondo un comunicato delle forze armate
Delle Burkina Faso questa attentato fa seguito
Ah l'attentato Di Natale che in una chiesa sempre del nord del Burkina Faso affatto quattordici vittime tra i cristiani che partecipavano a una celebrazione liturgica
Non solo Burkina Faso nel Sella anche il Mali colpito ripetutamente quasi un attentato ogni tre giorni si potrebbe dire drammaticamente della la furia
La violenza e jihadista che sta sta destabilizzando il assai il pur Tina Fasano Nigeria ma anche nord
Del Ciad e immagini tutta l'aria del cosiddetto G cinque del Sahel che
Conta la Mauritania
Il Balli il Burkina Faso iniziale e il Ciad tutta quell'area oggi e attraversato da sanguinosi Sini
Attentati che rendono se fosse ancora possibile drammatica la situazione di quello che alcuni esperti ormai non esitano a chiamare sei lista al
Definendo l'aria del Sahel come una delle zone più pericolose del mondo dal punto di vista geopolitica e dal punto di vista geostrategico gli attentati sono rivendicato rivendicate tardo da
Al Qaeda
E dai suoi satelliti ormai la galassia dei gruppi jihadisti nell'aria si aggiorna direi quasi di settimana in settimana non si fa in tempo
Ad aggiornare la mappa delle nuove formazioni che sanno agendo in quest'area
Del continente africano ma soprattutto si teme
L'Esercito islamico che ha perso terreno in Silvia e che stava prendendo piede sempre più diffusamente nella zona del Sahel e la concorrenza tra altari da
L'Esercito islamico sta appunto portandolo a questa escalation terroristica jihadista acquisiamo assistendo negli ultimi negli ultimi giorni che cosa c'è dal punto di vista delle cose che si muovono per contrastare questa offensiva
E si muove la diplomazia francese a margine del
Vertice europeo l'ultimo vertice europeo del dodici di dicembre
Francia Italia e
Germania hanno discusso sulla situazione in Libia però anche con un occhio
Rivolto a quello che sta avvenendo a sud della Libia nella zona del sei e il presidente francese in quell'occasione aveva annunciato un vertice che doveva tenersi
In Francia con i Paesi del G cinque sei del
Dicendo di voler ridefinire con gli alleati africani
Il ruolo la strategia l'opportunità anche politica di tenere i quattro mila e cinquecento soldati francesi dell'operazione vacante
Sempre più nel mirino delle critiche e delle opinioni pubbliche di questi Paesi sempre più nel mirino delle critiche degli assi degli e Sperti per la sua incapacità appunto e di far fronte alla situazione che si sta come abbiamo visto aggravando di giorno in giorno di settimana in settima nella riunione non si è tenuta
Alla durante il mese di dicembre perché proprio pochi giorni poche ore dopo l'annuncio
Di Mandel Marco di questo vertice c'è stato un gravissimo attentato che ha colpito il Niger settanta vittima in questo attentato uno dei più gravi
In questo e Paese il che ha fatto rimandare questo vertice per il prossimo
Hanno l'operazione Vartan nell'operazione francese che presente nell'aria dal due mila e tredici dobbiamo per dovere di cronaca anche fare ma inizio né
Della
Minus ma l'operazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione del ma lì con tredici mila uomini un bacetto importante
Però anche qui nel critico nel mirino delle critiche perché questa forza d'urto dell'ONU a un mandato che non sta in qualche modo proteggendo i civili rispetto alle azioni dei jihadisti e la situazione davvero in grande effervescenza ingrandì drammatica effervescenza
Tutti gli esperti sottolineano che è importante che la le forze militari impegnate sì Cordini El Nino maggiormente che
E e gli eserciti di questi Paesi siano dotati di equipaggiamento ma soprattutto che i loro soldati siano adeguatamente formato a questa nuova forma
Di quelli li ha e di terrorismo che devono affrontare
Tutto però è rimandato alle calende greche mentre la popolazione civile quotidianamente o quasi sta subendo questi attacchi tutti sottolineano però anche che la soluzione non può essere solo militare ci vuole una soluzione politica ci vuole una governance di questi Paesi dove lo Stato molte delle volte ha rinunciato
Ho non è capace di assicurare alle popolazioni
Quello che serve per vivere quello che serve per l'educazione dei figli quello che serve per la copertura sanitaria di base quello che serve per le infrastrutture infatti lo Stato assente denunciano molti Esperti lascia il posto a questi gruppi jihadisti che non solo fanno questi attentati drammatici che noi Dina contiamo ma suppliscono in qualche modo all'assenza dello Stato fornendo welfare foto fornendo protezione alle popolazioni e soprattutto nelle zone
Dove
C'era lì evidentissimo
Dei Tuareg per esempio delle popolazioni nomadi questa presenza appare anche se possiamo aggiungere noi erroneamente più rassicurante di una di uno Stato che non riesce a garantire loro
La sicurezza non solo la sopravvivenza personale fisica ma anche la sopravvivenza economica a questo bisogna aggiungere le violenze intere etniche che trovano in questa instabilità modo di scatenarsi
E la cui essi del conflitto in Libia che in qualche modo la Libia è stato il grande di Tornatore
No nella causa iniziale malgrado il detonatore che ha ingigantita in qualche modo le dimensioni dell'attenzione e dell'instabilità che sta vivendo quest'aria del sella un arsenale imponente siete spostato dalla Libia verso il Sella gruppi di combattenti che una volta combattevano
Per Gheddafi hanno sono fuggiti dalla Libia e occupano le postazioni nelle selle
Dedicandosi scomparso a quello che è diventato il vero nervo della guerra nel selle
La grande criminalità legata alla droga e legato al traffico degli esteri un bar sei Listen Issel quindi come una delle arie più pericoli e se del mondo siamo parlando di un
Aria grande
Più di tre milioni di chilometri quadrati che parte quasi dalla oceano Atlantico
Dalla Mauritania e che arriva quasi ai confini del Mar Rosso
Può l'Europa continuare a disinteressarsi di questo conflitto là dove sappiamo che dal punto di vista geopolitico e geostrategico
I confini della stabilità europee si sono spostate dal Nordafrica verso il SEL
Fino adesso l'approccio europeo è stato asfittico
Accontentandosi di trattare il dossier SEL principalmente in chiave contrasto
All'immigrazione e questo ha impedito appunto di avere una strategia
Più larga più ampia
Che possa in qualche modo abbracciare e la presa in conto la presa di coscienza di una stabile di una instabilità che non è solo africani ma a questo punto che sta diventando una sfida globale un challenger globale
E e l'Europa è esposto in prima posizione rispetto ad altre potenze
Altro che nel mondo ecco qui dentro questo che possiamo dire quello che potevamo dire all'inizio di questa rassegna stampa abbiamo cercato di fare questo approfondimento su la situazione drammatica
Del Sael per darvi conto di quanto sta accadendo ma soprattutto per capire come possiamo
Nel futuro affrontare la che si la questione del SEL non più solo come una questione africana ma come una sfida globale lasciamo
Il Selva rimanendo in Africa occidentale
Perché questa settimana Di Natale è stata caratterizzata anche da un altro annuncio diciamo importante si può chiamare storico senza abusare di questo termini
Si tratta quindi della annuncio fatto under vizio a la capitale economica della Costa d'Avorio annuncio fatto dal presidente macro
Con il presidente della Costa d'Avorio Alassane Ouattara
Che hanno ufficialmente in una conferenza stampa e annunciato una riforma importante del famoso o famigerato Franco Stefani Franco senza e la moneta utilizzata da quattordici Paesi ex colonie francese una moneta definita dai critici
Una moneta neocoloniale
Che ha permesso alla Francia nel corso di questi decenni dell'indipendenza di a vere cui controllo monetari e finanziari quindi anche il controllo economico delle sue ex colonne l'opinione pubblica
Africana giovane e non solo nei social media
E anche sulle piazze negli ultimi due tre anni ha rivendicato con forza la fine di questa sovranità limitata dei Paesi africani attraverso questa moneta che
Un
Un residuo appunto della colonizzazione e che fotografa quello che qualcuno chiama la famosa Africa questo legame qualcuno lo chiama incestuoso tra la Francia e le sue ex Cologna le gambe e quello della famosa Flick fatta
Di reti economiche reti politiche appoggi militari spesso però dato a le dittature che sono diciamo così riluttante all'apertura democratica e al cambiamento in questi Paesi il franco se fatta invierà prendiamo questa notizia da scosso nient'altro ma la notizia
è stata ampiamente trattata da tutti i giornali del continente di ciascuno dei paesi che fanno parte De Franco se fa che cosa ci dice cose peccato
Il presidente avori annua la sa nuotare annunciato sabato scorso una riforma una grande riforma del franco se fa il cui nome cambierà per diventare e coda Franco si fa a lecco facciamo un giro d'orizzonte di cosa cambierà e cosa non cambierà di questa molletta
Il presidente Alassane Ouattara annunciato un accordo tra l'unione economica dell'Africa occidentale UE nuova e la Francia per una profonda riforma del franco se fa si ricorda che cosa è Franco se fa utilizzato dall'epoca coloniale da otto Paesi dell'Africa occidentale
E tassi sei Paesi dell'Africa centrale che non sono toccati per adesso da questa riforma perché la riforma riguarda solo i Paesi dell'Africa occidentale e molto criticata questa moneta dalla gioventù africana
Questa moneta sarà sostituita da Lecco cosa cambierà
Pelli Franco se fa e cosa non cambierà cambierà prima di tutto come l'abbiamo detto il nome
Il franco se fa creato nel mille novecentoquarantacinque che significava Franco delle colonie francesi di Africa
Pur avendo subito un e validazione dopo l'indipendenza degli anni sessanta per diventare da Franco dell'economia francese di Africa Franco della comunità
Finanziaria africana degli otto Paesi dell'Africa occidentale che sono venne Burkina Faso Costa d'Avorio Guinea Bissau ma lì Niger Senegal il topo segnaliamo che la quindi avvisato non è una ex colonia francese ma che ha diritto al Franco senza il suo nome
Che rimaneva comunque Franco se fa era considerato come l'abbiamo detto un simbolo post coloniale con la riforma annunciata il Franco Sensi fa diventerà ecco nome scelto per la futura moneta dei quindici Paesi della Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale
La Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale e più grande dell'uno l'UE Moana la comunità monetaria dei paesi dell'Africa occidentale comprende paesi per esempio come la Nigeria e il Dana che sono state ex colonie inglesi e quindi che non hanno mai utilizzato il franco se fa una un'altra misura oltre al nome che cambia da Franco se fa ecco cambia questa discussa questo discusso meccanismo
Per cui le riserve di cambio di questa moneta in loro le riserve loro dovevano essere depositato presso la banca di Francia si tratta
Scrive cose in carcere di una riforma importante fino adesso la banca centrale degli Stati dell'Africa Occidentale doveva depositare la metà delle sue riserve di cambio presso la Banca di Francia questo obbligo
Era appena percepita ed è percepita come una dipendenza umiliante
Verso la Francia da parte di quelli che criticano appunto questo meccanismo
La banca centrale delle degli Stati dell'Africa Occidentale non dovrà più portare quindi le sue riserve monetarie oppresso la Banca di Francia una terza un terzo cambiamento di rilievo oltre al nome e al fatto di non depositare le riserve
Pino Rope sulla barca di flagellato il cambiamento e che la Francia ha deciso di ritirare
Dalle istanze di governo della nuova moneta tutti i suoi rappresentanti che sedevano nel consiglio di amministrazione e nel comitato politico comunitario della banca centrale degli Stati dell'Africa Occidentale è questo
è molto importante perché c'erano nonostante quindi sessanta anni di indipendenza dei funzionari francesi che sedevano nel con un consiglio di amministrazione e nel comitato della politica monetaria di queste di queste banche africani
Cosa non cambierà ci informa consente attraverso non cambierà la parità fissa con l'euro
Per evitare di comunicato rischi di inflazione che è presente in un altro Paese africano la parità della moneta la nuova moneta ecco con l'euro
E mantenuta fissa cioè un euro uguale seicentocinquantacinque virgola novantasei franchi senza questa parità fissa spirito acconsentì quattro e l'una delle caratteristiche di questa moneta la più criticato dagli economisti africani
Secondo gli economisti africani critici anche rispetto a questa riformata il fatto di mantenere questa
Parità fissa con l'euro che ha una moneta forte pone dei problemi per le economie della regione
Perché diventano in questo modo meno competitive perché non hanno la capacità di utilizzare la flessibilità della loro moneta anche per quanto riguarda il favorire le loro esportazioni e poi viene criticata comunque che questa parità fissa con l'euro e garantita della Francia quindi un cordone ombelicale che secondo i critici rimane
All'interno anche di questa pur importante riforma della Franco se fa che diventa ecco quand'è che entrerà in vigore il lecco dovrebbe entrare in vigore nel due mila e venti anche se molti tecnici dubiti dubitano
Che questo possa
Avvenire ci sarà un vertice della sedevamo la Comunità economica dei Paesi dell'Africa occidentale che più ampia della comunità dei paesi che utilizzano il falco se fa ricordiamo si riunirà da bussa e deciderà appunto dei meccanismi che parto diranno
Il la nuova moneta ecco la domande
Questo accordo fatta tra la Francia e il suo ex-colonie però Nonda toccato Paesi importanti grossi player economici dell'aria come la Nigeria e il Garda
Si vedrà se questi Paesi accetteranno questo legame con la Francia questa specie di fuga in avanti della Francia e del presidente della Costa d'Avorio
Nulla e più sicuro quindi anche questa riforma è nell'incertezza
Di come si comporteranno i Paesi che non hanno mai fatto parte del gruppo dei paesi che hanno sono stati colonizzati da la Francia lasciamo anche il dossier della
Franco se fa sul quale ovviamente torneremo
Il dibattito estremamente vivace in Africa alle opinioni pubbliche sono divise tra chi pensa che questa è un cambia questo è un cambiamento importante un primo passo fondamentale verso la totale autonomia e l'indipendenza dei Paesi africani rispetto alla madrepatria francesi invece altri pensano che questo una mossa possiamo dirla con un'espressione italiana è dato per Diana per cambiare tutto e che tutto possa rimanere come prima vedremo davvero se c'è una volontà di macro
Di fa subire un mutamento profondo alle relazioni tra la Francia e l'Africa la dichiarate o durante la conferenza stampa ha anche fatto un
Affermazioni importante dicendo che la colonizzazione è stato una colpa grave della Repubblica francese e che lui intendi
Improntare i rapporti tra la Francia e le sue ex-colonie in una relazione tra pari e vedremo se a tutto questo seguiranno dei fatti concreti andiamo
Sempre nell'attualità africana per questa volta nell'analisi e nell'approfondimento lo facciamo andando a leggere la rivista Nigrizia che utilizziamo di tanto in tanto idealista
Dei padri comboniani specializzate nell'attualità dell'approfondimento su l'Africa la più antica rivista sull'Africa italiana fondata nel mille ottocento stanze stretto che pubblicata a Veron
Una corrispondenza un'analisi di Giuseppe acconcia il risveglio della piazza in Africa si vede qui una foto di al-Sisi una foto dei manifestanti
In Sudan a Khartoum manifestazioni contro l'alcol in il titolo il pezzo si intitola il risveglio della piazza manifestazione contro la corruzione con migliaia di partecipanti si sono svolte
Al Cairo ad Alessandria Suez Emma al alcun tra era dalle proteste del due mila e sedici contro la cessione all'Arabia Saudita dell'inizio lo delle isole tanto di tiranti esserne fieri
Che non si assisteva a mobilitazioni di massa in Egitto
Scioperi e proteste contro il carovita Italia la spesa pubblica e le pratiche arbitrarie della polizia sono andata avanti a bassa intensità dopo l'arrivo della presidenza dell'ex generale Abdel Fattah
Sinisi nel due mila e quattordici
E mai hanno raggiunto l'ampiezza
Dello scorso ventuno settembre a spingere gli egiziani di nuovo in piazza sono bastati video postati da momento è lì
Uno dei tanti egiziani che hanno lasciato il Paese per riparare in Spagna dopo il colpo di Stato militare del due mila tredici ma allo stesso tempo uno dei pochi a criticare il regime militare dopo averlo appoggiato
L'accusa di Eli di corruzione spreco di denaro pubblico e arriva a toccare lo stesso Presidente del Sinisi da mesi accusato di spendere miliardi di chi ne per costruire nuovi palazzi presidenziale questo pezzo parla quindi anche delle massicce della massiccia repressione di queste
Queste di queste manifestazioni parla deluso dei sociale tecniche usate dalla polizia ed agenti in borghese questa volta includono checkpoint per la perquisizione rapida di civili a qui è stato ordinato di consegnare i loro cellulari
E le password dei loro account sociale sociale
E quello che è accaduto ad Aron Boehm studente trazioni terza all'università di Edimburgo arrestato a due passi da piazza Tahrir per le notizie sulle proteste che condividevano con il suo cellulare
Almeno sette stranieri sono stati arrestati e costretti a confessare di cospirare contro il regime di Assisi in video che sono stati trasmessi dalla televisione egiziano questo
Per l'uso che viene fatto durante queste manifestazioni dei sociale quindi il potere egiziano che si accanisce quindi anche contro chiesti nuovi mezzi di comunicazione sempre restando
Su Nigrizia andando però verso
In Etiopia abbiamo registrato questo mese la consegno il dieci dicembre del premio Nobel per la pace il presidente al primo ministro etiopico una approfondimento di questa notizia notizia da parte di Giuseppe Cavallini
Corrispondenza da Addis Abeba il titolo e Etiopia il significato del Nobel a dardi ammende
Premiato il primo ministro etiopico per il suo impegno a risolvere il conflitto con i di trenta il tentativo di democratizzare il Paese
Un riconoscimento nonostante i risultati oggi Barbetti non ancora ma il comitato norvegese ha voluto lanciare un messaggio ha un'aria in fermento dell'Africa
Ci sentiamo orgogliosi come nazioni è un premio dato all'Africa non solo all'Etiopia
E posso immaginare come gli altri leader africani si sentano spronati a lavorare costruttivamente nel processo di pace da portare avanti nell'intero continente questo
Il commento a caldo di radicalmente di etnia o Romo nato da padre musulmano e madre cristiana Primo Ministro etiopico
Dal due aprile due mila e diciotto nell'apprendere di essere stato insignito dal premio Nobel per la pace due mila e diciannove
Alla sua centesima
Edizione si parla quindi delle sfide
I Rizzoli tele di questa grande stagione delle riforme in Etiopia al di là della iniziale un furia che la notizia dei premi ha suscitato nel Paese molte persone specie tra i professionisti gli economisti gli industriali
Che gli uomini d'affari hanno sottolineato come il governo di abbi
Deve lavorare ancora molto per superare il rischio di cadere in una grave crisi finanziaria riducendo i prezzi dei beni di base e migliorando le condizioni di vita degli oltre cento milioni di abitanti dell'Etiopia
Il Nobel ad Ahmed in ogni caso non si spiega solo con il fatto che le ciò che abbia risolto tutti i suoi problemi interni rappresenta invece un incoraggiamento e una spinta al governo del primo ministro a proseguire sulla strada delle riforme chi come noi vive in modo diretto il quotidiano processo di instabilità
Causato dalla dalle perduranti tensioni interetniche
Chi è testimone oculare della tragedia di tre milioni di sfollati etiopici formatisi negli ultimi due anni aggiuntisi al milioni di persone
Arrivate dalle nazioni confinanti raccolti in immensi tanti profughi trova validi motivi per chiedersi se il premio dato ad Habib Ahmed non rischia di trasformarsi in una beffa o di essere ben presto dimenticato infatti
Dopo due attentati da lui subiti dopo aver sventato il tentato golpe di stato perpetrato da alcuni militari lo scorso giugno abiti dovrà guardarsi
Da altri tentativi di scalzarlo dal potere
Comunque si sviluppi conclude questo pezzo di cavallini comunque si sviluppi la situazione in vista delle elezioni del due mila e venti il messaggio da trarre dal Nobel attribuito a b ammette e che l'Africa ha bisogno di leader riformisti sull'esempio del primo ministro etiopico
Il quale al di là delle inevitabili critiche ha finora dimostrato che la strada da imboccare da parte dei leader è soddisfare i desideri della gente mai il contrario così si conclude questo pezzo di Giuseppe Tabellini corrispondenza ad Addis Abeba
Sulla premio attribuito al primo ministro etiope ampi Ahmed Nobel per la pace due mila e diciannove su questa notizia di pace di speranza nonostante le contraddizioni si chiude questa ultima conta puntata
Del due mila e diciannove della rassegna stampa delle antiche Jean Leonard Touadì vi auguro per di ringrazia per la vostra fedeltà all'ascolto di questa rassegna stampa
Gli augura di passare un può non
Due mila e venti avremo modo di farci gli auguri nella prossima puntata e soprattutto vi chiede di rimanere all'ascolto dei programmi di radio radicale