La nota antiproibizionista

Uno dei pilastri della retorica proibizionista contro qualsiasi ipotesi di legalizzazione della cannabis è quello della cosiddetta teoria del passaggio secondo la quale il consumo di marijuana e di hashish
Porterebbe inevitabilmente all'uso di eroina
è un ritornello che abbiamo sentito ripetere anche di recente a proposito delle polemiche sulla cannabis Lai et o sulla sentenza delle sezioni unite della Cassazione sulla coltivazione domestica o ancora sull'emendamento Mantero alla legge di bilancio la teoria del passaggio nacque negli anni Trenta del Novecento negli Stati Uniti quando Harrier stringere il potente capo del Federal Bureau narcotest sa dopo la fine del proibizionismo sugli alcolici scatenò una vera e propria crociata contro la marijuana
La teoria del passaggio si basa sul fatto che spesso i consumatori di eroina hanno prima consumato cannabis la cannabis sarebbe quindi il ponte che condurrebbe inevitabilmente all'uso e all'abuso di sostanze più pericolose
In Italia la popolazione tra i quindici e i sessantaquattro anni conta circa trentotto milioni seicento mila individui secondo il rapporto due mila diciannove dell'Osservatorio europeo delle droghe delle dipendenze
Poco più del dieci per cento di questa popolazione ha fatto uso di cannabis almeno una volta nel corso dell'ultimo anno
In termini assoluti si tratta di circa quattro milioni di individui
Lo stesso rapporto dell'Osservatorio europeo indica che in Italia i consumatori di eroina ad alto rischio sono attorno allo zero virgola cinque per cento della popolazione nella fascia di età quindici sessantaquattro anni ovvero meno di trecento mila individui
La teoria del passaggio dunque smentita dalla logica è infatti probabile che moltissimi tossicodipendenti da eroina abbiano fatto in precedenza uso di te o di caffè o di latte mai smentita anche nei numeri in realtà il passaggio dalla cannabis a sostanze più forti
Poi dipende da diversi fattori e diverse circostanze l'Atlante delle dipendenze pubblicato dalle Edizioni Gruppo Abele che raccoglie il lavoro di un centinaio di autorevoli esperti e studiosi
A proposito di questa teoria spiega che sebbene possa esistere una certa correlazione tra il consumo di droghe
Tale legame non va mai inteso in senso deterministico in altri termini se il fatto a precede il fatto B non è detto che i big sia provocato o indotto da la funzione di accesso spiega ancora l'Atlante
Può essere riferita soltanto alla dimensione dell'illegalità della fruizione tant'è che oggi si ritiene che al Colle soprattutto tabacco forniscono un contributo più marcato rispetto alle logiche di sequenzialità d'uso
Nella maggior parte dei consumatori la canadese resta l'unica droga illegale consumata mentre più forte il legame con sostanze illegali
Sia in termini causali si pensi al tabacco sia rispetto alla ricerca di effetti equivalenti soprattutto alcol
Se mai spiega l'Atlante la cannabis appare frequentemente nel fenomeno della Poli assunzione di sostanze
L'Atlante delle dipendenze indica due orientamenti prevalenti da un lato l'uso di hashish e marijuana può essere presente anche in percorsi di consumo problematico ove il consumo assume un valore in sé peraltro verso l'uso normalizzato rimanda al raggiungimento di alcune funzioni specifiche quali ad esempio il controllo degli affetti di altre droghe con funzioni prevalentemente sedativa soprattutto in relazione all'uso di eccitanti
Nel Complesso spiega ancora l'Atlante delle dipendenze
Possiamo considerare la cannabis come una droga che ammette saltuariamente o alternativamente altre droghe a fianco a sé ma non necessariamente il passaggio a sostanze più forti è favorito o indotto dalla cannabis in quanto tale anzi non di rado la cannabis anche droga capolinea che non va oltre se stessa e a volte possiamo ritenerla di scansa mento nel senso che evita di sviluppare dipendenze pericolose
L'evidenza scientifica prova quindi che non è la cannabis in sé che porta all'eroina o ad altre sostanze più pesanti ma che il passaggio se mai conseguenza del mercato illegale mercato illegale occorre sempre ricordarlo che è creato dalla proibizione
Che favorisce la contiguità delle sostanze nelle piazze di spaccio e agevola questo sì il passaggio dalle canne araba più pesante
Del resto già nel mille novecentotrentanove due anni dopo l'entrata in vigore della legge contro la marijuana impostata e a stringere
Il sindaco di New Yorker Fiorello la Guardia istituì una commissione di studio per verificare la pericolosità dell'uso di cannabis e la fondatezza della teoria del passaggio i risultati indicano chiaramente già allora
L'infondatezza scientifica di tutte le tesi che avevano portato la proibizione dal fatto che l'uso di marijuana portasse la follia o causasse istinti omicidi sino ovviamente alla teoria del passaggio eppure ottant'anni dopo quella ricerca e dopo decenni di studi scientifici la bufala della teoria del passaggio viene ancora utilizzata per convincere l'opinione pubblica
Che la legalizzazione della cannabis significa promuovere il consumo della droga tra i giovani e avviarli alla morte per overdose di eroina in realtà è vero proprio il contrario
E le esperienze degli Stati che hanno depenalizzato Oregon lamentato legalmente l'uso ludico della cannabis lo sta dimostrando