Verso il superamento dell'ergastolo ostativo?

Ho chiuso gli occhi
Sta buongiorno a tutti
Benvenuti a questo convegno sulla materia dell'ergastolo ostativo sapete che ci sono state due sentenze importanti nascosto dello SPRAR nello scorso anno una riguardante da parte della Comunità europea non dalla Comunità europea del giudice per i diritti delle persone della comunione dal Consiglio d'Europa è un altro della sentenza dalla Corte costituzionale
è un con un argomento controverso dibattuto ci sono opinioni diverse in questa sede vediamo un attimino di sviscerato le il convegno è stato organizzato in primis come promotori non si sono fatti l'Università degli studi di Cassino e la sezione locale dell'Associazione maggio nazionale magistrati noi abbiamo contribuito a convegno fornito il supporto logistico un aiuto oggi un contributo è stato dato anche dall'ordine forense di Cassino e dal garante per i diritti dei detenuti della Regione Lazio la cito il dottor per tutto il dottor Giovanni Beretta professor Giovanni Beretta del Rettore dell'Università degli studi di Cassino poi per quanto riguarda il rappresentante l'Associazione nazionale magistrati abbiamo il dottor Scalera il Gianluca Giannichedda del Conte presidente al consiglio dell'ordine degli avvocati di Cassino che penso sia in questa sede che io non conosco e poi il garante dei diritti dei detenuti Stefano Anastasia
Abbiamo invitato anche lo abbia militato anche l'autorità del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria il presidente e il capo del dipartimento che però per impegni pregressi non aveva potuto intervenire Bent viene abbiamo però la presenza del provveditore regionale Carmelo Cantone ter ringraziamo anche per averci sostenuto nell'organizzazione
Saluto tutti l'autorità il procuratore della Repubblica di Cassino il vescovo e tutti gli altri che sono qui presenti prima di passare la parola ai relatori voglio citava che un saluto anche importante per quanto nel marzo porta organizzativo che ci ha dato all'interno di questa sede il dottor Tozzi che insomma è stato un po'l'anima organizzativa del convegno attenuti rapporti sia con l'università sia con la la Associazione Nazionale Magistrati allora prima di passare la parola all'illustrissimo i relatori ci tenevo i moderatori dell'input del dell'incontro che saranno il dottor Scalera
Al CIPE fruire al Tribunale di Cassino ma soprattutto nella veste odierna quale con capo della sezione locale dell'Associazione maggiorare nazionale magistrati e la dottoressa Grieco avvocato Grieco che il referente delegato del rettore responsabile per i poli universitari dell'università di Cassino
Non pallium abbiamo un polo universitario appunto te con cui partiamo lezioni vengono impartite da parte l'università lezione detenuti della stessa università si è fatta carico di aprire uno sportello per i diritti dei detenuti all'interno di questa struttura
Quindi passo la parola moderatori e buona giornata a tutti buon compendia
Allora buongiorno a tutti e benvenuti ringrazio il dottor Cocco per aver recitato tutti per quanto i saluti era il per i saluti istituzionali che era una una parte che ci preoccupava abbastanza
Volevo ringraziare anche il Comune di Cassino oggi da qui la la presidente di Rollo e ci fa molto piacere vedere questa platea così variegata
D'altronde non poteva essere diversamente perché questo è un evento che ha mi piace definirlo un evento corale
Nato sì dall'iniziativa dell'Associazione nazionale magistrati e della nostra università ma che ha visto subito la collaborazione di altri istituzioni e quindi l'amministrazione Petenzi penitenziaria lasciatemi ringraziare gli educatori o le Couto cantore Tozzi che è un po'il cuore pulsante di questa iniziativa e che ci sta ci dà una grande mano come referente dell'amministrazione penitenziaria per tutti i progetti che abbiamo qui all'interno del carcere
Il Garante regionale dei dei punti dei detenuti l'amico Stefano Anastasia che ci sostiene piaccia già da anni e che è stato un po'la scintilla di alcuni di alcune iniziative come lo sportello per i diritti volevo salutare anche la professoressa Marella Santangelo che ha avuto il piacere di conoscere durante la Conferenza nazionale dei delegati dei poli penitenziari un'iniziativa un'organizzazione molto importante che riunisce tutte le università italiane compiere una grande parte della o delle università italiane speriamo di diventare sempre di più che si occupano di istruzione all'interno del carcere
E l'onorevole Mauro Bruschini che ha dimostrato ma pubblico essere fortemente presenti e questo dimostra una grande vicinanza temi spesso ostici che sembrano marginali ma assolutamente non lo sono così come anche il vescovo Antonazzo
Ma
Volevo anche chiedere Napoli partecipanti di non saluto istituzionali così come tradizionalmente si richiede ma di sentirvi liberi di intervenire anche nel corso del dibattito un dibattito che non è squisitamente giuridico perché anche le discussioni che ci sono stati all'indomani sia della sentenza viola che dell'Ati la sentenza che di cui parleremo qui oggi dimostrano che questa è una materia interdisciplinari ed è una materia dove subentrano molti valori in gioco soprattutto quando ci sono interessi contrapposti in questo caso ci sono gli interessi
Di persone recluse e dei loro diritti
E dall'altra parte gli interessi di un'efficienza delle investigazioni di una sicurezza della Società di fronte a un fenomeno drammatico e come quello dell'associazione mafiosa nel nostro Paese quindi fatelo presente alla presidenza e intervenite nel momento in cui lo ritenete opportuno sulla base degli spunti che verranno offerti
Perché l'evento di oggi e poi passo la parola al dottor Scalera perché io devo fare un ringraziamento particolare a chi ha investito veramente e accettato questa sfida cioè quella di portare
L'uomo offerta formativa e di portare in università all'interno del carcere che il nostro magnifico rettore detta e non è una disponibilità così scontata perché il carcere un luogo particolare
E grazie proprio all'università sono due anni che non c'è questa collaborazione tra carcere e università e diventata una collaborazione costante non più delle solidi site
Dei nostri studenti oggi un'unica massa all'interno del carcere svolge settimanalmente un ruolo di servizio servizi sia con lo sportello per i diritti di di né detenuti sia con il diritto allo studio in carcere i nostri studenti io devo ringraziarli tutti perché qui oggi si sono prestati anche per a fare accoglienza quindi tutte le nostra grazie ai nostri ragazzi dello sportello per i diritti così come quello per il diritto allo studio in carcere
Vengono settimanalmente e svolgono un'offerta formativa così come istanze e altri parenti legali
E tutto questo farsi che il carcere di Cassino sia diventato un luogo in cui sono connessi più istituzioni un luogo aperto dove comunicano università
E oggi finalmente grazie molto all'associazione ma nazionale magistrati la sezione di Cassino anche i magistrati e gli avvocati
Potranno svolge le elezioni ecco perché al termine di questo convegno ci sarà la sottoscrizione di una nuova convenzione che potenzia l'offerta formativa perché i magistrati hanno aderito a anzi diciamo le cose sono stati loro a richiedere di poter entrare in carcere svolge riti servizio e quindi offerte offriranno nell'ambito di seminari della formazione ai nostri detenuti
Detenuti iscritti che qui saluto perché so bene i progressi che avete fatto all'interno di del vostro percorso universitario
Ci complimentiamo con voi per l'impegno per l'entusiastico state portando avanti imposto percorso qualcuno è anche prossimo alla laurea fra poco quindi poi festeggeremo
E quindi voglio passare e questo il motivo per cui abbiamo scelto il carcere cioè perché ne pensiamo quindi spazi physis fisici hanno anche un significato e la casa circondariale di Cassino è il luogo ideale dove parlare in tv carcere detenuti e diritti grazie passo la parola proprio al dottor Scalera sculture
Lei avvocato
Io vorrei iniziare proprio dalla fine
Ossia la villa che sarà la sottoscrizione da parte della locale sottosezione della MM
Per avviare la proposta formativa gli studenti ritenuti infatti né i magistrati nella sottosezione di Cassino
Riteniamo che sia doveroso collaborare con le altre realtà istituzionali e sociali del territorio anche nello svolgimento di attività non giurisdizionali ma comunque legate al concetto di legalità sul tema non sono mancati infatti incontri
E didattici con gli studenti delle scuole secondarie e a breve i ragazzi saranno chiamati a partecipare a processi simulati organizzati all'interno del palazzo di giustizia di concerto con il locale consiglia l'ordine degli avvocati
Anche il carcere e soprattutto al carcere nel viso e legalità
La pena è legalità senza della legalità la pena diventa crimine
Posso dire anche crimini di Stato
Ci piace l'ora di partire dal noto principio del contratto sociale
Dice Jacques Rousseau secondo cui l'individuo accetta che la sua libertà sia sacrificata al potere politico lo Stato
E delle sue leggi e neanche anche la sicurezza e la tranquillità dello Stato stesso vigilando sui trasgressori e ponendoli assicura
La funzione sociale di attribuzione lo Stato allo stato ius ponendo in che l'illuministica ma dice confermata da Beccaria subordinando ovviamente processi di legalità e proporzionata della pena
Il fine la pena diceva Beccaria non è di tormentare e affliggere un essere sensibile infine non è alto di impedire arredo
Di fare nuovi danni
Ai suoi cittadini e di rimuovere gli altri dal farlo uguale
Alla crudeltà della vita bisogna sostituire la certezza della stessa che peraltro spaventa sottolinea metrica maggiormente il criminale rispetta un'opposizione credibile mance
La pena dunque deve essere illegale
La previsione la Costituzione la fine prevista dalla legge in violazione di reati tassativamente indichi descritti viene erogata da giudice naturale terzo e imparziale a Termini un processo svolto nel contraddittorio delle parti
La fase dell'esecuzione l'articolo ventisette comma della Costituzione come ben sappiamo e non c'erano dei principi fondamentali nell'ambito dei tempi le quali non possono essere un posso consiste trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato
La magistratura di sorveglianza ovviamente svolge un ruolo insopprimibile nella fase della esecuzione e del trattamento del detenuto e a proposito tra una reazione l'altra leggerò delle note in ha trasmesso il presidente tribunali su via sei Roma dottoressa Maria Antonietta alti che possibile da partecipare e a piacere comunque di salutare
L'evento
Dunque la legalità della pena come dicevo passa anche della funzione della risocializzazione come previsto l'articolo ventisette e vedo che la stessa costituzione appare cauta laddove utilizza il termine tendere
Ma si può almeno convenire che tale funzione ove effettiva accresca quantomeno alla legalità della pena
Anche in tale settore la differente la difficoltà di tipi di risorse finanziarie come al solito può diventare decisivo in termini negativi
Si pensi esso fra sovraffollamento cronico delle carceri in più
Generale la pressione annosa dell'edilizia carceraria
L'istituzione di tre minuti è prevista all'articolo diciannove di ordinamento penitenziario come può un'attività che gioca un ruolo fondamentale assieme a quella del lavoro nel percorso di rieducazione del condannato
E in tale contesto
Anche noi magistrati diversa sottosezione pur dedicandosi ci mancherebbe altro quello che il nostro ruolo istituzionale giurisdizionale lotta al crimine nella funzione inquirente e requirente
Abbiamo deciso di contribuire
Alla
Nel prezioso lavoro già offerto deboli veneziani in cui parlava la dottoressa diretto mi sembra che se si sono circa trecento ormai i tempi ritenuti che sono che iscritti in questi circuiti organizzati dall'università
Sottoscrivendo anche voi
Così impegnandoci
A dare delle lezioni di diritto ai detenuti iscritti recita detenuti della casa circondariale di Cassino
La scelta del tema del convegno e la stessa sede dunque non poche passare proprio a tale per queste considerazione
Ringrazio anche io i relatori che ci hanno onorato del loro presenza
Anzi possiamo dire che la vostra presenza ci riempie di orgoglio
Il tema dello gas ostativo è particolarmente critico in quanto vengono a confrontarsi vinci dico costituzionali sulla risocializzazione la pena di cui ho appena fatto cenno
Conella dura e serrata in realtà della lotta all'attività organizzata e le mafie presenti su tutto il territorio nazionale
La nostra storia repubblicana ha visto più volte affiorare esigenze eccezionali nel contrasto prima alle organizzazioni terroristiche tra quella mafioso
Con l'effetto di creare nella politica criminale quello che è stato definito una oscillazione pendolare no
Ne ha settantasette infuriati istituti di massima sicurezza
Poi
Con l'allentarsi d'allarme terroristico fu introdotta legge Gozzini poi le tre stragi di Capaci e via D'Amelio quarantuno bis dell'articolo quattro bis e via dicendo
Era dunque un problema di equilibri molto delicati
E quindi a sul tema nesso
Attendiamo quello che i relatori ci possono indossare
E allora possiamo dare avvio ai lavori ho avuto modo di alcuno avuto la fortuna di conoscere il professor Pugiotto durante l'ultimo dei suoi seminari dei loro seminari preventivi ferraresi che io trovo veramente un'idea straordinaria cioè di seminari
Che nascono a cavallo delle pronunce delle della corte costituzionale e che hanno la funzione in tempi utili di consegnare alla corte non successivamente ma prima della decisione il parere della dottrina
L'ultimo seminario si è tenuto proprio a settembre di quest'anno a ridosso della della sentenza trecentocinquantaquattro ed è stato talmente ricco di spunti che è stato anche di stimolo a questo evento e quindi abbiamo potuto creare un filo conduttore
Un filo conduttore non solo tra i due momenti di flessione ma perché no anche tra i due atenei quello di Ferrara e quell'ottica siete Lazio meridionale prego professore
L'intervento sarà un po'più lungo professore ci lega una rievocazione sistematica di tutta la vicenda Vito Cusini uccide la relazione mezz'ora non di più
Allora ometto i ringraziamenti solo per ragioni di tempo ma sono ugualmente sinceri
Per il luogo che ci ospita la platea che ci ascolta e tema in esame è fuori discussione che chi vi sta parlando messa meno di tutti voi
Aggiungo che oggi sentiremo anche le voci del procuratore nazionale antimafia
E che il giudice costituzionale relatore e redattore della sentenza duecentocinquantatré del due mila diciannove è un parte del Ruanda che accresce il mio senso di inadeguatezza mi faccio forte di questa debolezza perché mi permette questa presente generalizzata competenza di dare per scontato la conoscenza del meccanismo delle dimostrativo di cui all'articolo quattro bis
E in particolare le conseguenze della sua applicazione
A chi è condannato a vita per uno dei gravi reati inclusi nel suo primo comma
Sono gli ergastolani senza scampo
Come li ho battezzati nel mio omonimo libro scritto a quattro mani con uno di loro Carmelo Musumeci è uscito nel due mila sedici quattro anni fa quando ovvero Nicolò maggioranza di così artisti nemmeno sapeva che esistesse un ergastolo megastore ostativo
Dunque sarà questo lo sfondo della mia relazione articolata in tre punti secondo le concordata regole d'ingaggio
Illustrerò
La sentenza duecentocinquantatré del due mila diciannove
Confronterò con le sue motivazioni e i suoi effetti con le apocalittiche preoccupazioni emerse nel dibattito pubblico che l'hanno accompagnata e infine mi interrogherò brevemente sul suo possibile seguito
Allacciate la cintura cintura perché si parte
La prima cosa da fare entra picchettare con precisione
Il perimetro entro il quale si muove la sentenza in esame
Primo perché dopo
La sentenza non riguarda esclusivamente i condannati al cosiddetto di Gaston ostativo
Ma chiunque abbia subito una condanna perpetuo temporanea per uno dei reati inclusi nella frastagliata e fantasioso blacklist del primo comma dell'articolo quattro bis
Secondo picchetto
La sentenza nasce in relazione a due specifici reati ostativi
I diritti di partecipazione associazione mafiosa i diritti di contesto mafioso
Ma finisce per investire tutti i reati inclusi nell'elenco del primo comma dell'articolo quattro bis cui la corte ha esteso consequenzialmente la sua dichiarazione di incostituzionalità
Terzo picchetto
La sentenza rimuovere dal regime ostativo dell'articolo quattro bis uno solo beneficio penitenziario il permesso premio
Pecchia unicamente di questo la quota era stata chiamata a decidere
Ha lo Stato dunque lo stato di vita resto operante presso tutte le altre misure alternative
Se questo è il perimetro
Allora va subito detto
Che la sentenza numero duecentocinquantatré nel due mila diciannove non investe direttamente la disciplina relativa all'ergastolo ostativo
Sarebbe stato diverso sulle due questioni di costituzionalità promosso della prima sezione penale della Cassazione ed al tribunale di sorveglianza di Perugia fossero sorti in relazione anche con l'accesso alla liberazione condizionata ma così non è stato
Ovvio che il problema di fondo
Quello della legittimità di una condanna a vita pediatra e o non collaborante
Cioè di una pena fino alla morte per il reo non collaborante
è un problema che resta sullo sfondo ma che è stato portato in prima in poche sul proscenio
L'altrettanto nota sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo viola Conte Italia pronunciato il tredici giugno scorso è divenuta definitiva il cinque ottobre scorso
La devo richiamare anche somme oggetto della mia relazione secondo i giudici di Strasburgo il regime italiano dell'ergastolo ostativo violata dignità umana
Perché cito limita eccessivamente la prospettiva di rilasci dell'interessato e la possibilità di riesame della pena
Diventa cioè
Pena perpetua de jure e de facto non riducibile pertanto dicono i giudici della CEDU
Contraria al divieto di trattamenti inumani e degradanti sancito nell'articolo tre della Chengdu
Ogni divieto vorrei ricordare
Che non ammette deroghe né sospensioni neppure cito in caso di guerra o di altro pericolo pubblico che minacci la vita della nazione
Così l'articolo quindici la CEDU
Sembra averlo dimenticato i tanti chierici del diritto che hanno stigmatizzato la Grande Chambre per aver sottovalutato con la propria sentenza decisionalità alla gravità tutta italiana del fenomeno criminale organizzato aggiungo
Che si e legislatore italiano non interverrà tempestivamente modifica del regime delle Licastro ostativo con i giudici di Strasburgo espressamente richiedono
La natura strutturale del problema provocherà una futura vera e propria sentenza pilota
Causata dalla slavina di ricorsi da parte degli attuali mille duecentocinquantacinque Gaston anni ostativi
Il settanta virgola uno per cento dei mille settecentonovanta condannati a vita
Molti di questi hanno un pregresso detentivo pari o superiore ai ventisei anni che il termine che va raggiunto per chiedere l'accesso la liberazione condizionale
Detto in uno slogan oggi Pedica saranno ispettivi viola e il colore della speranza
Torno alla Corte costituzionale
Perché i giudici della Consulta hanno ascolto ritenendoli fondati i dubbi di costituzionalità promossi da due giudici a cui Bush
La ratio decidenti della sentenza fa perno sulla presunzione legislativa che regge il regime dello Scià attività penitenziaria cioè la necessità di una collaborazione utile ed esigibile con la giustizia
In assenza della quale ogni beneficio penitenziario è auto automaticamente precluso al detenuto
è una presunzione legislativa giustificata certamente sì dice da corte
Sul piano penitenziario
Perché la collaborazione esprime una valenza rescissoria del legame con il sodalizio criminale
E sul piano processuale
In ragione della necessità di favorire uno strumento investigativo essenziale nella lotta alla criminalità organizzata
Dunque secondo la Corte non è la presunzione in sei a risultare costituzionalmente illegittimo
A contrastare con gli articoli tre e ventisette terzo comma è dice la corte il suo carattere assoluto
Che la rende non superabili da alcuna prova contraria
Tra le molte altre sono tre le criticità costituzionali che vengono valorizzati in sentenza la prima
Se è giusto premiare il detenuto che collabora non invece punire ulteriormente per la mancata collaborazione attraverso un regime penitenziario più afflittivo perché integralmente intero murario
Disegnando dice la Corte cinto una sorta di scambio
Tra informazioni e benefici penitenziari la nome impugnata dice la Corte immette nel percorso carcerario del condannato elementi estranei ad esecuzione penale e nel contempo
Questa è l'espressione di una corte opera una deformante trasfigurazione della libertà di non collaborare del diritto al silenzio di cui ogni detenuto e titola
Seconda criticità valorizzate in sentenza
In quanto assoluta
La presunzione legislativa impedisce in limine una qualunque valutazione del giudice sul concreto percorso carcerario del detenuto chi diventa così privo di qualunque rilevanza giuridica
Si stoppa sul nascere dunque il processo di risocializzazione cui è finalizzata la pena frustrando la stessa volontà del detenuto di progredire su quella strada
Persa e ultima criticità costituzionale valorizzati in sentenza
La natura assoluta della presunzione legislativa si basa sul fallace postulato
Che l'assenza di collaborazione sia sempre e in cui inequivocabilmente il sinonimo di adesione al sodalizio criminale
Invece
Come già riconosciuto dalla Corte europea
Anche la Corte costituzionale italiano e ci dice che così non è sempre perché il decorso del tempo in prigione po'contraddire tale presunzione di immutabilità
Sì della persona del detenuto sia del contesto esterna tracce
Da qui dice la Corte rigetta costituzionale di una valutazione individualizzata e attualizzata di entrambi i fattori da parte della magistratura di sorveglianza
Iniziamo a vedere dunque
Il dispositivo di questa sentenza
L'articolo quattro bis primo comma dell'ordinamento penitenziario incostituzionale nella parte in cui non prevede
La possibilità per il giudice di concedere permessi premio anche in assenza di collaborazione con la giustizia
E poiché la ratio di questi legittimità e nel carattere assoluto
Di una generalizzate preclusione l'incostituzionalità viene estesa d'ufficio dalla Corte costituzionale a tutti i detenuti di tutti gli altri reati ostativi elencati nella disposizione impugnata
Diversamente ne uscirebbe una normativa di risulta incoerente
Cade così
Una posto ottimista sanzionatoria
E si ripristina quello che da questo ha visto mi piace chiamare habeas corpus penitenziario
Limitatamente alla misura delle beneficio del permesso premio
La Corte non si ferma qui se si fosse fermata qui c'è ed è stata fucilata
Nel dibattito pubblico
Mutata la natura della produzione legislativa da assoluta e relativa
La Corte si affretta a precisare i criteri di particolare rigore criteri di particolare rigore si legge nella sentenza necessari per superare questa preclusione non più assoluta ma relativa
Quali sono questi criteri
Il regime del permesso premio si trova nell'articolo trenta da da ordinamento penitenziario
Che ci dice che dopo l'espiazione di metà della pena
Almeno dieci anni Pichierri Castorani
La concessione del permesso premio e subordinato una duplice condizione
Regolare condotta penitenziaria assenza di pericolosità sociale del detenuto
Non basta dice la Corte nel caso in cui il beneficio se richiesto dalle reale verrà è ostativo non collaborante
Così come non basta preciso la Corte la partecipazione al trattamento penitenziario e men che meno una dichiarazione di dissociazione serve altro
Ma cosa
Certamente dice la Corte l'esclusione dell'attualità di collegamenti del detenuto con la criminalità organizzata
Condizione questa che si ricava dalla dalla trama tre articolo quattro bis che da prevede nel suo comma uno bis
Nei casi di mancata collaborazione in quanto inesigibile
Per il cane perché reo nulla o poco sana in ragione della sua limitata partecipazione al reato o nel caso di mancata collaborazione impossibile Pini già si sa tutto ciò che c'è da sapere fatto criminoso o nei casi di mancata collaborazione irrilevante
Perché avremo sono state applicate le circostanze
Attenuanti di legge
E tuttavia l'acquisizione di tali elementi è fatto imprescindibile ma non sufficiente
Sorge ancora altro
Ma cosa
Il vaglio della magistratura di sorveglianza si legge in sentenza deve estendersi l'acquisizione di elementi che escludono non solo la permanenza di collegamenti con la criminalità organizzata ma altresì cito il pericolo di un loro ripristino
Futuro tenuto conto delle concrete circostanze personali ambientali
Carattere necessario di tale requisito secondo la Corte si recava direttamente dalla Costituzione cioè dall'interesse costituzionale la prendo alla prevenzione della commissione di nuovi reati
Viene così a delinearsi un quadro normativo rafforzato
Per la concessione del permesso premio quando richiede il beneficio è un detenuto
Ostativo non collaborante
Il catalogo dunque è questo
Totti anni di reclusione alle spalle degli ergastolani almeno dieci anni
Piena prova di partecipazione al trattamento rieducativo
Acquisizione di elementi tali da escludere sia l'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata sia il pericolo del ripristino di tali collegamenti come si legge testualmente nel dispositivo finale della sentenza
Di tale quadro normativo rafforzato la corte traccia anche relativo regime probatorio
Indicando gli oneri gravanti sul magistrato di sorveglianza da un lato e se ne è tenuto richiedente dall'altro
Quanto al magistrato di sorveglianza
Ferma restando sottolinea la Corte la sua autonomia autonomia valutativa
Deciderà sulla base non solo delle nazioni fornite da direttore del carcere
Dall'autorità penitenziaria in generale ma anche dalle dettagliate informazioni acquisite da altre autorità competenti
Procura nazionale antimafia la procura distrettuale il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza
Quanto agli addetti molto richiedente su di lui dice la Corte grava l'onere di specifiche allegazioni i doni escludere collegamenti attuali e futuri con il sodalizio criminale di più dice la corte uno onere che si tradurrebbe nell'obbligo di fornire veri e propri elementi di prova
A sostegno della sua richiesta secondi riesce si è pronunciata da procura antimafia d'ufficio o su segnalazione dei competente Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza
Questa
è la radiografia
Della sentenza duecentocinquantatré del due mila diciannove
Fatta oggetto
In una formidabile contraerea preventiva
Messi in atto con l'appoggio incondizionato di diverse testate giornalistiche da quello che Luigi Ferrarella seguono meglio pugliese giudiziario che abbiamo scrive sul Corriere della Sera
Ha definito un Dream Team di pubblici ministeri
Sia chiaro
E legittimo esprimere valutazioni differenti di una sentenza
Sì
Anche la Corte costituzionale certamente sì
Alla duplice condizione però di averla letta
Ed in una bella fraintesa
Entrambe queste condizioni basiche
Per un dibattito pubblico
Risultano se come mai tradite dalla tempistica del dibattito che ha accompagnato le regine nel sangue
Prende la rincorsa
Contestando a testa bassa zitto le demenziali doppie sentenze di Trasibulo gol Copyright del direttore del fatto quotidiano
Precede l'udienza pubblica Palazzo della Consulta si inasprisce dopo il comunicato stampa del ventitré ottobre che dà notizia della decisione
Si spinge a sponsorizzare la richiesta di un decreto legge da approvarsi all'unanimità
Per rimediare il cosiddetto colpo mortale all'ergastolo sto attivo inferto da una sentenza di culture non si conoscevano le ancora le motivazioni depositate solo il quattro dicembre
Non so come sia Carlo a vostra a casa mia contestare una decisione prima che venga presa e senza conoscerne le motivazioni non si chiama legittimo esercizio di critica ha tutt'altro nome
Quanto al merito degli agitati e debordanti commenti
Resta agli atti una corposissima rassegna stampa
Che ristretti punto it rende fruibile a tutti lo stampata ho consumato una risma di carta e trattenendo il fiato riletta tutta per prepararmi all'appuntamento odierno
Ed è stata una lettura chi mi ha messo in difficoltà
Infatti perché come me pensa che la pena giusta sia solo la pena conforme a Costituzione
è una lettura che provoca disagio
Fine a una narrazione in un in forma semmai deforma
Trasforma dissi in forma
Anteponendo assunti sociologici
Presentati come verità fattuali incontrovertibili
A quei vincoli costituzionali convenzionali che pure reggono e limitano il potere coercitivo statale o almeno così dovrebbe essere in uno Stato costituzionale di diritto
E solo per ragioni di tempo che non passa in rassegna tutte queste obiezioni nel selezionate alcune per confrontarle con le ragioni opposte addotte dalla Corte costituzionale nella propria sentenza
Si è detto e scritto
Che i membri della criminalità organizzata cito testualmente sono ontologicamente incompatibili con ogni prospettiva di recupero
Si tratterebbe di un dato cito storicamente e culturalmente c'era tutto perché non si sceglie di diventare mafioso si nasce
Dunque per il mafioso cito esistono solo neve due miti fuga la morte o la collaborazione con la giustizia
La sentenza numero duecentocinquantatré del due mila diciannove non sposa fare massima nella sua assolutezza di Tura ontologica
Resta fedele a una costituzione per la quale nessuno e mai perso per sempre
Parlando di rieducazione delle condannato
Il terzo comma del dico ventisette non usa a caso il singolare
Condannato perché in carcere non ci sono organizzazioni ma persone
Tanti pezzi undici ciascuno con la propria storia individuale
D'altra parte
Proprio esperienza penitenziaria testimoniare riuscite esperienze riduca attive
Anche Vieri Gaston anni ostativi non collaboranti
Che pure hanno egualmente ottenuto benefici penitenziari proprio in quei casi di collaborazione impossibile irrilevante o inesigibili dico pagavo prima ai sensi del quattro bis comma uno bis una colpa mia di di questi disse date
Rivolgetevi al legislatore un
Ed è ancora l'esperienza di Richie
Che c'è differenza tra chi è diretto per decenni una cosca e chiede intanto poco prima del processo
Tra chi ha pianificato stragi e chi ha ucciso in uno scontro a fuoco tra bande rivali
Cioè tra chi ha ripudiato i propri familiari collaboranti e chi non collabora per paura di ritorsioni a danno dei propri familiari
Differenze tangibili faccio notare che la stessa Amministrazione penitenziaria certifica quando per esempio trasferisce un detenuto non collaborante dal regime di alta sicurezza regimi di media sicurezza
Si è detto e scritto
E la sentenza della Corte costituzionale avrebbe sancito irresponsabilmente uno cito generalizzato liberi tutti
Ignorando che il boss in permesso premio Citto è il re in esilio che se rientra riprende il suo ruolo
La lettura delle motivazioni della sentenza ridimensiona l'apocalittico scenario di pericolosissimi capi cosca di nuovo tra voi grazie a un giudicato costituzionale talmente direi unico da risultare colluso
C'è anche la corte riconosce vorrei che fosse chiaro un punto
E la possibilità di domandare nonché il diritto di ottenere un beneficio penitenziario
Il resto non corroborante busserà alla porta del suo magistrato di sorveglianza dopo aver scontato almeno metà della sua pena
Droga dare prova di piena partecipazione percorso rieducativo e devono essere esclusi collegamenti attuali e futuri con il sodalizio criminale
Tutte queste precondizioni sono comunità cumulativamente necessarie e sempre sottoposti al controllo non solitario della magistratura di sorveglianza
Senza la puntualizzazione nessuno terrà un breve temporaneo permesso premio durante il quale vorrei far notare dovrà rigare dritto
Perché in caso di condotte non conforme alla legge o alle prescrizioni imposte dal giudice in RAI sarà restituito alla sua pregressa coesione detentiva e non rivedrà più i permessi premio
Detto in breve
La sentenza numero duecentocinquantatré dei domini diciannove non ha sostituito automatismo legislativo un automatismo in quale contrario come in mala fede ci lasciato credere mirando a un procurato allarme
Tutto è un reato
Metrò di uno strumento non per acquisire facile consenso
Si è detto e scritto che la responsabilità della decisione affidata semplici giudici di sorveglianza
Io spero di esporrebbe a intimidazioni minacce e pressioni esercita per mafiosi condannati all'ergastolo ostativo
Da qui la richiesta di allocare la competenza in capo a un organo collegiale
Preferibilmente unico a livello nazionale anche al fine di garantire una uniformità giurisprudenziale in materia di concessione dei benefici penitenziari agli ergastolani ostativi non collabora
L'argomento allarmistico
Giovanni Maria Flick già ministro degli giustizia già precedentemente della Corte ha parlato di carità pelosa
L'argomento allarmistico se minerale che la magistratura di sorveglianza c'è qualche magistrato di sorveglianza qui sale al mattino è da sempre da sempre sposto a questi rischi
Quando ad esempio decidessero natura ostativa della pena inflitta in sedi cognizione
O sull'esigibilità o meno della collaborazione
O sulla concessione dei benefici penitenziari condannati per uno dei reati di cui al quattro bis o sul reclamo circa l'applicazione e la proroga del quarantuno bis sia pure in un giudice unico a Roma
Costituzionalmente aggiungo quella dedicata quella dei magistrati di sorveglianza è e deve rimanere una giurisdizione di prossimità perché Prodi pone l'osservazione del detenuto è una costante interlocuzione che gli operatori penitenziari
La creazione di un unico tribunale nazionale ad hoc
In realtà secondo me cella e malamente conosciuta insieme sfiducia nei confronti della magistratura di sorveglianza proprio per la sua natura diffusa
Capace per questo di assumere decisioni contrarie ad aspettative securitaria dell'opinione pubblica e forse di qualche pubblico ministero
Si è detto e scritto infine
Che l'apertura i benefici penitenziari per chi non collabora metterebbe a repentaglio uno strumento imprescindibile contro la criminalità organizzata
Perché allentata la camicia di forza del giusto attivo nessun mafioso avrebbe più interesse a collaborare con la giustizia
è una critica fuori bersaglio giuridicamente fuori bersaglio
Perché la sentenza duecentocinquantatré non smantella il sistema degli incentivi collegati alla collaborazione
In possa resta l'intera legislazione speciale che introduce a favore di condannati collaboranti corsie preferenziali nell'accesso a taluni importanti benefici penitenziari
Resta in piedi il meccanismo premiale dell'articolo cinquantotto ter di ordinamento penitenziario che consente a chi collabora di accedere i benefici penitenziari
Anticipatamente rispetto a tutti gli altri
La sentenza infine non scalfisce minimamente il regime carcerario dell'articolo quarantuno bis per una ragione molto evidente
L'applicazione del quarantuno bis ai singoli detenuti presuppone proprio quell'attualità dei loro collegamenti con organizzazioni criminali che preclude l'accesso al permesso premia
Semmai aggiungo io
Con l'ottimismo della volontà
Non può escludersi
Che sia proprio la possibilità di estendere finalmente lo spicchio di libertà extra carceraria a indurre Vella collaborazioni anziché rifiutarla
Per principio
Mi qualche minuto pochi ma bastano
E le costellazioni su imprevedibile seguito della sentenza duecentocinquantatré del due mila diciannove
Innanzitutto secondo me
Andrà evitato che la sua feconda ratio decidenti
Capaci di generare un Fertile dispositivo
Non produca uno sterile seguito quanto all'effettiva concessione di permessi premio
Dipenderà innanzitutto
Da come verrà intese requisito predittivo delle pericolo di futuro ripristino dei collegamenti con esperienze criminale
Toccherà ai giudici di sorveglianza valuta degli elementi e dovrà essere una valutazione non standardizzata
Bensì come precisa la stessa sentenza cito tenendo conto delle concrete circostanze personali e ambientali
Dipenderà poi dal tipo di lì allegazioni richieste ed è relativo regime probatorio il quale vorrei essere molto chiaro su un punto
In assenza di un intervento legislativo sarà modellato in autonomia
Dal diritto vivente giurisprudenziale che si formerà in sede applicativa qui lo studioso della giustizia costituzionale che parla è necessario distinguere all'intendo da parte additiva della sentenza duecentocinquanta tra il due mila diciannove
Laddove la Corte richiede l'acquisizione di elementi che escludono il pericolo di un futuro ripristino dei collegamenti introduce un requisito costituzionalmente imposto
E per questo incapsulato nel dispositivo dalla sentenza
Ma non altrettanto può dirsi per la relativa trama probatoria tracciate in sentenza
Qui a mio avviso la corte sostituisce la propria discrezionalità quella legislative giurisdizionale
Prefigurando una procedura addirittura una inversione dell'onere probatorio che non può trovare copertura sotto l'ombrello dell'articolo centotrentasei della Costituzione quello che impone effetti generali retroattivi respinte insidia condimento
Prova ne sia
Che questa parte non è Inca sudata nel dispositivo finale della sentenza
Sia come sia
Andai evitato l'inverarsi di una probabile diabolica quale è sempre una prova negativa
Tanto più se chiamate dimostrare l'inesistenza di un fatto futuro
L'ultima osservazione Polito vero avvocato mi taccio è in realtà una previsione
Sulla quale accetto scommesse
La sentenza duecentocinquantatré fungerà da matrice per tante decisioni fotocopia quante sono le misure alternative oggi ancora precluse hanno un collaborante
La sua ratio decidendo infatti non è costruita sulla peculiarità del permesso premio
E tutti i benefici penitenziari sono assimilati nella logica della preclusione assoluta
Caduta questa per il permesso premio cadrà anche per gli altri liberazione condizionale compresa in linea peraltro con il dictum della corte di Strasburgo
Che si impone come norma interposta in forza dell'articolo centodiciassette primo comma della Costituzione
Del resto è lo stesso principio costituzionale di progressività trattamentale imporlo
Se restassero precluse tutte le altre misure alternative isola permesso premio si riserverebbe si rivelerebbe incapaci di svilupparlo sulla funzione pedagogico propulsiva
Infine
Se come scrive la Corte nella sentenza duecentocinquantatré
La riduca Trinità de'rapinava intesa come recupero del reo alla vita sociale
Allora è vero il fine della pena esige la fine della piscina
Dunque
All'interrogativo che fa da titolo all'odierno convegno risposta
Che io do e che penso sia ragionevoli sia ragionevolmente deve essere ad uniformità affermativa
Ci stiamo avviando verso il superamento delle di Gaston ostativo e sono questione di tempo
Sembrava impossibile fino a ieri
Ma come scrive erri De Luca nel suo ultimo romanzo
Impossibile e la definizione di un avvenimento fino al momento prima che succeda grazie
Guardi la ringraziamo professore per la puntualissima
Ricostruzione sistematica di tutta la vicenda
Lei ha chiesto dal se era presente qualcuno era qualche collega la sorveglianza
Come ho detto prima introduzione
è impossibile la partecipare il presidente del tribunale ci ha mandato qualche schietto
Ritiene presidente nei tardi
La presidente vietarli che è ormai imminente dei Bessie niente intervento legislativo
Su tutta la materia ove la luce intervento la Corte costituzionale e si auspica chi non venga in alcun modo
Le risse un parallelismo
Con la giurisdizione esclusiva il tribunale di sorveglianza di Roma in tema dire CLAAI vesti di lady ministeriali applicazione e prova del regime di Padova vista tanto sì dimissioni del tutto
Estranee anche perché
Il principio fondamentale che regge la competenza diciamo analista dal la magistratura sorveglianza il giudice naturale della sorveglianza non poche S i giudici
Del vede che impropri più vicino
Il principio la prossimità col detenuto è che vicino al carcere ove divenuto sidro
Mi sembra interessante anche il la richiesta
L'auspicio ulteriore che la presidente caldi fa sono immediatamente un intervento legislativo eventualmente di proporre per tali fattispecie particolari permesso premio
La previsione di un organo collegiale
Nella sorveglianza proprio del per la delicatezza della questione
E mi sembra che anche questo potrebbe essere un aspetto da votare con attenzione prima di passare alla prossima relazione
Ci precede un saluto da parte del Magnifico Rettore Betta
Ci porti
Anche perché come ho detto poc'anzi noi ci inseriamo noi magistrati dell'Anm di Cassina ci inseriamo in una sulla scia l'attività già presente i danni nella nel nei penitenziari nell'ambito del diritto allo studio fare la parte dei poli universitari
Grazie non mi fa particolarmente piacere il convegno di oggi devo dirvi un particolare piacere entrare in carcere trovando le porte aperte mi sembra che simbolicamente
Me capita è capitato spesso in passate occasioni di di entrare qui nel carcere c'è sempre giustamente un controllo degli accessi per per chiunque me compreso
Oggi delle porte aperte ed un controllo ovviamente altrettanto rigoroso ma è simbolicamente
Legato a questa iniziativa un ringraziamento a tutti i relatori per adesso per i contenuti posso ringraziare solo nello specifico il primo relatore che ha consentito un ingegnere di capire di di cosa
Di cosa si tratti
Già legge dire abbiamo la presunzione e di riuscire a capire tutto però devo dire che in ambito giuridico avendo un figlio laureato in giurisprudenza posso dire che invece l'ambito giuridico è molto lontano da quelli nettamente quelli proprio l'ingegnere
O veramente potuto cogliere i termini delicati della di una questione che
Mi confesso non conoscevo
Oggi mi farà piacere poiché siglare la convenzione che che ampliavano se interazione col carcere alla loro degli avvocati all'ordine dei magistrati e alla
Che al Garante delle persone sottoposte a misure restrittive proprio in questa visione di un sistema che circa in qualche modo di realmente tradurre il diritto allo studio in in termini reali anche in ambito carcerario questo e qualcosa che si sta facendo come conferenza dei rettori come Crui a livello nazionale dietro
Degli autorevoli esempi di alcune università che da anni hanno
Diciamo non ha aperto le porte ma insomma a sono diciamo entrati all'interno dei dei carceri con numerosi laureati i numeri oggi sono numeri significativi
Io devo dire che qui a Cassino
Abbiamo cercato di andare anche al di là della semplice del semplice tema del diritto allo studio abbiamo tenuto un corso di lingua inglese ai detenuti diciamo a si cerca in qualche modo di di aprire di insomma di far sì che il periodo della detenzione sia veramente un periodo di di recupero e di di costruzione di di cose che poi potranno servire nella vita futuro ovviamente in casi in cui in cui sia ma anche all'interno del carcere e tutto quello gli sforzi che cerchiamo di fare penso che siano importanti o non non vi rubo altro tempo e ancora veramente ringrazio
I relatori per essere qui oggi perché sono certo che che con queste iniziative che realmente si rompono certe certe barriere insomma voi come università cerchiamo di fare il nostro meglio grazie
Possiamo allora invita le professor Giuseppe Della Monica professore qui ha necessità di Cassino del Lazio meridionali e di procedura penale
Che interverrà tra l'altro anche responsabile sembra del diritto allo studio
E lo abbiamo chiamato anche nella veste di avvocato lei
Vado Abu avvocato di Salerno nel sembrare
Allievo del professor D'Alia Lupoi
Giovane sostituto né confrontare
Quando lavoravo alla procura di Nocera negli anni novanta
E quindi prego professore grazie
Innanzitutto consentitemi i ringraziamenti sentiti ai relatori che hanno accettato il nostro invito mi sento da ho toccato in dovere di ringraziarli vivamente per averci concesso il privilegio di essere qui oggi
Rischio obiettivamente di entrare in confusione perché sono stato chiamato come professore di procedura penale come avvocato come responsabile del diritto allo studio dei detenuti e quindi per la convenzione che altro momento importante di questa giornata queste ambivalenti figure che confluiscono su di me il rischiano come dire di confondere le idee in realtà debbo dire che la mia previsione era azzeccata era giusta
Io avevo previsto che il professor Pugiotto al di là come dire della cauta preme Issa avrebbe poi come dire sviluppato una mirabile analisi lui l'ha definita il radiografia ma in realtà è una ecografia della sentenza duecentocinquanta treni del dolce del due mila diciannove analizzata
Nei suoi profili salienti più significativi con assoluta chiarezza ed ecco perché avendo immaginato questo io pensavo di sollecitare insieme a voi con il procuratore Cafiero De Raho che credo farà altrettanto e sollecitare il professor Zanon su qualche punto ulteriore
Su qualche punto ulteriore che sconfina un po'il tema dell'ergastolo ostativo che va oltre il tema dell'ergastolo ostativo ma un profilo che io ritengo di estremo interesse innanzitutto da processo al penalista
Mi spiego meglio
Obiettivamente la sentenza dove c'è il cinquantatré del due mila diciannove riguarda non direttamente la problematica dell'ergastolo ostativo apre però in questo campo un varco
E lo apre attraverso argomentazioni diverse tutti apprezzabili tutte secondo me condivisibili
A cominciare dalla valutazione sulla misura del permesso premio definito primo spazio di libertà che consentirebbe un primo controllo
Sul detenuto che lascia il carcere sia pur per periodi limitati di tempo ma è a mio avviso la considerazione principale che sta a fondamento della sentenza che merita un'attenta riflessione soprattutto in chiave sistematica la Corte costituzionale apre un varco
Nella problematica dell'ergastolo ostativo attraverso la censura delle presunzioni assolute senza cura delle presunzioni assolute che inevitabilmente evoca
La disposizione dell'articolo duecentosettantacinque del codice di procedura penale
Una disposizione che viene espressamente richiamata in sentenza
Con la difficoltà ma come dire mi correggerà il professor Zanon seri ho inteso male il senso di quella parte della pronuncia con la difficoltà di giustificare la persistenza della presunzione assoluta di adeguatezza rispetto ai reati di criminalità localizzato presunzione assoluta di adeguatezza della misura cautelare di Massimo ligure cioè della misura carceraria
Tant'è che sul punto viene scritto
è fondamentale il fattore tempo la misura cautelare interviene come dire abbrevia distanza dal fatto o comunque ad una distanza limitarmi a distanza temporale limitata dal fatto diverso invece l'esecuzione della pena che interviene invece in cui insomma potrebbe profilarsi una richiesta di misura alternativa dopo che il condannato ai spigliato
Un considerevole lasso di tempo il regime restrittivo per cui può giustificarsi per i reati di criminalità organizzata la presunzione di adeguatezza della misura cautelare di massimo rigore ancora persistente dell'articolo duecentosettantacinque in realtà a mio modesto avviso è giustificabile quella presunzione
Di non colpevole di quella presunzione di adeguatezza per la custodia cautelare in carcere solo perché è trasformata in relativa la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari per cui la misura quando interviene a distanza
Temporale dal fatto potrebbe l'insussistenza delle esigenze cautelari superare la presunzione di applicazione della misura di massimo rigore vale a dire quella carceraria
Ma il tema che mi ha attratto di più che mi ha affascinato di più anche per gli studi che conduco perché il tema più vicino alla materia precede solistica e quello delle presunzioni assolute
Perché mi sono chiesto se ci sono ancora presunzioni assolute anche in disposizioni che attengono al tema della esecuzione della pena
Che potrebbero essere riviste alla luce del percorso tracciato dalla Corte costituzionale prima con riferimento all'articolo duecentosettantacinque oggi con riferimento alla del Codice di procedura penale oggi con riferimento all'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario
E riflettendo sul tema
Mi sono accorto di una curiosa coincidenza
Una borioso coincidenza che è legata ad una data vale a dire il diciotto luglio del due mila diciannove
Diciotto luglio due mila diciannove che la data di deposito insieme stranamente ma è una coincidenza del tutto fortuita
Sia della sentenza centottantotto del due mila diciannove scritta comunque dal professore Zanon
Ed è la sentenza con la quale è stata respinta la richiesta di incostituzionalità dell'articolo quattro bis nella parte include
Tra le fattispecie ostative anche quella del sequestro di persona a scopo di estorsione quando è configurabile l'attenuante dell'Adr entità attenuante della lieve entità prevista dall'articolo trecentoundici del codice penale per il sequestro a scopo di terrorismo eversivo ed estesa
Al sequestro di persona a scopo di estorsione
Dalla sentenza della corte costituzionale numero sessantotto del due mila e dodici
La Corte Costituzionale depositava il diciotto luglio la sentenza numero centottantotto e lo stesso giorno in altro palazzo la prima sezione
Della corte dei legittimità depositava dal dinanzi a con cui ha devoluto alla Corte costituzionale la questione relativa all'inclusione nel catalogo dei reati ostativi quattro Bisset seicentocinquantasei perché la Corte di Cassazione ritiene le due norme inscindibilmente unite ripeto la questione attinente all'inclusione tra i reati ostativi dell'articolo trecentoquattordici vale a dire del peculato
Che fattispecie inserita nei reati di prima fascia
Dell'articolo quattro bis dalla legge cosiddetta spazza corrotti vale a dire la legge numero tre del due mila e diciannove
Questo significa parlo adesso da difensore
Che un soggetto ritenuto responsabile del reato di peculato
Laddove non riesca a stare con l'Api peculato ed è punito con una pena edittale minime di quattro anni
Laddove non riesca a stare nei limiti della sospensione condizionale della pena vale a dire nei due anni perfetto della preclusione derivante dall'inserimento dell'articolo trecentoquattordici nel catalogo dei reati di cui al quattro bis
E del richiamo all'articolo quattro bis operato dalla disposizione di cui all'articolo seicentocinquantasei comma nove lettera
Nel momento in cui la sentenza diviene irrevocabile si aprono per lui le porte del carcere cioè non beneficia della sospensione che dire nuova è invece concessa a coloro che siano stati condannati ad una pena detentiva non superiore ai quattro anni ovviamente l'ipotesi a cui faccio riferimento è l'albergatore che per problemi economici legati alla gestione della sua impresa non è riuscito a pagare al Comune a versare al Comune il ricavato della tassa di soggiorno
Questo è il caso per un importo di poche migliaia di euro c'è un importo che non ti consente di arrivare all'attenuante del trecentoventitré bissa cioè del fatto di lieve entità
Per cui se o attraverso i riti alternativi o la concessione delle attenuanti generiche
Ma si è comunque assai nella forbice di pena tra due e quattro anni il popolo imprenditore non beneficia della sospensione potendo così chiedere dare liberò l'applicazione di una misura cautelare di una misura alternativa
Alla detenzione
Ben sei
L'ordine di esecuzione
Prevederà l'ingresso in carcere e dal carcere con i tempi a tutti noti per la fissazione di un'udienza dinanzi al Tribunale di sorveglianza dovrà formulare la richiesta di misura alternativa
E la Corte di Cassazione
La pronuncia l'ordinanza che ha rimesso
Alla Consulta la questione di legittimità costituzionale la numero trentuno mila ottocentocinquantatré del due mila diciannove Raggio una proprio in termini di intollerabilità di una presunzione assoluta cioè qual è il discorso sviluppato dalla Corte di Cassazione nell'ordinanza che ha appena richiamato
Ci sono dei reati la la il divieto di sospensione dell'esecuzione collegata ad un titolo di reato si giustifica quando quel titolo di reato è indicativo di una particolare pericolosità del condannato
Ora questa presunzione quel suo automatismo tra titolo di reato
E presunzione
Di pericolosità del soggetto che vieta la sospensione della pena detentiva Breve è un automatismo secondo la Corte di Cassazione ingiustificato proprio con riferimento al peculato perché il peculato è un reato
Che non richiede violenza
Non è connotato da minaccia cioè non è connotato da come dire condotta particolarmente lesiva di altrui diritti se non quelli di natura patrimoniale il peculato non è un reato normalmente
Collegato a contesti di criminalità organizzata sicché deve ritenersi irragionevole la presunzione che l'autore
Di un simile reato Possa ritenersi soggetto pericoloso al punto tale da precluderci con la sospensione dell'esecuzione la possibilità di chiedere l'applicazione di una misura alternativa dal libero cioè senza entrare prima in carcere
E che il problema
Ci sia o almeno
Io l'ora visto è testimoniata anche dal fatto che non c'è una perfetta coincidenza tra divieto di sospensione dell'esecuzione è condanna per uno dei reati di cui al quattro bis
Perché i autonomamente la previsione del seicentocinquantasei comma nove lettera prevede dei reati non inclusi nel quattro bis per i quali il legislatore ha comunque vietato
Il beneficio della sospensione dell'esecuzione
Ora se per alcuni di questi reati
L'assimilazione titolo di reato pericolosità del condannato che giustifica il diniego del beneficio mi sembra ragionevole
Maltrattamenti in danno di minori degli anni quattordici
Reato di atti persecutori stalking seicentododici bis in danno di minori persona donna in stato di gravidanza o comunque persone in ferro poi francamente non riesco a capire come si possano avete incluso nella disposizione seicento cinquantasei anche la fattispecie dell'articolo quattrocento ventitré bis
Che punisce l'incendio boschivo anche colposo
L'incendio boschivo anche colposo con la pena da uno a cinque
Per cui chi colposamente
Provoca un incendio ripeto subisce una pena
E Riva anche anche dalla vendita di esercitare legittimamente il proprio diritto di difesa nell'ambito del processo di non ricorrere a riti alternativi ci sia subisce una pena superiore ai due anni di reclusione quindi non beneficia
Della sospensione condizionale è destinato ad entrare in carcere a vivere un periodo di detenzione carceraria
Inattesa che il tribunale di sorveglianza si pronunci sulla sua richiesta di misura alternativa
E allora lei domande che mi sono posto
E che sono domande che ovviamente trasferisco agli altri relatori che saranno certamente in grado di dare risposte
Esaurienti risposte soddisfacenti a questi miei interrogativi sono fondamentalmente due la prima domanda è qual è il senso sul piano della coerenza della ragionevolezza
Dell'inclusione nel seicentocinquantasei di reati che non sono considerato ostative ai sensi del quattro bis qual è la ratio perché negare infine il vive solo beneficio della sospensione dell'esecuzione all'autore dell'incendio boschivo cioè questo questo è il punto è il secondo interrogativo e sei questa ragionevolezza
Posso complessivamente ravvisarsi anche estendendo l'indagine l'analisi ai reati inclusi nel quattro bis perché se il reato incluso
Nella fattispecie di cui al quattro bis
Perché sì Possa poi come dire esercitare un controllo più rigoroso sui presupposti di accesso alla misura alternativa è ovvio che la presunzione ha una sua ragionevolezza
Diversamente ci sono casi in cui è obiettivamente difficile individuare una ratio che tenga insieme la moltitudine
Di fattispecie che sono oggi inglobate nell'articolo quattro bis tant'è che la stessa corte costituzionale parla di elenco come dire di contenitore che ormai diventato come dire insomma eterogeneo utilizzato orto costituzionale un termine come dire che lascia pensare a un contenitore intero genio che si espansero nel corso degli anni è che oggi racchiude anche fattispecie che su uno diverse estremamente diverse tra loro però mi ha fatto pensare la pronuncia centottantotto del due mila diciannove laddove sostanzialmente si afferma è una scelta di politica criminale
è una scelta di politica chiudo sì è una scelta di politica criminale che trova la sua giustificazione
Nel fatto che ognuno non è detto che il condannato per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione
Sia pure attenuata dalla forma lieve non sia collegato ad ambienti della criminalità organizzata nerissimo
Ma la presunzione dovrebbe operare in modo diverso cioè noi dovremmo ragionevolmente poter ritenere che tutte le volte in cui un soggetto e condannato
Per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione anche in forma lieve anche con il contributo riebbe essa è sempre collegato alla criminalità organizzata
è questa la prospettiva che ti consente di ritenere ragionevole la presunzione assoluta di pericolosità di chi si è macchiato di quel reato ma si è vista riconosciuta l'attenuante della lire entità
Secondo argomento utilizzato dalla corte nella sentenza centottantotto del due mila diciannove
Le circostanze attenuanti Nulvi remano lo dimostra la costruzione del quattro bis
Perché le unica circostanze attenuanti che vengono menzionate dal legislatore vale a dire minima partecipazione centoquattordici reato diverso da quello voluto da uno dei concorrenti centosedici comma due risarcimento del danno sessantadue numero sei sono circostanze legate ad una peculiare ipotesi quella della collaborazione prestata ma ritenuta obiettivamente irrilevante
Sì ma ciò non esclude la necessità di poter verificare anche in maniera individualizzata lei singole condotte e di riflesso la concreta ed effettiva pericolosità di un condannato
Terzo argomento nel quattro bis incluso anche il sequestro di persona a scopo di terrorismo e di eversione che previde l'attenuante della lieve entità di cui all'articolo trecento è undici
Ma ciò non escluderebbe che sia irragionevole anche quella intrusione cioè la inclusione anche di voi salvo che non riteniamo ragionevole la motivazione
Del sequestro tanto da poterci indicare e sostenere una presunzione di pericolosità di chi si macchia di quel reato
Ovviamente lungi da me e come dire criticare il contenuto di quella sentenza
Il mio obiettivo è altro stimolare la riflessione che ripeto è partita dalla lettura nella sentenza duecentocinquantatré una sentenza come dire densa di di contenuti di spunti di riflessione
Per la quale mi complimento ma sinceramente con il professor Zanon ma è stata quella sentenza lo spunto per tornare a riflettere sulle presunzioni assolute in materia penale sulle residue presunzioni e duecentosettanta cinque e soprattutto sulla strana presunzione che deriva dal seicentocinquantasei non solo per il rinvio all'articolo quattro bis
Ovvio che eventuali incongruenze sul punto andrebbero superate con un intervento legislativo organico
Che consentirebbe di trasformare la presunzione d'assoluta e relativa ma senza dubbio lo stimolo che può dare ad un percorso del genere la corte di costi la Corte costituzionale come dimostrano gli eventi recenti come ha garbatamente fatto nel caso del cinquecentottanta dell'aiuto al suicidio eccome ha sapientemente
Fatto nel caso della censura di legittimità costituzionale quattro bis io credo che la Corte costituzionale possa dare un segno ed un avvio importante in questa direzione vi ringrazio
Bene professore la ringraziamo
Quattro bis
Più che un contenitore a me pare posso forma più gretta utilizza il termine di Calderone
Sedici reato che ormai non più ragione di essere dopo la sentenza di la corte costituzionale che esse messi insieme in questo unico come dire
Ne elemento i disciplina unitaria
Egregio procuratore adesso tocca a lei gliele avesse forse del cattivo dalla situazione
Diciamo che un magistrato né mai cattivo
Sì al Pubblico ministero sia giudice anzi Pubblico ministero e partecipe della cultura la giurisdizione e quindi sotto qualunque profilo
Tende ad essere giusto
Innanzitutto voglio ringraziare gli organizzatori
Ringrazio il presidente l'associazione magistrati distrettuale anzi qui sottosezione
I professori che hanno parlato prima di me che hanno veramente dato un quadro straordinario della materia
Ascolterò coi con grandissima attenzione professor Zanon
E però questo credo che sia un'occasione di importante confronto
Soprattutto perché parlando di questi temi
Ne abbiamo maggiore chiarezza
Non dimentichiamo però che l'articolo quattro bis
Venne introdotto dal decreto legge del tredici maggio novantuno numero centocinquantadue convertito poi nella legge duecentotrentuno nel novantuno
E venne introdotto da Giovanni Falcone
Giovanni Falcone ritenne che questa disposizione doveva servire per contrastare le mafie
E per
Tenerle
Regime detentivo per tutto il tempo della detenzione senza alcun beneficio
Nella vecchia formulazione essa testualmente recitava
Ai condannati per i diritti di quegli articoli quattrocentosedici bis e seicentotrenta per i diritti di terrorismo inversione dell'ordinamento costituzionale per quelli commessi avvalendosi delle condizioni previste all'articolo quattrocentosedici bis del Codice penale
Ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni prevista dallo stesso articolo per i delitti di cui l'articolo settantaquattro DPR trecentonove novanta
Possono essere concessi l'assegnazione al lavoro all'esterno i permessi premio e le misure alternative alla detenzione
Previsti dal capo sesto solo se
Sono stati acquisiti elementi tali da escludere l'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata o eversiva questa e l'originaria formulazione
Il ventitré maggio
Del mille novecento novantadue
Avviene la strage di Capaci
C'è una spinta fortissima ad assumere disposizione che siano ancora più rigide nei confronti della mafia perché si pensa che nei confronti della mafia sia necessario dare un segnale chiaro
Lo Stato e pronto a reagire
E nell'ambito di questa strategia nasce il decreto legge dell'otto giugno mille novecentonovantadue numero trecentosei che poi viene convertito con la legge sette agosto
Del novantadue numero trecentocinquantasei che all'articolo diciannove modifica l'articolo quattro bis edera che viene
Introdotto
Il tema della collaborazione
è necessario che i mafiosi restino al carcere
Sempre senza possibilità di alcun beneficio
Nessuna possibilità vi è quindi di sconti di pena
A meno che non collaborino con la giustizia
La collaborazione con la giustizia
L'unico requisito certi Torchiarolo
Dimostrativo dell'interruzione dei rapporti con l'associazione mafiosa di provenienza
Ecco perché viene modificato l'articolo quattro bis ed è modificato perché si vuole dare un taglio certo
Non gli elementi che impositivo possono dimostrare
La mancanza di collegamenti di interruzioni collegamenti ma un elemento certo e l'unico elemento certo era appunto la collaborazione con la giustizia
Quindi ci troviamo in un sunto in un contesto storico in cui via via
Lo Stato deve necessariamente muoversi con strumenti efficaci
E deve dare dei messaggi che non fossero equivoci
Anche perché quella mafia si è rafforzata e oggi è forte perché innanzitutto aveva rapporti con la politica
E da quei rapporti con la politica derivava la sua forza e quindi bisognava anche far capire che una legge dura rigorosa chiara desse il segno della totale assenza di rapporti di quella politica con la mafia e quindi si dà questo messaggio ma perché il corso la collaborazione con la giustizia perché all'epoca
Avevano approfondito il tema delle mafie
Molto io sono stato
Fortunato perché quando entra in magistratura da uditore giudiziario partecipavo a quei convegni nei quali parlavano persone come Rocco Chinnici Giovanni Falcone
Paolo Borsellino ma tanti altri che avevano una veramente una capacità di approfondimento straordinaria
Erano persone che di battevano il tema dell'associazione mafiosa perché non esisteva il reato di associazione mafiosa all'epoca si parlava di una nuova fattispecie che doveva essere rispondente all'esigenza di contrasto delle mafie che non poteva essere l'associazione per delinquere perché le mafie si con notavano alcuni elementi e ricordo benissimo quando venivano individuati gli elementi i connotati proprio di quell'associazione la forza di intimidazione questa era la base e ne parlavano tutti nello stesso modo ed erano quelli dei convegni che all'epoca faceva la scuola della magistratura che avveniva all'epoca
Presso proprio il Consiglio superiore la magistratura
Erano dei degli incontri di studio di altissimo profilo
Ebbene con quanta passione con quanto senso dello Stato guardavano quegli uomini all'esigenza di intervenire legislativamente era qualcosa che mi hanno dato molto vi ha dato molto a tanti magistrati come Luciano D'Emmanuele che ringrazio peraltro per avere sollecitato il mio intervento quest'incontro
Mio carissimo collega oltre che
Compagno di corso siamo entrati assieme in magistratura ebbene
Abbiamo avuto un'esperienza straordinaria
Un'esperienza purtroppo che oggi non c'è più perché è come se di mafia non si parla più perché non c'è più quella stessa passione non c'è più quella stessa sensibilità e allora
Nell'ambito di un contrasto ampio alle mafie dobbiamo parlare innanzitutto dell'impegno sulle mafie e poi via via possiamo affrontare i vari temi
Devo dire che da magistrato
Rispetto sempre tutte le sentenze ci mancherebbe né mi permetto di criticarli
Ma non perché le sentenze non vadano criticate il cittadino li critica se vuole criticare le pene c'è un'espressione di di Berta no nel criticare anche le sentenze oltre che
Determinate manifestazioni pubbliche ma il magistrato probabilmente deve avere quel riserbo che impedisce comunque di criticarle le sentenze si applicano soprattutto quelli della corte costituzionale anzi
Per la verità queste sentenze sono per noi fonte di orientamento di insegnamento
E però è certo che i i problemi ci sono
I problemi ci sono perché si parte da una una constatazione certa chi è mafioso resta mafioso
Chi è mafioso resta mafioso su questo tentiamo di non avere tentennamenti perché se pensate che si hanno dei tentennamenti create voi stessi con i vostri dubbi un qualcosa che non c'è
è evidente che probabilmente guardate alla camorra la camorra nella propria conformazione a una diversità anche diciamo di di di forza cogente
Se pensiamo a quella camorra formata da gruppi criminali ancora violenti che sparano sul territorio quelli che ancora si contendono un quartiere piuttosto che un altro addirittura una strada piuttosto che un'altra
Come avviene a Napoli
Ma quando guardiamo le associazioni ma guardiamo alla 'ndrangheta vai pensate che un uomo di 'ndrangheta posso uscire dalla 'ndrangheta nel momento in cui ha dato il proprio giuramento ma chi pensa questo va contro le regole di ingrandita cioè significa che non ha studiato non conosce le sentenze non conosce cosa sono quelle organizzazioni chi entra in Cosa Nostra i pusher idee ma deve andarsene all'estero deve fuggire deve cambiare nome deve fare in modo da non farsi trovare perché non è consentito ma perché non è consentito perché la regola per tenere ferma l'organizzazione queste fermo restando che nella 'ndrangheta il vincolo di sangue impedisce comunque qualunque forma di
Di collaborazione non si esce ma addirittura uccidono le donne che si allontanano dalle case
Le donne hanno un dovere le donne di ingrandita non dovere cioè le donne che hanno sposato un uomo di 'ndrangheta devono restare collusi se si allontano lui vengono uccise ma ne abbiamo tantissimi esempi devono far parte di quella famiglia
C'è ignorare queste realtà significa veramente non comprendere noi di chi stiamo parlando e poi
Io ricordo una sentenza della corte di cassazione in cui a un certo momento il relatore scrisse
E è vero questo soggetto nell'ambito di una conversazione ambientale si dice che abbia avuto il quartierino ma che quartine un piccolo appartamento una una parte dei vini litro di vino ma che cose il quantità la carica più alta che posso avere un omone 'ndrangheta io immagino
La 'ndrangheta quante risate si sia fatto di fronte a una sentenza della Cassazione che scrive ma che esto quartina ma vatti a leggere almeno Wikipedia dico io
C'è l'ignoranza non è ammessa
Nel quando si parla di 'ndrangheta di mafia quando si parla di camorra
Queste sono cose serie e delle cose serie le cose serie si affrontano con serietà
E quindi non possiamo trattare tutto come se fosse un un qualcosa che e possibile comunque curare facilmente non sicura non ci sono determinate cose che non si curano
è vero però che sì anche un solo detenuto
Sia riuscito a venir fuori quel detenuto deve avere la possibilità di uscire fuori e quindi la sentenza della Corte Costituzionale giustissima da condivido in pieno sicuramente un un passo in avanti
Però ricordo anche che
In precedenza la Corte costituzionale se ne era occupata
Specificamente nella sentenza numero trecentosei dell'undici giugno mille novecentonovantatré mettendo in rilievo le scelte di politica criminale del legislatore
Osservando come quest'ultimo subordinando l'accesso alla liberazione condizionale ad ogni altro beneficio
Alla collaborazione del detenuto ha voluto privilegiare esplicitamente la prevenzione generale e la protezione e la collettività
Mediante il requisito della collaborazione dei membri dell'associazione mafiosa cosa che nel contesto la lotta contro il crimine organizzato rappresenta uno strumento capita
Per l'attività dell'Autorità inquirente
La Corte costituzionale peraltro una successiva pronuncia considerato l'atteggiamento del condannato che non collabora con l'autorità come una presunzione legislativa della persistenza del legame criminale e dell'assenza di cambiamento
E ancora con la sentenza numero centotrentacinque del ventiquattro aprile due mila tre la Corte costituzionale ha confermato che il divieto nascente l'articolo quattro bis non ha il carattere di un automatismo legislativo
La disposizione in questione non vieta in modo assoluto e definitivo l'accesso alla liberazione condizionale e non è dunque in contraddizione con il principio della rieducazione enunciato l'articolo ventisette comma tre della Costituzione
Peraltro l'assenza di collaborazione visto al legislatore come una presunzione legale del fallimento del percorso di reinserimento del condannato
E questo lo diceva nel due mila tre quindi diciamo che la Corte costituzionale ha sviluppato poi tutto un ulteriore percorso anche a seguito del sentenza della corte dei diritti dell'uomo che ha ritenuto
Mantenere in carcere
Senza fine
Il detenuto significasse la violazione
Di quell'articolo tre come dicevo che vieta i trattamenti inumani
I trattamenti
Cioè contrari al dignità e al senso di umanità e quindi perciò spesso già la Corte europea dei diritti dell'uomo aveva richiamato l'Italia a
Proporre una formulazione diversa con contenuti diversi per l'articolo ventiquattro bis
Ebbene la corte costituzionale
Che è stata appunto investita da due ordinanze una della corte di cassazione l'altra del tribunale di Perugia al tribunale di sorveglianza di Perugia appunto
Affrontato i temi de l'irragionevolezza che erano stati sostenuti dagli giudici
Che avevano appunto
Richiesto l'intervento della corte
Soprattutto perché quella impossibilità
Di giovarsi delle misura alternativo dei permessi qui però parliamo solo del dei permessi
Ma avrebbe sostanzialmente impedito un percorso di reinserimento proprio l'articolo ventisette
Della costituzione vuole peraltro
Detenuto
Sia sottoposto
A dun percorso di rieducazione e questa è la finalità che deve avere la pena nel momento in cui non si consente il permesso si impedisce
Il percorso di rieducazione e risocializzazione
Ecco fondamentalmente negli stessi termini si esprime il tribunale di sorveglianza di Perugia
Che peraltro sottolinea quanto sia importante che intervenga di volta in volta che il giudice proprio perché
Rispondenza al percorso rieducativo di ciascuno può essere di volta in volta diverso e quindi oltre che
Sulla base della Disney necessita di un percorso educativo pieno anche l'esigenza che intervenga nella valutazione il giudice
Ebbene
La della corte costituzionale
Intervenute in su questo tema delicatissimo perché come o evidenziato come io ho tentato di evidenziare vi è un'esigenza forte di di contrasto alle mafie e quindi di impedimento che S si perpetui no
Con la presenza sul territorio che è però esigenza di osservare appieno la nostra Costituzione e quindi dare anche alle norme sempre una perfetta rispondenza
Il nostro la legge fondamentale
Ci tengo a sottolineare
Secondo me
La più bella legge che esista e quella legge che si parla di diritti di dignità di solidarietà che quanto di più bello ci sia che se veramente sì applicasse in pieno quella Costituzione
Nel suo tono avremmo le sacche di povertà alle quali siamo costretti ad assistere quotidianamente ma non avremmo tanti eccessi che sono in piena violazione alle solidarietà
Non avremmo la violazione dei diritti dei singoli con una sopraffazione un'arroganza e la prepotenza
Che a volte sono veramente insostenibili
E devo dire che proprio
Sotto questo profilo la Corte costituzionale ha avuto un compito difficilissimo un compito difficilissimo che naturalmente a assolto
Modo eccellente Greggio non voglio fare una valutazione perché certamente non sarei in grado di esprimere a votazione sulla corte costituzionale ma è certo che la Corte costituzionale ha dato delle indicazioni
Che sono delle indicazioni molto significative
Ha affermato che
Non si può pensare alla presunzione assoluta di pericolosità è necessario che effettivamente ci sia una pericolosità
Che sostanzialmente risponda all'esigenza di impedire anche il permesso eccome
La corte costituzionale nel
Propria motivazione peraltro sostiene che per
Consentire il
Permesso necessario che vi siano elementi che escludono
Non solo la permanenza dei collegamenti con la criminalità organizzata
Ma anche il pericolo di uno di loro ripristino tenuto conto delle concrete circostanze personali ed ambientali come vi hanno detto i due professori che hanno parlato prima di me
Ebbene
A questo arriva dopo aver sottolineato come effettivamente l'associazione mafiosa è un pericolo come effettivamente vi è una permanenza come effettivamente ciascuno degli affiliati nel momento in cui entra non ne esce pur tuttavia può esservi un caso
E se questo caso c'è bisogna affrontarlo e quindi escludere a priori che posso esservi la possibilità di aver rotto con la criminalità organizzata è fondamentale
Prendono in considerazione quindi dare il trattamento adeguato
E quindi anche sotto questo profilo devo dire non solo vi è una una piena condivisione ma in più la stessa Corte apposto una un tema che è quello degli elementi impositivo
Cioè chi
Chiede il permesso
Deve necessariamente sostenere la propria istanza con un quadro un quadro che sia dimostrativo della cessazione la permanenza
O anche
Che escluda il pericolo
Di una loro ripristino
E quindi già nell'istanza dovremmo avere
Un quadro un quadro che sia verificabile
E su questo credo che anche da parte dei pubblici ministeri che si dicono i cattivi sono vi è piena
Condivisione
E però questo è una sorta quasi di inversione dell'onere della prova
Sostanzialmente
L'allegazione di cui parla la corte
E sotto questo profilo certamente laddove l'istanza viene presentato e sostenuto elementi che possono dimostrare la la cessazione della permanenza o ed è il pericolo anche di un loro ripristino
Può addivenirsi al permesso ma guardate la sentenza della Corte costituzionale che sostiene il principio
O il avrebbe voluto una legge
Qua siamo in attesa di una legge perché perché il lo stesso sistema penitenziario peraltro
Non prevede un quadro che sia perfettamente coerente con una modifica di questo tipo perché innanzitutto
Chi esprime
Un parere il direttore del carcere
Il procuratore nazionale interviene solo su segnalazione iniziativa quando lo sa
Ma non è detto che lo sa
Poi chi fa l'impugnazione il reclamo
è il Pubblico ministero del magistrato di sorveglianza competente e il magistrato di sorveglianza quindi pensate al magistrato di sorveglianza di Sassari pensare ma di soli sorveglianza di Parma magistrati di sorveglianza anche di
Circondari piccoli che sono tutti giudici certamente che rispettiamo in pieno
Però abbiamo un'esperienza se guardate al
Al
Trattamento regime speciale del quarantuno bis
Sì vedeste quello che avviene sul territorio nazionale vi rendereste conto che ogni magistrato di sorveglianza a alla sua interpretazione
E quindi di volta in volta secondo che ci si trovi a Parma o a Sassari a Milano o in altro luogo no ad opera in altro luogo evidente che cambia il trattamento le misure sono diverso
E non può essere così guai che avvenga lo stesso per quanto riguarda questa l'applicazione della norma
Allora sicuramente la
Legge
Che deve avvenire che deve essere portata avanti
Deve dare delle indicazioni che siano esattamente conformi al
De ai dettati dalla Corte costituzionale però necessario anche che questa legge valuti e possibile che prosegua il magistrato di sorveglianza anche su questo lei professore diceva si è pensato addirittura che possa essere un tribunale di sorveglianza centralizzato quello di Roma ma guardi che non è una una cosa fuori dal mondo questo perché qui si tratta di dare un interpretazione
Specifica che sia uniforme e poiché si tratta di valutare in modo
Rigoroso quello che il il testo che va tradotto in legge comunque e oggi la nostra legge sostanzialmente alla quale guardiamo e guardate per esempio che la Corte costituzionale è stata così attenta che voluto addirittura intervenire dando un esempio ma che significa interruzione
Del del collegamento che significa dare la provo indicare elementi che di per sé siano capaci di dimostrare la cessazione la permanenza e e interviene dicendo sì pensi per esempio ad una organizzazione mafiosa che non esiste più
Un'organizzazione che è cessata
E questo è uno degli esempi che fa la corte costituzionale quindi quindi guardate quale esempio forte fa la Corte costituzionale ma quel che dice la corte costituzionale
Non è legge nel contenuto nel senso che sicuramente e legge nel dispositivo perché ha dichiarato l'incostituzionalità della norma ma nel momento in cui la norma deve essere applicata ciascun interpreterà
Secondo il propria valutazione quella disposizione e quindi
Anche garantire uniformità sarebbe lo stesso momento applicare il principio della corte costituzionale ma dare anche coerenza e uniformità in una materia che particolarmente
Difficile quella delle mafie nonché sì
Abbiam sfiducia nei confronti del magistrato di sorveglianza che certamente ha una capacità e una preparazione
Che va rispettata e che riconosciamo ma il problema è che in ogni l'uomo avremmo delle decisioni che possono interpretare diversamente
E quanto meno
Una legge che intervenga e consenta al procuratore distrettuale che conosce la posizione di esprimere un parere non a a chi si trova nel posto in quel momento il Pubblico ministero che è presso il magistrato di sorveglianza quell'al quale spetterà è gramo non ne sa niente di quel detenuto di quel mafioso è evidente che qualcuno deve intervenire e già imporre che quel permesso venga inviata al procuratore distrettuale competente per materia per il soggetto e al procuratore nazionale sarebbe già un passo in avanti ma questo non è previsto
E noi abbiamo chiesto al carcere di mandarci i permessi per un parente ci siamo organizzati in modo che nel momento in cui arriva l'istanza di permesso i procuratori distrettuali integrino le conoscenze
La direzione nazionale antimafia in terrorismo a una banca dati straordinaria
Che contiene tutti i procedimenti penali che si sono celebrati dal mille novecentonovantadue ad oggi quindi è una banca che contiene tantissimi elementi
Ma nello stesso momento in cui estrapola per il soggetto gli elementi indiziante anche gli elementi sopravvenuti deve comunque concordare con il procuratore distrettuale lo stencil vita di quegli elementi e quindi comunque c'è bisogno anche qui di tempo
Lì è previsto la rilasciò al momento la legge prevede il rilascio di un permesso
Con reclamo
In ventiquattro ore ma come è possibile un reclamo in ventiquattro ore per un una situazione come queste ecco qui si chiedeva che il legislatore intervenisse presto sulla sulla legge allora fermo restando che
E per concludere perché altrimenti effettivamente mi sottraggo tempo
Fermo restando che l'intervento alla Corte costituzionale e certamente un'evoluzione anche del modo di sentire diversamente la la il regime penitenziario e d'altro canto proposto regime penitenziario il gli stessi decreti ministro Orlando ero nel senso di modificare questa disciplina
E anche in questa materia sì prevedeva che al di fuori del della specifica associazione mafiosa o terroristica laddove comunque anche quei decreti avrebbero mantenuto
La stessa gli stessi ostacoli alla concessione di permessi o di altri benefici vi erano per tutti gli altri reati delle soluzioni diverse ed erano indicate anche nei decreti di di sedativi
Eppure
Siamo ancora inattesa come dicevo di una
Legge che è fondamentale necessarie necessaria per continuare a dare serietà all'apparato di contrasto alle mafie è questo il messaggio il segnale che bisogna peraltro in una regime penitenziario laddove
Già i permessi che sono stati dati ai mafiosi ma non per condanne di mafia e quindi legittimamente autorizzati hanno in tante occasioni
Dimostrato che i mafiosi escono e riprendono i loro legami e riprendono a gestire gli stessi affari e le stessi
E gli stessi rapporti che gestivano de de e che continuano a gestire con i detenuti come da detenuti come peraltro le registrazioni del quarantuno bis dimostrano io mi mi fermerei qui e vi ringrazio per la bellissima occasione
Ringraziamo il procuratore nazionale ricordiamo che gli atti di questo convegno saranno oggetto di pubblicazioni aperti anche i contributi di chi non ha potuto relazionale viaggi presentano Anna lei a premessa di essere qui in veste principalmente di editori Machines licitazioni testimoni sono molti
E quindi questo silenziato avrai è vero va intanto la sala parola e la ringraziamo grazie grazie avvocato grazie dottore moderato grazie di questo invito Silio premesso di essere qui fondamentalmente per ascoltare perché credo io non sono un giudice di professione magistrato di professione sono un professore universitario prestato a questa attività
Però visto che la faccio credo che sia opportuno che i giudici di qualunque genere parlino il meno possibile soprattutto quando hanno scritto quello che avevamo da dire lo abbiamo scritto
Le sentenze poi alla fine si distaccano dai loro autori dal Collegio Della Corte entrano nell'ordinamento vengono valutate sono oggetto ovviamente di valutazioni critiche o elogi attive
Per noi era importante è importante su un argomento così drammatico
Avere anche un riscontro da parte degli addetti ai lavori già per capire se abbiamo fatto un lavoro utile o o meno
E quindi mi perdonerete la mia libertà di manifestazione del pensiero e fondamentalmente limitata io potrò dire alcune cose altre non ne potrò dire
Il il professor Della Monica mi ha presentato una serie di sollecitazioni sulle quali ovviamente io non potrò non potrò dire gran che
Quello che può essere utile
All'esito delle belle relazioni con ascoltato
Andrea Pugiotto non avevo dubbi a radiografare atto la sentenza il professor Della Monica a aggiunto elementi mettendo in contrapposizione possibile da due cinque tre con la centottantotto e ponendo dei quesiti
Il procuratore nazionale antimafia apposto problemi radicali quello che può essere utile dal mio punto di vista dire questo non ci siamo avvicinati a questo tema
Con grande umiltà e Rispetto e partendo dai nostri precedenti che giustamente il procuratore vera o ha ricordato la trecentosei del novantatré c'è questo numero trecentosei che che ritorna sarà un caso chi lo sa
Ma se Tosel novantatré se voi lo leggete una sentenza molto bella
Sul tema specifico del quattro bis si conclude con una non fondatezza è una sentenza di rigetto su altri problemi che adesso qui non ricordo ci sono dei parziali accoglimenti mio novecentonovantatré quindi siamo a poco più di un anno dalla strage di Capaci
Lo di questo siamo perfettamente consapevoli è una sentenza molto bella molto sofferta perché contiene si vede chiaramente una sentenza di compromesso come in effetti anche la due cinque tre è alla fine perché dobbiamo tenere
Insieme tante cose
Roma è una sentenza nella quale vengono posti impostati i problemi gli stessi problemi di oggi
Ai quali noi abbiamo dato una risposta che è parzialmente divergente
Nella trecentosei del novantatré come anche nella sentenza di oggi i due grandi principi che entrano in Bilancia mento in potenziale contrapposizione quali sono da una parte le esigenze di politica criminale
Una cosa molto seria
Tremenda importante sulla quale il legislatore rappresentativo ha dei compiti fondamentali
E che la corte rispetta ci mancherebbe altro
Da una parte e dall'altra
L'esigenza del e costruire un trattamento penitenziario che si basa sulle esigenze del singolo condannato diceva Andrea Pugiotto questo singolo condannato esigenza individuale che va è un percorso individualizzato allora quando queste esigenze di politica criminale investigativa io rompono dentro l'ordinamento penitenziario
E toccano la vicenda di ciascun singolo Singh qui si si innesta un corto circuito possibile
Allora nel novantatré
E si era sotto l'impressione di quelle terribili stragi mafiose
E vi invito tra l'altro se avete l'occasione a guardare con quanta consapevolezza anche in Parlamento
Quando approvarono il decreto legge quando si trattava di convertire in legge il decreto legge voluto all'indomani di di capaci con quanta consapevolezza culturale e istituzionale e con quanta sofferenza i parlamentari si accinse voi introdurre la regola che noi oggi abbiamo il fatto abbiamo dichiarato incostituzionale relativamente al permesso premio cioè il fatto che se non collabori con la giustizia non accetti mai ai benefici penitenziari c'era una sofferenza e una consapevolezza delle criticità costituzionali una come dire una consapevolezza culturale dei dibattiti che che noi leggiamo in quei resoconti
Che purtroppo è mancata oggi in modo totale Andrea Pugiotto ricordava la campagna di stampa che c'è stata
Prima e dopo la sentenza prima e dopo il comunicato che ha annunciato la sentenza dopo la motivazione che non ho più sentito che anche forse perché leggendo ci si è resi conto che i temi erano da inquadrare in un altro modo ecco io richiamerei proprio questo questa occasione qui è un bagno di ragione di razionalità di attenzione critica che è straordinariamente mancata nel dibattito pubblico di questi mesi
E questo mi spaventa molto perché vuol dire che siamo al cospetto di una elementari Zazie ore del dibattito pubblico di una semplificazione deformante
Delle cose che impedisce a tutti noi di capire
Per cui grazie di questa occasione perché ci confrontiamo non solo come è ovvio civilmente ma ragionando in profondità e possibilmente facendo qualche progresso
Per cui la trecentosei era una sentenza del novantuno e del novantatré molto sofferta dalla quale noi abbiamo tratto spunto traendo e sviluppando considerazioni che però già libici erano hanno dichiarato infondata la questione però avevano scritto questo cito non cito la due cinque tre perché sarebbe inelegante cito quella questa precedente generazione di giudici costituzionali
Questa sentenza fu scritta da un avvocato illustre Ugo Spagnoli che mi piace ricordare qui
Inibire l'accesso ai benefici penitenziari ai condannati per determinati gravi reati
I quali non collaborino con la giustizia comporta una rilevante compressione della finalità gli
Educativa della pena
Perché la tipizzazione per titoli di reato non appare consono ai principi di proporzioni di individualizzazione della pena che caratterizzano il trattamento penitenziario
Mentre appare preoccupante scriveva Ugo Spagnoli insieme ai suoi colleghi la tendenza alla configurazione normativa di tipi d'autore
Per i quali la rieducazione non sarebbe possibile
O potrebbe non essere perseguita in caso di mancata collaborazione
Qui si entra su un tema delicato per il quale io nono competenza che il procuratore vera o a efficacemente
Richiamato sulla quale io resto in silenzio perché voglio pensarci
Non si cambia mai il procuratore possibile che sia così tra l'altro guardate non è che noi non ci siamo resi conto di questo problema anche perché le questioni che si erano state poste riguardavano erano state prese dalla dalla testa cioè proprio hanno afferrato nel quattro bis
Parte del nucleo originario dei delitti che componevano il quattro vispa P. delitti di ma di di associazione vera e propria e i diritti di contesto mafioso
Per cui non ci siamo trovati nella difficoltà di affrontare un tema relativo a questo coacervo è stato definito a questo contenitore
Eterogeneo stratificato
E non coerente di reati partendo proprio però Aime
Da quelli più caratterizzati in in termini di di di attinenza con le organizzazioni criminali Queen abbiamo avuto questa enorme difficoltà anche di natura sociologico culturale
E ci siamo posti il problema di approfondire
Di chiedere di sapere
Avremmo voluto fare delle audizioni poi questa era un'innovazione ancora
Non può avvisare riservate ovviamente procuratore De Raho sarebbe stato
Il prossimo probabilmente che avremmo voluto ascoltare
Tra l'altro adesso abbiamo approvato una modifica delle nostre norme integrative che consente proprio questo tipo di
Di internet ma di di ausilio al procedimento di formazione della nostra convinzione
Per cui abbiamo approfondito per quanto abbiamo potuto ma certo questo è un tema che resta noi abbiamo pensato che il decorso del tempo abbiamo un rilievo
E abbiamo così differenziato le valutazioni del cautelare rispetto a quelle relative ai condannati in via definitiva
Questa questa è la prospettiva che che abbiamo assunto
Vorrei aggiungere una cosa forse l'unica cosa che è rimasta in ombra dalla sentenza di oggi
Che in particolare a chi l'ha scritta
Per cui chi l'ha scritta attribuisce un certo rilievo l'abbiamo detto è giusto premiare chi collabora
Perché parliamo di condannati già condannati a una determinata appena proporzionata al reato commesso sì ipotizza
Quello che non si può fare
Nei confronti di chi non collabora aggravare il trattamento penitenziario perché questa normativa del quattro bis questa presunzione assoluta che se non collabori sei
Hai mantenuto vivi i legami con l'organizzazione criminale quindi non puoi mai accedere ai benefici penitenziari sostanzialmente è un aggravamento del normale trattamento penitenziario che a tutti i detenuti spetta
Quindi è un appunto è un è un aiuto è un'afflizione ulteriore
Se ci pensate non l'abbiamo scritto perché
Meno si scrive nelle sentenze anche molto lunga come questa meglio è ma io personalmente lo penso qui dico come la penso io io non impegno la corte
In questa disposizione non c'era solo un contrasto con l'idea della funzione Risso Cerizza ante della pena
Quella tendenziale funzione che è esplicitamente prevista dall'articolo ventisette
Ma se ci pensate bene di enti vi era in ciò di enti ciò
Anche in contrasto con la stessa idea della funzione retributiva della pena
Che pure esiste non se ne parla più perché
Adesso guarda io non sono non faccio parte della tendenza troppo retorico buonista in tema di carcere penso che la pena abbia abbia una funzione anche retributiva e of si chiama appena del resto se non furono se non avesse questo non sarebbe ma se ci pensate esattamente di questo si trattava anche
Perché tu la pena che merita di
Per il quale vieni retribuito l'hai già ottenuta
Con la con sentenza di condanna
La mancata collaborazione con le esigenze di politica criminale investigativa dello Stato non può giustificare anche alla luce della funzione retributiva stessa della pena un'ulteriore afflizione del tuo percorso penitenziaria
Non l'abbiamo scritto per non ingenerare ulteriori problemi e confusioni ma secondo me è un tema che sta dentro
La visione
Complessiva culturale che la sentenza due cinque tre esprime
E dopodiché
è ovvio che qui si arresta fondamentalmente si arrestano le cose di cui io posso parlare
è già stato scrive sia stato detto molto bene
Sono già stati identificati i i confini del decisum non ci siamo occupati soltanto del permesso premio e non abbiamo detto una parola
Sulle sugli altri benefici penitenziari e sulle in generale sulle misure alternative alla detenzione badate il permesso premio non è una misura alternativa alla detenzione
Quindi abbiamo necessariamente come ritratto la penna da qualsiasi considerazione da qualsiasi motivazione che su questo aspetto
Potesse pregiudicare le questioni future che probabilmente arriveranno perché su questi abbiamo voluto tenerci ovviamente le mani libera è una esigenza
Elementare di prudenza di un organo collegiale Complesso come la corte dentro il quale il dibattito su queste questioni è evidentemente in corso
Anche la centottantotto in fondo sulla quale contro Della Monica mi sollecita
Non sapevamo che avevamo il quattro vista decidere abbiamo abbiamo tenuto la penna la più leggera possibile ma insomma
Almeno almeno quel riferimento all'Elenco stratificato che ero genio c'è poi tutto il resto è era era era anche un tentativo di non pregiudicare questioni future sul quattro bis Cuesta e quella che
Tu stesso ricordavi relativa alla alla spazza corrotti
Bisogna tener presente questo che la corte è un organismo complesso nel quale il dibattito
Forte e necessariamente le sentenze non hanno mai un orientamento come dire granitico ma sono espressione di un po'di delle sensibilità diverse
E che che pur
Che sussistono dentro il collegio ma direi che però su questa sentenza qui il fatto fatta salva la parte ricostruttiva
Il fatto che i i criteri alla luce del quale valutare l'atteggiamento del domanda ante il permesso premio debbano essere ispirati a particolare rigore e debbano essere proporzionati alla forza del vincolo associativo che si che si vuole
Concluso
Fatto salva questa parte la pars come dire desto può essere la sentenza credo che però risponda un'ispirazione in nitidamente di garanzia che si percepisce molto bene forse ecco
Un aspetto sul quale non abbiamo calcato troppo la mano ma se uno vuole
Può riconoscerne induce di
Come dire qualche elemento sta proprio in questo
A noi è sembrato importante negare una cosa
Che la mancata collaborazione con la giustizia venga appunto considerata con presunzione assoluta sintomo inequivocabile del fatto che i legami con l'orchestra di criminali non sono stati sciolti
Perché in realtà ci possono essere mille motivi per i quali uno non collabora ma non ha nessuna intenzione di mantenere vivi questi legami okay questo era
Punto fondamentale
Molto molto self restraint molto molto limitato molto neutro
Non abbiamo detto una parola
Sul contrario cioè la collaborazione davvero sintomo del ravvedimento critico del ravvedimento operoso del ripensamento della propria esperienza
Questa in questa ottica correzione la lista francamente a me personalmente del tutto estranea
Può darsi che non sia estranea ad altri colleghi anche componenti Della Corte costituzionale sicuramente è una sentenza non c'è
E non c'è credo a ragion veduta perché dal mio punto di vista anche questo lo ricordava Andrea all'inizio
Quello che conta
è consentire al al reo non di pentirsi
Questo non è affare della legge dello Stato
Quello che conta è di rimetterlo nelle condizioni di poter ritornare a far parte della comunità sociale senza danneggiarla ma
Qui si arresta il compito dello Stato dal mio punto di vista ed è questa un'ottica secondo me fondamentale di garanzia alla quale credo la due cinque tre sia ispirata
Finisco con questo
E vi ringrazio ancora di questa occasione perché per me è stata utile grazie
C'è qualche intervento sul sull'emigrazione
O possiamo procedere alla sottoscrizione della convenzione ricordo che al termine di questo convegno grazie alla al liceo alberghiero ammesso dal pentito di Cassino sarà offerto un rinfresco