Ergastolo ostativo alla luce delle pronunce delle corti interne ed internazionali

Richiedere di di prendere posto così cominciamo con i lavori
Abbiamo oggi dell'ergastolo ostativa ma non dell'ergastolo sportivo accademicamente perché per fortuna ne parliamo in termini diversi
Da come le vogliamo qualche mese fa
Perché sono dico sempre per fortuna sono intervenute delle pronunce importantissime sia della Corte costituzionale sia in sede europea che ci fanno dire possiamo sicuramente dire che lo dica sommossa attivo non è più quello di cui parlavamo
Qualche mese fa definitivamente accertato che un concetto di ergastolo sportivo cioè un concetto di fine pena mai non è compatibile con i nostri principi ai nostri tempi ci io poi riprendo la parola Doors subito per prima cosa la parola al presidente del tribunale per il suo saluto
In questo momento ringrazio solo è una convegno organizzato va
Quattro Commissioni insieme per la Camera Penale di Roma la commissione novità legislative la Commissione europea e dintorni la commissione arrivato in ambito familiare la commissione Carcione
Però per prima cosa col saluto al padrone di casa diciamo la casa di tutti i malati dice il presidente del tribunale che il dottor monastero che per la verità è sempre presente a tutti i nostri incontri grazie presidente
Buongiorno tutte solo pochi minuti
Ringrazio naturalmente Presidente Placanica gli organizzatori di questo convegno che al quale ci tengo ci tenevo e ci tengo quindi a partecipare perché e un convegno particolarmente importante
Forse ma raramente si dice accordi Cydia Rabuano le sentenze della Corte costituzionale si dice che sono tutte sentenze importanti anche le sentenze
Di rigetto la sentenza di inammissibilità io ho avuto la fortuna di fare sei anni alla Corte costituzionale di avere la possibilità di capire di valutare a volte ci sono delle sentenze della Corte costituzionale di rigetto interpretativa di rigetto vile gesto tout-court o inammissibilità
Che sono più importanti e gli accoglimenti di accoglimenti totali o parziali quindi per chi ha dimestichezza come tutti voi ovviamente con la sentenza la Corte costituzionale non si può mai dire questa è una sentenza meno importante di quella perché bisogna guardarle in chiaroscuro in filigrana per cercare di capire
Ha esattamente qual è il dictum quali sono gli Hobbit perché sono sempre a volte particolarmente significativi ma in modo contraddittorio rispetto a questa premessa devo dire che la sentenza duecentocinquantatré del due mila diciannove
Della corte costituzionale si scrive in un panorama di quelle sentenze che sicuramente segnano un punto di svolta rispetto alla alla alla pregressa giurisprudenza e al contesto normativo nel quale stiamo abituati
A a a vivere per tutti i penalisti in particolare lo sanno bene cioè il contesto dell'articolo quattro bis
Dell'ordinamento penitenziario la mia il mio è un intervento solo di saluto e di ringraziamento per la Camera penale per aver organizzato un convegno che ritengo sia particolarmente importante per le conseguenze
Che questa sentenza avara
All'interno dei nostri uffici giudiziari
Ed aver organizzato a un mese di distanza quindi con una ex con un eccezionale tempismo non ho trovato iniziative analoghe
Nel Panorama distrettuale Romano e quindi mi congratulo ancora una volta anche per la scelta di erogatori che a parte il sottoscritto che avviene solo per saluti
Insomma
Assolutamente di grande rilievo volevo solo aggiungere una parola se ho un minuto
Perché sia per la pregressa esperienza alla corte costituzionale sia perché eravamo tutti un po'più non dico con con i pantaloni corti ma insomma qualche Capello in più
è un po'forse di esperienza in meno quando nel mille novecentonovantadue con la strage di Capaci il Panorama
Anche sotto il profilo penitenziario normativo italiano è stato profondamente e modificato come sapete con il decreto legge poi modificato la situazione
E è arrivata fino ai nostri giorni con un Panorama
Che riguarda alcuni reati cosiddetti ostativi ai quali poi nel corso degli anni come sapete
Il legislatore anche un po'in modo diciamo un confuso a volte ha inserito tutta una serie di altri reati e da ultimo quelli della pubblica amministrazione la Corte costituzionale anche nel periodo in cui io stavo alla corte
Ha ha duramente nel Rambo all'inizio
Ritenuto la compatibilità con i principi costituzionali no in particolare col ventisette Queco principio rieducativo della pena
Della di una di un quadro generale che prevedesse la necessità della collaborazione per poter ottenere certi benefici permessi premio e quant'altro
Quindi questa è una sentenza epocale perché dopo una serie di passaggi intermedi
Che vanno seguiti tutti perché i passaggi intermedi la Corte costituzionale o Stati in parte qua a me proprio piace leggeva le sentenze della Corte costituzionale che ancora sono un faro non solo sotto un profilo stilistico ma proprio di contenuti
Ogni sentenza aggiunto un tassello ora i relatori ovviamente di diranno vi daranno tutti gli elementi utili per la per sfruttare
Questi ultimi dieci anni in particolari giurisprudenza costituzionale che finalmente ha portato all'accoglimento di questa questione
E dico finalmente con soddisfazione sia perché il rimettente erano organi giurisdizionali di rilievo mi sembra che ci fosse un tribunale di sorveglianza e non mi ricordo dove ma la stessa corte corte di cassazione a Perugia è poi la stessa Corte di Cassazione ma ha dato o ha fatto una sentenza che non solo una sentenza di incostituzionalità della norma nella parte in cui non prevede eccetera eccetera ma ha tracciato anche quelle che sono in positivo le linee che poi dovranno guidare il giudice
Con tutto e naturalmente le problematiche conseguenti
A questa nuova realtà che saranno tante che dovranno essere trascurata la giurisprudenza ci dovrà dire come perché quando in relazione ai reati ma non possiamo non sottolineare l'importanza del ventisette che ha operato la corte come spesso fa ma non sempre purtroppo perché anche in questo caso sarebbe stata una sentenza monca se avesse operato di costituzionalità solo su quattrocentosedici bis che è la norma che era stata richiamata e non su quella e serie di altre norme che Mammano il legislatore invece aveva inserito nel catalogo di quelle ostative in particolare la pubblica amministrazione quindi questo ventisette come una scure è intervenuto ampliandole questione di costituzionalità con la consequenzialità che è consentita la costa perché a creare un nuovo sistema che perlomeno sia omogeneo sotto tutti i profili presi in considerazione dal legislatore
Ciò detto io sono
Un logorroico di natura mi piace qua mediante parlare ma ovviamente sono i relatori che dovranno Dhabi tutti gli elementi nel utili per avere così anche un'interpretazione a prima lettura di questa sentenza e quindi di oltre a ringraziare nuovamente il presidente della camera penale vi ringrazio tutti e vi auguro buon lavoro facendo purtroppo dicendovi subito che glielo del devo assentare mi dispiace ma non posso
Forse posso ritornare più tardi ma voi impegni che mi impediscono di essere presente grazie a tutti e buon lavoro
Allora ringrazio ovviamente come sempre il presidente del tribunale che aveva preannunciato di poter fare questo blitz sepolcro veranda
Mi accingo a dare la parola per presentare gli ospiti a Margherita Piccard
Due parole perché come sempre diciamo
Su sulla scorta di quello che dice il presidente monastero l'importanza di riunirsi per parlare di discutere di queste cose
E quanto può avere facilitato in che humus si sviluppò una sentenza della Corte costituzionale come quella che finalmente pone fine a un'ipocrisia perché quella dell'ergastolo sportivo sostanzialmente lo dico vi sia Juno delle cose del rivedevo comunque tra che se il il il problema era sul quello che la collaborazione quindi cc ci dicevano questo sostanzialmente no
Luís soggetto sottoposto nel Gansu ostativo che scegliere di non uscirne fuori perché basterebbe che facesse delle dichiarazioni io ho sempre detto se nel nostro ordinamento giuridico c'è un istituto che si chiama revisione che c'è perché prende atto di un dato
Incontestabile che c'è l'errore giudiziario
Se esiste la revisione di Sister loculi giudiziario il soggetto sottoposto all'organo Sturzo tipo potrebbe essere un soggetto ingiustamente condannato perché statisticamente potrebbe esserci gli otto quindi per il soggetto ingiustamente condannato il l'unico che si aggiunge il dramma alla tragedia di essere condannato ingiustamente l'ergastolo perché o fa una calunnia e si inventa qualcosa
Su comanda di quei fatti rinunciando poi effettivamente alla verità oppure destinato lui sì ludico perché pur innocente ad avere larga sono ostativo
Il il momento stimola questo tipo di incontri perché se vogliamo alzare la testa in questo momento secondo me
C'è un concetto di cui la magistratura mi dispiace che ci sono anche dei magistrati presenti assolutamente complice
Che di restaurazione di un processo inquisitorio
Che ha una base culturale ecco perché dobbiamo discutere
Serio e importante nel senso il giudice magistrato pubblico ministero molesta stessa cosa e imparziale fa il bene dell'imputato che ogni tipo di controllo ogni orpello e un po'fastidio alla speditezza
Del processo
Perché non c'è motivo di accusare ingiustamente da qui tutta quelle serie di castronerie che sentiamo
Gli innocenti non importava di presuntivi colpi presunti innocenti possono stare in carcere eccetera eccetera
A questa ombra che in questo momento incredibile che ha una base politica forte si risponde in questo modo come stiamo facendo noi oggi cioè si risponde
E svelando le mistificazioni per svelare le mistificazioni bisogna essere seri bisogna ragionare bisogna comunicare bisogna fare capire
Che cosa c'è dietro in modo che alquanto meno si possa giudicare con cognizione degli atti io ho molto ammirato ultimamente un intervento di chi non si nasconde che dedito piogge presente che sarà relatore perché e io non penso che nessuno si fosse reso conto di quanto fosse brutale
Il sistema penale perché naturalmente brutale come fosse brutale dal casto costruttivo come fosse il brutale
Determinate affermazioni di principio che pure erano state raccolte tra cui quello estremamente volgare per esempio secondo cui deve essere sanzionato personalmente l'avvocato
Ognuno ha risarcendo ammenda per in caso di inammissibilità
E penso che vadano diciamo così i dati quelli che non la pensano così e non vadano lasciati soli quelli che non la pensano così che hanno il coraggio di alzare il braccio di dirlo
Questo è il contesto entro cui ci muoviamo
E quindi ben vengano riunioni e incontri come questi dove si ragiona dove si prende atto e si progredisce culturalmente si proibisce sotto un profilo di civiltà rispetto a queste mistificazioni invece a questa barbarie che ci circonda ci opprime
Grazie quindi che organizzato questa cosa grazie a chi prende parte do la parola Margherita grazie
Buongiorno grazie presidente grazie per aver sottolineato all'interazione
Apprendo opposto
L'interazione delle varie commissioni della Camera penale perché e che il tema affrontato è un tema trasversale che tocca diverse sensibilità
E le occasioni d'incontro di oggi di sinergia fra diversi operatori del diritto e proprio un confronto su una tematica estremamente importante che negli anni ha subito un'iperbole partiamo da un ergastolo dal codice Zanardelli per arrivare al codice Rocco
Alle leggi Gozzini che ha introdotto i benefici penitenziari e mi auguro durati ieri ha progressivamente fino all'introduzione con una legge d'emergenza in relazione infatti un'ampia dell'ergastolo ostativo ergastolo ostativo che il sub specie dell'ergastolo ma che ha una connotazione peculiare sotto il profilo della
Per Pepita e quindi nel carattere permanente perpetuo della Tina
Devo dire che ancor prima della pronuncia che verrà esaminata dei relatori della corte costituzionale un artista importante l'ha dato come al solito in quest'ultimo periodo
La CEDU attraverso la sentenza viola anziché cui chiaramente
La pronunciare la CEDU tratta l'ergastolo ostativo e realtà quella della Corte Costituzionale tratta i reati ostativi più che l'ergastolo ostativo
Mancando
Tocca un argomento fondamentale peculiari rispetta questa sub specie a questa forma di ergastolo
Cioè toccano il profilo della presunzione assoluta
I pericolosità sociale del soggetto che ha avuto gli è stata comminata una pena dell'ergastolo e c'è una rivisitazione una rimodulazioni in ragione di una pericolosità sociale
Ideativa Cuesta alla luce di una valutazione che dovrà essere scollata
Dalla collaborazione che deriva data dal soggetto dove prima era ancorata proprie ragioni prima dei fatti di mafia nel novantadue con la legge di emergenza per le stragi che c'erano passate
E poteva anche avere un senso o tra virgolette in termini atecnici rispetto a gravi fatti di mafia questa connotazioni di doppio binario dopodiché però il legislatore sempre sull'onda emergenziale
Ha utilizzato questo strumento estendendolo e quindi applicandola tipologie di reati che nulla avevano a che fare con la criminalità organizzata comuni e politica
Dove poi si richiedeva una dissociazioni che non aveva obiettivamente oggettivamente ragion d'essere
La scelta di collaborare è una scelta mi permetto di dire processuale e non è assolutamente ancora cow esplicativa di una percorso di resipiscenza e di emenda e quindi di rieducazione
Ma qui si tratta proprio di sollecitare e di riflettere sull'articolo ventisette della Costituzione e quindi sulla funzione rieducativa di rapina
Sui limiti ai trattamenti disumani e degradanti e questo modulo questo monito ce lo dà assolutamente la CEDU con la sentenza viola correlando appunto ora non riducibili TAC di rapina dell'ergastolo Gazzola ostativo
Sia de iure che de facto per quanto è previsto all'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario
E a maggior ragione la Corte costituzionale illimitatamente ai permessi premi e allora si dovrà valutare ed aree utili valutativa in tal senso alla magistratura di sorveglianza nella osservare inni la
Valutarie appunto
Il percorso di recupero fatto dal prevenuto
La dissociazione abbia niente da determinati contesti e quindi questa possibilità di resipiscenza ed emenda spesso la non collaborazioni non è l'equivalente di non volersi dissociare da un contesto criminogeno in realtà possono esserci sottese tutta una serie di motivazioni
In primis la paura di ritorsioni nei confronti di parenti o persone affettivamente legati al prevenuto laddove esterni determinate propalazioni etero accusatorie il secondo c'è in secondo luogo ci potrebbe essere anche una scelta di non voler coinvolgere altre persone o di non avere contezza specifica di determinati fatti che possano essere ricondotti nell'articolo cinquantotto terre dell'ordinamento penitenziario quindi nell'effettiva collaborazioni ma che al contempo non rientrano nella collaborazioni impossibile o irrilevante
Sostanzialmente io lascio la parola viene interpellato Ipr e questi spunti di riflessione
Ma vorrei chiudere questo mio breve intervento introduttivo richiamando un principio una frase che era sono a impedire Aldo Moro nelle sue lezioni all'università
è un monito per gli studenti ma che oggi nel contesto sociale in cui viviamo
è un monito per noi tutti e e Nike seguente tenore ricordatevi che la Pina non è passionale smodata vendetta dei privati è la risposta calibrata dell'ordinamento giuridico e quindi a a tutta la misura propria degli interventi del potere sociale che non possono abbandonarsi a distintivi reazioni di vendetta
Ma devono essere pacatamente commisurati alla necessità rigorosamente alla necessità di dare a reato una risposta quale espressione di una pena giusta grazie buon lavoro
La tali poi dobbiamo unanime doppi
Possiamo
Buongiorno a tutti ringrazio gli ospiti e li prego di scusarci di questa confusione anche sul qui sul sul banco da quale parliamo non è possibile purtroppo a stare tutti
Quindi intanto prego la dottoressa Santoro di sedersi qui con noi sistemiamo i cavalieri
Dottor Paternello da qui con noi
Avrebbe dovuto essere con noi la presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma che purtroppo per motivi di salute non ha potuto però mi ha mandato un messaggio che vorrei
Leggervi
Cara Maria mi dispiace molto non poter partecipare al convegno al quale tenevo tanto
Ti prego di giustificare a tutti i partecipanti al convegno la mia tenta di porgere i miei saluti e il mio personale ringraziamento per l'attenzione prestata attenni collega collegati a livello di civiltà giuridica del nostro Paese
Gli ottimi relatori mio caro amico Riccardo De Vito meglio di me parlerà dell'attività di giurisdizione della magistratura di sorveglianza
E di come oggi più che mai sia necessario dotarla di adeguate risorse mezzi e principalmente non venga sconvolto il sistema basato sul principio di prossimità
Ringrazia mio nome anche Marco Paternello che egregiamente ed in sintonia con il mio pensiero potrà trattare il tema le problematiche relative al tribunale di sorveglianza di Roma
Che per quanto già in grave sofferenza per la mancanza di personale amministrativo da dedicare all'etica di supporto della giurisdizione
Con conseguenti gravi ripercussioni negative sui tempi della risposta giudiziaria oggi chi ipotizza quale destinatario esclusivo della funzione giurisdizionale del reclamo avvertì provvedimenti riguardanti permessi premio
Secondo i criteri della sentenza della Corte costituzionale
Tutto ciò in spregio il principio di prossimità che caratterizza la giurisdizione di sorveglianza e delle norme in materia di competenza territoriale
è una deminutio per il giudice del territorio ed è una grave e immotivato per Roma che ne è per definizione né per collocazione ordinamentale parecchie tribunale deputato ad assicurare l'uniformità dei giudicati sul territorio nazionale in parte qua
Sì Monti il parallelismo con la giurisdizione esclusiva in materia di quarantuno bis sul quale si vuole abbassare questa nuova attribuzione che trattando dei diritti del detenuto non può essere sottratta al magistrato di sorveglianza di prossimità scusa ai tanti pensieri grazie buon lavoro a tutti
La presidente del tribunale di sorveglianza di Roma Maria Antonia Versaldi
Ecco come avrete già compreso la sostituirà il dottor Marco Paternello che è con noi
La dottoressa mercantile da dà lo spunto per una riflessione importante attività mica è questo tentativo di voler tutte le volte le criterio di prossimità assegnando all'effettivamente al Tribunale di Roma la valutazione dei permessi da qualunque parte vengano le le richieste io non posso esimermi dal dire che già il fatto che per il quarantuno bis si occupi soltanto Roma
Nella valutazione
Dei dei reclami per la Canalis che è un problema molto serio perché mentre prima la territorialità matematica
Le singole istante portassero anche degli elementi di valutazione propri della magistratura di sorveglianza quelli che vengono dalla conoscenza diretta del detenuto ora questo non accade più e quindi che creato questo monolite mostruoso che non fa passare più nessun provvedimento
Concretamente riflessivo sulle condizioni del singolo istante almeno questa è la voce dell'avvocatura che mi sento di rappresentare comporta perché il quarantuno bis è un mio tema
Insomma che mi mi fa soffrire particolarmente le chiedo la parola insieme
A questa richiesta mi scuso ancora prendono in tante anche per chiederle che ha già fatto la valutazione non è costante su quelle che possono essere le le proiezioni le prospettive di questi di queste richieste di permesso per mano di Tucker a valutare grazie
Sono io che vi ringrazio
Niente diciamo alla lettera
Le parole della presidente agevola nel compito perché diciamo sottraggo al dovere di rappresentare il suo diciamo la sua amarezza per per non aver potuto partecipare personalmente
E non voglio siamo diciamo il tema decisamente denso
It tantissimi profili e e le riflessioni che saranno fatte sono certamente molto ricche per cui cercherò di essere come dire di sgombrare il campo di non diciamo di non trattare di inventario questo mi breve intervento un'impostazione il più possibile concreta
E quindi diciamo non mi soffermerò sia su diciamo su una valutazione come dire di un tessuto complessivo di politica giudiziaria di questo tipo di intervento di questo tipo di materia che ci porta mi porterebbe inevitabilmente lontano
E cercherò invece
Di cercare di individuare quali sono diciamo qual è la portata dell'intervento della corte soprattutto dalla Corte costituzionale e le ricadute sulla nostra diciamo vita di operatori giudiziari e nel tentativo appunto di essere il più possibile contenuto mi perdonerete
Darò per scontate alcune cose cercano di diciamo di andare un po'più sul sul concreto un primo interrogativo che si pone e diciamo con la col titolo stesso di questo nostro incontro cioè larga sua ostativo alla luce della produzione le corti
E
Ci diciamo ci interpella per capire se sopravvive in che termini il tema dell'ergastolo ostativo
E è evidente che la corte costipato attiene la pronuncia la Corte costituzionale e la stessa corte che lo l'esplicita dice con chiarezza questa questo intervento non riguarda le Vergassola ostativo perché non è stata censurata la norma diciamo che ne costituisce il fulcro conseguentemente non discuteremo di questo
E
Diversamente da quanto invece tutto sommato fa la l'intervento della CEDU che e su questo tema ancorché
Avendo un taglio e delle esigenze diciamo così di di percorso differenti non non giunge assolta risolve il problema del garzone ostativo per ordine e a ragioni le ragioni per le quali la Corte Costituzionale diciamo non entra con risolvendo il tema dell'ergastolo ostativo solo come ho detto solo il fatto che mancasse
Il riferimento all'accesso a Liberazione condizionale ma questa diciamo condizione e la corte la lega anche alla peculiare
Natura delli dell'istituto oggetto della sollecitazione e cioè il permesso premio che appunto per sua natura sia perché il perimetro era sottoposto alla cognizione della corte dalle ordinanze di rimessione sia perché poi in qualche modo anche la corte
In una certa misura sceglie il proprio perimetro e
L'idea di aver tenuto fuori tutto tutto un'altra parte di questo discorso limita l'intervento della corte
E consentendoci di discutere ancora discuteremo ancora a lungo penso dell'ergastolo
Ostativo
Però devo anche direi che l'architrave di questo ragionamento della corte io non lo trovo particolarmente convincente nel senso che la questa impostazione del del discorso a me sembra affidata ad una lettura dell'istituto del permesso premio che io personalmente non nella quale personalmente non mi ritrovo fino in fondo e diciamo la visione così e circoscritta di questo istituto quasi al di fuori del perimetro di ciò che occorre e per discutere delle cose serie vale a dire delle misure alternative della semilibertà della liberazione condizionale
La trovo da premesse una premessa fragile
E penso che tutto sommato anche per questa ragione dovremmo diciamo
La materia dell'ergastolo ostativo
Dopo questi anche dopo l'intervento di una Corte costituzionale ci ritorna non così come era entrata così come potrebbe sembrare a prima vista dalla ha purtroppo portata limitata la corte
E questa è una prima riflessione e una seconda riflessione mi verrebbe da fare sulla sulla lettura che sul perimetro che la corte disegna no che poi è quello che come dire
Quello che ci consentirà di di cercare di tirare le fila su che cosa è successo da oggi e nella nella nostra vita giudiziaria quotidiana e la corte ci tiene in prima in diciamo innanzitutto
A
Lui ritiri Congo di conciliarsi diciamo così a a dichiararsi in continuità o in o in larga parte in continuità
Col proprio ragionamento di sempre e i fatti muove i suoi passi dai riferimenti alla sentenza trecento sei del del novantatré e mi sottolinea in verità che già con la sentenza trecentosei del novantatré
La l'istituto della collaborazione diciamo affatto ovviamente e è stato oggetto di una una riflessione attenta
E spiega che la corte aveva già allora tenuto questo istituto al di fuori
Nella sua lettura di questo istituto al di fuori dalla dal concetto di ammenda e dalla sua riconducibilità d'un percorso diciamo così penitenziario o per meglio dire leader verrebbe da dire meglio personale
Del
Del condannato
Per collocare questo tipo di diciamo di di elemento costitutivo
Della chiave diciamo di volta del del sistema per collocarlo invece nell'ambito più che altro del del dell'esigenza diciamo così di una valutazione pragmatica
Dell'esigenza e
Di fronteggiare un'emergenza un'emergenza criminale significativa
E fondava questa considerazione la corte all'epoca e e la ribadisce a me sembra di poter dire ancora oggi sulla considerazione che
è fuori discussione che la collaborazione possa avere una natura anche utilitaristica e in quanto tale evidentemente fuori dal perimetro del delle membra io trovo questo osservazione la trovavo già perché non era non è appunto introdotta da oggi e un'osservazione opinabile perché e certamente la concezione diciamo la possibilità che la collaborazioni Abbio una natura come dire utilitaristica fuori discussione la viviamo quotidianamente anche nel soppesare le diciamo i percorsi personali dei collaboratori di giustizia e cionondimeno poi diciamo Niso pensiamo al che
Come dire appunto la sua polivalenza personale se sebbene sia beninteso non è scontato che vi sia però a mio giudizio io non solo diciamo non non condivido questa collocazione l'istituto certamente non si risolve
All'interno delle membra e risente fortemente anche del fronte
Diciamo così avuti come dire o dire di di contraddire esigenza
Pragmatica di contrasto ed evocativa della della
Della lacerazione delle gamme del legame di appartenenza
E però a mio giudizio diciamo può svolgere un pur senza uso di esaurire nessuno di questi due fronti né quello
Del rapporto con con il proprio vissuto nel quello della sua delle della lacerazione del legame di appartenenza
E però su entrambi i fronti a mio giudizio un ruolo lo lo svolgo svolge lo continua al volge ed era nella testa delle delle ed è nella testa del legislatore o comunque quello che la norma a mio giudizio evoca
E allora però
Leggendo la sentenza della Corte e e il suo ripercorrere il riferimento alla andare pronunzia del novantatré
Verrebbe come conseguenza naturale da dire bene allora se e c'è coerenza su questa lettura del dell'istituto
Della collaborazione evidentemente è cambiata qualche altra cosa che Corsetti che cambiata in questo percorso
Devo dire che io stesso priva di legge dal motivazione della della corte la prima cosa che mi è venuta in mente a il giorno dopo il comunicato stampa della corte
E stato pensare che implicito di questa di questa mo'rivoluzione perché di questo qua dentro un fondo sicuramente si tratta implicito di questa rivoluzione e il superamento di una congiuntura
La corte ci tiene a mettere un paletto molto preciso esplicito e direi indiscutibile da questo punto di vista perché afferma
Senza senza mezzi termini che non si tratta di questo la congiuntura non è superata
Non è questo il punto della questione
E il tuo e infatti la corte ribadisce in contiguità con le pronunzie precedenti il significato la valenza e l'utilità anziché indispensabilità
Della collaborazione quale promette quale premessa razionale per l'accesso ai benefici
Ciò che la corte
Modificato profondamente
Non ne la necessarietà di questa di questo istituto ma invece la sua diciamo invincibilità di una prova nella prova in senso contrario in sussidi gli immobili
L'impossibilità di una diversa di una diversa dimostrazione questo è il punto di volta e la Corte però cita anche delle indicazioni concrete su che cosa accada poi da adesso in poi da questo punto di vista perché e se e superare se se questa assolutezza
E se da un lato ci dice che la collaborazione resta un istituto indispensabile
E e però diciamo può essere vinta da dimostrazioni in senso contrario e ci dice anche che non può essere superata questa diciamo esigenza della collaborazione
Ne da una semplice condotta regolare e questo diciamo che in qualche modo potremmo ritenerlo anche scontato
Ma la corte va oltre ci dice soprattutto che non è superabile da quella che la corte chiama lamiera partecipazione al percorso educativo
è un è un elemento estremamente significativo e la portata di questa affermazione gioca secondo me
Tutto
Tutta la come devo dire la ricaduta dell'intervento della Corte e il e e e costituisce il punto di forza per riflettere su che cosa occorre da
Da oggi da ieri i in poi per una concreta gestione di questo tipo di di istituto che la concessione del permesso premio questi in questi casi
E la corte ci ricorda come
All'origine
E sembra guardare a questo obiettivo a me sembra
Inteso ma ascolterò con molto interesse riflessioni
Che gli altri relatori faranno la la corte rilievo cari allude rimanda al situazione quali era al al al all'indomani dell'intervento fatto col decreto legge centocinquantadue del del novantuno e CD quello che in quella sede e in quell'occasione occorreva escludere l'attualità dei collegamenti
Mediante un regime di prova rafforzato questo era il diciamo la il presupposto logico finalizzato ad accertare con rigore un parametro probatorio particolarmente già all'epoca particolarmente come
Forte particolarmente alto cioè la sussistenza di elementi tali da escludere l'attualità dei collegamenti quindi la sussistenza
Di una condizione negativa che già come standard probatorio veramente particolarmente alto quindi una condizione una una condizione negativa mi parrebbe di poter dire che in qualche modo la Corte vuole condurci un po'in in in questa in questa direzione
E ci ricorda come appunto siano necessarie
Già già ieri già prima dell'intervento come ne ribadisce neanche alla portata all'esigenza di informazioni del Comitato provinciale e ci ricorda l'importanza la centralità il significato
Dell'ostacolo che derivate eventuali informazioni negative del procuratore del procuratore nazionale antimafia o del procuratore distrettuale antimafia e sottolinea l'esigenza anche di un approfondimento di carattere economico patrimoniale però si spinge anche più in là a me pare la sentenza della
Corte perché
Allude all'acquisizione allude no afferma espressamente la necessità dell'acquisizione gli elementi che esca che escludano anche il pericolo di un ripristino di questi collegamenti quindi non solo la diciamo la prova della rottura di questo legame ma anche la prova dell'impossibilità della sua ricostituzione
E tenuto conto ovviamente delle condizioni le concrete circostanze personali e ambientali e allora
Che cosa che cosa accade graverebbe su su cui grava la corte questo lo afferma con con
In modo esplicito noci di ricorda che grava sul condannato quindi l'onere di una specifica allegazione di questi elementi
E come appunto a accadeva la corte Cicci rimanda in questo alle sue alla sua giurisprudenza la giurisprudenza che soprattutto di legittimità in tema di collaborazione inesigibile o impossibile quindi un onere di spiegare
E ma questo onere di allegazione si trasforma secondo la Corte in un vero e proprio onere probatorio in un vero onere probatorio ribaltato sembrerebbe di
Di poter dire se le informazioni provi provenienti dal comitato provinciale e siano di segno negativo e
Al di là e in disparte l'eventualità che queste informazioni negative di cui si era già detto in precedenza provengano addirittura nelle forme che abbiamo visto dal procuratore nazionale antimafia o dal procuratore distrettuale antimafia
In questo caso si apre si ribalta un un l'onere ora però il
Dalla lettura che l'impianto e su questo sono veramente curioso di sentire gli interventi che che seguiranno e mi dispiace di da questo punto di vista di essere l'apripista perché mi mi sarebbe piaciuto giocarmi
E delle riflessioni degli altri
A me sembra che l'architrave diciamo così che sorregge questo impianto sia costituito dal significato che attribuiamo alla mancata collaborazione
Perché la corte ci dice
E la collaborazione e un elemento fondo fondamentale
Non ne scardina la valenza non ne scardina il significato non ne scardina quindi la sua diciamo natura chiave dentro questa destro netto questo percorso normativo
E questo però secondo me
Contribuisce ad attribuire un significato molto rilevante alla prospettazione e di questo significato del della mancata collaborazione propone il condannato cioè a mio giudizio a sembra come devo dire che faccia parte di questo ragionamento anche la plausibilità di indicazione l'esigenza
Di offrire all'interlocutore
Un tessuto una lettura una collocazione del perché no
Se questo è vero
E lo vedremo appunto discusso discutendone insieme se questo è vero secondo però si aprono alcune considerazioni
Conseguenti perché questo incide con una certa lettura almeno con una certa lettura di quello che è stato più da più parti evocato e che però io non non ne individuò con particolare precisione nel
Percorso seguito dalla corte
Su quello che è stato chiamato la la il diritto al silenzio
Ecco io non mi ritrovo nella ricostruzione del diritto al silenzio nella sua declinazione
Almeno nella sua declinazione giornalistica più che in quella che proviene dalla dalla sentenza della della corte perché non ritrovo pur questa questa
Questa
Questo diritto così come
è stato acceso al meno in alcune delle sue declinazioni secondo quanto la corte porta e lo trovo contrastante con questa prova con queste idea che propongo di centralità delle ragioni del del perché no non collaboro perché no
Su questo perché no secondo me c'è già una premessa importante che diciamo come dire costringe induce interprete quindi certamente la magistratura di sorveglianza confrontarsi con questo perché no a indagare questo perché no a soppesare né la valenza prima ancora e anche la plausibilità ovviamente
Prima ancora
Di portici tutte le domande conseguenti
E ora
Questo è una è una prima e una prima riflessione e
è chiaro che tutta questa materia e qui arrivo un po'più alle dolenti note è chiaro che tutta questa materia come dire risente della
Inappropriatezza mi verrebbe da dire di un intervento di natura
Costituzionale di un intervento di natura Judi giudiziario costituzionale su questo istituto il quattro bis
E un istituto che presenta potremmo dire una molteplicità innumerevole di di tematiche ti sofferenze
La natura il tutto eterogenea delle come dire
Ragioni che che che hanno portato a questo obiettivo con sovrapposizioni di logiche e anche soprattutto di fenomeno fenomenologie criminali
Assolutamente e eterogenee e non suscettibili di essere legate pressoché dal nulla se non per segmenti
Inseguimento della della criminalità mafiosa
Se in cui forse e molto dubitabilmente potremmo affiancare al massimo quello delle e associazioni diciamo finalizzati al traffico internazionale di stupefacenti e già qui
Troviamo dal punto di vista criminologico già significative differenze che indurrebbero a a diciamo a una maggiore riflessioni per non parlare di quella terroristica che addirittura per certi versi si potrebbe forse anche
Viva dio
Finalmente considerare almeno per quanto riguarda la il diciamo nel suo versante interno una pagina chiusa forse questa sì potremmo considerarla un'emergenza con la quale lo Stato si è confrontato adottato una legislazione di emergenza
E vivaddio però forse se la può mettere anche alle spalle
E a fianco con materie che veramente non non alcun legame con l'esigenza di una collaborazione fattispecie mono reato
La cui costruzione è veramente diciamo circoscritta all'episodio
E contenere tutti insieme e certamente era già e di grande confusione e anche
Di difficile difendibili ITA obiettivamente perché si le presunzioni che sono già ostiche diciamo diverse
Non sottendono neanche un ragionamento giuridico una una presunzione corrispondente ad una qualche forma di fenomenologia e di comune sentire veramente si perde il significato di tutto e questo per dire cosa
Per dire che forse un intervento legislativo che riconduca ragionevolezza maggiore quello che anche a seguito della Corte costituzionale resta un coacervo quasi in isterica abile di
Mi verrebbe da dire
Ingiustizie vanno diciamo non mi non mi viene una parola differenti differenti in questo in questo momento forse una uno spazio per un primo intervento legislativo con tutte le per carità le
Consapevolezze che ne conseguono che non non non mi nascondo neppure io evidentemente però forse un una riflessione su un intervento legislativo secondo me ci starebbe in questa chiave si potrebbe risolvere sia il catalogo assolutamente
Eterogeneo ma anche in fondo un'altra un altro al tema che secondo me pone la Corte costituzionale con il suo intervento la corte
Con questo tipo di intervento a mio giudizio a scegliere chi porre il tema della collaborazione e quindi del per questo di questo genere di percorso non tanto dentro il perimetro del percorso personale carcerario
Del condannato densi in una come dire collocazione più legata al rapporto con l'associazione da parte del condannato e questo a a me sembra che possa indicare una strada nel senso che e lo avvicina all'esigenza di chinarsi su quello specifico fenomeno associativo
E s'come dire sondare i rapporti fra questo e ivi intanto l'operatività di cui attuali di questo di di questo segmento il rapporto che lega l'associato in questione con quel mondo
E criminale e e forse ci potrebbe consentire di costruire un istituto che diciamo rimuova l'ostatività
Legandolo appunto ad una valutazione più prossima a quella che si fa ma sia pur se ha detto
Semplicemente per un riferimento come devo dire che
è più facile immaginare più prossima a quella che si fa ancora oggi che si faceva ancora oggi
E sul cinquantotto terra cioè un esame che si concede una una valutazione che si chini specificamente non tanto sulla meritevolezza rispetto al beneficio ma sulla possibilità di rimuovere gli ostacoli
Questi tutti interi e non solo sui permessi premio rispetto alla possibilità di aprire a a a questo beneficio
Un ultimo interrogativo e la chiudo perché credo di avere sottratto veramente tanto tempo e quello sulla sopravvivenza del cinquantotto del cinquantotto per e su cui mi sarebbe piaciuto venire qui a poter come dire illustrare il punto di vista del tribunale di Roma ma purtroppo non è stato possibile non mi consta che ci siano pronunzie e all'indomani di questa dell'intervento della Corte costituzionale su questo terreno perché le poche pronunzie che sono arrivate riguardano istituti dico che sconvolgono le misure alternative e quindi certamente non incisi dalla sentenza Della Corte costituzionale rispetto ai quali le l'indagine sulla sussistenza del cinquantotto per è chiaro che non è stata cancellata
Sui permessi premio non ce ne sono arriveranno prossimamente
Dopo molte incertezze forse io personalmente sarei più orientato a ritenere che questo istituto non sopravvive per i permessi premio però accettò come dire anzi no più che accettò sono curioso di sentire il pensiero di tutti gli altri
Grazie grazie al tam Paternello che ci sollecita sicuramente molti spunti
Di riflessione naturalmente insomma alcune cose non sono d'accordo con queste e inevitabile
Come sull'ultimissimo spunto che quella della sopravvivenza dell'articolo cinquantatré reperita ermetica partendo dalla lettura differente della dell'idea di collaborazione che nasce da questa sentenza naturalmente anche le mie conclusioni sono differenti
A mio avviso la
La collaborazione rimane nella sua vitalità nella sua importanza ma non nella sua indispensabilità anche proprio l'indispensabilità l'aspetto che cade non è più indispensabile perché il ravvedimento così come la distanza dalla presa di distacco da El
Dalle associazioni stradale passano statali possano essere inoltrate diversamente ecco chi anche diverte la mia lettura del diritto al silenzio che diritto che è dovrebbe incantare l'intero ordinamento è al quale la Corte Costituzionale si dice non è possibile
Fatica e silente si traduca in una conseguenza dannosa per parlare quindi collaborare può essere qualcosa di positivo e quindi qualcosa che va a vantaggio del detenuta certamente tacere non può essere qualcosa di di negativo
Approfitto della presenza della magistratura riserve gli anta qui con noi per per dire che a mio avviso non può la Corte Costituzionale Adair tolto qualcosa ai diritti dei detenuti rispetto alla inesigibilità della collaborazione
Quindi ci dobbiamo aspettare che è vero dice strettamente l'onere probatorio ad essa ricade sul detenuto ma non può essere un onere probatorio a tale da investirlo della necessità di trovare il suo distacco dalle organizzazioni di appartenenza questa non viene richiesta neppure a terra e uscire da quarantuno bis insomma il permesso è un momento a destra Tagliamento
Quindi
Dobbiamo chiedere al detenuto e stili di darci delle indicazioni che il magistrato di sorveglianza potrà verificare così come riteniamo che debba verificare le informazioni che vengono dalla procura e dalle direzioni distrettuali antimafia perché manca il teste lo abbiamo verificato sono completamente datate fallaci e non dicono nulla di di attuale veritiero quindi io spero mi auguro comporta che la magistratura iter degli anta chi tenta investita di quella responsabilità che abbiamo tanto invocata nel desiderare una sentenza come Quetta la responsabilità di verificare il percorso soggettiva del detenuto attraverso quel grande potere
Di controllo che è dato alla magistratura di sorveglianza proprio dalla dalla sua esistenza perché è un organo che ha il senso è il dovere di verificare il potere amministrativo a vantaggio del percorso trattamentale
Del detenuto mi scuso chi mi conosce sa che non sottacere quando è occasioni
Da per tacere
Ringrazio la direttrice del carcere di Roma Rebibbia Nuovo Complesso che è qui con noi la dottoressa Rosella Santoro
Ed è una presenza preziosa perché è il suo carcere il carcere dove lei e direttrice è un carcere caustica morti detenuti ostativi e molti ergastolani ostativi quindi l'occasione per noi appunto prezzi alta per chiederle
Cometa con queste persone speciali quali progetti ci sono e quali speranze quali aspirazioni eccome vivono questi detenuti che lei osserva quotidianamente la loro condizione grazie
Grazie grazie buongiorno a tutti
Ringrazio l'organizzazione per avermi invitato a parlare di carcere quelle mamme non mi soffermo non è mia competenza parlare degli aspetti di legittimità della sentenza della Corte per carità insomma il mio l'aspetto forse più pratico
Pratico perché ecco come dicevo appunto l'avvocato boccale vide uno dei più grandi istituti in Italia diciamo forse secondo dopo Poggioreale
Ad oggi noi auspichiamo più di mille seicento quaranta detenuti calcolando che ancora prede partite venti chiusi per ristrutturazione a breve fra una ventina di giorni abbiamo già una sezione e di questi mille seicentoquaranta mila e diciotto ad oggi sono definitivi quindi abbiamo un grande lavoro
E proprio per affrontare un percorso di rieducazione sul condannato per poi affrontare un discorso di futuro reinserimento
Detenuti a Rebibbia sono distinti per circuiti penitenziari ospitiamo un po'tutti Circuiti dal quarantuno bis all'Alta Sicurezza fatta sicurezza S tre
Quindi i reati di stampo mafioso associativi gioca a livello internazionale
Dobbiamo la media sicurezza veramente sicurezza abbiamo distinto appunto i detenuti protetti siamo appunto commesso reati sex offenders oppure comunque reati che non sono sono invisi alla restante popolazione detenuta
Abbiamo reparto Keaton sessuali
Diciamo non ci facciamo mancare molle abbastanza compresso l'istituto ognuno nel proprio settore ovviamente si segue un percorso di rieducazione perché vero e poi c'è il reinserimento sociale nella Società libera però è anche vero che prima di presentare la magistratura di sorveglianza la cosiddetta relazioni di di sintesi dove noi da compiamo un po'tutti gli argomenti quindi uno studio che si affrontasse detenuti per poi tentare ritentare diciamo
Sottoporre un un progetto di reinserimento ma abbiamo il compito di rieducare i detenuti attraverso appunto ed elementi del trattamento che prevede l'ordinamento penitenziario
Quindi all'interno dell'istituto noi dobbiamo offrire tutte le opportunità che ci sono un po'nella Società libera il lavoro innanzitutto lo Sportella religione distruzioni
Sì terribile abbiamo scuole di ogni grato di ogni livello e abbiamo anche convenzioni con i tre poli universitari abbiamo circa un centinaio di detenuti iscritti
A tutti e tre i poli universitari e stanno comunque per conseguendo ottimi risultati ci sono stati casi detenuti che si sono laureati anzi recentemente e proprio prima di Natale un detenuto ergastolano ostativo ha conseguito un titolo di laurea Laura e se non erro proprio la sua tesi e riguardava proprio l'argomento dell'ergastolo ostativo
Quindi i percorsi di rieducazione all'interno non li garantiamo per tutti i condannati indipendentemente appunto dalla dalla reato questo all'interno dell'istituto
Dicevo appunto anche il lavoro negli mento fondamentale ma che offriamo i terzi pari diversi corsi professionali per un l'inserimento lavorativo l'importante al punto che il detenuto impari di nuovo un lavoro conseguì ska anche un attestato che poi posso utilizzare una volta uscito dall'istituto
Ecco questo è un modo per rieducare per di abituare chi per in precedenza appunto
Aveva altri obiettivi a ritornare a quello che il rispetto delle regole perché questo è fondamentale detenuto deve ritornare ad abituarsi aderiti gli orari da rispettare gli altri a a Adele appunto dei compiti ben precisi
Non è semplice ma noi cerchiamo di dare queste opportunità
Per quanto riguarda il lavoro noi dobbiamo lavori sia domestici e cioè quelli che appunto retribuisce l'amministrazione penitenziaria ma anche lavori che sono offerti da soggetti esterni ad esempio a Rebibbia diamo una bellissima torrefazione sono assunti quattordici detenuti
E ventotto stiamo Torre facciamo il il caffè è una diciamo una punta di diamante dell'istituto
è presente da noi anche il call center e consente del Bambin Gesù ed esempio dodici detenuti
E appunto si occupano di prenotare le visite specialistiche per le i bambini per l'ospedale del Bambin Gesù
Qui all'interno dell'istituto io nella nell'assunzione seguendo appunto una graduatoria così come prevede l'ordinamento penitenziario
Non facciamo distinzioni di reato o altro
Perché è giusto che siano tutti e tutti possono avere il comunque la possibilità di un percorso di rieducazione all'interno dell'istituto
Questo ci consente ovviamente anche di calibrare quello che è il trattamento quindi il percorso di educativo anche con la sicurezza quindi tutto ciò deve essere assicurata all'interno dell'istituto con un certo controllo è un'attenta vigilanza da parte del personale di polizia e chiaro che poi una volta raggiunto un buon percorso da parte del detenuto
E noi siamo anche la possibilità di sottoporre al vaglio della magistratura di sorveglianza un riferimento esterno
Noi alle bimbe ad esempio abbiamo io già da un anno ho aperto una sezione dedicata interamente agli articoli ventuno i detenuti ammessi al lavoro all'esterno unitamente agli articoli venti terra
Detenuti che svolgono il lavoro per pubblica utilità
Da circa due anni da ripide appunto è partito anche il progetto di mi riscatto per Roma
Lavoro ti pubblica utilità sono una cinquantina di detenuti che in modo alternato praticamente è
Sono per pulire appunto i giardini delle nostra della nostra città si occupano appunto del verde
è un progetto abbastanza ambizioso anche coraggioso devo dire però trovo che per i detenuti abbastanza importante tra l'altro vengono debitamente formati perde questa attività sono tutti hanno avuto tutti appunto un attestato dalla comune di Roma
E attestato di giardinieri e anche un attimo un attestato per diventare a statisti
E infatti unitamente al corso di giardinaggio è stato anche avviato un corso per diventare astrattisti questo unicamente va un protocollo che abbiamo sottoscritto appunto con la Società Autostrade e devo dire proprio un mese fa un detenuto uscito da poco è ritornato da noi papà a chiedere l'attestato del corso di giardinaggio perché era riuscito a trovare lavoro all'esterno per me questa è stata una no piccola una grande soddisfazione perché io dico anche se su cento se ne occuperà uno comunque una grande soddisfazione e infatti abbiamo trovato nel nel suo fascicolo matricolare l'attestato e gli è stato consegnato
E so che non è il solo insomma che è riuscito a trovare lavoro all'esterno quindi
Piano piano questa rieducazione insomma questo dimora abituale il detenuto a quelli che sono gli attività sicuramente ci aiuta ad un seppur difficoltoso comunque reinserimento sociale
E chiaro che un inseguimento di questo tipo dovrebbe chiaramente diminuire la recidiva meno ma questo cielo ce lo aspettiamo
Altre attività che si svolgono all'interno dell'istituto laboratori Catrani laboratorio teatrale è molto importante sia quello del reparto i media sicurezza manchevole di alta sicurezza
Detenuti che sono appunto quasi tutti a Gaston anni ostativi sono dei bravissimi attori lavorano benissimo questa compagnia e per la compagnia di Enrico Maria Salerno noi contiamo non quello dell'alta sicurezza ma l'elemento di sicurezza indici rapportarlo al Teatro Argentina vediamo cosa riusciamo a fare insomma per il mese di maggio
Ed è ovvio che tutto questo noi riusciamo a garantire grazie alla preziosa collaborazione della magistratura di sorveglianza che a volte cinici segue e cerca di valutare la fattibilità di queste nostre nostri ambiziosi progetti che si sono abbastanza ambizione talvolta anche coraggiosi quindi tutto questo ma deve essere garantito in sicurezza ecco anche i primi permessi che noi chiediamo chiaramente quando ci sono già i profili di legittimità
Premesso già lo chiediamo senza scorta Nadia sintetiche articoli ventuno e lavora all'esterno o irridenti terre
Io inizialmente lo chiedo sempre con la scorta perché comunque cerco sempre di coniugare il più possibile sicurezza e trattamento
L'uno non può escludere l'altro questo è fondamentale attualmente possiamo ritenerci abbastanza soddisfatto insomma del lavoro che svolgiamo all'interno grazie
Ne ha chiederà che direttrice do la parola adesso al professore del MoMA Anna che docente di diritto penale all'Università di Foggia
Ho visto un'infinità di pubblicazioni le do la parola e devo pregare tutti nati nell'Atari di mantenersi non tempo non superiore ai venti minuti perché siamo in tanti dentiere desideriamo ascoltare tutti grazie
Perché però però dice a me non citabile tagliato l'ha detta lei l'ha detta dico a tutti allora ed è un'antica io scherzo naturalmente
Allora io no ma non ho bisogno di gran tempo credo comunque i venti minuti mi son messo qui l'orologio
Ecco così io vedo fin dove posso giungere allora
Io vorrei però fare un discorso di tipo un po'diverso da quello che sinora è stato svolto
Paolo ora il problema è quello relativo partirei dal dato costituzionale no cioè dal ventisette terzo comma e dal significato del ventisette terzo comma
Forse non tutti sanno che il ventisette terzo comma nella sua originaria formulazione era invertito cioè c'era prima le pene non devono devono attendere all'educazione del condannato e poi non devono essere contraria al senso di umanità poi è stato cambiato
Ed è un peccato perché secondo me l'aveva un maggior significato
Quello del senso di umanità visto dopo il discorso dalla rieducazione ma come tutti sanno il ventisette terzo comma ho avuto una vita difficile perché c'erano degli emendamenti così importanti come quelli
Di Giovanni leone e di Giuseppe Bettiol che tendevano invece a relegare il problema della rieducazione solo nella fase esecutiva
Essendo convinti che la pena avesse ancora una funzione retributiva
Questa idea poi come vedremo non è affatto scomparsa anzi
Direi che la ritroviamo come l'ombra di Banco nell'ambito della Teoria generale della pena
Il problema poi delle delle massime pene dell'ergastolo da un lato e della pena di morte dall'altra attenzione che la pena di morte non è che viene eliminata
Come sappiamo solo con l'intervento voglio dire della della dei principi democratici ha fatto non col quarantaquattro per quarantaquattro e dopo finisce addirittura per i codici penali militari di guerra finisce negli anni novanta quindi del voglio dire e rimane per lungo tempo nell'ambito del nostro sistema forse questo non tutti lo sanno ma io vengo subito il discorso dell'ergastolo la fine pena mai no come ci sono
Il discorso dell'ergastolo vedete Armenio fa una importante
Giustificazione
Quando quando esistevano io non mi riferisco ovviamente all'ergastolo ostativo ma mi riferisco per il momento all'ergastolo tout-court
Aveva una serie di istituti a partire dalla liberazione condizionale per poi andare a tutte le misure alternative alla detenzione
La liberazione anticipata permessi premio
Molte la liberazione condizionale e così via che comunque
Direi legittimavano Abe che sperano un istituto che viceversa una pena che viceversa non poteva non confliggere
Con il problema non solo nel senso di umanità ma anche dalla funzioni rieducativa perché nel momento in cui l'ergastolo a come significato
Fine pena mai vuol dire a cosa serve la risocializzazione la rieducazione fari insegnare a costoro
Voglio dire era la falegnameria l'idraulica e in qualunque altra cosa fa di giocare una bella partita a pallone nel cortile eccetera se poi costoro sanno che
Appunto non usciranno mai è ovvio che in una in questa maniera la rieducazione non ha senso alcuno
Però perché l'ergastolo veniva salvato perché c'erano questi istituti a Beck sterno nel senso di dire non è vero che è un fine pena mai
Perché c'era la liberazione condizionale meno ventotto anni di Bena ci c'è la liberazione anticipata ci son le misure alternative
Eccetera e quindi quella la riforma del del settantacinque quindi bene o male
Questi istituti servivano per legittimare ab extra erano un istituto che da solo una pena che da solo non poteva non confliggere sia col senso di umanità
Sia con la rieducazione mai tanto è vero che le prime sentenze della Corte costituzionale
Qui non sentita nominare una sola ma ce n'è una caterva
Dei sette se della corte costituzionale absit iniuria verbis con questo non voglio certo critica nessuno ma non è questo perché tutte le sentenze della Corte costituzionale
Che ci sono occupate in passato nel secolo scorso
Voglio dire no nel secolo scorso dell'ergastolo sempre legittimato in questa maniera han detto l'ergastolo è legittimo costituzionalmente perché possono operare
Questi istituti bene
Tanto è vero che il problema poi è sorto ed è diventato veramente drammatico nel momento in cui è venuto fuori un ergastolo ostativo
Perché perché nell'ergastolo ostativo come emerge ictu oculi proprio con le misure alternative alla detenzione liberazione anticipata liberazione condizionale eccetera eccetera non possono valere e quindi il legislatore con l'ergastolo ostativo cosa fa
Fa una scelta di politica criminale a forbice cioè a dire dice alla persona
Che è stato condannato all'ergastolo caro signore tu hai una scelta o tu collabori processualmente e cioè non solo confessi quello che hai fatto ma fa il nome soprattutto dei concorrenti nell'ambito della criminalità organizzata vedremo poi la legge spazza corrotti cosa ha fatto ma di questo parlerò alla fine
Allora certo collabori con la giustizia allora per questo l'ergastolo ostativo non è più tale seppur non collabori con la giustizia non fa i nomi dei concorrenti nell'ambito del reato concorso necessario che il reato associativo allora mi dispiace resti dentro a vita è chiaro questo è la struttura sostanzialmente dell'ergastolo ostativo
E a questo punto vediamo però a una Corte costituzionale che non è stata menzionata molto più recente
E questa sentenza della Corte costituzionale era numero centotrentacinque del Duemila i treni quindi molto recente
La quale ha salvato l'ergastolo ostativo nel senso che ha detto è legittima
Ex articolo ventisette terzo comma no subordinazione dell'ammissione ai benefici penitenziari alle misure alternative era avvenuta e alla liberazione col citare all'avvenuta collaborazione processuale
Per la corte costituzionale italiana già nel due mila tre quindi dopo la sentenza prima citata
Le esigenze di prevenzione generale prevalgono su quelle di prevenzione speciale perché perché si tratta di criminalità organizzata e quindi eccezionalmente la prevenzione generale
Prego prevale sulla prevenzione speciale questo il senso
Della sentenza della corte
Costituzionale perché evidentemente la collaborazione processuale dovrebbe e il condizionale è d'obbligo
Dimostrare il distacco dal vincolo associativo e quindi una sorta di reintegrazione direbbe Tullio Padovani
Del bene giuridico violato
In realtà non è così perché la collaborazione processuale non significa affatto
O univocamente il distacco dall'organizzazione criminale proprio perché la persona poveri l'utilità di collaborare
Processualmente eccetera ma non è detto che questo comporti anche il distacco dall'organizzazione criminale
E allora vedete che tutto questo cosa significa significa un diritto penale servente alle esigenze probatorie
Significa quello ribadisco il caro amico Tullio Padovani Lori cito di nuovo e mi fa gran piacere la soave inquisizione una volta nel Medioevo vi ricordate tutto il grande libro
Voglio Umberto Eco no
Il nome della rosa si utilizzava la conferì veniva estorta la confessione attraverso gli strumenti di tortura chi va al museo di criminologia a via Giulia li vede la Vergine Norimberga e quant'altro
Oggi invece che cosa si fa si utilizza la soave inquisizione cioè si dà lo stato chiede la collaborazione processuale e attività in cambio appunto la mancanza dell'ergastolo costretti e fin qui voglio dire il sistema più o meno reggeva
Poi che cosa avviene io continuo a sostenere che io sono personalmente
Come cittadino molto contento di appartenere alla voglio dire
All'unione europea perché per fortuna c'è la giurisprudenza doleva corte europea dei diritti dell'uomo
Ed è la Corte di giustizia della Comunità europea sarà pure un giudice nel labirinto sarà pure un delitto senza Codice che però spingono poi la giurisprudenza nel caso di specie che la Corte costituzionale a cambiare un indirizzò terra granitico ma granitico l'ultima sentenza del due mila tre ma le altre sono tutte dello scorso secolo
è vero è vero e non solo indicate proprio per mancanza di tempo cioè no giustamente la Presidente mi prenda bacchettate
Scherziamo naturalmente
Non so ci mancherebbe pure allora il problema qual è il problema però che evidentemente non è così facile per una Corte nazionale
Accettare un dictum da parte di una corte sovranazionale
Io posso raccontare solo un aneddoto quando ero in Corte di Cassazione a discutere un ricorso e molti di questi ricorsi erano stati rinviati perché attendevano la pronuncia
Della corte di giustizia in materia di confisca senza condanna cioè sul reato prescritto il presidente
Della sezione della corte dove mi trovavo disse con un forte accento napoletano bene Baudouin ma aspettare Urawa coro
è il che è ovvio che la corte suprema di cassazione che prima non aveva nessuno diciamo prego perché si chiamava Corte Suprema oggi trova la corte europea dei diritti d'un uomo che gli dice no guardi
Stai sbagliando ma non è così è come dico io e le corti e quello che dice la Corte europea dei diritti dell'uomo
Basta atto nelle corti nazionali Neruda o vendetta quella sentenza della Corte di Cassazione che impedisce l'applicazione
Del della sentenza Contrada anche ai figli minori di contrario fratelli minori o i nipotini come divo deteneva sbaglia la Corte di Cassazione perché dice
Che la corte europea dei diritti e dall'uomo qui è una sentenza pilota e non conosce la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che parifica tutte le sentenze della Corte europea e dice anche se sono sentenze Blot
Hanno efficacia sugli Stati aderenti e quindi sulle Corti nazionali qui la Corte di Cassazione mi dispiace
Non si può proprio seguire per le ragioni che ho cercato in estrema sintesi di dimostrare vediamo però al nostro ergastolo ostativo del nostro ergastolo ostativo cosa succede
Esiste la famosa sentenza già richiamata ma poco descritta la sentenza Piola del due mila e diciannove
Questa sentenza viola del due mila e diciannove tredici giugno due mila diciannove viola contro Italia sezione prima della corte europea dei diritti dell'uomo cosa dice in sintesi ovviamente
Che la l'aveva l'attuale assetto dell'ergastolo ostativo viola il principio della dignità umana
Che discende direttamente dall'articolo tre CEDU
E se vogliamo vedere il tentativo mentre CEDU e richiama il ventisette terzo comma perché dice
Nessuno può essere sottoposto a torture né a pene o trattamenti i romani o degradanti quindi fa riferimento evidentemente al senso di umanità e per questo quella quella la corte europea dei diritti dell'uomo che cosa ci dice
Nel appunto che che il ritiene l'ergastolo sportivo l'avvio che violi l'articolo tre della CEDU
Che appunto nella parte in cui limita alle sole ipotesi di collaborazione con la giustizia la possibilità di accedere a liberazione condizionale salvo Jesi di collaborazione impossibile oil rileva e quindi parla prevalentemente della liberazione condizionale ma ritiene aver dato l'ottativo del tutto contrario con il senso di umani
A questo punto che succede sorge il l'attuale ministro buona fede fa un ricorso questo non lo sapete ma per Roma se volete ve lo dico
Il ministro può la fede fa ricorso alla gara sa ombra perché è una specie di alla gara la Chambre della corte europee dei diritti dell'uomo e quella ricorso viene dichiarato il Rini cede il big lei
Perché la Corte europea dei diritti dell'uomo dice
E noi abbiamo lo stare decisis per noi questa sentenza
è non vediamo la ragione per cui dobbiamo cambiarlo ergo per noi è irricevibile il ricorso dello Stato italiano che era stato condannato nella sentenza viola a questo punto arriva per forza la Corte costituzionale
Con la sentenza quattro dicembre due mila diciannove numero duecentocinquantatré presidente Lattanzi redattore Zannoni
Questa sentenza anche qui non so se voi lo sapete ma io
Non solo come topo di biblioteca ma anche come topo che voglio dire va a sentire un po'Diana gli umori della corte eccetera scopre
Che questa sentenza passa con una maggioranza risicatissima non ci dovrebbe sapere ma tante cose si sanno che non si dovrebbero sapere
Il nove a otto
Otto giudici della Corte erano contrari a questa apertura a l'ergastolo ostativo nove erano favorevoli
E questo è importante perché spiega lancette a differenza della sentenza della Corte costituzionale italiana rispetto a quello della Corte europea dei diritti dell'uomo
Perché perché la Corte europea dei diritti dell'uomo apre del tutto felice Verga altro tardivo come pena perpetuo è contrario al senso d'umanità
Quindi voglio dire non è che fa dei distinguo e col proprio eh radicale sotto questo profilo la nostra Corte costituzionale non è radicale manco voglio dire a ma papà non voglio dire parole Q per carità ma niente affatto perché la Corte Costituzionale cosa fa è vero che la Corte costituzionale qua nomina solo incidenter tantum il la sentenza della corte europea dei diritti dell'uomo e grazie anche qui non è che ci vuole Carnelutti redivivo per capirne la ragione perché se avesse anch'essi avesse percorso la strada della Corte europea dei diritti dell'uomo e lo poteva fare
Ex officio attenzione ai Poteri ex officio della corte costituzionale avrebbe concluso nel senso che l'ergastolo ostativo è illegittimo costituzionalmente tout court
Sollevava ovviamente una canea tale tant'è che buona parte
Della magistratura italiana sia montata contraria
Non è una sentenza della corte europea ma questa sentenza della Corte costituzionale l'allarme ma illustri magistrati agli onori della cronaca Gian Carlo Caselli ed altri piomba
Più o meno invece all'età era no ma qua c'è c'è la criminalità organizzata non possiamo mica aprire cioè tutte cose che sapete perfettamente
Se leggete i giornali come credo che faccia UAC ogni giorno allora cosa fa la Corte costituzionale e beh avvio legge va bene questa sentenza questa sentenza cosa fa sì
Parte dal petitum sostanzialmente e dice siccome qua annuncia anche sto se il permesso premio era legittimo o no in rapporto all'ergastolo ostativo io mi attengo al petitum
Quindi a me non interessa o interessa relativamente naturalmente quanto dice la Corte europea dei diritti dell'uomo
Poi non è che vogliamo aprire a tutto per carità di Dio
Non possiamo aprire a tutto quindi noi abbiamo solo secondo il petitum il pentito ma era quello del del del dei permessi premio e noi riapriamo
Riapriamo ai permessi premio e non alle altre misure alternative liberazione anticipata
Le liberazione condizionale solo ai permessi premio e qui viene fuori un'ulteriore riflessione e secondo me è opportuno fare perché questa forbice collaborazione processuale e e che fine fa
Questa forbice collaborazione processuale eliminazione dell'ergastolo ispettivo non è che scompare si legge chiaramente
Da nel non solo in quello che la Corte costituzionale aveva come dispositivo diciamo aveva comunicato agli organi di stampo ma anche nelle motivazioni della corte estense che cosa dire
La Corte fa un'operazione giuridicamente molto semplice
Perché sostituisce a una presunzione assolute una presunzione relativa cioè dice non è vero che chi non collabora si presume assolutamente irrecuperabile perché questo ci dice l'ergastolo ostativo pre intervento corte europea e corte costituzionale quindi non vale una presunzione assoluta
Ed è fondamentale questo tipo di discorso in chiave costituzionale ma una presunzione assoluta deve diventare una presunzione relativa per questo quando io ancora cento che non ancora c'è un'inversione dell'onere della prova e cose di questo genere
Io mi permetto di dissentire se niente consentito voglio dire perché quindi il nome proprio una presunzione relativa non consente inversioni dell'onere della prova dovrei che uno deve andare a dimostrare
Di essersi rieducato tra starà al giudice di sorveglianza al tribunale di sorveglianza attraverso i suoi sistemi non è che non c'è Lia
O uno mi in particolare voglio dire fondamentale sotto questo profilo la perizia criminologica e opero sono logica che vale in sede esecutiva e poi le informative tutto quanto eccetera il giudice di sorveglianza
Che devono eredi ci deve essere un'inversione dell'onere della prova non è quello che nelle beh perché se no la presunzione relativa salta ritorniamo alla presunzione assoluto quindi niente secondo me niente inversione nel nome della Pro
Secondo problema e vado ovviamente a conclusione perché la vedo già che freme cc poteva aver figli Aquarama che dobbiamo fare sapete che gli avvocati penalisti quando parlano purtroppo Dalila parole una vera iattura però vado alla conclusione
Il problema è questo cioè che primo non è una presunzione assoluta ma una produzione creativa due
Non non non sono contrari alla produzione relative inversione dell'onere della prova
Terzo ed è il punto a cui tengo particolarmente queste la sentenza è il solo un punto di partenza non è un punto d'arrivo e questo mi dispiace
Non ancora noi chiediamo preghiamo a un legislatore che arrivò prova e Chieti toglie le ulteriori blocchi sull'ergastolo ostativo ma io voglio dire il legislatore lo conosciamo ormai un legislatore sciato legislatore sbotta che gli interessa non solo le cose per per avere i voti e codesto genere ancora che diamo agli attori qui il compito che la Corte costituzionale
Dopo una sentenza come quella della corte europea di OLAF dovrebbe piano piano ecco perché è un punto di partenza dovrebbe aprire gradualmente anche agli altri istituti lo farà io ho molti dubbi su questo però per fortuna la Corte costituzionale fa un'altra cosa molto importante siccome erano stati sono stati dalla famosa legge spazza corrotti
Inseriti anche i reati di corruzione concussione eccetera
Nel quattro bis e quindi bene non non ci sono benefici penitenziari eccetera almeno anche per quei reati voglio dire è possibile il permesso premio
Almeno quello voglio dire è già un passo avanti però credo che siamo solo all'inizio
Di un percorso che mi auguro sia lungo ci vorrà tempo ma natura e diritto non fa Cicci Santucci grazie
Grazie grazie professore anche per aver ricordato appunto che questa sentenza sicuramente importante soltanto un punto di in partenza io ringrazio moltissimo della sua presenza alla nostra garante nazionale dei detenuti delle persone private della libertà avvocato Emilia rotti è una cara amica ed è nostra perché è un avvocato appunto
E le lascio la parola ricordando ai neanche a lei altri tempi grazie il salto grazie grazie alla Camera Penale di Roma Grazia Maria vocale che c'ha creato quest'occasione di confronto
Io vorrei provare a dare uno sguardo d'insieme a tutta questa faccenda diciamo
Sa ma
Partendo proprio da dall'interrogativo che mi sono posta io leggendo il titolo di questo convegno e cioè questo panorama giurisprudenziale che si è creato tra corpi nazionali corte internazionale di Strasburgo
Affondato qualcosa di diverso cioè c'è effettivamente un punto di svolta come diceva il presidente del tribunale all'inizio di questo nostro incontro
Ed è l'avvio di un di un percorso diverso
Io in leggera dissonanza diciamo dal dal dottor Paternello direi dissi in realtà cioè che c'è qualcosa che è cambiato
In termini generali di impostazione generale e nella discussione sull'esecuzione della pena prima ancora che Rispetto all'ergastolo ostativo sul significato dell'esecuzione della pena ed è un punto vitale importanza e talmente innovativo
Che io credo si debba valorizzare e a mio avviso e un punto di non ritorno allora scusate ministero e magari insomma per un pubblico tecnico come questo che ha davanti tra colleghi
Insomma
Toccherò degli elementi che per noi sono noti però siccome questa è anche un'occasione divulgativa perché abbiamo l'opera di radio radicale che e quindi trasmetterà questo incontro anche ad orecchie meno tecniche io mi permetto e mi scuso con voi
Se dirò cose magari un po'scontate allora cominciando da queste realtà come noi ben sappiamo la sentenza duecentocinquantatré del diciannove cioè quella che ha
Sancito l'illegittimità costituzionale del quattro bis in relazione all'accesso ai permessi premio se non in caso di collaborazione come previsto all'articolo cinquantotto quater insomma
La sentenza della Corte costituzionale di cui parliamo non riguarda il non lo riguarda proprio dichiaratamente lo dice
La legittimità costituzionale dell'ergastolo ostativo perché queste determinato come noi sappiamo essenzialmente dalla preclusione all'accesso alla liberazione condizionale per i condannati per i reati previsti dall'articolo quattro bis commi uno uno per è uno quater
E quello è il punto e siccome quello punto non era oggetto del giudizio davanti alla Corte costituzionale la Corte costituzionale
Fa presto e va bene a dire non è questa la materia della discussione
E non era neanche l'ergastolo e realtà la materia della discussione tante che la corte usando i poteri che vengono dalle norme sul funzionamento dei giudizi davanti alla Corte costituzionale ha esteso la pronuncia e il suo giudizio tutti i reati compresi nell'articolo quattro bis primo comma e tra l'altro a pronunciato chiaramente in termini indifferenti rispetto alla natura perpetua o temporanea della pena quindi come dire
Non stiamo parlando di ergastolo e nemmeno che andassero ostativo
La stessa considerazione possiamo farla per l'antecedente se vogliamo almeno quello che a me appare l'antecedente di questa pronuncia e cela centoquarantanove del due mila diciotto che come ricorderete riguardava la preclusione al al ai permessi premio
Dei condannati per il reato di sequestro di persona che avessero cagionato la morte del del sequestrato anche lì non si parlava di ergastolo ostativo si si trattava di ergastolo di ergastolo ostativo perché pertanto era ma non si trattava del tema
Però quella sentenza è realtà ha cominciato a scrivere i principi fondanti sull'Oriente sul proprio sull'orientamento sul significato della pena e sono stati talmente fondanti questi principi che riguardavano proprio la rispondenza
Del modo in cui è modulata l'esecuzione della pena nel nostro ordinamento rispetto al all'articolo ventisette comma terzo
E
Ne è talmente sono stati i principi fondanti che sono questi che sono richiamati nella sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo e poi nella sentenza della Corte costituzionale più recente
La Corte europea dei diritti dell'uomo che richiama che richiama questa pronuncia la la sentenza viola contro Italia che abbiamo già ampiamente citato del tredici giugno del due mila diciannove
Questa sì la sentenza viola si che tratta dell'ergastolo ostativo e lo definisce pena non comprimibile in quanto tale in violazione dell'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo perché cito perché limita eccessivamente la prospettiva di rilascio dell'interessato la possibilità di riesame della pena e quindi così definendo la la pena la Corte europea dei diritti dell'uomo configura la l'ergastolo ostativo così commedia disegnato nel nostro ordinamento
Come una pena che in quanto si sostanzia in una vita senza speranza integra un trattamento
U inumano in violazione dell'articolo tre della convenzione questo è a mio avviso il punto centrale e quindi l'ingresso
All'interno Delhi liste a tutti che disciplinano
L'esecuzione della pena in conformità per noi alla costituzione e per la corte europea dei diritti dell'uomo alla convenzione l'ingresso della speranza
Allora la questione e se
C'è un punto di non ritorno in queste definizioni
E se ci sono dei punti di contatto tra le pronunce nazionali e quella della corte Due
A mio avviso ci sono sia i punti di non ritorno e sia i punti di contatto e io credo che siano riassumibili esattamente nella fondazione nella introduzione nel sistema giuridico
E nei parametri che integrano l'umanità della pena non soltanto per la convenzione ma anche per la nostra costituzione del diritto alla speranza la speranza entra nella giurisprudenza europea e nostra non come come dire Filosofia o come ambizione no è entrato alle caratteristiche di un diritto che viene fondato come elemento strutturale proprio del sistema della giustizia che con cui ci si confronta nel momento in cui si supera la fase del giudizio e si ha a che fare con l'esecuzione della pena e quindi nel momento in cui il giudizio si sposta sulla persona
Sull'evoluzione della persona nell'andare del tempo persona che non può più essere identificata con il reato perché il reato è il passato il reato è il fatto
Ma siccome è un sistema penale regge intanto in quanto è ha come obiettivo anche la ricomposizione del patto civile o sociale che è stato strappato dal fatto di reato intanto questo obiettivo lo lo realizza lo pende in quanto ha uno sguardo anche proiettato verso il futuro quindi c'è la giustizia che si lascia alle spalle al reato e la giustizia
Che guarda verso il futuro della persona condannata e crea delle sue prospettive
Che sono riferite esattamente alla persona e all'evoluzione della persona del resto
Anche questo ci viene come dire insegnato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo nella sentenza viola andatevi a vedere il paragrafo centoventicinque che di questo parla
Di condanna dita senza speranza proprio con questi termini parla la Corte di Strasburgo in oltre trenta sentenze per tredici Stati europei dal due mila otto
In avanti e interno droga da quel momento in poi gli Stati contraenti sull'esistenza all'interno di ognuno degli ordinamenti di un meccanismo chiaro legalmente definito che consenta alla riconsiderazione della giustificazione del perdurare della pena alla luce dei cambiamenti negli anni della persona ora il punto secondo me qualificante che la corte in queste pronunce ha progressivamente insistito sempre di più sul fatto che questa possibilità di riconsiderazione dell'evoluzione della persona
No potesse essere affidata ad un atto discrezionale la grazia per esempio o o di indulgenza ma che dovesse consistere proprio in un meccanismo legale
Un meccanismo legale conoscibile dal diritto dal diretto interessato e agibile dal diretto interessato cioè la persona deve sapere che il meccanismo esistente e deve sapere che cosa deve fare per metterlo in atto questa questo meccanismo
L'affermazione questa affermazione lo sappiamo ha preso forma precisa sul piano giuridico nella sentenza di per contro Regno Unito della Grande Camera questa del nove luglio due mila tredici che gli si dice un detenuto condannato all'ergastolo
Incomprimibile ha il diritto di sapere che cosa deve fare perché la sua liberazione sia possibile e quali sono le condizioni applicabili
Questa prescrizione è richiamata nella sentenza viola e messa nella sentenza viola a fondamento dell'obbligo di adeguamento fissato imposto al nostro ordinamento si fonda sul principio della prevalenza assoluta della dignità umana su qualsiasi altro valore
Sul principio che impone che la privazione della libertà sia accompagnata sempre da un lavoro destinato al suo reinserimento alla prospettiva futura e a fornire la possibilità di per riconquistare la libertà Sempre questo il diritto alla speranza fondato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo
E e questo è il principio in base al quale la Corte europea dichiara l'articolo quattro bis contrario in violazione dell'articolo tre della Corte europea dei diritti dell'uomo perché dice la sentenza rischia di privare
I condannati per questi reati di ogni prospettiva di rilascio della possibilità di ottenere un riesame della pena ora quali sono i punti di contatto con le nostre pronunce perché verrebbe da dire
La corte costituzionale ha detto molto meno di così soprattutto perché come dicevo all'inizio non ha trattato del tema
A mio avviso e punti di contatto ci sono intanto io
Lo vista invece in termini molto chiari l'accensione la censura della presunzione assoluta di pericolosità che la Corte costituzionale
Definisce in violazione degli articoli tre ventisette della Costituzione la Corte dice
Che la presunzione può esserci ma deve essere relativa e quindi deve poter essere vinta da una prova contraria e questo è assolutamente un elemento di contatto con la giurisprudenza europea che infatti è richiamata nel corpo della sentenza proprio a questo proposito però sono altri due a mio avviso i punti interessanti in una in uno sguardo di sistema
Innanzitutto il rilievo costituzionale dato alla valutazione individualizzata del percorso detentivo
I permessi premio sono ritenuti non solo in questa sentenza ma già nella precedente centoquarantanove del due mila diciotto e prima ancora se vogliamo andare lontano
Nella centottantotto del novanta i permessi premio sono considerati i primi spazi di libertà della persona ma al tempo stesso strumenti di osservazione del comportamento della persona detenuta fuori dal carcere e da un lato servono al mantenimento delle relazioni affettive che sono elemento imprescindibile perché è una pena sia considerata umana
Da un lato quindi sono lo strumento per mantenere in piedi soprattutto durante detenzioni molto lunghe i legami affettivi e quel che è possibile degli interessi culturali sociali
Della persona detenuta ma dall'altra parte sono il primo esperimento il primo momento in cui si può verificare effettivamente la condotta della persona e cominciare ad accompagnarla verso l'uscita perché l'uscita non deve essere traumatica se non si vuole davvero sfidare la buona volontà rispetto alla alla percorso di rieducazione compiuto
E la corte a questo proposito dice che
Senza questi vini senza i permessi premio all'opzione repressiva finisce per relegare nell'ombra il profilo rieducativo della pena e quindi sono agganciati esattamente all'articolo ventisette comma tre ma aggiungo io questa la corte
Intanto ha senso avviare con un primo passo quello del permesso premio
Verso il fuori
Un percorso detentivo verso il fuori in quanto si pensa che ci siano poi delle prospettive future in quanto sia in testa che questo cammino verso il fuori poi si allarghi ecco perché è importante la valorizzazione del della valutazione individualizzata del trattamento del percorso detentivo e della funzionalità questo fine del permesso premio
Ma forse il punto di contatto più forte e il rilievo che viene ribadito in in più parti di questa sentenza ma ribadito rispetto anche i precedenti
Il rilievo dato al trascorre del tempo nell'esecuzione della pena
E il trascorre del tempo nell'esecuzione della pena impone non consente impone la rivalutazione della persona e dell'evoluzione della personalità del della persona detenuta nel corso del tempo
Questi a mio avviso sono punti di contatto non solo importanti ma davvero fondativi al di là di quelle che oggi possono essere le ricadute
Giuridiche importanti anche queste ma particolari sull'articolo cinquantotto su terre sulla disciplina dei permessi premio perché questi sono principi e noi dai principi dobbiamo muoverci e sono forse anche la nostra unica speranza
A proposito della magistratura il il commentò che
All'inizio di questo incontro
E faceva il presidente della camera penale che miri trova d'accordo
Per molti aspetti ma non in questo campo qua perché guardate che se noi stiamo parlando di un'evoluzione in materia di esecuzione della pena lo dobbiamo soltanto grazie alla magistratura più illuminata perché senza quella europea e italiana qui non si muoveva assolutamente niente anzi
Quegli inizi di rivisitazione della pena
E delle modalità di esecuzione della pena che si erano messe insieme con gli stati generali sull'esecuzione penale poi con la legge delega centotré del due mila diciassette sappiamo che hanno fatto una una fine brutta infine ai allora quelli che ho provate a immaginare sono punti di non ritorno
Secondo me sì intanto perché la stessa corte europea dei diritti dell'uomo riconosce
Lo sviluppo nel sistema interno italiano di una tendenza a ripetere il tema dell'esecuzione penale e a rimettere in discussione la presunzione assoluta di pericolosità sociale
E la sentenza della Corte costituzionale intervenuta dopo quella pronuncia della Corte europea conferma che la tendenza è questa
Poi perché il e quindi difficile immaginare un passo indietro insomma
Poi perché il problema è strutturale non solo perché ce lo dice di nuovo alla Corte europea dei diritti dell'uomo che dice guardate che ci sono molti ricorsi pendenti proprio dello stesso tipo quindi è un problema strutturale non è episodico ma anche perché in Italia i dati ve li riportò al quattro di settembre poco prima della discussione
Davanti alla Corte costituzionale del Garante nazionale
Che ha provato insomma l'intervento di parte persa
In Italia il quattro settembre due mila e diciannove su mille e settecento in novanta ergastolani il settanta per cento cioè mille duecentocinquantacinque erano sono stati di dato che lo riporto come attuale perché tanto il dato di tendenza che non è cambiato mai negli anni quindi lo possiamo ritenere lo possiamo ritenere attuale quindi riguarda il settanta per cento della popolazione detenuta condannata all'ergastolo
E poi c'è piccolo particolare che la pronuncia della Corte europea dei diritti dell'uomo vincolante per il nostro Stato lo vincola lo Stato parte ordina ordina insomma prescrive
Che deve adeguarlo l'ordinamento a quei principi e quindi dovrà esserci un intervento che la Corte dice di preferenza legislativa
Che che anche lo so come dire se se non è di non è legislativo che intervenga qualcun altro a mettere mano a questo sistema che è un sistema che viola l'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo allora
Questo intervento ci dovrà essere
Come sarà lo vedremo io credo che lo scudo della Corte costituzionale con i principi che ha affermato in ultimo con l'ultima sentenza sia una buona sicurezza e comunque cita tranquillità rispetto al fatto che quei principi non possono essere smentiti grazie
Grazie grazie infinite Emilia-Romagna io vorrei pregare i miei prossimi relatori di avvicendati su questo tavolo accanto a me
Non so dove sono netti cavalieri quattro quella di Riccardo
No
Riccardo è qui
Però
Nell'ambito di qua lasciati troppo soli rappresenta
Ecco
Do la parola al professor Pasquale Brondolo
Che è un vero cultore appassionato di questa materia
E alla cattedrale di diritto penitenziario all'università la Sapienza della quale ogni tanto sono ospite come pazza del appassionata di questa materia di chiedo la parola grazie
Grazie ducale grazie alla Camera penale per l'invito ringrazio anch'io
Sul tema ormai abbiamo abbiamo detto tante cose quindi
Sempre così via via più difficile
Fare dei rilievi interessanti qualche cosa però volevo dirla sulla sui percorsi sulla parte della di questa sentenza della Corte costituzionale che si spinge a trattare
I percorsi istruttori che devono seguire le parti il giudice nell'accertamento di questi nuovi presupposti che la sentenza quasi una di Piva
Fissa nella un procedimento di concessione
Del permesso premio
Prima però ecco volevo ricordare o un altro pazzo dalla sentenza che diciamo non è stato ricordato ma che spiega appunto molto sinteticamente io ritengo molto efficacemente perché la presunzione no ma all'assolutezza della presunzione
Almeno per quanto riguarda i premesso Praga è stata reputata non in linea con i principi costituzionali la corte individua tre argomenti ed è vero sono se sintetizzabili
In questi tre argomenti il primo riguarda propri fondamenti del diritto penale liberale
Cioè che una assolutezza della diciamo così della presunzione di pericolosità alla fine fa scivolare la lo strumento penitenziario sul fronte delle esigenze investigative questo
Un fenomeno di reificazione della persona cioè una trasformazione della persona in strumento di politica criminale
Quindi della corte già da tempo ha detto no che la che queste finalità possono sì essere presenti ma non possono fondare i meccanismi dell'esecuzione
Penitenziaria il secondo argomento circa la insostenibilità di una presunzione assoluta beh attiene al PC per educative a come la nostra Costituzione pal soprattutto come anni di giurisprudenza costituzionale hanno riposo ricostruito il principio rieducativo cioè come un cammino come un percorso non un emendiamo l'Aler ne una trasformazione così imposta ma un un cammino lento doloroso faticoso
E quindi io ed è evidente che la bloccare sulla presunzione di pericolosità assoluta la persona
Il detenuto ostativo significa impedire quasi dieci valorizzazione invece del percorso intramuraria il percorso individua
Sì e poi la il terzo argomento invece opera sette della insostenibilità della presunzione assoluta opera proprio sul piano logico tutti o dalla logica formale perché quella norma
Che prevede la preclusione come assoluta così come disegnata due di dicono i teorici del diritto è sopra inclusiva cioè rischia di
Abbraccio sicuramente Calzi ulteriori rispetto a quelli ai quali quella norma secondo la sua ragione si dovrebbe riferire all'ora
La per il possibile ricollegare la mancata collaborazione una presunzione una perdurante pericolosità purché questa presunzione sia suscettibile di essere vinta di essere smentita
Solo a queste condizioni la collaborazione ci mantiene in un'ottica diciamo mantiene un senso in chiave trattamentale che non soltanto e non scivola totalmente verso la la la politica securitaria
Ora per la
Dire queste due cose che mi ero ripromesso di dirvi io abbia si è detto che la sentenza
C'è una sentenza complessa io la trovo diciamo iper aggettivata una motivazione con tanti aggettivi molto descrittiva piena di clausole didattiche piena di anche un po'didascaliche mi certe volte
Artificiali impressione ma insomma non è difficile riportare chiede che la claque corte parli ai cittadini
Non solo agli operatori del diritto
In quel tal sua complessa ricostruzione fissa due paletti che abbiamo detto cioè dice che la presunzione di pericolosità ostativa alla concessione permessi premio va bene se evincibile
Però pretende perché sia vinta
Queste due questi due elementi
La inesistenza di collegamenti attuali con le abitazioni mafiose e la inesistenza del pericolo di ripristino poi ci si sta interrogando molto su questo secondo requisito che per la sua natura diciamo tutta prognostica e diciamo sembra quasi una specie di vaticinio che la norma richiede a al giudice qualcosa che davvero molto difficile da concretizzare
Ed è questo secondo me è uno dei mamma nero forse ne parleranno
I i relatori dopo di me ma su questo
Se ci fosse più tempo
Secondo me merita un approfondimento ma ecco oltre a fissare i paletti la corte si spinge nella motivazione non lo fa nel dispositivo ma nella motivazione si spinge anche a descrivere
A tracciare proprio il percorso probatorio e ad allocare a assegnare precise responsabilità istruttorie dice chi deve trovare posto
E allora e lo fa anche in modo molto tranciante perché dice che onere ritenuto richiedente allegare provare gli elementi tali da escludere il collegamento attuale con la criminalità organizzata e onere del del detenuto richiedente allegare provare elementi tali da confutare l'eventuale informazione sfavorevole negativa il Comitato provinciale
Diciamo in pensando una specie di contraddittorio probatorio interno al procedimento di concessione del permesso premio
Finora per la verità la giurisprudenza era stata un po'più morbida rispetto agli oneri probatori del procedimento di sorveglianza perché si considera ragionevolmente che una delle parti del procedimento di sorveglianza è una persona detenuta una persona che in vinculis certo diciamo
Un un onere probatorio un'attività di allegazione di prova intenso stretto farebbe probabilmente insomma una pretesa un po'risorsa e quindi
Diciamo ci si viene ci si chiede che invece il la ricostruzione che fa la corte nelle ripeto della motivazione non certo nel dispositivo
Circa la perentorietà di queste distribuzioni responsabile istruttorie possa indurci a cambiare la ricostruzione degli oneri probatori nel a ai fini della concessione del permesso premio secondo meno secondo me ci sono delle buone ragioni per dire che non differentemente da come si è detto finora il richiedente permesso premio a un onere di allegazione
Che è un onere anche di fatto perché dell'indicazione di circostanze specifiche come sempre la giurisprudenza richiede necessaria perché il giudice non avrebbe nemmeno le conoscenze
Dei fatti delle circostanze che possono condurre a formulare un giudizio di non sussistenza del collegamento o di non sussistenza del pericolo chi altri cioè è a conoscenza
So molte volte solo
No situazioni patrimoniali dei familiari che possono essere molto significative della rescissione
De delle gamme no dire che per esempio i congiunti versano in una situazione di estrema indigenza che di per sé è un segno predittivo importante che consente di ritenere che parimente non ci sono grossi legami con la siete appartenente però insomma le difatti gli elementi certo
Il detenuto richiedente all'onere di allegarli ma questa espressione del relatore circa Lodari di prova allora questa l'apporto forse insomma va intesa d'un po'deliziosamente e in modo conforme a quello che noi diciamo sempre dell'onere probatorio nel processo penale cioè come vuol dire che una parte che l'imputato ha l'onere di provare qualche cosa indica soltanto una la parte che resta svantaggiata che resta danneggiata per il caso in cui il fatto che si deve provare resti non provato
Questo indica quindi indica una cosa che attiene alla decisione non all'istruzione
Cioè quindi è una cosa che servirà al giudice per decidere dopo all'esito del processo
E non è esattamente un onere in senso tecnico se lo vogliamo chiamare onere dovremmo dire che è un onere imperfetto comincia a Cordenons c'è un onere che diciamo può essere supplito da un intervento soccorre vuole del giudice se la parte non riesce approvare del tutto il giudice
Trova la la Cuna e prova che questa lacuna sia colmabile
Il giudice secondo me al potere anche il dovere di colmarla nella misura in cui sia possibile quindi se volessimo parlare come civilisti diremo che basta una semi plan apro Barzio da come dicono loro c'è un principio di prova
Non l'importante insomma è che una volta indicate in modo specifico come vuole la Cassazione gli elementi da cui desumere illa la recisione delle gambe e questo inesistenza del pericolo di ricostituzione delle canne che secondo me ha ha molto a che fare con lo Stato con la situazione personale del detenuto cioè secondo me
L'pericolo di ripristino delle Camere
Non può che essere visto o escluso osservando il detenuto cento che sicuramente non c'è
Oggi nessun legame con l'organizzazione e lo trovano e lo provano alcuni dati oggettivi sul futuro sul futuro io ritengo che quella persona
Sia in corso di un cambiamento sia o sia cambiata in modo tale che mi consente di ritenere in plausibile che possa essere credo avvicinata di nuovo da da una organizzazione
Delle sue parti completerei a altri modi
Per diciamo dare sostanza e diciamo spessore a questo requisito altrimenti impalpabile del pericolo di ricostituzione
Della della delle canne però sono una volta che gli elementi sono forniti a ovvio che però la la prova degli elementi il il detenuto la la fornirà come può come sa e poi non non non è fatto divieto al giudice anzi secondo me è fatto obbligo al giudice di colmare questa situazione probatoria tanto più nel procedimento di sorveglianza che rispetto a un procedimento di cognizione penale è caratterizzato da un assetto cooperativo potremmo dire
L'ho sentito dire a alla a al dottor Di Vito è mi approprio di questa di questa definizione c'è mentre il processo penali in qualche misura ripartisce piuttosto chiaramente
Non gli può dare poi estromette il più possibile il giudice dai compiti attivi in materia di prova per i motivi che non vi dite che sapete
Nella della sorveglianza non è così e questo cooperativismo questa questa diciamo questo procedere insieme ricercare insieme gli elementi di fatto a sostegno della decisione secondo me
Va mantenuto
Va mantenuto anche anche in questo caso anche relativamente anche dopo la sentenza della Corte anche dopo aver letto questa motivazione poi si è parlato Remo secondo rilievo della
Senta del
Diciamo ci si è chiesti se la Corte Costituzionale con questa sentenza abbia reso abbia tolto avrete abbia privato dissenso la collaborazione impossibile cioè se l'alternativa oggi si pone in termini netti fra chi collabora e chi non collabora
Laddove chi non collabora accede al permesso premio in presenza di quei presupposti a chi collabora accede al permesso premio perché lo dice il il comma uno dell'articolo quattro bis quindi il il l'accertamento dell'impossibilità che mi rendo conto ma fatica enorme per i magistrati sorveglianza perché mi immagino che sia una circostanza di fatto molto difficile da provare
Ecco poi a avrebbe non avrebbe senso
Nel secondo me in senso c'è la cioè io non solo secondo me ma io so faccio parte di quelli che dicono che il comma uno bis della dell'articolo quattro continua non è stato affatto ha abrogato continua ad avere senso
Per due almeno per due motivi anzitutto perché quel in quel comma io vedo valorizzata un elemento che a livello trattamentale educative importantissimo
Che è la disponibilità a collaborare cioè la collaborazione impossibile che succedaneo no della collaborazione che dà accesso a a alla ai benefici lo stesso
E è caratterizzato da una offerta di collaborare una disponibilità di collaborare che ha un significato
Certe volte enorme e chiede ha dei costi altissimi per chi si offre di collaborare e si dice disponibile a collaborare chi si dice disponibile a collaborare affronta anche dei rischi personali
Talmente elevati che il senso predittivo di quella atteggiamento io lo trovo rimarchevole addirittura c'è sempre detto che la disponibilità a collaborare paradossalmente ha di per se stessa l'effetto di recidere il vincolo perché quando tu quando trapela e trapela in qualche modo nell'ambiente la tua disponibilità a collaborare
Il sodalizio la tua partecipazione oggi coinvolgimento del sodalizio è bella che è finita quindi diciamo è ragionevole che ci siano tre regimi regime di chi collabora in regime di chi vorrebbe o si è dichiarato disposto a collaborare e non può oppure presterebbe la collaborazioni rilevanti inesigibile e il regime di chi non anzi offre di collaborare per mille e mille motivi che qua sarebbe tanto bello invece passare in rassegna perché si è detto anche su questo molte cose ma insomma
In questo momento non rilevato e quindi alla alla il terzo regime il secondo regime va mantenuto perché è un regime più agevole
Per quanto riguarda il detenuto perché il detenuto dimostrata la collaborazione impossibile
Qui detenuto si avvale di una giurisprudenza che legittima l'intervento più giusto del giudice e di integrazione della prova del giudice non deve trovare altro
Beh provare la attualità della la nuova attualità dello del del del del
Connessione o la il pericolo non pericolo di ripristino e quindi non si vede perché far derivare poi anche un po'paradossalmente dal dictum della corte che insomma
Non credo volesse quello poi poco rilevante ma non credo lo volesse una un peggioramento un irrigidimento addirittura del sistema di concessione del perde permesso paga perché questo ci avrebbe e avete paradossalmente per quelle situazioni un
O un irrigidimento
E poi perché dimmi quando devo tacere qua e poi perché villa
Quella al comma uno bis e la collaborazione impossibile resta ancora l'unica mi pare norma applicabile a chi la collaborazione non può darla ma non per una non in concreto ma in astratto c'è per tutte le fattispecie mano soggettive per le fattispecie prive di un contesto associativo di un contrasto organizzato rispetto al quale non c'è nessuna nessuna circostante ad Addis particolare da di svelare all'autorità giudiziarie penso lo diceva il professor manda prima penso a tutte le nuove fatti sta là dentro dote fattispecie
Dire atti contro la pubblica amministrazione due frequente che non ci sia ha fatto un contesto associativo e quindi i margini gli spazi
Per una collaborazione effettivo no proprio non ci sono e allora a quale altro in quale altra norma applicare a queste persone se non quella della collaborazioni impossibile mi pare
Ieri chiusura e poi
L'ho finito io volevo dire volevo ritornare su un punto su cui si più volte
Così andati oggi è che è quella del diritto al silenzio
Perché ho parlato anche con il dottor Patarnello altre volte perché è una anche diciamo pro futuro perché certo sì se continuerà quest'opera di erosione o di rimodellamento dell'istituto delle reca solo ostativo diciamo il gli interessi che solo sullo sfondo vanno diciamo ebbene farne oggetto di riflessione ecco il diritto al silenzio forse c'entra
All'inizio di Momma agli oppure dubitavo che il diritto al silenzio che vista come una prerogativa squisitamente processuale con funzioni di protezione penale protezione dal rischio penale
Dell'imputato potesse avere qualche cosa a che vedere con la pazzia in cui e tutto accertato tutto acclarato e non ci sono più dischi penali però forse centra centra per tre motivi anzitutto centra il in modo indiretto e diciamo allargato rispetto al al diritto al silenzio c'entra perché dire che il la persona ha diritto a non cooperare è un po'uno schermo rispetto alle strumentalizzazioni della persona che reificato una persona cioè la perché la persona mantenga
La una libertà effettiva di non cooperare che non venga messa di fronte alla scelta di ematica tra il cooperare
Avere una certa sorte il non cooperare e averne un'altra questo secondo me fa parte di quella sfera di salvaguardia che una persona deve conservare per non essere trasformato in una in uno strumento in una cosa la sede inoltre sono motivo rileva per il la è questo la mi pare che l'ha detto la Corte o qualche per uno dei primi commentatori per la frequente inscindibilità fra i fatti acclarati e i fatti eventuali oscure ancora non acclarati che potrebbero essere un po'attinti illuminati anche accidentalmente da a quello che può dire la la la la la persona a collaborare e poi rileva in ultima istanza rileva perché pensato per chi
Diciamo pur raggiunto dalla sentenza definitiva passato in giudicato di condanna si è sempre professato innocente perché questa persona che si è sempre professato innocente
Come te ricevo una tutela anche nel nel Codice procedura penale ci ricordiamo che il testimone assistito a centonovantasette bis al quarto comma l'imputato in procedimento connesso che assume la veste del suo assistito comunque
Va protetto contro le domande che riguarda che lo costringono a parlare sul fatto per il quale è stato condannato quando nel processo che l'ha visto protagonista si è sempre dichiarato innocente o non ha reso dichiarazioni c'è un profilo di tutela della
E così più ghiotto è la morale della persona che invece insomma sarebbe
Compromesso e incrinato se noi costringe Simo la persona che si è sempre dichiarato innocente a dire qualcosa per collaborare guadagnarsi il diritto al permesso premio profitto
Grazie al professor Brando per gli spunti preziosissimi mi ha fatto venire in mente è che quando ci fu la prima interlocuzione del governo italiano nella vicenda viola contro Italia la prima risposta del governo fu proprio che viola non aveva nulla di cui dolersi e non era quello comunque lo strumento opportuno da utilizzare perché lui era sempre professato innocente e quindi poteva tentare se voleva una revisione ma non certo l'accesso ai benefici penitenziari che se ci si riflette una risposta di una stortura
Assoluta
Un altro aspetto assai interessante è appunto quello delle tre fasce di operatività di questo cinquantotto
Terre e appunto coi del del detenuto non collaborante che sceglie di non collaborare realtà la corte costituzionale quando da ingresso alla collaborazione inesigibile la parifica del tutto alla collaborazione
Per propria dal punto di vista della richiesta poi aiuta i benefici intra Morari quindi così come la collaborazione mantiene la sua operatività e vitalità deve mantenere la stessa
Vitalità l'istituto di quell'articolo quattro bis comma uno bis e devo dire che ci sono già e dica di giurisprudenza creativa perché è capitato nelle mie mani un episodio in cui il magistrato di sorveglianza invertito
Di una valutazione sull'ineleggibilità
Ha respinto inesigibilità e dichiarato inammissibile permesso perché non era più necessario quel tipo di valutazione antica invece entrare nel merito e valutare gli strumenti che aveva un altro aspetto sul quale mi piace cedere la parola al prossimo dei nostri relatori che il dottor Riccardo De Vito è
Come la Corte Costituzionale realtà ormai chiarisca che si tratta di quattro vite quarantuno bis sono degli strumenti
Dico azione investigativa in qualche modo e quindi dice chiaramente proprio espressamente non si può costringere una persona ad offrire aiuto all'attività investigativa dello Stato pertanto nulla di negativo può derivarle Perre discorso che che facevamo all'inizio e quindi mi piace appunto approfittare della competenza
Del dottor Riccardo De Vito che il magistrato di sorveglianza e del presidente di Magistratura democratica
E investe la sua voce politica nella nella tutela dei diritti soprattutto dei detenuti che è quello che il suo mestiere
Mi piace interrogarla su cuento il il quarantuno bis
In particolare naturalmente non è il solo tema sul quale gli chiede di di parlare ma a quella domanda quella in posizione che lo stato ha di fornire a tutti gli strumenti per rieducare sì il detenuto che si trova in quarantuno bis da ventisei anni quindi da un tempo utile a maturare la liberazione condizionale
Che strumento ha avuto che strumenti di sono stati offerti per offrire al di là della collaborazione con la giustizia
Una dimostrazione del suo cambiamento quindi questo è solo uno spunto naturalmente al quale non ti vincolo però mi piacerebbe che lo si era grazie
Grazie all'avvocato Pro Canale grazie alla Camera Penale di Roma breve ricitato la possibilità di discutere di fare il punto ormai e a un po'di tempo di distanza dalle acquisizione di due orientamenti
Delle corti del sovranazionale uno della corte duo appunto con la sentenza viola contro Italia edera duecentocinquanta delle due mila diciannove
La sentenza la Corte Costituzionale legata Ailly all'i casi Cannizzaro e Pavone
In realtà l'avvocato bloccare le mi invita anche a parlare del quarantuno bis ed è una una naturalmente mi invita in qualche misura nozze con un pericolo però di confondere anche la questione dell'ergastolo e del quarantuno bis sono le due polarità per così dire
Estreme della penalità penitenziaria in Italia sono due realtà non omologabili perché ci troviamo di fronte a una pena ci troviamo di fronte a una regime preventivo differenziato ma preventivo
Che a volte si corre il rischio di trattare sotto la stessa etichetta e soprattutto si corre il rischio di nel dibattito pubblico di omologare sotto il profilo delle conseguenze delle ricadute delle pronunce giurisprudenziali così
L'argomento dell'incisione della sentenza prima della corte due poi della Corte costituzionale sul quarantuno bis è stato uno degli argomenti per così dire trainanti di una campagna contro le sentenze
Sia della corte du sia della corte costituzionale
Alla quale abbiamo per la prima volta assistito forse nel nostro Paese
E che ce la dice lunga sulla grande assente di questo dibattito che oggi ci troviamo a fare e che il grande assente da un po'di tempo nella giustizia penale il legislatore perché se l'abbiamo un legislatore che ci chiede addirittura di impugnare la sentenza della Corte Costituzionale ecco già sappiamo a che punto
O è arrivata la discussione in questa materia nella nostro dibattito politico e ci chiede di impugnarlo perché con quelle sentenze uscirebbero il boss uscirebbero
I capi dei clan ora confondendo chiaramente il quattro bis il quarantuno bis benché ovviamente i legami tra i due ci siano sia a livello normativo perché è chiaro che il quattro bis il presupposto dell'applicazione del quarantuno bis sia di fatto perché tra coloro che scontano l'ergastolo circa il venticinque per cento
Oltre volo con lo scontro le Gaston ostativo circa il venticinque per cento si trova sottoposto anche al regime di quarantuno bis e su questo si potrebbe discutere di come appunto le sommatorie di legalità ergastolo quarantuno bis per non parlare degli ulteriori regimi da cui può essere inciso un detenuto in quarantuno bis la sorveglianza particolare
L'isolamento determinò nel Complesso una sorta di illegittimità della pena da un punto di vista degli effetti concreti che ben possono essere misurati andando a visitare queste persone nel carcere
Che però quelle sentenze non incidono non tocchino quarantuno bis è abbastanza chiaro per tutto quello che è stato detto prima dal collega Patarnello e poi poco fa dal professor bronzo vale a dire se il presupposto
Per fruire del permesso premio è in qualche misura la prova che siano onde la non sussistenza di attualità di collegamenti con la criminalità organizzata è evidente che il quarantuno bis e i presupposti
Di applicazione esattamente opposti
Devo dire che la prima sentenza della Corte di Cassazione che post duecentocinquantatré nel due mila diciannove a specificato che la non può più essere dichiarata l'inammissibilità in limine del permesso perché la collaborazione non è più un requisito per accedere al permesso premio riguardava proprio interviene sul tribunale di sorveglianza di Torino riguardava proprio un detenuto quarantuno bis
Circostanza che han fatto per così dire aumentare il livello dello scontro politico attorno a questa vicenda ma che per così dire è una è un fragore che nasce sul nulla perché quella è una valutazione sull'ammissibilità e non sul merito del beneficio LUMSA punto però che mi ha dato Maria Bruca alle può essere utile per raggiungere un altro tassello
Alla discussione che oggi facciamo che non aggiungiamo noi ma che aggiunge il comitato europeo per la prevenzione della tortura che si è recato a fare una visita a marzo del due mila diciannove in Italia che ha visitato istituti di alta sicurezza con reparti quarantuno bis e che ci parla proprio anche del quarantuno bis
E ci dice che effettivamente il quarantuno bis sia pure nell'ambito del suo valore strategico corre il rischio di applicazioni in fragrante contrasto con l'articolo tre della Convenzione Due
E con l'articolo ventisette della Costituzione quindi indica seriamente a ripensare l'istituto quarantuno bis per come applicato nella realtà e ci dice anche qualcosa sull'ergastolo qualcosa in più sull'ergastolo di cui magari tra poco dirò
Ci dice anche però di quella crisi della politica di cui vi ho appena parlato quella crisi della politica che ha fatto sì che l'ergastolo o o ostativo sia stata una grande parentesi
Di rimozione diciamo dall'attualità della politica benché se ne andiamo a leggere il dictum ma delle corti in particolar modo della corte
La sentenza della Corte viola della corte dunque
Ci sostanzialmente dice qualche cosa vale a dire che lo Stato non può privare
Una persona della libertà senza al contempo fornirgli gli strumenti per poter riacquisire in futuro
Quella libertà ci dice qualche cosa di identico a quello che ci aveva detto la sentenza della Corte Costituzionale duecentoquattro del mille novecentosettantaquattro
In base alla quale appunto discutendo di liberazione condizionale di attribuzione del potere la liberazione condizionale non più al ministro di Giustizia ma l'autorità giudiziaria ci diceva
Che sorgeva il diritto per il condannato a che verifica così le condizioni poste dalla norma ovviamente il pro TAV sì della pretesa punitiva venga riesaminato al fine di accertare se la quantità di pena espiata abbia o meno assolto al suo impegno educativo
Questa sentenza duecentoquattro settantaquattro è una sentenza per così dire fondativa già del magistrato di sorveglianza perché una sentenza che verifica i diritto di un detenuto al riesame della pretesa punitiva e dice che se c'è un diritto ci deve essere un giudice nel mille novecentosettantacinque un anno dopo quel giudice sarà il magistrato di sorveglianza cosa accade a questa premessa della Corte costituzionale fondamentale che per così dire viene incoronata recepita incoronata dall'ordinamento penitenziario del mille novecentosettantacinque comincia a essere per così dire annacquata dalla legislazione di emergenza
Poco tempo dopo il mille novecentosettantacinque quindi cominciano a già nel settantasette con le prime controriforma dell'ordinamento penitenziario in materia di permessi le grandi invasioni il carcere speciale l'articolo novanta e poi le altre stagioni dell'emergenza
Dove accade esattamente quello di cui prima ci sono occupati appunto
I precedenti interventori
Vale a dire quello lo slittamento della funzione giudiziaria verso la funzione di sicurezza che non è accaduto soltanto alla penalità penitenziaria è accaduto al processo penale
Che è diventato uno strumento non più per accertare fatti ma per combattere fenomeni criminosi è accaduto alla polizia
Perché non abbiamo avuto nel nostro Paese e polizia
Che svolgeva funzioni di pubblica sicurezza Piero con strumenti di polizia giudiziaria
è accaduto alla magistratura di sorveglianza o meglio alla giurisdizione rieducativa che ha per così dire sporcato lampi il finalismo rieducativo della pena
Con funzioni appunto di investigazione
Con uno scambio appunto che non era però lo scambio e qui mi piace ritornare al punto che ha messo secondo me è fondamentale la Corte costituzionale di questo periodo
Mi piace ritornare alla legislazione del mille novecentonovantuno perché per quanto o abbiamo sentito dire ahimè anche da autorevoli colleghi che ci hanno detto che questa norma avrebbe per così dire inciso deprimendo le possibilità di collaborazione quindi di contrasto alla criminalità organizzata ebbene ci dicono qualche cosa che secondo me incappa profondamente in contrasto con il dictum dalla sentenza della Corte
Perché la Corte ci dice proprio questo non si può dire che devi collaborare per favorire il contrasto alle da al al alla criminalità organizzata ci dice proprio che quello scambio tra finalità investigative funzione rieducativa non è possibile e non è possibile
Da quando lo la collaborazione diventato noto un meccanismo premiale ma un meccanismo punitivo
Il forse il grande vantaggio da duecentocinquanta tra il due mila diciannove è riportarci alle norme che non lo sappiamo con certezza ma che verosimilmente erano state scritte anche con l'ausilio di Falcone
Vale a dire quelle norme
Che consentivano chi collaborava di uscire immediatamente anche e a chi non collaborava di non uscire dal carcere se non con determinati termini di diciamo o pena di espiazione maggiore
Questo era lo stato della norma del mille novecento novantuno e la Corte costituzionale ci dice che il grande peccato è stato quando la funzione per così dire di sicurezza di indagine di contrasto
Ha sviato la collaborazione a farla diventare meccanismo premiale a meccanismo Obiettivo nozze collabori esci
Ma se non collaborino non uscirai mai eliminando quello che la corte
Europea viola dice essere la possibilità di riscatto di una persona sulla base anche di regole di esperienza che ci inducono a dire in qualche modo la portella duecentocinquantatré del due mila diciannove
E ancor più la corte viola ce lo dicono che insomma la collaborazione ha dato luogo ha dei falsi negativi a dei falsi positivi e questo quando parliamo di collaborazione c'è lo dobbiamo dire così come ce lo dobbiamo dire tra magistrati di sorveglianza
Che la minaccia di non uscire dal carcere non induce a maggiore collaborazione
Perché io tra i detenuti che vedo in Alta sicurezza in quarantuno bis visto detenuti totalmente assuefatti e questo regime
E non è certo per così dire la minaccia del carcere a vita che secondo me favorisce o non favorisce la collaborazione questo da un punto di vista diciamo
Strettamente utilitaristico quindi il vantaggio della corte riportarci
Al mille novecentonovantuno
è una sentenza che però in qualche misura sembra additiva perché quel pericolo di ripristino non esisteva
Nella norma del novantuno esisteva una parolina in più certezza
Di collegamenti attuali collegamenti che scomparirà poco dopo e che non viene ripescato dalla corte che però ci aggiunge questo
Pericolo di ripristino di collegamenti in relazione ai quali appunto io la vedo esattamente dal punto di vista di prova esattamente come ha detto il professor bronzo e ivi aggiungo qualche cosa di più nel momento in cui la magistratura di sorveglianza rinuncia per così dire al suo dovere di cooperazione istruttoria che a monte
A monte eh Lindsey del suo ruolo vale a dire la costruzione insieme all'amministrazione penitenziaria di percorsi di risocializzazione individualizzati per tutti i detenuti cioè non di ruolo di stata verifica dei percorsi proposti d'autorità ma come diceva Sandro Malgara di costruzione di quei percorsi insieme al detenuto insieme alle autorità che si occupano di quel detenuto
Questo aspetto ammontiamo un precipitato a valle per forza di cose che il dovere di cooperazione istruttoria del magistrato di sorveglianza io non so cosa accadrà
Adesso nelle Aule l'unico modo per verificarlo è che la magistratura di sorveglianza cominci seriamente a porsi il problema di un database dei propri saperi Ost finalmente ostensibile verificabile quello che sicuramente non può accadere ecco un magistrato di sorveglianza di fronte a un permesso si fermi ad acquisire le informazioni delle DDA del procuratore nazionale antimafia delle agenzie territoriale e poi spenti che un detenuto contro Prodi rispetto a quelle
Informazioni perché questo significherebbe rinunciare a me pare il magistrato di sorveglianza
Altra cosa
Altra cosa è verificare la pericolosità sociale di quel detenuto
Perché la pericolosità sociale non c'è bisogno che ce lo dica la sentenza della Corte costituzionale è un requisito intrinseco dell'articolo trenta per cioè dei permessi premio l'assenza di pericolosità sociale verificarlo spetterà al giudice con appunto la sua istruttoria
Credo però
Che per così dire questa corte debba schiudere non chiudere e quindi questo schiudere secondo me ancora qualche secondo rimane aperta la possibilità di
Se mantenere in vita anche se lo dico in un'ottica totalmente minoritari sono minoritario anche nel mio tribunale
La di mantenere in vita l'accertamento di impossibilità per tutti i motivi che ha detto il professor bronzo al quale aggiungo soltanto o che due considerazioni una totalmente
Adesiva e una adesiva con un'ulteriore nota l'adesione nel senso che l'accertamento di impossibilità per quanto non mi nascondo dietro alcune prassi di tribunali di sorveglianza
Che con le quali per così dire abbiamo banalizzato l'istituto per superare per così dire le ostatività ma l'accertamento di impossibilità chiedetelo alle aree educative significa in primo luogo disponibilità di collaborare e successiva verifica che questo non può accadere perché tutto già stato accertato
E se voi chiedete alle arido capire cosa vuol dire per molti detenuti essere disponibili a collaborare e poi verificare
Questa impossibilità significa per esempio
Porre in parte a rischio
Non solo la proprio fiducia sodalizio
Ma anche se stessi perché un accertamento di possibilità che io faccio su Tizio oggi
Magari negativo va a incidere anche su posizioni analoghe a quelle di Tizio quindi Caio Sempronio e altri che magari condividono con lui la sezione di alta sicurezza
Quindi tutte le le aree educative se c'è un lavoro serio anche sugli accertamenti impossibilità vi dicono che già quella disponibilità a collaborare è un principio valido ma non solo
Abbiamo l'esperienza di accertamenti l'impossibilità negativi dove la magistratura di sorveglianza peraltro in composizione collegiale andiamo sempre verso una maggiore collegialità e anche gli interventi normativi che si richiedono vanno in direzione di una maggior collegialità su queste materia per così dire più serie pesanti eliminare questo elemento di collegialità potrebbe essere un altro un ulteriore elemento di pericolosità
Ma dagli accertamenti negative spesso sono nate anche degli ulteriori collaborazioni una volta evidenziate le lacune e quindi per così dire a rinunciare a questa opportunità potrebbe anche essere rischiosa anche perché a mio avviso il detenuto che chiede di accedere al permesso premio
Previo al PRA allegando la disponibilità e l'impossibilità vale a dire gli elementi specifici nei quali si deve dedurre quell'impossibilità
Secondo me compie un passo in avanti anche in direzione di un trattamento futuro che non riguarda soltanto i permessi premio ma che riguarda anche gli ulteriori misure future
E trattare questo detenuto alla stregua di chi dice io non collaboro ma voglio permesso premio lo stesso
A me sembra anche da un punto di vista di oneri di allegazione mi sembra una cosa un po'pericolosa fermo rimanendo che stiamo parlando di una netta distinzione tra quella che sarà l'onere di allegazione del detenuto a quella che sarà l'istruttoria che chiaramente farà il magistrato di sorveglianza ottima sorveglianza che sono due cose
Ben diverse
Questo io credo che sia lo Stato del dell'arte lo quale sarà lo stato dell'arte appunto ce lo diranno i tribunali di sorveglianza ma con questa lo stato dell'arte diciamo sul permesso prendi questa sentenza Della Corte
Che per così dire a una parte che parla immediatamente al pubblico il paragrafo e se non mi ricordo cinque punto due di considerare un diritto inizia appunto
Forse il professor ma non accennava prima col dire badate bene questa sentenza non parla di ergastolo ostativo questa sentenza parla di altro lo accennava anche prima
Marco Paternello questa sentenza parla di altro perché non è investito la liberazione condizionale
Ci occupiamo soltanto dei permissive a questa presa di distanza dalla sentenza viola che è più un didascalico esplicativo perché poi alcuni argomenti della sentenza che ora ritornano inevitabilmente nella sentenza della corte costituzionale non ci possono però far porre nel nulla il fatto che la sentenza viola c'è stata e la sentenza viola forse ne accennava prima
Il professor a Manna un qualche valore ce l'avrà
E ce l'ha per tanti argomenti innanzitutto è una sentenza quasi pilota fa riferimento all'articolo quarantasei della convenzione per la salvaguardia dei diritti umani è che impegna le parti contraenti e conformarsi
Alle sentenze definitive e quindi impegna la corte cosa che ha fatto appunto a trasmetterla al comitato dei ministri
Per controllarne l'esecuzione quindi noi siamo in qualche modo vigilati perché abbiamo una flagrante violazione di articolo tre mi pongo per esempio un problema ce lo vedete
Come la mettiamo con le estradizioni verso il nostro Paese per esempio
Ma non solo quelle sentenze la sentenza della Corte edu sono sentenze che vincolano non solo la politica ma anche l'interprete l'aveva già detto chiaramente stiamo parlando sempre in materia di penalità penitenziari per tutto sommato la penalità penitenziaria nel rapporto con le corti gioca un ruolo per così dire trainante no di modello col trentacinque per rimedi risarcitoria demo avuto per la prima volta un cammeo normativo che ci parla della normativa della giurisprudenza della corte
Ma in questa materia la sentenza Stella contro Italia ci chiarivano che i giudici devono fissare una giurisprudenza uniforme compatibile con le esigenze della convenzione e con quella delle sue decisioni
In passato c'era già stato dardi contro Italia insomma un vincolo anche di interpretazione per i giudici
Che quindi in qualche misura con questi sistemi devono cominciare a confrontarsi devono cominciare a confrontarsi anche perché a mio avviso occorre da un punto di vista questo più per così dire politico cominciare a correggere il tiro
Da un punto di vista culturale su dei messaggi estremamente pericolosi su delle grandi invenzioni direi
Noi viviamo in un e questo già lo diceva ritorno ha un bellissimo dibattito che si poteva fare nel mille novecentonovantotto in maniera molto più serena
Quando Camera e Senato discutevano relatore Salvatore Senese
Il Progetto di abolizione non dell'ergastolo ostativo il figlio bene nato dall'articolo ventidue del quattro bis ma dell'ergastolo tout-court in quel dibattito che Salvatore Senese invitava a non eliminare la complessità dei problemi e quindi a far sì che chi voleva se battersi per l'abolizione dell'ergastolo non venisse scambiato per un narciso che per così dire un'anima bella chiuso in una cistico appagamento di un astratto ideale ma invitava anche a non tagliare i nodi Gordiani quella maturazione dei processi quindi a non sottovalutare la complessità
Di un dibattito sull'ergastolo in un Paese come il nostro che vive dei problemi di grande criminalità ma non si può notare con la serenità di quel dibattito che ci invitava anche a liberarsi dalle eccedenze emotive che noi stiamo vivendo una grande contraddizione
Lo accenna molto bene l'ho accennato di recente molto bene il professor Giostra noi viviamo in un Periodo cui donato una grande inversione tra pena certe appena flessibile
E cioè viviamo in un periodo in cui la pena certa dovrebbe essere intesa come pena tempestiva all'esito di un processo certo veloce
Non esiste e anzi tende a scomparire dal nostro ordinamento con una norma che a mio avviso occupandosi soltanto della prescrizione lascia totalmente e allontana ancora di più il rischio di non vedere una pena certa nell'unico settore dove si può parlare di pena certa in barba ai principi di presunzione di non colpevolezza e di finalismo rieducativo della pena in base ai quali dovremmo appunto occuparci più di giusto processo senza doverci occupare soltanto quando poi ci minacciano un procedimento disciplinare per non aver fatto il processo in tempo
Ma a fronte a questa pena certa che non l'abbiamo nell'unico settore dovremmo averla vogliamo una pena certa è l'unico settore dove non dovremmo averla vale a dire dopo il giudicato quando la pena dovrebbe essere flessibile
Adattata ai progressi singoli delle persone e alla valutazione individualizzata del trattamento
Unitamente a questa da un altro grande scambio discrezionalità grossa dove magari un minor tasso di discrezionalità renderebbe il sistema più efficiente
Parlo punto della fase di cognizione e alle nuove norme che entrano in vigore mi viene in mente lo scambio voto politico mafioso ma insomma tanti altri dove le fattispecie si presentano sulla bravate
E quindi danno ampio potere di intervento interpretativo al giudice
E assenza di discrezionalità e presunzioni e l'unico settore dove la discrezionalità dovrebbe essere la valvola ecosistema diciamo dinamico dell'articolo ventisette vale a dire nella fase esecutiva
Io credo che di questi problemi ce ne dovremo rendere conto e la maggiore sorveglianza vada conclude dovrebbe
Avvicinarsi ormai a capire quanto già speso in questo terreno perché da quando ci sono stati gli interventi della Corte costituzionale sulla collaborazione introduttivi dell'inesigibilità e dell'impossibilità di collaborazione sono vent'anni che la magistratura di sorveglianza
Si confronta con l'alta sicurezza con la possibilità dei detenuti in Alta sicurezza ergastolani di accedere alle misure alternative
Direi anche con una certa percentuale notevoli di successo sono anni che la magistratura di sorveglianza fa una differenza tra le posizioni di chi per esempio ha un articolo sette vale a dire il metodo mafioso e non è un partecipe sono anni che la magistratura di sorveglianza va a verificare non solo la regolarità la condotta penitenziaria
Ma cosa accade fuori dal carcere cosa riceve il detenuto fuori dal carcere insomma che va a vedere caso per caso o con un faro che è quello dell'articolo ventisette della Costituzione che pretende appunto che ogni condannato
Sia valutato in quanto tale cioè al singolare e che le pene c'era invece plurali e non soltanto il carcere recentemente io credo che quello finalismo educativo della pena benché ormai sia scomparso anche nel dibattito pubblico ahimè anche qualificato
Debba tornare ad essere l'elemento centrale per così dire dell'esecuzione penale dopo una fase in cui abbiamo sentito parlare spesso di dignità umanità diritti della pena come pena ontologica le sentenze come ontologico della pena le sentenze la viola da duecentocinquanta tre ma soprattutto la viola ci dicono che una pena che non rieducare una pena illegittima
Cioè una pena illegale quindi anche la rieducazione fa parte dell'ontologia di un percorso detentivo per tutti indifferentemente i detenuti
è una bella frase di Tom che ho sentito ridire recentemente da Tomaso Montanari citava l'Amleto di Shakespeare quando Ambleto affida Apollonio I commedianti e gli dice mi raccomando trattarli bene e Polonia di rispondere li tratterò secondo i loro meriti
E Amleto ribatte non trattarli secondo i loro mettiti ma secondo loro meriti ma secondo la tua dignità ecco io credo che lo Stato italiano debba per così dire trattare i propri detenuti secondo la dignità della propria costituzione delle esigenze di libertà che a quella Costituzione hanno permesso di nascerà
Grazie grazie infinite a Riccardo De Vito ancora una volta per i tanti spunti avranno mare di riflessioni da fare dopo questo
Questo nostro incontro uno in particolare proprio con la disponibilità a collaborare che è dentro al carcere per i detenuti significa significa tanto è con Rita Bernardini che è il nostro prossimo ospite abbiamo un'occasione costante di apprezzare questi segnali interni e interni alle carceri perché con i laboratori del cambiamento che seguiamo insieme con Nessuno tocchi Caino
Vediamo come vengono trattati e come interagiscono con gli altri quei detenuti che anche pubblicamente
Ai microfoni di radio radicale danno atto del loro della loro presta presa di distanza
E quindi passo la parola a Rita Bernardini che è presidente di Nessuno tocchi Caino che dopo il nostro ultimo congresso si chiama Nessuno tocchi Caino spesso Contra stemma questo la dice lunghissima sulla pertinenza del suo intervento qui con noi
Devo spostare
Grazie credo proprio Maria che quelle
Film che è stato girato presso il carcere di Opera spesso contrastarne proprio vaglio ergastolani no ostativi
Abbia avuto non so quanta influenza ma sicuramente il fatto che sia stato conosciuto dai giudici della corte europea dei diritti dell'uomo perché glielo ha potuto far vedere e quando ne era membro e non è un caso che adesso non è più membro Elisabetta Zamparutti e i giudici sono rimasti veramente colpiti dal percorso fatto da questi ergastolani ostativi presso il carcere di Opera
Certo il diritto alla speranza io credo che intanto il fatto che questo dibattito
Possa essere ascoltato per esempio dagli ergastolani ostativi che abbiamo incontrato pochi giorni fa a Voghera e poi a Opera
Sia molto importante perché i quesiti che si poneva hanno a seguito della sentenza viola e a seguito della sentenza della corte costituzionale erano proprio tantissimi
E
Per esempio a Voghera in Diversi hanno detto ma io come posso fare
Dimostrare che cosa devo fare per dimostrare di non avere più collegamenti quale opera posso fare da qui e da questo posto
Ed effettivamente
Le risposte che sono arrivate per questi detenuti
Continuano a mio avviso ad alimentare quel e il filo di speranza però certo abbiamo la sentenza della corte Roper dei diritti dell'uomo che sicuramente
Che sicuramente a tre una grande speranza per i detenuti e non dobbiamo dimenticare
E che l'Italia come è stato facente parte e del Consiglio d'Europa è è uno stato che deve e attenersi a quella sentenza come ci ricordava Emilia russi
E non è che che Possa svicolare da questo e certo dipenderà anche dal grado di attenzione
Che è tutta la magistratura rivolgerà via via che si presenteranno casi e in cui la sentenza possa essere richiamata certo il
La magistratura
Europea la Corte europea dei diritti dell'uomo la corte è du si rivolgeva in particolar modo al legislatore
Con il quale nulli dobbiamo fare i conti giorno dopo giorno
E il certo
Anche ritrovandoci all'indomani di un determinato risultato elettorale regionale
E che però
Tutti a al quale tutti hanno dato valenza nazionale
Credo che
Sia compito un po'di tutti so che persa
Per molti da questo punto di vista è persa la speranza però anche di chiedere conto al Partito Democratico
Di come in tutto questo periodo si sia rimesso alle scelte del ministro della Giustizia Bonafede
Pensiamo a alla prescrizione ma anche alle dichiarazioni che sono state fatte all'indomani di queste sentenze anche da parte politica cioè la parte politica sono state reazioni veramente sconvolgenti così come da parte della magistratura ne sono state ricordate diverse a me
Viene in mente è la dichiarazione del procuratore generale della
Repubblica di Perugia Fausto Caldera
Che
Ha detto che questa sentenza non quella viola ma la sentenza della Corte costituzionale è una sentenza devastante
Il
Il dottor Di Vito ha ricordato anche quest'altra nota che possiamo senz'altro considerare positiva
Questo rapporto della comitato europeo per la prevenzione della tortura sulla situazione e penitenziaria italiana in particolare riferita al qua alla quarantuno bis ma non solo anche all'isolamento nelle sue varie
Proposizioni ma anche alla situazione delle sovraffollamento penitenziario e quello che mi ha colpito non so se viene avete avuto modo di leggere le risposte che sono state date dall'Italia
Al rapporto delle CP che già il CPT ha fatto questo rapporto
Dopo le visite fatte e nel due mila diciannove nel marzo del due mila e diciannove in alcuni istituti penitenziari in particolari e per il quarantuno bis è quello di opera e quello di Viterbo
E e a questa a questi rilievi del CPT ha risposto l'Italia quelle sono cinquantuno pagine l'Italia ha risposto con trentuno
Pagine
Però eh
A mio avviso sorprendente la pochezza dei risposte perché in alcune parti mie sono addirittura a mio avviso comiche
Ma
La pochezza delle risposte perché
Si basano esclusivamente la risposta è Italia c'è questa legge
Noi ci rifacciamo alla legge e si però liriche specchietti da sono proprio magari riguardanti il tipo di legislazione che comporta determinati trattamenti
E mentre l'esempio qui sulla possibilità di sentire il detenuto al quarantuno bis e l'Italia risponde che è previsto dalla nostra legge
Quindi ma sul fenomeno
Sul fatto che il CPT chieda di rivedere di fare una riflessione sulla normativa riguardante il quarantuno bis e l'Italia come risponde
Risponde che in Italia cioè il fenomeno ma mafioso e che questo fenomeno mafiose vedere molto radicato nelle regioni meridionali che però si sta espandendo in tutta Italia e al nord Italia e in Europa
Nicchie tutto questo è previsto della dalla legge e che l'Italia ritiene
Di Noverre affrontare questa è la risposta dell'Italia di dover affrontare il fenomeno mafioso anche e attraverso
Queste misure che sono per differenziate che sono previste nelle nostre carceri quindi anche attraverso e il carcere quindi è una lotta
Quella lo dice proprio espressamente
E quella che si fa
In specificando determinati e trattamenti quella che si fa all'interno delle carceri italiane quindi questo io lo ritengo questa risposta dell'Italia a mio avviso andrebbe
Pubblicizzata
Perché a veramente mostra tutti i punti di debolezza
Per esempio quando è stata la corte europea le il CPT rileva le reti che stanno sopra i passeggini dice no diceva
Quelle sono reti che servono ad evitare e Chievo oggetti
Volanti si intrometta no dentro il carcere
E
E oppure sulla schermatura perché i rilievi sulla schermatura
E di fronte ai vetri del delle finestre e dice no ma quelle necessaria per e elitaria e il passaggio di oggetti ora va
I detenuti in quarantuno bis devono inventarsi chissà che cosa ma comunque la risposta che ti dice no io li tolgo
La luce
Li tolgo anche la possibilità di passaggio non varia
Perché voglio impedire questo
C'è ci sono elementi che fanno parte della vita dell'essere umano e che tu che se tu glieli togli configurano
Un vero e proprio trattamento inumano e degradante non voglio dividere tortura ma insomma alla lunga diviene anche una forma di tortura si prolungata pensiamo per esempio a come dopo quindici vent'anni di quarantuno bis e quante di queste persone dimostrano di avere
E una sofferenza fisica e un degrado Biella propria condizione fisica e psichica
Veramente notevole rispetto a persone e della loro stessa età allora sì diciamo che c'è molto da fare io che dovrei occuparmi di politica sinceramente non so più da quale parte girarne
E forse non è un caso che fra le ultime intuizioni che ci ha lasciato Marco Pannella proprio sulla e il problema della giustizia dell'amministrazione della giustizia del carcere
è è Marco ci diceva non ci rimane che rivolgerci alle giurisdizioni superiori e perché se aspettiamo risposte dalla politica
Queste possono lo hanno dimostrato
Cioè un Paese che viene condannato ormai da quarant'anni per l'irragionevole durata dei processi e che da come risposta l'abolizione della prescrizione ebbe credo che la la dica lunga quindi proseguiamo su questa strada grazie
Grazie grazie a Rita
Do adesso la parola all'avvocato Michele detto Mimmo passione che è stato difensore di Pavone nella vicenda tutta la corte costituzionale attraverso il tribunale di sorveglianza di Perugia insieme alla collega mi spara chi giusto
Ed è stata un'importantissima ordinanza Quetta ed è stato importantissimo che fosse riunita alla questione già pendente che era il caso Cannizzaro proprio perché apriva qualche spazio in più e consentiva alla Corte costituzionale di dire qualcosa di più
Perché era giunta la Corte Costituzionale soltanto la questione che riguardava l'articolo sette quindi la i reati commetti appannaggio dell'associazione mafiosa e non anche invece il quattrocentosedici bis del codice penale
E poi chi guardava il permesso in una lettura molto stringata che ne individuava come del tutto diverso dalle altre
Misure premiali perché si diceva ha una natura quella di parte del trattamento mentre le misure premiali sono altro richiedono
Una valutazione di una completa rivisitazione critica del proprio vissuto che li proietta quiete i detenuti verso l'eterno
Tutto questo non faceva invece il tribunale di sorveglianza di Perugia che apriva uno spettro più ampio di indagine di verifica intanto in alleando il permesso nell'ambito delle misure premiali quindi dicendo che era il primo momento trattamentale che apriva a tutti a tutti quelli che lo avrebbero lo avrebbero seguito a quei appunto apriva le porte anche a quattrocento
Sedici bis ci ha salvati anche da un giudizio di rilevanza della questione perché tutti gli imputati che accedevano Levantini condannati che accedevano alla Corte costituzionale avverranno nel proprio cumulo di pene l'articolo quattrocentosedici bis del codice penale
Ecco io lascio la parola Mimmo passione perché
Provi a colmare quello che è rimasto da colmare con delle riflessioni ulteriori e lo ringrazio moltissimo di essere qui
Grazie a voi sono io che ringrazio la Camera Penale di Roma i presenti
Ho visto durante questa lunga giornata particolarmente attenti alle tante suggestione riflessioni che sono arrivate gli avvocati parlano per ultimo e quindi provo a raccoglierle disordinatamente
Volendo raccogliere anche questa
Non so come definirla questo dubbio diritta dice
Non so più
Da che parte mi devo girare glielo vuole fare politica
Giriamoci dalla parte della Costituzione
E ci giriamo dalla parte della Costituzione prendendo sul serio le cose che abbiamo provato a fare in Corte Costituzionale le moltissime che ancora bisogna fare io sarò veramente disordinato
Ma siccome sto immeritatamente girando l'Italia parla di queste cose perché avendo avuto questa avventura questo prendile
Peggio di poter contribuire nel mio piccolo a credo lo dico senza enfasi ma credo che davvero se vogliamo dare un senso alle cose di questo mondo questa sia una sentenza storica che sono d'accordo con quello che diceva Pasquale bronzo e iper aggettivata un solo esempio la corte c'è un momento in cui parla di definitivo superamento definitivo
Superamento della relazione del soggetto con la consorteria di appartenenza
è solo uno degli esempi è stato detto di nuovo la Corte sembra rivolgersi in parte alla città al cittadino comune piuttosto che all'interprete o ai giuristi
In qualche misura è giusto che sia così fa parte anche del new deal della corte non solo nel tipo di sentenze che almeno dalla sentenza duecentotrentasei del due mila sedici quella sull'alterazione di stato ha inaugurato una stagione da interpretativo della corte che si libera dalla sicuro riferimento del terzo in comparazione se cerca di rinvenire nelle pieghe dell'ordinamento la soluzione ai mali del mondo
E lo fa aprendosi come è noto in questi giorni con la ricezione di sollecitazioni che provengono dalla certo da persone che hanno come dire qualcosa la dirà la Corte mi riferisco alla alla mutazione delle regole regolamentare del giudizio davanti alla Corte che apre aprono finalmente agli amici curiae e al intervento di terzi soggetti qualificati che possono fornire un loro contributo gnoseologico alle soluzioni che la Corte è chiamata ad adottare
Ma dico questo perché se ne vogliamo prendere sul serio le cose di questo mondo dobbiamo non possiamo credo costringerci a una lettura della sentenza duecentocinquanta tre
Frazionando ora non leggendo la nel suo insieme dopodiché è assolutamente evidente che erano talmente tante le pressioni sul giudice delle leggi
Che quelle pressioni hanno fatto come dire sentire il loro peso credo inconsapevolmente non mi mi sogno di pensare che Niccolò Zanon e chi per lui abbia scritto sotto dettatura di chi è venuto perché io c'ero in udienza pubblica discutere ho sentito l'avvocatura dello Stato usare argomenti come lo ha detto Caselli non lo voglio dire ma lo dico
Quello è uscito in permesso ammazzato un altro
O falsare i dati dei collaboratori di giustizia e di chi per loro era esposto a una serie di condizioni che erano semplicemente non veritiere documentalmente provando e dicendo me li hanno fatti venire pervenire via WhatsApp se vuole giudice degli faccio avere più tardi ecco un'argomentazione del genere non si utilizza neanche in un'aula di pretura che non esiste più figuriamoci davanti al giudice delle leggi
Evidentemente quindi per poter leggere apprezzare questa sentenza ne dobbiamo mettere innanzitutto in sicurezza le cose che vanno ricordate che vanno lette insieme a quella intervento additivo manipolativo non so bene vorrei dire qualcosa anche su questo da ultimo le cose positive sono state ricordate ma alcuni passaggi secondo me vanno ripresi
Il primo e che la corte
Dice chiaramente alla
Paragrafo otto del considerato in diritto che esigenze investigative di politica criminale sicurezza collettive collettiva che incidono sull'ordinario svolgersi dell'esecuzione
Con conseguenze afflittive ulteriori a carico del detenuto non collaborante non sono consentite
Allora se l'italiano ha un senso vuol dire che il detenuto non collaborante e quindi Fitto non non è tenuto a fornire ausilio all'autorità giudiziaria da un punto di vista investigativo non è tenuto a farlo
Allora se noi mettiamo questo insicurezza perché il punto è la premessa da cui muove la corte la sentenza è lunghissima ma direi che sette tre parole che tutto evidentemente ho detto una sentenza storica diciamo io sono stato obbligato aleggia perché io sono i difensori Pavone io tornerò a discutere per Pietro Pavone davanti al tribunale di sorveglianza di Perugia vedremo in che modo
E quindi è una sentenza che devo capire innanzitutto
Allora per capirla io dovrò dire al tribunale di sorveglianza di Perugia che la corte ha posto peraltro in parte motiva e non in parte dispositiva e che sia in parte motiva e non in parte dispositiva non è una come dire bizantine Ria così lo dico perché il magistrato di sorveglianza e mi fa piacere che ci sia un magistrato di sorveglianza del cui delle cui parole ho apprezzato molte molti spunti di riflessione
E che sia rimasto fino alla fine e lo ringrazio davvero perché aveva detto parlando del primo che voleva sentire le cose che gli altri gli avrebbero detto allora intanto se posso fatte l'ondata Baines parlate via fateci sapere le cose che pensate perché è utile per tutti
Per parte nostra in questi giorni con qualche avvocato che con queste cose
Si spacca la testa quotidianamente abbiamo pensato di metter su un'interlocuzione per far circolare un po'di questi provvedimenti carsici che altrimenti dobbiamo rinvenire in un ha recapitato a me è capitato a te io la vedo così tu la verità credo sarebbe utile però per evitare che si sedimenti una lettura che storce l'importanza storica di questa sentenza noi dobbiamo mettere un po'd'ordine allora
La Corte dice credo lo faccia in buona fede quando come dire richiamo la giurisprudenza a suo dire consolidata in materia di collaborazioni impossibile inesigibile rilevante e riceve c'è sempre stato l'onere di allegazione da parte della parte interessata a fornire quel contributo non sono cieco al magistrato si dimentica di dire
Credo di poter dire senza non dico senza ombra di smentita perché non sono nessuno ma diciamo credo che sia così
Che l'onere di allegazione sulla collaborazioni impossibile è per l'appunto un onere di allegazione sulla collaborazione impossibile cioè si misura con la sentenza
Con la sentenza
E quindi laddove vi sono sentenze Sempre in materia che Mehta organizzata di tre mila pagine che il tribunale di sorveglianza di Torino si vede recapitare che sono emesse dal Tribunale di Reggio cada la corte d'assise di Reggio Calabria tu hai l'onere di allegazione di dire al primo e sorveglianza di Torino leggi qua
Da questa propalazione dei collaboratori di giustizia da questo passaggio motivazionale neri cadi che io vorrei ma non posso perché tutto chiarito
E ha ragione chi diceva prima che tante volte una fictio la collaborazioni impossibile non nel senso che la si regala a quando c'è ancora qualcosa di poco chiaro anche se l'ultima giurisprudenza di legittimità finalmente della benemerita prima sezione
Comincia a dire che è indubbio pro reo da questo punto di vista e quindi se permangono zone d'ombra
E insomma non possono giocare a sfavore dell'interessato ma tante volte quella collaborazione impossibile è stato il commodus discessus per toglierci dai Principi e dalle catene dell'ostatività
Allora un conto è dire io devo dimostrarti o meglio devo allegare quali sono i passaggi che giustificano la richiesta di una collaborazione impossibile un altro come pretende di fare la corte credo inconsapevolmente e sull'assenza di collegamenti
Che è una semi lena probanti o come diceva Pasquale bronzo poco fa e io sono d'accordo
Ma ancora siamo sicuri che per la liberazione condizionale cioè per un affare che sta nel codice penale e che in Commissione ministeriale avevamo provato e no a ficcare dentro l'ordinamento penitenziario perché la misura alternativa più ampia tecnicamente non è una misura alternativa ma insomma risparmi ai presenti che stanno capiscono quello di cui sto parlando ma se per la liberazione condizionale ne chiediamo il sicuro ravvedimento
Ma lei possiamo pensare prendendo sul serio le parole della Corte che per il permesso premio di nuovo il dottor Paternello sono non d'accordo sono sta ora d'accordo che non si può come dire cristallizzare non convince così mi sono appuntato la visione circoscritta dell'istituto del permesso premio perché che nelle foto il permesso premio se sono un ergastolano ostativo
Vado tutta la vita in permesso premio o immagino che il permesso premio sia come dire il segmento consente e guardate lo dice uno che non crede non crede che non accade nella realtà ma come dire non sopporta molto mettiamola così
Questa invenzione giurisprudenziale della progressione trattamentale perché ci sono persone che hanno fatto pulso ammenda percorsi di assoluta comprensione del disvalore del loro agito a prescindere dalla permesso premio è mi fa piacere e cambiato nome ma spesso contrasta in quei signori sono andato in permesso premio non credo non sono andato sistemando ora sì oppure in passato persegue per cumuli Claudia sotto cento ma dico quando hanno fatto il film andavo in permesso premio no voi l'avete visto il film
Non credo che ci sia Pavone non è mai andato in permesso premio ora io non voglio parla di favole che è sub iudice ma diciamo che abbiamo portato alla Corte costituzionale perché era necessario ai fini della rilevanza elementi che sono questi è stato posto prima ancora del controllo centralizzato capitolino dal primo esorbitante di Perugia è stato revocato il regime differenziato
E stato declassificato a sviluppato un percorso di comprensione disvalore proprio agito che è infinitamente superiore a qualunque tipo di cartuccella che io ti devo offrire con la quale dovrei resistere alle deduzioni del Comitato
Del per l'ordine pubblico la viene alla DDA che ritiene esservi ancora un pericolo di ripristino di talché io dovrei offrire non l'allegazione ma la prova contraria
Allora se ripeto ne dobbiamo prendere sul serio le
Parole della corte e lo dobbiamo fare
Noi dobbiamo pensare che va Liberata la presunzione di pericolosità che passa dal Silenzio e dobbiamo anche chiederci se è ragionevole e io penso di no che il collaboratore impossibile
Che istituto per permane perché il comma quattro bis il comma uno bis dell'articolo quattro bis non è affatto inciso dalla Provincia dalla corte
E non è veramente immaginabile per la corte costituzionale di al luogo a una pronuncia in Malam partem che sia ablativa su un istituto che mantiene un suo spazio di operatività per le ragioni che abbiamo detto tutto è chiaro
Io sono un deficiente magari che aveva in mano una pistola che è stato condannato con l'articolo sette e che acchiappano chissà dove vent'anni dopo che hanno processato quelli più cattivi medici sono stati collaborativi giustizia e che tutto hanno chiarito eh io arrivo e accetta una collaborazione impossibile perché oggettivamente anche se sto zitto anche se non ho nessuna intenzione al mondo di chiarire niente è tutto chiarito ecco è ragionevole che quella persona una volta superato quel percorso di ostatività grazie al alle previsioni del comma uno vista l'articolo quattro bis esca prima e più facilmente della persona che ha svolto per facta concludentia non dicendo la mafia fa schifo o mi dissocio avendo preso la liberazione anticipata essendo stato allungo esplorato dal ma dalla magistratura di sorvegliare scolato una brutta parola d'diciamo allungo verificato nel nella bontà del suo incedere dagli operatori penitenziari che sono chiamati a fare quello di mestiere
E non possono appaltare al comitato per l'ordine pubblico che probabilmente se mandasse un informativa su di me e dire perché io sono il peggiore dei delinquenti poi magari hanno pure ragione però diciamo che non è quella la modalità con la quale la Corte
Pensa pensava di risolvere questo problema e guardate le cose da fare sono moltissime perché la corte
Diciamo noi di quando siamo nati in Corte
Io ovviamente non non ci arrivo per caso nel senso che tra virgolette il merito lo devo condividere con molti sia persona cui ho rotto l'anima per mesi perché diciamo Pasquale e tanti altri ricatto i presenti a questo tavolo e tanti altri
Hanno come condiviso i patemi
Di questa di questo
Momento molto importante e e ci speri sempre ci tenevamo ma ne che dobbiamo chiedere alla corte che tipo di sentenza nonché gliel'abbiamo dettare o suggerire ma per esempio basta dire che solo togli solo dalla collaborazione il comma uno
Del quattro bis i benefici sono son gente concedibili solo se viene prestata la collaborazione evidentemente per quanto suggestiva poteva essere
L'ipotesi rischiava di essere l'eterogenesi dei fini perché toglie l'isola dell'IVA se collaborano e quindi eravamo come dire dalla padella nella brace quindi bisognava immaginarsi una soluzione ortopedica che consentisse alla corte di intervenire
E allora c'eravamo immaginati e anche lì con la difficoltà di dire alla Corte quarantenne penseremmo che voi potreste risolverla così
Francamente non diciamo io c'ho provato in Corte a introdurre per esempio attraverso richiami giurisprudenziali la sentenza sull'indultino
Che aveva come dire liberato all'incontrare una presunzione che i magistrati rivendicava la se stessi perché ritenendole dove scrutinare i presupposti per la concessione di indultino e quindi attraverso quel incedere motivazionale si poteva arrivare a quel tipo di soluzione la Corte ha seguito un'altra strada e ha fatto proprio oggettivamente un intervento che ortopedica mente additivo
Vedremo come andrà
Ma le pressioni sono moltissime niente c'è non solo qualcuna tanto Maria va detto che l'apice almeno a me ne aveva detto ce ne andiamo alle sette ora non vi preoccupate
Non è che alle sette ma insomma Poletto sola manderà le cinque e quindi approfitto no no Fiore sette no sarebbe grazie all'articolo tre non è non è pensabile allora
Qualche qualche così riflessione era nulla prima
La corte si misura con il permesso di permesso e basta
Io io mi ero permesso per usare un gioco di parole di chiedere la consequenziale proprio perché partivo dalla premessa per la quale la progressione trattamentale è un'invenzione giurisprudenziale
E perché che se ne fa il mafioso per dirla così del permesso per tutta la vita è evidente che se tu ritieni che il problema sia la irragionevolezza della preclusione le ragioni dettate la preclusione tanto più irragionevole
Se la misure con la pena perpetua e quindi necessariamente ti devi misurare con quel tema
Sappiamo com'è andata la corte Iaia invece fatto una consequenziale ex articolo ventisette estendendo peraltro a differenza di quello che era stato con la centoquarantanove del due mila diciotto dove veniva fatta questione del fatto che concesso il beneficio al soggetto che aveva ucciso dopo aver sequestrato a scopo di estorsione a persona si sarebbe così regalato a quel soggetto Cattivissimo me
Un beneficio che altri meno cattivi non avrebbero preso
E la Corte aveva detto di fronte a un vulnus costituzionale la Corte non può restare inerte sarà fare delle gite datore che però siccome è assente questa volta la corte se n'è ricordata ha detto sarà fare delle legislature se aspetto il legislatore buonanotte
E quindi ha esteso con la conseguente alla tutte le ATER quattro bis comma uno
E diciamo apotropaico amente ci siamo liberati per il permesso
Di questa preclusione ma cosa facciamo della semilibertà e della liberazione condizionale cosa ne facciamo ora che abbiamo viola contro Italia
Quando io mi sono costituito in corteo ho potuto e dovuto richiamare l'affaire viola contro Italia perché i giudici a quibus per le ovvie ragioni non c'era ancora stata viola contro Italia e non se l'erano sentita di scommettere probabilmente sul buon esito della viola contro Italia perché sarebbe stato anche controproducente evocare una soluzione di quel tipo se per avventura possa arrivare a una decisione contraria
Sappiamo com'è andata al governo a contato sulla possibilità di referral i cinque giudici il panel annegato il referral la sentenza si è consolidata in una filone giurisprudenziale che anche a voler evocare i parametri della quarantanove due mila quindici dalla Corte costituzionale era già assolutamente consolidato tutte le sentenze che miglia Rossi ricordava prima in materia di articolo tre tranne una che però adesso non richiamo ma insomma
Non è neanche così distante da quel filone hanno tutte affermati i principi che ritroviamo nella viola contro i tagli
Che è una sentenza quasi pilota che è una sentenza che porrà dei problemi per esempio al governo italiano che come dire
E alla politica italiana che faccio fatica a chiamare in questo modo
Quando per esempio si dovrà misurare con le questioni bella superamento della dottrina Mitterrand perché come sappiamo vi sono alcune persone che si sta pensando di riconsegnare alle alle patrie galere italiane alcune delle quali condannati a pena perpetua di fronte a una violazione dell'articolo tre che non soffre deroghe neanche in termini momenti di sospensione della Convenzione europea reti all'uomo mi chiedo come possa così agevolmente la Francia consegnare delle persone alle patrie galere per reati ostativi adesso non so dire se quelle condanne all'ergastolo poi diversi coperto si ostativo perché nel probabilmente inflitte prima dell'entrata in vigore
Della normativa che fa divenire ostativo quelle costa deve non solo ma insomma sì saranno problemi che si porranno i difensori di quelle persone oggi vivere in Francia che si vorrebbe incatenare a vita in Italia a al cui petto non voglio appuntare alcuna medaglia sopra manda ragionare da giurista e la persona che deve come dire innanzitutto misurarsi con i diritti e non con altro
Se ho ancora cinque minuti vorrei provare a cenare a due problemi
Uno è
Beh il mantenimento della collaborazione impossibile per le ragioni che ho detto mi pare assolutamente evidente se io mi trovassi a formulare una domanda di quel tipo venisse dichiarata inammissibile
La coltivare fino alla corte di Marte perché non è assolutamente in è improponibile sottrarre uno strumento processuale che consente a un soggetto una batteria di diritti
Non foss'altro per il fatto che non viene non gli viene chiesto di misurarsi
Perfino dimostrando il contrario
Di quello che sostiene DNA ecco non è proprio immaginabile
Allo stesso modo si è sviluppata un si sta sviluppando un primo dibattito dottrinale rispetto alla possibilità o alla necessità dibattito che è stato alimentato da quel pazzi scatenati che hanno detto che il magistrato di sorveglianza va protetto da se stesso cioè dal mestiere che fa e quindi bisogna mettergli la guardia del corpo quando assume decisioni molto pericolose mi chiedo un Gip quando manda in galera un camorrista se non a se ha bisogno dalla guardia del corpo mi chiedo che senso abbia una una discorso del genere ma in ogni caso sul fatto che si rimetta al tribunale di sorveglianza piuttosto che al magistrato di sorveglianza la valutazione della nuova del nuovo istituto nato dalla decisione della Corte costituzionale
Io credo non tanto perché vi sia un principio un doppio grado di giurisdizione che non è costituzionalizzato e per esempio sappiamo che in materia di reclami giurisdizionali
Diciamo ci sono dei limiti alla deduzione dei motivi sappiamo che in generale ci sono dei limiti al doppio grado di giudizio
Temo spostandomi sull'altro versante che fra un po'avremo limitando totale giudizio anche in materia di cognizione avremo la provvisoria esecuzione delle sentenze di condanna il taglio della mano eccetera eccetera ma questo è un'altra questione ma finché stiamo là dove stiamo io penso che togliere al Magic magistrato di sorveglianza di assegnarlo al collegio
La decisione sui permessi perché di questo stiamo parlando voglia dire sottrarre la possibilità di avere un elemento di valutazione in più
E e non sia possibile e di nuovo sarebbe a legislazione invariata poi se cambia la legge si faranno le questioni di legittimità costituzionale ma legislazione invariata sarebbe tra l'altro forse violazione anche del principio del giudice naturale
La butto lì ma io sono come dire un ossessionato dalla Costituzione e quindi diciamo quando Verona qualcosa non torna almeno secondo me ci provo
C'è anche ovviamente il noto problema che voi conoscete benissimo che devoluto al vaglio del giudice delle leggi quello mi riferisco al termine per impugnare le ventiquattro ore sul permesso
Gli avvocati fanno così alla domanda di permesso e come via hanno in tasca la cartuccella del reclamo nelle ventiquattro ore cioè tentano di fare a l'onere di allegati alla prova diabolica del cosa penserà Riccardo De Vito spetta cioè cosa c'è nella testa leggiamo c'è un po'di provvedimenti costosa messo così allora provo a ragionare in anticipo
Ed è l'unico modo per farlo credo che il giudice delle leggi le vera di mondo questa di mezzo questa sciocchezza delle ventiquattro ore forse l'aggancio era al termine del trentacinque bis forse nella sua nuova new deal ermeneutico Lorin verrà in qualche altra
Disposizione piega di legge che ci consentirà di tutto un termine più ampio non lo so staremo a vedere
Però diciamo se noi confidiamo sul fatto che si potrà contare su un termine più ampio per impugnare finché la Corte non ce lo dirà faremo come facciamo adesso con la cartuccella in tasca dobbiamo evidentemente pensare che un due gradi di giudizio come la pubblicità tu cosa meglio di uno non mi ricordo male
è meglio averne due che uno solo anche perché sul fatto che il tribunale di sorveglianza poi abbia una visione più ampia Abu è tutto da vedere
Però dobbiamo pretendere una cosa termine di ventiquattro ore Otter Minetti non di ventiquattro ore e insomma non è che ne possiamo fare che andiamo in Corte Costituzionale
Buttiamo giù il mondo creiamo una breccia nel muro e poi con operazione così alla ditta
In un'udienza che non è partecipata dove bisogna provare l'esistenza di Dio io devo star zitto
Perché se arrivano le carte siccome c'è anche qualche diciamo magistrato che ha una strana idea dell'interlocuzione con quei diritti più che con gli avvocati una serie Montone di diritti per cui ritiene che non siano sensibili gli atti che sta nel suo fascicolo quando governa una decisione di un permesso
E capitato
Allora intanto dovremmo pretendere a costo di incatenarci che quegli atti siano visionabili
E che si come per gli atti non arrivano tutti insieme se come può capitare che io difendo un detenuto di Vercelli e abito a Firenze non è che posso andar tutti i giorni a Vercelli ne posso chiama tutti i giorni la cancelleria del magistrato esaminante Vercelli sono quelli mettono la cornetta nella vasca dei pesci rossi
E comunque quel destino è segnato allora forse diciamo immaginarsi un'interlocuzione
Non ci vuole molto e basta una pecca il difensore è arrivata la comunicazione della DNA e mi offre la possibilità di controdedurre perché siedo controdedurre Emily Dickinson che devo contro De Luna che me la immagino
Non è partecipata l'udienza ciò teneri ventiquattro le mi fa vedere le carte CEO stiamo scherzando oppure oppure stiamo ragionando di qualcosa di serio che dobbiamo pensare che questa sentenza io la prendo sul serio
Ma siccome io sono abituato a prendere sul serio le cose vorrei e siccome io come dire mi capita molto spesso di girare Roma città che mi piace a tanti amici e sono molto contento perché fra tre giorni parlo di queste cose a Milano e ponendo fine a la Spezia e ammazza e a Firenze c'è quindi ogni volta che vengo cantano gli interlocutori eh
E soprattutto io devo andare davanti al timone sorveglianza di Perugia a dargli una bella memoria dicendo scusate eccoci qua siamo noi adesso posporre possiamo potete deciderlo voi senza mandarlo indietro al magistrato dice ma non è detto il magistrato sino agli sono in serie di reclamo su un una richiesta dichiarato inammissibile quindi secondo me io lo devo gli me lo deve decidere il tribunale sopra gli altri per uso ma abbandonando Pavone e terminando quello che voglio dire
Che ne abbiamo di fronte
Un tema grande abbiamo di fronte il tema del diritto alla speranza
Non c'era viola contro Italia
Non era stato dedotto il centodiciassette non abbiamo retto alla corte guarda il centodiciassette non era stato le otto ma per giurisprudenza consolidati dissi ma della corte costituzionale quando il parametro manca ed è l'unico deducibile
Sei morto quando il parametro manca per le ragioni come quelle che abbiamo ricordato ma ci sono il tre il ventisette il centodiciassette a robusti dice le ragioni del tre ventisette le riempie e le definitivamente consegna al vaglio del giudice delle leggi
Oggi qualunque giudice di sorveglianza per le ragioni che sono state ricordate da professor Manna e da chi a parlato prima di me
E del resto abbiamo un articolo trentacinque perché addirittura fa riferimento alla giurisprudenza della del in materia di quote di cosa stiamo ragionando stiamo ragionando di una sempre maggior pervasività dei ditta convenzionali ma per anni implementare i diritti non perché siamo innamorati dell'Europa perché arrivano anche tante stupidaggini del resto come dire in Alsazia governato assiste quarantasette Paesi c'è il Nagorno Karabakh
E ci all'Austria e quindi proprio è un po'difficile tenere insieme
Mondi così diversi ma per implementare i diritti ex articolo cinquantatré della convenzione noi forse lo diamo tener conto del fatto che adesso abbiamo dei parametri di sicuro riferimento che la corte Lucio offerto in viola contro Italia
Cioè noi dobbiamo liberare
Liberare il nostro ordinamento da catene presunzioni che son cadute dobbiamo davvero dire alle persone che diceva la vita ma lei va be'ho capito adesso che dobbiamo fare che dobbiamo allegare a Riccardo De Vito che gli mandiamo sto male liberato inizio innocente lo che cosa dobbiamo fare che cosa gli devo dire dire comandare per evitare che arrivino i provvedimenti che ve li ricordate quelli materie trentacinque Teri primi e trentacinque avvenisse arrivavano le inammissibilità
Poi la Corte di Cassazione ha detto afferma anti incubi riprovazione qui anche no perché siamo in materia di violazione di un corra et che non può essere rimesso all'onere probatorio della parte di chi dice mi stanno torturando Jamila noto Euro già a Milano un giorno non mi fa dire anche perché mi certo non posso dire dottore sto male liberarli però insomma il magistrato di sorveglianza al dovere in quell'ottica di cooperazione di cui parlava Riccardo De Vito perché altrimenti la logica istruttoria non non avrebbe senso a un dovere di intervenire una sorta di amicus curiae Endo cammini Conso come dire endogeno a risolvere o almeno a provare a risolvere i problemi dei detenuti ci sono moltissime cose da fare molto da ragionare e forse a quest'ora detta così
Somiglia più a uno sopra giovamento da un ragionamento ma insomma io penso che siccome siamo a gennaio non è un problema di crediti spero Gennaro Cisalpina dicembre ha voglia e crediti
Le persone sono rimaste qua dentro fino alle cinque da all'una
Evidentemente son persone forse hanno qualche interesse sulla materia forse hanno qualche interesse sul tema dei diritti forse hanno interesse a sentire le riflessioni di persone intelligenti non mio che fino a ora
Mi hanno preceduto
Se
Non c'è solo un forse c'è qualcosa di più e se prendiamo sul sembra sul serio il tema dei diritti
Io vorrei lasciarvi con una non è un cioè è una citazione la suggestione
Che è di un filosofo del diritto quindi diciamo così abbandoniamo il tema del diritto positivo è Umberto curi
Che gli ultimi mesi del sobri del secolo scorso dove pure c'eravamo ma insomma nell'anno scorso
Ha scritto un libro Siamo il colore dell'inferno e a proposito di senso della pena lo statuto stesso della pena scrive queste cose affinché essa abbia un qualche significato
Nuove da come dire per percorsi mitologici drammaturgici e di tragedie greche Eschilo prometeo e tanti come dire esempi che poi abbandona in questa riflessione finale quindi affinché essa abbia un qualche significato affinché essa possa funzionare in senso retributivo rieducativo è necessario che essa sia comunque limitata
E soprattutto indispensabile che si ancorato all'articolazione nelle tre scansioni temporali del passato presente e futuro
Un particolare necessario che essa sia connessa un prima la commissione della colpa qui la polpa intesi in un'accezione filosofica e non giuridica a un durante l'esecuzione della pena è a un dopo il cambiamento indotto dall'avvenuta espiazione della colpa
Ne consegue linearmente che è una pena senza tempo non è una pena vi ringrazio
Grazie e atipica minor anziane innanzi a sé qualcuna Elea Manera pare a otto
Qualcosa da anche a dire nella Chianese
Credo profittare
Voi
Avete fatto una disamina direi certosina delle due sentenze della corte costituzionale la due cinque tre e prima della sentenza viola della Corte europea dei diritti dell'uomo li avete proprio voglio dire
Scavate in ogni in ogni angolo in ogni pertugio
Forse però adesso bisognerebbe cominciare a a porci nell'ottica futura cioè perché altrimenti noi rimaniamo fermi in una esegesi raffinatissima di queste due sentenze se la due cinque tre parla dell'ergastolo ostativo oppure no
Oppure parla solo dei permessi premio questo è un problema secondo me che si può risolvere chiarissimamente che è ovvio che non nomina l'ergastolo ostativo ma non c'è dubbio che apparve dieci su cioè nella sostanza non possiamo fermarci alle parole perché se no veramente
Torniamo a un'esegesi degli anni Trenta voglio dire no torniamo Arturo Rocco secondo me allora
Dobbiamo secondo me porci un problema soprattutto è ovvio che le due certezze son diverse
Una apre alla dignità umana e ci dice che l'ergastolo ostativo per preciso precisa norma della CEDU eh
Contrario alla dignità umana quindi è secca sotto questo profilo l'altra la due cinque tre si limita ai permessi premio io lo ricordavo prima una maggioranza è stata di otto nove ovvio che hanno limitato i permessi premio però vediamo ora cosa si può fare
Nel futuro no nel prossimo futuro prima io non ho alcuna fiducia nel legislatore ma perché l'abbiamo visto scusate voglio dire anche in altra materia la Corte costituzionale aveva il suo sul fine vita aveva invitato il Parlamento ad occuparsene
Ne dopo un'annotazione dovuta di occupare di nuovo la corda congiunturale anche qui la Corte costituzionale fa un invito al legislatore ma voi credete davvero che il legislatore questo registratore non il legislatore appunto dell'epoca di Marco Pannella che era ben altro
Voglio dire questo legislatore ci mette a ma voglio dire a toccare problemi di questo genere di cui probabilmente manco conosce
E non comprende l'importanza però io credo che il problema che noi ci dobbiamo porre è un problema fondamentale cioè tutto il sistema per non logico italiano è un problema è caratterizzato per essere carcere o cento
E questo non funzioni
Ecco perché il problema non è il solo
L'ergastolo ostativo ora parlo di problemi di politica criminale e non mi riferisco al Lido ovviamente alle due sentenze ecco però perché ho detto mi son permesso
Di concludere dicendo un punto di partenza non è un punto d'arrivo ma perché ci dobbiamo dobbiamo Quincy un legislatore educato alla scuola della ragione non un legislatore che guarda solo a ricavo elettorale contingente magari regionale
Allora si deve porre il problema che il sistema penale carcere o cilindrico
E questo deve essere superato
Come deve essere superato prima di tutto secondo me non è solo un problema di ergastolo ostativo ma il problema anche della legittimità costituzionale deve darlo solo Tupou
Ci sono ordinamenti dove l'appena vediamo un tubo diritto comparato no ora Ono e le in Germania la pena più alta è di venti anni di reclusione
In Germania lo stesso nei paesi scandinavi quel signore che aveva ammazzato fra casa di gente Stalin ma tra poco
Uscirà voglio dire dopo vent'anni ma non c'è l'ergastolo in quei Paesi che allora dobbiamo chiederci cominciare a chiederci si può sostituire l'ergastolo con una pena diversa
Allora ci ricordiamo o no delle delle commissioni di riforma del codice penale io mi ricordo soprattutto quella grosso puritano
La quale aveva sostituito la pena dell'ergastolo con la massima pena fino a trent'anni di reclusione poi cosa c'è stata la risposta della politica dell'allora ministro della giustizia la quale ha letto per carità noi siamo un paese a era Mastella Clemente Mastella espunto dire voglio dire aveva detto no per carità siamo Paesi di criminalità organizzata e terroristica siete matti a togliere l'ergastolo ma allora a questo punto l'ergastolo ha un significato anche simbolico espressivo
Per la maggioranza della popolazione
Però in contrasto col ventisette terzo comma
E con l'articolo tre della cedui pare oramai evidente ecco perché secondo me bisogna fare un passo avanti e dire sostituiamo all'ergastolo una pena fino a trent'anni di reclusione l'avevano proposto
Grosso e puritano o che non mi paiono proprio gli ultimi arrivati a livello penalistico è poi soprattutto evitare quest'ottica carcere o centri attraverso una rivalutazione di due tipi di sanzioni che da noi
Sono poco utilizzate la pena de la pena pecuniaria se la pena pecuniaria la si utilizza
Col modello dei tassi giornalieri come già esiste nella due tre uno del due mila uno faccio parte dalla commissione la conosco molto bene a livello ministeriale cioè dove la quantità del tasso cioè il o meglio il TAR cioè commisurato alla voglio dire la capacità economica del soggetto e il numero dei tassi è commisurato alla gravità del reato
La pena pecuniaria si fotografa esattamente la capacità economica del soggetto
In Germania il quindici per cento di pene detentive
è ecco è è pena detentiva il restante pena pecuniaria perché lui la pena pecuniaria una vera alternativa alla pena detentiva e non mi si venga a dire che in Germania non c'è la criminalità organizzata c'è eccome
La mafia è stata esportata anche lì allora voglio dire
E l'altra sanzione molto importante soprattutto in materia
Di criminalità economica è quella relativa alle sanzioni interdittive Allegri sanzioni interdittive fanno molta più paura se ci sono per esempio per gli imprenditori per gli amministratori delegati
Per i direttori generali per i sindaci per i due guidatori piuttosto che una pena detentiva che diventa una misura cautelare
Quando costoro anche confessato poi escono tranquillamente e buonanotte allora
Se noi utilizziamo queste altre due sanzioni come vere alternative alla sanzioni detentive riusciamo a riequilibrare
Un sistema punitivo che oggi ancora tutto carcere uscente dico l'abbiamo visto anche nell'ultima riforma Orlando e Sempre misura ordinative ma non c'è ancora il salto di qualità io credo che bisogna ragionare in questo modo a livello comparatistico funzionano questi sistemi
Perché non utilizzarli anche da noi grazie
Grazie grazie a tutti per l'attenzione fino a quel Tarak tempera chiara che radicale è un pensiero Annamaria Marco Pannella Macerata